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Ascolta Signore del mondo
la terra che geme in silenzio
la Chiesa che sempre fedele
ti prega nel mezzo del giorno.
Tu sai il mistero del tempo
e quando finisce la storia,
risveglia l'attesa dei cuori,
fedeli all'oggi di Dio.
Completa ogni nostro lavoro
dà senso a ogni esistenza
bellezza diffondi sul mondo
Autore di tutto il creato.
Cristo, pietra angolare,
fondamento immutabile,
stabilito dal Padre
per unire le genti!
In te salda si edifica
la Chiesa una e santa,
città del Dio vivente,
tempio della tua lode.
Vieni, dolce Signore,
vieni nella tua casa;
accogli con clemenza
l'offerta dei fedeli.
In questa tua dimora
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la grazia dello Spirito
discenda sulla Chiesa,
pellegrina nel mondo.
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell'amore del Padre.
Tu discendi dal cielo,
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo,
nelle nozze eterne.
Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore.
Pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito,
con la croce e il martirio
per la città dei santi.
Immersi nel grande mistero
che anima tutto il creato
cantiamo nel nuovo mattino
l'eterno splendore del Padre.
La luce che già trasfigura
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la notte e il silenzio del mondo
risvegli fra noi la speranza
del sole immortale del regno.
Il giorno riveste le cose
e svela la vita che nasce
sigillo d'eterna vittoria
nel Cristo risorto da morte.
Al Padre sorgente di luce
al Figlio che è luce da luce
sia lode e allo Spirito Santo
che accende di luce la vita.
O Trinità accogli il nostro canto
che innalziamo oggi innanzi a te,
la tua gloria splende in ogni cosa
e in ogni uomo che confida in te.
Lodiamo il Padre dell'eterna gloria,
che tutto regge nella sua bontà,
o creatore, fonte della vita,
principio eterno, immensa maestà.
A te cantiamo Verbo della vita,
o Figlio eterno, somma verità,
tu per amore sei Figlio dell'uomo,
sei redentore dell'umanità.
Splendore immenso, Spirito di Dio,
fuoco di gioia e di carità,
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tu pace eterna, tu dolce conforto,
dono di grazia, noi viviamo in te.
Trinità, comunità d'amore
che tutto accendi nella carità,
noi t'adoriamo, sommo eterno Dio,
in te crediamo e speriamo in te.
In te Signore noi riposiamo
e nella notte prendiamo forza
al tuo giorno tu ci prepari
svelando a noi il tuo amore.
Ormai levato su altre terre
città diverse ridesta il sole
eterno amore fedele all'uomo
ridona gioia ad ogni volto.
Tu che sei luce e hai vinto il male
per sempre vivo Gesù risorto
combatti tu la nostra lotta
difendi noi dall'Avversario.
A te Creatore e nostro Padre
a te Vivente insieme a lui
a te Sorgente d'amore e vita
la nostra lode in ogni tempo.
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Nel primo chiarore del giorno,
vestite di luce e silenzio,
le cose si destan dal buio,
com'era al principio del mondo.
E noi che di notte vegliamo,
attenti alla fede del mondo,
protesi al ritorno di Cristo,
or verso la luce guardiamo.
O Cristo splendore del Padre,
vivissima luce divina,
in te ci vestiam di speranza,
viviamo di gioia e d'amore.
Al Padre cantiamo la lode,
al Figlio che è luce da luce
e gloria allo Spirito Santo,
che è fonte eterna di vita.
O Cristo, che piangesti
per la morte di Lazzaro
e vivo lo rendesti
a Marta e a Maria.
Tu implorasti il perdono
per i tuoi uccisori,
e al ladrone pentito
promettesti il tuo regno.
Tu che in croce affidasti
7
a Giovanni la Madre,
fa' che ella ci assista
nell'ora della more.
Concedi, o buon pastore,
ai fratelli defunti
di vedere il tuo volto
nella gloria dei cieli.
A te sia gloria, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
O Cristo, Verbo del Padre,
re glorioso fra gli angeli,
luce e salvezza del mondo,
in te crediamo.
Cibo e bevanda di vita,
balsamo, veste, dimora,
forza, rifugio, conforto,
in te speriamo.
Illumina col tuo Spirito
l'oscura notte del male,
orienta il nostro cammino
incontro al Padre.
8
O Trinità infinita,
cantiamo la tua gloria in questo vespro,
perché nel Cristo tu ci hai resi figli
e i nostri cuori sono tua dimora.
Eterno senza tempo,
sorgente della vita che non muore,
a te la creazione fa ritorno,
nell'incessante flusso dell'Amore.
Noi ti cantiamo, immenso,
in questo breve sabato del tempo,
che annuncia il grande giorno senza sera,
in cui vedremo te, vivente Luce.
A te la nostra lode,
o Trinità dolcissima e beata,
che sempre sgorghi e sempre rifluisci,
nel quieto mare del tuo stesso Amore.
Sapremo scoprire, o Signore,
che tu sei presente fra noi?
Sapremo vedere l'amore
nei doni che vengono da te?
Chi può trasformare in un canto
i pesi portati nel cuore?
Tu solo il Vivente e il Santo
che fai rifiorire il dolore.
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I gemiti e i pianti segreti
dal cuore risalgono al cielo
con grida di santi e profeti
diventano il cantico nuovo.
L'Agnello da sempre immolato
le lacrime asciuga dagli occhi
col vino che in croce ha pigiato
ci riempie la coppa di nozze.
O unico Amante dell'uomo
o unico Amato in eterno
o unico Amore fedele
ricevi la gloria per sempre.
Sei tu beata, o Vergine Maria,
che in obbedienza accogli la parola
attesa con speranza dai profeti
riscatto delle lacrime di Eva.
Sei tu beata, o arca del Signore,
il tuo passaggio è fonte di esultanza
in te la grazia tutta si raccoglie
per dilatarsi ai limiti del mondo.
Sei tu beata o Madre dei credenti
ricolma dello Spirito di vita
di te la creazione si rallegra
lodando chi in te compie meraviglie.
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Ritorna il Signore risorto
nei cieli dimora altissima:
dal Padre splendente mistero
effonde a noi lo Spirito.
Si compie il numero arcano
dei giorni che Dio ha segnato:
un vento e un fragore gagliardo
la terra attonita scuote.
Dall’alto la vita divina,
un mare ardente di luce,
è fuoco d’amore che scende
i infiamma i discepoli oranti.
Esultano i cuori di gioia
al soffio del santo Paraclito,
e scioglie la bocca un canto
a Dio che compie prodigi.
Un animo ottuso e incredulo
ignora il santo mistero:
gli apostoli pieni di Spirito
accusa di stolta ebbrezza.
L’annuncio potente e gioioso
con segni corrobora Pietro;
così del profeta si avvera
l’antica ispirata promessa.
Sia gloria al Signore risorto,
sia gloria al Padre creatore,
sia gloria allo Spirito Santo
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nel tempo e nei secoli eterni.
L'aurora risplende di luce,
il cielo si veste di canti,
la terra inneggia gioiosa
a Cristo risorto dai morti.
La Vita ha distrutto la morte,
l'Amore ha lavato il peccato;
e Cristo, splendore di gloria,
illumina il nostro mattino.
La notte è ormai tutta trascorsa
nel nuovo fulgore del giorno;
con l'anima piena di gioia,
in Lui ci scopriamo fratelli.
A noi, come già a Maddalena,
il Cristo risorto si sveli;
c'incontri e ci chiami per nome
Colui ch'era morto ed è vivo.
Ritorni sul nostro cammino
e la Sua Parola c'infiammi:
di nuovo, nel Pane spezzato,
vedremo il Suo volto risorto.
Al nostro raduno concorde
un Ospite nuovo s'aggiunga:
confermi la debole fede
mostrando le piaghe gloriose.
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In questa letizia pasquale,
rifatti di nuovo innocenti,
a Cristo cantiamo la lode,
al Padre e allo Spirito Santo.
O Trinità infinita,
cantiamo la tua gloria in questo vespro,
perché nel Cristo tu ci hai resi figli
e i nostri cuori sono tua dimora.
Eterno, senza tempo,
sorgente della vita che non muore,
a te la creazione fa ritorno
nell'incessante flusso dell'amore.
Noi ti cantiamo, o Immenso,
in questo breve sabato del tempo,
che annuncia il grande giorno senza sera,
in cui vedremo te, vivente luce.
A te la nostra lode,
o trinità dolcissima e beata,
che sempre sgorghi e sempre rifluisci
nel quieto mare del tuo stesso amore.
13
Nel primo chiarore del giorno,
vestite di luce e silenzio,
le cose si destano dal buio,
com'era al principio del mondo.
E noi che di notte vegliammo,
attenti alla fede del mondo,
protesi al ritorno di Cristo,
or verso la luce guardiamo.
O Cristo, splendore del Padre,
vivissima luce divina,
in te ci vestiam di speranza,
viviamo di gioia e d'amore.
Al Padre cantiamo la lode,
al Figlio che è luce da luce;
e gloria allo Spirito Santo,
che regna nei secoli.
Nati dalla Luce, figli del Giorno,
andiamo verso il Signore del mattino.
Il suo chiarore dissipa le ombre
e riempie il nostro cuore di letizia.
Il nostro Dio, Padre della vita,
tolga l'oscurità dai nostri occhi,
e ci riveli, infine, quale gloria
ci dona nel suo Figlio Unigenito.
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E' il cantico d'amore e d'allegrezza,
che nel seno del Padre è cominciato;
e, all'entrar nel mondo, Gesù Cristo
innalza a nome d'ogni creatura.
E per noi questo canto si trasformi
nella Luce che illumina il creato,
e nell'Acqua che genera alla vita,
nel Pane che dona nuova forza.
Onore e gloria a Dio, Padre per sempre,
per mezzo di Suo Figlio, Gesù Cristo;
e allo Spirito, dono di luce,
che vive per i secoli dei secoli.
Del giorno è giunto il vespero e calano le tenebre,
dei tuoi favori memori, a te sciogliamo un cantico.
i nostri cuori esultino, le nostre voci cantino;
adori, in puro anelito, la nostra mente sobria.
Quando le ombre scendono
la lunga notte a cingere,
sorga la fede limpida a vincere le tenebre.
Che l'anima sia vigile, le colpe si disperdano;
la fede pura e vivida dei sogni il fuoco temperi.
Dal tentator ci libera che tende a noi l'insidia;
i nostri cuori trepidi nel sonno in te riposino.
Preghiamo il Figlio unico,
il Padre e il Santo Spirito:
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o Trinità, tu vigila sui figli che in te sperano.
O Creatore altissimo, che l'universo domini,
nel giorno luce prodighi, a notte un sonno placi-
do.
Le forze tu ritempraci, per la fatica deboli;
sollievo dona all'animo, che nel dolore si macera.
Verbo, splendente immagine della patema gloria,
luce da luce, fulgido giorno che il giorno illumini.
O sole vero, donaci chiarezza indefettibile,
nel cuore a noi riverbera il raggio dello Spirito.
E al Padre alziamo suppliche, Padre d'eterna gloria
e d'efficace grazia: lungi le colpe releghi.
Ispiri azioni eroiche, freni l'ardir di Satana;
i casi tristi agevoli, d'agir doni la grazia.
Al bene guidi l'anima nel corpo casto e docile;
renda la fede fervida e da doppiezza libera.
Cristo sia cibo all'anima, la fede ognor ci abbeveri:
lieti gustiamo la sobria ebbrezza dello Spirito.
Il giorno scorra limpido: pura qual alba l'anima,
la fede qual meriggio, nel cuor non sia crepuscolo.
L'aurora il corso genera,
dal Padre il Verbo sfolgora;
nel Padre è tutto il Figlio,
nel Verbo il Padre inabita.
Al Padre si dia gloria e al Figlio, l'Unigenito,
col Paraclito Spirito nei secoli dei secoli. Amen.
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Prima che sorga l'alba,
vegliamo nell'attesa:
tace il creato e canta
nel silenzio il mistero.
Il nostro sguardo cerca
un Volto, nella notte:
dal cuore a Dio s'innalza
più puro il desiderio.
E mentre, lieve, l'ombra
cede al chiarore nascente,
fiorisce la speranza
del Giorno che non muore.
Presto l'aurora in cielo
ci inonderà di luce;
la tua misericordia;
o Padre, ci dia vita.
E questo nuovo giorno,
che l'alba per noi schiude,
dilati in tutto il mondo
il regno del tuo Figlio.
A te, o Padre santo,
all'unico tuo Verbo,
all'infinito Amore,
sia lode in ogni tempo.
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Signore, trino ed unico,
con la tua luce fulgida,
mentre le ombre scendono,
le nostre menti illumina.
Le stelle in cielo annunciano
che il giorno è giunto al vespero.
Il Cristo splende e libera
dal male tutti gli uomini.
Pieni di Santo Spirito,
i cuori allora esultano
e, nell'amor, rinascono
a vita, per tua grazia.
Le nostre voci esprimono
in dolce e lieto cantico,
riconoscenza e giubilo,
per i doni tuoi mirabili.
A Te, Gesù, sia gloria,
splendore nelle tenebre,
al Padre e al Paraclito,
per infiniti secoli.
Eterno creatore del mondo,
la notte col giorno tu alterni,
e all'uomo tu doni riposo,
nel lento mutare dei tempi.
È quasi trascorsa la notte,
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avvolge il silenzio le cose:
ci alziamo a cantar le tue lodi,
solerti, in preghiera vegliamo.
Son queste le ore più grevi:
chi soffre ritrovi speranza,
si mondi ogni male, ogni colpa,
la luce ci faccia più puri.
L'attesa ci trovi fratelli,
uniti e redenti da Cristo
più forti ci renda la fede
e canti nel cuor la speranza.
Al Padre cantiamo la lode,
al Figlio, che è Luce da Luce,
e lode allo Spirito Santo,
che è fonte eterna di vita.
Tu, nuda radice divelta
dall'arido suolo riarso,
ci mostri il tuo volto sconvolto
dal lungo patir per amore.
Tu solo, Santo che soffri,
ti carichi il nostro dolore
e fai che in te ora divenga
fecondo per sempre di gloria.
Dal cuore di pietra dell'uomo
sgorghi una fonte di pianto:
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ne lavi le colpe segrete,
lo renda capace d'amore.
O Cristo, fratello che soffri,
accogli la lode perenne
di chi in te ora può dire
"Padre" al Santo dei Santi.
O Cristo, splendore divino,
tu avvolgi con doni di luce
il mondo che a vita si desta,
levandolo al Padre in offerta.
La grazia di questo mattino
trasformi la terra in altare:
e l'opera tutta dell'uomo
diventi oblazione di lode.
Tra poco saremo saziati
dal tuo sacramento vitale,
che fonde le nostre esistenze
nel mistico Corpo, tua Chiesa.
Davanti al tuo volto di luce,
dirigi il fluire del tempo;
e al giorno che è senza tramonto
conduci il tuo popolo, o Cristo.
A te, Luce vera del mondo,
al Padre, sorgente di Luce,
al Fuoco, che è luce d'Amore,
in questo mattino sia gloria..
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Fu luce la prima Parola,
artefice sommo e sublime,
e fu con la luce il creato,
inizio ebbe il corso del tempo.
Ai primi bagliori dell'alba
risponde il chiarore del vespro;
e il cielo, che tingi di fuoco,
proclama la grande tua gloria.
Anelito nuovo alla vita
inturgida tutte le cose;
si ergono in cerca del sole
e poi si riposano in pace.
La pace più vera per noi
è solo nel Cristo, tuo Figlio,
che in alto levato da terra
attira a sé tutte le cose.
Eterno pastore dell'uomo,
Ei guida i suoi passi, sicuro,
nel buio che incombe sul mondo,
ai pascoli veri di vita.
Con canti sinceri, inni nuovi,
per sempre sia gloria a te, Padre,
al Figlio che tu ci hai donato
e gloria allo Spirito Santo.
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Di luce mattutina sorger nuovo,
in questo giorno che non ha l'uguale,
è il nascer tuo nell'umana carne,
o immagine tersissima del Padre.
La terra s'apre in umile accoglienza,
dai cieli stilla sul mondo dolcezza:
tu sei il Verbo che era in principio,
sei l'uomo-Dio, la Luce, la Vita.
Il tempo dell'attesa è ormai compiuto:
vergine pura ha generato il Figlio,
ed ora avvolge, povera, silente,
un bimbo, in pochi panni, in un presepe.
Ai poveri pastori sconosciuti
l'annuncio è stato dato nella notte:
vengono a te, si prostrano adoranti;
verranno a te le genti di lontano.
E anche noi redenti dal tuo sangue,
chiamati all'unità da tutto il mondo,
con grande gaudio a te cantiamo lodi,
o Emmanuele, principe di pace.
Presente in mezzo a noi è ora il Figlio
e fa da ponte fra il tempo e l'eterno.
Per lui sia gloria al Padre dei cieli,
nel Santo Spirito, fonte di vita.
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Sempre cantiamo al rifiorir del giorno,
onnipotente Dio, le tue lodi:
sei fonte di bontà, tu, sommo bene,
e misericordioso nel perdono.
Con cuore aperto e colmo di fiducia,
dinanzi a te, Signore, ci prostriamo:
allora l'umiltà diviene luce,
la via alla Verità a noi dischiude.
Nel nostro nulla solo in te speriamo,
in te la vita è nella sua pienezza:
la doni a noi per sempre nel tuo Figlio,
che nel suo grande amore s'è immolato.
Rifioriranno in lui tutte le cose,
nel giorno della luce e della gloria;
verrà quel giorno, lo celebreremo,
un canto nuovo allora canteremo.
O Trinità, nel gaudio ti adoriamo;
o Luce indefettibile ed eterna,
con il perdono dona nuova vita
e canteremo sempre le tue lodi.
O notte più luminosa del sole,
o notte più fulgente della luce,
notte pasquale tanto a lungo attesa,
notte nuziale tra la Chiesa ed il Cristo.
Tu spogli l'avversario già sconfitto,
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infrangi le catene della morte,
rigeneri nel fonte nuove vite,
erompe in te il mistero dell'Amore.
La Luce, che in te dissipa le tenebre,
l'origine dei secoli precede;
e dona trasparenza ad ogni cosa,
in sé rinnova tutto l'universo.
La nostra Pasqua, Cristo, s'è immolato
e dal suo Corpo, vero paradiso,
è scaturito il fiume della Vita,
che il mondo intero lava dalla colpa.
Or l'uomo, riscattato dal peccato,
un canto nuovo canta al suo Signore;
ed alla mensa accede dell'Agnello,
cinte le vesti, pronto per il cielo.
Raggiante fra tenebre dense,
viene tra noi Gesù, la luce vera;
cammineranno le genti al suo fulgore,
a lui si volgeranno con amore.
La via prepariamo per lui,
esulteremo innanzi al nostro Dio,
che viene a noi qual fonte di salvezza,
che viene a noi con equità ed amore.
Ai poveri porta l'annunzio:
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saranno i primi nel regno dei cieli;
saranno chiamati popolo di Dio,
farà con loro un'alleanza eterna.
Venuto a redimere l'uomo,
l'attira a sé con umiltà e mitezza;
la fedeltà e la grazia manifesta,
presente in mezzo a noi sarà per sempre.
Un giorno avrà fine l'attesa:
saranno cieli nuovi e terra nuova!
Dice il Signore: " Ecco vengo presto! "
Dice la sposa: " Sì, vieni, Signore! ".
Per te solo è chiara la notte
e le tenebre sono come luce,
generato dal seno del Padre
nell'eterno splendore dei cieli.
O Parola possente di Dio,
tuo è il tempo, riempi ogni spazio,
per te il mondo è stato creato,
tu sei l'alfa e l'oméga di tutto.
Ineffabile grande mistero!
Canti il cielo ed esulti la terra:
oggi nasci da vergine intatta,
rivestito di carne mortale.
Come un povero vieni tra noi
ed il regno dei cieli ci annunci;
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doni al mondo la vita di Dio,
ci redimi col prezzo del sangue.
Benedetta per sempre la terra!
Qual rugiada disceso è il perdono,
nuovo amore si effonde su noi:
adoriamo in silenzio il mistero!
Per il Figlio che tu ci hai donato
nello Spirito, fonte di vita,
a te, Padre, sia gloria nei cieli,
e sia pace agli uomini in terra.
Liberati dal giogo del male,
battezzati nell'acqua profonda,
noi giungiamo alla terra di prova,
dove i cuori saranno resi puri.
Dal paese d'Egitto ci hai tratti
e cammini con noi nel deserto,
per condurci alla santa montagna
sulla quale s'innalza la Croce.
Tu sei l'acqua che sgorga dal sasso,
sei la manna che sazia la fame,
sei la nube che guida il cammino
e sei legge che illumina i cuori.
Su te, roccia che t'alzi fra noi,
troveremo difesa ed appoggio;
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e berremo alla fonte di vita,
che ci lava dai nostri peccati.
Tu ci guidi nell'Esodo nuovo,
alla gioia profonda di Pasqua:
dalla morte passando alla vita,
giungeremo alla terra promessa.
Dal sangue dell'Agnello riscattati,
purificati in lui le nostre vesti,
salvati e resi nuovi dall'Amore,
a te, Cristo Signor, diciamo lode.
Con te, siamo saliti sulla Croce,
con te, nella tua morte, battezzati;
in te noi siamo, Cristo, ormai risorti
e in seno al Padre ritroviamo vita.
O Cristo, è la tua vita immensa fonte
di gioia che zampilla eternamente:
splendore senza fine, in te s'immerge
l'umana piccolezza dei redenti.
Il nostro giorno scorre declinando:
resta con noi, Signore, in questa sera,
e la certezza della nostra fede
illumini la notte che s'avanza.
Fa’ che la nostra morte sia assorbita
dalla luce gloriosa della Pasqua;
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e, morti ormai della tua stessa morte,
viviamo in te, che sei la nostra vita.
O Padre di bontà, te lo chiediamo
per mezzo di tuo Figlio, ch'è risorto,
e per l'Amore eterno che ci guida
verso la dolce luce del tuo volto.
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