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Date post: 24-Mar-2016
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Stazione di ponte san giovanni perugia esterno giorno Nick scende da una fiat 500, va in biglietteria. Nick:“Buongiorno, vorrei un biglietto sola andata per Rimini, passando per Ancona.” Bigliettaio:“Quanti?”, con aria assonnata e sorpresa. Nick:“Uno, per favore” aspettando il prezzo comparire dal display rosso. Bigliettaio:“Sono ventimila.” Nick:“Tenga.” Voce del capostazione, mancano dieci minuti. Un riflesso abbagliante risplende sui capelli biondissimi di una ragazza accovacciata accanto ad una grossa borsa di tela verde. Nick va al bar della stazione. Entra, la porta è aperta, saluta la barista, Oscar, mora coi capelli mesciati di origine sarda. Nick:“Buongiorno” con bocca e occhi. Oscar:“Buongiorno, Nick” rispondendo al sorriso. Nick prende un gelato, sposta il giornale sportivo rosa da sopra il congelatore, per disimpegno. Mostra le spalle al bancone. Legge la prima pagina. Assorto nella lettura di un articolo. 30 agosto. La cassiera, padrona, con voce candida: Cassiera:“Dove vai, al mare?” Avvertita la provocazione Nick risponde: Nick:“Perche’, si vede?” Interviene Oscar, dal bancone: Oscar:“Vai a trovare la ragazza?” Un po’ impacciato: Nick:“Eh, si’, la ragazza…..” In quell’attimo un signore brizzolato smette di sorseggiare acqua e, volgendosi prima verso di Nick e poi ad Oscar, dice: Signore:“Troppe ragazze ci saranno, da andare a trovare!”, provocando la risata liberatoria di Nick. L’ora dell’arrivo del treno si avvicina. Camminando distrattamente Nick si apposta vicino ad Asia, sul binario. Arriva il treno, fischiettando. Nick attende con pazienza che si fermi completamente. Asia sale sul treno dall’entrata piu’ lontana da quella davanti a lei. Nick entra in quella comoda e si siede in poltrona singola, vagone di prima classe adibito a seconda. Nota che Asia siede nello scomparto davanti. Dopo cinque minuti di viaggio, senza spengere lo scassinato radioregistratore portatile, Nick si porta vicino a lei, chiedendo gentilmente Nick:“Scusa, e’ libero?” Lei risponde con un si’ superficiale. Nick:“Ti da fastidio la musica?” Asia:”No” Nick:“Sai, ero seduto piu’ avanti e a due signore disturbava”, arrossendo appena. Asia alza le spalle e la mano destra e dice, con accento strano: Asia:“Non c’e’ problema” Avvertito l’imbarazzo Nick decide di continuare con Nick:“Ti piace l’Italia?”
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Stazione di ponte san giovanni perugia esterno giornoNick scende da una fiat 500, va in biglietteria.Nick:“Buongiorno, vorrei un biglietto sola andata per Rimini, passando per Ancona.” Bigliettaio:“Quanti?”, con aria assonnata e sorpresa. Nick:“Uno, per favore” aspettando il prezzo comparire dal display rosso. Bigliettaio:“Sono ventimila.” Nick:“Tenga.”

Voce del capostazione, mancano dieci minuti.Un riflesso abbagliante risplende sui capelli biondissimi di una ragazza accovacciata accanto ad una grossa borsa di tela verde.Nick va al bar della stazione. Entra, la porta è aperta, saluta la barista, Oscar, mora coi capelli mesciati di origine sarda.Nick:“Buongiorno” con bocca e occhi. Oscar:“Buongiorno, Nick” rispondendo al sorriso. Nick prende un gelato, sposta il giornale sportivo rosa da sopra il congelatore, per disimpegno. Mostra le spalle al bancone. Legge la prima pagina. Assorto nella lettura di un articolo. 30 agosto.La cassiera, padrona, con voce candida:Cassiera:“Dove vai, al mare?” Avvertita la provocazione Nick risponde: Nick:“Perche’, si vede?” Interviene Oscar, dal bancone: Oscar:“Vai a trovare la ragazza?” Un po’ impacciato: Nick:“Eh, si’, la ragazza…..” In quell’attimo un signore brizzolato smette di sorseggiare acqua e, volgendosi prima verso di Nick e poi ad Oscar, dice: Signore:“Troppe ragazze ci saranno, da andare a trovare!”, provocando la risata liberatoria di Nick. L’ora dell’arrivo del treno si avvicina. Camminando distrattamente Nick si apposta vicino ad Asia, sul binario. Arriva il treno, fischiettando. Nick attende con pazienza che si fermi completamente. Asia sale sul treno dall’entrata piu’ lontana da quella davanti a lei. Nick entra in quella comoda e si siede in poltrona singola, vagone di prima classe adibito a seconda. Nota che Asia siede nello scomparto davanti. Dopo cinque minuti di viaggio, senza spengere lo scassinato radioregistratore portatile, Nick si porta vicino a lei, chiedendo gentilmente Nick:“Scusa, e’ libero?” Lei risponde con un si’ superficiale. Nick:“Ti da fastidio la musica?” Asia:”No” Nick:“Sai, ero seduto piu’ avanti e a due signore disturbava”, arrossendo appena. Asia alza le spalle e la mano destra e dice, con accento strano: Asia:“Non c’e’ problema” Avvertito l’imbarazzo Nick decide di continuare con Nick:“Ti piace l’Italia?”

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Asia:“Si’, ci sto bene, ma e’ storia passata”. Nick immagina di tirare il freno a mano, dicendole di rimanere immobile, lei sorride, baciando Nick.

interno notte

sheperd's bush empire, londra

Mirna fa la fila per entrare. Arriva Nick con un orecchio rosso e l'orecchino.

Entrano, si mettono davanti al palco, entrano gli artisti con la musica di Lullaby. Luci porpora sul palco. I musicisti suonano cinque minuti, poi entra Roberth Smith. Inizia a cantare e Nick e Mirna si guardano profondamente in primo piano. Mirna sta per lanciare un ragnetto finto nero al cantante ma si trattiene.

Interno notteNick e Mirna entrano al Forum di Kentish Town. Nana al bancone serve loro drinks.Nana: “Oohhh ciaoo ragazzi! Ihihih, che bello, che bello!! Andrews, mi prendi le birre? Guarda, sono arrivati i miei amici wow!”Nick: “Oi Nana come butta?”Nana: “Avete sete?”Mirna: “Sì..anche”rumore di bottiglie che cascano e si rompono.Nick e Mirna assieme ad altri ballano in pista musica anni ottanta. Sono vicini e si guardano. Mirna balla muovendo il bacino. Sguardo fisso su Nick, gli sorride. Decidono insieme di uscire, sono ubriachi, per strada, si dirigono verso la metro. Scorgono un atrio con porticina sulla strada, riparato, si spogliano, Nick di impeto sopra di lei, fanno l'amore, Nick viene subito.Mirna: sei un agoista, mmmhh, carezzandolo.Nick: andiamo, dai.Mirna: aspetta, furia! Aggiustandosi i capelli.Nick: Ahahah, sei la solita!Mirna da un pizzicotto sul sedere di Nick.Due ragazzi di colore osservano ridendo.Nick cerca la bocca di Mirna e la bacia. Cade.

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esterno notte

club plastic people

escono Nick, Mirna e nana. Mirna prende la mano a nick facendogliela ciondolare. In autobus al piano di sopra Mirna infila un anello di latta nell'anulare di Nick in pochi secondi.

Interno notte

La stanza di Mirna è piena di poster di trainspotting, Marc Renton, Marilyn Manson.

Mirna: hanno buttato fuori il mio Nick!!! parlando a nana. Sbatte la porta con forza.Nana: lo sapevo.Mirna: cosa? E non dici niénte? Ma sei una stronzaa! Nana: ferma, ma che fai?Mirna: ma io ti spacco tuttaNana: smettila! Ma che vuoi? PiangendoMirna: vai via, via! Gettando i vestiti di nana fuori dalla stanza.Entra Nick dalla finestra.Mirna: amore, amore mio.. piangendo diventa rossa e bacia con veemenza Nick. Nick la bacia sbattendola alla porta dove c'è l'accappatoio celeste di spugna di Mirna appeso. Poi Mirna si gira mettendo Nick con le spalle alla porta. Nick: va tutto bene, va tutto bene amore.Mirna: e ora dove vai, quel fottuto di Harald!! Dove andrai? Piangendo.Nick, piangendo: da Ted. Vado da Ted. Rimango vicino.Mirna: da Ted! In quella topaia!!! I due cadono sul tappeto, si rotolano.Nick: sì, da Ted, amore ahh, bevendo vino rosso da un bicchiereMirna guarda intensamente Nick, seduta. Lo bacia ancora, lo stringe a se, solleva la sua maglietta, pancia a pancia. Nick: Sì amore, che bello. Oddio. Vuole togliersi la maglietta. Mirna lo ferma.Mirna: stiamo così. Nick: va bene.Mirna si toglie la maglietta. Si mette sopra Nick steso. Si slaccia i pantaloni. Fa su e giù su Nick. La porta è aperta.Nick: chiudi la porta.Mirna lo guarda e continua su e giù. La testa di Nick è vicino al termosifone caldo.

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Interno giorno

Nick esce dalla toilette di casa di Mirna, Che lo ferma con un ginocchio.Mirna: lavati le mani!Nick esegue.Mirna con i capelli biondi esce dalla stanza con le trecce colorate e i capelli cortissimi. Vestita con la mimetica col berretto fino agli occhi a coprire i capelli, cammina per strada cogli anfibi dentro una pozzanghera. Nick si bagna. Mirna chiama da un telefono fisso.Mirna: dialetto vicentino. Uè frateo, mona, che se dise.. tutto ben? Ma va.. smettela, mòvete diobon xò fame

interno giornoristoranteMirna difende il suo piatto al buffet cinese. Il cameriere passa vicino al tavolo. Mirna è rossa. Giordano: eh, sorea, ndemo? Me piase sto posto. Se magna ben e se spende poco. Capitano, andemo, andemo. (rivolgendosi a Nick).Primo piano sulla metro. Albergo di Giordano. La sua ragazza si siede in silenzio su una sedia. Nick fa bollire acqua, prende due tazze e mette una bustina di thè con latte. Giordano: allora? Xè bon sto thè?Nick: delicious. Ideale. Fa riflettere.Mirna è sempre più in imbarazzo. Rossa in viso siede e beve.Giordano: te saluta il frateo. Dice che va a studiare in Francia. Papà sta male. Sul campo è caduto.Mirna finisce il thè.Nick: e così è passata una settimana. Chi l'avrebbe detto? Stanotte è stata diversa, lì, in ventidue sui materassi di gommapiuma, ognuno col suo mondo di sogni.Giordano: sei tu che sogni, capitano, sogni a occhi aperti!! EhehNick alza la cornetta. NICK:Maria? MISS:Si’? NICK:Sono io. MISS:Oh, caaaro, come stai NICK:Abbastanza bene, signora. C’e’ una cosa che devo chiederle. MISS:Si’? Dimmi. NICK:Mi trovo nei guai. Mi servono dei soldi. MISS:Ah. E quanto ti serve? NICK:IOO sterline e non so quando potro’ restituirle. MISS:Senti ma hai cominciato a lavorare? Dove dormi? NICK:Lavoro in un bar a Piccadilly. MISS:Mooolto bene, ma non ti paga? NICK:Ho cominciato giovedi’, il mio primo stipendio e’ tra due settimane.Non ci siamo capiti. A me non me ne frega un cazzo del tuo negozio. Dipendesse da me lo brucerei, anche se a malincuore, devo dire. Il fatto e’ che devo uccidere il tempo. Quindi aspetto.

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‘Lo vuoi un lavoro?’ ‘Se si tratta di lavorare in un caldo posto caldo e sicuro come questo la risposta e’ si’.

Esterno giorno, scalette di trafalgar square

Where are you from? Italy. Good, man. How’re you feelin’? I Don’t Know. Oh, man. Come With Me….That’s It. C’m’in. Follow me. Ok. Ok Pat, see you later, pardon tomorrow. C’mon man, c’mon. Wait, wait, wait. Where do I am? Ok, forget ev’ry thing, Man. You are in my house, this is safe. Anything will disturb us. Relax, Man, relax…That’s Right, man. I know how you’re feeling. Anything will disturb us.La ragazza si denuda e nella sua schiena compaiono delle ali bianche.

Enterno giorno

Nick scende dal treno, cammina per la stazione di torino. Esce, vede una Fiat Tipo rossa, sale dietro. Il conducente mette in moto. Salgono le alpi, c'è neve, stereo musicale con dire straits, a parigi scende il navigatore, le sue unghia lunghe graffiano la sua valigia. Si imbarcano a Calais, vanno al bar, bevono birraNick: tu perché viaggi?Mario: per lavoro. E tu?Nick: per sempreMario: ALLA SALUTENick: cheerssbarcano a dover, superano i controlli ubriachi.Mario: welcome to englandSi fermano in un autogrill, dormono un po' in macchina, escono dall'autogrill, arrivano a londra. Mario accompagna Nick all'ostello a Soho. Mario: ciao, questo è Nick, lo fate dormire stanotte?Marta: sicuro, ciao Nick.Nick: allora ciao Mario, buona fortunaMarta: se è la prima volta, in questa città sono tutte sigle, e tu devi potenziare le tue capacitàNick: non ho capitoMarta: stasera esci con me

Esterno notte

marta in cappotto leggero scuro e minigonna accompagna Nick al pub. Ordina due lager medium. Fa cadere le sigarette. Nick le raccoglie. Marta beve guardando fisso Nick. Marta: ora facciamo un giro.

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Nick: dove?Marta: vieniNick: ..Marta: ti insegno ioCamminando per oxford street la gente li guarda sugli occhi. Marta precede Nick. Vanno in sala giochi. Giocano a biliardo. Marta: ricordati sempre di avere un obiettivo da raggiungere. Fa buca e vince.

Interno giorno

Nick mangia sul tavolino quadrato fuori la sala da pranzo del bed and breakfast un piatto di fagioli neri, pane e birra Guinness in bottiglia, ascoltando Marta al desk.Marta, al cliente: appena arrivato a londra?Cliente: sì.Marta: stasera usciamo insieme.Cliente: ok.

Interno giorno

Nick legge il TNT preso per strada. Segna un numero telefonico della sezione jobs.Sposta un carretto trainato a mano che cade e fa partire olio bollente. Il suo amico speedy lo prende per mano e lo porta via. Speedy: tutt'apposto. Andiamo, a vedere il tramonto.Rulla una sigaretta e la pressa sull'unghia. Speedy: vedi quella casa? Io abitavo lì. Poi so dovuto andare via.Passa un suo amico per strada: Sei uscito?Speedy: sìsì. Avevo anche la televisione.Amico: ah guarda, ma bravo. Ti saluto.Speedy: andiamo Nick, in ospedale. Ciao Magda, come stai, non ti ho portato niente, sai, prima stavamo facendo colazione, siamo fuggiti. Ho lasciato un biglietto che passerò a pagare domani. Come stai Magda, quando esci. Mi raccomando, fatti sentire. Io non so se ripasso, sai com'è, ma ti trovo bene, guarda Nick che bella guagliona, guarda quanto è bella. Che dici a paparino, Madga, eh? E brava.. Ma quant'è bella.Madga rimane in silenzio in camicia bianca, sgurado perso nella finestra con le tende.Speedy: vuoi vedere com'è bello fuori, guarda com'è bello fuori Madga, ma non si pare sta tendina, ho capito và, iammninne guaglio'. Sbrigati Nick.

Interno sera

Ostello vicino a Victoria Station. Stendardi della Roma giallorossi. In cucina Nick prepara pollo e patate arrosto con rosmarino. Speedy apre una bottiglia di Chianti con etichetta.Speedy: “Alla salute!!”Gli altri lo guardano.Nick: speedy, comincia il film.. a me sto film me cambia la vitaTitoli: kalifornia.Speedy: no, te cambia la testa

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Nick tira fuori l'arrosto.Speedy: Alè, volete favorire? (rivolgendosi al capo del bed and breakfast, romano, con gli zoccoli bianchi)No no...A metà film Nick e Speedy rossi in viso si addormentano.Si svegliano e un australiano coi capelli alla Tom Cruise offre a Speedy un biscotto.Nick: a me quel tipo non mi piace.Speedy: E' bravo, guagliò, mi ha offerto i biscotti. Andiamo che chiude la palestra.

Esterno notte:

X cross. Dormitorio.Speedy fuori dal dormitorio ha un sacchetto di plastica. Speedy: Hy, ti piacciono? Sono levi's. Speedy con una banconota da 5 sterline paga l'entrata al dormitorio.Nick si mette a dormire sul materasso di gommapiuma. Speedy accosta il suo materasso vicino. Speedy: Psss, ti debbo parlare.Nick: che c'è. Speedy: ma tu che vuoi fare a londra?Nick: e che ne so. Ho sonno.Speedy: Ho capito. Io non ti posso aiutare. Nick: e va bè, mo vediamoSpeedy: ma stai bene, senti freddo?Nick: eheh. Sto bene.Un ragazzo alto italiano riccio si alza e urla:Ma insomma, la vogliamo smettere di parlare? Ho sonno! Questi cazzo di nottambuli. Io ho sonno! State zitti o mi alzo e mi spacco la faccia!!Nick sottovoce: Speedy, quello è proprio incazzato.Speedy: mi sa anche a me. Ma poi che importa.Ragazzo alto: Bastaa, non lo ripeto più.

Interno giorno

Nick: scusa ero io ieri notte che parlavo.Ragazzo alto: già. Io la notte sono stanco.Nick: ma che fai il giorno?Ragazzo alto: niente. Mi sono licenziato.Nick: ah. Ragazzo alto: ah un cazzo. Se cerchi lavoro vai allo spaghetti house. Digli che ti mando io.

Nick prende le scale mobili con Speedy, incontrano Magda dall'altro lato delle scale mobili.Nick: Ciao.Magda: Ciao.Nick e Speedy, in fondo alle scale mobili. Speedy da un pizzicotto a Nick e sparisce.

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Interno notte

dormitorioRagazzo alto: allora, come va? Nick: lavoro a turni.Ragazzo alto: è dura lo so.Nick: mi hanno offerto una sigarettaRagazzo alto: John è bravo. Ma lo sapevi che dopo quattro settimane se ti fai licenziare hai il sussidio?

Interno giorno. Barclays bank.

Maitre, italiano con baffetti, occhiali, vestito e cravatta. Nick dopo di lui. Maitre: allora (con erre moscia) lo apriamo questo conto corrente? Con voce grossaNick: certo. Va bene, mi sembra una bella ideamaitre: ahahahah. Buongiorno, sono giorgio. Gran bella giornata. Ho questo ragazzo che vuole aprire il conto corrente. Tira fuori i documenti tu, come ti chiami.Nick: eccoli. Sono questi.Maitre: bene bene bene, bene bene bene. Allora, questi sono i suoi documenti. Bancario: garantisce lei per il signore?Maitre: ma sicuro, ma sicuro, che garantisco IO, ma sicuro. (tira su aria facendo rumore col naso). E' UN BRAVO RAGAZZO, UN CONTERRANEO. ALLORA, SEI CONTENTO?Nick: va bene, ma quando è il mio turno? Devo andare a lavorare.Maitre: DIAMINE RAGAZZO, LO SO BENISSIMO. LO SO BENISSIMO RAGAZZO. LO SO BENISSIMO. CI FACCIA IL CONTO. IL RAGAZZO RIPASSA DOMANI. Bancario: Signore, il conto è pronto. Riceverà i documenti per posta.Nick: grazieBancario: arrivederci.

Interno giorno. Spaghetti house.Cameriere magro: una bottiglia di acqua frizzante, due caffè e un cappuccino, grazieeeeeecameriere grasso coi baffi a manubrio: due bicchieri di vino rosso, uno di bianco, tre cappuccini, velociiiNick prepara i cappuccini ma la schiuma non esce dalla macchina.Ruth: vai a buttare via la spazzatura.Nick: senti, la spazzatura facciamo un giorno per uno.Ruth: sei tu che decidi?Nick: io sto lavorando come te. La spazzatura un giorno per uno.Cameriere magro: una bottiglia di caffè, no di vino biancoooNick poggia i cappuccini sul bancone, il cameriere grasso va per prenderli senza guardarlo. Nick spruzza cacao anticipando il movimento con la mano del cameriere grasso.Cameriere grasso, indignato, a Nick: Stronzo!!Cameriere magro, mangiando a fine servizio: mia moglie guadagna più di me. Oggi ho fatto venti sterline di mancia. Nick: ma non le dividi?Nick va in cucina, i cuochi portoghesi: cosa vuoi mangiare oggi? Pasta? (indicando le ciotole piene di spaghetti già cotti. I pentoloni fumano di acqua bollente e salata,

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amidata.) E' buona, la facciamo bene. Mangiala. Nick: E' possibile una Caesar Salad?Cuoco: Vuole una Caesar salad. Va bene. Mi porti una birra fresca?Nick: va bene.Cuoco: non farti vedere.

Esterno giorno.Cabina telefonicaNick: ciao! Come state?Mamma: beneee. Ciao amore.Nick: lo sai che mi sto ambientando? Mi piace proprio. Settembre è un mese bellissimo qui.Mamma: ma stai bene? Nick: sì, guarda, qui ora c'è un tramonto stupendo, il Sole sembra più grande che da noi.Mamma: ma non è che stai male?Nick: ma che dici mà. Ma tu che mi racconti?Mamma: io niente. Sei tu che devi raccontarmi.Nick: va bè, pazienza. Io so qui, ho fatto qualche amico.Mamma: ma dove dormi?Nick: come dove dormo. Sto cercando un affitto, per ora dormo in un quartiere che si chiama King's Cross. Di giorno è una palestra, pensa mamma, e di notte un dormitorio.Mamma: hai sentito Lucia, la signora?Nick: sì, sì, mi hanno anche ospitato due giorni. Suo marito mi ha invitato al suo ristorante, ho mangiato bene, tutto genuino cinese.Mamma: hem, ora ti saluto caro.Nick: va bene, passami mio fratello.Mamma: è uscito con gli amici. A una festa. E' il compleanno di urrico. Andavano a cena fuori, dice, in un casolare in campagna... speriamo bene.Nick: salutamelo.Mamma: senz'altro. Ciao amore. Ah c'è il papà, ti vuole fare un salutino.Nick. Va benePapà: ciao Nick, è il papà-come stai?socheistaiorganizzandomifamoltopiacerequièuncaldopazzescomasistauncèmalecertolassùsaràtuttaun'altracosaoratisalutochecomincialapartitaciao

Interno giorno. Clapham common

Driin.Harald, sorridendo e sgranando gli occhi tedeschi: ciaaaaooo, bene bene bene, puntuale, puntualissimo. Vieni pure. Questa è la camera libera, la finestra è grande, da sul giardinetto. Vieni, il bagno è qui, diviso tra lavabo, toilette e vasca da bagno. Sai, sono in molti ad abitare.Nick: quanti? Harald. Qui c'è il telefono, può solo ricevere chiamate. Va bene? Vieni.

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Sale le scale di legno che scricchiolano. Sono colorate.Questa è la cucina. Bene, bene, bene (toccandosi le mani)Nick nota un albero di Natale spento. Due porte chiuse azzurre. Harald: qui ci sono altre due camere. Nick: possiamo tornare in camera di sotto?Harald: bene bene beneNick: mi piace questa camera, la prendo.Harald: sono 29.Nick: ecco la caparra. Vengo appena possibile. Grazie.Harald: io abito di sopra. Vuoi un televisore?Nick: sì, lo prendo. A colori?Harald: sì, la televisione è importante. Non la ha nessuno degli altri. Io venerdì mangio pesce. Tu lavori?Nick: ho un lavoro come bartender a piccadilly.Harald: huhuhu bene bene bene (sempre sorridendo con gli occhi da matto). Allora, queste sono le chiavi. Qui c'è la cassetta della POSTA.

Interno sera

Nick al capo romanista del bed and breakfast: ciao, volevo salutarvi.Romanista: chi si vede. Ma dove stai? Nick: A King's Cross.Romanista: e dire che volevo cambiare.Nick: cosa?Romanista: la tua accomodation. Venivi a stare con noi, al covo. Stasera abbiamo una festa. Nick: puoi lasciare un biglietto a Simona?Romanista: eccola, Simona. Vieni, c'è Nick.Simona con occhiali da sole, maglietta corta, pantaloni larghi, prende il biglietto. Lo mangia: Io sto con lui. L'indirizzo del genovese non mi piace. (sputa il biglietto)

voce narrante“E così era passata una settimana..”“Ne erano successe di cose, quanta gente incontrata, quanti tramonti, passeggiate, sogni, ognuno col suo mondo di sogni. La città è puttana, La metro è un serpente che la penetra.Gli abitanti interagiscono ardentemente.

Inserire la scritta sul muro della camera di nick

London is bitchI'm London

Princess D.

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Prendiamo il thè in giardino.

3- DA QUEL GIORNO TI CERCO

Interno sera

Mollo contempla un camino. Capiamo che è acceso. Mollo inserisce dei pezzi di legno nel fuoco. Si sente scoppiettio. Mollo si accovaccia. Soggettiva sul fuoco. Prende il coltello. Lo getta nel fuoco. La luce del tramonto entra da una finestra. Dissolvenza.

4- TI CERCO DA QUEL GIORNO

Interno sera

Marisa si alza dal letto. Si pulisce la ferita. Prende cotone imbevuto di liquido. Pulisce via la ferita, si capisce che è finta, un trucco cinematografico. Diventa liscia, come normale, la sua ferita insomma scompare. Getta il cotone rosso sul parquet. Si alza dal letto, apre la finestra, contempla il tramonto. Dissolvenza.

5- IN OGNI LETTERA TI CERCO

Interno giorno. Luce dell’alba.

Mollo apre il cassetto dello scrittoio. Tira fuori delle lettere. Le prende in mano. Va in giardino. Le lascia cadere nel prato. Una a una. Le guarda. Vediamo che è indeciso. Fa per riprenderle, poi si ferma. Torna in casa. Dissolvenza. Marisa è nel suo letto distesa, a gambe a V. Ha un foglio bianco appoggiato ai ginocchi. Con la

con entrambe le mani. Getta via la penna; la penna sbatte sul muro, cade a terra. Vediamo la telecamera seguire la penna. Dissolvenza.Apertura sulla penna. Viene tenuta dalle mani di Mollo. Mollo buca con la penna le lettere in giardino. Dissolvenza.Viso di Marisa spaesato. Scena successiva. Viso di Mollo spaurato.

6- CERCO DI RIEMPIRE QUELLA

Interno giorno

In televisione va in onda Amadeus, il film. Vediamo un bambino seguire il programma seduto sul tappeto di un openspace. Il bambino si alza. E’ un robottino. Un bambolotto a

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pile che avanza verso la tv. Mentre cammina alza il braccio destro. Camminando diritto col braccio riesce a sbattere sul tasto di spegnimento della tv. Cade un libro. Leggiamo dalla copertina Thomas De Quentey “Confessioni di un mangiatore d’oppio”.

7- TAZZINA DA TE LASCIATA

Primo piano sulla tazza. Non si vede il contenuto. Non c’è tridimensionalità. Dal poggialabbra esce del fumo. Seguiamo il fumo fino al soffitto, quindi siamo in cucina. Il fumo del vapore si condensa e forma una goccia che cade e finisce sulla tazzina. Non sentiamo il tonfo, è sordo il rumore della goccia che entra nella tazzina. La tazza poggia in equilibrio sull’angolo del tavolo rettangolare.

8- VUOTA

Vediamo il libro di Quentey fumante. Il bambino robot è appena passato. A lato del libro la tazzina rovesciata.

9- COME

Primo piano su una lavagna nera dal bordo bianco. Una mano entra dal basso, si ferma, impugna un gessetto. Comincia a scrivere. La manica è del vestito di Mollo che appare in scena 2. “1 + 1 = 2 1 - 1 = “Finito di scrivere la mano scende giù dalla lavagna, impugnando sempre il gessetto. Esce di scena dal basso. Ci si sofferma alcuni secondi sulla scritta. Da solo come per magia compare lo “0” (da realizzare in montaggio/post produzione)

10- QUANDO CALA LA NOTTE

Marisa fa il bidet. Dissolvenza. Mollo si leva dai coglioni.

11- E NON TI VEDO

Mollo ha gli occhiali da sole. E’ notte.

12- NEL FREDDO APPAR

Inreno notte.Marisa apre il congelatore. Tira fuori una scarpa

13- UN BOTTO DI PIGNA

Esterno notteCade una pigna in giardino. Musica. Pantomima con giacca, cuore.

14- E PRECISO E VAGO FUMO

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Esterno notteDa lontano sibila il fischio di un treno. Mollo accende un fuoco. Descrizione.

15 – MA NON SEI TU

esterno notteLa luce del fuoco illumina il laboratorio. Mollo lavora del cartone. Lo vediamo costruire un busto. Capiamo che è di donna. Mollo la fissa. Non è soddisfatto.

16- E NON TI CERCO

Interno notte.Soggettiva sulla finestra dal letto di Marisa. Albeggia. Marisa fuma senza bocchino una sigaretta. Voce fuori campo, con leggero riverbero: “Ma cosa mi succede? Che cosa aspetto a partire? Ora lo chiamo. No, ferma! Aspetta. Ci sono. Non fumerò mai più.

17- DI RIEMPIR DI TE

Interno giornoMarisa si tocca. Orgasmo immediato.

18- LA TAZZINA NON BUCATA

Interno giorno.Si sente Marisa ansimare. Primo piano su un posacenere di carta che prende fuoco perché Mollo spenge una sigaretta. Primo piano sulla sigaretta che buca il posacenere.

19- STABILE TAZZA RIMANI SOLA

Interno giornoMarisa solleva la cornetta. “Sì, va bene. Alle undici. Macchiata di rosso. Ovvio. Grazie. Io no. Non ti amo. Sì, hai capito benissimo. Perché no! E’ finita! Forse. Non credo. Perché no. Dipende da te. Va bene. Ti amo.”Tira un bacio sulla cornetta.

20- SEI BELLA TAZZA

Interno giornoUna cascata di tè scende, primo piano sul liquido, poi allarga, si vede liquido dappertutto. Il tè raggiunge la tazza e la inonda. La fa traboccare.

21- INVIOLA BIANCA TAZZA

Interno giornoLa tazza corre nel fiume di tè. Tutto fuma. La tazza urta in qualcosa di solido. Si

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rompe. Filtro viola.

22- E TUTTO QUELLO NON E’ PIU’

Interno, penombra viola

Marisa legge dal foglio e guarda l’obiettivo con sguardo lucente e ipereale:

Carne bianca alla bracedi domenica mattutinaesprime caratteredi libertà a Sonninoquando anni scorsiPisa era repubblica di marinala spiaggetta vedeva navi di legnoriempire orizzonte.La chitarra si fermal’amica non ancora trentennesi bagna.Passione e complesso di colpatiranna nostalgianon vi voglio!! Stacco imperiale, velocissimo, con movimento a mano, e fermo obiettivo sul viso di Mollo, che risponde con pettinatura completamente scapigliata, ha una canna in bocca, la sputa. E’ in piedi, lo si intuisce da un dettaglio: il tempo che la canna impiega per battere a terra. Silenzio totale, attacca la voce di Mollo, molto bassa e poi in rialzo,e poi piano, dolce:

Una donna (filtro bianco, sempre)felice è altapresente e andatasviluppa i sentimentidi petto il suo sguardoaffine all’ambienteesprime sensoregala desideriincute timoredi nuovo amorecarino il suo corpicinoarmonioso il suo andaree nel suo paradisoportare.

(durante la lettura la regia è invitata a scoprire il corpo di

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un'altra donna, non di Marisa, ma di Claudia, donna con un corpo come quello descritto dalla poesia).

SIGLA TITOLI DI APERTURA

google maps o qualcosa del genere, scritta 1997, in basso.

Stazione ponte san giovanni,

esterno giorno

Nick scende da una fiat 500, va in biglietteria.Nick:“Buongiorno, vorrei un biglietto sola andata per Rimini, passando per Ancona.” Bigliettaio:“Quanti?”, con aria assonnata e sorpresa. Nick:“Uno, per favore” aspettando il prezzo comparire dal display rosso. Bigliettaio:“Sono ventimila.” Nick:“Tenga.”

Voce del capostazione, mancano dieci minuti.Un riflesso abbagliante risplende sui capelli biondissimi di una ragazza accovacciata accanto ad una grossa borsa di tela verde.Nick va al bar della stazione. Entra, la porta è aperta, saluta la barista, Oscar, mora coi capelli mesciati di origine sarda.Nick:“Buongiorno” con bocca e occhi. Oscar:“Buongiorno, Nick” rispondendo al sorriso. Nick prende un gelato, sposta il giornale sportivo rosa da sopra il congelatore, per disimpegno. Mostra le spalle al bancone. Legge la prima pagina. Assorto nella lettura di un articolo. 30 agosto.La cassiera, padrona, con voce candida:Cassiera:“Dove vai, al mare?” Avvertita la provocazione Nick risponde: Nick:“Perche’, si vede?” Interviene Oscar, dal bancone: Oscar:“Vai a trovare la ragazza?” Un po’ impacciato: Nick:“Eh, si’, la ragazza…..” In quell’attimo un signore brizzolato smette di sorseggiare acqua e, volgendosi prima verso di Nick e poi ad Oscar, dice: Signore:“Troppe ragazze ci saranno, da andare a trovare!”, provocando la risata liberatoria di Nick. L’ora dell’arrivo del treno si avvicina. Camminando distrattamente Nick si apposta vicino ad Asia, sul binario. Arriva il treno, fischiettando. Nick attende con pazienza che si fermi completamente. Asia sale sul treno dall’entrata piu’ lontana da quella davanti a lei. Nick entra in quella comoda e si siede in poltrona singola, vagone di prima classe adibito a seconda. Nota che Asia siede nello scomparto davanti. Dopo cinque minuti di

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viaggio, senza spengere lo scassinato radioregistratore portatile, Nick si porta vicino a lei, chiedendo gentilmente Nick:“Scusa, e’ libero?” Lei risponde con un si’ superficiale. Nick:“Ti da fastidio la musica?” Asia:”No” Nick:“Sai, ero seduto piu’ avanti e a due signore disturbava”, arrossendo appena. Asia alza le spalle e la mano destra e dice, con accento strano: Asia:“Non c’e’ problema” Avvertito l’imbarazzo Nick decide di continuare con Nick:“Ti piace l’Italia?” Asia:“Si’, ci sto bene, ma e’ storia passata”. Nick immagina di tirare il freno a mano, dicendole di rimanere immobile, lei sorride, baciando Nick.