Odori: Normativa di Odori: Normativa di riferimento dal 1934 riferimento dal 1934
ad oggiad oggiEvoluzione da fastidio a inquinamento
PROBLEMA ODORI Non oggettivoNon oggettivo
Sensibilità dell’olfatto umanoSensibilità dell’olfatto umano
Soggettività della percezioneSoggettività della percezione
Inesistenza di uno strumento di Inesistenza di uno strumento di riferimento univoco per la riferimento univoco per la quantificazione dei livelliquantificazione dei livelli
Riduzione della percezione dopo Riduzione della percezione dopo esposizioni prolungate e/o esposizioni prolungate e/o
aumento delle concentrazioni.aumento delle concentrazioni.
La normativa Italiana
La normativa di riferimento è quella in materia di:• Salute pubblicaSalute pubblica: norme aventi lo scopo di limitare le molestie olfattive
sulla popolazione attraverso una serie di prescrizioni relative ai criteri di localizzazione degli impianti, che fanno capo alle leggi sanitarie (RD 27/07/1934 n. 1265) e successivi decreti di attuazione (DM 5/09/1994)
• Qualità dell’aria ed emissioniQualità dell’aria ed emissioni: criteri generali per il contenimento delle emissioni di odori nell'ambito delle norme in materia di inquinamento atmosferico e qualità dell'aria per specifici agenti inquinanti (L.13/07/1966 n. 615 e DPR 24/05/1988 n. 203) e relativi decreti di attuazione (DPCM 21/07/1989, DM 12/071990, DM 16/01/2004 n. 44)
• Gestione dei rifiuti e dei reflui Gestione dei rifiuti e dei reflui (DLgs 5/02/1997 n. 22, DM 5/02/1998 concernenti i requisiti degli impianti)
• Prevenzione e controllo integrato dell’inquinamentoPrevenzione e controllo integrato dell’inquinamento: norme in materia di prevenzione integrata dell'inquinamento (DLgs 4/08/1999 n. 372 di recepimento della direttiva 96/61/CE)
Sviluppo Normativo RD 27 Luglio 1934 n. 1265
Art. 216: “Le manifatture o fabbriche che producono vapori, Art. 216: “Le manifatture o fabbriche che producono vapori, gas o altre gas o altre esalazioni insalubri esalazioni insalubri o che possono riuscire in o che possono riuscire in
altro modo pericolose alla salute degli abitanti….”altro modo pericolose alla salute degli abitanti….”
Il RD del 1934 da indicazioni riguardo l’adeguata Il RD del 1934 da indicazioni riguardo l’adeguata collocazione nel contesto territorialecollocazione nel contesto territoriale
Art. 217: “Quando vapori, gas o Art. 217: “Quando vapori, gas o altre esalazionialtre esalazioni.... .... possono riuscire di pericolo o di danno per la salute possono riuscire di pericolo o di danno per la salute
pubblica….”pubblica….”
L’autorità preposta interviene prescrivendo e facendo L’autorità preposta interviene prescrivendo e facendo applicare le misure necessarie per evitare che le applicare le misure necessarie per evitare che le
emissioni provochino danni alla saluteemissioni provochino danni alla salute
Sviluppo Normativo:Legge 13 Luglio 1966 n. 615
Art. 1: “L'esercizio di impianti termici, ….
…., nonché l'esercizio di impianti industriali e di mezzi motorizzati, che
diano luogo ad emissione in atmosfera di fumi, polveri, gas e odoriodori di qualsiasi tipo
atti ad alterare le normali condizioni di salubrità dell'aria e di costituire pertanto pregiudizio diretto o indiretto alla salute
dei cittadini e
danno ai beni pubblici o privati, sarà sottoposto alle norme di cui alla presente
legge”.
Provvedimenti contro l’inquinamento Provvedimenti contro l’inquinamento atmosfericoatmosferico
Sviluppo Normativo:DPR 24 Maggio 1988 n. 203
Attuazione delle direttive CEE 80/779, 82/884, 84/360 e Attuazione delle direttive CEE 80/779, 82/884, 84/360 e 85/203 concernenti norme in materia di qualità dell’aria 85/203 concernenti norme in materia di qualità dell’aria
relativamente a specifici agenti inquinanti e di inquinamento relativamente a specifici agenti inquinanti e di inquinamento prodotto da impianti industriali”prodotto da impianti industriali”
Art. 2: ai fini del presente decreto si intende per… Inquinamento atmosferico: ogni modificazione della normale composizionemodificazione della normale composizione
o stato fisico dell'aria atmosferica, dovuta alla presenza nella stessa di uno o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali
da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità salubrità dell'ariadell'aria; da costituire pericolo ovvero pregiudizio diretto o
indiretto per la salute dell'uomo; da compromettere le attività da compromettere le attività ricreative e gli altri usi legittimi dell'ambientericreative e gli altri usi legittimi dell'ambiente; alterare le
risorse biologiche e gli ecosistemi ed i beni materiali pubblici e privati.
Sviluppo Normativo:Decreti attuativi del DPR 203 del 24/05/1988
DPCM 21 Luglio 1989DPCM 21 Luglio 1989: atto di indirizzo e coordinamento delle regioni.
DM 12 Luglio 1990DM 12 Luglio 1990: Linee guida per il contenimento delle emissioni inquinanti industriali e la fissazione dei valori minimi di emissione. Individua 4 categorie di sostanze (1cancerogene, teratogene e mutagene; 2 polveri inorganiche; 3 gas e vapori inorganici; 4 gas e vapori organici) e per ognuna di esse 5 classi, per ciascuna delle quali viene stabilito il valore limite di concentrazionevalore limite di concentrazione. Nell’elenco compaiono anche composti odorigeni composti odorigeni le cui concentrazioni limite indicate sono però molto al di sopra della soglia olfattivaal di sopra della soglia olfattiva, non utili quindi per discriminare il loro effetto olfattivo.
CompostoSensazione
odorosa100% Odor
Threshold (ug/m3)Limiti DM 12/07/1990
(ug/m3)
Idrogeno Solforato Uova marce 1,4 5000 (FM*>50 g/h)
EtilmercaptanoCipolla in
decomposizione5,2 5000 (FM*>25 g/h)
Butilmercaptano 3,0 5000 (FM*>50 g/h)
Acetico Aceto 4980 150000 (FM*>2 kg/h)
Propionico Rancido, pungente 123 150000 (FM*>2 kg/h)
Metilammina Pesce avariato 3867 20000 (FM*>0,1 kg/h)
Dimetilammina Pesce avariato 9800 20000 (FM*>0,1 kg/h)
Trimetilammina Pesce avariato 11226 20000 (FM*>0,1 kg/h)
Etilammina Ammoniacale 1497 20000 (FM*>0,1 kg/h)
Dietilammina Pesce avariato 911 20000 (FM*>0,1 kg/h)
Ammoniaca Pungente 38885 250000 (FM*>2 kg/h)
Acetaldeide 549 20000 (FM*>0,1 kg/h)
Propionaldeide 193 150000 (FM*>2 kg/h)
Butirraldeide Rancido 120 150000 (FM*>2 kg/h)
Sviluppo Normativo:Decreti attuativi del DPR 203 del 24/05/1988
Sviluppo Normativo:DM 5 Settembre 1994
Decreto attuativo del RD del 1934
Riporta l’elenco delle industrie insalubri di prima classe definite come “attività produttive potenzialmente suscettibili di rilasciare sostanze maleodoranti” tra cui:
• Depositi e impianti di depurazione e trattamento di rifiuti solidi e liquami
• Concerie• Lavorazione delle pelli, degli scarti animali• Allevamenti animali• Macelli• Industrie di produzione di concimi da residui animali e
vegetali
All’art. 2 stabilisce che le attività di recupero e smaltimento dei rifiuti devono essere condotte senza utilizzare procedimenti e metodi che possono causare inconvenienti da rumori e odoriinconvenienti da rumori e odori
Sviluppo Normativo:Decreto legislativo 5 febbraio 1997 n. 22
Impianti di compostaggio (punto 16)
Requisiti atti a prevenire le molestie olfattive e in generale il contenimento delle emissioni di qualunque tipo:
• Fase di stoccaggio e fase di bio-ossidazione in ambiente confinato, ottenibile anche con coperture e paratie mobili
• Controllo delle emissioni di odori e polveri tramite idonee misure e sistemi di abbatimento
Sviluppo Normativo:Decreto Ministeriale 5 febbraio 1998
Recepimento della direttiva europea 96/61/CE (IPPC).
Ha come finalità la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento causato da specifiche attività (energetiche, di produzione e trasformazione dei metalli,di gestione dei rifiuti ecc.)
Technical Guidance Note IPPC H4: Horizontal Guidance for Odour (DRAFT)
• Part 1 – Regulation and Permitting • Part 2 – Assessment and Control
Sviluppo Normativo:Decreto legislativo 4 agosto 1999 n. 372
Recepisce la direttiva 1999/13/CE sulle limitazioni di emissioni di COV da solventi organici stabilendo: •valori limite•Criteri temporali di adeguamento•Metodi di analisi e di valutazione delle emissioni prodotte dagli impianti
Tra i settori industriali individuati vanno segnalate:•Le attività di rivestimento degli autoveicoli•Di pulitura a secco•Di fabbricazione di calzature
Di stampa
Di pulizia di superfici
Sviluppo Normativo:Decreto ministeriale 16 Gennaio 2004 n. 44
Quadro normativo internazionale di riferimento
Paese Limiti e descrizione
Austria Impianti di trattamento biologico: 500 OU/m³ distanza minima dai centri abitati = 500 m
Impianti di compostaggio: 300 OU/m³ con un’emissione totale massima di 5000 OU/sec
Belgio Nessun Limite Prefissato
Danimarca
500 m di distanza dal più vicino centro abitato, da 5 a 10 OUE /m³ nel più vicino centro abitato
Finlandia
250-2000 OUE /m³ misurate secondo lo standard CEN EN13725
Germania
Frequenza relativa (% di ore l’anno con “ORE ODORE” considerate significativamente fastidiose) del 10% per le zone residenziali.
Frequenza relativa del 15% per le zone industriali. Una ”ORA ODORE” è una qualsiasi ora in cui si ha una percezione
di odore continua della durata di almeno 6 minuti (Federal Standard, GIRL)
Olanda 1.5 OUE /m³ al 98° percentile per il compostaggio di rifiuti verdi e di rifiuti organici domestici
Islanda Nessun Limite Prefissato
Irlanda Basati sull’olfattometria • 3 OUE /m³ al 98° percentile per le nuove opere • 6 OUE /m³ al 98° percentile per impianti esistenti
Quadro normativo di riferimento
Norvegia
Da 5 a 10 OUE /m³ nel più vicino centro abitato
Spagna
Nessun Limite Prefissato. Tutti gli standard europei possono essere applicati
Svezia Nessun Limite Prefissato
UK Nessun Limite Prefissato.Si può applicare quanto segue: • Nessun fastidio • Nessun odore ai confini dell’impianto • X ppb di H2S • 6 OUE /m³ al 98° percentile per gli impianti esistenti.
Italia Italia Nessun Limite Prefissato. Sono previsti vari controlli per Nessun Limite Prefissato. Sono previsti vari controlli per l’industria chimica (rilevamento di composti chimici l’industria chimica (rilevamento di composti chimici come il metilmercaptano, olfattometria, biofiltri ecc.) come il metilmercaptano, olfattometria, biofiltri ecc.) Regione Lombardia: 300 OU /m³ per gli impianti di Regione Lombardia: 300 OU /m³ per gli impianti di compostaggio (Delibera 16 Aprile 2003 n° 7/12764)compostaggio (Delibera 16 Aprile 2003 n° 7/12764)
Strumenti Normativi oggi disponibili
VASVAS
VIAVIA
IPPCIPPC
La Valutazione Ambientale Strategica si delinea come un processo sistematico inteso a valutare le conseguenze sul piano ambientale delle azioni proposte – politiche, piani o iniziative nell’ambito di programmi nazionali, regionali e locali- in modo che queste siano incluse e affrontate, alla pari delle considerazioni di ordine economico e sociale, fin dalle prime fasi (strategiche) del processo decisionale. Sono previste anche le consultazioni transfrontaliere con i Paesi terzi qualora si ritenga che l’attuazione di un piano o programma in fase di preparazione possa avere effetti significativi transfrontalieri.
La Valutazione d'impatto ambientale individua, descrive e valuta gli effetti diretti ed indiretti di un progetto e delle sue principali alternative, compresa l’alternativa zero, sull’uomo, sulla fauna, sulla flora, sul suolo, sulle acque di superficie e sotterranee, sull’aria, sul clima, sul paesaggio e sull’interazione fra detti fattori, nonché sui beni materiali e sul patrimonio culturale, sociale ed ambientale e valuta inoltre le condizioni per la realizzazione e l’esercizio delle opere e degli impianti.
La modalità d'azione proposta dalla direttiva è incentrata su un approccio integrato per la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento proveniente dai settori produttivi individuati in un apposito allegato. Tale approccio integrato è riferito sia al coordinamento delle autorità competenti relativamente alle procedure e alle condizioni di autorizzazione alla produzione per gli impianti industriali, sia al controllo delle emissioni nell'ambiente, non più considerato suddiviso in tre autonome parti (acqua, aria e suolo), ma come un unicum da proteggere.
CaratterizzazioneCaratterizzazioneIntensità di
odore Tono edonico
dell'odore
Impercettibile 0 Nessun fastidio 0
Appena percettibile
1 Fastidio molto leggero 1
Debole 2 Fastidio leggero 2
Distinto 3 Fastidio distinto 3
Forte 4 Fastidio serio 4
Molto forte 5 Fastidio molto serio 5
Intollerabilmente forte
6 Fastidio intollerabilmente serio
6
DETERMINAZIONE CHIMICADETERMINAZIONE CHIMICA
GascromatografiaGascromatografia
Spettrometria di massaSpettrometria di massa
Non è sufficiente a dare informazioni circa l’effetto olfattivo che una miscelamiscela può produrre.
ANALISI ANALISI OLFATTOMETRICAOLFATTOMETRICA
Panel Test (Standard Europeo EN 13725) Panel Test (Standard Europeo EN 13725)
INDIVIDUAZIONE DI SOSTANZE CHE PROVOCANO INDIVIDUAZIONE DI SOSTANZE CHE PROVOCANO ODORI CON RELATIVI VALORI DI SOGLIAODORI CON RELATIVI VALORI DI SOGLIA
Processi produttivi soggetti a VIA che determinano emissioni odorose
Fonti conosciute di Fonti conosciute di odori odori
Tipo di odore Tipo di odore IntensiIntensità tà
Industrie chimiche e Industrie chimiche e farmaceutiche farmaceutiche
Fenolico, medicinale
2,5
Industrie alimentari, Industrie alimentari, carta carta
Butirrico 3,0
Raffinerie, fonderie Raffinerie, fonderie Amminico 2,0
Materie plastiche Materie plastiche Stirenico 2,5
Verniciature Verniciature Solvente 2,0
Compostaggio, Compostaggio, depuratoridepuratori
Putrescente
Industrie Industrie metallurgiche metallurgiche
Fetido 2,5
Valutazione nel caso in cui le Valutazione nel caso in cui le emissioni non possono essere emissioni non possono essere misurate alla sorgentemisurate alla sorgente
In relazione ai recettoriIn relazione ai recettori – Valutazione dell’esposizione della comunità
– Misurando l’entità di risposta della comunità– Valutando l’entità dell’esposizione
Mappatura degli odoriMappatura degli odoriMisure di singoli composti prese
sul campo, secondo una griglia predefinita, tramite
apparecchiature portatili; riproduzione grafica
Valutazione dell’esposizione Valutazione dell’esposizione della comunitàdella comunità
FINALITA’FINALITA’• Comprovare i reclami o Comprovare i reclami o
identificare/confermare una sorgenteidentificare/confermare una sorgente• Correlare la risposta della comunità con Correlare la risposta della comunità con
l’esistenza di un certo processo o attivitàl’esistenza di un certo processo o attività• Determinare l’estensione dell’area nella Determinare l’estensione dell’area nella
quale si ha un problema di odoriquale si ha un problema di odori
Misura della risposta:Misura della risposta: registrazione delle lamentele, indagini
sull’opinione pubblica, ecc.
Valutazione Valutazione dell’esposizione:dell’esposizione:
analisi di campioni di aria, panel test sul
campo, ecc.
Sistemi di controllo delle Sistemi di controllo delle emissioni odorigeneemissioni odorigene
È possibile ridurre l'impatto È possibile ridurre l'impatto intervenendo secondo quattro intervenendo secondo quattro
direttrici fondamentali:direttrici fondamentali:•Ubicazione dello stabilimentoUbicazione dello stabilimento•Ciclo produttivo Ciclo produttivo •Modalità di stoccaggioModalità di stoccaggio•Abbattimento all’emissione Abbattimento all’emissione
PrescrizioniPrescrizioni
Individuazione di un limite Individuazione di un limite riconducibile alle UO o a riconducibile alle UO o a
determinate sostanzedeterminate sostanze
Definizione della Definizione della frequenza e metodologia frequenza e metodologia
di monitoraggiodi monitoraggio
Individuazione e controllo Individuazione e controllo dei parametri per una dei parametri per una
corretta gestione corretta gestione dell’impiantodell’impianto
•Diluire gli odoriDiluire gli odori•Posizionare i nuovi impianti Posizionare i nuovi impianti lontano dai centri abitatilontano dai centri abitati
•Interventi sul paesaggio Interventi sul paesaggio (forestizzazione)(forestizzazione)
•Dispersione degli odori Dispersione degli odori •Utilizzare galleggianti al Utilizzare galleggianti al fine di ridurre la superficie fine di ridurre la superficie evaporativa dei recipienti evaporativa dei recipienti di liquididi liquidi
•Alimentare dal fondo dei Alimentare dal fondo dei serbatoi e utilizzo di pompe serbatoi e utilizzo di pompe sommerse al fine di evitare sommerse al fine di evitare eccessive perturbazioni in eccessive perturbazioni in superficiesuperficie
• Posizionare le valvole di Posizionare le valvole di sfiato dei serbatoi in zone sfiato dei serbatoi in zone poco sensibili poco sensibili
• Contenere l’aria Contenere l’aria odorigena all’interno di odorigena all’interno di appositi serbatoi muniti di appositi serbatoi muniti di sistemi di abbattimentosistemi di abbattimento
• Regolazione parametri di Regolazione parametri di processoprocesso
• Manutenzione strutture, e Manutenzione strutture, e possibili sorgenti di possibili sorgenti di emissioni fuggitiveemissioni fuggitive
PrescrizioniPrescrizioni
ConclusioniConclusioni
Necessità di una normativa Necessità di una normativa nazionale che fissi:nazionale che fissi:– Limiti in emissione in relazione al
tipo di attività svolta ed in immissione in relazione al ricettore– Metodiche standardizzate per la valutazione oggettiva della quantità e qualità di odore emesso
– Linee guida come strumento per l’effettuazione della valutazione di impatto
ConclusioniConclusioni
Il concetto di inquinamento da odori è stato disaccoppiato da quello degli effetti sulla salute
Il controllo degli odori è doveroso e possibile nella maggior parte dei casi
Il monitoraggio degli odori risulta essere complesso
Il monitoraggio di alcune specie odorose è possibile in modo semplice e diretto attraverso, ad esempio, campionatori passivi
Le VAS oppure la VIA costituiscono strumenti operativi molto adatti a limitare e controllare i fenomeni di emissioni odorose
RiflessioneRiflessione
I relatori ai Convegni, al contrario degli ospiti che come i pesci possono aspettare 3 giorni, puzzano dopo 15 minuti appena, per
cui:
Grazie per l’attenzione
COMPOSTOSOGLIA OLFATTIVA
(PPB)
DESCRIZIONE ODORE
Acido Acetico 1000 Acido
Acetone 100000 Chimico, dolce
Ammina, Monoetile 21 Pesce, pungente
Dietilammina 47 Pesce
Trietilammina 0,2 Pesce, pungente
Metil mercaptano 1-2 Zolfo, cavolo marcio
Etil mercaptano 0,4-1 Zolfo, cavolo marcio
n-propil mercaptano 0,7 Zolfo
n-butil mercaptano 0,7 Zolfo, forte
Paracresolo 1 Bitume, pungente
Paraxilene 470 Dolce
Fenolo 47 Medicinale
Fosfina 21 Cipolla, mostarda
Diossido di zolfo 470 Forte, pungente
Toluene 2000-4700 Solvente, canfora
Butano 6000
Eptano 18000
Amilene e pentene 170-2100
Ammoniaca 46800 Pungente
Benzene 4700 Solvente
Solfuro di benzile 2 Zolfo
Disolfuro di carbonio 210 Verdura, zolfo
Cloro 314 Candeggina, pungente
Clorofenolo 0,03 Medicinale
Solfuro di metile 1-2 Verdura, zolfo
Solfuro dietile 6 Aglio, nauseante
Solfuro difenile 5 Gomma bruciata
Idrogeno solforato 5 Uova marce
Metiletilchetone 10000 Dolce