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74° CONGRESSO FIMMG/ li segretario Silvestro Scotti traccia le priorità tra rinnovo dell'Acn e sostenibilità

Medicina generale a tutta performanceI temi in campo: valutazione degli outcome , sgravi fiscali in manovra e risk fai-da-te

I 1 contrailo, certamente, con larevisione normativa ed econo-rnrca, da condurre m porto se

possibile entro l'anno, al più tardientro fine Legislatura. Ma ancheun nuovo perimetro, da ná segnareinsieme a ist ituzioni e seholder,dentro il quale la Medicina genera-leva ricollocata se davvero Si vuo-le vincere la doppia sfida del seco-lo cromo it'ii e costi II segretariodella Fmung Silvestro Scotti, pa-drone di casa al 74° Congresso nia-zionrrale eh Domus De Maria (Ca-gliari) dal 2 al 7 ottobre, traccia larotta a breve-medio termine dellaprofessione

"Dalla prestazione alla per-formance": il titolo del Congres-so riassume la filosofia del suomandato?

Esattamente. Ed è una provoca-zione a tutto il sistema. E chiarodie la performance non si può nv-scrare su un'unica area professio-nale, ma è la sfida elle la mediinagenerale lancia al sistema sanitariond suo complesso.

Quanto, a suo avviso, i tempisono maturi?

Sicuramente il sistema ha biso-gno degli strumenti contrattuali deiprofessionisti C'èannacoincidennieh rinnovo cheriguarda unpo tutti. E c'èun indirizzodella nuovanormativa sulpubblico irm-piegom chenon può essereignorata: aver i-do sottolineatola necessità

salute è l'unico modo, anche, diportare dentro il sistema una valo-nzone delle azioni di preven-zione. che oggi sono poco valonz-zate e "cont<abih rte"

Ma esistono indicatori validiper misurare una presa in caricocomplessa e quindi remunerarlaadeguatamente?

Il Din 70 già prevede che i Dgpossano essere convnissanati, senon vengono centrati gli obiettiviprevisti sugli indicatori, primaospedalieri e poi eh integrazioneospedale-territorio. Ili ogni caso,esistono sistemi di valutazione diaudit peri medici, tdne sono le basisu cui i professionisti avranno lanecessiti di cominci area confron-tarsi. Il punto è che ora serve lostrumento contrattuale per renderetutto ciò un obiettivo. D tema è"come si ricompensa adeguata-mente un lavoratore" ` nella medi-cina convenzionata significa atti-

un riconoscimento cenno-nu co nna anche sociale, importanteperché strettamente connesso allascelta che il cittadino fa del propriomedico di famiglia. Abbiamo glistrumenti che permettono oli valu-tare la medicina generale, ad esem-po il Chiome care model. Abbia-

lf, Doppia ricettacontro il rischio

estinzione:

più "contratti" ma

anche più pazienti

per medico

die i contratti incidano, anche sulpiano della capacità retnbutiva sulivelli meritocratici, è chiaro chetutto il sistema deve tendere a quel-lavalonzone

E un problema solo di risorseo anche di capa citai di program-mare o attuare percorsi nuovi?

li problema è cominciare auscire fuori da dinamiche di siloscontrattuali - chi appartenenze spe-uahstiche o generaliste - e iniziarea parlare di nodelli di assistenzaper il cittadino che siamo valutatisugli outcome e non sugli outputVanno messi a bilando i risultati di

mo fin troppidati, che peròvanno uunifor-mati e messi asistema e han-no bisognodella valoriz-zazione pro-fessionale dellamedicina ge-nerale.

In tuttociò, si paventino scenari di de-sertificazione della medicina ge-nerale..

Serri altro scontiamo un difettodi progrrrnnaaone, una abbiamooggi la possibilità di riqualificare,in termini numerici, il numero diassistiti per Ang. Ogni medicopotrebbe avere bon più pazienti, ot-tenendo una rt mtnerazione mag-giore, purché imighori i percorsi or-ganizzativi nell'ambito della nuovacornice contrattuale. La sfida è riu-scire a fai crescere il modello orga-nizzativo individuale sulla base chiuna logistica del Paese piuttosto di-

versificata, gasando Si realizzi la ne-cessità di una c n plessità assisten-ziale maggiore, il medico può en-trre c on la sua organi orre al-l'intemo delle strutture complesse.Il risultato è offrire un accompa-gnamento al parvente più significa-tivo, imi sempre mantenendo i'of-ferla sulla sede periferica dove ilcittadino si è abituato a trovare ilsuo \hng

A questo punto l'allerta borsedi studio per la Mg è un falsoproblema:?

In questo momento non baste-rebbe raddoppiare le borse di stu-dio, per risolvere il problema: in 5anni 25mila medici andrarmo inpensione; poiché; se ne producono800l' anno, ci vorrebbero 30 anni,in teona, per rimpiazzare quantiescono Impossibile. Serve unacombúmazione chi soluzioni: è sicu-ramente necessario aumentare leborse di studio, ma la n-prograrn-mazione dev'essere in sintonia conil modello che auspichiamo si af-fermi conla nuova Convenzione.

Al congresso ospiterete unaserie di interlocutori-chiave.Partiamo dalla ministra dellaSalute Lorenzin: cosa chiederle?

Le chiediamo chi rappresentareuna dinamica proattiva al tavolodel Governo, rispetto alla prossimamanovra linar>nana. Seppure parenon cz si possano aspettare aumentidel Fsn, ci attendiamo una defrsca-imrizione delle quote variabili perobiettivi, collegate alle performan-ce. Con un minimo investimentodelle Regioni, la nostra categoriaavrebbe un massimo vantaggioreddituale La seconda aspettativa

Silvestro Scotti, segretario nazionale Fimmg

VORO&PROPESSIONEy

mmmiliiimmimimiiimmm

è che in legge di Bilancio sia atti-vata la deliscalizz7anone, per i pn-rm anni dell'au iarnento al lavoro,delle figure professionali di cm habisogno la Medicina generale.Che, voglio nc ordarlo, produce Älsiam temvni di occupazione care ehtecnologia

Cosa vi aspettate dall'indu-stria farmaceutica?

L'industria è indubbiamente aun bivio, a livello non solo nazio-nale ma mondiale. In ambito Onusi sta discutendo su quanto la purgiustificata ricerca farmac artica intermini dì investimento, sia poicompatibile con l'accesso alle curedella popolazione mondiale Co-mincia a essere necessario miro-durre delle regolazioni etiche, seriza che ciò si traduca inuma ndtrno-ne della ricerca Grande nspettoper le dinamiche di investimentoche le aziende fanno. ma è chiarocere vanno individuati meccanismitali da consentire l' accesso alle cu-re oltre i meri paletti dei costi Il n-schie, oggi, invece, è dee i costi fac-arino saltare i sistemi pubblici - inpmnis l'Italia eil Giappone- e dineh facciano transitare verso la priva-tizzazione. Non mai nferisco solo afanaci per l'epalite C, ma anchealle terapie per le malattie croniche.ad esempio agli oncologici. Alleimprese chiediamo se la loro posi-zione è di complicità con quelladella Medicina generale, cli interes-se al mantenimento dì un'area dicuna pubblica, e con quali equilibri.Altrimenti rischiamo cli avere unaccesso alle cune hmitiato al reddi-to.

Cosa chiedete ad Alfa?

Il discorso di fondo è che i mec-canismi regolatori in Italia cominci-no a mediare tra gli obiettivi assi-stenziali e quelli economici. L'of-ferta di accesso alle cure non si puòregolare soltanto sul piano econo-mica L'evoluzione del fascicolosanitario e delle nuove dimmi he diaccordi collettivi nazionali attraver-so le performance, devono poterconsentire l'impiego di fam-iaci aprescindere dà prezzo, anche allaluce all'evoluzione degli stessi co-st Chiediamo che ci venga con-sentito di attingere a un panel tera-peutico più ampio, nspetto all'at-tuale, oggi edotto. E chiaro che an-che sul tavolo dell'Agenzia delfarmaco devono diventare rilevantile performance di outcome ancheper arrivare a quella personalizza-zione di cura che la Mg è m gradodi realizzare e che, a livello mon-diale, è una delle soluzioni più ac-creditate

Cosa vi aspettate dalle Regio-re?

Le Regioni stemmo superando ladinamica, seguita in passato, dicontrasto trai modelli che ciascunametteva m canapo. Ora si ragionasu un ` minimtun data set" nazio-nate, olio guardi alla performanceprima che alsingolo model-lo organizzati-vo La stessaevoluzionedellalegge 165nspetto al rap-porto tra Acri eintegrativi re-gionali, defini-sce una preva-lenza dell'ac-

riduco il mio rischio rispetto al pa-ziente, metto in sicurezza la mia at-tività.

Come si declinerebbe il risknell'ambito delle strutture terri-toriali complesse previste dal-1'Acn?

E chiaro che va fatta unii valu-tazione su come, in temimi clicomplessità di rischio clinico, leRegioni pensano di risolvere ilproblema nella loro richiesta dicomplessità organizzativa. Se sipensa a una serie di media operan-ti all'interno dì una struttin~a, ilmeccanismo relazionale e la com-plessitìa nel passaggio cli informa-zioni che ne derivano possonocomportare un aumento del ri-schio Per questo, sono convintoche il decreto attuativo della leggeGel poi l'area convenzionata del-la mediana generale, è lo stessoAcn Nonne esiste una altro. In re-gime di autonomia organizzativa,starà al Mmg dare all'azienda legaranzie sulle procedure, sui mec-canisnim messi in atto e dee consen-tano all'azienda stessa, nel nuovoambito della responsabilità extra-contrattuale, di sentirsi tranquilla.Vanno chianti, nell'accordo, icompiti contrattuali e quelli extra-

Con le Regioni

c'è accordo sulla

necessità di trovare

un "minimum data set"

su cui fissare

obiettivi comuni

coi-do nazionale. Sarebbe incon-gruente dee la `inedie na di base",più di quella speaahstica, dovesseconoscere la nmassmia ditÌlerenzia-zioneregionale

Il Mrng e il rischio clinico:svolgimento...

Questo è il tema rilevante, siicuti crstratire anche il rapporto po-sitivo dei mediati rispetto alle per-formarmce. Domani, intatti, ragionare sulle perform>cannce potrà avereun valore di protezione rispetto alrischio clinico. Semi abituo ad se-giuro percorsi che vengono misu-rati e monitorati penodreamente,

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contrattuali. Suquesti tiltimi,va detto chia-ramente a chispetta gestire ilrischio clinico

Ha un al-tro anno dimandato... S i

ncandidera?Ciò che

conta non è n-candidarsi, ma che sia il tuo sinda-cato a scegliere ci farlo

Tra un anno lo avremo, ilnuovo contratto?

lo spero perla primavera pros-sima. Semnò, la vedo difficile Sepoi tasse entro il 2017, realizzereiil mio sogno di dare una risposta aigiovani. pochi riflettono sul fattodie, se non cambio i meccanismieh accesso, a gennaio le nuove do-mande dovrebbero seguire i mec-canismi del vecchio contratto.

Barbara Gobbi

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