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Page 1: 20121107NA38-Dorso1M

Il nuovo percorsodi una delle garemigliori del mondo

Il tracciato

Cambiare significa crescere,evolversi, superare i propri li-miti. La Turin MarathonGran Premio La Stampa, conil passare degli anni, l’ha fattotante volte. Ma in questo pe-riodo non aveva mai toccatouna cosa: il percorso. E inve-ce, in vista dell’imminente26esima edizione, il tracciatocambia pelle.

Lo studio è durato sei mesi:intere settimane a capire co-me e dove si poteva snodare, amisurare ogni singolo centi-metro, perché poi alla fine la

somma deve sempre fare 42,195chilometri. Pronti via, ed eccola prima variazione. L’abitudineera vedere il fiume di gente ini-ziare la sua fatica da piazza Ca-stello, ora sostituita dal salottoper eccellenza della città, piaz-za San Carlo. E qui inizia il bel-lo: via Roma, via Po, lungo PoDiaz, corso Cairoli, corso Vitto-rio Emanuele e corso MassimoD’Azeglio. Uscendo da Torino, ilprimo dei quattro comuni del-l’hinterland che si incontra èMoncalieri, seguito poi a ruotada Nichelino, Grugliasco e Col-legno. In città si rientra attra-verso corso Francia, dal quale

parte la seconda porzione delpercorso, che si snoda ancora inpiazza Rivoli, corso Castelfidar-do, corso Mediterraneo, corsoRosselli, corso Galileo Ferrarise nuovamente in corso VittorioEmanuele. Poi il rush finale:corso Re Umberto, corso Tura-ti, via Sacchi, piazza Carlo Feli-ce e via Roma, con degna con-clusione in piazza Castello.

La Turin Marathon è consi-derata una delle più importantimaratone del mondo, e questonon è un caso. C’è una certifica-zione da parte della Iaaf (la fe-derazione internazionale di at-letica leggera), che l’ha eletta

come Road Race Gold Label nelcalendario Aims, ovvero comemaratona top nel panoramamondiale. Un «sigillo» che arri-va da lontano, che sottolinea illavoro a 360 gradi che viene fat-to ogni anno anche attorno al-l’evento stesso.

Lo staff della maratona tori-nese infatti, solo per promuo-mere la manifestazione, negliultimi 12 mesi è stato in 96 cittàtra Italia e resto del globo, arri-vando fino a Washington, Cope-naghen, Lione, Stoccolma, Pra-ga, Barcellona, Berlino, Londra,Parigi, Rotterdam, Roma, Ve-nezia e moltissime altre ancora.

La federazioneinternazionaledi atletica ha conferitoalla prova torineseil «Gold Label»il sigillo che spettaalle grandi maratone

La partenzadel 2011

Oltre 3.200partenti

in unagiornata

memorabileper la città,

toccata ancheda Stratorino

e «JuniorMarathon»

L’attesa

Le interviste

Centimetri - LA STAMPA

ARRIVOpiazza

Castello

PARTENZA piazza

San Carlo

corsoFrancia

corsoMediterraneovia Tirreno

via Costa corso Torino

strada Antica di Grugliasco

corsoMassimo d’Azeglio

corsoVittorioEmanuele II

corsoGalileoFerraris

corso Unità d’Italia

corso Unione Sovietica

corsoSiracusa

corsoRosselli

corsoTazzoli

corsoAgnelli piazza

Bengasi

via Sestriere

via Torino

via XXV Aprile

via Po

via Roma

MONCALIERI

GRUGLIASCO

NICHELINO

COLLEGNO

Torino

Il percorso

ENRICO ZAMBRUNO

15novembre

Ore 20: festa di inaugurazionedella «casa» della maratona

alla Cascina La Marchesa,corso Regina Margherita 371

“Siamo una cittàche fa grandi cosecon pochi soldi”Luigi Chiabrera è al verticedi Turin Marathon fin dallarinascita della manifestazio-ne. Negli anni l’ha vista cre-scere, cambiare pelle.

Che maratona sarà quelladel18novembre?

«Nuova, perché la variazio-ne del percorso è qualcosadi storico e straordinario.Questo tracciato ha un van-taggio: dà la possibilità allagente di vedere i corridoriben cinque volte, dato chegli atleti andranno a toccareangoli della città mai rag-giunti. E anche per chi corresarà un bello spettacolo.Andremo nel cuore della

Crocetta, ad esempio, pas-sando a fianco delle meravi-gliose ville al suo interno».

Che cosa la spinge ogni annoadorganizzareuneventocosìcomplesso?

«La passione e la voglia di mi-gliorare. Questa è una marato-na difficile, siamo in una cittàpiccola, dove si fanno grandicose ma con pochi soldi. Dopol’annullamento della maratonadi New York, abbiamo presouna decisione importante,stando vicini a coloro che si so-no allenati per andare a corre-re nella Grande Mela. E cosìabbiamo mantenuto il prezzod’iscrizione a 50 euro, anziché

80, e c’è una bella differenza.Per tutti, lo voglio sottolineare:non solo per coloro che dove-vano correre negli Stati Uniti».

Questa sarà una maratonamolto tecnologica. Da dovenasce l’esigenza?

«Dalla necessità. La Rai ci hadetto che la diretta l’avremmodovuta produrre noi, e così cisiamo subito attivati. In novemesi abbiamo fatto delle ricer-che per effettuare le ripresesenza elicotteri, in modo da ab-bassare i costi di produzione,cercando di dare delle visionipiù interne della gara».

Il suosogno?«Abbattere i costi della sanità

in Piemonte grazie alla praticasportiva. Se tutti insieme ciimpegniamo a far sì che la gen-te partecipi alle manifestazio-ni, possiamo farcela. Più si fasport e più si sta bene».

Due fotografie del passatochemaidimenticherà?

«La prima è Stefano Baldiniche arriva secondo nel 2001 erisorge. Sembrava finito: èandato a vincere le Olimpiadidi Atene. La seconda è Eveli-na Christillin che, a Torino edin italiano, sempre nel 2001parla al congresso interna-zionale delle maratone. L’uni-co, nella storia, organizzatonel nostro Paese». E. Z.]

L’organizzatoreLuigi Chiabrerapresidentedi «TurinMarathon»

“La maratonapromuoveil turismo a Torino”La Turin Marathon non è sol-tanto un grande evento sporti-vo. Grazie al suo appeal, la cor-sa che attraversa le vie del ca-poluogo piemontese ormai è di-ventata un traino anche per tut-te le attività di promozione del-la città. «Negli ultimi anni laTurin Marathon è cresciutamolto grazie anche alla parteci-pazione di atleti di caratura in-ternazionale. A mio parere, ilgrande salto di qualità è statosoprattutto a ridosso dell’Olim-piade invernale del 2006 – spie-ga Franco Ferraresi, vicediret-tore per Turismo e Sport dellaRegione Piemonte- . In aggiun-ta, l’interesse come valore

sportivo ha raggiunto il massi-mo livello nell’anno passato,quando ha ricevuto l’etichettadi “gold race” da parte dellaIaaf, un motivo d’orgoglio per ilpatron Chiabrera, ma ancheper il territorio che ha sempresostenuto l’evento». E negli an-ni a venire, si aprono prospetti-ve ancora più rosee: l’investitu-ra di Torino come Capitale Eu-ropea dello Sport per il 2015 da-rà ancor più visibilità ad unamanifestazione diventata or-mai un appuntamento ricor-rente, cerchiato con il circolettorosso dagli appassionati di po-dismo. Ma non solo. «C’è anco-ra da lavorare, ma la maratona

38 .SPECIALELASTAMPAMERCOLEDÌ 7 NOVEMBRE 2012