ADHD nella scuola primaria
Strategie di intervento a scuola
Dott.ssa Barbara Coppola
Psicologa-Psicoterapeutacognitivo-comportamentale
Cosa faremo
oggi insieme!
O Adhd e lavoro di rete
O La prevedibilità e l’organizzazione
come base per gestire bambini con adhd
O Analisi funzionale: osservare sistematicamente
O Tecniche di intervento efficaci
tecniche comportamentalitecniche cognitivetecniche metacognitive
LA RETEL’intervento multimodale
Bambino
Genitori
Psicologo
NPI
Medico
Terapisti Educatori
Scuola
Iniziamo prima da ciò che abbiamo……
La rete degli
insegnati
Prevedibilità e sistematicità
Tecniche di gestione dei
comportamenti disfunzionali in
classe
Tecniche di gestione cognitive e metacognitive
delle difficoltà attentive ed esecutive
Stanza,posizione e materiale
organizzati per materia
Iperattività
ImpulsivitàDisattenzione
Le aree di disfunzione
Organizzazione dei processi
cognitivi
Pianificazione e soluzione di
problemi
Autostima
Competenze sociali
Comportamento motorio
Gestione delle emozioni
Motivazione al lavoro e
autoefficacia
Impulsività: comportamentale
e cognitiva
Attenzione e concentrazione
Deficit di
regolazione
INTE
RV
EN
TI
Generali: contesto/classe/materiale
di lavoro
Specifici: comportamentali, cognitivi, metacognitivi
Interventi sul contesto/situazione classe
OAmbiente prevedibile: routine di
lavoro, organizzazione del
materiale, feedback operativi
ODisposizione dei banchi
ORegole della classe
OOrganizzazione del tempo libero
Ambiente prevedibile 1: con l’intera classe
O Rituali di saluto iniziali
O Routine di sistemazione del materiale prima della lezione
O Presentazione delle attività previste per la giornata
O Descrizione delle pause concordate
O Dettatura dei compiti da orario stabilito e sempre nella stessa modalità
O Rituali di saluto e chiusura lezione
Ambiente prevedibile 2:con il singolo bambino adhdO La disposizione dei banchi
Regole generali con un bambino adhd
O Controllare i potenziali distrattori
O Per ogni bambino il posto adatto
O Orologio e immagini troppo colorate o
complesse
O Sotto l’osservazione costante
dell’insegnante
O Meglio di fianco ad un bambino ‘tutor’
Il cartellone delle regole: una guida sempre utile se fatta
bene!!!
•Un numero da 3 a 5•Poche parole per regola
•Descritte in modo operativo•Suggeriscono un comportamento da avere non
da evitare•Evitare il ‘non’.
•Associate a colori e forme differenti•Visibili da tutti facilmente
Organizzazione del lavoro scolastico con un bambino
adhd
Pianificazione del compito
Segmentazione delle procedure
Protocolli di automonitoraggio e
feedback
Alcune tecniche cognitive e metacognitive utili per un programma individualizzato con adhd
O Consapevolezza del disturbo/disagio: per quale materia, in quale impegno cognitivo specifico
O Pianificazione graduale e “conseguenziale” del compito
O Autoistruzione verbale (esplicite vs implicite)
O Automonitoraggio
O Autovalutazione verbale e cognitiva
O Autorinforzo
Obiettivi:
O Motivare il bambino al trattamento
O Interrompere il circolo vizioso disfunzionale creatosi tra il bambino ed il suo ambiente di riferimento (colpe, giudizi…, rinforzi )
O Creare tempi e luoghi di lavoro adatti a quel bambino
O Raccogliere la frequenza situazionale del disturbo
O Costruire metafore e simboli utili al monitoraggio del trattamento (es:il draghetto!!)
PRIMA DI TUTTO:
CONSAPEVOLEZZA!!!!
Insieme di competenze specifiche e/o generali impiegate nella possibilità di riflettere sulla propria o altrui attività cognitiva in riferimento ad un compito o ad una situazione che lo richiede
Meta che? Metacognizione!!!
O Queste tecniche attingono all’uso strategico, guidato e graduale del dialogo interno
O Il bambino diventa gradualmente protagonista del suo comportamento
O I tempi e la quantità di risposte e/o modalità comportamentali impulsive si riducono
O L’autostima e l’autonomia si rinforzano in maniera progressiva e tangibile
Autoistruzioni,automonitoraggio , autorinforzo (tecniche)
O 1) scelta del compito
O 2)modeling cognitivo: definizione e comprensione
della natura del compito, individuazione dei vari
possibili modi di risolvere il problema, scelta e
applicazione della strategia, automonitoraggio dei
progressi verso la soluzione, auto-valutazione ed
auto-rinforzo, scelta di un approccio alternativo in
caso di insuccesso.
Training di autoistruzione verbale e cognitiva
OSUDDIVIDERE IL COMPITO IN DIFFERENTI STEP GRADUALI
es: LO STEP IN CINQUE FASI
Pianificazione graduale del compito
O Guida esterna esplicitaO Autoistruzione esplicitaO Modeling di autoistruzioni esplicite ridotteO Pratica dell’autoistruzione esplicita ridottaO Modeling di autoistruzioni implicite (interne)O Pratica dell’autoistruzione implicita
Strumenti di applicazione
Autovalutazione
Qualsiasi intervento facciamo ricordiamoci
sempre che…..
Il senso di autoefficacia continua a rinforzarsi e riorganizzarsi durante tutto il ciclo della vita attraverso nuove esperienze, rimodulazioni emozionali e biochimiche e ridefinizione delle credenze cognitive personali e sociali
Le persone considerano gli effetti
delle loro azioni e le
interpretazioni di tali effetti
contribuiscono a creare le loro
convinzioni di efficacia:
il successo incrementa
l’autoefficacia, l’insuccesso la
riduce!!
Gli insegnati sono umani!!!!
E come tutti gli ‘umani’…..
……per muoversi bene hanno
bisogno di bussole!!!
Una buona bussola è:
Conoscere l’Analisi Funzionale e
utilizzare le tecniche ad essa
associate
COMPORTAMENTISMO APPLICATO
Principi generaliO L’approccio comportamentale si basa sul
concetto di “apprendimento operante” o “condizionamento operante o skinneriano”.
O Il condizionamento operante può essere definito come il processo con cui l’effetto di una risposta modifica le probabilità che essa sia nuovamente prodotta.
Approccio Comportamentale
Ha come obiettivo la modificazione di un comportamento disfunzionale!
Ma che cos’è un comportamento?
Essenzialmente il comportamento è qualsiasi cosa che una persona dice o fa!
Quando si applicano tecniche cognitivo comportamentale si
impara ad affrontare un comportamento
alla volta!!!!!
La relazione funzionale
A• Antecedente o
stimolo
B• Risposta o
comportamento bersaglio/target
C• Conseguenza o
rinforzatore
STIMOLO: precede la risposta ed è capace di provocare, facilitare e costituire l’occasione per una risposta specifica. Può fungere da stimolo qualsiasi oggetto o evento specifico presente nell’ambiente.
RISPOSTA: il comportamento che fa seguito allo stimolo.
CONSEGUENZA: un avvenimento che fa seguito alla risposta. A volte è un evento naturale; può
essere positivo o negativo, ed influenza il nostro comportamento.
Un comportamento per essere oggetto di
modificazione funzionale deve essere misurabile,
quantificabile, osservabile in maniera oggettiva
Cos’è un
comportamento???
• Prendere un bravo al compito di matematica è un comportamento?
• E’ un comportamento avere gli addominali
tonici ?
Conseguenze
• Ricevere bravo in matematica
• Avere addominali tonici
Comportamento
• Eseguirecorrettamente il compito di matematica
• Fare 30 minuti di addominali la giorno
Comportamento OVERT (manifesti)
O Sono direttamente osservabili
O QuantificabiliO Esempi: Camminare,
lanciare una palla, gridare…..
Comportamento COVERT (personali, interni)
O Non sono direttamente osservabili dagli altri.
O Esempio: rituali interni, pensieri, emozioni……
Modificazione comportamentale
Diminuzione di un comportamento inefficace e/o disfunzionale
Aumento e/o aggiunta di un comportamento funzionale
Si definisce funzionale o disfunzionale
un comportamento in base allo scopo
personale, collettivo e/o contestuale che
persegue o desidera perseguire!!!!!
Vantaggi dell’approccio comportamentale
O I suoi metodi ed i suoi principi fondamentali possono essere descritti con precisione: è facile poter replicare le tecniche ottenendo gli stessi risultati (ciò facilita la collaborazione con le insegnanti e con i genitori).
O Le tecniche sono spesso applicate dagli individui nella vita di tutti i giorni (genitori, insegnanti, allenatori ed altre figure che si interfacciano con l’individuo possono applicare queste tecniche per gestire le questioni giornaliere)
L’obiettivo primario è
OPassare da un comportamento disfunzionale
ad uno funzionale
OIndividuare i meccanismi che mantengono
in vita il comportamento disfunzionale in
esame
Cosa serve,come si fa?
Tecniche comportamentali
O Analisi funzionale
O Estinzione
O Estinzione con rinforzo differenziale
O Punizione
O Token economy o gratificazione a punti
O Modeling
O Time out
Prima di tutto osservare!!!
Impariamo l’analisi funzionale
Antecedente( il
contesto/situazione)
Comportamento (cosa fa)
Conseguenza (cosa succede subito dopo)
Esercitiamoci
un po’!
Esempi O 1)Mentre il papà sta guardando la partita in tv, il
figlioletto gli saltella intorno . Infastidito il papà gli da i suoi dolcetti preferiti per calmarlo
O 2)Un bambino iperattivo in classe inizia a stancarsi di ascoltare la lezione di italiano e cerca di distrarre i compagni lanciando oggetti, la maestra gli chiede di smetterla urlando e i compagni ridono
O 3)Una bambina disattenta durante la lezione di matematica chiede continuamente che ore sono, la maestra le risponde sempre di aspettare un attimo e la bambina di fianco a lei inizia a parlare della merenda.
A•Il papà
guarda la partita
B•Il figlio
gli salta intorno
C•Il papà
gli da i suoi dolcetti preferiti
Mentre il papà sta guardando la partita in tv, il
figlioletto gli saltella intorno . Infastidito il papà gli da i
suoi dolcetti preferiti per calmarlo
A•In classe
durante la lezione di italiano
B•Il bambino
lancia gli oggetti verso i compagni
C•La maestra
gli urla di calmarsi
•I compagni ridono
Un bambino iperattivo in classe inizia a stancarsi di
ascoltare la lezione di italiano e cerca di distrarre i
compagni lanciando oggetti, la maestra gli chiede di
smetterla urlando e i compagni ridono
A•In classe
durante la lezione di matematica
B•la bambina
chiede continuamente che ore sono
C•La maestra le
dice sempre di aspettare un attimo
•La compagna di banco le parla della merenda
Una bambina disattenta durante la lezione di matematica chiede
continuamente che ore sono, la maestra le risponde sempre di
aspettare un attimo e la bambina di fianco a lei inizia a parlare
della merenda.
Gli interventi sugli antecedenti sono prevalentemente orientati a controllare e organizzare le situazioni
stimolo singole e/o complesse
Esempio: ambiente e protocollo di lavoro
stabile e prevedibile
Intervento sui conseguenti
Rinforzi: tutto rinforza, cosa rinforza?
I rinforzi non sono uguali per tutti
• Un oggetto, gesto o comportamento acquista valore rinforzante all’interno della specifica relazione funzionale dove è nato e dove continua ad esistere al momento in cui lo osserviamo
I rinforzi sono virtualmente infiniti
I rinforzi sono primari e secondari:
↓PRIMARI: legati alla sopravvivenza (es:cibo)
SECONDARI: appresi nel corso della vita
↓A livello più basso: consumatori e tangibili.
A livello più alto: sociali e informativi (feedback)
Attenzione!!
O NEGATIVI: non sono punizioni!!! Quando il
rinforzamento del comportamento è ottenuto
dalla sottrazione di un elemento negativo o
spiacevole
O POSITIVO: quando il rinforzamento del
comportamento si ottiene grazie all’aggiunta di
un elemento positivo o piacevole
O Tipologia dei Rinforzi Positivi
� Rinforzi tangibili: premi materiali (ad es. giochi, dolciumi, vestiti,)
� Rinforzi sociali: manifestazioni di approvazione e di affetto (ad es. complimenti, sorrisi, carezze, elogi, riconoscimenti, ecc.)
� Rinforzi simbolici: bollini o gettoni premio che una volta accumulati vengono scambiati con premi tangibili o rinforzo dinamici
� Rinforzi dinamici: consistono in attività gratificanti o privilegi particolari che hanno una valenza positiva per la persona che ne beneficia(es. usare il computer, andare al cinema, ecc.)
Rinforzo contingente: viene elargito solo in seguito ad una data risposta; conduce al
consolidamento del comportamento.
O E’ possibile utilizzare due tipi di rinforzo
contingente:
� il rinforzo Continuo
�Il rinforzo Intermittente
SCHEMA A
RAPPORTO
SCHEMA A
INTERVALLO
Fisso (RF) Variabile (RV) Fisso (IF) Variabil
e (IV)
Un numero
prefissato di
risposte dovrà
avere luogo prima
che si proceda
all’erogazione del
rinforzo.
Il numero di
risposte varia, lo
studente non può
prevederlo.
Ciò garantisce il
consolidamento
delle abilità
acquisite.
La prima risposta
viene rinforzata
dopo che è
trascorso un
periodo di tempo
prefissato.
(utile in obiettivi
come l’attenzione
sostenuta al
compito).
La durata
dell’interv
allo non
rimane
costante,
ma è un
preciso
valore
medio.
Errori comuni:
• Centellinare le lodi
• Rinforzare il comportamento negativo
• Sottostimare o sminuire il
comportamento adeguato
• Farsi condizionare da opinioni personali
nella valutazione di un comportamento
inadeguato (le teorie ingenue)
Estinzione
O E’ una tecnica molto utile perché la maggior parte dei comportamenti disfunzionali vengono rinforzati nell’ambiente naturale di vita
O Consiste nell’evitare qualsiasi forma di rinforzo di fronte ad un comportamento disfunzionale
O E’molto difficile usare questa tecnica da sola ed è molto più efficace se utilizzata in abbinamento al rinforzo differenziale e al modeling
Estinzione e rinforzo differenziale
OConsiste nell’evitare di dare risposte rinforzanti in seguito all’emissione di un comportamento inadeguato e contemporaneamente e/o parallelamente rinforzare il comportamento adeguato
Quindi ricordiamoci che…..
O È necessario utilizzare un rinforzatore che sia efficace per l’individuo con cui si sta lavorando
O Un oggetto o un evento viene definito rinforzatore solo per i suoi effetti sul comportamento
O È utile comunque effettuare un’analisi dei rinforzatori soggettivi prima di ogni attività di modificazione funzionale
O Il rinforzo va emesso immediatamente dopo il comportamento che si vuole incentivare
Ogni volta che si desidera insegnare un comportamento nuovo o incrementare uno
già esistente, sarà necessario:
Stabilire con esattezza la risposta (comportamento target) che si desidera
diminuire o aumentare
Scegliere uno o più stimoli che servano da stimolo istruzionale o facilitante per la risposta.
Scegliere uno o più rinforzi.
Quando si presentano dei problemi nell’attività di insegnamento essi possono dipendere da:
� Uno stimolo non efficace (ad esempio una consegna non comprensibile al bambino).
� Scelta di un obiettivo troppo facile o troppo difficile per il bambino (es: troppo facile può favorire distraibilità, troppo difficile richiede tempi attentive o pianificazioni che il bambino non possiede ancora)
� Scelta di rinforzi inefficaci.
E’ consigliabile osservare costantemente il comportamento del bambino, e registrare dati precisi ed affidabili sui suoi progressi o insuccessi
Quando scrivo un obiettivo
comportamentale
‘prestazionale’ mi domando
O Quale comportamento dovrà eseguire l’alunno?
O Che livello qualitativo o quantitativo dovrà
raggiungere nell’esecuzione del comportamento
atteso?
O In quali circostanze lo studente dovrà eseguire
tale comportamento?
O Quale rinforzatori posso utilizzare?
O Che facilitatori contestuali e materiali dovrò
utilizzare in questo caso specifico?
Altre tecniche di riduzione
Time outPunizione
Token economy
Time OutO Scegliere un comportamento bersaglioO Annotare quanto spesso si verificaO Scegliere un posto noioso e monotonoO Spiegare all’alunno in cosa consiste il time outO Aspettare che il comportamento bersaglio si verifichi
Il comportamento bersaglio si verifica:O Collocare immediatamente l’alunno nel posto scelto per il
time out, non usare piu di 10 parole e 10 secondiO Portare il timer, impostare la suoneria e collocarlo in
modo che il ragazzo possa sentirloO Rimuovere ogni attenzione dal bambinoO Chiedere al bambino dopo che è suonato il timer, il
perche è stato mandato in time out, se non se lo ricorda ditegli che cosa ha fatto
Time Out: errori comuniO Parlare con il bambino mentre è in time
out
O Parlare troppo prima di metterlo in timeout
O Usare un posto comodo (materassino-poltroncina)
O Usare un posto dove si accede a giochi e stimoli interessanti
O Contare da soli e ricordarlo al bambino
O Far chiedere scusa dopo il time out
O Minacciare di usare il time out e non usarlo
Time Out: in caso di difficoltà1)Se il bimbo si muove dal luogo del time out: dirgli
che ogni volta che si alza si aggiungerà un minuto addizionale
2) Se lascia il posto del time out: riportarlo e ricominciare sempre nello stesso modo
3)Se il bimbo fa molto rumore in time out: ignoratelo e dopo aggiungete un tempo addizionale
4)Se non vuole lasciare il time out dopo il tempo previsto: lasciatelo li, dicendogli che da quel momento è una sua scelta, il tempo di punizione è finito
5)Dopo il time out il bimbo è di cattivo umore e non vuole partecipare alle attività: ditegli che adesso può partecipare se vuole, altrimenti è libero di rifiutarsi, intanto voi tornate alle attività.
Punizione1. Introdurre una
stimolazione spiacevole dopo il comportamento indesiderato
2. Sospendere temporaneamente una situazione positiva dopo il comportamento indesiderato
Token economy o gratificazione a premi
O E’ una tecnica di passaggio da rinforzatori più o meno concreti a rinforzatori meno concreti
O Consiste nel rinforzare il bambino con gettoni ( o con dei punti sotto qualsiasi forma) che, in seguito, possono essere scambiati con rinforzatori di livello più alto (es: dallo smile adesivo alla possibilità di andare a giocare in giardino..)
O La token economy prevede la definizione di un premio finale, di valore rinforzante per quel bambino, con la definizione dei ‘punti gettoni’ ed il valore numerico utile.
O Può essere individuale e di gruppo
TOKEN ECONOMY
� Permette di Affrontare Difficoltà non Superabili con altri metodi più tradizionali� Il programma deve avere una Durata Circoscritta
� Specificare i Comportamenti da Rinforzare.
� Definire Quale Rinforzatore utilizzare (I token devono essere facilmente manipolabili e conteggiabili :gettoni, cartoncini, bottoni)
� Scegliere i premi
Azioni più semplici compenso
più basso
Azioni più difficili - compensi
più alti per incentivare la
motivazione
Caratteristiche del contrattoHa lo scopo di chiarire le principali regole di
contrattazione
Deve contenere:O le regole di comportamentoO un numero limitato di richiesteO richieste espresse in termini positivi (non si interrompe
la maestra e per intervenire si alza la mano)O numero di gettoni di compensoO lista dei premiO modalità di consegna gettoniO modalità di scambio
ALCUNE REGOLE
O Equità: le ricompense devono essere proporzionate alleO prestazioni.O Chiarezza e semplicità dei termini del contratto.O Onestà: ciò si ha quando il contratto viene rispettato da
entrambe le parti contraenti e la ricompensa consegnata subito dopo l’esecuzione del compito.
O Positività: il contratto non deve contenere clausole punitive.
O Sistematicità: è indispensabile che il contratto nonsubisca interruzioni e che ci si attenga con rigore alleregole stipulate.
Token economy di gruppoO Condivisione
O Incitazione reciproca
O Competizione positiva
O Incentiva comportamenti d’aiuto e cooperativi all’interno del gruppo.
O Economicità
O La token economy può essere molto utile con bambini che manifestano comportamenti iperattivi, impulsivi o con difficoltà attentive, perché rinforza in maniera semplice e concreta comportamenti funzionali, estinguendo quelli disfunzionali , utilizzando stimoli e simboli colorati, divertenti e adeguati alla sua età cronologica.
Il contratto può prevedere:O L’assegnazione di rinforzatori simbolici differenziata per
comportamenti diversi o uguale per tutti.O Rinforzatori di sostegno individualizzati o uguali per tutti.O Conseguenze che derivano al gruppo sulla base del
comportamento di un singolo soggetto.Quando Luca esegue il compito di matematica per intero e
senza parlare ad alta voce tutta la classe riceve 3 gettoni e i compagni lo inciteranno ignorando comportamenti disfunzionali
O Conseguenze che derivano al gruppo sulla base delcomportamento dell’intero gruppo.
Quando tutti i bimbi portano a termine la verifica di matematica , la classe ha diritto a 10 gettoni
Costo della risposta
si perdono punti all’emissione di un comportamento disfunzionale
O In associazione ad una token di gruppo riduce i
rischi di esclusione e svalutazione ed utilizza il
gruppo come risorsa integrativa
O Usato sempre in associazione all’utilizzo strategico
di rinforzatori
Grazie per l’attenzione
Se volete approfondire!!
O Il comportamento problema è un messaggio, Carr et
al, Erickson
O La presa in carico del bambino con adhd e dsa,
Marzocchi e Centro per l’età evolutiva. Erickson
O L’alunno iperattivo in classe. Di Pietro et al, Erickson
O Sopravvivere nelle classi difficili, Manuale per gli
insegnanti. Paul Blum, Erickson
O Iperattvità e autoregolazione cognitiva, C. Cornoldi,
T.De Meo, F.Offredi, C.Vio, Erickson
O Strategie e tecniche per il cambiamento, G.Martin,
J.Pear. Mc Graw Hill
O Comportamenti problema e alleanze psicoeducative,
D.Ianes, Erickon
Se volete approfondire!!
O Il bambino iperattivo, A.Munden, J.Arcelus, EcomindO Disturbi dell’attenzione e iperattività, E.A.Kirby,
L.K.Grimley, EricksonO In classe ho un bambino che…, C. Cornoldi,
S.Zaccaria, GiuntiO L’alunno iperattivo in classe, M.Di Pietro, E.Bassi, G.
Filoramo, EricksonO Impulsività e autocontrollo. Cornoldi et al,
Erickson
O L’ABC delle mie emozioni. M. Di Pietro, Erikson
O Genitori postivi, figli forti. R.A. Fabio, Erikson
O Cd rom: Autoregolare l’attenzione, Erickson
PER CONTATTI
Dott.ssa Barbara CoppolaStudi professionali:
Napoli, Piazzale Tecchio 33
Telese Terme (BN), c/so Trieste 46
www.cepicc.itcell: 3382951072