Tutto ruota intorno a ME!
Istituto M. Ausiliatrice, Lecco A.S.
2014-2015
Dott.ssa Serena Tamburini & Dott.ssa Cristina Rupani
COMPITI A CASA: indovina l’emozione?
EMOZIONE Intensità Da 0 a 10
COSA è SUCCESSO
PRIMA: antecedente
COSA E’ SUCCESSO
DOPO
Come mi sento io
Se NON c’è tempo, ci si deve organizzare in modo tale che, quel poco che resta sia VALORIZZATO, soprattutto all’interno della famiglia.
Mezzi più efficaci per livelli di vita accettabili:
Surplus di merci
Tate elettroniche
Giochini elettronici
Tv
Iphone….
Apparentemente tutto sembra funzionare…. Comprare quel tal gioco
concedere quell’uscita e
lui/lei si acquieta…
sembra contento e vi
dà respiro…
S e re i t e rat a , questa modalità di rapportarsi può trasformare un semplice e f i s i o l o g i c o c a p r i c c i o i n qualcosa di più serio…
S e a n d a r e v e r s o l a n o v i t à , l’abbondanza, il meglio e il bello è sostanzialmente una CONDOTTA INNATA per sostenere l’evoluzione della specie verso il benessere…
Il bambino alla nascita (e l’adolescente) non possiede i circuiti nervosi finalizzati al blocco della PULSIONE né quelli finalizzati a SAPER A S P E T T A R E e a l l a RINUNCIA.
Bambini e ragazzi devono imparare dagli adulti a gestire le pulsioni, a d i f fe r i r l e, a s ap e r a s p e t t a re, r i n u n c i a r e, t e n e r s i e v e n t u a l i frustrazioni.
T a l e a p p r e n d i m e n t o n o r m a l m e n t e a v v i e n e attraverso lo scontro tra le richieste esagerate di vostro figlio e le regole offerte e imposte da voi.
Le VIE NERVOSE utili alla migliore gestione delle pulsioni vengono costruite con REGOLE e la loro INTROIEZIONE.
Fa bene il vostro bambino a esprimere
RABBIA e CAPRICCI: è il suo modo
per esplorare, chiedere, provare.
Fa bene vostro figlio ADOLESCENTE a
mettere in atto i comportamenti conflittuali
che vi fanno esasperare: è il suo modo di
costruire autonomia e identità.
Il loro modo di esplorare e
diventare autonomi va sostenuto e
rafforzato, ma anche CANALIZZATO, CONTENUTO,
MEDIATO, REGOLATO e qualche volta SANZIONATO.
N O N c i ò c h e sappiamo fare,
m a q u a n t o sappiamo NON FARE!
Differenza tra esseri umani e altri esseri
viventi:
Capricci al supermercato
Lo voglio. Lo avrai, ma non oggi. Ma io lo voglio subito. Subito non è possibile. Bisogna saper aspettare. Ho detto subito. E a questo punto il bambino piange. E poi piange ancora più forte.
Capricci al supermercato
Il genitore rimane sospeso tra due copioni possibili.
Primo copione: il mio bambino sta soffrendo molto, tra l’altro qui al supermercato tutti adesso ci stanno guardando. Chi ci vede penserà che non sono un bravo genitore. Devo farlo smettere di piangere. OK, glielo compro.
Capricci al supermercato
Secondo copione: il mio bambino sta facendo un capriccio. E’ bene che impari che tutto nella vita non si può avere. Le altre persone che ci stanno guardando avranno vissuto anche loro questa situazione molte volte. Sono certo che il mio bambino saprà sopravvivere a questa frustrazione.
Capricci al supermercato
Nel primo copione il genitore dirà: “Va bene, te lo prendo. Però smettila di urlare che ci guardano tutti”. Il bambino imparerà che vicino a lui c’è un adulto debole, con le idee un po’ confuse e che basta insistere un po’ per ottenere quello che si vuole.
Capricci al supermercato
Nel secondo copione il genitore dirà: “So che per te è molto difficile sopportare il fatto che non avrai subito quello che vuoi. Ecco perché sei così arrabbiato. Ma sono i genitori che decidono cosa si mette nel carrello della spesa e cosa invece non è necessario. Questa volta non puoi avere ciò che desideri perché non è necessario. E poi sappi che fare i capricci è il peggior metodo per ottenere qualcosa”. Il bambino imparerà che in certi settori della vita non è onnipotente e che gli adulti con calma e fermezza sanno mettere dei limiti.
Capricci al supermercato
Limiti: per molti genitori sono un ostacolo alla crescita dei propri figli, perché pensano che ogni bisogno del bambino debba essere soddisfatto. Ma quando un bambino fa un capriccio, in gioco non c’è un bisogno affettivo, bensì una messa alla prova del proprio potere. Ed è bene che un bambino a tre anni non si senta e non si viva come onnipotente. Per altri genitori i limiti sono una parte inevitabile del percorso educativo. Se un bambino li conosce, li rispetta, li interiorizza, da grande sarà certamente un uomo più libero.