Roncoroni - Gazich - Marinoni - Sada
Roncoroni - Gazich - M
arinoni - Sada
11
CONTESTIAUTORIPERMANENZEDI LETTERATURA LATINA
Le origini e l’età repubblicana
Le origini e l’età repubblicana
LATINITAS
LATINITAS
Prezzo al pubblicoEuro 26,40
Contenuti MuLtiMeDiALi• @analizza: analisi di testi esemplari (per la LIM) • @verifica: verifiche interattive e autocorrettive • @ripassa: sintesi audio per il ripasso rapido• @ascolta: lettura ad alta voce di testi in versi• @approfondisci: per gli autori principali, in formato pdf uno o più percorsi antologici oltre a quelli presenti nel testo
I contestin Origini ed espansione di Roma (753-133 a.C.)n La tarda repubblica (133-44 a.C.)
Gli autori e i testin Plauton Terenzion Lucrezio n Catullon Ciceronen Cesaren Sallustio
Costume e mentalitàn I valori fondanti della civiltà romana (1) n La schiavitù a Roma n Città e campagna n La religione romana n Riflessioni sull’Aldilà n La donna e l’amore nella società romana n La politica fra teoria e prassi n I valori fondanti della civiltà romana (2) n La legge e il diritton La guerra e la pace
LatinitasContesti autori Permanenze di letteratura latina
Co
nte
sti A
uto
ri P
er
mA
ne
nz
e
di le
tter
Atu
rA
lAtin
A
Questo volume, sprovvisto di talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato) è da considerarsi copia di saggio-campione gratuito, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati art.17, c.2 L.633/1941). Esente da IVA (D.P.R. 26.10.1972, n. 633, art.2, lett.d).
Ronco
roni -
Gazich
- Mari
noni
- Sad
a
LATIN
ITAS
978-
88-4
34-1
287-
7
Configurazione dell’opera1 Le origini e l’età repubblicana (753 a.C.-44 a.C.) ISBN 978-88-434-1287-72 L’età augustea (43 a.C.-14 d.C.) in preparazione3 L’età imperiale (14-476 d.C.) in preparazioneGuida per l’insegnante ISBN 978-88-434-1288-4
IV Indice
1 Ilquadrostorico 4 1. Linee di sviluppo: espansionismo e assimilazione
4 La culla di una civiltà 4 Convivere, conquistare, assimilare 6 Identità e trasformazione
6 2. Dalla fondazione alla fine dell’età dei re
6 Il Lazio primitivo 7 L’età dei re
8 3. La repubblica e l’espansione nell’Italia centro-meridionale
8 Il passaggio alla repubblica 8 L’espansione nel Lazio 9 Dall’Etruria alla Magna Grecia 10 La guerra con Taranto
11 4. Lo scontro con Cartagine
11 Roma e Cartagine alla vigilia del conflitto 11 La prima guerra punica 12 Verso la seconda guerra punica
13 5. L’espansione in Oriente e nel Mediterraneo
13 La conquista dei regni ellenistici 14 Il dominio del Mediterraneo
Testimonianze Il prestigio personale di Scipione Africano, 15
15 Guerre di conquista e trasformazioni sociali
Ilcontestoculturale 16 1. Forme arcaiche preletterarie
16 Una cultura prevalentemente orale 16 Una tecnica compositiva: il carmen
Approfondimento Che cos’è il carmen, 16
17 La versificazione in saturniiTestimonianze L’horridus saturnius nel giudizio dei poeti, 17
17 I carmina sacraliTesti I carmina, 18
18 L’arte di improvvisare 19 Le forme drammatiche preletterarie 19 I canti d’occasione 20 La laudatio funebris
20 2. Le prime testimonianze scritte
20 Preservare dalla dimenticanza 20 Le Leggi delle XII Tavole 21 Appio Claudio Cieco 21 Gli «Annali» dei pontefici 22 Le iscrizioni
Testi Il cippo del Foro, 22
23 Gli elogiaTesti Elogio di Lucio Cornelio Scipione Barbato, 23
• Per leggere i testi • Per approfondire, 23
23 3. Alla ricerca di un’identità
23 Uno slancio celebrativo 24 Gli Scipioni e la cultura greca
Testimonianze Poesia celebrativa e valori civili, 25
25 L’ellenizzazione della cultura romanaTestimonianze Polibio e le virtù romane, 25
26 La nascita della letteratura latina • Per approfondire, 26
Parole chiave Vertere, ovvero la traduzione creativa, 27
VERIFICA SE HAI CAPITO, 27 verifica@
28 Percorso per immagini I romani a teatro
Origini ed espansione di Roma (753-133a.C.)
VIndice
2 Costumeementalità 32 1. I valori fondanti della civiltà romana (1)
32 Il mos maiorumIl punto su... La tavola dei valori, 32
Testimonianze Muzio Scevola, eroe nazionale, 33
Il personaggio nel tempo Muzio Scevola rivisitato, 34
36 La trasmissione dei valori 37 La modernizzazione della società e del costume 39 Il dibattito tra progressisti e conservatori nella commedia latina arcaica
• Per approfondire, 41
42 Percorso per immagini La Roma delle virtù
46 2. La schiavitù a Roma
46 Chi erano gli schiaviParole chiave Le parole della schiavitù, 49
49 Schiavi e padroniLa parola allo storico Che cosa volevano gli schiavi?, 50
Storia Costume Società Spartaco, chi era costui?, 50
Un film da vedere Spartacus, 51
52 3. Città e campagna
52 Un popolo di contadini, ma non troppo…
VERIFICA SE HAI CAPITO, 54
3 Ilpoemaepico LivioAndronico•Nevio•Ennio 55 1. I caratteri del genere
57 2. L’epica in Grecia: dal mito alla celebrazione
Approfondimento L’ira di Achille e il viaggio di Ulisse, 57
58 3. L’epica a Roma
58 L’innesto nell’epica dello spirito romano 59 Livio Andronico e l’Odusia 60 Nevio e il Bellum Poenicum
Parole chiave Virtus, 61
Testi I frammenti dal Bellum Poenicum, 62
62 Ennio e gli AnnalesParole chiave
Moribus antiquis res stat Romana virisque, 63
Testi Il sogno di Ilia, 64
• Per leggere i testi • Per approfondire, 65
IL PUNTO SU Il poema epico, 66 ripassa@
4 Ilteatro 67 1. Origini, forme e modelli
67 Alle origini del teatro latinoTestimonianze Ovidio: un’antica rappresentazione, 67
68 Il teatro dalla Grecia a RomaStoria Costume Società La rappresentazione teatrale a Roma, 69
69 2. La tragedia
69 La tragedia greca 72 La tragedia latina 73 Le tragedie di Livio Andronico, Nevio ed Ennio
Testi Andromaca prigioniera, 74
Parole famose Oderint dum metuant, 75
77 3. La commedia
77 La commedia in Grecia 79 La commedia latina
Testi La Tarentilla, 79
80 Cecilio Stazio 81 L’esaurirsi del genere comico
• Per approfondire, 81
IL PUNTO SU Il teatro, 82 ripassa@
VI Indice
5 Plauto 83 1. La vita
84 2. L’opera
88 3. Imitazione e originalità in Plauto
Approfondimento Il metateatro, 89
90 4. La lingua, lo stile, la metrica
• Per leggere i testi • Per approfondire, 91
Antologia 92 Percorsi approfondisci@
Anteprima 93 Un’idea di… Plauto Serva circumspectatrix (Aulularia Atto I scena I 40-54)
Permanenza e attualità Il vecchio avaro e la sua serva, 96
1° Percorso 97 Inscenare la beffa: autore e regista lo schiavo
Approfondimento I termini di derivazione greca nelle commedie plautine, 97
98 T1 «Ora mi farò poeta» Pseudolus Atto I scena IV 394-413 ITALIANO
Approfondimento La vita liberior, ovvero libertà di amare, 99
IL PUNTO SUL TESTO, 100
100 T2 Il servo come imperator Pseudolus Atto II scena I 574-591 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 102
102 T3 Ideare una trama: che fatica! Miles gloriosus Atto II scena II 173-218 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 104
105 T4 La regia dell’intrigo e la distribuzione delle parti Miles gloriosus Atto II scena II 219-259 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 106
106 T5 Messa in scena con travestimento Persa Atto IV scena I 449-471 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 107
Il genere nel tempo Il teatro nel teatro, 108
VERIFICA SUL PERCORSO, 109
2° Percorso 110 Figure e tipi della commedia plautina
110 T6 Il vecchio avaro e il giovane innamorato Aulularia Atto IV scene IX-X 713-807 ITALIANO
Il personaggio nel tempo Il padre di tutti gli avari, 113
IL PUNTO SUL TESTO, 114
114 T7 Il soldato fanfarone e il parassita Miles gloriosus Atto I scena I 1-78 ITALIANO
Il tema nel tempo Il soldato borioso e il parassita affamato, 117
IL PUNTO SUL TESTO, 118
118 T8 Il servo presentatore Miles gloriosus Atto II scena I 79-90 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 119
120 T9 Il lenone Ballione: grandiosità di una canaglia Pseudolus Atto I scena II 156-229 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 122
122 T10 La mezzana e l’innamorato: “Niente soldi? Niente ragazza!” Asinaria Atto I scena III 153-195 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 124
VERIFICA SUL PERCORSO, 124
3° Percorso 125 Commedia con fantasma
125 T11 Un servo molto evoluto Mostellaria Atto I scena I 1-84 ITALIANO
La trama, 125
Fonti e modelli La Mostellaria e il suo modello, 126
VIIIndice
Il punto su... Personaggi e ‘nomi parlanti’ della Mostellaria, 127
IL PUNTO SUL TESTO, 128
129 T12 Tutto è pronto per lo spettacolo Mostellaria Atto II scena II 409-430 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 130VERIFICA SE HAI CAPITO, 130
131 T13 La casa stregata Mostellaria Atto II scena III 431-531 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 134
134 T14 Ora tutto è chiaro: rivelazione e sconforto Mostellaria Atto IV scena IV 935-982 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 137
137 T15 Ritorno all’ordine e perdono Mostellaria Atto V scena I 1149-1181 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 139
VERIFICA SUL PERCORSO, 139
LavoriamosuLtesto
140 T16 Il servo presentatore Miles gloriosus Atto II scena I 79-85
SINTESI, 142 ripassa@IL PUNTO SU Plauto, 143 verifica@
144 Gli antichi e noi Il mondo alla rovescia: letteratura e Carnevale
Un libro da leggere Umberto Eco, Il nome della rosa, 146
Un film da vedere John Landis, Una poltrona per due, 146
6 Terenzio 147 1. La vita
148 2. L’opera
150 3. Modelli, temi, struttura
Storia Costume Società Il ‘circolo degli Scipioni’, 151
152 4. La lingua, lo stile, la metrica
• Per leggere i testi • Per approfondire, 152
Antologia 153 Percorsi approfondisci@
Anteprima 154 Un’idea di… Terenzio Amicitia adiungere (Adelphoe Atto I scena I 64-77)
Parole chiave Pater familias, 157
Permanenza e attualità Un conflitto ancora attuale, 158
1° Percorso 159 Il tema dell’educazione
160 T1 Pater o pater familias, qual è il padre migliore? Adelphoe Atto I scena II 81-154 ITALIANO
La trama Adelphoe, «I fratelli», 160
Parole chiave Patria potestas, 162
IL PUNTO SUL TESTO, 163
163 T2 L’importanza di saper dialogare Adelphoe Atto IV scena V 679-711 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 167
168 T3 La ‘conversione’ di Demea Adelphoe Atto V scena IV 855-881 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 169
VERIFICA SUL PERCORSO, 169
2° Percorso 170 Fenomenologia dell’amore
La trama Eunuchus, «L’eunuco», 170
171 T4 Cherea, ovvero l’amore spensierato Eunuchus Atto III scena V 558-607 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 173
173 T5 Fedria, ovvero l’amore tormentato Eunuchus Atto I scena I 46-74 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 176
VIII Indice
176 T6 La mollitia animi Eunuchus Atto II scena I 207-227 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 177
178 T7 Scelgo il peggio, consapevolmente Eunuchus Atto IV scena II 629-641 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 178
VERIFICA SUL PERCORSO, 178
3° Percorso 179 L’humanitas nei personaggi di Terenzio
179 T8 Il padre pentito Heautontimorumenos Atto I scena I 53-158 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 182
Parole famose Homo sum, 183
184 T9 La suocera dal volto umano Hecyra Atto IV scena II 577-606 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 185
185 T10 La meretrice di buon cuore Hecyra Atto V scena III 816-840 ITALIANO
Il tema nel tempo Da donne perdute a modelli di virtù, 186
IL PUNTO SUL TESTO, 187
VERIFICA SUL PERCORSO, 187
LavoriamosuLtesto
188 T11 Vivere in libertà Andria Atto I scena I 51-54; 151-155
SINTESI, 190 ripassa@IL PUNTO SU Terenzio, 191 verifica@
192 Gli antichi e noi Padri e figli: comunicazioni interrotte?
Un libro da leggere Peter Cameron, Paura della matematica, 193
Un film da vedere Fratelli Taviani, Padre padrone, 193
7 Lastoriografia• Catone 194 1. I caratteri del genere
195 2. La storiografia greca
Il tema nel tempo Un poeta e un cantautore
riflettono sulla storia, 196
197 3. Le origini della storiografia latina
• Per approfondire, 198
198 4. Marco Porcio Catone
Testi La polemica antigentilizia: eroismo di Cedicio, 199
Testi Il primato dell’agricoltura, 200
Testi
Guàrdati dai greci, 200
• Per leggere i testi • Per approfondire, 201
IL PUNTO SU La storiografia, 201
8 Lasatira•Lucilio 202 1. I caratteri del genere: tra sorriso e indignazione
Testimonianze «Non c’è vicolo che non abbia la sua Clitennestra!», 203
205 2. Lucilio
Testi Uno snob alla berlina, 206
• Per leggere i testi • Per approfondire, 207
IL PUNTO SU La satira, 207
IXIndice
9 Ilquadrostorico 210 1. Gli ultimi decenni del II secolo a.C.
210 L’espansione di Roma e i problemi interniTestimonianze Dominatori del mondo, nullatenenti in casa propria, 211
211 Gli schieramenti politiciStoria Costume Società Le riforme dei Gracchi, 212
213 I presupposti delle guerre civili
213 2. La guerra civile tra Mario e Silla
213 La guerra sociale 213 Mario a capo dei populares 214 La guerra civile tra Mario e Silla 214 La dittatura di Silla 214 Turbolenze e disordini civili
215 3. La guerra civile tra Cesare e Pompeo
215 Il logoramento della repubblica 215 Il primato di Pompeo 216 L’ascesa di Cesare 216 Lo scontro finale
Parole famose Caesarem vehis, «Tu porti Cesare», 218
218 Dittatura e morte di CesareIl personaggio nel tempo «Libertà va cercando…», 219
220 Percorso per immagini Catilina, la fine di un sovversivo
Ilcontestoculturale 222 1. Il pensiero politico
222 I testimoni del cambiamento 222 La confusione ideologica 223 L’aspirazione a un regime autoritario
Parole chiave Res publica, 223
224 2. Le correnti filosofiche
224 I romani e la cultura greca 224 Lo scetticismo 225 Lo stoicismo 225 L’epicureismo 225 Il neopitagorismo
226 3. L’intellettuale e la società
226 I nuovi intellettuali 226 L’autonomia della cultura
226 4. Il panorama letterario
• Per approfondire, 227
VERIFICA SE HAI CAPITO, 227 verifica@
La tarda repubblica
(133-44a.C.)
X Indice
10 Costumeementalità 228 1. La religione romana
228 La formazione del pantheon romanoParole chiave Religio, pietas, fides, 230
231 Il culto pubblicoParole chiave Sacerdos e pontifex, 232
233 La religiosità privata• Per approfondire, 235
236 Percorso per immagini Dèi e misteri
238 2. Riflessioni sull’Aldilà
238 La concezione dell’Aldilà in Lucrezio e Cicerone
Approfondimento L’anima: soffio vitale o principio divino?, 239
La parola all’autore Dimostrazione dell’immortalità dell’anima, 241
• Per approfondire, 241
241 3. La donna e l’amore nella società romana
241 Il precedente: la donna e l’amore in Grecia 243 La concezione dell’amore
Parole chiave Amore platonico, 244
244 La concezione della donna nella Roma arcaicaParole chiave Donne in latino, 246
246 Matrimonio e rapporto di coppia nella tarda repubblica 248 Figure di donne
Testimonianze Amore coniugale: la Laudatio Turiae, 249
Parole chiave Le parole della virtù, 250
Testimonianze Una donna di malaffare, 250
Parole chiave Le parole del vizio, 251
Un libro da leggere Michela Marzano, Sii bella e stai zitta. Perché l’Italia di oggi offende le donne, 251
VERIFICA SE HAI CAPITO, 252
11 Lucrezio 253 1. La vita
254 2. L’opera
Il genere L’epica didascalica, 255
256 3. L’epicureismo di Lucrezio
Fonti e modelli I precedenti di un poema complesso, 257
257 4. La poetica
258 5. La lingua, lo stile, la metrica
• Per leggere i testi • Per approfondire, 260
Antologia 261 Percorsi approfondisci@
Anteprima 262 Un’idea di… Lucrezio Tantum religio potuit suadere malorum (De rerum natura I 80-101)
Parole chiave Religio, 264
Permanenza e attualità Lucrezio, maestro di ‘leggerezza’, 266
1° Percorso 267 Forme e volti della natura
Parole chiave Atomo, 267
268 T1 Venere, l’amore che muove la natura De rerum natura I 1-20 LATINO • ITALIANO
analizza@ ascolta@Parole chiave Le parole del piacere, 269
GUIDA AL TESTO, 270
271 T2 Venere conceda la grazia al canto e la pace agli uomini De rerum natura I 21-43 LATINO
analizza@ ascolta@ANALISI DEL TESTO, 272
Storia Costume Società Memmio, chi era costui?, 273
VERIFICA SE HAI CAPITO, 273
274 T3 La teoria del clinamen e il libero arbitrio degli uomini De rerum natura II 217-224; 251-262 ITALIANO
XIIndice
Approfondimento Lucrezio come Einstein, 275
IL PUNTO SUL TESTO, 276
276 T4 La forma degli atomi. Il dolore della giovenca De rerum natura II 342-366 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 278
VERIFICA SUL PERCORSO, 279
2° Percorso 279 Contro la superstizione
280 T5 Epicuro in soccorso degli uomini De rerum natura I 62-79 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 282
283 T6 Un Aldilà che non c’è De rerum natura III 978-1002 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 285
285 T7 L’inferno nel cuore De rerum natura III 1011-1023 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 286
VERIFICA SUL PERCORSO, 286
3° Percorso 287 Contro la paura della morte
288 T8 L’anima è un corpo, dunque è mortale De rerum natura III 634-669 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 291
Parole chiave Anima e animus, 292
292 T9 Nulla è la morte per noi De rerum natura III 830-851 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 293VERIFICA SE HAI CAPITO, 294
Approfondimento Lucrezio: pessimista o ottimista?, 294
295 T10 La peste di Atene: trionfo della morte o evento naturale? De rerum natura VI 1138-1181 LATINO • ITALIANO
Fonti e modelli La peste di Atene secondo Tucidide, 297
GUIDA AL TESTO, 299
Il tema nel tempo Morire di peste: un tema letterario, 300
VERIFICA SUL PERCORSO, 301
4° Percorso 301 Sulla strada della felicità
Parole famose Epicuri de grege porcus, 302
302 T11 Felicità illusoria De rerum natura IV 1121-1174 ITALIANO
Il tema nel tempo Epicurei e cristiani: una sorprendente identità di vedute, 303
Il punto su… Lucrezio e l’amore, 304
IL PUNTO SUL TESTO, 305
305 T12 Felicità come assenza di dolore De rerum natura II 1-19 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 307
Approfondimento La classificazione dei desideri, 308
308 T13 Felicità raggiunta De rerum natura II 20-46 LATINO • ITALIANO
Parole chiave «Vivi nascosto», 310
GUIDA AL TESTO, 311
VERIFICA SUL PERCORSO, 311
Fonti e modelli Epicureismo e cinismo, 312
LavoriamosuLtesto
313 T14 Un amore sereno De rerum natura IV 1278-1287
SINTESI, 315 ripassa@IL PUNTO SU Lucrezio, 316 verifica@
317 Gli antichi e noi Esorcizzare la morte
Un libro da leggere José Saramago, Cecità, 318
Un film da vedere Ingmar Bergman, Il settimo sigillo, 319
XII Indice
12 Lalirica•Ipoetae novi 320 1. I caratteri del genere
320 2. La lirica grecaTestimonianze Temi e toni dell’elegia, 321
Testimonianze La poesia eolica, 322
Testimonianze Simonide per i morti alle Termopili, 322
Testimonianze Amore e morte, 323
324 3. La lirica romana
Approfondimento I poeti preneoterici, 325
• Per leggere i testi • Per approfondire, 326
IL PUNTO SU La lirica, 326
13 Catullo 327 1. La vita
328 2. L’opera
329 3. Il contesto letterario
330 4. La concezione dell’amore
331 5. La poetica
331 6. La lingua e lo stile
332 7. La metrica
• Per leggere i testi • Per approfondire, 333
Antologia 334 Percorsi approfondisci@
Anteprima 335 Un’idea di… Catullo Odi et amo (Carme 85)
ascolta@Parole chiave Odi, Amo, 337
Parole famose Amor amara dat, 337
Permanenza e attualità La dialettica degli opposti, 338
1° Percorso 339 Il canto della passione
Chi era costei? Lesbia, 340
340 T1 Dichiarazione d’amore Carme 51 LATINO • ITALIANO
analizza@ ascolta@Fonti e modelli Catullo ‘traduttore’ di Saffo, 342
GUIDA AL TESTO, 343
343 T2 Il carme dei baci Carme 5 LATINO • ITALIANO
ascolta@Parole chiave Tre parole per un bacio, 344
GUIDA AL TESTO, 345
Il tema nel tempo I ragazzi che si amano, 346
347 T3 Il passero di Lesbia Carme 2 LATINO • ITALIANO
ascolta@GUIDA AL TESTO, 348
348 T4 Il fascino di Lesbia Carme 86 LATINO • ITALIANO
Parole chiave Bella e affini, 349
GUIDA AL TESTO, 349
Il genere L’epigramma, 350
350 T5 Indizi d’amore Carme 83 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 351VERIFICA SE HAI CAPITO, 351
VERIFICA SUL PERCORSO, 352
2° Percorso 352 Il patto d’amore
353 T6 Un «patto eterno di santa amicizia» Carme 109 LATINO
Parole chiave Il foedus e la fides, 353
ANALISI DEL TESTO, 354VERIFICA SE HAI CAPITO, 354
354 T7 Parole parole parole… Carme 70 LATINO
Parole famose La donna è mobile…, 355
ANALISI DEL TESTO, 355VERIFICA SE HAI CAPITO, 355
L’autore nel tempo Catullo e Clodia in Idi di Marzo di Thornton Wilder, 356
XIIIIndice
356 T8 ‘Ti amo’ o ‘Ti voglio bene’? Carme 72 LATINO • ITALIANO
ascolta@GUIDA AL TESTO, 358
VERIFICA SUL PERCORSO, 358
3° Percorso 359 Una storia finita male
359 T9 La brutta fine di Lesbia Carme 58 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 360VERIFICA SE HAI CAPITO, 360
360 T10 La tristezza del distacco Carme 8 LATINO • ITALIANO
ascolta@GUIDA AL TESTO, 362
363 T11 Preghiera Carme 76 LATINO • ITALIANO
Il punto su... Una preghiera laica, 364
GUIDA AL TESTO, 366
Il tema nel tempo Amor sacro e amor profano, 366
367 T12 Parole amare per Lesbia Carme 11 LATINO • ITALIANO
Il tema nel tempo Una metafora fortunata: il fiore reciso, 369
GUIDA AL TESTO, 370
VERIFICA SUL PERCORSO, 370
4° Percorso 371 L’altro Catullo: amici, nemici, familiari
372 T13 Invito a cena in dolce compagnia Carme 13 LATINO
ascolta@ANALISI DEL TESTO, 373VERIFICA SE HAI CAPITO, 373
373 T14 Celio Rufo, rivale di Catullo Carme 77 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 374VERIFICA SE HAI CAPITO, 374
374 T15 Ritorno a casa Carme 31 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 376
376 T16 Sulla tomba del fratello Carme 101 LATINO • ITALIANO
ascolta@Fonti e modelli Da Meleagro a Catullo, 377
Il tema nel tempo La poesia del sepolcro, 378
GUIDA AL TESTO, 379
VERIFICA SUL PERCORSO, 379
5° Percorso 380 Politica? No, grazie
380 T17 Il degrado della politica Carme 52 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 381
381 T18 Un ‘grazie’ per Cicerone Carme 49 LATINO
Storia Costume Società Una casa di malaffare, 383
ANALISI DEL TESTO, 384VERIFICA SE HAI CAPITO, 384
384 T19 Indifferenza per Cesare Carme 93 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 384VERIFICA SE HAI CAPITO, 385
VERIFICA SUL PERCORSO, 385
LavoriamosuLtesto
386 T20 Richiesta di conforto Carme 38
SINTESI, 388 ripassa@IL PUNTO SU Catullo, 389 verifica@
390 Gli antichi e noi Scelte originali, pagate di persona
Un libro da leggere Milan Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere, 391
XIV Indice
14 Costumeementalità 392 1. La politica fra teoria e prassi
392 Letteratura e politica in Grecia 393 Letteratura e politica a Roma
Parole chiave Le parole della politica, 395
396 La riflessione teorica sullo statoTestimonianze L’uomo ‘animale politico’, 396
Testimonianze L’uomo di stato al servizio della collettività, 397
Testimonianze Disinteresse e buoni costumi, 398
398 La prassi politica: partiti e campagna elettoraleTestimonianze Optimates e populares, 399
Testimonianze L’eloquenza e la politica, 400
• Per approfondire, 400
Storia Costume Società Elezioni e campagna elettorale, 401
Gli antichi e noi Stato e politica ieri e oggi, 402
403 2. I valori fondanti della civiltà romana (2)
403 Il relativismo dei valoriIl tema nel tempo Valori relativi e valori assoluti, 404
Testimonianze Comprensione per i giovani, 405
405 Otium e negotium Parole chiave Officium, 406
407 3. La legge e il diritto
407 Origini e sviluppo del diritto di Roma• Per approfondire, 409
Parole famose Dura lex sed lex, 409
Il tema nel tempo Legge e natura, 410
411 4. La guerra e la pace
411 Guerra esterna e guerra internaIl tema nel tempo Pro aris et focis, 413
Approfondimento L’esercito di Roma, 414
• Per approfondire, 415
Il tema nel tempo A proposito di guerre giuste…, 416
VERIFICA SE HAI CAPITO, 417
15 Laretoricael’oratoria 418 1. I caratteri del genere
418 2. Retorica e oratoria in Grecia
419 3. Retorica e oratoria a Roma
• Per approfondire, 420
IL PUNTO SU La retorica e l’oratoria, 421
16 Cicerone 422 1. La vita
423 2. Le orazioni
425 3. Le opere retoriche
427 4. Le opere filosofiche
431 5. Le Epistole
432 6. Le opere poetiche
• Per approfondire, 432
Antologia 433 Percorsi approfondisci@
Anteprima 435 Un’idea di… Cicerone Sanctum poetae nomen (Pro Archia 18-19)
Parole chiave Le parole della poesia, 438
Permanenza e attualità Che cosa può fare la poesia, 438
opereretoriche
1° Percorso 439 La forza della parola
• Per leggere i testi • Per approfondire, 439
440 T1 Elogio dell’eloquenza De oratore I 30-34 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 440
VERIFICA SUL PERCORSO, 441
XVIndice
orazioni
2° Percorso 441 Lo smascheramento di Catilina
• Per leggere i testi, 442
Gli eventi Le fasi della congiura, 442
443 T2 Quo usque tandem? Oratio I in Catilinam 1-2 LATINO
analizza@ Parole chiave Il ‘lessico del male’ (1) - La semantica della follia, 444
ANALISI DEL TESTO, 444VERIFICA SE HAI CAPITO, 445
Parole famose Due espressioni di denuncia e di sdegno, 445
446 T3 La patria esorta Catilina a lasciare Roma Oratio I in Catilinam 17-19 LATINO • ITALIANO
Parole chiave Parricidium, 447
GUIDA AL TESTO, 448
Parole chiave Il ‘lessico del male’ (2) - La semantica dell’infamia e dell’impurità, 448
449 T4 La patria rimprovera Cicerone Oratio I in Catilinam 27-29 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 450
450 T5 La preghiera a Giove Statore Oratio I in Catilinam 32-33 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 451VERIFICA SE HAI CAPITO, 452
Gli eventi Come andò a finire, 452
VERIFICA SUL PERCORSO, 453
3° Percorso 453 Fra giustizia e politica: il caso della Pro Milone
• Per leggere i testi • Per approfondire, 454
455 T6 Clodio insidia Milone Pro Milone 24-26 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 456
456 T7 Lo scontro sulla via Appia: i preparativi Pro Milone 27-28 LATINO • ITALIANO
458 T8 Lo scontro sulla via Appia: l’uccisione di Clodio Pro Milone 29-30 LATINO • ITALIANO
Parole chiave Insidiator, 459
GUIDA AL TESTO (T7-T8), 459
460 T9 L’esilio del virtuoso Milone vanificherebbe il richiamo di Cicerone Pro Milone 101-103 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 462VERIFICA SE HAI CAPITO, 463
VERIFICA SUL PERCORSO, 463
percorsoditraduzione
464 Un ladro insaziabile e sacrilego
TRADUCIAMO INSIEME
464 T10 Verre e l’Ercole di Agrigento (1) In Verrem II 4, 94
CONFRONTA LE TRADUZIONI
466 T11 Verre e l’Ercole di Agrigento (2) In Verrem II 4, 95
Il punto su... Tradurre Cicerone oratore, 467
ORA TRADUCI TU
468 T12 Verre e il tempio di Minerva a Siracusa In Verrem II 4, 122
469 T13 Il culto di Cerere a Enna In Verrem II 4, 106-108
471 T14 Ruberie di Verre ai danni della Cerere di Enna In Verrem II 4, 109-110
472 T15 Il tempio di Giunone a Malta In Verrem II 4, 103-104
BRANI DI VERSIONE
473 T16 Peregrinazioni di una statua In Verrem II 4, 72-74
474 T17 Verre e la Diana di Segesta (1) In Verrem II 4, 74-75
XVI Indice
474 T18 Verre e la Diana di Segesta (2) In Verrem II 4, 76-77
epistoLe
4° Percorso 475 Tra affari pubblici e affetti privati
Il genere L’epistolografia, 476
• Per leggere i testi • Per approfondire, 476
477 T19 Il commiato dell’esule (1) Epistulae ad familiares XIV 4, 1-3 LATINO
Approfondimento Come è fatta la lettera latina, 478
478 T20 Il commiato dell’esule (2) Epistulae ad familiares XIV 4, 3; 5-6 LATINO
ANALISI DEL TESTO (T19-T20), 480VERIFICA SE HAI CAPITO, 480
481 T21 Dall’esilio con pudore Epistulae ad familiares XIV 13, 1-2; 5 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 481
482 T22 Preoccupazioni per la salute della figlia Epistulae ad familiares XIV 19 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 482
482 T23 I libri Epistulae ad familiares IX 1 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 484
484 T24 «Pensa alla salute!» Epistulae ad familiares XVI 4, 2-4 LATINO
Parole chiave Valetudo, 485
ANALISI DEL TESTO, 486VERIFICA SE HAI CAPITO, 486
VERIFICA SUL PERCORSO, 486
operepoLiticheefiLosofiche
5° Percorso 487 La promessa dell’immortalità nel Somnium Scipionis
• Per leggere i testi • Per approfondire, 488
Il genere Il dialogo filosofico, 488
489 T25 Il contesto della profezia Somnium Scipionis 3-4 (De re publica VI 11-12) LATINO • ITALIANO
Fonti e modelli La visione oltremondana, 490
GUIDA AL TESTO, 492
492 T26 Il premio per i benemeriti della patria Somnium Scipionis 5 (De re publica VI 13) LATINO
ANALISI DEL TESTO, 493VERIFICA SE HAI CAPITO, 493
494 T27 La vera vita Somnium Scipionis 6-8 (De re publica VI 14-16) LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 497
VERIFICA SUL PERCORSO, 498
6° Percorso 498 Il Laelius: l’amicizia da legame clientelare a sentimento
• Per leggere i testi • Per approfondire, 499 499 T28 Che cosa è l’amicizia Laelius 20 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 500
Il tema nel tempo L’amicizia degli antichi e quella dei moderni, 501
502 T29 Fragilità dell’amicizia Laelius 33-35 LATINO • ITALIANO
Storia Costume Società Amicizie degenerate, 503
GUIDA AL TESTO, 504
VERIFICA SUL PERCORSO, 504
7° Percorso 505 Il De officiis, ovvero la morale della classe dirigente
• Per leggere i testi • Per approfondire, 505
506 T30 Primo dovere: non fare male al prossimo De officiis III 21-22; 28 LATINO • ITALIANO
Parole chiave Humanitas, 506
XVIIIndice
Parole chiave Prossimo, 508
L’opera nel tempo La «gallina» Cicerone, 509
GUIDA AL TESTO, 510
510 T31 Secondo dovere: rispettare le regole De officiis I 24-26; 34-36 LATINO • ITALIANO
Parole famose Summum ius summa iniuria, 512
GUIDA AL TESTO, 513
VERIFICA SUL PERCORSO, 513
percorsoditraduzione
514 Etica e politica
TRADUCIAMO INSIEME
514 T32 Il fascino discreto della virtù Somnium Scipionis 17 (De re publica VI 25)
Il punto su... Tradurre Cicerone filosofo, 515
ORA TRADUCI TU
516 T33 «Sappi che tu sei dio» Somnium Scipionis 18-19 (De re publica VI 26-27)
517 T34 La vanità della gloria umana Somnium Scipionis 12 (De re publica VI 20)
517 T35 Politica e morale Somnium Scipionis 21 (De re publica VI 29)
BRANI DI VERSIONE
518 T36 L’esordio del Somnium Scipionis Somnium Scipionis 1 (De re publica VI 9)
519 T37 Il sogno di Scipione Somnium Scipionis 2 (De re publica VI 10)
519 T38 Il politico ideale De officiis I 85-86
SINTESI, 520 ripassa@IL PUNTO SU Cicerone, 521 verifica@
522 Gli antichi e noi Etica e politica da Cicerone al nostro tempo
• Per approfondire, 523
Un libro da leggere Corrado Stajano, Un eroe borghese, 524
Un film da vedere Francesco Rosi, Le mani sulla città, 524
17 Cesare 525 1. La vita
Parole famose Alea iacta est, 526
526 2. Le opere
Il genere I commentarii e la storiografia, 530
531 3. La lingua e lo stile
Il personaggio nel tempo La figura di Cesare da Dante a Goscinny, 532
• Per leggere i testi • Per approfondire, 532
Antologia 533 Percorsi approfondisci@
Anteprima 535 Un’idea di… Cesare Gallia est omnis divisa in partes tres (De bello Gallico I 1)
analizza@ Parole chiave Virtus, 538
Permanenza e attualità La madre di tutte le descrizioni geografiche, 538
De bello Gallico
1° Percorso 539 Lo sguardo sugli altri: galli e germani
Gli eventi Dal sacco di Roma alla conquista della Gallia, 540
541 T1 La società gallica: i drùidi (1) De bello Gallico VI 13 LATINO
Parole chiave Il lessico delle classi sociali, 542
ANALISI DEL TESTO, 543VERIFICA SE HAI CAPITO, 543
544 T2 La società gallica: i drùidi (2) De bello Gallico VI 14 LATINO • ITALIANO
Parole chiave La semantica dell’apprendere, 544
GUIDA AL TESTO, 545
XVIII Indice
546 T3 La società gallica: i cavalieri De bello Gallico VI 15 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 547
547 T4 La religione (1) De bello Gallico VI 16 LATINO
Parole chiave Furtum e latrocinium, 548
ANALISI DEL TESTO, 548VERIFICA SE HAI CAPITO, 549
549 T5 La religione (2) De bello Gallico VI 17 LATINO
Parole chiave Profitto e tortura, 550
ANALISI DEL TESTO, 550VERIFICA SE HAI CAPITO, 551
551 T6 Misura del tempo e fosterage De bello Gallico VI 18 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 552
552 T7 Diritto familiare De bello Gallico VI 19 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 553
554 T8 Pubblica sicurezza De bello Gallico VI 20 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 554
Il personaggio nel tempo L’immagine di Cesare nella Gallia d’oggi, 554
555 T9 Usi e costumi dei germani (1) De bello Gallico VI 21 LATINO • ITALIANO
Approfondimento La religione germanica secondo Tacito, 555
GUIDA AL TESTO, 556
557 T10 Usi e costumi dei germani (2) De bello Gallico VI 22 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 558
559 T11 Usi e costumi dei germani (3) De bello Gallico VI 23 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 560
Parole chiave Hostis e hospes, 560
VERIFICA SUL PERCORSO, 560
2° Percorso 561 Lo sguardo sugli altri: i britanni
• Per approfondire, 561
561 T12 La Britannia e i suoi abitanti (1) De bello Gallico V 12 LATINO
Parole chiave Il lessico della geografia, 562
ANALISI DEL TESTO, 563VERIFICA SE HAI CAPITO, 563
564 T13 La Britannia e i suoi abitanti (2) De bello Gallico V 13 ITALIANO
Il tema nel tempo Britanni e Britannia secondo Tacito, 564
IL PUNTO SUL TESTO, 565
565 T14 La Britannia e i suoi abitanti (3) De bello Gallico V 14 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 566VERIFICA SE HAI CAPITO, 566
VERIFICA SUL PERCORSO, 566
3° Percorso 567 La campagna contro Ariovisto
Gli eventi Ariovisto e il popolo romano, 568
• Per approfondire, 568
568 T15 Cesare marcia su Vesontio De bello Gallico I 38 LATINO
Approfondimento Cesare e l’attitudine al ragionamento, 569
ANALISI DEL TESTO, 570VERIFICA SE HAI CAPITO, 570
571 T16 Il mito dell’invincibilità dei germani De bello Gallico I 39 LATINO • ITALIANO
Il tema nel tempo La percezione romana dei germani, 572
Storia Costume Società Le tres militiae, 573
GUIDA AL TESTO, 573
574 T17 Preparativi di un incontro De bello Gallico I 42 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 574
XIXIndice
575 T18 In attesa dello scontro De bello Gallico I 48 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 575
576 T19 La battaglia campale: i preliminari De bello Gallico I 50 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 576VERIFICA SE HAI CAPITO, 577
577 T20 La battaglia campale: lo schieramento degli eserciti De bello Gallico I 51 LATINO • ITALIANO
Parole chiave Le parole della guerra, 578
Il tema nel tempo Il ruolo delle donne germaniche in guerra, 579
GUIDA AL TESTO, 580
580 T21 La battaglia campale: attacco e svolgimento De bello Gallico I 52 LATINO
Parole chiave Le frasi della guerra, 581
ANALISI DEL TESTO, 582VERIFICA SE HAI CAPITO, 582
Storia Costume Società L’armamento dei soldati legionari, 583
583 T22 Rotta e fuga di Ariovisto De bello Gallico I 53 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 584
VERIFICA SUL PERCORSO, 584
De bello Gallico • De bello civili
percorsoditraduzione
585 Cesare imperator
TRADUCIAMO INSIEME
585 T23 I compiti dell’imperator De bello Gallico II 20
CONFRONTA LE TRADUZIONI
587 T24 Progetto di una spedizione in Britannia De bello Gallico IV 20
ORA TRADUCI TU
588 T25 La missione di Voluseno De bello Gallico IV 21
589 T26 Sbarco in Britannia De bello Gallico IV 25
590 T27 Gara di valore tra due centurioni (1) De bello Gallico V 44
591 T28 Gara di valore tra due centurioni (2) De bello Gallico V 44
BRANI DI VERSIONE
592 T29 Il rapporto con gli alleati: Diviziaco De bello Gallico I 20
593 T30 Raucillo ed Ego (1) De bello civili III 59
593 T31 Raucillo ed Ego (2) De bello civili III 60, 1-5
594 T32 Nobiltà di un aquilifero De bello civili III 64
De bello civili
4° Percorso 595 Pompeo da Farsàlo all’Egitto
Gli eventi Cesare versus Pompeo, 595
• Per approfondire, 596
596 T33 La presunzione dei pompeiani De bello civili III 87 LATINO
Parole chiave Il lessico del potere, 597
ANALISI DEL TESTO, 598VERIFICA SE HAI CAPITO, 598
598 T34 Battaglia e rotta De bello civili III 94 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 599
599 T35 Pompeo e i suoi lasciano il campo De bello civili III 96 LATINO • ITALIANO
Parole chiave Lusso e strutture difensive, 600
GUIDA AL TESTO, 601
XX Indice
602 T36 Pompeo in Egitto: l’ambasceria De bello civili III 103 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 603VERIFICA SE HAI CAPITO, 603
604 T37 Pompeo in Egitto: l’uccisione De bello civili III 104 LATINO • ITALIANO
Il tema nel tempo Il pianto di Cesare: lacrime ipocrite?, 605
GUIDA AL TESTO, 606
VERIFICA SUL PERCORSO, 606
SINTESI, 607 ripassa@IL PUNTO SU Cesare, 608 verifica@
609 Gli antichi e noi Dal passaggio del Rubicone alla marcia delle camicie nere su Roma: fenomenologia della dittatura
Un libro da leggere Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira, 611
Un film da vedere Mario Monicelli, Vogliamo i colonnelli, 611
18 Sallustio 612 1. La vita
613 2. Le opere
615 3. La prospettiva politica
616 4. La scelta di scrivere storia
Fonti e modelli I precedenti e i modelli di Sallustio, 617
617 5. La lingua e lo stile
• Per leggere i testi • Per approfondire, 618
Antologia 619 Percorsi approfondisci@
Anteprima 620 Un’idea di… Sallustio Catilina, nobili genere natus (De coniuratione Catilinae 5, 1-8)
Parole chiave Le parole della guerra civile, 622
Permanenza e attualità Una figura dissociata, 624
De coniuratione catilinae
1° Percorso 625 Dalla politica alla storia
625 T1 Perché scrivere di storia De coniuratione Catilinae 3-4 LATINO • ITALIANO
Storia Costume Società Otium: un bene o un male?, 628
GUIDA AL TESTO, 629
629 T2 Il rovescio della fortuna De coniuratione Catilinae 10 LATINO
Storia Costume Società Morale all’incanto, 630
ANALISI DEL TESTO, 631VERIFICA SE HAI CAPITO, 632
Parole famose Mala tempŏra currunt, «Corrono brutti tempi», 632
VERIFICA SUL PERCORSO, 632
2° Percorso 633 La congiura di Catilina tra rivendicazioni e sovversione
634 T3 Catilina addestra il branco De coniuratione Catilinae 16 ITALIANO
Storia Costume Società Il progetto politico di Catilina, 634
IL PUNTO SUL TESTO, 635
635 T4 Le ragioni degli oppressi De coniuratione Catilinae 20, 1-8 LATINO • ITALIANO
Questioni aperte Sallustio è uno storico tendenzioso o imparziale?, 637
Parole famose Idem velle atque idem nolle…, 638
GUIDA AL TESTO, 638
639 T5 Quo usque tandem? De coniuratione Catilinae 20, 9-17 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 640VERIFICA SE HAI CAPITO, 641
Il personaggio nel tempo Simpatie per Catilina, 641
XXIIndice
Parole famose Rerum novarum, 642
642 T6 Patto di sangue De coniuratione Catilinae 22 LATINO
analizza@ ANALISI DEL TESTO, 643VERIFICA SE HAI CAPITO, 643
643 T7 Pari opportunità… De coniuratione Catilinae 25 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 645
VERIFICA SUL PERCORSO, 645
3° Percorso 646 Il dibattito sulla legalità
647 T8 Excursus etico-politico De coniuratione Catilinae 36, 4-39, 5 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 649
650 T9 Cesare garantista De coniuratione Catilinae 51, 27-36 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 651
Storia Costume Società La figura di Cesare nel De coniuratione Catilinae, 652
652 T10 Catone giustizialista De coniuratione Catilinae 52, 3-11; 36 ITALIANO
Approfondimento I discorsi nella storiografia, 653
IL PUNTO SUL TESTO, 654
Parole chiave Il lessico della sovversione, 654
VERIFICA SUL PERCORSO, 655
4° Percorso 655 Fine di un incubo, fine di un sogno
656 T11 Esecuzione della sentenza De coniuratione Catilinae 55 LATINO
Approfondimento Salvataggio della patria o abuso di potere?, 657
ANALISI DEL TESTO, 658VERIFICA SE HAI CAPITO, 658
658 T12 La battaglia finale e la morte di Catilina De coniuratione Catilinae 60 LATINO
ANALISI DEL TESTO, 660VERIFICA SE HAI CAPITO, 660
660 T13 Il campo dopo la battaglia De coniuratione Catilinae 61 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 662
Il tema nel tempo «Ogni guerra è una guerra civile», 663
VERIFICA SUL PERCORSO, 663
percorsoditraduzione
664 Catilina, anatomia di un personaggio
TRADUCIAMO INSIEME
664 T14 Congiurare per la libertà De coniuratione Catilinae 33
CONFRONTA LE TRADUZIONI
666 T15 Il passato di Catilina De coniuratione Catilinae 15-16
ORA TRADUCI TU
668 T16 Promesse ai congiurati De coniuratione Catilinae 21
669 T17 Fuga di notizie De coniuratione Catilinae 23
670 T18 Cesare chiede clemenza per i catilinari De coniuratione Catilinae 51, 1-6
671 T19 Discorso di Catilina prima della battaglia De coniuratione Catilinae 58, 8-17
BRANI DI VERSIONE
672 T20 Il senato decreta lo stato d’emergenza De coniuratione Catilinae 28-29
673 T21 Catone denuncia la decadenza del suo tempo De coniuratione Catilinae 52, 19-23
673 T22 Confronto tra Cesare e Catone De coniuratione Catilinae 54
XXII Indice
bellum iuGurthinumehistoriae
5° Percorso 674 Politica interna e politica estera: Giugurta e Mitridate
674 T23 Ritratto di Giugurta Bellum Iugurthinum 6 LATINO • ITALIANO
Gli eventi La guerra contro Giugurta, 675
GUIDA AL TESTO, 676
677 T24 Le malefatte di Giugurta Bellum Iugurthinum 26 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 678
678 T25 Politica e corruzione Bellum Iugurthinum 27-28 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 679
Il personaggio nel tempo Giovanni Pascoli e la fine di Giugurta, 680
680 T26 Mitridate contro Roma Historiae IV 69, 5; 17-23 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 681
VERIFICA SUL PERCORSO, 681
SINTESI, 682 ripassa@IL PUNTO SU Sallustio, 683 verifica@
684 Gli antichi e noi Garantismo e giustizialismo
Un libro da leggere Philip K. Dick, Rapporto di minoranza, 685
Un film da vedere Gavin Hood, Rendition-Detenzione illegale, 685
19 Biografiaederudizione CornelioNepote•Varrone 686 1. La biografia
Il genere nel tempo Metamorfosi e vitalità della biografia, 687
• Per approfondire, 688
689 2. L’erudizione
690 3. Cornelio Nepote
• Per leggere i testi • Per approfondire, 691
Antologia Cornelio Nepote De viris illustribus 692 L’interesse per ‘l’altro’
692 T1 Biografia e relativismo etico Praefatio 1-7 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 693
693 T2 La morte di Annibale Vita di Annibale 12-13, 1 LATINO • ITALIANO
GUIDA AL TESTO, 695
696 4. Varrone
• Per leggere i testi • Per approfondire, 697
Antologia Varrone De re rustica 698 Campagna e città: due modelli antropologici e due ideali di vita
698 T3 Il campagnolo e il cittadino De re rustica II Proemio 1-3 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 699
699 T4 Vita di campagna e vita di città De re rustica III Proemio 1-5 ITALIANO
IL PUNTO SUL TESTO, 700
SINTESI, 701
IL PUNTO SU Biografia ed erudizione, 702
Glossario di retorica e stilistica, 703
Glossario di istituzioni romane, 706
Indice degli autori e dei personaggi antichi, 710
XXIII
Approfondisci altriPercorsionline
5 Plauto1° Percorso Insulti, risse e scontri: una specialità plautina
T1 Scagliare insulti contro un muro di gomma
Pseudolus Atto I scena III 340-379 ITALIANO
T2 Una rissa impari: Mercurio contro Sosia
Amphitruo Atto I scena I 279-398 ITALIANO
T3 Battibecco tra servi Truculentus Atto II
scena II 256-314 ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
2° Percorso Integrazioni alla lettura della Mostellaria
T4 Il riassunto in versi Mostellaria, Argumentum 1-12 LATINO • ITALIANO
T5 Un secondo inganno Mostellaria Atto III
scena I 532-689 ITALIANO
T6 La scoperta dell’inganno Mostellaria Atto V
scene I-II 1041-1148 ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
6 Terenzio1° Percorso Vecchi e giovani in difficoltà
T1 Problemi di giovani: vivere il primo amore
Eunuchus Atto II scena III 293-390 ITALIANO
T2 Problemi di vecchi: cedere senza perdere la faccia
Heautontimorumenos Atto III scena I 410-511 ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
2° Percorso A tu per tu con se stessi
T3 Il monologo introspettivo dell’adulescens
Adelphoe Atto IV scena IV 610-635 ITALIANO
T4 Il parassita compiaciuto Eunuchus Atto II
scena II 232-264 ITALIANO
T5 Il padre afflitto Heautontimorumenos Atto I
scena I 121-150 ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
11 Lucrezio1° Percorso Gli atomi, alla base della natura
T1 Nulla nasce da nulla De rerum natura I 146-191
LATINO • ITALIANO
T2 Il movimento degli atomi De rerum natura II 112-141
LATINO • ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
2° Percorso Dalla fisica all’etica: antidoti alle paure
T3 Recedere dalla vita come un commensale sazio
De rerum natura III 931-945 LATINO • ITALIANO
T4 Altri ostacoli sulla strada della felicità
De rerum natura V 198-209; 218-234; 1412-1433 ITALIANO
T5 La paura degli dèi e l’origine della religione
De rerum natura V 1169-1240 ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
13 Catullo1° Percorso La poetica nuova di Catullo
T1 Dedica a Cornelio Nepote Carme 1 LATINO • ITALIANO
T2 Manifesto di poetica Carme 95 LATINO • ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
2° Percorso Ancora Lesbia
T3 La morte del passero Carme 3 LATINO • ITALIANO
T4 La conta dei baci Carme 7 LATINO • ITALIANO
T5 Confronto tra bellezze Carme 43 LATINO • ITALIANO
T6 La fides e il patto d’amore Carme 87 LATINO • ITALIANO
@
XXIV Indice dei Percorsi online
T7 Paradossi d’amore Carme 92 LATINO • ITALIANO
T8 Ti amo, ma non ti voglio bene Carme 75 LATINO • ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
3° Percorso Gli amici
T9 Uno scherzo di cattivo gusto Carme 12 LATINO • ITALIANO
T10 La villa di Furio Carme 26 LATINO • ITALIANO
T11 Celio Rufo, traditore di un’amicizia
Carme 77 LATINO • ITALIANO
T12 Il ritorno della primavera Carme 46 ITALIANO
T13 Rufo non piace alle donne Carme 69 LATINO • ITALIANO
T14 Le ‘aspirazioni’ di Arrio Carme 84 LATINO • ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
4° Percorso Catullo poeta dotto
T15 Risposta a un amico Carme 68, 1-40 ITALIANO
T16 L’elegia dei ricordi Carme 68, 41-100 ITALIANO
T17 Laodamìa come Lesbia Carme 68, 101-160
LATINO • ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
16 Ciceroneorazioni
1° Percorso Il peso dell’economia e della finanza nell’orazione Pro lege Manilia, de imperio Cn. Pompei
T1 La pericolosità della guerra mitridatica
(De imperio Cn. Pompei 4-5) LATINO • ITALIANO
T2 La posta in gioco (De imperio Cn. Pompei 6)
ITALIANO
T3 I tributi della provincia d’Asia
(De imperio Cn. Pompei 14-16) LATINO • ITALIANO
T4 I patrimoni dei pubblicani e dei negotiatores
(De imperio Cn. Pompei 17-19) ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
ORA TRADUCI TU
Versioni dalle orazioni di Cicerone
epistoLe
2° Percorso Cicerone versus Cesare: la guerra civile e la congiura
T5 Cesare come Annibale? (Epistulae ad Atticum VII 11)
LATINO • ITALIANO
T6 La morte di Cesare (Epistulae ad familiares VI 15)
ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
ORA TRADUCI TU
Versioni dalle lettere di Cicerone
operefiLosofiche
3° Percorso L’armonia del cosmo nel Somnium Scipionis
T7 Il sistema delle sfere celesti Somnium Scipionis 9
(De re publica VI 17) ITALIANO
T8 L’armonia delle sfere Somnium Scipionis 10
(De re publica VI 18) ITALIANO
T9 Gli uomini non possono udire l’armonia del cosmo
Somnium Scipionis 11 (De re publica VI 19) LATINO • ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
4° Percorso La sociologia del comportamento nel De officiisParole chiave Decorum
T10 L’etica della moderazione De officiis I 101-104
LATINO • ITALIANO
T11 Il comune senso del pudore De officiis I 126-129 ITALIANO
T12 Il galateo della conversazione De officiis I 134-137 ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
ORA TRADUCI TU
Versioni dalle opere filosofiche di Cicerone
17 CesareDe bello Gallico
1° Percorso La struttura della nazione gallica
T1 Fazioni e clientele (De bello Gallico I 11)
LATINO • ITALIANO
XXVIndice dei Percorsi online
T9 Catone propone la condanna a morte
De coniuratione Catilinae 52,13-18; 24-35 ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
ORA TRADUCI TU
Versioni dal De coniuratione Catilinae
bellum iuGurthinum
5° Percorso La Numidia e la figura di Giugurta
T10 Le vicende dinastiche del regno di Numidia
Bellum Iugurthinum 5 LATINO • ITALIANO
T11 Micipsa tenta invano di liberarsi di Giugurta
Bellum Iugurthinum 7 LATINO • ITALIANO
T12 I buoni consigli di Scipione Emiliano a Giugurta
Bellum Iugurthinum 8 LATINO • ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
6° Percorso Una guerra scandalosa, finita con un tradimento
T13 Storie di ordinaria corruzione Bellum Iugurthinum 29-30
LATINO • ITALIANO
T14 Il tribuno Memmio esorta il popolo a reagire alla prepotenza dei nobili
Bellum Iugurthinum 31 ITALIANO
T15 Come andò a finire Bellum Iugurthinum 111; 113
ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
ORA TRADUCI TU
Versioni dal Bellum Iugurthinum
T2 La lotta per l’egemonia (De bello Gallico I 12) ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
2° Percorso La selva Ercinia e la sua fauna
T3 La selva Ercinia (De bello Gallico VI 25)
ITALIANO
T4 La fauna della selva Ercinia (De bello Gallico VI 26-28)
ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
ORA TRADUCI TU Versioni dal De bello Gallico
De bello civili
3° Percorso Lo scoppio della guerra civile
T5 La seduta senatoria del 1° gennaio (De bello civili I 1; 2, 6-8) ITALIANO
T6 L’ultimatum del senato (De bello civili I 5) ITALIANO
T7 Cesare invade l’Italia (De bello civili I 7; 8, 1) LATINO • ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
ORA TRADUCI TU Versioni dal De bello civili
18 SallustioDe coniuratione catilinae
1° PercorsoSviluppo e decadenza di Roma
T1 Il passato felice di Roma De coniuratione Catilinae 6-7
LATINO • ITALIANO
T2 L’inizio della fine De coniuratione Catilinae 12
LATINO • ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
2° Percorso Come nasce una congiura
T3 Catilina e i suoi complici De coniuratione Catilinae
14-15 LATINO • ITALIANO
T4 Il reclutamento di uomini e donne
De coniuratione Catilinae 24 LATINO • ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
3° Percorso La repressione della congiura
T5 Cicerone attacca Catilina in senato
De coniuratione Catilinae 31 LATINO • ITALIANO
T6 Il punto di vista dei congiurati: una lotta per la libertà
De coniuratione Catilinae 33 LATINO • ITALIANO
T7 Cicerone deferisce i congiurati al senato
De coniuratione Catilinae 50 LATINO • ITALIANO
VERIFICA SUL PERCORSO
4° PercorsoI discorsi di Cesare e di Catone: la condanna dei congiurati
T8 Cesare in difesa della legalità De coniuratione Catilinae 51,
37-43 LATINO • ITALIANO
133-44 a.C.
La tarda repubblica
QUADRO STORICO Dalle guerre di conquista alla fi ne della repubblica
CONTESTO CULTURALE La cultura tardo-repubblicana
COSTUME E MENTALITÀ I temi e gli autori
• III-II sec. a.C. Guerre di conquista
• 133 e 123 a.C. Riforme dei Gracchi
• 91-88 a.C. Guerra sociale
• 82-79 a.C. Dittatura di Silla
• 63 a.C. Congiura di Catilina
• 49 a.C. Cesare passa il Rubicone: inizia la guerra civile
• 48 a.C. Battaglia di Farsàlo: Pompeo è sconfi tto da Cesare
• 44 a.C. Cesare dittatore a vita
• 44 a.C. Idi di marzo: uccisione di Cesare
• La rifl essione politica legittima il processo politico che porterà al principato
• Si diffondono le fi losofi e greche di età ellenistica: in particolare, stoicismo ed epicureismo
• Si affermano due tipi di
intellettuale: uno vede nella cultura un supporto all’attività politica (Cicerone), l’altro trova nell’otium il terreno ideale per una produzione letteraria libera e controcorrente (Lucrezio, Catullo)
• In campo letterario fi oriscono l’oratoria, la lirica, la storiografi a, il poema didascalico e la fi losofi a
La religione romanaLe linee di sviluppo e i vari aspetti della religiosità romana • Lucrezio • Cicerone
Rifl essioni sull’AldilàDue diverse concezioni della vita oltre la morte• Lucrezio • Cicerone
La donna e l’amore nella società romanaFigure di donna e concezione dell’amore dall’età arcaica al I secolo a.C.• Lucrezio • Catullo • Cicerone
La politica fra teoria e prassiLa rifl essione teorica sullo stato e le forme dell’attività politica • Cesare • Cicerone
I valori fondanti della civiltà romana (2)Il relativismo dei valori e la distinzione tra otium e negotium • Catullo • Cicerone• Cornelio Nepote
La legge e il dirittoOrigini, sviluppo e forme di un aspetto fondamentale della cultura romana• Cicerone
La guerra e la paceTra volontà di dominio e aspirazione alla pace• Cicerone • Cesare
09-10 Repubblica 208-252 Q.indd 208 02/01/11 02:44
GLI AUTORI Le opere, i percorsi
I GENERI
Lucrezio (98/94- 55 a.C.)De rerum natura• Forme e volti della natura• Contro la superstizione• Contro la paura della morte• Sulla strada della felicità
Catullo (84-54 a.C. ca.)Liber• Il canto della passione• Il patto d’amore• Una storia fi nita male• L’altro Catullo: amici, nemici, familiari• Politica? No, grazie
Cicerone (106-43 a.C.)Opere retoriche• La forza della parola
Orazioni• Lo smascheramento di Catilina• Fra giustizia e politica: il caso
della Pro Milone• Percorso di traduzione:
Un ladro insaziabile e sacrilego
Epistole• Tra affari pubblici e affetti privati
Opere politiche e fi losofi che• La promessa dell’immortalità
nel Somnium Scipionis• Il Laelius: l’amicizia da legame
clientelare a sentimento• Il De offi ciis, ovvero la morale
della classe dirigente• Percorso di traduzione:
Etica e politica
Cesare (100-44 a.C.)De bello Gallico• Lo sguardo sugli altri: galli e germani• Lo sguardo sugli altri: i britanni• La campagna contro Ariovisto
De bello civili• Pompeo da Farsàlo all’Egitto
• Percorso di traduzione: Cesare imperator
Sallustio (86-35/34 a.C.)De coniuratione Catilinae• Dalla politica alla storia• La congiura di Catilina tra
rivendicazioni e sovversione• Il dibattito sulla legalità• Fine di un incubo, fi ne di un sogno• Percorso di traduzione: Catilina,
anatomia di un personaggio
Bellum Iugurthinum e Historiae• Politica interna e politica estera:
Giugurta e Mitridate
Cornelio Nepote (100-30 a.C. ca.) De viris illustribus• L’interesse per ‘l’altro’• Percorso di traduzione: Grandi
generali e politici stranieri
Varrone (116-27 a.C. ca.) De re rustica• Campagna e città: due modelli
antropologici e due ideali di vita
La lirica• Poetae novi • Catullo
Retorica e oratoria• Cicerone
La biografi a e l’erudizione• Cornelio Nepote• Varrone
09-10 Repubblica 208-252 Q.indd 209 09/01/11 12:22
Il quadro storico
LA STORIA IN BREVEDalle guerre di conquista ai confl itti interni• III-II sec. a.C.: guerre di conquista
e arricchimento di Roma• 167 a.C.: abolizione delle tasse
a carico dei cittadini• 133 a.C.: proposta di riforma agraria
di Tiberio Gracco• 123 a.C.: riforme di Gaio Gracco• 121 a.C.: morte di Gaio Gracco
1 Gli ultimi decenni del II secolo a.C.L’espansione di Roma e i problemi interniLe grandi conquiste del III e del II secolo a.C. (vd. Cap. 1, Il quadro storico, pp. 8 ss.) avevano creato in Roma un benessere economico senza precedenti. I successi militari in Oriente e in Occidente vi avevano fatto affl uire ricchez-ze e schiavi in abbondanza, tanto che nell’anno 167 furono addirittura aboli-te le tasse a carico dei cittadini. Si trattava, però, di un benessere illusorio, che nascondeva una grande quantità di nodi irrisolti, da attribuire fondamental-mente all’incapacità del senato di trasformarsi da organo dirigente di una cit-tà-stato italica in vertice politico di un impero mediterraneo (1), quale Ro-ma era ormai diventata.Interessata esclusivamente allo sfruttamento dei propri latifondi, la classe sena-toria aveva tratto enormi vantaggi dalla rovina della piccola proprietà roma-no-italica, ridotta in miseria dalle continue guerre che avevano sottratto uo-mini validi alla cura dei campi. Peraltro la piccola proprietà era già per sua na-
1 Il cosiddetto Tabularium inaugurato nel 78 a.C. tra Campidoglio e Foro Romano, può essere considerato un simbolo della tarda repubblica. Era infatti l’archivio centrale, in cui si custodivano le tavole di bronzo con gli atti uffi ciali. I piani soprastanti appartengono al Palazzo Senatorio (1605), sede del municipio di Roma. Sulla sinistra si vedono i resti del Tempio di Vespasiano.
4 Il panorama letterario
3 L’intellettuale e la società
3 La guerra civile tra Cesare e Pompeo
2 Le correnti fi losofi che
2 La guerra civile tra Mario e Silla
1 Il pensiero politico
1 Gli ultimi decenni del II secolo a.C.
Contesto culturale
Quadro storico
9
09-10 Repubblica 208-252 Q.indd 210 02/01/11 02:45
211Il quadro storico
tura assai poco competitiva rispetto al latifondo che, grazie alla manodopera servile, poteva mettere sul mercato prodotti a costo più basso. Ai liberi contadini – indebitati e ridotti allo stato di proletari, non più qualifi cati per prestare il servizio militare – non restava che con-fl uire in città, dove costituivano pericolose masse di manovra durante le elezioni. Da questa situazione era scaturita una crisi interna irreversibile, che costituiva il presupposto di un’ampia confl ittualità tra l’esigua minoranza di possidenti sempre più ricchi (2) (l’aristocra-zia e il ceto dei commercianti e degli affaristi) e la larghissima maggioranza di miserabili nul-latenenti (il ceto medio agricolo sempre più proletarizzato e i provinciali stremati dal fi scali-smo centrale). Per non parlare degli schiavi (vd. Cap. 2, La schiavitù a Roma, pp. 46 ss.), che sopportavano la loro millenaria fatica.
Gli schieramenti politiciIn questo contesto di crescente disagio sociale si delinearono due opposti schieramenti po-litici. Il blocco degli optimates (da optimus, «il migliore») faceva capo al ceto nobile dei se-
Il riformatore Tiberio Gracco (vd. p. 212) era rimasto impres-sionato, durante un viaggio attraverso l’Etruria, nel vedere che la regione era deserta e che i pochi contadini e pastori rimasti erano schiavi barbari. L’ardore delle sue convinzioni politiche di ispirazione egualitaria traspare da un passo, riportato da Plutarco (Vita di Tiberio 9, 4), dell’orazione che egli pronunciò a sostegno della legge agraria:
Tiberio diceva, parlando dei poveri, che le fi ere che stanno in Italia hanno tane e ciascuna un covo e rifugi, mentre co-
loro che combattono e che muoiono per l’Italia non possie-dono altro che l’aria e la luce e senza casa né ricovero van-no errando con i fi gli e con le mogli. I generali mentono ai soldati quando, durante le battaglie, li esortano a difende-re dai nemici le tombe e gli altari: tra tanti soldati romani nessuno possiede un altare paterno o una tomba di fami-glia, ma combattono e muoiono per difendere lusso e ric-chezza altrui. Sono detti padroni del mondo, ma non han-no una sola zolla di terra che sia loro.
Dominatori del mondo, nullatenenti in casa propria Testimonianze
2 Immagini del lusso. Questo affresco del I secolo a.C. raffi gura donne ricche che indossano abiti lussuosi e si adornano con gioielli preziosi.
09-10 Repubblica 208-252 Q.indd 211 02/01/11 02:45
212 9 La tarda repubblica (133-44 a.C.)
La riforma agraria di Tiberio Gracco Nel 133 a.C. il tribu-no della plebe Tiberio Gracco fece approvare una Lex agra-ria secondo la quale nessun cittadino romano poteva dete-nere più di cinquecento iugeri (1 iugero = circa 2500 m2) di ager publicus. L’ager publicus era il patrimonio fondiario di proprietà del-lo stato romano, costituito dai territori conquistati nel tem-po ai nemici e notevolmente ampliato con le terre confi sca-te agli alleati defezionisti durante la seconda guerra puni-ca. Assegnati per lunghe affi ttanze alle famiglie nobili, que-sti territori erano progressivamente andati a costituire il lati-fondo. Secondo il progetto di riforma, il territorio ecceden-te i 500 iugeri doveva essere restituito per essere poi ridistri-buito al popolo in lotti inalienabili di trenta iugeri ciascuno.L’approvazione della legge incontrò, com’era naturale, la feroce opposizione del ceto aristocratico, che si vede-va privato di un’importante fonte di reddito. Nei torbidi che seguirono, Tiberio venne ucciso nello stesso anno 133 in se-guito alla reazione aristocratica.
Le riforme di Gaio Gracco Dieci anni dopo, Gaio Gracco (tribuno della plebe nel 123 a.C. e nel 122) riprese il pro-getto politico del fratello Tiberio di ridimensionare il pote-re dell’oligarchia senatoria. Egli, però, per avere una valida base di appoggio, collegò il progetto di Tiberio a una serie di riforme con cui cercava di guadagnarsi il favore di diver-se fasce sociali: quella dei cavalieri, a cui concesse misure a vantaggio della loro attività fi nanziaria, quella delle po-polazioni italiche, per le quali propose l’attribuzione del-la cittadinanza romana, e quella della plebe romana, per la quale fece decretare una distribuzione mensile di grano a prezzo politico.Anche questa volta il senato rispose con una totale chiu-sura, suscitando contro la proposta l’ostruzionismo del col-lega nel tribunato Livio Druso, che con iniziative legislati-ve più demagogiche riuscì a sollevare la plebe contro Gaio. Ne nacquero turbolenze di fronte alle quali il senato procla-mò lo stato di emergenza, votando per la prima volta nella storia della repubblica il cosiddetto senatus consultum ul-timum, cioè la sospensione delle garanzie istituzionali e il conferimento di poteri eccezionali nelle mani dei consoli. Nel 121 a.C. Gaio, dichiarato nemico pubblico, si fece uc-cidere da uno schiavo.
Le riforme dei GracchiStoria Costume Società
• Quella proposta dai Gracchi era una riforma agraria. • Qual è la differenza tra riforma e rivoluzione?
Attività
PER APPROFONDIRE• Un’appassionata difesa dell’operato dei Gracchi si legge nel libro di L. Perelli, I Gracchi, Salerno, Roma 1993. Si veda
anche E. Gabba, Il tentativo dei Gracchi, in Storia di Roma, vol. II/1, Einaudi, Torino 1990, pp. 671-690.
Jean-Baptiste Topino-Le Brun, La morte di Gaio Gracco (1798 ca). Marsiglia, Musée des Beaux-Arts.
Frammento della Lex agraria. Napoli, Museo Archeologico Nazionale.La legge intendeva vietare la formazione dei latifondi e ridistribuiva l’ager publicus.
09-10 Repubblica 208-252 Q.indd 212 09/01/11 12:23
222 9 La tarda repubblica (133-44 a.C.)
Il contesto culturale
1 Il pensiero politicoI testimoni del cambiamentoDi pari passo con l’esplodere della violenza politica come segno di crisi del-le istituzioni repubblicane, il I secolo a.C. fu il momento nel quale maturò la parte più signifi cativa del pensiero politico romano. Si creò cioè una dialetti-ca di pensiero e azione nella quale, se l’ultima parola spettava alla forza delle armi, è anche vero che il dibattito culturale poneva le condizioni per legitti-mare il processo politico che sarebbe approdato al principato.La nostra conoscenza della cultura politica del I secolo fa capo in larga misu-ra alla trattatistica di Cicerone (12) (vd. Capitolo 16, pp. 422 ss.) e alle consi-derazioni sparse che si ritrovano nell’opera storica di Sallustio (vd. Capitolo 18, pp. 612 ss.): due autori che ebbero un ruolo importante nel travaglio ide-ologico che dalla crisi del regime cesariano portò al principato augusteo. Il che non signifi ca, tuttavia, che essi avessero le idee chiare in merito alla questione istituzionale: il loro moralismo, contaminando valutazioni politiche con ele-menti attinenti all’etica e ai costumi, non sempre li mise in condizione di co-gliere distintamente il signifi cato degli eventi.
La confusione ideologicaLa confusione è dovuta anche al fatto che alla violenza della lot-
ta politica non sempre corrispondeva una effettiva diversità de-gli interessi in gioco. Per esempio, il pensiero di un ‘democra-tico’ come Sallustio presenta ampie convergenze con quello di un conservatore come Cicerone: convinta fede nella libertas repubblicana, moralismo, appello al mos maiorum, invito alla concordia, rifi uto del populismo e salvaguardia dei ceti bene-
stanti al potere sono elementi che accomunano i due scrittori.Come ha osservato Antonio La Penna, la scarsa differen-
ziazione ideologica in una lotta spietata come quel-la dell’ultima repubblica si spiega con il fatto che
ne furono unici protagonisti i ceti possiden-ti, la cui ansia di rinnovamento investiva
esclusivamente l’ambito politico e quel-lo morale, ma a condizione che perma-nesse immutato o quasi l’assetto econo-mico e sociale. In questa preoccupazione della lega-lità a salvaguardia dei ceti possidenti si inquadrano non solo il conservato-rismo sociale di Cicerone, ma anche l’adesione di Sallustio alla politica di Cesare e la sua avversione per Catili-na: quest’ultimo era il sovversivo che
prometteva remissione di debiti e proscri-zione di ricchi, Cesare era il politico equilibra-
12 Busto di Cicerone. Roma, Musei Capitolini.
LA CULTURA IN BREVELa fi ne della repubblica• La cultura fa da supporto all’attività
politica• Il pensiero politico è espressione
dei ceti possidenti, sempre più conservatori
• L’aspirazione a un princeps garante della pace pone le premesse del principato
• Le fi losofi e legittimano sia l’impegno pubblico (lo stoicismo) sia il ritiro a vita privata (l’epicureismo)
• La libertà dell’ultima repubblica è garante di una grande fi oritura letteraria
09-10 Repubblica 208-252 Q.indd 222 17/01/11 17:11
223Il contesto culturale
to, preoccupato di rispettare la legalità, ma soprattutto di trovare, attraverso la proverbiale clementia, un compromesso fra i ceti che, sulla base di una politica di sostanziale moderati-smo sociale, assicurasse un largo consenso alle sue ambizioni personali.
L’aspirazione a un regime autoritarioSu questi stessi presupposti si innestava anche l’aspirazione a un regime autoritario, al quale tanto Cicerone quanto Cesare e Sallustio guardavano come alla extrema ratio in grado di eli-minare dallo stato la violenza politica e di ripristinare la pace sociale. Di fatto la storia smen-tì sia Cicerone sia Sallustio, dimostrando che le rispettive teorie politiche, ancorate al mon-do della città-stato, erano in ritardo rispetto alla realtà emergente di un personaggio come Cesare, che legava al supporto dell’esercito l’elaborazione dell’idea di princeps. Ma si tratta-va di un princeps molto più potente e assoluto di quello a cui pensavano Cicerone e Sal-lustio: una fi gura che avrebbe preso corpo nella persona di Augusto, segnando il passaggio defi nitivo dalla repubblica alla monarchia.
Res publicaL’espressione latina res publica (o respublica) indicava «la cosa pubblica», cioè la comunità dei cittadini fondata sul diritto, va-le a dire una comunità solidale in cui l’interesse del singolo era subordinato a quello dello stato. Res publica era dunque una lo-cuzione usata per indicare «lo stato» stesso o «la vita politi-ca» inerente al funzionamento dello stato; meno comunemen-te indicava la «repubblica» sia come forma di governo sia in contrapposizione al principato.
La defi nizione ciceroniana di res publica come res populi («cosa del popolo», De re publica I 39) non rispecchia l’etimologia (pu-blicus non deriva da populus ma da pubes, «gente adulta») e ri-specchia solo in parte la realtà storica. È vero, infatti, che secon-do la costituzione repubblicana il potere supremo poggiava sul popolo, ma a Roma non vigeva un sistema democratico e per-tanto il controllo dello stato era nelle mani del senato: quella di Roma era dunque una repubblica aristocratica.
PAROLE CHIAVE
La Curia, nel Foro Romano.Questo edifi cio era il luogo di riunione del senato, e quindi un altro simbolo della repubblica.
L’interno della Curia era costituito da una sala rettangolare sui cui lati correvano i seggi dei senatori; nel fondo sorgeva il podio della presidenza.
09-10 Repubblica 208-252 Q.indd 223 02/01/11 02:45
224 9 La tarda repubblica (133-44 a.C.)
2 Le correnti fi losofi cheI romani e la cultura grecaLa fi losofi a acquistò in quest’epoca un ruolo di primo piano sia nel fornire supporti al pen-siero politico, sia nell’offrire giustifi cazioni al rifugio nel privato in alternativa all’impegno civile caratteristico del civis Romanus. L’attestarsi sempre più solido della fi losofi a nella cultura latina fu condizionato dal rapido avanzamento del processo di ellenizzazione: ormai il contatto con la cultura greca si era trasformato in una vera e propria compenetrazione; dalla fase della semplice imitazione dei modelli greci si era passati a quella della emulazione e della rielaborazione, che in cam-po poetico diede luogo alla corrente neoterica (da neóteroi, «poeti nuovi») e nella prosa agli scritti di storia (il modello di Sallustio fu Tucidide), alla trattatistica retorica di Cicerone e alle sue opere fi losofi che.
Lo scetticismoParticolare rilievo rivestirono in questo periodo le fi losofi e greche (13) di età ellenistica, im-portate nel corso del II secolo a.C. Di queste la più pervasiva, anche se di presenza non sem-pre evidente, fu la fi losofi a accademica, cioè lo scetticismo, uno degli indirizzi assunti dal-la scuola di Platone dopo la morte del maestro. Lo scetticismo non è presente solo nel pen-siero e nell’opera di Cicerone intitolata Academica, ma circolò in tutto l’ambiente degli uo-mini di cultura, perlopiù scettici in materia religiosa, e in particolare tra i giovani, che ave-vano ereditato lo spirito critico di lontana ascendenza sofi stica e lo applicavano con effetti dirompenti al mos maiorum.
13 Raffaello, La scuola di Atene (1509). Roma, Palazzi Vaticani.Al centro del grande affresco compaiono Platone (1) (con la destra alzata per indicare il cielo, cioè il mondo delle idee) e Aristotele (2) (che indica la terra). Sulla sinistra, appoggiati a un basamento, il vecchio con la barba e il volto corrucciato è Zenone (3), mentre il giovane ben pasciuto e incoronato è Epicuro (4), che in queste sembianze, davvero inusuali per un fi losofo, fa pensare alla battuta di Orazio, che si defi nì Epicuri de grege porcus. In primo piano, sempre sulla sinistra, Pitagora (5) è intento a scrivere.
1 23
4
5
09-10 Repubblica 208-252 Q.indd 224 02/01/11 02:45
1 La religione romanaLa formazione del pantheon romanoNella piccola porzione di storia letteraria percorsa fi n qui si sono già colte tracce della men-talità religiosa dei romani. Nell’epoca che ora andiamo ad affrontare queste tracce si artico-lano in un sistema complesso, che vale la pena di inquadrare. Siamo abituati a pensare la religione greco-romana nei termini di un politeismo grossolano, popolato da «dèi falsi e bugiardi». Le divinità degli antichi ci sono giunte attraverso i rac-conti della mitologia e le espressioni artistiche, ma la loro essenza perlopiù ci sfugge o rima-ne diffi cile da cogliere: ci stupisce, in particolare, che una cultura che aveva raggiunto alti li-velli di speculazione potesse credere in una molteplicità di dèi e praticare un culto fatto so-prattutto di atti esteriori. Ma gli antichi non erano così ingenui: già nel VI secolo a.C. il fi losofo greco Senofane ave-va osservato che, se i buoi e i cavalli avessero mani per dipingere, raffi gurerebbero i loro dèi simili rispettivamente a buoi e a cavalli. Il che equivale a dire che gli dèi del politeismo in realtà altro non erano che forme particolari di oggettivazione del divino. La divinità era ri-conosciuta nelle diverse confi gurazioni del suo manifestarsi, nelle cosiddette ‘epifanie’, e còlta con tratti diversi a seconda delle occasioni e delle ragioni di tale manifestarsi: insomma, del divino gli antichi coglievano l’evento e non la forma, l’apparire e non l’essere.
La natura del politeismo antico
1 Claude Lorraine, Egeria nel bosco delle Camene, 1669. Napoli, Galleria Nazionale di Capodimonte.
2 Rifl essioni sull’Aldilà
3 La donna e l’amore nella società romana
1 La religione romana
I temi
Gli autori • Lucrezio• Cicerone
• Lucrezio• Cicerone
• Lucrezio• Catullo• Cicerone
10
Costume e mentalità
09-10 Repubblica 208-252 Q.indd 228 02/01/11 02:45
229La religione romana
La formazione della teologia dei romani può essere scandita in tre tempi, nei quali si pas-sa dalla percezione di ‘divinità del momento’, che intervenivano nell’hic et nunc a spiega-re un fenomeno di cui sfuggiva la motivazione, a divinità quotidiane, che sovrintendeva-no alle azioni di ogni giorno, per giungere solo alla fi ne di questo processo alla concezione di divinità personali.La ‘volontà divina’ che si esprimeva in un’azione o in una funzione (dal miracolo della sorgen-te alla sacralità del bosco, dal cambio della stagione al confi ne del campo ecc.) era detta nu-men (dalla radice di nuo, «accenno con la testa» per esprimere volontà e comando): nei suoi confronti l’uomo era impotente e poteva solo sperare di propiziarsela attraverso la preghiera.Queste divinità accompagnavano e regolavano tutta la vita dell’uomo a partire dalla nasci-ta: Vitumnus dava all’uomo la vita, Alemona (da alo, «nutro») lo nutriva, Egeria (1) (da egero, «porto fuori») aiutava la madre a partorire, Vagitanus arrivava al primo vagito, Cunina ve-gliava sulla culla ecc.Forme particolari di numina sovrintendevano alle attività lavorative quotidiane e ai relativi ambiti connessi, primo fra tutti quello dell’agricoltura.
Mentre la Grecia aveva prodotto un materiale mitologico vivace e fantasioso, i romani si li-mitarono a coltivare un complesso di pratiche rituali che prescindevano dal supporto del mito. La loro religione non concepì né cosmologie né genealogie divine, ma non era priva di un repertorio di leggende che calavano il mito dal cielo sulla terra, o, meglio, innalzava-no al rango di dèi i grandi uomini della Roma delle origini: è il caso del fondatore Romolo, che fu assimilato al dio Quirino. Da questo substrato primitivo, intriso di meraviglia e orrore, vennero emergendo a poco a poco divinità che accentravano in sé i vari settori di competenza dei vecchi numina: divini-tà dei grandi fenomeni naturali (da Giove (2), dio del cielo, a Vulcano, dio del fuoco, a Net-tuno, dio delle acque ecc.), dèi della natura e dell’agricoltura (Marte, Saturno), della casa e della famiglia, dei mestieri e delle professioni, dell’Oltretomba ecc.
In quest’opera di defi nizione delle divinità e delle loro prerogative, la religione romana ricor-se largamente al cosiddetto sincretismo, cioè alla sintesi di aspetti delle varie religioni che erano state praticate sia da popolazioni italiche quali latini, sabini, etruschi, sia da immigra-ti greci, giudei, egizi e orientali in senso lato. In questo crogiolo di culti si atte-starono alcune divinità latine ar-caiche destinate a permanere nella futura storia della religione roma-na: si possono ricordare i Lari (3), i Penati e i Mani, rispettivamente dèi della casa, della famiglia e dei morti, accanto alla dea del foco-lare Vesta (4) e a Giano (5), il dio che regolava gli ‘inizi’ e i ‘passaggi’ dell’entrata e dell’uscita e pertanto era raffi gurato bifronte. Tra III e II secolo a.C. molte di-vinità furono sottoposte alla co-siddetta interpretatio Romana, un procedimento che consisteva nell’assimilare divinità romane a quelle greche con prerogative analoghe: Giove era l’equivalen-
Alle origini del sacro
Una religione senza miti
Sincretismo religioso e interpretatio degli dèi greci
2 Copia di un affresco della Domus aurea, andato perduto, raffi gurante Giove e Rea Silvia, madre dei fondatori di Roma, Romolo e Remo.
09-10 Repubblica 208-252 Q.indd 229 02/01/11 02:45
PERCORSO PER IMMAGINI
Dèi e misteri
A Roma, come in molte altre città ricche di storia, i resti più cospicui e meglio conservati appartengono a edifi ci religiosi, così come – nelle arti fi gurative – gran parte delle opere giunte fi no a noi appartengono alla statuaria religiosa. Questo avviene per due ragioni principali: in primo luogo, perché il monumento è espressamente concepito per durare nel tempo; in secondo luogo, perché, in quanto culto pubblico fatto di riti, la religione romana mirava alla visibilità.
• La triade capitolina. Palestri-na, Museo Archeologico.
In questo gruppo scultoreo risalente al II secolo d.C. si osservano alcuni attributi tipici di queste divinità: Giove, al centro, con un fascio di fulmini; a sinistra di Giove Giunone, con ai piedi il pavone; a destra Minerva, raffi gurata con l’elmo in capo e ai piedi la civetta.
Gli dèi romani➋
• Il Pantheon visto dall’interno e dall’esterno.
Questo edifi cio (così chiamato con termine greco in quanto dedicato a tutti gli dèi) fu voluto da Agrippa nel 27 a.C. in onore del suocero Augusto, ma la sua attuale struttura risale al tempo di Adriano (II sec. d.C.).
Il Pantheon ➊
09-10 Repubblica 208-252 Q.indd 236 02/01/11 02:46
237Percorso per immagini Dèi e misteri
• Tempio di Vesta. Foro Romano.
Questo tempio di forma rotonda, distrutto più volte dal fuoco, era dedicato alla dea patrona delle istituzioni statali. All’interno del tempio ardeva perennemente il fuoco sacro, custodito dalle Vestali.
«Si era giunti al tempio di Vesta…». (Orazio, satira I 9, 35)
Il tempio di Vesta ➌
• Mitreo di Marino.
Il dipinto rappresenta il dio persiano Mitra nell’atto di uccidere il toro, simbolo della vita, per sottrarlo allo spirito del male. Il culto di Mitra era una delle varie religioni orientali che erano state importate da mercanti, schiavi e militari.
Il culto di Mitra➎
• L’affresco della Villa dei Misteri a Pompei.
Queste decorazioni, realizzate a partire dalla metà del I secolo a.C., raffi gurano scene di iniziazioni ai misteri di Dionìso o Bacco.
«Avevano tre giorni fi ssi nell’anno, nei quali erano iniziati al culto bacchico. […] Erano una moltitudine ingente, ormai un altro popolo […]. Affi dano pertanto ai consoli l’inchiesta straordinaria sui riti notturni dei Baccanali». (Livio, Ab Urbe condita XXXIX 13-14)
I culti misterici ➍
09-10 Repubblica 208-252 Q.indd 237 02/01/11 02:46
La lettura di Sallustio ci immerge nelle convulsioni della repubblica agonizzante, mostrandoci come la sperequazione sociale, la discordia civile, la corruzione erodano la fi ducia nelle istituzioni. Come il suo contemporaneo Cicerone, lo storico si illudeva che un princeps provvidenziale potesse ripristinare l’ordine e instaurare la concordia. Ambedue si sbagliavano: la storia antica e recente hanno dimostrato che, ogniqualvolta il cittadino abdica alla politica e delega il potere a un monarca, lascia in eredità alle generazioni successive la realtà dura dell’assolutismo. Solitamente, di questo ci si accorge con il senno di poi; Sallustio ci guida in modo appassionato a cogliere i vizi della politica di Roma, che sono anche quelli della nostra politica.
Un motivo per leggere
1 LavitaNatonell’86 a.C. adAmiterno,inSabina(nell’attualeAbruzzo),dafamigliabenestante,GaioSallustioCrispotrascorseunagiovinezzainquietaaRoma,frequentandogliambien-tipiùinvista.Intornoallametàdelsecolo,intrapreselacarrierapolitica appoggiandosi ai populares,ilpartitochesicontrapponevaall’oligarchiadelsenatoinnomedegliinteressideicetimenoabbienti.Inqualitàditribunodellaplebe,nel52,condusseunaviolentacampa-gnacontroMilone,uccisoredell’agitatoreClodio,econtroilsuodifensoreCicerone,attiran-dosilavendettadellaparteoligarchica,chenel50lofeceespelleredalsenatoconl’accusadiimmoralità:qualcheannoprimaerastatocoltoinflagranteadulterioconlamogliediMilo-ne,ilqualeloavevafattofrustareeloavevacostrettoarisarcirloconunasommadidenaro.QuestofattoportòSallustioaschierarsidecisamentein favore di CesaredurantelaguerracontroPompeo;grazieallaprotezionedeldittatore,eglivenneriammessoinsenatoeotten-nelapretura.Nel46,dopolavittoriadiCesareaTapso,inAfrica,ottenneilgoverno della Numidiaeapprofittòdellacaricaperaccumulareingentiricchezze,cheinvestìnellacostru-zionedellasontuosavilladettahorti Sallustiani,trailPincioeilQuirinale.Quisiritiròavitaprivata,quandoormaiun’accusadimalversazionepergliabusicommessiinAfricaelamortedelsuoprotettoreCesareavevanosancitolafinedellasuacarrierapolitica.Nellapacedelsuoritiro,Sallustiosidedicòperundecennioall’attività di storiografo,fin-chélamortelocolsepocopiùchecinquantennenel35onel34a.C.
Dalla politica alla storiografi a
Sallustio18
18 Sallustio 612-685.indd 612 06/01/11 12:03
613Le opere
2 LeopereLaprimaoperadiSallustio,ilDe coniuratione Catilinae,fuscritta intorno al 42 a.C.,ne-glianniimmediatamentesuccessiviallamortediCesare.Èunamonografiastoricadedica-taaun tentativo di eversionechesiinscriveinunmomentocrucialedellastoriadiRoma.LucioSergioCatilina,unnobiledecadutoespregiudicato,dopoaverpercorsopartedelcur-sus honorumeavertentatoripetutamentediottenereilconsolato,sieravistorespintoperisuoimetodidemagogicieviolenti.Approfittandodelvuotodipoterelasciatodall’assenzadiPompeo,impegnatoinOrientenellaguerracontroipiratiepoicontroMitridate,nel 63 a.C.Catilinadeciseditentarel’insurrezionearmata,sfruttandoildisagioseminatodalladit-taturasillanatralaplebeinmiseriaegliaristocraticiindebitati.Scopertalacongiuragrazieaunadelazione,ilconsoleCicerone arrestò i responsabili elifecegiustiziaresenzaconce-dereloroildirittodiappelloalpopoloprevistoperlacondannaamortedicittadini.Catili-na,intanto,cheavevaraggiuntoinEtruriailsuoluogotenenteManlioacapodiunesercitocheavrebbedovutomarciaresuRoma,affrontòconcoraggiolamiliziagovernativaecaddecombattendovalorosamentenellabattaglia di Pistoia.Lacongiuraeraunadellepiùvistosemanifestazionidellacrisidellarepubblica:rientravainunaseriediepisodi di turbolenza politica–organicamentelegatialmalesseregeneraledacuieraaffettolostato–cheeranopartitidallacrisigraccanae,attraversoladittaturadiSil-laemoltepliciattiditerrorismopolitico,eranodestinati a sfociare nelle guerre civilitraCesareePompeoetraOttavianoeAntonio.L’esitoestremodellacrisiistituzionalesareb-bestatoilridimensionamentodell’autoritàdelsenato, l’organodirigenteespressionedel-lavecchianobiltà,e,diconseguenza,lafine della repubblicaeilpassaggioalregimeper-sonaledelprincipato.
• Capp. 1-4 Proemio.Sallustiospiegaperchéhadecisodidedicarsiallastoriografia.• Cap. 5 Ritratto di Catilina. • Capp. 6-13 ‘Archeologia’. Ladigressioneripercorresommariamentelastoriapassatadi
Roma,contrapponendoicostumiesemplaridell’anticarepubblicaall’attualedecadenza.• Capp. 14-17 I complici di Catilina.LostatodigeneralecorruzioneconsenteaCati-
linadiattirarefannulloni,scialacquatori,delinquentiesoprattuttomoltigiovani,conlafacilepromessadivantaggiilleciti.
• Capp. 18-19 La cosiddetta ‘prima congiura’. Findal66Catilinaavevapartecipatoauncomplotto,mailtentativodiuccidereiconsolienumerosisenatorierafallito.
• Capp. 20-22 Discorso di Catilina e accordi tra i congiurati.Ilprotagonistaprospet-taivantaggidelcambiamentoedesortaicompagniasostenerelasuacandidaturaalcon-solatoperl’anno63.
• Capp. 23-25 Catilina è sconfitto nelle elezioni consolari per il 63.Inobilisosten-gonolacandidaturadiCicerone.Catilina,sconfitto,affrettaipreparatividellacongiuramandandoilsuoluogotenenteManlionelterritoriodiFiesoleperorganizzarelarivoltaarmata.
• Capp. 26-29 Nuova sconfitta di Catilina nelle elezioni consolari per il 62. Attentato a Cicerone. Vistosisconfittounasecondavolta,Catilinatentasenzasuccessodielimina-reCicerone.Ilsenatoemanailsenatus consultum ultimum,cheproclamalostatodiemer-genzaeconferiscealconsoleCiceroneipienipoteri.
• Capp. 30-32 Catilina fugge da Roma. Giungononotiziedisommosseinvariepartid’Italia,Catilinaosapresentarsiinsenatol’8novembredel63eCiceroneloinvesteconlaI Catilinaria.CatilinafuggedaRomaperraggiungereManlioinEtruria,mentreicon-giuratiLentuloeCetègoperfezionanoincittàipianieversivi.
• Capp. 33-35 Lettere di Manlio e di Catilina.ManliofarecapitarealgeneraleMar-
Il De coniuratione Catilinae
La struttura del De coniuratione Catilinae
18 Sallustio 612-685.indd 613 06/01/11 12:03
Percorsi619antologia
Anteprima Un’ideadi...Sallustio(Cat.5,1-8)
I percorsi De coniuratione Dalla politica alla storia Catilinae T1 Perchéscriveredistoria (Cat.3-4)LAT. • IT.
T2 Ilrovesciodellafortuna (Cat.10)LAT.
La congiura di Catilina tra rivendicazioni e sovversione T3 Catilinaaddestrailbranco (Cat.16)IT.
T4 Leragionideglioppressi (Cat.20,1-8)LAT. • IT.
T5 Quo usque tandem?(Cat.20,9-17)LAT.
T6 Pattodisangue(Cat.22)LAT.
T7 Pariopportunità(Cat.25)LAT. • IT.
Il dibattito sulla legalità T8 Excursusetico-politico (Cat.36,4-39,5)IT.
T9 Cesaregarantista (Cat.51,27-36)LAT. • IT.
T10 Catonegiustizialista (Cat.52,4-11;36)IT.
Fine di un incubo, fi ne di un sogno T11 Esecuzionedellasentenza(Cat.55)LAT.
T12 LabattagliafinaleelamortediCatilina (Cat.60)LAT.
T13 Ilcampodopolabattaglia (Cat.61)LAT. • IT.
Percorso Catilina, anatomia di un personaggio di traduzione T14 Congiurareperlalibertà (Cat.33) T15 IlpassatodiCatilina (Cat.15-16) T16 Promesseaicongiurati (Cat.21) T17 Fugadinotizie (Cat.23) T18 Cesarechiedeclemenzapericatilinari (Cat.51,1-6) T19 DiscorsodiCatilinaprimadellabattaglia (Cat.58,8-17) T20 Ilsenatodecretalostatod’emergenza (Cat.28-29) T21 Catonedenuncialadecadenzadelsuotempo (Cat.52,19-23) T22 ConfrontotraCesareeCatone (Cat.54)
Bellum Iugurthinum Politica interna e politica estera: Giugurta e Mitridate e Historiae T23 RitrattodiGiugurta (Iugh. 6)LAT. • IT.
T24 LemalefattediGiugurta(Iugh.26)LAT. • IT.
T25 Politicaecorruzione (Iugh. 27-28) IT.
T26 MitridatecontroRoma (Hist. IV69;1-9;16-23)IT.
APPROFONDISCI@altri percorsi online
18 Sallustio 612-685.indd 619 06/01/11 12:03
633
La congiura di Catilina tra rivendicazioni e sovversione
Indotto a ripiegare sull’attività letteraria (negli anni dal 43 al 40 a.C.) dal disgusto per l’azio-ne politica, era naturale che Sallustio si sentisse portato a ripensare il suo passato di uomo pubblico e a ricercare le cause che ne avevano decretato il fallimento. La trama eversiva or-ganizzata vent’anni prima da Catilina, della quale Sallustio era stato testimone oculare, gli consentiva una ricognizione articolata delle ragioni di malessere che travagliavano l’età con-temporanea, teatro di una lotta in cui, a distanza di vent’anni, non erano per nulla cambia-te né le forze in campo né la posta in gioco.
Sallustio aveva militato tra le file dei populares ed era profondamente avverso alla nobiltà senatoria, alla cui corruzione attribuiva la crisi della repubblica. I suoi spiriti antioligarchici non lo spinsero, però, a condividere le rivendicazioni catilinarie a favore dei miserabili. Nei confronti delle forze sociali emarginate Sallustio nutriva la paura tipica del ceto possiden-te, che vedeva messa a repentaglio la propria sicurezza e pertanto auspicava un potere forte – del senato o di un moderatore super partes – capace di coalizzare i ceti possidenti italici e di fare scudo contro eventuali tentativi di eversione.
Eppure Sallustio è lo storico che, in certi passi del discorso di Catilina (cap. 20) e in altre parti di questa sua prima monografia (la lettera del luogotenente Manlio nel cap. 33; l’ex-cursus etico-politico nei capp. 36-39), ha saputo dar voce alla disperazione degli oppres-si e dei diseredati, alla miseria dei contadini coperti di debiti, al desiderio di legalità con-tro i soprusi di pretori rapaci. C’è da aggiungere, però, che alle istanze di rinnovamento istituzionale, che stavano portando alla fine della repubblica, era estraneo qualsiasi progetto di cambiamento sul piano econo-mico-sociale; per giunta, mancava ai ceti subalterni la consapevolezza di costituire una clas-se sociale. Così, alla denuncia Sallustio non fa seguire una proposta di intervento concre-to: o meglio, egli si mostra convinto che la corruzione dovesse essere eliminata dal risana-mento morale e che le parti sociali dovessero raggiungere la concordia per mantenere l’ordi-ne, come nella Roma arcaica, quando non imperversavano né avidità né ambizione. Questa è la soluzione proposta: evidente ne è l’astrattezza utopistica, come se i pochi potenti aves-sero potuto rinunciare volontariamente a parte dei loro privilegi o le masse miserabili, pri-ve di coscienza sociale, avessero potuto battersi per uno stato migliore rispettando la legali-tà e senza intraprendere la strada della violenza.
Un evento contemporaneo
Contro il senato e contro Catilina
L’intelligenza politica di Sallustio
2° perCorSo de coniuratione catilinae
634 18 Sallustio
T3 Catilina addestra il brancoLa fisionomia dei congiurati presenta molte affinità con il ritratto di Catilina. Sallustio li presen-ta sommariamente nel cap. 14 come viziosi che hanno dilapidato il patrimonio familiare, delin-quenti comuni, emarginati a vario titolo e, in generale, una feccia che, non avendo più nulla da perdere, spera di pescare nel torbido. Nel delineare la tipologia del sovversivo, Sallustio carica con enfasi il ritratto morale. Nel cap. 16 qui riportato, in particolare, Catilina appare intento a omogeneizzare il branco educandolo a delinquere sistematicamente. Quando però, nel successivo cap. 17, lo storico si trova a dover fare i nomi dei congiurati, scopriamo che questi sono senatori, cavalieri, nobili delle colonie e dei municipi. Alcuni, quelli più di spicco, so-no gravati da condanne o da incidenti nella carriera politica, ma non manca una buona parte di no-bili che potrebbero vivere tranquillamente negli agi e non sono spinti alla congiura da moventi igno-bili: essi preferiscono incerta pro certis perché, evidentemente, sono insoddisfatti della situazione presente, si sentono delusi nelle loro aspettative da uno stato ingiusto, fondato sul privilegio di pochi. Le categorie moralistiche di Sallustio subiscono la più grave smentita quando egli deve prendere atto che, nonostante la garanzia dell’impunità e la promessa di compensi in denaro, non un so-lo congiurato tradisce Catilina, dando prova di una coerenza che durerà fino alla morte. Sal-lustio è uno storico onesto e pertanto non tace questi elementi che pure rischiano di incrinare la
De coniuratione Catilinae 16
ItalIano
Trad. di A. Roncoroni
Il difensore dei diseredati Come dice Sallustio, in cam-pagna elettorale Catilina aveva promesso la cancellazione dei debiti e il rovesciamento del governo oligarchico. Chiamato da Cicerone a giustificarsi in senato, egli avreb-be risposto che «lo stato aveva due corpi, uno debole e con un capo malato, l’altro forte ma privo di un capo, ma che a quest’ultimo il capo non sarebbe mancato finché lui fosse vissuto e se avesse bene meritato di sé» (Pro Murena 51).
I ceti coinvolti nel progetto catilinario Anche se il «cor-po forte» privo di capo era la massa dei diseredati che si sen-tiva attratta dalla congiura, Sallustio ci mette in guardia dal-lo scambiare Catilina per un riformatore sociale. Il suo pro-gramma, infatti, non toccava il proletariato urbano, che non possedeva nulla e viveva di clientelae alle spalle di qual-che famiglia patrizia.La cancellazione dei debiti, che era sempre stata alla base di ogni movimento sociale fin dai tempi della prima repubblica, veniva incontro alla situazione dei piccoli proprietari itali-ci, che scontavano con l’indebitamento, appunto, la concor-renza del latifondo, la sottrazione di manodopera provoca-ta dalle guerre, la disponibilità del lavoro servile a basso co-sto. Ma Catilina certo non ignorava che la ricaduta eletto-rale del ceto dei piccoli coltivatori, sparsi in terre distanti da Roma e difficili da organizzare, doveva essere molto esigua.Per quanto riguarda poi i cavalieri romani, anche se alcu-ni di loro potevano essere interessati ai piani catilinari (cfr. Cat. 17, 4), è certo tuttavia che essi rappresentavano il ce-to in ascesa grazie alle attività imprenditoriali, commercia-li e burocratiche.Perciò quelli che potevano ripromettersi un guadagno dal-
la sovversione dell’assetto costituzionale erano soprattutto i nobili decaduti, quegli aristocratici che, dopo aver am-massato ricchezze con le rendite fondiarie, con i bottini di guerra e con l’amministrazione delle province, avevano con-sumato o vedevano assottigliarsi di giorno in giorno il patri-monio, anche solo per le continue spese connesse con la lo-ro posizione: elargizioni agli elettori, mantenimento di clien-tele, dispendiosità delle abitudini di vita e degli apparati do-mestici ecc. Il programma di Catilina, dunque, nonostante la radicalità dei progetti, era sostanzialmente volto a ripristi-nare i privilegi del ceto nobiliare e a riaffermarne il pre-stigio sulla base del privilegio economico.
Avversione antioligarchica e moralismo sallustiano An-tonio La Penna (Sallustio e la “rivoluzione” romana, cit., pp. 146-147) ha opportunamente osservato che, in realtà, il pro-gramma di Catilina era molto simile a quello di un capo dei populares e riprendeva temi dell’opposizione antiaristocrati-ca: il suo discorso denuncia un accentramento di poteri e ricchezze nelle mani della nobiltà, che non poteva non com-portare la proletarizzazione di vaste masse urbane e la conse-guente conflittualità sociale. Tuttavia Sallustio si guarda bene dall’individuare un rapporto effettivo tra la politica catilinaria e l’avversione antioligarchica: anzi, fa di tutto per staccare la congiura da ogni sana politica di opposizione, prospettando-la esclusivamente come un frutto del malcostume e della corruzione morale e demonizzandone il capo.In caso contrario, egli avrebbe dovuto legittimare almeno parzialmente l’iniziativa catilinaria: una scelta di campo che Sallustio, per ragioni ideologiche e, soprattutto, per torna-conto personale, non aveva alcuna intenzione di compiere.
Il progetto politico di CatilinaStoria Costume Società
6352° Percorso La congiura di Catilina tra rivendicazioni e sovversione
tenuta del suo giudizio d’insieme; nella sua ottica di parte, egli non riesce però a spiegarsi tan-ta risolutezza, e ne fa quasi un fenomeno patologico: «tanto grande era la forza della malattia e anzi, come una peste, aveva invaso l’animo della maggior parte dei cittadini» (36, 5).
16, 1. Dunque i giovani che, come ho detto sopra, era riuscito ad adescare, li addestrava al delitto in molti modi. 2. Prendendoli fra loro, forniva falsi testimoni e falsi firmatari; insegnava loro a non tenere in alcun conto la lealtà, i propri averi, i pericoli; poi, quando aveva distrutto il loro buon nome e la loro dignità, imponeva altre e peggiori scelleratezze. 3. Se al momento mancava un pretesto per delinquere, non di meno faceva assalire e truci-dare innocenti come fossero colpevoli: evidentemente, per evitare che le mani e l’animo di quelli si intorpidissero nell’inattività, egli piuttosto era malvagio e crudele senza interesse. 4. Confidando in amici e compagni di tal genere, Catilina, anche perché l’indebitamen-to1 era enorme in ogni luogo e la maggior parte dei veterani di Silla2, dopo aver dilapi-dato i loro beni, memori delle rapine e della vittoria di un tempo3, invocavano la guerra civile, concepì il piano di rovesciare lo stato. 5. In Italia non vi era nessun esercito, Gneo Pompeo era impegnato a combattere in terre lontane4; per lui che era candidato al con-solato5 vi erano grandi speranze, il senato non era affatto preparato: tutto, dunque, era sicuro e tranquillo, e la situazione per l’appunto era favorevole a Catilina.
1. Sallustio non si riferisce solo ai debiti di Catilina, ma alla generale situazione di inde-bitamento provocata dall’estendersi del la-tifondo e dalla crisi della piccola proprietà.2. Dopo essersi arricchiti con i beni dei pro-scritti, i veterani di Silla avevano sperperato le loro sostanze e si erano trovati ben presto indebitati al punto da sperare in una nuo-va guerra civile.
3. La vittoria di Silla su Mario (82 a.C.) e la conseguente dittatura di Silla.4. Pompeo era in quel momento l’uomo più potente di Roma: vinti i pirati del Mediter-raneo (67 a.C.), aveva ottenuto il comando della guerra contro Mitridate, re del Ponto. Dopo averlo vinto nel 66, aveva sottomes-so altre popolazioni orientali, giungendo fi-no al Caucaso e al deserto arabico. Non tor-
nò a Roma che nel 62, dopo sei anni di as-senza. Catilina non aveva torto a pensarlo ai confini del mondo allora conosciuto; in Ita-lia dunque non c’erano eserciti in grado di reprimere un eventuale progetto eversivo.5. Catilina aveva presentato la sua candida-tura al consolato per il 63.
1. InqualemodoCatilinaaddestravaalcrimineisuoiseguaci?
2. QualerailvuotodipoteredicuiCatilinacercòdiapprofittare?
3. Perché, in uno stato potente come quello diRoma,eranotantodiffusipovertàeindebita-mento?
Il punto sul testo
T4 Le ragioni degli oppressiNel presentare la candidatura al consolato per l’anno 63, Catilina tiene un appassionato discor-so ai congiurati, nel quale prospetta i vantaggi del cambiamento ed esorta a sostenerlo. Egli si atteggia a portavoce del malcontento popolare, denunciando lo strapotere di pochi e la mi-seria dei diseredati.Sallustio, pur condividendo con l’ideologia catilinaria l’attacco alla nobiltà, non la seguiva sul terreno dell’illegalità, del condono generalizzato dei debiti, della proscrizione dei ricchi: in una prospettiva apertamente cesariana, egli era d’accordo con le rivendicazioni antioligarchiche, ma temeva il pericolo della sovversione sociale e, in un’ottica più particolaristica, non am-metteva che fossero mossi attacchi ai ceti possidenti.
De coniuratione Catilinae 20, 1-8
latIno • ItalIano
Trad. di A. Roncoroni
636 18 Sallustio
20,1.Catilinaubieos,quospauloantememoravi,convenissevidet,tametsicumsin-gulismultasaepeegerat,tamen inremforecredensunivorsosappellareetcohortari,inabditampartemaediumseceditatqueibiomnibusarbitrisproculamotisorationemhuiuscemodihabuit:2.“Nivirtusfidesquevostraspectatamihiforent,nequiquamopportunarescecidisset;spesmagna,dominatioinmanibusfrustrafuissent,nequeegoperignaviamautvanain-geniaincertaprocertiscaptarem.3.Sedquiamultisetmagnistempestatibusvoscognovifortisfidosquemihi,eoanimusaususestmaxumumatquepulcherrumumfacinusincipe-re,simulquiavobiseademquaemihibonamalaqueesseintellexi;4.namidemvelleatqueidemnolle,eademumfirmaamicitiaest.5.Sedegoquaementeagitavi,omnesiamanteadivorsiaudistis.6.Ceterummihiindiesmagisanimusadcenditur,quomconsideroquaecondiciovitaefuturasit,nisinosmetipsivindicamusinlibertatem.7.Nampostquamrespublicainpaucorumpotentiumiusatquedicionemconcessit,semperillisregestetrar-chaevectigalesesse,populinationesstipendiapendere;ceteriomnes,strenuiboni,nobilesatqueignobiles,volgusfuimussinegratia,sineauctoritate,iisobnoxiiquibus,sirespu-blicavaleret,formidiniessemus.8.Itaqueomnisgratiapotentiahonosdivitiaeapudillossuntautubiillivolunt:nobisreliquerepericularepulsasiudiciaegestatem.
1. ubi… videt: proposizione temporale co-struita con il presente storico. Anche la prin-cipale secedit ha il presente storico, men-tre nella coordinata habuit subentra il per-fetto, secondo il gusto della variatio caro a Sallustio. • tametsi… egĕrat: proposizio-ne concessiva: «anche se spesso aveva mol-to discusso con ciascuno separatamente». La congiunzione tametsi e il modo indica-tivo sono propri delle concessive oggettive, nelle quali la concessione riguarda un fatto dato come reale. • in rem fore: espressione arcaica di taglio popolare: «che sarebbe sta-to utile alla sua causa». • univorsos: = uni-versos, «tutti insieme», in contrapposizione al precedente cum singulis. • huiusce: for-ma composta dal dimostrativo huius e dalla particella epidittica enclitica -ce. L’espressio-ne huiusce modi («di questo tenore») vuole dire che l’autore non riporta esattamente le parole che furono pronunciate, ma il senso complessivo dei pensieri espressi.2. “Ni… forent… cecidisset: periodo ipo-tetico dell’irrealtà: Ni forent sta per Nisi es-sent. • in manibus: complemento in posi-zione attributiva rispetto a dominatio, con il quale costituisce un concetto unitario: «il potere che abbiamo nelle mani». • frustra: avverbio con funzione di aggettivo predica-tivo di fuissent: «sarebbero stati inutili». • per ignaviam aut vana ingenia: astratti per i concreti (= per ignavos aut vanos ho-mines, «con uomini inetti o leggeri»), secon-
do un uso caro a Sallustio. • captarem: in-tensivo di capĕre, quindi «cercherei di otte-nere». Sul piano sintattico, il congiuntivo si spiega come apodosi dell’irrealtà, come già fuissent, che è al piuccheperfetto in quanto indica azione anteriore.3. fortis fidosque: fortis (= fortes); la cop-pia di aggettivi, legati da allitterazione, in-siste sul concetto già espresso da virtus fi-desque nel par. 2, nel senso che è la com-plicità ad assicurare coesione tra i congiura-ti. • eo: ablativo del pronome id con valo-re causale («per questa ragione») e funzio-ne epanalettica, cioè di ripresa rispetto alla congiunzione quia.4. ea: il dimostrativo, riferito a idem velle atque idem nolle, dovrebbe avere la forma di neutro id, ma è concordato con amicitia.5. ego quae: l’anastrofe (inversione dei ter-mini per quae ego) evidenzia il soggetto ego e sottolinea la paternità della congiura. • divorsi: = diversi; predicativo del soggetto sottinteso vos: si rende appropriatamente in forma avverbiale. 6. quom: = cum, con valore iterativo («ogni volta che»), per indicare azione ripetuta. • quae… futura sit: interrogativa indiretta, esprime un’azione posteriore rispetto a quel-la della reggente considero. • nosmet ip-si: nosmet (rafforzativo di nos) è in accusa-tivo retto da vindicamus; ipsi concorda al nominativo con un soggetto nos sottinteso.7. in… ius atque dicionem: endiadi per in-
dicare completa soggezione di diritto (ius) e di fatto (dicionem deriva da dico, «detto leg-ge», quindi «comando»). • tetrarchae: ter-mine greco che originariamente indicava il ca-po dei distretti – di solito quattro – in cui i ro-mani avevano suddiviso alcune regioni tribu-tarie, soprattutto negli stati asiatici. Si trattava dunque di principi minori, mentre reges indi-ca i principi maggiori. • vectigāles: aggettivo concordato con reges tetrarchae. I vectigalia erano le tasse a cui erano soggette le provin-ce: per questo l’aggettivo significa «tributa-ri». • esse: infinito storico, come il seguen-te pendere. • stipendia: tributi imposti una tantum a popolazioni soggette. • res publi-ca: da intendere qui nel senso di «repubbli-ca» o, meglio ancora, di «democrazia», piut-tosto che nell’accezione usuale di «stato». • quibus… formidini: doppio dativo. 8. gratia… divitiae: i quattro termini («il prestigio, il potere, le cariche e le ricchezze»), che indicano le prerogative dei potenti oli-garchi, sono in corrispondenza con i contrari («i pericoli, le sconfitte, i processi, la pover-tà») che li seguono caratterizzando il males-sere della plebe: solo un’inversione chiastica all’interno (potentia è l’opposto di iudicia e honos di repulsas) soddisfa il gusto sallustia-no per la variatio. • honos: singolare collet-tivo, indica le «cariche pubbliche». • repul-sas: il contrario di honos, cioè le «sconfitte elettorali», di cui Catilina era stato vittima nella sua aspirazione al consolato.
20, 1. Catilina,quandovedecheeranoconvenutituttiquellicheprimahoricordato,anchesespessoavevamoltodiscussoconciascunoseparatamente,tuttavia,credendochesarebbestatoutileallasuacausachiamarlituttiinsiemeedesortarli,siritiròconloro inun luogoappartatodella suacasae lì,allontanatoogni testimone, tenneundiscorsodiquestotenore:
18 Sallustio 612-685.indd 636 06/01/11 12:03
6372° Percorso La congiura di Catilina tra rivendicazioni e sovversione
2. “Senonmi fosserobennoti ilvostrovalore e lavostra lealtà,1 invano si sarebbepresentatal’occasionepropizia;unagrandesperanza,ilpoterecheègiàinmanonostrasarebberostatiinutilinéioconuominiinettioleggerimisforzereidicercarel’incertoabbandonandoilcerto.3. Ma,poichéinmolteedifficilicircostanzevihoconosciutocomeuominifortieamefedeli,perquestoilmioanimohaosatoconcepireunproget-toambiziosoebellissimo,ancheperchéhocapitocheabbiamoilmedesimoconcettodelbeneedelmale; 4. infattivolereenonvolerelemedesimecose,questasìèlaveraamicizia.25. Mailpianocheiohoconcepito,tuttiloavetegiàprimaascoltatosepa-ratamente.6. Peraltroilmioanimosiinfiammaognigiornodipiùquandopensoallacondizionedivitacheciaspettasedanoistessinonrivendichiamolanostralibertà.7. Infatti,dopochelostatocaddedidirittoedifattonellacompletasoggezionedipochipotenti,3sempreaessireeprincipisonotributari,popoliegentipaganotasse;noialtritutti,valorosieonesti,nobilienonnobili,siamostatiunafollasenzainfluenza,senzaautorità,soggettiaquestagenteacuifaremmopaura,sevifosseunaverarepubblica4. 8. Perciòtuttoilprestigio,ilpotere,lecaricheelericchezzesonoinmanoloroodovelorovogliono;anoihannolasciatoipericoli,lesconfitte,iprocessi,lapovertà.
Tesi contrapposte Il problema della presunta parzialità di Sallustio ha avuto una lunga storia critica. La tesi denigra-toria, sostenuta da un famoso giudizio dello storico tedesco Theodor Mommsen, ha visto nel De coniuratione Catilinae un’apologia tendenziosa di Cesare: Sallustio non avreb-be esitato a deformare i fatti, per esempio anticipando l’ini-zio della congiura dal 63 a.C. al 64, per aggravare la pervi-cacia di Catilina, e avrebbe posticipato il senatus consultum ultimum dalla data certa del 21 ottobre 63 a un momento successivo all’attentato a Cicerone (7 novembre) per deni-grare il console, mostrandolo preoccupato soprattutto del-la propria incolumità.Questa tesi incontrò fi n dall’inizio del Novecento le prime ri-serve per opera del francese Gaston Boissier, il quale rileva-va un atteggiamento non sempre benevolo nei confronti di Cesare e avvertiva una disposizione più letteraria che poli-tica da parte dell’autore, mentre l’italiano Gino Funaioli nel 1920 difendeva più apertamente l’obiettività di Sallustio.Le due fondamentali interpretazioni moderne dell’opera di Sallustio, cioè i libri di Ronald Syme (Sallustio, trad. it., Pai-deia, Brescia 1968; ed. originale 1964) e di Antonio La Pen-na (Sallustio e la “rivoluzione” romana, cit.), ne hanno riven-dicato la sostanziale buona fede, escludendone la tenden-ziosità, pur senza negare alcune inesattezze, da imputare a
una certa insofferenza per i dettagli da parte di uno storico a cui premeva soprattutto spiegare la vicenda catilinaria co-me una testimonianza della crisi politica del suo tempo.
La passione politica come prospettiva Certo è, tutta-via, che riconoscere la sostanziale buona fede di Sallustio non signifi ca affermarne l’assoluta imparzialità: egli è, co-me Tacito, uno storico interessato soprattutto ai mo-venti politici e la passione che lo anima non è solo lo sti-molo che lo ha indotto alla composizione, ma anche il pre-supposto che orienta le sue prospettive. E, in defi nitiva, è anche la ragione del fascino che la sua narrazione esercita sul lettore moderno. La formula della sua storiografi a deriva dalla interazione della forte personalità dell’autore con almeno tre modelli: lo storico greco Tucidide, la storiografi a ellenistica e Ca-tone Censore (vd. Fonti e modelli, p. 617). Dal primo egli ha desunto l’attenzione per i moventi politici quali cau-se del divenire storico; la storiografi a greca di età ellenisti-ca gli ha fornito l’arte del ritratto e la forte partecipazione emotiva; da Catone gli viene il vigile senso morale come parametro di controllo sociale. Lo scenario è quello dei forti confl itti, che non potevano lasciare indifferente neppure chi, come Sallustio, si sentiva ormai escluso dall’agone politico.
Sallustio è uno storico tendenzioso o imparziale?Questioni aperte
1. Il valore e la lealtà (virtus e fi des) note per prova (spectata) sono le azioni criminose che legano i congiurati in un patto di omertà. L’esordio del discorso conferma l’abilità di Catilina nella fi nzione persuasiva, secondo la sua natura di simulator ac dissimulator (5, 4).2. Questo enunciato è una fi gura retorica di epifonèma, cioè una sentenza conclusi-
va che interviene a suggellare una parte del discorso, in questo caso l’esordio, che oc-cupa i parr. 2-4.3. Il riferimento è all’oligarchia senatoria, rinsaldata nella sua posizione di potere dal-le riforme di Silla. Catilina qui fa proprie le valutazioni politiche altrove espresse da Sal-lustio stesso.
4. Catilina dice res publica ma in realtà pensa a quella che avrebbe dovuto essere una de-mocrazia popolare, cioè un regime politico in cui i governanti fossero soggetti al control-lo dei cittadini: un regime politico astratto e utopico, decisamente incompatibile con l’as-setto oligarchico della repubblica romana.
18 Sallustio 612-685.indd 637 06/01/11 12:03
638 18 Sallustio
Guida al testo
➜ A tuo parere, il progetto catilinario presentava elementi di affinità con quello dei populares, ai quali andavano le simpatie di Sallustio?
➜ Perché Sallustio non condivide la causa dei catilinari, anzi fa di tutto per presentarli come esempi di corruzione morale?
➜ Individua e riporta gli argomenti addotti da Catilina per sostenere la sua tesi.
➜ Quali argomenti fanno riferimento a fatti concreti?➜ E quali, invece, hanno un valore prettamente retorico?
➜ Di quale tipo di amicizia parla Catilina?
➜ L’esordio del discorso occupa i parr. ………… e contiene ………………………………………. .
➜ La narrazione occupa i parr. ……………….. e contiene …………………………………….. .
➜ Nello sforzo di motivare il discorso, la sintassi privi-legia la subordinazione, come nel caso del par. 3 …………………………………… .
➜ Qual è il valore argomentativo dell’antitesi su cui è costruito il par. 8?
• Il progetto politico di Catilina faceva capo soprattutto alla cancellazione dei debiti e al rovesciamento del gover-no oligarchico.
• Secondo una tradizione che risale allo storico greco Tu-cidide, nella storiografia il discorso diretto non riporta le parole effettivamente pronunciate dai protagonisti, ma è un’invenzione di cui lo storico si serve per delineare in modo vivace le forze in campo e lo spessore dei problemi.
• Il par. 4 è interamente occupato da una massima sull’ami-cizia che ha sapore proverbiale.
• Sul piano retorico il discorso di Catilina (di cui questo testo riporta la prima parte) segue la suddivisione dettata dalla precettistica.
• Questa prima parte del discorso di Catilina presenta un assetto piano e regolare, sostenuto più dal rigore degli argomenti che dagli artifici dell’espressione.
Comprensione
AnAlisi
idem velle atque idem nolle…Idem velle atque idem nolle, ea demum firma amicitia est: «Volere e non volere le medesime cose, questa sì è la vera amicizia». Sallustio fa pronunciare a Catilina (20, 4) questa definizione dell’amicizia divenuta subito proverbiale e citatissima dagli scrittori cristiani e medioevali. Ma l’idea aveva, come al solito, origini greche: era già in Aristotele e nella filosofia stoica. Più che seguirne analiticamente le tracce (per cui si rinvia a R. To-si, Dizionario delle sentenze greche e latine, BUR, Milano 1991, pp. 589-590), interessa osservare che, nella definizione sallustia-
na, l’amicizia non si fonda su una comunanza di idealità mora-li o su una conformità di caratteri, come pensiamo (o dovrem-mo pensare) noi. L’amicizia è qui soltanto una condivisione di obiettivi. Questo perché in Roma l’idea di amicizia era ancora legata a quella della solidarietà e della clientela politica, molto più vicina al legame mafioso che al sentimento disinteressato. Non a torto, dunque, Catilina pone l’amicizia alla base dell’as-sociazione per delinquere che sta approntando. Solo nel De amicitia di Cicerone si fa strada un primo barlu-me di spiritualizzazione dell’amicizia (vd. Capitolo 16, p. 498).
pArole FAmose
664 18 Sallustio
Percorso di traduzione
Traduciamo insieme
Catilina, anatomia di un personaggioLa monografia di Sallustio e le Catilinarie di Cicerone fanno di Catilina (purtroppo per lui) uno dei personaggi negativi più noti della storia romana. I brani che seguono aggiungono ulte-riori particolari sulla sua figura e sugli sviluppi di una vicenda che deve la sua notorietà al fatto di essere stata più che altro un preludio del peggio che doveva ancora venire.
T14 Congiurare per la libertàManlio, luogotenente di Catilina in Etruria, invia al generale Marcio Re, mandato dal senato per fronteggiarlo, una lettera in cui giustifica la propria azione come una scelta di libertà.
Deos hominesque testamur, imperator, nos arma neque contra patriam cepisse neque quo periculum aliis faceremus,1 sed uti corpora nostra ab iniuria tuta forent, qui2 miseri egentes, violentia atque crudelitate faeneratorum plerique patriae3, sed omnes fama atque fortunis expertes sumus. Neque quoiquam4 nostrum licuit more maiorum lege uti neque amisso patrimonio liberum corpus habere: tanta saevitia faeneratorum atque praetoris fuit. Saepe maiores vostrum, miseriti5 plebis Romanae, decretis suis inopiae eius opitulati sunt. Saepe ipsa plebs, aut dominandi studio permota aut superbia ma-gistratuum, armata a patribus secessit. At nos non imperium neque divitias petimus, quarum rerum causa bella atque certamina omnia inter mortalis sunt, sed libertatem, quam nemo bonus nisi cum anima simul amittit. Te atque senatum obtestamur, consu-latis6 miseris civibus, legis praesidium quod iniquitas praetoris eripuit restituatis6, neve nobis eam necessitudinem inponatis6, ut quaeramus7 quonam modo maxume ulti8 san-guinem nostrum pereamus9.
De coniuratione Catilinae 33
665Percorso di traduzione Catilina, anatomia di un personaggio
Il più complesso è il primo periodo, la cui struttura sintattica può essere visualizzata così:
Come fare
1. quo periculum aliis faceremus: la congiunzione finale quo è usata da Sallustio anche in assenza di un comparativo, probabilmente per variatio ri-spetto alla finale che segue (uti… forent), che è infatti introdotta da ut.
2. qui: il relativo qui è riferito a senso a corpora nostra; qui… expertes sumus si può tradurre: «noi che… siamo privi».
3. Il genitivo patriae dipende da expertes («privi di») come, per variatio, i due ablativi fama e fortunis.
4. Quoiquam è forma arcaica per cuiquam, da quis-quam.
5. Dal punto di vista sintattico, il participio con-giunto miseriti equivale a una subordinata ……………..…………. .
6. consulatis… restituatis… inponatis sono tre con-giuntivi .............................. .
7. ut… quaeramus: si tratta di una frase finale o con-secutiva? Da che cosa lo capisci?
8. ulti è il participio ……………. del verbo …………….., congiunto con ……………………….. .
9. Il congiuntivo pereamus è dovuto al fatto che è il verbo di una subordinata ……………................... .
AnAlisi
strutturA
Te atque senatum
obtestamurprop. principale
consulatis prop. completiva oppure
cong. esort.
praesidium… restituatis
coordinata
quod… eripuit prop. relativa
ut quaeramus prop. consecutiva
quonam modo... pereamus
prop. interr. indiretta
ulti sanguinem nostrum
participio congiunto
neve… necessitudinem
inponatis coordinata
Deos… testamurprop. principale
nos... neque… cepisse
sub. di 1° grado
neque quo… faceremus
sub. di 2° grado
sed uti corpora… forent
coord. alla sub. di 2° grado
qui… expertes sumus
sub. di 3° grado
L’ultimo paragrafo è scandito da una klimax, cioè da una progressione di significati e di complessità sintat-tica. I verbi consulatis, restituatis e inponatis possono essere altrettante completive volitive coordinate e di-
pendenti dalla principale obtestamur (con omissione di ut, secondo l’uso arcaico) o essere considerati tre congiuntivi esortativi che vanno a costituire frasi di complessità crescente:
668 18 Sallustio
T16 Promesse ai congiuratiInterrogato dai congiurati, Catilina promette grandi vantaggi dalla partecipazione alla congiura.
Postquam accepere1 ea homines, quibus2 mala abunde omnia erant, sed neque res ne-que spes bona ulla, tametsi illis quieta movere magna merces videbatur, tamen postu-lavere plerique, ut proponeret, quae condicio belli foret, quae praemia armis peterent, quid ubique opis aut spei haberent.3 Tum Catilina polliceri tabulas novas, proscrip-tionem locupletium, magistratus, sacerdotia, rapinas, alia omnia, quae bellum atque lubido victorum fert; praeterea esse4 in Hispania citeriore Pisonem, in Mauretania cum exercitu P. Sittium Nucerinum, consili sui participes; petere consulatum C. Antonium, quem sibi collegam fore speraret5, hominem et familiarem et omnibus necessitudinibus circumventum;6 cum eo se consulem initium agundi facturum7. Ad hoc maledictis in-crepabat omnis bonos, suorum unum quemque nominans laudare8: admonebat alium egestatis, alium cupiditatis suae, compluris periculi aut ignominiae, multos victoriae Sullanae, quibus ea praedae fuerat.9 Postquam omnium animos alacris videt, cohortatus ut petitionem suam curae haberent10, conventum dimisit.
De coniuratione Catilinae 21
Ora traduci tu
Guida alla traduzione
1. accep˙re = accep˙runt . Nel brano vi sono altri per-fetti in -˙re ?
2. Attenzione al dativo di possesso, perché in italiano non può essere mantenuto. Come lo rendi?
3. quid... haberent signifi ca lett. «che cosa di forza e di speranza avessero in ogni luogo».
4. Mentre poco sopra pollic˙ri è un infi nito storico, esse è dovuto al discorso indiretto, come se fosse retto da un dicebat.
5. quem... speraret è una relativa al congiuntivo per attrazione modale: ti ricordi in quali condizioni può avvenire l’attrazione modale? E in che cosa consiste l’‘attrazione’?
6. omnibus... circumventum: «stretto da necessità economiche di ogni genere», perciò facilmente corruttibile.
7. Sott. esse: da che cosa è retto questo infi nito fu-turo?
8. Questo infi nito storico, coordinato con i due im-perfetti increpabat e admonebat, è un esempio della variatio molto praticata da Sallustio. Osserva un esempio di variatio presente nell’ultima frase.
9. quibus... fuerat: «per i quali quella (la vittoria di Silla) era stata (fonte) di preda».
10. ut... haberent: espressione con il dativo di fi ne, equivalente all’italiano …………………………….. .
ANALISI
18 Sallustio 612-685.indd 668 09/01/11 13:04