CORSI ACCADEMICI L’offerta formativa dell’Istituto prevede quattro curricula accademici:
A. Filologico‐musicologico (Discipline della musica sacra); B. Tecnico‐musicale (Ingegneria e manifattura organaria); C. Musicale‐esecutivo (Canto ambrosiano e gregoriano; Tecnica e didattica del canto liturgi‐
co; Direzione corale; Organo principale); D. Musicale‐compositivo (Composizione sacra).
Nelle tavole che seguono, le caselle colorate indicano la durata (in anni accademici e in seme‐stri) di ogni singolo insegnamento; il colore segnala inoltre la tipologia a cui ciascuna disciplina appartiene:
▪ Discipline obbligatorie ‐ Principali (di base)
▪ Discipline obbligatorie ‐ Ausiliarie (Caratterizzanti)
▪ Discipline opzionali ‐ Complementari (Integrative)
▪ Discipline libere ‐ Complementari (Elettive)
▪ Lingue
Il trattino orizzontale — segnala invece l’assenza dell’insegnamento corrispondente.
L’attribuzione dei corsi al I o al II semestre è puramente indicativa, e potrà subire variazioni in relazione ad esigenze didattiche o logistiche.
Tutti gli insegnamenti sono erogati in forma collettiva, ad eccezione di quelli contraddistinti con l’asterisco (*), che vengono erogati in forma individuale.
Nel caso delle Discipline libere – Complementari (Elettive), in ogni ciclo lo studente può scegliere di sostituire fino a due degli insegnamenti proposti con altri, appartenenti a qualsiasi curriculum dell’Offerta formativa purché di pari durata, individuati fra quelli attivati nell’anno di interesse.
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B. Curriculum tecnico-musicale (Ingegneria e manifattura organaria) CA14B01
Si prefigge di formare, con approccio teorico‐pratico, figure dotate di una conoscenza integrale dell'organo a canne – «strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle co‐se celesti» (Sacrosanctum concilium, n. 120) – da un punto di vista storico, tecnico‐scientifico e organologico, oltre che artistico e musicale.
Questo approccio permette di collocare l'organo a canne e gli strumenti affini nel proprio contesto storico e musicale, indagandone la morfologia, i criteri costruttivi e gli aspetti acustici, conside‐randone l’inscindibile legame con la trattatistica musicale e con la prassi esecutiva dell'epoca.
A fini di studio, catalogazione e conservazione, ma anche di programmazione e di progettazione, accosta gli organi a canne in quanto veicoli di musica e in quanto oggetti d’arte, integrando un duplice tipo di apporto: – da un lato, l'esposizione dei criteri fondamentali per una adeguata pianificazione, gestione e
valutazione; – dall'altro, la presentazione del corretto quadro di riferimento metodologico, normativo e pro‐
cedurale ai fini delle operazioni di descrizione e documentazione degli strumenti, come pure ai fini di attività (anche peritali, di certificazione e di consulenza tecnico‐scientifica) inerenti alla progettazione, alla costruzione, alla manutenzione e al restauro.
Accesso
Al corso si accede tramite esame di idoneità o test attitudinale finalizzati a determinare il livello di competenza nella Lettura della musica posseduto dal candidato. Ai fini dell’accesso saranno inoltre valutate le eventuali certificazioni precedentemente conseguite dal candidato. Il diplo‐ma finale dei corsi di Propedeutica musicale (Lettura della musica, Pianoforte, Vocalità) o il compimento del ciclo di I livello (Base) dei Corsi strutturati (Canto ambrosiano e gregoriano, Organo, Vocalità) garantiscono il livello necessario richiesto.
Obiettivi formativi
I ciclo (Baccellierato)
Il primo ciclo ha durata triennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – possedere un'adeguata conoscenza propedeutica nei settori della matematica, fisica, infor‐
matica, chimica e biologia orientate agli aspetti descrittivi, applicativi e interpretativi; – possedere le conoscenze di base ed essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per il di‐
segno e la progettazione di organi a canne e dei loro singoli componenti, sapendo valutare l'impatto architettonico e ambientale dello strumento;
– conoscere le caratteristiche e le proprietà dei materiali organici e inorganici che compongo‐no lo strumento;
– avere una buona conoscenza degli aspetti metodologico‐operativi generali e specifici delle tecnologie di lavorazione e di trattamento dei materiali che compongono lo strumento,
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nonché una buona capacità manuale di realizzare singoli elementi tecnici; – possedere una buona padronanza dei metodi, delle tecniche di indagine e d'interpretazione
dei dati per lo studio finalizzato alla conoscenza, recupero e conservazione degli strumenti; – saper individuare e descrivere con adeguata precisione le caratteristiche morfologico‐
strutturali dello strumento; – conoscere le possibili tecnologie d'intervento per il restauro e la conservazione e possedere
competenze per definire gli interventi miranti a contrastare i processi di degrado dello stru‐mento;
– possedere gli elementi di cultura giuridica ed economica nel campo dei beni culturali; – avere maturato una adeguata capacità di lavoro in gruppo, al fine di operare con definiti gradi
di autonomia e di inserirsi negli ambienti di lavoro anche con responsabilità decisionali; – conoscere i principi e le normative che regolamentano la sicurezza in ambito lavorativo; – verificare e saper applicare i presidi individuali e collettivi negli ambienti più comuni (ufficio,
laboratorio) e nelle aree di cantiere ove si svolge l’attività organaria; – possedere conoscenze e saper utilizzare i principali strumenti informatici per la progettazio‐
ne, la gestione dei dati, la catalogazione e la comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza;
– essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano.
II ciclo (Licenza)
Il secondo ciclo ha durata biennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – avere un'approfondita conoscenza degli aspetti metodologico‐operativi generali e specifici
delle tecnologie di lavorazione dei materiali che compongono lo strumento e una buona ca‐pacità di realizzare singoli elementi tecnici;
– possedere avanzate conoscenze delle caratteristiche e delle proprietà dei materiali che compongono lo strumento, anche per intervenire sul bene e garantirne la conservazione;
– possedere elevate competenze nel campo delle tecniche di conservazione; – possedere una adeguata conoscenza delle tecniche peritali; – possedere capacità di organizzare le interazioni di diverse conoscenze disciplinari al fine di
affrontare i problemi scientifici relativi alla costruzione, alla manutenzione e alla conserva‐zione preventiva degli strumenti;
– saper gestire risorse tecnico‐scientifiche, umane ed economiche, con ampia autonomia ed elevato grado di responsabilità, collaborando con altre figure professionali;
– essere capaci di esaminare e risolvere problemi di pianificazione e progettazione, nonché di coordinare e gestire interventi di manutenzione e di conservazione del bene;
– utilizzare i principali strumenti informatici scientifici e di comunicazione negli ambiti specifi‐ci di competenza;
– utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, ol‐tre l'italiano, con riferimento anche ai lessici specialistici e disciplinari.
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Sbocchi professionali
– Attività didattica presso tutte le scuole i cui curricula prevedono insegnamenti di area orga‐nologica;
– accesso all’insegnamento specialistico e alla ricerca scientifica in ambito accademico, in par‐ticolare circa l’indagine storico‐critica sugli strumenti musicale della classe aerofoni e sulle tecnologie organologiche;
– collaborazione specializzata con istituzioni e imprese operanti nell’ambito della conserva‐zione e/o del restauro degli strumenti musicali;
– attività di assistenza e coordinamento di professionisti e specialisti nel quadro della proget‐tazione, costruzione e restauro di aerofoni, come anche nel quadro delle attività di proget‐tazione, costruzione e restauro di luoghi destinati ad ospitare organi e canne e affini;
– esercizio di funzioni ad elevata responsabilità sia presso istituzioni culturali ecclesiali e civili sia presso istituti di conservazione pubblici e privati, in particolare per quanto riguarda l’attività di documentazione e di catalogazione del patrimonio organologico;
– realizzazione di consulenze tecniche a favore sia di soggetti privati o pubblici proprietari o patrocinatori della realizzazione di organi a canne sia di uffici diocesani, statali e/o di enti lo‐cali preposti ad attività di vigilanza o coordinamento;
– collaborazione con enti ecclesiastici e civili ai fini di un adeguato impiego del patrimonio or‐ganario nel contesto celebrativo‐rituale nonché per la promozione e la valorizzazione dell’organo a canne in ambito sacro extra‐liturgico;
– impieghi presso aziende specializzate nella costruzione e nella riparazione di strumenti mu‐sicali;
– attività libero‐professionale artigiana, sia a conduzione individuale sia in associazione con terzi, nell’ambito della costruzione di organi e strumenti affini.
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IMMATRICOLAZIONE
Per l'immatricolazione in qualità di studenti ordinari o straordinari è richiesta la presentazione di: a) domanda scritta al Preside di immatricolazione; b) certificati anagrafici di nascita, residenza, cittadinanza, stato di famiglia (per gli studenti
stranieri anche il permesso di soggiorno); c) certificato di battesimo, per gli studenti cattolici; d) lettera commendatizia del proprio ordinario (per gli ecclesiastici), del proprio superiore
(per i religiosi) o di un ecclesiastico (per i laici); e) originale del diploma di superamento dell'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di
scuola secondaria superiore (per gli studenti stranieri: originale del titolo finale degli studi secondari che nel paese d'origine consenta l'ammissione all'università. Il titolo dovrà essere presentato unitamente alla traduzione ufficiale in lingua italiana legalizzata dalla Rappre‐sentanza italiana competente per territorio e della dichiarazione consolare di valore in loco);
f) originali delle certificazioni relative alla formazione musicale di livello pre‐superiore (Teoria musicale, Solfeggio e dettato musicale, Vocalità e/o Strumento) rilasciate da istitu‐zione ufficiale del Paese di provenienza, se necessarie, ovvero le attestazioni relative ad altri requisiti previ richieste dai singoli curricula;
g) modello ISEE (per gli studenti stranieri: documentazione della situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare certificata alle competenti autorità del Paese in cui i redditi sono stati prodotti tradotta in lingua italiana dalle rappresentanze diplomatiche italiane competenti per territorio);
h) ricevuta del versamento della prima rata delle tasse accademiche.
La valutazione del dossier di immatricolazione è riservata al Preside, che lo esamina perso‐nalmente o per mezzo di un’apposita commissione per verificare la sussistenza dei requisiti curricolari, disponendo, se necessario, eventuali prove di valutazione o modifiche del piano di studi.
Gli studenti straordinari non sono tenuti a presentare la documentazione prevista al punto e).
Per l'iscrizione al secondo anno e ai successivi agli studenti è richiesta la presentazione di: a) domanda scritta al Preside; b) certificati anagrafici di nascita, residenza, cittadinanza, stato di famiglia (per gli studenti
stranieri anche il permesso di soggiorno); c) modello ISEE (per gli studenti stranieri: documentazione certificata della situazione eco‐
nomica e patrimoniale del nucleo familiare); d) ricevuta del versamento della prima rata delle tasse accademiche.
L'iscrizione a cicli di studio successivi al primo richiede il possesso del titolo finale previsto per il ciclo precedente, ovvero un titolo equipollente.
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GRADI ACCADEMICI
L'Istituto conferisce i seguenti gradi accademici: a) il Baccalaureato, b) la Licenza, c) il Dottorato.
Il grado accademico di Baccalaureato si conferisce al termine del I ciclo di studi, e almeno dopo il III anno di studio.
Consegue il Baccalaureato lo studente che abbia superato con esito positivo tutti gli esami del I ciclo di studi.
Il grado accademico di Licenza si conferisce al termine del II ciclo di studi, e almeno dopo il V anno di studio (II dopo il conseguimento del Baccalaureato);
Consegue la Licenza lo studente che: – abbia precedentemente conseguito il Baccalaureato o un titolo equipollente; – abbia superato con esito positivo tutti gli esami del II ciclo; – presenti una dissertazione scritta pertinente all’indirizzo di studi prescelto, redatta in modo
originale sotto la guida di un relatore e ne sostenga la pubblica difesa.
Il grado accademico di Dottorato si conferisce al termine del III ciclo di studi, e almeno dopo il VII anno di studio (II dopo il conseguimento della Licenza).
Consegue il Dottorato lo studente che: – abbia precedentemente conseguito la Licenza o un titolo equipollente; – abbia superato con esito positivo tutti gli esami del III ciclo; – presenti una dissertazione scritta pertinente all’indirizzo di studi prescelto che realmente
conduca ad un progresso della scienza, elaborata sotto la guida di un docente e ne sostenga la pubblica difesa.
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RICONOSCIMENTO DEI TITOLI DI STUDIO
Il Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra (PIAMS), fondato nel 1931 dal card. Schuster e canonicamente eretto dalla S. Sede il 12 marzo 1940, è una istituzione universitaria mono‐disciplinare (ad instar facultatis), specializzata nell'ambito del canto ambrosiano, della musica sacra e della liturgia, abilitata al rilascio di gradi accademici con valore canonico e civile rico‐nosciuti in tutti i paesi con i quali la Sede Apostolica intrattiene relazioni diplomatiche.
In quanto istituzione ufficiale del sistema di istruzione superiore della Santa Sede – appar‐tenente allo Spazio europeo dell’istruzione superiore (EHEA) – in base all’art. 10 § 1 della legge 121/1985 il PIAMS opera liberamente in Italia rilasciando tutte le certificazioni di studio previste dall'ordinamento canonico.
Per l’Italia, ai fini dell’accesso all’Istruzione superiore, al proseguimento degli studi universitari e del conseguimento di titoli universitari italiani i gradi accademici conseguiti presso il PIAMS sono riconosciuti con le modalità previste dalla legge 148/2002.
Ai fini dell’accesso a posti di lavoro e dell’iscrizione ai Centri per l’impiego, della partecipazione a pubblici concorsi e provvedimenti connessi (attribuzioni di punteggio, progressioni in carriera, ecc.), dell’accesso al praticantato o al tirocinio post lauream, della partecipazione a selezioni per l’assegnazione di borse di studio o altre provvidenze pubbliche il riconoscimento è disciplinato dal decreto legislativo 165/2001, dalla legge 148/2002 e dal decreto del Presidente della Re‐pubblica 189/2009.
Anche i diplomi, gli attestati e i certificati relativi ad attività formative non accademiche (corsi, stages, tirocini) frequentate presso il PIAMS sono riconosciuti in Italia secondo le mo‐dalità di legge (per il riconoscimento dei crediti CFU e la convalida degli esami: decreti ministe‐riali MIUR 509/99 e 270/2004).
Negli altri Paesi il riconoscimento avviene in base alla legislazione nazionale, secondo le Convenzioni internazionali e in conformità con i Concordati, i trattati o gli accordi tra la Santa Sede e singoli Stati/Governi nonché in base alle convenzioni stipulate dal PIAMS con le singole Istituzioni.
In base alla direttiva ministeriale MIUR 90/2003, il PIAMS è soggetto qualificato per la forma‐zione del personale della scuola. Tutti i corsi e le attività appartenenti all'offerta formativa PIAMS rientrano pertanto nelle iniziative di formazione e aggiornamento dei docenti realiz‐zate da università e automaticamente riconosciute dall'amministrazione scolastica ai sensi del Contratto collettivo nazionale integrativo del comparto Scuola. La partecipazione a dette iniziative dà luogo ai relativi effetti contrattuali, giuridici ed economici per gli insegnanti di ogni ordine e grado.
Questo opuscolo ha carattere informativo e non ha valore contrattuale. Il PIAMS si riserva il diritto di introdurre modifiche sia sotto il profilo didattico sia amministrativo, anche ad anno accademico iniziato.
Aggiornamento: 3 marzo 2014
Tutti i diritti riservati. © 2014 – Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica sacra, Milano
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