DAL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI
SCUOLA PRIMARIA DI MONTEFORTINO PLURICLASSE 1ª/2 ª
ALLA RICERCA DEL PICCOLO PAUL, IL CAMOSCIO PIÙ BELLO
DEL MONDO
- Salve amici! Siamo i camosci appenninici, uno dei gruppi più rari della fauna
italiana. Non tutti ci conoscono, così siamo lieti di presentarci.
Io sono Arturo, un giovane papà. Mafalda è mia moglie e poi ci sono loro, i nostri
due adorati cuccioli Paul e Nina, nati nell’ultimo mese di maggio.
Apparteniamo ai cosiddetti ungulati selvatici, una categoria di mammiferi di cui
fanno parte anche altre specie come il cervo, il capriolo, il daino,il cinghiale.
Siamo presenti sulle zone montane dell’Appennino centrale.
Noi “ ORN”, questo è il nome della mia famiglia, viviamo in una giovane colonia nel
Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Se volete conoscerci, potete incontrarci
direttamente sul Monte Bove nelle Marche, o avere informazioni dalle pagine del
nostro sito internet www.camoscioappenninico.it .
Ogni giorno ci spostiamo in luoghi fantastici, su rocce difficili da raggiungere in
cerca di ceglie erbose e per sfuggire agli attacchi di predatori naturali come lupi e
aquile. Mentre il branco pascola , uno di noi rimane in guardia annunciando il
pericolo con un richiamo simile a un fischio, seguito da un calpestio degli arti
anteriori. Se allarmati, veloci, scappiamo subito.
Siamo animali intelligenti e di particolare bellezza. Ci muoviamo con straordinaria
agilità e sicurezza negli ambienti più impervi, compiendo balzi spettacolari. I nostri
zoccoli sono molto robusti e divisi in due parti, capaci di divaricarsi molto in modo
da favorire la presa e la stabilità su terreni rocciosi, ripidi e scivolosi, e di aumentare
la superficie di appoggio.
La nostra vita è scandita dal corso delle stagioni. Siamo animali erbivori.
Come tutti i camosci, in estate, io, Mafalda e i nostri amici amiamo raggiungere le
più alte praterie per trovare erbe tenere e buone e per goderci un po’ d’aria fresca
a partire dai 1700 metri di altitudine. Durante lo svernamento, nei boschi più in
basso, ci adattiamo alla reperibilità dei vegetali in pendii dove la neve non si
accumula: pascoliamo erbe e bruchiamo arbusti, ad esempio germogli di pino e
cespugli di ginepro.
Quest’anno abbiamo fatto crescere la nostra famiglia con i primi cuccioli Nina e Paul:
i mesi sono passati in fretta, è stato un periodo faticoso, ma ricchissimo di
soddisfazioni! Tra poco faremo conoscere loro i rigori dell’inverno, la fame,ma
potranno anche giocare con la neve e scivolare sul laghetto ghiacciato!
A essere sincero, Mafalda è una mamma eccezionale e coraggiosa!
Mentre io ero lontano dal branco, lei e le altre madri, sue amiche d’infanzia, hanno
formato “un asilo” , alternandosi nella custodia, nella sorveglianza e
nell’allattamento di tutti i loro piccoli. In questo modo tutte le mamme camoscio, a
turno, potevano nutrirsi più facilmente. Per proteggere i cuccioli dal forte vento
della montagna e dagli improvvisi acquazzoni cerchiamo delle cavità in speroni
rocciosi. Anche nelle nostre scuole si insegna la sicurezza! Ugo, il vecchio e saggio
gufo del posto, amico di tutti gli animali, insegna … “quando nella foresta tace il
canto degli uccelli, conigli e puzzole corrono a nascondersi e i corvi gracchiano è in
arrivo l’uomo oppure il fuoco che, con le sue fiamme, divora i nostri placidi pascoli…
dunque via per la strada della salvezza! ”
Trovare protezione e riparo da predatori e da avversità è fondamentale per continuare a vivere! Il nemico più temuto è il lupo. Esso infatti ulula a una frequenza che non ha eco e caccia in branco. In questo modo i lupi riescono a localizzare esattamente i loro compagni di caccia e a stanarci cogliendoci di sorpresa.
Per il nostro branco la meravigliosa avventura in questa Riserva è iniziata nel 2008.
Arrivati in questo luogo, da altre zone montuose dell’ Appennino centrale, siamo
rimasti senza parole per il panorama straordinario e la bellissima vegetazione :
boschi rigogliosi e cespugli di ginepro dal profumo intenso … e quanti amici animali!
Non potete certo immaginare! Cinghiali, volpi, scoiattoli, ghiri, gufi, civette, caprioli,
leprotti, falchi, ricci, istrici, gatti selvatici, picchi… Qui la natura è protetta e con
questo voglio dire che molte specie animali e vegetali trovano le condizioni
necessarie per sopravvivere e riprodursi.
Nel nostro Parco arrivano molti visitatori perché esso rappresenta un grande
laboratorio in cui sono presenti ecosistemi e rapporti tra esseri viventi studiabili
solo dal vivo.
Quando in montagna arriva l’inverno e inizia a soffiare un vento gelido e la neve
copre i pascoli, scendiamo più a valle alla ricerca di cibo avvolti nei nostri folti e
soffici mantelli di un magnifico colore marrone con zone giallo-fulve sulla testa, ai
lati del collo, sulle spalle e sui quarti posteriori fino alle zampe.
Come potete osservare dalle nostre foto, maschi e femmine abbiamo due corna
verticali con punte arrotondate all’indietro a forma di uncino. Esse si accrescono di
anno in anno, formando degli anelli, contando i quali è possibile conoscere la nostra
età.
Un giorno…
… un bel pomeriggio di fine autunno, mentre il sole faceva capolino tra le alte
rocce, io e Mafalda ci siamo allontanati dal branco per fischiettare un po’ con Nina
e Paul , per ascoltare l’eco e per parlare loro dei fenomeni atmosferici più
pericolosi.
A un tratto, il rumore forte e improvviso di un aereo ha fatto spaventare e perdere
l’equilibrio a Paul, il camoscio più bello del mondo che prima è scivolato lungo il
pendio e poi è precipitato in un brutto dirupo, arrestandosi in prossimità di una
sorgente e di una grotta.
Subito tra gli animaletti del bosco c’è stata grande agitazione.
Picchi, merli, passeri, capinere e altri uccelli si sono dati da fare per soccorrerlo : lo
hanno protetto con una coperta di muschio e lo hanno custodito con cura.
La signora scoiattolo si è precipitata a cercare semi e pinoli che aveva accumulato
dentro le cavità di vecchi alberi per farlo mangiare.
Preso da una forte nostalgia e dolorante, ma confortato dall’affetto di tanti
animaletti, Paul, sotto un meraviglioso cielo stellato, ha cercato di riposare
riflettendo che era bello e importante avere sempre degli amici che ti vogliono
bene.
Mia moglie Mafalda, io e la sorellina Nina, molto preoccupati, lo abbiamo cercato
disperatamente in ogni posto ma è cominciata a scendere la notte e non sapevamo
come fare per non interrompere le ricerche.
Nina era stanca, affamata e piena di paura…
Improvvisamente dal cielo è caduta una pioggia di stelle… mille goccioline si sono
attaccate all’erba per rischiarare il nostro cammino.
Intanto un falco pellegrino,con lunghe ali a falce, che volava in cielo e aveva visto
l’accaduto è sceso insieme alla civetta Bertilla per darci una preziosa indicazione.
-Siete fortunati , io e il mio amico falco Gaspare stavamo facendo due chiacchiere
in alto, nel cielo, quando abbiamo visto un gran movimento in prossimità della
grande sorgente.
Dopo aver ringraziato la civetta, ci siamo incamminati per trovare il luogo che ci era
stato appena descritto.
Sempre guidati dalle stelle e dal falco Gaspare all’alba siamo riusciti a trovare il
nostro amatissimo Paul, ferito, ma salvo, perché soccorso generosamente dagli
amici del bosco. Finalmente lo abbiamo potuto riabbracciare!
Contentissimi, subito non abbiamo trovato le parole per ringraziare tutti dell’aiuto
ricevuto.
Da quella volta, ogni anno, io, la mia famiglia e i nostri amici, all’arrivo dell’inverno,
scendiamo a salutare i nostri amici e durante la stagione fredda ci ripariamo in
quella famosa grotta.
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O
Via Cesare Battisti, 84 - 63021 AMANDOLA (FM)
Tel. e Fax 0736 / 847417 e-mail: [email protected]
www.icamandola.it
IL LAVORO DI GRUPPO, “ ALLA RICERCA DEL PICCOLO PAUL” , REALIZZATO DALLA
PLURICLASSE 1ª /2ª DI MONTEFORTINO, È STATO COORDINATO DALL’INSEGNANTE
PIERAGOSTINI MARIA
PLURICLASSE 1ª /2 ª
“ CAMOSCIO APPENNINICO - SHOW ”