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Zanica, Arte e Storia II - bccbergamasca.com SPORTELLO n.9… · stico, tutto il merito va ascritto...

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ANNO XXVI - N. 94 - Maggio 2011 PERIODICO ECONOMICO CULTURALE E DI VITA LOCALE Zanica, Arte e Storia II Conosciamoci Meglio Iniziative, Gite, Feste, e... La prossima gita della Banca Incontro con l’autrice Genova, la superba SAN NICOLÒ DA TOLENTINO RESUSCITA LE PERNICI, sacrestia III, Parrocchiale di Zanica Pittore lombardo (?),
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ANNO XXVI - N. 94 - Maggio 2011 PERIODICO ECONOMICO CULTURALE E DI VITA LOCALE

Zanica, Arte e Storia II

Conosciamoci MeglioIniziative, Gite, Feste, e...

La prossima gita della Banca

Incontro con l’autrice

Genova, la superba

SAN NICOLÒ DA TOLENTINO RESUSCITA LE PERNICI,sacrestia III, Parrocchiale di Zanica

Pittore lombardo (?),

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3 Zanica, Arte e Storianella parrocchiale

7 “Onestà e generositàin ogni mio pensiero”

9 “Risvegliate” i depositi

11 L’anno del“Patto dei Sindaci”

12 La lettera

19 Conosciamoci Meglio

16 Genova, la superba

18 Voi Giovani

14 Social networkvivere in rete

Periodico economicoculturale e di vita locale

N. 94 - MAGGIO 2011Reg.Tribunale di Bergamo,n. 43 del 13 dicembre 1985

Pubblicità inferiore al 50%.

Direttore: Giobattista AzzolaDir. Responsabile: Maurizio PenatiEditore e stampa: Grafistampa srlfinito di stampare il 13 maggio 2011

Le fotografie presenti su “Lo Sportello” vengonofornite direttamente dagli Enti ed Associazioniche ne richiedono la pubblicazione, alle qualisono attribuite le incombenze in tema di privacy.

sommario

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Adistanza di sei anni dalla pubbli-cazione del volume “Zanica: Artee Storia nella Parrocchiale” di

Alessandra di Gennaro, Edizioni Corpo-nove, da pochi mesi è uscito il secondo,imperdibile volume; esso riprende inlinea temporale il discorso sospeso nellaprima edizione. Entrambi i volumi sonostati realizzati grazie al contributo dellaBanca. Il risultato finale è una tratta-zione storico artistica che va dal XVI alXIX secolo. Per l’occasione abbiamo vo-luto incontrare l’autrice, che ci ha con-dotto per mano in uno straordinarioviaggio alla scoperta dei tesori artisticidi Zanica.

Il profondo pensiero del filosofo Osho, ri-portato nel sottotitolo, sembra un vestitoconfezionato su misura per quelle per-sone che all’arte dedicano ogni minuto,di ogni giorno. Intente a sistemare pre-

ziosi tasselli su quel mosaico di cono-scenza che si completa con pazienza edeterminazione. Persone alle quali tuttidobbiamo riconoscere il grande meritodi scoprire, curare e conservare un patri-monio, quello artistico appunto, che havalore inestimabile e rappresenta motivodi vanto e di orgoglio per il nostro Paese.

L’incontro con Alessandra Di Gennaro è,in tal senso, il concreto esempio diquanto detto sinora. L’appuntamentofissato alla sede centrale della Bancadella Bergamasca vuole, inizialmente,fare luce sui due volumi che la storicadell’arte ha realizzato dedicandoli al pa-trimonio di Zanica e, nello specifico,della Chiesa Parrocchiale. Ma è suffi-ciente trascorrere pochi minuti in suacompagnia per rendersi conto di esseredi fronte ad una persona “speciale”. Nelraccontare l’idea, lo sviluppo, la realizza-

zione delle due opere, Alessandra DiGennaro ha la capacità di coinvolgerel’interlocutore, aprendogli le porte delsuo suggestivo ed intrigante mondo. Unmondo fatto di autori, di stili, di colori, diopere d’arte che la dottoressa brianzola“snocciola” con una naturalezza fuoridal comune. Per chi ascolta è una sensa-zione “strana”: un immediato coinvolgi-mento in un ambiente che è “sottocasa” anche se, sino ad oggi, era cosìsconosciuto e lontano. Ed è un piacereascoltare Alessandra Di Gennaro, che hagli occhi illuminati e sorridenti ogniqualvolta racconta un aneddoto o unparticolare momento legato alla realiz-zazione dei due volumi. E’ piacevole os-servare come, sfogliando i volumi stessi,accarezza le pagine quasi fossero“vive”, come, in realtà, lo sono nel suocuore e nella sua mente. Perché unacosa va subito detta: se oggi Zanica di-spone di due opere che illustrano neldettaglio l’inestimabile patrimonio arti-stico, tutto il merito va ascritto a quelladonna che partendo dalla Brianza ègiunta sino alla terra bergamasca, a leicomunque cara per affetti familiari. Unadonna che giorno dopo giorno, ostacolodopo ostacolo, vittoria dopo vittoria, hasaputo mettere tante cose al suo posto,facendo ordine in una “libreria” che hatrovato impolverata e, in qualche caso,anche disordinata.

“L’arte è come un fiore che nasce sul bordo della strada senza chiedere niente a nessuno,ma sempre pronto a farsi cogliereda chi lo sa riconoscere”.

Zanica,Arte e Storia nella parrocchiale

volume II

Lo Sportello I 03

NATIVITÀ

Parrocchiale di ZanicaIgnoto pittore del XVIII secolo(già attribuito a Gherardo delle Notti)

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“Nel 2003 - racconta Ales-sandra Di Gennaro - ero alla ricercadell’argomento per la mia tesi di laurea.Mi sono spinta sino alla provincia di Ber-gamo, perché consapevole che questaterra ha un patrimonio artistico conside-revole. Consultando una guida del Tou-ring Club avevo letto che a Zanica eranopresenti delle opere di Camillo Procac-cini, un artista che incontra il mio gradi-mento. E così sono arrivata qui”. Il primoincontro è anche quello che lascia ilsegno: “Ho avuto la fortuna di conoscereDon Felice Luiselli il quale mi ha apertole porte del Museo della Chiesa Parroc-chiale. Dire che sono rimasta “folgorata”è poco. Da lì ho iniziato a lavorare ad unprogetto che è sfociato dapprima nellamia tesi di laurea e successivamente nelprimo volume. Non smetterò mai di rin-graziare Don Felice, che mi ha ospitatacome se fossi una di famiglia, metten-domi a mio agio e dandomi un preziososostegno”. Anche perché il compito diAlessandra Di Gennaro non fu per nullaagevole: “Non era stato pubblicato mainulla sulle opere contenute nel museodella Chiesa Parrocchiale, non era maistato fatto nessun lavoro di ricerca”.

Così, entusiasta di percorrere i primipassi in una strada sin lì mai battuta, laDi Gennaro inizia un lungo periodo di

studi e di ricerche,avvalendosi di testi e documenti pre-senti nell’archivio della Curia Vescovilee nell’Archivio di Stato: “Un compitoimpegnativo - ricorda - anche perchénon sempre la grafia o le traduzioni cheho trovato erano di immediata com-prensione. Poco alla volta, però, sonoriuscita a dare un nome e un volto atutte le opere d’arte che avevo preso inconsiderazione. Alcune sono state dame attribuite perché erano ancora ano-nime. Attribuzioni che sono state possi-bili grazie ad una ricostruzioneintelligente sia dello stile utilizzato chedel periodo”. Facile immaginare la sod-disfazione e l’orgoglio provato quandoracconta di opere anonime che orahanno un autore e un titolo: “E’ untuffo al cuore - dice Alessandra Di Gen-naro non nascondendo felicità - unasoddisfazione inimmaginabile. Riusciread attribuire un’opera d’arte è come ilprimo amore: difficilmente l’emozione ela gioia si dimenticano”.

Correva l’anno 2003, quindi, e grazie allatesi “La Parrocchiale di Zanica. La pitturadal XVI al XVII secolo”, Alessandra DiGennaro si laurea in Storia dell’Arte Mo-derna con 110 e lode. La “fame” di co-noscenza è però insaziabile, così comequella di sentirsi sempre più parte inte-

grante delsuo suggestivo mondo. Nel 2005, così, èammessa alla Scuola di Specializzazionein Storia dell’arte dell’Università Stataledi Milano. Tre anni dopo la scena si ri-pete: è il momento di preparare la tesi dilaurea e il pensiero ritorna a Zanica, aDon Luiselli e a quella parte lasciata insospeso nella prima occasione, perchéleggermente “fuori tema” rispetto all’ar-gomento scelto per la tesi. Nasce così ilsecondo volume: “La Parrocchiale di Za-nica. Le testimonianze artistiche dal XVIIIal XIX secolo”. L’incontro tra AlessandraDi Gennaro e il patrimonio artistico diZanica è nuovamente “intenso”e sugge-stivo. Così come nella prima circostanza,la storica dell’arte aggiunge un altro im-portante tassello al suo mosaico:“Quando mi sono trovata di fronte allabellissima “Natività” e ho riscontratoche era stata attribuita ad un autoreolandese, non ero del tutto convinta. Al-cuni dettagli mi hanno spinta ad appro-fondire lo studio su quest’opera d’arte.Più passava il tempo e più avevo la nettasensazione di trovarmi al cospetto di unautore italiano. Anche grazie ad alcunevalutazioni fatte con professori a mecari, sono arrivata alla conclusione che la“Natività” è di Litterini. Ed è stata una

04 I Lo Sportello

Il 1° volume,uscito nel 2005

La copertinadel 2° volume

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grande emozione, quella che ho provatoquando abbiamo attribuito l’opera al suolegittimo autore”. Discorsi che si ripe-tono e che Alessandra Di Gennaro so-stiene con incredibile fermezza: “Non misono mai limitata ad una superficialeanalisi dell’opera d’arte. E’ riduttivo fer-marsi alla scoperta dell’autore. L’aspettopiù intrigante, ma anche più appagante,è quello di capire cosa c’è dietroun’opera d’arte. Molto spesso si hannodelle risultanze diverse da quelle inizial-mente preventivate”.

Mesi e mesi di ricerca, due tesi che sonodiventate due prestigiosi volumi ed oraAlessandra Di Gennaro ha modo di affer-mare, senza tema di smentita, che: “Za-nica ha una storia ricchissima, unpatrimonio che non va limitato solo alleopere contenute nel Museo della ChiesaParrocchiale. Basti pensare agli affreschipresenti in Villa Tasso, all’Oratorio o allaMadonna dei Campi per rendersi contodi quanto sia artisticamente straordinariaquesta zona. Un patrimonio che meritadi essere preservato: sarebbe un peccatodisperderlo”. Fedele al motto “Non c’è ildue senza il tre”, Alessandra Di Gennaronon ha cancellato Zanica dall’elencodelle cose da fare, anzi: “Mi piacerebberealizzare un volume dedicato alla Ma-donna dei Campi, un luogo di eccellentevalore artistico, soprattutto se pensiamoalla presenza di opere firmate da LucanoGazio da Imola. Ho usato il condizionale,perchè è un progetto che necessita di ri-sorse economiche indispensabili per es-sere realizzato”. Detto tra le righe, manemmeno tanto: se qualcuno vuole con-tribuire alla stesura di un’altra affasci-nante pagina della storia di Zanica, sifaccia avanti che è bene accetto.

Il tempo scorre ma è difficile renderseneconto, tanto piacevole è la conversa-zione. Tempo che scorre inesorabile come“senza appello” è la conclusione: era-vamo partiti con l’intenzione di presen-tare la bellezza di due volumi artistici. Poiabbiamo incontrato Alessandra Di Gen-naro e abbiamo messo a fuoco l’obiet-tivo in un’altra direzione. Ci siamo resiconto, che la cosa più importante era,come lei stessa asserisce, capire cosa c’èdietro l’opera. Ci siamo resi conto di averconosciuto una donna che ha raccoltoquel fiore cresciuto al bordo della strada.

COLLABORAZIONI CON ISTITUZIONIMUSEALI ed ENTI DI TUTELAPATRIMONIO ARTISTICO:DICEMBRE 2007 - MARZO 2011“ARTE IN LUCE S.a.s.”Inventario dei Beni Artistici e storicidella Diocesi di Piacenza-BobbioProduzione schede di CATALOGO CEI -Conferenza Episcopale Italiana

LUGLIO - OTTOBRE 2010“ARTE IN LUCE S.a.s.”Studio e attribuzione dipinti delle Colle-zioni degli Ospedali Riuniti di BergamoRedazione schede attributive di alcunidipinti appartenenti alle Collezionid’arte degli Ospedali Riuniti di Ber-gamo in vista del trasferimento del-l’ente ad altra sede

NOVEMBRE 2007 - MARZO 2011Ciclo di conferenze “Vedere l’Invisibile”In collaborazione con il Museo Dioce-sano Adriano Bernareggi di Bergamo

LUGLIO - AGOSTO 2010“ARTE IN LUCE S.a.s.”Studio e attribuzione dipinti di una Col-lezione privata Milanese

MAGGIO 2008 - GIUGNO 2008“ARTE IN LUCE S.a.s.”Stime e valori assicurativi per circa 1.176 opere appartenenti alla Pinacotecadell’Accademia Carrara di Bergamo

ORGANIZZAZIONE EVENTI CULTURALI:FEBBRAIO - MAGGIO 2011Settore cultura Comune di Bellusco“PROGETTO MUSICARTE II Edizione”Conferenze di Storia dell’Arte con inter-mezzi musicali

NOVEMBRE 2009 - MAGGIO 2010Settore cultura Comune di Bellusco“PROGETTO MUSICARTE”Conferenze di Storia dell’Arte

LUGLIO - SETTEMBRE 2007Settore cultura del Comune di Vimercate,MUST (Museo del Territorio Vimercatese)Organizzazione iniziativa “Ville Apertenel Vimercatese”

LUGLIO - SETTEMBRE 2006Settore cultura del Comune di Vimercate,MUST (Museo del Territorio Vimercatese)

Organizzazione iniziativa “Ville Apertenel Vimercatese”Responsabile formativa guide, organiz-zazione sopralluoghi, studio emergenzearchitettoniche, redazione dispense,produzione testi e materiali di studio.

NOVEMBRE 2005 - FEBBRAIO 2006“ARTE SCUOLA”Progettazione e realizzazione progettididattici per la valorizzazione del patri-monio artistico

LUGLIO - SETTEMBRE 2005Ufficio cultura del Comune di VimercateProgettazione iniziativa “Ville Aperte”

APRILE - SETTEMBRE 2004Ufficio cultura del Comune di VimercateProgettazione iniziativa “Ville Aperte”

CURATELA MOSTRE:GIUGNO 2009Associazione culturale VimercateCuratrice mostra “T-Rame d’Arte II”Incontro con la poetica sognante operein rame di Nicola Zamboni e Sara Bolzani

FEBBRAIO - GIUGNO 2007Dimora storica “La Lodovica”,Oreno di Vimercate. Curatrice mostra“L’Attimo Fuggente. L’uomo e il tempotra passato, presente e futuro”Scelta delle opere e redazione testi incollaborazione con Mons. Roberto Za-gnoli (Direzione Musei Vaticani, Se-zione Museo Etnografico) e “Ufficiocelebrazioni liturgiche del Sommo Pon-tefice” Città del Vaticano

APRILE - GIUGNO 2006Dimora “La Lodovica”,Oreno di VimercateCuratrice della mostra “Alle Radicidella fede. Un viaggio alla scopertadella Bibbia”Studio e scelta di dipinti, stampe, inci-sioni, volumi, oggetti d’arte applicata,sculture e redazione schede relative.(Dipinti di: G. Nuvolone, Rosa da Tivoli,Nicolas Chaperon)

FEBBRAIO - APRILE 2006Settore cultura del Comune di Vimer-cate, Progetto MUST (Museo del Terri-torio Vimercatese)Curatela della mostra “Si dice MUST”

Lo Sportello I 05

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APRILE - MAGGIO 2006Curatrice della sezione: “La Pinacoteca Ri-trovata”. Scelta e studio dei dipinti espo-sti, redazione schede delle opere dal XVIIal XIX secolo (opere di: Mosè Bianchi,Eleuterio Pagliano, Eugenio Spreafico)

PUBBLICAZIONI:FEBBRAIO 2010“La Fede in pittura. Simboli e immagininella chiesa dei Cappuccini a Ber-gamo”, Collana “Vedere l’Invisibile”

SETTEMBRE 2010“Zanica. Dal progetto architettonicoalle testimonianze pittoriche. SecoliXVIII e XIX”

APRILE 2008“Arte in San Zeno” contributo in: “SanZeno, lo splendore svelato”

2008Redazione articoli d’arte per la rivista“La tua Banca” pubblicata da “BCC”.“L’Arte nascosta di casa nostra”“Una perla di manierismo a Concorezzo.La pala di Felice Brusasorci nella parroc-chiale dei Santi Cosma e Damiano”“San Giovanni e la Vergine dell’Apoca-lisse. Dipinto di Bernardino Campi aBernareggio”“Arte barocca nel Santuario di Vimercate.Le tele di Carlo Francesco Nuvolone”

OTTOBRE 2007“Prefazione” nel catalogo monogra-fico: “Donne. Sculture di Sara Bolzani”

APRILE 2007Intervento in: “Atti del XVIII anno acca-demico dell’Ateneo di Scienze, Lettereed Arti di Bergamo”“Zanica. Arte e storia nella Parrocchiale”

MAGGIO 2004“Zanica. Arte e Storia nella parroc-chiale. Dal XVI al XVII secolo”

APRILE 2007In corso di pubblicazione 2011Intervento in: Atti del Convegno per ilcentenario della fondazione della chiesaPrepositurale di Trezzo sull’Adda: “Notesulla tarda attività di Aurelio Luini. Ilciclo della Pentecoste nella Prepositu-rale di Trezzo sull’Adda”

Intervento in: “Il Monastero San Benedettoin Bergamo. Le opere d’Arte e la Storia”

CONFERENZE:MARZO 2011“Un gioiello del Settecento: architetturae scultura esaltano la fede cristiana”Chiesa prepositurale di San Giorgio aZandobbio, Bergamo

NOVEMBRE 2010“La Sacra famiglia, forza e dolcezza diun legame nell’arte”Chiesa conventuale di Santa Maria In-coronata Martinengo, Bergamo

SETTEMBRE 2010“Gli affreschi di Lorenzo Lotto in SanMichele al Pozzo Bianco”Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco,Bergamo

MAGGIO 2010“La Vita di Maria nell’arte”Santuario della Beata Vergine delleQuaglie, Lurano (BG)

MAGGIO 2009“La pala di Palma il Giovane in San-t’Alessandro dei cappuccini”Chiesa di Sant’Alessandro, Bergamo eChiesa di Santa Maria Assunta a Ce-lana, Bergamo

GENNAIO 2009“Iconografia Sant’Antonio abate nell’arte”Auditorium della Biblioteca di Vimercate

DICEMBRE 2008“Le opere d’arte nella parrocchiale deiSS. Cosma e Damiano”Chiesa dei SS. Cosma e Damiano, Con-corezzo (Monza e Brianza)

NOVEMBRE 2008“Agiografia di San Martino nei capola-vori di un’antica pieve”Chiesa San Martino, Calolziocorte (Lecco)

OTTOBRE 2008“La Cappella della Madonna del Rosa-rio, sacello di arte e di fede”Chiesa San Vittore Martire, Bottanuco(Bergamo)

GIUGNO 2008“Le opere d’arte della Chiesa di SanGiovanni Battista a Telgate”Chiesa arcipresbiterale di S. GiovanniTelgate (Bergamo)

APRILE 2008“Le opere d’arte del Monastero diSanta Grata in Bergamo”Monastero di Santa Grata, Patrocinio delMuseo Diocesano A. Bernareggi, Bergamo

NOVEMBRE 2007“Opere d’arte nella parrocchiale di Zanica”Parrocchiale San Nicolò Zanica (Bergamo)

MAGGIO 2006“Arte sacra in territorio bergamasco traCinquecento e Seicento”Oreno di Vimercate, presso: “La Lodo-vica” Dimora storica privata

OTTOBRE 2005“L’abside della Chiesa Parrocchiale diTrezzo. Una nuova attribuzione all’in-terno delle correnti artistiche milanesidell’ultimo Cinquecento”Sala Maggioni, via Mons. Grisetti,Trezzo sull’Adda, (Milano)

MAGGIO 2005“Zanica. Arte e storia nella Parrocchiale”“Ateneo Scienze Lettere ed Arti, Bergamo”

Alessandra Di Gennaro

Nata a Vimercate il 4 maggio del 1976.Residente a Mezzago è laureata col massimodei voti in Storia dell’Arte e, sempre colmassimo della valutazione, ha concluso laScuola di Specializzazione in Storia dell’artedell’Università Statale di Milano.

06 I Lo Sportello

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Lo Sportello I 07

Uscendo da quella casa di Borgo di Terzo,si è “avvolti” in uno stato d’animo deltutto particolare. C’è l’assoluta consape-volezza che l’incontro con Arnaldo Ca-scio, pardon, con il Cavalier ArnaldoCascio è stato appagante.

Si ha la netta sensazione di aver avuto ilprivilegio di “leggere” alcune pagine diun “Trattato di vita”, scritto dal nostrointerlocutore giorno dopo giorno, lungoun cammino che lo scorso mese di feb-braio ha celebrato un traguardo non co-mune: i cent’anni. Già, perché la richiestadi scambiare quattro chiacchiere con ildottor Arnaldo Cascio nasce proprio daqui, dal piacere di conoscere più da vi-cino un Socio centenario della Banca. Ep-pure, con il trascorrere dei minuti, lagradevole chiacchierata assume contornidiversi. Il “brogliaccio” con alcune delledomande che ci sarebbe piaciuto porger-gli viene presto rimesso in tasca. E ci siferma lì, quasi incantati, ad ascoltaretutto quello che quest’uomo ha saputodare alla sua vita e, parallelamente, alla

vita di tante altre persone, inprimis a quella dell’adorata Agnese. L’in-contro con la signorina di casa Nicoli èfolgorante. Un amore “vero” quello chescoppia tra l’allora ispettore di dogana ela supplente della scuola di Tirano. Unamore che ha anche la “benedizione” dipapà Nicoli: “Con quest’uomo non soffri-rai…”. Un anno dopo, il 6 novembre del1941, i due convolano a giuste nozze. Daallora sono passati 70 anni vissuti inten-samente in mezzo a mille ostacoli maanche a momenti gradevoli come daquarant’anni a questa parte, succedeogni qualvolta vanno nella loro bellis-sima casa a Porto Santo Stefano sull’Ar-gentario.

La storia del rapporto rispettoso e conso-lidato con la moglie (“Mio marito è sem-pre stato un gran signore”) è solo uncapitolo del racconto che il dottor Ar-naldo Cascio ci regala durante l’incontro.Un racconto che comincia a Napoli in Corso Vittorio Emanuele dove risiede il padre, ufficiale in carriera. Il

nonno paterno è il “Principe del Foro” aNapoli e a lui piacerebbe tanto che il ni-pote portasse avanti la tradizione di fa-miglia. Ma Arnaldo ha una passionelegata direttamente alla terra di marenella quale cresce. Studia ogni dettaglioorganizzativo ed amministrativo cheserve per gestire un porto. Da lì al ruolodi Ispettore di dogana il passo è breve.Viene trasferito a Trieste e dopo laguerra, di fronte al primo bivio della suavita, Arnaldo Cascio si dimette e si iscriveall’Università, divenendo poi DottoreCommercialista. Nella sua casa di Borgodi Terzo, dove ogni muro “trasuda” sto-ria, mostra con orgoglio la Laurea rila-sciata nientepopodimeno che “in nomedi Sua Maestà Vittorio Emanuele III”.

E’ l’epoca del secondo grande conflittomondiale, che vede Arnaldo Cascio Aiu-tante Maggiore a Trieste. Rifugiatosi aBergamo dopo l’arrivo dei tedeschi, ri-ceve una chiamata dal ministero: deverecarsi a Dalmine in missione speciale:“Quel giorno lo ricordo benissimo, era il

A Borgo di Terzo vive un nostro SocioCentenario. Lo abbiamo incontrato,ci ha raccontato la sua storia esiamo rimasti a bocca aperta...

“Onestà e generositàin ogni mio pensiero”

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6 luglio del 1944. Sembrava tutto tran-quillo. Poi ad un tratto il rombo degliaerei diventa sempre più minaccioso. Dalì mi sembra di vivere l’apocalisse (le cro-nache di allora raccontano di 278 morti eoltre 800 feriti) e mi salvo dal bombarda-mento dapprima buttandomi sotto un ta-volo e quindi lanciandomi a terra dallafinestra”. La vita di Arnaldo Cascio èfatta di intuizioni, di momenti, di episodiciascuno dei quali lascia un segno: “Ri-cordo con angoscia – dice – quel 16marzo 1978. Ero a Roma per lavoroquando ad un certo punto sento il ru-more di diverse sirene della Polizia. Vedoanche che i negozi abbassano le saraci-nesche e non riesco a capire costa stiasuccedendo. Solo qualche ora dopo hosaputo che avevano rapito Aldo Moro emassacrato la sua scorta. Un momentotriste ed angosciante”.

“Così come non posso dimenticare il 12dicembre del 1969. Ero consulente dellaBanca Nazionale dell’Agricoltura ed erouscito da pochi minuti dalla sede diPiazza Fontana quando successe quelloche tutti sappiamo”. Piazza Fontana aMilano. Già, quella città che Arnaldo Ca-scio ama visceralmente: “Ho aperto aMilano il mio studio perché reputo que-sta città il “cuore” dell’Italia. Di Milanoho amato tanti aspetti, ma soprattuttol’operatività, la voglia di lavorare. Mi ècapitato molte volte di affermare che aMilano si fanno gli affari, a Roma si va acena per discuterne”.

L’amore viscerale è un’altra delle compo-nenti del DNA del dottor Cascio. Neglianni non smette mai di approfondire laconoscenza della materia per la quale siè laureato. Parallelamente mette la suasapienza al servizio della sua intrapren-denza, potendo così dare origine a situa-

zioni che, tanto per cambiare, hannofatto la storia. “Negli anni Settanta ho ri-cevuto la chiamata del SottosegretarioSilvestri. Occorreva dare vita ad una So-cietà per Azioni che gestisse il commer-cio e la diffusione dei tabacchi subitodopo il crollo del Monopolio. Accettail’incarico con orgoglio”.

Il suo “capolavoro” fu però la nascitadell’Unione Statale, una sorta di “sinda-cato” che Arnaldo Cascio istituì a difesadei lavoratori statali, ai quali, pochi annidopo, propose anche il programma “Fo-rever” (che fu oggetto di apprezzamentodel Ministero delle Finanze) grazie alquale i lavoratori dello Stato potevanoaccedere a vendite rateali, avendo poiaddebitata la rata direttamente sullo sti-pendio. Solo il tempo ha poi dimostratoquanto “pionieristica” sia stata l’intui-zione del Socio della nostra banca. Senzapoi dimenticare tutte le iniziative avviatecon la Cassa del Mezzogiorno per favo-rire la nascita e la crescita di aziende nelSud Italia. Tutte attività che accrescono ilrispetto che le istituzioni riconoscono alCavaliere dell’Ordine di Malta (ennesimotitolo onorifico che gli è stato attribuito),infallibile quando si trattava di scoprirela “contabilità avventurosa” di qualcheazienda: “Le banche mi ringraziavano,ma devo ammettere che non ero poi cosìtanto amato dagli imprenditori. Del resto- sottolinea il dottor Arnaldo sfogliandoun’altra pagina del suo “Trattato di vita”- ogni pensiero della mia vita è statosempre improntato all’onestà e alla ge-nerosità”.

Un messaggio, questo, che ci piacerebbesapere tramandato ai posteri con la do-vuta enfasi. Quello che resterà del dottorArnaldo Cascio, a tutti coloro che nonhanno avuto l’onore e il piacere di cono-

scerlo, sarà una ricca bibliografia, iniziatanel 1984 e conclusa nel 2004, quandoaveva “solo” 93 anni, con la pubblica-zione di “Patologie delle imprese”. Inmezzo alcuni “capisaldi” dell’economiaitaliana: Cash-flow”, “Analisi del bilan-cio con il computer” del 1995 (fornitocon un floppy disk) (!), “L'identikit finan-ziario della vostra impresa in 22 flash”del 1991, “L'euro e il controllo finanzia-rio d'impresa” (con CD-ROM) del 1998;“la determinazione del ROE per aree digestione”, del 1994 tanto per citarne al-cuni. Tutte pubblicazioni che Arnaldo Ca-scio (iscritto tra l’altro all’Ordine deiGiornalisti) ha composto seguendo uncliché identico: “Dapprima realizzo unmanoscritto con la mia Parker d’argento.La prima stesura, poi le correzioni, sem-pre con la penna, ed infine, quando tuttoè a posto, la trascrizione con la macchinada scrivere”.

Non solo trattati di economia, perquest’uomo che legge ancora senza l’au-silio degli occhiali e non finisce mai distupire, ma anche racconti, raccolte dipoesie, saggi e qualche composizione dimusica classica: “Una delle mie grandipassioni. Ogni minuto del mio tempo li-bero, spesso di notte, l’ho utilizzato perstudiare il violino”. Il tempo scorre gra-devolissimo, ma giunge anche il mo-mento dei saluti. Non prima però, di fareuna di quelle famose domande preparatesu un “brogliaccio” rimesso presto intasca. Dottore, cosa possiamo dire ai gio-vani d’oggi, spesso accusati di non es-sere capaci di stare al mondo?Lo sguardo del Cavalier Arnaldo Cascio sifa serio: “Ci sarebbero tante cose dadire, tanti consigli da dare. Ma ce n’è unoche è fondamentale e che ha rappresen-tato il punto cardinale della mia vita: stu-diate, studiate, studiate...”. I saluti di ritoconcludono un pomeriggio che lascia ilsegno. Ci siamo presentati all’uscio diquella casa di Borgo di Terzo convinti diandare a conoscere un uomo, da pocoCentenario, con tutta l’emozione che puòsuscitare un simile traguardo. Neusciamo arricchiti di consigli, di sensa-zioni, di riconoscenza ma anche con il ti-more che sarà davvero difficile fartra spa rire, sulle righe di questo servizio alui dedicato, la grandezza del dottor Ar-naldo Cascio. Pardon: del Cavalier Ar-naldo Cascio.

08 I Lo Sportello

il direttore della filiale di Borgo di Terzo,consegna una targa al Cav. Cascio

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Lo Sportello I 09

CHE COSA SONOI DEPOSITI DORMIENTIIl regolamento d’attuazione

dell’art. 1, comma 345, della legge 23dicembre 2005, n. 266, in materia didepositi e conti cosiddetti dormienti di-spone che su:• Depositi a risparmio; • Conti correnti; • Depositi di strumenti finanziari a cu-

stodia ed amministrazione; • Contratti di assicurazione con parti-

colari caratteristiche (previsione delpagamento di un capitale o di unarendita ad una certa scadenza);

i rapporti devono:• avere un saldo superiore ai 100 euro; • non movimentarsi da almeno 10 anni.

Si verifica la “situazione di dormienza”quando non è stata fatta “alcuna ope-razione o movimentazione ad iniziativadel titolare del rapporto o di terzi daquesto delegati, escluso l’intermediarionon specificatamente delegato in formascritta”. Quando il rapporto diventadormiente la banca deve informarne idepositanti (con raccomandata A/R) alloscopo di permettere loro di risvegliarlo.

Per i depositi a risparmio al portatore lacomunicazione avviene mediante affis-sione presso le filiali dell’elenco dei de-positi al portatore dormienti.

Nei 180 giorni successivi alla ricezionedell’informazione il depositante devemovimentare il conto per evitare la de-voluzione del suo saldo ad un “Fondoaffidato ad apposita Commissione no-minata con decreto del Ministro del-l'economia e delle finanze, che nedisciplina il funzionamento”. Il risveglio del deposito può avvenirecon qualsiasi atto che evidenzi l’inten-zione del cliente di voler proseguire ilrapporto: un’operazione di cassa (nonperò quelle d’iniziativa dell’Istituto, tipol’accredito dello stipendio o della pen-sione), la richiesta del carnet, una di-chiarazione espressa in tal senso (informa scritta), la denuncia di smarri-mento del libretto di deposito a rispar-mio, ecc...

Nel caso il cliente abbia più rapporti, ilrisveglio di uno di essi vale per tutti. Aquesto punto la banca ha due mesi ditempo per estinguere i conti dormienti.In pratica, fino alla fine dell’anno èsempre possibile tenere aperti i contidormienti in attesa del loro eventualerisveglio da parte dei clienti.Tra il 1° gennaio ed il 31 marzo di ognianno la banca è tenuta a comunicare alMin. dell’Economia ed a pubblicare suun quotidiano a tiratura nazionalel’elenco dei conti estinti (in quanto dor-mienti) entro il 31 dicembre dell’anno

precedente. Tra il 31 marzo ed il 31maggio di ogni anno la banca deve de-volvere al Fondo il saldo complessivodei conti dormienti estinti entro il 31dicembre dell’anno precedente.A questo punto i depositanti dormientidovranno rivolgersi necessariamente alFondo per riavere il loro denaro. IlFondo verrà utilizzato per risarcire levittime di frodi finanziarie.

Depositi al Portatore "dormienti"Per i rapporti al portatore, dal momentoche la Banca non è in grado di cono-scere il titolare del rapporto, la comuni-cazione alla clientela interessata vieneeffettuata mediante l'esposizione di unavviso nei locali aperti al pubblico dellaBanca e l'utilizzo del suo sito Internet.Si coglie l’occasione della pubblica-zione di questo articolo su “LO SPOR-TELLO” per invitare i titolari di depositial portatore (ad esempio, libretto di ri-sparmio, certificato di deposito, ecc.)che non presentano movimenti da 10anni a presentarsi con urgenza in Fi-liale, per evitare che si verifichi il lorotrasferimento al Fondo di cui sopra.

Ecco la lista completa. Essa riporta inmodo chiaro il numero del deposito alportatore e quello della filiale presso laquale è stato aperto.

“Risvegliate” i depositiSecondo la disciplina attuale se il deposito non è movimentatoil saldo va a confluire in un fondo del Ministero dell’Economia

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10 I Lo Sportello

A titolo esemplificativo, i depositi potreb-bero essere stati aperti tempo fa per:• cauzione per l'affitto o a favore di

pubbliche amministrazioni; • regalo in occasione di una nascita (ad

es. dai nonni);

• intestati a persone decedute.C’è tempo sino al 31/12/2011 per re-stituire i saldi dei depositi estinti adinizio febbraio scorso senza doveravanzare richiesta alla Consap; a que-st'ultima va invece avanzata richiesta

con la modulistica scaricandola dal re-lativo sito internet.

Per maggiori informazioni il Personaledella banca è a disposizione per sugge-rimenti ed ulteriori chiarimenti.

Filiale RapportoZanica Centro 50526 Zanica Centro 50924 Zanica Centro 51203 Zanica Centro 51408 Zanica Centro 51520 Zanica Centro 51590 Zanica Centro 51782 Zanica Centro 52290 Zanica Centro 52311 Zanica Centro 52335 Zanica Centro 52420 Zanica Centro 52698 Zanica Centro 52959 Zanica Centro 53013

Zanica Centro 53242 Zanica Centro 53323 Zanica Centro 53429 Zanica Centro 53441 Zanica Centro 53492 Zanica Centro 53658 Zanica Centro 54817 Zanica Centro 55098 Zanica Centro 55188 Zanica Centro 55300 Zanica Centro 55706 Zanica Centro 55803 Zanica Centro 57184 Zanica Centro 60001 Zanica Centro 60639

Zanica Centro 61772 Zanica Centro 62179 Zanica Centro 62420 Zanica Centro 62540 Zanica Centro 62810 Zanica Centro 63090 Zanica Centro 63553 Zanica Centro 64493 Zanica Centro 64549 Zanica Centro 64628 Zanica Centro 64695 Zanica Centro 64718 Zanica Centro 65232 Zanica Centro 65347 Zanica Centro 65482 Zanica Centro 65606 Zanica Centro 65918 Zanica Centro 66275 Zanica Centro 66454

Zanica Centro 66687 Zanica Centro 66704

Spirano 50837 Spirano 50935 Spirano 51402 Spirano 51547 Spirano 51944 Spirano 52082 Spirano 52343 Spirano 52389 Spirano 52447 Spirano 52800 Spirano 53013 Spirano 53093 Spirano 54012 Spirano 55450 Spirano 55919 Spirano 61311 Spirano 61348

Borgo 52274 Borgo 53838 Borgo 54451 Borgo 54513 Borgo 54713 Borgo 54848 Borgo 54899 Borgo 55168 Borgo 55248 Borgo 55371 Borgo 55717 Borgo 60501 Borgo 61620 Borgo 62001 Levate 60221

Pedrengo 30218 Pedrengo 30414 Pedrengo 30449 Pedrengo 30706

Elenco dei libretti al portatoreper i quali si sono verificatele condizioni di "dormienza"

Il Conto del Socioanalizzato da “Il Sole 24 ore”

Il conto del Socio (conto corrente offertoda Banca della Bergamasca ai propri Soci)è stato argomento di un’analisi de Il Sole24 Ore, pubblicata il 5 giugno 2010, nellaquale sono stati messi a confronto oltre500 conti correnti in tutta Italia, divisiper sette profili di utilizzatore. Il fine del-l’indagine era quella di trovare quali sonoi conti più convenienti sotto l’aspettodell’ISC (indicatore sintetico di costo),quelli cioè dove si spende di meno.

La buona notizia è che per quanto riguarda il profilo di utilizzobase, tra tutti i conti correnti considerati che presentano unaoperatività sotto le 112 operazioni annue, il Conto del Socio siè piazzato nientemeno che al secondo e al terzo posto, ma so-

stanzialmente entrambe le varianti sono da considerarsi al se-condo posto pari merito in quanto No Problem e Serenity sidifferenziano solamente per il tipo di copertura assicurativaofferta e sono regolate dai medesimi costi. Un risultato presti-gioso che dimostra ancora una volta quanto sia concreta lavolontà della Banca di privilegiare l’operatività dei Soci, met-tendo in pratica le intenzioni elencate nello Statuto.

Avviso per i possessori dilibretti di risparmio al portatore

Si rammenta alla spettabile Clientela che con l’entrata in vi-gore del D.L. n. 78 del 31/5/2010 sono state modificate lenorme che disciplinano le limitazioni all’uso del contante edei titoli al portatore. In particolare per quanto riguarda i li-bretti di risparmio al portatore si precisa che il saldo deglistessi deve essere inferiore ai 5.000 euro.

I libretti al portatore con saldo pari o superiore a 5.000euro esistenti alla data del 31 maggio 2010 devono es-sere estinti dal portatore o ridotti alla soglia di leggeentro il 30 giugno 2011.Chi è in possesso di libretti di risparmio con queste caratteri-stiche è invitato a presentarsi con urgenza in filiale per evi-tare, in caso di violazione, eventuali applicazioni di sanzioniamministrative pecuniarie. Il personale è a disposizione pereventuali chiarimenti.

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Lo Sportello I 11

Il Patto dei Sindaci è un’ambiziosainiziativa della Commissione Euro-pea che impegna direttamente le

amministrazioni locali e i loro citta-dini a fissare precisi e concreti obiet-tivi nell’ambito delle politicheenergetiche comunitarie. Ridurre leemissioni di CO2, migliorare l’effi-cienza energetica e promuovere losviluppo di fonti rinnovabili sono ri-sultati da raggiungere entro il 2020:per far sì che questo avvenga è neces-sario favorire tra i cittadini l’adozionedi comportamenti più responsabili, indirezione di una marcata sostenibilitàambientale.

L’Unione Europea, dopo essersi resaconto che le azioni promosse a livellonazionale non sono sufficienti permantenere gli impegni dettati dal pro-tocollo di Kyoto, ha deciso di reimpo-stare la sua strategia e di partire dalbasso, dai cittadini, scommettendo suisingoli Comuni: nasce così il Patto deiSindaci.Il Patto prevede una serie di iniziativeconcrete che, oltre a promuovere una

migliore sostenibilità ambientale, pos-sono rappresentare un volano perl’economia e per lo sviluppo di im-prese, favorendo un aumento dell’oc-cupazione: ristrutturazioni edilizie,installazioni di impianti fotovoltaici,raccolta differenziata e investimentiin fonti rinnovabili sono le azioni chel’Europa richiede ai Comuni, preve-dendo specifici finanziamenti a sup-porto di queste attività. A partire damaggio 2010 i Comuni bergamaschihanno aderito con decisione a questo“Patto” raggiungendo già ad ottobrequota 160: il numero più alto rispettoa tutte le provincie italiane.

Il totale dei comuni firmatari del Pattodei Sindaci è “solo” di 715 e, tra que-sti, il 22% si trova nella nostra provin-cia. Una percentuale lusinghiera chedenota una certa efficienza delle no-stre amministrazioni nell’approvareufficialmente il documento e sottoli-nea altresì una diffusa ed encomiabilecondivisione degli obiettivi stabilitidall’Unione Europea per il contrastoal riscaldamento globale e la ridu-

zione di gas serra. Tuttavia un’ade-sione così pronta e ampia non deve il-ludere che il più sia fatto: con lasottoscrizione del Patto dei Sindaci leamministrazioni comunali si impe-gnano a rispettare una sorta di “ta-bella di marcia” ben precisa, contempi e modalità di attuazione dellepolitiche energetiche e ambientali bendefinite. La firma del Patto è solo l’ini-zio di un iter che deve essere di annoin anno proseguito, pena l’esclusionedel Patto. Pochi sanno infatti che ilmancato raggiungimento degli obiet-tivi intermedi previsti, o di alcune rea-lizzazioni ad esso correlati, comportal’inderogabile estromissione del co-mune inadempiente.

L’adesione così numerosa e convintaal “Patto dei Sindaci” può dunqueservire da motivazione e stimolo per-chè i nostri comuni, la nostra nazionee noi cittadini si riesca finalmente arecuperare il gap che ancora ci separadagli Stati del Centro e del Nord Eu-ropa, in fatto di coscienza ambientale.Una coscienza ambientale spesso con-vinta, a volte consapevole, ma rara-mente accompagnata da azioniconcrete e vincolanti.

Diego Morattifonte: BergamoSOStenibile

L’Europa chiama, Bergamo rispondeforte e chiaro. In Italia la nostra provinciaè prima per comuni aderenti.

L’anno del“Patto dei Sindaci”

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12 I Lo Sportello

Lo scorso anno la Banca ha promossoun intervento speciale a favore dellecomunità in cui opera: “Banca Ali-

mentare - In prima fila contro la po-vertà”. Raccogliendo gli allarmi lanciatidalla Caritas, dalle Associazioni di volon-tariato e dalle Parrocchie dei nostri paesi,riguardo il sempre più diffuso fenomenodella povertà, ha deciso di mettersi alfianco di tutte le persone che, già da anni,impiegano parte del proprio tempo li-bero, silenziosamente e spesso senza en-fasi, al servizio del prossimo, per mitigarele emergenze presenti nei nostri paesi.Qui si parla di fame, di fame vera, di man-canza di generi di prima necessità, unacoperta per ripararsi dal freddo, i panno-lini; difficile riuscire ad immaginare, peruna famiglia normale, quali sono le esi-genze di queste persone che vivono ildramma della mancanza di tutto. Damaggio a dicembre 2010 il lavoro di tantivolontari ha quindi visto il sostegno con-creto della Banca, che ha pagato diretta-mente gli acquisti di alimenti e di generidi prima necessità da consegnare a que-ste persone fortemente disagiate. In to-tale 10 tonnellate fra pane, pasta, riso,latte, scatolame, frutta, verdura, omoge-neizzati. Un intervento che ha suscitatosentimenti positivi e stimolo nel conti-nuare; tra le lettere pervenute alla Banca,pubblichiamo volentieri quella del Par-roco di Spirano don Stefano Piazzalunga.

La letteraIn prima fila contro la povertà

Spirano, dicembre 2010

Il contributo che la BBC Banca della Bergamasca ha dato dalmese di maggio alla parrocchia, attraverso il pagamento di unafattura per generi alimentari di 250,00 euro mensili, è statoinserito all'interno dell'iniziativa della "Dispensa dei poveri" che dapiù di un anno la Parrocchia di Spirano ha iniziato. Si tratta dellaraccolta, due domeniche al mese di generi alimentari a lungaconservazione e della loro distribuzione alle famiglie bisognose chene fanno richiesta. Il contributo ha permesso ai volontari delladispensa di acquistare quei generi che erano più carenti dallaraccolta, in modo da preparare borse con varietà di alimenti perun valore di 30/40 euro e coprire cosi la richiesta proveniente dapiù di famiglie residenti nel comune di Spirano ogni mese.La maggioranza delle famiglie sono di immigrati, ma ce ne sonoalcune anche di cittadinanza italiana. Il numero delle famiglieaiutate mensilmente è di circa 30. Oltre al sincero e davveroriconoscente ringraziamento per questo grosso contributo che ci hapermesso di attuare una concreta carità (vagliata sempre dacolloqui personali con i richiedenti e da confronti con l'assistente aiservizi sociali del Comune), auspichiamo che esso possa continuare,se non nella forma attuale, con un contributo più contenuto: centoo duecento euro al mese possono davvero fare molto per questainiziativa di solidarietà che ci sembra abbia alleviato un poco lefatiche di diverse famiglie.

don Stefano Piazzalunga

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... e la Bancaconcede il bis

Come detto, la lettera di don Stefano rap-presenta, di fatto, le decine di messaggidi ringraziamento che i nostri Parroci,Sindaci, Assessori ai Servizi Sociali, Centridi Primo Ascolto Caritas e gente comuneci hanno inviato negli scorsi mesi peravere promosso e sostenuto l’iniziativadenominata “Banca Alimentare - Inprima fila contro la povertà”, che si èsvolta nel secondo semestre del 2010.Quelle lettere, che contenevano i reso-conti dei numeri delle famiglie aiutate,delle quantità di generi alimentari e diprima necessità acquistati con il contri-buto della Banca, contenevano, tuttequante, la sollecitazione e l’auspicio di ri-petere l’impegno anche nel 2011, inquanto la realtà sull’argomento è dram-matica e necessita di continuo presidioda parte di tutti in questo senso.

In effetti le rendicontazioni dimostranola triste situazione che si sta vivendoall’ombra dei nostri paesi, la necessitàdi intervenire direttamente, affiancandoi numerosi volontari e le organizzazioniche, spesso silenziosamente e con di-screzione, si attivano per fronteggiare ilproblema. La Banca allora, dopo avereattentamente analizzato la situazione,non ha potuto fare altro che fare suoigli inviti ad una proroga dell’interventoe ha deciso di ripetere, in via straordi-

naria, l’iniziativa anche nel2011, non solo mantenendo

l’impegno, ma aumentan-done di fatto l’intensità del50%, per puntare all’acqui-sto di almeno 15 tonnellatedi generi alimentari da di-stribuire entro la fine del-l’anno. Con un plauso atutti i Soci e Clienti chesono attivi anche in que-sto campo.

E chi vuole sapere comemuoversi per aiutare con-cretamente i nostri poveripuò contattare con fiduciai Servizi Sociali, la Parroc-chia e le Associazioni del

proprio comune.

Per rendersi davvero conto del mondoche sta dietro il fenomeno della povertànei nostri paesi, delle forze che vengonoimpiegate per fronteggiare il problema,ma anche delle emozioni che si provanonel mettersi al servizio, riportiamo tre bel-lissimi “pensieri in libertà”, scritti da ano-nimi quanto ammirevoli operatori.

«...Mi colpisce il modo in cui le personeportano le borse: a volte sembra quasi sivergognino un po'; altre volte ti rispedi-scono il "grazie' che lasci in cambio dellaborsa lasciandoti senza parole, come sefossi tu a fare qualcosa per loro. È curioso che proprio questo imbarazzosia la cosa che accomuna chi dona leborse e chi le riceve, per motivi diversi, eforse è proprio l'umiltà con cui vengonodonate queste borse che le rende più leg-gere anche per chi le riceve, senza il pesodi ricevere un favore che chiede qualcosain cambio ma solo un dono che nonchiede nulla se non di essere goduto econdiviso. Queste borse passano di manoin mano ed è un po' come se stringendolestringessi la mano di chi le ha donate e

di chi le ha ricevute...».

«...Mettere il superfluo a disposizione dichi è indigente risponde ad una buona edefficace redistribuzione dei beni e, per certiversi, è ciò che accade alla Dispensa deipoveri. Portare alle raccolte gli alimenti,raccoglierli, smistarli, metterli sugli scaffalie distribuirli sembrano azioni quasi mec-caniche; eppure ciò che ci ha affascinati,al punto da riconoscere in tutto ciò l'espe-rienza di rendere quotidiano il Vangelo, ciòche ci ha "incantati", è che tutto questotrafficare ha un'anima precisa. L'anima dichi dona, che educa ognuno di noi ad im-parare l'arte di amare Gesù presente nelfratello!...».

«…Questa esperienza non la vivo comeun aiuto agli altri. Mi piace incontrarequeste persone e parlare, anche se perpochi minuti, con loro. Mi piace guardarlenegli occhi e cercare di capire il loro statod'animo; cercare di andare oltre ogni pos-sibile pregiudizio che a volte nella vita ditutti í giorni, anche se involontariamente,può sorgere nella mente; cercare di capirecome ci si può sentire dall'altra parte.Quando torno a casa mi sento bene per-ché alla fine sono io che ho ricevutomolto e se quelle persone che fanno fa-tica a venire a chiedere alla dispensa(perché mi rendo conto che a volte puòessere faticoso e umiliante chiedere) sirendessero conto di quanto anche lorodonano a noi verrebbero con uno statod'animo diverso…».

In prima filacontro la povertàBANCA ALIMENTARE

Lo Sportello I 13

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Siete mai stati “taggati”?, Sapete“condividere” un filmato, unacanzone o ancora meglio un con-

cetto espresso da qualcuno? Avete pro-vato a “chattare”? Niente paura,nessuno di noi sta andando fuori disenno. E' indubbio che una nuova ter-minologia, un diverso modo di parlaredeve entrare a far parte della nostraquotidianità. Segno dei tempi che cam-biano e che hanno visto l’esplosione(ma questo termine concede ancoraqualcosa alla reale verità) di un feno-meno, di una moda che trova proselitiin tutto il mondo: il social network.

Il social network, secondo quanto ri-portano i dizionari è una rete sociale,(appunto “social network”) nellaquale, in un ambiente virtuale, gruppidi persone sono connessi tra loro da di-versi legami sociali che vanno dalla co-noscenza casuale ai rapporti di lavoroo ai vincoli familiari.

Vediamo di capirne di più. C’era untempo dove, per fare amicizia, si fre-quentavano gli oratori, i campi di cal-cio, le sale da ballo e quei luoghi doveci si incontrava e, guardando negliocchi una persona, si scambiavano leprime parole per capire se poteva na-scere un qualsivoglia rapporto. C’eraun tempo nel quale, quando ci si ritro-vava con gli amici, si portava la mac-china fotografica per immortalare imomenti più lieti e non si vedeva l’oradi portare il “rullino” dal fotografo perfar stampare le foto e avere così un’al-tra occasione per incontrarsi e com-mentare per ore e ore quelle immagini.Già, c’era un tempo... La società, però,adesso è cambiata. I ritmi di lavoro sisono fatti ossessionanti e il tempo a di-sposizione per i rapporti sociali si sonoridotti all’osso. Ed ecco allora che c’èquel mezzo, straordinario da una partee temibile dall’altra, che risponde alnome di computer. Adesso, mettersi da-

vanti ad un monitor significa soprat-tutto suonare il campanello di unaporta che si apre sul mondo intero. Isocial network nascono proprio per ri-spondere all’esigenza di coltivare deirapporti con parenti, amici o cono-scenti in tempo reale. Basta “connet-tersi” ad internet e il gioco è fatto. Ilfenomeno ha preso una piega così“universale” che è divenuto tema distudio per sociologi e psicologi. Nel2010 il regista David Fincher ci ha ad-dirittura prodotto un film che è diven-tato campione d’incassi e che ha vintotre premi Oscar.

Avvalersi di un social network, oggicome oggi, più che un’opportunità è di-ventata una esigenza. Per parlare conuna persona (meglio dire “chattare”) oper mostrare una foto (meglio dire“taggare”) è sufficiente l’utilizzo di unmonitor, un mouse e una tastiera. Unostudio effettuato da una Universitàamericana ha espresso un concetto chespiega in modo eloquente, che sviluppoha avuto l’utilizzo del social network:“è un dato di fatto della modernità: lavita in rete (ciò che si fa, si legge e cheaccade on line) per una certa fetta del-l'umanità ha la medesima importanzadella vita reale”. Un concetto che lasciaperplessi gli esponenti di quella gene-razione, nemmeno troppo lontana, per

Conosciamo meglio la “moda” del TerzoMillennio: fare gruppo, ritrovare amicizie,condividere interessi standosene sedutidavanti ad un monitor: una “vita parallela”frequentata da milioni di persone ogni giorno.

Social network,vivere in rete

14 I Lo Sportello

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la quale il “contatto umano” era allabase di tutto. “Contatto” che, pur-troppo, per le generazioni attuali è daconsiderarsi semplicemente “virtuale”.E’ indubbio che il “social network” puòconsiderare compiuta la sua missionese diventa complementare alla vitareale, ma non se si sostituisce ad essa.

Lasciando un attimo da parte questotipo di considerazioni, va detto che ilsocial network ha in sé degli aspettipositivi che sono dati innanzituttodalla rapidità con la quale sono trasfe-rite le informazioni. Basta davvero unsecondo, il tempo di un “clic” per rag-giungere una persona in ogni angolodel mondo. Un “dettaglio” che semprepiù aziende stanno considerando,quando si trovano nella necessità di fararrivare “messaggi promozionali” suun nuovo servizio o un nuovo prodotto.Essere parte di un social network èdavvero facile: basta compilare un for-mat contenente i più abituali dati ana-grafici e si ha a disposizione unapropria “postazione” che poi può es-sere gestita in totale libertà e, soprat-tutto, a titolo completamente gratuito.C’è poi chi inserisce nello spazio a di-sposizione ogni genere di informazionee chi invece preferisce essere più “ri-servato”. C’è chi “carica in rete” interialbum fotografici e chi camuffa la pro-

pria immagine dietro una clip o unsimbolo. Entrare a far parte di un socialnetwork significa spesso entrare a farparte di un “gruppo” che ha qualcosain comune: il tifo per una squadra,l’amore per una città, l’apprezzamentoper un personaggio dello sport o dellospettacolo. Nascono poi gruppi sponta-nei che talvolta superano i limiti del-l’educazione e della decenza, qualiquelli che attaccano smisuratamenteun personaggio pubblico o una istitu-zione. Ed è questo il “lato oscuro” delsocial network. Perché, come pur-troppo spesso accade, c’è chi appro-fitta di queste situazioni “virtuali” percoinvolgere i più giovani in espressioniindegne. O, peggio, ci sono persone chesi mascherano dietro una falsa identitàper allacciare amicizie con minorenni enei casi peggiori, tentare di adescarli.

E’, purtroppo, una situazione inevita-bile, perché il “virtuale” non ha con-fini, non ha limiti. Chiunque può faretutto e il contrario di tutto. Ecco perchéquella del social network è una modache ha avuto un incredibile successo:tanti aspetti favoriscono la persona,tanti altri le permettono di vivere nel-l’illegalità senza che nessuno possa ac-corgersene. Forse era meglio quandoper fare amicizia si andava a scuola, al-l’oratorio o al campo sportivo?

I principali social network

E’ stato di recente pubblicato unelenco dei principali social network. O,meglio, di quelli che hanno un utenzadi svariate migliaia di persone.FACEBOOK: In testa alla lista, inutiledirlo, c’è Facebook che ha milioni diiscritti e propone, grazie ad un soft-ware molto semplice, una infinità diapplicazioni. La maggior sicurezza e uncontrollo più efficace ha poi consentitoa Facebook di essere il veicolo com-merciale più apprezzato per numeroseaziende.YOUTUBE: Specializzata nella presen-tazione di video che possono essere vi-sualizzati qualsiasi sia il formato . Nonha chat ma ha ugualmente un’altis-sima frequentazioneMYSPACE: Specializzata nel settoredella musica: si possono caricarevideo, foto e brani. Ha una chat dedi-cata che è frequentatissima, soprat-tutto dagli addetti del settore e daifans.MESSENGER: Chattare, caricare foto evideo sono i punti di forza di un socialnetwork tra i più frequentati e cherende semplice e immediato anchel’utilizzo di una casella di posta elet-tronica.LINKEDIN: Un social network dedi-cato soprattutto a professionisti diogni settore che vogliono pubbliciz-zare la propria attività e creare rap-porti di lavoro e collaborazione. Leultime stime affermano che ci sono 45milioni di utenti che si collegano da200 differenti nazioni.TWITTER: E’ in continua escalation edè definito il principale “rivale” di Face-book. Un social network molto potentee che è diventato “meta” di numerosipersonaggi famosi dello sport e dellospettacolo con i quali si può diretta-mente colloquiare.GLI ALTRI: Stanno avendo contattisempre maggiori altri social networkche citiamo qui di seguito “Viadeo”(aziende e professionisti), “Skype”(videochiamate e linea chat), “LiberoCommunity” (per creare profili e blogpersonali, molto frequentata in Italia),“Friendfeed” (ricerca amici, inseri-mento foto e testi), “Netlog” (stesso“stile” e stesse opportunità di Face-book”).

Lo Sportello I 15

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16 I Lo Sportello

Genova, con i suoi 608 mila abi-tanti, è il sesto comune italianoper popolazione; terzo polo in-

dustriale italiano e cuore della vastaarea metropolitana della Liguria cen-trale che vanta un retroterra naturalenell'Oltregiogo ligure, per un totale dicirca 1.400.000 abitanti. Per oltre ottosecoli capitale dell'omonima repub-blica, Genova è stata citata con gli ap-pellativi di La Superba, La Dominantedei mari e La Repubblica dei Magnifici.Affacciata sul Mar Ligure, la sua storiaè legata alla marineria e al commercio.È nota, tra l'altro, per aver dato i natalia Cristoforo Colombo.

Il suo porto è tuttora il più importanted'Italia. Simbolo della città è proprio ilsuo faro, situato a fianco del porto an-tico e conosciuto come la Lanterna.Oggi, pur mantenendo viva la sua tra-dizione industriale, è un affermato cen-tro turistico, culturale, scientifico,musicale e universitario. Nel 2004 èstata Capitale europea della cultura. AGenova si trovano alcuni tra i più beipalazzi d'Europa, autentici tesori,spesso ancora dimore private, da cer-

care e scoprire sia nel centro storico diGenova che lungo la Riviera. Nel Pa-lazzo San Giorgio risiedeva il Banco diSan Giorgio, la più antica banca almondo. La storia narra che NapoleoneBonaparte saccheggiò più volte questoistituto di credito per fondare, successi-vamente, la Banca di Francia. Numerosiedifici, denominati Palazzi dei Rolli,sono stati dichiarati Patrimonio mon-diale dell'umanità dall'UNESCO. Il cen-tro storico di Genova è uno tra i piùgrandi d'Europa (misura circa quattro-centomila metri quadri), con una strut-tura urbanistica, nella parte più antica,articolata in un dedalo di piazzette estretti caruggi. Esso unisce una dimen-sione medioevale a successivi inter-venti cinquecenteschi e barocchi(piazza San Matteo e la vecchia viaAurea, oggi via Garibaldi). Resti delleantiche mura seicentesche sono visibilituttora nei pressi della cattedrale diSan Lorenzo, luogo di culto per eccel-lenza dei genovesi.

Simboli della città sono proprio la Lan-terna (alta 117 m) antico e svettantefaro visibile in distanza da oltre 30 km

in mare, e la monumentale fontana dipiazza De Ferrari, recentemente restau-rata, cuore pulsante e vera e propriaagorà cittadina. Meta turistica per ec-cellenza è l'antico borgo marinaro diBoccadasse, con le pittoresche barchemulticolori, posto come a sigillo dellaelegante passeggiata che costeggia ilLido d'Albaro, e rinomato per i suoi fa-mosi gelati. Sono quindi numerose lemete turistiche a disposizione, in rela-zione al tempo di permanenza del visi-tatore: il Centro Storico, il Porto Antico,la Lanterna, la Porta Siberia con ilMuseo Luzzati, la monumentale basi-lica di Santa Maria di Castello, Torredegli Embriaci, la Villa Durazzo Pallavi-cini a Pegli, il Santuario di Santa Cate-rina da Genova, La Funicolare Zecca -Righi, la Casa di Colombo, Porta So-prana e Piazza San Matteo Mirabile.

Genova è una città che ha molto da of-frire a chi ha voglia e tempo di scoprirei suoi segreti e di conoscere la sua in-trigante realtà fatta di storia, di tradi-zioni, ma anche di un presenteanimatissimo, di cambiamenti, di pro-iezione verso il futuro. Genova infatti èuna città dallo spirito modernissimo,giovane e vitale in un "corpo" dissemi-nato di innumerevoli luoghi di inte-resse storico-culturale. Dal centro storico a ridosso dell’area

Un piccolo vademecum per prepararsialla prossima gita della Banca.

Genova,la superba

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portuale ai meravigliosi forti che la sor-vegliano con occhio vigile dall’altodelle colline, Genova è un intrecciarsidi antichi luoghi ed eventi sorprendentie assolutamente moderni; è una cittàdavvero capace di dare un’accezionegiovane e viva alla parola cultura.E una città accogliente e fiorita tuttol’anno. Clima mite, sole diffuso, brezzemarine e qualità ambientali favori-scono la ricca flora mediterranea. Neipoggi e nei parchi, ulivi e viti convi-vono splendidamente con fiori ed erbearomatiche tra cui quel profumatis-simo basilico che caratterizza squisitespecialità gastronomiche locali di no-torietà universale: “il pesto”.

Nel centro cittadino i parchi pubblici,organizzati scenograficamente, occu-pano 82.000 mq. Sulle coste aperte almare, così come sui colli e nelle valliinterne , altri parchi pubblici - untempo parte delle storiche “residenzedi villa” – invitano a cogliere il fascinodi una Genova romantica e fiorita. IParchi di Nervi (96.130 mq) si esten-dono lussureggianti tra colline ad ulivoe scogliere marine.

E non si può visitare Genova senza unatappa al suo famosissimo acquario; ilpiù grande in Italia e il secondo in Eu-ropa, dopo quello di Valencia, in Spa-gna. Lo si raggiunge a Ponte Spinola,nel cinquecentesco porto antico di Ge-nova, in una struttura progettata dal-l'architetto italiano Renzo Piano. Per i

partecipanti alla gita della Banca saràmolto comodo da raggiungere, ma perchi vuole prendere nota, sappia che cisi arriva dalla stazione ferroviaria diGenova Principe, dalla fermata dellametropolitana "San Giorgio" e dal-l'uscita autostradale di Genova Ovest.

È stato inaugurato nel 1992 in occa-sione delle Colombiadi, la grande Expocelebrativa del cinquecentesimo anni-versario della scoperta dell'America;successivamente è stato a più ripreseampliato. Al momento della sua inau-gurazione era il secondo Acquario piùgrande al mondo. L'ampliamento del-l'acquario è avvenuto sfruttando glispazi dello scafo di una nave (denomi-nata Nave Italia) che ospita unagrande quantità di vasche aperte. Sisnoda su una superficie totale di 9.700metri quadrati. Il corpo originario pre-vede un percorso in mezzo a vascheche ospitano pesci e molti rettili, e ri-costruiscono gli ambienti naturali ori-ginari delle singole specie con evidentifinalità didattiche. Di particolare pregiosono le tre grandi vasche che ospitanorispettivamente delfini, squali e, laterza, foche e tartarughe oltre a innu-merevoli altre specie ittiche. In moltedi esse il visitatore può immergere lemani e toccare direttamente i pesci(vasche tattili). Non vi sono solo speciemarine, ma anche animali di forestepluviali o di acqua dolce. L'acqua del-l'acquario è prelevata al largo dellacosta ed è stabulata in quattro cisterne

situate a lato dei due piani. L'acquaviene depurata e disinfettata, quindiimmessa nelle vasche, tutte fornite diimpianti di filtrazione meccanici e bio-logici.

Insomma, la prossima gita dellaBanca si preannuncia moltointeressante e degna di es-sere sperimentata, per

trascorrere

una giornata davvero spensierata inuna città splendida e ricca di storia,arte, cultura, tradizione e innovazione.

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Voi GiovaniPEDRENGO

Le 5e della scuola primaria a GenovaEntusiasmo ed ammirazione ha suscitato la gita che le classi quinte dellaScuola primaria di Pedrengo hanno organizzato aventi come meta Genova.Una bellissina giornata, accompagnata da un gradevole sole e che ha vissutoil momento clou nel corso della visita all’Acquario, visita che ha permesso aigiovani scolari di visitare, come essi stessi hanno scritto in una lettera inviataalla Filiale della Banca della Bergamasca: “Un luogo che è stato fonte di mera-viglia e di stupore. Abbiamo visto con i nostri occhi alcune specie di pesci che nonpensavamo nemmeno esistessero. I colori naturali dei coralli e dei pesci tropicali cihanno emozionato e abbiamo immaginato come deve essere nuotare in quei mari”.Una giornata intensa conclusa con il rientro a casa e un “album dei ricordi” particolar-mente ricco di momenti che questi ragazzi non scorderanno tanto facilmente.

BERGAMO

Da Leonardo a... LeonardoIl Progetto didattico S.M.I.L.E. (Sviluppo Medie Imprese Locali in Europa), promosso dall’IstitutoTecnico Vittorio Emanuele di Bergamo, vede al suo interno un corso di formazione denominato“Da Leonardo a Leonardo”, dedicato agli studenti delle 4° e 5° classi. Nel 2011 il tema è stato“Web: strategie di crescita territoriale” ed ha interessato studenti di diversi Istituti Superiori diBergamo, Treviglio, Clusone, Modena e Messina. Strutturato come Corso di Formazione Resi-denziale, prevede un ciclo di conferenze tenute da manager industriali ed esperti del settoreeconomico ed in particolare orientato a formare la figura professionale del tecnico di web mar-

keting. Banca della Bergamasca, che collabora da diversi anni con le iniziative didattiche del-l’Istituto, anche in questa occasione ha messo a disposizione la sua esperienza professionale a

favore dei giovani studenti, per i quali, oltre alla consueta conferenza su temi di marketing tenutadal responsabile del settore Bruno Ferri, ha organizzato un seminario, a tema economico-finanziario

nel quale il Direttore Generale Marino Ghilardi ha illustrato i delicati equilibri che si instaurano tra levarie dominanti di tassi di interesse, inflazione, costo delle materie prime e cambi. Un importante momento

di crescita che gli studenti hanno apprezzato con la richiesta di specifici approfondimenti.

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Stezzano

Quanto tricolore sul tatami di SanjivHa 12 anni ma quando sale sul tatami, la sua passione per il karate sembra avere radici piùprofonde ed antiche, tali e tante sono la passione, l’impegno e la voglia di migliorarsi.Sanjiv Tiraboschi già da qualche anno si è ritagliato un posto di primissimo piano nel diffi-cile mondo delle arti marziali. Il giovane talento di Stezzano, nel 2009 comincia la suaascesa vincendo il titolo regionale della Fesik nel kata e “raddoppia” kata e kumite a cop-

pie con la compagna Elisa Rampinelli. L’anno si chiude trionfalmente con la medaglia d’orokata e kumite al WUKO European Championship disputato a Imperia. Passato di categoria,

Sanjiv al campionato italiano Fesik vince nel kumite e prende l’argento nel kata. Al campionatoregionale altro oro nel kata e bronzo nel kumite. Il 10 aprile a Nizza si conferma ai massimi livelli

internazionali kumite col bronzo. E’ campione italiano Ragazzi Fesik kata e fa incetta di vittorie e ti-toli nelle gare disputate sotto l’egida del CSI. Ultima soddisfazione la conquista della cintura nera 1° Dan.

Le iniziative vedono la partecipazione diretta o indiretta,della Banca della Bergamasca - Credito Cooperativo

Conosciamoci Meglio

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STEZZANO

A Massimo Bergamelli il “Città di Stezzano”Massimo Bergamelli della Bocciofila Casa Bella di Bergamo ha scritto il proprio nome nel-l’albo d’oro del trofeo “Città di Stezzano”, gara regionale di bocce organizzata dalla VuemmeStezzanese e giunta all’undicesima edizione. Per il sodalizio di casa, successo sfiorato, inquanto il paladino locale Walter Maggioni ha perso solo l’avvincente finale. Terza piazza per IvanCattani della Casa Bella e quarto posto per Luigi Bani della Bocciofila Ghisalbese. Alla premiazionehanno preso parte il rappresentante del Comitato di Bergamo e il vice sindaco di Stezzano Ezio Riva.Il torneo ha visto la partecipazione di ben 392 giocatori, particolare che ha costretto gli organizzatori adorganizzare la fase eliminatoria avvalendosi dei campi di altre bocciofile della provincia di Bergamo.

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PEDRENGO

Assegnato “Lo Scarpone”Luigi Furia, Gian Franco Lanza e Germano Meloncelli hanno ricevuto“Lo Scarpone”, il concorso biennale di poesia dialettale istituito dall’As-sociazione Nazionale Alpini e giunto all’ottava edizione. Alla cerimoniadi premiazione, tenuta presso la palestra del centro sportivo di Pe-drengo, un pubblico numeroso ha accompagnato con convinti applausi

le esibizioni musicali e canore che hanno fatto da contorno alla consegnadei premi. L’Associazione Nazionale Alpini ha concluso con soddisfazione

l’edizione del concorso di poesia, sottolineando come 35 autori abbianopartecipato all’iniziativa componendo ben 53 opere.

GRASSOBBIO

I trent’anni del Gruppo AlpiniHa riscosso un grande successo la festa organiz-zata dalla sezione di Grassobbio dell’AssociazioneNazionale Alpini in occasione del trentesimo anni-versario di fondazione. La partecipazione delle auto-rità e dei rappresentanti di altre associazioni (alcuneprovenienti dal Veneto e dal Friuli) ha reso ancor più so-lenne la giornata, iniziata con gli onori al Vessillo Sezionale eproseguita con un corteo particolarmente numeroso accompagnato dalla FanfaraAlpina di Trescore Balneario. Giunti in chiesa, don Giuliano Borlini ha concelebrato laMessa con il cappellano don Battista Manzoni. Durante la funzione è stato benedettoil nuovo gagliardetto del gruppo Alpini di Grassobbio. La sfilata è proseguita verso ilnuovo monumento, inaugurato e benedetto da don Battista Manzoni.

STEZZANO

La giornata per i cadutiL’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci ha

promosso anche lo scorso novembre le celebrazioniper ricordare chi ha perso la vita per la libertà. L’oc-

casione è stata data dalla giornata della Commemora-zione e Anniversario del 4 novembre e dei caduti di tutte

le guerre. La manifestazione è stata organizzata grazieanche alla preziosa collaborazione delle Associazioni Com-

battentistiche e d’Arma di Stezzano. Alla celebrazione hannopartecipato anche il Comitato d’Intesa, l’Amministrazione Comu-

nale e una folta rappresentanza di associazioni e di semplici cittadini.

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BERZO SAN FERMO

Quattro giorni dedicati ai “Prodotti de Bers”Ha riscosso un notevole successo dipartecipazione la rassegna “Iprodotti de Bers”, organizzatadal 16 al 19 settembre aBerzo san Fermo dall’Am-ministrazione comunalecon la collaborazionedella Provincia di Ber-gamo, della Coldi-retti, della Camera dicommercio e dellacomunità montanadei laghi bergama-schi. Tante le inizia-tive proposte durante iquattro giorni di svolgi-mento dell’iniziativa, du-rante la quale sono statecoinvolte le scolaresche (labo-ratori per la Scuola dell’Infanzia eper la Scuola Elementare sono stati or-ganizzati all’interno della Tensostruttura) ma èstata fatta anche una efficace informazione. Se-guiti con interesse gli incontri “Introduzione allafrutticoltura” e “Gal 4, comunità delle Valli e deiLaghi”. Il clou della rassegna è arrivato però do-menica 19; per tutto il giorno diverse bancarellehanno esposto prodotti tipici e d’artigianato. E’ statopoi organizzato il “Battesimo della sella” e una avvin-cente gara al “Palo della Cuccagna”. In serata, dopola premiazione dei vincitori del concorso “Balconefiorito”, gran finale con l’esibizione dei cori “Al-pini Val Cavallina” di Berzo San Fermo e “Ducatodi Piazza Pontida” di Bergamo.

STEZZANO

Il Premio di Laurea della SchneiderAnche nel 2010, per il 5° anno consecutivo, l’associazione Anla, in collaborazione

con la società Schneider Electric ha attribuito il Premio di laurea “Luigi Magrini”, as-segnandolo ai figli meritevoli di dipendenti in servizio e in quiescenza. Come nel recente

passato, Mario Ubbiali, presidente dell’Anla, e tutti i suoi più stretti collaboratori hanno vo-luto premiare lo spirito di sacrificio e l’impegno costante nello studio di quei giovani che hanno

raggiunto risultati di rilievo. Alla presenza del presidente della Banca della Bergamasca Giobattista Az-zola, del vice sindaco di Zanica Graziano Vitali, del sindaco di Stezzano Elena Poma e dell’assessore al commercio Giovanni Cala-bria, il “Premio di Laurea” 2010 è stato consegnato alle neo dottoresse Francesca Caldara, Chiara Arcari e Valeria Ubbiali.

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POGNANO

Il ricordo dei Caduti,la festa dei nonni

e il “Ringraziamento”Tre appuntamenti in pochi giorni hanno tenuto banco

a Pognano a cavallo tra i mesi di ottobre e novembre,creando nell’attiva cittadina bergamasca un clima di festa

e solennità. Solennità che ha toccato livelli molto elevati inoccasione della Commemorazione dei Caduti di lunedì 1 no-vembre. Il centro storico, completamente bardato di tricolore

ha fatto da cornice ad una giornata iniziata con la celebra-zione della Santa Messa. Quindi, il presidente della Se-

zione di Pognano Stefano Belloli ha ringraziato tutti ipresenti introducendo il toccante momento dell’al-

zabandiera eseguito dal vice presidente Pietro In-vernizzi. Successivamente è stata deposta unacorona d’alloro presso il monumento dei cadutied è giunta la benedizione del parroco donGiampaolo. Il sacrificio e l’amore per la patriasono stati temi toccati anche dal sindaco Edo-ardo Marchetti nel suo intervento. Un rinfrescoaperto a tutta la cittadinanza ha poi chiuso lesolenni celebrazioni.

In precedenza a Pognano si era tenuta la festosagiornata dedicata ai nonni e preparata dall’Asso-

ciazione Comunale Pensionati presieduta da MariaPia Lamberti. Domenica 3 ottobre, nel giorno della

celebrazione degli Angeli Custodi, momenti di incontroe di allegria si sono susseguiti rendendo estremamente

gradevole la giornata. Dopo la celebrazione della SantaMessa, la trattoria “Da Francy” ha ospitato il pranzo. I parteci-panti si sono poi trasferiti presso l’Oratorio per partecipare ad una

riuscitissima tombolata. Nel susseguirsi di appuntamenti nonpoteva certo mancare la “Festa del Ringraziamento” del 13

e 14 novembre. L’esaltazione dei valori e della filosofia delmondo rurale ha collegato idealmente tutti i momenti

salienti della festa, avviata con la presentazione di unlibretto realizzato per l’occasione intitolato “La se-conda edizione di ricordi di vita contadina” che ilgruppo Contadini Canterini di Pognano ha poi tra-sformato in una rappresentazione teatrale. La“Festa del Ringraziamento” è poi proseguita conla sfilata dei cavalli e dei trattori che partendo dalpiazzale della palestra ha attraversato il paesesino alla chiesa parrocchiale dove don Giampaoloha celebrato la Santa Messa ed ha successiva-mente benedetto le macchine agricole e gli agri-coltori. Dopo l’apprezzato intervento del Sindaco, la

festa è proseguita in Oratorio dove il presidente deicoltivatori, Giuseppe Vanoli e i suoi collaboratori

hanno offerto un rinfresco a tutti i presenti.

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CELADINA

La sezione alpini riunita per gli auguri nataliziUn clima lieto e gradevole ha fatto da cornice al tradizionale ritrovo organizzato dalGruppo di Celadina dell’Associazione Nazionale Alpini, in prossimità delle festività nata-lizie. Al momento di festa hanno preso parte anche i rappresentanti di diverse associa-

zioni operanti sul territorio nel volontariato. Dopo gustosi ed apprezzati piatti di portata,il Gruppo di Celadina ha provveduto dapprima ad effettuare alcune premiazioni e in se-

guito a dar corso ad una lotteria organizzata per l’occasione e che ha messo in palio tantipremi offerti dagli sponsor. Alla giornata ha preso parte anche la filiale della Banca della Ber-

gamasca che, in piena simbiosi con il periodo, ha regalato ai presenti agende, penne e calendari.

ZANICA

Carabinieri in festa per la “Virgo Fidelis”Lo scorso 21 novembre, la sezione “Carabinieri in congedo e in pensione” di Zanica si è riunita in oc-casione della ricorrenza della Virgo Fidelis, ovvero la Santa Patrona dell’Arma. La giornata di festa è ini-ziata con la celebrazione della Santa Messa a Comun Nuovo, alla presenza anche dei Sindaci di Zanica MarioAceti e Comun Nuovo Dante Cortinovis, del vice Sindaco di Zanica Graziano Vitali, del Comandante MarescialloBruno Tanielli e del Vice Comandante Eugenio Tartarelli. In seguito i partecipanti alla festa si sono trasferiti presso il “Ma-resana resort” di Ponteranica per il pranzo. Nell’occasione, il presidente della sezione Angelo Brugali ha ringraziato tutti i presenti e inmodo particolare i numerosi volontari che nel corso dell’anno svolgono servizi legati alla viabilità e alla solidarietà nel territorio di Zanica.

BERZO SAN FERMO

Ben riuscita la “Giornatadel Ringraziamento”Momenti solenni hanno accompagnato, lo scorsonovembre, il tradizionale appuntamento con la“Giornata del Ringraziamento” che ha tenuto banco

a Berzo San Fermo. Iniziata con il ritrovo dei trattori edi macchine agricole alla Chiesetta San Giovanni Bosco

e proseguita con la celebrazione della Santa Messa du-rante la quale è stata recitata la “Preghiera del Coltivatore”:

Signore, benedici quest’uomo e il suo pezzo di terra affinchè ilseme cada su terreno fertile e porti molti frutti. Benedici il fruttodi questa terra affinchè lui e la sua famiglia possano nutrirsi enon soffrano la fame. Così come tu hai diviso con noi tutti idoni del tuo Regno, fai che anche quest’uomo divida il suoraccolto con coloro che non hanno nè semi, nè terra. Dai aquesto agricoltore o Signore, e a tutti noi un cuore puro, affin-chè il tuo seme porti molti frutti nella nostra vita. Amen.Dopo la benedizione e il lancio di palloncini contenenti pensieri

scritti dai bambini, la giornata è proseguita in un clima sereno difesta con il consueto pranzo allestito presso l’Oratorio.

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ZANICA

Un Babbo Natale “nerazzurro” E’ arrivato con un asinello accompagnato dal tipico suono dellezampogne. E’ arrivato portando dolci e doni e, come sempre, nonappena i piccoli studenti lo hanno riconosciuto, l’entusiasmo è salitoalle stelle. Anche lo scorso mese di dicembre, Babbo Natale ha fattovisita alla Scuola Materna e alla Scuola Elementare per portare mo-menti di gioia e di stupore ai giovanissimi allievi. L’iniziativa è stata

resa possibile grazie al prezioso e decisivo intervento del Club AmiciAtalanta di Zanica che come ogni anno si è prodigato affinché ogni

cosa avvenisse nel migliore dei modi.

SPIRANO

Corteo e Santa Messa per il 4 NovembreLa ricorrenza del 4 novembre è particolarmente sentita da quelle associa-zioni che raggruppano persone che hanno vissuto quei giorni e che di queimomenti portano nel cuore ricordi indelebili. Basta questo per capire lapartecipazione e quel pizzico di commozione, che ha accompagnato i rap-presentanti dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Spirano,nello svolgimento delle manifestazioni proposte in occasione della festadelle Forze Armate. Ritrovatisi davanti al Palazzo Comunale, i partecipantihanno sfilato per le vie di Spirano accompagnati dalle note del Corpo Mu-sicale Cittadino sino a raggiungere la Chiesa Parrocchiale dove è stata cele-brata una Santa Messa in memoria dei caduti. Al termine della celebrazione, ilcorteo si è diretto verso il monumento ai caduti presso il palazzo municipale esuccessivamente alle Lapidi al Cimitero per deporre corone di alloro.

STEZZANO

Santa Lucia all’Unitalsi - CVSL’arrivo di Santa Lucia è sempre foriero di un

clima sereno e festoso. Immagini e statid’animo si sono riproposti anche lo scorso 18 di-

cembre quando, al “Cascinetto”, alcuni ragazzi di-versamente abili del gruppo Unitalsi - CVS, hanno

ricevuto la gradita visita. Un bel momento di festa egioia che è stato allietato anche dalla presenza di un

gruppo della Filarmonica Stezzanese. A tutti Santa Lucia haportato gli immancabili doni.

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CASAZZA - VIGANO

Anche a Casazza è festa “Virgo Fidelis”La Chiesa Parrocchiale di Vigano avevapochi posti vuoti in occasione della cele-brazione della Santa Messa nel giornodella ricorrenza della Virgo Fidelis, la SantaPatrona dei Carabinieri. La giornata solenne havisto in prima fila gli esponenti della sezione di Ca-sazza dell’Associazione Nazionale Carabinieri presiedutada Angiolino Zappella, calati perfettamente nei panni dei“padroni di casa”. Tanti gli ospiti che hanno voluto ono-rare l’importante momento in rappresentanza delle istitu-zioni, di alcuni enti pubblici senza dimenticare ilMaresciallo Fabrizio Dadone comandante della sezione diCasazza. Il pranzo si è tenuto a Vigano San Martino allapresenza di ottanta persone ed ha registrato gli apprez-zati interventi di alcuni degli ospiti e del presidente dellasezione di Casazza che ha colto l’occasione per illustrarenel dettaglio l’attività dell’associazione da lui presieduta.

ZANICA

Concerto in sostegno al progetto KausayaIl Comitato Kausaya è uno dei più attivi in città, pronto a promuovere iniziative che

possano permettere la raccolta di fondi per sostenete il “Progetto Kausaya” riferitoai campesinos boliviani che vivono situazioni di disagio. Lo scorso dicembre, presso il

Teatro di Zanica, il “Comitato Kausaya” ha organizzato e proposto un applaudito concertoseguito con interesse e partecipazione da un pubblico numeroso. Un’iniziativa perfettamente riu-

scita e che ha pienamente soddisfatto i rappresentanti del Comitato i quali, al termine, hanno volutoringraziare tutti coloro, come la Banca della Bergamasca, che hanno fattivamente contribuito all’organizzazione del concerto.

STEZZANO

Al Cuscinetto la “Collettiva 2010” del gruppo SPSHa ottenuto un più che soddisfacente riscontro l’edizione 2010 della mostra collettivaorganizzata dal gruppo SPS. Presso la sala espositiva del “Cascinetto” di Stezzanosono state esposte opere degli artisti Adriano Arioli, Ermanno Gatti, Giorgio Giacomini,Monique Puppo, Eleonora Sonzogni, Giulio Nespoli, GianFranco “Martin” Scarpellini eVincenzo Lotito. La mostra è stata inaugurata alla presenza del direttore della filialedella Banca della Bergamasca David Agazzi, del vice sindaco di Stezzano Ezio Riva edel critico d’arte Alfredo Teocchi. Nel frattempo a Stezzano sono proseguiti i corsi d’arte.

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“CASSA RURALE” BANCA DELLA BERGAMASCA - Credito Cooperativo“La Banca vicina alla gente e si vede”. Non ha fini di lucro e gli avanzi di gestione in parte rafforzano le riserve obbligatorie ed in partesono utilizzate per sostenere i cittadini nel dedicare il tempo libero ad attività sociali, culturali e ricreative. Si riportano di seguito le iniziativeconcretizzate e programmate nell'ultimo quadrimestre con la presenza, partecipazione e/o il contributo della Banca della Bergamasca.

...SCUOLE.......................................................................• Scuola dell’Infanzia Santo Cambianica BERZO S. FERMO• Scuola dell’Infanzia S.Giuseppe POGNANO• Comitato Genitori ZANICA• Comitato Genitori Parrocchia S. Alessandro GRASSOBBIO• Istituto Comprensivo AZZANO SAN PAOLO

...CULTURA.....................................................................• Associazione Dintorni TORRE BOLDONE• Concerto Benefico Comitato Kausaya ZANICA• I° concorso pittura 3 ART SPIRANO• Corale Santa Cecilia AZZANO S. PAOLO• Compagnia del Benaglio COMUN NUOVO• Recupero casa del “Tone Sae” BORGO DI TERZO• Unione Artigiani BERGAMO• Ass.Provinciale Allevatori ZANICA• A.N.A. Celadina BERGAMO• Movimento per la Vita Valle Cavallina BERZO SAN FERMO• Coro Alpini Valcavallina BERZO SAN FERMO• Il Teatro del Gioppino ZANICA• A.N.L.A. Magrini Galileo - Schneider Electric STEZZANO• Comune di PEDRENGO

...GARE E SPORT.............................................................• A.S.D. Cicli Gamba GRASSOBBIO• Ass. Nazionale Atleti Olimpici BERGAMO• A.S.D. Ciclismo Spirano SPIRANO• Calcio Femminile LEVATE• AC Calcio COMUN NUOVO• Pallavolo GORLE• Bimbituttinbici SPIRANO• Sci Club ENTRATICO• A.R.E.S. Volley Redona BERGAMO• Gruppo Nuoto Osio OSIO SOTTO• Marcia del Donatore AVIS AIDO AZZANO SAN PAOLO• A.S.D. US ORATORIO ZANICA• A.S. Bocciofila Stezzanese STEZZANO• U.S. Scanzorosciate SCANZOROSCIATE• 3° Brevetto della Bergamasca ALBANO S. ALESSANDRO• Football Club Polizia di Stato BERGAMO• Gruppo Promozionale Sport e cultura BORGO• 14° Trofeo Amigos Padre Berta STEZZANO• A.S.D. Calcio LEVATE• Polisportiva Oratorio GRASSOBBIO• Gruppo Bocciofilo Levatese LEVATE• ASD Orobica CF Playtv ZANICA• Polisportiva Oratorio GRASSOBBIO

...FESTE..........................................................................• I prodotti de Bers BERZO S. FERMO

• Giornata del ringraziamento BERZO S. FERMO• Festa degli Anziani VIGANO S. MARTINO• Ass. Commercio Arti e Mestieri GRASSOBBIO• Assacom AZZANO SAN PAOLO• Festa di Santa Lucia Auser PEDRENGO• 60^ Giornata del ringraziamento Coldiretti BERGAMO• Festa di San Giuseppe POGNANO• Polisportiva Sci Club CURNO

...GITE.............................................................................• Fiera Eimaa Bologna Coldiretti ZANICA• Associazione Pensionati POGNANO• Ass. Anziani e Pensionati ZANICA• Ass. Anziani e Pensionati COMUN NUOVO• Ass. Famiglie Caduti e Dispersi SPIRANO

...PER STARE MEGLIO INSIEME..................................... • Ass.Sclerosi Multipla “Cati Zulian” BERGAMO• A.N.L.A. Schneider Magrini STEZZANO• Monumento all’Alpino A.N.A. GRASSOBBIO• Azione Cattolica Progetto Kairos BERGAMO• Ass. Naz. Alpini CELADINA• UNICEF Italia• AIL Associazione Italiana contro le Leucemie• Coop. Salvador Allende SPIRANO• Ass. Naz. Carabinieri CASAZZA• Progetto Sanitario Kobbo Etiopia Celim BERGAMO• Casa di Riposo STEZZANO• Casa di Riposo SPIRANO• Pranzo degli Anziani STEZZANO• Associazione Anziani Pensionati ZANICA• Associazione Pensionati COMUN NUOVO• Parrocchia di POGNANO• Centro Volontari della Sofferenza BERGAMO• ADMO Lombardia Onlus• Parrocchia di AZZANO S. PAOLO• Parrocchia di GRASSOBBIO• Parrocchia di SPIRANO• Associazione Italiana Genitori SPIRANO• Giornata prevenzione diabete LADS ZANICA• AIDO GRASSOBBIO• Croce Rossa Italiana POGNANO• Gruppo Famiglie Adozione a distanza STEZZANO• Ass. Italiana lotta al Neuroblastoma STEZZANO• Alomar Onlus BERGAMO• UNITALSI STEZZANO• Ass. Naz. Combattenti e Reduci SPIRANO• Giornata del disabile BERGAMO• Ass. In Strada Onlus BERGAMO• Ass. Naz. Alpini sezione di BORGOUNITO• Ass. Amici Pietro Gamba Onlus STEZZANO

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LA NOSTRA PAGINA GIALLAOSPEDALEBergamo � 035.26.91.11Seriate � 035.30.61.11Trescore B. � 035.30.68.111Treviglio/Caravaggio � 0363.42.41Zingonia � 035.88.61.11Pronto intervento � 112/113CARABINIERIBergamo � 035.23.34.16Casazza � 035.81.00.14Osio Sotto � 035.88.10.80Seriate � 035.29.42.08Stezzano � 035.59.11.19Urgnano � 035.89.10.27Zanica � 035.67.10.02C.R.I. Bergamo � 035.45.55.111C.R.I. Dalmine � 035.56.37.56C.R.I. Seriate � 035.30.14.42C.R.I. Urgnano � 035.89.81.52Zanica Soccorso � 035.67.28.00Croce Bianca � 035.31.68.88Autoamb. Azzano � 035.53.00.14Urgenze � 118VIGILI DEL FUOCOBergamo � 115Treviglio � 0363.492.22QUESTURABergamo � 035.39.95.50PARROCCHIAAzzano S. P. � 035.53.00.47Berzo S. F. � 035.82.11.27Borgo di Terzo � 035.82.10.31Celadina � 035.29.73.60Comun Nuovo � 035.59.50.63

Entratico � 035.94.20.32Gavarno Vescovado � 035.45.99.273Grassobbio � 035.52.50.13Grone � 035.82.02.27Levate � 035.33.70.57Luzzana � 035.82.23.22Negrone � 035.66.20.78Pedrengo � 035.66.11.57Pognano � 035.48.29.348Rosciate � 035.66.12.98Scanzo � 035.66.10.80Spirano � 035.87.71.54Stezzano � 035.59.10.70Tribulina � 035.45.99.233Torre Boldone � 035.34.00.26Vigano S. M. � 035.82.21.26Zanica � 035.67.24.34

COMUNEAzzano S. P. � 035.53.00.73Berzo S. F. � 035.82.11.22Borgo di Terzo � 035.82.10.46Comun Nuovo � 035.59.50.43Entratico � 035.94.20.21Grassobbio � 035.38.43.411Grone � 035.82.04.48Levate � 035.59.41.43Luzzana � 035.82.28.29Pedrengo � 035.65.76.22Pognano � 035.48.29.003Scanzorosciate � 035.65.47.00Spirano � 035.87.65.29Stezzano � 035.45.45.311Torre Boldone � 035.41.69.411Vigano S. M. � 035.82.10.47Zanica � 035.42.45.811

“Cassa Rurale”Banca DELLA BERGAMASCA- CREDITO COOPERATIVO -

Sportelli:Azzano S. P. � 035.53.32.44Bergamo Celadina � 035.30.03.20Bergamo Centro � 035.21.94.76 Berzo S. Fermo � 035.82.21.98Borgo di Terzo � 035.82.10.03Comun Nuovo � 035.59.52.95Grassobbio � 035.33.53.00Grone � 035.82.12.43Levate � 035.59.44.94Pedrengo � 035.66.53.33Pognano � 035.48.29.192Scanzorosciate � 035.65.91.353Spirano � 035.87.72.22Stezzano � 035.45.40.545Torre Boldone � 035.36.92.026Zanica Sud � 035.67.02.95Zanica Sede � 035.67.92.01• Direzione generale � 035.67.94.02• Titoli � 035.67.92.31• Fidi, Mutui � 035.67.92.60• Fax titoli e borsa � 035.666.8.226• Fax sede � 035.666.8.222http://www.bccbergamasca.it

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Lo Sportello I 27

SOPRANNOMI DELLA GENTE BERGAMASCATORRE BOLDONEI angadùr de Tòr

Nei tempi antichi l’abitato era in felice posizione sulle primependici della linea collinare, che ne assicurava una buonaprotezione dai venti gelidi da nord. Una zona ben soleggiatae tutelata, che non poteva che essere votata all’agricoltura. Datale caratteristica venne attribuito agli abitanti il soprannome:I angadùr de Tòr.Ossia “i vangatori, i lavoratori di vanga di Torre”.

Giulio Andreotti«La cattiveria dei buoni è pericolosissima»

Salvador Dalì«Non dipingo un ritratto che assomiglia almodello, piuttosto è il modello che dovrebbeassomigliare al ritratto»

Stephen Hawking «E' quando le aspettative sono ridotte a zeroche si apprezza veramente ciò che si ha»

FATTI DI TUTTI I GIORNINESSUNA ESITAZIONE DI FRONTE A UNA SCELTA ECOLOGICA

LO SPORTELLO n.94.qxt_Layout 1 15/05/11 16.42 Pagina 27

La Banca della Bergamasca - Credito Cooperativoè autorizzata ad operare nei seguenti Comuni

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