Nuove tecnologie e nuovi servizi nelle biblioteche per ragazzi
AIB SardegnaCagliari, 7-8 Ottobre 2008 - Sassari 9-10 Ottobre 2008
Valeria Baudo
Programma del corso
La net-generation: caratteristiche e modelli di comportamento
I bisogni informativi e le modalità di ricerca di informazioni: biblioteche vs Google?
L’opac per ragazzi Il reference Design e usabilità del sito Web della biblioteca Il gaming La biblioteca per ragazzi 2.0: strumenti a
disposizione e possibili applicazioni Discussione
La Net generation
Una generazione che sfugge a ogni definizione (http://en.wikipedia.org/wiki/Millennials)
Nativi digitali-migranti digitali
A digital native is a person who has grown up with digital technology such as computers, the Internet, mobile phones and MP3. A digital immigrant is an individual who grew up without digital technology and adopted it later. […]
Marc Prensky claims to have coined the term digital native, as it pertains to a new breed of student entering educational establishments. […] Prensky refers to accents employed by digital immigrants, such as printing documents rather than commenting on screen or printing out emails to save in hard copy form. Digital immigrants are said to have a "thick accent" when operating in the digital world in distinctly pre-digital ways, when, for instance, he might "dial" someone on the telephone to ask if his e-mail was received.
Fonte: WikipediaPer approfondire: <http://www.digitalnative.org>
Una babele di definizioni
Generation Y Digital Generation Boomlets Net Generation Netizens Gaming Generation Facebook generation
Millennials Next generation Internet Generation Digital generation XBoxGeneration iPod generation Google Generation
Ma alcuni elementi comuni
MultitaskingAlways onVisiviPropensi al lavoro di gruppoApprendono col learning by doing, come
nei videogiochi
(1) Abram S, Luther J. , Born with the chip, «Libr.J.» , 129 (2004), 8, pp.34-37.
(2) http://www.deloitte.com/dtt/cda/doc/content/us_consulting_millennialfactsheet_080606.pdf
Cresciuti immersi nelle tecnologie
Naturalmente “smanettoni”
Sempre connessi (Always on)
Animali sociali
E ancora:
Nel rapporto con la tecnologia…
Non conoscono un mondo senza computer
L’anzianità non coincide con la saggezza
L’informazione è a portata di click
Il mondo è a portata di click
Nei rapporti di lavoro:
Lavorano bene in gruppo
Sono naturalmente collaborativi e pensatori innovativi (gaming?)
Amano le sfide Hanno una grande
capacità di adattamento Sono a loro agio con i
cambiamenti rapidi
È una tendenza ineluttabile?
Anche in Italia è così?
Guardare un film in televisione, ascoltare una canzone da un HI-FI, consultare un libro in una biblioteca: gesti apparentemente consolidati e di routine sino a poco tempo fa. La realtà di oggi invece è radicalmente diversa: lo sviluppo delle nuove tecnologie digitali hanno infatti consentito, tanto alle nuove generazioni quanto a quelle di età più adulta, di reperire informazioni di ogni tipo attraverso strumenti digitali differenti e soprattutto, di poterlo fare in qualsiasi luogo ci si trovi e in qualunque momento della giornata. E’ cambiato quindi per il consumatore non solo il modo di accedere ai contenuti culturali e di intrattenimento, ma anche l’utilizzo che viene fatto di questi contenuti: sempre più spesso si attivano forum, chat, instant messaging per comunicare; aumentano gli accessi ai social network per condividere immagini, esperienze, pensieri; si utilizzano sempre più tecnologie mobili di nuova generazione.
http://www.osservatoriocontenutidigitali.it/ (settembre 2008)
Riflettendo: (attività di gruppo)
Quali sono le caratteristiche dei nostri utenti di biblioteca così come osserviamo nella nostra pratica quotidiana di lavoro?
Come sono cambiate le loro domande e il loro modo di interagire con noi?
Creiamo una definizione del net-gener italiano
I nostri problemi:
Siamo davvero così?
I rischi che corriamo:
Qualcosa è cambiato:
E il ruolo delle biblioteche?
Come cambia il ruolo delle biblioteche?Saranno ancora le biblioteche come oggi
le conosciamo, cambieranno nome e forma?
Hanno ancora importanza e rilevanza nella vita dei giovani?
Momento di bibliocreatività:
Per migliorare il rapporto coi net-geners cosa possiamo cambiare riguardo agli:
Spazi fisiciSpazi virtualiServizi (opac, reference, prestito)
[…]
Cosa si è inceppato
Ragazzi
Bisogni informativi
Google Biblioteche
Comunicazione
Google Generation (mito o realtà?)
This is in distinction to previous generations that grew up and were educated before the widespread availability of the internet, and whose source of knowledge was through books and conventional libraries.
The distinct characteristics, in terms of habits and expectations, of such people are exerting a strong effect on the fields of academia, commerce, entertainment and libraries.
Fonte: Wikipedia Marzo 2007Per approfondire:Information behaviour of the researcher of the future, 11 January 2008
<http://www.jisc.ac.uk/media/documents/programmes/reppres/gg_final_keynote_11012008.pdf>
La Google generation
Da: Information behaviour of the researcher of the future
I bisogni informativi
1. Riconosciuti come tali (imposti o meno)2. Latenti
Le biblioteche sanno rispondere? Rispondono nel modo giusto? Abbiamo ancora qualcosa da insegnare?
Information literacy (ma parlare con il loro linguaggio e stare dove gli
utenti stanno)
Strategie di ricerca di informazione
Preferiscono il Web, ma lo sanno usare?Browsing (tendenza a esplorazione) No parole chiave e difficile astrazione
teoricaDal generale al particolare, dal macro al
microDigitano url a caso e ripetono strategie
precedenti
Google-like:
Ricercano con linguaggio naturaleNon usano booleaniNon costruiscono stringhe di ricercaAmano informazione visiva
Parliamo di OPAC
Tra mediazione e rappresentazione: il nostro biglietto da visita
L’OPAC: mediazione e rappresentazione
Aspetti da valutare:
1. Catalografico (metadati, dizionari controllati, espressioni di semanticità)
2. Interfaccia (design in base alle caratteristiche dell’utente, tipologia di ricerca)
Partire dall’utente:
Il pubblico non è omogeneo (0-18 anni?)
Le abilità sono profondamente diverse Serve a tutti un opac “per ragazzi”?
L’OPAC deve essere: Un facilitatore e non un deterrente Il nostro biglietto da visita
Da tenere presente:
1. Abilità funzionali Lettura, digitazione…2. Sintassi Booleani, linguaggio naturale,
stemming3. Conoscenza Sviluppo intellettivo e emotivo del
bambino
Come cercano sul catalogo?
Linguaggio naturaleNon usano logiche complesse di ricercaKeywords o browsing?Difficoltà nell’astrazionePunti di accesso differenti dagli adulti
Problemi tecnici
Abilità motorieDifficile il doppio click (tasto dx, sin)Difficile il trascinamentoIcone grandi (64 pixel, legge di Fitts)Leggono poco e a centro schermoMeglio touch screenDomande dinamiche con preview dei
risultati
Aspetti semantici
1. Come viene inserito il contenuto che si vuole rappresentare?
2. Chi sceglie i campi ricercabili?
Un Opac per bambini deve incoraggiare la lettura e favorire l’accesso al libro: non può essere muto
Alcuni limiti:
Mancano dizionari specifici e schemi di metadati
I punti di accesso sono decisi dagli adulti
Una via:
il design cooperativo
Opac ricco
Informazioni a testo pienoInformazioni in più formatiAbstract “parlante” Biografie autoreCopertina libroAnteprima del libro Personalizzazioni
Catalogo come trampolino
Il catalogo non è interessante se è solo una lista di cose che la biblioteca possiede, ma lo diventa se è una porta su materiali digitali (vs information overload)
“We must be willing to leave our comfort zone to envision the Opac as a “knowledge access system” whereby the catalog is both a finding and an access tool”
(Jane E Huges, Access, access, access!The new opac mantra, American
Libraries,2001)
Catalog Manifesto
1. The library catalog is not ours.
2. MARC records are not books.
3. Catalogs must speak the user’s language
4. The library catalog is ours.
Fonte: <http://schoolof.info/infomancy/?p=388>
Le fasi del catalogo:
1. Catalogo tradizionale (utente può solo interrogare)
2. Catalogo arricchito3. Opac avanzato o SOPAC: “opac
arricchito di particolari strumenti di socializzazione e di condivisione”
Marchitelli, Andrea, Tessa Piazzini. "OPAC, SOPAC e social networking: cataloghi di
biblioteca 2.0?" Biblioteche Oggi 36, n. 2 (Marzo 2008): 82-92.
http://sol.cib.unibo.it:8080/SebinaRagazzi/Opac?sysb=&action=opacBambini&subaction=lingue&locale=it_IT
Sebina Ragazzi
Emergono alcuni problemi:
Record bibliografico di arrivo è scarno e troppo ricco allo stesso tempo
Mancano dizionari comuni di metadata Ci si concentra troppo sulla graficaNon si coinvolgono i bambini
E come la mettiamo coi metadata?
1. Catalogatore2. Autore della risorsa3. Software specifico
Da dove trarli?1. Bambini2. Termini in Opac3. Siti web per bambini
Palla al bibliotecario:
Creiamo un prototipo low-tech del nostro opac ideale tenendo presente scopo e target (dichiararli) e inserendo le funzionalità che desiderate.
Non c’è limite alla bibliocreatività!!!
Spunti: Funzioni di ricerca:1. Base 2. Avanzata (es
linguaggio naturale, motore di ricerca esterno)
Opac medio ha 15 funzionalità
Spazi per inserire contenuti (es: disegnare, colorare)
Cosa dobbiamo fare:
Confronto con produttori di softwareGruppi di lavoro comuni e trasversaliStudio di buone praticheProgetti su cui investireRicevere i feedback degli utentiEssere trendsetter
Il reference
Reference
Si tratta di una transazione informativa
Può essere:
1. Tradizionale o in presenza
2. Virtuale, digitale o a distanza Sincrono (chat, VOIP…) Asincrono (mail, form on line…)
3. Individuale o di gruppo
I problemi specifici:
Difficoltà nell’esprimere il bisogno informativo (domande imposte o autogenerate)
Reference a treAiuto nei compitiRidotta mobilità: incrementare la
presenza on line
I 4 momenti:
1. Formulazione dell’oggetto di ricerca
2. Chiarimento obiettivi e motivazioni
3. Individuazione capacità individuali del bambino
4. Reperimento, comunicazione e valutazione dell’informazione
Competenze richieste al bibliotecario:
Approccio multitaskingAbilità comunicativeCapacità di ricercaCapacità di intervistare l’utenteFamiliarità col programma
Valutare il servizio:
Raccogliere dati quantitativi su:Numero richieste in rapporto alla
popolazioneRapporto richieste ricevute/soddisfatteRapporto richieste per scuola/interessi
personaliTempo impiegato nel servizio
Linee guida per il digital referencehttp://www.aib.it/aib/cen/ifla/srwdigref.htm
L'ideale sarebbe iniziare ad attivare una conversazione sincrona interattiva - detta in breve chat - appena il cliente entra nella coda di chat
Occorre rispondere alle query in chat nell'ordine in cui vengono ricevute. I bibliotecari che si occupano degli utenti in chat devono identificarsi
immediatamente all'inizio della conversazione. Tenere presente che ci sono altri utenti in attesa. (Ricerche in vari progetti relativi
alle chat hanno indicato che una sessione dura in media circa 15 minuti) Durante la ricerca, rassicurare periodicamente l'utente sul fatto che è ancora
collegato Memorizzare tra i "preferiti" le URL usate frequentemente […] Utilizzare ortografia, grammatica e lettere maiuscole in modo corretto, "lo stile di
conversazione in chat" è generalmente più colloquiale rispetto alla prosa scritta in maniera formale.
Se la sessione non si può chiudere in tempi ragionevoli e/o è presente un altro utente in coda, rendetevi disponibili ad inviare una risposta via e-mail fornendo una previsione dei tempi necessari, per es. "Continuerò a cercare una risposta e Le invierò un messaggio e-mail entro x ore o minuti"; "È sufficiente per iniziare?" "Posso inviarle una risposta via e-mail?"
Se è opportuno, lavorare con più di un utente alla volta, talvolta comunicando con il secondo utente (si consiglia di usare un altro browser). Per es. "Al momento sto lavorando con un altro utente. Ritornerò in questa sessione di chat il prima possibile. "Può attendere per cinque minuti?"
Alcune dritte: Chiarire bene qual è il bisogno informativo. […] Utilizzare la tecnica della "domanda aperta“. […] Porre delle domande per definire ulteriormente la richiesta. Suddividere le risposte lunghe in alcune sezioni (per es. 30 parole per ogni sezione). Ciò evita che ci siano
lunghe pause e l'utente può iniziare a leggere la risposta mentre voi la state completando. Ogni volta che è possibile, spiegare all'utente il processo di ricerca e descrivere quanto rintracciato. […] Se si intende verificare su fonti cartacee o si necessita di tempo per rispondere alla domanda, è consigliabile
comunicare all'utente quali sono le ulteriori fonti da consultare oppure che è possibile far seguito alla comunicazione tramite e-mail.
Utilizzare citazioni complete. Se una richiesta deve essere passata ad un altro bibliotecario, fornite all'utente informazioni dettagliate sulla
persona a cui rivolgersi, come contattarla e cosa chiedere. "Comportamento non corretto": Quando il comportamento dell'utente non è corretto (secondo le linee guida
dell'istituto) inviare uno script di avvertimento o terminare la chiamata. Coloro che ripetutamente hanno un comportamento scorretto devono essere segnalati.
Scrivere in maniera colloquiale. Quando opportuno, chiamare l'utente per nome e porre domande. Evitare risposte sì/no. Questo tipo di risposte può essere interpretato come freddo e non amichevole, così
come può accadere quando ci si incontra di persona. Spiegare la terminologia non chiara ed evitate l'uso eccessivo di espressioni gergali. Utilizzate una
terminologia comprensibile per l'utente.
Discussione su Dig-Ref:[DIG_REF] Instant Messaging Pocilies
Hello all,
My library is implementing an instant messaging service for the first time this fall. I was wondering if some of you would be willing to share your library's policies regarding instant messaging and also some tips and tricks on staff training on instant messaging if you have any. Some questions that have already arisen are:
*Whether or not to allow renewals via instant messenger.*How much usage to expect.*How to increase staff buy-in/best training practices.
Alcuni consigli:
Si ai rinnovi (anche se si possono fare da OPAC) Partenza soft Non preoccuparsi troppo di emoticons… Non rispondono subito:sono multitasking Dare un piano B se l’IM non ha successo Tanta pazienza Percentuali utilizzo: Our library serves a community of
76,000. We're getting 100-115 widget/qwidget questions a month (with the actual widget only on about 4 pages--other pages just have an "Ask" link). IMs from contact lists stay in the 20-40 range.
Un esempio: http://www.ahml.info/kids_world/default.asp
Design e usabilità del sito Web della biblioteca
Cosa contiene il sito della biblio:
Info sulla biblioteca (orari, servizi…) Info sulle attività e i servizi Raccolte di link e risorse utili (risorse
elettroniche per ragazzi?) Recensioni di libri, liste di libri e consigli di
lettura Cosa è lecito inserire e cosa no?(1) Hughes-Hassell S, Miller ET. , Public library websites for young
adults: meeting the needs of today's teens online, «Library and Information Science Research» , 25 (2003), 2, pp.143-156.
Nozioni di usabilità
Principio di age-appropriate content Equilibrio nella grafica Comfort zone (briciole di pane) Font medio-grandi e senza grazie Poco testo e al centro, ricco di link e
multimedia Giochi e svago Spazio per il prosumer Una via? Il design cooperativo
Una piccola griglia:
1. Cosa voglio trasmettere? Quali sono gli obiettivi del sito?
2. In che maniera lo posso fare? (Design)
3. Quale è il mio target? Il mio pubblico?
4. Perché lo sto facendo? Cosa voglio mettere in evidenza? Perché i ragazzi si rivolgono al sito della biblioteca?
http://www.bibliotecasalaborsa.it/ragazzi/
http://kids.nypl.org/
http://www.ahml.info/kids_world/default.asp
Il gaming
Alcune ragioni pro:
Fanno parte della nostra culturaHanno valore educativo e didatticoAiutano nell’apprendimentoInsegnano abilità utiliTraining realistico e efficaceAiutano a scegliere la priorità delle fonti
di informazionePromuovono la lettura
Situazione italiana:
I libri di Sofia e Sofia noir (Sistema Bibliotecario dei laghi) http://www.ilibridisofia.it/
Gr.u.p. (Biblioteca di Massa)
Per provare:
Introdurre i giochi come materiale (circolazione e fruizione in loco)
Evento di gaming (costo zero o meno)Rete con altre bibliotecheListe di videogiochi consigliati
[…]
Biblioteca 2.0
Web 2.0
Web 2.0 refers to a perceived second generation of web-based communities and hosted services — such as social-networking sites, wikis, and folksonomies — which aim to facilitate creativity, collaboration, and sharing between users.
The term gained currency following the first O'Reilly Media Web 2.0 conference in 2004
Fonte: Wikipedia.eng
The machine is use/ing us
Library 2.0 (Bonaria Biancu)
A vision of students today
Wiki
Pagina web il cui contenuto può essere editato da più persone (autorialità condivisa)
Uso in biblioteca:
1. Per la didattica (scuole)
2. Per la promozione della lettura (scrittura creativa)
3. Come strumento interno (protocollo)
Il podcasting
Risorsa audio o video che, scaricata su un dispositivo portatile, permette di fruirne in qualunque momento.
Uso in biblioteca:1. Per la promozione della lettura2. Virtual Library Tour3. Per la didattica (scuole)4. Reference (FAQ)
Social network di libri
E You Tube?
È solo un mezzo, l’importante è il contenuto: http://www.storytubes.info/
BLOG
Il blog in biblioteca
Due tipologie di blog di ambito LIS: Personali Istituzionali (di gruppi o biblioteche)
Blog: Contrazione di Web-log è molto più di un diario personale. Strumento di comunicazione e interazione tra biblioteca e utenti Strumenti di formazione, aggiornamento e condivisione professionale.
Parole chiave: Post: il singolo articolo che viene pubblicato Commento: lo spazio dove si realizza l’interazione Widget: è un elemento (tipicamente grafico) di una interfaccia utente di
un programma che facilita all'utente l'interazione con il programma stesso (Fonte: Wikipedia 18 settembre 2008)
Per iniziare:
http://www.yalibrarian.com/ http://www.library.uiuc.edu/blog/esslchildlit/ http://
www.lackawannachildrenslibrary.blogspot.com/
http://biblioragazzi.wordpress.com/ http://biblioragazziletture.wordpress.com/ http://nonbibliofili.splinder.com/ http://blog.mypage.it/
Esercitazione:
Dividersi in gruppiScegliere un blog (tra quelli proposti o di
vostra conoscenza)Analizzarlo Fare una breve presentazione dei punti
di forza e debolezza del blog
Dividersi in gruppiDiscutere del tipo di blog che si vuole
creare (personale, di biblioteca, di gruppo o associazione)
Basandosi sugli esempi visti nel corso creare una bozza di contenuti e di norme redazionali
Che forme avete scelto per comunicare e perché?
Palla al bibliotecario:
Registrarsi su http://wordpress.com/signup/
(Per attivare il blog occore verificare la mail, inserite un indirizzo cui avete accesso anche da questi pc)
Scegliere il templateIniziamo a bloggare!
Per rimanere aggiornati:
http://biblioteca20.ning.com/
Second Life et similia
Scuola 3D (http://www.scuola3d.eu/index.php)
Il programma per l’E-learning 23 things
23 piccoli esercizi per prendere confidenza con il 2.0
http://plcmcl2-things.blogspot.com/
In 9 settimane saprete tutto sul 2.0