Argus Panoptes: il gigante dai cento occhi posto da
Zeus a guardia della sua ninfa/giovenca Io
giovedì 24 febbraio 2011
ARGOMARINE:
una rete di controllo integrata degli sversamenti da idrocarburi e del traffico all’interno di aree sensibili dal punto di vista ambientale
Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
giovedì 24 febbraio 2011
Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
-sviluppare un sistema integrato di controllo del traffico e dell’inquinamento marino all’interno di aree sensibili dal punto di vista dell’ambiente e della sicurezza.
Gli Obiettivi:
- Il monitoraggio verrà realizzato mediante sofisticati strumenti di geoposizionamento elettronici e telematici connessi attraverso una rete di trasmissione dati
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Tutti i dati verranno convogliati nel MIS (Marine Information System), una centrale di elaborazione dotata di capacità decisionali e di valutazione (sistema esperto) in grado di assistere le autorità preposte nella gestione dell’emergenza.
Il MIS sarà interfacciato via web ed accessibile a ricercatori ed
utenti
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Il Mar Mediterraneo è un piccolo mare:
tempo di ricambio: 7.000 annimodeste dimensioni: 3.000 x 900 km
Su di esso si affacciano pero’ oltre 20 Stati e piu’ di 400 milioni di abitanti, di cui 130 milioni si affacciano direttamente sulla fascia costiera
584 città, 750 porti turistici e 286 commerciali, 13 impianti di produzione di gas e 180 centrali termoelettriche
Il Cairo, 15 milioni di abitanti
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Perché ARGOMARINE ?
Il mediterraneo è un’area ad altissimo rischio di inquinamento:
370 mil Tons di petrolio e derivati sono trasportati annualmente in quest’area (25% del totale globale)
Piu di 300 porti
Giornalmente è attraversato da piu’ di 2.000 traghetti, 1.500 navi da trasporti merci, 2.000 navi commerciali (300 delle quali sono petroliere che traportano ca 8 mil barili al giorno)
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Ogni anno verso le coste italiane viaggiano ben 178 milioni di tonnellate di petrolio,
L’Italia possiede 12 raffinerie, 14 grandi porti petroliferi e 9 piattaforme di estrazione off-shore, e movimenta complessivamente oltre 343 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi all’anno
482 depositi di stoccaggio collocati vicino al mare, per 18 milioni di metri cubi.
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www.marinetraffic.com - h. 12.30, 14 agosto 2010
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Ogni anno accadono nel bacino del Mediterraneo circa 60
incidenti, 15 dei quali hanno come conseguenza lo
sversamento in mare di idrocarburi
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Oil spill density for the Mediterranean Sea for the period 1999–2004.
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In particolare l’area del Parco Nazionale dell’Arcipelago
Toscano è attravarsata giornalmente da un intenso traffico di
petroliere, le cui rotte intersecano zone di enorme pregio
ambientale
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16
Principali rotte petrolifere che attraversano l’area
del Parco Nazionale Arcipelago Toscano
REGIONAL MARINE POLLUTION EMERGENCY RESPONSE CENTRE FOR THE MEDITERRANEAN SEA
(REMPEC)
Study of Maritime Traffic Flows in the Mediterranean Sea
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www.marinetraffic.com - h. 9.25, 23 febbraio, 2011
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Pollution events
Isle of Elba, years 2008-2009
Source: (Coast Guard, Portoferraio-Isle of Elba)
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oil spill cumulative density map (2000-2004)
Deliverable D1.8: Report On Historical Data Background
Author: EU-Joint Research Center, Ispra (varese)
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Parco Nazionale Marittimo di Zacinto, Grecia
Partner del progetto ARGOMARINE
Area di riproduzione della Caretta caretta
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www.marinetraffic.com - h. 12.30, 14 agosto 2010
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oil spill cumulative density map (2000-2004)
Deliverable D1.8: Report On Historical Data Background
Author: EU-Joint Research Center, Ispra (varese)
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Un netto miglioramento nella statistica degli sversamentiPuo’ essere attribuito a:
migliore sorveglianza costieraapplicazione della normativa internazionale marittimamiglioramento delle tecnologie della navigazione e della cantieristica
La buona notizia:
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I trattati attivi sulla protezione del mare •Barcelona Convention (1976)• The Convention (amended version 1995) for the Protection of the Marine Environment and the Coastal Region of the Mediterranean (in force since 9 July, 2004) • The Dumping Protocol for the Prevention and Elimination of Pollution of the Mediterranean Sea by Dumping from Ships and Aircraft or Incineration at Sea, amended in Barcelona on 10 June 1995• The Prevention Emergency Protocol concerning Cooperation in Preventing Pollution from Ships and, in Cases of Emergency, Combating Pollution of the Mediterranean Sea, signed in Valletta on 25 January 2002 • The LBS Protocol for the protection of the Mediterranean Sea from Land-based Sources of Pollution adopted on 17 May 1980, • The SPA and Biodiversity Protocol concerning Specially Protected Areas and Biological Diversity in the Mediterranean (in force since 12 December 1999) • The Offshore Protocol concerning Pollution Resulting from Exploration and Exploitation of the Continental Shelf, the Seabed and its Subsoil,• The Hazardous Wastes Protocol on the Prevention of Pollution of the Mediterranean Sea by Transboundary Movements of Hazardous Wastes and their Disposal, • The Integrated Coastal Zone Management Protocol (ICZM), adopted in Madrid in 2008 (not yet in force).
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I GRANDI INQUINAMENTI PIÙ RECENTI
Torrey Canyon (1967)• Data: 18 Marzo 1967• Luogo: Isole Scilly, UK• Spill: 119,000 tonn• Contaminate: 300 Km di coste inglesi, francesi e olandesi.
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…Amoco Cadiz (1978),…
•Data: 16 Marzo 1978•Luogo: al largo della Bretagna,Francia•Spill: 223,000 tonn•Inquinati: 400 Km di costa
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…Exxon Valdez (1989),…
• Data: 24 Marzo 1989• Luogo: Prince William Sound, Alaska-USA• Spill: 37,000 tonn
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…Amoco Milford Haven (1991), …
•Data: 11 Aprile 1991•Luogo: Genova, Italia•Spill: 144,000 tonn•Causa: incendio
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…Aegean Sea (1992),…
• Data: 3 dicembre 1992• Luogo: La Coruna, Spagna• Spill: 74,000 tonn• Causa: urto contro un molo, con conseguenteincendio e successivo affondamento
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…Braer (1993),…
•Data: 5 gennaio 1993•Luogo: Isole Shetland, UK•Spill:144,000 tonn
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…Sea Empress (1996) •Data: 15 febbraio 1996•Luogo: Milford Haven, UK•Spill: 72,000 tonn•Causa: incaglio contro uno scoglio dellariserva naturale
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…Erika (1999),…
•Data: 12 dicembre 1999•Luogo: Bretagna, Francia•Spill: 35,000 tonn di heavy fuel oil•Inquinati: 450 Km di costa
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…Prestige (2002),…
•Data: 18 novembre 2002•Luogo: Coste Spagnole•Spill: 77,000 tonn•Inquinati: 900 km di coste
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Jiyyeh power plant, Lebanon (2006) 15,000 tonnellate di carburante vennero riversate nel
Mediterraneo e 55,000 tonnellate bruciarono per più di 3 settimane, liberando nell’atmosfera diossine e prodotti chimici nocivi.
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BP Deepwater Horizon
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•Data: h.9.45 ora locale, 20 aprile, 2010•Luogo: 64km SW del delta del Mississipi
Stima dei danni
•12,000 to 19,000 barrels per day (da 1.700 a 2.800 tonnellate al giorno)
•105 giorni prima della chiusura del pozzo, per un totale approssimato che varia da 178.000 a 294.000 tonnellate di petrolio in mare
•1,300 imbarcazioni e dozzine di aerei, ROV e unità di perforazione
•Piu di 600 km di panne di contenimento e piu’ di 400 km di panne assorbenti adoperate
•Circa 3.000 tonnellate di emulsione recuperata
•Circa 135 milioni di disperdenti adoperati
fonte: National Incident Command’s Flow Rate Technical Group (FRTG)
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Ixtoc 1: il piu’ grande incidente della storia
Golfo del Messico
3 giugno 1979 – 23 marzo 1980
480.000 tonnellate di petrolio fuoriuscite in mare
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ARGOMARINE raccoglierà dati da diverse sorgenti:
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1) da sensori SAR (Synthetic Aperture Radar) ospitati sulla costellazione di satelliti per monitoraggio ambientale ERS-1, ERS-2, ENVISAT-ASAR, TerraSAR-X e Cosmo-SkyMed
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Scansione satellitare della superficie terrestre
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Archivio immagini Mar Tirreno
time span from January 2009 to February 2010. The numbers of images found are 199 images.
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Overview of Terra SAR-X archived data covering the Italian test site (from satellite launch and up until 29 January 2010). The different colours indicate the product , Red =HS (High Resolution SpotLight Mode), Blue =SL (Spotlight Mode), Gray =SM (StripMap) and Yellow =SC (ScanSAR).
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An ENVISAT wide swath mode (WSM) image acquired on 6 December 2009 covering the Italian test area. The image shows part of the Tuscan Archipelago and some features (in the red circle) look like oil-spill.
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An ENVISAT ASAR Wide swath image acquired on the 7 June 2008 (B) oil spills map generated from image (a) Red is potential oil spill, light blue currents and waves black low wind speed. The confirmed oil spill is demarcated with green circle.
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A subset of TerraSAR-X StripMap image covering the an area south of Montecristo Island from the Italian test site, the image shows distinct features
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2) da sensori ottici multispettrali ed iperspettrali (telecamere ottiche a larga banda o a sovrapposizione di bande)
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I sensori ottici verranno montati e testati su imbarcazioni, aerei o elicotteri del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo delle Capitanerie di Porto
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3) da nasi elettronici ospitati su boe o su veicoli sottomarini autonomi (AUV-Autonomous Underwater Vehicles) in grado di pattugliare larghe estensioni di mare
Boe ancorate in prossimità di zone di elevato valore (es.: spiaggia di
Laganas, isola di Zacinto)
AUV in grado di pattugliare estensioni piu’ ampie (ad es.: costa
est, isola di Pianosa)
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-15,0000
-10,0000
-5,0000
0
5,0000
10,0000
-15,0000 -10,0000 -5,0000 0 5,0000 10,0000 15,0000
Seawater (First 3 Controls), Seawater plus Gear Oil and Seawater plus Olive Oil
F2 (1
9.75
%)
F1 (80.25 %)
SeaSeaGearOilSeaOliveOil
«... il Segugio Meccanico non fallisce mai. Mai, dalla prima volta che fu utilizzata nel dar la caccia alla preda, questa incredibile invenzione ha commesso un errore..... un fiuto così fine che il Segugio Meccanico può ricordare e identificare diecimila indici di odori su diecimila uomini, senza essere ricondizionato!»
Ray Bradbury, Farenheit 451- Gli Anni della Fenice (1953)
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I sensori montati su boe e su AUV controlleranno anche gli accessi all’interno di aree marine protette sensibili (Pianosa, Montecristo)
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Insiemi di sensori acustici (idrofoni) per il controllo degli accessi in aree protette (baia di
Laganas, isola di Pianosa)
giovedì 24 febbraio 2011
4 hydrophonesTetrahedralconfiguration(~ 1 mseparation)
100 Hz-50 kHzbandwidth~ 1.5 km (fiber optic)digital data link
Use compact volumetricarray to estimate directiontowards ship (propeller)sound
giovedì 24 febbraio 2011
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Wat
er D
epth
(WD
)
Horizontal Range(R) SEABEDGeophysicalproperties
andBathymetry
sound speed (m/s)
Depth (m
)
WATER ChannelPhysical properties
and Surfaceroughness
giovedì 24 febbraio 2011
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Tutti i dati verranno inviati per mezzo di una rete ad alta velecità all’interno della Centrale Operativa del MIS (Marine information System) che sarà ospitata nella sede della Guardia Costiera di Portoferraio
giovedì 24 febbraio 2011
Raccolta delle Informazioni
STRUTTURA DI COMUNICAZIONE
MIS
giovedì 24 febbraio 2011
Il MIS analizza i dati dai sensori integrandoli con modelli matematici
- sull’evoluzione dei venti e delle correnti nell’area
- sulle previsioni meteo
Tutto il set dei dati viene analizzato con un software realizzato mediante tecniche di Intelligenza Artificiale
Il Marine Information System
SAR Image Processing
Hyperspectral Image
Processing
Simulation Models
Buoys Data
Volunteers Alert
UW Detection
Processing
E-nose Processin
g
MIS
giovedì 24 febbraio 2011
Il MIS
Modelli per Correnti, Meteo e Moto Ondoso
Modelli di Simulazione e Previsione
OsservazioniMetodi di Elaborazione dei
Dati
Pianificazione dell’intervento
giovedì 24 febbraio 2011
Lo stato attuale: La catena di intervento in caso di emergenze
Individuazione da parte dell’EMSA (European Maritime Safety Agency), mediante immagini satellitari, di un possibile sversamento (tempo T = 0h)
Ricezione fax dall’EMSA con dati riguardanti l’identificazione, le dimensioni (es. 50m X 2Km), la posizione GPS dello sversamento, indicazioni di possibili navi come cause (tempo T = +30min/1h)
Invio, se le condizioni marine e le distanze lo consentono, di motovedette della guardia costiera per l’investigazione in sito (tempo T = stima ca. +2,5h)
Contatto con ditta specializzata dotata di navi e strumentazione ad hoc per l’intervento (tempo T = +6h), e appena disponibile e preparata, intervento…
Fonte: Capitaneria di Porto di Livorno
giovedì 24 febbraio 2011
Simulazione e Previsione
Un esempio di uso
Modelli per Correnti, Meteo e Moto Ondoso
Osservazioni in situ
Rilevamento di possibili sversamenti
Georeferenziazione
Divulgazione dei risultati
Ricezione / Elaborazione di Immagini
giovedì 24 febbraio 2011
Simulazione e Previsione
Un esempio di uso
Modelli per Correnti, Meteo e Moto Ondoso
Osservazioni in situ
Rilevamento di possibili sversamenti
Georeferenziazione
Divulgazione dei risultati
Ricezione / Elaborazione di Immagini
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Il MIS (Marine Information System) analizzerà i dati dai sensori integrandoli con i modelli matematici
-sull’evoluzione dei venti e delle correnti nell’area
-sulle previsioni meteo
Tutto il set dei dati verrà quindi analizzato con un software realizzato mediante tecniche di Intelligenza Artificiale, all’interno di un calcolatore ad alte prestazioni
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Il sistema ARGOMARINE sarà testato in attività di simulazione in mare
Esso sarà integrato nella rete EU GMES
(Global Monitoring for Environment and Security),
giovedì 24 febbraio 2011
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Immagini da satellite
AUVVeicoli Autonomi
Sottomarini
Naso elettronicoPosizionamento
GPS
Tracciamento con AIS e VTS (radar)Boe flottanti
sensorizzate
Le Risorse in campo
giovedì 24 febbraio 2011
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Oltre a radar, boe, veicoli sottomarini, naso elettronico, immagini da satellite, …
Volontari in grado di riconoscere la gravita’ della chiazza di idrocarburi
Possono inviare un allarme utilizzando un programma per telefoni cellulari dotati di GPS
Allarme automaticamente interpretato dal sistema intelligente del MIS
Comunicazione tempestiva dello sversamento di petrolio: il fondamentale contributo dei volontari
condivisione di informazioni tra i
naviganti nella stessa zona di mare (marine-
crowd)
giovedì 24 febbraio 2011
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Oltre a radar, boe, veicoli sottomarini, naso elettronico, immagini da satellite, …
Volontari in grado di riconoscere la gravita’ della chiazza di idrocarburi
Possono inviare un allarme utilizzando un programma per telefoni cellulari dotati di GPS
Allarme automaticamente interpretato dal sistema intelligente del MIS
Comunicazione tempestiva dello sversamento di petrolio: il fondamentale contributo dei volontari
condivisione di informazioni tra i
naviganti nella stessa zona di mare (marine-
crowd)
giovedì 24 febbraio 2011
la tempestività della segnalazione
Come far spedire informazioni da chi si trova sul postoutilizzando strumenti di utilizzo comune?(e permetterne una analisi automatica)
giovedì 24 febbraio 2011
Quanti di voi hanno un telefono cellulare?
la tempestività della segnalazione
Come far spedire informazioni da chi si trova sul postoutilizzando strumenti di utilizzo comune?(e permetterne una analisi automatica)
giovedì 24 febbraio 2011
Ultime generazioni dotate di GPS che fornisce
Latitudine e Longitudine
Quanti di voi hanno un telefono cellulare?
la tempestività della segnalazione
Come far spedire informazioni da chi si trova sul postoutilizzando strumenti di utilizzo comune?(e permetterne una analisi automatica)
Previsto sviluppo di programmi per cellulari comuni
Condivisione informazioni tra naviganti
giovedì 24 febbraio 2011
Un nuovo strumento per la rilevazione di sversamenti
Riconoscimento della gravita’ della chiazza di idrocarburi
Sorveglianza in tempo reale
Collegamento al Marine Information System tramite SMS
Comunicazione orizzontale tra volontari utilizzando i collegamenti radio
Accordo con la Lega Navale Italiana – Sezione di Pisa
giovedì 24 febbraio 2011
Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
Un nuovo strumento per la rilevazione di sversamenti
giovedì 24 febbraio 2011
Lo “Scatolicchio” – WhiteBox
giovedì 24 febbraio 2011
Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Riassumendo quindi:
-Verranno raccolti dati da una rete di sensori (satelliti, su aerei
o imbarcazioni, su boe o AUV) in grado di rilevare sversamenti
da idrocarburi ed altre sostanze, oltre ad accessi illegali in
aree sensibili. Il tutto in tempo reale
-I dati verranno inviati tramite una rete ad alte prestazioni alla
centrale di elaborazione in Portoferraio (MIS)
-Mediante tecniche di supercalcolo e di AI, i dati verranno
analizzati e forniranno indicazioni per il supporto alle decisioni
degli operatori in azione per la gestione dell’emergenza
-I dati verranno resi disponibili mediante una tecnologia web a
ricercatori ed autorità
Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
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Riassumendo quindi:
-Verranno raccolti dati da una rete di sensori (satelliti, su aerei
o imbarcazioni, su boe o AUV) in grado di rilevare sversamenti
da idrocarburi ed altre sostanze, oltre ad accessi illegali in
aree sensibili. Il tutto in tempo reale
-I dati verranno inviati tramite una rete ad alte prestazioni alla
centrale di elaborazione in Portoferraio (MIS)
-Mediante tecniche di supercalcolo e di AI, i dati verranno
analizzati e forniranno indicazioni per il supporto alle decisioni
degli operatori in azione per la gestione dell’emergenza
-I dati verranno resi disponibili mediante una tecnologia web a
ricercatori ed autorità
Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
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Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
7th Framework Programme - European Union
Area: COOPERATIONTHEME 7 - TRANSPORT
Il 7° Programma Quadro sulla Ricerca Sviluppo
Tecnologico è il principale strumento della Unione
Europea per il finanziamento della ricerca in Europa dal
2007 al 2012
Il progetto ARGOMARINE
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Parco Nazionale Arcipelago Toscano
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Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
Il ruolo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano nel progetto ARGOMARINE
-Responsabile del coordinamento del progetto
-Coordinamento dei test sul campo e validazione dei risultati
-Disseminazione dei risultati del progetto
Finanziamento complessivo del progetto € 3.270.314
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91Parco Nazionale Arcipelago Toscano
www.argomarine.eu
“L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
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Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
- Test delle camere ottiche iperspettrali/multispettrali e termiche (La Spezia, 1° semestre 2011)
-4° meeting del Comitato di Pilotaggio (Italia, 6-7 maggio 2011)
-Preparazione della Valutazione di Medio Termine del progetto da parte della EU e decisione sulla sua prosecuzione (Bruxelles, Maggio 2011)
Le prossime azioni:
giovedì 24 febbraio 2011
giovedì 24 febbraio 2011
Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
Gli sviluppi futuri di ARGOMARINE:
monitoraggio della plastica fluttuante in mare
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Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
LA PLASTICA E’ COME I DIAMANTI: E’ PER SEMPRELa plastica confluita in una corrente oceanica viene lì trattenuta per decine o centinaia di anni finendo per frantumarsi in parti sempre più piccole che possono venire assorbite nella catena alimentare o affondare diventando parte del sedimento dei fondali marini.
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Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
IL MONITORAGGIO DI DETRITI PLASTICI ALLA DERIVA
“nurdles”
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Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
UNA DISCARICA GALLEGGIANTE Le correnti oceaniche, Oceanic gyres, sono delle correnti circolari oceaniche che si muovono in senso orario a spirale, prodotte da un sistema di correnti ad alta pressione. Nove grandi correnti oceaniche al mondo sono divenute zone di accumulo catturando nei loro centri centinaia di tonnellate di plastica.
DETRITI PLASTICI IN MOVIMENTO
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Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
Il Pacific Trash Vortex1. Il fenomeno è già noto dal 1997 (Charles Moore)
2. Due ISOLE, perchè si tratta di due masse distinte: una “massa di rifiuti occidentale” (da 50 nm dalla California fino alle Hawaii e di una “massa di rifiuti orientale” (dalle Hawaii fin quasi al Giappone)
3. "zuppa di plastica"
4. diametro di 2.500 Km, uno spessore che varia dai 10 ai 30 mt. e sia composta da 4 a 100 milioni di tonnellate di rifiuti.
5. L'80% di tali rifiuti è composto da plastica.
6. Questa enorme massa ha probabilmente iniziato a formarsi negli anni '50.
7. Oltre l'80% del pattume che forma le due isole arriva dalle attività umane dei vari continenti e il restante 20% dalle navi mercantili, da quelle private e dai pescherecci.
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Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
LA PLASTICA NEL MEDITERRANEO: 175 mil residenti nella fascia costiera30-40 mil tons/anno di produzione di plasticail 70% finisce in mare
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Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
2 patches rilevate nel Mediterraneo:
Canale tra la Sardegna e le Egadi
Nord Tirreno tra la Spezia e l’Arcipelago Toscano
giovedì 24 febbraio 2011
Come rilevare la plastica fluttuante?
punto critico!!
1) con campionamenti marini (trawling nets)
2) mediante l’uso di LIDAR (radar ottici) che sfruttano la fluorescenza della plastica (sistema sperimentale la cui efficacia
è da provare)
3) trasmissometri ottici (misuratori di trasparenza)
giovedì 24 febbraio 2011
GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE!
Parco Nazionale Arcipelago Toscano Seminario interno, Enfola, 31 agosto, 2010
www.argomarine.eu
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Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
Scusa, una domanda: ma di petrolio, quanto
ne è rimasto?
giovedì 24 febbraio 2011
Parco Nazionale Arcipelago Toscano “L’inquinamento marino: conoscere, prevenire, agire” - Progetto MOMAR
Dati: Rapporto Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), 2003U.S Geological Survey
I consumi di petrolio: da 77 milioni di barili al giorno nel 2002 a 138 mb/g nel 2030
- petrolio già estratto in un secolo e mezzo: 717 Miliardi di barili (Mb)- riserve provate rimanenti: 959 Mb- petrolio addizionale recuperabile: 730 Mb
Dote petrolifera della Terra: 3.345 Mb di cui 2.628 di restanti risorse ma, tenendo conto solo delle risorse ad alta probabilità (90%):
1.700 Mb
Fabbisogno: cca 40 Mb/annoEsaurimento in 40 anni circa (2040), picco in 20 anni circa (2020)
giovedì 24 febbraio 2011