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zent di paIs - Sito web ufficiale della Citta di Casarsa ... · p.11 STORIE E MEMORIE DI EMILIO...

Date post: 17-Feb-2019
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OSSERVATORIO SOCIALE DICEMBRE 2016 dodicesima edizione zent di paIs Notiziario Informativo PER e CON gli anziani di Casarsa e San Giovanni
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OSSERVATORIO SOCIALE

DICEMBRE 2016 dodicesima edizione

zent

di paIs

Notiziario Informativo PER e CON

gli anziani di Casarsa e San Giovanni

Nessuno è mai troppo vecchio per voler bene, per stare con gli altri, per imparare e fare qualco-sa. Perché se una persona fa qual-cosa, impara qualcosa, condivide qualcosa, allora qualcosa cambia.È questo lo spirito di “Zent di Paìs”, un giornalino voluto e re-alizzato da persone anziane, i vo-lontari della Commissione An-ziani dell’Osservatorio Sociale del Comune di Casarsa della Delizia, per le persone anziane, ma anche per tutte le famiglie. Un giornalino che mette al cen-tro soprattutto gli anziani, che vuole informare, raccontare, far discutere, richiamando l’atten-zione sui fatti e sulle esperienze positive, ma anche sulle cose che non vanno. A partire da ciò che accade a Casarsa, San Giovanni e dintorni.In questa edizione, vogliamo co-gliere l’occasione per augurare a tutti gli anziani e a tutta la co-munità un sereno Natale ed un felice Nuovo Anno.

NESSUNO È MAI TROPPO VECCHIO

GLI ANZIANI DEL CENTRO SOCIALE p.3 I NOSTRI MOMENTI DI FESTA

p.5 ATTIVITA’ CON LA SCUOLA MATERNA

p.7 SEMPRE PIU EVERGREEN!

p.9 INCONTRO CON I CARABINIERI

I VIDEOVOLONTARI

p.10 ATTENZIONE ALLA PREVENZIONE!

p.11 STORIE E MEMORIE DI EMILIO

p.14 UN EMOZIONANTE INCONTRO

p.15 100 ANNI E NON SENTIRLI!

p.16 A CENA CON GLI ALPINI

CENTRO DIURNO “FRUTS DI UN TIMP”p.17 PENSIERI ED EMOZIONI

p.19 I CENTRI A PESCA

p.20 SALUTA IL TUO VICINO

gli articoli di questo numero

2 ZENT DI PAìS notiziario per anziani e non solo

GLI ANZIANI DEL CENTRO SOCIALE RACCONTANO

Le bocce con gli anziani di San Martino al Tagliamento

3notiziario per anziani e non solo ZENT DI PAìS

I NOSTRI MOMENTI DI FESTA

Le bocce con l’A.S.D. Bocce Sport Sangiovannese

4 ZENT DI PAìS notiziario per anziani e non solo

La castagnata

I nostri laboratori

LE ATTIVITA’ CON LA SCUOLA MATERNA

La festa dei nonni detta anche dell’”an-gelo custode” ha aperto, anche quest’an-no, la lunga serie di attività e scambi con i bambini della Scuola Materna di San Giovanni di Casarsa.Lunedì 03 Ottobre 2016, noi anziani ci siamo ritrovati con tanti bambini nella palestra della scuola per trascorrere un pomeriggio di festa. Per alcuni di noi, da poco arrivati a far parte della grande famiglia del Centro Sociale, era la prima volta che partecipavamo a questa ini-ziativa e, da subito, siamo stati travolti dall’entusiasmo e siamo stati contagiati dalla vivacità che i bambini sempre di-mostrano in questi momenti. Nell’oc-casione, noi anziani ci siamo cimentati in alcuni giochi con i bambini, è stato molto divertente e ci siamo commossi quando i bambini ci hanno cantato le canzoni e recitato alcune poesie.Al loro arrivo, le nonne IDA, GIO-

VANNA e FILOMENA sono state tra-volte dall’abbraccio dei nipotini che sono corsi loro incontro. Stupore e sor-risi anche in ANGELINA, BEPPINO e LAURETTA che non finivano di dire : ” era tanto che non vedevamo bambini cosi vispi e belli”.Emozionante è stato poi il momento della recita della poesia : ad ognuno di noi si è avvicinato un bambino, ci ha preso per mano e, guardandoci negli occhi, ci ha dedicato parole preziose che hanno fatto venire le lacrime agli occhi a più di qualcuno. Ogni bambino con le sue piccole manine teneva strette le nostre mani, oramai ruvide ma calde e accoglienti, alcuni di loro ci hanno an-che abbracciato, altri appoggiato la loro testolina sul grembo per cercare delle coccole!Più tardi, sono seguiti i giochi per i bambini sul tema dell’angelo custo-

5 notiziario per anziani e non solo ZENT DI PAìS

LA FESTA DEI NONNI

de, perché, come ha detto LUCIANA a conclusione della storia che ha letto : “ è bello narrare dell’angelo custode perché rappresenta una presenza importante per i bambini ed è capace di trasmettere sicurezza e protezione” .Alla fine dell’emozionante pomeriggio, abbiamo donato ai bambini un picco-lo regalino. Il gruppo di anziane che al Centro si occupa solitamente dei lavo-retti ha realizzato per ogni bambino un angioletto con tappi di sughero, tulle rosa per le femminucce e azzurro per i maschietti ed un cartoncino con la poesia per i nonni. Ma nulla potrà ri-cambiare la gioia, la spensieratezza, le carezze che i bambini ci hanno regala-to durante questo pomeriggio assieme, non potevamo desiderare una festa dei nonni più bella di questa!

6 ZENT DI PAìS notiziario per anziani e non solo

In tale occasione è stato anche antici-pato il tema che farà da filo condut-tore per il futuro progetto affinché gli anziani inizino a pensare e a far riaf-fiorare i loro ricordi riguardo l’acqua quale fondamentale elemento di vita sia per l’uso quotidiano ma anche per i lavori di un tempo. Vi daremo conto dei futuri incontri su questo tema nelle prossime edizioni del giornalino “Zent di Pais”!

7notiziario per anziani e non solo ZENT DI PAìS

Continua con grande successo il progetto “Evergreen” in collaborazione con la Bi-blioteca Civica di Casarsa della Delizia, l’As-sessorato alla Cultura e l’Assessorato alle Politiche Sociali.Siamo convinti infatti che non solo il no-stro corpo abbia bisogno di nutrimento ma anche la nostra mente e le nostre emozioni, a qualsiasi età. E se l’energia fisica ci arriva dal cibo che mangiamo, l’energia mentale ci arriva dagli stati d’animo che coltiviamo, dalle persone che incontriamo, dalle letture che facciamo, dai ricordi e dalla condivisio-ne dei nostri pensieri.Grazie agli incontri organizzati, noi anziani ci siamo nutriti di speranza, di belle idee, di ottimismo e di emozioni.Il primo è stato organizzato con il Direttore della Biblioteca di Casarsa Marco Salvadori il 20 ottobre 2016 avente per tema il legame tra Casarsa e la prima guerra mondiale.Marco ci ha raccontato e mostrato attra-verso foto inedite, documenti di guerra e letture una Casarsa quasi sconosciuta, prima e dopo l’avvento della ferrovia e delle ca-serme. Con lo scoppio del primo conflitto bellico, Casarsa era diventata un paese im-portante dal punto di vista militare : c’erano tanti militari e con essi ferrovieri, sarti che cucivano le divise e molti affittacamere, in-somma stava nascendo una sorta di econo-mia militare. La città in cui viviamo è ricor-data anche per la presenza del treno grazie al quale arrivavano uomini e mezzi militari. Se ci pensiamo, molti di noi abitano in vie che ricordano luoghi e persone legate alla prima guerra mondiale. Questo ci ha fatto riflettere sul fatto che il paese in cui viviamo ha conosciuto la guerra sulla propria pelle e ne è uscito ferito, senza però dimenticare di

rendere omaggio a molti cittadini, in parti-colare con la costruzione dei monumenti ai caduti di Casarsa e San Giovanni.E’ stato interessante scoprire dalle foto una Casarsa vuota, senza riferimenti che oggi in-vece siamo soliti vedere quando usciamo in paese e che spesso diamo per scontati. E poi le foto di una Casarsa che cerca con fatica di rinascere. Marco ci ha fatto vedere da vicino alcuni telegrammi che venivano recapitati alle famiglie dei soldati caduti o prigionieri non solo casarsesi ma anche austro-ungari-ci. Durante la guerra molti giovani di Casarsa e San Giovanni hanno perso la vita, pertan-to molte donne rimaste vedove, con tenacia e dignità, si sono fatte carico della famiglia. Una guerra che ha coinvolto tutti, ricchi e poveri, di sicuro in ogni casa di Casarsa e San Giovanni c’è un parente morto nella prima guerra mondiale. Ora cosa rimane di que-sta guerra? Certo, le memorie tramandate, i libri di storia, i documenti…ma se ai gio-vani oggi non viene ricordata e narrata que-

SEMPRE PIU EVERGREEN!

sta cruda realtà sembra quasi non sia mai esistita, quasi una favola dai contorni grigi e dolorosi. Il nostro paese, i luoghi in cui viviamo, le strade che percorriamo e molto di quello che abbiamo ora ci è stato donato dal sacrificio di persone in carne ed ossa e alla sofferenza di mogli, madri, di famiglie intere che non possiamo e non dobbiamo dimenticare.

Il secondo incontro è stato organizzato il 07 novembre 2016 in cui è stato presen-tato il libro “Sotto il segno del cancro” di Giampaolo Morello a cura dell’Asso-ciazione Nazionale Alpini di Casarsa e San Giovanni in collaborazione con l’Ammini-strazione Comunale. L’edizione è a cura del Gruppo Alpini di Oleggio (NO).L’autore in persona ci ha presentato il suo romanzo ambientato durante la seconda guerra mondiale con riferimenti reali al no-stro paese e alla nostra gente. Il sig. Giam-paolo infatti è un alpino con origini san-giovannesi che, raccogliendo i suoi ricordi d’infanzia e rielaborando tante memorie fa-miliari, ha deciso di scrivere una storia mol-to verosimile perché ambientata proprio a San Giovanni.

Il romanzo parla della storia d’amore tra il soldato Ambrogio che vive l’esperienza drammatica della seconda guerra mondiale e Mirella, una ragazza friulana. Due giova-ni che condividono e sopportano il dramma della guerra che molti di noi purtroppo han-no vissuto. Mentre Giampaolo ci dava qualche anticipa-zione sul libro siamo riusciti a scorgere tra le sue parole un grande affetto per San Gio-vanni. Infatti ha ricordato di quando per le vacanze estive non vedeva l’ora di ritornare in paese per ritrovare i parenti, giocare con i cuginetti ma anche rivedere quei paesaggi, assaporare i profumi legati alla vendemmia, al latte e fissare nella memoria i colori dei campi e quel senso di libertà che solo il paese riusciva a regalargli.Il sig. Giampaolo, al termine dell’incontro, ha donato al Centro Anziani una copia del libro che, nei prossimi mesi, leggeremo du-rante l’attività pomeridiana per far riaffio-rare e condividere i nostri ricordi e la storia d’amore del libro che, anche se inventata, avrà certamente delle similitudini con le no-stre storie di vita.

ZENT DI PAìS notiziario per anziani e non solo8

9notiziario per anziani e non solo ZENT DI PAìS

INCONTRO CONI CARABINIERI

Noi anziani del Centro siamo sempre ben contenti di accogliere ed ospitare i Carabi-nieri della Stazione di Casarsa della Delizia per un pomeriggio all’insegna della sicurez-za e della prevenzione di eventi o situazioni spiacevoli che vedono noi anziani sempre più protagonisti perché soggetti deboli, fragili e, a volte, titubanti nel chiedere o segnalare. Il Comandante Stefano De Luca ci ha il-lustrato l’attività dei Carabinieri e ci ha dato utili consigli su come evitare truffe, furti in casa e borseggi. E’ importante che anche noi come cittadini diamo il nostro contri-buto contattando il 112 se notiamo qualco-sa di strano o sospetto, il carabiniere agirà di conseguenza. Mentre il Comandante ci suggeriva semplici gesti di attenzione quo-tidiana che ci possono aiutare ad essere più prudenti, ci siamo ricordati di molti episodi personali o accaduti a persone conosciute di cui abbiamo chiesto chiarimenti al Coman-dante che come al solito ci ha rassicurato e ci ha spiegato come dobbiamo comportarci. Sapere che in ogni momento c’è un numero che possiamo contattare e che i Carabinieri sono a completa disposizione per ascoltar-ci ci rende più tranquilli e fiduciosi che non siamo soli.

I VIDEOVOLONTARIUn’altra attività che abbiamo scoperto piacerci mol-to è quella della proiezione di video e filmati riguar-do temi legati al nostro territorio, in particolare all’ambiente che ci circonda e ai ricordi della nostra giovinezza come il matrimonio e le famiglie d’un tempo. Tutto questo grazie a RINO, ARCHIMEDE e TONINO di San Paolo al Tagliamento che con la loro super attrezzatura ci hanno fatto trascorrere dei pomeriggi come se fossimo al cinema!Il primo filmato si intitolava “Tagliamento, fiume da amare e rispettare”. Un video che ci ha fatto riflettere sulle bellezze naturali che abitano i nostri paesi come il fiume, i paesaggi e tutti gli animali che li popolano. Abbiamo scoperto un sacco di specie di uccelli mai visti prima ed un fiume ricco di segreti e corsi d’acqua silenziosi.Il secondo video, alla cui proiezione ha partecipato anche un gruppo di anziani del Centro Sociale di San Vito al T., aveva come titolo “Le stagioni del cuo-re”. La proiezione mostrava un anziano contadino alle prese con i giorni nostri dove tutto è frenesia, si comunica solo col cellulare, si parla attraverso la te-levisione. Il nipote allora chiede all’anziano : “Non-no, come si viveva ai tuoi tempi?”. Gli occhi dell’an-ziano diventano carichi di emozione e nostalgia per un tempo passato che fatica a tornare, dove la vita era scandita dalle stagioni e dove i rapporti con le persone erano la cosa più importante, dove solidarie-tà, amicizia e sostegno esistevano davvero. L’anziano allora incomincia a ricordare e nel video lo si vede raccontare al nipote questo tempo passato, “pove-ro” agli occhi del ragazzo ma ricco di significati per il nonno e per chi come noi ha vissuto quegli stessi anni. Non possiamo più tornare indietro, è vero, ma il vi-deo ci ha insegnato che i valori possono e devono vi-vere nel tempo, non si possono relegare ad un’epoca che non potrà tornare. Sta a noi tramandarli perché quella ricchezza che ha caratterizzato quei tempi di privazione e miseria possa radicarsi nei cuori dei ra-gazzi di oggi.

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ATTENZIONE ALLA PREVENZIONE !

Anche quest'anno al Centro Sociale An-ziani continuiamo a parlare di salute e di come si può invecchiare nel modo giu-sto. Gli appuntamenti e gli argomenti sono stati tanti e tutti molto interes-santi per noi anziani sempre più vivaci e curiosi.Non si poteva non invitare l'Associa-zione Diabetici di San Vito al T. sem-pre in prima linea per la prevenzione e la cura del diabete e della salute in ge-nere. Abbiamo incontrato il presidente Adriano Matteotti, il Dott. Ciro Fran-cescutti e l'esuberante Maestro Mario Muccin. Non potevano mancare all'ap-puntamento le straordinarie e instan-cabili infermiere Mariolina e Fausta : a loro è stato consegnato il compito, come nelle fiabe, di pungerci il dito e con una gocciolina di sangue ci hanno fornito dati su glicemia, colesterolo e trigliceridi .

Eravamo tutti in prima fila a porgere il dito, ci sentivamo emozionati come scolaretti, qualcuno con un pò di timore sapendo di essere stato troppo goloso! Le infermiere sempre sorridenti e mol-to rassicuranti ci hanno poi rilasciato un bigliettino con l'esito dell'esame che di-ligentemente ognuno di noi ha portato al proprio medico. Con il bigliettino in mano abbiamo iniziato a confrontar-ci, a condividere l’esito e a raccontare l'elenco dei farmaci che prendiamo e come ci sentiamo.Tutto sommato stiamo tutti abbastan-za bene, i golosi sono comunque rigo-rosamente a dieta fatta eccezione per le feste comandate. Anche sgarrare è salu-tare!Ci siamo dati un altro appuntamento con l’anno nuovo per un controllo ed una verifica delle nostra salute. Durante il pomeriggio, le infermiere ci hanno dato utili consigli per stare me-glio, a cosa è necessario rinunciare e cosa è importante fare per invecchiare nel modo più salutare possibile, da loro c'è sempre da imparare.ANTONIA, la nostra centenaria, sag-giamente ci ha detto che è invecchiata mangiando cose naturali, le cose che producevano nei campi e allevavano nella stalla, un pò di tutto, niente di particolare…:” ah sì, lavoravamo tanto

11notiziario per anziani e non solo ZENT DI PAìS

STORIE E MEMORIE DI EMILIO

I diritti delle donneAppello al rispettoL’amore non può essere mai possesso. In questo ultimo decennio abbiamo perso la consapevolezza che l’amore non può es-sere legato al fatto di avere o non avere una persona. Le ragione sociali e culturali possono essere diverse tuttavia l’amore è un’alchimia che può finire e spesso non per volontà comune. Si pensa a questo ogni volta che ci si trova di fronte agli episodi drammatici di donne uccise per mano di chi avrebbe dovuto amarle. Questo princi-pio in una coppia dovrebbe essere assoluto ed inerente la libertà di ciascun individuo invece si disperde in una società dove i pun-ti di riferimento legati al rispetto recipro-co sembrano venir meno. Ciò che arma la mano di una persona fondamentalmente violenta è un irrazionale e malato deside-rio di possesso a tutti i costi e la mancanza di rispetto per il partner. Quando qualcu-no ci lascia diventiamo bestie ferite perché crediamo di avere perso noi stessi, con-vinti che l’altro sia indispensabile. Nessu-no di noi lo è, solo la vita è indispensabile. Su questo aspetto, in un terreno comune di riflessione, dovremmo credere profon-damente nell’individuo e nella libertà re-ciproca per vigilare sugli uomini e donne che non sanno gestire il senso della per-dita. L’amore è una cosa meravigliosa ma mai quanto la bellezza di essere noi stessi, autosufficienti e indipendenti nel mondo.

Parlando di prevenzione e avvicinandoci alla stagione invernale, abbiamo ricevu-to la visita dell’Assessore dott. Alessan-dro Di Lorenzo che, in qualità di medico di famiglia, ci ha spiegato l’importanza della vaccinazione contro l’influenza in particolare per noi anziani e per alcuni di noi che hanno problematiche sanita-rie che necessitano di maggiore atten-zione. Utili consigli ci sono stati dati su alcune azioni quotidiane che spesso distrattamente non seguiamo ma che rappresentano un importante pratica di prevenzione, ovvero l’igiene delle mani. Spesso dedichiamo al lavaggio delle mani pochi secondi nella convinzione che ciò sia sufficiente ad averle pulite. Ma non è così. Dobbiamo fare attenzione ad un semplice gesto quotidiano come questo per difenderci dalle infezioni.

e non avevamo macchine”.Vita semplice e genuina con il lento rit-mo delle stagioni e la gioia della giovi-nezza nel cuore.

12 ZENT DI PAìS notiziario per anziani e non solo

Siamo tutti “bulli”Siamo tutti bulli, quando da automobi-listi non diamo la precedenza ai pedoni sulle strisce, quando cerchiamo di saltare la fila, quando ci prendiamo gioco dell’al-tro e molto altro ancora. Cosa c’entra tut-to questo con i bulli? C’entra eccome. Ci siamo mai preoccupati di quale impatto le nostre azioni possano avere sulle altre per-sone, in particolare sui più piccoli che come spugne assorbono ed interiorizzano ogni nostro gesto, ogni nostra parola e imitano di riflesso?. Il cattivo esempio degli adulti viaggia poi nell’aria che respiriamo e piano a piano va a forgiare quelle mentalità che tanto condanniamo e che vorremmo che altri si adoperassero per cambiare. Non di-mentichiamo che i “bulli” si sconfiggono con le buone pratiche e con un esempio di vita sano.

4 Novembre04 Novembre, festa delle Forze Arma-te e dell’Unità d’Italia. Una giornata che rende il dovuto omaggio alla memoria di quanti in guerra ed in pace hanno sacrifi-cato la loro vita per assicurare un avvenire migliore alla nostra Patria e per il rilancio dei valori umani. Invito i giovani a legge-re alcune pagine di storia di Patria perché in esse vi sono gli ideali per i quali i nostri padri e fratelli si sono immolati. Lo scorso 02 Giugno abbiamo festeggiato il 70 esi-mo anniversario della Repubblica ottenuta a seguito al referendum popolare in cui c’è stata l’estensione del voto anche alle don-ne che hanno avuto poi un ruolo determi-nante nella scelta della forma di governo. Il 4 Novembre è uno dei pochi momenti pubblici che ci restano per fermarci a riflet-

L’amore deve vivere con la consapevolezza che può non essere eterno.Pensiero di Emilio in occasione della Giornata Internazionale contro la vio-lenza sulle donne, 25 Novembre

Giovani e lavoroLavoro e indipendenza economica per i ra-gazzi di oggi? Certo, il periodo non è facile. Lavoro e indipendenza non sono garanti-te. Cosa possono fare per i figli oggi una mamma ed un papà? Incoraggiarli a studia-re facendo loro capire fin da piccoli l’im-pegno, la disciplina e spiegando loro che il sacrificio è importante perché si raccoglie quello che si semina. Ma anche raffinare l’intelligenza emotiva e avere sensibilità e senso del tempo. Certo, ci vogliono pa-zienza, coraggio, costanza e determina-zione perché la soddisfazione di trovare un lavoro ed una posizione è profonda e lu-minosa.Auguro di cuore a tutti i giovani che in questo momento storico si impegnano a cercare un lavoro di realizzare il loro sogno da soli e a crearsi così una nuova dimensio-ne di vita.

notiziario per anziani e non solo ZENT DI PAìS 13

tere su ciò che è successo, su ciò che suc-cede e su quello che potrà succedere ricor-dando quella storica stagione.Onore e gloria ai caduti per la Patria. Viva la Repubblica, Viva L’Italia!

Il segreto del NataleChe ci si creda o meno, lo spirito del Na-tale sta in quello spazio tra il magico ed il reale dove accadono cose fiabesche delle

quali siamo spettatori incantati. E’ per que-sto che un po’ tutti rimpiangiamo il vero Natale dell’infanzia quando i doni, gli ad-dobbi, i dolci erano un’irripetibile sceno-grafia di quell’attesa che si alimentava del racconto della Natività o di un Babbo Na-tale in viaggio. Che poi ogni anno niente di straordinario accadesse non cambiava le cose perché il Natale abitava nel mito e il suo mistero scolorava man mano che ci si lasciava l’infanzia alle spalle. I miei natali nostalgici sono quelli che tra-scorrevo dai nonni, dove una folla di pa-renti, zii e cugini affollavano la casa. I non-ni mi parevano vecchissimi ma, a conti fatti, erano più giovani di me ora. Regali pochi ma tanti dolci e arance. Sentivo che il Bambinello che stava per nascere avreb-be portato altri doni e gioia… il Natale è proprio una parafrasi della vita, è più bella l’attesa della festa. Oggi il consumismo la fa da padrone, la frenesia del dono a tutti i costi sta distruggendo lo spirito natalizio. Voglio però pensare che oggi i bambini sia-no felici come lo ero io da piccolo e che, quando saranno anziani, ricorderanno e racconteranno i loro natali ai nipoti come dei meravigliosi momenti e… la storia continua!!Buon Natale a tutti, soprattutto ai bambini e ai loro nonni!

14 ZENT DI PAìS notiziario per anziani e non solo

stupiscono ogniqualvolta la vediamo. Ci sia-mo accomodate e sorseggiando un dolce caf-fè, la Suora ha voluto dapprima sincerarsi della nostra salute, poi quella dei nostri cari senza dimenticare tutti gli anziani del Centro. Ave-va un piccolo libretto in cui annotava alcuni pensieri o frasi che dicevamo come per fissare sulla carta le emozioni di quell’incontro e te-nerle con sé come un gioiello prezioso. Durante il nostro incontro, Suor Valentina ci dice che nella residenza è presente anche un’al-tra Suora che avevamo conosciuto a San Gio-vanni, Suor Flaminia. Speravamo di poterla vedere e così è stato. Ci hanno accompagnato da lei e, nonostante l’età, si è ricordata di noi e del periodo trascorso a San Giovanni, lo ricor-da come un periodo sereno e denso di impe-gni. Anche con lei abbiamo avuto l’occasione

Nel mese di ottobre 2016, un piccolo gruppo di anziane del Centro Sociale MARIA, LENA e REGINA sono andate a far visita a Suor Va-lentina Maria ospite della residenza Villa Bian-ca di Tarzo in provincia di Treviso. Il legame tra le anziane del Centro con Suor Valentina Maria e molte altre suore che gestivano l’asi-lo di San Giovanni di Casarsa e collaboravano con la parrocchia ha radici in un tempo lon-tano ma è un rapporto davvero speciale, oggi più vivo che mai.Suor Valentina Maria, classe 1921, durante tut-to l’anno ma in particolare durante le festività di Natale e Pasqua si ricorda sempre di tutti gli anziani frequentanti il Centro e delle operatri-ci tanto da scrivere ad ognuno, chiamandolo per nome, una lettera in cui augura salute e speranza portandoci nel suo cuore e nelle sue preghiere. Ma non solo! Quando riesce a ve-nire a San Giovanni di Casarsa una delle sue tappe fisse è il Centro Anziani.Non potevamo non ricambiare così tan-to affetto! Questa volta dovevamo noi far-le una sorpresa ed andare a trovarla! Così in una splendida e soleggiata giornata d’autun-no, siamo partite alla volta di Tarzo. Prima di arrivare all’Istituto delle suore francescane di Cristo Re, abbiamo goduto del meraviglioso paesaggio collinare del trevigiano ricco di viti, cipressi e ulivi, sembrava una cartolina! Poco a poco siamo arrivate in paese e da lì una piccola stradina ci ha condotto alla residenza che sem-bra abbracciare tutta la collina sottostante. All’entrata ci ha accolto Suor Agnese, ci sta-vano aspettando. Poco dopo è arrivata Suor Valentina che ci ha accolto con un abbraccio caloroso. La sua grinta e la sua memoria ci

UN EMOZIONANTEINCONTRO

15notiziario per anziani e non solo ZENT DI PAìS

100 ANNI E NON SENTIRLI!Non capita tutti i giorni di compiere 100 anni. 100 anni da vivere e da raccontare sono un traguardo che tutti vorrebbero raggiunge-re perché si diventa come macchine del tem-po capaci di far rivivere le avventure dei tempi passati. Il 2016 è stato un anno per noi da ricordare infatti abbiamo avuto l’opportunità e l’onore di festeggiare due centenarie : prima Cateri-na nel mese di marzo e ANTONIA nel mese di agosto alla presenza dell’Amministrazione Comunale, di tutti gli anziani del Centro, fa-miliari ed amici.ANTONIA è davvero una grande donna, le anziane dicono che è la testimone vivente di epoche diverse, di fatti ed eventi che hanno cambiate le nostre vite. Eppure è una donna semplice, concreta, schietta, sempre col sor-riso e con una parola simpatica per ognuno. Non abbiamo ricordi che abbia mai saltato un pomeriggio al Centro, sempre presente! Appena entra, saluta tutti alzando il bastone, suo fidato compagno, e si siede al suo posto, guai a rubarglielo! Prende un mazzo di car-te e si comincia la briscola. Se qualcuno tarda troppo nella mossa, lo incita perché la partita deve continuare. Accetta sempre con entusia-smo ogni nuova proposta o attività, alla faccia

di riportare alla memoria vecchi aneddoti e persone incontrate nel medesimo cammino. Mentre ci stringevamo le mani e i nostri sguardi si incrociavano, sullo sfondo, quasi a farci da cornice, si poteva ammirare la pace e la tranquillità del lago di Revine circondato da alberi dai colori del giallo, arancio, rosso e marrone, sembrava un dipinto!Purtroppo il tempo a nostra disposizione sta-va per volgere al termine, abbiamo salutato

dapprima Suor Flaminia e poi Suor Valentina. Quest’ultima ha voluto accompagnarci fino all’auto, eravamo tutte emozionate, avrem-mo voluto dirci tante altre cose ma il nostro cuore e i nostri occhi parlavano da soli, il lega-me speciale che ci unisce sarà per sempre.Grazie a Suor Valentina per il cammino fatto fino ad oggi, per il suo sorriso e per le sue pa-role di ottimismo che continuano ad illumi-nare i nostri giorni.

dell’essere vecchi! “Quando si tratta di far festa bisogna sempre essere disponibili” e quando le chiediamo come sta, lei risponde :”benissimo, c’è sempre tempo per essere stanchi!”.Grazie Antonia per l’eredità e gli insegna-menti che ci tramandi ogni giorno con la tua presenza, la tua perseveranza, la tua voglia di esserci e di fare e perché, solo guardandoti, le giornate grigie si illuminano di luce e di spe-ranza.

TANTI AUGURI DI CUORE da parte di tutti gli anziani e le animatrici del cen-tro!!

16 ZENT DI PAìS notiziario per anziani e non solo

Dopo la pausa estiva, operatori ed anzia-ni si sono ritrovati al Centro per la ripresa delle consuete attività non prima però di ricordare e raccontare la loro estate e i loro viaggi. Poco a poco “la grande famiglia” del Centro si è allargata per ospitare altri anziani pro-venienti dai Comuni dell’Ambito Socio-Assistenziale del Sanvitese. Molti arrivano indecisi, titubanti, restii ma rimangono subito rapiti dallo spirito e dall’accoglien-za di chi già da tempo frequenta il Centro e come dice MIRELLA :”…è per me qua-si una seconda casa”. VITTORIA ricorda :” All’inizio non ero convinta di venire al Centro, non volevo “prendere la medicina” ma poi è successo un incantesimo. Qua-si per magia sono stata bene, ho ritrova-to quella me stessa nascosta chissà dove e oggi do il meglio di me! “. E MARIA C. :”Almeno qui sto bene e in compagnia, non come a casa che sto davanti alla te-levisione”. NATALIA : “ Io qui sto bene, rido tanto e ho sempre la battuta pronta”.

A CENA CON GLI ALPINI

Venerdì 21 ottobre 2016 il gruppo ANA di Ca-sarsa e San Giovanni ha aperto le porte agli an-ziani del Centro per una cena deliziosa e una se-rata piena di allegria e armonia.La serata è stata allietata dalle musiche del Mae-stro Mario Muccin e dalle sorelle Silvana e Nadia che con batteria e fisarmonica hanno proposto le melodie di canti popolari i quali sono stati cantati dal “coro” degli anziani. Il coro è stato diretto dalla nostra centenaria Antonia che, con cappello d’alpino in testa e microfono in mano, intonava tutti i canti proposti.

In apertura, il discorso tenuto dal Presidente Luciano Nicli , seguito dall’intervento dell’As-sessore alle Politiche Sociali dott. Di Lorenzo il quale ha voluto sottolineare l’importanza di ri-trovarsi insieme per fare festa “volendosi bene, perché è con il bene che si sta uniti e si possono fare tante cose!”.Al termine dei discorsi, un ricordo ed un applau-so affettuoso è stato donato a Cesira che, come ha detto Angelina, è “andata avanti”.Riconoscenza e gratitudine da parte degli anzia-ni e delle operatrici del Centro per l’ospitalità e la passione con cui il gruppo degli Alpini ha ac-colto e preparato la cena per degli ospiti speciali, i quali hanno fatto gli onori di casa mangiando di gusto l’ottima cena…. tutti hanno dormito splendidamente e si sono prenotati per un’altra cena ed un’altra serata in compagnia!Cogliamo l’occasione per dire un altro grazie agli Alpini per averci cucinato con cura e pazien-za delle prelibate castagne durate la tradizionale castagnata di novembre al Centro Anziani!

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CENTRO DIURNO “FRUTS DI UN TIMP”

E GIANNI aggiunge : “Mi sono sentito accolto nelle mie difficoltà, il Centro rap-presenta oggi la mia memoria, qui si lavora con pazienza e intelligenza ma soprattutto col cuore oltre che con i ricordi. Si respira una bella atmosfera, molto familiare. Mia moglie e le animatrici non mi hanno mai nascosto nulla, riconosco loro trasparenza e sensibilità. So di avere l’Alzheimer, se lo sto accettando è grazie a loro. Con l’aiuto di mia moglie e delle operatrici ho ritro-vato dignità e coraggio. Mi sento accolto nonostante il mio caratteraccio!”. E non dimentichiamo che, come dice MARIA B. :” Qui si viene anche per stare in mo-vimento, sentirsi attivi e utili, è una cosa per me molto importante”. LINA, l’ultima arrivata : “ Devo prendere un po’ le misure ma qui sto bene, mi sento accolta e que-sto mi aiuta a sentirmi serena”. LILIANA :”…Non potevo chiedere dei compagni di viaggio migliori di voi, qui rido, ballo e canto, cosa posso volere di più?”. DANI-LO incalza : “Al Centro ho trovato tanto ed una grande accoglienza e professiona-lità. Vengo volentieri”, GIOBATTA con uno splendido sorriso aggiunge : “Qui mi diverto”; VITTORINA annuisce e dice : “A novant’anni non posso mica pretendere! L’importante è stare in salute ed in com-pagnia”.Non solo il clima frizzante rapisce imme-diatamente chi entra ma anche le nume-rose attività che vengono fatte riescono a convincere chi frequenta il Centro a venire

tutti i giorni…e a dire : “Magari averlo sa-puto prima!”.Tra le attività troviamo : quelle volte a sti-molare la memoria a breve e lungo termi-ne accompagnate da progetti individuali o di gruppo; interventi finalizzati a favorire la concentrazione, l’attenzione, la socia-lizzazione, migliorare l’umore, stimolare i sensi ; attività di danza e musica finalizzate a riabilitare la funzione motoria, stimolare le emozioni e le relazioni con sé e con gli altri; attività per creare sinergia di gruppo, aumentare l’autostima, sviluppare la cre-atività; le attività di lettura ed ascolto di storie di un tempo col supporto di una vo-lontaria “prestatrice di voce”. Non dimen-tichiamo poi le uscite sul territorio quali momenti importanti nella vita del Centro in quanto rispondenti a bisogni di appar-tenenza degli anziani presenti, di manteni-mento dell’autonomia e di partecipazione alla vita sociale in un contesto di normalità. I progetti in collaborazione con le Associa-zioni locali e con l’Associazione Familiari

PENSIERI ED EMOZIONI

18 ZENT DI PAìS notiziario per anziani e non solo

MUSICA E PAROLEContinua anche quest’anno l’attività, promossa dal-la dott.ssa Marianna Palillo, di musicoterapia e di composizione facilitata di canzoni. Entrambe queste azioni permettono agli anziani di esprimere la pro-pria creatività attraverso musica e parole. In parti-colare viene utilizzata l’armonia e la melodia di una canzone già esistente e se ne modifica il testo per dare la possibilità agli anziani del Centro di lavorare, in modo creativo, con canzoni conosciute e ama-te nella loro vita, utilizzando l’aspetto del ricordo e della memoria. Durante l’attività, è stato notato come gli anziani tendano ad integrarsi e a lavorare in modo costrut-tivo su alcuni compiti; memorizzano varie melodie e scambiano idee e motivetti musicali; seguono le melodie rispettandone pause e tempi di esecuzione. Vengono eseguiti anche esercizi come il dialogo so-noro, vocale, la scrittura creativa, l’ascolto ed il can-to corale.

Ecco la canzone scritta dagli anziani del Centro!

Siamo i ragazzi del Centro DiurnoSiamo un bel gruppetto di uomini e donne

E c’incontriamo ogni mattinoE ci salutiamo col caffettino

Noi siamo unici e sappiamo scherzareLe lamentele non volgiam ascoltare

Ci coinvolgiamo poi cantiamoAnche ridiamo e ogni tanto balliamo

Abbiam trovato la via giusta… in compagnia

Da questa casa non volgiamo più…andar via

A casa nostra non vogliamo andarePerché al chiuso non vogliamo stare

Vogliamo giocare di fantasiaPerché qui al Centro c’è la magia

Quando siam tristi noi parliamoE tutti insieme ci confrontiamoE ritroviamo la nostra infanziaE decidiamo di viver senz’ansia.

Alzheimer di Pordenone -A.F.A.P.- con cui percorriamo un cammino condiviso di progettualità per migliorare la qualità della vita di anziani e familiari ma anche di atti-vità come “Memorie e Dintorni” volta alla narrazione di ricordi e di memorie di ogni anziano col supporto delle volontarie Cle-mentina e Gabriella. E come dice GIANNI :”Abbiamo per-so la memoria sì, ma i valori del rispetto, dell’amore, della condivisione, della so-lidarietà sono ancora presenti in ognuno di noi, anzi molto di più di molte persone sane. Abbiamo perso la memoria ma sia-mo donne e uomini con una storia, una vita che vale la pena di essere ricordata e che bello poter stare assieme e raccontare questo bagaglio di bellezza legato alla no-stra storia godendo di noi stessi e degli al-tri. Perché insieme c’è più gusto!”.E sempre insieme cerchiamo di supporta-re e sostenere i familiari che ogni giorno si prendono cura del proprio anziano gra-zie alla presenza di un gruppo familiari che mensilmente si incontra per discutere, confrontarsi, ricevere e scambiarsi consi-gli, crescere come persone e come familiari che percorrono una strada comune, spes-so tortuosa, dolorosa ma costellata conti-nuamente da piccoli grandi gesti di amore, vicinanza e dignità.

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I CENTRI A PESCA CON L’ ASD “LA LOGGIA”

Martedì 28 giugno 2016 l’ASD “La Loggia” di San Giovanni di Casarsa ha organizzato la prima edizione de “A pesca con il Cen-tro Sociale” presso il laghetto Mulinus di Casarsa della Delizia. Già dal primo mattino la giornata ci ha re-galato uno splendido sole che ha reso in-dimenticabile l’incontro con i volontari dell’Associazione e la pesca stessa. Appena arrivati siamo stati accolti con affetto ed en-tusiasmo, ognuno di noi era accompagnato e sostenuto da un volontario/pescatore che metteva a disposizione la propria canna ed esca affinché potessimo pescare e per molti di noi era la prima volta! In attesa che il pesce abboccasse, abbiamo chiacchierato, chiesto notizie sui pesci, su come si usano gli stru-menti e soprattutto siamo tornati indietro nel tempo perché alcuni di noi, soprattutto uomini, avevano la passione per la pesca. Ma che soddisfazione sentire tirare la canna da pesca e…il pesce ha abboccato!! Durante il pomeriggio non abbiamo solo pescato ma anche goduto del caldo sole, passeggiato in un ambiente immerso nel verde e nella natura, e cimentati, soprattut-to noi signore del Centro, in un’attività mai provata prima. Al termine della pesca, mol-

to proficua, ci aspettava una merenda ricca di cose buone preparata dai volontari “tuttofa-re” dell’associazione. Ringraziamo il Presidente dell’Associazio-ne, gli organizzatori ed i volontari tutti per il bellissimo pomeriggio trascorso assieme e speriamo arrivi presto la prossima estate per rivederci, questa volta più allenati! Orami divenuta una gioiosa abitudine, Mar-tedì 18 Ottobre 2016 l’ASD “La Loggia” di San Giovanni di Casarsa ha organizzato la terza edizione de “A pesca con il Cen-tro Diurno Fruts di un Timp” presso il laghetto Mulinus di Casarsa della Delizia. Al mattino il cielo ero coperto di nuvole ma non ci ha fermato! Siamo comunque andati presso la sede dell’Associazione dove i vo-lontari ci hanno accolto con il consueto ca-lore ed affetto.La pioggia fuori cadeva copiosa ma all’inter-no abbiamo goduto dello stare assieme, di chiacchiere e di ricordi. Come l’anno scorso, anche in questa occasione, i volontari ci han-no preparato un prelibato pranzo terminato poi con qualche foto e con la promessa di rivederci per la quarta edizione sperando fi-nalmente nel sole!Ringraziamo il Presidente dell’Associazione,

gli organizzatori ed i vo-lontari tutti per la mat-tinata trascorsa in com-pagnia di persone speciali perché con voi ci sentia-mo come in famiglia e ogni anno attendiamo con gioia questo tradizio-nale appuntamento.

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SALUTA IL TUO VICINO

Il 27 ottobre 2016 rimarrà per noi vo-lontari della Commissione Anziani e per tutte le sentinelle che ogni giorno “salutano il proprio vicino” una data da ricordare.Il nostro progetto, nato cinque anni fa per evitare l’isolamento e rompere la solitudine degli anziani soli grazie ad una comunità più attenta e solidale, è cresciuto a tal punto da arrivare all’at-tenzione regionale ed essere inserito nel programma “Adesso- Prevenzio-ne d’ottobre” . Questo ben si coniuga con quanto stiamo facendo a Casarsa poichè si sviluppa su obiettivi e inter-venti del tutto simili : promuovere la salute e la sicurezza per la crescita co-mune attraverso l’impegno quotidia-no dei cittadini che, come noi, hanno a cuore il benessere della comunità in cui viviamo. All’incontro erano presenti una refe-

rente tecnica del progetto regionale “Adesso” dott.ssa Gianna Zamaro, il Sindaco del Comune di Casarsa della Delizia dott.ssa Lavinia Clarotto assie-me all’Assessore alle Politiche Sociali dott. Alessandro Di Lorenzo, la Re-sponsabile dott.ssa Tamara Zandotti e la Responsabile dell’Area Anziani dott.ssa Alessandra Francescutto dell’Am-bito Socio Assistenziale del SanviteseNoi volontari, determinati ed emo-zionati, abbiamo spiegato alle autori-tà presenti da dove siamo partiti, con quali motivazioni, aspettative ponen-doci una domanda: come possiamo aiutare gli anziani della nostra comu-nità che non conosciamo ma che vivo-no una condizione di solitudine?.Siamo infatti convinti che la quantità e la qualità delle relazioni, la solitudine e l’isolamento sociale, la diminuzione

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delle abilità sociali e l’allontanamento dalle stesse abbiano un forte impatto sull’anziano. La condizione di isola-mento e povertà relazionale aumenta il rischio di fragilità, condizione spesso sottovalutata perché posta in secondo piano rispetto ai cosi detti “fattori cli-nici”, ma che trascurata può compor-tare gravi effetti sulla vita delle persone che rimangono sconosciute alla rete dei servizi. Da queste permesse abbia-mo spiegato i passi che, anno dopo anno, hanno reso virtuoso il nostro progetto, tra cui la mappatura degli anziani soli presenti, la valutazione di possibili situazioni a rischio o di disa-gio, la costruzione di una rete di sen-tinelle o vedette di quartiere attive nel segnalare e monitorare anziani soli, le continue attività di sensibilizzazione per coinvolgere tutte le persone che, a vario titolo, possono essere interessa-te o toccate dall’ iniziativa. Un lavoro complesso dunque che va coltivato per continuare a produrre nel tempo risul-tati positivi ma fatto anche di semplici

gesti di attenzione quotidiana che ci permettono di assaporare ogni gior-no il gusto dell’altro e ci rendono cit-tadini responsabili della comunità in cui viviamo. Il Sindaco ci ha definito “sensori intelligenti col cuore”: per-ché ricerchiamo l’altro, cerchiamo di indurre un cambiamento nella perso-na sola e nella nostra comunità; perchè vogliamo “vivere il paese” collaboran-do con i servizi sociali per costruire benessere e partecipazione sociale; perché la fragilità non rimanda solo alla debolezza o alla perdita ma richia-ma alla mente l’essere prezioso che va trattato con attenzione e delicatezza: questi sono i nostri anziani. Studiare e mappare la fragilità degli an-ziani del territorio è un’azione tanto impegnativa quanto necessaria poi-ché permette, da un lato, di interve-nire tempestivamente sulle singole situazioni potenzialmente rischiose, dall’altro, consente di intervenire pre-ventivamente al fine di potenziare le risorse a disposizione per fronteggiare

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gli eventi critici.Non eravamo soli quella sera, vi era-no anche altri volontari/sentinelle che hanno voluto portare la propria testi-monianza in merito all’esperienza con l’anziano solo con cui sono entrati in contatto o che “salutano” ogni mat-tina, sottolineando il bel rapporto in-staurato, fatto di attenzioni reciproche e di gratitudine, e che : “basta davvero poco…un saluto, una chiacchierata, un caffè…”. Tra i presenti, oltre all’Assessore co-munale alle Politiche Sociali nella veste di medico di famiglia (una delle vedet-te più attive nel prevenire situazioni di disagio), una volontaria dei traspor-ti sociali anziani, un volontario della Croce Rossa, e tre anziane sole bene-ficiarie del progetto che, visibilmente emozionate, hanno parlato di come l’iniziativa abbia portato loro luce e speranza, ossia la consapevolezza di non esser più sole, sicure di poter chie-dere senza disturbare. A nostro parere, le testimonianze più belle.La dott.ssa Zamaro, al termine dei vari interventi, si è detta positivamen-te sorpresa di quanto ascoltato, affer-mando che si tratta di un “progetto completo” perché vede integrarsi isti-

tuzioni, servizi, associazioni, volontari e cittadini per un obiettivo comune. Ha rimarcato le difficoltà da parte delle istituzioni, oggi, nel risolvere situazio-ni di alta complessità sociale e l’indi-spensabilità di un’azione integrata col volontariato per creare un ambiente solidale e più qualità della vita.Proprio perché crediamo si tratti di un progetto esportabile in altre aree geografiche, abbiamo invitato quella sera alcuni volontari del Comune di Cordovado che presenteranno pub-blicamente il 28 Novembre prossimo il loro progetto che si pone lo scopo di prevenire il disagio negli anziani soli, costruendo e rafforzando le relazioni tra le persone della propria comunità. Ma non solo. La nostra iniziativa “Sa-luta il tuo vicino” è riuscita a varca-re i confini del Comune di Casarsa in quanto era presente alla serata anche la dott.ssa Paola Dario, educatrice del Servizio Sociale dei Comuni della Car-nia, che ha voluto condividere con noi un proprio progetto per il sostegno della domiciliarità degli anziani soli che vorrebbe sviluppare nel territorio montano.La Responsabile dell’Ambito del San-vitese dott.ssa Tamara Zandotti ha vo-

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luto riportare l’attenzione sulla neces-sità che il lavoro degli operatori sociali metta al centro anche il rafforzamento della solidarietà e delle risorse comu-nitarie capaci di promuovere legami sociali e di cura. In altri termini, l’im-pegno del Servizio è sempre più quel-lo di lavorare con la comunità dove gli anziani soli vivono, aumentando le proprie competenze e capacità per de-stinarle soprattutto a coloro che sono più fragili. Oggi più che mai, è stato detto, questa azione assume un valo-re strategico solamente se è condivisa la consapevolezza che la qualità della vita ed il benessere di tutti i cittadini dipendono direttamente dalla capacità di inclusione e dal capitale sociale pre-sente nella comunità.Essere operatori sociali capaci di fare un lavoro convergente: attivare servizi e interventi di qualità e mobilitare le risorse personali degli individui e quelle delle reti di vita e di cura. Solo in questo modo è possibile essere inclusivi e ga-rantire opportunità e risposte congrue con le caratteristiche e i bisogni degli anziani, ma non solo. Essere consape-voli che il benessere delle persone può essere raggiunto solo mettendo loro al primo posto ed il loro bisogno di re-lazioni significative. Il progetto “Saluta il tuo vicino” porta con sé un metodo di lavoro sociale capace di attivare e coordinare reti comunitarie locali che va costruito con i “sensori intelligenti” del territorio a partire dagli stimoli che la comunità stessa è in grado di offrire.Al termine dei vari interventi, ogni pre-sente annotava su un cartellone alcu-ne parole identificative che riassumo-

no l’anima del progetto : accoglienza, condivisione, luce, solitudine, senti-mento, responsabilità, certezza, at-tenzione, abbraccio, contaminazio-ne, reciprocità, comunità.Non è un progetto quotato in borsa ma possiede una ricchezza inestimabi-le…il nostro vicino è la comunità.

Grazie a quanti hanno partecipa-to ed hanno voluto condividere con noi questo importante traguardo e a quanti continuano giorno dopo gior-no a rendere prezioso il lavoro con gli anziani soli.

Auguriamo con grande affetto Buon Natale a tutti gli anziani!!La Commissione Anziani

Messaggero Veneto 06.11.2016

Giornate di apertura del Centro: dal Lunedì al Venerdì – Orari : 8.30-12.00

tel Centro Diurno 3294711757

Giornate di apertura del Centro da gennaio 2017

dal Lunedì al Venerdì dalle 13.30 alle 17.30 con i Trasporti effettuati dal Gruppo di Volontari del Trasporto

Anziani del Comune di Casarsa della Deliziatel Centro Sociale 3294711773

CENTRO DIURNO “FRUTS DI UN TIMP”

CENTRO SOCIALE ANZIANI

elaborazione grafica: Progetto Giovani Casarsa della Delizia

Farmac ia d i Dr.Cr is to fo l i Luc iaCasarsa della Delizia PNViale Udine, 19 - 0434 86119

Per qualsiasi informazioni è possibile rivolgersi all’ufficio Assistente Sociale ogni mercoledì dalle 16.30 alle 17.30 Presso Palazzo De Lorenzi Brinis (tel ufficio 0434/873938)

questo numero di “Zent di Pais”è stato realizzato grazie al sostegno di


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