REGOLAMENTO TECNICO ATTUATIVO
DELL’ACCORDO PER LO SVILUPPO DELLA BANDA LARGA
NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI BERGAMO TRA
ABM ICT
E
COMUNE DI VERDELLINO
SOTTOSCRITTO IN DATA
1
INDICE
PREMESSA ............................................................................................................................................................ 4
CAPITOLO 1 - DEFINIZIONI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO ................................................. 4
1.1. Definizioni ............................................................................................................................................. 4
1.2. Normativa di riferimento .................................................................................................................... 5
CAPITOLO 2 - INSTALLAZIONE DELLA RETE NELL’INFRASTRUTTURA................................ 5
2.1. Installazione in reti fognarie................................................................................................................ 5
2.1.1. Posa di cavo armato sul fondo del condotto fognario........................................................... 5
2.1.2. Installazione di muffole all’interno dei pozzetti della rete fognaria ..................................... 7
2.1.3. Realizzazione di nuovi pozzetti ................................................................................................. 9
2.2. Installazione in canali scoperti .......................................................................................................... 10
2.2.1. Posa del cavo nel canale scoperto ........................................................................................... 10
2.2.2. Realizzazione di nuovi pozzetti ............................................................................................... 10
2.3. Caratteristiche di installazione in cavidotti ..................................................................................... 11
2.3.1. Posa di cavo all’interno del cavidotto..................................................................................... 11
2.3.2. Utilizzo di pozzetti esistenti ..................................................................................................... 11
2.3.3. Realizzazione di nuovi pozzetti ............................................................................................... 12
2.4. Nuove opere infrastrutturali ............................................................................................................. 12
2.4.1. Scavi per interramento di cavidotti.............................................................................................. 12
2.4.2. Cavidotti .......................................................................................................................................... 13
2.4.3. Pozzetti e camerette....................................................................................................................... 14
CAPITOLO 3 - COLLOCAZIONE DELLA POSTAZIONE COMUNALE NELL’AREA ............. 14
3.1. Installazione del nodo di terminazione (END POINT) .............................................................. 14
3.2. Installazione dei dispositivi Wireless ............................................................................................... 15
CAPITOLO 4 - PROCEDURE PER L’INSTALLAZIONE DELLA RETE E DELLA POSTAZIONE COMUNALE - AMPLIAMENTI DELL’INFRASTRUTTURA ................................. 16
4.1. Installazione della RETE nell’INFRASTRUTTURA e della POSTAZIONE COMUNALE nell’AREA ......................................................................................................................................................... 17
4.2. Ampliamento dell’INFRASTRUTTURA....................................................................................... 17
CAPITOLO 5 - PROTEZIONE DELL’INFRASTRUTTURA, DELL’AREA, DELLA RETE E DELLA POSTAZIONE COMUNALE.......................................................................................................... 18
5.1. Manutenzione dell’INFRASTRUTTURA, dell’AREA, della RETE e della POSTAZIONE COMUNALE................................................................................................................................................... 18
5.1.1. Tipologie di manutenzione ...................................................................................................... 18
5.1.2. Procedure per le attività di manutenzione ............................................................................. 18
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5.1.2.1. Manutenzione ordinaria programmata .............................................................................. 19
5.1.2.2. Manutenzione straordinaria................................................................................................. 19
5.2. Modifiche dell’INFRASTRUTTURA, dell’AREA, della RETE e della POSTAZIONE COMUNALE................................................................................................................................................... 20
5.2.1. Procedure per modifiche dell’INFRASTRUTTURA e dell’AREA................................... 20
5.2.2. Procedure per modifiche della RETE e della POSTAZIONE COMUNALE............... 20
5.3. Deposito della RETE e della POSTAZIONE COMUNALE.................................................... 21
CAPITOLO 6 - ACCESSO ALL’INFRASTRUTTURA E ALL’AREA ................................................... 22
CAPITOLO 7 - CONTROVERSIE................................................................................................................. 22
CAPITOLO 8 – COMUNICAZIONI TRA LE PARTI .............................................................................. 23
3
PREMESSA
Il presente documento costituisce il Regolamento Tecnico previsto nell’“Accordo per lo sviluppo della
banda larga nel territorio della Provincia di Bergamo” stipulato in data .. /../2007 tra il Comune di
VERDELLINO, di seguito denominato “COMUNE”, e AZIENDA BERGAMASCA
MULTISERVIZI INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY S.P.A., di seguito
denominata “ABM ICT”.
Il Regolamento Tecnico disciplina criteri e modalità d’installazione della RETE
nell’INFRASTRUTTURA e della POSTAZIONE COMUNALE nell’AREA, nonché le procedure da
seguire per la manutenzione sulle stesse, che ABM ICT - ovvero il soggetto appaltante che assumerà in
carico tali attività - e il COMUNE – ovvero il soggetto che ha in carico la gestione
dell’INFRASTRUTTURA - metteranno in atto al fine di evitare ogni reciproca interferenza negativa
nell’erogazione dei rispettivi servizi.
Al fine di agevolare la comunicazione tra le parti in relazione ai diversi aspetti di applicazione del
presente Regolamento Tecnico, ciascuna parte designa un proprio Referente che costituisce il soggetto
delegato a rappresentare una parte nei confronti dell’altra. Detta designazione sarà comunicata come
indicato al successivo Capitolo 6.
CAPITOLO 1 - DEFINIZIONI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO
1.1. Definizioni
Si applicano al presente Regolamento le definizioni di cui all’“Accordo per lo sviluppo della banda larga
nel territorio della Provincia di Bergamo” tra ABM ICT e il COMUNE, sottoscritto in data ../../2007.
Ai fini del presente Regolamento Tecnico, i seguenti termini devono inoltre essere intesi con il
significato così specificato:
cavi in fibra ottica (cavi): conduttori di forma allungata, che possono essere costituiti da più elementi
singoli collegati tra loro, mediante i quali avviene la trasmissione dei dati, e che concorrono alla
costituzione della RETE;
cavidotti: corpi cilindrici o prismatici vuoti, di lunghezza e forma variabile, funzionali all’installazione
di cavi, o altri manufatti, al proprio interno;
manutenzione: interventi tecnici, ordinari e straordinari, atti ad assicurare il corretto funzionamento
della RETE e dell’INFRASTRUTTURA;
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nuove opere infrastrutturali: nuove opere necessarie alla posa di cavi quali scavi, ripristini, posa in
opera di cavidotti e pozzetti di ispezione;
pozzetti di ispezione: manufatti di servizio interrati, necessari alla gestione dei servizi erogati
attraverso l’INFRASTRUTTURA e la RETE.
1.2. Normativa di riferimento
Le parti sono obbligate al pieno rispetto delle Norme, Leggi, Decreti, Circolari Ministeriali, Regolamenti
in vigore e all’aderenza a tutte le direttive comunitarie europee, nonché all’osservanza delle norme che
pur non avendo carattere ufficiale, fossero raccomandate dai competenti organi tecnici e fossero di
generale applicazione.
CAPITOLO 2 - INSTALLAZIONE DELLA RETE NELL’INFRASTRUTTURA
ABM ICT provvede all’installazione a proprio carico della RETE all’interno dell’INFRASTRUTTURA
servendosi di metodologie diverse in funzione del tipo di INFRASTRUTTURA interessata
dall’installazione.
Nel seguito sono descritte tali metodologie di cui saranno utilizzate unicamente quelle funzionali alla
realizzazione dello specifico progetto esecutivo di installazione della RETE nell’INFRASTRUTTURA,
di cui al successivo Capitolo 4.
2.1. Installazione in reti fognarie
L’installazione della RETE nei collettori fognari prevede le seguenti principali attività:
• posa di cavo armato speciale sul fondo del condotto fognario;
• installazione delle scatole di giunzione (muffole) all’interno dei pozzetti dei condotti fognari;
• eventuale realizzazione di nuovi pozzetti di installazione delle scatole di giunzione.
2.1.1. Posa di cavo armato sul fondo del condotto fognario
Il cavo utilizzato è di tipo armato, resistente agli agenti chimici. La guaina del cavo è costituita da
polimero che lo rende inattaccabile dai liquami, anche acidi, che scorrono nel condotto fognario.
Presenta un'altissima resistenza allo schiacciamento, superiore a 100 atmosfere, e il peso (da
780Kg/Km pari a 563 Kg./Km. in acqua) lo trattiene al fondo dei condotti, impedendone lo
spostamento anche con forti flussi di liquame. I tubetti che racchiudono le fibre all’interno del cavo
sono protetti da trefoli in acciaio e in virtù di tale struttura il carico di rottura del più piccolo dei cavi
utilizzati è superiore a 10 tonnellate.
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I cavi utilizzati, oltre a resistere al flusso dei liquidi corrosivi e dei materiali solidi, sono in grado di
resistere alle operazioni di pulizia delle condutture realizzate sia con getti d'acqua ad altissima pressione
sia con spazzole metalliche.
La posa del cavo all’interno dei condotti fognari prevede le seguenti procedure:
• apertura di tutti pozzetti interessati dalla tratta, previa posa in opera dell’adeguata
cantierizzazione, come richiesto dalle norme vigenti in materia di sicurezza riguardanti la
circolazione stradale, l’accesso ai manufatti sotterranei e l’incolumità degli addetti;
• posa al punto di partenza (convenzionalmente “punto A”) di un cordino di traino in nylon
collocato all’interno del condotto fognario, al quale viene assicurato un galleggiante in
polistirolo o plastica di dimensioni adeguate al flusso fognario e al diametro della conduttura,
che viene lasciato trasportare dalla corrente fino al punto di arrivo (convenzionalmente “punto
B”);
• recupero del galleggiante al punto B con l’eventuale ausilio di retino a maglia larga;
• fissaggio, al punto B, del cordino di traino alla fune d’acciaio, avvolta su argano tiracavi, che
viene trainata controcorrente fino al punto A;
• predisposizione nel punto A della bobina di cavo da posare;
• predisposizione dei rotismi ai punti A e B che, mediante apposite carrucole, impediscono il
contatto diretto del cavo con gli spigoli dei pozzetti, così da evitare danneggiamenti;
• fissaggio, al punto A, della fune d’acciaio al cavo fognario e traino dello stesso;
• coordinamento via radio del personale presente nei punti A, B e in corrispondenza dei pozzetti
intermedi, per le azioni di “accompagnamento” del cavo al punto A e di “traino”, mediante
argano, al punto B così da evitare danni o evidenziare possibili difficoltà sopravvenienti durante
la posa;
• affiancamento senza soluzione di continuità cavo-parete interna del tubo, anche in occasione
delle operazioni di cui ai successivi due punti, e in modo da non creare ostacoli o sbarramenti al
deflusso del refluo;
• emersione in superficie del cavo (punto B) e creazione di scorta tecnica di circa 15 metri per
ogni testa di cavo, per consentire di effettuare la giunzione all’interno di apposito furgone
attrezzato;
6
• ancoraggio del cavo alla parete del torrino del collettore mediante una posa a spirale con ausilio
di tasselli occhiellati in acciaio inox.
2.1.2. Installazione di muffole all’interno dei pozzetti della rete fognaria
L’installazione prevede la sostituzione del chiusino esistente con un chiusino fognario, dotato di
chiusura di sicurezza, incernierato e predisposto con apposite asole che permettono il successivo
fissaggio della muffola di giunzione.
Tali chiusini tipo, individuati per il fissaggio delle scatole di giunzione, sono schematicamente riportati
nella Figura 1, e presentano le caratteristiche sotto indicate:
• Chiusino articolato in ghisa conforme alla classe di portata D400 della norma UNI EN 124:
1995, carico di rottura> kn 400(>= t 40), recante il marchio di certificazione di prodotto IGQ
(Istituto Italiano di Garanzia per i prodotti metallurgici);
• Telaio
o Descrizione: telaio con bordo esterno continuo, rinforzato con nervature e
sagomato ad alveoli, con sede atta ad alloggiare un perno che permette il
ribaltamento del coperchio fino a 124°,
o Dimensioni telaio (A): mm 840 x 840; mm 850 diametro.
o Diametro luce (O): mm 610,
o Altezza (H): mm 100;
• Coperchio
o Descrizione: coperchio circolare articolato, autocentrante nel telaio, con calpestio
antisdrucciolo, munito di foro per l’aggancio di un comune utensile per il
sollevamento,
o Diametro coperchio (C): mm 670;
• Peso tot.: circa kg 100.
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Figura 1 – Chiusini fognari
Tale soluzione consente al COMUNE di:
• accedere all’INFRASTRUTTURA per opere di manutenzione della medesima, senza necessità
di rimuovere la muffola;
• evitare il rischio di danneggiamento del giunto e/o della muffola all’apertura del pozzetto, in
quanto il chiusino incernierato non permette il trascinamento, ma solamente l’apertura a libro
con un’angolazione di 124°.
Consente inoltre ad ABM ICT di rendere disponibile la muffola al proprio personale, per eventuali
interventi sul giunto, direttamente all’apertura del chiusino, senza necessità di introdursi nel collettore
fognario.
Il fissaggio della muffola di giunzione al chiusino in ghisa avviene per mezzo di asole predisposte sul
chiusino stesso, nelle quali vengono inserite due fascette in acciao inox di larghezza 7,9 mm e lunghezza
1.000 mm., con una capacità di resistenza alla trazione di 2669 N. Tali fascette racchiudono la muffola e
la mantengono costantemente ancorata al chiusino.
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Nella Figura 2 è riportata una esemplificazione di muffola ancorata al chiusino
PIANTA
SEZIONE
Figura 2 – Esempio di muffola ancorata a chiusino
ABM ICT, qualora ritenga necessario utilizzare un chiusino avente caratteristiche significativamente
diverse da quelle sopra indicate o servirsi di una diversa metodologia di fissaggio delle muffole
all’interno dei pozzetti fognari, provvede a sottoporre al COMUNE le specifiche tecniche allo scopo di
consentire allo stesso di valutare le caratteristiche della soluzione alternativa.
2.1.3. Realizzazione di nuovi pozzetti
Qualora esigenze impiantistiche lo richiedano, ABM ICT provvede alla realizzazione di pozzetti di
giunzione o di spillamento all’esterno dell’INFRASTRUTTURA, collegandoli ai pozzetti fognari per
mezzo di appositi elementi By-pass come schematizzato nella Figura 3 sottostante
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12
T
T
U
Pozzetto di spillamento
Pozzetto di ispezione fognaria
By-pass
Figura 3 – Esempio di By-pass di pozzetto fognario
Tali pozzetti possono rendersi necessari per la sistemazione del cavo, e delle relative scorte, realizzata
con fissaggio della muffola a parete mediante apposite staffe di sostegno. All’interno del pozzetto deve
essere lasciata adeguata ricchezza di cavo per eseguire il giunto anche fuori della cameretta, su apposito
furgone attrezzato. Tale scorta, funzione anche delle dimensioni della cameretta, viene fissata alla
soletta per mezzo di morsetti metallici e protetta con tubo corrugato riapribile in corrispondenza delle
pareti verticali.
2.2. Installazione in canali scoperti
L’installazione della RETE in canali scoperti prevede le seguenti alternative:
• collocamento del cavo armato sul fondo del canale;
• posa del cavo armato mediante staffatura lungo i muri di contenimento del canale.
2.2.1. Posa del cavo nel canale scoperto
Il primo tipo di installazione sul fondo del canale viene realizzato qualora non interferisca con le
normali operazioni di manutenzione dell’INFRASTRUTTURA.
La posa, analoga a quella per condotto fognario descritta al precedente paragrafo 2.1.1, è resa meno
complessa dalla possibilità di operare a cielo aperto.
La seconda modalità di posa, utilizzabile nel caso di condotte dotate di muri di contenimento, prevede
la staffatura del cavo armato lungo tali muri. La staffatura viene realizzata tramite opportuni tasselli
inseriti oltre il filo acqua.
2.2.2. Realizzazione di nuovi pozzetti
Per la realizzazione di giunti e spillamenti devono essere posti in opera pozzetti appositi, come descritto
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al precedente paragrafo 2.1.3.
2.3. Caratteristiche di installazione in cavidotti
L’installazione della RETE in cavidotti preesistenti prevede attività analoghe a quelle descritte al
paragrafo 2.1.1. e successivi, che si articolano principalmente in
• posa del cavo all’interno del cavidotto;
• utilizzo dei pozzetti di giunzione esistenti;
• eventuale realizzazione di nuovi pozzetti di giunzione o di spillamento.
2.3.1. Posa di cavo all’interno del cavidotto
Il cavo utilizzato, completamento dielettrico, è composto di 48/96 fibre. E’ caratterizzato da armatura
in filati di vetro e da protezione al taglio con filati aramidici, che garantiscono un’adeguata protezione
dall'attacco dei roditori. Presenta un diametro esterno di 14 mm. e un peso di circa 150 kg/Km.
Sopporta temperature di esercizio da -30 a +70°C.
La posa del cavo all’interno di cavidotti preesistenti prevede:
• apertura dei pozzetti lungo la tratta interessata, previa posa in opera dell’adeguata
cantierizzazione, come richiesto dalle norme vigenti in materia di sicurezza riguardanti la
circolazione stradale, l’accesso ai manufatti sotterranei e l’incolumità degli addetti;
• collocamento dei rotismi necessari per consentire il tiro del cavo lungo la tratta prestabilita con
posizionamento dell’argano di tiro e della bobina del cavo;
• predisposizione della fune di tiro con posizionamento del cordino di traino all'interno del
cavidotto;
• fissaggio della fune all'estremità del cordino di traino;
• traino della fune all'interno del cavidotto;
• ad operazione eseguita, fissaggio della fune con un giunto a snodo antitorsione alla testa del
cavo e successivo traino del cavo;
• qualora necessario, impiego di argani intermedi opportunamente posizionati lungo il tracciato,
che collaborano in modo sincrono con l'argano principale.
2.3.2. Utilizzo di pozzetti esistenti
I pozzetti preesistenti lungo il tracciato del cavidotto sono utilizzati in funzione delle configurazioni
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impiantistiche, per:
• sistemazione di cavo all’interno dei pozzetti di transito, consistente nel collocazione del cavo su
mensole o, in casi particolari, fissaggio alle pareti per mezzo di morsetti metallici nel rispetto dei
raggi di curvatura;
• sistemazione di cavo e relative scorte nei pozzetti sede di giunto di linea e di spillamento come
indicato al precedente paragrafo 2.1.3.
2.3.3. Realizzazione di nuovi pozzetti
Qualora esigenze impiantistiche lo richiedano, ABM ICT provvede alla realizzazione di pozzetti di
giunzione o di spillamento all’esterno del cavidotto, collegandoli ai pozzetti esistenti per mezzo di
appositi elementi By-pass descritti al precedente paragrafo 2.1.3.
Laddove fosse necessario realizzare nuovi pozzetti, ABM ICT avrà cura di richiedere la disponibilità
delle aree ai suoi proprietari, o agli aventi diritto della proprietà del bene, con i quali procedere
direttamente all’eventuale costituzione di nuove servitù.
2.4. Nuove opere infrastrutturali
La realizzazione di nuove opere infrastrutturali, a carico di ABM ICT, è limitata alla realizzazione di
quanto funzionale all’installazione della RETE nei casi in cui quest’ultima necessiti di percorsi aggiuntivi
rispetto a quelli dell’INFRASTRUTTURA. Le eventuali opere di scavo, posa di cavidotti e installazione
di pozzetti, per la realizzazione di nuove opere infrastrutturali sono soggette alla preventiva concessione
di autorizzazione da parte del COMUNE e/o degli Enti competenti.
Il complesso delle opere sopra citate è descritto nei paragrafi seguenti.
2.4.1. Scavi per interramento di cavidotti
La realizzazione di scavi è preceduta da un’attività di rilievo circa la presenza di eventuali reti di altri
sottoservizi (acqua, gas, fognature, energia, teleriscaldamento, ecc.) al fine di evitare interferenze tra i
sottoservizi stessi.
Gli scavi per la posa di cavidotti destinati al contenimento dei cavi a fibre ottiche sono realizzati
mediante escavatore meccanico, salvo i casi che impongono l’esecuzione manuale.
Di norma, la profondità dello scavo è tale che l'estradosso dei cavidotti risulti interrato di 100 cm dalla
superficie in caso di sede stradale e 60 cm su marciapiedi e aree pedonali; la larghezza dello scavo è di
50 cm in superficie.
Nel caso di scavo in carreggiata, la struttura risultante è progettata, realizzata e collaudata per
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sopportare i carichi stradali; inoltre il cavidotto è posato con profondità di interramento tale da essere
comunque all’interno del terreno di sottofondo (parte del terreno naturale compattato su cui poggia lo
strato di fondazione della sovrastruttura stradale) così da limitare sollecitazioni dinamiche dovute al
traffico.
L’insieme dei cavidotti è posato su un letto di sabbia e rinfiancato con sabbia (fino a 5-10 cm sopra la
generatrice dei tubi più superficiali) oppure con bauletto in calcestruzzo (spessore medio di 10 cm,
misurato dalla direttrice esterna dei tubi). La scelta tra le due alternative è fatta in base alle
caratteristiche della pavimentazione, alla profondità di posa e ai carichi previsti.
Tra i 30 e i 60 cm dalla superficie, è posato un nastro di segnalazione riportante l’indicazione
dell'esistenza di cavi a fibre ottiche sopra la sezione di scavo destinata al cavidotto, allo scopo di
prevenire danni in opere di scavo successive da parte di altri utilizzatori del sottosuolo.
Alla fine dei lavori di posa dei cavidotti, la pavimentazione è riportata alle condizioni preesistenti, sia dal
punto di vista strutturale, ovvero degli strati sottostanti, sia dal punto di vista estetico. Il ripristino è
comunque realizzato in base alle convenzioni fissate in fase di rilascio dei permessi da parte del
COMUNE o degli Enti competenti. E’ previsto il trasporto alle discariche di tutto il materiale non
utilizzato per il rinterro.
2.4.2. Cavidotti
I cavidotti sono dimensionati con riferimento anche a future prevedibili necessità ma con attenzione al
massimo contenimento possibile dell’ingombro del sottosuolo.
I cavidotti sono costituiti da tubazioni in polietilene ad alta densità (PEHD) le cui caratteristiche sono
funzione delle diverse esigenze di progettazione e sono in grado di sopportare i carichi propri del
sedime in cui sono interrati. La tabella sottostante riporta le principali caratteristiche fisiche dei tubi
costituenti i cavidotti.
Tipo
Diametro
interno
(mm)
Spessore tubo (mm)
Larghezza complessiva
(mm)
Peso
(kg/m)
Monotubo Φ 18 15 +0/-0,5 1,5 +0,5/-0 18 +0,3/-0 ≥ 0,095
Monotubo Φ 25 22 +0/-0,5 1,5 +0,5/-0 25 +0,3/-0 ≥ 0,105
Monotubo Φ 40 34 +0,5/-0 3 ± 0,3 40 +1,1/-0,6
Monotubo Φ 50 44 +0,5/-0 3 ± 0,3 50 +1,5/-0,6 ≥ 0,39
Tritubo Φ 18 15 +0/-0,5 1,5 +0,5/-0 36 +1,9/-0
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Tritubo Φ 40 34 +0,5/-0 3 ± 0,3 125 +1,3/-2,8 ≥ 0,92
Tritubo Φ 50 44 +0,5/-0 3 ± 0,3 156 +4,3/-2,8 ≥ 1,16
Nell’eventuale passaggio lungo ponti, viadotti e gallerie, è previsto l'utilizzo di canalette in vetroresina e
dei relativi elementi di raccordo con la restante tubazione. Tali canalette, in linea di massima, hanno
dimensioni tali da poter essere equipaggiate almeno con un tritubo.
2.4.3. Pozzetti e camerette
I pozzetti sono di tipo normalizzato in calcestruzzo vibrocompresso armato (C.A.V.) ad elementi
modulari o monolitici, aventi dimensioni di cm 90x70 e 125x80. Le dimensioni e le distanze tra i
pozzetti sono tali da consentire l’infilaggio, la giunzione, il cambio di direzione e la derivazione della
RETE. Tutti i manufatti in C.A.V. rispondono a quanto previsto dalle vigenti norme, in particolare dal
D.M. LL.PP. 9 gennaio 1996.
Nei casi di ridotta disponibilità di spazio o di esigenze connesse alla presenza di altri sottoservizi, in
alternativa all’impiego di pozzetti di tipo normalizzato è prevista la costruzione di camerette in
calcestruzzo gettato in opera.
I dispositivi di chiusura dei pozzetti e delle camerette normalmente adottati sono in ghisa e conformi
alla classe D400 della norma UNI-EN 124 (1995) con carico di rottura >400 kN, dotati di semicoperchi
incernierati al telaio e chiusura di sicurezza.
L’installazione del pozzetto prevede l’esecuzione di uno scavo di profondità e larghezza adeguati, il
riempimento cementizio e il successivo ripristino della pavimentazione interessata dall’intervento,
secondo le caratteristiche originali.
CAPITOLO 3 - COLLOCAZIONE DELLA POSTAZIONE COMUNALE NELL’AREA
ABM ICT provvede all’installazione nell’AREA a proprio carico dei seguenti apparati che costituiscono
la POSTAZIONE COMUNALE:
• Nodo di terminazione (END POINT),
• Dispositivi wireless.
3.1. Installazione del nodo di terminazione (END POINT)
L’installazione del nodo di teminazione - utilizzato per la raccolta del traffico di dati generato in RETE
sia dall’Amministazione Locale sia dagli utenti del territorio (comunità, scuole, altre istituzioni
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pubbliche, famiglie e imprese) - consiste nelle seguenti attività:
• installazione di un armadio (rack) per l’alloggiamento di apparati hardware, avente telaio a
meccanica standard di 19 pollici con le seguenti caratteristiche:
o dimensioni: 60 cm x 60 cm x H, con altezza H compresa tra un minimo di 56,2 cm
e un massimo di 220 cm, sulla base del numero di apparati previsti dal progetto per
il funzionamento dalle RETE nello specifico ambito territoriale cui l’installazione si
riferisce;
o gruppo di ventole a tetto (2 motori);
o canalina di alimentazione;
o pannello di gestione dei cavi;
o collocazione a pavimento o a muro in funzione delle dimensioni del rack e della
logistica dell’AREA;
• collocamento e attivazione all’interno del rack degli apparati hardware costituenti l’END
POINT:
o apparecchiature attive,
o cablaggio per l’attestazione dei collegamenti,
o stazione UPS (Uninterruptable Power Supply), in grado di fornire automaticamente
energia elettrica in caso di mancanza di corrente,
o canalina di alimentazione.
Per l’installazione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche sopra indicate sono necessari:
• alimentazione elettrica 220Vac, (potenza stimata: da 150 a 4000 Watt),
• interruttore di potenza dedicato e opportunamente dimensionato,
• condizioni ambientali rientranti nei limiti 10-35 °C e 10-80 % umidità relativa.
3.2. Installazione dei dispositivi Wireless
L’installazione dei dispositivi wireless che convogliano il traffico dati generato dall’utenza distribuita sul
territorio comunale verso il nodo di terminazione è costituita da tre principali attività:
• installazione degli apparati interni;
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• installazione degli apparati esterni e dell’antenna;
• posa dei cavi.
La prima attività di installazione degli apparati interni consiste nell’installazione dei dispositivi di
comunicazione che instradano sull’END POINT i dati generati dall’utenza il cui accesso è realizzato in
modalità wireless, realizzando le interconnessioni tra apparati attivi, cavi di alimentazione, cavi verso
l’antenna.
L’installazione dell’antenna e degli altri apparti esterni (ODU, OutDoor Unit) consiste nelle seguenti
principali attività:
• fissaggio accurato della palina nel punto di aggancio all’edificio mediante l’utilizzo di opportune
staffe in posizione tale da garantire un solido ancoraggio dell’Antenna;
• messa a terra della palina e di tutti i componenti che vi saranno installati;
• installazione dell’antenna e delle altre componenti esterne mediante gli opportuni kit in
dotazione;
• inserimento e discesa dei cavi verso gli apparati interni attraverso tubo corrugato, avendo cura
di rendere impermeabile l’ingresso dello stesso nell’edificio;
• orientamento dell’antenna nella direzione stabilita dal progetto.
La posa dei cavi consiste principalmente nelle seguenti attività:
• individuazione del percorso di posa ottimale;
• passaggio dei cavi in cavedi, corrugati, ecc. mediante utilizzo di sonda procedendo dall’alto in
basso per favorire lo scorrimento;
• differenziazione nella posa tra cavi che trasportano segnali e cavi di alimentazione; in caso di
impossibilità, utilizzo di cavi schermati;
• realizzazione di scorta di cavo ai margini del corrugato per raggiungere agevolmente qualsiasi
apparato e per future esigenze;
• collegamento dei cavi agli apparati con verifica della stabilità di connessione.
CAPITOLO 4 - PROCEDURE PER L’INSTALLAZIONE DELLA RETE E DELLA
POSTAZIONE COMUNALE - AMPLIAMENTI DELL’INFRASTRUTTURA
Per le attività di installazione della RETE e della POSTAZIONE COMUNALE e in occasione di
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eventuali ampliamenti dell’INFRASTRUTTURA, le parti si atterranno alle procedure di seguito
riportate.
4.1. Installazione della RETE nell’INFRASTRUTTURA e della POSTAZIONE
COMUNALE nell’AREA
Gli interventi di installazione della RETE nell’INFRASTRUTTURA e di collocazione della
POSTAZIONE COMUNALE nell’AREA devono essere oggetto di programmazione concertata tra le
parti, così da consentire, nel rispetto della normativa emessa dal COMUNE, la salvaguardia della
normale operatività dell’INFRASTRUTTURA e dell’AREA e il rispetto dei piani di installazione della
RETE e della POSTAZIONE COMUNALE.
Per il complesso degli interventi sopra citati è prevista la seguente procedura :
• ABM ICT trasmette copia del progetto esecutivo degli interventi che interesseranno
l’INFRASTRUTTURA, l’AREA e la realizzazione di nuove opere infrastrutturali, corredandolo
degli elaborati richiesti dal COMUNE;
• il COMUNE, come definito nell’Accordo citato in Premessa, favorisce con i più appropriati
procedimenti amministrativi le operazioni tecniche per l’installazione della RETE e della
POSTAZIONE COMUNALE, ed esprime entro 30 (trenta) giorni il proprio assenso o
eventuali prescrizioni e/o integrazioni e/o modificazioni;
• trascorsi 30 (trenta) giorni dal ricevimento del progetto esecutivo da parte del COMUNE senza
che lo stesso abbia fatto pervenire ad ABM ICT eventuali prescrizioni e/o integrazioni e/o
modificazioni, il progetto esecutivo si intende tacitamente approvato dal COMUNE.
Per l’espletamento delle attività di installazione, ABM ICT provvede inoltre a richiedere, se necessario,
con la collaborazione del COMUNE, ad altri soggetti che ne abbiano la competenza, eventuali
autorizzazioni, concessioni o nulla osta relativi ai diversi aspetti connessi all’installazione.
4.2. Ampliamento dell’INFRASTRUTTURA
Qualora sviluppi programmi di ampliamento dell’INFRASTRUTTURA, nello spirito collaborativo
dell’Accordo, il COMUNE:
• dà informazione preventiva del progetto ad ABM ICT, per consentire alla stessa di valutare
possibili ampliamenti della RETE;
• consente ad ABM ICT, se possibile, la posa di idonei cavidotti, atti all’alloggiamento della
RETE, nelle sezioni di scavo realizzate per l’ampliamento dell’INFRASTRUTTURA;
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• qualora non sussista tale possibilità, consente ad ABM ICT il transito della RETE negli
ampliamenti dell’INFRASTRUTTURA.
ABM ICT, nel caso di realizzazione di nuovi cavidotti, si fa carico dei relativi costi di fornitura e posa in
opera in perfetta regola d’arte, nonché dei successivi oneri di manutenzione.
CAPITOLO 5 - PROTEZIONE DELL’INFRASTRUTTURA, DELL’AREA, DELLA RETE
E DELLA POSTAZIONE COMUNALE
Nello svolgimento di tutte le attività gestionali previste per l’erogazione dei rispettivi servizi, le parti
pongono il massimo impegno nel non interferire con il corretto funzionamento degli stessi, adottando
adeguate tecnologie, soluzioni e modalità operative.
5.1. Manutenzione dell’INFRASTRUTTURA, dell’AREA, della RETE e della
POSTAZIONE COMUNALE
Le attività di manutenzione hanno l’obiettivo di preservare le condizioni ottimali di erogazione dei
servizi, riducendo al minimo le inefficienze a seguito di guasti o malfunzionamenti e intervenendo nel
minor tempo possibile per il ripristino delle condizioni di normale funzionamento.
5.1.1. Tipologie di manutenzione
Le attività manutentive si articolano in interventi di:
• manutenzione ordinaria programmata;
• manutenzione straordinaria.
Per manutenzione ordinaria programmata si intende il complesso degli interventi periodici di tipo
preventivo inerenti i controlli e le misurazioni tecniche ai quali vengono sottoposte
INFRASTRUTTURA, AREA, eventuali nuove realizzazioni infrastrutturali, RETE e POSTAZIONE
COMUNALE, al fine di prevenire l'eventuale insorgere di degradi o irregolarità nell’erogazione dei
rispettivi servizi.
Per manutenzione straordinaria si intende l’insieme delle operazioni conseguenti al verificarsi di un
guasto, con o senza disservizio, mirate all’eliminazione del guasto stesso.
5.1.2. Procedure per le attività di manutenzione
Le parti garantiscono il massimo impegno nel cooperare affinché ciascuna, nel proprio ambito
gestionale, possa effettuare le attività di manutenzione ordinaria programmata e gli interventi di
manutenzione straordinaria, per una risoluzione tempestiva dei problemi derivanti da guasti e/o
malfunzionamenti.
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Ciascuna parte, inoltre, in uno spirito di effettiva collaborazione, qualora nell’espletamento delle proprie
operazioni di manutenzione riscontri possibili anomalie pertinenti il servizio dell’altra, provvede a darne
comunicazione con tempestività.
5.1.2.1. Manutenzione ordinaria programmata
Per le attività manutentive di questo tipo le parti adottano la seguente procedura operativa:
• ciascuna parte, qualora la manutenzione interessi unicamente il proprio sottoservizio senza
alcun rischio o pregiudizio per quello dell’altra, provvede all’intervento senza darne
comunicazione all’altra parte;
• negli altri casi, ciascuna parte provvede a dare comunicazione all’altra del proprio intervento
con almeno 15 giorni di anticipo rispetto all’intervento di manutenzione programmata previsto.
5.1.2.2. Manutenzione straordinaria
Nel caso di interventi necessari per la soluzione di problemi rilevati da una delle parti in relazione al
sottoservizio di propria pertinenza, la parte interessata:
• qualora il problema e/o la sua risoluzione interessi unicamente il proprio sottoservizio senza
alcun rischio o pregiudizio per quello dell’altra parte, provvede all’intervento senza darne
comunicazione all’altra parte;
• qualora il problema e/o la sua risoluzione interessi anche il sottoservizio dell’altra parte,
comunica alla stessa, telefonicamente, via fax o e-mail, in funzione dell’urgenza rilevata, la
tipologia di guasto e richiede l’intervento delle squadre di manutenzione di quest’ultima, dando
indicazione del tempo di intervento richiesto sulla base della gravità del guasto;
• i Referenti delle parti concordano le modalità e i tempi dell’intervento;
• ciascuna parte annota date e operazioni svolte su un registro degli interventi e lo rende
disponibile all’altra per consultazione;
• le spese sostenute da una parte per la soluzione di problemi occorrenti all’altra sono a carico
della parte cui si riferisce il problema e sempre che, per il Comune, oggetto di manutenzione
non sia infrastruttura concessa a titolo gratuito; resta comunque fermo l’impegno di ciascuna
delle parti a rendere minimi i disservizi e gli oneri per l’altra parte;
• qualora si verifichi un evento dipendente da cause terze che danneggi contemporaneamente
l’INFRASTRUTTURA e/o l’AREA nonché la RETE e/o la POSTAZIONE COMUNALE,
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ciascuna delle parti si farà carico dei relativi oneri per la riparazione o la sostituzione delle
proprie componenti danneggiate.
5.2. Modifiche dell’INFRASTRUTTURA, dell’AREA, della RETE e della
POSTAZIONE COMUNALE
Le parti operano con spirito collaborativo in occasione di attività di modifica all’INFRASTRUTTURA
e/o all’AREA nonché a quelle di modifica alla RETE e/o alla POSTAZIONE COMUNALE.
Qualora, per ragioni non imputabili direttamente al COMUNE, sia necessario procedere ad una
modifica dell’INFRASTRUTTURA e/o dell’AREA che comprometta seriamente la possibilità di
collocazione della RETE e/o della POSTAZIONE COMUNALE, ABM ICT si impegna a provvedere,
a propria cura e spese, allo spostamento della RETE e/o della POSTAZIONE COMUNALE in altro
sito idoneo.
In caso di dismissione parziale dell’INFRASTRUTTURA, qualora possibile, ABM ICT mantiene la
facoltà di utilizzo di tale parte dismessa per il transito della RETE, e si fa carico dei relativi costi di
manutenzione, ovvero è consentito ad ABM ICT, laddove lo ritenga appropriato, utilizzare l’area di
sedime interessata dalla dismissione dell’INFRASTRUTTURA per procedere, a propria cura e spese,
con la posa in opera di un nuovo cavidotto.
5.2.1. Procedure per modifiche dell’INFRASTRUTTURA e dell’AREA
Nel caso di modifiche programmate dell’INFRASTRUTTURA e/o dell’AREA, il COMUNE invia ad
ABM ICT, non appena disponibile, il progetto esecutivo per consentire alla stessa di valutare i necessari
interventi sulla RETE e/o sulla POSTAZIONE COMUNALE.
Nei casi in cui le modifiche all’INFRASTRUTTURA e/o all’AREA siano previste in tempi ravvicinati,
il COMUNE ne dà comunicazione scritta ad ABM ICT con un preavviso di 30 (trenta) giorni. La
comunicazione contiene una descrizione dei lavori programmati dal COMUNE e dei tempi di
realizzazione previsti, al fine di consentire ad ABM ICT di intraprendere, a proprie spese, le opportune
misure, anche temporanee, sulla RETE e/o sulla POSTAZIONE COMUNALE atte a garantire la
continuità del servizio.
5.2.2. Procedure per modifiche della RETE e della POSTAZIONE COMUNALE
Nel caso di modifiche della RETE e/o della POSTAZIONE COMUNALE, ABM ICT ne dà
comunicazione scritta al COMUNE sulla base della procedura descritta al Capitolo 4
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5.3. Deposito della RETE e della POSTAZIONE COMUNALE
In virtù della propria posizione di depositaria della RETE e della POSTAZIONE COMUNALE, il
COMUNE assume i correlativi obblighi di legge e dovrà pertanto, a titolo esemplificativo e non
esaustivo:
- assicurare con diligenza la conservazione dell'integrità della RETE e della POSTAZIONE
COMUNALE;
- assicurare ad ABM ICT la possibilità di accedere alla RETE e alla POSTAZIONE COMUNALE
per le attività connesse al funzionamento delle medesime;
- informare tempestivamente ABM ICT di qualsiasi evento connesso all’INFRASTRUTTURA e/o
all’AREA comunque rilevante per l’attività della RETE e/o della POSTAZIONE COMUNALE e
ciò in particolare laddove si tratti di evento che comporti una rilevante modificazione delle modalità
di deposito della RETE e/o della POSTAZIONE COMUNALE, ovvero pericolo di pregiudizio
per le medesime;
- agire diligentemente in tutte le attività di manutenzione e gestione dell’INFRASTRUTTURA e
dell’AREA per prevenire il verificarsi di danni alla RETE e alla POSTAZIONE COMUNALE;
- fornire al personale incaricato della manutenzione dell’INFRASTRUTTURA e dell’AREA, le
informazioni necessarie ad assicurare il rispetto della RETE e della POSTAZIONE COMUNALE,
anche attraverso attività di formazione diretta realizzata a carico di ABM ICT;
- astenersi dal concedere l'utilizzo dell’INFRASTUTTURA per l’installazione e il transito di elementi
tecnologici incompatibili con la presenza della RETE o tali da pregiudicare la funzionalità della
medesimab, fatto salvo il caso in cui tali elementi tecnologici, ancorchè incompatibili, siano
necessari per il servizio prioritario erogato attraverso l’INFRASTRUTTURA;
- esercitare, nel contesto delle attività di vigilanza dell'INFRASTRUTTURA e dell’AREA e senza
oneri ulteriori rispetto a quelli ordinariamente connessi a tale attività, controlli circa eventuali
alterazioni della RETE e/o della POSTAZIONE COMUNALE, segnalandone tempestivamente le
risultanze ad ABM ICT.
- Considerare riservate le notizie acquisite in virtù del rapporto con ABM ICT in ordine al
funzionamento ed alle caratteristiche della RETE e della POSTAZIONE COMUNALE ed
impartire al personale dipendente ed ai collaboratori a qualsiasi titolo istruzioni vincolanti in ordine
al mantenimento di tale segreto.
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ABM ICT si impegna a stipulare adeguata polizza assicurativa “ALL RISKS” a copertura della RETE
valida a partire dalla data di collaudo finale di tutta la RETE che avverrà entro e non oltre 12 mesi dalla
ultimazione dei lavori.
CAPITOLO 6 - ACCESSO ALL’INFRASTRUTTURA E ALL’AREA
In uno spirito di piena collaborazione tra le parti, il COMUNE mette nelle condizioni di poter accedere
all’INFRATRUTTURA e all’AREA il personale di ABM ICT, o altro personale da essa incaricato, 24
ore su 24, per 365 giorni all’anno, per qualsiasi tipo di intervento sulla RETE e/o sulla POSTAZIONE
COMUNALE. Tale modalità di accesso per quanto attiene alla POSTAZIONE COMUNALE sarà
concordata tra le parti all’atto della presentazione del progetto esecutivo, allorché sarà individuata
l’AREA.
E’ cura di ABM ICT che ogni accesso all’INFRASTRUTTURA e all’AREA sia annotato su apposito
registro riportante l’indicazione della data di accesso e delle operazioni svolte, e che il registro stesso sia
messo a disposizione del COMUNE per consultazione.
CAPITOLO 7 - CONTROVERSIE
Le parti sottoporranno al tentativo di conciliazione previsto dal Servizio di Conciliazione della Camera
Arbitrale istituita presso la Camera di Commercio di Bergamo (ove operativo) qualsiasi controversia
derivante dal presente Regolamento (comprese a titolo esemplificativo quelle relative alla sua validità,
esecuzione, risoluzione ed interpretazione); ove tale Servizio non fosse operativo le parti tenteranno
informalmente di conciliare la controversia, restando inteso che la conciliazione si intenderà fallita ove
non fosse raggiunta un’intesa entro 30 (trenta) giorni dall’avvio del procedimento conciliativo, da farsi a
mezzo di lettera raccomandata A.R.
In caso di fallimento della conciliazione, qualsiasi controversia relativa all'esistenza, validità,
interpretazione, estensione, contenuto, esecuzione, sospensione o scioglimento del presente accordo e
di qualsiasi documento negoziale che lo sviluppi o completi, sarà risolta in conformità al Regolamento
di Conciliazione e Arbitrato della Camera di Commercio di Bergamo da un arbitro nominato in base a
tale Regolamento, ad integrazione volontaria del quale le parti precisano che l’Arbitro dovrà essere
designato esclusivamente tra i professionisti regolarmente iscritti all’Albo Professionale Forense da
almeno dieci anni e che l’arbitro nominato dovrà rendere le proprie determinazioni entro sessanta
giorni dall’accettazione dell’incarico. L'arbitrato sarà di dritto e avrà carattere rituale. La sede arbitrale è
fissata a Bergamo (Italia). Il lodo dovrà decidere, inoltre, che Parte sarà tenuta a pagare i costi
dell'arbitrato, dovendo applicarsi, salvo giusta causa, il principio di soccombenza obbiettiva.
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CAPITOLO 8 – COMUNICAZIONI TRA LE PARTI
In aggiunta alla figura del Referente citato in premessa, ciascuna delle parti mette a disposizione un
punto di contatto, raggiungibile 24 ore al giorno, per 365 giorni l’anno, a mezzo telefono, facsimile e
posta elettronica, a cui le parti si possono rivolgere per ogni tipo di comunicazione relativa alla gestione
e allo svolgimento delle attività previste dal presente Regolamento.
Resta inteso che ciascuna parte potrà affidare gli interventi di realizzazione e manutenzione a terze parti
allo scopo delegate, dandone adeguata comunicazione all’altra.
Ciascuna delle parti darà comunicazione all’altra, a mezzo di lettera Raccomandata A.R., degli estremi
del propri Referenti e del punto di contatto entro il 30/06/2007. Le eventuali successive modificazioni
di tali designazioni dovranno essere tempestivamente effettuate dalle parti a mezzo di lettera
Raccomandata A.R..
Il COMUNE, contestualmente alla sottoscrizione del presente Regolamento Tecnico si impegna a dare
comunicazione scritta di eventuali prescrizioni, riguardanti l’utilizzo di componenti
dell’INFRASTRUTTURA e/o dell’AREA interessate dall’installazione della RETE e/o della
POSTAZIONE COMUNALE, che possano essere pregiudizievoli del relativo piano di installazione.
Bergamo, …………….
Per ABM ICT S.P.A.
…………………………………
Per il COMUNE di VERDELLINO
…………………………………
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