ALIMENTAZIONE
LATTE MATERNO
• Sostanze nutrienti perfette• Facilmente digeribile• Protegge dalle infezioni
ALLATTAMENTO AL SENO
• Favorisce lo sviluppo del rapporto madre-bambino
• Protegge la salute della madre
• Costa meno dell’alimentazione artificiale
• Riduce i costi sanitari e sociali• Riduce l’impatto ambientale
IN ITALIA 18 BANCHE DEL LATTE NEL 2000
• FIRENZE azienda ospedaliero-universitaria Meyer
• AREZZO ospedale S. Donato• GROSSETO ospedale della
Misericordia• LUCCA ospedale generale provinciale
Campo di Marte• SIENA Policlinico Le Scotte• VIAREGGIO ospedale Versilia
TOSCANA
STORIA DELLA BANCA DEL LATTE
• Allattamento baliatico• Codice di Hammurabi (1800 a.c.)• Europa 1700 <mortalità nei neonati
allattati con latte materno (fine ‘800- inizio ‘900)
• Primi ‘900 due medici di Boston creano la prima banca del latte (tbc, sifilide)
ATTENZIONE!!!
Il latte materno rappresenta un terreno dove i germi si moltiplicano molto rapidamente.
Linee Guida Società Italiana Neonatologia (SIN)
MODALITA’ DI ESTRAZIONE DEL LATTE
Accurato lavaggio delle maniIl seno deve essere deterso con acqua correnteNon è necessario scartare i primi 5-10 ml di latte
estrattoUtilizzare un tiralatte elettrico che simulano la
dinamica di suzione del bambino
LAVAGGIO E DISINFEZIONE DEL MATERIALE
Il materiale deve essere lavato con acqua calda e sapone e risciacquato con cura.
Successivamente devono essere sottoposti a disinfezione
I biberon di vetro devono essere lavati in condizione di termodisinfezione (93°C +/- 1,5°C per 10 minuti)
CONTENITORI PER IL LATTE
Si consiglia l’utilizzo di contenitori di vetro o plastica rigida (considerare lo smaltimento di questi ultimi nell’ambiente)
Si sconsiglia l’utilizzo di sacchetti morbidi di polietilene (perdita di lipidi e vitamine liposolubili)
CONSERVAZIONE DEL LATTE A DOMICILIO
Il latte raccolto deve essere chiuso ermeticamente, raffreddato con acqua e posizionato nella parte più fredda del frigorifero
Si conserva per 24 ore; dopo tale periodo occorre mettere il contenitore nel congelatore
Il contenitore destinato al congelamento non deve essere riempito fino all’orlo
TRASPORTO DEL LATTE
Rispettare la catena del freddo
ARRIVO ALLA BANCA DEL LATTE
Valutazione delle caratteristiche organolettiche del latte
Accertamenti batteriologici
METODICHE DI PASTORIZZAZIONE
Latte da singola donatrice o pool di latte da numero limitato di donatrici (max 6)
Trattamento termico su latte fresco o scongelato in biberon chiusi e di quantità equivalenti
Metodo Holder (+ 62,5°C per 30 minuti)
Fase finale con raffreddamento rapido fino a temp < 10°C
CONSERVAZIONE DEL LATTE
Contenitori muniti di etichetta identificativa con data di raccolta e pastorizzazione
Il latte pastorizzato si conserva a -20°C per max 6 mesi (somm. al neonato pretermine entro 3 mesi)
Il latte scongelato va utilizzato entro 48 ore
METODICHE DI SCONGELAMENTO
Lentamente in frigo per non più di 24 ore
Rapidamente a bagnomaria con acqua a temp non superiore a 37°C
NO MICROONDE!!!!!
American Academy of PediatricsAmerican Heart Association
Neonatal Resuscitation Program
Obiettivi del corso Raccolta linee guida in continuo aggiornamento Standardizzazione delle cure Diffusione capillare delle conoscenze Applicazione alla propria realtà
Rianimazione neonatale
Primi momenti della vita: critici 7% circa dei neonati: rianimazione in Sala Parto (80% circa se < 1500 grammi) Modalità e tempestività RN: qualità della vita Apparecchiature RN: sempre pronte e funzionanti Persone responsabili: esperte, aggiornate e capaci di lavorare in squadra
Nel feto In utero, il feto dipende dalla placenta come organo per gli scambi gassosi
Gli spazi aerei sono pieni di liquido polmonare fetale
Polmoni e Circolazione
Polmoni e Circolazione
Nel feto:
Le arteriole sono costrette
Il flusso ematico è ridotto
Il flusso ematico devia attraverso il dotto arterioso
Dopo il parto I polmoni si espandono con l’aria Il liquido polmonare fetale lascia gli alveoli
Polmoni e Circolazione
Dopo il parto Le arteriole
polmonari si dilatano
Il flusso ematico polmonare aumenta
Polmoni e Circolazione
Dopo il parto Il livello
dell’ossigeno ematico aumenta
Il dotto arterioso si restringe fino a chiusura
Il sangue passa attraverso i polmoni e si carica di ossigeno
Polmoni e Circolazione
Queste modificazioni maggiori hanno luogo nei primi secondi dopo la nascita:
Il liquido alveolare viene riassorbito
Le arterie e la vena ombelicale si restringono
I vasi ematici polmonari si dilatano
Transizione normale
Clearance del liquido polmonare
fetale Migliorato dal travaglio prima del parto
Facilitato dai respiri iniziali efficaci
Alterato da
– Apnea alla nascita senza espansione polmonare
– Respiri deboli ed inefficaci
Polmoni e Circolazione
Flusso ematico polmonare Diminuisce con l’ipossiemia e l’acidosi
in seguito alla vasocostrizione
Aumenta con la ventilazione, l’ossigenazione e la correzione dell’acidosi
Polmoni e Circolazione
• In utero, il feto dipende dalla placenta quale organo per lo scambio dei gas.
• L’asfissia insorge quando la funzione della placenta è alterata.
Polmoni e Circolazione
Polmoni e Circolazione
L’asfissia è caratterizzata da:
Ipossia progressiva
Accumulo di CO2
Acidosi
Funzione cardiaca e meccanismi compensatori durante l’asfissia
Risposta iniziale– Costrizione dei letti vascolari di polmoni,
intestino, reni, muscoli e cute per ridistribuire il flusso ematico a cuore e cervello
Effetti tardivi– La funzione miocardica si altera, la gittata
cardiaca diminuisce, e possono verificarsi danni a carico di vari organi
Polmoni e Circolazione
Depressione alla nascita: cause
•
Asfissia intrauterina
• Prematurità
• Farmaci somministrati o assunti dalla madre
• Malattie neuromuscolari congenite
•Malformazioni congenite
•Ipossia intrapartum
Segni di Compromissione nel Neonato
Cianosi
Bradicardia
Ipotensione Depressione
dello sforzo respiratorio
Ipotonia
Interruzione della Transizione normale: Apnea
Apnea primaria Atti respiratori rapidi
Arresto della resp
Diminuzione della frequenza cardiaca
Pressione arteriosa in genere mantenuta
Risponde alle stimolazioni (Stimolazione
fisica e somministrazione di O2)
Apnea secondaria
Apnea secondaria
Arresto della respirazione
Diminuzione della frequenza cardiaca
Diminuzione della pressione arteriosa
Mancata risposta alle stimolazioni
Apnea primaria
Apnea secondaria
Heart
rate
Resp
irati
on
s
Blo
od
p
ressu
re
Apnea primaria vs secondaria
Sequenza eventi: inizio in utero e prosecuzione dopo la nascita
Clinicamente apnea primaria non virtualmente distinguibile dalla secondaria
In ambedue: Apnea e FC < 100/min
Apnea primaria vs secondaria
L’apnea alla nascita deve essere trattata come
apnea secondaria
ApneaVentilazionea pressionepositiva
Diagramma di flusso della rianimazione
Tappe iniziali (Blocco A)
Valutazione
Dopo questi passi iniziali le azioni successive sono basate sulla valutazione di:
Respiro Frequenza cardiaca
Punteggio Apgar
Non è utile per decidere QUANDO
iniziare la rianimazione E’ utile per valutare l’efficacia delle
manovre rianimatorie Si assegna a 1 min e a 5 min Se a 5 min < 7: ogni 5 min fino a 20
min o fino a quando si ottengono 2
punteggi > o = a 8
Valutazione del neonato
Immediatamente dopo la nascita, ci si deve porre le domande seguenti:
MUCOSUTTORE
CLAMPFORBICE
TELINO TERMICO
Materiale Occorrente per assistenza al
neonato
Prevenire la perdita di calore!!!
• Accendere sorgente di calore• Adagiare su un piano • Asciugare con telini
Calore
Prevenire la perdita di calore (evaporazione, convezione, conduzione, irraggiamento)
• Posizionare il neonato sotto una fonte di calore radiante
• Asciugare accuratamente
• Rimuovere i panni bagnati
Prevenzione della perdita di calore
Neonati prematuri• Problemi particolari
–Cute sottile–Riduzione del tessuto sottocutaneo–Superficie cutanea ampia
• Tappe addizionali–Aumentare la temperatura
ambientale–Coprire con una pellicola di plastica
Aspirare le vie aeree•Aspirare PRIMA il naso, DOPO la bocca
•Aspirazione meccanica NON > 100 mm/Hg (133 cm H2O)
Asciugare, posizionare
Togliere i panni bagnati e avvolgerlo con biancheria asciutta
Posizionare il neonato estendendo leggermente il collo (sniffing position)
Stimolare il respiro…
…così!!!•Dare colpetti leggeri sulla pianta del piede
•Frizionare delicatamente il dorso, il tronco o le estremità del neonato
Il neonato inizia a respirare immediatamente, diventa
rapidamente roseo e ha un buon tono muscolare…
ATTENZIONE!!!
Il cordone ombelicale deve essere clampato
Valutare frequenza cardiaca, respiro e colore
• Se il neonato respira ma presenta CIANOSI CENTRALE somministrare ossigeno a flusso libero a 5lt/min
Cianosi
COLORAZIONE BLUASTRA DI CUTE E MUCOSECianosi centrale : Interessa tutto il corpo, incluse le mucose Causa: riduzione O2 nel sangue
Cianosi periferica : Limitata a mani e piedi( Acrocianosi ) Causa: riduzione o rallentamento del flusso ematico alla periferia
Ossigeno a flusso libero
Se il neonato respira ma presenta cianosi centrale, somministrare ossigeno a flusso
libero.
pallone flusso-dipendente maschera tubo
Ossigeno a flusso libero
• Riscaldato ed umidificato (se somministrato per più di qualche minuto)
• Flusso a circa 5 litri/min
• Ossigeno sufficiente per far diventare roseo il neonato
Valutare frequenza respiratoria
• Il torace deve sollevarsi bene e la profondità dei respiri deve aumentare dopo pochi secondi di stimolazione tattile
• Il GASPING è un respiro inefficace!!!
Valutare frequenza cardiaca
• Auscultare le pulsazioni alla base del funicolo
• Moltiplicare per 10 il numero dei battiti percepiti in 6 secondi
• La frequenza cardiaca deve essere superiore a 100 bpm
…sono passati 30 secondi dalla nascita…
APNEA o FREQUENZA CARDIACA < 100 bpm
VENTILAZIONE A PRESSIONE POSITIVA
Tipi di pallone da rianimazione
A
B
Capacità: 250-750 mlVolume corrente: 6-8 ml/kg
Pallone flusso-dipendente (da anestesia - “va e vieni”)
Somministra ossigeno al 100% Facile ottenimento di buona tenuta “Sente” la rigidità del polmone Può essere utilizzato per l’ossigeno a
flusso libero
Vantaggi
Richiede una tenuta ermetica Richiede una fonte di gas per gonfiarsi Può non avere una valvola “pop-off” di sicurezza
Svantaggi
Pallone auto-insufflante
Si riempie anche in assenza di una sorgente di gas compresso
Valvola di sicurezza
Vantaggi
Si gonfia anche senza tenuta ermetica Richiede un reservoir per somministrare
ossigeno al 100% Non consente la somministrazione di ossigeno a
flusso libero con una maschera
Svantaggi
Pallone flusso-dipendente
Pallone auto-insufflante: parti fondamentali
Pallone auto-insufflante:Controllo dell’Ossigeno
Senza reservoir: Somministra al paziente ossigeno solo al 40%
Pallone auto-insufflante:Controllo dell’Ossigeno
Con reservoir: Somministra al paziente ossigeno al 90%-100%
Pallone auto-insufflante con valvola di apertura a pressione:
Ventilazione a pressione positiva
•Capacità 500 ml circa•Volume corrente 6 – 8 ml/Kg
Maschere facciali
La maschera deve coprire:
•Punta del mento
•Bocca
•Naso
LA TENUTA E’ ESSENZIALE PER EFFETTUARE UNA
CORRETTA VENTILAZIONE
Posizionare correttamente il neonato
Non schiacciare la maschera sul volto
Non posizionare le dita o parte della mano sugli
occhi del neonato
Non esercitare pressione sul collo (trachea)
Frequenza della ventilazione
40 – 60 atti al minuto
…dopo 30 secondi si effettua valutazione dei parametri
vitali
FREQUENZA CARDIACA > 100 bpm
•RESPIRO SPONTANEO: si sospende la PPV e si continua a somministrare ossigeno a flusso libero
•APNEA: si continua la PPV
Il neonato non migliora
FC inferiore a 60 malgrado 30 secondi di ventilazione a pressione positiva
Compressioni toraciche
Aumentano temporaneamente la portata circolatoria
Devono essere accompagnate dalla ventilazione
Compressioni toraciche
Si comprime il cuore contro la colonna
Aumenta la pressione intratoracica
Il sangue circola fino agli organi vitali
Compressioni toraciche
Compressioni toraciche: Indicazioni
FC<60 malgrado 30 secondi di efficace ventilazione a pressione positiva
Compressioni toraciche:Necessarie 2 persone
Una persona comprime il torace
Una persona continua la ventilazione
Compressioni toraciche: Tecniche
Tecniche di compressione toracica a confronto
Tecnica dei pollici (Preferibile)–Meno stancante–Migliore controllo della profondità
della compressione
Tecnica delle due dita– Più produttiva se si è da soli–Migliore per le mani piccole– Accesso libero alla vena ombelicale
Compressioni toraciche: Posizionamento dei pollici e
delle dita
Applicare la compressione sul terzo inferiore dello sterno
Evitare il processo xifoideo
Compressioni toraciche:Tecnica dei pollici
I pollici comprimono lo sterno
Le altre dita sostengono il dorso
Compressioni toraciche:Pressione e profondità della
compressione
Comprimere lo sterno di un terzo del diametro antero-posteriore del torace
Compressioni toraciche: Coordinazione con la Ventilazione
Compressioni toraciche: Coordinazione con la ventilazione
Ogni ciclo di 4 eventi dovrebbe durare circa 2 secondi
Approssimativamente 120 eventi al minuto (30 respiri e 90 compressioni)
Compressioni toraciche:Sospensione delle compressioni
Dopo 30 secondi di compressioni e ventilazione, stop e valutazione della FC per 6 secondi