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Anno 19-N.1 gennaio 2000Periodico di Coop Lombardia

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Con la cartasocio Coop ogni, giornoun mondo di vantaggi

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Cibo:nientechimicaPagina 5

Supermercati,store, Ipermercati. ---

Coop passo dopo passo dernisi è preparata al 2000. ne, socialita.

Alia paga

ispettati tutti gli im-egni assunti: mo-

ionalizzazio-

Pubblicitàcomparativa_Pagiva 10

L'arte di viaggiarea occhi aperti

Pagina 12

L'osteoporosioggi si curaPagina 13

In viaggiocon Bonolatours

Pagina 15

quale IS IIA

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La raccolta di ananasL'azienda Del Monte contestata per il suocomportamento non corretto nei confrontidei lavoratori delle piantagioni del Kenia

Al posto del paneEr odol Milt t o "

Coop Focaccia mediterranea, pane arabo, pancarré: conservabili a lungo,pronti, veloci da utilizzare. Garanzie nutrizionali e igieniche Coop

Tradizione alimentarenazionale, e dieta medi-terranea, portano noi ita-liani a consumare tantopane e pasta, e anche sei consumi di quest'ulti-ma sono calati nel 1998,manteniamo serena-mente il primo posto inclassifica come "man-giatori di maccheroni-.11 pane non e certo dameno, e anche questo cifa riconoscere come po-polo mediterraneo. Sem-bra che i nordeuropeimangino pane solo a co-lazione o per il velocepranzo di mezzogiorno,a cena poco o niente. Noiinvece difficilmente ri-nunciamo, anzi ne ab-biamo tipi diversi perogni contrada e per ogniuso. Siamo anche apertia culture diverse, e nondisdegnano pane arabo,baguette francesi, paneazzimo, pita, pane ame-ricano, e tutto quello che

Et.

Coop

di Anna Somenzi

Il Centro Nuovo Model-lo di sviluppo ha avvia-to una campagna dipressione su Del Mon-te, produttore di ananasin scatola anche a mar-chio Coop, addebitando

menti non corretti neiconfronti dei lavoratorinelle piantagioni in Ke-nia. E stata coinvoltaanche Coop "per la di-mostrata sensibilitàverso le tematiche eti-che e ambientali", se-condo le dichiarazionidell'organizzazione stes-sa.Sull'argomento "etico"Coop è impegnata da an-ni con azioni concrete.Aderisce a Intergroup,il consorzio che associale principali centrali coo-perative di acquisto perprodotti non alimenta-ri, consorzio che ha de-finito un codice di con-dotta peri forni tori e chedestina una percentua-le deI fatturato a speci-fiche iniziative di soli-darietà.Nel 1997 ha avviato, conTransFair, l'associazio-ne senza scopo di lucrofondata dal volontaria-to, un rapporto sfociatonell'iniziativa "Palloneetico" prodotto in Paki-stan nel rispetto dei di-ritti dei lavoratori.Dalla fine del 1998 è cer-tificata Sa 8000, primaazienda in Europa adaderire a standard cheprevedono il rispetto direquisiti relativi al la-voro minorile, alla sicu-rezza e alla salubritàdell'ambiente di lavoro,combattono le di scrim i-nazioni, stigmatizzanole pratiche coercitivo,stabiliscono un orario di

è più o meno assimila-bile. Ma, come si dice, lavita moderna ci costrin-ge a ritmi frenetici e nonsempre si ha la possibi-lità di avere sulla tavo-la pane fresco e croccan-te. Allora la salvezza ar-riva dai sostituti, spessoderivati dalla tradizio-ne, che l'industria ali-mentare propone in verisione tecnologica chevuole poi dire conserva-bili a lungo, già pronti,veloci da personalizzare,sicuri.Focaccia Mediterra-nea Coop, un prodottoda forno, morbido, chiu-so in una busta di allu-minio con atmosfera pro-tetta, che ne consente laconservazione per 90giorni.E un sostituto del pane,pronto dopo una brevecottura in forno, nel to-stapane o sulla piastra:sì può consumare con il

lavoro massimo, verifi-cano gli stipendi. Le nor-me di riferimento perquesta certificazione so-no state messe a puntoda Cepaa, l'Agenzia diaccreditamento delCouncil on EconomiePriorities, centro di ri-cerca indipendente e noprofit.Lo studio si basa sulleconvenzioni dell'Ila, l'Or-

suo profumo di olio di oli-va e rosmarino o farcirea giacimento. Pita, pa-ne arabo; bianca e leg-

ganizzazione interna-zionale del lavoro, e sìrifà alla Dichiarazioneuniversale dei dirittiumani e alla Carta deidiritti del fanciullo.Coop Italia ha coinvol-to su questi requisiti 264fornitori di prodotti aproprio marchio e Pro-dotti con Amore, richie-dendo: l'adesione al co-dice etico; una autova-

gera, ottima da farcire,si scalda in pochi minu-ti anche nel tostapane.Si può utilizzare per una

lutazione dettagliata deicomportamenti verso ilavoratori; l'accettazio-ne di visite ispettive el'impegno, a fronte dinon conformità even-tualmente evidenziate,ad attuare piani di mi-glioramento; l'attiva-zione di analoga sensi-bilizzazione nei con-fronti di subfornitori.Tutti i 264 fornitori diprodotti a marchio Coophanno aderito al pro-getto etico, è certificatoSa 8000 anche Coop Ita-lia non alimentari, dalluglio 1999,e ad oggi so-no state realizzate 100ispezioni con personaleCoop e 18 con ispettoriesterni.Del Monte ha sotto-scritto il protocollo diadesione al progetto eti-co nel marzo scorso, Unavolta ricevuta la segna-lazione dei Centro, Coopha subito chiesto a DelMonte controdeduzioniscritte in breve tempo,ed ha anticipato le giàpreviste verifiche degliispettori Sa 8000 in Ke-nia.Comunque Dal Monte siè impegnata sin d'ora,nel caso dovessero emer-gere non conformità, aconcordare tempi e me-todi per risolverle.E importante precisareche I adesione ai codicietici non prevede utopi-camente di esportaremodelli di comporta-menti socialmente avan-zati in situazioni criti-che, le richieste sono, in-vece, modulate sulle di-verse realtà soprattut-to per avviare il proces-so di miglioramento e si-curamente non si vuolecorrere il rischio di to-gliere lavoro là dove ècosì importante.

variazione etnica al pa-sto tradizionale. E unprodotto che appare, conpiccole varianti, un po'

I grassi rappresentanoun elemento nutrizidna-le indispensabile ali a vi-ta biologica.Alcune cam-pagne informative, nellodevole intento di pro-muovere la prevenzionedelle malattie cardiova-scolari,hanno portato aduna demonizza z ione ge-nerica del grassi ali-mentari da parte dei con-sumatori. Fra gli ali-menti grassi per eccel-lenza sono annoverati isalumi, Ora, se da unaparte è 'innegabile il lo-ro contenuto in grassianimali, dall'altra è al-trettanto incontestabilela lora bontà e la loro im-portante presenza nellanostra cultura gastro-nomica.

QUALITÀ COOPE proprio sulla valoriz-zazione della tradizionee dei buoni prodotti diqualità Coop propone sa-lumi firmati con il pro-prio marchio. Sono pro-dotti preparati da forni-tori certificati per la qua-lità su tutto il processoproduttivo Uso 9000), Icapitolati che Coop fir-ma con i fornitori sonominuziosi e precisi: inqualsiasi fase di lavora-zione è possibile rin-tracciare il fornitore del-la materia prima; ii ca-pitolato stabilisce neidettagli la ricetta del sa-lume, per esempio, conle percentuali di pre-senza delle proteine ri-spetto ai grassi, ma an-che in dettaglio che tipodi carne (spalla, gola etrito di suino per resta-re ai salami) e in qualipercen tu al i, così per tut-ti gli ingredienti. In nes-suna fase di lavorazionepossono essere utilizza-ti materiali di confezio-

in tutti i paesi che si af-facciano suI Mediterra-neo e si adatta benissi-mo anche alla nostra cu-cina. Panearré, idealeper toast e non solo. Or-mai entrato in tutte lecase, si utilizza di solitoper spuntini o per la pri-ma colazione, farcito osteso a mo' di tartina. Siadatta a dolce o salatosenza problemi. Cometutti i prodotti a marchioCoop, sono particolar-mente curati dal puntodi vista nutrizionale eigienico. Così la focacciaè preparata con olio dioliva e un profumo di ro-smarino che la fanno ri-conoscere come medi-terranea. L'atmosferaprotetta è un modernosistema di protezione cheevita la proliferazione deibatteri e consente la con-servazione del prodottoanche fuori dal frigori-fero.

namente contenenti Pvco Pvdc e polimeri cloru-rati. Gli additivi utiliz-zati sono solo quelli in-dispensabili alle garan-zie igieniche: nitriti e ni-trati eono di questa ca-tegoria e il loro manca-to utilizzo potrebbe faci-litare lo sviluppo di bat-teri pericolosi per la sa-lute umana. Coop ha scel-to comunque, grazie aiprecisi controlli su tuttoil processo produttivo, diutilizzare dosi molto aldi sotto di quelle, già si-cure per la tollerabilità,imposte dalla legge. Iwiirstel sono di puro sui-no o di pollo, l'affumica-tura è tradizionale e nona fumo liquido. La pan-cetta a cubetti è in dueversioni, affumicata edolce. I salami hanno ilgusto tipico della tradi-zione italiana, e sonopreparati con carni disuini allevati in Italia einsaccati in budello na-turale. Il prosciutto cot-to sia in trancio che invaschetta è garantito an-che dal marchio Prodot-ti con Amore: i suini dacui si produce prov engo-oo da allevamenti che se-guono il programmaCoop di ri spetto de i tem-pi di crescita e di ali-mentazione, senza acce-lerazioni artificiali. Gliaffettati, prosciutto cot-to e crudo, salami, cop-pa, pancetta, mortadel-la e antipasto misto, han-no Ie stesse garanzie de-gli altri salumi. Le con-fezioni degli affettati so-no trasparenti e le fettedisposte in modo da man-tenere al meglio la fre-schezza del prodotto ap-pena tagliato. E come giàdetto non hanno la pre-senza di Pvc, Pvdc o po-limeri clorurati.

Per una fettadi salame...

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Resti di un seccotoio di ca-stagne

SINDROME DA INFORMAZIONENome: information fati gue syndrome; bersagli: manager,piloti d'aereo, chirurghi; effetti: ansia, ulcera, confusione.Oggi la scienza ci dice che esiste una malattia persinoper la troppa informazione. La "malattia miete vittime so-prattutto tra chi vive in aree metropolitane e ha un'etàcompresa Ira i 40 e i 60 anni. I ricercatori han no scopertoche negli ultimi 4 anni il mondo ha prodotto pìú informa-zioni che nei precedenti 5000 e citano, ad esempio, cheuna sola copia domenicale del New York Times contie-ne più informazioni di quelle in cui si imbatteva nel '700un uomo medio in tutta la vita. Guanto ai rimedi per con-trastare questa sindrome: una brava segretaria o un col-laboratore efficiente. insomma qualcuno che faccia dafiltro.

LAVA, ASCIUGA E NAVIGAE stato presentato il primo prodotto di una gamma di elet-trodomestici digitali in grado di scambiare informazionisu Internet. E una lavatrice controllata da un micropro-cessore e dotata di un modem Gsm per il collegamentoalla rete telefonica e di un display per la lettura dei mes-saggi. L'elettrodomestico puo essere controllato a di-stanza tramite un cellulare o via Internet e permette diaccedere à diversi servizi sul Web. Ogni cliente può ve-rificare lo stato della macchina su una propria paginaweb riservata su un apposito sito, e pub ricevere sullalavatrice e-mail e Sms dal cellulare.

ALLEANZA TRA MICROSOFT E ERICSSONMicrosoft e Ericsson stanno lavorando a un progetto perrealizzare prodotti utili alla connessione Internet mediantei telefoni cellulari. Ericsson controllerà la quota maggio-ritaria di una nuova società capace di proporre agli uten-ti di telefonia mobile apparecchi e software che mettanoa disposizione di lutti e-mail, informazioni, file persona-li e altre potenzialità offerte da Internet. Ericsson do-vrebbe in particolare fondere la propria tecnologia Wire-less Application Protocol (Wap) con il browser di Micro-soft Mobile Exptorer, che costituisce una versione sem-plificata del navigatore Internet per i piccoli apparecchi.

PROGETTO "e-EUROPE"'Il presidente della Commissione Ue Romano Prodi, hapromosso un progetto denominato "e-Europe"che si pro-pone di fare diventare i cittadini dell'Europa anche citta-dini della società dell'informazione. Obiettivi del proget-to: facilitare l'accesso ad Internet per studenti, profes-sori, piccole e medie imprese e diffondere i vantaggi del-l'informatica nei settori dei trasposti, della pubblica am-ministrazione. della cura della salute e degli handicap-pati, e nel commercio.

Il progetto prevede un decalogo di azioni prioritarie darealizzare in collaborazione tra la Commissione e gli Sta-ti membri e con il coinvolgimento delle imprese e dei cit-tadini. 'e-Europe" sarà realizzato durante il semestre dipresidenza portoghese della Ve. che comincia da gen-naio del 2000. Prodi intende adottarlo nel corso del Con-siglio speciale sul lavoro che si terrà in marzo a Lisbo-na.

NOVITÀ PER I BANDI DEGLI APPALTI PUBBLICILa rivoluzione digitale investe anche gli appalti pubblici,i cui bandi e le modalità di partecipazione saranno di-sponibili su Internet. Si potrà partecipare alle gare di ap-palto bandite dalla pubblica amministrazione inviando di-rettamente da casa propria la domanda di partecipazio-ne. Una vera e propria rivoluzione tecnologica e ammi-nistrativa, rileva il ministro della Funzione Pubblica An-gelo Piazza, che porterà la rete Internet ad essere an-che lo strumento di dialogo tra cittadini e l'amministra-zione pubblica. Laddove servirà ancora il certificato, stia-mo cercando di eliminarlo - ha detto il ministro - lo si po-trà chiedere ed ottenere direttamente da casa. Ogni ri-sparmio di tempo e denaro da parte del cittadino nei con-fronti della pubblica amministrazione è un vantaggio eun investimento.

USA: CONTRASTARE IL RAZZISMO ON LINELa lotta ai siti razzisti oggi si combatte comprando in In-ternet le parole dell'odio. Due importanti gruppi Usa an-

scriminazione, la Lega Anti-diffamazione ebraica (Adl)e l'Associazione per la difesa delle persone di colore'(Naacp), hanno deciso di acquistare gli indirizzi Web consigle offensive e razziste, per evitarne la diffusione in Re-te.

INTERNET PORTA "LINGUAGGIO PURIFICATO""Se si guarda a Internet e al linguaggio e-mail, si osser-va un nuovo linguaggio purificato. dal quale anche le let-tere maiuscole sono state eliminate. La lunga storia del-l'iconoclastia ila distruzione e la denigrazione di culturee credenze normalmente accettate e indiscutibili) culmi-na nella "Rete" e in Internet, che porta il "virus" del nuo-vo linguaggio purificato in ogni casa...". J. Hillman, padredella psicologia archetipica e "maestro" riconosciuto del-l'universo junghiano, a Siena per alcune lezioni all'uni-versità, insieme ad un altro grande contemporaneo, N.Chornsky, esprime il suo pessimismo su media, Internete sull'iconoclastia della cultura contemporanea parten-do da una analisi linguistica dell'"americano", la nuovalingua del mondo, ritenuta troppo puritana.

a cura di Andrea Pertegato

TIMM nal elAls

Gastronomia

A rtMIE

Saluzzo: per quattro secolicapitale del- Marchesato

Arrivando da Cavour oda Savigliano lo spet-tacolo sarà anomalo eaffascinante: una vastapianura che s'inter-rompe bruscamente es'innalza, in pochi chi-lometri, fino ai 3841 me-tri del Monviso, il cuiprofilo piramidale è l'au-tentico protagonista del-l'orizzonte.Saluzzo è la linea di con-fine fra i due mondi e ilcrocevia di passaggioper addentrarsi nei di-versi paesaggi delle val-late che si diramano araggiera e s'arrampica-no su questa porzionedi Alpi Cozie. Si potràscegliere d'inoltrarsinella fertile vai Brandaoppure, alla ricerca discenari naturali incon-taminati, risalire il cor-so del Po, fino a Cris-solo o a pian del Re equello del Varaita, finoa Sampèyre e Castel-delfino. Ci sí potrà di-rigere a Manta per vi-sitare il castello e os-servare l'incredibile ci-clo di affreschi della sa-la baronale o fermarsi,arrivando da Cavour, al-l'abbazia cistercense diStaffarda, complessoperfettamente integrod'architettura monasti-ca medioevale. Ma è so-prattutto a Saluzzo chegli amanti dell'arte po-tranno godere di au-tentici tesori che né iltempo, né restauri spes-sa criminali hanno gua-stato.Capitale del Marchesa-to per quattro secoli -divenne francese nel1548 e sabauda, nel1601- per una visita al-la città occorrerà la-sciare parcheggiata lamacchina nella partebassa, in corso Italiao nelle vicine piazzeGaribaldi, Cavour eXX Settembre, fuoridal secondo giro di mu-ra voluto da Federico IInel 1379-81. La primatappa sarà la catte-drale, innalzata in for-me tardo-gotiche lom-barde nel 1491-1501,sulla medioevale pievedi S. Maria. Edificata aitempi di Ludovico Il edella sua intrapren-dente moglie, Marghe-rita di Foix, del ricco in-terno segnaliamo so-prattutto il polittico in

noce di Hans Clemer del1495 e la Deposizione interracotta dipinta delMondanino, del 1507.Poi ci inoltreremo nelvero cuore di Saluzzo,supereremo la portaSanta Maria, i portica-ti di via Volta, piazzaMondagli e imbocche-remo la salita al Ca-stello, sulla quale si af-facciano i palazzi nobi-liari con i loro loggiati,le meridiane, le finestrebifore.Interessanti la Zeccadel Marchesato (XVsec.), il Palazzo DellaChiesa di Isasca e, so-prattutto, l'antico Pa-lazzo Comunale nelquale è incastonata l'e-legante torre civica edi-ficata ai tempi di Lu-dovico I. Dalla Casti-glia, poi, che fu castel-lo dei marchesi e che conla sua imponente molesovrasta la città, scen-deremo in via S. Gio-vanni, dove la chiesaomonima e la Casa Ca-vassa saranno le tappecruciali del nostro iti-nerario. Quest'ultima,dal 1891 museo civicocontenente arredi e di-pinti del 1400, fu festo-sa dimora rinascimen-tale prima di essere re-staurata, nel 1883, daVittorio Emanuele Tap-parelli d'Azeglio, nipo-te di Massimo.Si potrà, quindi, prose-guire la passeggiatasenza mete particolari,lasciandoci guidare dal-le stradicciole in disli-vello di Saluzzo.Nei saliscendi continui,negli angoli e in rusti-ci antri con soffitti a bot-te, ecco disvel arsi un al-tro fascino centenariodella città del Marche-sato: la continua epifa-nia delle numerose bot-teghe artigiane - del fer-ro, del rame e del legno- e quelle degli anti-quari. Fucine di abilimani che hanno contri-buito a plasmare, in-sieme agli aristocraticiinterventi dei marche-si, storia, aspetto e cul-tura di questa sugge-stiva città.

DOVE MANGIARE,DOVE DORMIRE

L'Ostii dij Baloss (viaGualtieri, 38; tel. 0175

248618) è una tappa fon-damentale della listo-razione saluzzese. Unaqualificata lista di oltre300 etichette e piatti ec-cellenti a 60 mila lire,vini esclusi.Per la migliore pizza del-la zona Le quattro sta-gioni ( tel. 0175 47470),splendido locale sotto iportici di via Volta, è unindirizzo sicuro.Potrete gustare, inoltre,piatti ben cucinati eavrete a disposizioneuna variegata scelta divini.Potrete alloggiare nel-l'albergo Perpiiin (tel.0175 42552), in viaSpielberg 19, un tre stel-

le con camere belle espaziose, arredate congusto: singola 75 mila,doppia 120 mila. Oppu-re all'hotel Griselda(tel. 0175 47484), mo-derno edificio in prossi-mità del centro, in cor-so 27 aprile, con came-re da 100 a 140 mila li-re.A meno di una decina dichilometri a sud di Sa-luzzo, nel piccolo borgodi Villanovetta, consi-gliamo di sperimentarele proposte di cucina (re-citane della trattoriaSocietà Ivia Griselda,29; tel. 0175 85495). Unasorprendente carta deivini e una particolareattenzione alla sceltadelle materie prime;piatti curati, mai bana-li, per 40 mila lire (viniesclusi).A nord-est di Saluzzo,invece, svoltate al bivioper Scarnafigi e trove-rete, dopo circa un chi-lometro, il ristorante 'Lmonarca (tel. O 17 574420).Ricette sempre nuove erielaborazioni di piattidella tradizione, cartadei vini fornita e cura-ta.Prezzi contenuti per unpasto di alta qualità: 50mila vini esclusi.Alessandro Monchiero

Slew rn.,a An.ignIa

LA CASTAGNALasciato il marche-.sato si penetra nellevalli e si entra nel re-gno di sua maestà lacastagna. Diffusi frai 500 e gli 800 metridi altitudine, i boschidi castagno si sonoandati drasticamen-te riducendo nell'ul-timo secolo. Tagli, ab-bandoni con succes-sivo inselvatichi-mento, malattie (can-cro corticale e maledell'inchiostro) han-no pesantementemi-nato quello che eraun perno della civiltàvalligiana, anche se

la castagna conserva un posto d'onore nell'eco-nomia e nella cucina della montagna. I modi piùcomuni di cucinarla sono le pelate, le ballotte, imundaj e, unita a riso e latte e patate, si usavaun tempo per sostanziose minestre invernali onelle tipiche ricette povere della tradizione occi-tana. Se si scorre l'elenco delle varietà presentinel territorio sembra di assistere ad una paratadi personaggi boccacceschi: Barmassa, Caruna,Ciapastra, Mariotta, Pelosa, Pravierme, Ruiana,Tempuriva(nera e rossa) nelle valli Po, Brondae Infernotto; Contessa, Murisiola, Pugnante,Sarvai d'Oca e di Gurg, Sarvaschina, Siria in vaiVaraita. Fra tutte spicca l'elevata pezzatura del-la Bracalla. Destinata, per il suo prezzo eleva-to, a un consumo elitario tra gli specchi doratidelle confetterie torinesi (soprattutto nei cele-brati marrons glacés) la Bracalla è la principaleprotagonista della sagra "La Castagna" che si tie-ne a Venasca il terzo sabato e la terza domenicadi ottobre, una rassegna mercato dei prodotti bio-logici e naturali della Valle Varaita,

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Loop

Lornbardia

Il nostro sviluppoalle soglie del duemila

È stato il primo a na-scere, nel quartiere Gal-laratese di Milano,i1cen-tro commerciale BonoIa.Dentro, quasi il cuore delcentro commerciale, ap-pariscente e funzionan-te l'ipermercato con legrandi insegne rosse:Coop.Una data importantequel marzo 1988 che se-gna l'inizio di una sta-gione nuova nella storiadella cooperazione: ilpas-saggio dai supermerca-ti, come già, tuttavia, ri-spettabili dimensioni,a1-l'organizzazione degliipermercati. Un concet-to moderno di grande di-stribuzione si fa strada

e conquista il consensodei consumatori. Coop,nella regione Lombar-dia, fa un lungo passo,un salto di qualità, unatto coraggioso che La col-loca in una posizione diavanguardia. La sua re-te di vendita si amplia enascono nuovi centricommerciali con nuoviipermercati Coop chesfruttano ia preziosaesperienza del centro Bo-noia.Ma non dimentica i su-permercati,ossatura por-tante della sua attività.La modernità vuo le cam-biamenti per stare al pas-so coni tempi e allora isupermercati cambiano

volto, si rasi analizzano esi ristrutturano e l'inte-ra struttura cooperativasubisce modifiche. Di-minuisce, da quel 1988al 1999, il numero dellecooperative esistenti, da120 a 60, ma sol tanto per-ché le forze si accorpa-no, si irrobustiscono, siampliano,tant'è vero chese il numero delle azien-de cooperative si è di-mezzato, il numero deinegozi è pressoché ugua-le: da 221 a 202. Ma piùrobusti, più presenti sulterritorio, con una retedi soci via via più lunga,più forte, più attenta. Ac-cento a questa ramifica-ta struttura ci sono al-

tre cose nuove come i di-scount e i su peistore,Bri-co io per il "fai da te" eBonolatours peri viaggie il turismo. E poi anco-ra, Unicard come cartadi credito, Esseaeffe peril settore assicurativo,Socofil per i] settore fi-nanziario,Un cammino di tutto ri-spetto da quella inau-gurazione di Bonol a. Poivennero Brescia, Pavia,Muggiò, Cantù, Crema el'ultimo nato Metropolia Novate Milanese.Coop è vitale, ha supe-rato ostacoli e insidie,oc-cupa un posto di tutto ri-spetto, è sempre se stes-sa, È pronta al futuro.

COOP LOMBARDIANegozi Nuovi1988:1. Cassano d'Adda

Strada Statale, 11

1407 mq2. Busto Arsizio

Viale Repubblica, 72•

1366 mq

1989:3. Cremona

Via del Sale

2422 mq

1990:4. Sesto S. Giovanni

Viale Italia

3032 mq

1995:5. Settimo Milanese

Via R. Romoli

1569 mq

1996:6. Milano

Via aia, 83113

961 mq7. Muggiò

Via Repubblica, 38

3090 mq

1997:8. Milano

Via Arezzo

1165 mq

1998:9. Pavia

Via Campari

3148 mq10. Pizzighettone

Via Medaglie d'oro

1021 mq

1999:11. Malnate

Via Marconi, 11

600 mq12. Legnano

Viale Toselli, 56

1200 mq

Dal 1988 = 12 punti vendita nuovi per circa 21.000 metri quadri.

IPER LOMBARDIARete di vendita1988:Ipercoop Sonala

Milano

5.000 mq

1991:Ipercoop La Torre

Milano 5.000 mq

1993:Ipercoop Mirabello

Cantù

7.000 mq

1994:Ipercoop Gran Rondò

Crema

7.000 mq

1999:lpercoop Metropoli

Navate Milanese

8.000 mq

Sono 5 gli ipermercati di Iper Lombardia attivi al 31 dicembre '99.

E intanto gli investimenti nella grande distribuzione restano bloccati fino al 2001

11 Rapporto annuale della NielsenPer almeno un anno emezzo, secondo il Rap-porto annuale sulla di-stribuzione della societàdi ricerca Nielsen, il pro-cesso di modero izza zio-ne della struttura Com-mercialeitaliana resteràbloccato.Il consolidamento dellestrutture moderne (su-permercati e ipermer-cati) marcerà quindi adun ritmo adeguato sol-tanto dal 2001.Se non ci sarà un arre-sto completo delle nuo-ve aperture queste av-verrà perché sono in viadi attuazione progettiavviati molti mesi ad-dietro e tuttavia un ve-ro processo di ammo-dernamento della retedi vendita nazionalesarà raqtrPttn forte-

mente a rallentare.In merito alla riformadel commercio il rap-porto Nielsen, esprimechiaramente forti per-plessità sull'azione del-le amministrazioni lo-cali e sulla di rezione chesarà intrapresa con no-tevoli riserve sull'utiliz-zo da parte delle ammi-nistrazioni locali delladelega alla program-mazione per il commer-cio ricevuta dalla leggedi riforma.L'Italia rischia di pre-sentarsi sul palcosceni-co del nuovo millenniocon il sistema distribu-tivo al dettaglio piùframmentato tra quellidelle moderne economie:anche Spagna e Porto-gallo sono ormai piùshysinti in thm-rrbinirli

contrazione di struttu-re moderne.Il Rapporto prevede cheil totale degli esercizi aldettaglio dovrebbe ri-dursi quest'anno di30mila unità. Per il 2000è previsto che chiude-ranno altri 21mila eser-rià, mentre nel corso del2001 altri 8mila negozidovrebbero cessare l'at-tività. Gli ipermercatisaliranno da 381 a 420,mentre i supermercatipasseranno da 6.146 a6.330. Prevista una fre-nata per gli hard di-scount.La quota di merca com-plessiva del commerciomoderno è destinata acrescere. Per quest'an-no si attesta al 74,2%mentre nel 2002 do-

per cento. II dettagliotradizionale resta si-gnificativamente pre-sente nei prodotti nonalimentari con una quo-ta di mercato comples-siva del 55,9 per cento.Il rapporto Nielsen sot-tolinea come prosegu a ilprocesso di concentra-zione tra i gruppi di-stributivi (il più recen-te è stato siglato tra Coope Conadl.La quota di me reato del-le prime cinque catenetra il 1992 e il 1999 èpassata dal 28,7 al 38,6per cento. I gruppi stra-nieri detengono una quo-ta deI 15,4% dei merca-to con oltre 2mila puntivendita. Nel settore deisupermercati e iper-mercati questa quota ar-

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11119rir,Salute

di Luciano Didero

Tutti vorremmo sve-gliarci nel nuovo mil-lennio sapendo che quel-lo che mangiamo è, fi-nalmente, buono e sicu-ro, e speriamo che que-sto non sia soltanto unsogno o un auspicio.I consumatori, infatti,hanno motivo di credereche certe 'situazioni dicrisi" che si sono verifi-cate negli ultimi decen-ni, non si ripeteranno più,perché ora abbiamo lagaranzia formale del-l'Unione Europea, e benvenga l'Agenzia che è sta-ta proposta per monito-rare la produzione e i con-trolli nei singoli stati enella comunità comples-sivamente. L'elenco deifatti negativi che hannocreato le giustificate per-plessità dei consumato-ri del vecchio continen-te non è breve: vitelli agliormoni, residui di pesti-cidi dei prodotti agrico-li, effetti dell'esplosionedella centrale nuclearedi Chernobyl, vino al me-tanolo, plastificanti tos-sici nei materiali da im-ballaggio, I a"mucca paz-za'. E nel 1999, ultimoanno di questo millen-nio, il "pollo alla diossi-na" e i prodotti geneti-camente modificati(ogm), in pratica l'argo-mento dell'anno e deglianni a venire, a livelloplanetario.Dunque il problema cheuna ventina d'anni faavevamo chiamato del-la "chimica nel piatto" èdi grande attualità, mala Commissione Europeasi è impegnata in un pro-gramma che dovrebbefarci dormire sonni piùtranquilli. Ci confortanole parole di Romano Pro-di, Presidente della Com-missione Europea, dettenello scorso autunno difronte al Parlamento Eu-ropeo. In quella occasio-ne Prodi ha definito lasicurezza alimentare"priorità numero uno,parte integrante della tu-tela della salute". E, an-cora, " per gli europei, ilcibo e la cucina sono par-te essenziale della lorocultura, del loro stile divita, della loro identità.Minare Ia fiducia deglieuropei nel proprio cibosignifica cominciare a di-struggere il patrimonioculturale europeo".Si tratta di affermazio-ni importanti che vannoassolutamente condivi-se, e interpretate anchenella logica della tuteladell'origine dei prodottied è per esempio il casodell'olio d'oliva, che havisto i produttori italia-ni contrapposti agli in-dustriali e alla stessaUnione Europea. Il con-trasto verte sulla indi-cazione "prodotto in Ita-lia", che in sede europeasi ritiene accettabile an-che se le olive provengo-no da altri paesi. I pro-duttori italiani, fieri delloro prodotto, ci sono ri-masti male, ed è una di-mostrazione che l'ambì-

to europeo non risolvetutti i problemi e con-trasti tra i paesi. Sem-pre nello stesso periodovi è stata una contesapiuttosto vivace tra GranBretagna e Francia, aproposito della carne bo-vina, uno strascico delnon dimenticato caso del-la "mucca pazza", comea dire un problema nonrisolto legato alla sicu-rezza alimentare.Certo, sicurezza è in buo-na parte un sinonimo dicontrolli efficaci e accu-rati, cercando di non ca-dere nella tentazione dierigere delle barriere traun paese e l'altro, perchéla libera circolazione del-le merci è un valore fon-damentale della nostracomunità continentale.Ma l'Unione Europea puòfare molto anche sullastrada della prevenzio-ne, rappresentata da ali-menti ottenuti senzal'impiego della chimica,i prodotti biologici peresempio, qualcosa di cuici sí possa fidare, ma ov-viamente non a prezzi daboutique, come tuttoraaccade. Il grande svi-luppo di questo settorenegli ultimi anni è av-venuto proprio grazie adun regolamento comu-nitario: gli agricoltorihanno ricevuto un aiuto

per convertire le colti-vazioni secondo criteriecologici, e questo è im-portante, ma non sonostate previste forme difinanziamento per pro-muovere i risultati diquesto lavoro.Senza informazione ai

consumatori e promo-zione commerciale mol-ti lodevoli sforzi tesi alrinnovamento rischianodì essere vanificati. Equando le risorse ci so-no occorre spenderle be-

ne, come non sempre ac-cade. Ci riferiamo ad unopuscolo finanziato dal-la Unione Europea e usci-to nel 1999. Tra le tanteinformazioni corrette vicompare quello che vo-gliamo chiamare "un er-rore": si tende ad asso-

ciare l'immagine dei pro-dotti biologici a quelli ot-tenuti dalle biotecnolo-gie, che come sappiamosono al centro di forti po-lemiche in molti paesi, eanche in Italia. In que-

sto modo si crea una no-tevole confusione nei con-sumatori, che possono ar-rivare a dubitare di tut-to e di tutti, effetto pos-sibile di una campagnadi comunicazione che havisto la tiratura di ottomilioni di copie dell'o-

puscolo citato.I consumatori sono sem-pre più interessati allaconoscenza del prodottoche acquistano, dal pun-to di vista dell'origine,del processo produttivoe della qualità finale, etutto questo si può direcon una parola: certifi-cazione. Sono già tanti íprodotti che affermanodi essere "certificati", an-che in comunicazione,perfino sulle etichette, eallora come consumato-ri abbiamo il diritto disapere in cosa consistequesto atto così impor-tante. Quindi una paro-la d'ordine sempre piùimportante sarà, allora,"trasparenza", traspa-renza nei processi pro-duttivi, nei controlli enella certificazione.Ildi-scorso sulla trasparenzae sulla conoscenza ciper-mette di tornare al di-scorso sulle biotecnolo-

gie applicate al l'agricol-tura, che tanto hanno in-fiammato i lavori del ver-tice del WTO f l'Organiz-zazione mondiale per ilcommercio) che si è te-nuta a dicembre a Seattle negli Stati Uniti, unodei gradi argomenti diconfronto e scontro a li-vello planetario. Questobusiness valeva 14 mi-liardi di dollari nel 1994,e si stima che sarà del-l'ordine dei 150 miliardidi dollari nel 2005. Unacrescita di dieci volte indieci anni- sembra unoslogan, e rende bene l'i-dea della sua importan-za e la portata della po-sta in gioco. Come con-sumatori, quello che chie-diamo con forza è una to-tale trasparenza, dei pre-supposti scientifici, deirisultati e degli effettisulla salute, la nostra equella delle future ge-nerazioni.I prodotti derivati dallebiotecnologie sono statirimessi sul mercato sen-za la necessaria infor-mazione, per questo visono dei comprensibilidubbi da parte dei con-sumatori in molti paesi.Vogliamo essere piùinformati riguardo agliingredienti che si utiliz-zano negli alimenti, e sevi siano dei rischi e qua-li. Infatti, mentre il rap-porto tra rischio e bene-ficio possiamo accettar-la per un farmaco, nonpossiamo dire lo stessoper un prodotto alimen-tare. E bene hanno fat-to alcune catene della di-stribuzione, ed in parti-colare la Coop, a decide-re di non distribuire pro-dotti che contengano in-gredienti che hanno que-sta provenienza, ed ainformare i consumato-ri "dei perché" di questainiziativa. Su questo ar-gomento si è sviluppatoun acceso dibattito trapaesi favorevoli alle bio-tecnologie, come gli USA,e l'Europa, non contra-ria in termini concettualima molto più prudentenelle sue applicazioni,come è giusto che sia. Leistituzioni comunitariee nazionali possono faremolto, ma un ruolo sem-pre più centrale lo avran-no proprio i consumato-ri: è giusto richiedere lamassima informazionesui processi produttivi esulla qualità, ma poi oc-corre usarla.I consumatori devono es-sere sempre più consa-pevoli di ciò che com-prano, leggendo con mol-ta attenzione le etichet-te e facendo scelte ra-zionali tra i prodotti incommercio, privilegian-do quelli ottenuti ecolo-gicamente. Magari com-prendendo le ragioni diun prezzo un po' più ele-vato del solito, e inter-pretandolo come un "in-vestimento sul futuro".Per la cronaca, il verticedel WTO si è concluso nelpiù completo disaccordotra Europa e Stati Uni-ti, e tra paesi ricchi e po-veri.

Cibo: niente chimicaIl Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, ha detto a Bruxellesche non si deve minare la fiducia degli europei nei propri alimenti.

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Tra stato e mercatoConsumatori Conferenza del Consiglio nazionale dei Consumatori. Interventi dei

ministri Bersani e Bassanini. I temi affrontati in commissioni di lavoro.

di Ugo Pinferi

Si è svolta a Milano nel-lo scorso dicembre laConferenza program-matica del CNCU, Con-siglio Nazionale deiConsumatori e degliUtenti, con il titolo "Ilconsumatore, soggettoemergente tra Stato emercato".Il CNCU, istituito dal-la legge 281/98 e inse-di ato il 9 dicembre 1998,è un organismo che rap-presenta gli interessidei consumatori e degliutenti nel nostro paese.Il presidente è indicatodal Ministero dell'in-dustria ed è Antonio Li-rosi.Le Regioni hanno poi in-dicato Cinzia Baker, Poiabbiamo Roberto Bru-nelli, Movimento Con-sumatori, Gianni Cavi-nato, ACU, Anna Cia-peroni, Fede•consurna-tori, Vincenzo Dona (il"padre" del consumeri-smo italiano), UNC,Massimo Ferrari, As-soutenti, Paolo Landi ,Adiconsum, Elio Lan-nutti, Abusdef, Giusep-pe Lo Mastro, Cod neon s,Paolo Marti nello, Co-mitato Consumatori Al-troconsumo, Marina Mi-gliorato, Movimento di-fesa del cittadino, Ire-ne Pasquali,ANCC (sia-mo noi), Pietro Praderi,Lega Consumatori, Giu-stino Trincia, Movi-

mento Federativo De-mocratico, AdalbertoVizz ari, ADOC.Lo conferenza è avve-nuta in un momentoparticolarmente inte-ressante per i consu-matori. Ci sono stati econtinuano gli allarmiper emergenze di salu-te e sicurezza alimen-tari, siamo alla vigilia

dell'introduzione del-I'euro, sono in corso no-tevoli mutamenti perquanto riguarda l'am-ministrazione dello Sta-to, ci sono novità nor-mative europee, ci sono -le privatizzazioni e lacosiddetta gl o bal i z za -zione.Aggiungiamo poi che dauna sola settimana si

era conclusa la riunio-ne del WTO a Seattle.Insomma, non manca-vano di certo i temi perchi ha come compitoquello di tutelare gli in-teressi dei consumato-ri e degli utenti.I lavori si sono svolti at-traverso gruppi di di-scussione.L'elenco è significativo:

Alimentazione, sicurez-za dei prodotti e salutedei consumatori; Qua-lità dei prodotti e del-l'ambiente; Servizi dipubblica utilità e con-correnza; Decentra-mento e semplificazio-ne amministrativa; ser-vizi finanziari e assicu-rativi; Commercio enuove tecniche di ven-dita; Accesso alla giu-stizia.In apertura e in chiu-sura ci sono poi stati gliinterventi dei ministriBersani e Bassanini.Come riassumere i con-tenuti programmaticiemersi dalla discussio-ne? Lo ha fatto a nomedi tutti Paolo Mannel-lo.Intanto c'è la propostache la costituenda au-torità europea sulla si-curezza alimentare eu-ropea abbia sede in Ita-lia. Per gli OGM, si ri-badisce la libertà di scel-ta per il consumatore.Per i controlli c'è il pro-blema che i ministeriitaliani coinvolti sonoben sei, e sarebbe ne-cessaria un'armonizza-zione con le strutturecomunitarie.Vanno organizzati di-versamente i sistemi diraccolta dei dati sugliincidenti: se vi presen-tate in pronto soccorsodopo un incidente stra-dale o dopo un'aggres-sione, c'è l'obbligo di se-

gnalazione. Se inveceuna casalinga si pre-senta in ospedale per unincidente domestico nes-suno rileva le cause, iltipo di apparecchio cheha prodotto i danni.Non c'è adeguata rap-presentanza dei consu-matori là dove si fissa-no gli standard.I marchi in circolazionesono troppi e non sem-pi_re credibili.Non tutte le privatiz-zazioni hanno prodottovera concorrenza. Nontutte le amministrazio-ni sono diventate tra-sparenti. Nel settore deiservizi finanziari ci so-no grandi novità e nuo-ve insidie, collegate adesempio alle nuove tec-niche di comunicazione,e questo riguarda anchele nuove forme di com-mercio elettronico.L'accesso alla giustiziaè si cresciuto grazie an-che ai Giudici di pace ealle Camere di com-mercio che propongonovie dirette e non troppoonerose per giungere al-la soluzione dei conten-ziosi. Rimane il fatto chela possibilità di ricorre-re alla giustizia ordi-naria è praticamenteteorica.Insom ma il consumato-re è sempre più prota-gonista, e i suoi dirittidiventano argomento daprima pagina come èsuccesso a Seattle.

groutv -cultatte . • - ~~111~1~1~

Sulla correttaalimentazioneCaro "Quale Consumo",come socio ricevo rego-larmente"Quale Consu-mo" che sfoglio sempremolto volentieri. Sul n.18 del 10 corrente ho let-to con interesse querpez-zo" di Marzia Formigat-ti su "Il cibo di ogni gior-no" che mi ha tanto in-teressato da indurmi a"prendere {come si dice)la penna" e chiarirvi l'o-pinione di un inveteratoultra75enne ma sempreattento, sebbene parco,consumatore.Nulla da dire, anzi viplaudo, sull'accorpa-mento di cinque gruppidei vari prodotti; tutta-via, approfondendo l'a-nalisi, l'autrice che inquesto tre quarti di pa-ginone intendeva forsesintetizzare dei principitratti dal "Vademecumnutrizionale"evidenzia-to nel testo, inserisce al-cuni prodotti e ne indi-ca una frequenza che,peresempio, mina alla baseuno dei principi nutriti-vi ai quali mi attengo daalmeno 25 anni. Cioè,l'importanza che ha perme te mia moglie) la pri-ma colazione.Dai 50 in qua noi siamosempre più andati con-siderandola il nostro pa-sto principale. Cosa in-

tende Formigatti per laprima colazione? Speronon, come la maggio-ranza degli italiani, coni meridionali in prima fi-la, la solita striminzitatazzina di caffè e poi viafino alle 13. Per cui, en-trando nel merito, sumarmellate e miele (5°gruppo) e sulla loro fre-quenza non sono d'ac-cordo.Pur concordando invecesui quantitativi mode-rati, noi li consumiamoogni giorno più un bi-scotto non farcito quan-do ne sentiamo la vogliae bevendoci sopra unadose abbondante di te(senz'acca e soprattuttosenza zucchero).Poi, scegliendo e dibat-tendo a caso, il capitolofrutta secca (limitata disolito al periodo autun-no-inverno e sempre inquantità limitata) misembra messo in ombra.Dove li mettiamo i saliminerali delle mandorlee il potassio delle albi-cocche? Sul capitolo for-maggi fareiunanetta di-stinzione, fra quelli fre-schi, fra mozzarella, cheè sempre più grassa (esempre meno saporitasalvo che quella a basedi latte di bufala) ed isuoi compagni di squa-

dra che, quelli sì, sonoben più magri. Tornan-do a bomba sulla fruttasecca, le prugne tuttol'anno e, dii questa sta-gione, i fichi secchi fan-no tanto bene, se assun-ti abitualmente, alle fun-zioniPlaudo invece all'atten-zione diuturna perii lat-te fresco le per non avercitato i van altri tipi discremati più o meno ma,nella mia considerazio-ne, che ne snaturano l'es-senza (e le proprietà organolettiche). E plaudoanche alla netta distin-zione fra pesce surgela-to e conservato. C'è tut-tavia un discorso di fon-do, che avrebbe potutoessere almeno accenna-to nell'articolo, ed è quel-lo degli orari e dei tem-pi da dedicare ai pasti.Cioè u discorso sulla re-golarità di tali rituali e,di contro, sull'astinenzanei periodi intermedi. In-vece cosa notiamo? Unaconfusione ed una com-mistione (di cibi e be-vande fuor di luogo) tal-mente generalizzata...da non essere più nem-meno notata! Graziee peravermi comunque forni-to questo spunto di ri-flessione. Suon lavoro.Giuseppe Barazzetta

Caro socio, in riferimen-to alla sua lettera colgol'occasione per ampliarealcuni cancelli relativiad una corretta colazio-ne,già esposti e forse sfug-giti alla sua attenzionenell'articolo pubblicatosu Quale Consumo.La prima colazione rap-presenta sicuramenteuno dei pasti principalidella giornata, essa de-ve infatti provvedere al20125 per cento dellaquota calorica giorna-liera.Tale quantità di energiadovrebbe provenire daitre nutrienti principali(Carboidrati, Proteine,Grassi) adeguatamenteripartiti nei tre elemen-

ti. Concordo con lei cheuna tazzina di caffè noncorrisponde a questi re-quisiti e tengo a sottoli-neare gli elementi adat-ti ad una colazione ita-liana: latte o yogurt ac-compagnati da cerealicon una quota modestadi zuccheri semplici, peresempio miele o mar-mellata, frutta fresca ospremuta, perché no unamanciata di frutta sec-ca. I tempi ideali da de-dicare a questo primo pa-sto sono sicuramente tra

dieci I quindici minuti.Per quanto riguarda iGruppi di alimenti e leloro frequenze di consu-ma menzionati nell'arti-colo ho cercato di dare

indicazioni di massimaper favorire le varietà, IIconsumatore può co-munque apportare dellemodifiche a quanto sug-gerito adattandole alleproprie necessità dipen-denti da parametri qua-li l'età, il livello di atti-vità fisica etc..Ritengo comunque che"un inveterato ultra 75en-ne" parco e soprattuttoattento consumatore nonabbia bisimo dì appor-tare modifiche al propriostile alimentare che qua-si sicuramente corri-sponde ai suggerimentidelle Linee guida dell'I-stituto Nazionale dellaNutrizione.

Marzia Formigatti

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La carica dei batteriSi deve dedicare più attenzione ai problemi di igiene dentro le mura domestiche.Tutto quello che bisogna sapere per vincere la battaglia contro i germi

Secondo le statistiche dell'Organizzazione mon-diale della sanità circa il 20 per cento di tossin-lèzioni alimentari avviene dentro le mura do-mestiche. Educare i consumatori a un correttocomportamento in tutte le fasi di gestione deglialimenti - dall'acquisto al consumo - diviene fon-damentale per ridurre la portata del fenomenoQuesto è stato l'obiettivo primario della Cam-pagna europea sulla sicurezza alimentare pro-mossa dall'Unione europea, condotta in Italia

dalle associazioni dei consumatori con la colla-borazione di numerosi partner tra cui non pote-va mancare Coop, da sempre impegnata in pri-ma fila nella tutela dei consumatori.Coop ha contribuito distribuendo nei punti ven-dita il Vademecum nutrizionale che collega i re-quisiti igienico sanitari della dieta a quelli nu-trizionali segnalando le regole fondamentali permigliorare lo stato di salute riducendo l'area dirischio.

Alimentare

di Eugenio Del 'roma*

Le tossinfezioni alimen-tari rappresentano unindicatore molto sensi-bile dell'educazione civi-ca di un Paese. Sfortu-natamente però in Ita-lia le statistiche ufficia-li che si possono ricava-re dalle denunce sanita-rie dei casi di tossinfe-zione alimentare sonoscandalosamente caren-ti rispetto alla realtà epi-demiologica.Questi elementari ob-blighi sociali non sonocongeniali al nostro per-sonale medico se nondentro i confini degliospedali pubblici dove l'o-missione della denunciasarebbe troppo sfaccia-ta e perseguibile.Per cui nel 1998 sono sta-ti registrati ufficialmen-te circa 30.000 casi an-nui da ricollega re al con-sumo di alimenti quan-do gli esperti di igienepubblica stimano più rea-listicamente almeno300.000 i casi non de-nunciati alle autorità sa-nitarie! Ma il fatto chemaggiormente ci coin-volge è che, secondo glistessi dati raccolti dal-l'Organizzazione mon-diale della sanità, unagran parte delle tossin-fezioni alimentari si rea-lizza in Europa propriotra le mura domestiche

di Michela Bianchi

Nel mondo degli uo-mini c'è il saporeè la sua limpidezza cheè possibile amare

Su Dongpo,poeta cinese

È diventato a poco a po-co un problema. Il cibo,ciò che mangiamo tutti igiorni, tiene regolarmen-te pagina sui giornali, og-getto di discussioni, de-caloghi e diete, allarmi eaccuse.Il cibo ci preoccupa. Unpo' ci intimorisce...Che sta avvenendo in que-sta società opulenta che

sotto forma di abitudinie trattamenti conserva-tivi inadeguati o scor-retti.

GERMI DI CASANOSTRATutti sono pronti a par-lare male della moderna

consuma, senza farsi trop-pe domande, più di quelche produce?Al di là dei pericoli per lanostra salute, il fatto nuo-vo che inquieta è che l'a-limentazione, il cibo, so-no diventati a noi semprepiù estranei: una "cosa"da spiegare, da conosce-re con il ragionamento piùche con il gusto.O, per altro verso, da as-sociare al sogno pubblici-tario del momento, comedire: mangio rincorrendoquesta o quella emozionecreata da uno spot.E la realtà della cucinaviene ad assomigliare al-la finzione, al mondo co-struito negli studi televi-

alimentazione che ci "av-velena", a sospettare(spesso a ragione) di con-servanti, concimi chimi-ci, mangimi industrialie biotecnologie, ma al-l'atto pratico sono anco-ra i vecchi problemi mi-crobiologici dell'igienealimentare ad occupareil primo posto nella ca-sistica epidemiologicaper frequenza e gravità.Non soltanto, in estatepossono bastare pocheore di esposizione a tem-peratura ambiente diuna carne tritata odi unaserie di antipasti espo-sti alle manipolazioni deiclienti perché si rag-giunga una carica mi-crobica sufficiente a pro-vocare disturbi intesti-nali e diarrea. Anche igermi hanno bisogno dinutrirsi per cui sono pro-prio i cibi più ricchi diproteine-carni , uova, pe-sci, latte -e quelli più "la-varati" con le mani a fa-cilitare la riproduzione

sivi o in ambienti culina-ri cosiddetti "tipici".E questa estraneità nonpuò che creare disagio eun'ansia sottile perla per-dita di qualcosa che se-colarmente ci appartene-va.Il gusto, il senso fonda-mentale e primitivo checi ha condotto nelle scel-te e nel piacere quotidia-no, appare sostituito o,forse, solamente copertoda sapori indefiniti e omo-geneizzati, uguali sottoogni clima, in ogni paesee regione. Cibi che esi-stono per essere consu-mati nel più breve tempopossibile.La mcdonaldizzazione deisapori, come è stata effi-cacementedefinita,hatol-to qualcosa di più del gu-sto della buona tavola.

microbica a temperatu-ra ambiente. Purtropponeppure la cosiddetta"genuinità" ed il "biolo-gico" proteggono dallecontaminazioni involon-tarie o da ricadute del-l'inquinamento atmo-sferico o della falda ac-quifera.Salvo rarissime eccez io-ni, anche i pochi casi ditossinfezione botulinica- per citare l'espressionepiù pericolosa della pa-tologia trasmessa daglialimenti conservati - so-no di "genuina" fonte ca-salinga per mancato ri-spetto di elemen tari nor-me igieniche o per ina-deguate procedure diconservazione.

ATTENTI AL FRIGOLe insidie - specie quel-le di ordine batteriologi-co - arrivano dalle fontipiù impensate; persinoil frigorifero, malgradosia l'emblema della buo-na conservazione, può

Esiste infatti un'intimaconnessione tra sapere esapore: è attraverso il sa-pore delle cose, ogni vol-ta diverso, gradevole osgradevole, sciapo o pic-cante, dolce o amaro cheabbiamo iniziato a cono-scerle. E ad amarle. Sitratta di una conoscenzadiretta e immediata a cuici si affida.Immediata e "non me-diata" da agenti esterni,quella che ci fa percepireil buono e il cattivo dellecose prima e a prescin-dere da regole estetiche,morali, formali e così via.La sobrietà a cui da piùparti si consiglia di tor-nare, è da intendere fi-nalmente in un senso piùampio e appagante: unadecolonizzazione della no-stra mente che permetta

consentire la contami-nazione crociata e di-ventare occasione di dif-fusione e trasformazio-ne dei contagi se un'in-salata non corretta-mente lavata viene po-

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di far riemergere il gustoe il piacere primitivi.E ancora: la diversità deisapori ci rimanda ai tan-ti saperi con cui i cibi so-no stati prodotti e cuci-nati; ci collega in sostan-za alla nostra biografia ealla piccola-grande storiadel gruppo di persone acui apparterai amo. Al per-corso culturale e insiemeaffettivo che lega la realtàdi oggi con le esperienzedelle generazioni prece-denti.La rievocazione e il gustodi tutto questo sono la so-la possibilità di incontrocon gli "altri" sapori e sa-peri: costituiscono il pon-te, il traghetto sicuro checi conduce sulle altre ri-ve senza il rischio di per-dersi, di sentirsi dei nau-fraghi del consumo.

sta vicino ad altri cibiche meglio consentiran-no la proliferazione bat-terica.In tema di informazio-ne (ma purtroppo non dieducazione alimentare)fa riflettere il fatto chenegli ambulatori di die-tologia capita facilmen-te di ascoltare anoressi-che o signore in lieve so-vrappeso che possono ci-tare a mente, senza er-rori, il valore calorico deipiù comuni alimentimentre poco o nulla san-no della differenza frarefrigerazione e conge-lazione, della fragilitàigienica di un bignè al-la crema dimenticato suun tavolo di casa o del-la temperatura a cui vamantenuto un prodottocongelato nel rispettodella catena del freddo.Sotto la spinta dell'in-teresse personale è piùfacile memorizzare qual-siasi nozione, ma è tem-po che la gente dedichila dovuta attenzione an-che a quei problemi diigiene alimentare chenascono tra le mura do-mestiche e che i direttiinteressati non possonodelegare altro che a sestessi.

* Docente di Scienzadell'Alimentazione

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Come dice il det-to popolare, l'Epi-fania tutte Ie fe-ste porta via, edinfatti per moltinostri Comitatisoci l'Epifaniastessa è stata unmomento di lavo-ro. Numerosi in-fatti i Comitatiche hanno orga-nizzato spettaco-li ed iniziative peri bambini il gior-no della Befanacon grande gioiasia dei bimbi chedei genitori.Tra le più signifi-cative sicura-mente la festa del-la cooperazione diMuggiò.Nel mese di gennaio sono riprese a pieno ritmo le inizia-tive nelle scuole, secondo l'ormai consolidata tradizioneCoop di educare alla corretta alimentazione fin dalla piùgiovane età. Particolarmente intenso il corso di economiacooperativa organizzato dall'Istituto tecnico "E. Beltra-mi" di Cremona.Una lodevole iniziativa è stata quella organizzata dal co-mitato soci di Saggio , ovvero l'incontro con i soci ed i cit-tadini per parlare dell'argomento "La Coop e l'Euro", or-ganizzato a Quarto Caghino in collaborazione con il Con-siglio eli zona.E stata l'occasione non solo per dare informazioni ma perspiegare i problemi che il consumatore incontrerà conl'avvento della nuova moneta europea la scelta di Coopè stata quella di seguire i consumatori in questo percor-so, fornendo le informazioni necessarie a capire, chiarirei dubbi e rassicurare.

Piccoliconsumatori

crescono

4. 1 marze 155g

Giórnoio delred uuuucanna.ra u

Anche durante que-sti mesi l'attività so-ciale non ha segnatoil passo Innanzitut-to stand dedicati adillustrare l'attività so-ciale dalla Coop sonostati allestiti in mol-te feste dell'Unità.Da quella di Milanoche ha esposto la mo-stra "Fili d'argento acolori", da quella diCrema, Cremona,Brescia,Vigevano,Va-rese, Lodi.Stand della Coop so-no stati allestiti an-che in numerose fe-ste all'aperto dedica-te all'ambiente, al-l'associazionismo, aiprodotti naturali.L'estate è stata poi l'occasione per numerosi spettacoli al-l'aperto, dai concerti di fontane al cinema, ai teatri.La fine dell'anno scolastico ha visto in numerose scuolela Coop presente per fare il punto sulle iniziative realiz-zate. Due iniziative particolarmente efficaci a Vigevano:il laboratorio teatrale dei ragazzi della scuola maternaSanta Maria delle Vígne e il convegno sull'educazione ali-mentare a casa e a scuola.A proposito di scuola è utile ricordare che nel corso del-l'anno scolastico 1998-1999 sono state ben 555 le classidi ogni ordine e grado che hanno usufruito di percorsiCoop.Si tratta di oltre 15000 studenti, migliaia e migliaia digenitori, centinaia e centinaia di insegnanti,Ma a giugno abbiamo anche festeggiata il supermercatoCoop di Novate che è stato completamente rinnovato. Unabella festa, con acrobati, giocolieri, ballo liscio. Un'occa-sione per brindare insieme soci e clienti.

Nel mese di feb-braio a parlaredi curo è stato ilComitato soci diVigevano conuna conferenzaaperta a tutta lacittadinanzapresso la bellasala Leoni. Sem-pre il Comitatosoci di Vigevanoha organizzataunitamente al-l'assessorato aiservizi socioeducativi e allescuole maternedella città uncorso di aggior-namento sul te-ma "I:educazione alimentare a casa e a scuola"Un seminario di studio dal titolo a dire il vero un po' crip-tico "Empowerrnent e scuola" è stato invece organizzatoa Brescia in collaborazione con le associazioni Aigo e Cro-cus. Si è trattato di una riflessione sulle strategie che lascuola deve attuare per potenziare le risorse umane deiragazzi.A Voghera invece sono partiti i corsi di agricoltura biolo-gica presso PIT Agrario "C. Cavallini" e il corso di intro-duzione alla bioarchitettura presso l'ITC e per Geometri"M. Baratta", corsi rivolti sia agli insegnanti che agli stu-denti.A fine febbraio è stata inaugurata presso il centro com-merciale Gran Rondò la sala dedicata ad "Alfredo Gal-mozzi", storica figura del movimento cooperativo di Cre-ma, membro del consiglio d'amministrazione di Coop Lom-bardia scomparso l'anno scorso.Viene spontaneo anche attraverso queste brevi righe ri-cordarlo a tutti i nostri lettori come un esempio di rigo-re e d'impegno per la diffusione dei valori cooperativi.

Settembre ha visto la cooperazione di Rogoredo proporreun altra edizione di Rogoredo Insieme. Tra le iniziativepiù significative la presentazione ai cittadini del quar-tiere della mostra "I bambini del fiume Spreca" con undibattito apposito durante il quale il comitato si è im-pegnato a raccogliere fondi per le due scuole della Bo-snia che hanno realizzato la mostra.A Ponte 'Presa sull'ampio ed assolato terrazzo del su-permercato grandi e piccini hanno festeggiato con laCoop: musica, animazioni, laboratori didattici e spetta-coli vari.La musica ha tenuto banco anche davanti al super-mercato di Via Arezzo dove gruppi musicali della zonahanno partecipato all'iniziativa "Coop dà voce nuova al-la musica" a Brescia con "Ambiente e musica" e a Sore-sina con il concerto bandistico memoria' "Bruno de Pa-tri".Il filmato "Unagiornata a Tanli-li" è stato proiet-tato nell'ambitodella festa del PU-nità di Lodi in unaserata dedicata altema "Coopera-zione e sviluppoinBurkinaFaso"."Giochiamo insie-menelparcoèsta-to invece l'inizia-tiva che si è svol-ta nel parco di viaLessona a Quar-to Oggiaro per ri-cordare l'apertu-ra, che Si sarebbetenuta nel prossi-mo mese, del nuo-vo centro com-merciale Metro-poli.

Il mese di marzo è stato dedicato alla campagna nazi:naie di educazione ai tonaimi "Piccoli consumatori erescafo" realizzata per far ccnascere l'impegno che la Cori)da anni profonde nel vamp.dell'educazione ai consumicon particolare riferimentalla scuola. In tutti i supermercati si sono tenute nel corso del mese animazioni suvari temi, dall'al imentazion ,all'ambiente,dall'interculturalità, alla comunicazione.Ma il mese di marzo è statiun mese ricchissimo di attività, dalla mostra a Vigevano della nota fotografa BurkeWhite, al corso di cucina eNavate, dalla conferenza eCremona con Mario Lodi sutema "Bambini e alberi pe-nna nuova cultura", che hiportato alla pubblicazione d'elibro Arbolè Arbolè, alla rappresentazione presso il Teaboratorio teatrale "L'isola ccollaborazione con il TeatroPer la festa della donna deesegnaliamo lo spettacolo "Tizato dai comitato di Bonoleconsumo disegnato" allestitIn coincidenza con la primeCremona presso la scuola T.tare del concorso nazionaleda grande un mondo miglioL'impegno delle Coop in Eustand realizzato a Milano netiti socialisti europei. Numidi stato, congressisti che ha

Ad ottobre ab-biamo inaugu-rato a Novate, aiconfini con Mi-lano, il nuovo ebellissime) cen-tro commercia-leMetropoILEi-naugurazione èstata l'occasioneper esporre Iamostra "BuoncompleannoCoop" realizza-ta dagli illu-stratori italianiper ricordare il150° anniversario della nasciconsumo e per un vasto prog:di animazione con i ragazzi alestito nel centro commerciai ,Nello stesso periodo è stato ico", il parco progettato dai baie realizzato dalla Coop. Limirazione di parchi era stato ari:allestito a Varese nell'ambitoAltri due importanti stand aexpo e a Erba dove abbiamo dtenia della raccolta cliffereml'ambiente. Media-expo è starisultati del concorso"Compirha significato dotare le scuolee software per un valore di ciUna festa del socio per feste;parti si è tenuta a Bareggio,vate. Un concerto rock organisi è tenuto davanti al superacontri sul tema delle biotecnodi una grande campagna COItenuti a Brescia organizzatideschi in collaborazione con'-

MARZO

OTTOBRE

Lan

199,:I L'ANNO COOFDodici mesi vissuti attraverso numerose attività sociali e tante iniziative culturali. Dai corsi di

GENNAIO

GIUGNO LUGLIOLUGLIO AGOSTO

FEBBRAIO

SETTEMBRE

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Mairgziret.Ettvarke-Whitor,!, yr. ir.1

) Fraschini a Pavia del la-. non c'è più" realizzato in)l Buratto.Le di iniziative tra le qualiaglio tanto tango" organ i z-

la mostra "La donna nela Novate.ara era stato inaugurato anto e Trieste il parco vinci-)a bambino farò un parco;

pa è invece il tema di uno:orso del congresso dei par-isi i dirigenti politici, capito visitato il nostro stand.

i della prima cooperativa diimma di iniziative di gioco e'interno dello stand Coop al-

augurato a Lodi "Parcoami-bini della scuola Arcobaleno!gno della Coop nella reali7-e i filo conduttore dello stand[ella fiera 0-15.:rema nell'ambito di Media-dicato lo spazio espositivo alata e all'impegno Coop per

l'occasione per parlare dei)r per la scuola", concorso cheiella Lombardia di computer:a nove miliardi.giare l'apertura di nuovi re-a grande festa del socio a No-iato dai giovani della zona 7stato di via Livigno. Tre in-gie (tema che sarà al centro) nel prossimo anno) si sonoalla fondazione Calzari Be-.mministrazione comunale.

APRILE

La tradizione democrati-ca della Coop ha portato metti le mani innumerosi comitati soci ad

" "organizzare iniziative in paste- "

concomitanza con il 25aprile; tra le più significa-tive la mostra "I bambinidel fiume Spreca" orga-nizzata dal Comitato socidi Brescia nella sala van-vitelliana del palazzo del-la Loggia.Un 25 aprile dedicato a ri-flettere sulle condizioni delterzo mondo è stato inve-ce organizzato a Bareggio.E stata quella l'occasioneper far conoscere e diffon-derei prodotti solidarietà"della Coop prodotti im-portati da Transfair nel quadro dell'impegno per i pro-dotti equi e solidali. L'anno internazionale degli anzianiè stato ricordato a Peschiera con l'allestimento della mo-stra "Fili d'argento a colori" presso la scuola De Amicis.Sempre sul tema degli anziani un bel ciclo di conferenzesu "Alimentazione e terza età" è stato organizzato dal co-mitato soci di Baggio-Corsico e Zoia presso il centro an-ziani di Baggio. "Vegetali che passione" è invece il titolodato al ciclo di conferenze realizzate dal comitato di Or-nato-S uzzani-Livigno in collaborazione con il comitato dizona. Sempre il comitato di Ornato-Suzzani-Livigno conil consiglio di zona ha presentato un laboratorio teatra-le "I miti delle origini" a chiusura del progetto intercul-turale "Tutti i gusti sono giusti". Un laboratorio di pa-sticceria creativa è stato invece organizzato dal comita-to soci di Bonola in collaborazione con il centro commer-ciale stesso con le classi delle elementari delle scuole delquartiere. Suggestivo il titolo "Mettiamo le mani in pa-sta". Felici bambini, genitori e perché no clienti che si so-no divertiti nel vedere l'impegno di questi piccoli pastic-ceri.

11± *I2) iperccoo

NOVEMBRE

Il nuovo i per posto all'interno del centro commerciale Me-tropoli ha ospitato la conferenza stampa per la presen-tazione della pellicola alimentare Coop prodotta senzaPvc. Un ulteriore passo dell'impegno che Coop ha con-tratto con i consumatori per la difesa della loro salute.Ma la nascita del nuovo centro commerciale ha signifi-cato, anche la realizzazione a Navate di un centro socioculturale Coop. Centro che è stato inaugurato alla pre-senza di Silvano Ambrosetti, neo presidente di Coop Lom-bardia, centro che si prefigge di diventare un punto di ag-gregazione culturale per tutta la città.L'impegno di Coop nel campo della solidarietà si è rea-lizzato invece con la raccolta di fondi avvenuta in nume-rosi punti vendita per l'associazione italiana sclerosi mul-tipla.Non si è fermata la mostra "Fili d'argento a colori" che èstata esposta presso la scuola media Verga a Milano.Un'iniziativa particolarmente apprezzata è stata quellaorganizzata dal comitato soci di Arcore e Villasanta; adArcore infatti si è tenuta una conferenza di presentazio-ne dei percorsi didattici Coop nelle scuole elementari emedie e di un ciclo di laboratori riservati ad insegnantie genitori.La conferenza è stata affiancata da un laboratorio di cu-cina m ultietnic a, così i convenuti hanno potuto avere "unsaggio delle di-versità".Presso l'aulaMontini degliSpedali Civilidi Brescia è sta-ta invece asse-gnata l'ormaitradizionaleborsa di studioWalter Silve-stri che premiagli studenti piùmeritevoli nel-la ricerca sulcancro.

MAGGIO

Veramente impossibile riportarefosse anche in un intero pagino-ne e non come in questo caso inpoche righe tutte le iniziative rea-lizzate da comitati nel mese dimaggio.Si va dalla "Tre giorni in piazza"a Pizzighettone durante i quali èstata allestita la mostra "I bam-bini del fiume Spreca", alla pre-miazione del concorso di pittura"Le farfalle di Valrugiada" a Cre-mona. Dalla presentazione del fil-mato"Una giornata a Tanlili" rea-lizzato dal regista burkinabè Idr-tissa Oudreago a chiusura del"Progetto oasi" organizzato dalcomitato soci con l'istituto tecni-co agrario Pastori e con l'ITC pergeometri Tartaglia, al laborato-rio teatrale "Mangi are storie" rea-lizzato dal comitato soci di Cini-sello in collaborazione con l'amministrazione comunaleAl tema dell'ambiente è stato dedicato lo stand allestitodalla Coop nell'ambito della manifestazione "Expo scuo-la-ambiente" organizzata dalla regione Lombardia.Splendido lo spettacolo teatrale realizzato a Cremonapresso il Teatro Ponchielli al termine di un laboratoriocondotto con il teatro del Buratto.Quest'anno l'iniziativa è entrata a far parte di un più amrpio progetto europeo che ha visto gemellare le classi in-teressate con altre classi in Spagna e in Francia.Uno stand coop è stato presente anche a Cantù nell'am-bito della manifestazione "Laboratori in festa".La mostra "Fili d'argento a colori" ha continuato il suoviaggio itinerante ad Opera.Gli ultimi giorni del mese hanno visto a Vigevano la ma-nifestazione per lo sport etico.Si è trattato di un quadrangolare di calcio giocato con ilpallone etico, di una serata di musica etnica e di un di-battito sul tema dello sfruttamento del lavoro minorile.

DICEMBRE

L'anno si è chiuso conun particolare impegnonel campo della forma-zione soci, infatti in duefine settimana conse-cutivi oltre 150 soci han-no partecipato al corsodi formazione dedicatoad esaminare gli scenarinei quali si dovrà muo-vere Coop Lombardianel prossimo futuro.La più importante ini-ziativa del mese è sta-ta però sicuramente quella realizzata a Como nell'ambi-to della manifestazione "La città dei balocchi". Un bel-lissimo battello con le pale è stato attrezzato per labora-tori dedicati al tema della fiaba e dell'educazione am-bientale, una casetta Coop dedicata alla fiaba della pic-cola fiammiferaia, nella quale con i bambini si gioca acambiare il finale della fiaba stessa è stata allestita nelvillaggio dei balocchi.Ed inoltre è stata allestita la mostra "Fili d'argento a co-lori" nella bellissima chiesa di San Francesco d'Assisi.Il teatro ragazzi è stato protagonista a Opera e a Pe-schiera con la rappresentazione "Storie storie storie".Come è oramai tradizione si è invece tenuto a Bonola, fa-cendo come al solito pienone, il concerto lirico vocale."Anziani 2000. I servizi per la salute e per la qualità del-la vita" è il titolo del convegno organizzato a Brescia conl'Università Cattolica.La fine dell'anno è avvenuta nel segno della solidarietà,infatti molti comitati soci si sono mobilitati per far cono-scere ai clienti il cofanetto preparato da Coop ed Unicefcoi prodotti equo-solidali. Grazie a questo impegno tuttele confezioni sono state vendute nel giro di qualche gior-no. Si è chiuso un anno di intenso lavoro. Un grazie a tut-ti i membri dei comitati soci che col loro lavoro, col loroimpegno, che ricordiamolo a tutti, è assolutamente vo-lontario, han permesso tutto ciò. Grazie di cuore

Pagine a cura di di Fulvio Bella

DI FINE SECOLOducazione ai consumi nelle scuole alle mostre, la musica, il teatro. Coinvolti migliaia di soci e consumatori

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RICOSTITUENTEMIRACOLOSO

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INDISPENSABILEPEI BAMBINI

CID UMTFAVARA al GliA noi DEL VAltCs,E, LI 12

ubblicità

Comparativa

ll consiglio dell'istitutodi autodisciplina pub-blicitaria, il 16 marzo1999 ha introdotto, al-l'art. 15 del Codice di au-todisciplina pubblicita-ria, la possibilità di uti-lizzare - a partire dal 18maggio 1999 - la com-parazione diretta all'in-terna dei messaggi pub-blicitariaa condizione chevengano rispettati alcu-ni requisiti.Seguendo le indicazionidella Direttiva europeasulla Pubblicità compa-rativa, l'art. 15 stabili-sce che tale pubblicitàdeve essere leale e noningannevole, non deveingenerare rischi di con-fusione, né causare di-scredito o denigrazione.La comparazione può es-sere utilizzata 'quandosia utile a illuminare l'a-spetto tecnico q econo-mico, caratteristiche evantaggi dei beni e ser-vizi pubblicizzati po-nendo a confronto obiet-tivamente caratteristi-che essenziali, pertinen-ti, verificabili e rappre-sentative di beni e ser-vizi concorrenti, che sod-disfano gli stessi bisognio si propongono gli stes-si obiettivi".In caso di eventuali di-spute, è previsto un or-gano di controllo con l'un-zione inquirente nei con-fronti dei messaggi e unocon funzione giudicanteW Giuri) le cui pronun-ce producono l'effettoim-mediato di cessazionedella diffusione dellepubblicità consideratenon conformi alla rego-lamentazione.In diversi paesi europeila pubblicità comparati-va è ammessa e moltoutilizzata.La maggior parte di es-si segue nella propria le-gislazione l'orientamen-to suggerito dal Codiceinternazionale delle Pra-tiche pubblicitarie. L'ar-ticolo 5 del codice defi-nisce come legale la pub-

ve assumersene la re-sponsabilità globale. Ipaesi europei nei qualila pubblicità comparati-va è ammessa sono i se-guenti: Danimarca,Francia, Irlanda, Spa-gna, Svezia, Gran Bre-tagna, Olanda. I paesiche permettono la pub-blicità comparativa so-no tra loro allineati peri requisiti richiesti ad unmessaggio comparativo,purché venga ritenuto le-cito.Le condizioni indispen-sabili che si riscontranoin tutte le legislazioni ele regolamentazioni mi-ti:disciplinari, sono quat-tro:• correttezza dell'infor-mazione;• completezza del-l'informazione;• presenza di dati affi-dabili e verificabili allabase delle informazioni;• assenza di denigrazio-ne nei confronti dei con-correnti.I paesi europei in cui lalegislazione scoraggia ru-tilizzo della pubblicitàcomparativa sono: Bel-gio, Lussemburgo, Au-stria, Finlandia, Grecia,Svizzera, Germania,Norvegia, Portogallo.in questi paesi si ritieneche il confronto effettuatonella comunicazione pub-blicitaria possa genera-re degli effetti non sem-pre controllabili nellapercezione dei consu-matori e che le informa-zioni divulgate finisca-no spesso per inganna-re il consumatore.

MERCATIGLOBALIProblemi di natura nonsolo strategica, ma an-che giuridica, derivanodalla globalizzazione deimercati e dell'avvento dinuovi strumenti come In-ternet.Le pubblicità e le offer-te tramite Internet sonoinfatti accessibili da ogniparte del mondo. 2 evi-dente che occorra un nuo-vo sforzo da parte degliorganismi legislativi egiurisprudenziali di tut-ti i paesi per controllareil tipo di informazione di-vulgato dalle imprese.Occorrerà risolvere il pro-blema di standard eticie legali diversi in ognipaese.Nasce inoltre il proble-ma di definizione del po-tere giurisdizionale, nelcaso in cui un messaggiosia lecito nel paese di pro-duzione e illecito in al-tri.In qualche modo, una so-luzione del problemasembra quella già indi-cata dalla Comunità Eu-ropea, ovvero un alli-neamento degli Stati, perlo meno in merito ad al-cune linee fondamenta-li. In tal senso la Diret-tiva in merito alla Pub-blicità comparativa pro-mossa dalla ComunitàEuropea si configura co-me uno standard in gra-do di fornire indiretta-mente un notevole aiu-to alle imprese, per evi-tare contenziosi legali inaltri paesi.

PAESIFAVOREVOLI

DanimarcaIn Danimarca la pubbli-cità comparativa è con-siderata generalmentepositiva per i consuma-tori. Esistono delle re-gole di correttezza da ri-spettare, redatte dal-l'organismo utod i sci-plinare danese {Adver-tising Comici') in colla-borazione con le asso-ciazioni di categoria delsettore e l'autorità pre-posta ad controllo del ri-spetto dei diritti dei con-sumatori (Ombunsd-mani. 1 principi basilarisono la correttezza, lapertinenza e lealtà delmessaggio pubblicitario.E ira portante che la com-parazione sia effettuatacon finalità informative.

fran.cíaE ammessa, purché sialeale, veritiera e non pos-sa trarre in inganno ilconsumatore. La leggeconcede Ia possibilità dicitare il nome del con-corrente senza incorre-re nel reato di contraf-fazione. La legge obbli-ga colui che voglia in-traprendere una cam-pagna comparativa adavvisare preventiva-mente il concorrente concui intende confrontarei propri prodotti. Le piùrilevanti campagnecorn-parative effettuate inFrancia nel settore del-la grande distribuzionesono state realizzate daCarrefour, che arriva avantare un prezzo del20/30%inferiore per i be-ni di largo consumo, ri-spetto agli altri distri-butori.

SpagnaLa pubblicità compara-tiva viene ritenuta leci-ta, purché il confronto siriferisca ad attributi es-senziali dei prodottio ser-vizi reclamizzati, E vie-tata dalle industriestes-se nel settore dei deter-genti, dei prodotti far-maceutici e delle bevan-de alcoliche.

SveziaVengono ritenute lecitele comparazioni veritie-

re con prodotti altrui,purché siano complete einformative.L'autorità preposta alcontrollo dei diritti deiconsumatori d'Ombun-sdman) può imporre adun'azienda di completa-re un annuncio pubbli-citario con informazionispecifiche, nel caso si ri-tenga sleale la selezionedei dati.I settori più coinvolti nel-le campagne comparati-ve sono quelli automa-bilistico,delreditoria,deItrasporto aereo, dei pro-dotti alimentari e delleapparecchiature elettro-domestiche.

Gran BretagnaLa pubblicità compara-tiva è stata utilizzata sindal 1968. Viene ammes-sa purché rispetti i re-quisiti di chiarezza,com-pletezza, solidità delleprove su cui si basano leaffermazioni, correttez-za. I messaggi compara-tivi sono stati utilizzatisoprattutto nel settoreautomobilistico ed inquello del trasporto ae-reo.

OlandaLa pubblicità compara-tiva è considerata lecitadal Codice civile olande -

se. Governo e associa-zioni. dei consumatorihanno più volte sottoli-neato il valore positivodella comparazione. Lapubblicità comparativaè particolarmente pre-sente nei settore delleautomobili, dei deter-genti, dei tabacchi, nel-l'editoria, nelle assicu-razioni.

PAESISFAVOREVOLI

Naturalmente anchequesti Paesi, come pergli altri Stati membri,dovranno recepire la Di-rettiva europea, come giàricordato, entro l'apriledel 2000.

Belgio2 vietata la pubblicitàcomparativa.

4,ussemburgo vietata la pubblicità

comparativa.

blicità comparativa, pur-ché non sia utilizzata al-lo scopo di confondere iconsumatori e sia basa-ta su dati verificabili eonestamente seleziona-ti. La pubblicità non de-ve denigrare o ridicoliz-care i concorrenti o i lo-ro prodotti e il prodottopubblicizzato non devetrarre vantaggio ingiu-stificato dall'utilizzo delmarchio altrui. L'azien-da che promuove la cam-pagna comparativa de-

Quando i prodotti sPerché l'informazione nei messaggi pubblicitari può essere più completa se s

OgNsumo 10

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ano messi a confrontoutilizzano le forme di comparazione purché i dati siano affidabili e non ci sia denigrazione

AustriaLa comparativa diretta èvietata. La regolamenta-zione sulla comparativaindiretta e più permissi-va, purché il confronto nonsia denigratorio e il con-corrente non sia in alcunmodo identificabile.

FinlandiaLa legislazione finlande-se è particolarmente rigi-da: la pubblicità è am-messa, ma di fatto ne so-no state fortemente limi-tate le possibilità di uti-lizzo.

GreciaLa pubblicità compara-tiva è vietata dalla leg-ge sulla concorrenza slea-le, mentre è ammessa dalCodice pubblicitario del -l'associazione delle Agen-zie Pubblicitarie Greche.Tali indicazioni contra-stanti si sono tradotte inun utilizzo scarsissimodella comparazione, an-che indiretta.

SvizzeraLa comparazione leale èformalmente ammessa.La giurisprudenza sviz-zera è sempre stata mol-to rigida relativamenteal rispetto dei limiti e lecondanne sono state nu-merose. Le aziende el-vetiche (comprese quel-le di distribuzione) han-no utilizzato pochissimola comparazione.

GermaniaLa pubblicità compara-tiva è di fatto vietata. Afavore della comparati-va si schierano associa-zioni e sindacati, controle aziende e l'organismodi autodisciplina. Gli uni-ci settori che hanno uti-lizzato campagne com-parative, nonostante lerestrizioni, sono quelloautomobilistico e quellodella distribuzione.

NorvegiaSi riscontra un uso qua-si nullo della pubblicitàcomparativa.

PortogalloUna regolamentazionemolto restrittiva ostaco-la nella pratica l'utiliz-zo della pubblicità com-parativa, che di per sénon è vietata.

IL CONFRONTO EI CONSUMATORI

Uutilizzo dei confronti èvisto come un momentodi trasparenza e di aper-tura delle imprese versoil mercato. Infatti, la dif-fusione di un maggiornumero di informazioni

e la divulgazione di mes-saggi contenenti dati og-gettivi e controllabili,consente un incrementodel valore informativodella comunicazione pub-blicitaria. Inoltre, ungrande beneficio per iconsumatori è rappre-sentato dal fatto che lapubblicità comparativapossa sviluppare la con-correnza tra le imprese.Aumentando la concor-renza, aumenta, quindi,la qualità dei prodotti.Una indagine realizzataalla fine del '95 da Enri-

coValdani e Ilaria Baiet-ti (rispettivamente Di-rettore ed assistente nel-l'area Marketing dellaScuola di Direzioneaziendale dell'UniversitàBocconi di Milano) pres-so i consumatori sulla co-noscenza e le aspettati-ve nei confronti dellapubblicità comparativadava i seguenti risulta-ti:• Circa l'80% dei consu-

matori del campioneritiene di non essereadeguatamente infor-mato dalla comunica-

zione pubblicitaria tra-dizionale.

• Il 90% presume di co-noscere il significatoattribuibile alla pub-blicità comparativa eritiene di essere pre-parato a distingueretra messaggi compa-rativi e non.

• Il 70%del campione di-chiara di apprezzarel'idea di un confrontotra prodotti.

• 11 50% degli intervi-stati ritiene che la pub-blicità comparativa ri-sulterebbe più credi-bile rispetto alla co-municazione più tra-dizionale e che po-trebbe fornire un mag-gior numero-di infor-mazioni. La credibilitàdella comunicazionecomparata risulta for-temente rinforzata dal-l'introduzione nel mes-saggio di test dimo-strativi o prove clini-che, fattore che più diogni altro raccoglie ilconsenso degli inter-vistati.

• Il 60% degli intervi-stati approva anche lapossibilità di citare neimessaggi pubblicitarile marche concorrenti,accogliendo quindi fa-vorevolmente il con-fronto esplicito.

• 1165% del campione ri-tiene un fatto positivol'ammissibilità dellapubblicità comparati-va in Italia.

La risposta dei consu-matori lascia prevedereun accoglimento favore-vole dei messaggi com-parativi nel panoramadella comunicazione ita-liana, con un migliora-mento del numero e del-la qualità delle infor-mazioni ricevute.

LE AGENZIE ,DI PUBBLICITA

Alcune agenzie pubbli-citarie (cinque in Euro-pa: Belgio, Finlandia,Spagna, Gran Bretagna,Danimarca e 4 in Italia)

hanno dato un quadrodelle opinioni raccolte:• La metà ritiene che la

pubblicità comparati-va sia capace di eser-citare una maggiore in-fluenza per stimolarel'intenzione di acqui-sto.

• La quasi totalità degliintervistati ritiene chela pubblicità compa-rativa abbia maggioricapacità di coinvolgi-mento del pubblico: lasovrapposizione fra ilconfronto presentatodal messaggio pubbli-citario ed il confrontoche ogni consumatorespontaneamente ef-fettua prima di proce-dere ad un acquisto ac-cresce il coinvolgi-mento del consumato-re.

• La pubblicità compa-rativa è stata ritenu-ta da una larga mag-gioranza particolar-mente adatta ad in-centivare il primo ac-quisto, grazie alla mag-giore capacità di crea-re nel consumatore cti-riosità e desiderio diverifica delle promes-se pubblicitarie.

Oltre la metà ritiene chela comparazione innal-zerebbe la credibilità deimessaggi pubblicitari.In sintesi, si può dire cheda parte delle agenziepubblicitarie c'è un'atte-sa molto alta. Sí ritienedi poter sfruttare am-piamente le possibilitàche la comparazione of-fre. Le agenzie sono mol-to interessate alla pos-sibilità di fornire una lin-fa creativa nuova alle lo-ro realizzazioni. È co-munque molto chiara an-che la consapevolezza chela pubblicità comparati-va, se male utilizzata,possa degenerare in unaoccasione di denigrazio-ne nei confronti dei con-correnti, attirandosi nonsolo le censure degli or-gani legislativi, ma an-che la disaffezione deiconsumatori.

Due casi di pubblicità comparativa in ItaliaIl metodo della comparazione fatica a far breccia nel nostro paese. Finora si sono regi-strati solo due esempi: uno riguarda i detersivi, l'altro il settore delle automobili.Nonostante in Italia fos-se vietata, alcune agen-zie hanno provato a fa-re della pubblicità com-parativa. Si segnalanoalcuni casi relativi a im-prese molto conosciute,in cui il Giuri si è espres-so una volta a favore eduna contro, per eviden-ziare le motivazioni.

UNIL-IT CONTROPROCTER & GAMBLE

Nel 1992 Procter & Gam-bia, produttrice del de-tersivo liquido NuovoNelsen Piatti lanciò unacampagna pubblicitariadove veniva comparatoil prodotto pubblicizza-to a un generico detersi-vo rappresentato da un

flacone trasparente contm liquidoverde.Talede-tersivo era facilmente ri-conoscibile quale Sveltoprodotto da Unil-it Di-visione Levar.La comparazione consi-steva in una gara di la-vaggi di piatti e stovigliediretta da Magalli chemetteva in evidenza lamaggiore efficacia di Nel-sen rispetto all'altro pro-dotto.Un il-it citò il messaggioritenendo che:• il prodotto sfavorito fos-

se identificabile diret-tamente con il marketleader Svelto;

• che il tono della co-municazione fosse de-nigratorio;

• che il messaggio era in-

gannevole perché Nel-seri non risultava es-sere superiore del 25%come diceva la pubbli-cità, ma solo del 9%.

La Procter & Gambia sidifese sostenendo che:• non aveva nominato il

prodotto concorrente;• non aveva utilizzato

slogan o simboli che lorichiamassero diretta-mente.

Il Giuri ha ritenuto chenon ricorressero gli estre-mi della denigrazione,dal momento che l'uti-lizzo di una gara di la-vaggio per rappresenta-re il vantaggio, costitui-va una metodologia leci-ta di comunicazione pub-blicitaria.La verifica sperimenta-

le richiesta evidenziò unasuperiorità pari al 9% diNelsen. Poiché quindi lasuperiorità vantata esi-steva, la campagna è sta-ta ritenuta lecita.

SETTE AUTOE LA BMW

Nel maggio 1983 BMWpromosse sul Corrieredella Sera un messaggiopubblicitario costituitoda una tabella compa-rativa delle prestazioniin termini dì potenza, ve-locità massima e accele-razione, di sette auto-mobili di diverse mar-che. La tabella era se-guita da una scritta "Ese ci fosse anche un tur-bodiesel BMW?"

Alcune agenzie citaronoin giudizio la BMW, so-stenendo che il messag-gio fosse una compara-zione diretta e per di piùsuggestiva, in quanto lacomparazione avvenivatra dati tecnici enuncia-ti e dati tecnici relativialla BMW soltanto sot-tintesi. Il Giuri condannòla BMW per compara- .zìone diretta, sottoli-neando una doppia sug-gestione comparativa.Il messaggio, da un lato,generava mistero e cu-riosità, poiché taceva idati relativi alla BMWper i quali il consuma-tore non poteva effet-tuare una verifica e dal-l'altro, grazie ad unaspetto grafico di coni-

parazione tecnica, indu-ceva a ritenere la comu-nicazione altamente af-fidabile in modo artifi-ciale.Mancavano quindi i re-quisiti di liceità: anzichéinformare i consumato-ri sulle caratteristichedel prodotto pubbliciz-zato, ne ometteva i dati.Allo stesso tempo, anzi-ché fornire parametri og-gettivi per il confronto,suggestionava i destina-tari ricorrendo a unacampagna diretta fra iprodotti concorrenti conil solo scopo di lasciareintuire l'esclusione delconfronto del proprio pro-dotto a causa di un ec-cesso di performance delproprio prodotto,

Cto

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Cresce il commercioequo e solidale12 anni di vita del conimercio• equoin Italia e 5 annidi Transfair hannodato,alcuni risultati sostanziosi. chesoncrstatiev idenziati in occasione delquinto compleanno del marchio ita-liano del commercio equo e solidale.Dal novernbre1.995 al novembre 1999,sono state venduto in Italia 1292 ton-nellate di caffè equo garantito dalmarchio, che equivalgono a 5.168.000pacchetti da 250 gr..Da11997 al 1999sono state vendute 58 tonnellate ditè, equivalenti circa a 32.000 di bu-stine di tè. Dal 1998 al 1999 sono sta-te vendute 150 tonnellate di miele,equivalenti a 300.000 confezioni damezzo chilo.Dal 1998 al 1999 85 ton-nellate di cacao e cioccolata, inclusolo zucchero di canna, equivalenti acirca 85.000 tavolette di cioccolata da100 gr- Prima della introduzione delmarchio i prodotti alimentari equi

erano presenti, in Italia, solo nella re-te delle Botteghe del Mondo {nel 95circa 200 PDV ì ed in alcuni canali delpiccolo dettaglio, in regioni partico-lari come il Sud Tirolo. A partire dal-la introduzione del marchio nel1995/1996 è iniziata la diffusione ditali prodotti in mercati più ampi.COOP ha introdotto i prodotti in tut-ta la sua rete che conta alla data 700punti vendita superiori ai 400 mq. Dicui 30 ipermercati. Il Pallone Equo,un progetto nuovo sperimentale diintegrazione tra il Commercio Equoe Solidale e le produzioni non-food, èstato posto in vendita presso: COOPItalia, Carrefour Italia, Toys Center.Catene specializzate in Articoli spor-tivi, Ins mercato (gruppo PAM - In-termedia),Botteghe della Solidarietà,Botteghe del Mondo.(Fonte AccA)

iaggia Turista non solo occhiInformati È necessaria la consapevolezza che il turismo non diventi un danno per l'am-

biente. Un percorso chdaitico-sperimentale progettato da Coop Lombardia

di Fulvio bella

"Nel parco nazionaleMulu ho capito che iPenan vengono trat-tati come animali inuno roo. Quasi tutti igruppi dà turistl chevisitano il parco ven-gono portati in giro avedere "lo stile di vi-ta" degli indigeni. Trai Penan si respiraun'atmosfera di di-sperazioneun giovane turista inuna lettera inviata a

Survival

"Quando ci hanno det-to che avrebbero co-struito un albergo acinque stelle eravamocontenti. Pensavamoche almeno avremmoavuto lavoro. Ma poihanno assunto solopersone venute da fuo-ri ."

Victor Kaisepo,indigeno della Nuova

Guinea

"Quello che ferisce dipiù noi indiani è ve-dere che i nostri co-stumi sono considera-ti bellissimi ma è co-me se /a persona cheli indossa non esistes-se."

Rigoberta Menchù,indiana Quiche,

vincitrice del premioNobel per

la pace 1992

Nel prossinio mese di feb-braio 2 classi dell'ITC Pa-ciol i di Crema speri-menteranno una nuovaproposta educativa diCoop dedicata al temadel turismo consapevolee sostenibile L'attenzio-ne di Coop a questo te-ma è in stretta coerenzacon il percorso sinora fat-to nel campo dell'educa-zione ai consumi.Siamo partiti molti an-ni fa, occupandoci di ali-mentazione ovvero deltema "star bene con sestessi", negli anni suc-cessivi abbiamo allarga-

to lo sguardo all'am-biente ovvero allo "starbene con il territorio checi circonda". Dal 1992 lariflessione si è via via av-vicinata ai temi dei com-mercio internazionale equindi al rapporto nord-s ud, prodotti equi, sfrut-tamento minorile e viadicendo. Un percorsoquindi che partito daiprodotti food, si è allar-gato al no food per arri-vare ad affrontare il te-ma dei consumi cultu-rali. All'interno di que-sto percorso si è svilup-pata, in collaborazionecon Bonolatour, la nostraattenzione al tema delturismo sostenibile e con-sapevole.

CAPIREIL TURISMOOggi più che mai iI turi-smo produce movimentidi persone, di valute, dicapitali; è un'industriacon un giro d'affari paria quello delle automobi-li.All'interno di questo svi-luppo il turista è sempremeno viaggiatore e sem-pre più consumatore diprodotti preconfezionatiCome per il consumato-

re anche per il turista èfondamentale capire co-me viene prodotto quel-lo che acquista. Cono-scere cosa c'è dietro e den-tro un viaggio diventa in-dispensabile per se stes-si, per la qualità e la sa-lubrità della propria vi-ta; sapere con quale la-voro è stato fatto è im-portante per non contri-buire con il proprio ac-quisto ad un processo dirapace sfruttamento.L'impatto ambientale delturismo, sebbene fino apoco tempo fa sottovalu-to, è indiscutibile.Non è più un problemache riguarda pochi grup-pi d'avanguardia ma in-teri settori tecnici, scien-tifici, le stesse imprese.Ma allora si può viag-giare senza fare danni?Certo, il turismo soste-nibile vuole un turismocapace di far coinciderenel breve e nel lungo pe-riodo le aspettative deiresidenti con quelle deituristi senza diminuireil livello qualitativo del-l'esperienza turistica esenza danneggiare i va-lori sociali e ambientalidel territorio, c'è però unproblema di informazio-ne e di formazione.

Il percorso prevede:- un incontro preventivocon gli insegnanti per af-frontare da un punto divista culturale e teoricoi concetti che stanno al-la base dell'argomentoed esaminare tutti i col-legamenti didattici pos-sibili con il programmascolastico.- due incontri con le clas-si prima della gita.Nei due incontri si af-fronterà i l tema del viag-gio partendo dalle aspet-tative dei ragazzi.L'animatore dia logheràcon loro proponendo let-ture, musiche, informa-zioni artistiche, geogra-fiche ete. in modo da crea-re curiosità intorno adun possibile diverso mo-do di viaggiare che -é an-ch e, anzi soprattutto,viaggio in se stessi.- due incontri dopo la gi-ta: partendo dalle emo-zioni e dalle riflessionidei ragazzi che sarannostate segnate su un ap-posito ' ,diario di bordo"proseguirà il dialogo fral'animatore e gli studenti

in una sorta di decodifi-razione del linguaggiodel viaggio.Questi due incontri for-niranno "i testi" per unarappresentazione tea-trale a fine anno che por-terà in scena "il turismoconsapevole" e che saràofferta a tutta la scuola.Al termine della speri-mentazione, un gruppodi lavoro appositamentecreato, rifletterà su co-me presentare il modu-lo nel prossimo annoseo-lastico a tutto iI mondodella scuola. Questo mo-dulo, se la sperimenta-zione lo riterrà valido,sarà poi alla base di unacampagna più vasta sultema che coinvolgerà, coniniziative specifiche so-ci attivi, soci, e più in ge-nerale i consumatori.

Fulvio Bella

Per saperne di più sul te-ma in questione:"L'arte dei viaggio —ragioni e poesia di unturismo sostenibile"di Michela Bianchi - Mceditrice

"L'ISOLA CHE ,NON C'E... PIU"Al l'interno di questo sce-nario abbiamo predi-sposto un modulo chia-mato "l'isola che non c'èpiù" che abbiamo colle-gato alla gita scolastica.

Regole certe per le etichettedei prodotti biotecnologici

A Cremona in primavera un convegno organizzato dalla Provincia e da Coop

ch-inakr

Trasparenza

•La scelta della Coop dibandire dai propri pro-dotti. quelli derivati daorganismi genetica-mente modificati non èrimasta isolata.Il gidrnale "Nuova Eco-logi• e la Lega Am-biente hanno annun-ciato che circa 60 azien-de produttrici italianee straniere hanno as-sunto analoga decisio-ne.

quindi appena inizia-ta la campagna in dife-sa dei cittadini consu-matori e per la traspa-renza.La decisione della Coopnon s'inquadra affattoin direzione di una carri-

pagna oscurantista con-tro il progresso tecno-logico bensì in un'ini-ziativa di prevenzionerispetto a prodotti giàimmessi sul mercato sucui in termini scientifi-ci non si conoscono qua-li saranno gli effetti dilungo periodo che si pos-sono determinare nel-l'agricoltu ra, nell'ali-mentazione e soprat-tutto sull'uomo.Quindi l'obiettivo non èil divieto delle biotec-nologie ma di definireregole certe con l'eti-chettatura dei prodottiche contengono gli Ogni.La Comunità Europeasi appresta a definire

beni da Ogni quegli ali-menti che contengonomeno dell'i% di ingre-dienti biotecnologici .

I cittadini saranno quin-di messi inado di fa-re le loro libere scelteconoscendo ii contenu-to dei 'oro consumi: èquesto un nuovo im-portante passo verso laformazione di un con-sumatore consapevole.L'informazione diventauna necessità fonda-mentale per far cresce-re la consapevolezza frala gente.Per contribuire a rag-giungere tale traguar-do il Settore soc i di CoopLombardia ha già pre-

disposto ed avviato uncorso di formazione peri Comitati soci e dei so-ci in generale.Non solo: sono in fase dipreparazione corsi spe-rimentali sulle biotec-nologie rivolti alle scUO-le lombardo con le qua-li abltamo da qualchetempo stabilito rappor-ti costanti ed intensi.Si sta definendo, poi, unimportante appunta-mento di confronto ed'approfondimento na-zionale ed internazio-nale.In primavera, dopo leelezioni regionali, a Cre-mona si svolgerà un con-vegno sulle biotecnolo-

gi e organizzato dallaProvincia di Cremane eda Coop Lombardia.Si tratterà di approfon-dire il problema dei ci-bi transgenici lungo tut-ta la filiera dalla pro-duzione al consumo.Il titolo del Convegnosarà: "Dal Seme alla Ta-vola - Biotecnologie nelsettore agroalimentare,scelte economiche e di-ritti dei consumatori".Si sta lavorando per co-struire un dibattito cheillustri le posizioni de-gli agricoltori, degli in-dustriali, dei produtto-ri dei prodotti Drag, delsettore della distribu-zione sia nazionali che

esteri.Questa giornata saràconclusa dai rappre-sentanti della ComunitàEuropea e del Ministe-ro dell'Agricoltura.Sia la Provincia di Cre-mona sia Coop Lom-bardia vogliono, con que-sto appuntamento, for-nire l'occasione di unacrescita ragionata e de-mocratica della infor-mazione dei cittadiniche oggi, nel mondo glo-balizzato, è l'antidotoper mantenere il gover-no dell'uomo sui processitecnologici, sui loro ef-fetti sul genere umanoe sull'ambiente nel mon-do.

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CONSUP•10 13

Osteoporosi? Ora si curaiagnallisi

Terapia

di Giovanni Padovani

La carne non serve, an-zi le proteine animali so-no nemiche del calcio:co-sì come l'alcol, il calle ein parte il fumo. Per far-si le ossa sono utili in-vece il latte e lo yogurtanche magri, mandorlee nocciole e (è molto im-portante ricordarlo, con-siderate le virtù com-plessive del cibo verde)radicchio, indivia, car-ciofo, spinaci, more, lam-poni e arance. Anche uncostante esercizio fisicoha dimostrato di proteg-gere dall'osteoporosi, lamalattia 'delle ossa di ve-tro' che in età avanzataprovoca un enorme nu-mero di fratture.

Una alimentazione ric-ca di calcio e il movimentofisico aiutano le ossa (tragrandi e piccole ne ab-biamo 205) soprattuttonel periodo in cui il pro-cesso di formazione è an-cora attivo. In lunghez-za, infatti, le ossa cre-scono soltanto fino a 16-18 anni ma la loro den-sità continua a crescerefino a 30-35 anni Primadi questa epoca dunqueè possibile 'accumulareOSSO', cioè sviluppare at-traverso le proprie scel-te di vita uno scheletropiù o meno resistente.

Ma anche dopo i cin-quant'anni - quando gliuomini e soprattutto ledonne cominciano inevi-tabilmente a perdere os-so (l'osteoporosi è pre-valentemente femmini-le:colpisce un uomo ogni4 donne) - un modo cor-retto di mangiare e unbuon esercizio fisico so-no straordinariamenteutili. La prova? Le for-me più leggere di ma-lattia vengono control-late dagli specialisti sen-za farmaci ma semplice-mente correggendo l'ali-mentazione e incremen-tando l'attività fisica.Queste sono abitudini,dunque, che nessun over-50 deve dimenticare.

La mancanza di preven-zione non è l'unico segnoche l'osteoporosi è tutto-ra poco conosciuta. Il dot-tor Sergio Ortolani, se-

gretario nazionale dellaLega Osteoporosi e re-sponsabile del Centro perlo studio del metaboli-smo osseo dell'IstitutoAuxologico Italiano, di-chiara: •\lel 1998 sonostate effettuate in Lom-bardia 60.000 densito-metrie o MOC (minera-lometria ossea compute-rizzata), l'esame che rap-presenta il metodo di ri-ferimento per la diagno-si dei osteoporos i. Mainregione ci sono oggi piùdi due milioni di donnein menopausa e nel 25-30% dei casi, per un to-

tale di almeno 600.000individui, il rischio dit'ratture da osteoporosi ègrave. Di fronte a questodato, 60.000 esami al-l'anno sono pochi. Pos-siamo ritenere inoltreche molti siano richiestida donne che in realtànon ne hanno bisogno›,.

Capire se e quando con-viene sottoporsi allaMOC è uno dei capitolifondamentali della stra-tegia anti-osteoporosi.Questa malattia infattinon dà sintomi. Le ossache perdono consistenza

conservano la loro formae non sempre danno do-lore: eventuali sofferen-ze, inoltre, non si distin-guono facilmente daquelle dell'artrosi. Perquesto motivo l'unico mo-do per scoprire una even-tuale osteoporosi è il ver-detto della MOC: ma chideve fare l'esame e quan-do?

Le donne ch e hanno avu-to una menopausa pre-coce, quelle cui è statoasportato l'utero, chi hafatto cure di cortisone perpiù di 3 mesi, chi soffredi malattie della tiroideodi malassorbimento in-testinale, chi ha avutofratture 'sospette' (cioètroppo facili) e più gene-ralmente le donne chehanno un fisico gracile eche hanno fatto una vi-ta sedentaria: costoro so-no più esposte alla ma-lattia delle ossa di vetroe dopo i cinquant'annidovrebbero fare di con-seguenza una MOC dicontrollo. Per le altre don-ne l'esame viene consi-gliato dopo i 65 anni, pergli uomini dopo i 70. Sequeste indicazioni fos-sero discusse con il me-dico di famiglia e se tut-te le persone che appar-tengono a una 'categoriaa rischio' si sottopones-sero a un esame di con-trollo, molti casi di osteo-

Colpito un uomo ogni quattro donne. Una malattia ancora poco conosciutae quindi senza possibilità di cure preventive. Il ruolo dell'alimentazione

LA MOC: DOVE E COMEGli esami MOC sono disponibili in strutture pub-bliche oppure in strutture private ma accredita-te. Non cambia dunque il costo dell'esame che,per le persone non esenti dal ticket, è di 70.000lire. A queste occorre aggiungere tra le 25 e le50.000 lire per gli esami di laboratorio, necessa-ri ogni volta che l'esame radiologico ha rilevatola presenza di osteoporosi.

Il problema è nelle liste di attesa. Le valutazioniufficiali dichiarano per la Lombardia una mediadi 19 giorni di attesa: nelle strutture più noteperò, l'esame viene fissato attualmente dopo 40-60 giorni dal momento della prenotazione. Si trat-ta di un tempo ancora troppo lungo anche se quel-la di osteoporosi non è una diagnosi urgente.

Dove rivolgersi? Per la qualità dell'esame e perla precisione del referto non ci sono differenze, inuna città come Milano, tra ospedali pubblici e pri-vati. Ma in ogni caso è meglio rivolgersi a unastruttura che non ha soltanto la MOC ma che se-gue i malati: il fatto che l'ambulatorio diagnosti-co sia affiancato da un centro di cura è una ga-ranzia di qualità,

porosi verrebbero sco-perti per tempo e po-trebbero essere curatimeglio.

Da almeno 10 anni a que-sta parte l'osteoporosi èinfatti una malattia 'cu-rabile'."Non soltanto nelsenso", precisa Sergio Or-tolani, "che con i farma-ci si può riuscire a ral-lentare fortemente o abloccare la diminuzionedi densità ossea, ma inalcuni casi anche a in-durre l'organismo ad'ag-giungere' osso, resti-tuendo allo scheletro par-te della solidità perdu-ta.Non solo: attualmenteabbiamo a disposizionemolti tipi di farmaci chelo specialista può adat-tare alle diverse situa-zioni. Non si deve di-menticare mai,però,chequella dell'osteoporosi ènecessariamente una te-rapia 'cronica', da porta-re avanti per tutto il re-sto della vita".

Diventa particolarmen-te importante, di conse-guenza, il problema delcosto dei medicinali. At-tualmente vengono con-siderati in fascia A, quel-la totalmente gratuitaper i pazienti, i farmaciprescritti a chi ha già su-bito una frattura daosteoporosi.Questa scelta si prestaa qualche critica: vi pos-sono essere persone chenon hanno ancora avu-to fratture ma con osteo-porosi in fase avanzata.In questi casi la cura puòrichiedere un costo mol-to alto, fino a 80-90.000lire mensili.Altre soluzioni sarebbe-ro auspicabi I i: per esem-pio un criterio diagno-stico più largo per forni-re gratuitamente il me-dicinale oppure l'am-missione di alcuni far-maci per l'osteoporosi al-la classe B, quella in cuila spesa viene suddivisatra paziente e ServizioSanitario.

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IlakooAssegnata la Borsadi studio "W. Silvestri"

Guido GalardiPresidente diLegacoop LombardiaMilena Pedretti, tecnico

di laboratorio biomedicodegli Spedali Civili di Bre-scia, è l'assegnataria, agiudizio unanime degliesperti, della Borsa di Stu-dio W. Silvestri che CoopLombardia devolve, ormaida 10 anni, a favore del-la ricerca sul cancro.Il premio è stato conse-gnato da Silvano Ambro-setti, Presidente di CoopLombardia.È stata, questa, l'occasio-ne per apprendere diret-tamente come vengono

utilizzati i fondi devoluti,e quali siano i risultati ot-tenuti con il prosieguodel-le ricerche di laboratorio.Il prof. P. G. Grigolato, ti-tolare della Cattedra diIstologia e Anatomia Pa-tologica dell'UniversitàStatale, Cattedra di Me-dicina, ha consegnato adAmbrosetti la raccolta del-le tesi elaborate, negli an-ni, dalle borsiste Coop.Successivamente il Pre-sidente ha visitato il pun-to vendita di Via Corsica.

R- E.

La direzione regionale di Le-gacoop Lombardia ha elet-to Presidente Guido Calar-di. Nato a CastelnuovoVal di Cecina (PI) il 13gennaio 1950 Galardisuccede a Silvano Am-brosetti eletto presiden-te di Coop Lombardia. Èconsigliere regionale dal1990, eletto nel collegiodi Milano e fa parte del-le Commissioni Svilup-po economico, Cultura, -

Informazione e forma-zione professionale, Com-mercio, Turismo, Sport eGiovani.Dal 1992 al 1994 ha ri-coperto la carica di as-sessore regionale alla for-mazione professionale;istruzione Lavoro; Agri-coltura e foreste; Indu-stria e artigianato.Dal 1985 al 1990 è sta-to Consigliere comuna-le a Col ogno Monzese.

Brescia

Anziani 2000: un convegnoorganizzato alla CattolicaProsegue sotto i migliori auspici la collaborazione, or-mai collaudata, tra l'Università Cattolica del SacroCuore di Brescia, Corso di Laurea in Scienze dell'E-ducazione, ed il Centro sociale Coop Lombardia, af-fiancato dal Comitato soci.Nell'austero scenario dell'Aula Magna dell'Ateneo, al-cuni tra i più qualificati esperti italiani ed europei ditematiche inerenti la terza età hanno confrontato leloro ricerche ed i loro studi sul sovraccarico psicologi-co che viene a determinarsi nelle famiglie dove è, pur-troppo, presente un proprio caro affetto da demenzasenile lAlzheimer) o dove esistono uno o più anzianisolo parzialmente autosufficienti.Questa tematica di grande attualità sociale era statarichiamata, in più di un intervento, nel corso dei la-vori dell'ultima assemblea generale dei soci, svoltasia Milano prima dell'estate.Felice Romeo del Consorzio Light e Gianfranco Pise-ri, consigliere d'amministrazione di Coop Lombardia,hanno confrontato ciò che la Legacoop sta attuando alivello di esperienze concrete, confrontandosi, così, indiretta con altre iniziative ritenute, dagli organizza-tori del convegno e dagli specialisti, di eccellenza.Dagli amministratori bresciani presenti è giunto il ri-chiamo a non voler più considerare l'anziano solo co-me un problema, ma anche come una risorsa sullaquale molti segmenti della nostra società basano spez-zoni consistenti del loro agire.Alla giornata di studio hanno presenziato alcuni sociche, dagli spunti ricevuti, trarranno linfa per iniziati-ve. non routinarie, a favore degli anziani,Ritenendo che la sede fosse quella più adatta, all'a-pertura della sessione pomeridiana dei lavori il Cen-tro sociale, il Comitato soci ed il Circolo culturale pen-sionati, coautori, assieme alla Cattedra di Scienze del-la Formazione dell'Università Cattolica, della mostra"Fili d'Argento a Colori" hanno donato alla Pinacote-ca dell'Età Evolutiva " A. Cibaldi" di Rezzato i disegnioriginali dei bambini bresciani che hanno raffiguratoi loro nonni.Uordinario della cattedra, prof V. Cigoli, affiancato dalprof. G. C. Tamanza e dalla tesísta C.Dall'Asta, ha ri-chiamato i perché del lavoro ed il successo ottenutonell'Anno Internazionale dell'Anziano dall'iniziativache testimonia l'interesse della cooperativa a favoredel mantenimento dei rapporti intergenerazionali edella trasmissione 'del bagaglio di valori intrinseco al-l'azione cooperativa stessa,'

Renato Bandera

Arcore

Tutti i gusti sono giustiSi è svolta presso l'Aula magna della scuola mediaStoppani di Arcore la conferenza di presentazione delprogetto formativo: "Tutti i gusti sono giusti: labora-torio di cucina multietnica". Alla presenza di molti in-segnanti e genitori l'assessore alla pubblica istruzio-ne, Claudio Fontana, ha presentato il percorso pro-mosso insieme a Coop Lombardia e alla CooperativaPandora che coinvolgerà le scuole elementari di Ber-nate, di Monginevro e due classi della scuola mediaStoppani. Uiniziativa si articolerà in un laboratoriopratico di cucina multietnica con gli alunni e un cor-so per insegnanti e genitori, sul cibo per i bambini. Co-me ha ribadito Guido Battistini. Presidente del Co-mitato Soci di Arcore/Villasanta, il progetto rappre-senta il secondo intervento nelle scuole diArcore e vuo-le essere più ampio e più esteso dello scorso anno e peril numero di argomenti trattati e per il maggior nu-mero dì classi coinvolte.Hanno collaborato alla fase di progettazione anche ledirigenti scolastiche delle scuole interessante, Elvira

Cretella per il circolo didattico e Vera Castaldini perla scuola media Stoppani.Sono intervenute Valeria Malvicini, Presidente dellaCooperativa Pandora, che ha illustrato i numerosi per-corsi didattici realizzati ogni anno da Coop nelle scuo-le di ogni ordine e grado e Maria Rosaria Lacelli, as-sistente al settore soci, per l'illustrazione nel dettagliodel progetto. Entusiasti anche i genitori e gli insegnatipresenti che hanno potuto degustare un primo as-saggio di cucina multietnica partecipando a fine se-rata ad un dopocena cinese.L'appuntamento per tutti è nei prossimi mesi con i la-boratori pratici di cucina per adulti e bambini.

Maria Rosaria Lacelli

Peschiera, Opera, Voghera

I più piccini a teatroIl fascino di una antica, emozionante fiaba e la magi-ca atmosfera del teatro hanno provocato forti emozio-ni a circa un migliaio di piccolissimi e piccoli scolarettidelle scuole materne e delle prime classi elementaridi Peschiera Borromeo, di Opera e di Voghera.I locali Comitati soci hanno, infatti, ricercato la colla-borazione delle Amministrazioni e dei Circoli Didat-tici per allestire iniziative che in qualche modo ricor-dassero l'inizio dell'anno scolastico e le festività diSant'Ambrogio e del Natale.Che cosa, dunque, di più allettante dello stare tutti as-sieme, amichetti di classe, insegnanti e soci Coop, neiteatri di ciascun centro urbano? Detto, fatto! Ingag-giata la cooperativa del Teatro del Telaio di Brescia, atainbur battente e con buona dose di "fattore sorpre-sa", si sono organizzate le tre giornate.I piccoli spettatori hanno rumorosamente mostrato digradire la messa in scena di" Cappuccetto Rosso" purse l'interpretazione dei vari personaggi della fiaba deifratelli Grimm è affidata ad un solo attore che si mol-tiplica sulla scena. L'evolversi della trama produce uncoinvolgimento crescente nei bambini, tanto che lospettacolo assume la connotazione dell'interattività edell'immedesimazione nel personaggio più indifeso.I soci organizzatori hanno avuto il plauso degli As-sessorati, dei genitori ma, soprattutto... i sorrisi deibambini che hanno dimostrato di gradire anche i per-sonaggi reali sulla scena e non solo quelli virtuali deivideogiochi,A gennaio, per la Befana, sarà replicata la fiaba per ibambini di Pavia e del quartiere S. Polo di Brescia.

Cinisello Balsamo

Tutto ciò che sappiamosulle cooperativeDa Istituto Tecnico di Cinisello Balsamoclasse 5" B PeritiCooperativa — Società... Alle soglie del 2000, moltepersone non conoscono ancora la differenza tra que-ste due grandi organizzazioni, ed è per questo che Coop

Lombardia ha deciso di proporre un corso presso il no-stro istituto, l'ITCS Parco Nord, il quale ha contribui-to alla realizzazione di questa iniziativa. Il corso te-nuto da Maria Rosaria Lacelli, assistente al settoresoci e consumatori di Coop Lombardia, è stato suddi-viso in diverse lezioni. Durante la prima abbiamo ana-lizzato la definizione del termine cooperativa e le suediverse tipologie. Da quanto detto, abbiamo appresoche la cooperativa, approvata dal =E congresso del-l'Alleanza Cooperativa, è un'associazione autonomadi individui che si uniscono volontariamente per sod-disfare i propri bisogni economici, sociali e culturali ele proprie aspirazioni attraverso la creazione di unasocietà di proprietà comune e democraticamente con-trollata. Quindi la cooperativa potrebbe essere para-gonata ad un'ampia famiglia all'interno della qualeogni socio, che ha diritto al voto, vi aderisca volonta-riamente e liberamente e prestando il proprio lavorosia all'interno dell'azienda, sia all'esterno. In effetti,uno degli scopi della Coop, oltre a produrre utili persoddisfare gli interessi economici, sociali e culturalidei soci utenti e lavoratori, a differenza della societàdi capitali, che hanno come unico fine produrre utiliper valorizzare il capitale di rischio, è quello di edu-care, formare ed informare il consumatore sia sugliobiettivi dell'azienda, sia per ciò che riguarda i pro-dotti presenti sul mercato. Questo corso ci è servito inmodo particolare, in quante frequentando un indiriz-zo tecnico, tutte le informazioni raccolte ci hanno aiu-tato e ci aiuteranno ad affrontare il mondo del lavoroe soprattutto a comprendere le strutture della Coo-perativa e le funzioni che ogni soggetto ha all'internodi essa.Ringraziamo Coop Lombardia per l'opportunità che ciè stata concessa.

Milano

Fili d'argento a coloriÈ stata allestita presso la scuola media Verga di Mi-lano in via Asturie, 1 la mostra bresciana sul rappor-to bambini e nonni. L'inaugurazione è avvenuta conla presenza della direttrice scolastica Daniela Gior-getti, e della dottoressa Chiara Dall'Asta che ha pre-sentato l'analisi dei disegni dei bambini, insieme alPresidente del Comitato Soci di Milano Omato/Livi-gno/Arezzo, Giampaolo Bianchi, e Valeria Malvicini,Consigliere di Amministrazione di Coop Lombardia.Gli alunni della scuola media hanno seguito l'esem-pio dei bambini bresciani ripetendo il percorso di de-scrizione del rapporta con i loro nonni attraverso larealizzazione di loro disegni.Un successo che si ripete in ogni riedizione della mo-stra forse per l'importanza dei soggetti: i nonni e tut-ti gli affetti di cui sono da sempre circondati.

M. R. L.

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15 giorni - viaggio di a/r; pensione completa + bevande, pranzo del 15°giorno, assistenza

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