amminoinnsiemeIC 1Premessa
AI LETTORI
Carissimi,dapartedidonBattistaedituttiicomponentidellaRedazionegiungaavoilettorieparrocchianiunpensieroauguraleperun2013disalute
ebene.Iriscontripervenutiinredazionedopol’uscitadelprimonumerodelGiornalinoParrocchialesonostatipositivi:abbiamoricevutoapprezzamentiperl’aspettograficoaccattivante,maanchepericontenuti:grazieatutti!Ladiffusionedelprimonumeroconiltradizionaleportaaportaconladispo-nibilitàdialcunesignoreediungruppodiragazzi,saràoraaffiancatadaunadistribuzionepiùagevoleerapidaattraversogliabbonamentiche inmodogenerosoepuntualeavetesottoscritto.Oltretrecento!Daexparrocchiani,trasferitiperlavoroopermotivifamigliari,abbiamoricevutolarichiestadiabbonamento:nonvitrascureremoeviinvieremo,tuttiinumeridelGiornalino:unmodopermantenerciincontattoetenere“vivo”l’attaccamentoallacomunità,ailuoghidell’infanzia,aipropricari.Chiègiàabbonatoperil2013,hatrovatoilgiornalinoconl’etichetta“perso-nalizzata”nellapropriacassettadellelettere;chidesideraricevereunnumerodiquest’annosirivolgaaqualcunodellaredazione,lochiedainoratoriooallesuoreelopotràavere.Inquestonumero,accantoagliarticolitradizionalicheavetetrovatonellaprimauscita,abbiamoiniziatoadarVoceagiovaniparrocchianechehannovolutolasciaretestimonianzadelleloroesperienze.Inredazione,inoltre,sonoentrateafarpartedueparrocchianediMondadizza,grazieanchealoroperladispo-nibilitàel’impegno.“Insiemeincammino”èilGiornalinochedàVoceatuttiiParrocchiani:aspettia-modaibambini,dairagazzi,daigiovani,dagliadulti,dainonni,…suggerimenti,nuoveideeecontributipersonali.
Il gruppo di redazione augura a tutti Buona Pasqua.Angela Castelli
Per comunicare con noi: [email protected]
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nsiemeIC 3 Editoriale
Ètrascorsopiùdiunmese[eunnuovoPapasaràtrapocoeletto],mavale
la pena di ritornare a quelfatidico11 febbraio2013eaquelfatidicogesto,l’abdi-cazionediBenedettoXVI.Losconcertoeilclamoredellereazioniimmediatesonotra-scorsi,ma l’ereditàdellostoricoeventorimane.Uneventograve,nellacuigravitàsièriflessal’urgenzadeitempi.AnnimoltodifficiliquellivissutidaBenedettoXVI,anniduranteiqualilaChiesadiRomahamostratoancheilsuovoltodiperfidamatrigna.QuelfumodiSatanachePaoloVIadditò,quelMalecheilcardinaleRatzingeraveva,asuavolta,piùvoltedenunciato,haaccesofuochidietrolemuradelVaticano.BenpiùgravitempestehaconosciutonelcorsodellaStoria labarcadiPietroe,però,chedolorequeiconflittinelgovernodellacuria,chetristezzaquellelotteintestine,cheamarezzaloscadereperfinonellafarsadeltradimentodelmaggiordomo,comeinunlogoroclassicodelgiallo.Edeccoche,adacquefinalmentecalme,l’improvviso,inattesorovescio.Fallimento,comehannoscrittoalcuni?Defezio-ne,comehannosiglatoaltri?No,nientedituttoquesto.PrendendoaprestitoleparoledellamonacacinquecentescaPaolaAntoniaNegri,vorreidireconleicheilPapa,nellasuascelta:«...noncercòsestesso,maimpetròciòchevolledaDio,perilSuoonoreeperl’utilitàdellaSuasantaChiesa».Quelleventiduerighescritteinlatinoeletteabassavoceinconcistorosonouncapolavorodisapien-za,quellachesascaturiredall’unionefecondatrafedeeintelletto,certamenteprodottadallosforzodeldiscernimentovolutoecercatodaunuomodifede,unintellettualedieccelsastatura,maprudenteeumile,comepapaRatzinger.Nonlamorte ineluttabile,maunasceltadettatadalla libertàdellacoscienza«ripetutamente»esaminata«davantiaDio»ha,dunque,postofinealsuopontifi-cato.Comedubitaredelfattochequestomondosoggettoa«rapidimutamenti»e«agitatoperquestionidigranderilevanza»abbiabisognodiunpieno«vigoredelcorpoedell’animo»?UomodifedeautenticaincarnatonellaStoria,Benedet-toXVIhaconstatatol’insufficienzadellesueforzerispettoallacomplessitàdelcompitocuierachiamato.Ilsuogestoclamoroso,chehasfidatolaconsuetudinepluricentenariadeicomportamenti,harisuonatonell’ecogioiosadelcoraggiochetutticichiamaallacorresponsabilità.Unachiamataalrisveglio,unosproneaunagiremanifestoeardito,ciascunosecondolepropriepossibilità,masenzascontierestandonellagioiadichihainpienezzalacoscienzadiséinquantostrumentoaserviziodiDio.
Milly Gualteroni
SommarioLa voce della Chiesa4 Ilconciliociha
consegnatounachiesa…aquattropilastri!
La voce del parroco10 VersolaPasqua
delSignore…eilseguito!
35° Giornata della vita12 Generare
lavitavincelacrisi
Consiglio Pastorale Parrocchiale14 Unionee
corresponsabilità
La voce delle Commissioni 16 ConsiglioAffari
Economici17 Caritas18 Ilbattesimo
Incontri20 OresteForno
La voce di Mondadizza22 Lavicinanza
diMondadizzaierieoggi
La voce della storia 25 Lachiesa
diBolladore
Missioni27 Tempodibilanci28 Memoriadei
missionarimartiri30 Bharathi
Contributi31 LorenzoPartesana32 Adelina
DellaBosca
Un libro ci parla35 Insegnareal
principediDanimarca
La voce del sociale36 Anni’60:
unachiesaperilmondo
Dai nostri giovani38 Insegnare
lalinguaitalianaaglistranieri
40 BuongiornoSondalo!
…la chiamerai mamma 41 Ilnomenonimporta
L’intervista a...42 SimoneBalsamo
La voce dei giovani44 Solol’amoreresta
Dall’Oratorio46 Iniziatived.o.c.46 Fuoriclasse
spaziocompiti49 5x100049 Raccoltaditappi
Le pagine dei bambini50 Lavorettipasquali51 IsimbolidellaPasqua
Anagrafe52
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nsiemeIC 5La voce
della Chiesa La voce della Chiesa
Nei secoli passati qualcuno hascrittochelaChiesaè…comela luna!Comela lunariceve la
lucedalsole,cosìlaChiesaèilluminatadaGesù.E,continuando,commentanocosì le fasi lunari: la lunanuovaè laChiesacheannunciailVangelo;lalunapienaèlaChiesachecelebral’Euca-ristiaeisacramenti;lalunacalanteèlaChiesacheama,chesichinasulmondoeperdelasuavitadonandola.Difattotuttiesperimentiamolachiesa
nellavitaenelquotidianodiunapar-rocchia:edèproprionelconcretodiunaparrocchia, inquel territorio,conquellepersone,cheognunodinoima-turailpiacerediun’accoglienza,diunaappartenenza,diunacollaborazioneo,viceversa,trovamotivodidelusione,diabbandonooforsediesclusione.Il grande Papa Giovanni Paolo II ha affermato: “Lo si voglia o no, la par-rocchia resta un punto capitale di rife-rimento per il popolo cristiano, e anche per i non praticanti. Il buon senso per-ciò consiglia di continuare nella strada che tende a dare alla parrocchia un nuovo slancio”.IlConciliocihalasciatoalcunedefini-zionidellaParrocchiacheciaiutanoacomprenderneilsignificato,ilvaloreegliscopi:
La Parrocchia è “Chiesa tra la gente”:lostessotermine“parrocchia”signifi-caappunto“casaaccanto”:attraver-solaparrocchiaognicristianosisentechiesaediventacorresponsabile;essaarrivaadognuno,esprimeprossimità,vicinanza ad ogni persona verso laqualesisentedebitricedellaParoladiDio,dell’Eucaristiaedigesticoncretidiservizioediamore.
La Parrocchia è “sacramento di sal-vezza”:luogodiperdono,diconforto,dicomunioneconDioeconlacomu-nità.E’ inunaParrocchia,epossibil-mentenella“propriaparrocchia”,chesiricevonoisacramenti,cioèlegrandiazionidiDionellanostravita,siparte-cipaallaMessa,sifalaPrimaComu-nione,siricevelaCresima,sicelebrailmatrimonio,finoaldonofinaleche“accompagna”–il“viatico”,appunto–perl’ultimoviaggioversoilPadre.
La Parrocchia è “popolo in cammino”:l’invitoadandare,annunciare,guarireèuninvitopropriodelVangelo,rivoltoatuttiicristiani.Fareparrocchiaèmetter-siinviaggioconaltri,senzapretenderediscegliersilacompagnia,apprezzareilvaloredell’incontroedell’accoglienzatradiversi,sperimentarelafaticaelagioiadelcamminareinsieme,imparareaprocederealpassodegliultimi.Siimparaadaspettarsiperchécisisalvainsieme,siverificalapropriaapparte-
nenzaallachiesaassumendoimpegnieresponsabilitàconcreti.Inunaparo-lasicresceinsieme,consapevolidel-laprovvisorietàdiognimeta,orientatisempreversoilregnodiDio,nellosfor-zodianticiparloqui,adesso,tranoi.Inunaparola,inparrocchias’imparaunavirtùfondamentaleperognicristiano:lasperanza!
La Parrocchia può saper offrire a tutti un clima di famiglia:perquestol’accoglienzaèedeveesseretrattodi-stintivodiognicomunità.Ogniparroc-chiadeveaiutarechiunqueadessasirivolgaasentirsicomeincasapropria,facendosiportaapertaeluogodiacco-glienzaediascoltosenzapregiudizi.Nondimentichiamochedall’ideachelagentesifadellapropriaparrocchia,dipendeinbuonapartel’ideachesifadellaChiesaintera.Viene da chiedersi se la nostra parroc-chia stia facendo davvero uno sforzo per andare in questa direzione, per
Il concilio ci ha consegnato una chiesa …a quattro pilastri!
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nsiemeIC 7La voce della Chiesa
La voce della Chiesa
accogliere le persone, per coinvolge-re tutti nell’esperienza che si vive e si celebra, per valorizzare le persone che si sentono di offrire qualche collabora-zione. Aquestopuntomisembrainteressantechiederciseequantociinteressanoi contenuticheilConcilioVaticanoIIhariconosciutocomeessenziali in ogni comunità cristiana, in ogni parrocchia.MiriferiscoallafisionomiacheGesùhaaffidatoallasuaChiesa,riscoperta inquestiannisottolapressionedeigran-dicambiamentidellavitaedeicompor-tamentiumani,contenutiinquattro do-cumenticheilConciliocihatrasmesso.Mipiaceconsiderarli quattrograndiportecentralidiaccessoaunavitacri-stianapiùconsapevole,piùviva,piùdinamica.
La Chiesa è una comunità che “celebra”LaprimaereditàdelConcilioèquelladiunaChiesachepassadagenteche“sentemessa”,agenteche“celebralamessa”!Èvero:inquestiannilagentechevieneinchiesastaritrovandoilgu-stodelladomenica,nellaMessasentelaParoladiDioesiaprealmisteroce-lebratonellapropria linguamaterna.Sembraquestounfattobanale,quasiscontato,mainrealtàillinguaggiofami-liareequotidianoconcuicisirivolgeaDioesiaccoglieilsuomistero,finiscecolmodificareilnostrorapportoperso-naleconLuieconisuoieventi.Dopooltreunmillenniodiincomprensionedelmisterocelebrato,oraDiosifavicinocon l’alfabetodellavita,ecosì ilsuomessaggiosifadomestico,dicasa,epiù facilmentevieneadalimentare lenostregiornate,penetranel linguag-giodiognigiorno,neicomportamenti,neigiudizi,nellavisionedellecose.IllinguaggiodiDiopianopianocicomu-nica lesueparole,chesi incontranocon lenostreparolee leorientanoalmisterocheesprimono.
La Chiesa è una comunità che “ascolta”IlConciliohaconsegnatoallachiesalaParoladiDio:èquestalasuasecondaeredità,lapiùrivoluzionaria.Sièmol-tolontaniormaidaitempineiqualieraquasiproibitoaisingolicristianiaprirelaBibbiaeleggerla.InItaliaèmerito
soprattuttodelCardinalMartini l’averriservatoall’accoglienzadellaParoladiDiounpostoprivilegiato:ilsuotestardoaffidamentoallaParolaspiegata,smi-nuzzata,ruminata, inognioccasione,conpersonevicineelontane,credentienoncredenti,cihatuttiavvicinatiallaParolaealsuocentrocheèilmisterodelSignoreGesù,vincendol’orgoglioeforseanchel’arroganzadiunamentali-tàtantopresuntuosa,tipicadellanostraculturaoccidentale,cheritienedisa-peretutto.Lacomunitàcristianaoggiascoltadipiù,èpiùattenta,nonsoloallaParoladiDiochecirivelailpostodiDionellavitaelamissionecheciaffidailFigliosuoGesù,maancheattentaallavitaealleesigenzedellepersone,deipopoli,dellenazioni,doveappuntolaParoladiDiochiedediessereannun-ciataetestimoniata.Martiniinunsuolibrettoaggiunge: “La Parola di Dio non è semplicemente qualcosa di esterno, di aggiunto all’uomo, qualcosa di cui l’uomo possa fare anche a meno. Ter-reno e seme sono stati creati l’uno per l’altro. Non ha senso pensare al seme senza una sua relazione con il terreno. E quest’ultimo senza il seme è deserto inabitabile. Fuori dall’immagine: l’uomo così come noi lo conosciamo, se taglia ogni sua relazione con la Parola di Dio, diviene steppa arida, torre di Babele”.Intanteparrocchie–tralequaliforseanche lanostra–stacrescendounagenerazionedicredentiamantidellaParola,chenonsmettedialimentarsialleparoledelVangelo,dellaBibbia…QuestodonodelConcilioapreilcuo-
ree lamenteaguardareconocchionuovoilmondo,lavita,ifatti:abituaaleggerelastoriadegliuominiallalucedellastoriadiDiocongliuomini,eso-prattuttoportalaChiesaversoilcentrovivodelVangelo,cheèlapersonadiGesù,ilCristo.
La Chiesa è una comunità “di popolo”LaterzaereditàcheilConciliohacon-segnatoallaChiesadiquestiannièl’immaginediunaChiesa-comunitàecomunione,lasciandociallespallel’im-maginediunaChiesa-società.Propriocosì:ladefinizioneconciliaredi“Chie-sa-popolodiDio”havolutosottolinearechel’essenzialenellaChiesanonèciòchecidistingue,maciòcheciunisce:ilBattesimo,comuneatuttiicredenti,vieneprimadiciòchecidistingue, i
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nsiemeIC 9La voce della Chiesa
La voce della Chiesa
donipersonali, icompitio i ruoli.Neiprimiannideldopo-Conciliosièdovutoprestosuperarelatentazionedipensa-recheparlaredi“popolo”significassepensareaun regimedidemocraziadove tuttonascedalbasso, fruttodiunamaggioranza,forsedimenticandochesitrattadi“popolodiDio”.Inveceproprioparlandodeicosiddetti“laici”,cisièaccortichequasituttociòchesipotevadiredilorosidovevapurediredituttiicristiani,diognicredente.PerquestoprimadiparlaredeiVesco-vi,deisacerdoti,dei religiosiedellepersonecomunqueconsacrate,sièvolutoriconoscerechelaChiesaèunarealtàvisibile,storica, -unpopolodiDio-appunto,checamminaverso ilRegno,radunatodall’unitàdelPadre,delFiglioedelloSpiritoSanto.È l’insieme delle persone riunite dauna vocazione comune, chiamate aunasantitàaccessibileatutti,diieriedioggi,senzapreferenzeoesclusioni.Così,dopoilConcilioèstatotuttounrisvegliarsidicristianinuovi,disponibi-li,anchesenzaparticolaridotiocom-petenze,maprontiamettereingiocolalorofede,aoffrirecollaborazioneinvariambitidellavitaecclesialeecivile:pensiamo innanzituttoallanovitàdei“Diaconi”;pensiamoaicatechistieallecatechiste,ailettori,alleCaritasparroc-chialiealvolontariato,aimembrideiConsiglipastorali,aglianimatoridegliOratoriedellapastoralegiovanile.PensiamoaiGruppieaiMovimentichenasconoecresconoincontinuazione.Siavvertelaresponsabilitàdiunase-
riaformazioneepreparazione,pernondeludereescoraggiare,maècertocheoggi,propriomentreoccorrericono-scereunacrescentecrisidifedeinsie-meadunpreoccupanteabbassamentodellacoscienzamoraleintanteperso-ne,chiaccoglieilmessaggiocristianoesiaprealdonodellafede,dellagra-ziaedelperdono,trova lapossibilitàdiessereunumileprotagonistadellacomunità,nelservizioenellafraternità.
La Chiesa è una comunità “per gli uomini”E,infine,laquartaereditàdelConcilio,lapiùinnovativaesorprendente:l’aper-turadellaChiesaalmondo,unaChiesapergliuomini,lacosiddetta“Gaudiumetspes”!Questaapertura,considerataall’inizioforsetroppoottimista,fiducio-sanei“segnideitempi”,preoccupatadiascoltare,capireecondividere legioiee lesperanze, le tristezzee leangoscedegliuominid’oggi,deipo-verisoprattutto…IneffettilaChiesa,einessaogniParrocchia,èchiamataaporrealcentrodellapropriaattenzioneilmondo,oforsesarebbemegliodirel’uomo,nellasuacomplessitàelesuecontraddizioni.Sappiamoquantoèdifficiledaresuf-ficienteconsiderazioneallepersone,atuttelepersone,cercandodiascol-tare,capireerispettare lecoscienzee le intenzioni,enellostesso tempomanteneresaldo il riferimentoaDio,allasuaParoladiveritàedisperanza,cioèallapersonaeall’insegnamento
diGesùcheè,erimaneancoraoggi,“Via,VeritàeVita”,poiché–diceanco-railConcilio–“solamentenelmisterodelVerbo incarnatotrovavera luce ilmisterodell’uomo”.Sappiamoanchequantoèdifficilecapireefarsicapiredallegiovanigenerazioni, trovareunlinguaggiochesiacondivisoneisuoisignificati,chepossaesserecompre-soinciòchevuoldire,enellostessotemposiacapacediaprireicuorielementi–comeavvieneinmodostupen-donelleparabolediGesù–allanovitàcheGesùhaoffertoalmondo.Cosìilcristianodeveimparareadireunapa-rolacristiana,disperanzaediverità,neidiversispaziecontestidell’esisten-za,dentro lesituazionipiùcomuniopiùdrammatiche,offrendocolproprio
esempiomotivifortidifiducia,dicarità,dicura,diservizio.Devesaperladireanchenella“rete”,nel“mondodigita-le”,cosìfamiliareaigiovani!C’èspaziopertutti:negliambitidellafamiglia,dellavoro,dell’educazione,delvolontaria-to,delcivile,socialeepolitico.Quattro pilastri, dunque, che vogliono reggere il grande edificio della comu-nità cristiana oggi, anche la nostra. Chi è disposto ad accogliere la persona di Gesù Cristo, il suo vangelo e la sua pro-posta di vita, è chiamato oggi, anche qui a Sondalo, a sentirsi dentro una fa-miglia che “celebra” i misteri della fede, che “ascolta” la Parola di Dio, che “fa popolo” con gli altri e si pone a “servizio del mondo”.
Don Battista
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nsiemeIC 11La voce
delle Parroco La voce delle Parroco
Verso la Pasqua del Signore … e il seguito!
Giuntiormaiallavigiliadeigrandiavve-nimentidellaPasquadelSignore,vo-gliamorichiamare ilcamminocheciè
statoindicatoepropostodalnostroVescovoperquest’anno,perverificareconqualepasso lostiamoseguendo,achepuntosiamo,equantastradacimancadapercorrereperraggiungerequellemetechecieranostateindicate.
L’Eucaristia nell’Anno della Fede. TuttalaChiesanelmondoèstatasollecitatadalPapaavivere un Anno della Fede, ricordando
inparticolareilConcilioVaticanoII,celebratocinquant’annifa.Proprioinaperturadelnostrogiornalinoparrocchialehovolutorichiamarel’attenzioneappuntosuiquattropilastrichedalCon-cilioadoggi reggonoe impegnano ilcamminodellaChiesa,chiedendoatuttinoidiconvertirci,congioiaegenerosità,persentircidentrounaChiesache“celebraimisteri”,unaChiesache“ascoltalaParola”,unaChiesachesi“fapopolo”eunaChiesa“aserviziodell’uomo”.Questagioiaequestagenerositàpossonoreggereecresceresolosevengonoalimentate dall’Eucaristia,celebratapertuttalacomunitànelGiornodelSignore, laDomenica:“IlSignoredesiderarestareinmezzoalsuopopolo,“venne ad abitare in mezzo a noi”(Gv.1,14).Questoèilsuostile,ilsuodesiderio,lasuavolontà.Daquinascelanostrarichiesta:“Resta con noi, Signore!”L’esperienzacristianadiventaeserciziodisperanza.Ecco perché deve continuare anche nella nostra parrocchia di Sondalo lo sforzo generoso e sincero per rendere sempre più viva e ricca di fede la Messa festiva; prima di preoccuparci della quan-tità dei partecipanti, dobbiamo preoccuparci della qualità dei partecipanti, se cioè le persone che vengono in Chiesa, vengono
con gioia, con vera fede, con il desiderio di ascoltare la Parola di Dio, di celebrare il sacrificio di Cristo, di ricevere l’Eucaristia e di vivere poi in famiglia e nel quotidiano il dono ricevuto.Dobbiamo renderci conto che è appunto l’Eucaristia, con la forza dell’amore che Gesù vi esprime, che ci permette di alimentare l’amore in ogni persona, e in particolare nella famiglia: ed è per questo che stiamo insistendo perché alla Messa partecipi la fami-glia unita, genitori e figli, insieme; per questo invitiamo i fidanzati alla Messa festiva nel corso di preparazione al matrimonio; per questo vengono accolte con sincera fraternità le persone che oggi sono più in difficoltà a vivere l’Eucaristia, perché si trovano in situazione matrimoniale difficile o irregolare; per questo si offre a tutti gli infermi che lo desiderano il conforto mensile dell’Euca-ristia; per questo si celebra l’Eucaristia anche in suffragio per i nostri defunti; per questo infine stiamo comprendendo che an-che il cammino di crescita cristiana dei nostri ragazzi è diretto all’Eucaristia. Da parte mia sono ri-conoscente a tutti co-loro che collaborano a rendere dignitosa ogni celebrazione: dal sa-grestano, ai chierichet-ti, ai lettori, all’organista e al coro, a coloro che puliscono la chiesa e curano i fiori, a chi di-stribuisce i foglietti e a chi raccoglie le offerte: ognuno cerchi di fare il proprio servizio con gioia, con generosità, con con-tinuità e impegno, curan-do anche una sufficiente preparazione.
Ed è con questa attenzio-ne all’Eucaristia nell’An-no della fede che vengo-no ora sintetizzati alcuni appuntamenti importanti che ritroverete, nel detta-glio nell’ultima pagina.
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nsiemeIC 1335° Giornata
della vita 35° Giornata della vita
Generare la vita vince la crisi
IlConsiglioEpiscopalePermanenteharesonotoilMessaggioperla35ªGior-nataNazionaleperlavita(13febbraio
2013).Ecco Il testo integrale del Messaggio«Alsopravveniredell’attualegravissimacrisieconomica,iclientidellanostrapic-colaaziendasonodrasticamentedimi-nuitiequellirimastidilazionanosemprepiùipagamenti.Cisonogiornienottineiqualivienedachiedersicomefareanonperderelasperanza».Inmolti,nell’ascoltareladrammaticate-stimonianzapresentatadadueconiugial Papa in occasione del VII IncontroMondialedellefamiglie(Milano,1-3giu-gno2012),nonabbiamofaticatoarico-noscervi lasituazionedi tantepersoneconosciuteeanoicare,provatedall’as-senzadiprospettivesicuredilavoroedalpersisterediunfortesensodiincertezza.«Incittàlagentegiraatestabassa–con-fidavanoancoraidue–;nessunohapiùfiduciadinessuno,mancalasperanza».Nonneèforsesegnolagravedifficoltànel“farefamiglia”,acausadicondizionidiprecarietàcheinfluenzanolavisionedellavitaeirapportiinterpersonali,susci-tanoinquietudineeportanoarimandarelesceltedefinitivee,quindi, latrasmis-sionedellavitaall’internodellacoppiaconiugaleedellafamiglia?Lacrisidel lavoroaggravacosì lacrisidellanatalitàeaccresceilpreoccupante
squilibriodemograficochestatoccandoilnostroPaese:ilprogressivoinvecchia-mentodellapopolazioneprivalasocie-tàdell’insostituibilepatrimoniocheifiglirappresentano,creadifficoltàrelativealmantenimentodiattivitàlavorativeeim-prenditoriali importantiper il territorioeparalizzailsorgeredinuoveiniziative.Afrontediquestadifficilesituazione,av-vertiamochenonènégiustonésufficien-terichiedereulteriorisacrificiallefamiglieche,alcontrario,necessitanodipolitichedisostegno,anchenelladirezionediundecisoalleggerimentofiscale.Ilmomentochestiamovivendoponedo-mandeseriesullostiledivitaesullage-rarchiadivaloricheemergenellaculturadiffusa.Abbiamobisognodiriconfermareilvalorefondamentaledellavita,dirisco-prireetutelareleprimarierelazionitralepersone, inparticolarequelle familiari,chehannonelladinamicadeldonoillorocaratterepeculiareeinsostituibileperlacrescitadellapersonaelosviluppodellasocietà:«Solol’incontroconil“tu”econil“noi”apre l’“io”asestesso»(BENE-DETTOXVI,Discorsoalla61aAssembleaGeneraledellaCEI,27maggio2010).Quest’esperienzaèallaradicedellavitaeportaa“essereprossimo”,aviverelagratuità,afarfestainsieme,educandosiaoffrirequalcosadinoistessi,ilnostrotempo, lanostracompagniae ilnostroaiuto.NonpernullaSanGiovannipuòaffermareche«noisappiamochesia-mopassatidallamorteallavita,perchéamiamoifratelli»(1Gv3,14).Troviamotracciaditaleamorevivifican-tesianelcontestoquotidianochenellesituazionistraordinariedibisogno,comeèaccadutoancheinoccasionedelter-remotochehacolpitoleregionidelNord
Italia.Accantoaldispiegamentodiso-stegniesoccorsi,hariscossostuporeegratitudinelagrandegenerositàeilcuoredegliitalianichehannosaputofarsiviciniachisoffriva.Moltepersonesonostatecapacididaresestessetestimoniando,informediverse,«unDiochenontroneg-giaadistanza,maentranellanostravitaenellanostrasofferenza»(BENEDETTOXVI,DiscorsonelTeatroallaScaladiMi-lano,1°giugno2012).Inquesta,comeintantealtrecircostanze,siriconfermailvaloredellapersonaedellavitaumana,intangibilefindalconcepimento;ilprima-todellapersona,infatti,nonèstatoavvili-todallacrisiedallastrettaeconomica.Alcontrario,lafattivasolidarietàmanifestatadatantivolontarihamostratounaforzainimmaginabile.Tuttoquestocispronaapromuovereunaculturadellavitaaccoglienteesolidale.Alriguardo,cisonorimastenelcuorelepuntuali indicazioni con cuiBenedetto XVI rispondevaallacoppiaprovatadallacrisieconomica:«Leparolesonoinsufficienti…Checosapos-siamofarenoi? Iopensocheforsegemellaggi tracittà, trafamiglie,traparrocchiepotreb-beroaiutare.Cherealmenteunafamigliaassumalaresponsabi-litàdiaiutareun’altra famiglia»(InterventoallaFestadelletesti-monianzealParcodiBresso,2giugno2012).Lalogicadeldonoèlastradasul-laqualesiinnestaildesideriodigenerarelavita,l’anelitoafarefa-migliainunaprospettivafeconda,capacediandareall’origine– incontrastocontendenzefuorviantie
demagogiche–dellaveritàdell’esistere,dell’amareedelgenerare.Ladisponibili-tàagenerare,ancorabenpresentenellanostraculturaeneigiovani,ètutt’unoconlapossibilitàdicrescitaedisviluppo:nonsiescedaquestafasecriticagenerandomenofigliopeggioancorasoffocandolavitaconl’aborto,bensìfacendoforzasullaveritàdellapersonaumana,sullalogicadellagratuitàesuldonograndeeunicodeltrasmetterelavita,proprioinununasituazionedicrisi.Donareegenerarelavitasignificasce-glierelaviadiunfuturosostenibileperun’Italiachesirinnova:èquestaunascel-taimpegnativamapossibile,cherichie-deallapoliticaunagerarchiadiinterventieladecisionechiaradiinvestirerisorsesullapersonaesullafamiglia,credendoancorachelavitavince,anchelacrisi.
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nsiemeIC 15Consiglio Pastorale Parrocchiale
Consiglio Pastorale Parrocchiale
Unione e corresponsabilità
DalprossimonumerovirenderemocontodelletematicheaffrontateneiCon-sigliPastoraliParrocchialidiottobre,dicembreefebbraioscorsi.Primaperòapprofondiamolaconoscenzadiquestoimportanteorganismoecclesiale.
Che cos’è il Consiglio Pastorale Parrocchiale?NellaParrocchiailConsiglioPastoraleèunorganismoecclesialecheesprimel’unitàelacorresponsabilitàcomunedelpopolodiDiosottolaguidadelpropriopastoreedèchiamatoadesserestrumentodiricerca,diprogrammazioneediverificadell’attivitàpastorale.Haancheilcompitodi tradurre,nellarealtàparrocchiale,lelineeoperativedellapastoralediocesana.Nell’insiemedellevarieesigenzeeattivitàpastoralidellacomunitàcristiana,ilConsiglioPastoralehalafunzionedivigilarecondiscernimentoevangelicoperchénonprevalganocriteridiefficientismoointeressidigruppiparticolari,masiapresentesemprelapreoccupazionechelaparrocchiarispondaallasuafisionomiadichiesainordineall’evangelizzazione,alcultoeallacaritàperlamissione.Nonèunorganismoparagonabileadaltriorganidipartecipazioneditipodemo-cratico(nonèanalogaalconsigliocomunale,adesempio),perchéèguidatodaunministroordinatocheèilparroco.Lasua“guida”èperòanalogaallaguidadiGesù,veropastoredellachiesa.Unaguidachenonannullalepersone,machetienevival’attenzionedelpopolodiDioversolameta,versoivaloritrascendentichesonosemprealdilàdelpuroconsensodellamaggioranza.Quindi,ilverocompitodelC.P.P.èaccordarelacorresponsabilitàdituttielare-sponsabilitàdelparroco,chehailcompitodelladecisionefinale(finale,appunto,vuoldireallafinediunprocessocomunitariodiascoltoverodel“consiglio”ditutti).L’autoritàdelparrococonsiste,etimologicamente,nelfarcrescerelasoggettivitàelaresponsabilitàdituttiifedeliinordineallamissionecomunedellachiesa.Nessunodevesentirsimembro“passivo”,manessunopuredevesentirsi“autonomo”nellarealizzazionedellamissionecomunedellachiesaquieora.Sicresce“insieme”,contuttelefaticheeisacrificicheciòcomporta;senzasacrificarel’unitàinnomedelladiversitàesenzasacrificareladiversitàinnomedell’unità.
A cosa serve il Consiglio Pastorale Parrocchiale?Deveanzituttocercare,cioèguardare,vedere,capirecosadevefarenellasituazio-neconcretadellaparrocchia,alfinedirealizzarelamissionedellachiesa.Ilprimopassodiognidecisionepastoraleè l’osservazioneattentadellarealtà.Quindi,primadideciderecambiamentideveaverraggiuntounaragionevolechiarezzanellaletturadellasituazionepastoraledellaparrocchiaedelterritorio.Poic’èlapro-grammazione:cioèladecisioneoperativadicosafareeperchéfarlo.Ilrischioche
sicorreèquellodiripeteresemprelostessoprogrammasoloperinerzia,perpigrizia,permancanzadivisioneedi letturadeibisogniveridel ter-ritorioedellaparrocchia.Allafinedeveancheverificareilprogrammadeciso.Laverificaserveappuntoanondareperscontatocheciòchesiè fattofinora,siasempreilmegliochesipotevafare.Forsec’èdacambiarequalcosa, forsesipuòmigliorare.Maquestolosidevevedere insiemeedecidereinsieme.Laguidadelparrocosimanifestaproprionellacapacitàeresponsabilitàdivedere,giudicare,agireeverificare.NaturalmenteiltuttoallalucedellaParoladiDio,delMagisterodellachiesa,anchelocale,edellasituazioneparticolaredellaparrocchia.Molteattivitàsifannonelleparrocchie,maspessosoloperchésièabituatiafarle,nonperchésianolepiùidoneeadaffrontarelasituazionepastoralecheècambiataecambiaabbastanzarapidamente.IlCPPhaancheilcompitoditradurrenellarealtàparrocchialelelineeoperativedella“pastoralediocesana”.Ladiocesièlachiesadicuilaparrocchiaèparteemanifestazione,analogamenteacomeognidiocesièlachiesanellaquale“sus-siste”e“dallaqualeenellaquale”esistelachiesauniversale.Quindiledecisionioperativedellachiesadiocesana,espressedaipianipastoralipromossidalve-scovo,sonodaintendersicomelineeguidada“tradurre”(quindiancheadattare)allaparrocchia.Illegamedellaparrocchiaconladiocesi,equindiilsuoesserechiesa“cattolica”,simanifestaancheinquesta“sinergia”conlaprogrammazionediocesana.Ilconsigliopastoralehalafunzionedivigilareperchénonprevalganocriteridiefficientismoointeressidigruppiparticolari,masiapresentesemprelapreoccupazionechelaparrocchiarispondaallasuafisionomiadichiesainordineall’evangelizzazione,alcultoeallacaritàperlamissione.Lafunzioneepiscopale(divigilanza)èquindinonsolodelparroco,madituttoilC.P.P.,chepartecipaaquestocompitoversotutta lacomunitàparrocchiale.Lavigilanzaènecessariaproprioperché,coltempoelamancanzadicontrollo,possonoessersiintrodottinellapastoraleparrocchiale,elementichenonsonocoerenticolvangeloeconilmagisterodellachiesa,cheinvecedevonoessereifarieicriteridelledecisionipastorali.L’evangelizzazione, la liturgiaelacaritàperlamissione,sonolevereprioritàeicriteriguidadelledecisionipastorali.
angela Castelli
amminoinnsiemeIC16 amminoin
nsiemeIC 17 La voce
delle CommissioniConsiglio Affari Economici
… la casa parrocchiale di via Vanoni
D’intesaconilConsigliopergliaffarieconomiciilParrocohainviatoallacuriadiocesanalarichiestadiautoriz-zazioneallavenditadellacasadiviaVanoni.
Siè, infatti, ritenuto,dopoapprofonditoesamedellasituazione,chelefun-
zionieattivitàuntemposvol-te nella casapossanoesse-re adeguata-menteospitatenelnuovocom-plesso parroc-chiale annessoalla chiesa disan Francescoe che, quindi,l ’ a l i e n a z i o n edell’immobilesianecessaria perconcorrere al ri-sanamento dellaposizionedebito-ria in cui si trovala Parrocchia. Lavendita consenti-
rebbeancheil risparmiodellespesevivedimantenimentoeprevienelecondizionididegradocuil’immobileindisusoandrebbeincontrorapidamente.LaParrocchiaèinattesache,raccoltiiparerideipropriorganiconsultivi,ladiocesiconcedal’autorizzazione:nelfrattemposonoall’esameleprocedureamministrativepiù idoneeperl’individuazionediunacquirente.
Commissione Caritas
Fedeleall’impegnopresonell’incontrodel10ot-tobre, laCommissioneCaritasParrocchialesièriunitaregolarmenteilprimomartedìdeimesidi
novembre,dicembreegennaio.DonBattistahapresenziatoilprimoincontro,incorag-giandociaproseguireilcamminoinpienaautonomiae invitandociaprendere inconsiderazionealcunepriorità:•organizzareunaraccoltaviveriduevolteall’annoa
favoredegliassistitidelCentrodiAscoltodiTirano;•organizzareunserviziodivicinanzaperpersonebisognosedellaParrocchia,
qualimalatieportatoridihandicapepertantopreparareungruppoorganiz-zatochegarantiscalacontinuitàdelserviziosenzadeludereleaspettativedellepersoneassistite;
•unserviziosimilepotrebbeessereorganizzatopergarantirelapresenzadivolontariall’internodellaCasadiRiposodiSondaloperanimarealcunimo-mentidellagiornatadegliospiti;
•organizzareunserviziodi trasportoperpersoneanzianechedesideranopartecipareallaSantaMessadomenicale.
Nellesuccessiveriunioni, laCommissionehavalutato lafattibilitàdiquesteproposteelaprimanecessitàemersaèstatadiampliareilgruppodivolontaridisponibiliaqueste iniziative.Rinnoviamo,pertanto, l’invitoapartecipareainostriincontriatutticoloro(ecirivolgiamoancheaigiovani!)cheabbianodeltempodadonare,anchelimitato.Nellasettimanadal3al9dicembre,sièsvoltaunaprimaraccoltadiviverichesonopoistaticonsegnatialCentrodiAscoltodiTirano.ConlabellastagionesicercheràdiiniziareilservizioditrasportoperpersoneanzianeallaSantaMessadomenicale.ConsiderateledisponibilitàdeimembridellaCommissione,cisièconcentratisulServizio di vicinanza,adunnumerolimitatodipersone,lacuisituazioneèstataoggettodiattenzione.Alcunivolontarihannogiàdatolalorodisponi-bilità.Conl’arrivodialtrivolontarilaCommissioneimplementeràilservizioeconsidereràlealtreiniziativeillustrate.Comeavetecapitoc’èlavoropertutti,ciservonoenergienuove!
La Commissione Caritas
CARITASCOMO
amminoinnsiemeIC18 amminoin
nsiemeIC 19 La voce delle Commissioni
La voce delle Commissioni
Prima tappa dell’iniziazione cristiana
Il battesimo
Nell’ambitodelpercorsodirinno-vamentodell’IC,unpostopartico-larmenteimportanteèoccupato
dalnuovocamminodipreparazioneallacelebrazionedelBattesimoeall’accom-pagnamentopostbattesimale.Gli anni chevannodallanascitadelbambinoalsuo ingressonellascuolaelementaresonoannisegnatidagrandicambiamenti,dagrandiconquiste;anniincuisiformailfuturodellapersona.Èquindinecessariaunariflessionesullemodalitàconcuilecomunitàcristianesi
prendonocuradellafamigliaedelbam-bino,inquestopreziosotempodivita,e inchemodoaccompagnanolasuacrescita,perchédiventianchecrescitanellafedecristiana.Siamoabituatiapensare lacateche-sisolocomeistruzioneeametterlainparallelocongliannidellaformazionescolastica,quindipotrebbesembrarechel’educazioneallafedeedellafededallanascitaai6/7anninoncompetaalla comunità ecclesiale, ma debbaessereesclusivamenteaffidataallafa-miglia,cheinrealtàneèlaprincipaleeinsostituibileprotagonista,manonlasolaenondasola.L’iniziazionecristianaè«espressionediunacomunitàcheeducacontuttalasuavita…nonèquindiunadelletan-teattivitàdellacomunitàcristiana,mal’attivitàchequalifica l’esprimersipro-priodellaChiesanelsuoessereinviataagenerareallafedeearealizzaresestessacomemadre»…L’iniziazionecristianacomincia“quandoigenitorichiedonoilBattesimoperilloro
bambinoapochesettimaneomesidivita,cosìdelrestogiàindicatodaica-techismidellaCEI”.Lacosìdettapastoralebattesimaleèun’opportunitàcheconsentedimettereinattoun’azionemissionarianeicon-frontideigenitori,perchéancheibam-binisianoeducatinellafede.Proprioperquesto,anchenellanostraparrocchia,abbiamocostituitoun’équi-pebattesimale,ovverounpiccologrup-podipersone,compostodalParroco,daldiaconoEnzoedallemammeIvaeMichelacheaccolgonoladomandadelBattesimodapartedeigenitoriesifan-nocaricodelloro”accompagnamento”.Ci incontriamospessoper impararealavorareassieme,performareungrup-pochesiallenaadascoltareechevuo-leimparareaguardarel’esistenzaallalucedelVangelo.Questinostriincontrisonoinnnazituttoun’occasioneperfarcrescere lanostra fedeprimaancoradipensareacometrametterlaaglialtri.PeriodicamenteciincontriamoaGrosio,condonUmbertoealcunepersonedelnostrovicariatoanch’essecoinvoltenel-lapastoralebattesimale.Anchequestesonoimportantioccasionidiformazio-ne,confrontoecrescita.FinoadoraabbiamoorganizzatounbrevecamminodiaccompagnamentoalBattesimopertrefamiglieicuibam-bini–Samantha,CristophereBeatri-ce–sonostatibattezzatiil13gennaioscorso,festadelBattesimodiGesù.Questaèpernoiun’esperienzatotal-mentenuovama,purnella faticachecomporta,intravvediamodiversiaspettipositivi,comeadesempioilclimasere-nochesicreadurantegliincontriconi
genitoriel’affiatamentotradinoi.Perquantoriguardal’accompagnamen-to post battesimale abbiamo alcuneidee,ancoradasviluppareecondivi-derecondonBattistaedancheconilgruppovicariale.Un primo incontro è comunque av-venuto ilgiornodell’Epifaniaquando,duranteil“BacioaGesùBambino”,sisonoincontratigenitoriebambinida0a6anni.Particolareattenzionesièvolutariserva-reaigenitorideibambinibattezzatinel2012aiqualierastatoancherecapitatouninvitopersonaleinoccasionedellefestivitànatalizie.«…nonèconcepibileunacomunitàcri-stianasenzaunabuonacatechesi,cosìnonèpensabileunabuonacatechesisenzalapartecipazionedell’interaco-munità»(RdC200).L’equipe battesimale vuole essereespressione di una comunità che siprendecuradeisuoifigliesaancoracamminareconloro.
Enzo, Iva e Michela
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nsiemeIC 21
Ricordo le fasi successive alla caduta di Oreste in un crepaccio durante l’ascensione allo Shisa Pangma (1985): la notte succes-siva al suo ricovero al campo base avanzato si rese necessa-rio intervenire con la posa di un catetere per far fronte al blocco renale conseguente alla botta al bacino. L’operazione venne affidata a Giuliano De Marchi, urologo di professione: serviva un assistente-infermiere e poiché il capo spedizione Renato Moro era mal messo per problemi di salute e gli altri compagni erano sfiniti dalle fatiche delle operazioni di soccorso il compito toccò a me, abituato a svenire alla vista di una goccia di sangue. Me la cavai anche durante la ricer-ca della vena per la fleboclisi e negli accorgimenti successivi per garantire il funzionamento del catetere nelle condizioni di gelo del campo base. Fui anche testimone delle operazioni di caricamento di Oreste sul più robusto degli yack a disposizione che, sentendoselo in groppa, reagì scompostamente: i pastori lo ridussero a miti consigli con un metodo brutale…Con Oreste andammo anche al seguito di Kurt Diemberger che doveva effettuare le riprese da terra del sorvolo dell’Everest da parte di Messner per una serata di RAI 1 (1987/88). L’elicottero ci scaricò a Tyangboche, quando ancora lo splendido monastero non era stato distrutto dalle fiamme: era il periodo fra Natale e Capodanno ed Oreste aveva portato con sé Ombretta. Ricordo il quantitativo industriale di patate bollite e fumanti con cui Kurt festeggiò l’anno nuovo e che prendevamo in giro Oreste che camminava seguito dalla sua Ombretta.
(alberto Bianchi)
Incontri Incontri
Oreste Forno: dall’Himalaya all’Acqua Fraggia
Lapassioneper lamontagnae lastraordinaria ricchezzaevarietàdelleesperienzechenepossonoderivaresonoemerseconevidenzanellaconversazionecheOresteForno,
alpinistaescrittore,hatenutonelsalonedell’Oratoriolaseradel30novembrescorso.Leescursioni“estreme”compiutesullepiùimportanticimedivariepartidelmondo–diversesonolesueascensionioltrequotaottomilanell’Himalaya,piùvoltecomecapospedizione–hannolasciatoilposto,nell’ultimodecennio,aquellesullemontagnedicasa,inunadimensionepiùordinaria,piùumana.Ilraccontoèstatoaccompagnatodasplendideim-maginiemusicheedèstatoparticolarmenteintensonellaparteconclusivaanchedialogataconilpubblico.Pubblichiamoaparteilricordodiuncompagnoinalcunespedizioni.L’esperienzadiOresteForno,descrittaultimamentenellibro“L’altramontagna”(Bellaviteeditore),comprendelariscopertadellafedeattraversolabellezzadellanatura,gliaffettifamiliarielaprofonditàdelleami-cizie.Toccanteilraccontodell’incontrodecisivo,inValchiavenna,conungruppodisuorecheelevavanolodiaDiodavantialleca-scatedell’AcquaFraggia:“Comeloroanch’ioavreivolutocantare
per l’Autoredellabellezzastrabiliantechemisipresentavadavanti.Solochenonricordavo le parole,nonneeropiùcapa-ce.Cosìmisonomessoalla ricerca.Sonosta-tofortunato,hotrovatotantepersone,religiosie laici, che mi hannodatounamanoemeladanno ancora. Li chia-moimieipaletti,perchémiaiutanoanonusciredistrada.”Lariscopertadellafedecontinueràat-traversosettescalateallecime lombarde,anch’es-senarratenellibro.Oreste
Fornoèautoredinumerosepubblicazioniesvolgeun’intensaattivitàconfiniso-lidaristici:èmoltonotal’iniziativadaluiideata“Cimedipace”,unmovimentoperlasolidarietàcheinvitaa“salireinaltoperaiutarechista inbasso”.At-tualmentelavoracomeguardianoall’im-pianto idroelettricoEdisondellaValledeiRatti:lasuaesperienzaèraccoltaancheinunrecentefilmdiPinoBram-billa“Guardianodistelle”.
amminoinnsiemeIC22 amminoin
nsiemeIC 23MondadizzaMondadizza
La vicinanza di Mondadizza ieri e oggi
Ilterminevicinanzaderivadallatino“vicinantia”,definizionedi tipoamministrativodi“villaggio,borgata”,“adunatadeivicini”,“viśgīn”.L’istitu-
zionedellavicinanza“viśginènza”diMondadizzarisaleintornoall’anno1200.Essaèparagonabileoggiall’attualefrazioneederacostituitadaicapo-famiglia.Questisiriunivanoinassemblea,aveva-nocapacitàdiautogestione,poteridecisionaliedeleggevanonell’ambitodellafrazionelepersoneincaricateperilavorinecessariperlacollettività;traquestivieranomuratori,falegnami,boscaioliecc.Essilavoravanoperlavicinanza“laorãr per
la viśginènza”.Loscopodiquestaassociazionedeicapofamigliaeradioperareperilbenedellacomunità.Lavicinanzaposse-devaanchedelleproprietà,tracuiunlottoboschivo,“al lòt della viśginènza”,inzona“la dosa”,situatosulladestraorograficadelfiumeAddadovevenivaeseguitoiltagliodellepianteelapuliziadelbosco.Illegnamericavatoinpartevenivavenduto,inpartetenutodachiavevacontribuitoallapuliziadelboscoedinpartedonatoallefamigliebisognose.Lavicinanzaoltreadoccuparsidellenecessitàdellacontrada,provvedevaalsostentamentodelsacerdoteeallacuradellachiesa.InfattilaprimachiesadiMondadizzafucostruitapervoleredellavicinanzaintornoal1400.NeglianniseguentiMondadizzaespressealVescovoildesideriodidiventarevice-parrocchiaancheperledifficoltàchelapopo-lazionedovevaaffrontareperrecarsiallachiesaParrocchialediSantaMariadiSondaloperricevereiSacramenti.QuestarichiestavenneesauditadalVescovoil29aprile1656.Conilpassaredeltempo,lachiesacostruitanel1400,nonrisultòpiùidoneaalcultoelavicinanzasiriunìperdecideresull’even-tualecostruzionediunanuova.Nell’ambitodell’assembleaalcunisocivolevanorestaurare laprecedenteingrandendola,ma,taleristrutturazione,risultavaal-quantodifficile.Inseguitoaquestariunione,il21luglio1671,con
lamaggioranzadeivotideisocieconilviceparrocodonBellottiBaldassarre,inpresenzadelnotaiosideliberalacostruzionedellanuovachiesasemprededicataasanGiovanniBattista.Lavecchiachiesarimaseproprietàdellavicinanza“la cà della viśginènza”,chevenneinseguitodivisa induepiani, inparteutilizzatiafienileeamagazzino.AltraoperadesideratadallacomunitàdiMondadizzafu lacostruzionedellachiesadisanGiovanniNepomuceno,avvenutanel1731;decisionepresadaiventiseicapofamigliacongliabitanti,ilviceParrocoeilSindacoinseguitoall’ennesimainondazionechenoncausòvittime.ColorocherichieserolacostruzionedellaChiesadovetteroimpegnarsiaportareaterminel’edificioentrodueannieamantenerlaaspesedellaComunità.Nel1854ilcimiterofuspostatodalcentrodellafrazioneecostruitopropriovicinoallachiesadisanGiovanniNepomuceno,inseguitoallenuoveregoleemanateall’epocadaNapoleoneinbaseall’edittodiSaintCloud(DècreteImperalsurlessepultures),cheprevedevacheletombedovevanoesserepostealdifuoridelcentroabitato.Lacasadellavicinanzadal1881al1892venneaffittataalComune,chelaadibìascuola,alloradetta“UnicaMistaSemestrale”.Nel1880lavicinanzacostituisceunaproprialatteriasocialeturnaria.Comesipuòconsta-tarelavicinanzacompostadaicapofamigliaeramoltoattivaevicinaagli interessieallenecessitàdellacomunitàesidovevaimpe-gnarecontuttalapopolazionesuvarifronti.Sbirciandotra lastoriadell’epoca incuièsorta lanostravicinanza, troviamo inaltrecomunitàassociazionisimili,anchenellavi-cinaSvizzera.Negliannisuccessiviconl’istituzionedeico-muniedelleparrocchielavicinanzahaper-solasuaragionediesistere.AMondadizzaperò,inquestiultimianni,alcunicomponen-tidellacomunitàhannomaturatol’ideadiricostruiretalevicinanza,cheovviamentenonpuòessereparagonataaquellaorigi-naria.Lanuovavicinanza,natanel2010haloscopodirenderepiùattivalavitadellanostrafrazioneedicreareidealmenteunlegameconilpassato.Essahaunpropriostatutoscrittoedèstatadenominata“vi-cinanzaabitantidiMondadizza”.
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nsiemeIC 25MondadizzaLa voce
della storia
Loscopoprincipaleèquellodipromuoverenell’ambitodellacomunitàmanifestazionidicaratterericreativoeculturaleedieffettuare interventidimanutenzioneordinariaestraordinariasubeniesumanufattidellafrazione.Nonhascopodilucro,glieventualiproventidelleattivitàdevonoesserereinvestitiinatti-vitàattinentiagliscopiprecedenti.Leprestazionideisocisonoprettamentevolontarie.Noncisonolimitinelleadesioni,inostrisocipossonodecadereperrecesso,decadenzaeperesclusio-ne.Unatraleprimeiniziativeintrapresedaisocièstataquelladiiniziarelaristrutturazione,ancoraincorso,dell’edificiodellavecchiavicinanzaalpianoterra,dovec’eralavecchialatteria,perfarnelapropriasede.Dalpuntodivistaricreativosiorganizzanoduefesteannualidelpaese:unainoccasionedelpatronosanGiovanniBattistaeunaperl’Assunta.Lavicinanzaprovvedeallamanutenzioneepuliziadelcamposportivoedelparcogiochicomunali.Lastrutturavicinoalcamposportivo,èstataadibitaabagnoemagazzino.InoltreèstatarifattalarecinzioneemessouncancelloalcamposportivoconlacollaborazionedelComuneedèinprogrammalacreazionediunaccessoallaChiesaperidisabili.PerquantoriguardalaParrocchiasonostateposteleluminarie lungo la facciatae ilcampaniledellachiesadisanGiovanniBattistaedotatodi illuminazione, l’orologio. Inocca-sionedellefestediNatale,lasocietàsiprestaacollaborareconlaParrocchiaadorganizzarel’eventonatalizioconl’allestimento
delPresepe,recite,addobbiedini-ziativeperibambini.PerCapodanno, ingeneresiorganizzalacenaconspecialitàcucinatedallacomunità,chepermetteallapopolazionedicon-dividereattimidiconvi-vialità.Possiamodirechelarispostadellacomunitàèstatapositivainquantocollaborante.Èauspicabi-lechequestoattivismosiadaesempioestimoloperipiùgiovanichecollabo-randofavorirannolospiritocollaborativo.
sara Bianconi e orsola Genovese
La chiesa di BolladereUnasondalinaultranovantenneciracconta:
Tornando, ogni anno, al mio paese natio, la mia non più verde età riporta il ricordo alle numerosissime chiese che occhieggiavano solitarie tra il verde o spiccavano sulle alture della nostra ridente vallata e ci parlavano della fede e della tenacia dei nostri antenati.Molte di queste chiesette, purtroppo, sono state distrutte da calamità naturali, se non addirittura dalle mani stesse dell’uomo. Durante la guerra 1915/1918 molte di esse furono usate come alloggi per le truppe di passaggio che portavano i rifornimenti ai nostri combattenti sullo Stelvio. Pochi covoni di paglia sui nudi pavimenti accoglie-vano, durante la notte, i veterani stanchi dopo ore di cammino a fianco dei loro muli e delle grandi “bare” [erano così chiamati i carri con grandi ruote adatti a percorrere le impervie strade di montagna]. Terminata la guerra parecchie di queste chiese divennero fienili come san Rocco o magazzini come san Francesco ed in seguito furono vendute o demolite. Si salvò la chiesetta di Bolladore che apre ancora i suoi modesti battenti con un catenaccio ar-rugginito sulla vecchia strada dello Stelvio. Perché? Perché una decina di “magotuch” di Bolladore, [monelli in dialetto sandalino] per salvare la loro chiesetta decisero, pur nei duri anni 1919/1920 , di organizzare una lotteria e di vendere dei mazzolini di stelle alpine. Raccolsero così cento lire, in quei tempi davvero una gran-de somma! Il parroco, don Giovanni Zubiani, dal pulpito della Chiesa Par-rocchiale di Sondalo, parlò di questa simpatica iniziativa e fu così che altri Sondalini, commossi da questa gara di generosità, furono indotti a contribuire al restauro.
Ancoraoggi inquestachiesetta, il21novembrediognianno,sicelebra lasantamessainoccasionedellaFestadellapresentazionediMariaaltempio,la stessa congregazione delle nostrasuoreRobertaeItala.
amminoinnsiemeIC26 amminoin
nsiemeIC 27La voce della storia
IltestodellapaginaprecedenteciportaaricordarecheaBolladoredurante laGrandeGuerraoperavauncomandoditappadel58°battaglionedelVAlpini,undistaccamentomilitarechefungevadacollegamentotraTiranoeBormioperrifornireilfrontesulloStelvio.Isoldati,con lebare, trainatedamuli,sostavanoaBolladore.
Riportoalcunetrascrizionididocumentioriginali[telegrammi]redattidaiComandiditappadiTiranoediBormio:
Dal comando di tappa di Tirano n° 53
del 25/12/1915
Unacolonnadi24carrigiungeràco-
stìversoore17.Provvedereperriparo
quadrupedieconducente…Lacolonna
rientreràdomattina.
Tenente Nobili
Dal magazzeno
V Alpini Tirano n° 54
del 25/12/1915
Informasichedomanigiungeràa
Bolladoreperpernottarviundrap-
pellodi68alpini;proseguirannoper
Bormioil27corrente.
Capitano De Iulio
Dal comando tappa di Bormio n° 55 del 25/12/1915Pregoprovvederepernottamentono-stracolonnadicuispediscosubitoviverieforaggiocostìavvertendoTira-nocheinconseguenzarestasospesoilserviziodidomani, riprendendoloregolarmentelunedì.
Tenente Leotti
Dal comando tappa di Bormio n° 56 del 26/12/1915Sonopartitiperlalicenzainvernalen°25uominialcomandodelCap.Mag.PeriAugustodel 6°Arti-glieria. Pernotteranno aBolladore.
Tenente Mariani
Leandra Pozzi
Missioni
TEMPO DI BILANCIFondo di rinuncia e solidarietàUnagrandegrazieatuttigliaderentialFON-DODIRINUNCIAESOLIDARIETA’,chepurintempodicrisi“nonmollano”!Ilfruttodellerinunceanchequest’annoèstatocospicuo,pariadeuro7.195,00.Questodenaro,comesempre fattoedettagliatamente illustrato,verràdestinatopermetàalleesigenzedellaparrocchiaeper l’altraadaiuticoncretiasituazionidipovertàesostegnoalleoperemissio-narie.Ringraziamolecinquantafamigliechedadodicianniconcostanzamantengonofedeaquestoimpegno,chehacontribuito,purnellasemplicitàdelgesto(50centesimialgiorno),adesseremenodistantidaibisogniditantepersonevicineelontane.
Un panettone per la missioneQuestadolceiniziativanonconoscetramontoedoltretuttosistaringiovanendo.Ringraziamodicuorelegiovanilevechesisonoprestateperlavenditadeipanettoniepandorieleaspettiamoperilprossimoanno(ricordiamochec’èpostoancheperigio-vanotti!).L’iniziativahavistoben252panettoniepandorigiungeresullenostra tavole,conun’offertatotaleper ilprogettodell’Associazione“LaGoccia”pariadeuro1.350,00oltreadeuro250,00che l’as-sociazione lasciaper lenecessitàdellanostracomunità.Ifondiraccolti,aggiuntiatantealtragocce,consentonoadErne-stoedatuttiicollaboratori“LaGoccia”disostenerepermigliaiadieuroprogettiim-portantiedigrandeutilitàsparsiintuttoilmondo.Grazieatutti,ancheallecomunitàdiLePreseeFrontalechedasempresiunisco-noinquestasempliceeconcretainiziativa.
Enzo
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nsiemeIC 29Missioni Missioni
A causa del mio nome vi perseguiteranno
Memoria dei missionari martiri
MistavochiedendochetitolodareaquestopiccoloarticoloelaPa-roladelSignorepiùvivachemai
miècorsa inaiuto.Comericordareglioltre105.000cristianiuccisinelmondoloscorsoannoinodioallafede?Esubi-torisuonanonellamenteleSueParole:“Beativoiquandoviinsulteranno,viper-seguiterannoe,mentendo,dirannoognisortadimalecontrodivoipercausamia”(Mt5,11)edancora“Sehannopersegui-tatome,perseguiterannoanchevoi”(GV15,20).Questoèsicuramenteildestinodeicristianiancheoggi.Persecuzionidaimillevolti,mautiliarafforzarela
nostra fragile fede.Ostacolisulnostrocammino,checiaiutano,nellafatica,adaresempredipiùilprimopostoaDio.Mi fermoquie lascioadun testimonecristianomartire,ShahbazBhatti,mini-stropakistano,uccisonelmarzo2011,ilcompitodiaiutarciaravvivarelanostrafede,qualebenepreziosoe,soprattuttodiprofessarlaconcoraggioanchenellanostracomunità.
Ecco il suo testamento“IlmionomeèShahbazBhatti.Sononatoinunafamigliacattolica.Miopadre,in-segnante in pensione, e mia madre,casalinga,mihannoeducatosecondoivaloricristianiegliinsegnamentidellaBibbiachehannoinfluenzatolamiain-fanzia.Findabambinoerosolitoandareinchiesaetrovareprofondaispirazionenegliinsegnamenti,nelsacrificioenellacrocifissionediGesù.Ful’amorediGesùchemi indusseadoffrire imieiserviziallaChiesa.Lespaventosecondizioniin
cuiversavano icristianidelPakistanmisconvolsero.Ri-cordounvenerdìdiPasquaquandoavevosolo tredicianni:ascoltaiunsermonesul sacrificiodiGesùperlanostraredenzioneeperlasalvezzadelmondo.Epensai di corrispondereaquelsuoamoredonan-doamoreainostri fratellie sorelle, ponendomi alserviziodeicristiani,spe-cialmentedeipoveri,dei
bisognosiedeiperseguitatichevivonoinquestoPaeseislamico.Misonostatepropostealtecarichealgovernoemièstatochiestodiabbandonarelamiabat-taglia,maiohosemprerifiutato,persinoarischiodellamiastessavita.Lamiarispostaèsemprestatalastessa:«No,iovoglioservireGesùdauomocomune».Questadevozionemirendefelice.Nonvogliopopolarità,nonvoglioposizionidipotere.VogliosolounpostoaipiedidiGesù.Voglioche lamiavita, ilmiocarattere, lemieazioniparlinopermeedicanochestoseguendoGesùCri-sto. Tale desiderio è così forte in mechemiconsiderereiprivilegiatoqualo-ra— inquestomiobattagliero sforzodiaiutareibisognosi,ipoveri,icristianiperseguitatidelPakistan—Gesùvoles-seaccettare ilsacrificiodellamiavita.Voglio vivere per Cristo e per Lui vo-gliomorire.Nonprovoalcunapaura inquestopaese.Moltevoltegliestremistihannodesideratouccidermi, imprigio-narmi;mihannominacciato,persegui-tato e hanno terrorizzato la mia fami-glia. Iodicoche,finchéavròvita,finoalmioultimorespiro,continueròaser-
vireGesùequestapovera,sofferenteumanità,icristiani,ibisognosi,ipoveri.Credocheicristianidelmondochehan-notesolamanoaimusulmanicolpitidallatragediadelterremotodel2005abbianocostruitodeipontidisolidarietà,d’amo-re,dicomprensione,dicooperazioneedi tolleranzatra leduereligioni.Setalisforzicontinuerannosonoconvintocheriusciremoavincere icuorie lementidegliestremisti.Ciòprodurràuncam-biamentoinpositivo:legentinonsiodie-ranno,nonucciderannonelnomedellareligione,masiamerannoleunelealtre,porterannoarmonia,coltiverannolapacee la comprensione inquesta regione.Vogliodirvichetrovomolta ispirazionenellaSacraBibbiaenellavitadiGesùCristo.Più leggo ilNuovoe ilVecchioTestamento, iversettidellaBibbiae laparoladelSignoreepiùsi rinsaldanola mia forza e la mia determinazione.QuandoriflettosulfattocheGesùCristohasacrificatotutto,cheDiohamandatoilSuostessoFiglioperlanostrareden-zionee la nostra salvezza,mi chiedocomepossaiononseguire ilcamminodelCalvario.NostroSignorehadetto:
amminoinnsiemeIC30 amminoin
nsiemeIC 31Contributi Missioni
«Vieniconme,prendi latuacroceeseguimi». IpassichepiùamodellaBibbiarecitano:«Hoavutofameemiavetedatodamangiare,hoavutoseteemiavetedatodabere;eroforestieroemiaveteospitato,nudoemiave-tevestito,malatoemiavetevisitato,carceratoesietevenutia trovarmi».Così,quandovedogentepoveraebi-sognosa,pensochesottolelorosem-bianzesiaGesùavenirmi incontro.Percuicercosempred’essered’aiuto,insiemeaimieicolleghi,diportareas-sistenzaaibisognosi,agliaffamati,agliassetati.Credocheibisognosi,ipove-ri,gliorfani,qualunquesialalororeli-gione,vadanoconsideratiinnanzituttocomeesseriumani.PensochequellepersonesianopartedelmiocorpoinCristo,chesianolaparteperseguitataebisognosadelcorpodiCristo.Senoiportiamoaterminequestamissione,alloracisaremoguadagnatiunpostoaipiedidiGesùediopotròguardarLosenzaprovarevergogna”.Nonsipuòaggiungerealtro.Solopre-gareperchédavveroilfuocodiGesùdivampiancheinmezzoanoi!
Enzo
Bharathiuna ragazzina che desidera poter studiare
Quando,qualcheannofa,suorRoberta,edinseguitoio,sia-moandate in Indiaabbiamo
potutovederedavicinolabellezzadiquellaterra,macihacolpitoanchel’estremapovertàdiquelpopolo.Per questo quando siamo torna-teabbiamopropostoai ragazzidelcatechismodiaiutareunaragazzaindianaa frequentare lascuola: in-fatti ledonne làsonoancoramoltoemarginateesoloattraverso l’istru-zionesihalapossibilitàdiaiutarleasuperare lebarrieredellapovertàedell’emarginazione.Ilcosto,permantenereaglistudiunostudenteperunanno,èdi230euro.• Bharathi Kammu è nata il 24.12.2001 a Mandvi – Kutch nello stato del Gu-jarat (nord-ovest dell’India).• Vive in famiglia e oltre a lei ci sono 2 sorelle e 2 fratelli.• Frequenta la VI classe con ottimi risultati nella scuola pubblica, ma è seguita dalle nostre suore che vanno anche in questo villaggio per il do-poscuola.
suor Itala
Lorenzo Partesana
Pregare è scegliere
Abbiamovistochelapreghieraè,nellasuaessenza,attenzione;bisognapresentarsiaDiosvuotatidall’ideachecisiamofattidiLui,affinchéLuipossamanifestarsi.Crederesignificadarefiducia,permetterecheEgli
mostrilasuaessenza,senzavedereseèconformeall’immaginechecisiamofattidiLui.Farsiun’immaginediDiosignificarifiutarediprenderlopercomeè,vuoldirerifiutarsidilasciarechesimostrianoi.QuestaimmaginechecisiamofattidiLuinonèilveroDio,maèidolatria:neabbiamofattounidolo.Laricer-cadipotere,gloria,fama,ricchezza,successo,divaridesideri,piacericifadimenticarediprestareattenzioneaimenofortunatieciportaadadorarefalsiDei.InoltreriduceDioaunamiseraproiezionedellamenteumanalimitataedegoista.Eallontanal’uomodaquellopercuièdestinato:camminospiritualeversoildivino.PregareilveroDioèanchesvolgerequeilavorimateriali,quelleattivitàfisicheconattenzione,concura,conamore:governarelacasa,mettereinordine,pulireipropriattrezzidilavoro,lavorarelaterra,osservarelacrescitadellepiante,diserbare,accudireifigli,pulireigienicamentelepersoneanziane,governareglianimali…TuttequesteattivitàeranoconsideratedaSimoneWeilcomeunveroeproprioeserciziospirituale:“…sottomettereleproprievolontàall’inflessibilematerialitàdellecose;peresempiolasciareallaterrailgiustori-posoeattendere,distinguerelebuonedallecattiveerbeperstrapparequesteultime…”.TogliereleerbacceètoglierequelleproiezionicheinostridesiderielenostrepaurehannoricopertoilvoltodiDioepermetterglichecisveli.PerchénoinonsappiamonulladiDio.DobbiamoesserevuotielasciarecheDiosiasestesso.Senonècosì,nonèDiochecerchiamo,masolounmodoperrassicu-rarci.“Lareligioneinquantofontediconsolazioneèunostacoloallaverafede”scriveS.Weil.Semirounicamenteallemiesicurezzee/oalmiobenessereoaquellodelmioentourage,famiglia,chiesa,classefacciodiDiounostru-mentomedesimo.NonèpiùDiocheamo,mal’immaginechemisonofatto.Conclu-dendo:pregare, come abbiamo detto, è fare il vuoto per lasciare spazio a Dio. Svuotare ciò che noi crediamo che sia Dio, svuotare dei nostri desideri, paure, richieste, svuotare dalle ambizioni, dei vari egoismi, desideri di ricchezza, fama, successo, piaceri affinché possa manife-stare ciò che Egli ha da dirci di se stesso.
MASSIMA “Noli foras ire, in te ipsum redi,
in interiore homine habitat veritas”
“Non andare fuori, rientra in te stesso,
è nel profondo dell’uomo che risiede la verità”
PILLOLE DI SAGGEZZA
“Il rumore non fa bene, il bene non fa rumore”
Nel prossimo numero:
PREGARE È IMPEGNARSI NEL MONDO
amminoinnsiemeIC32 amminoin
nsiemeIC 33Contributi Contributi
Adelina Della Bosca
La speranza
Lasperanzaèlostatod’animodichièfiduciosonegliavvenimentifuturiegiàaccaduti,dicuinonconosceicontorniprecisi.Speranzaèfiducia,fede,affidamento,augurio,auspicio,prospettiva,attesa.
SecondoilCristianesimoèunavirtùteologaleinsiemeafedeecarità.Algiornod’oggiparechelepersonesitrovinosemprepiùpessimisteepocopropenseallasperanza.Ifattorisonotanti:lacrisieconomicachemordeecoinvolgeunpo’tutti;illavoropertantigiovaninonc’èequindinonvedonounfuturo;lefabbricheeleaziendechechiudonoemoltilavoratori,dipuntoinbianco,sitrovanosuunastradasenzastipendioopensione;unacadutadeivaloriedellafamiglia…elapoliticasemprepiùarroganteconidebolielefascesocialichesiritrovanosemprepiùpovere.Nonc’èunaclassedirigentedegnadiportareavantiprogettiperilbenecomuneelapoliticaècompostadipersoneignoranti,ingordechepensanosoloadarricchirsi,adarraffareearubareechipiùneha,piùnemetta.Tuttequestesituazioninegativecreanoinognunodinoiunsensodimalessere,disfiduciaedipessimismoversoilfuturoeilcambiamento.Sochenonèfacilepernessunorisalirelachinadopoesserepiombatinelbaratrodellosconfortoodelladisperazionediunavvenimentodoloroso,masonoconvintadellepotenzialitàchelanaturaumanapuòelaborareetramutareinsensopositivoedisperanza.Citoalcunefrasichemisembranoappropriateenonpossonocheesserebeneficheallettore.• La speranza esiste in tante forme quanto è il numero degli uomi-
ni. Poiché la speranza esiste solo nell’animo degli uomini. (neon Genesis Evangelion)
• La speranza è un sogno ad occhi aperti. (aristotele)• La speranza è una cosa buona, forse la migliore delle cose e le cose
buone non muoiono mai. (Le ali della libertà)• Finché c’è vita, c’è speranza. (aristotele)• Che cosa sarebbe la vita senza speranza? una scintilla che sprizza
dal carbone e si spegne: e come nella torbida stagione si ode una folata di vento che spira un istante e poi va morendo, così sarebbe pure di noi! (R. Fisichella)
Dopolasceltadiquestecitazioni,miparesignificativoproseguireefarconoscereailettoridelnostrogiornalino,unabellastoria,qualeauguriomigliorepercercarelasperanza.
La storia di Pepe
Pepeerailtipodipersonachetuttivorrebberoessere.Semprealle-gro,avevaimmancabilmentequalcosadipositivodadire.Quandoqualcunoglichiedeva:“Comeva?egli rispondeva”Impossibile
chevadameglio.”Avevacambiatopiùvoltelavoroemoltideisuoicol-laboratoril’avevanoseguito.Laragioneperlaqualeloseguivanoerailsuocarisma:eraunleadernaturale.Seundipendentetrascorrevaunabruttagiornata,Pepeeralìpermostrargliillatopositivodellasituazione.Ungiornonell’incontrarePepeallavoroglihochiesto:“Noncapisco…,nonèpossibileesserepositivoinognisituazione.Cosanedici?”.Pepemirispose:“Ognimattinamisveglioedicoamestesso:Pepe,oggihaidisponibilidueopzioni:puoisceglierediesseredibuonoodicattivoumore.Ioscelgod’esseredibuonumore.Ogniqualvoltaaccadequal-cosadibrutto,iopossodecidereseconsiderarmivittimaoppuretrarreunammaestramentodall’esperienza. Ioscelgosempredi imparare..ognivoltachequalcunovienealamentarsi,iopossoaccettarelesueosservazionioppuremostrargliillatopositivodellavita”.“Sì.D’accordo,manonsempreècosìfacile”,glirisposi.“Sìcheloè”,soggiunsePepe,“tuttonellavitaèquestionediscelte.Sesisemplificalasituazione,tuttosiriduceaunascelta.Tusceglicomefronteggiareognisituazione,puoisceglierecomefareinfluenzareiltuoumoredaglialtri,puoisceglieredunqueseesseredibuonoocattivoumore;indefinitiva…tusolosceglicomeviverelatuavita.”HopensatoalungosuciòchePepemiavevadetto.Perunaquestionediresidenzediverse,abbiamopersoilcontatto,mahopensatospessoaPepequandohodovutofareunascelta.DiversiannidopovenniasaperechePepeavevafattoqualcosachenonsidovrebbemaifare.Avevalasciatounaportaapertaeunmattinotrerapinatoriarmatide-rubaronolasuaazienda.Quando,Pepe,tremantedipaura,cercòdiaprire lacassaforte, lasuamanoscivolò; i ladri,presidalpanico,glispararonoaddosso.Pepefusoccorso intempirelativamentebreviefusubitotrasportatoinospedale.Dopoottoorediinterventochirurgicoesettimanediriabilitazioneintensiva,Pepeuscìdall’ospedaleconunpaiodiframmentidiproiettilenelcorpo.SeimesidopohotrovatoPepeequandoglihochiestocomestava,lasuarispostafuinvariabilmente.“Nonriescoastaremeglio!”.Quandoglichiesicosaglifossepassatoperlamenteilgiornodelfurtoeglimidisse:“Quandoeroferitostesointerramisonoricordatocheavevodueopzioni:vivereomorire.Hosceltodivivere!”.“Nonhaiavutopaura?”,glihochiestoePepecontinua:“Imedicisonostatifantastici,nonhannomaismessodidirmichesarebbeandatotuttobene.Eppurequandomihannoportatoinsalaoperatoria,
amminoinnsiemeIC34 amminoin
nsiemeIC 35Un libro da leggere Contributi
vedendol’espressionesuilorovolti,hoavutodavveropaura.Hopotutoleggereneiloroocchi.Quest’uomoèunuomomorto.Eallorahodo-vutoprendereunadecisione.“Cosahaifatto?”,glihochiesto.Pepemirispose:“Quandounodeimedicimihadomandatosefossiallergicoaqualcosa,facendounprofondorespiro,gridai:“Sì,allebugie!”Mentreidottoriridevanohodettoloro:“Hosceltodivivere,operatemicomesefossivivoenoncomesefossimorto”.Pepeèsopravvissutograzieaimedici,masoprattuttoperilsuoatteg-giamentosorprendente.Avevaimparatocheognigiorno,abbiamolasceltadiviverepienamenteonon.Indefinitiva,l’atteggiamentoètuttociòcheconta.Tupuoiesserecosìcomesei.Puoiesserecometisenti.Puoiesserecometivedonoglialtri.Puoiesserecomevivi.Devisoltantodecidere!Quellichesonofrustratisonoquellichenonriesconoavedereil latopositivodiciòchefannonellalorovita.
Insegnare al principe
di Danimarca di Carla Melazzini - Sellerio editore
Il libro, pubblicato dopo la morte dell’autrice, raccoglie testi relativi proprio all’esperienza di questa strana “scuola”: si tratta di storie molto concrete, con fatti e personaggi colti nella loro verità più profonda e disarmante. Grazie a una scrittura semplice e chiara,
sempre legata ai fatti, senza il minimo compiacimento né per la “napoletanità” simpatica di “Io speriamo che me la cavo”, né per quella sanguinosa e disperata di “Gomorra”, chi legge si sente catapultato in mezzo a persone vere: ragazzi e ragazze, giovani (e anche qualche adulto) sempre in bilico tra l’innocenza, la tenerezza e la fragilità estrema del bambino e la determinazione, la violenza e la disperazione del delinquente incallito e senza speranza, tutto mescolato nella stessa persona che, secondo il momento, l’interlocutore o l’esperienza che sta vivendo, tira fuori il meglio o il peggio di sé, comprese le gradazioni intermedie. Il titolo, ad esempio, si riferisce al giovane “Amleto” napoletano Mimmo, quindicenne, la cui madre ha abbandonato la famiglia quando lui aveva undici anni; sempre in bilico tra il dolore straziante e il desiderio di vendetta, con un carico di insicurezza che lui mette in scena una mattina, mostrando un coltello e aggredendo un compagno del gruppo della sorella, che Mimmo non vede di buon occhio perché lei è “felice” per l’allontanamento della mamma. E questo è solo un esempio… Quella del “Progetto Chance” è un’esperienza scolastica, ma soprattutto educativa, “estrema”, certamente (fortunatamente) lontana dalle nostre normali esperienze di genitori, insegnanti, educatori di Sondalo. Ciononostante, o forse proprio per questo, ci può evocare e suggerire tanto. Si può cominciare a dire che in questo libro si sente un po’ (tanto) di don Milani, di una scuola che è vissuta come una casa, (e una famiglia, alternativa spesso di quella anagrafica, assente o fortemente problematica), di insegnanti che, prima che istruire, educano e mettono in gioco se stessi, prima che le loro conoscenze. Poi tutto ciò che ne consegue: non esistono metodiche di intervento precostituite che funzionano sempre, anzi spesso le storie “finiscono male”, nel senso che i ragazzi rifiutano la frequenza, o la abbandonano. L’“onnipotenza pedagogica” non esiste. Ma questo non scoraggia nessuno dei maestri di Chance, anzi… Non so se Carla Melazzini fosse credente; una biografia su Internet la definisce militante per lungo tempo di “Lotta Continua”. Ma ha vissuto intensamente la parabola del Seminatore, che sparge semi buoni dappertutto, senza aspettarsi di conseguire “obiettivi matematicamente misurabili” né “utili netti o lordi”, con infinita (ed economicamente assurda) generosità.
Elia Tomè
L’autriceCarla Melazzini è nata in Valtellina nel 1944, da una famiglia originaria della Val Madre; ha studiato alla Nor-male di Pisa, che ha poi lasciato vo-lontariamente; si è trasferita nell’Italia del sud, dove, nel 1998, a Napoli, ha dato vita al “Progetto Chance”, con lo scopo di aiutare ragazzi provenien-ti da “quartieri difficili” e “ambienti sociali problematici” a terminare la scuola dell’obbligo.
Mario Mozzanica
Giovedì14 febbraionellachie-sa di san Francesco il dott.MarioMozzanica, invitatoda
donBattista,hatenutounaconferen-za/dialogoconungruppodigenitoridegliadolescentidiprima,secondaeterzamedia.Loscopodell’incontroèstatoquellodiproseguireneltentativodicoinvolgereigenitorinell’educazio-nereligiosadeiragazzi,tenutocontodel fallimentodelmetodousatonelrecentepassatoquando laCresimasegnava l’abbandono generalizza-todella frequentazionedellachiesa.Mozzanicahamessoinevidenzachelaveraeducazionereligiosa inizia in
casa,infamiglia:lafamigliaèilluogodellafedereciproca.
Cos’è la fede? Lafedenonsonoleveritàdifede,nonsonoiprecetti,icomandamenti.La fede è un agire, un pensare, èun’espressionedellapersonacheèfedele,siaffida,sifida,siconfida…Laparolafedeetimologicamentesigni-ficalegame,corda,intreccialavitadiunbambinochesiaffidaallamamma,proseguenelfidanzamento,pertuttalavita.Lafedeèun’interpretazionedellareal-tà,cidicedioccuparcideinostrifigli,nonsolodipreoccuparciperediloro,didaresensoaquellochefanno.Lafedegeneralapromessa, laspe-ranza,coltiva la libertà:nonc’èfedeinfattisenzalibertà.
angela Castelli
amminoinnsiemeIC36 amminoin
nsiemeIC 37 La voce del sociale La voce del sociale
Anni ’60: una chiesa per il mondo
Inquestimesi,giornalietelevisioniricor-danofrequentementefattidellavitadellaChiesaavvenutiunacinquantinad’anni
faechehannoavutostraordinariaimpor-tanzaancheperlerelazioniinternazionalisoprattuttoinEuropa.L’elezioneapapadelcardinaledioriginebergamascaRoncalli“figliodiunaumile,maonestafamiglia”accoltacomemomentoditransizione,fuinvecel’iniziodiunarivoluzioneomeglio,interminidiChiesa,unsegnoprofetico.L’indizionedelConcilioVaticanoIIelapubblicazionedelleenciclicheebberoriso-nanzaenormenellaChiesa,negliambientipoliticienellediplomazie.Ilclimadelmomentoeraancorasegnatodalleterribiliesperienzedellaguerrache,depostelearmi,continuava“fredda”(ilmurodiBerlinofuinnalzatonell’agostodel1961).LeparolediaperturadelPapaaprironoleporteallasperanza:straordinariefigurediuominilaalimentarono.FraletantespiccainItaliaquelladiGiorgioLaPirachedalleesperienzepolitichedeglianni’40e’50conglialtri“professorini”delcat-tolicesimoitalianoorientatoasinistra(Dossetti,Fanfani,Lazzati),eraapprodatoaFirenzeallacaricadiSindacochericoprìdal1951al1965.Diluisidisseche“avevalastaturadelprofeta,diunoperatoredipace,capacedicoglierel’aprirsidistagioninuove”(Lazzati),che“tuttodiscendevaprimadituttodallasperanzareligiosacheloanimavamaanchedallaintuizionedeiprofondirivolgimentichelanostraepocarecavaconsé”(Ingrao).L’amicoFanfaniloricorda,inunprofilochenonnascondeladifferenzadeicamminiintrapresi,comeunesploratorenellavita,neglistudi,nellerelazionifragliuominielenazionieriassumeicontattipiùsignificativi(viaggi,lettere,convegni)infavoredellapaceeperlacessazionedeiconflitti:inparticolarelaguerrainVietnam.Èunagalleriadituttiigrandideltempo:Nasser,Krusciov,BenGurion,Ho-CiMinetantialtriaiqualiLaPirasirivolseconlinguaggioamorevole,mafrancoedesplicito.Nel momento presente, in cui si dibatte sulla qualità della partecipazione dei cattolici alla vita politica, meritano di essere lette e mandate a memoria le parole di Paolo VI:“che differenza c’è fra lui e tanti del suo tempo e del suo mondo?Chequellosapeva,quelloaveval’idea,avevadavantiaséifinidaraggiungereeperquestohaimpegnatolasuavita,lasuaesistenza.Èvissutopovero,inmezzo
28 ottobre 1958:elezione di Giovanni XXIII25 gennaio 1959:annuncio del Concilio vaticano II15 Maggio 1961:
enciclica Mater et Magistra11 ottobre 1962:apertura del Concilio Vaticano II11 aprile 1963: enciclica Pacem in terris21 giugno 1963: elezione di Paolo VI8 dicembre 1965: chiusura dei lavori del Concilio Vaticano II
atumultodigenti,diquestioni,diaffari,masempreconl’idea,sognatorequasi,diraggiungerequestofine.Erapersonacheavevailsensodeifini,nonsoltantodeimezzidapercorrere,madeldoveandare.Ecco,edèquellochedovremmoavereciascunodinoi,unametamorfosidimen-talità”.IlviaggioinRussiacompiutodaLaPiranell’agostodel1959,suinvitodelleautoritàsovietiche,conlabenedizionedipapaGiovanniXXIIIel’incoraggiamentodell’ar-civescovodiMilanoMontini,annunciavaunanuovaeradeirapportifraRomaeMosca.LaPira,cristianodispiritoevangelico,potevaessereaccoltoaldilàdiognisospetto.Irisultativennero,conlentezzamafuronoevidenti:alConciliopoteronopartecipareirappresentantidellechiesedeipaesidell’esteuropeoanchegrazieall’attivitàimportantedelladiplomaziaitaliana.L’azionediplomaticavaticana,affi-dataamonsignorCasaroli,ottennegradatamentepiccolimasignificativirisultati(ilsuolibrodimemoriedicemoltofindaltitolo“Ilmartiriodellapazienza”).Nellachiesaenegliambientipolitici,leposizionipiùstoricamente“ragionate”equindiinclinialconflitto,furonoallorasuperateedebbeiniziounafaticosafasedidisgeloedipacificazioneframondidallevisionioggettivamenteopposte.IlavoridelConcilioconfermaronoleaperturesoprattuttonellacostituzionepastoraleGaudiumetSpes(1965)eperquestoobiettivoilnuovopapaPaoloVI,dicasatobresciano,spesetutta lasuaautorità.L’immaginetormentatadiquestograndeponteficeappartienealpatrimoniopersonaledichihavissutolevicendedeglianni’60e’70alparidiquelladiGiovanniXXIIIlacuifiguraètuttorafralepiùpresentinellenostrecaseenella intitolazionedellevie(ancheaSondalo).Pertutti,masoprattuttoperipiùgiovani,lefre-quentiiniziativechesisusseguonoaidiversili-velliinoccasionedellevariericorrenzeeasotto-lineaturadellorosignificato,dovrebberoesserevistecomeunapossibilitàdiapprofondimentoequindidiricchezza.Inqueglianni,personalitàdieccezionalespessore,mapursempreuo-miniecristianicomenoi,furonocapacidiper-correrelastradadellaprofeziache,orientatadallafede,èlastricatadiconoscenza,sogno,esplorazione, lavoro,pazienza,materiale inqualchemodoadisposizioneditutti.
Carlo Zubiani
amminoinnsiemeIC38 amminoin
nsiemeIC 39Dai nostri giovani Dai nostri giovani
Insegnare la lingua italiana agli stranieri Un confronto fra culture diverse
Accolgomoltovolentieril’invitodellaredazioneperfarco-noscereailettorilarealtàdegli“immigrati”sondalininellecittà,permotividistudioedilavoro.
Voglioperciòportarelamiaesperienzaeparlaredell’interessantelavorodifacilitatricedellalinguaitalianaastranieri.QuestafiguraprofessionalesièdiffusaapartiredaglianniNo-
vanta,vistol’aumentodelnumerodiimmigratichehannosceltol’Italiacomemetadelloroprogettomigratorio.Lafacilitatricelinguisticafacilita l’apprendimento della seconda lingua per bambini, ragazzi o adulti stranieri, intendendocomesecondalingualalinguanonmaternaappresanel luogoincuiessaèeffettivamenteparlata. Lafacilitatricelinguisticaquindisioccupadi:insegnare le funzioni linguistichedibasechepermettanoaglistranieridicapireefarsicapire,insegnarelalinguadefinita“perlostudio”,cioèquellachepermetteaglistudentistranieridiavvicinarsiinautonomiaallediversedisciplinescolastiche.
Nelmomentoincuiunragazzostranieroarrivaascuolainizioavalutarelesuecompetenzenelleabilitàscritteeorali;creopoideigruppidiragazzi,eterogeneiperareageograficadiprovenienzaelinguad’origine,maomogeneiperillivellodiconoscenzadellalinguaitalianacheessipossiedono.
Nel numero precedente avevamo sollecitato i giovani che vivono e lavorano lontano da Sondalo a raccon-tarci le loro esperienze. Ecco i primi contributi giunti in redazione.
Cittadino
del mondo
Il tuo Cristo è ebreo
e la tua democrazia è greca.
La tua scrittura è latina
e i tuoi numeri sono arabi…
La tua auto è giapponese
E il tuo caffè è brasiliano,
il tuo orologio è svizzero
e il tuo walkman è coreano…
La tua pizza è italiana
e la tua camicia è hawaiana.
Le tue vacanze sono turche,
tunisine o marocchine.
Cittadino del mondo,
non rimproverare il tuo vicino
di essere… straniero.
(Graffito Munich)
Ilmiocompitodi facilitatrice linguisticanonsiesaurisceperòquandol’apprendentehaacquisitoglistrumentiessenzialipercomunicareinautonomia,maprosegueperpermetterglidiavereadisposizioneilbagagliodiconoscenzeessenzialiperappro-fondireidiversiaspettidellaculturaitaliana.Sonomolteledomandechemisentofarepiùspesso:“Ma quindi, che lingue parli tu? “E in che lingua parli in classe?” “Come fai se non parli cinese/arabo/rumeno ecc.?”Lafacilitatricelinguisticanon conosce necessariamente la lin-gua d’originedeglialunniesiesprimesempreinlinguaitaliana,lasciandochelestrutturemorfologicheesintattichesisviluppinonaturalmenteattraversogiochiesituazionicomunicative.Èunlavorostimolanteevario,chemipermettedientrareincon-tattoconculture,stilidivita,religionietradizionidiverse.L’aspettopiùgratificanteèquellodell’INCONTROconl’altro:l’educazione interculturalepresupponeinfattiinciascunapersonalascopertadell’altrocomeidentitàunicaeirripetibileconcuiedacuipos-siamo,qualoralosidesideri,trovareoccasioniperaumentarelaconsapevolezzadinoistessi.L’educazioneinterculturale,almenoperl’esperienzachehofatto,utilizzaleoccasionidiincontro,nelcasodellafacilitatricelinguisticalostudiodellalinguaitaliana,perfaremergereinciascunindividuolaconsapevolezzache“l’altro è molto più uguale a me di quanto si possa pensare”.Sideveimpararequindiaprivilegiareilvalore,l’essenza,l’irripe-tibilitàdell’individuocontuttociòchelocaratterizza,com-presoquantosiè tentatidigiudicarecome“limite o difetto”.Quelloacuisideveeducare è: “Io in-contro un’altra Per-sona”;ènecessarioperciò valorizzarelalorospecificitàlin-guisticaeculturaleela storia individualedi ciascuno, alla ri-cercadidifferenzeeanalogieperpromuo-vereloscambioreci-proco,fontedisicuroarricchimento.
Francesca Cossi
amminoinnsiemeIC40 amminoin
nsiemeIC 41
UnbimbochestavapernasceresirivolsealSignore:«Midiconochedomanimifaraiscenderesullaterra.Comepotròviverecosìpiccoloeindifeso?».«Fratantiangelinehosceltounoper
te.Luitiproteggerà.–risposeDio.Econtinuò:«Iltuoangelocanteràperteparoledolcietenere,coninfinitapazienzaetenerezzatiin-segneràaparlare».Mailbambinochieseconapprensione:«Comepotròparlareancoraconte?».«Iltuoangelouniràletuemanineetiinsegneràapregare»,risposeDiocondolcezzainfinita.«Hosentitodireche la terraèabitatadauominicattivi…Chimidifenderà?»,chiese ilbimbopreoccupato.Dio,guardandolocontenerezzaglirispose:«Iltuoangelotidifenderàacostodellapropriavita».«Mailmiocuoresaràsempretriste,Signore,perchénontivedròpiù!»,disseilbimboconmoltatristezza…«Iltuoangelotiparleràdimeetiindicheràilcamminoperritornareallamiapresenza;sappi,però,cheiosaròogniistanteaccantoate!».Inquelmomentosidiffuserodellevociedeirumoriedilbambinoangosciatogridòagranvoce:«Si-gnore,stoscendendoversolaterra!Dimmiancoraunacosa:qualè ilnomedelmioangelo?!?».EDiosorridendorispose:
«Ilnomenonimporta,tulachiamerai…mamma!».
…la chiamerai mamma Dai nostri giovani
Buongiorno Sondalo!
Ciconosciamodatempo,dasem-predirei,anchese,dopotantiannidilontananza,nonmirico-
nosciemichiedistranito“Ma ti, di chi t’esc fiola ?”,cercandocosìnell’albe-rogenealogicounarispostaallamiaestraneità.Manontenefacciocerta-menteunacolpa,delrestotisonolon-tanada15anniespesso–loconfesso–tisonovenutaatrovarecontrovoglia.IlLiceoClassicoincollegioaSondrioèstatol’iniziodellafinedellamia“pa-esanità”.Certoc’eranoiweekenddo-mesticielevacanzeestive,cheperòsiriducevano,adispettodellalorolun-ghezza,inbrandellidipermanenzaacasa,preferendoallegiteinmontagna,unavacanzaalmareounviaggio(piùomeno)studioall’estero.Masisa,ilpia-noèinclinatoeconl’universitàaMilanoilnostrosalutoèdiventatosemprepiùunaddiopiuttostocheunarrivederci.Benintesononsonostataesoticanellasceltadell’ateneo,maancheMilanononèpoicosìvicinacomesembrasul-lacartinaesepoiprendiimezzipubbli-ci,trabus,treno,tramemetropolitanastaisedutoalmenotreoreemezza,setivabene…senostaiinpiedi.Acausaopermeritodellostudio,degliesami,degliamiciediimpegnivari,hoiniziatoatornareacasasolounpaiodivoltealmesee,senzaoffesa,miseimancatoraramente,perchéerigiàilmiopassatoeilfuturosistavacostruendoaltrove.Poimisonolaureataapienivotiingiuri-
sprudenza,laprimadellamiafamiglia,perl’orgogliocommossodeimieigeni-tori,cheancoraabitanoinpaese,machehannosempreavutolalungimiran-zadilasciarmiliberadiviverelontana,perpoteraverequellepossibilitàchesolounagrandecittàpuòoffrireaigio-vaniincercadiaffermazione.Diventatadottoressa,hoiniziatoalavoraresem-preaMilanocomepraticanteavvocatoindueimportantistudilegali.Nontuttoquellochesidicesullavitadelprati-canteèvero–oquantomenonontuttoloèstatonelmiocaso–madisicuroglispaziextra-lavorativisisonoridottiatalpuntochenoncisiamoquasipiùvisti,tranneperlefestecomandate.Dopocircadueannidisforzi,hoaffron-tato–perfortunaconsuccesso–ilfa-migeratoesamed’avvocato.Ecosìdasettembre2012eccomineo-avvocatoinunodeipiù importantistudi legalispecializzatiindirittodellavoro.Inutiledirecheoratornareacasa,anchesolosporadicamente,èquasiunmiraggio.Quindihai tantibuonimotivipernonricordartipiùdime,vistochehoscel-todiseguireunastradascolasticaeprofessionalechemihaallontanatoemiallontanasempredipiùeirreversi-bilmentedacasa.Macisonopersone,colori,sensazionichenonpossodi-menticare:ilverdedeipratieilprofumodiun’infanziaall’ariaaperta,levocidinoibambinichegiocavamonellestra-de,ilclimafestosodiunOratoriovivaceetollerante…Delresto,comevedi,perquantolon-tanaquandoparlodite,parlosempredicasa.
Eleonora Garavatti
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nsiemeIC 43L’intervista a... L’intervista a...
Simone BalsamoacuradiBarbaraPozzi
La nostra diocesi si sta preparando a celebrare la beati-ficazione di Nicolò Rusca... però forse non tutti sanno che dietro a questo avvenimento così importante... c’è
anche lo “zampino” di un nostro compaesano.
Simone, sei tu la mente creativa dell’aspetto grafico che cir-conda questo evento, ce ne parli?Sì...sonoio!Lacollaborazioneènataquasipercaso,finitaunacelebrazioneeucaristicadonMarcoZubianimihachiamatoinsagrestiaemihachiestosevolevodareilmiocontributoaquestainiziativaedalìènatoiltutto!E…dopomailsumailcondonMarcoeconAnnadell’AssociazioneRuscaènatoillogocosìcometuttilopossonovedereoggi.Viassicurocheognilavorononèmaiimmediato,iltravaglioèsemprelungoefaticoso...maallafine,quandol’ideanasceeillavoroèfinitoc’èmoltasoddisfazione.
La tua collaborazione con la diocesi e con la nostra parroc-chia, ha però radici lontane, raccontaci dei tuoi lavori. Ra-gazzo di oratorio ieri, grafico, fotografo, docente alla Nuova
Accademia di Belle Arti oggi, come è cambiato Simone?Sinceramentenoneromolto “un tipo”da oratorio, cercavo di evitare “certiambienti”, ma la conoscenza di donClaudioedonMariomihatrascinatoinquestomondo.Unmondomoltoriccoepienoditantesoddisfazioni.Pergiocoho iniziatoacollaborarealgiornalinodell’oratorioe successivamenteallamaglietta,primadell’oratoriodiSon-dalo,poideglioratori limitrofi,finoacreareancheprogettiper laDiocesieperassociazionireligiosea livellonazionale.Nellavitaprofessionaleho lavoratopergrandiclientinazionalieinterna-zionalicomeCirio,Negroni,Fini,Ca-dbury(Saila,Halls,Charms,Sana-
gola,Pringles...),Deborah,(Debby,MissHelen),Mattel (Barbie,Tayco,FischerPrice, Hot Weels, Batman...), Ferrero(Nutella,Icegloo,MonaMour),PeriCan-tieri,FerroviedelloStato,BancaCreditoValtellineseepubblicheamministrazionicomeComunediMilano,ComunediSondalo,ProvinciadiSondrio,ValtellinaTurismo...insommanonsonomaistatoconlemaniinmano.Inquestiambienticonsumisticiirapportiumanirisultanoessereperòmolto“freddi”datocheleesigenzedelmercatosonoquelledellaproduzioneintempistretti,senzainteressarsidituttoquellochelocir-conda,equindidal2000hoiniziatoacollaborareconlaNuovaAccademiadiBelleArti - inqualitàdidocenteuniversitarioperlacattedradi“gra-phicdesign”e“disegnodigitale”pertrovareunrapportoconilprossimoalivelloeducativo:insommahocerca-todifaredellamiaprofessioneunamissione!Questomiportaadire:“largoaigiovani”!Honotatochenonvienedatoloroildovutospazio,iragazzihannoideali,sognie,soprattutto,laforzaperrealizzarli,maspessononsidàlorofiducia,nonlisicredeall’altezzaesipreferiscelasolita“vecchiafrittata”!Magarisonodaseguireedaaccompagnare,maèsolocosìchesipuòarrivareadunaventatadi freschezzaedicambiamento...cosìnecessaria inquestoperiodo!
Inquestiannimilanesi,dovevivevoconmiasorellaAlice,lavici-nanzaadiverserealtàdivolontariatomihaportatoadaffrontarealcuniviaggineipaesi“poveri”(Kenya,RepubblicaCentroAfri-cana,Ecuador,Croazia…),dovehoconosciutostoriedipersonechevivonosullapropriapelleigrandiproblemicheaffliggonoilmondo.Gra-zieaquesteesperienzehocapitochenonlasciarequestepersonesoleèilprimopassopercontribuireallaco-struzionediunnuovomondo.
Comitato per la beati�cazione di Nicolò Ruscamail: [email protected] - tel.: 0342 514510 - fax 0342 215941 - www.diocesidicomo.it
ARCIPRETE DI SONDRIOMARTIRE PER LA FEDE
La celebrazionesi svolgerà a Sondriodomenica 21 aprile 2013
ore 15.30
C
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04.LOCANDINA.pdf 1 28/06/12 11:40
www.doublefrog.it
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nsiemeIC 45La voce dei giovani La voce dei giovani
Solo l’amore restaL’evangelizzazione vista da noi, studenti in gita a Roma con i vicariati di Tirano e Grosio
IncontrarequalcunochecondisarmantesemplicitàtiraccontachesipuòdonareunosquarciodiParadisoachivivenegliinferidellasolitudine,dell’emarginazione,dellatossicodipendenza,
nonècertoun’esperienzadituttiigiorni.Ameèsuccesso.EroaRoma,dovehotrascorsounapartedellemievacanzediNatale,insiemeaimieiamicideivicariatidiTiranoediGrosio,quandounamattinainostridon(FrancescoeMariano)cihannoaccompagnatoaPiglio,inprovinciadiFrosinone,afarvisitaaunacasaaccoglienza,unafraletantesparseinItaliaenelmondo,fondataeguidatadaChiaraAmirante,unagiovaneromanachehafattodell’accoglienzadichihabisognodiaiuto,unostiledivita,anziloscopodellasuavita.Inquestopostohovistotantecosebelleeinteressanti,ma,so-prattutto,hopotutoascoltare la testimonianzadimolteperso-ne,giovanisoprattutto,che,grazieaChiara,hannolasciatoallespallelasofferenzaeletribolazionidiunavitadisperata,vissutamalamente,conlamortenell’animaehannoriscopertoattraversol’incontroconGesùRisorto,chevivereègioiameravigliosa.Moltidi loro,oggi,sonoafiancodiChiarae l’aiutanoarealizzare ilsuograndiosoprogettodievangelizzazione,accompagnandola,fiancoafianco,nelsuocamminoversoqueinuoviorizzontichel’amore,seascoltatoeseguito,sempredischiude.ANuoviOrizzontilaparolad’ordineèvivereilVangelo,cercareinognicosal’amorediDio,diunDioche,primaditutto,sima-nifestacomePadre,riscoprirecosasignifichiamaredavveroequantagioiariservipernoiognipiccologestod’amore.InquestacasaenellealtrecheChiarahafondato,hannotrovatoetrovanoquotidianamentepostotutti idisperatidellaterracheavevanodimenticatocosavolesserodireparolecomepaceegioiaeche,invece,proprioquihannoricevuto ildonodiscoprire laveragioia,laverapace,chesonoinGesùeinLuisoltanto.Èstatobellissimoascoltarliecoglierenelleloroparole,chesembravanounveroinnoallavita,lostuporedipoteresserelì,davantiaungruppodigiovincelliallegriefestaioli,ancheunpo’casinaria
direilvero,araccontarelalorovitaprimaedopol’incontroconChiara.Abbiamoavutolacertezzachecredesserofortementeinciòchedicevano,equestoloromessaggiodiamoreper lavita,questaloroesortazioneagoderegioiosamentedelgrandedonodelCielo,allafinecihaammutoliti,cihaaiutatoariflettere,apensare,ognuno,allanostravitapersonale.L’annoscorso,aTorino,all’ArsenaledellaPacehocantatoperlaprimavoltailGloria dal basso della terra,scrittadalfondatoredelSermig,ErnestoOlivera,canzonechemierapiaciutatantissimoecheamo,perchépromettegioiaatuttiidiseredatidelmondo,ilriaccendersidiunasperanza,lacertezzadipoterancoracredereinunavitainpienezza.Quest’annol’esperienzanellacomunitàdiChiaradinuovoindicalastradaameeaimieicompagni,ciinterpellainprimapersona,cichiededispenderciperunobiet-tivo,quelloditestimoniarelameravigliosanotiziadelVangelo,chelavitaègioiaevavissutaconamore.Credochequestosiailgrandedonochedevoaquesteesperienzedioratorioinsiemecheholafortunadiviveredaqualcheannoinsiemeaimieiamici,epensochepossaancheessereilmiopiccolosuggerimentoachi,giovanefortunatoespensieratocomeme,senteildesideriodi tendereunamano,di farsentire lasuapresenza.Perché,comedicelaParoladiDionell’InnoallacaritàdiSanPaolo“…solol’amoreresta”.
allegra Togni
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nsiemeIC 47Dall’Oratorio Dall’Oratorio
Iniziative d.o.c.
Dall’iniziodidicembreafebbraio,l’Oratorioèstatoimpegna-tonell’organizzazioneenelsupportodialcuneiniziative.Ilprimoappuntamentoèstatala“messainscena”del Pre-
sepe vivente la notte della Vigilia di Natale.Ilgruppodell’orato-riohagestitolarealizzazionedeicostumiedellescenografiesup-portatodanumerosepersonechesisonomesseadisposizioneperinecessarilavoridisartoriaediallestimentodellacapannaedellalocanda.L’iniziativahasenzadubbioriscossonotevolegradimento,sianelpubblicocheneipartecipanti,graziesoprat-tuttoallapresenzadeglianimalireali(pecore,asinelloevitello)ediunasplendida(nonèunerroreortografico)“Gesùbambino”:iltuttosottoladirezioneartisticadelnostrodonBattistachehafortementevolutochelarappresentazionenonfossemeramentescenografica,maindicativadelverosignificatodelNatale.I concerti “Christmas carols”diunbelgruppodibambinieragazzidaicinqueaisediciannisonostatiunverosuccesso;èstatal’occasioneperstareinsiemeeunireidealmentelePar-
FUORICLASSE SPAZIO COMPITI
Il15novembre2012è iniziatoaSondalounnuovodoposcuola.“Fuoriclasse2012-13”èunprogettoattuatograzieallacollaborazionetral’oratorioS.Marta,ilcentrodiaggregazionegiovanileedilcomunediSondalo.Ildoposcuolaè
rivoltoatuttiiragazzidellascuolamediaedaibambinidiquartaequintaele-mentare.Ognimartedìcisitrovaalcentrodiaggregazione,soloconiragazzidellemedie.Ilgiovedìilpuntodiincontroèl’oratorio,dove,induespazidiversisvolgonoicompitisiairagazzidellemediecheibambinidelleelementari.LeeducatriciAnnaPinieConsueloBiancottigestisconosiailmomentodeicompiticheleattivitàludico-ricreativegrazieancheallapreziosacollaborazionediungruppodiragazzivolenterosiecreatividellascuolasuperiore,giàprotagonistidell’animazioneduranteilGRESTestivo.Ilprogettoèstatoaccoltoconentusia-smo,infattisiailgruppodellemediechequellodelleelementariècompostodaunaventinadi iscritti.Unodeiprincipaliobiettivièquellodicostruire insiemeunambienteeducativonelqualesiapossibilesostenereiragazzinell’impegnoscolasticomaanchefavorirel’empatiael’integrazione.
rocchiediSondaloeMondadizza,FrontaleeLePrese…eperaugu-rareatuttiinternazionaliauguridiBuonNatale.HapartecipatoancheilnostroCoroparrocchialedegliadulti;ungraziedicuoreall’infati-cabielPiera!Nelperiodocompresotra leva-canzenatalizieeilrientroascuo-la,alcunieducatorihannoorga-nizzato,nellasededell’oratorio,un’avvincente torneodi tennis tavolo.Numerosa,probabilmenteoltreleaspettative,èstatalapartecipazio-nesianelgruppo“over”(ragazzialdisottodeiquindicianni)chenelgruppo“senior” (ragazzi con più di quindiciannieadulti).Numerosesonostate leiscrizionidigenitoriefigliche,talvolta,sisonoancheincontraticomeavversari.Iltorneosièconclusoconlaconsegnadeipremiaiprimiquattroclassificatidiognicategoriaeconunabella“pizzata”incompagniaall’oratorio.L’ultimoeventochecihavistiimpegnatièstatalapartecipazione,comegruppomascherato,allasfilata di Carnevale del10feb-braio.Ancheinquestaoccasioneabbiamoavutounconcreto
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nsiemeIC 49Dall’Oratorio Dall’Oratorio
L’AssociazioneSantaMartaèstataco-stituitanelgennaio2006;èaffiliataa“NOIAssociazione”di livellonazio-
nale,consedeaVerona,cheasuavoltasiarticolainsedidiocesane.
L’Associazionenonhafinidilucroeperse-guefinalitàdisolidarietàcivile,culturaleeso-
ciale,volteallapromozionedell’aggregazione,inparticolaredellenuovegenerazioniattraverso
l’Oratorio.Nel2012,hannoaderito,versandolaquotaassociativa,193iscrittidicui61adultie132minori.Leformepersostenerel’attivitàdell’Associazionesono:•l’adesioneallacampagnaannualedi tesseramentocon ilversamentodella
quotadieuro15pergliadultiedieuro10periminori(rivolgersi inoratorioneglioraridiapertura);
•ladevoluzionedellaquotadel5permillealmomentodelladichiarazionedeiredditiindicandosull’appositomodelloilnumerodicodicefiscale92019950143.
Laquotadel5permillecontinueràadessereutilizzatacomepergliscorsianniperl’acquistodiattrezzatureutilizzatedairagazziinoratorio.
5x1000
ABBIAMOINIZIATOLA
Raccolta di tappiTrovateipuntidiraccoltapresso•ORATORIO•ENTRATESCUOLAPRIMARIA•CASADIRIPOSO•ENTRATAASILONIDO•BIBLIOTECA•ENTRATASCUOLADELL’INFANZIA•PROLOCO
Sequalcunovolesserendersidisponibileperlacreazionedinuovipuntidiraccol-ta(magarinellefrazioni)puòcontattarel’oratoriooppureLuciaal339-7644136.GRAZIEPERL’AIUTO!!
supportoesternoperlarea-lizzazionedeicostumiedel“carro”.Iltemasceltoperlacostituzionedelgruppoèsta-taunabenevola,maisgarba-ta,parodiadialcunisantiche,peromonimiaoassonanza,potevanoessere interpretaticonsimpaticifraintendimenti.ParticolaresuccessohaavutolafiguradisanPietrointerpre-tatadalnostroinfaticabiledonBattista.NondimentichiamocidellaFesta del carnevaleconbellissimigiochipreparatida-glianimatori,bambiniinma-scheraeMiraconilkaraokeche ha riscosso successocon“Emanuele”checantavatuttelecanzoni!!!!)Infine,dal6 febbraioè ini-ziatoilcorso di chitarraperbambinieragazzituttiimer-coledìsera,dalle20:00alle21:00,insalasuorLauraacuradiIvan&Sonia.
Il gruppo oratorio
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nsiemeIC 51Le pagine
dei bambini Le pagine dei bambini
L’AgNELLo PER IL BIgLIETTo D’AuguRISEgNAPoSTo o PoRTABIgLIETTI, ECCo uN uSo ALTERNATIVo DEI CoTToN FIoC.
Procuriamoci:cottonfioc,duemolletteperilbucato,unpezzodicartoncino,forbici,colla,una penna, cordoncinoperdecorare.
Ritagliate una sagomamoltosemplicea formadiagnellocheabbia latestaeilcorpo.
Tagliate ilgamboaicot-tonfioc.
Stendete la colla sullapecorae incominciateadisporre icottonfioc in-torno alla sagoma, unoaccantoall’altro.
Continuateconilsecon-dogirocoprendoigambiblu.
Continuate finché avre-tericopertotutto ilman-to. Infine,aggiungete leorecchieelapettinatura.
Quando la colla è benasciutta,incollatesulre-troduemolletteinmododaottenere legambeecontemporaneamenteinfilarci ilvostrobigliettod’auguripasquali.Perchénonusarloanchecomesegnapostosulla tavolapasquale?
BuoNDIVERTIMENTo!
Lavoretti pasquali
amminoinnsiemeIC52 Anagrafe
Anagrafedal 1 novembre 2012 al 28 febbraio 2013
MondadIzza BAttESIMI Caranzi Beatrice 13 gennaio 2013DEfuntI Togni Giovanni Domenico 23 gennaio 2013
Sondalo
BAttESIMI
Dall’Armi Marco 9 dicembre 2012Togni Yosuè 9 dicembre 2012Zubiani Samanta 13 gennaio 2013Zubiani Christopher 13 gennaio 2013
DEfuntI
Gambarri Adriana 10 novembre 2012Capitani Clorinda 11 novembre 2012Garavatti Luigi Carlo 15 novembre 2012Merlini Dario 15 novembre 2012Capitani Caterina Maria 14 dicembre 2012Puddu Antonio 17 dicembre 2012Cappelletti Salvatore 22 dicembre 2012Camozzi Vittorio 19 dicembre 2012Castelli Mario Tarcisio 16 gennaio 2013Cenini Bruno Mario 31 gennaio 2013Gelmini Luigi 4 febbraio 2013Capitani Elda Giovanna 9 febbraio 2013Doddi Antonietta 10 febbraio 2013Rinaldi Gaetana 10 febbraio 2013Cossi Liliana 12 febbraio 2013Zappa Domenica Virginia 14 febbraio 2013Merlini Pierluigi 20 febbraio 2013Muscetti Martino 22 febbraio 2013Ricetti Clementina 25 febbraio 2013Menini Virgilio 28 febbraio 2013
ORARIO SANTE MESSE Giorni Ore
SOnDALO
san francesco
lunedì, mercoledì e venerdì 8:00martedì, giovedì 18:00 sabato prefestiva 18:00 domenica e solennità 8:00 - 10:00 - 18:00
Casa di Riposo “Bellavista” sabato prefestiva 16:30
Ospedale “Morelli”feriale e sabato prefestiva 17:00domenica e solennità 9:30 -17:00
MOnDADIZZAmercoledì 17:00domenica e solennità 9:30