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L’IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE
Università degli Studi di Napoli FEDERICO IIFacoltà di Ingegneria
LABORATORIO DI CANTIEREa.a. 2010-11
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IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE
L'insieme dei componenti elettrici, installati all'internodella recinzione di cantiere, elettricamente associati
in modo da rendere disponibile l‟energia elettrica atutti gli apparecchi utilizzatori del cantiere,costituiscono, secondo la guida CEI 64‐17,l'impianto elettrico di cantiere.
Tali impianti sono soggetti alle prescrizioni riportatenella sezione 704 della Norma CEI 64-8, che siapplicano sia agli impianti fissi sia agli impianti movibili o trasportabili ad esclusione degli
apparecchi utilizzatori .L‟impianto ha in genere una vita breve, appare conl'inizio dei lavori e scompare quando questi sonoterminati con il recupero, per un successivo riutilizzo,di gran parte dei componenti e delle attrezzature.
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IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERELa funzionalità e la consistenza dell'impianto elettricosono funzione della durata e delle dimensioni del cantieree pur non essendo richiesto dal DM n. 37/2008 nessuntipo di progetto, è sempre consigliabile, almeno per icantieri di dimensioni considerevoli, approntare unadocumentazione completa delle principali caratteristichedell'impianto, costituita da:
schemi dei quadri ;dimensionamento protezione e posa delle condutture; misure di protezione dai contatti diretti e indiretti ; schema dell'impianto di terra.
Nei cantieri gli impianti fissi sono costituiti dalleapparecchiature che comprendono gli apparecchi di comando, di protezione e di sezionamento principali .Gli impianti a valle sono considerati come impiantimovibili o trasportabili.
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L‟impianto va realizzato nel rispetto delle Norme 64-8/7,64-17 e delle prescrizioni applicabili ai singoli componentidell‟impianto, considerando non solo la conformità dei
singoli componenti alle norme vigenti, ma anche la loroidoneità al tipo alle condizioni di servizio e al loro stato dimanutenzione. In particolare gli impianti elettrici dacantiere, sia fissi che movibili o trasportabili, ad
esclusione degli apparecchi utilizzatori, sono soggetti alleprescrizioni della sezione 704 della norma CEI 64-8, chesi riferiscono ad impianti temporanei destinati a: lavori di costruzione nuovi edifici; lavori di riparazione, trasformazione, ampliamento o
demolizione di edifici esistenti; costruzione di strade, viadotti, parchi, canali,teleferiche, ecc.;
lavori di movimentazione o escavazione di inerti,pietre e ghiaie;
interventi di manutenzione in banchina e dicostruzione navale.
IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE
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Agli impianti elettrici dei locali di servizio di un cantiere,uffici , spogliatoi , sale riunione, mense, dormitori , servizi
igienici , officine meccaniche, si applicano le normegenerali delle parti da 1 a 6 della Norma CEI 64-8.Ogni componente dell‟impianto elettrico di cantiere deveavere un grado di protezione adeguato in relazione allecondizioni d’impiego.
In particolare la protezione contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi deve essere:- non inferiore a IP44, se l‟utilizzazione avviene inambiente chiuso;- non inferiore a IP55, ogni qual volta l‟utilizzazioneavviene all‟aperto con la possibilità di investimenti daparte di getti d‟acqua.
IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE
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L„impianto deve essere allestito da personale qualificato eabilitato. Al termine l‟installatore deve redigere laDichiarazione di Conformità (DiCo), ai sensi dell‟art.7DM 37/08, allegando, obbligatoriamente, i seguentielaborati: schema dell‟impianto realizzato, il c. d. schema
elettrico unifilare; relazione con le tipologie dei materiali utilizzati; copia del certificato di riconoscimento dei relativi
requisiti tecnico-professionali, la c. d. visura della
Camera di Commercio; documentazione attestante l‟effettuazione delle
verifiche strumentali degli interruttori automatici edifferenziali, e della dispersione dell‟impianto di messaa terra e dell‟eventuale impianto di protezione contro lescariche atmosferiche.
IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIEREDICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ
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IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIEREDICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ
Con il rilascio della DiCo viene omologato anche
l‟ impianto di terra, poiché
l‟installatore nei luoghi di
lavoro assume il ruolo di facente pubbliche funzioni aisensi del DPR 426/01.Il datore di lavoro deve inviare, entro 30 giorni dallamessa in esercizio, copia della DiCo all‟ ISPESL adall‟ ARPA /ASL territorialmente competenti.Per l‟impianto elettrico di cantiere, anche se di nuovarealizzazione, non ricorre l‟obbligo della redazione delprogetto e del rilascio del certificato di collaudo, in
quanto ricade nell‟ambito legislativo della fornituraprovvisoria di energia elettrica.Senza la DiCo l‟impianto non è agibile e, pertanto, nonutilizzabile.
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Le responsabilità dell’impianto elettrico, in relazionealla funzione ricoperta nell‟ambito del cantiere, in linea dimassima sono così individuate: installatore relativamente alla scelta e
l‟ installazione dei quadri che devono essereopportunamente coordinati con le apparecchiature amonte e a valle e le condutture compresi i dispositivi di
sezionamento e protezione; costruttore dei quadri relativamente al rispettodelle caratteristiche e delle prove richieste dallenorme CEI EN 60439-1 e 60439-4;
montatore (es. imprese di noleggio e posa dei
macchinari) e utilizzatore finale (capocantiere)relativamente ai circuiti terminali di collegamentodelle macchine ai rispettivi quadri;
datore di lavoro , capocantiere e responsabile
della sicurezza relativamente alle macchine fisse,ed alle apparecchiature portatili o trasportabili.
RESPONSABILITÀ
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IP0X Nessuna protezione
IP1XProtetto contro corpi solididi dimensioni superiori a 50mm
Protetto contro l’accesso con il dorsodella mano
IP2XProtetto contro corpi solididi dimensioni superiori a 12mm
Dita o oggetti simili di lunghezzainferiore a 80 mm
IP3XProtetto contro corpi solididi dimensioni superiori a 2,5mm
Attrezzi, fili e simili di diametro ospessore superiore a 2,5 mm
IP4X Protetto contro corpi solididi dimensioni superiori a 1mm
Fili o strisce di spessore superiore a1,0 mm
IP5X Protetto contro la polvere La polvere entrante non impedisce il
funzionamento dell’apparecchiatura
IP6X
Totalmente protetto contro
la polvere Nessun ingresso di polvere
CLASSE DI PROTEZIONE IPAlla sigla IP seguono 2 cifre ed eventualmente unalettera il cui significato è il seguente:1a cifra: protezione contro la penetrazione di corpi
solidi e contatto con parti pericolose
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CLASSE DI PROTEZIONE IPlettera addizionale (opzionale) : protezione controgli urti
A protetto contro il dorso della manoB protetto contro il dito
C protetto contro un attrezzo
D protetto contro un filo
H apparecchiatura ad alta tensione
M provato contro gli effetti dannosi dovuti all’ingressodell’acqua con apparecchiatura in moto
S provato contro gli effetti dannosi dovuti all’ingressodell’acqua con apparecchiatura non in moto
W adatto all’uso in condizioni atmosferiche specificate
lettera supplementare (opzionale) : protezione delmateriale
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IP : indice di protezione3 : protetto contro l'ingresso di corpi solidi superiori a 2,5
mm4 : protetto contro gli effetti degli spruzzi d'acquaD : protetto contro l'accesso con un filoW: adatto all'uso in condizioni atmosferiche specificate.
Codice IP 34DW
ESEMPIO CLASSE DI PROTEZIONE IP
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ALIMENTAZIONE
L‟impianto elettrico di cantiere, in funzione dei carichiprevedibili e delle misure di protezione contro i contattiindiretti e contro le sovracorrenti, può essere alimentatocon varie modalità: da una rete di alimentazione a bassa tensione
(sistema di I categoria); da una rete di alimentazione in alta tensione (sistema
di II categoria); mediante autoproduzione con gruppi elettrogeni; dall‟ impianto esistente nei casi di piccoli cantieri.
L‟alimentazione viene inoltre definita in funzione delsistema di conduttori attivi (monofase o trifase) e delmodo di collegamento a terra.
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ALIMENTAZIONE DA RETE PUBBLICA A BASSATENSIONE
Nella maggior parte dei cantieri l'alimentazione è fornitadirettamente in bassa tensione dall'ente distributore consistema TT con l‟ impianto di terra elettricamenteindipendente da quello della cabina MT dell‟entedistributore. La fornitura può essere:
• monofase (fase-neutro) 230 V, 50 Hz fino a 3-6 Kw;
• trifase con neutro 230/400 V, 50 Hz da 10 Kw fino adoltre 30 Kw.
ALIMENTAZIONE DA RETE PUBBLICA A MEDIA
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ALIMENTAZIONE DA RETE PUBBLICA A MEDIATENSIONE
Nel caso di cantieri di grandi dimensioni può esserenecessario alimentare l'impianto in media tensione conuna propria cabina di trasformazione. Il collegamento aterra viene effettuato secondo il sistema TN-S, cheprevede un impianto di terra unico con le massedell'impianto di cantiere collegate, per mezzo di un
conduttore di protezione, all'impianto di terra dellacabina di trasformazione.
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In zone non servite dal distributore pubblico l‟impiantoelettrico di cantiere può essere alimentato da gruppo
elettrogeno. Per potenze medie o elevate, i gruppielettrogeni trifase rendono disponibile il centro stella ed ilrelativo collegamento a terra viene in genere effettuatosecondo i sistemi TN-S, come per le cabine ditrasformazione. Se i gruppi elettrogeni sono di potenzalimitata, (monofase) e alimentano un solo apparecchioutilizzatore, la protezione contro i contatti indiretti si può
ALIMENTAZIONE CON GRUPPO ELETTROGENO
ottenere medianteseparazione elettrica,
cioè senza realizzarealcun collegamentointenzionale a terra dellemasse.
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Passaggio di corrente
elettrica attraverso ilcorpo umano
(elettrocuzione)
Elevate temperature o
formazione di archi
elettrici che possono
provocare incendi o
ustioni
PRINCIPALI RISCHI
RISCHIO ELETTRICO
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RISCHIO ELETTRICO
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È il contatto con parti che normalmente sono in tensione..
CONTATTO DIRETTO
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La protezione contro i contatti diretti può essereassicurata da:
protezione mediante isolamento delle parti attive;protezione mediante involucri o barriere (rimovibili solocon l'uso di una chiave o di un attrezzo);
protezione mediante ostacoli che impedisconol'avvicinamento non intenzionale con parti attive;
protezione mediante sorgenti di energia SELV o PELV,con tensione nominale inferiore o ugualerispettivamente a 50 V c.a. e 120 V c.c..
L'uso dell'interruttore differenziale con Idn non superiore a
30 mA è riconosciuto come protezione addizionale, nonquale unico mezzo, contro i contatti diretti in caso diinsuccesso delle altre misure di protezione. La misura diprotezione mediante allontanamento non è prevista in
cantiere.
PROTEZIONE CONTATTI DIRETTI
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La protezione mediante ostacolipuò essere utilizzata per brevetempo quando non sono
praticabili altre misure. Laprotezione con distanziamento èapplicabile alle linee aeree nude.Poiché i cantieri sono allestitigeneralmente all‟aperto la
norma vieta di eseguire lavori invicinanza di linee aeree ad unadistanza minore di 5 m, tenendoeventualmente presente anchela lunghezza del braccio delle
gru, a meno che, avvertito ilgestore dell‟impianto, non siprovveda ad un‟adeguataprotezione con ostacoli perevitare contatti o pericolosiavvicinamenti ai conduttori dellelinee.
PROTEZIONE CONTATTI DIRETTI
CON A O IN I O
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È il contatto con una parte dell'impianto normalmentenon in tensione, che ha assunto accidentalmente una
tensione pericolosa dovuta a un guasto di isolamento.
CONTATTO INDIRETTO
PROTEZIONE CONTATTI INDIRETTI
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Per proteggere le persone nei confronti dei rischi dacontatti indiretti possono essere utilizzate 3 tipologie:
protezione mediante interruzione automaticadell'alimentazione, qualora la tensione limite dicontatto UL sia limitata a 25 V c.a. e a 60 V c.c.;
protezione mediante componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente; protezione per separazione elettrica, qualora la
sorgente di alimentazione sia un trasformatore diisolamento o una sorgente con caratteristicheequivalenti (500 V, max 50 m). Se
PROTEZIONE CONTATTI INDIRETTI
vengono alimentati più apparecchiutilizzatori le loro masse devonoessere collegate con unconduttore equipotenziale.
PROTEZIONE CONTATTI INDIRETTI
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Il rispetto dei valori della tensione limite di contatto UL,per la protezione mediante interruzione automatica può
essere ottenuto: in un sistema TT, solo mediante l‟utilizzo di dispositivi differenziali ;
in un sistema TN anche con l‟impiego del solointerruttore magnetotermico, previa verificadell‟impedenza dell‟anello di guasto e del tempo diintervento della protezione, che non deve esseresuperiore a 5 s nei circuiti di distribuzione e/o terminaliche alimentano soltanto apparecchi fissi, e a 0,2 s nei
circuiti terminali che alimentano anche apparecchi nonfissi a tensione 230 V verso terra. L‟impiego di undispositivo differenziale nei sistemi TN è comunquegaranzia di maggiore sicurezza.
PROTEZIONE CONTATTI INDIRETTI
PROTEZIONE CONTATTI INDIRETTI
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La protezione per separazione elettrica può essere
applicata a circuiti con prese a spina solo se ciascunapparecchio utilizzatore è alimentato da un trasformatoredi isolamento separato o da un avvolgimento secondarioseparato del trasformatore (per ogni avvolgimentosecondario un solo utilizzatore).
PROTEZIONE CONTATTI INDIRETTI
PROTEZIONE COMBINATA CONTATTI
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ll sistema SELV è riconosciuto dalla norma CEI 64-8come sistema di protezione combinata contro i contatti
diretti e indiretti.Devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:la tensione nominale non deve essere superiore a 50 V
c.a. o 120 V c.c.;
l'alimentazione deve provenire da una sorgente disicurezza:trasformatore di sicurezza (CEI 14-6)sorgente con separazione elettrica equivalentesorgente elettrochimica (... chimica ...)dispositivi elettronici equivalenti.
Non è richiesto l'isolamento delle parti attive se Vnminore o uguale a 12 V.
PROTEZIONE COMBINATA CONTATTI
PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI
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La protezione dalle sovracorrenti si realizza impiegandointerruttori automatici magnetotermici o fusibili.
Le condizioni di pericolosità che si possono verificare sonoil sovraccarico ed il cortocircuito.Il sovraccarico si realizza quando la corrente assorbitain un impianto è superiore a quella sopportabile dal cavonel quale transita. Questo fenomeno deve essere
interrotto in tempi brevi per evitare il rapidodeterioramento dell‟isolante del cavo.Il cortocircuito si verifica quando due o più fasi (oneutro/terra) vengono incidentalmente in contatto tra
loro. Le correnti in gioco possono assumere valoriestremamente elevati e devono essere interrotte in tempibrevissimi.
PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI
PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI
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Nei cantieri non è ammesso utilizzare come protezionecontro i cortocircuiti, dalla linea di alimentazione alquadro generale, l’interruttore limitatore del
distributore. Deve essere previsto, all‟originedell‟impianto, un quadro che comprenda i dispositivi diprotezione principali.Il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti deve
avere caratteristica idonea alle condutture da proteggeree nello stesso tempo consentire l‟avviamento di motoricon corrente di spunto elevata. In quest‟ultimo caso èconsigliabile l‟uso di interruttori con soglia di interventomagnetico da 10 a 20 volte la loro corrente nominale.
Ogni circuito deve essere protetto contro i sovraccarichicon dispositivo incorporato nei quadri. Tuttavia l‟art.473.1.4 della norma CEI 64-8 raccomanda di ometteretale protezione nei circuiti che alimentano apparecchiutilizzatori in cui l‟apertura intempestiva del circuitopotrebbe essere causa di pericolo.
PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI
PROTEZIONE DIFFERENZIALE
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Qualunque siano le misure di protezione prese, inrelazione al sistema di neutro utilizzato, è opportunotenere conto delle maggiori situazioni di pericolo che sipossono presentare in un cantiere edile: contatto diretto a seguito del guasto di isolamento di
un conduttore che non comporta l‟interruzioneautomatica dell‟alimentazione (danneggiamento
meccanico senza cortocircuito); contatto diretto per la rottura dell‟involucro degli
apparecchi utilizzatori portatili o per negligenza delpersonale;
contatto indiretto causato dal guasto di isolamento diun apparecchio di classe I con massa non collegata aterra o per interruzione della continuità del conduttoredi protezione.
In questi casi il dispositivo differenziale è da intendere
come protezione addizionale.
PROTEZIONE DIFFERENZIALE
PROTEZIONE DIFFERENZIALE
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Se si utilizza come interruttore generale un dispositivoprivo di sganciatori contro le sovracorrenti e con la sola
protezione differenziale, differenziale puro, taleinterruttore deve essere protetto con uno o più dispositividi protezione contro le sovracorrenti posti a monte o contutti i dispositivi di protezione contro le sovracorrentiposti immediatamente a valle dello stesso.
PROTEZIONE DIFFERENZIALE
PROTEZIONE IN LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI
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Per luoghi conduttori ristretti si intendono quei luoghilimitati essenzialmente da superfici metalliche o
comunque conduttrici nel quale è probabile che unapersona possa venire in contatto con tali superfici con unampia parte del suo corpo, ed è limitata la possibilità diinterrompere tale contatto.
Luoghi conduttori ristretti presenti nei cantieri sonopiccole cisterne metalliche, interno di tubazionimetalliche, cunicoli umidi, scavi ristretti nel terreno etralicci. Non si considerano luoghi conduttori ristretti ipiani di lavoro sui ponteggi metallici.
Il luogo conduttore ristretto può essere applicabile anchea situazioni in cui l‟operatore è in ambiente ampio ma astretto contatto, su larga parte del corpo, con superficiconduttrici, quali lavori con cinture di sicurezza su
strutture metalliche
PROTEZIONE IN LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI
PROTEZIONE IN LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI
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Gli utensili portatili e gli apparecchi di misura trasportabilio mobili utilizzati in questi luoghi, devono essere
alimentati a bassissima tensione di sicurezza, SELV, odevono essere protetti per separazione elettrica.Per le lampade portatili è ammessa solo la alimentazionea bassissima tensione di sicurezza SELV.Sia il trasformatore di isolamento che il trasformatore di
sicurezza dei sistemi SELV debbono essere tenutiall‟esterno del luogo conduttore ristretto.
PROTEZIONE IN LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI
LE PRINCIPALI NORME CEI PER I CANTIERI
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LE PRINCIPALI NORME CEI PER I CANTIERINel caso l‟impianto di protezione contro le scaricheatmosferiche non sia stato installato, deve conservarsiuna relazione tecnica, redatta da un tecnico abilitatoall‟esercizio della professione che, ai sensi della EN62305/2 CEI 81-10/2 o secondo altre norme di buonatecnica, nella quale è specificato che l‟area del cantierepossa considerarsi autoprotetta contro le fulminazioni.
Le principali norme da seguire sono: CEI 64‐8: impianti elettrici utilizzatori a tensione
nominale non superiore a 1000 V in c.a. e 1500 V ac.c.;
CEI 64‐
17: guida all‟esecuzione degli impianti elettricinei cantieri; CEI EN 60529: gradi di protezione degli involucri; CEI 81‐1: protezione delle strutture dai fulmini; CEI 81.3: valori medi dei fulmini a terra in Italia; CEI 81‐4: valutazione del rischio dovuto al fulmine.
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QUADRO ELETTRICO
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QUADRO ELETTRICOAll‟origine di ogni impianto va installato un quadrocomprendente tutti i dispositivi di sezionamento,
comando e protezione.E‟ comunque ammissibile, in alternativa, che talidispositivi siano contenuti in quadri separati alimentatidal quadro principaleI quadri per la distribuzione elettrica nei cantieri edili di
costruzione e demolizione devono essere conformi allaNorma CEI 17-13/4 del tipo ASC (Assiemati di Serie perCantieri), acquistati già montati, collaudati e certificati dalcostruttore. La norma prevede complicate prove non
effettuabili dai normali quadristi o elettricisti.Sono ammessi quadri diversi dal tipo ASC purchéespressamente certificati, assieme al resto dell‟impiantoelettrico di cantiere, da ditta o impresa abilitata ai sensidell‟art. 3 del DM n.37/08.
QUADRO ELETTRICO
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QUADRO ELETTRICOIl quadro elettrico di cantiere deve avere le seguenticaratteristiche:
flessibilità di impiego e agevole sostituzione deicomponenti; facilità di trasporto e di posa; sopportabilità delle
sollecitazioni; impiego di materiale dimensionalmente normalizzato; idoneo quadro di sicurezza e di protezione pari o
superiore a IP44; installazione in zone ben protette e riparate, facilmente
raggiungibili per consentire comodi e rapidi interventi
nei casi di eventuale emergenza; si eviterà pertanto didepositare, anche provvisoriamente, qualsiasi genere dimateriale che ne ostacoli l‟accessibilità.
QUADRO ELETTRICO
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I quadri ASC devono essere:•costruiti in serie, cioè conformi a un tipo o a un
sistema costruttivo prestabilito, senza scostamenti talida modificare in modo determinante le prestazionirispetto all'apparecchiatura tipo, provata secondoquanto prescritto dalle norme;
• sottoposti alle prove di tipo, che possono essere
condotte dal costruttore o da un laboratorioindipendente;
•corredati di targhe riportanti in maniera indelebile lecaratteristiche e il modello di identificazione.
I quadri ASC devono avere particolari caratteristiche diresistenza meccanica ed alla corrosione, per l'ambiente incui vengono impiegati.
QUADRO ELETTRICO
QUADRO ELETTRICO
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La targa, leggibile ed indelebile, di ogni quadro elettricodeve riportare:nome del costruttore o marchio di fabbrica;designazione del tipo o numero di identificazione;norma di riferimento (EN 60439-4 oppure CEI 17-
13/4);valore nominale della corrente per ciascuna unità,
tensioni nominali e frequenza, tenuta al cortocircuito,gradi di protezione;
condizioni di servizio (solo se speciali);dimensioni;
peso.
QUADRO ELETTRICO
QUADRO ELETTRICO
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I quadri ASC, pronti per essere installati in cantiere, sonocostituiti da un contenitore in materiale isolante, conall'interno, montati e cablati,: dispositivi di protezione contro le sovracorrenti; dispositivi di sezionamento e comando; dispositivi di protezione contro i contatti indiretti; prese e spine.
La norma prevede 6 tipi di quadri ASC diversi perfunzione e dimensioni:1)ASC di alimentazione di entrata e misura;2)ASC di distribuzione principale (In > 630 A);
3)ASC di distribuzione (125
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ASC DI ALIMENTAZIONE DI ENTRATA E MISURAQuest'apparecchiatura, installata sul latoalimentazione e destinata alla connessione
alla rete pubblica ed alla misuradell'energia elettrica consumata nelcantiere, generalmente contiene:• uno scomparto per i mezzi dicollegamento del cavo di alimentazione di
entrata e per l'apparecchiatura di misura;• sistemi di interruzione e di protezionecontro il sovraccarico ed il corto circuitoper il cavo di uscita. Il dispositivo disezionamento onnipolare deve poteressere bloccato in posizione di aperto (conlucchetto o installazione all'interno di uninvolucro serrabile con chiave perconsentire le operazioni di manutenzione
in sicurezza).
ASC Dl DISTRIBUZIONE PRINCIPALE
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ASC Dl DISTRIBUZIONE PRINCIPALEQuest'apparecchiatura è composta da un'unità di entratae da diverse unità di uscita. La corrente nominale deveessere di almeno 630 A.
Ad ogni interruttore del quadro deve essere abbinata unatarghetta con la dicitura della funzione svolta. Per ilcontenimento degli interruttori automatici modulari si può
ASC Dl DISTRIBUZIONE PRINCIPALE
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ASC Dl DISTRIBUZIONE PRINCIPALEfare uso di contenitori anch‟essi modulari costruiti inmateriale isolante autoestinguente ed infrangibile.L‟interruttore deve avere grado di protezione idoneo,
almeno IP44, in qualsiasi condizione d‟uso.L‟ingresso del tubo o dei tubi di adduzione dei cavi deveessere a tenuta, tramite guarnizioni efficienti opreferibilmente pressatubo.È preferibile predisporre l‟entrata dei cavi nel contenitoredal basso. Nei casi in cui sia necessario l‟ingressodall‟alto va previsto un riparo contro la pioggia.Ogni linea in partenza dal quadro generale deve esseresezionabile su tutti i conduttori e protetta sia contro lesovracorrenti che contro i contatti diretti e indiretti . I variinterruttori devono essere predisposti per l‟eventuale
bloccaggio in posizione di aperto, ad esempio mediantelucchetto. Tale precauzione consente l‟applicazione di unacorretta procedura antinfortunistica, evitando la rimessain tensione accidentale delle linee durante le operazioni dimanutenzione delle utenze guaste ed impedendo chequeste possano venire utilizzate in assenza delle dovute
sicurezze.
INTERRUTTORI AUTOMATICI MAGNETOTERMICI
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L‟interruttore automatico, che permette di aprire ochiudere un circuito, svolge anche la funzione diprotezione della linea dalle sovracorrenti poiché dispone
di uno sganciatore termico per la protezione deisovraccarichi e di uno sganciatore elettromagnetico conintervento rapido per la protezione dai cortocircuiti.A valle di ogni punto di consegna dell‟energia va sempreinstallato un interruttore automaticomagnetotermico, il più vicino possibile al punto diconsegna e comunque non oltre 3 m.Non è consentito utilizzare l‟interruttore limitatoredell‟ente distributore per la protezione della linea checollega il contatore di energia al quadro generale.L‟eventuale indicazione per usi domestici o similari riportata sull‟interruttore significa che sono stati costruitie provati per l‟utilizzo da parte di personespecificatamente addestrate e quindi possono essereimpiegati anche nei cantieri e negli ambienti industriali,se dotati delle caratteristiche tecniche necessarie.
INTERRUTTORI AUTOMATICI MAGNETOTERMICI
INTERRUTTORI DIFFERENZIALI
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L‟interruttore differenziale si distingue dall‟interruttoreautomatico per la sua capacità di individuare la presenza
eventuale di una corrente di guasto a terra nel circuito avalle.L‟interruttore differenziale interviene quando riscontrauna differenza tra la somma delle correnti nei conduttori
del circuito che lo attraversano, che supera la correntenominale d‟intervento.L‟interruttore differenziale è efficace, in coordinamentocon l‟impianto di terra, come protezione contro i contatti indirett i.
Al fine di permettere la verifica del funzionamentodell'interruttore differenziale e la sua correttamanutenzione è raccomandata una prova mensile diefficienza tramite l‟azionamento dell'apposito tasto.
INTERRUTTORI DIFFERENZIALI
ASC Dl DISTRIBUZIONE
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ASC Dl DISTRIBUZIONE
Quest'apparecchiatura ècomposta da un‟unità di
entrata e da diverse unitàdi uscita. La correntenominale deve esseresuperiore a 125 A e non
deve superare 630 A. Icavi di uscita possonoessere collegati aimorsetti o alle prese aspina.
ASC DI TRASFORMAZIONE
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ASC DI TRASFORMAZIONE
L‟apparecchiatura ècomposta da un'unità dientrata e puòcomprendere un'unità ditrasformazione bassatensione/bassissima
tensione e,possibilmente, una o piùunità di trasformazionebassa tensione/bassa
tensione.
ASC DI DISTRIBUZIONE FINALE
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ASC DI DISTRIBUZIONE FINALEL'apparecchiatura deve avere unacorrente non superiore a 125 A; ilcavo di alimentazione deve essere
collegato a morsetti o a dispositivi diingresso (connettori). I cavi in uscitapossono essere collegati ai morsetti oalle prese spina. Per queste unità nondeve essere possibile ritardaredeliberatamente il funzionamento deidispositivi di protezione (tempod'intervento).In aggiunta, la protezionesupplementare contro i contattiindiretti, deve essere assicurata da undispositivo a corrente residua(interruttore differenziale) con correntenominale differenziale d'intervento non
superiore a 30mA e che non proteggapiù di 6 prese a spina.
ASC DI PRESA A SPINA
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ASC DI PRESA A SPINAL'apparecchiatura ha una corrente nonsuperiore a 63 A e può essere:•mobile, in grado di essere spostata quando
il lavoro nel cantiere avanza, senza esseremessa fuori tensione;•trasportabile destinata all'uso in luogo incui non è permanentemente fissata; la suacollocazione può variare durante il lavoronello stesso cantiere. Quando deve esserespostata, viene innanzitutto messa fuoritensioneI quadri di presa a spina, devono avere iningresso una spina o un cavo con spina.I cavi in uscita devono essere collegati
unicamente con prese a spina protette controil sovraccarico.Tutte le prese a spina, devono essereprotette da un dispositivo a corrente residua(interruttore differenziale) con corrente
nominale differenziale 30 mA che non neprotegga più di 6.
COMANDI DI EMERGENZA
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COMANDI DI EMERGENZA
Nel cantiere deve essere previsto un dispositivo perl'interruzione di emergenza generale dell‟alimentazione
degli apparecchi utilizzatori per i quali possa esserenecessario interrompere tutti i conduttori attivi pereliminare un pericolo.Il comando d'emergenza, che ha lo scopo di interrompererapidamente l‟alimentazione a tutto l'impianto elettrico,deve essere reso noto a tutte le maestranze e facilmenteraggiungibile ed individuabile.Se il comando d'emergenza è predisposto sul quadro dicantiere, può essere costituito dall'interruttoregenerale del quadro stesso, purché le porte non sianochiuse a chiave, dal momento che deve essere facilmenteraggiungibile.
COMANDI DI EMERGENZA
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Nel caso in cui il quadro sia chiuso a chiave, il comandod'emergenza può essere realizzato con un pulsante afungo all'esterno del quadro, agente direttamente
sull'interruttore generale.
Il comando d'emergenza locale ha la funzione diarrestare movimenti pericolosi di macchine, quali gru,
paranchi, impianti di betonaggio, seghe circolari,betoniere, che devono essere dotate di dispositivo diarresto d'emergenza facente parte dell'equipaggiamentoelettrico a bordo macchina ai sensi della normativamacchine EN 60204-1. Il comando d'emergenza in
cantiere diventa una duplice garanzia in caso di pericolo.
COMANDI DI EMERGENZA
CONDUTTURE
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CONDUTTURELa scelta delle condutture di cantiere va effettuata,infunzione della modalità di posa, tenendo presenti lecaratteristiche ambientali tipiche dei cantieri.
Poiché il tipo di posa determina una serie di sollecitazioninel cavo elettrico, la corretta posa del cavo èfondamentale per evitarne il danneggiamento,attenendosialle indicazioni del fabbricante sulle modalità di impiego
del cavo stesso. I fattori che possono danneggiare il cavonella fase di posa sono: la temperatura il raggio di curvatura abrasioni l’ancoraggio ai sostegni.
Vanno, pertanto, usate precauzioni per evitare ildanneggiamento della guaina, dell‟ isolante e delconduttore, che potrebbero compromettere il suo
successivo funzionamento.
CONDUTTURE
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CONDUTTUREI cavi vanno opportunamente protetti meccanicamentecontro i danneggiamenti e devono essere facilmenteindividuabili e rimovibili quando il cantiere sarà
smantellato.Nella scelta della tipologia di posa vanno valutatiessenzialmente le esigenze di sicurezza, funzionalità,economicità, possibilità di recupero e spostamento nel
corso dei lavori di cantiere.Il tipo di posa scelto non deve essere di intralcio allepersone o ai mezzi di trasporto (anche per evitaredanneggiamenti ai cavi stessi).Tra le varie modalità di posa, previste dalle norme CEI,quella maggiormente utilizzata, per l‟economicità eversatilità, è la posa aerea senza fune portante.
CAVI FLESSIBILI
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I cavi flessibili degli apparecchi utilizzatori devono esseredel tipo H07RN-F o similari, ai fini della resistenzaall'acqua e all'abrasione.Tale cavo ha una tensione nominale di 450/750 V (Uo/U)e un isolamento realizzato con gomma naturale o gommasintetica (stirene, butadiene o policroroprene).
CAVI FLESSIBILI
CAVI ELETTRICI
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Modalità di posa
Posa fissa
P o s a m
o b i l e
T u b i p r o t e t t i v i
e c a n a l i
P a s s e r e l l e
e
f u n i
Interrato
T u b i
p r o t e t t i v i
c o n
p r o t e z i o n e
m e c c a n i c a
sigla tensioniV
3,34 11,12,13,
17,34 61 63
N07V-K 450/750 SI NO NO NO NO
H07BQ-F 450/750 SI SI NO NO SI
H07RN-F 450/750 SI SI NO NO SI
FG70R 0,6/1000 SI SI SI SI NO
N1VV-K 0,6/1000 SI SI SI SI NO
C CNei cantieri si devono adottare i tipi di cavi riportati intabella.
3) Cavi entro tubi a vista senza guaina 11) Cavi con guaina o armatura posati a parete 12) Caviunipolari o multipolari con guaina su passarelle non forate 13) Cavi unipolari o multipolari conguaina su passarelle forate 17) Cavi unipolari o multipolari con guaina sospesi a funi - Caviunipolari o multipolari con guaina sospesi su pali dotati di selle e fissati con fascette 34) Caviunipolari con o senza guaina posati in canale 61) Cavi con guaina posati in tubi protettivi ocunicoli interrati 63) Cavi con guaina interrati con protezione meccanica.
legenda
AVVOLGICAVO
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L‟impiego di prolunghe andrebbe limitato al solo tipo conrullo avvolgicavo, con l‟accortezza di riavvolgere ilconduttore dopo ogni impiego, mantenendo disinserita la
spina dell‟utilizzatore dalla presa del rullo durante le fasidi svolgimento e riavvolgimento della prolunga.
Gli avvolgicavo devono essere di tipo industriale conformialla norma CEI EN 61316.Sull‟apparecchiatura è indicato il nome o il marchio delcostruttore, la tensione nominale, e la massima potenzaprelevabile sia a cavo svolto sia avvolto.
AVVOLGICAVO
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Gli avvolgicavo devono essere protetti medianteprotettore termico di corrente incorporato in modo daimpedire il surriscaldamento sia a cavo avvolto sia acavo svolto.Le prolunghe dovranno esse dotate di prese a spina ditipo per uso industriale (CEI 23‐12) con grado diprotezione minimo IP67. Il cavo dovrà avere le seguenticaratteristiche minime:• il cavo deve essere di tipo H07RN F (o equivalente),
con sezione non inferiore a 2,5 mm2 se l'avvolgicavo è da16 A, 6 mm2 se è da 32 A e 16 mm2 se l'avvolgicavo èda 63 A.
Avvolgicavo 380 V
Avvolgicavo 220 V
AVVOLGICAVO
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La lunghezza dei cavi degli avvolgicavo e dei cordoniprolungatori deve essere tale da limitare la caduta ditensione entro limiti accettabili.
tensione sezione
mm2
correntenominale
A
lunghezzamassima
m
monofase 1,5 10 20
monofase 2,5 16 30
trifase 2,5 16 50
trifase 6 32 60
Il grado di protezione consigliato é IP 67.
PROLUNGHE
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Nei cantieri le spine e le prese devono avere un gradominimo di protezione IP44. Le prese devono mantenere
questo grado di protezione sia con spina inserita che conspina disinserita.
PRESE INTERBLOCCATE
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La presa interbloccata consente l‟inserimento ed ildisinserimento della spina solamente a circuito aperto,
per la presenza di un interblocco meccanico cheimpedisce di operare in presenza di un cortocircuito avalle della presa stessa.Le correnti di cortocircuito diventano pericolose quando
superano il valore di 5-6 kA.La presa interbloccata è raccomandata nei grandi cantiericon propria cabina di trasformazione.Per ragioni pratiche è preferibile adottare in modosistematico le prese a spina interbloccata, non
conoscendo a priori la corrente di cortocircuitoall‟ingresso in cui viene collocato il quadro di prese aspina.
PRESE ELETTRICHE INDUSTRIALI
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Le particolari condizioni di lavoro impongono per le presea spina nei cantieri alcuni requisiti specifici:
• un grado di protezione minimo IP44 che deve esseregarantito sia con la spina inserita sia con la spinadisinserita. Se le prese a spina sono utilizzate percollegamenti volanti o in zone del cantiere dove si fauso di getti d'acqua il grado di protezione minimo nondeve essere inferiore a IP67.
• un sufficiente grado di protezione agli urti;• devono essere di tipo industriale conformi alle
norme EN 60309 (CEI‐23‐12) ed approvate da IMQ;
• in alcuni casi, per cantieri di breve durata e dimodeste dimensioni, è ammesso l‟uso di prese a spinaper uso domestico e similare (CEI 23-5, CEI 23-16, CEI23-50)
PRESE ELETTRICHE INDUSTRIALI
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• devono essere all'interno di quadri di distribuzione osulle pareti esterne degli stessi;• devono essere protette a monte contro le sovracorrenti,singolarmente o in gruppo fino ad un massimo di 6prese, tramite interruttore magnetotermico aventecorrente nominale non superiore alla corrente nominaledella presa, con Idn non superiore a 30 mA per prese a
spina con correnti nominali fino a 32 A, secondo quantoprescritto dalla CEI 64-8/7.
Interruttore
differenziale30 mA
Separazioneelettrica TST
Bassissima
tensione disicurezza SELV
PRESA ELETTRICA INDUSTRIALE
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Per ogni presa bisogna evidenziare quale utenza èalimentata, mediante targhetta adesiva, e quali sonodisponibili per le varie necessità.
Ad ogni tensione corrisponde un preciso colore diindividuazione e precisamente:
• rosso per 380 V
• blu per 220 V
• viola per 20÷25 V
• bianco per 40÷50 V
PARTICOLARI IMPIANTO ELETTRICO
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POSA IN OPERA DEI CAVI
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Si intendono adatti per posa fissa i cavi destinati a nonessere spostati durante la vita del cantiere, es. cavo chedal contatore va al quadro generale e dal quadro generalealla gru o all‟impianto di betonaggio.I cavi per posa mobile possono essere invece soggetti aspostamenti, es. cavo che dal quadro di prese a spinaporta ad un utensile trasportabile.
I cavi con guaina in PVC non sono adatti per posa mobileperché a temperatura inferiore 0 °C il PVC diventa rigidoe, se piegato, rischia di fessurarsi.I cavi possono, poi, essere posti in opera secondo due
tipologie:posa interrata, da preferire i cavidotti in tubo isolante
rispetto alla sconsigliata posa diretta dei cavi;posa aerea.
POSA INTERRATA DEI CAVI
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Nel caso di posa interrata i cavi devono averele seguenti caratteristiche: correre ad almeno 50 cm di profondità; avere guaina e tensione nominale non
inferiore a 0,6 /1 kV; essere adeguatamente segnalati in
superficie.
I cavi possono anche essere stesidirettamente sul terreno, soltanto dove non siprevedono passaggi di persone o veicoli.Gli attraversamenti di passaggi pedonali
devono essere protetti mediante tubi diplastica di tipo pesante o con tavole disufficiente spessore non appoggiate sul cavo.
POSA AEREA DEI CAVI
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I cavi con posa aerea vanno disposti, possibilmente,lungo la recinzione, per non intralciare la circolazione deimezzi ed evitare urti meccanici. Il punto critico di tale
tipo di posa sono gli ancoraggi . Gli ancoraggi devonoessere affidabili e fermare saldamente il cavo senzadanneggiarne la guaina esterna, di conseguenza èvietato sostenere i cavi con legature in filo di ferro.
POSA AEREA DEI CAVI
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Vanno impiegate selle in legno o di altromateriale, prive di spigoli o di altrielementi taglienti e aventi un raggio dicurvatura adeguato ad evitare loschiacciamento del cavo sulla sella acausa del peso proprio. Quando un cavonon è autoportante e viene sospeso a funi
metalliche, è opportuno disporre le fasciature almenoogni 30 cm senza danneggiare la guaina.I cavi devono essere posizionati ad una altezza dal pianodi campagna non inferiore a 5 m nelle zone di passaggiodei veicoli , che diventano 6 m in caso di strada aperta al pubblico. Vanno protetti fino a 2,5 m da un tubo di ferroo di plastica di tipo pesante in modo da evitare dannimeccanici per urto o contatto con i macchinari di cantiereo con il materiale spostato. Infine le giunzioni nei
morsetti non devono essere soggette a trazione.
POSA AEREA DEI CAVI
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Non devono essere del tipo volante per evitare pericoli ditranciamento.Per le linee aeree, soggette all‟azione del vento, è
preferibile adottare cavi per posa mobile, con l‟avvertenzadi installare, eventualmente, un cavometallico di sostegno.
IMPIANTO ILLUMINAZIONE CANTIERE
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L‟impianto di illuminazione di cantiere può essere di 3tipi:
impianto fisso;
impianto trasportabile;
impianto portatile.
APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
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Gli apparecchi di illuminazione usati in cantiere possonoessere di due tipi mobili e portatili.
Gli apparecchi mobili, generalmente costituiti da proiettoricon lampade alogene installati su appositi sostegni, sonoquelli che possono essere spostati da un luogo all‟altrodel cantiere dopo aver tolto l‟alimentazione.Le caratteristiche richieste per gli apparecchi mobili
sono:• protezione della lampada, a portata di mano, mediantevetri;
• grado di protezione minimo IP 54;•
classe II (alimentati in bassa tensione e senza messa aterra) oppure classe III (alimentati in bassissimatensione di sicurezza e senza messa a terra)
• cavi di alimentazione adatti alla posa mobile (H07RN-Fo equivalenti).
APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE MOBILI
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Gli apparecchi portatili sono quelli che vengonoimpugnati dagli operatori durante l‟impiego e spostati
frequentemente. Devono essere conformi alla Norma CEIEN 60598-2-8. Le caratteristiche richieste per questiapparecchi sono:• impugnatura in materiale isolante;• parti in tensione o che possono andare in tensione
completamente protette;• protezione meccanica delle lampade mediante griglia di
protezione o calotta traslucida;• classe II o classe III;• grado di protezione minimo consigliato IP 44;• cavo di alimentazione del tipo H07RN-F o equivalenti
con una sezione minima di 1 mm².
IMPIANTO MESSA A TERRA
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L‟impianto di messa a terra protegge dai contattiindiretti. Esso consiste nel collegare elettricamente edirettamente al terreno le parti metalliche interessate,anche accidentalmente al contatto con le persone. Nelcaso di guasto, la mancanza di tale collegamentoartificiale può provocare la chiusura del circuito elettricoverso terra tramite il soggetto che si trova a toccare la
parte metallica andata sotto tensione.Un impianto di messa a terra è così strutturato: conduttore di protezione, elemento per il
collegamento delle parti da mettere a terra;
collettore principale di terra, il nodo sul qualeconfluiscono i vari conduttori di protezione; conduttore di terra, collegamento tra il collettore
principale di terra e il dispersore; dispersore, corpo conduttore metallico posto in
intimo contatto con il terreno.
IMPIANTO MESSA A TERRA
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L‟impianto di messa a terrapuò essere:• unico per l'intera area
cantieristica, anche sesuddivisa in più sub-aree esub-alimentazioni distanziate;
• singolo /indipendente perciascuno di esse (CEI 64-8).
L‟impianto di messa a terra,collegato all‟eventualedispersore delle scaricheatmosferiche, va realizzato adanello chiuso, per conservare l‟ equipotenzialità delle
masse, anche in caso di taglio accidentale di unconduttore di terra.Gli apparecchi di classe II o con isolamento equivalentenon comportano collegamento di protezione a terra (CEI64-8/4).
IMPIANTO MESSA A TERRAL'impianto di terra deve possibilmente essere unico per
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L impianto di terra deve possibilmente essere unico perevitare, in presenza di impianti di terra separati per ognisingolo utilizzatore, che in caso di un doppio guasto a
terra ininterrotto si possano stabilire differenze dipotenziale pericolose, fino a 400 V, a causa di due guastisu fasi diverse non tempestivamente interrotti. La normaconsente di tenere separati idispersori soltanto se sia
impossibile toccare le duemasse simultaneamente.L'abituale impiego diprolunghe impedisce di fatto
l‟osservanza di taledisposizione. Inoltre tra duemasse con impianti di terra separati potrebbero stabilirsidifferenze di potenziale superiori a 25 V, anche incondizioni di corretto coordinamento e tempestivo
intervento dei dispositivi di protezione.
COLLETTORE PRINCIPALE DI TERRA
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Il collettore principale di terra costituisce il punto dicongiunzione tra i conduttori di terra, i conduttori di
protezione ed i conduttori equipotenziali.Il collettore principale di terra deve essere ispezionabile.È solitamente costituito da una barra in rame, che deveessere posta in posizione accessibile ed avere i
collegamenti sezionabili.
CONDUTTORI DI TERRA
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Il conduttore di terra collega i dispersori, intenzionali o di fatto, tra di loro e con il nodo principale di terra.
La sezione del conduttore, in funzione delle eventualiprotezioni contro l'usura meccaniche e contro lacorrosione, deve essere di sezione minima conforme aquanto indicato dalle norme.Se il conduttore è nudo e non isolato svolge anche lafunzione di dispersore e deve quindi avere le sezioniminime previste per questi elementi.Se di rame cordato la sezione minima prevista è di 35mm2 con i fili elementari di diametro minimo 1,8 mm.
Il conduttore di terra deve essere ispezionabile efacilmente accessibile per permettere la misurazione delvalore della resistenza di terra.
CONDUTTORI DI PROTEZIONE
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Il conduttore di protezione, PE, collega le masse delleutenze elettriche al nodo principale di terra. Il conduttore
di protezione può far parte degli stessi cavi dialimentazione o essere esterno ad essi, con lo stessopercorso o con percorso diverso.Le sezioni minime devono essere non inferiori alla sezionedel conduttore di fase, per sezioni fino a 16 mm2, con unminimo di 6 mm2 se i conduttori di protezione sonoesterni ai cavi o tubi; se i conduttori di fase sono disezione tra i 16 e i 35 mm2 possono essere utilizzaticonduttori di protezione di sezione 16 mm2; s e i
conduttori sono di sezione superiore ai 35 mm2 iconduttori di protezione possono avere sezione ridottaalla metà di questi.
CONDUTTORI EQUIPOTENZIALI
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Collegano il nodo di terra alle masse metalliche estranee,cioè tubazioni o strutture metalliche, non facenti parte
dell'impianto elettrico, che presentano una bassaresistenza verso terra.Nei cantieri, dove la tensione che può permanere sullemasse per un tempo indefinito non può superare i 25 V,si considera massa estranea qualunque parte metallicacon resistenza verso terra minore di 200 Ω, per es.ponteggi metallici, baracche in lamiera non isolate.
CONDUTTORI DI TERRA , DI PROTEZIONE EDEQUIPOTENZIALI
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EQUIPOTENZIALIVa prevista la continuità dell‟impianto, poiché l‟eventualeinterruzione e il difettoso collegamento rendono inefficace
il sistema di protezione.
e avere l‟isolante bi-colore giallo-verde (CEI 64-8/5).Per i conduttori nudi non sono prescritti colori ocontrassegni specifici; qualora sia necessariocontraddistinguerli da altri conduttori, devono essereusate fascette bi-colore giallo - verde o etichette con ilsegno grafico della messa a terra.Lo stesso simbolo deve individuare i morsetti destinati alcollegamento dei conduttori di terra, equipotenziali e diprotezione..Le connessioni tra le varie parti dell‟impianto e tra questee i dispersori vanno realizzate mediante saldatura,imbullonatura o altro sistema analogo.I conduttori di protezione e di terra vanno protetti controil danneggiamento ed il deterioramento.
I conduttori di terra, di protezione edequipotenziali devono essere protetti
ELEMENTI DI DISPERSIONEI dispersori costituiti
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I dispersori , costituitida elementi metalliciposati nel terreno, sono
caratterizzati da unproprio valore diresistenza ed il lorodimensionamentodipende dal tipo diguasto che devonodisperdere a terra.Possono essere:intenzionali (tubi,
profilati, cordemetalliche, ecc.)
di fatto (armature difondazione, tubazionimetalliche dell‟acqua,ecc.).
E‟ assolutamente vietato utilizzare l‟impianto del gascome dispersore di terra.
IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE
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ATMOSFERICHELe strutture metalliche dei baraccamenti e delle opereprovvisionali, i recipienti e gli apparecchi metallici dinotevoli dimensioni situati all‟aperto sono collegatielettricamente a terra in modo da garantire la dispersionedelle scariche atmosferiche. Tali collegamenti sonorealizzati nell‟ambito dell‟impianto generale di messa aterra.Occorre stabilire le dimensioni limite delle massemetalliche presenti in cantiere, quali i ponteggi metallici,le gru, gli impianti di betonaggio, le baracche metalliche,oltre le quali le stesse non risultano più autoprotette e si
rende quindi necessaria la protezione contro le scaricheatmosferiche e la denuncia all„ex-ISPESL, con riferimentoa quanto prescritto nell'appendice A della norma CEI 81 -1(1990) Protezione di strutture contro i fulmini ,applicando le indicazioni fornite per le strutture di classe
F installazioni provvisorie.
VERIFICA DELLA NECESSITÀ DELL’IMPIANTO DIPROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE
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PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE
IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHEATMOSFERICHE
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Secondo la norma CEI 81-1 la protezione di una struttura
contro le scariche atmosferiche può non essere realizzatase incorrono diverse condizioni che rendano accettabile ilrischio, anzi un collegamento inutile può crearesituazioni di maggior pericolo.Pertanto prima di decidere se una struttura debba o menoessere collegata a terra è necessario effettuare appositicalcoli.
ATMOSFERICHE
IMPIANTO DI
PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHEATMOSFERICHE
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Se le strutture risultino da proteggere contro le scaricheatmosferiche occorre tenere conto delle seguenti
indicazioni: I ponteggi metallici e le strutture metalliche di
armatura devono essere collegate a terra almeno ogni25 m di sviluppo lineare, con un minimo di 2 puntidispersori
Le gru devono essere collegate a terra su almeno 4punti dispersori;
Gli impianti di betonaggio devono essere collegati aterra su almeno 2 punti dispersori;
Le baracche metalliche devono essere collegate a terrasu almeno 2 punti dispersori; I depositi di materiale facilmente infiammabile od
esplodente devono essere collegati a terra su almeno 4punti dispersori e, ove del caso, essere provvisti di
impianto di captazione;
ATMOSFERICHE
IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHEATMOSFERICHE
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L'impianto di messa a terra per la protezione contro lescariche atmosferiche deve essere interconnesso con
l'impianto per i collegamenti elettrici a terra e venirequindi a costituire un unico impianto di dispersione;
La sezione minima dei conduttori di terra non deveessere inferiore a 35 mm2.
Qualora eventuali scariche atmosferiche possanocostituire pericolo diretto sull'esercizio delle attività dicantiere, come nel caso di lavori con l'impiego di esplosivi e brillamento elettrico delle mine, deve essere installatoun idoneo sistema di segnalazione di temporali entroun raggio di 10 Km per consentire la sospensione di taliattività.
ATMOSFERICHE
IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHEATMOSFERICHE
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In presenza di temporali, se si teme che scariche
atmosferiche possano interessare il cantiere, devonoessere tempestivamente sospese le lavorazioni cheespongono i lavoratori ai rischi conseguenti, folgorazione,cadute, cadute dall'alto.In particolare vanno sospese le attività:sui ponteggi metallici esterni o a contatto con grandi
masse metalliche,di manipolazione e di movimentazione di materiali
facilmente infiammabili od esplodenti,
di caricamento e di brillamento elettrico delle mine.
ATMOSFERICHE
IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHEATMOSFERICHE
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Se le scariche atmosferiche interessano il cantiere vanno
attivate le procedure di emergenza che comportanol'evacuazione dei lavoratori dai posti di lavorosopraelevati, da quelli a contatto o in prossimità di massemetalliche o da quelli in prossimità o all'interno deidepositi di materiale infiammabile o esplosivo edisattivare le reti di alimentazione elettricità, gas equant'altro nel cantiere possa costituire pericolo peresplosione o incendio. Prima di riprendere il lavoro ènecessario verificare la stabilità delle opere provvisionali e
degli impianti interessati dall'evento.Gli impianti di protezione contro le scariche atmosferichepossono risultare danneggiati e devono essere verificati intutte le loro parti affinché ne sia garantita l'integrità e
l'efficienza.
ATMOSFERICHE
MANUTENZIONE E CONTROLLOLa manutenzione deve essere effettuata da personale
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La manutenzione deve essere effettuata da personalequalificato.Per gli interventi di ordinaria manutenzione, quelli
necessari a fare fronte a eventi accidentali e tali da nonmodificare la struttura dell‟impianto o la sua destinazioned‟uso, non è obbligatorio affidarsi a ditte abilitate e non èprevisto il rilascio della DiCo.Per gli interventi di straordinaria manutenzione, che
prevedono trasformazione o ampliamento dell‟impianto,la DiCo è obbligatoria.Il controllo dell‟impianto elettrico consiste nella verifica dirispondenza alla regola d’arte con un esame a vista e, senecessario, tramite l‟esecuzione di prove, finalizzatoall‟accertamento di possibili difetti evidenti come:connessioni interrotte, involucri rotti, stato diconservazione dell‟impianto, presenza di modifiche,condizioni ambientali (polvere, sporcizia, penetrazione diacqua, surriscaldamento), vibrazioni, ecc …
Le eventuali prove consistono nell‟effettuare misure o
CONTROLLI
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Le eventuali prove consistono nell effettuare misure oaltre operazioni per accertare la rispondenza dell‟impiantoai valori richiesti.
Le verifiche iniziali, previste dalla CEI 64-8, vannoriportate su apposito registro da allegare alla DiCo, tracui:-prova di continuità dei conduttori di protezione e deiconduttori equipotenziali principali e supplementari;
-prova della resistenza di isolamento dell‟impiantoelettrico;-prove sugli eventuali sistemi di protezione perseparazione elettrica;-verifica dei coordinamenti destinati a garantire la
protezione mediante interruzione automaticadell‟alimentazione;-prova di tensione applicata;-prova di funzionalità dell‟interruttore di emergenza;-prova di funzionalità dell‟eventuale impianto di
illuminazione di sicurezza.
CONTROLLIP l iù iti h d l ti t
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Per le zone più critiche del cantiere, a queste proveoccorre aggiungerne altre, sia in fase iniziale che,periodicamente, durante l‟esercizio effettivo dell‟impianto.Le operazioni per eseguire lavori in modo sicurosull‟impianto elettrico sono le seguenti:disinserire l‟alimentazione, aprire l‟interruttore e
controllare che non vi siano ritorni di corrente
attraverso altri circuiti;bloccare l‟interruttore nella posizione “aperto” ;controllare che la parte su cui si deve lavorare non sia
in tensione;
per le linee elettriche collegare e mettere incortocircuito;controllare che tutti gli impianti avvicinati siano fuori
servizio.
CONTROLLI IMPIANTO DI TERRA
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Vanno effettuati frequenti controlli sullo stato dicontinuità del conduttore di protezione dell‟impianto di
terra, soprattutto in presenza di apparecchiature soggettea vibrazioni, spostamenti o simili, visto che l‟ interruzionedi tale conduttore non è rilevabile, poiché non vienesegnalata da nessun dispositivo.
Nei cantieri di lunga durata è raccomandabile cheCONTROLLI PERIODICI
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Nei cantieri di lunga durata è raccomandabile chevengano previste, con la cadenza prevista, le seguentiverifiche:
1) corretta funzionalità dei dispositivi di sezionamento(ogni 3 mesi);2) corretta funzionalità dell’interruttore di emergenza edei dispositivi per l’arresto di emergenza (ogni mese);3) corretta funzionalità delle protezioni differenziali (ogni
mese tramite l‟azionamento del pulsante di prova e ogni6 mesi tramite idonei strumenti);4) integrità dell’impianto di terra (esame a vista ogni 3mesi);5) integrità e tenuta delle custodie e dei pressacavi
(esame a vista ogni 3 mesi);6) integrità delle guaine dei cavi posati a vista e delleprolunghe (esame a vista ogni 3 mesi);7) coordinamento delle protezioni contro le tensioni di