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Realizzazione del nuovo cantiere comunale e delle nuove sedi dei Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello Stato - I° stralcio funzionale
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INDICE
1 PREMESSE ..................................................................................................................................................... 2
2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ..................................................................................................................... 2
3 RELAZIONE SUGLI ASPETTI ILLUMINOTECNICI ........................................................................................ 3
4 DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO E DIMENSIONAMENTO DELLE LINEE DI DISTRIBUZIONE ELETTRICA4
4.1 Descrizione dell’impianto ...................................................................................................................... 4
4.2 Criteri di calcolo delle potenze elettriche necessarie in fase di esercizio ........................................ 6
4.3 Dimensionamento delle linee di distribuzione .................................................................................... 6
5 DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA ............................................................................................. 7
5.1 Canalizzazioni per l’alloggiamento dei cavi elettrici ........................................................................... 7
5.2 Cavi elettrici ............................................................................................................................................ 7
5.3 Quadri elettrici ........................................................................................................................................ 7
6 ALIMENTAZIONE DI RISERVA ...................................................................................................................... 8
7 PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE .................................................................................... 9
8 IMPIANTI SPECIALI ...................................................................................................................................... 10
8.1 Impianto trasmissione dati (predisposizione) ................................................................................... 10
8.2 Impianto cito-telefonico ....................................................................................................................... 10
8.3 Allarme antintrusione (predisposizione) ............................................................................................ 10
8.4 Rivelazione incendi (predisposizione) ............................................................................................... 10
9 IMPIANTO DI TERRA .................................................................................................................................... 10
10 CONCLUSIONI E PRESCRIZIONI ................................................................................................................ 11
Allegati:
1 - Calcoli illuminotecnici;
2 - Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica;
3 - Valutazione del rischio di fulminazione diretta.
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1 Premesse
La presente relazione si riferisce al progetto degli impianti elettrici e speciali nell’ ambito del progetto di
“Realizzazione del nuovo cantiere comunale e delle nuove sedi dei Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello
Stato – I° stralcio funzionale”.
L’impianto in oggetto sarà alimentato con sistema di distribuzione di tipo TT, universalmente impiegato in Italia
per forniture dirette di bassa tensione senza cabina propria di trasformazione, comprendente tre conduttori di fase ed il
neutro.
L'alimentazione elettrica sarà prelevata, con sistema di 1ª categoria in bassa tensione 230/400V in corrente
alternata, dai contatori ENEL con una fornitura trifase a 400V da 45 kW.
2 Normativa di riferimento
Per i criteri di scelta delle soluzioni impiantistiche, con particolare riguardo alla sicurezza delle persone e dei
beni, e per la verifica dei componenti principali dell'impianto si sono seguite le norme di riferimento del CEI (Comitato
elettrotecnico italiano).
In particolare la norma tecnica CEI 64-8 e relativi aggiornamenti per gli impianti elettrici utilizzatori in bassa
tensione, contiene le norme generali per la progettazione degli impianti elettrici secondo criteri di sicurezza. Varie altre
norme CEI regolano la scelta dei materiali e dei componenti usati negli impianti ai fini della sicurezza delle persone,
dell'integrità degli impianti nonché delle apparecchiature dagli stessi alimentate.
A tal proposito si richiama il D.M. 22.01.2008, n. 37, che ha sostituito la legge 46/90 sulla sicurezza degli impianti
tecnologici, che all'art.5, comma 3 dichiara che gli impianti progettati in conformità alle norme tecniche del CEI, dell'UNI
e di altri enti normalizzatori europei, utilizzanti materiali e componenti ugualmente rispondenti alle norme dei suddetti
enti possono considerarsi realizzati a regola d'arte.
Un elenco non esaustivo delle principali norme di riferimento è il seguente:
• Legge 01.03.1968 n. 186: "Disposizioni concernenti la produzione di macchinari, installazioni ed impianti
elettrici ed elettronici";
• D.M. 22.01.2008 n. 37: "… riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti
all’interno degli edifici";
• D.P.R. 22.10.2001 n. 462: "Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e
dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di
impianti elettrici pericolosi";
• D.P.R. 23.03.1998 n. 126: "Regolamento recante norme per l'attuazione della direttiva 94/9/CE (direttiva
“ATEX”) in materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera
potenzialmente esplosiva”.
• D.lgs. 09.04.2008 n. 81: "Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro";
• D.P.R. 24.07.1996 n. 503: "Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli
edifici, spazi e servizi pubblici";
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• UNI 12464-1: " Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni";
• IEC364-5-523; CENELEC 64.001; UNEL 35023-70: "Portate dei conduttori in funzione della loro posa in
regime permanente";
• UNEL 35023-71: "Cadute di tensione sui cavi";
• CEI 64-8: "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a
1500 V in corrente continua";
• CEI-EN 60529: "gradi di protezione degli involucri (codice IP)";
• CEI 81-10/1 (EN 62305-1): "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali" (aprile 2006);
• CEI 81-10/2 (EN 62305-2): "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" (aprile 2006);
• CEI 81-10/3 (EN 62305-3): "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le
persone" (aprile 2006);
• CEI 81-10/4 (EN 62305-4): "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture"
(aprile 2006);
• CEI 81-3 :"Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'Italia, in
ordine alfabetico" (maggio 1999).
3 Relazione sugli aspetti illuminotecnici
Per quanto riguarda l’impianto d’illuminazione si è svolto un calcolo illuminotecnico ricavando per i vari ambienti
il numero di apparecchi da installare. Si è ipotizzato l’utilizzo dei seguenti tipi di apparecchi:
• apparecchi dotati di tubi fluorescenti lineari φφφφ26 mm di potenza 2x58 W da appendere direttamente a
soffitto (falegnameria);
• apparecchi dotati di tubi fluorescenti lineari φφφφ26 mm di potenza 2x36 W da appendere direttamente a
soffitto (sala riunioni, magazzino falegnameria, deposito, bagni);
• apparecchi dotati di lampade fluorescenti compatte tipo PL-C a risparmio energetico di potenza 2x26 W
incassabili in controsoffitto (sala C.O.C., ingresso/vano scale, disimpegno a piano primo);
• riflettore dotato di lampada a ioduri metallici da 250 W;
I livelli minimi di illuminamento da garantire sono quelli prescritti dalla UNI12464-1, e precisamente:
Destinazione d’uso Illuminamento minimo (lx)
Sul piano dei piano di lavoro della falegnameria. 500
Sul piano dei piano di lavoro dell’autofficina (servizi generali per veicoli). 300
Sul piano dei piano della sala C.O.C.. 500
Nei bagni, locale tecnico e servizi 200
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Il metodo di calcolo utilizzato è quello cosiddetto del flusso totale, o dei coefficienti di utilizzazione.
Dati la superficie S del locale (m2), l’altezza h (m) dal soffitto al piano di lavoro (piano di riferimento posto in
genere a 0,80÷1,00 m dal pavimento) e l’altezza hu dall’apparecchio illuminante al piano di lavoro, è possibile calcolare
l’indice del locale k, dato, dette a e b le dimensioni in pianta (m) dalle formule:
)( bah
bak
u +⋅
⋅= per illuminazione con luce diretta o mista
)(2
3
bah
bak
+⋅⋅
⋅⋅= per illuminazione con luce semidiretta o indiretta
In funzione dell’indice del locale k e del fattore di riflessione del soffitto e delle pareti si ricava, con opportune
tabelle, il fattore di utilizzazione F, definito come rapporto fra il flusso utile φφφφu (diretto o indiretto) che investe il piano
di lavoro, ed il flusso totale φφφφt emesso dalle sorgenti illuminanti. Detto rapporto dipende dal sistema d’illuminazione,
dalle caratteristiche degli apparecchi illuminanti, e dalle caratteristiche del soffitto e delle pareti.
In particolare, ipotizzando tinteggiature di colore chiaro, si è assunto un indice di riflessione pari al 50% sia per il
soffitto che per le pareti.
Il flusso totale φt si calcola con la formula MF
SEm
t
⋅
⋅=Φ
dove M rappresenta il coefficiente di invecchiamento (o di conservazione), funzione del tipo di ambiente e
della frequenza di manutenzione, per il quale è ragionevole assumere, in base a dati di letteratura, considerando un
periodo fra due manutenzioni successive di 250 giorni, un valore di 0,75.
Dividendo il valore di φt ottenuto per il flusso luminoso dei singoli apparecchi si ottiene il numero di apparecchi
da installare, in base al quale si ha la potenza da mettere in conto per i circuiti luce.
Il metodo suesposto è stato applicato alle varie tipologie di locali presenti mediante utilizzo di un foglio di calcolo
tipo Excel i cui risultati sono riportati in allegato 1.
Sarà inoltre previsto un impianto di illuminazione delle aree esterne del fabbricato, mediante:
• l’installazione di pali a singolo e doppio braccio equipaggiati con armature tipo stradale con lampade
SAP da 150 W per l’illuminazione della strada e dei piazzali interni;
• L’installazione di faretti segna passo a basso consumo energetico, incassati nelle strutture del vialetto
di accesso al vano scale e sulla facciata principale del fabbricato.
4 Descrizione dell’impianto e dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica
4.1 Descrizione dell’impianto
Le caratteristiche dell'energia elettrica al punto di consegna sono le seguenti:
tensione di esercizio nominale 400 V
sistema 3 F + N
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stato del neutro connesso a terra
corrente di cortocircuito < 6 kA
frequenza nominale 50 Hz
L’origine dell’impianto elettrico sarà individuata in corrispondenza dell’accesso principale all’area da Via Cigliano,
, dove sarà installato il quadro elettrico “RICEZIONE”.
Il sistema di distribuzione dell’energia elettrica sarà costituito dal quadro elettrico “GENERALE” e dai seguenti
quadri elettrici secondari:
• quadro elettrico “FALEGNAMERIA”;
• quadro elettrico “SPOGLIATOI” (a servizio dell’ingresso /sala riunioni e annessi a piano terra e degli spogliatoi
e vano scale a piano primo);
• quadro elettrico “AUTOFFICINA”;
• quadro elettrico “CENTRALE TERMICA”;
• quadro elettrico “ASCENSORE”;
• quadro elettrico “GRUPPO ELETTROGENO”, (non oggetto di fornitura nella prima fase di lavorazione)
Si rimanda alla tavola “ele T5.1 es” per maggiori dettagli sulla posizione dei quadri elettrici all’interno del
fabbricato.
Nella tabella 1 si riportano le zone di pertinenza dei singoli quadri elettrici di distribuzione:
Quadro elettrico Zone servite
Q.E.”GENERALE” - quadri elettrici secondari;
- deposito piano terra;
- locale tecnico piano terra;
- ingresso e vano scale principale;
- sala C.O.C. e annessi a piano primo;
- piano secondo;
- illuminazione esterna
Q.E.”FALEGNAMERIA” - falegnameria;
- magazzino falegnameria.
Q.E.”SPOGLIATOI” - ingresso spogliatoi/sala riunioni e annessi a piano terra;
- spogliatoi a piano primo.
Q.E.”AUTOFFICINA” - autofficina.
Q.E.”CENTRALE TERMICA” - locale centrale termica;
- pompe e apparecchiature impianto termico.
Tab.1
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Il quadro elettrico “GENERALE” sarà derivato, mediante linea in cavo interrara, direttamente dal quadro elettrico
“CONTATORE” e sarà posizionato in prossimità dell’ingresso/vano scale a piano terra del fabbricato principale.
In caso di emergenza sarà garantita la messa fuori tensione di tutto l’impianto mediante un pulsante di sgancio
che sarà collocato in prossimità della porta di accesso al l’ingresso del fabbricato. Anche la centrale termica sarà dotata
di pulsante di sgancio per la messa fuori tensione dell’impianto elettrico al suo interno.
Per ogni quadro elettrico si prevede l’alimentazione dei seguenti tipi di utenze:
• illuminazione ordinaria/riserva;
• prese a spina di tipo comune (prese di tipo industriale per i locali falegnameria ed autofficina).
Saranno inoltre previste le seguenti linee:
Quadro elettrico “GENERALE”
• linee alimentazione ventilconvettori;
• linea alimentazione allarme antintrusione;
• linea alimentazione servizi ausiliari (citofono, etc..)
Quadro elettrico “AUTOFFICINA”
• linee di alimentazione degli aerotermi.
Quadro elettrico “SPOGLIATOI”
• linee di alimentazione recuperatore di calore.
Nel quadro elettrico “GENERALE” sarà predisposto lo spazio necessario alla futura installazione di un
interruttore generale per il collegamento in parallelo di un impianto fotovoltaico che verrà realizzato sulla copertura del
fabbricato stesso.
Nel quadro elettrico “RICEZIONE” a monte della protezione del montante del Q.E.G. saranno predisposte due
linee dirette, una per l’alimentazione del gruppo di pressurizzazione della rete di idranti e una per l’alimentazione della
centrale di allarme antincendio.
4.2 Criteri di calcolo delle potenze elettriche necessarie in fase di esercizio
Per quanto riguarda le potenze relative alle utenze elettriche previste si è fatto essenzialmente riferimento a dati
riportati nella letteratura tecnica, sia per quanto riguarda la distribuzione di FM che per l’impianto di illuminazione.
Per quanto riguarda la falegnameria e la centrale termica si è invece fatto riferimento a schede tecniche di
attrezzature tipiche utilizzate in interventi similari.
4.3 Dimensionamento delle linee di distribuzione
Le potenze stimate sono state inserite in un foglio elettronico tipo “Excel” per il calcolo delle correnti di impiego
sulle linee in partenza dal quadro generale e, dato che si tratta per la maggior parte di linee di lunghezza non
trascurabile, delle cadute di tensione. Il prospetto riepilogativo del calcolo, relativo alle linee principali in partenza dal
quadro elettrico generale, è riportato in allegato 2.
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A tal proposito si precisa che il calcolo della corrente d’impiego IB dei cavi è stato condotto, nota la potenza
totale P interessante le singole linee, mediante le classiche relazione dell’Elettrotecnica:
P = V IB cosφφφφ (sistema monofase);
P = √ 3 V IB cosφφφφ (sistema trifase).
Le sezioni dei cavi sono state scelte, in base alle singole tipologie di cavo, in modo che la portata Iz soddisfi la
relazione Iz ≥≥≥≥ IB, mentre gli interruttori magnetotermici di protezione delle linee, sono stati scelti di corrente nominale In
tale che IB ≤≤≤≤ In ≤≤≤≤ Iz (Rif. Norma CEI 64-8).
Per la determinazione della caduta di tensione delle linee in rapporto alla lunghezza si sono utilizzati i dati
riportati in tabelle, suddivise per tipologie di cavi, riportate sulla letteratura tecnica.
5 Distribuzione dell’energia elettrica
5.1 Canalizzazioni per l’alloggiamento dei cavi elettrici
Si sono previste linee di distribuzione dei seguenti tipi:
• tipo sottotraccia, all’interno di cavidotti corrugati, per la parti comuni a piano terra e primo, la sala C.O.C. e le
dorsali principali di collegamento tra Q.E.G. e quadri secondari;
• tipo in vista, in tubi in acciaio e/o PVC rigido da fissarsi ai tamponamenti ed alle strutture portanti, per la
distribuzione a livello periferico della falegnameria, dell’autofficina e della centrale termica.
• tipo in controsoffitto, con cavo a doppio isolamento direttamente posato all’interno del controsoffitto dei locali a
piano primo;
• tipo interrato, all’interno di cavidotti corrugati a doppia parete, per l’alimentazione delle utenze esterne.
Per gli schemi elettrici unifilari si rimanda alla tavola “ele T5.2 es” e per maggiori dettagli sulla distribuzione si
rimanda alla tavola “ele T5.1 es”.
5.2 Cavi elettrici
La linea di distribuzione per l’alimentazione del quadro elettrico “GENERALE”, le linee di alimentazione delle
utenze esterne ed il cablaggio delle apparecchiature all’interno della centrale termica saranno realizzate con cavo
multipolare del tipo FG7R/ FG7OR 0,6/1 kV, conforme alle normative CEI 20-13 e CEI 20-22, le restanti linee saranno
realizzate con cavi del tipo N07V-K, conformi alla normativa CEI 20-22.
Per i conduttori di protezione potranno essere utilizzati, sia per linee sottotraccia che in a vista, cavi del tipo
N07V-K, conformi alla normativa CEI 20-22, di colore giallo-verde, infilati nelle stesse tubazioni dei cavi di energia e di
sezione almeno pari a quella dei conduttori di fase.
Per le dorsali di collegamento tra quadro elettrico “GRUPPO ELETTROGENO” e quadri elettrici di zona saranno
utilizzati cavi tipo FTG10OM1 0,6/1 kV iconformi alla normativa CEI 20-45.
5.3 Quadri elettrici
La posizione dei quadri generali è chiaramente indicata negli elaborati grafici.
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In allegato 1, nel prospetto riassuntivo del dimensionamento delle linee, sono riportate, per le singole linee le
correnti nominali d’intervento degli interruttori di protezione, variabili da 6 a 32 A.
Tutti gli interruttori automatici posti a monte delle linee principali saranno del tipo magneto-termico con potere di
cortocircuito pari a 4,5 - 6 - 15kA, superiore alla massima corrente di cortocircuito presunta.
Allo scopo di garantire un’efficace protezione contro i contatti indiretti gli interruttori generali di ogni linea saranno
del tipo differenziale di corrente differenziale nominale Idn pari a 30 mA e 300 mA. Detti valori della corrente
differenziale nominale d’intervento dovranno essere in grado di soddisfare la relazione di coordinamento con l’impianto
di terra:
Rt ≤ 50/IdN
Per maggiori dettagli sulle caratteristiche dei singoli interruttori si rimanda agli schemi elettrici unifilari
dell’elaborato “ele T5.2 es”.
6 Alimentazione di riserva
Sarà prevista l’installazione di un gruppo elettrogeno (fornitura non prevista in questa fase di lavorazione) per
l’alimentazione di riserva delle seguenti utenze:
FORZA MOTRICE
AUTOFFICINA
N.1 presa industriale monofase;
N.1 presa industriale trifase.
FALEGNAMERIA
N.1 presa industriale monofase;
N.1 presa industriale trifase.
INGRESSO/SALA RIUNIONI
N.2 Prese monofase tipo P17/11 della postazione di lavoro.
CENTRALE TERMICA
N.1 presa tipo P30;
Tutte le apparecchiature elettriche di controllo e manovra dell’impianto di riscaldamento.
ILLUMINAZIONE
AUTOFFICINA
Tutti gli apparecchi di illuminazione (n.6 apparecchi);
FALEGNAMERIA
N.4 plafoniere (il 50 % di quelle presenti);
INGRESSO/SALA RIUNIONI (piano terra)
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N.2 plafoniere (il 66 % di quelle presenti);
SPOGLIATOI (piano primo)
N.2 plafoniere nello spogliatoio maschile (il 66 % di quelle presenti) e n.1 plafoniera nello spogliatoio femminile (il
100 % di quelle presenti);
VANO SCALE SPOGLIATOI
n.2 lampade e parete.
CENTRALE TERMICA
N.1 plafoniera.
Per quanto riguarda l’illuminazione di sicurezza, l’alimentazione di riserva sarà tale da garantire un illuminamento
adeguato delle vie di esodo in caso di mancanza dell’alimentazione ordinaria, tale da garantire un illuminamento minimo
su un piano orizzontale posto a 1m dal piano di calpestio non inferiore a 5 lux in corrispondenza delle porte di uscita.
Nell’ipotesi che in un qualsiasi sottoquadro di zona intervenga l’interruttore di protezione della linea luce (linea di
alimentazione ordinaria), nella stessa zona verrebbe a mancare l’illuminazione di riserva (il gruppo elettrogeno si attiva
solo alla mancanza di tensione sotto il contatore). Per ovviare a questo disservizio si prevede l’installazione, in
corrispondenza di ogni quadro elettrico di zona, di corpi illuminanti di emergenza di tipo SE autoalimentati con lampade
fluorescenti 1x11 W, ad inserzione automatica con sistema di autodiagnosi, tempo di intervento inferiore a 0,5 secondi.
L’autonomia delle lampade dovrà essere di almeno 1 h dopo almeno 12 ore di ricarica. Il grado di isolamento delle
plafoniere di emergenza dovrà essere non inferiore a IP4X.
Nella prima fase di lavorazione verranno predisposte soltanto le dorsali di alimentazione tra “quadro elettrico
gruppo elettrogeno” (fornitura non prevista in questa fase di lavorazione) e quadro elettrico generale/quadri elettrici di
zona.
7 Protezione dalle scariche atmosferiche
Per quanto riguarda la protezione contro le scariche atmosferiche si è utilizzata la procedura di calcolo
semplificata di cui all’appendice G alla norma CEI 81-1/1-4.
Il calcolo è stato effettuato per l’intero fabbricato di dimensioni 36 m x 16 m ed un, altezza massima di circa 13
m.
Per la valutazione del rischio di fulminazione è stato utilizzato il software “ZEUS Plus”, che consente di effettuare
l’analisi per qualsiasi struttura. Di seguito si riportano i principali risultati, rimandando all’allegato 3 per una visione
completa di tale analisi.
La destinazione d’uso prevalente della struttura è di tipo ufficio quindi la struttura può essere soggetta a perdite
di vite umane. Secondo la Norma CEI 81-10/2 per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve essere
calcolata la componente di rischio R1.
I valore totale di rischio R1 per la struttura è 2,96E-07 e risulta inferiore a quello tollerato per la struttura in esame
RT = 1E-05. Quindi, secondo la Norma CEI EN 81-10/2, la struttura risulta autoprotetta contro le fulminazioni.
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8 Impianti speciali
8.1 Impianto trasmissione dati (predisposizione)
Per l’impianto di trasmissione dati sono previste tubazioni, scatole e cassette separate ed indipendenti. Tali
impianti saranno realizzati a piano terra nella sala riunioni, nella falegnameria e nell’autofficina, mentre a piano primo
all’interno della sala C.O.C.
8.2 Impianto cito-telefonico
Sarà previsto un impianto cito-telefonico con postazione esterna sul cancello pedonale e sul cancello carrabile.
All’interno saranno previste postazioni interne piano terra nella sala riunioni, nella falegnameria e nell’autofficina, mentre
a piano primo all’interno della sala C.O.C.
L’alimentazione sarà a 12 V a bassissima tensione di sicurezza, con tubazioni e cassette di derivazione
indipendenti e pozzetti con settori di separazione rispetto ai circuiti di energia.
Sarà predisposta anche una canalizzazione esterna per la futura messa in opera del cancello carrabile lato sud.
8.3 Allarme antintrusione (predisposizione)
Per quanto riguarda l’impianto antintrusione sarà prevista una centralina per la suddivisione del fabbricato in 4
zone: (ingresso principale/sala C.O.C., falegnameria, sala riunione/spogliatoi, autofficina. Ogni zona avrà l’inseritore
esterno nei pressi del proprio accesso.
Per l’impianto in esame saranno utilizzati sensori di rivelazione volumetrica a doppia tecnologia. L’impianto avrà
tubazioni indipendenti e separate dagli impianti di energia. Sarà inoltre predisposta una canalizzazione dedicata alla
futura installazione di sensori di rivelazione perimetrale, installati sulle aperture del fabbricato.
8.4 Rivelazione incendi (predisposizione)
L’impianto di rivelazione automatica incendi sarà realizzato mediante l’installazione di sensori puntiformi di fumo
installati all’interno dei seguenti locali a piano terra:
- Deposito;
- Falegnameria e magazzino;
- Autofficina.
Saranno previsti 5 punti per la segnalazione manuale di allarme incendio, in posizione facilmente accessibile. Si
rimanda alla tavola “ele T5.1 es” per maggiori dettagli sulla posizione dei componenti dell’impianto.
9 Impianto di terra
In corrispondenza del quadro elettrico “GENERALE” sarà installato un nodo equipotenziale. L’impianto di terra
sarà costituito da una corda nuda in rame da 50 mm2 interrata lungo il perimetro della nuova costruzione. Sarà inoltre
realizzato il collegamento equipotenziale con l’impianto di terra esistente.
Considerate le caratteristiche del terreno superficiale della zona che ospiterà l’infrastruttura (prevalentemente
sabbioso-limoso), un tale sistema è sicuramente in grado di garantire un buon coordinamento con gli interruttori
differenziali installati.
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Come già accennato i conduttori di protezione saranno costituiti da cavi del tipo N07V-K infilati entro le stesse
tubazioni dei cavi di energia e di sezione uguale a quella dei conduttori di fase.
Il dispersore di terra sarà costituito da una corda nuda in rame di sezione 50 mm2 posata all’interno dello scavo
per l’alloggiamento del cavidotto di collegamento tra Q.E.”RICEZIONE” E Q.E.“GENERALE”, per una lunghezza di 30
m.
Cautelativamente la resistenza di terra di un dispersore orizzontale, di lunghezza L, è circa Rt = 2 ρ / L.
Considerando cautelativamente la resistività del terreno pari a 500 Ω m (terreno limo-sabbioso), risulta da
progetto una resistenza di terra del dispersore pari a Re= 2*500/30=33,3 Ω.
Il massimo valore di resistenza ammissibile, avendo previsto interruttori differenziali da 0,3A, è 166 Ω. Da
progetto risulta pertanto soddisfatta la relazione di coordinamento dell’impianto di terra con il sistema di protezione
realizzato con gli interruttori differenziali.
Per una maggiore sicurezza saranno realizzati alcuni collegamenti dei ferri di armatura al dispersore di terra.
In corrispondenza del quadro elettrico “GENERALE” sarà installato un nodo equipotenziale, da dove saranno
derivati i conduttori di protezione dei quadri elettrici secondari. Il Conduttore di terra sarà costituito dalla parte fuori terra
della corda di rame nuda da 50 mm2.
Come già accennato i conduttori di protezione saranno costituiti da cavi del tipo N07V-K infilati entro le stesse
tubazioni dei cavi di energia e di sezione uguale a quella dei conduttori di fase.
Al termine dei lavori dovrà essere realizzata la misura della resistenza di terra per verificarne il corretto
dimensionamento.
10 Conclusioni e prescrizioni
L’impianto realizzato secondo quanto esposto nella presente relazione e descritto negli elaborati grafici soddisfa
le prescrizioni normative in materia di sicurezza elettrica.
Gli operatori comunali dovranno comunque attenersi alle seguenti prescrizioni:
• effettuare una regolare manutenzione degli impianti affidandosi a Ditte specializzate;
• attenersi sempre con scrupolo alle istruzioni per l’uso e la manutenzione dei macchinari presenti, sia fissi che
portatili.
Lucca, 21/07/2014
Il progettista
ing. Michele Rama
Calcolo illuminotecnico ambienti interni.
Deposito
P 72 (W): potenza totale apparecchi illuminanti
e 96 (lm/W): efficienza luminosa
Em 200 (lx): illuminamento medio richiesto
a 4,00 (m): lunghezza del locale
b 4,70 (m): larghezza del locale
h 3,20 (m): altezza del soffitto dal piano di lavoro
hu 3,20 (m): altezza degli apparecchi illuminanti sul piano di lavoro
illuminazione con luce semidiretta
k 1,01 (-): indice del locale
M 0,75 (-): coefficiente di invecchiamento
F 0,67 (-): fattore di utilizzazione
Φt 7482,59 (lm): flusso totale apparecchi di illuminazione
Φl 6912,00 (lm): flusso singoli apparecchi di illuminazione
n 2 (-): numero minimo di apparecchi da installare
Falegnameria
P 116 (W): potenza totale apparecchi illuminanti
e 90 (lm/W): efficienza luminosa
Em 500 (lx): illuminamento medio richiesto
a 7,40 (m): lunghezza del locale
b 9,60 (m): larghezza del locale
h 3,20 (m): altezza del soffitto dal piano di lavoro
hu 3,20 (m): altezza degli apparecchi illuminanti sul piano di lavoro
illuminazione con luce semidiretta
k 1,96 (-): indice del locale
M 0,75 (-): coefficiente di invecchiamento
F 0,6 (-): fattore di utilizzazione
Φt 78933,33 (lm): flusso totale apparecchi di illuminazione
Φl 10440,00 (lm): flusso singoli apparecchi di illuminazione
n 8 (-): numero minimo di apparecchi da installare
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
REALIZZAZIONE DEL NUOVO CANTIERE COMUNALE E DELLE NUOVE SEDI DI VIGILI DEL
FUOCO E CORPO FORESTALE DELLO STATO - I° STRALCIO FUNZIONALE
Elaborazione: ArchimedE s.r.l. - Lucca File: 13-033_ele02es-r0 Pagina 1 di 4
Calcolo illuminotecnico ambienti interni.
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
REALIZZAZIONE DEL NUOVO CANTIERE COMUNALE E DELLE NUOVE SEDI DI VIGILI DEL
FUOCO E CORPO FORESTALE DELLO STATO - I° STRALCIO FUNZIONALE
Ingresso/sala riunioni
P 72 (W): potenza totale apparecchi illuminanti
e 96 (lm/W): efficienza luminosa
Em 300 (lx): illuminamento medio richiesto
a 5,70 (m): lunghezza del locale
b 4,70 (m): larghezza del locale
h 3,20 (m): altezza del soffitto dal piano di lavoro
hu 3,20 (m): altezza degli apparecchi illuminanti sul piano di lavoro
illuminazione con luce semidiretta
k 1,21 (-): indice del locale
M 0,75 (-): coefficiente di invecchiamento
F 0,6 (-): fattore di utilizzazione
Φt 17860,00 (lm): flusso totale apparecchi di illuminazione
Φl 6912,00 (lm): flusso singoli apparecchi di illuminazione
n 3 (-): numero minimo di apparecchi da installare
Autofficina
P 250 (W): potenza totale apparecchi illuminanti
e 70 (lm/W): efficienza luminosa
Em 300 (lx): illuminamento medio richiesto
a 7,50 (m): lunghezza del locale
b 14,70 (m): larghezza del locale
h 6,80 (m): altezza del soffitto dal piano di lavoro
hu 6,80 (m): altezza degli apparecchi illuminanti sul piano di lavoro
illuminazione con luce diretta
k 0,73 (-): indice del locale
M 0,75 (-): coefficiente di invecchiamento
F 0,6 (-): fattore di utilizzazione
Φt 73500,00 (lm): flusso totale apparecchi di illuminazione
Φl 17500,00 (lm): flusso singoli apparecchi di illuminazione
n 5 (-): numero minimo di apparecchi da installare
Elaborazione: ArchimedE s.r.l. - Lucca File: 13-033_ele02es-r0 Pagina 2 di 4
Calcolo illuminotecnico ambienti interni.
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
REALIZZAZIONE DEL NUOVO CANTIERE COMUNALE E DELLE NUOVE SEDI DI VIGILI DEL
FUOCO E CORPO FORESTALE DELLO STATO - I° STRALCIO FUNZIONALE
Locale tecnico
P 72 (W): potenza totale apparecchi illuminanti
e 96 (lm/W): efficienza luminosa
Em 200 (lx): illuminamento medio richiesto
a 3,20 (m): lunghezza del locale
b 2,00 (m): larghezza del locale
h 3,20 (m): altezza del soffitto dal piano di lavoro
hu 3,20 (m): altezza degli apparecchi illuminanti sul piano di lavoro
illuminazione con luce semidiretta
k 0,58 (-): indice del locale
M 0,75 (-): coefficiente di invecchiamento
F 0,56 (-): fattore di utilizzazione
Φt 3047,62 (lm): flusso totale apparecchi di illuminazione
Φl 6912,00 (lm): flusso singoli apparecchi di illuminazione
n 1 (-): numero minimo di apparecchi da installare
Sala C.O.C. (non oggetto di appalto)
P 52 (W): potenza totale apparecchi illuminanti
e 70 (lm/W): efficienza luminosa
Em 500 (lx): illuminamento medio richiesto
a 7,40 (m): lunghezza del locale
b 4,90 (m): larghezza del locale
h 2,20 (m): altezza del soffitto dal piano di lavoro
hu 2,20 (m): altezza degli apparecchi illuminanti sul piano di lavoro
illuminazione con luce semidiretta
k 2,01 (-): indice del locale
M 0,75 (-): coefficiente di invecchiamento
F 0,6 (-): fattore di utilizzazione
Φt 40288,89 (lm): flusso totale apparecchi di illuminazione
Φl 3640,00 (lm): flusso singoli apparecchi di illuminazione
n 12 (-): numero minimo di apparecchi da installare
Elaborazione: ArchimedE s.r.l. - Lucca File: 13-033_ele02es-r0 Pagina 3 di 4
Calcolo illuminotecnico ambienti interni.
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
REALIZZAZIONE DEL NUOVO CANTIERE COMUNALE E DELLE NUOVE SEDI DI VIGILI DEL
FUOCO E CORPO FORESTALE DELLO STATO - I° STRALCIO FUNZIONALE
Spogliatoio maschile
P 72 (W): potenza totale apparecchi illuminanti
e 96 (lm/W): efficienza luminosa
Em 200 (lx): illuminamento medio richiesto
a 8,00 (m): lunghezza del locale
b 5,00 (m): larghezza del locale
h 2,20 (m): altezza del soffitto dal piano di lavoro
hu 2,20 (m): altezza degli apparecchi illuminanti sul piano di lavoro
illuminazione con luce semidiretta
k 2,10 (-): indice del locale
M 0,75 (-): coefficiente di invecchiamento
F 0,6 (-): fattore di utilizzazione
Φt 17777,78 (lm): flusso totale apparecchi di illuminazione
Φl 6912,00 (lm): flusso singoli apparecchi di illuminazione
n 3 (-): numero minimo di apparecchi da installare
Spogliatoio femminile
P 116 (W): potenza totale apparecchi illuminanti
e 96 (lm/W): efficienza luminosa
Em 200 (lx): illuminamento medio richiesto
a 6,00 (m): lunghezza del locale
b 3,00 (m): larghezza del locale
h 2,20 (m): altezza del soffitto dal piano di lavoro
hu 2,20 (m): altezza degli apparecchi illuminanti sul piano di lavoro
illuminazione con luce semidiretta
k 1,36 (-): indice del locale
M 0,75 (-): coefficiente di invecchiamento
F 0,6 (-): fattore di utilizzazione
Φt 8000,00 (lm): flusso totale apparecchi di illuminazione
Φl 11136,00 (lm): flusso singoli apparecchi di illuminazione
n 1 (-): numero minimo di apparecchi da installare
Elaborazione: ArchimedE s.r.l. - Lucca File: 13-033_ele02es-r0 Pagina 4 di 4
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
Lavori di costruzione del nuovo cantiere comunale e delle nuove sedi di
Vigili del Fuoco e di Corpo Forestale dello Stato
- 1° stralcio funzionale
Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica
QUADRO ELETTRICO RICEZIONE
LineaTipo
alimentazioneDescrizione utenze
Numero
utenze x
calcolo I b
Numero
utenze x
calcolo ∆∆∆∆V
Potenza
singola
utenza (W)
Potenza
totale I b
(W)
Potenza
totale ∆∆∆∆V
(W)
Tensione
alimentaz.
(V)
Fattore di
potenzaI b (A) I ∆∆∆∆V (A)
d
(m)S (mmq)
L ∆∆∆∆V <
1% (m)L (m) ∆∆∆∆V (%)
Tipo cavi
alimentaz.I z (A) I n (A)
∆∆∆∆V (%)
totale
Potenza
per
fornitura
energia
43005,5 W
Trifase 400 VINTERRUTTORE
GENERALE1 1 35255,5 35255,5 35255,5 400 0,90 57,03 57,03 non unif. 35,0 46 50,00 1,1 FG70R-0,6/1kV 110 100 1,1
NOTA: Il montante e il relativo interruttore di protezione sono stati dimensionati per una futura
fornitura da 50 kW.
File: 13-033_ele01es-r0
Foglio: Q. E. ricezione Elaborazione: ArchimedE S.r.l. - Lucca Pagina 1 di 9
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
Lavori di costruzione del nuovo cantiere comunale e delle nuove sedi di
Vigili del Fuoco e di Corpo Forestale dello Stato
- 1° stralcio funzionale
Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica
QUADRO ELETTRICO GENERALE
LineaTipo
alimentazioneDescrizione utenze
Numero
utenze x
calcolo I b
Numero
utenze x
calcolo ∆∆∆∆V
Potenza
singola
utenza (W)
Potenza
totale I b
(W)
Potenza
totale ∆∆∆∆V
(W)
Tensione
alimentaz.
(V)
Fattore di
potenzaI b (A) I ∆∆∆∆V (A)
d
(m)S (mmq)
L ∆∆∆∆V <
1% (m)L (m) ∆∆∆∆V (%)
Tipo cavi
alimentaz.I z (A) I n (A)
∆∆∆∆V (%)
totale
G0 Trifase 400 V
SEZIONATORE
QUADRO ELETTRICO
GENERALE
1 1 35255,5 35255,5 35255,5 400 0,90 57,03 57,03 non unif. 35,0 46 1,00 0,0 N07V-K 110 100 1,1
1
G1 Trifase 400 VQUADRO ELETTRICO
AUTOFFICINA1 1 8551,5 8551,5 8551,5 400 0,90 13,83 13,83 non unif. 6,0 61 35,00 0,6 N07V-K 35,3 32 1,7
G2 Trifase 400 VQUADRO ELETTRICO
FALEGNAMERIA1 1 8260 8260 8260 400 0,90 13,36 13,36 non unif. 6,0 48 15,00 0,3 N07V-K 35,3 32 1,4
G3 Trifase 400 VQUADRO ELETTRICO
SPOGLIATOI1 1 2974 2974 2974 400 0,90 4,81 4,81 non unif. 4,0 90 30,00 0,3 N07V-K 28,5 20 1,4
G4 Trifase 400 VQUADRO ELETTRICO
ASCENSORE1 1 4800 4800 4800 400 0,57 12,26 12,26 non unif. 4,0 28 9,00 0,3 N07V-K 28,5 16 1,4
G5 Trifase 400 VQUADRO ELETTRICO
CENTRALE TERMICA1 1 1960 1960 1960 400 0,90 3,17 3,17 non unif. 4,0 112 5,00 0,0 N07V-K 28,5 16 1,2
G6 Trifase 400 V
GENERALE
ILLUMINAZIONE PIANO
TERRA
1 1 126 126 126 400 0,90 0,20 0,20 non unif. 1,5 84 1,00 0,0 N07V-K 16,5 6 1,1
G9.1 Trifase 400 VGENERALE SERVIZI
PIANO TERRA1 1 1824 1824 1824 400 1,90 1,40 1,40 non unif. 4,0 299 1,00 0,0 N07V-K 28,5 16 1,1
G15 Trifase 400 V GENERALE ESTERNO 1 1 2590 2590 2590 400 0,90 4,19 4,19 non unif. 4,0 112 1,00 0,0 N07V-K 28,5 10 1,1
G21 Monofase 230 V GENERALE SERVIZI 1 1 400 400 400 230 0,90 1,93 1,93 non unif. 1,5 42 1,00 0,0 N07V-K 22 6 1,1
G26 Monofase 230 V ILLUMINAZIONE C.O.C. 22 22 52 1144 1144 230 0,90 5,53 5,53 non unif. 1,5 12 20,00 1,7 N07V-K 22 10 2,8
G26E Monofase 230 VILLUMINAZIONE
EMERGENZA C.O.C.2 2 11 22 22 230 0,90 0,11 0,11 non unif. 1,5 84 20,00 0,2 N07V-K 22 1,3
G27 Trifase 400 VGENERALE SALA
C.O.C.1 1 2604 2604 2604 400 1,90 2,00 2,00 non unif. 4,0 149 1,00 0,0 N07V-K 28,5 16 1,1
0,2
G7 Monofase 230 V
ILLUMINAZIONE
DEPOSITO E LOCALE
TECNICO
3 3 72 216 216 230 0,90 1,04 1,04 non unif. 1,5 84 15,00 0,2 N07V-K 22 6 1,3
G7E Monofase 230 V
ILLUMINAZIONE
EMERGENZA
DEPOSITO E LOCALE
TECNICO
6
G8 Monofase 230 VILLUMINAZIONE PIANO
SECONDO1 1 50 50 50 230 0,90 0,24 0,24 non unif. 1,5 84 15,00 0,2 N07V-K 22 6 1,3
G8E Monofase 230 V
ILLUMINAZIONE
EMERGENZA PIANO
SECONDO
6
G9 Monofase 230 VILLUMINAZIONE VANO
SCALE7 7 52 364 364 230 0,90 1,76 1,76 non unif. 1,5 42 15,00 0,4 N07V-K 22 6 1,5
G9E Monofase 230 V
ILLUMINAZIONE
EMERGENZA VANO
SCALE
6
Coefficiente di contemporaneità
Coefficiente di contemporaneità
File: 13-033_ele01es-r0
Foglio: Q. E. generale Elaborazione: ArchimedE S.r.l. - Lucca Pagina 2 di 9
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
Lavori di costruzione del nuovo cantiere comunale e delle nuove sedi di
Vigili del Fuoco e di Corpo Forestale dello Stato
- 1° stralcio funzionale
Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica
0,2
G10 Monofase 230 VPRESE DEPOSITO E
LOCALE TECNICO1 1 3000 3000 3000 230 0,90 14,49 14,49 non unif. 2,5 9 10,00 1,1 N07V-K 29 16 2,2
G10.1 Monofase 230 V
PRESE DEPOSITO E
LOCALE TECNICO
(SOTTO UPS/GE)
16
G11 Monofase 230 VPRESE PIANO
SECONDO1 1 3000 3000 3000 230 0,90 14,49 14,49 non unif. 2,5 9 10,00 1,1 N07V-K 29 16 2,2
G12 Monofase 230 V PRESE VANO SCALE 1 1 3000 3000 3000 230 0,90 14,49 14,49 non unif. 2,5 9 10,00 1,1 N07V-K 29 16 2,2
G13 Monofase 230 V
VENTILCONVETTORI
INGRESSO E VANO
SCALE
2 2 60 120 120 230 0,90 0,58 0,58 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 N07V-K 22 6 1,2
0,7
G16 TrifaseILLUMINAZIONE
PERIMETRALE14 7 150 2100 1050 400 0,90 3,40 1,70 non unif. 2,5 - 150,00 2,8 FG7OR 25,5 6 3,9
G17 Monofase 230 V
ILLUMINAZIONE
PERCORSO
PEDONALE
1 1 300 300 300 230 0,90 1,45 1,45 non unif. 1,5 56 30,00 0,5 FG7OR 22 6 1,7
G18 Monofase 230 VCANCELLO
AUTOMATICO1 1 1000 1000 1000 230 0,90 4,83 4,83 non unif. 2,5 28 55,00 2,0 FG7OR 34 6 3,1
G18.1 Monofase 230 V
CANCELLO
AUTOMATICO (SOTTO
UPS/GE)
6
G19 Monofase 230 V
ILLUMINAZIONE
ESTERNA
FABBRICATO
1 1 300 300 300 230 0,90 1,45 1,45 non unif. 1,5 56 25,00 0,4 FG7OR 26 6 1,6
0,8
G22 Monofase 230 VCENTRALE
RILEVAZIONE INCENDI1 1 250 250 250 230 0,90 1,21 1,21 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 N07V-K 22 6 1,3
G23 Monofase 230 VALLARME
ANTINTRUSIONE1 1 150 150 150 230 0,90 0,72 0,72 non unif. 1,5 84 5,00 0,1 N07V-K 22 6 1,2
G24 Monofase 230 V AUSILIARI 1 1 100 100 100 230 0,90 0,48 0,48 non unif. 1,5 84 5,00 0,1 N07V-K 22 6 1,2
G25 Monofase 230 V RISERVA 1 1 0 0 0 230 0,90 0,00 0,00 non unif. 0,0 1 0,00 0,0 6
0,7
G28 Monofase 230 VPOSTAZIONI LAVORO
C.O.C.1 1 3000 3000 3000 230 0,90 14,49 14,49 non unif. 4,0 14 15,00 1,1 N07V-K 38 16 2,2
G28.1 Monofase 230 VPOSTAZIONI LAVORO
C.O.C. (SOTTO 16
G29 Monofase 230 V PRESE C.O.C. 1 1 3000 3000 3000 230 0,90 14,49 14,49 non unif. 2,5 9 15,00 1,7 N07V-K 29 16 2,8
G30 Monofase 230 VVENTILCONVETTORI
C.O.C.2 2 60 120 120 230 0,90 0,58 0,58 non unif. 1,5 84 15,00 0,2 N07V-K 22 6 1,3
G31 Monofase 230 V BAGNO C.O.C. 0,7 1 3000 2100 3000 230 1,90 4,81 6,86 non unif. 2,5 9 18,00 2,0 N07V-K 29 16 3,1
G32 Monofase 230 VCIRCUITO DI
COMANDO
Coefficiente di contemporaneità
Coefficiente di contemporaneità
Coefficiente di contemporaneità
Coefficiente di contemporaneità
File: 13-033_ele01es-r0
Foglio: Q. E. generale Elaborazione: ArchimedE S.r.l. - Lucca Pagina 3 di 9
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
Lavori di costruzione del nuovo cantiere comunale e delle nuove sedi di
Vigili del Fuoco e di Corpo Forestale dello Stato
- 1° stralcio funzionale
Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica
QUADRO ELETTRICO AUTOFFICINA
LineaTipo
alimentazioneDescrizione utenze
Numero
utenze x
calcolo I b
Numero
utenze x
calcolo ∆∆∆∆V
Potenza
singola
utenza (W)
Potenza
totale I b
(W)
Potenza
totale ∆∆∆∆V
(W)
Tensione
alimentaz.
(V)
Fattore di
potenzaI b (A) I ∆∆∆∆V (A)
d
(m)S (mmq)
L ∆∆∆∆V <
1% (m)L (m) ∆∆∆∆V (%)
Tipo cavi
alimentaz.I z (A) I n (A)
∆∆∆∆V (%)
totale
A0 Trifase 400VGENERALE QUADRO
AUTOFFICINA1 1 8551,5 8551,5 8551,5 400 0,90 13,83 13,83 32
A1 Monofase 230 VILLUMINAZIONE
OFFICINA3 3 400 1200 1200 230 0,90 5,80 5,80 non unif. 2,5 23 25,00 1,1 N07V-K 29 10 2,8
A1E Monofase 230 V
ILLUMINAZIONE
EMERGENZA
OFFICINA
10
A2 Trifase 400 VGENERALE FORZA
MOTRICE1 1 7591,5 7591,5 7591,5 400 0,90 12,28 12,28 non unif. 10,0 79 1,00 0,0 N07V-K 47,3 20 1,7
0,35
A3 Monofase 230 VILLUMINAZIONE
ESTERNA1 1 70 70 70 230 0,90 0,34 0,34 non unif. 1,5 84 30,00 0,4 FG7OR 26 6 2,1
A4 Trifase 400VPRESE 1
INTERBLOCCATE0,8 1 9000 7200 9000 400 0,90 11,65 14,56 non unif. 6,0 42 25,00 0,6 FG7OR 42 32 2,3
A5 Trifase 400VPRESE 2
INTERBLOCCATE0,8 1 9000 7200 9000 400 0,90 11,65 14,56 non unif. 6,0 42 25,00 0,6 FG7OR 42 32 2,3
A5.1 Monofase 230 VPRESE SOTTO
UPS/GE32
A6 Monofase 230 V PRESE SERVIZI 0,7 1 3000 2100 3000 230 0,90 10,14 14,49 non unif. 2,5 9 10,00 1,1 N07V-K 29 16 2,8
A7 Monofase 230 V AEROTERMI 2 2 1120 2240 2240 230 0,90 10,82 10,82 non unif. 2,5 13 20,00 1,5 N07V-K 29 16 3,2
A8 Monofase 230 VCIRCUITO DI
COMANDO
Coefficiente di contemporaneità
File: 13-033_ele01es-r0
Foglio: Q. E. Autofficina Elaborazione: ArchimedE S.r.l. - Lucca Pagina 4 di 9
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
Lavori di costruzione del nuovo cantiere comunale e delle nuove sedi di
Vigili del Fuoco e di Corpo Forestale dello Stato
- 1° stralcio funzionale
Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica
QUADRO ELETTRICO FALEGNAMERIA
Linea
Tipo
alimentazion
e
Descrizione utenze
Numero
utenze x
calcolo I b
Numero
utenze x
calcolo ∆∆∆∆V
Potenza
singola
utenza (W)
Potenza
totale I b
(W)
Potenza
totale ∆∆∆∆V
(W)
Tensione
alimentaz.
(V)
Fattore di
potenzaI b (A) I ∆∆∆∆V (A)
d
(m)S (mmq)
L ∆∆∆∆V <
1% (m)L (m) ∆∆∆∆V (%)
Tipo cavi
alimentaz.I z (A) I n (A)
∆∆∆∆V (%)
totale
F0 Trifase 400VGENERALE QUADRO
FALEGNAMERIA1 1 8610 8610 8610 400 0,90 13,93 13,93 32
F1 Monofase 230 VILLUMINAZIONE
FALEGNAMERIA1 1 1000 1000 1000 230 0,90 4,83 4,83 non unif. 1,5 15 15,00 1,0 N07V-K 22 10 2,4
F1E Monofase 230 V
ILLUMINAZIONE
EMERGENZA
FALEGNAMERIA
10
F2 Trifase 400 VGENERALE FORZA
MOTRICE1 1 8260 8260 8260 400 0,90 13,36 13,36 non unif. 6,0 56 1,00 0,0 N07V-K 35,3 25 1,4
0,35
F3 Monofase 230 VILLUMINAZIONE
ESTERNA1 1 100 100 100 230 0,90 0,48 0,48 non unif. 1,5 15 25,00 1,7 FG7OR 26 6 3,1
F4 Trifase 400VPRESE SEGA A
NASTRO1 1 1500 1500 1500 400 0,90 2,43 2,43 non unif. 4,0 28 20,00 0,7 N07V-K 38 16 2,2
F5 Trifase 400V PRESE SEGHINA 1 1 1500 1500 1500 400 0,90 2,43 2,43 non unif. 4,0 28 10,00 0,4 N07V-K 38 16 1,8
F6 Trifase 400V PRESE MOLA 1 1 1500 1500 1500 400 0,90 2,43 2,43 non unif. 4,0 28 10,00 0,4 N07V-K 38 16 1,8
F7 Trifase 400V PRESE TRAPANO 1 1 1800 1800 1800 400 0,90 2,91 2,91 non unif. 4,0 28 10,00 0,4 N07V-K 38 16 1,8
F8 Trifase 400V PRESE SEGA RADIALE 1 1 2000 2000 2000 400 0,90 3,24 3,24 non unif. 4,0 28 20,00 0,7 N07V-K 38 16 2,2
F9 Trifase 400V PRESE ASPIRATORE 1 1 2000 2000 2000 400 0,90 3,24 3,24 non unif. 4,0 28 20,00 0,7 N07V-K 38 16 2,2
F10 Trifase 400V PRESE COMBINATA 1 1 8000 8000 8000 400 0,90 12,94 12,94 non unif. 4,0 28 20,00 0,7 N07V-K 38 16 2,2
F11 Trifase 400V PRESE BANCO 1 1 3000 3000 3000 400 0,90 4,85 4,85 non unif. 4,0 15 20,00 1,3 N07V-K 38 16 2,8
F11.1 Monofase 230 VPRESE BANCO
(SOTTO UPS/GE)16
F12 Monofase 230 V PRESE SERVIZI 0,7 1 3000 2100 3000 230 0,90 10,14 14,49 non unif. 2,5 9 15,00 1,7 N07V-K 29 16 3,1
F13 Monofase 230 V
VALVOLA 3 VIE
COLLETTORE
RISCALDAMENTO
1 1 100 100 100 230 0,90 0,48 0,48 non unif. 1,5 84 15,00 0,2 N07V-K 22 6 1,6
F14 Monofase 230 VCIRCUITO DI
COMANDO
Coefficiente di contemporaneità
File: 13-033_ele01es-r0
Foglio: Q. E. Falegnameria Elaborazione: ArchimedE S.r.l. - Lucca Pagina 5 di 9
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
Lavori di costruzione del nuovo cantiere comunale e delle nuove sedi di
Vigili del Fuoco e di Corpo Forestale dello Stato
- 1° stralcio funzionale
Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica
QUADRO ELETTRICO SPOGLIATOIO
Linea
Tipo
alimentazion
e
Descrizione utenze
Numero
utenze x
calcolo I b
Numero
utenze x
calcolo ∆∆∆∆V
Potenza
singola
utenza (W)
Potenza
totale I b
(W)
Potenza
totale ∆∆∆∆V
(W)
Tensione
alimentaz.
(V)
Fattore di
potenzaI b (A) I ∆∆∆∆V (A)
d
(m)S (mmq)
L ∆∆∆∆V <
1% (m)L (m) ∆∆∆∆V (%)
Tipo cavi
alimentaz.I z (A) I n (A)
∆∆∆∆V (%)
totale
A0 Trifase 400VGENERALE QUADRO
SPOGLIATOI1 1 3278 3278 3278 400 0,90 5,30 5,30 20
S1 Trifase 400 VGENERALE
ILLUMINAZIONE1 1 304 304 304 400 0,90 0,49 0,49 non unif. 4,0 112 1,00 0,0 N07V-K 28,5 16 1,5
S5 Trifase 400 VGENERALE FORZA
MOTRICE1 1 2974 2974 2974 400 0,90 4,81 4,81 non unif. 4,0 112 1,00 0,0 N07V-K 28,5 16 1,5
0,5
S2 Monofase 230 V
ILLUMINAZIONE SALA
RIUNIONI/SCALE/DISIM
PEGNO 1°P.
1 1 186 186 186 230 0,90 0,90 0,90 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 N07V-K 22 6 1,6
S2E Monofase 230 V
ILLUMINAZIONE
EMERG. SALA
RIUNIONI/SCALE/DISIM
PEGNO 1°P.
6
S3 Monofase 230 VILLUMINAZIONE
BAGNO FEMMINILE1 1 170 170 170 230 0,90 0,82 0,82 non unif. 1,5 84 30,00 0,4 N07V-K 22 6 1,8
S3E Monofase 230 V
ILLUMINAZIONE
EMERGENZA BAGNO
FEMMINILE
6
S4 Monofase 230 VILLUMINAZIONE
BAGNO MASCHILE1 1 252 252 252 230 0,90 1,22 1,22 non unif. 1,5 56 30,00 0,5 N07V-K 22 6 2,0
S4E Monofase 230 V
ILLUMINAZIONE
EMERGENZA BAGNO
MASCHILE
6
0,2
S6 Monofase 230 V
PRESE SALA
RIUNIONI/DISIMPEGNO
1°P.
0,7 1 3000 2100 3000 230 0,90 10,14 14,49 non unif. 2,5 9 10,00 1,1 N07V-K 29 16 2,6
S7 Monofase 230 VPRESE POSTAZIONE
LAVORO0,7 1 3000 2100 3000 230 0,90 10,14 14,49 non unif. 4,0 15 10,00 0,7 N07V-K 38 16 2,1
S7.1PRESE POSTAZIONE
LAVORO (SOTTO
UPS/GE)
16
S8 Monofase 230 VPRESE BAGNO
FEMMINILE0,7 1 3000 2100 3000 230 0,90 10,14 14,49 non unif. 2,5 9 20,00 2,2 N07V-K 29 16 3,7
S9 Monofase 230 VPRESE BAGNO
MASCHILE0,7 1 3000 2100 3000 230 0,90 10,14 14,49 non unif. 2,5 9 20,00 2,2 N07V-K 29 16 3,7
S10 Monofase 230 V BAGNO PIANO TERRA 0,7 1 3000 2100 3000 230 0,90 10,14 14,49 non unif. 2,5 9 15,00 1,7 N07V-K 29 16 3,1
Coefficiente di contemporaneità
Coefficiente di contemporaneità
File: 13-033_ele01es-r0
Foglio: Q. E. Spogliatoi Elaborazione: ArchimedE S.r.l. - Lucca Pagina 6 di 9
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
Lavori di costruzione del nuovo cantiere comunale e delle nuove sedi di
Vigili del Fuoco e di Corpo Forestale dello Stato
- 1° stralcio funzionale
Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica
S11 Monofase 230 VILLUMINAZIONE
ESTERNA1 1 100 100 100 230 0,90 0,48 0,48 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 6 1,6
S12 Monofase 230 VRECUPERATORE DI
CALORE1 1 1120 1120 1120 230 0,90 5,41 5,41 non unif. 2,5 26 30,00 1,2 N07V-K 29 6 2,6
S13 Monofase 230 VVALVOLA 3 VIE
COLLETTORE1 1 100 100 100 230 1,90 0,23 0,23 non unif. 1,5 84 30,00 0,4 N07V-K 22 6 1,8
S14 Monofase 230 VCIRCUITO DI
COMANDO
File: 13-033_ele01es-r0
Foglio: Q. E. Spogliatoi Elaborazione: ArchimedE S.r.l. - Lucca Pagina 7 di 9
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
Lavori di costruzione del nuovo cantiere comunale e delle nuove sedi di
Vigili del Fuoco e di Corpo Forestale dello Stato
- 1° stralcio funzionale
Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica
QUADRO ELETTRICO CENTRALE TERMICA
Linea
Tipo
alimentazion
e
Descrizione utenze
Numero
utenze x
calcolo I b
Numero
utenze x
calcolo ∆∆∆∆V
Potenza
singola
utenza (W)
Potenza
totale I b
(W)
Potenza
totale ∆∆∆∆V
(W)
Tensione
alimentaz.
(V)
Fattore di
potenzaI b (A) I ∆∆∆∆V (A)
d
(m)S (mmq)
L ∆∆∆∆V <
1% (m)L (m) ∆∆∆∆V (%)
Tipo cavi
alimentaz.I z (A) I n (A)
∆∆∆∆V (%)
totale
CT0 Trifase 400 VGENERALE
CENTRALE TERMICA1 1 1960 1960 1960 400 0,90 3,17 3,17 non unif. 4,0 112 1,00 0,0 N07V-K 28,5 16 1,2
CT0.1 Trifase 400 V
GENERALE
CENTRALE TERMICA
SOTTO UPS
4,0 112 1,00 0,0 N07V-K 28,5 16
0,7
CT1 Monofase 230 VILLUMINAZIONE
CENTRALE TERMICA1 1 50 50 50 230 0,90 0,24 0,24 non unif. 1,5 15 10,00 0,7 N07V-K 22 6 1,8
CT2 Monofase 230 VPRESA CENTRALE
TERMICA0,7 1 3000 2100 3000 230 0,90 10,14 14,49 non unif. 2,5 9 9,00 1,0 N07V-K 29 16 2,2
CT3 Monofase 230 V CALDAIA 1 1 100 100 100 230 0,90 0,48 0,48 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 6 1,3
CT4 Monofase 230 VPOMPA CIRCUITO
CALDAIA1 1 150 200 150 230 0,90 0,97 0,72 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 - 1,3
CT5 Monofase 230 V POMPA OFFICINA 1 1 150 200 150 230 0,90 0,97 0,72 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 - 1,3
CT6 Monofase 230 VPOMPA
FALEGNAMERIA1 1 150 200 150 230 0,90 0,97 0,72 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 - 1,3
CT7 Monofase 230 V POMPA SPOGLIATOI 1 1 150 200 150 230 0,90 0,97 0,72 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 - 1,3
CT8 Monofase 230 V POMPA SALA C.O.C. 1 1 150 200 150 230 0,90 0,97 0,72 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 - 1,3
CT9 Monofase 230 VPOMPA VANO SCALA
TORRETTA1 1 150 200 150 230 0,90 0,97 0,72 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 - 1,3
CT10 Monofase 230 V POMPA U.T.A. 1 1 150 200 150 230 0,90 0,97 0,72 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 - 1,3
CT11 Monofase 230 V VALVOLA DEVIATRICE 1 1 50 50 50 230 0,90 0,24 0,24 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 6 1,3
CT12 Monofase 230 V CENTRALINA SOLARE 1 1 50 50 50 230 0,90 0,24 0,24 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 6 1,3
CT13 Monofase 230 V POMPA SOALRE 1 1 150 200 150 230 0,90 0,97 0,72 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 - 1,3
CT14 Monofase 230 VPOMPA RICIRCOLO
SPOGLIATOI1 1 150 200 150 230 0,90 0,97 0,72 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 - 1,3
CT15 Monofase 230 V AUSILIARI 1 1 100 150 100 230 0,90 0,72 0,48 non unif. 1,5 84 10,00 0,1 FG7OR 26 6 1,3
Coefficiente di contemporaneità
File: 13-033_ele01es-r0
Foglio: Q. E. Centrale Termica Elaborazione: ArchimedE S.r.l. - Lucca Pagina 8 di 9
COMUNE DI SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
Lavori di costruzione del nuovo cantiere comunale e delle nuove sedi di
Vigili del Fuoco e di Corpo Forestale dello Stato
- 1° stralcio funzionale
Dimensionamento delle linee di distribuzione elettrica
LINEE ALIMENTAZIONE DI RISERVA
Linea
Tipo
alimentazion
e
Descrizione utenze
Numero
utenze x
calcolo I b
Numero
utenze x
calcolo ∆∆∆∆V
Potenza
singola
utenza (W)
Potenza
totale I b
(W)
Potenza
totale ∆∆∆∆V
(W)
Tensione
alimentaz.
(V)
Fattore di
potenzaI b (A) I ∆∆∆∆V (A)
d
(m)S (mmq)
L ∆∆∆∆V <
1% (m)L (m) ∆∆∆∆V (%)
Tipo cavi
alimentaz.I z (A) I n (A)
∆∆∆∆V (%)
totale
LR1 Trifase 400 V LINEA AUTOFFICINA 1 1 4200 4200 4200 400 0,90 6,79 6,79 non unif. 4,0 64 35,00 0,5FTG10OM 0,6/1
kV32 0,5
LR2 Trifase 400 V LINEA SPOGLIATOI 1 1 3500 3500 3500 400 0,90 5,66 5,66 non unif. 2,5 47 30,00 0,6FTG10OM 0,6/1
kV21 0,6
LR3 Trifase 400 V LINEA FALEGNAMERIA 1 1 3500 3500 3500 400 0,90 5,66 5,66 non unif. 2,5 47 15,00 0,3FTG10OM 0,6/1
kV21 0,3
LR4 Trifase 400 VLINEA CENTRALE
TERMICA1 1 2000 2000 2000 400 0,90 3,24 3,24 non unif. 2,5 70 15,00 0,2
FTG10OM 0,6/1
kV21 0,2
File: 13-033_ele01es-r0
Foglio: Linee alim. riserva Elaborazione: ArchimedE S.r.l. - Lucca Pagina 9 di 9
RELAZIONE TECNICA
Protezione contro i fulmini
Valutazione del rischio
scelta delle misure di protezione
Dati del progettista / installatore:
Ragione sociale: Michele Rama
Indirizzo: Viale G. Puccini 311/C ,S.Anna
Città: Lucca
CAP: 55100
Provincia: LU
Albo professionale: Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lucca
Numero di iscrizione all'albo: 1204
Committente:
Committente: Comune di San Casciano in Val di Pesa
Descrizione struttura: Nuovo Cantiere Comunale
Indirizzo: Via Cigliano
Comune: SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
Provincia: FI
SOMMARIO
1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO
2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE
4. DATI INIZIALI
4.1 Densità annua di fulmini a terra.
4.2 Dati relativi alla struttura.
4.3 Dati relativi alle linee esterne.
4.4 Definizione e caratteristiche delle zone
5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE
ELETTRICHE ESTERNE
6. VALUTAZIONE DEI RISCHI
6.1 Rischio R1 di perdita di vite umane
6.1.1 Calcolo del rischio R1
6.1.2 Analisi del rischio R1
7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE
8. CONCLUSIONI
9. APPENDICI
10. ALLEGATI
1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO
Questo documento contiene :
- la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine ai sensi del DLgs 81/08, art. 29;
- la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie come richiesto dal DLgs 81/08, art. 84.
2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI:
- CEI 81-10/1 (EN 62305-1): "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi Generali"
Aprile 2006;
Variante V1 (Settembre 2008);
- CEI 81-10/2 (EN 62305-2): "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio"
Aprile 2006;
Variante V1 (Settembre 2008);
- CEI 81-10/3 (EN 62305-3): "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture
e pericolo per le persone"
Aprile 2006;
Variante V1 (Settembre 2008);
- CEI 81-10/4 (EN 62305-4): "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici
nelle strutture"
Aprile 2006;
Variante V1 (Settembre 2008);
- CEI 81-3 : "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato
dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico."
Maggio 1999.
3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE
L 'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le
caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta.
La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da
altre costruzioni.
Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.1.2 della Norma CEI EN 62305-2, le dimensioni e le caratteristiche della
struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso.
4. DATI INIZIALI
4.1 Densità annua di fulmini a terra
Come rilevabile dalla Norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel
comune di SAN CASCIANO IN VAL DI PESA in cui è ubicata la struttura vale :
Nt = 1,5 fulmini/km² anno
4.2 Dati relativi alla struttura
Le dimensioni massime della struttura sono:
A (m): 36 B (m): 16 H (m): 13 Hmax (m): 13
La destinazione d'uso prevalente della struttura è: altro
In relazione anche alla sua destinazione d’uso, la struttura può essere soggetta a :
- perdita di vite umane
In accordo con la Norma CEI EN 62305-2 per valutare la necessità della protezione contro il fulmine,
deve pertanto essere calcolato :
- rischio R1;
Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell’adozione delle misure di
protezione, non sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente.
4.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne
La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche:
- Linea di energia: Energia
- Linea di segnale: Dati
Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle linee
elettriche.
4.4 Definizione e caratteristiche delle zone
Tenuto conto di:
- compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare;
- eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP
(impulso elettromagnetico);
- i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e
l'eventuale presenza di persone;
- le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di
protezione esistenti;
sono state definite le seguenti zone:
Z1: Spogliatoi
Z2: Autofficina
Z3: Falegmaneria
Z4: Sala C.O.C.
Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative
componenti sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle Zone.
5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE
ELETTRICHE ESTERNE
L'area di raccolta Ad dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata analiticamente come indicato
nella Norma CEI EN 62305-2, art.A.2.
L'area di raccolta Am dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti
interni per sovratensioni indotte, è stata valutata analiticamente come indicato nella Norma CEI EN
62305-2, art.A.3.
Le aree di raccolta Al e Ai di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come
indicato nella Norma CEI EN 62305-2, art.A.4.
I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all’anno (N) sono riportati
nell'Appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi.
I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono
riportate nell'Appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta.
6. VALUTAZIONE DEI RISCHI
6.1 Rischio R1: perdita di vite umane
6.1.1 Calcolo del rischio R1 I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati.
Z1: Spogliatoi
RB: 5,65E-08
RU(Energia): 2,82E-09
RV(Energia): 2,82E-09
RU(Dati): 2,82E-09
RV(Dati): 2,82E-09
Totale: 6,78E-08
Z2: Autofficina
RB: 1,41E-08
RU(Energia): 7,04E-09
RV(Energia): 7,04E-10
RU(Dati): 7,04E-09
RV(Dati): 7,04E-10
Totale: 2,96E-08
Z3: Falegmaneria
RB: 1,41E-08
RU(Energia): 7,04E-09
RV(Energia): 7,04E-10
RU(Dati): 7,04E-09
RV(Dati): 7,04E-10
Totale: 2,96E-08
Z4: Sala C.O.C.
RB: 1,41E-07
RU(Energia): 7,04E-09
RV(Energia): 7,04E-09
RU(Dati): 7,04E-09
RV(Dati): 7,04E-09
Totale: 1,69E-07
Valore totale del rischio R1 per la struttura: 2,96E-07
6.1.2 Analisi del rischio R1
Il rischio complessivo R1 = 2,96E-07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05
7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE
Poiché il rischio complessivo R1 = 2,96E-07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05 , non occorre
adottare alcuna misura di protezione per ridurlo.
8. CONCLUSIONI
Rischi che non superano il valore tollerabile: R1
SECONDO LA NORMA CEI EN 62305-2 LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE
FULMINAZIONI.
In forza della legge 1/3/1968 n.186 che individua nelle Norme CEI la regola dell'arte, si può ritenere
assolto ogni obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le scariche
atmosferiche.
Data 21/07/2014
Timbro e firma
9. APPENDICI
APPENDICE - Caratteristiche della struttura
Dimensioni: A (m): 36 B (m): 16 H (m): 13 Hmax (m): 13
Coefficiente di posizione: isolata in cima ad un collina (Cd = 2)
Schermo esterno alla struttura: assente
Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 1,5
APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche
Caratteristiche della linea: Energia
La linea ha caratteristiche uniformi lungo l’intero percorso.
Tipo di linea: energia - interrata
Lunghezza (m) Lc = 60
Resistività (ohm x m) ρ = 500
Coefficiente di posizione (Cd): isolata in cima ad un collina
Coefficiente ambientale (Ce): suburbano (h <= 10 m)
Caratteristiche della linea: Dati
La linea ha caratteristiche uniformi lungo l’intero percorso.
Tipo di linea: segnale - interrata
Lunghezza (m) Lc = 60
Resistività (ohm x m) ρ = 500
Coefficiente di posizione (Cd): isolata in cima ad un collina
Coefficiente ambientale (Ce): suburbano (h <= 10 m)
APPENDICE - Caratteristiche delle zone
Caratteristiche della zona: Spogliatoi
Tipo di zona: interna
Tipo di pavimentazione: ceramica (ru = 0,001)
Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01)
Pericoli particolari: ridotto rischio di panico (h = 2)
Protezioni antincendio: manuali (rp = 0,5)
Schermatura di zona: assente
Protezioni contro le tensioni di contatto: nessuna
Impianto interno: Energia
Alimentato dalla linea Energia
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE nello stesso cavo (spire fino a 0,5 m²) (Ks3 = 0,02)
Tensione di tenuta: 1,5 kV
Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1)
Impianto interno: Dati
Alimentato dalla linea Dati
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE nello stesso cavo (spire fino a 0,5 m²) (Ks3 = 0,02)
Tensione di tenuta: 1,5 kV
Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1)
Valori medi delle perdite per la zona: Spogliatoi
Perdita per tensioni di contatto (relativa a R1) Lt = 2,00E-03
Perdita per danno fisico (relativa a R1) Lf = 2,00E-04
Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Spogliatoi
Rischio 1: Rb Ru Rv
Caratteristiche della zona: Autofficina
Tipo di zona: interna
Tipo di pavimentazione: cemento (ru = 0,01)
Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01)
Pericoli particolari: ridotto rischio di panico (h = 2)
Protezioni antincendio: manuali (rp = 0,5)
Schermatura di zona: assente
Protezioni contro le tensioni di contatto: nessuna
Impianto interno: Energia
Alimentato dalla linea Energia
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE nello stesso cavo (spire fino a 0,5 m²) (Ks3 = 0,02)
Tensione di tenuta: 1,5 kV
Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1)
Impianto interno: Dati
Alimentato dalla linea Dati
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE nello stesso cavo (spire fino a 0,5 m²) (Ks3 = 0,02)
Tensione di tenuta: 1,5 kV
Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1)
Valori medi delle perdite per la zona: Autofficina
Perdita per tensioni di contatto (relativa a R1) Lt = 5,00E-04
Perdita per danno fisico (relativa a R1) Lf = 5,00E-05
Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Autofficina
Rischio 1: Rb Ru Rv
Caratteristiche della zona: Falegmaneria
Tipo di zona: interna
Tipo di pavimentazione: cemento (ru = 0,01)
Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01)
Pericoli particolari: ridotto rischio di panico (h = 2)
Protezioni antincendio: manuali (rp = 0,5)
Schermatura di zona: assente
Protezioni contro le tensioni di contatto: nessuna
Impianto interno: Energia
Alimentato dalla linea Energia
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE nello stesso cavo (spire fino a 0,5 m²) (Ks3 = 0,02)
Tensione di tenuta: 1,5 kV
Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1)
Impianto interno: Dati
Alimentato dalla linea Dati
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE nello stesso cavo (spire fino a 0,5 m²) (Ks3 = 0,02)
Tensione di tenuta: 1,5 kV
Sistema di SPD - livello: I (Pspd = 0,01)
Valori medi delle perdite per la zona: Falegmaneria
Perdita per tensioni di contatto (relativa a R1) Lt = 5,00E-04
Perdita per danno fisico (relativa a R1) Lf = 5,00E-05
Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Falegmaneria
Rischio 1: Rb Ru Rv
Caratteristiche della zona: Sala C.O.C.
Tipo di zona: interna
Tipo di pavimentazione: ceramica (ru = 0,001)
Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01)
Pericoli particolari: ridotto rischio di panico (h = 2)
Protezioni antincendio: manuali (rp = 0,5)
Schermatura di zona: assente
Protezioni contro le tensioni di contatto: nessuna
Impianto interno: Energia
Alimentato dalla linea Energia
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE nello stesso cavo (spire fino a 0,5 m²) (Ks3 = 0,02)
Tensione di tenuta: 1,5 kV
Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1)
Impianto interno: Dati
Alimentato dalla linea Dati
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE nello stesso cavo (spire fino a 0,5 m²) (Ks3 = 0,02)
Tensione di tenuta: 1,5 kV
Sistema di SPD - livello: Assente (Pspd =1)
Valori medi delle perdite per la zona: Sala C.O.C.
Perdita per tensioni di contatto (relativa a R1) Lt = 5,00E-03
Perdita per danno fisico (relativa a R1) Lf = 5,00E-04
Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Sala C.O.C.
Rischio 1: Rb Ru Rv
APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi.
Struttura
Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura Ad = 9,41E-03 km²
Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura Am = 2,23E-01 km²
Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura Nd = 2,82E-02
Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura Nm = 3,06E-01
Linee elettriche
Area di raccolta per fulminazione diretta (Al) e indiretta (Ai) delle linee:
Energia
Al = 0,000470 km²
Ai = 0,033541 km²
Dati
Al = 0,000470 km²
Ai = 0,033541 km²
Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (Nl) e indiretta (Ni) delle linee:
Energia
Nl = 0,001409
Ni = 0,025156
Dati
Nl = 0,001409
Ni = 0,025156
APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta
Zona Z1: Spogliatoi
Pa = 1,00E+00
Pb = 1,0
Pc (Energia) = 1,00E+00
Pc (Dati) = 1,00E+00
Pc = 1,00E+00
Pm (Energia) = 9,00E-03
Pm (Dati) = 9,00E-03
Pm = 1,79E-02
Pu (Energia) = 1,00E+00
Pv (Energia) = 1,00E+00
Pw (Energia) = 1,00E+00
Pz (Energia) = 1,00E+00
Pu (Dati) = 1,00E+00
Pv (Dati) = 1,00E+00
Pw (Dati) = 1,00E+00
Pz (Dati) = 1,00E+00
Zona Z2: Autofficina
Pa = 1,00E+00
Pb = 1,0
Pc (Energia) = 1,00E+00
Pc (Dati) = 1,00E+00
Pc = 1,00E+00
Pm (Energia) = 9,00E-03
Pm (Dati) = 9,00E-03
Pm = 1,79E-02
Pu (Energia) = 1,00E+00
Pv (Energia) = 1,00E+00
Pw (Energia) = 1,00E+00
Pz (Energia) = 1,00E+00
Pu (Dati) = 1,00E+00
Pv (Dati) = 1,00E+00
Pw (Dati) = 1,00E+00
Pz (Dati) = 1,00E+00
Zona Z3: Falegmaneria
Pa = 1,00E+00
Pb = 1,0
Pc (Energia) = 1,00E+00
Pc (Dati) = 1,00E+00
Pc = 1,00E+00
Pm (Energia) = 9,00E-03
Pm (Dati) = 9,00E-03
Pm = 1,79E-02
Pu (Energia) = 1,00E+00
Pv (Energia) = 1,00E+00
Pw (Energia) = 1,00E+00
Pz (Energia) = 1,00E+00
Pu (Dati) = 1,00E+00
Pv (Dati) = 1,00E+00
Pw (Dati) = 1,00E+00
Pz (Dati) = 1,00E+00
Zona Z4: Sala C.O.C.
Pa = 1,00E+00
Pb = 1,0