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ZOGNOZOGNO ANNO 99 N° 3 - Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno...

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ANNO 99 N° 3 - Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 4 - MENSILE ZOGNO ZOGNO notizie notizie MARZO 2008 Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma 2, DCB (Bergamo) PARROCCHIA
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ANNO 99 N° 3 - Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 4 - MENSILE

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

MARZO 2008Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma 2, DCB (Bergamo)

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ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

2 MARZO 2008

Calendario ParrocchialeM A R ZO 2 0 0 8

Redazione, amministrazioneI-24019 Zogno (Bergamo)Via XI Febbraio, 4Tel: 0345/91083http://web.tiscalinet.it/parrocchiadizognoe-mail: [email protected]@tin.in

Direttore responsabile: Don Lino LazzariEditore: Don Angelo Vigani

Registrato al Tribunale di Bergamoil 26-6-1975 al n. 9REALIZZATO DA CORPONOVE BERGAMOe-mail: [email protected]

SOMMARIODialogo con il parroco pag. 3

La Croce del Canto Alto 4

Non dimentichiamo don Antonio Rubbi 5

Le Virtù Cardinali 6

Auguri alle nonne 7

Scuola dell’infanzia Cavagnis 8

Verbale del ConsiglioPastorale Parrocchiale 9

I Missionari scrivono 10

Cervelli in fuga 11

Nella terra di mezzo 15

Messa di S. Giovanni Bosco a Poscante 16

Invito alla lettura 17

San Giuseppe sposodella Beata Vergine Maria 18

Giornata del Seminario 2008 19

Concorso di pittura estemporanea 20

Pesca Sportiva: programma 2008 20

C.R.E. 2008: cercasi animatori 21

È nata Radio Due Punto Zero 22

Ricordiamoli 23

Voglia di Europa 24

NUMERI UTILIDon Angelo Vigani (Prevosto) 0345-91083Don Samuele Novali (Direttore Oratorio) 0345-91138Mons. Giulio Gabanelli 0345-91972Mons. Gaspare Cortinovis 0345-91029Mons. Gianfranco Gherardi 0345-91029Don Umberto Tombini 0345-91141Suore Scuola M. Cavagnis 0345-91246Monache di Clausura 0345-91130Giorgio Avogadro (sacrista) 3388644024G.Mario Pesenti (sacrista) 0345-92647Casa Mons. Giuseppe Speranza 0345-91029 NOTA BENE:

✓ Tutti i giovedì dalle ore 14.00 alle ore 18.00 in Clausura adorazioneEucaristica, tranne il primo giovedì del mese dalle ore 15,00 alle ore18.00 per le vocazioni

✓ Tutti i giovedì alle ore 20.30 in Parrocchia adorazione e benedizio-ne Eucaristica

✓ Tutti i venerdì di Quaresima alle ore 15.00 in chiesa Via Crucis e alleore 16.30 S. Messa per i ragazzi

PER GLI ALTRI AVVISI GUARDAIL CALENDARIO PARROCCHIALE CHE HAI A CASA

Domenica 2 4ª DOMENICA DI QUARESIMA“Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla”

Venerdì 7 Primo Venerdì del meseOre 20.30 Via Crucis sul Monte - Astinenza

Domenica 9 5ª DOMENICA DI QUARESIMA - “Il Signore è bontà e misericordia”

Mercoledì 12 Ore 20.30 In Oratorio CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALEaperto a tutta la comunità

Venerdì 14 Ore 20.30 Via Crucis in Oratorio animata dai ragazzi di 3ª mediaAstinenza

Domenica 16 DOMENICA DELLA PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Ore 8.55 In Oratorio benedizione degli Ulivi

Giovedì 20 GIOVEDÌ SANTO“Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza”Ore 16.30 S. Messa per i ragazziOre 20.30 S. Messa nell’ultima cena, con lavanda dei piedie reposizione del SS.mo Sacramento al cenacoloOre 24.00 Adorazione notturna

Venerdì 21 VENERDÌ SANTO“Padre nelle tue mani consegno il mio spirito”Ore 9.00 Lodi del Signore per tutta la comunitàOre 9.30-12.00 Adorazione a gruppiOre 15.00 Celebrazione della Passione e Morte di nostro Signore Gesù CristoOre 20.30 Processione per le vie del paese

Sabato 22 SABATO SANTOOre 9.00 Lodi del Signore per tutta la comunitàOre 9.30-12.00 Adorazione a gruppiOre 16.00 in Chiesa benedizione delle uovaOre 21.00 Solenne Veglia Pasquale

Domenica 23 PASQUA DI RISURREZZIONE“Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo”

Auguri di Buona Pasqua a tutta la comunità!Lunedì 24 Lunedì dell’Angelo - S. Messe con orario festivo

Domenica 30 2ª DOMENICA DI PASQUA“Rendete grazie al Signore perché è buono, il suo amore è per sempre”Ore 8.55 In Chiesa rinnovo dei votidelle suore della Madonna del Divino Amore

Sabato 5 Ore 15.30 In Chiesa incontro in preparazione al battesimoper genitori padrini e parenti tutti

Domenica 6 3ª DOMENICA DI PASQUA - “Mostraci, Signore, il sentiero della vita”

A P R I L E 2 0 0 8

IN COPERTINAFotografia di Franco Carminati Prida

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3MARZO 2008

DIALOGO CON IL PARROCO

a sai che è bravo don Ezio Bolis, è un relatore davvero in gamba... spiega moltobene le virtù...”!!!!...“Ora che ho la radio parrocchiale qui a casa... mi sembra di essere lì con voi,è bello ascoltare e pregare insieme...”!!!

Questo mi son sentito dire spesso in questi giorni. Altri mi chiedono se la cate-chesi del lunedì è registrata, perché non hanno potuto partecipare e sentono chegli manca. Scoprire che c’è parecchia gente che trova il tempo per lasciarsi mettere in di-scussione sul positivo, sulle virtù e non sulla critica continua, non sul catastrofi-smo che dilaga in ogni telegiornale mi fa riflettere e mi fa accorgere che stannocambiando le nostre quaresime, i nostri cammini.Mi sento di dire a tutti che quello che conta è l’amore di Dio: è questo che deveriempire la nostra giornata e l’amore è gioia, incontro, passione, dono, gratuità,servizio, impegno gioioso.Le mamme fanno fatica per i loro figli, ma lo fanno con gioia, contente della “con-tentezza”, dispiaciute se i loro doni non vengono accolti e non fanno diventaregrandi... I papà si impegnano perché la gioia traspaia al volto dei loro cari e sem-pre mettono a disposizione tempo e se stessi perché tutto si legga nella gioia.Dio, nostro Padre e Madre, si dona in continuazione e non si accontenta di darcibriciole, ma tutto se stesso.E io che faccio? Dove mi trovo su questa strada? Sto imparando che l’unica strada che serve, da sempre, è quella della gra-tuità?

Gesù ci indica il cammino e quella delle virtù è la strada percorribile per la perfe-zione della vita aiutati dall’esempio e dalla grazia di Cristo sapendo che personecome noi l’hanno già percorsa con l’aiuto del Signore: i Santi.Vogliamo vivere intensamente la Pasqua del Signore.Dopo le riflessioni ricevute, i cammini della “Strada della Croce” in Chiesa e perle strade del nostro paese siamo aiutati a mettere al centro il Cristo Salvezza pernoi e per tutti gli uomini.La Pasqua sia l’immergerci nella salvezza di Cristo, nel dono della sua Vita pernoi, nell’accettazione del suo stesso stile di vita che è l’amore regalato continua-mente e insistentemente a tutti.Buona Pasqua amici miei da me e da tutti i sacerdoti della comunità.

ANGELO PRETE

...“M

Per diventare grandioccorre gratuità e gioia

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4 MARZO 2008

La Croce del Canto Altoa cura di Don Giulio Gabanelli

L a Croce del Canto Alto guarda a nord in Valbrem-bana e a sud nell’infinito orizzonte della vasta pia-

nura, per cui da ogni versante la possiamo contempla-re.Quella Croce si staglia sulla vetta del monte disegnan-dosi nell’azzurro del cielo come l’immagine di una ve-la sbattuta dal vento a guida di una gigantesca nave chesi è arenata nei lontani tempi in cui le si è sottratto ilmare.A volte riaffiora dalla nebbia invernale che sale, su cuiritorna a svettare come sulle onde di un immenso ma-

re prima che cada la neve a farla riemergere dal suocandido manto. La raggiunge poi la primavera a im-mergerla nel verde e nei fiori quale tenero invito perchi sale.Nella stagione estiva brilla illuminata dal sole anche sea volte la folgore d’improvvisi temporali sembra la vo-glia divorare. Intanto la Croce rimane a testimoniaregli eventi della storia che cambia al fine di evitare cheil mondo che la circonda si stanchi di sperare in quelcielo che la Croce continua a indicare.

Don Giulio Gabanelli

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N asce a Padronecco di Zogno, nella camera buia tuttoraesistente, il 29 settembre 1693; fu ordinato sacerdote

nel 1718: cappellano nella chiesa delle Trefontane, prima, epoi vice-parroco a Poscante fino al 1727; quindi parroco diMonte di Nese dal 1727 al 1740: in-fine parroco di Sorisole dal 1740 al1785, dove morì il 15 marzo 1785.Don Antonio Rubbi, personaggiozognese di fama europea, da semprea Sorisole viene invocato come “Olnòs Preòst sant” dalla sua morte atutt’oggi e a lui si fa ricorso in ognicaso di necessità.Nell’ottobre 1998, il Vescovo diBergamo istituiva la commissionestorica come premessa a un even-tuale processo di beatificazione. Lacommissione ottenne i più lusin-ghieri risultati. Di seguito tutto èprecipitato nel silenzio. Si speravasi potesse dichiarare almeno “Servodi Dio” a edificazione dei fedeli...Noi di Zogno abbiamo di fronte ilCanto Alto su cui svetta la gigante-sca croce, che si è rinnovata dal1952 al 1979, e costituisce per noi ilricordo indelebile del nostro don Rubbi perché settimanal-mente ripercorreva il Canto salendo da Sorisole per ridi-scendere a Zogno. Si recava infatti a Spino dal CanonicoMons. Alessandro Chiesa per la confessione, dove non tra-scurava di far visita anche al cugino don Giovanni Sonzo-gni, che da Padronecco di Zogno, dov’era nato, si era tra-

sferito al Derò col proprio padre rimasto vedovo, in seguitoalla morte della consorte Teresa Rubis il 22 marzo 1714, ziadi don Antonio. Di solito si ritiene che le montagne divido-no, ma nel nostro caso, il Canto Alto, continua a ricongiun-

gerci con la comunità di Sorisoledove continua a essere onorato co-me santo il nostro concittadino donRubbi. Dove passano i santi lascia-no la loro impronta benefica.Pertanto, il Canto Alto ha raccoltoquelle impronte indelebili per cui èdiventata e continua a essere laMontagna di don Rubbi, a differen-za del lontano passato quando eraraggiunta come punto strategico discontri tra eserciti o fazioni bellico-se cariche di odio e bramose di ven-dette, mentre con la sua croce alpresente costituisce, per la memoriaanche del don Rubbi, un vivo ri-chiamo alla preghiera e alla pace.Qui potremmo richiamare i versidel Metastasio per tutti quelli cheraggiungono la Croce in vetta diquesta nostra attraente montagna:“Dovunque, il guardo io giro, im-

menso Dio ti vedo, nell’opre tue ti ammiro, ti riconosco inme”! Questa è la autentica primavera della nostra vita che ciriporta sul Canto Alto incontro al nostro santo sacerdote zo-gnese che continua a percorrere quel sentiero che nessunopotrà mai cancellare dalla nostra storia di Zogno.

Don Giulio Gabanelli

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5MARZO 2008

A mè rià söl Gòlgota

per vèt ol nòs Signúr

a mör sö la so crùs

per nóter pecadur!

Me sènt a bestemià

con rabia i capuriù

contécc d’ìl condanàt

a mör tra du ladrù!

Po’s’vèt quàndo Longìno

a l’g’à spacàt ol cör

denàcc a la Madóna

crosciàda’n fina a mör!

In fì, i se n’è’ndàcc

pròpe per lasà lé

al vöt, sensa pietà,

la duluràda ai pé!

Intàt la crùs la resta

insìma al mònt per trà

come öna calamita

a’töcc chèi de lontà!

Che i rìa lé söl Gòlgota

a contemplà ’l Signúr

ch’è mórt sö chèla crùs

per nóter pecadùr!

Enerdé Sant 2008 Don Giulio Gabanelli

Non dimentichiamo don Antonio RubbiT R A I P E R S O N AG G I ZO G N E S I

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6 MARZO 2008

Nella nostra comunità parrocchiale, venerdì 8 e mercoledì13 febbraio, si sono tenuti due incontri con don Ezio Bo-

lis aventi come tema: LE VIRTÙ CARDINALI, tema per unpo’ di tempo trascurato dalla predicazione e dalle catechesi eriscoperto da qualche anno, con grande vantaggio perché per-mette di collegare la fede, l’agire nelle scelte quotidiane con lamorale. Questo è molto importante perché possiamo preserva-re il discorso sulla fede dal rischio e che diventi qualcosa di“mistico” nel senso astratto, di famoso. Le virtù conferisconoalla fede la dimensione della concretezza, la fede non è soltan-to questione di qualche atto, ma è un ABITUS. Per essere cri-stiani bisogna che la fede e la carità diventino “carne”, diven-tino storia, diventino esperienza. Le virtùnon ci parlano di alcuni atti, da fare qual-che volta, ma uno stile con cui vivere tutti igiorni, ecco perché è un tema proposto perun cammino di cristiani. Quante sono levirtù? Sono ben più di sette (4 cardinali, 3teologali). Tutte le virtù non sono altro chei diversi nomi della fede, sì, le chiamiamoper FORTEZZA, PRUDENZA, TEMPE-RANZA, GIUSTIZIA, ma non facciamoaltro che contemplare un colore di questodiamante (la fede) che ha tante sfaccettatu-re, la fede ha tanta prospettiva, tanti modidi esprimersi. Parlare delle virtù ci aiuteràa rendere più concreto il discorso sulla fe-de che agisce tramite la carità.LA PRUDENZA: è la capacità di prende-re delle decisioni, coraggiose, l’arte di de-cidere e di decidersi senza tentennamenti,senza falsi timori, quando occorre e quan-do è il momento. Alcuni modelli offerti dalla Bibbia. Nel pri-mo Testamento modello di prudenza è GIUSEPPE il Patriarca(Gn 37, 50). * Giuseppe è capace di interpretare i sogni. Sa-piente è colui che nei fatti della vita vede un progetto, un dise-gno… * Giuseppe ha la capacità di superare le vicende dram-matiche mantenendo sempre una fiducia nella provvidenza. *Giuseppe riesce a tirar fuori il bene anche dal male. * Giusep-pe è capace di attendere i tempi. Altro personaggio del PrimoTestamento è DANIELE, anche lui capace di interpretare i so-gni e grazie a questa sapienza raggiunge un posto importante.Per gelosia viene messo nella fossa dei leoni e qui esperimen-ta la provvidenza di Dio. SALOMONE (1Re 3,6-9) la pre-ghiera che fa all’inizio del suo regno. Nel Nuovo Testamento:a) Mt 25,1-13 la parabola delle dieci vergini. Prudente è la per-sona che non improvvisa, la prudenza è l’arte di non rimanda-re all’infinito. b) Lc 14,18-32 prudente è la persona che nonagisce d’improvviso, spinto da un’emozione. c) Mt 7,24-27l’uomo saggio è colui che sa discernere, capire, intuire che co-sa è adatto e che cosa non lo è. Per crescere nella prudenza enella saggezza (nella Bibbia questi termini coincidono) impa-rare e pensare, a riflettere di più sulle cose. La prudenza esige

senso della realtà, concretezza, avere nel cuore che cosa è es-senziale e ciò che è relativo, distinguere l’importante dall’ur-gente, i mezzi dei fini. Per poter scegliere con una certa facilitànelle cose della vita bisogna aver chiaro perché stare al mon-do, perché e per chi vuoi vivere. Non si nasce sapienti, lo si di-venta frequentando persone sagge e mettendosi alla scuola dipersone sapienti. LA FORTEZZA ha un suo colore, un modo particolare di di-re la fede, è una virtù delicata e si sposa bene con la mitezza.L’uomo forte o è mite o la sua fortezza non è evangelica. Coro-na della virtù della fortezza sono, mitezza, magnanimità, bontà.Ogni virtù è sempre una risposta ad un dono che ci viene fatto

dallo Spirito, non è frutto della nostra capa-cità, occorre invocare lo Spirito, il primomodo di essere virtuosi è pregare! DallaBibbia rileviamo una folla di uomini e don-ne forti. Davide è forte contro Golia. Da-niele è forte in quella fornace dove vienegettato. Ester che salva il suo popolo. Giu-ditta che vince con la forza di Dio Oloferne.Mosè che sfida il faraone, è forte anchequando il popolo mormora, protesta e si la-menta. I profeti, tutti sino a Giovanni Batti-sta (la sua fortezza nell’affrontare il re Ero-de). La fortezza dei martiri: Stefano, pienodi Spirito Santo proclama la sua professio-ne di fede mentre lo lapidano. Scelgo Elia ilprofeta (1Re 21,1-ss). Primo aspetto laPARRESIA – parlare sincero, franco, senzatimore delle conseguenze, è il parlare chevice la timidezza, la paura è il parlare deiprofeti anche quando farebbe comodo stare

zitti (anche quando il silenzio ti eviterebbe tanti guai…), parla-re per amore della verità, della giustizia, parlare e guidare e de-nunciare quando sono in gioco i valori cristiani, gli interessi diDio. C’è un secondo aspetto della vita di Elia (1Re 18,17-19):la sfida tra i progetti di Baal ed Elia sul monte Carmelo. Chi èforte non ha paura di rimanere solo, non teme la solitudine, laminoranza, non ha paura dell’indifferenza, della derisione.L’uomo che vuole crescere nella fortezza deve prepararsi a vi-vere la solitudine come una condizione normale. Terzo ele-mento nella vita di Elia (1Re 19), Elia all’Oreb in fuga da Ge-zabele. L’uomo forte è consapevole della propria debolezza:portiamo un tesoro in vasi di creta, direbbe S. Paolo. Questiaspetti li contempliamo in Gesù: a) non ha paura di dire la ve-rità agli scribi, ai farisei, ai soldati umani, ai discepoli; b) nonha paura di rimanere solo; c) non si comporta come uno spac-cone o come un superman; d) nel Getzemani confessa la suadebolezza. Per delineare come vivere nella quotidianità le virtùdella fortezza occorre opporla ai suoi contrari 1) LA PAURA…le nostre paure sono tante e ci rendono vulnerabili. Abbiamo

Le Virtù CardinaliC AT E C H E S I A D U LT I E G I OVA N I

segue a pagina 8

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7MARZO 2008

G iovedì 14 febbraio 2008 la Sig.ra Maria Laura Carminati,nella sua casa di via Pietro Ruggeri, a Zogno, ha festeggiato

cent’anni. «Per la verità sono nata a Piazza Martina - tiene a precisare - cheallora era frazione di Poscante» (Comune autonomo fino al1928). «Il buon Dio - continua la centenaria - ha voluto farmi lagrazia di una salute tutto sommato buona e infatti sono stata sol-tanto un paio di volte in ospedale. E ho una memoria piuttostobuona che mi consente, quando non so cosa fare, di riflettere sulmio passato e di rivivere tanti momenti lieti e meno lieti. Certa-mente se le gambe facessero più giudizio potrei ancora uscire dicasa. Ma abito al secondo piano, non c’è l’ascensore e mi dovreifar portare in strada di peso; cosa che non è sempre possibile».Maria Laura si sposa l’8 maggio 1937 con Leone Bettinelli(scomparso nel 1984). «Lo avevo conosciuto da ragazzina perchéabitavamo nella stessa casa - racconta Maria Laura -. Facemmoun bellissimo viaggio di nozze, a Roma, Napoli e Pompei. Poi ini-zia la mia vita da casalinga. C’erano quattro figli da allevare,mio marito era elettricista e lavorava in una ditta di Sesto SanGiovanni tornando a casa soltanto al sabato. Provammo a tra-sferirci laggiù per un anno ma l’aria non era tanto sana e unadelle mie figlie ne risentiva, per cui facemmo rapidamente ritor-no a Zogno da dove non mi sono più mossa».Ricorda poi i momenti difficili della guerra: «C’era poco da man-giare e si doveva fare la fila fuori da un negozio per avere un pen-tolino di latte». «Ricordo la scuola - continua -. Ho sempre amatomoltissimo la lettura e la cultura: ero un’allieva attentissima allelezioni. Frequentai per un paio d’anni nell’edificio che c’è tuttorain piazza Garibaldi per passare poi alle scuole di via Roma».Nonostante il gravoso impegno della conduzione della famigliacontinuò a leggere, a tenersi informata sui fatti della vita, a farsi,

insomma una discreta cultura che per un certo periodo utilizzòper tenere un piccolo doposcuola. «Mia figlia Antonietta si era di-plomata maestra - osserva - e mi mandava i ragazzini della scuo-la elementare che avevano bisogno di essere aiutati nello svolge-re i compiti». «Ero considerata anche una brava cuoca - osserva- e dato che allora i pranzi di nozze si facevano in casa, venivochiamata a organizzarli».E ora? «Fino a pochi anni fa ho tenuto la cura della casa. Ora miaccudisce mia figlia Nuccia». Maria Laura ha avuto cinque figli:Antonietta, Gianbortolo, Giacomo, Milena e Nuccia, sei nipoti eotto pronipoti.L’ultima domanda: come è stata la sua vita? «Semplice, serena,tranquilla con momenti buoni e meno buoni (pensa nel caso allascomparsa del marito ed a quella abbastanza recente della figliaAntonietta) e ringrazio Dio che me l’ha concessa».

Sergio Tiraboschi

Auguri a Nonna Maria Laura Carminati...

Per Angela Carminati fiori e pergamena dal Comune. Presentianche gli assessori Zanchi e Capelli. Taglio della torta con

una candelina, la prima del secondo centenario, nella sua casa diSan Cipriano sul Monte di Zogno, per nonna Angela Carminatiche lunedì 18 febbraio ha festeggiato il suo 101° compleanno.Le sono stati accanto alcuni familiari, il sindaco Angelo Capelli,

gli assessori Mario Zanchi e Domenico Capelli, che hannoespresso ad Angela Maria, che è la decana di Zogno, gli auguri af-fettuosi dell’intera comunità zognese.«Lei è un patrimonio vivente di Zogno - ha detto il sindaco -. Ungrande libro di ricordi del passato che sta scomparendo e la cuimemoria si conserva proprio nelle persone che invidiabilmenteraggiungono in piena lucidità queste venerande età».Ad Angela Maria sono stati consegnati una pergamena conespressioni di affetto della cittadinanza e un mazzo di fiori. «Nonavrei mai pensato - ha affermato ringraziando commossa perl’inatteso omaggio - che nella mia casa sarebbero arrivate a far-mi gli auguri persone tanto importanti e le ringrazio di cuore».Poi il taglio della torta e una simpatica conversazione tra gli ospi-ti. La festeggiata ha intrattenuto tutti piacevolmente con tanti ri-cordi del suo lungo vissuto dimostrando comunque di essere at-tenta al presente con cui riesce a mantenersi in contatto pur vi-vendo interamente le sue giornate nella casa di San Cipriano.Suo il compito infine di tagliare la torta. Quindi il brindisi conl’augurio di un nuovo incontro al 102° compleanno. «Ringraziodi cuore per gli auguri - ha risposto la nonna -, ma forse è pro-prio ora di andare alla casa del Signore che ringrazio perché miha già fatto vivere fin troppo a lungo e serenamente». S.T.

...e a Nonna Maria Angela Carminati

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8 MARZO 2008

Douglas Mac Arthur era un genera-le duro, dalla tempra di acciaio.

Sorprese tutti quando si è scoperto cheun giorno aveva scritto:“Per professione faccio il soldato e nesono orgoglioso. Ma sono più orgo-glioso, infinitamente più orgoglioso,di essere padre. Un soldato distruggeper poter ricostruire, il padre costrui-sce sempre, non distrugge mai. L’unoha la potenzialità della morte, l’altroincarna la creazione e la vita. La miasperanza è che mio figlio, quando mene sarò andato, mi ricordi non in batta-glia, ma in casa mentre ripeto con lui lapreghiera quotidiana.”La figura del papà è determinante nel-la vita del bambino e ci auguriamo chetutti i nostri papà comprendendo la re-sponsabilità del loro ruolo si compor-tino di conseguenza per poter esseredegni di festeggiare la loro festa contutte le carte in regola.

LE BEATITUDINI DEL PAPÀBeato il papà che pensa alla mamma el’aiuta non solo quando il campionatodi calcio è finito.Beato il Papà che sa resistere alla vo-

glia di TV per regalare qualche ora ditenerezza in più.Beato il papà che è convinto che il la-voro non è tutto: è meglio un fascio dibiglietti di 50 euro in meno che lo sfa-scio della famiglia.Beato il papà che fa il bene prima diparlarne.Beato il papà che, di tanto in tanto, simette in contatto con il Padre che è neicieli.

Beato il papà che impara dalla parabo-la (Lc.15,11-32) a mai smettere di fareil papà. Dal buon Dio avrà benedizio-ni, dai figli consolazioni.

Suor Nives

Caro Ivan, Caro Presidente, ora che i riflettori dei media si sono ab-bassati, non per non seguire l’iter dellatua malattia, ma per il giusto e dovero-so rispetto alla tua privacy e a quella ditutti i tuoi cari, io sono certa che riusci-rai a superare anche questo difficilissi-mo momento con la stessa grinta con laquale hai superato le non poche diffi-coltà. Quante volte ti abbiamo vistosoffrire in silenzio per ingiuste accusedella tifoseria e, sempre, hai saputoreagire e proseguire. Adesso che siamoin tema di Risurrezione attendiamo an-che noi fiduciosi il tuo risveglio perchétu possa riprendere, col tuo solito cipi-glio, la battaglia della quotidianità. Ibambini della nostra scuola materna tivogliono dedicare un canto: SEI FOR-TE PAPÀ interpretando i sentimentidei tuoi meravigliosi figli Francesca eAlessandro e del tuo amato nipotinoTommaso

19 marzoFesta del papà

SCUOLADELL’INFANZIA

PARITARIACAVAGNIS

paura della solitudine, del giudizio degli altri, della sofferenza,che gli altri possono fare a meno di me, di essere scaricati daglialtri, di non essere necessari, che gli altri non ci guardino, nonci considerino. Opposto della paura è il CORAGGIO non la te-merarietà. Il coraggio e la fortezza si vedono nelle occasioniche la vita ti offre quotidianamente (non nelle paure che vai acercare tu!) come affronti una malattia, quando porti avantiun’opera ingrata per cui non avrai applausi. 2) L’IMPAZIEN-ZA – L’INCOSTANZA opposte alla PAZIENZA, la capacità disopportare, il tener duro, la capacità di perseverare. Resistenzaè un altro nome della pazienza. 3) LA FEDELTÀ, LA STABI-LITÀ il saper mettere le radici, fedeltà ad una persona, ad unrapporto, ad un lavoro, ad un’amicizia, ad un impegno preso,alla parola data. Il contrario è la MOLLEZZA, non avere nervi,non avere spina dorsale, non avere volontà. La fortezza è ancheforza di combattimento, capacità di lottare, contro il male che è

dentro di noi: la lotta contro l’amor proprio contro l’io, è far ta-cere quella voce che ci porta lontano dalle scelte evangeliche.Senza rinunce non si va avanti nelle virtù e nel cammino spiri-tuale. Ef 6,10-17: la lotta spirituale. Gesù affronta satana conquali armi? Mt 4,1-11 con il digiuno, con la rinuncia agli appe-titi, con la preghiera e ricorrendo alla Parola di Dio. Maria èsimbolo della fortezza, viene invocata come VIRGO POTENS,noi possiamo rintracciare in lei tutti i tratti descritti, non a casoè modelle del cristiano. Un ultimo aspetto della fortezza è laDISPONIBILITÀ: non aver paura ma avere il timore di Dio. Lapaura di perdere Dio, tutto il resto non fa più paura, neppure lamorte ed è ben espresso nel salmo 23, neanche dovessi cammi-nare in una valle oscura, io non temerei alcun male perché tu misoccorri anche nella mia fragilità.Buon cammino di santità con la luce delle virtù.

Anna

C AT E C H E S I A D U LT I E G I OVA N I : L E V I R T Ù C A R D I N A L I continua da pag. 6

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ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

9MARZO 2008

I l giorno 11 gennaio 2008, presso l’Oratorio di Zogno, siriunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale della Parroc-

chia di Zogno.Presenti: don Angelo, don Samuele, Giorgio Avogadro, Ro-saria Attoli, Giancarlo Zanchi , Giusi Cattaneo, Lina Calza-vacca, Bruno Marconi, Luisa Zambelli, Giovanni Sonzo-gni, Lino Micheli, Alberto Valvassori, Pierluigi Ghisalber-ti, Annalisa Pesenti, Diego Mosca.Verbalizzazione: Luisa Zambelli.

Ordine del giorno:1) il Consiglio Pastorale Parrocchiale: caratteristiche e fun-

zioni, così come sono presentate nel volume ”37° Sinododella Chiesa di Bergamo”

2) attività ed iniziative parrocchiali del periodo in corso3) varie ed eventuali

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1) dopo la lettura delle pagine del volume “37° Sinodo del-la Chiesa di Bergamo” dedicate al Consiglio Pastorale, donAngelo osserva che, nonostante i tentativi di maggiorecoinvolgimento, il Consiglio Pastorale Parrocchiale non èmolto sentito dentro la comunità.La riflessione dei presenti fa emergere molti spunti:- la necessità che ci sia un Piano Pastorale effettivo- che sia possibile orientare l’attività pastorale verso tra-

guardi comuni di crescita e di cambiamento- che si faccia informazione efficace sulla Parrocchia, sul

Consiglio Pastorale Parrocchiale, sul Vicariato,- che si cerchi di avere persone nuove nel Consiglio pasto-

rale e nelle riunioni parrocchiali in genere- che sia possibile incontrare la comunità per ascoltarne le

necessità- che si colgano tutte le occasioni per avvicinare le persone,

anche se lontane

Mentre don Angelo osserva che il piano pastorale c’è, vis-suto, anche se non scritto, Don Samuele ricorda l’ampioventaglio di occasioni proposte ai ragazzi e le attività mes-se in campo per gli adulti, alcune delle quali con rispostadavvero soddisfacente (incontri su tematiche educative im-portanti, catechesi nei tempi forti dell’anno liturgico e si-stematica lungo l’anno ...); i passi successivi potrebberoprevedere qualche iniziativa per incrementare le presenzeall’interno del Consiglio Pastorale Parrocchiale e per crea-re i ministri straordinari per l’Eucaristia.

2) Don Samuele informa che la Commissione Adolescentie Giovani sta organizzando alcuni incontri di formazioneper genitori sul tema dell’educazione all’Affettività e allasessualità; il programma è stato costruito sulla base di alcu-ne letture e di una serie di domande e problemi, in seguitopresentati all’equipe di psicologi degli Ospedali Riuniti checondurrà gli incontri.Vengono infine presentate le iniziative, parrocchiali e inter-parrocchiali, oltre alla settimana di San Giovanni Bosco e altema “Il servizio”.

3) il Parroco informa che per la Quaresima verranno distri-buiti i libretti-guida per la preghiera nelle famiglie.

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Il prossimo Consiglio Pastorale successivo è previsto per il12 febbraio 2008 alle ore 20.30 e avrà il seguente ordine delgiorno:- Accoglienza del svolto sul capitolo del Sinodo da presen-

tare al Consiglio pastorale vicariale.- Impegni della Quaresima e della Pasqua.- Varie ed eventuali.

1 1 G E N N A I O 2 0 0 8

Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale

Preghiamo con la Chiesa (L’Apostolato della preghiera)Le intenzioni devono essere precedute dalla recitadella preghiera riportata qui sotto:

Cuore divino di GesùIo ti offro, per mezzo del Cuore Immacolato di Ma-ria, Madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eu-caristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sof-ferenze di questo giorno, in riparazione dei pecca-ti e per la salvezza di tutti gli uomini, nella graziadello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre.

Generale - Perché si comprenda l’importanza del perdono e della riconcilia-zione fra le persone e i popoli, e la Chiesa con la sua testimonianza diffondal’amore di Cristo, sorgente di nuova umanità.

Missionaria - Perché i cristiani, che in tante parti del mondo e in varie manie-re sono perseguitati a causa del Vangelo, sostenuti dalla forza dello SpiritoSanto, continuino a testimoniare con coraggio e franchezza la Parola di Dio.

Dei Vescovi - Perché, di fronte alle difficoltà che i giovani incontrano nel pro-gettare il futuro, gli adulti sentano la responsabilità di trasmettere e testimo-niare uno stile di vita che sostenga il desiderio delle nuove generazioni di co-struire la civiltà dell’amore.

Mariana - Perché la Vergine Immacolata, Regina della pace e dei cuori, ot-tenga all’umanità intera il prezioso dono della pace promulgata dal Cristo ri-sorto: pace fra cielo e terra, pace fra tutti i popoli, pace nei nostri cuori.

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ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

10 MARZO 2008

Oggi 1 febbraio il postino mi ha con-segnato la letterina del fedelissimo

Gruppo Missionario, che mi mandavagli auguri di Natale: rispondo per e-mailper non arrivare dopo Pasqua. Qui stapiovendo. Cosa quasi strana anche sestiamo nel tempo delle piogge. Ognipioggia è un’allegria e una speranza.Questo periodo dell’anno qui è tempo di

ricominciare: è tempo di piantare, rico-minciano le scuole dopo il mese di gen-naio di vacanza, ricomincia con più nor-malità la vita della parrocchia, del sinda-cato e delle associazioni contadine. Zo-gno Notizie arriva regolarmente, con ilritardo normale, e posso accompagnareun po’ la vita di Zogno, i poemi di donGiulio, l’impegno di tanti gruppi pasto-

rali. Grazie di tutto, di quello che fate,delle preghiere, della collaborazioneeconomica che fate arrivare attraverso dime a tanti contadini di questo serto. Do-po Pasqua passerò una settimana a Ber-gamo per sistemare - dopo la morte del-la mia mamma- ogni cosa.Un abbraccio a tutti

P. Maurizio Cremaschi

Dalla ColombiaCaro Gruppo Missionario,

un saluto speciale a tutti voi e alle vostre famiglie. Dopo al-cuni mesi senza sentirci, mi faccio vivo per comunicarvi chemia madre è ormai molto prostrata per la malattia che l’hacolpita sei anni fa, e che ha sopportato sempre con grandepazienza. Noi fratelli le stiamo accanto e facciamo quel chepossiamo, con l’aiuto di Dio e della Madonna; purtroppo avolte io mi devo assentare per l’impegno pastorale, ancheper sostituire un caro amico sacerdote, lui pure ammalato.La Diocesi in cui ritrovo è stata provata dal Signore con lapartenza verso la Casa del Padre di tre confratelli diocesani

in due mesi, perciò il Vescovo ha dovuto fare degli sposta-menti, e tra questi anche il mio. La mia nuova Parrocchia èNuestra Senora del Amparo (Nostra Signora Protettrice),sempre a Bogotà, una parrocchia con le stesse caratteristichedelle altre dove sono stato. Oggi ho ricevuto 5 vostri pacchi,che aprirò questa sera insieme al gruppo, perché per noiaprirli è una festa. Dio benedica tutte le persone che donanoquanto inviate, a tutti doni pace del cuore, salute, energia percontinuare a fare il bene con questa sollecitudine. Poi vi rac-conterò come sono arrivati, una sorpresa!Dio vi benedica e la Madonna vi protegga sempre

Don Luis Carrascal

G iusy cara e caro Gruppo Missiona-rio,

anche quest’anno ci è giunto-unitamenteagli auguri natalizi- il vostro prezioso re-galo. Non ho parole per ringraziarvi perquanto fate, sempre nel segno dell’affet-

to per suor Vincenziana, per noi , ma letrovo nelle parole della vostra lettera:“...con gioia doniamo per i bisogni piùurgenti dei nostri fratelli eritrei”. È lavostra gioia che ci dona speranza anchein questo momento non facile che questo

Paese sta attraversando e sono sicura cheil Signore in questo nuovo anno vi bene-dirà, insieme ai vostri cari .Con affetto

Suor Libanos Ayele,con le Suore Comboniane

Carissimi tutti del Gruppo Missionario di Zogno,vi mando questa bella poesia sulla Pace; l’autore è un alunno del-

la nostra “Escola Nossa Senhora da Paz”, vincitore del Concorso“Giovani Scrittori”, primo fra 2000 studenti scelti fra tutte le scuolepubbliche e private di Teresina. È stata una grande gioia per tutti : Di-rettori, Professori e Alunni; immaginatevi la mia allegria! Istintiva-mente vado ripensando ai tempi passati quando non c’era né acqua,né luce, né strada... Un giorno andai in centro città per fare fotocopiedi alcuni canti popolari. Quando tornai, si riunirono parecchi bambi-ni e adolescenti ed anche qualche giovanotto. Tutti stendevano la ma-no perché volevano un foglio, ma poi quando si trattò di leggere...nessuno sapeva leggere! E oggi, con 4000 alunni, il migliore di tuttele scuole di Teresina è uno dei nostri! Benedetto sia Dio! Per la Suagrande bontà è stata possibile questa trasformazione. Ringraziata siala Madonna, protettrice della scuola a Lei dedicata. E la mia gratitu-dine profonda e commossa va a voi, cari e generosi benefattori, per-ché senza di voi, che volontariamente vi siete fatti ministri dellaProvvidenza, non si sarebbe realizzato nulla!Dio vi benedica sempre più!Vostro

P. Pedro Balzi

I Missionari scrivono

A PazSe nell’uomo abita la PaceDipende da me...Sorridere in paceE allo scoraggiato concedere allegria.Guardare in PaceE al bambino necessitato dare conforto.Ascoltare in PaceE all’umiliato sollevare la testa.Abbracciare la PaceE al debole rinnovare le forze.Sentire in PaceE all’umanità dare un desiderio:Che si rallegrino tutti, sorridendo, guardando,Ascoltando, toccando,Abbracciando, sentendo e amando

LA PACE

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Cervelli in fuga

Arriva il momento più importante dell�anno... La Pa-squa, l�occasione per sentirci ancora una volta di piùuniti a Gesù. Ragazzi, gli appuntamenti di questo perio-do ci chiederanno impegno ma soltanto se saremo tuttiinsieme li riusciremo a vivere alla grande... e allora la-sciamoci coinvolgere, lasciamo che Lui ci conduca inquesta avventura emozionante: la vita... Don Samu

Attivo e vivace

La pallavolo e la musica

A un passo dal sogno

Organizzazione e interessereale nei confronti

degli alunni

Università

Ai miei amicie ai dolci

Con don Samu stiamoaffrontando l�esperienza

di aiuto ai Barboniin Bergamo

Un viaggio per due personeai Caraibi

Descriviti in pochi aggettivi

Quali sono le tue passioni?

L�ultimo libro che hai letto?

Cosa mancanella scuola oggi?

Cosa faraidopo la maturità?

A che cosanon rinunceresti mai?

Sei impegnatonel volontariato?

Oppure vorresti farlo?

Ti regalo un bigliettoper?...scegli tu!

Simpatica ed estroversa

Ce ne sono tante,ma la più importanteè stare con i miei amici

Il dono supremo (Coelho)

L�attenzione alle tematiche

della società moderna

Penso che continueròa studiare per fare un lavor

o

che mi permetta di stare

a contatto con i bambini

Alla ricerca dellarealizzazione dei miei sogni

Si, presto serviziouna volta al mese alla mensa

in stazione a Bergamo

Un viaggioin Nuova Zelanda

Con il mese di Marzo abbiamo deciso di proseguire con il nostromagico gruppo Ado... Questa volta tocca ai nostri amici del 5°anno delle superiori...

VITE A CONFRONTO... Di Francesco

GiordanoMazzoleni18 anni

PaolaChiesa18 anni

SPAZIO EVENTI

MARZO 2008

Spiritualità

7: Via Crucis con gli Ado

della Vallea San Giovanni Bianco.

15: incontro di preghiera

in seminario

20: Adorazione notturna

Adolescenti e Ado

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12 MARZO 2008 Cervelli in fuga

La rubrica di attualità del me-se di marzo ci offre un reso-conto della attività svolte edelle novità accadute nei primidue mesi dell�anno tra noi ado-lescenti.Alla fine di Gennaio il nostrooratorio è stato mobilitato perla festa di San Giovanni Boscoche ci ha visti protagonisti in al-cuni appuntamenti tra cui va ri-cordato l�incontro vicariale dinoi ado (circa 80) tenutosi adAmbra sul tema del SERVIZIO.È stata un�ottima occasione perconoscere la realtà dei volonta-

ri della croce rossa, i quali cihanno parlato della bellezza delsentirsi utili agli altri anche inmomenti complicati come inci-denti, malattie, ecc...

Il calendario liturgico di que-st�anno ha portato la quaresimaad iniziare prestissimo e quindisubito dopo la Festa di San Gio-vanni Bosco è giunto per noi l�ap-puntamento del carnevale cheha visto il nostro oratorio impe-gnato con il carro di Ratatoille,pieno di piccoli topini balleriniche hanno animato insieme agli

altri carri dei paesi vicini il po-meriggio di Domenica 6 Feb-braio con tanta allegria.

La novità di questi ultimi mesi èstata l�animazione �musicale�della messa della domenica del-le ore 11, tenuta dal neonatogruppo chitarra.Carissimi ragazzi e genitori, viaspettiamo tutte le domenicheper vivere con ancora maggioreintensità l�incontro con Gesù...Non mancate perché soltantovoi potete rendere più belloquesto momento...

...ATTUALITÀ...Momenti di vita

in Oratorio

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Mi chiamo Paola e faccio parte delgruppo giovanissimi dell�oratorio diZogno (dalla V sup.) , che quest�an-no ha deciso d�intraprendere un�av-ventura interessante. Del nostrogruppo fanno parte diversi giovanidi Zogno e limitrofi che hanno ac-cettato la sfida di don Samuele:impegnarci a curare la nostra fedenella spiritualità e nella carità. Ilcammino prevede due incontri almese: uno �teorico�, di riflessionesui testi biblici, in particolare sullibro di Giobbe, condotti dal don.Nel secondo incontro prevede ilservizio alla mensa dei poveri diBergamo.Prima di �passare all�azione� abbia-mo partecipato a quattro incontri

di formazione, tenuti da don Fau-sto Resmini, il responsabile delservizio �pasto caldo� e direttoredella comunità Don Milani di Sori-sole, in cui ci è stato spiegato larealtà che avremmo incontrato, ciòche saremmo stati invitati a fare,la situazione in cui ci saremmo tro-vati una volta arrivati in luogo. Cisiamo organizzati in modo tale dacostituire quattro gruppi, alcunigiovani dell�oratorio, alcuni ragazzidell�istituto David Maria Turoldo ealcuni Scout del gruppo di Zogno,così da garantire la nostra presen-za in stazione ogni martedì e gio-vedì della prima e della terza setti-mana di ogni mese da Febbraio finoa Maggio. In queste date, il gruppo,

unito ad altri volontari,presta solitamente il suoaiuto, prima presso la co-munità di Sorisole, nellapreparazione e sistemazio-ne delle vivande, e poi pres-so l�ultima pensilina dellastazione dei pullman di Ber-gamo, servendo ai tavoli ipiatti e le bevande dalle21.45 fino alle 23.00 circa.Qualunque maggiorenne vo-lesse unirsi a noi in questainiziativa o volesse avereulteriori informazioni, ècaldamente invitato a con-tattare don Samuele al nu-mero 333 6341454.

13MARZO 2008Cervelli in fuga

All�interno della nostra nuova rubrica che nasce con l�intenzione di dare spazio a tuttequelle esperienze �positive�, individuali o di gruppo che vengono svolte da moltissimepersone della nostra comunità in questo mese di Marzo vorremmo presentarvi una nuo-va esperienza dei giovani dell�oratorio di Zogno che hanno deciso di investire un po� delloro tempo in modo buono. L�esperienza ci verrà presentata da una delle partecipanti.

...PROTAGONISTI...Tra spiritualità e servizio caritativo

alla mensa dei poveri di Bergamo

Ci scusiamo per alcuni disguidi ma nel bollettino precedenteil numero a cui mandare gli sms era sbagliato,con questo mese di Marzo tutto andrà liscio.

La nuova rubrica nella quale siete voi i protagonisti,vi chiediamo di spedirci il vostro parere via sms

al numero 333 3473031a riguardo della domanda:

lista per la moratoria contro l�aborto di Giuliano FerraraFavorevoli o contrari?

I vostri commenti verranno pubblicatiil prossimo mese...

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Una nuova scuola di preghiera.�Cose di ogni giorno� è un percorso diformazione alla preghiera che noiado vivremo in Seminario da Ottobrefino a Maggio. Qualcuno si doman-derà: e il dopo preghiera in città altaa bere qualcosa dov�è finito? Tran-quilli, tutto è già programmato! Con-tiamo di essere numerosi come loscorso anno, vi avvisiamo che la par-

tenza alla voltadel semina-rio è fissata

per le 19.45ogni venerdì

sul sagrato del-la chiesa.

LE SOLUZIONI SUL PROSSIMO NUMERO

Per eventuali suggerimenti contattaci alla e-mail: [email protected]

ORIENTUNIVERSITÁcontinuiamo con “Fisica”In questo mese l�articolo sull�orienta-mento universitario si butta suun�università non troppo promossa ul-timamente. Questa volta a presen-tarsi è Sara (21 anni)Quale università frequenti? Fre-quento il secondo annodel corso di laurea in fi-sica presso l�Universitàdegli Studi di Milano.Come mai questa scel-ta? Perché ho semprepreferito le materiescientifiche e perché misembrava interessantepoter approfondire ilmondo della matematicainsieme a quello, menoastratto, della fisica.Che preparazione avevi nel campo?Ho fatto il liceo scientifico, quindiavevo una buona base per queste ma-terie; grazie allo scientifico inoltreho acquisito un buon metodo di stu-dio.Sei soddisfatta della tua scelta? Sì,abbastanza.

Studi molto? Dipende daiperiodi: nei periodid�esame sì; durante lelezioni invece faccio ilminimo indispensabile

anche perché il tempoche rimane non è molto.

Devi rinunciare a qualcosadi importante? A un po� di

tempo libero, però facendo qualchesacrificio non ho dovuto rinunciare aimiei hobby, in primis alla pallavolo!Qualcuno ti ha condotto nella sceltauniversitaria? No, ho scelto da sola.La cosa più bella della tua università?

I laboratori, dove puoiapplicare quello che studie il fatto che gli studentinon sono molti per cui siha un rapporto più diret-to con i professori.Come fai a mantenerti?I miei genitori soprat-tutto, ma nelle piccolecose mi arrangio facendoripetizione e qualsiasi al-tro lavoretto mi capitisottomano.

Cosa vorresti fare dopo l�univer-sità? Non ho ancora le idee chiareperché le possibilità lavorative sonomolte anche per il fatto che i laurea-ti in questa facoltà sono pochi.Che consiglio daresti a chi volessefare la tua stessa strada? Prima ditutto pensarci bene perché alcunicorsi sono davvero difficili da segui-re, poi di valutare il fatto che, comeper altre facoltà scientifiche, nonbasta studiare ma bisogna capire afondo le cose, infine di cercare di ri-manere quanto più possibile in paricon gli esami perché sono collegatitra loro e se ne salti uno viene più dif-ficile prepararsi per quelli dopo.

INCONTRI PER NOI ADO

GIOCHI

Michele

Il piatto della regina margherita

Il nostro missionario d.o.c. zognese

Si fa alla consacrazione

La Tirada di tole lo caccia

Al bar prima dei pasti

Il giorno di magro e digiuno

Si svolgeranno il 13 Aprile

La festa di Pasqua

Il vizio capitale della noia

!!!

14Marzo

14 MARZO 2008 Cervelli in fuga

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15MARZO 2008

Nell’ultimo incontro in questo spazio (e accanto a questo sen’è aperto uno anche nel sito dei giovani di Endenna

www.myfriends2008.com) abbiamo considerato la definizionedi tanti nostri adolescenti come di “ragazzi sregolati” , cioè sen-za regole o incapaci di osservarle. Per capire un po’ meglio laquestione, credo occorra dare un’occhiata, ai cambiamenti piùevidenti che la famiglia ha vissuto in questi decenni. Questo, ov-viamente, non ci fornirà una risposta esaustiva, ne facili soluzio-ni; ma, spero, ci possa fornire spunti di riflessione utili a com-prendere sempre più e meglio quanto stiamo vivendo. Fino aqualche decennio fa la famiglia rappresentava una sorta di cin-ghia di trasmissione di valori. In tale ambito l’apprendimentodelle varie norme di comportamento regolatrici della vita comu-ne era uno dei capisaldi del processo educativo. Spesso, infatti, igenitori con cui parlo, descrivono la loro famiglia d’origine co-me caratterizzata da relazioni genitori-figli piuttosto distanti eformali, orientata alla responsabilizzazione precoce e ad un’al-trettanto precoce emancipazione dei figli. Potremmo affermareche la rigida gerarchia tipica di una famiglia governata da un’au-torità paterna indiscussa forniva ai ragazzi e alle ragazze di allo-ra la spinta motivazionale necessaria a volgere lo sguardo altroveabbastanza in fretta. Pensiamo solamente al problema della co-siddetta libertà sessuale non consentita: “Finché sei in casa miafai quello che dico io” e per questo i figli non vedevano l’ora diavere una casa tutta loro. Ho fatto questo esempio perché abba-stanza eclatante, ma questo vale anche per tante altre realtà. L’at-tuale società post industriale consente invece alle famiglie un be-nessere economico sufficiente per mantenere i figli al proprio in-terno più a lungo, senza spingerli troppo in fretta verso un’atti-vità professionale che peraltro (oggi purtroppo è sempre più ve-ro) non è in grado di garantire. L’attuale contesto socio-econo-mico, infatti, nella sua variegata complessità, richiede ai giovaniun bagaglio più ricco e differenziato di informazioni e compe-tenze che consenta loro l’accesso al mondo del lavoro (semprenella speranza che l’istituzione scolastica riesca effettivamentead offrire loro tutto questo bagaglio. Le ultime ricerche non of-frono spunti per stare molto allegri! Ma questo è un altro proble-ma...). Orbene, proprio queste condizioni, tra le altre, tendono aprolungare la permanenza dei figli all’interno della famiglia diorigine oltre i tempi “biologici” dell’adolescenza (che oggi parearrivare fino ai 25 anni!) rendendo così necessaria la creazione dinuove regole di convivenza che tengano in debito conto la pre-senza di giovani adulti spesso non più soggetti all’autorità geni-toriale. Il rischio, a questo punto, è che così si tenda ad organiz-zare le condizioni di vita di questi giovani adulti in una sorta diadolescenza infinita, resa peraltro disarmonica dallo squilibriofra sviluppo fisico e intellettivo più precoce che in passato, cuiperò non corrisponde una pari autonomia economica e psicoaf-fettiva. Si tratta di giovani poco sollecitati ad “uscire” dalla casapaterna a causa della carenza di opportunità lavorative ed abitati-ve, ma anche poco motivati loro stessi a farlo per la possibilità digodere, dentro le pareti domestiche, di un accudimento “gestiona-le” e insieme di una libertà di movimento ben diversa da quella deiloro predecessori. Ma occorre considerare ancora altre modifica-zioni che hanno inciso profondamente nell’humus che costituisce

le nostre famiglie. Alla rigida suddivisione dei ruoli fra genitoriche era tipica della famiglia del passato, è venuto a crearsi, in que-sti ultimi anni, un nuovo equilibrio, benché ancora fragile e con-flittuale, definito dalla sovrapposizione dei ruoli tra le figure pa-rentali. È un equilibrio che si esprime anche attraverso una mag-giore flessibilità e libertà nel rapporto tra i componenti della fami-glia tale da favorire reciprocità e disponibilità all’apertura e al dia-logo. In tale ottica la crisi del padre come unico depositariodell’autorità e del potere familiare ha portato ad una maggior “de-mocrazia” affettiva nelle relazioni familiari. Ciò che i sociologi epedagogisti, psicoanalisti e psicologi sociali hanno definito “lati-tanza del ruolo paterno” (i nostri famosi “padri pallidi”) fa riferi-mento in particolare alla crisi di quei valori tipicamente paterniche investono le dinamiche relazionali e le strategie educative del-la nuova famiglia: si tratta di valori disinvestiti e, a volte, temuti daentrambi i genitori perché da un lato rimandano a un padre autori-tario che gli attuali genitori sono ben decisi a non replicare,dall’altro rappresentano un mondo esterno alla famiglia insoddi-sfacente e talvolta persecutorio, rispetto al quale la famiglia si po-ne come rifugio, una nicchia da proteggere e preservare. Il nuovopadre, che emerge anche dalle caratteristiche diffuse tra i genitoricon cui mi capita di discutere, è un individuo diverso dai suoi pre-decessori, è una figura che non disdegna di svolgere quella fun-zione affettiva che in passato era di esclusivo appannaggio dellamadre; è un padre che vuole stabilire una relazione affettiva pre-coce con il figlio (dal concepimento fin nella sala parto) e che perentrare in rapporto con il neonato accetta di imparare ad usare illinguaggio degli affetti, sviluppando così nuove competenze co-municative. Le funzioni di questo padre non appaiono dunquemolto distinguibili da quelle di una madre che ha ceduto, a suavolta, il dominio esclusivo della comunicazione affettiva familia-re, ottenendo però in cambio competenze in aree che erano diesclusivo presidio paterno in passato. La moglie del nuovo padreè infatti una donna che ha spostato parte dei propri interessi e del-le proprie competenze all’esterno della famiglia. Grazie a questonuovo status, questa nuova figura materna ha assunto in partequella funzione di ponte tra famiglia e società che era in passato diesclusiva competenza maschile. Dunque siamo di fronte ad unafamiglia che al suo interno è caratterizzata da una certa sovrappo-sizione fra ruoli parentali e da relazioni tendenzialmente pariteti-che, fondate sull’ascolto e sulla condivisione reciproca; il suo rap-porto con l’esterno risulta invece marcato da preoccupazioni e ti-mori. Il quadro è dunque quello di una cultura affettiva della fa-miglia contemporanea tendenzialmente democratica al suo inter-no, e invece barricata e difesa nei confronti di un mondo esternoritenuto infido e pericoloso. E evidente come quest’aspetto dellacultura affettiva della nuova famiglia possa favorire una rappre-sentazione dell’adolescenza dei figli, sinonimo di inevitabileapertura della nicchia all’esterno, quale situazione a rischio, capa-ce di incrinare per sempre tranquillità e benessere familiare. Daqui, il rapporto conflittuale con alcune regole che sembrano per-cepite dai nostri “ado” solo come limitazioni inconcepibili alla lo-ro libertà.

Cordialmente, DON LUCIANO2- continua

Nella terra di mezzo: adolescenti, regole e nuova famiglia

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16 MARZO 2008

G iovani, educatori e famiglie del vicaria-to di Brembilla - Zogno si sono riuniti

nella chiesa parrocchiale di Poscante per laMessa di chiusura della settimana dedicata aSan Giovanni Bosco.Nei giorni precedenti, nelle diverse parroc-chie del vicariato, si erano sviluppate ini-ziative rivolte ai ragazzi, con proiezioni ci-nematografiche, cene in oratorio e giochi,mentre i genitori e gli animatori dell’ora-torio hanno seguito incontri sul tema delservizio.La Messa conclusivaa Poscante è stata pre-sieduta da don Miche-le Falabretti, direttoredell’Ufficio per la Pa-storale dell’Età Evolu-tiva, e alla celebrazioneerano presenti anchedieci sacerdoti del vica-riato. Don Falabretti,nell’omelia, si è rivoltoai più giovani. “Voi sieteil futuro del mondo - hadetto - delle vostre co-munità, delle vostre fa-miglie e gli adulti vi guar-dano e si preoccupano pervoi perché sperano che il vostro cuore siatoccato dal bene”.Partendo poi dall’intuizione di don Bosco,ha sviluppato una riflessione sul significatodell’oratorio all’interno della comunità.“L’oratorio è soprattutto vita insieme e ac-coglienza. - ha spiegato - in questo luogopermettiamo ai ragazzi di incontrarsi e dicrescere insieme ed occorre ripensare a co-me viviamo le relazioni e alla nostra capacità

di coinvolgere i ragazzi e le famiglie nellavita della comunità”.Don Michele ha invitato poi a costruire re-lazioni profonde, offrendo cura e aiutando ipiù giovani nell’incontro con il Signore.“Possiamo imparare ad essere piccoli da-vanti agli altri, - ha detto - scoprendo che inciascuno vive la presenza di Cristo”.Nella parte conclusiva dell’omelia ha parla-

to di oratorio come scuoladel servizio. “Viviamo inun mondo che da questopunto di vista non ci haaiuta, - ha spiegato - dove èimportante il successo, laforza e l’arrivare primi. Ilservizio è l’atteggiamentoche ci fa comprendere ilsenso profondo della vi-ta. Voi adolescenti loscoprite nelle settimanedel Cre, quando vi occu-pate dei più piccoli,quando scoprite che co-sa vuol dire essere im-portante per l’altro equando sapete essere

presenza che cura”.Durante la celebrazione i sacerdoti sono sce-si fra i banchi per accendere i lumini distri-buiti ai presenti e ciascuno ha poi deposto lasua luce ai piedi dell’altare davanti all’im-magine di don Bosco, come segno dell’im-pegno a vivere con passione il cammino cri-stiano.Al termine gli animatori dell’oratorio diPoscante hanno offerto a tutti un rinfresco,con dolci e bevande calde.

Monica Gherardi

“Adotta un nonno” alla quarta edizioneAnche quest’anno prenderà il via dal mese di marzo il

progetto “Adotta un nonno” in collaborazione conl’oratorio di Zogno.Siamo giunti ormai alla quarta edizione di questo preziosomomento che ha come obiettivo quello di favorire lo scam-bio tra generazioni. Il tema intorno a cui si incontreranno i

ragazzi di seconda media che frequentano il catechismo ealcuni ospiti della casa di riposo sarà il cibo... Insieme an-dranno alla scoperta dei sapori tradizionali delle regionid’Italia per poi gustare le ricette più curiose durante il pran-zo che concluderà il percorso.

Le animatrici

D A C A S A M O N S I G N O R S P E R A N Z A

Messa di San Giovanni Bosco a Poscante

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17MARZO 2008

Invito alla letturaI libri proposti per questo mese di marzo vogliono essere un aiuto pergiungere meglio preparati e sereni alla Pasqua, senza dimenticare cheil 19 marzo, San Giuseppe artigiano, è il giorno della festa del papà.

La poetessa Alda Merini ha unito nel sorprendente libretto Poema della croce una leggera epoetica prosa con un profondo spirito religioso. Il testo narra alcuni episodi della vita di Gesù,rivisti nel momento della passione e crocifissione. I piccoli brani che si susseguono, legati fraloro come perle d’una collana, trasformano il dramma della sofferenza e morte di Gesù, in unracconto d’amore e di speranza. Non sono parole da comprendere con la mente ma d’accoglie-re con la meraviglia di un dono. Le frasi virgolettate sono dette da Maria o da Gesù, le altre so-no del narratore che conduce il lettore nelle poesie-meditazione.“...conobbi tutte le tristezze terrene e nacque in me un cuore divino che mi scoppiò nel pettoquando mia madre mi vide appeso a una croce... Io, figlio di un falegname, ho scelto il legno permorire, ma dal legno si alzerà la mia gloria... Ero crocifisso ogni giorno dal dubbio degli apo-stoli, dal dubbio delle moltitudini... La mia carne flagellata diventerà un boccone per coloro

che hanno fame e sete di giustizia...”Poema della croce è un’opera ricca di poesia e di speranza cristiana che può aiutare a vivere con fede il periodo pasquale.Scrive la poetessa Merini: “credo che il cristianesimo e la poesia siano stati creati per la gioia dell’universo”.È un testo da leggere con la passione del cuore e la gioia in Gesù risorto.

ALDA MERINI - Poema della croce - ed. Frassinelli pp. 106 - € 9

Sabato Santo, 22 marzo, alle ore 16.00, nella nostra parrocchia ci saràla BENEDIZIONE DELLE UOVA. Per decorarle, grandi e piccoli in-sieme e per vestire la casa di gioia si propongono:

MARISA LUPATO - Lavori di primavera e per PasquaCiccio Riccio Children’s books, pagine 48, € 4,20CLARE BEATON - Primavera da giocareEdizioni Edi Cart, pagine 24, € 4,60

Un manuale scritto da un padre per i padri, particolarmente importante ed efficace ora che la figu-ra del papà comincia, finalmente, ad essere più presente e attiva nell’educazione e nella quotidia-nità dei figli.Il libro, semplice ed agevole, affronta i temi più rilevanti del rapporto padre-figli nell’infanzia enell’adolescenza; è scritto con chiarezza, con una punta qualche volta ironica. Fornisce una seriedi suggerimenti su come muoversi nell’educazione dei figli per farli crescere adulti equilibrati e se-veri, senza fare troppi guai.Perché ESSERE PADRE NON È FACILE, ESSERE UN BUON PADRE LO È ANCOR MENO.

IVANO BALDASSARRE - C’è anche il papà. Qualche consiglio per essere padri sufficiente-mente buoni - Edizioni Erickson, pagine 140, € 15,00

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18 MARZO 2008

Sotto la sua protezione si sono posti Ordini e Congregazio-ni religiose, associazioni e pie unioni, sacerdoti e laici,

dotti e ignoranti.Forse non tutti sanno che Papa Giovanni XXIII, nel salire alsoglio pontificio aveva accarezzato l’idea di farsi chiamareGiuseppe, tanta era la devozione che lo legava al santo fale-gname di Nazareth. Nessun pontefice aveva mai scelto que-sto nome, che in verità non appartiene alla tradizione dellaChiesa, ma il “papa buono” si sarebbe fatto chiamare vo-lentieri Giuseppe I, se fossestato possibile, proprio invirtù della profonda venera-zione che nutriva per questogrande Santo.Grande, eppure ancor oggipiuttosto sconosciuto. Il na-scondimento, nel corso dellasua intera vita come dopo lasua morte, sembra quasi es-sere la “cifra”, il segno di-stintivo di san Giuseppe. Come giustamente ha osser-vato Vittorio Messori, “lostarsene celato ed emergeresolo pian piano con il temposembra far parte dello straor-dinario ruolo che gli è statoattribuito nella storia dellasalvezza”. Il Nuovo Testa-mento non attribuisce a sanGiuseppe neppure una paro-la. Quando comincia la vitapubblica di Gesù, egli è pro-babilmente già scomparso(alle nozze di Cana, infatti,non è menzionato), ma noinon sappiamo né dove nèquando sia morto; non cono-sciamo la sua tomba, mentreci è nota quella di Abramoche è più vecchia di secoli.Il Vangelo gli conferisce l’ap-pellativo di Giusto. Nel lin-guaggio biblico è detto “giu-sto” chi ama lo spirito e la let-tera della Legge, come espres-sione della volontà di Dio. Giuseppe discende dalla casadi David, di lui sappiamo cheera un artigiano che lavorava

il legno. Non era affatto vecchio, come la tradizione agio-grafica e certa iconografia ce lo presentano, secondo il clichédel “buon vecchio Giuseppe” che prese in sposa la Verginedi Nazareth per fare da padre putativo al Figlio di Dio. Alcontrario, egli era un uomo nel fiore degli anni, dal cuore ge-neroso e ricco di fede, indubbiamente innamorato di Maria.Con lei si fidanzò secondo gli usi e i costumi del suo tempo.Il fidanzamento per gli ebrei equivaleva al matrimonio, du-rava un anno e non dava luogo a coabitazione né a vita co-

niugale tra i due; alla fine siteneva la festa durante la qua-le s’introduceva la fidanzatain casa del fidanzato ed ini-ziava così la vita coniugale.Se nel frattempo veniva con-cepito un figlio, lo sposo co-priva del suo nome il neona-to; se la sposa era ritenutacolpevole di infedeltà potevaessere denunciata al tribunalelocale. La procedura da ri-spettare era a dir poco infa-mante: la morte all’adulteraera comminata mediante lalapidazione. Ora appunto nelVangelo di Matteo leggiamoche “Maria, essendo promes-sa sposa a Giuseppe, si trovòincinta per virtù dello SpiritoSanto, prima di essere venutiad abitare insieme. Giuseppe,suo sposo, che era un uomogiusto e non voleva esporlaall’infamia, pensò di riman-darla in segreto”(Mt 18-19).Mentre era ancora incerto sulda farsi, ecco l’Angelo del Si-gnore a rassicurarlo: “Giu-seppe, figlio di Davide, nontemere di prendere con teMaria, tua sposa, perché quelche è generato in lei vienedallo Spirito Santo. Ella par-torirà un figlio, e tu lo chia-merai Gesù; egli infatti sal-verà il suo popolo dai suoipeccati” (Mt 1,20-21). Giuseppe può accettare o noil progetto di Dio. In ogni vo-cazione che si rispetti, al mi-

San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria

Mario DonizettiSan Giuseppecon Gesù BambinoBasilicadi Pontida

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19MARZO 2008

stero della chiamata fa sempre da contrappunto l’eserciziodella libertà, giacché il Signore non violenta mai l’intimitàdelle sue creature né mai interferisce sul loro libero arbitrio.Giuseppe allora può accettare o no. Per amore di Maria ac-cetta, nelle Scritture leggiamo che “fece come l’Angelo delSignore gli aveva ordinato, e prese sua moglie con sé”(Mt 1,24). Egli ubbidì prontamente all’Angelo e in questo mododisse il suo sì all’opera della Redenzione.Perciò quando noi guardiamo al sì di Maria dobbiamo an-che pensare al sì di Giuseppe al progetto di Dio. Forzandoogni prudenza terrena, e andando al di là delle convenzionisociali e dei costumi del suo tempo, egli seppe far vincerel’amore, mostrandosi accogliente verso il mistero dell’In-carnazione del Verbo. Nella schiera dei suoi fedeli il primoin ordine di tempo oltre che di grandezza è lui: san Giusep-pe è senz’ombra di dubbio il primo devoto di Maria. Unavolta conosciuta la sua missione, si consacrò a lei con tuttele sue forze. Fu sposo, custode, discepolo, guida e sostegno:tutto di Maria. (...) Quello di Maria e Giuseppe fu un veromatrimonio? È la domanda che affiora più frequentementesulle labbra sia di dotti che di semplici fedeli. Sappiamo chela loro fu una convivenza matrimoniale vissuta nella vergi-nità (cfr. Mt 1, 18-25), ossia un matrimonio verginale, maun matrimonio comunque vissuto nella comunione più pie-na e più vera: “una comunione di vita al di là dell’eros, unasponsalità implicante un amore profondo ma non orientatoal sesso e alla generazione” (S. De Fiores).Se Maria vive di fede, Giuseppe non le è da meno. Se Ma-ria è modello di umiltà, in questa umiltà si specchia anchequella del suo sposo. Maria amava il silenzio, Giuseppe an-che: tra loro due esisteva, né poteva essere diversamente,

una comunione sponsale che era vera comunione dei cuori,cementata da profonde affinità spirituali. “La coppia di Ma-ria e Giuseppe costituisce il vertice - ha detto Giovanni Pao-lo II -, dal quale la santità si espande su tutta la terra” (Re-demptoris Custos, n. 7).La coniugalità di Maria e Giuseppe, in cui è adombrata laprima “chiesa domestica” della storia, anticipa per così direla condizione finale del Regno (cfr. Lc 20, 34-36 ; Mt 22,30), divenendo in questo modo, già sulla terra, prefigura-zione del Paradiso, dove Dio sarà tutto in tutti, e dove solol’eterno esisterà, solo la dimensione verticale dell’esisten-za, mentre l’umano sarà trasfigurato e assorbito nel divino.“Qualunque grazia si domanda a S. Giuseppe verrà certa-mente concessa, chi vuol credere faccia la prova affinché sipersuada”, sosteneva S. Teresa d’Avila. “Io presi per mioavvocato e patrono il glorioso S. Giuseppe e mi raccoman-dai a lui con fervore. Questo mio padre e protettore mi aiutònelle necessità in cui mi trovavo e in molte altre più gravi, incui era in gioco il mio onore e la salute dell’anima. Ho vistoche il suo aiuto fu sempre più grande di quello che avrei po-tuto sperare...”( cfr. cap. VI dell’Autobiografia).Difficile dubitarne, se pensiamo che fra tutti i santi l’umilefalegname di Nazareth è quello più vicino a Gesù e Maria:lo fu sulla terra, a maggior ragione lo è in cielo. Perché diGesù è stato il padre, sia pure adottivo, di Maria è stato losposo. Sono davvero senza numero le grazie che si ottengo-no da Dio, ricorrendo a san Giuseppe.Patrono universale della Chiesa per volere di Papa Pio IX, èconosciuto anche come patrono dei lavoratori nonché deimoribondi e delle anime purganti, ma il suo patrocinio siestende a tutte le necessità, sovviene a tutte le richieste.

Giornata del Seminario 2007/2008 AI LETTORIABBONATI CHE...

non hanno ancoraprovveduto al rinnovo

del notiziario parrocchiale,ricordiamo che questo

è l’ultimo numeroche viene spedito!

Inoltre vi ricordiamoche ZOGNO NOTIZIE

è in venditaanche nelle edicole

del nostro paese(Piazza Italia - via Cavour

via Cesare Battisti)al costo di € 2,50

Preghiera per le vocazioniSignore, la messe è molta ma gli operaisono pochi.Da sempre ti prendi cura di noi, piccologregge di peccatori e mai ci fai mancareil tuo perdono.Ti preghiamo per i sacerdoti: possanoogni giorno testimoniare la gioia di se-guirti, l’entusiasmo di servire Te che seiAmore.Dona giovani che si lascino affascinaredalla pienezza d’umanità manifestata daGesù e con prontezza e coraggio sianopronti a dire “Eccomi, manda me”.

LE OFFERTE RACCOLTEnelle S. Messe di domenica 17 febbraio2008 destinate al Seminario di Bergamosono state: € 1.299,27GRAZIE DI CUORE A TUTTI

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20 MARZO 2008

5 e 6 APRILE 2008 - ZOGNOCHIESA DELLA CONFRATERNITAL’associazione Socio - CulturalePriula di Zogno bandisce il primoconcorso di pittura estemporanea acui possono partecipare tutti gli arti-sti di qualsiasi espressione pittorica.

REGOLE:1) Le opere dovranno fare riferimentoal seguente tema “angoli caratteristicidi Valle Brembana”;2) I pittori possono partecipare con unasola opera;3) Le dimensioni delle opere non do-vranno essere inferiori alla misura dicm 40x50 e superiori a 50x70;4) La timbratura della tela e la compila-zione della scheda di adesione si effet-tueranno presso la CHIESETTA DEL-LA CONFRATERNITA, adiacente allaParrocchiale di Zogno, sabato 5 Aprile2008, dalle 8,30 alle 12,00;5) Le opere dignitosamente incorniciatedovranno essere consegnate entro le ore12,00 di domenica 6 aprile presso laChiesetta della CONFRATERNITA, conil relativo titolo. I pittori interessati po-tranno eventualmente ritirare anche pri-ma copia del regolamento e della schedadi adesione presso la cartoleria BLU OF-FICE di Orlandini (tel. 0345.94292) aZogno, in via Donatori di Sangue n. 28 osegnalare la loro partecipazione ai nume-ri indicati sulla scheda;

6) Alle ore 17,00 sarà data lettura delverbale della Giuria con relative pre-miazioni, dopo di che le Opere dovran-no essere ritirate dagli autori. Le Operenon ritirate resteranno di proprietà dellaPriula;7) Gli artisti che riceveranno il premiosono tenuti a cedere l’Opera al relativo

sponsor. Qualora la norma non troviconsenziente il concorrente, lo stessodovrà dichiararlo all’atto dell’iscrizio-ne. Gli artisti che lo desiderino hanno lapossibilità di indicare sul retro il prezzodella loro opera per una eventuale ven-dita;8) A tutti partecipanti sarà richiesto uncontributo spese pari a euro 5 da versa-re all’atto del ritiro della scheda. I par-tecipanti autorizzano l’organizzazionea riprodurre le opere concorrenti a mez-zo stampa senza scopo di lucro e senzacompensi per i diritti d’autore. Pur assi-curando la massima cura delle opere,l’organizzazione declina ogni respon-sabilità per eventuali furti o danneggia-menti;9) La partecipazione implica l’osser-vanza e l’accettazione del presente re-golamento;10) La Giuria è composta da pittori ecritici il cui parere è insindacabile.

1° Premio € 500,002° Premio € 400,003° Premio € 300,00

Per informazioni:De Filippi EnnioTel. 035.232919 - cell. 347.8132287Carminati MarisaTel. 035.542311 - cell. 338.8426197Dell’Olio LucreziaTel. 035.610145 - cell. 338.6944488

1) - 15 marzo: Campionato Provinciale per squadre di Societàdi 1ª e 2ª serie di pesca alla trota in torrente.

2) - 30 marzo: 1ª Prova Campionato Provinciale individualeSeniores, Master e Femminile, di pesca alla trota in torrente.

3) - 05 aprile: 2ª COPPA ITALIA Finale Campionato Italia-no Promozionale individuale con 160 concorrenti, prove-nienti da tutta Italia.- 06 aprile: Ore 10.30 Per le vie del paese sfilata con la Pre-miata Banda Musicale di Zogno e le Majorette di Brembil-la.

4) - 19 aprile: Giornata Ecologica, con pulizia del Fiume Brem-bo nel Comune di Zogno, con la partecipazione di 60 ragazzidelle 5ª Elementare di Zogno e la partecipazione di circa 30persone adulte.

5) - 25 aprile: Campionato Provinciale individuale e a copiedi Spinning di pesca alla trota in torrente.

6) - 25 maggio: 3ª Prova Campionato a Squadre Serie C Pro-mozionale.

7) luglio: Con data da destinarsi, “ragazzi a pesca”, con la par-tecipazione di 90 ragazzi del CRE dell’Oratorio di Zogno.

Primo concorso di pittura estemporanea

Società Pesca Sportiva ZognoPROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI 2008

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14•20

luglio

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21MARZO 2008

1 6 G I U G N O - 1 1 L U G L I O

SS.. OO.. SS..!!!!CCEERRCCAASSII AANNIIMMAATTOORRIIddaallllaa 22aa ssuuppeerriioorree iinn ssuu

Carissimo/a, anche quest’estate ci accompagnerà il mitico C.R.E.. Come ben sai è un’occasione bellissima per divertirsi,crescere e stare insieme anche con i ragazzi più piccoli. Non ti chiedo molto, ma se desideri fare l’animatore alcune cosenon posso non suggerirtele: - ci vuole BUONA VOLONTÀ, DISPONIBILlTÀ, GENEROSITÀ e TEMPO nelle diverse attività- ci vuole PASSI0NE PER I NOSTRI RAGAZZI- occorre CREDERCI INSIEME- perché da soli non andiamo lontano (correzione fraterna quando serve)- SERVE RESPONSABILITÀ perché sei chiamato a dare il buon esempio- SERVE partecipare al corso ANIMATORI Vallare: lunedì 9 e martedì 10 giugno a Mezzoldo (anche questa è responsabilità!)Se non senti tuoi questi piccoli consigli consegnati a te con il cuore... Io non getterei la spugna, potrebbe essere quest’an-no una buona occasione per rigiocarti!!! Ci conto.Ti aspetto a braccia aperteGià da ora GRAZIE CON AMICIZIA Don Samu

2mila8C.R.E.

Ciao ragazzi!!Ricordate l’anno scorso che storia matta?! Mare, giochi, piscina, preghiera, lago, biciclettata, canoa, windsurf,visita a Firenze, cinema, lavori di gruppo, e... un sacco di divertimento!! Lo so che fremete e che siete pronti perripetere di nuovo questa fantastica avventura... E tu... che hai perso questa grande occasione... Cosa aspetti aunirti a noi e a preparare le valigie?!Ti aspettiamo e ricordati che, se ci sei anche tu,... è tutta un’altra festa!! Ehi, non farti desiderare!! Fidati..è un’avventura da non perdere!!! In una parola: “PICCHIACI DENTRO IL NASO”... e poi ci dirai...!!!Per le iscrizioni venite da me entro e non oltre il 30 giugno c.a.Per il programma dettagliato e ulteriori informazioni, vi aggiornerò più avanti!!!

Vi aspetto... ci conto!! Ciao don Samu e Animatori

14•20

luglio

2mila8

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22 MARZO 2008

C i siamo, Radio 2.0 è nata (si leggeDue Punto Zero).Le nostre trasmis-

sioni radiofoniche sono cominciate loscorso mese, con un nuovo progetto cheunisce sia l’ascolto in FM che quello on-line, diventando quindi po-tenzialmente ascoltabili intutto il mondo e dando con-testualmente una maggiorevisibilità ai nostri program-mi. Nasce così “RadioDue.Zero”. Già nei primigiorni di diretta abbiamo po-tuto osservare come il ri-scontro da parte degli ascol-tatori sia stato soddisfacentecon un buon numero di mes-saggi “sms” ed e-mail rice-vute. Questo perché, comeci hanno confermato le testimonianzeche abbiamo ricevuto, l’ascolto tramitela radio soddisfa il bisogno delle personedel territorio mentre quello via internetquello dei villeggianti e di chi per moti-vi di lavoro si reca in altre città che pos-sono sentire “aria di montagna” tramite inostri programmi. La radio si sta dimo-strando quindi un importante mezzo dicomunicazione per mantenere vivo ilsenso di appartenenza al territorio dellaValle Brembana ed un motore per veico-lare quanto accade nella Valle. Fino adora abbiamo investito una notevolequantità di risorse nel rilancio e nell’am-modernamento delle strutture informati-che e tecniche della radio, rimane tutta-via ancora molto da fare per ottenere un

assetto stabile e potenziare il servizioampliando la copertura territoriale ed ilservizio internet. Il nostro vuole essereper prima cosa un servizio alla Valle, unmezzo di comunicazione del quale gli

ascoltatori siano protagonisti e nel qualegli stessi possano trovare le informazio-ni relative al territorio, e perché no, con-durre un proprio programma. È un’emit-tente volta alla collaborazione degli abi-tanti della Valle Brembana. Nasce comeassociazione no-profit dopo l’esperienzadi “Sorgente radio”, precedente esperi-mento radiofonico iniziato due anni fa inVal Brembana e fondato con l’intento dicoprire il vuoto lasciato dalla chiusuraprogressiva di tutte le emittenti localicome radio Alben o Lady radio. RadioDue.Zero si potrà ascoltare collegandosial sito Internet www.radioduepuntoze-ro.it o in FM sugli 89,2 a Selvino, Avia-tico, Zogno e in tutti i paesi della ValleSerina. Trasmettiamo programmi in di-

retta per sei ore al giorno: dal lunedì alvenerdì dalle 9 alle 11 e dalle 18 alle 22;il sabato dalle 16 alle 22 e alla domenicadalle 10 alle 12.30 (per le Messe da Co-sta Serina e Bracca) e dalle 16 alle 20.

Nei programmi oltre allamusica, trovano spazio lenotizie del territorio, la vitadelle associazioni, direttedalle manifestazioni deglioratori, feste e sagre. Siamoalla ricerca anche di nuovevoci che si vorranno unireper la conduzione dei pro-grammi. Per il momentosiamo circa una ventina digiovani della Valle e dellacittà dai 16 ai 30 anni acco-munati dalla passione di vo-

ler continuare questo sogno/progetto.Tel: 0345-97758 email: [email protected] sms: 331 9223000 con-tatto Skype: radioduepuntozero.

NB: A Zogno la copertura del segnale inFM sugli 89.2 Mhz non è ancora ottima-le, stiamo ancora sistemando l’impiantodi diffusione, mentre in internet è otti-mo.

I prossimi giorni, dopo la diretta in com-pagnia del Bepi e di Luciano Ravasio,sarà ospite Roberto Regazzoni, che de-creterà il bello e cattivo tempo anchedella nostra radio!

Massimo Pesentie lo staff di Due.Zero

È nata Radio Due Punto Zero, la nuova radio della Valle Brembana

Per la Chiesa € 200,00

In M. Antonio Pietro Sonzogni € 200,00

Offerta funerale Emilia Lucca ved. Castiglioni € 500,00

Dagli ammalati € 340,00

Vendita radio parrocchiale n° 10 € 600,00

Rinnovo Zogno Notizie € 4.915,00

Elemosine 31 - 6 € 1.635,00

Elemosine 7 - 13 € 771,57

Elemosine 14 - 20 € 970,50

Elemosine 21 - 27 € 836,00

Alpini € 150,00Festa a Carubbo € 81,43Festa a San Sebastiano € 594,00Festa a Piazza Martina € 1.760,00

ENTRATE: € 14.003,50

PER LA CASA DI RIPOSO - gennaio - M.V.B. € 202,28M.I.T.I. € 33,28

RESOCONTO GENNAIO 2008

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23MARZO 2008

Ricordiamoli “Chi vive e crede in me, anche se muore vivrà”

NATALEANDREINI9-7-1968

MARIA ZANETTIin Andreini11-4-1968

BONOSONZOGNI30-3-2003

CRISTOFOROSONZOGNI28-2-1978

ANTONIO PIETROSONZOGNI27-3-1980

ERNESTOPROPERSI30-3-1984

GIUSEPPINA ZANCHIved. Propersi

26-2-2002

ANNIBALEPROPERSI26-4-1992

MARIANGELAGHISALBERTI in Propersi

9-9-1988

MARIORINALDI

15-12-1991

GIANNIRINALDI6-3-2006

CARLORUBIS

5-3-1993

DANTERUBIS

30-3-2003

DOMENICOCOSMAI

29-3-2002

BARNABAVOLPI

8-3-2004

CATERINA ZANCHIin Ruggeri20-2-2005

CARLA TERSILIA PESENTIin Micheli3-3-2006

GIANLUIGICHIESA

13-1-2008

EMILIA LUCCAved. Castiglioni

23-1-2008

Hanno raggiunto la casa del PadreMatteo Pesenti, di anni 81 il 3 febbraio Ernesto Bonaldi, di anni 78 il 5 febbraio Giacomo Rinaldi, di anni 73 il 24 febbraio

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16.08 Ore 06.00 partenza da Zogno: piazzale mercato.Giornata al mare. In serata arrivo a Piglio

17.08 Subiaco. In serata Piglio

18.08 Casamari e Trisulti . In serata Piglio

19.08 Giornata al mare. In serata Piglio

20.08 Montecassino e Caserta. In serata Piglio

21.08 Giornata al mare. Rientro a Zogno in tarda serata.

Le iscrizione sono a numero chiuso (40 posti) e devono pervenire entroe non oltre lunedì 16 giugno 2mila8. Il costo approssimativo è di € 200

Per ulteriori informazioni e per iscriversi contattare:➢ Don Samuele 3336341454 Zogno➢ Don Raffaele 3381850194 Brembilla➢ Don Antonio 3403231870 San Pellegrino➢ Don Enrico 3289016754 San Giovanni➢ Don Angelo 3281127805 Alta Valle

PROGRAMMA


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