1
Crisi economica e processi di dis-integrazione
Gianfranco Bonesso Servizio Immigrazione Comune di Venezia
Marzo 2010
2
_ Formazione linguistica – Accesso ai servizi con pari opportunità– Supporto ai target temporaneamente deboli: neoarrivati, donne in
famiglia, adolescenti– Supporto per la ricerca di lavoro e casa– Valorizzazione dei percorsi formativi e lavorativi pregressi– Informazioni aggiornate, rapide, efficaci– Inserimento scolastico efficace– Mediazione linguistico culturale– Valorizzazione delle esperienze associative– Valorizzazione dei momenti di scambio, di dialogo, di
apprendimento reciproco (spazi misti)– Formazione per operatori e professionisti– Gruppi di mutuo aiuto e autopromozione
Elementi facilitanti l’Integrazione
3
Alcuni strumenti di intervento per integrazione
mediazione informazione multilingue lavoro sui gruppi target lavoro con associazionismo consulenza specializzata ricerca(focus, esame
dati,ecc.) riflessione mirata sul tema
Migranti in cittàServizi/interventi
progetti
4
Azioni
Azioni pilotaAzioni e Cambiamenti nella routineProgetti mirati ai gruppi targetProgetti di promozione
5
Esempi di azioni possibili (dai programmi di integrazione)
L’accesso ai servizi
Informazione e promozione(esempio di corsi per le donne)
Azioni per target specifici (adolescenti)
6
Esempio di accesso
Presenza immigrati in città (9%)
Richieste di casa pubblica= 17% persone di origine immigrata sul totale
Richieste contributi per l’affitto = 45% persone di origine immigrata
Servizi di bassa soglia = 75% persone di origine immigrata
Servizi disabili = 1,5 % persone di origine immigrata
Servizio sociale Marghera = 15% ( presenza nella municipalità 14%)
Servizio sociale Mestre centro = 25% ( presenza nella municipalità 15%)
Asili nido = 8%
Scuole infanzia comunali = 20%
Consultorio familiare = 9%
Consultorio pediatrico Marghera = 45%
7
La comunicazione multilingueLa comunicazione multilingueInformazione per acesso ai serviziInformazione per acesso ai servizi
8
IntrecciLABORATORIO DI CUCINA E CUCITO
Mostra dei prodotti e del percorso
Nel nostro lavoro di avvicinamento e orientamento alle famiglie straniere, in particolare neo arrivate, incontriamo molte donne giunte in Italia per ricongiungimento familiare (ma non solo...), che pur essendo il perno della sfera domestica, spesso vedono i loro
rapporti limitati al mondo familiare e non hanno alcuna conoscenza della lingua italiana. Quella vita relazionale, che nel paese di origine era basata quasi sempre su una densa rete di legami parentali e amicali che permettevano di vivere il ruolo domestico in condivisione, in Italia incontra ostacoli di comunicazione con il contesto che le circonda. Da diversi anni il Servizio Immigrazione, anche in collaborazione con associazioni del territorio, ha coordinato e gestito corsi di italiano per donne per soddisfare il bisogno
primario della comunicazione linguistica, come primo strumento per
uscire dall’isolamento e lavorare in un’ottica di auto promozione.
Ma siamo convinte che una lingua è anche qualcosa di più di vocabolario, grammatica e sintassi.
Per questo abbiamo pensato ad INTRECCI. Un dispositivo che propone alle donne diverse offerte tra loro integrate: formazione linguistica e possibilità di essere informate e orientate sulle strutture e sui servizi sociali e sanitari del territorio, ma SOPRATTUTTO
uno spazio accogliente in cui incontrarsi e stringere legami relazionali e amicali attraverso l’approccio del FARE iNSIEME. Nasce allora l'esperienza di intreccio fra donne italiane e migranti grazie all’Associazione Comitato Donne XXV aprile, che mettono a
disposizione la loro passione, la loro storia, il loro saperi e le loro mani d'oro per far diventare la lingua italiana un'occasione creativa intrecciando due proposte: il laboratorio di cucito ora
e il laboratorio di cucina più avanti. Il laboratorio che abbiamo strutturato prevede un incontro settimanale di due ore, ogni Lunedì mattina, dove ci si scambiano saperi e si incontrano esperienze, si chiedono consigli e si stimola la fantasia chiacchierando in
italiano. Ora pensiamo che sia opportuno, attraverso questa piccola mostra, far conoscere l’esperienza anche alla cittadinanza per permettere al sommerso di diventare
una realtà visibile e conosciuta, per dare anche alle donne la possibilità di diventare protagoniste della vita sociale della città attraverso l’esposizione dei loro prodotti. Hanno collaborato all’iniziativa:
Associazione Comitato Donne XXV Aprile, Associazione Kamelè, Cooperativa Novamedia, I Volontari del Servizio Civile Nazionale
9
10
11
Regione Veneto – Conferenza dei Sindaci dell’AULSS 12 Veneziana Programma di integrazione sociale e scolastica degli immigrati – anno 2008
Progetto MediAzioni 5 annualità 2009-10
CORSI DI ITALIANO attivati nel quadro del Progetto Mediazioni 5
Corso Sede Tutor
Durata
(date inizio/fine) N. totale
ore di lezione
N. iscritti N. ritiri
Corso Marghera A1 + babysitting
Centro Gardenia - Marghera Silvia Verità 22 Ottobre 2009/27 Maggio 2010
140 ore totali 24 iscritti 7 (5 bangla)
Corso Marghera A2 + babysitting
Centro Gardenia - Marghera 22 Ottobre 2009/27 Maggio 2010
140 ore totali 29 iscritti 7 (3 bangla)
Corso via Querini A1 Via Querini n.15 - Mestre Silvia Ruffato 28 Ottobre 2009/ 28 Maggio 2010
140 ore totali 22 iscritti 2
Corso Analfabeti Via Querini n.15 - Mestre Santina Saitta
17 Novembre 2009/ 28 Maggio 2010
120 ore totali 6 iscritti -
Corso via Querini A2 Via Querini n.15 - Mestre Santina Saitta
29 Ottobre 2009/ 28 Maggio 2010
140 ore totali 20 iscritti
DA GENNAIO 2010 Corso scuola Silvio Pellico Scuola S.Pellico - Mestre Carmella
Babini Inizio 14 gennaio/ 28 maggio
40 ore totali 25 iscritte
Corso Via A. Costa A1 Via A. Costa - Mestre Santina Saitta
Inizio Gennaio 2010 57 ore totali 18 iscritte
Corso Chirignago - - Inizio marzo 2010 70 ore totali 15 previste - Corso Venezia Venezia Scuola Elementare Gallina Inizio febbraio 2010 50 ore totali 15 Laboratorio cucito Mestre Viale San Marco Inizio novembre 2009 1 giorno
settimana
Laboratorio cucina Mestre Viale San Marco Inizio marzo 2010 1 giorno settimana
53 totali
12
Riflessioni sul lavoro con gruppi target ( donne)
Chiarezza degli obiettivi (avvicinare le donne migranti -anche con bambini piccoli ai servizi e alla vita sociale)
Scelta del gruppo target (“donne in casa”) e della zona(Marghera, alta presenza di donne asiatiche, forti difficoltà nella comunicazione)
Scelta del setting (docenti, spazio, tempi)
Scelta della modalità comunicativa(multilingue, passaparola, incremento annuale se c’è successo) e negoziazioni con le famiglie
Lavoro di rete (Servizio immigrazione, Auser, Associazioni, Municipalità)
Scelta della modalità di docenza e degli obiettivi di apprendimento
Uso del gruppo per sperimentazione l’informazione
Informazione concreta, semplice, realizzata da operatori di zona(informazione legata a salute, prevenzione, lavoro)
Uso degli strumenti (baby sitting interculturale, mediazione)
Forte impronta di relazionalità e scambio nel gruppo (es.convivialità, comunicazione informale)
Possibilità di contatto anche per problemi complessi (es.violenza)
Valutazione dei risultati
Valorizzazione pubblica dell’esperienza
13
Segnali di crisi
Ritiro delle donne dai corsi di formazione linguistica (5 donne dal Bangladesh hanno fatto ritorno al proprio paese insieme ai figli, con la prospettiva di ritornare dopo la fine della scuola;8 donne hanno dichiarato che la motivazione
principale sia la necessità di cercare un lavoro per aiutare nel sostentamento della famiglia.3 donne si sono ritirate per altri motivi) Aumento delle richieste di aiuto economico ai Servizi sociali della città
Aumento dei casi di sfratto e richiesta di casa
Assenza dei bambini inseriti a scuola ( segnalazioni)
Aumento dei casi di richiesta di rimpatrio temporaneo e non( anche da parte dei servizi sociali)
Aumento di casi di precarietà nel rinnovo del permesso
Aumento delle segnalazioni di sovraffollamento negli alloggi e mancato pagamento delle spese condominiali
Aumento segnalazioni di casi di marginalità, mancanza delle condizioni minime di sopravvivenza o di aiuto
Abbandon oidi attività economiche di piccole imprese commercio diventate marginali
14
Conseguenze
Con la crisi si perde il lavoro e quello stagionale diventa più breve
Prima conseguenza: perdita di reddito,crisi degli elementi di stabilizzazione(es.impossibilità di mantenere i mutui di acquisto casa)
Fallimento delle piccole esperienze di auto imprenditorialità fragile
In crisi la possibilità di mantenere qui la famiglia
In crisi la possibilità di realizzare ricongiungimenti
Ri-separazioni familiari (ritorni temporanei nel paese di origine di una parte della famiglia, spesso si tratta dei minori e del coniuge)
Coabitazioni familiari per condividere spese
Sospensione di spese condominiali con conflitti conseguenti con vicini e condominio
Aumento del periodo del normale ritorno nel paese
15
Conseguenze
Abbandono dei corsi di formazione e dei percorsi di miglioramento delel competenze
Ritiro anche temporanei da corsi scolastici
Emigrazione in altri paesi
Rischio di cadere nella irregolarità
Maggiore ricorso ai servizi sociali e al pubblico
Impatto sui servizi sociali (es.maggiori richieste dei servizi sociali per il rimpatrio assistito senza un approfondimento del progetto migratorio e della volontarietà)
16
Possibili azioni di sostegno
Informazioni accurate sugli ammortizzatori sociali
Formazione operatori (su vari temi, maggiore chiarezza sui rimpatri assistiti volontari)
Informazioni sul credito bancario, sulle possibilità di rateizzazione del debito, ecc.
Azioni di microcredito e prevenzione usura
Revisione corsi di formazione (maggiore flessibilità, maggiore relazione con imprese, stage, investimento sulla formazione legata a settori trainanti)
Sensibilizzazione a livello di comunità sociale
Miglioramento dei sistemi di incontro domanda-offerta di lavoro
17
Possibili azioni di sostegno
Osservatorio del fenomeno ( anche attraverso i servizi sociali, i corsi di formazione, inserimenti scolastici)
Assicurazione dei livelli di base di salute, assistenza, istruzione
Accompagnamento delle piccole imprese più fragili (avvicinamento alle forme associative, informazione)
Accompagnamento dei ricongiungimenti familiari
Revisione dell’assistenza economica e messa in discussione nei normali strumenti di assistenza per tutti
Mediazione dei conflitti
Maggiore tutoraggio e accompagnamento dei corsi (anche per monitorare il fenomeno dei ritiri)
Lavoro di rete con istituzioni competenti ( questura, prefettura):deroghe sui rinnovi motivate?