2
Alla Linea Verde 800-097.999 arrivano sostanzialmente tre tipi
di telefonate:
- richieste specifiche all’Osservatorio che comportano da parte degli operatori
una risposta diretta (consulenza orientativa e/o invio alle strutture del territorio) o
una consulenza specialistica da parte di diversi professionisti (assistente sociale,
psicologa, avvocato, commercialista, esperto in materia previdenziale e in diritto
del lavoro).
- richieste di informazioni sull’iniziativa Pink Card;
- altre tipologie di telefonate che abbiamo denominato “Contatti” che possono
essere contatti successivi alla prima telefonata con gli operatori dell’Osservatorio
di donne che devono ricevere una consulenza specialistica, oppure richieste di
informazioni su altri progetti/iniziative della Provincia di Milano, oppure
indicazioni di numeri telefonici o indirizzi di servizi del territorio.
3
Nel corso del 2002 la Linea Verde ha ricevuto 2452 telefonate di cui
- 828 specifiche per l’Osservatorio;
- 605 per informazioni sulla Pink Card e
- 1019 “Contatti” di vario genere.
Di seguito vengono riportati alcuni grafici e brevi commenti rappresentativi
delle richieste specifiche rivolte all’Osservatorio Servizi per la Donna.
Nel corso del 2002 la Linea Verde ha ricevuto 2452 telefonate di cui
- 828 specifiche per l’Osservatorio;
- 605 per informazioni sulla Pink Card e
- 1019 “Contatti” di vario genere.
Di seguito vengono riportati alcuni grafici e brevi commenti rappresentativi
delle richieste specifiche rivolte all’Osservatorio Servizi per la Donna.
4
ANALISI DELLE RICHIESTE ALL’OSSERVATORIO
Le telefonate che richiedono una consulenza orientativa o specialistica
vengono registrate in un apposito questionario strutturato che viene compilato
durante e/o successivamente alla telefonata stessa. Ogni consulente è tenuto a
compilare una “scheda consulenza” che viene unita al questionario.
Dall’analisi dei dati raccolti negli 828 questionari compilati nell’anno 2002,
sono stati elaborati grafici - riportati nelle pagine successive - riferibili ad ogni item
previsto dal questionario:
- dati anagrafici (età, titolo di studio, occupazione, stato civile, tipologia familiare,
numero figli, comune di residenza e nazionalità) delle donne che chiamano che ci
permettono di tracciare un loro “identikit” ;
- informazioni richieste e modalità di risposta: i quesiti - posti agli operatori
della Linea Verde - sono stati suddivisi in base all’area tematica e in base alla
modalità di risposta ricevuta (consulenza orientativa o specialistica);
- fonte informativa: attraverso quale media le donne che chiamano hanno
conosciuto l’Osservatorio.
ANALISI DELLE RICHIESTE ALL’OSSERVATORIO
Le telefonate che richiedono una consulenza orientativa o specialistica
vengono registrate in un apposito questionario strutturato che viene compilato
durante e/o successivamente alla telefonata stessa. Ogni consulente è tenuto a
compilare una “scheda consulenza” che viene unita al questionario.
Dall’analisi dei dati raccolti negli 828 questionari compilati nell’anno 2002,
sono stati elaborati grafici - riportati nelle pagine successive - riferibili ad ogni item
previsto dal questionario:
- dati anagrafici (età, titolo di studio, occupazione, stato civile, tipologia familiare,
numero figli, comune di residenza e nazionalità) delle donne che chiamano che ci
permettono di tracciare un loro “identikit” ;
- informazioni richieste e modalità di risposta: i quesiti - posti agli operatori
della Linea Verde - sono stati suddivisi in base all’area tematica e in base alla
modalità di risposta ricevuta (consulenza orientativa o specialistica);
- fonte informativa: attraverso quale media le donne che chiamano hanno
conosciuto l’Osservatorio.
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DONNE AL TELEFONO
Dai dati ottenuti, ricaviamo un identikit delle donne che ci
chiamano, che hanno dai 31 ai 40 anni (34%), sono sposate (50%), abitano con la
propria famiglia (partner e figli) (54%) ed hanno figli (61%).
La maggiorparte ha conseguito un diploma di media superiore (47%) e
ha un’occupazione stabile.
Non è rilevante, invece, la provenienza delle telefonate che è quasi in
egual misura da Milano città (50%) e dagli altri comuni della Provincia di Milano
(41%).
Si tratta, dunque, di donne adulte, molto impegnate sul fronte personale
e familiare, particolarmente esposte alle responsabilità della gestione della vita
quotidiana propria e di coloro a cui sono vicine.
DONNE AL TELEFONO
Dai dati ottenuti, ricaviamo un identikit delle donne che ci
chiamano, che hanno dai 31 ai 40 anni (34%), sono sposate (50%), abitano con la
propria famiglia (partner e figli) (54%) ed hanno figli (61%).
La maggiorparte ha conseguito un diploma di media superiore (47%) e
ha un’occupazione stabile.
Non è rilevante, invece, la provenienza delle telefonate che è quasi in
egual misura da Milano città (50%) e dagli altri comuni della Provincia di Milano
(41%).
Si tratta, dunque, di donne adulte, molto impegnate sul fronte personale
e familiare, particolarmente esposte alle responsabilità della gestione della vita
quotidiana propria e di coloro a cui sono vicine.
6
0
5
10
15
20
25
30
35
perc
entu
ale
tele
fona
te
15 - 20 21 - 30 31 - 40 41 - 50 51 - 60 Oltre 60
Fasce d'età
FASCE D'ETA'
7
TITOLO DI STUDIO
0
5
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45
50
Scuola dell'obbligo Superiori Corsi di formazioneprofessionale
Laurea
titolo studio
perc
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te
8
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70
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perc
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Casalinga Disoccupata Occupata Pensionata Studente
tipologia occupazione
STATO OCCUPAZIONALE
9
STATO CIVILE
24
50
16
6
4
0 10 20 30 40 50 60
Libera
Coniugata
Separata
Divorziata
Vedova
stat
o ci
vile
percentuale telefonate
10
TIPOLOGIA FAMILIARE
0
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40
50
60
Famiglia diorigine
Sola Coppia Famigliapropria
Sola con figli Con altrepersone
tipologia familiare
perc
entu
ale
tele
fona
te
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NUMERO FIGLI
39%
28%
26%
7%
senza figli
1 figlio
2 figli
3 e più figli
12
RESIDENZA
50%
41%
7% 2%
Milano citta'Provincia di MilanoFuori provinciaNon rilevata
13
NAZIONALITA'
92%
8%
Italiana
Straniera
14
TIPOLOGIA DELLE RICHIESTE
L’analisi delle domande evidenzia che la maggior parte delle richieste si
colloca in alcune aree principali:
- diritto civile (27%): richieste relative al diritto di famiglia (normativa,
diritti, tempi e costi della separazione e del divorzio – alimenti, mantenimento e
affidamento figli), di successione e di locazione ;
- sociale (26%): richieste di informazioni rispetto all’esistenza e
all’ubicazione di servizi territoriali pubblici o privati riferibili a diversi tipi di
difficoltà; richieste su iter burocratici necessari per accedere alle risorse
(reperimento alloggi ad equo-canone, contributi economici, accertamento
invalidità, ecc..); richieste di consulenze specialistiche per rapporti di coppia
fortemente conflittuali, per difficoltà nella gestione dei rapporti con l’ex coniuge e
con i figli durante e dopo la separazione, oppure per maltrattamento psicologico e
fisico;
TIPOLOGIA DELLE RICHIESTE
L’analisi delle domande evidenzia che la maggior parte delle richieste si
colloca in alcune aree principali:
- diritto civile (27%): richieste relative al diritto di famiglia (normativa,
diritti, tempi e costi della separazione e del divorzio – alimenti, mantenimento e
affidamento figli), di successione e di locazione ;
- sociale (26%): richieste di informazioni rispetto all’esistenza e
all’ubicazione di servizi territoriali pubblici o privati riferibili a diversi tipi di
difficoltà; richieste su iter burocratici necessari per accedere alle risorse
(reperimento alloggi ad equo-canone, contributi economici, accertamento
invalidità, ecc..); richieste di consulenze specialistiche per rapporti di coppia
fortemente conflittuali, per difficoltà nella gestione dei rapporti con l’ex coniuge e
con i figli durante e dopo la separazione, oppure per maltrattamento psicologico e
fisico;
15
- lavoro (22%): richieste di orientamento per la ricerca del lavoro. In
particolar modo si evidenzia una buona percentuale di richieste di donne “over 40”
che cercano centri o servizi che ne aiutino il reinserimento nel mercato del lavoro.
Cresce la percentuale di donne che si informano e richiedono un aiuto per aprire
un’attività imprenditoriale;
- diritto del lavoro (8%): richieste di consulenza circa la nuova legge sui
congedi parentali o riguardanti le diverse tipologie di contratto. Sono in aumento le
richieste di donne vittime di mobbing.
- psicologia (8%): pur essendo una piccola percentuale rispetto al totale
delle telefonate in quest’area è utile rilevare che la maggiorparte delle richieste
riguarda la consulenza di coppia (mediazione o terapia).
- lavoro (22%): richieste di orientamento per la ricerca del lavoro. In
particolar modo si evidenzia una buona percentuale di richieste di donne “over 40”
che cercano centri o servizi che ne aiutino il reinserimento nel mercato del lavoro.
Cresce la percentuale di donne che si informano e richiedono un aiuto per aprire
un’attività imprenditoriale;
- diritto del lavoro (8%): richieste di consulenza circa la nuova legge sui
congedi parentali o riguardanti le diverse tipologie di contratto. Sono in aumento le
richieste di donne vittime di mobbing.
- psicologia (8%): pur essendo una piccola percentuale rispetto al totale
delle telefonate in quest’area è utile rilevare che la maggiorparte delle richieste
riguarda la consulenza di coppia (mediazione o terapia).
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INFORMAZIONI RICHIESTEaltro4%
diritto civile28%
diritto del lavoro e previdenza
8%
fiscale1%
lavoro22%
psicologia8%
sanità3%
sociale26%
17
MODALITA’ DI RISPOSTA
La persona che chiama riceve immediatamente un ascolto attento ed una
risposta diretta, di informazione e orientamento, che è fornita dall’operatore sulla
base dell’esperienza professionale e della banca dati dell’Osservatorio. La risposta
può consentire di risolvere direttamente il problema o può indicare il servizio/risorsa
più vicino alla zona di residenza della donna che chiama e più adatto a risolverlo.
Alcuni quesiti richiedono però risposte particolarmente specifiche ed in
questi casi viene attivata la consulenza specialistica di un esperto.
Nel 2002 l’81% delle donne che hanno telefonato sono state soddisfatte
immediatamente con la risposta dell’operatrice, mentre il restante 19% ha ricevuto
anche la consulenza di un esperto.
L’attivazione della consulenza specialistica è avvenuta quando i quesiti
delle donne implicavano aspetti tecnici particolari e quando non esistevano, o non
erano accessibili in tempi brevi, servizi territoriali che offrissero una risorsa in
quell’area.
MODALITA’ DI RISPOSTA
La persona che chiama riceve immediatamente un ascolto attento ed una
risposta diretta, di informazione e orientamento, che è fornita dall’operatore sulla
base dell’esperienza professionale e della banca dati dell’Osservatorio. La risposta
può consentire di risolvere direttamente il problema o può indicare il servizio/risorsa
più vicino alla zona di residenza della donna che chiama e più adatto a risolverlo.
Alcuni quesiti richiedono però risposte particolarmente specifiche ed in
questi casi viene attivata la consulenza specialistica di un esperto.
Nel 2002 l’81% delle donne che hanno telefonato sono state soddisfatte
immediatamente con la risposta dell’operatrice, mentre il restante 19% ha ricevuto
anche la consulenza di un esperto.
L’attivazione della consulenza specialistica è avvenuta quando i quesiti
delle donne implicavano aspetti tecnici particolari e quando non esistevano, o non
erano accessibili in tempi brevi, servizi territoriali che offrissero una risorsa in
quell’area.
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RICHIESTE SUDDIVISE PER AREA D'INTERVENTO E MODALITA' DI RISPOSTA
0
50
100
150
200
250
altro diritto civile previdenza ediritto del
lavoro
fiscale istruzione lavoro psicologia sanità sociale
tipologia richiesta
num
ero
tele
fona
te
risposta direttaconsulenza specialistica
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FONTE INFORMATIVA: campagne pubblicitarie 2002
Nel 2002 sono stati utilizzati diversi media per diffondere la pubblicità
dell’Osservatorio Servizi per la Donna:
- METROPOLITANA: locandine affisse nei vagoni delle tre linee
metropolitane da gennaio a giugno 2002;
- RADIO: comunicati radio alternati su Radio Superhit, Radio Italia Anni ‘60,
Circuito Marconi nei mesi di ottobre e novembre;
- QUOTIDIANI: inserzione della nuova immagine pubblicitaria sui quotidiani
“Metro” (9 uscite nel mese di settembre) e “Leggo” (8 uscite nei mesi di novembre e
dicembre)
- PIEGHEVOLI E MANIFESTI: inviati a servizi pubblici e del privato sociale.
FONTE INFORMATIVA: campagne pubblicitarie 2002
Nel 2002 sono stati utilizzati diversi media per diffondere la pubblicità
dell’Osservatorio Servizi per la Donna:
- METROPOLITANA: locandine affisse nei vagoni delle tre linee
metropolitane da gennaio a giugno 2002;
- RADIO: comunicati radio alternati su Radio Superhit, Radio Italia Anni ‘60,
Circuito Marconi nei mesi di ottobre e novembre;
- QUOTIDIANI: inserzione della nuova immagine pubblicitaria sui quotidiani
“Metro” (9 uscite nel mese di settembre) e “Leggo” (8 uscite nei mesi di novembre e
dicembre)
- PIEGHEVOLI E MANIFESTI: inviati a servizi pubblici e del privato sociale.
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FONTE INFORMATIVA: analisi dei dati
Dal grafico si evidenzia che l’affissione delle locandine pubblicitarie nei
vagoni delle tre linee metropolitane rimane il miglior veicolo di diffusione della
conoscenza del nostro Servizio (voce “manifesti” 24 % ).
Di grande impatto anche l’invio di materiale pubblicitario ai servizi del
territorio provinciale: il 22 % delle donne ha dichiarato di aver visto pieghevoli e
locandine dell’Osservatorio presso le sedi dei servizi o di essere state inviate a noi
dagli operatori dei servizi stessi. Da sottolineare che in alcuni casi sono gli
operatori stessi dei servizi a consultarci.
I quotidiani (articoli o inserzioni pubblicitarie) hanno contribuito con il
15 %, mentre il 12% delle persone sono state indirizzate a noi da “conoscenti”.
FONTE INFORMATIVA: analisi dei dati
Dal grafico si evidenzia che l’affissione delle locandine pubblicitarie nei
vagoni delle tre linee metropolitane rimane il miglior veicolo di diffusione della
conoscenza del nostro Servizio (voce “manifesti” 24 % ).
Di grande impatto anche l’invio di materiale pubblicitario ai servizi del
territorio provinciale: il 22 % delle donne ha dichiarato di aver visto pieghevoli e
locandine dell’Osservatorio presso le sedi dei servizi o di essere state inviate a noi
dagli operatori dei servizi stessi. Da sottolineare che in alcuni casi sono gli
operatori stessi dei servizi a consultarci.
I quotidiani (articoli o inserzioni pubblicitarie) hanno contribuito con il
15 %, mentre il 12% delle persone sono state indirizzate a noi da “conoscenti”.
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FONTE INFORMATIVA
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