Il difficile abitare
Alla ricerca di una buona qualità della vita
• Contrazione delle politiche sociali
• Crescente burocratizzazione dell’esistenza
• Logica del consumo, cultura seriamente minacciata
Una società di consumatori non saprà mai prendersi cura di un mondo e delle cose pertinenti in esclusiva allo spazio delle apparenze terrene, perché la sua posizione fondamentale verso tutti li oggetti – il consumo – significa la rovina di tutto ciò che tocca (H. Arendt, 1999, p. 272)
• Sgretolarsi di cornici e di vincoli che rappresentano punti di appoggio (fluidità)
il ritmo lento del pensare
spazi di opportunità esperienziali
• Spazi con quale ‘misura’?Sottrazione della capacità di autonomia e di esplorazioneprivazione della possibilità di costruire una mappa dello spazio di vitaDesertificazione degli spazi sociali
• sentimento essenziale al generarsi di un atteggiamento partecipativo e responsabile nei confronti di un contesto di vita
• Riqualificazione dei contesti di vita sia materiali sia immateriali,
• Nuove forme di politica agita e rappresentata
il “senso del luogo”Percezione di appartenere ad un ambiente
Politica e discorso scientifico:Della politica non ci può essere
scienza, perché nei contesti intersoggettivi nulla è prevedibile.
… presentandosi nella forma di un sapere scientifico, possono ingenerare la falsa illusione che si possa acquisire una conoscenza tale da consentire forme di controllo e governamentalizzazione degli affari politici (H. Arendt, 1970, p. 10)
Il mondo umano, quello che chiede l’arte della politica per essere ben governato, è il luogo dell’inedito, dell’imprevisto, in quanto caratterizzato dalla capacità di iniziare sempre qualcosa di nuovo.
Non si reifica in una cosa precisa, ma innesca altre azioni non anticipatamente prevedibili.
Può accadere che un solo atto, e qualche volta una sola parola, sia sufficiente a mutare una costellazione già strutturata di atti e di parole (H. Arendt, 1958, p. 139)
La responsabilità condivisa della politica
Una cittadinanza responsabileIl principio dell’assunzione della responsabilità = “cittadinanza partecipata”
Le soggettività eccedono la rappresentanzaRecuperare la partecipazione diretta
Ai rapporti d potere sostituire relazioni di fiducia
individualismo
• L’impegno è qualcosa di privato
Questioni di fondo?
•Ragione strumentale, questioni tecniche
Impegno diretto?
• Giuridicizzazione della vita politica
ostacoli
!
La responsabilità condivisa della politica
non tranquillizza il fatto che viviamo in una democrazia, perchè accade che “nelle democrazie di massa, senza alcun terrore e per così dire spontaneamente, prendono piede da un lato un’analoga impotenza degli uomini e dall’altro un analogo processo di logoramento delle iniziative individuali (Arendt 1995, p. 11)
per superare l’interpretazione gestionale della politica è
necessaria una reinterrogazione radicale del suo senso.
La politica non è tecnocraticismo, esercizio del potere
La politica è una pratica di relazioni attraverso la quale si costruiscono spazi di civiltà al cui interno edificare mondi nuovi
La politica è l’arte di gestire lo spazio della pluralità in modo che ciascuno possa elaborare con gli altri risoluzioni soddisfacenti sugli affari comuni
Ricerca di ciò che è bene
Non idea atemporale e acontestuale di bene comune
Idea totalitaristica
Idea regolativa non definitiva e plurale
Idea democratica
Tecnica della politica è abilità che va appresa
• Identificare le pratiche educative capaci di preparare il soggetto ad acquisire la tecnica della politica
“non è un dono di natura e nemmeno un caso, ma è insegnabile e chi la possiede l’acquista con il prendersi cura di questo apprendimento” (Platone, Protagora, 323c)
Essenza della pratica politica
Pronunciare discorsi• Decidersi per l’azione, per fare cose che cambino il mondo della vita• Agire = dare inizio a qualcosa di nuovo• Agire politico consiste sia nel “fare” cose (praxis) sia nel dire cose (lexis)
discorsi nutriti di pensiero• Non ogni discorso ha valenza politica: non semplice espressione di opinioni attività del
pensiero• Pensare è cosa differente dal conoscere
TROVARE LEPAROLE OPPORTUNE NEL MOMENTO OPPORTUNO E PROUNICARLE PUBBLICAMENTE SIGNIFICA AGIRE. CON LE PAROLE SI COSTRUISCONO MONDI
LE QUESTIONI POLITICHE SONO NELLA LORO ESSENZA ALTAMENTE PROBLEMATICHE, E COME TALI NON SOPPORTANO SOLUZIONI UNIVOCHE E DEFINITIVE, OSSIA VERITA’
ASSIOMATICHE
Il discorso che agisce Valutare
• Giudicare = ripensare sempre daccapo, radicalmente ogni questione, per formulare una deliberazione rigorosamente fondata, tale cioè da orientare l’agire in modo efficace
• Non è acquisire informazioni è comprendere = processo cognitivo complesso che cerca il significato di ciò che accade, è un’attività senza fine sempre diversa e mutevole, grazie alla quale accettiamo la realtà ci riconciliamo con essa, ci sforziamo di essere in armonia col mondo
Giudicare superficiale:Presa di decisione sulla
base di criteri prestabilitipregiudizio
Giudicare criticamente fondato:
La mente interroga i criteri e assume l’oggetto del
giudizio come cosa da meditare profondamente
La politica è esercizio continuo di forme di giudizio
Mettere in discussione
• Tenere la mente attenta al presente per sollevare domande• Problematizzare il presente: rendere visibili i giochi del presente, valutare come si giocano
le relazioni di potere.
Pericolosa un’educazione che elude le questioni
morali, perché rende insensibili le menti alla gravità di certi eventi
Problematizzare significa esercitare la critica.Si pensa criticamente quando ogni idea che ha a che fare con i problemi fondamentali dell’esistenza è il frutto di una conquista personale
Senza l’esercizio della critica non c’è spazio generativo della libertà
Raccontare gli eventi• Si narra perché solo narrando i fatti acquistano consistenza simbolica. • Il racconto salva l’azione dalla dissoluzione del tempo.
Inventare mondi
Narrare le azioni ordinarie Spazi informali che non hanno sistematizzazione
Pratiche della “vita buona”
• Creare un senso nuovo della realtà.
Quale ambiente formativo
• Tesi: le azioni umane acquistano significato solo se sono messe in parola, dal momento che gli esseri umani, in quanto plurali, possono fare esperienze significative nella misura in cui ne possono parlare
ambienti intensamente
discorsivi
Ambienti educativi
Comunità di discorso
Pensare insieme
sviluppo delle capacità cognitive =
negoziare significati; risoluzione di dilemmi
critici
2Quello che io propongo è molto semplice: niente di più che pensare a ciò che facciamo” (Arendt, 1989, p. 5)
dialogare Esercitare la critica Radicare il pensiero nel presente Orientare il sentire Aver cura delle relazioni Disaminare i concetti chiave Trovare le parole necessarie
dialogare
• L’agire politico è essenzialmente un’attività dialogica
Chi sta solo con i propri pensieri senza confrontarsi con altre prospettive non può comprendere adeguatamente la problematica fenomenicità del reale “In quanto gli si mostra e gli si rivela in un’unica prospettiva conforme e intrinseca alla sua posizione nel mondo” (Arendt, 1995, p. 4)
Rispetto per le differenzeAutentico contesto dialogico evita il pensiero omologante
Dialogo non è conversare o scambio di informazioni
Disponibilità a scongelare e smontare le proprie idee per cercare insieme orizzonti simbolici condivisi
Incontro di soggettività orientate a costruire nuove esperienze di interpretazione e di
significazione dell’esperienza
costruzione
decostruzione
ricostruzione
Interrogativi costruzione
radicali
Ricerca significati Dialogo
autentico
Analisi dettagliata delle differenti
posizioni
Apprendere a valutare
Vedere la prospettiva dell’altro
“Conoscenza vera”:Quella che ha sopportato la
messa alla prova dell’esperienza
Verità?
Educatore: Stile comunicativo problematizzante ma pure
rassicurante e capace di stimolare fiducia nel possibile
Esercitare la critica
• Il pensiero critico
Imparare ad analizzare gli argomentiValutare la credibilità delle fontiSviluppare argomentazioni dettagliate e multiprospettica
Abilità:Identificare le questioni essenzialiRiconoscere relazioni fra le questioni Produrre inferenze corrette dall’analisi dei datiCostruire conclusioni attendibili dalle informazioni disponibiliValutare il gradi di evidenza di un argomento
Radicare il pensiero nel
presente
• Il pensiero legato alla realtà
Nutrire il pensare di presente = offrire alla riflessione questioni chiave e a esse dedicare il tempo della disamina critica
Orientare il sentire
• Il pensiero legato all’emozione
Ricerca di una comprensione del significato di ciò che accade“Essere commossi”: partecipare intimamenteSentimenti: componenti intelligenti della vita cognitiva
Aver cura delle relazioni
• L’agire politico è fondamentalmente una pratica relazionale
Con le azioni e le parola diamo forma a uno spazio sociale
L’indeterminatezza degli esiti dell’agire fa sì che “nessuno (sia) autore o produttore della propria storia” (Arendt, 1989, p. 134)La fragilità dell’agire si riduce : il significato dell’azione è co-costruito da più soggetti impegnati a tessere relazioni
Disaminare i concetti chiave
Introdurre un elemento nuovoFare e disfare mondi
Trovare le parole
necessarie
Mettere in parola l’esistenteFedeltà alle cose e essenzialità del discorso