a.s. 2019/2020, numero 1 1
a.s. 2019/2020, numero 1 2
INDICE p. 2 EDITORIALE - a cura della
redazione Notizie dal Dago
p. 3 Ridiamo vita all’inutile - Ars studentium e Teatro (In)stabile
p. 3 Il corso OSS al Dagomari - prof.ssa Norma Di Mauro
Recensioni p. 4 La casa di carta - Sara
Marinaccio (II B AFM) p. 6 Persona-Marracash - Omar
Ouni (III A RIM)
p. 7 I Metallica - Mattia Guarducci (I A AFM)
p. 8 Travis Scott - Omar Ouni e Alex Neculaes (III A RIM)
Narrativa p. 9 Lasting happiness - Stefania
Cirillo (V C AFM) Interviste e opinioni
p. 11 I (momenti) dimenticati - Ars Studentium (I B FMC)
p. 12 Intervista a Nabil - Marco Leporatti (V A SIA)
Viviprato p. 13 Prato sui social - Omar Ouni
(III A RIM)
Spazio alle lingue p. 14 Scambio culturale in
Germania - Alessio Delle Rose (III A RIM) Italiano – tedesco – cinese
L’angolo poetico p. 17 Mostri - Alessia Cannata (I A
AFM) p. 18 Il killer venuto dal buio -
Alessio Delle Rose (III A RIM)
EDITORIALE a cura della redazione
Con il primo numero di questo anno cerchiamo di “ridare vita all’inutile”,
grazie alle idee e alle progettualità dell’Ars Studentium e del nostro
Teatro (In)stabile. Inoltre, mettiamo
tutti al corrente che nella nostra scuola è attivo il corso per OSS, una
figura sempre più ricercata nel mondo del lavoro. Proseguono poi le
nostre recensioni, sia musicali che cinematografiche, andando a
ripescare – grazie all’articolo di Mattia Guarducci – la storica band
fondata da James Hetfield e Lars Hulrich; vi stiamo parlando dei
Metallica, ovviamente. Dopo aver letto il bellissimo racconto della
nostra Stefani Cirillo, ormai un classico del nostro giornalino, vi
invitiamo a leggere la bella
intervista a Nabil Safa, il nostro rappresentante di istituto, e il
ricordo del terremoto dell’Aquila (correva l’anno 2009), di un nostro
amico della sezione carceraria. Per concludere, dopo aver dato “spazio
alle lingue” con il resoconto bel viaggio a Wangen, nella Germania
meridionale, concludiamo il numero con l’angolo poetico, il più amato dai
professori di letteratura, ma non solo.
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Notizie dal Dago Ridiamo vita all’inutile Di Ars studentium e Teatro (In)stabile
Il Laboratorio Creativo dell’Ars
Studentium e Teatro (In)Stabile, ideato all’interno delle attività
rieducativo – trattamentali della Casa Circondariale di Prato, in
collaborazione con l’ITEPS “P. Dagomari” e con l’Associazione
Liberarsi Onlus, ricerca oggetti da restaurare o riciclare.
Se hai oggetti in legno che non usi
più, consegnali a noi e li faremo rivivere!
Info:
Il corso OSS al Dagomari Della prof.ssa Norma Di Mauro
Venerdì, 20 dicembre 2019, nell’auditorium del nostro Istituto, si
è svolta la manifestazione per la consegna dei primi Diplomi del Corso
per Operatore Socio Sanitario (OSS)
iniziato nel 2016 dalle classi terze del nostro indirizzo professionale socio-
sanitario. Si è trattato di un accordo fra l’A.S.L. del territorio e l’Istituto”
Dagomari” , il tutto coordinato dalla Regione Toscana. Con questo
progetto sono stati selezionati alcuni alunni che hanno avuto la possibilità
di seguire le discipline teoriche all’interno del proprio indirizzo di
studio, mentre quelle pratico-professionali si sono svolte in orario
extrascolastico con personale
qualificato, proveniente dalla Facoltà di Scienze Infermieristiche (PIN), con
sede a Prato. Ben 22 alunni, dopo aver conseguito il Diploma di
Maturità nel mese di luglio, tra
settembre e ottobre hanno terminato il loro tirocinio presso l’Ospedale S.
Stefano di Prato e sostenuto l’esame, con meritato successo, nei giorni 12
e 13 dicembre 2019. Il corso attualmente prosegue con le solite
modalità, ovvero coinvolgendo, ogni anno, un massimo di trenta ragazzi e
ragazze delle classi terze, dell’indirizzo Professionale socio-
sanitario
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Recensioni La casa di carta Di Sara Marinaccio (II B AFM)
La Casa di carta o Casa de Papel è una serie televisiva spagnola di
genere drammatico e azione, ideata da Alex Pina; è stata introdotta su
Netflix Italia nel 2017 ed è composta
da tre stagioni (è prevista l'uscita della quarta stagione a gennaio
2020).
La storia narra gli sviluppi di una rapina originale ed ambiziosa:
irrompere nella Zecca nazionale spagnola di Madrid, per stampare
due miliardi e quattrocento milioni di euro legali, per poi fuggire col bottino.
L'ideatore della rapina è un uomo chiamato “Il Professore”, il quale per
effettuare tale impresa recluta otto individui con precedenti penali, i
quali, per motivi di estrazione sociale,
non hanno nulla da perdere. Ogni individuo ha il nome di una città
(Tokyo, Berlino, Nairobi...), in quanto non può rivelare la propria identità,
inoltre ai fini della professionalità è proibito instaurare relazioni
sentimentali o personali. Ciascun membro agisce con una tuta rossa ed
una maschera del pittore Salvador Dalì: tale scelta non è casuale in
quanto il pittore fu sostenitore del regime di Francisco Franco, in
contrapposizione all'ideologia di Resistenza rappresentata dal gruppo,
infatti vi è ricorrente la canzone
“Bella Ciao”, un canto popolare italiano, diventato celeberrimo dopo
la Resistenza poiché associato al movimento partigiano. Fingendosi
poliziotti della Guardia Civil che scorta un tir pieno di bobine di carta
per banconote, i componenti della
banda riescono a entrare nella Zecca di Stato, in un'azione coordinata
dall'esterno dal Professore, la reclusione all'interno della Zecca è
stimata in dieci giorni, tempo
necessario per stampare la somma e realizzare la via di fuga. La polizia
prende le dovute contromisure e invia sul posto come negoziatrice
l'ispettrice Raquel Murillo, per cercare di interrompere la rapina, ma
senza successo, infatti il colpo riesce e la banda scappa in gruppi di due in
isole paradisiache per due anni. Successivamente i rapinatori si
riuniscono quando Rio viene catturato dalla polizia, questa volta
per realizzare un altro colpo: rubare l'oro della Banca di Spagna. Tale
rapina era stata progettata 5 anni
prima da Palermo e Berlino e dopo la morte di quest'ultimo, tutta la banda
si riunisce per studiarla nel monastero a Firenze in cui egli
abitava. La banda riesce ad entrare nella Banca di Spagna, ma l'oro si
trova in una camera blindata, la quale in caso di manomissione si
riempie d'acqua, ma installando una camera di decompressione e con
l'ausilio di tute da sub e bombole d'ossigeno riescono a recuperare il
tutto.
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Un giorno di riprese a Firenze
Il 4 Gennaio si sono tenute delle riprese di alcune scene a Firenze, in
particolar modo la mattina in Duomo
ed il pomeriggio sul Piazzale Michelangelo. Ad assistere le riprese
sono accorsi molti fan della serie, i quali hanno cercato di strappare
qualche foto con gli attori, inoltre molti hanno avuto la fortuna di esser
stati scelti nel ruolo di comparsa nelle scene.
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Persona-Marracash Di Omar Ouni (III A RIM)
Fabio Bartolo Rizzo, aka Marracash, è
un rapper originario di Nicosia in Sicilia. E‘ diventato famoso nel 2005,
insieme alla Dogo Gang, collettivo che riuniva alcuni dei molti artisti
appartenenti alla scena hip hop italiana, grazie al lancio del mixtape
Roccia Music I.
Quest'ultimo anno è tornato a far parlare di sè grazie, inizialmente, ad
alcuni featuring con artisti del calibro di Salmo (in Machete Mixtape 4 nella
traccia Marylean) e Noyz Narcos (nel "mega" album Mattoni nel singolo
Street Advisor) e successivamente con il lancio del suo album intitolato
Persona che contiene al suo interno 15 tracce e 9 featuring.
Tra i featuring troviamo l'ex membro dei Club Dogo Guè Pequeno, Coez, gli
emergenti Massimo Pericolo e Madame, il vincitore del festival di
Sanremo del 2019 Mahmood e infine
Cosmo. L'album è stato promosso da
lunghi post nei quali parlava della
storia oppure del proprio pensiero riguardo ogni artista presente nel suo
album con commenti a tratti molto profondi. A mio parere le tracce
migliori sono: APPARTENGO-Il sangue perchè mi è piaciuta molto la
parte di Massimo Pericolo che
accompagna il suo talento musicale a dei testi assai profondi e QUALCOSA
IN CUI CREDERE-Lo scheletro perchè nel ritornello tratta un argomento
attuale come l'impossibilità di informarsi con sicurezza dato che sul
web il fenomeno delle bufale è vasto e talvolta anche giornali e telegiornali
riportano solo quello che vogliono far sapere e non i fatti realmente
accaduti. Vi consiglio di ascoltarlo tutto fino all'ultima traccia e vi
auguro un buon ascolto!
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I Metallica Di Mattia Guarducci (I A AFM)
I Metallica sono un gruppo metal
nato nel 1981. Sono composti da James Hetfield, cantante-
chitarrista, Kirk Hammett, un altro chitarrista, Robert Trujillo, bassista
e Lars Ulrich, batterista. Durante il loro percorso il gruppo ha
avuto delle difficoltà: la perdita del
loro primo bassista, Cliff Burton (1986), ha fatto passare dei brutti
tempi alla band, ma fortunatamente è stato trovato un bassista quasi
bravo come Cliff, Jason Newsted. Nel 1999, sfortunatamente, Jason ha
dovuto lasciare il gruppo per dei problemi fisici, probabilmente per il
troppo head-banging mentre suonava, così un ultimo bassista
(Robert Trujillo) si presentò a Lars, leader della band che lo assunse.
Il primo album dei Metallica è stato Kill 'em All, pubblicato nel 1981 (o
Metal Up Your Ass): ha avuto un
enorme successo, soprattutto per la canzone Seek & Destroy, che
rivoluzionò la scena metal dell'epoca. Il loro sound era rivoluzionario:
mettevano al massimo il basso e il treble delle casse delle chitarre,
mettendo i medi a zero. Queste impostazioni attirarono molte
persone e infatti le usarono anche per il loro secondo album: Ride the
Lightning (1984). Nel 1986 pubblicarono Master of
Puppets, che è ancora nelle top ten mondiali del metal: ha solo otto
canzoni, ma la durata di queste è la
cosa che le rende molto interessanti. Arrivano fino ai nove minuti e non
sono per niente noiose da ascoltare: sono molto diverse tra di loro e la
voce di James le rende ancora migliori. E non è finita qui: gli assoli
di chitarra che si trovano nelle
canzoni sono dei veri e propri capolavori, proprio come
un'orchestra che racconta una storia senza usare le parole.
Successivamente, nell'89 pubblicarono ...And Justice for All,
album con canzoni divertenti ma con
una pecca: manca il basso. Si pensa che sia così per uno scherzo del
batterista finito male, ma l'album è sempre un signor album!
Nel 1991 pubblicarono The Black Album (o Self-Titled), uno dei loro
migliori album: le canzoni Enter Sandman e Nothing Else Matters
sono quelle che hanno reso i Metallica ancora più ascoltati e probabilmente
le avrete già sentite per la loro popolarità.
Più in là pubblicarono altri album con successo minore: Load e Reload nel
1994, St. Anger nel 1996, Death
Magnetic nel 1999 e Garage. Inc nel 2001.
Il loro album più recente è Hardwired: to self-destruct
(2016). Dopo vari anni di inattività questo è un album pieno di sound
nuovi e con canzoni divertentissime. Da quell'anno iniziarono un tour
mondiale non-stop di 4 anni e, anche se hanno più di cinquanta anni,
sembra ne abbiano ancora venti. Perché dovrei ascoltare della musica
vecchia di gente vecchia? Ti starai chiedendo. Ecco la risposta: perché è
intrigante; è un'esperienza da
intraprendere che ti aprirà le porte di alcuni mondi molto vasti e infiniti da
esplorare. Quindi... schiodati un po' dalla
musica moderna e divertiti!
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Travis Scott Di Omar Ouni e Alex Neculaes (III A RIM)
Travis Scott, il cui vero nome è
Jacques Berman Webster II, conosciuto anche come La Flame,
nasce nell'aprile del 1991 nella città di Houston in Texas ed è uno dei
rapper più talentuosi attualmente in attività.
Travis già da piccolo dimostra di
essere interessato alla musica dato che a 3 anni comincia a suonare la
batteria, a 5 anni il pianoforte e a 10 anni riesce perfino a comporre la sua
prima base musicale. Dopo essere diventato il pupillo di
Kanye West, grazie ad alcuni agganci e soprattutto al suo talento che riuscì
ad impressionare West, a cavallo tra il 2012 e il 2013 cominciarono a
maturare i primi successi con canzoni come Blocka La Flame, Quintana e
Don’t Play fino ad arrivare al 2015 con la pubblicazione del suo primo
disco Rodeo supportato dai singoli
3500 e Antidote; nel 2016 invece pubblica il suo secondo album Birds
in the Trap Sing McKnight, nel 2017 Huncho Jack, Jack Huncho (con
Quavo) e infine nel 2018 Astroworld il cui nome è ispirato dall'omonimo
luna park a Houston. Infine nel 2017 inizia a frequentare la
star della TV Kylie Jenner dalla quale, nel 2018, avrà Stormi Webster, la sua
primogenita.
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Narrativa Lasting happiness Di Stefania Cirillo (V C AFM)
C’era questa ragazzina esile, dagli
occhi addolorati e ingenui che rispecchiavano in modo esemplare il
suo cuore. Aveva il vizio di scrutare in maniera attenta la vita che le
girava intorno come se ci fosse effettivamente ancora qualcosa di
bello da scoprire, come se il mondo non stesse raggiungendo
lentamente il declino. In ogni caso la sua ingenuità non era sinonimo di
stupidità e – nonostante fosse a
conoscenza, forse meglio di chiunque altro, della crudeltà e
dell’odio viscerale che provavano gli esseri umani – tentava con tutte le
sue forze di aggrapparsi alle piccolezze ugualmente meravigliose
della vita, esattamente le stesse cose che le persone che le vivevano
intorno non avevano né il tempo né la voglia di contemplare. Aveva la
meravigliosa abitudine di portare con sé dei libri da leggere ovunque
andasse: sfruttava ogni istante libero per immergersi in quelle storie
che riteneva vicine al suo cuore,
seppure così lontane dalla sua realtà. Era consapevole che non sarebbe
bastata una vita per leggerle tutte; tuttavia, nel momento in cui si
rendeva conto che a differenza di molti altri aveva l’opportunità di
vivere mille vite grazie alla lettura, il suo cuore diventava più leggero e
riusciva quasi a respirare meglio. Tentava spesso di nascondere la sua
tristezza dietro un libro che profumava di qualcosa di
inspiegabile, quasi irraggiungibile, rannicchiata sotto l’ombra di un
albero qualunque e sorrideva in
modo sincero quando l’odore dei fiori
appena sbocciati le solleticava il naso. La vita le sembrava più lenta,
adattandosi quasi al battito calmo del suo cuore. Quella ragazzina
immergeva il naso tra le pagine e leggeva ad alta voce quando i suoi
genitori, a pochi metri di distanza, si urlavano cose indicibili. Tremava
come una foglia pronta a staccarsi dal ramo, ma non smetteva mai di
leggere. “L’amore non è questo”
sussurrava tra sé e sé, continuando a ripetersi che avrebbe voluto un
amore sincero e puro proprio come quello dei romanzi che tanto amava.
Sapeva distinguere molto bene la realtà dalla fantasia, per questo
motivo ambiva a una vita semplice che avrebbe voluto condividere con
qualcuno con cui svegliarsi alle quattro del mattino solo per vedere
il sole sorgere. Si rifiutava di credere che l’amore sotto ogni sua forma si
sarebbe dovuto limitare a questo: violenza e urla. Certe notti provava
così tanto odio nei confronti di
quell’uomo (che con immenso disgusto era costretta a chiamare
“padre”) che sentiva il cuore lacerarle il petto. Certe notti ancora,
il padre entrava nella sua stanza con l’unico obiettivo di farla sentire
piccola, così insignificante da poterla schiacciare con un semplice gesto
della mano. Avrebbe voluto urlargli addosso e distruggere le sue
convinzioni di superiorità, ma quando lo guardava negli occhi e non
vedeva nient’altro che rabbia le parole le morivano in gola. Era così
stanca di doversi accontentare a
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scuola, nelle amicizie, nell’amore... Era stanca di dover subire
passivamente la vita come se fosse una narratrice esterna che
osservava ciò che accadeva senza poter fare nulla. Ci vollero anni e
dovette leggere ancora numerosi
libri in cui si parlava di indipendenza, emancipazione, ricerca della felicità,
prima che decidesse di raccogliere quei pochi oggetti che le
appartenevano in casa e scappare. Fuggire dalle ingiustizie alla ricerca
della pace che tanto le mancava; svegliò sua madre nel cuore della
notte e con la valigia stracolma di libri e speranze trovò il coraggio di
andarsene. Quella notte la ragazzina oltrepassò la soglia di casa, respirò a
pieni polmoni l’aria gelida della sera e per un istante si sentii libera e forte,
pronta a prendere la sua storia tra le
mani e modellarla secondo le sue regole e quelle di nessun altro.
Furono i personaggi, le storie d’amore e di rivincita dei suoi tanto
amati libri a darle la forza di rialzarsi e di credere che tutti possono vivere,
non sopravvivere. Non ci sarebbero stati ostacoli e non ci sarebbero stati
problemi a impedirle di essere la protagonista del suo personalissimo
libro. Quella notte le numerosissime letture le salvarono la vita dall’oblio
e lo avrebbero fatto ogni giorno.
«Loneliness is almost cured when
you open a book.»
a.s. 2019/2020, numero 1 11
Interviste e opinioni I (momenti) dimenticati Di Ars Studentium (I B FMC)
Erano le ore 3:32 del 6 aprile 2009. Sì, proprio il giorno del famoso
terremoto, ed io ero lì… all’Aquila. Io, come tanti, ma non come i “ricordati”
dai telegiornali e dai quotidiani. Io
facevo parte di quel mondo fantasma, quello dei “dimenticati”.
Mi trovavo in cella nel carcere cittadino quando scoppiò, nel cuore
della notte, la scossa tremenda che ci fece sobbalzare tutti quanti dalla
paura. Una persona “normale”, libera, avrebbe potuto almeno tentare di
rifugiarsi in un posto sicuro, mettersi al riparo e pregare. Eppure a noi,
confinati in quei pochi metri quadrati di cemento, non fu concessa questa
possibilità; non è mai concessa… Sconvolti all’idea di essere inghiottiti
dalle macerie, bloccati da massicce
porte chiuse e dagli assistenti (a loro volta incastrati in quella folle
situazione) che non avevano l’autorizzazione di aprire, eravamo in
balìa della terra, come naufraghi su una piccola zattera sballottata
continuamente dalle onde sismiche. Cominciammo a urlare e a ribellarci,
affinché ci aprissero e ci concedessero almeno la speranza
della salvezza. Ma nulla… eravamo condannati ancora a rimanere lì,
chiusi, inermi... Solo dopo diverse ore giunse
finalmente il direttore dell’istituto che
ci invitò alla calma poiché il terremoto era finito e non c’era
nessun motivo per affannarsi così tanto. Ma non appena ebbe
terminato di parlare, con crudele ironia, la terra iniziò nuovamente a
tremare. A quel punto egli chiese agli agenti di aprire immediatamente le
celle, consentendo di metterci in sicurezza, all’aria, nei passeggi
dell’istituto.
Notte dopo notte, giorno dopo giorno, rimanemmo fuori, nei corridoi,
con coperte e lenzuola, per la paura di nuove scosse. Solo dopo molte
settimane, evacuarono finalmente l’istituto penitenziario e ci
trasferirono in nuove strutture, lontane dal pericolo.
Eppure, in verità, devo dire che ancora oggi, quando ripenso a quella
notte, la paura mi assale violentemente: è come una piaga
impressa nella mia anima che, a ogni segnale di pericolo, si riapre
riportandomi nuovamente a quello
straziante e opprimente, inconscio, terrore. Al solo sentore di probabile
terremoto il mio calvario inizia nuovamente, senza alcun rimedio
possibile se non pregare che i nostri cari stiano bene e che tutto finisca il
più presto possibile. Per i “dimenticati” degli istituti
penitenziari: detenuti, agenti, infermieri, dottori, educatori,
volontari, insegnanti. Un mondo sommesso che da qualche parte,
vicino, eppure esiste…
a.s. 2019/2020, numero 1 12
Intervista a Nabil Di Marco Leporatti (V A SIA)
Buongiorno Nabil, da quale
intenzione è sorta l'iniziativa della raccolta delle olive a scuola
? Buongiorno a te.
Mi sono reso conto che gli ulivi, piantati precedentemente per
migliorare il decoro dei giardini della
scuola, erano carichi di belle olive e che probabilmente sarebbero cadute
a terra inutilmente. Perciò su consiglio dei Proff. Bindi e Mazzoni,
mi sono adoperato alla loro raccolta, vista la ridotta altezza delle piante.
Ma è stato difficile organizzarsi
per il lavoro di raccolta delle olive?
No, perché è stato facile trovare una scatola per il deposito a terra ed un
paio di guanti da giardino per evitare di farsi male alle mani, presso la
gentilissima "portineria" del
Dagomari.
Cosa ne è stato fatto del raccolto ottenuto?
Le olive raccolte sono state consegnate alla Prof.ssa Lucia
Scrimali, con l'accordo di altri docenti di sostegno come la Prof.ssa Silvia
Mazzoni ed il Prof. Marcello Bindi, la quale ha provveduto a portare presso
il frantoio di sua fiducia che le ha macinate insieme alle altre olive
raccolte dall'azienda di suo Zio, Sig. Donato Curto.
Chi ha beneficiato dell'olio
realizzato ? Ė stata organizzata una simpatica
manifestazione presso la Sala Insegnanti dove, insieme al Prof.
Bindi, abbiamo organizzato un assaggio dell'olio con la "FETTUNTA"
offerta al corpo docente presente e
naturalmente anche alla Preside ed alla Vice-Preside, come potete
vedere dalle fotografie pubblicate anche sui social della scuola (es.
Facebook).
In conclusione di questa simpatica intervista, cosa può
dire in merito a questo tipo di iniziativa?
A cosa le è servita soprattutto? Devo dire che mi è servita tantissimo
a capire l'importanza del lavoro manuale che viene svolto in
Agricoltura e della soddisfazione nel
vedere il risultato e l'apprezzamento del proprio lavoro. Inoltre, mi è
servita anche a capire bene che la Terra è ancora per gli uomini un Bene
molto Prezioso e che se continueremo a deturparla ed
rovinarla con atteggiamenti e comportamenti scellerati, non sarà
positivo per noi stessi ma neanche per le prossime generazioni
future....!!!!
Grazie mille Nabil del “suo” prezioso contributo.
Grazie a te per questa bella
intervista.
a.s. 2019/2020, numero 1 13
Viviprato Prato sui social Di Omar Ouni (III A RIM)
Negli ultimi anni, con l'avvento degli smartphone, i social network (SN)
hanno registrato una crescita esponenziale. In particolare sono
cresciuti quelli che sono diventati i
"colossi del web" ossia Facebook, Instagram e Whatsapp che soltanto
in Italia contano rispettivamente 31, 19, 33 mln di utenti attivi.
Importante anche la posizione di Youtube che, sempre in Italia, è la
piattaforma più utilizzata che conta l'87% degli utenti attivi su internet.
Da alcune ricerche eseguite a Prato su un campione di 2.370 ragazzi dalle
cooperative Alice e SED (Sistema di Educazione Digitale) è emerso che
l'89% dei ragazzi utilizza lo smartphone come principale sistema
di connessione e che i SN più
utilizzati da quest'ultimi sono Youtube (87%), Instagram (55%) e
TikTok (29%). La maggior parte dei ragazzi utilizza i SN perchè provano
piacere nell'avere un numero elevato di followers e likes mostrandosi per
quello che non sono davvero, ma per
quello che piacerebbe loro essere, nascondendo il proprio malessere.
Non trovo i social un male, al contrario li trovo strumenti utili alla
comunicazione ma utilizzati in modo sbagliato dai ragazzi tra i 12 e 14
anni, periodo molto delicato perchè è quello in cui un adolescente si
definisce di più come individuo. E‘ in questo periodo che i genitori, a
maggior ragione, dovrebbero essere più vigili.
a.s. 2019/2020, numero 1 14
Spazio alle lingue
Scambio culturale in Germania Di Alessio Delle Rose (III A RIM)
Il 22 settembre un gruppo di ragazzi, di cui io ero appartenente, è partito
per la Germania accolto dalle rispettive famiglie tedesche. Durante
il soggiorno si è potuto conoscere il
preside della scuola BSW e si è potuto osservare come si svolgeva la
vita scolastica tedesca (oltre al funzionamento della scuola). In
Germania abbiamo potuto visitare anche vari siti e una città fantastica,
Ravensburg, Questa è una città davvero bella anche se piccola
perché ne possiamo ben riconoscere anche i tratti storici. Durate lo
scambio, abbiamo potuto visitare
anche il birrificio Meckätzer e il caseificio Zurwiese. Al birrificio
abbiamo potuto assistere ai metodi di produzione di una delle birre più
buone della Germania: la birra
Weiβgold; mentre al caseificio Zurwiese abbiamo potuto bere il latte
fresco prodotto da mucche appena munte, a chilometro zero e dunque
completamente bio. Il 28 settembre siamo tornati a casa, davvero felici di
questa esperienza.
a.s. 2019/2020, numero 1 15
Austausch Am Sonntag 22. September sind ich
und meine Austauschkameraden und meine Deutschenlehrerinen eine
Woche nach Wangen gefahren. Ich habe mit Lorenzo bei einem
deutschem Maedchen gewohnt. Sonntag Abend haben Ich und
Lorenzo Spaetzle mit Kaese gegessen. Es hat mir gut geschmeckt.
Montag morgen sind wir in die Schule mit dem Auto gefahren. Wir haben
Italienisch Unterricht gehoert und dann haben wir, Italienische und
deutsche Schueler, mit Brezeln und Apfelsaft gefruestueckt. Dann haben
wir Deutscheunterricht gehoert. Am
Nachmittag haben wir die Stadt besichtigt und dann sind wir ins
Rathaus gegangen. Am Abend haben Ich, Lorenzo und Kathleen mit ihren
Klassenkameraden und Lehrer eine Pizza gegessen. Dienstag waren wir
in der Schule von 7.45 uhr bis 17 uhr. Dann sind wir mit Kathleen, Matteo,
Sofia, Boris und Lara mit dem Zug nach Bregenz gefahren. Wir haben
Italieniches Essen gegessen und dann um 22 uhr sind wir nach Hause
gafahren. Mittwoch sind wir nach Ravensburg mit dem Bus gefahren
und wenn wir dort waren, haben wir
Fruestueck gemacht. Wir haben Cappuccino getrunken. Wir haben die
Stadt besichtigt und am Abend sind
wir zu Hause geblieben, weil
Kathleen Krank war. Sie hatte Halsschmerzen. Wir haben
Kartofelnsalat und gebratenes Fleisch gegessen. Ich mag Kartofelnsalat!
Donnerstag sind wir in die Schule gefahren und dann am Nachmittag
um 17 uhr sind wir nach Meckatzer mit dem Bus gefahren. Dort haben
wir eine Bruaerei besichtigt. Dann haben wir Bier probiert und wir
haben auch Bier gekauft. Dann um 20 uhr haben wir Hamburger
gegessen und wir haben Billard gespielt. Freitag morgen haben wir
(nur die Italienische Schueler) eien
Molkerei besichtig, wir haben Kaese probiert und dann haben wir Kaese
gekauft. Am Abend haben Ich und Lorenzo unseren Koffen gemacht und
dann um 20 uhr haben wir mit Kathleen, Francesca, Seline und
Sofia Hotdog gegessen und um 22 uhr sind wir nach Hause gefahren.
Samstag Morgen am 9 uhr sind wir abgefahren und am 19 uhr waren wir
in Prato. Wir haben den Austauch gemacht, weil wir Deutsch besser
lernen wollen. Es gaefellt mir sehr gut. Ich moechte gern wieder nach
Deutschland fahren. Ich hatte viel
spass, aber das Wetter war nicht so gut.
a.s. 2019/2020, numero 1 16
时间:22/09/2019-28/09/2019(星
期天-星期六)
地点:Wangen (德国)
原因:学校交换生
在 Antonietta Sola 老师和 Monica
Lumachi 老师的陪同下我们
Dagomari 学生和德国 BSW 学校的学
生进行了一场文化差异的交流.
第一天到达的时候已经将近晚上七点了
.我们被接到了他们家整理了一下,认
识了他们的家人,一天就这样过去了.
星期一我们来到了他们学校参加了欢迎
会,他们的校长给我们介绍了学校的传
统文化.下午我们去了解了这个城市的
历史还被邀请到了市政府.
星期二我们体验了他们的校园生活.
星期三我们去了附近的城市参观了一个
博物馆和一条富有历史的街.
星期四上午我们照常上课。下午五点我
们去了一家很有名的啤酒制造厂.
星期五早上他们继续他们的课程而我们
去了一家保留传统工艺的奶酪制造厂.
然后在学校庆祝了我们的最后一天.
以上都是学校安排的,除此之外我们私
底下也有许多娱乐活动.
平时我们会有自己的一个小团体,经常
会一起出去玩。他们开着他们的车,带
着我们去看了美丽的博登湖,玩了真人
版“穿越火线”(Laser Game),还去了
动物园,看了许多可爱的猴子等等….
这是第一次有华人参加这种活动。我们
觉得这趟旅程既有意义又有趣,能开阔
眼界还能增长见闻.十分珍贵的是我们
认识了与我们有着不同文化历史和习惯
的他们,还成为了好朋友.
虽然时间短暂,但是给我们留下了一段
嬉笑打闹美好的回忆.希望有更多的人
能够体验到这种不一样而又充满活力的
交换生生活.
a.s. 2019/2020, numero 1 17
L’angolo poetico Mostri Di Alessia Cannata (I A AFM)
Un mostro se lo lasci in un cuore graffia le pareti, le rovina, le distrugge;
ha paura e si rifugia dentro, non fugge, le mangia e arriva all'interno di qualcosa più profondo...
Sono solo mostri formati da vecchi nostri,
che adesso spezzano le anime di alcuni noi di tempo fa.
Specchi distrutti, riflessi rovinati di volti bagnati.
Erano nostri quei cuori lasciati, Erano ormai dei mostri...che li hanno mangiati.
a.s. 2019/2020, numero 1 18
Il killer venuto dal buio Di Alessio Delle Rose (III A RIM)
Sento voci disperate attorno a me, non riesco a muover niente
ma sento delle gocce fresche che mi cadon sulla bocca
che mi fanno ricordare le carezze pien d’amore
che mia madre mi faceva da bambino.
Sento anche i suoi lamenti: mi sorpassano come frecce taglienti.
Riesco ora a vedere il mio corpo disteso a terra con gli occhi della mia anima che al cielo sta salendo.
Sono stato come un cerbiatto che dal cacciatore si è fatto fare
scacco matto.
Pensavo di essere al sicuro ma la depressione mi ha sbattuto
contro un muro. Il “male oscuro” mi ha corroso lentamente
manipolando la mia mente.
a.s. 2019/2020, numero 1 19