Sindrome dell’Ovaio
Policistico
Prof. Roberto Marci
Dott. Giuseppe Lo Monte
Fisiopatologia della Riproduzione Umana
Con il termine di sindrome si identifica una concomitanza o
combinazione di sintomi o altre manifestazioni considerate parte di
un’entità morbosa.
Questo termine viene largamente usato in medicina per identificare
tutte quelle entità morbose in cui le cause che le determinano non siano
del tutto note.
Sindrome ad eziologia ignota, descritta per la
prima volta da Stein e Leventhal nel 1935 che la definirono come una condizione
caratterizzata da:
Oligomenorrea
Obesità
Irsutismo
Grosse ovaie policistiche
Oggi ci si riferisce ad un gruppo ampio di disordini endocrini cronici, ovarici e surrenalici,
accomunati dalla tendenza a determinare IPERANDROGENISMO ed ANOVULATORIETA’ con le conseguenti rispettive manifestazioni
cliniche:
Acne
Irsutismo
Alopecia
Oligomenorrea
Polimenorrea
Amenorrea
Menorragie
Sterilità
La Sindrome dell’ovaio policistico rappresenta la piu’
comune endocrinopatia dell’età riproduttiva
Prevalenza: 4-8 % Chang RJ (AJOG) 2004
La sua reale frequenza è difficilmente calcolabile a causa
degli ampi confini della sindrome. Il calcolo si basa solo
su valutazioni empiriche:
1-1,5 % della popolazione generale
22-23% di donne in età fertile presentano
ultrasonograficamente ovaie policistiche.
5-10% delle donne sterili
Epidemiologia e prevalenza
Eterogeneità della sindrome dell’ovaio policistico
fin dalle sue prime descrizioni:
1844 Chereau e Rokitansky, identificazione di ovaie
aumentate di dimensioni con aspetto policistico
1935 Stein e Leventhal associazione di ovaie policistiche
con amenorrea
Fine anni ’60 identificazione delle alterazioni dell’asse
ipotalamo-ipofisi, inclusione come criteri diagnostici di
elevati livelli di LH e alterato rapporto FSH/LH
Fine anni ’70 definizione di ovaie policistiche
ovaie di dimensioni aumentate con più di 10 follicoli (d:2-
8mm) disposti sotto la corticale come una fila di perle.
1990 Identificazione dei criteri per la diagnosi di PCOS
Anovulatorietà cronica
Iperandrogenismo
Assenza di altre eziologie (iperplasia surrenale congenita, disfunzioni tiroidee, tumori secernenti androgeni)
Criterio morfologico (ovaie aumentate di volume, stroma iperecogeno, numerosi piccoli follicoli con diametro inferiore a 10 mm) non viene incluso nei criteri perché considerato aspecifico.
Diagnostic criteria
Classificazione delle PCOS
(Da: G. Flamigni, in: La clinica ostetrica e ginecologica, G.B. Candiani, V.
Danesio, A.Gastaldi. Masson, 1992)
Micropolicistosi ovariche vere o primitive (o “sindrome dell’ovaio
micropolicistico):
Tipo I: iperandrogenismi ovarici puri e iperandrogenismi misti
(ovarici e surrenalici)
Tipo II: iperandrogenismi ovarici associati ad iperinsulinemia (forme
più frequenti)
Micropolicistosi atipiche o secondarie (o “PCO-like syndrome”):
Da iperandrogenismi surrenalici non tumorali
Da tumori androgeno secernenti
EZIOPATOGENESI
E' una sindrome congenita ad eziologia ancora sconosciuta
Si presume che possa essere in certi casi anche ereditaria come dimostrerebbero la frequente familiarità e la descrizione di alcuni casi di possibile trasmissione tramite il cr. X (delezioni del braccio lungo, mosaicismi con anomalie del n° e della struttura dello stesso cr.)
Inoltre, sono state descritte nelle famiglie di donne con PCOS storie di diabete, iperinsulinemia, obesità…
Nella sua patogenesi hanno un ruolo complesse
alterazioni della funzione ipotalamo-ipofisaria, ovarica
e surrenale.
PATOGENESI (ipotesi) 1.Micropolicistosi ovariche vere
o primitive di I° tipo:
STRESS
>LH, =/> FSH,> PRL
> POMC (LP e ACTH)
> Androgeni > convers. Estrogeni
Secondo un'altra ipotesi il disturbo sarebbe ovarico per:
alterata innervazione
adrenergica lunga fase anovulatoria
perimenarcale prolungata e precoce
esposizione agli androgeni attività di fattori
paracrini intraovarici alterata steroidogenesi presenza di tessuto
residuo surrenalico nello stroma ovarico
IPOTALAMO (> Noradr., <Dopam, >oppioidi,>GnRH, >CRF)
IPOFISI
SURRENE OVAIO (> attiv. teca e < attiv.
Granulosa)
Adipe,fegato,cute
ALTERAZIONI FEED-BACK
CENTRALE Alla base della
patologia si riconosce un problema di origine centrale
PERIFERICA Aumentata conversione a livello adiposo degli
androgeni in estrone che a sua volta determina ipersecrezione di LH
“Vicious cycle”
Abnormal gonadotropin secretion
excess LH and low, tonic FSH
Hypersecretion of androgens
disrupts follicle maturation
substrate for peripheral aromatization
Negative feedback on pituitary
decreased FSH secretion
Insulin resistance, Elevated insulin levels
Pathopysiology
What we think we know
In contrast to the characteristic picture of fluctuating hormone leveles in the normal cycle (left), a «stady state» of gonadotropins and sex steroids can be depicted in association with persistent anovulation
2. Micropolicistosi ovariche vere o primitive di II° tipo (iperandrogenismi ovarici associati ad
iperinsulinemia ed insulino-resistenza)
Non è chiaro da cosa derivino l'insulino-resistenza e l'iperinsulinemia
E' certo che l'iperinsulinemia può causare iperandrogenismo e non il contrario. Infatti:
L'insulina in vitro stimola la sintesi di androgeni da parte dello stroma ovarico tramite il recettore per l'IGF-1, agendo sul citocromo P450c 17 (>attiv. 17Oh-lasi e 17,20-liasi)
L'ipotesi più recente considera che un comune
meccanismo (anomalia della fosforilazione serinica) possa
determinare sia una disrgegolazione del cit P450 ovarico, sia un'alterazione dei recettori insulinici con
insulino-resistenza.
Defect beyond activation of the receptor kinase
Micropolicistosi atipiche o secondarie (o "PCO-like syndrome"):
Eccesso di androgeni
Modifiche ovariche simil PCO
Alterazioni Gn simil-PCO
(fattori di crescita intraovarici?)
• Studies of large families suggested inheritance in an autosomal-dominant fashion, with premature balding as the phenotype in males
• Stimulatory effect of insulin on ovarian androgen production is influenced by a genetic predisposition or susceptibility
• Iimplication of a locus on the insulin gene and the gene encoding P450scc (CYP11)
• Multiple genes appear to be involved, contributing to the metabolic disorder
• Specific polymorphisms in the genes encoding proteins that are involved in the signaling induced by the insulin receptor have been reported to be associated with anovulation and polycystic ovaries, and with type 2 diabetes mellitus
Genetic considerations
• A popular hypothesis explained this ovarian hyperandrogenic state as a consequence of an enzymatic dysregulation, specifically of P450c17, the enzyme responsible for both 17α-hydroxylase and 17,20-lyase activities
• Abnormal hyperactivity of this enzyme would
account for the altered steroidogenesis in both the ovaries and the adrenal glands
P450c17 Dysregulation
Diagnosi
Strumentale
Ecografia
Laboratorio
Clinica
Diagnostic criteria
QUADRO CLINICO
Si manifesta precocemente (età perimenarcale) e può essere vario:
Irsutismo (volto, addome, natiche, schiena) (60%)
Acne (10-12%) Alopecia (rara) Irregolarità mestruali (>50%
oligomenorrea,30% amenorrea, 7-8% polimenorrea e menorragie)
Sterilità per cronica anovulazione (30-95%)
Obesità (40%) (più frequente nelle PCO vere di II tipo)
• Hirsutism is the best clinical marker of
hyperandrogenism
• Acne is a more variable marker of
hyperandrogenism
Clinical
The best biochemical markers of hyperandrogenism are:
• free testosterone levels
• free testosterone index
However, not all patients with PCOS have elevated
circulating androgen levels
Routine measurement of androstenedione cannot be
recommended.
DHEAS is raised in small fraction of patient with PCOS
levels
Biochemical
Le pazienti con PCOS presentano al 30% cicli mestruali regolari, al 50% oligomenorrea e al 20% amenorrea.
85-90% delle donne con oligoamenorrea e 30-40% delle donne con amenorrea hanno in realtà una PCOS.
Insulin-resistence
50% delle paz. PCOS sono insulinoresistenti. 30% delle donne obese e 10% delle pazienti normopeso con PCOS presentano IGT (impaired glucose tolerance)
In tutte le pazienti PCOS è raccomandato il test orale con carico di glucosio, nelle obese anche un approfondito screening metabolico
Spesso inquadrata nel contesto di una vera e propria SINDROME METABOLICA
Molte condizioni iperinsulinemiche si associano con iperandrogenismo (leprechaunismo,diabete lipoatrofico, s. di Kahn)
Nella s. HAIR-AN (iperandrog., insulino-resistenza e acantosis Nigricans), la prima alterazione è l'insulino-resistenza cui seguono iperinsulinemia, ipertecosi ovarica e iperandrogenismo,anomalie del metabolismo lipidico, diabete ID e ipertensione.
L'insulino-resistenza permane nelle donne PCOS ovariectomizzate chirurgicamente o farmacologicamente (GnRH-a)
• Dermatologic disorder characterized by velvety hyperpigmented skin, usually over the nape of the neck, in the axillae, or beneath the breasts
• Strongly suggests insulin resistance
Acanthosis nigricans
Nelle donne sane l'insulina non mostra effetti stimolanti
sulla sintesi di androgeni ovarici. Nelle donne con PCOS vi potrebbe essere
un'iperattività geneticamente determinata del cit P450.
The role that obesity plays in the fundamental pathophysiology of PCOS is still unclear. While the impact from obesity in PCOS is significant, notably women with PCOS have a high prevalence of obesity, abdominal obesity, insulin resistance and even metabolic syndrome, whether there is distinct predisposition to obesity remains uncertain
Obesità centrale
35-50% delle pazienti con PCOS sono in sovrappeso (BMI >25) o obese (BMI >27).
L’insulinoresistenza può essere presente indipendentemente dall’eccessivo BMI, ma la comune associazione di PCOS e obesità ha un impatto sinergico deleterio sull’omeostasi glucidica, peggiorando sia l’iperandrogenismo che l’anovulatorietà.
L’obesità amplifica le conseguenze metaboliche dell’insulinoresistenza.
Rischi correlati alla PCOS
L’obesità addominale aumenta il rischio di DM di tipo 2 e di IMA ed altri disturbi cardiovascolari (spec. coronaropatie).
L’obesità aggrava l’anovulatorietà attraverso un aumento della produzione periferica di estrogeni e pancreatica di insulina, interferendo con l’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio con un risultante aumento dei livelli di LH, che a loro volta interferiscono con la maturazione follicolare.
OBESITA’
ADDOMINALE
DM DI TIPO 2
ANOVULATORIETA’
EVENTI CARDIOVASCOLARI
INSULINORESISTENZA
Metabolic syndrome
3 of 5 of the following:
• 1. Waist circumference >88cm
• 2. Triglycerides >150 mg/dl
• 3. HDL <50 mg/dl
• 4. Blood pressure > 130/85
• 5. Fasting Blood glucose 110-126 &/or 2-h
glucose 140-199 mg/dl.
PCOS and metabolic and cardiovascular events
PCOS can be considered a metabolic disorder characterized by visceral obesity, insulin resistance, glucose intolerance, dyslipidemia, and an increased risk for the development of long-term cardiovascular complications A state of low-grade chronic inflamation is likely to represent one of the potential links between hyperandrogenism, insulin resistance or abdominal obesity and long-term consequances of the syndrome.
Low-grade inflammation: condition characterized by the increase in the circulation of several mediators of inflammation in response to a noxious
stimulus
Low-grade inflamation
Alteration in the balance between
vasoconstrictors (ET-1 and angiotensin II) and vasodilators (NO, L-
arginine, NADPH)
Endothelial dysfunction
PCOS + Visceral obesity
High cardiovascular
risk
The hinge mechanism of the inflammatory process observed in the adipose tissue has been related to hypoxia caused by a reduced tissutal vascularization [Summers et al., 1996; Jansson et al.,1998; Karpe et al., 2002] • ↓ capillary vasodilatation and ↑ capillary vasoconstriction, due to the increased
release of angiotensin II and increased activity of the sympathetic system [Goossens et al., 2004] EDOCRINE EFFECT
• compression of stroma blood vessels by hypertrophic adipocytes [Bell et al., 2008; Brahimi-Horn and Pouyssegur, 2007; Hosogai et al., 2007] MECHANIC EFFECT
PCOS and infertility
• Ovarian hyperandrogenism and hyperinsulinemia may promote premature granulosa cell luteinization, and paracrine dysregulation of growth factors may disrupt the intrafollicular environment and impair cytoplasmic and/or nuclear maturation of oocytes
• Studies of granulosa cell function from IVF patients with PCOS have established that follicular glucose metabolism is altered, with cultured cells showing a significant reduction in insulin-stimulated glucose consumption. It is likely that the metabolic lesion in the follicle precipitates an altered metabolic milieu throughout oogenesis, which may have down-stream consequences for oocyte energy generation and/or could result in alteration of the metabolic profile of the oocyte enclosed within the follicle
• Althoght, oocyte quality, fertilization, and implantation rates in an individual woman with PCOS can be normal
Effects of obesity and/or metabolic, Inflammatory, and endocrine abnormalities on ovulatory function, oocyte quality, and endometrial
receptivity
Subfertility
PCOS and autoimmunity
• Recent studies reveal a higher incidence of autoantibodies such as anti-histone, anti-dsDNA, however their clinical significance is still unknown [Hefler-Frischmuth, 2009]
• Prevalence of autoimmune thyroiditis is high among PCOS [Janssen , 2004]
• Possible autoimmune mechanism in development of PCOS(???)
PCOS and cancer
Polycystic ovary syndrome and the risk of gynaecological cancer: a systematic review. Chittenden BG, Fullerton G, Maheshwari A, Bhattacharya S. Reprod Biomed Online. 2009
Aim Determine whether there is an association between PCOS and gynaecological
malignancy (19 studies)
Conclusions PCOS are more likely to develop cancer of the endometrium (OR 2.70, 95% CI 1.00-7.29) and ovarian cancer (OR 2.52, 95% CI 1.08-5.89) but not breast cancer (OR 0.88, 95% CI 0.44-1.77). The paucity of studies investigating the association between PCOS and gynaecological cancers is likely to affect the reliability of the conclusions
LH increases
Free estradiol increases
SHBG decreases
Estrone increases
Androstenedione increases
Testosterone increases
Endometrial cancer
+
PCOS should be excluded from other disorders in
which hirsutism and menstrual irregularities are
prominent, such as:
• Congenital adrenal hyperplasia
• Cushing's syndrome
• Androgen-secreting tumors
Laboratorio
LH, FSH, LH/FSH (>2-2.5)
Testosterone totale e libero
SHBG
Delta4 Androstenedione
17 OH-progesterone
DHEAS
FT3, FT4,TSH
PRL
Insulina e glicemia basali
Curva glicemica e insulinemia dopo carico di glucosio
Profilo lipidico
Strumentale
ECOGRAFIA
L’approccio ecografico
addominale
J Clin Ultrasound. 1981 May-Jun;9(5):219-22.
Medical implications of ultrasonically detected polycystic ovaries.
Swanson M, Sauerbrei EE, Cooperberg PL.
Polycystic ovaries are usually manifest on an ultrasound study as symmetrically
enlarged ovaries containing numerous tiny cysts. The cysts are difficult to detect
with conventional contact B-scanners but are readily detected with high-
resolution, real-time sector scanners. The cysts range in diameter form 2 to 6 mm
and may be arranged in the periphery of an ovary or throughout the parenchyma.
In patients with ultrasonically demonstrated polycystic ovaries (aged 15 to 35
years), there is a spectrum of clinical findings. Half the patients have most of the
classic signs and symptoms (hirsutism, menstrual irregularity, and obesity)
associated with Stein-Leventhal syndrome. Twenty-five percent have variants of
the syndrome. In another 25%, no clinical abnormality is evident at the time of an
ultrasound examination.
Scansione ecografica TA di MPCO
utero
Ovaie MPCO
Aspetto a «Mickey Mouse»
Buona correlazione tra quadro US e riscontro anatomopatologico dopo
annessiectomia o resezione cuneiforme
PCO
PCP
(Peripheral Cystic
Pattern)
GCP
(General Cystic
Pattern)
Piccoli follicoli nella
regione sub-capsulare
Follicoli
intraparenchimali
Matsunaga et Al. (1985)
Approccio vaginale
Migliore risoluzione
Non necessità di riempimento vescicale
Maggiore compliance da parte delle Pazienti
Maggiore accuratezza nelle pazienti obese
Goldstein (AJOG) 1990
Ecogenicità dello stroma
Ecogenicità stromale normale: lievemente < rispetto al miometrio
Parametro altamente soggettivo
Caratteristica esclusiva dell’ovaio policistico Ardaens (Fertil and Steril) 2001
(Sensibilità 94 % Specificità 90 %) Pache (Radiology) 1992
Sensibilità dei vari parametri
Area ovarica totale (cut-off = 7 cm²) 4%
Volume ovarico (cut-off =13.21 cm³) 21%
Area dello stroma ovarico (cut-off = 1.95 cm²) 62%
Rapporto area stromale /area tot.Ovarica (cut-off = 0.34) 100%
Fulghesu et Al. 2001
Volume ovarico
Ovaio policistico 14.6 +/- 1.1 cm³
Ovaio multcistico 8.0 +/- 0.8 cm³
Ovaio normale 6.4 +/- 0.4 cm³
Adams et Al (Lancet) 1985
Cut-off (TV) >13.21 cm³
Fulghesu (Fertil and Steril) 2001
Consensus definition 2003 > 10 cm³
Studio flussimetrico
Il C.D. in combinazione con le immagini B-mode è un metodo non invasivo per valutare il flusso ematico dei vasi uterini e ovarici
Il Power Doppler è più sensibile nell’evidenziare i flussi lenti e quindi la vascolarizzazione dello stroma ovarico Rubin et al. Radiology (1995) Battaglia et al.AJOG ( 1995)
PCOS:
P.I.(Pulsatility Index) diminuito
R.I. (Resistence Index) diminuito Battaglia et.al.,AJOG (1995)
LH Alterazione
rapporto LH/FSH
Rilascio
citochine (VEGF)
Neoangiogenesi Vasodilatazione
Battaglia et.al. (2003)
Pan et.al.(2002)
Jacobs et.al. (1997)
Follicoli
Più di 12 follicoli di 2-9 mm di diametro: miglior parametro per la diagnosi di PCO
(sensibilità 75 %,specificità 99 %) Jordan et Al. (Human Reproducton) 2003
Vocal 3-D
Corretta misurazione del volume ovarico
Visione completa della morfologia ovarica
TERAPIA
Può avere diversi scopi: regolarizzare i cicli curare la sterilità attenuare i segni dell’iperandrogenismo
arrestare l'evoluzione
Qualsiasi disturbo della sindrome risponde bene alla perdita di peso.
In particolare, nella PCOS vera di II tipo la perdita di peso si accompagna a riduzione dell'iperinsulinemia
e della resistenza all'insulina. Se la donna non riesce a perdere peso o se non ha un eccesso ponderale, le irregolarità mestruali possono
essere "corrette" garantendo una pseudomestruazione o solo con un progestinico (usare solo quelli derivati
dal P o dal 17OHP come DHG e MAP) per 10 giorni al mese (anche per contrastare gli effetti
dell'iperestrogenismo non bilanciato: menorragie, iperplasia endometriale) o, se la donna ha esigenze
contraccettive, con un estroprogestinico.
Normalizzazione dei soli segni di iperandrogenismo
Trattamenti che agiscono principalmente bloccando la biosintesi ovarica
– Associazioni estroprogestiniche – Analoghi del GnRH – Chetoconazolo
Farmaci che interferiscono con gli androgeni – Antiandrogeni
Trattamenti che agiscono bloccando la biosintesi surrenalica
– Glicocorticoidi
Per la cura dei segni di iperandrogenismo (acne ed irsutismo):
– Contraccettivi orali (evitare gli e/p con dosaggi troppo bassi di estrogeni e quelli con progestinici derivati dai 19-norsteroidi)
– Ciproterone acetato: in associazione combinata nel contraccettivo (DIANE) o in regime di sequenziale inversa (EE 0.01+CA 12,5 mg dal 1°-10°;EE 0.01x2 dal 11° al 21°)
– Spironolattone (50-200 mg/die dal 5° g del ciclo per 20 gg). I primi effetti sull'acne si hanno dopo 2 mesi, sull'irsutismo dopo 6 mesi.
– Glicocorticoidi (nella PCOS con elevato DEAS: Desametazone 0.5-1 mg/die la sera con periodico controllo della cortisolemia)
– Cimetidina (antiandrogeno non steroideo competitivo col DHT:300 mg/die; ha effetto modesto e lento e parecchi eff. collat:gastralgie, diarrea, crampi)
– Ketoconazolo (sopprime la steroidogenesi ovarica e surrenale per inibizione del cit. P450 : 200 mg x 2/die; ma ha effetti collaterali frequenti: caduta di capelli, epatotossicità, insuffic. surrenale)
– GnRH-analoghi
– Flutamide (antiandrogeno non steroideo:Drogenil 250 mg x 2/die)
– Finasteride (inibitore della 5reduttasi:5 mg/die; usare in associazione con c.orali perché teratogeno!)
N.B. Vanno sempre associate le
terapie fisiche di eliminazione della
peluria (elettrodepilazione,
laser…)
Normalizzazione di amenorrea
ed oligomenorrea
Qualora non siano presenti segni clinici di iperandrogenismo e non sia richiesta una contraccezione si utilizzano progesterone naturale o progestinici privi di attività androgenica
– Progesterone naturale – Diidrogesterone – Derivati del 17-idrossiprogesterone – Derivati del 19-norprogesterone
Nella paziente desiderosa di gravidanza, per l'induzione dell'ovulazione si possono usare:
Citrato di Clomifene (Clomid cpr 50-150
mg/die per os dal 3°-5° sino al 7°-9°g del ciclo, almeno per 6 mesi:70-80% di ovulazioni e 30-40% di gravidanze)
Gonadotropine (FSH puro-METRODIN HP- o ricombinante-GONAL F, PUREGON f i.m. o s.c.da 50-75-150 UI:iniziando con la dose più bassa possibile (37.5 UI), per l'alto rischio di OHSS. Il trattamento va interrotto con un diam. follicolare di 16 mm, inducendo poi l'ovulazione (5000-10000 UI di hCG-PROFASI HP 5000 fl-) quando il follicolo è di almeno 18-20 mm e l'E2 plasm. non è > 800-900 pg/ml)
Si possono anche utilizzare:
GnRH-analoghi in pre-trattamento (per indurre castrazione medica in 2 settimane) e poi GnRH-analogo e.v intermittente (pompe)
Antiprolattinemici (bromocriptina (Parlodel
cpr 2.5 mg), cabergolina (Dostinex cpr) se la PRL è elevata (soli o in associazione con I.O.)
IVF e PCOS: • Elevato rischio di OHSS • Poor response • Bassa qualità ovocitaria
Il recente riscontro di iperinsulinemia ed insulinoresistenza in gran parte dei casi di PCOS ha suggerito l'uso di farmaci che
migliorassero la sensibilità all'insulina con l'obiettivo globale di:
Ridurre gli androgeni circolanti
Migliorare la funzione ovulatoria e, quindi, riproduttiva
Migliorare le complicanze associate alla PCO (dislipidemia, iperglicemia, ipertensione, aterogenesi)
Favorire il calo ponderale
– FF che inibiscono la secrezione pancreatica di insulina (diazossido): non utilizzabile perché aggrava l'intolleranza glicidica e crea edema
– FF che migliorano la sensibilità periferica all'insulina (risultati promettenti): METFORMINA (biguanide):> la sensib. tissutale all'insulina e riduce la sintesi epatica di glucosio; non dà ipoglicemia.
TROGLITAZONE (meccanismo d'azione non ben conosciuto)
Nelle forme di anovulazione cronica resistenti alle terapie, si propone come estremo rimedio l'approccio chirurgico:
– Resezione cuneiforme delle ovaie per via laparotomica (altissima % di aderenze post-chirurgiche)
– Asportazione di tess. ovarico per via laparoscopica (forbici o elettrodo monopolare: multiple biopsie o fettine di 1-2 cm)
– “Ovarian drilling" laparoscopico con elettrodo monopolare (da 2 a 40 fori di 3-4 mm di diam. e 2-5 mm di profond.) o con laser (> 40 fori-tecnica del "golf balling")
OVARIAN DRILLING
Sebbene l'approccio LPS abbia migliorato l'incidenza di aderenze, questa rimane tuttavia sempre elevata e la terapia
chirurgica va riservata, pertanto, solo a pochissimi casi selezionati.
!
DCI or MYO administration led to a reduction in serum testosterone levels and an improvement in ovulation and metabolic parameters such as blood
pressure and triglycerides in women with PCOS.
DCI concentrations, and/or bioactive DCI-IPG release, may contribute to insulin resistance, the
association between an increase in DCI-IPG release and improvement in insulin sensitivity has not been
directly assessed.
Inositolo
1 g/die
•Cereali •Verdure •Noci •Frutta (meloni e arance) •Pollame •Carne rossa •Pesce •Latticini
•Assemblaggio del citoscheletro •Controllo della concentrazione calcica intracellulare •Trasmissione del segnale mediato dal legame insulina-recettore •Gametogenesi •Mantenimento del potenziale di membrana •Regolazione dell’espressione genica
Those hypothesis had been demonstrated in a study in which myo-inositol administration improved reproductive axis functioning in PCOS patients reducing the hyperinsulinemic state that affects LH secretion
Taking into account dermatological disorders as an additional end-point of treatment in PCOS women, MYO was tested to evaluate the effects on the lipid pattern and insulin sensitivity of hirsute women
In patients with PCOS, undergoing standard protocol of ovulation induction for intracytoplasmic sperm injection, the treatment with myo-inositol and folic acid, but not folic acid alone, reduces germinal vesicles and degenerated oocytes at ovum pickup without compromising total number of retrieved oocytes. This approach, reducing oestradiol levels at hGC administration, could be adopted to decrease the risk of hyperstimulation in such patients.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!