CESTASOrganizzazione di cooperazione internazionale
Ente di formazione
Bilancio sociale
EDIZIONE
2012
Bilancio sociale CESTAS - Edizione 2012
Progetto editoriale/Carla Abbattista, Uber AlbertiCoordinamento di redazione/Carla Abbattista e Manfredi Liparoti AGENDA www.agendanet.itGrafica/Cristina Graziani, www.crigraphics.itFoto/Archivio fotografico CESTAS/pag 18 Istock photosStampa/Tipografia SATE S.r.l., Ferrara/Luglio 2012
Si ringraziano tutti i collaboratori CESTAS in Italia e nel mondo che hanno contribuito all’aggiornamento del Bilancio sociale edizione 2012. Un benvenuto anche alla piccola Agata.
Scaricabile dal sito www.cestas.org
Bilancio sociale CESTAS
edizione 2012
2
Il nostro ruolo al tempo della crisiCoerenza politica
Capacità specializzataCollaborazione pianificata
Le tre “C”, che da anni abbiamo individuato e se-guiamo come prospettiva politica e organizzativa nel nostro Bilancio sociale, sono i principi guida per l’arti-colazione delle nostre attività e rappresentano i punti di riferimento per il racconto dell’azione associativa che presentiamo con il nostro ottavo Bilancio sociale consecutivo, quello dell’edizione 20121.
I numeri di questo bilancio sono: 365 giorni - 23 Paesi - 40 progetti
1500 professionisti formati - 20 interventi sanitari
Le attività sanitarie e quelle formative sono protago-niste della nostra attività istituzionale. Nel 2011 sono stati promossi 21 progetti di formazione in collabora-zione con oltre 35 Università italiane e straniere. Inoltre, grazie alle nostre attività di cooperazione sanitaria, 50 ospedali e 8 Ministeri della Salute offrono servizi sanita-ri ad oltre 500.000 beneficiari.
Nel ricordare le principali attività del 2011, è doveroso segnalare l’aumentato investimento nella comunica-zione e inserimento di una agenzia specializzata nella gestione degli strumenti comunicativi esterni, paralle-lamente il rinnovato accordo con i Ministeri della Salu-te della regione Andina e la rappresentanza tecnica locale del nostro Ministero degli Esteri ci ha permesso di offrire la nostra Assistenza Tecnica nello svolgimento del programma d’integrazione sanitaria regionale.Il Libano con il programma di rafforzamento della par-tecipazione femminile al mondo del lavoro in ambito sanitario è un’altra azione importante di menzionare. Il rinnovamento degli organi collegiali iniziato nel 2011 e concluso nella scorsa assemblea completa il pro-cesso d’internazionalizzazione della nostra organiz-zazione. Per ultimo, ma non per importanza l’allarga-mento della collaborazione scientifica con università
europee, latinoamericane, del mediterraneo e afri-cane è il risultato più qualitativo dell’anno. L’accordo con Unibo Facoltà di Medicina, Università Emuni che raccoglie oltre 100 università del mediterraneo sono esempi da ricordare tra gli altri.
In uno dei nostri rapporti pubblicati nel 2011, intitolato “La salute globale al tempo della crisi”, dichiaravamo che un bambino nato in un Paese con bassi indici di sviluppo umano e con un reddito procapite altrettan-to basso, ha 13 volte più probabilità di morire entro i cinque anni rispetto ad un suo coetaneo nato in un Paese con indici elevati degli stessi indicatori. Denun-ciavamo che, per effetto della crisi economica, le ricadute negative sulla forbice sanitaria tra il nord e sud si vedranno accresciute. Probabilmente, dovre-mo anche continuare a denunciare che il 10% bam-bini dell’Africa sub-sahariana non riesce a compiere il quinto anno di età.
A tre anni dal termine fissato per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del millennio (Mdg), per il CESTAS è obbligatorio far diventare realtà il diritto universale alla salute e superare la macabra statistica della mor-talità materno-infantile.
1 Bilancio riguardante l’esercizio 2011
3
Questo risultato è intrinsecamente legato all’efficacia degli aiuti mentre, in questo momento di massima cri-si economica per il nostro Paese e per l’Unione Euro-pea, i donatori hanno lasciato che i finanziamenti per la cooperazione internazionale subissero un significa-tivo decremento. Se si guarda alle prime cinque eco-nomie europee, solo il Regno Unito è ancora in linea rispetto ai target prefissati. L’Italia si è accomodata vergognosamente all’ultimo posto. Di conseguenza, le risorse disponibili per l’aiuto pubblico allo sviluppo rimangono al di sotto dei livelli ritenuti necessari per il raggiungimento degli Mdg.
L’impatto degli aiuti potrebbe essere molto più incisi-vo se la loro gestione fosse orientata ai risultati.Individuare il reale collegamento fra i flussi degli aiuti e il tangibile e visibile miglioramento nelle vite e nei diritti delle persone più povere è un’esperienza frustrante. La gestione degli aiuti orientata al risultato viene spes-so erroneamente interpretata come un finanziamento basato sui risultati, anziché come uno strumento per affrontare i problemi dal punto di vista dei beneficiari.L’aiuto che raggiunge effettivamente gli strati più po-veri della popolazione è minimo e i risultati non sono collegati agli Mdg. Anche il sostegno al bilancio ge-nerale dello stato (gBs) dei Paesi più poveri, da par-te della Comunità Europea e di sempre più donatori, non è stato efficace nel determinare adeguati pro-gressi almeno in ambito sanitario.I donatori europei devono con urgenza rivedere le loro politiche di finanziamento degli APS (Aiuti per lo sviluppo) alla luce degli impegni assunti a livello inter-nazionale. Secondo CESTAS dovrebbero, in partico-lare, prendere le misure necessarie affinché i flussi di aiuti generino vantaggi visibili e tangibili attraverso tre passaggi concreti:
1. Il miglioramento del coordinamento negli aiuti me-diante l’adozione di un appropriato mix di forme di finanziamento commisurate alle esigenze del Paese ricevente, ai contesti locali e in linea con le politiche locali;
2. Il supporto diretto al rafforzamento della società civi-le specializzata per consentirle di partecipare in modo significativo alla pianificazione e all’attuazio-ne dei programmi nazionali e delle politiche a essi collegate;
3. La garanzia che la gestione orientata ai risultati sia allineata con l’impegno del Paese destinatario per obiettivi a lungo termine, compreso il rafforzamento delle capacità delle risorse umane.
L’appropriazione sociale della conoscenza rimane il punto di partenza e d’arrivo per la strategia d’inter-vento di CESTAS: per promuoverla continuiamo ad investire nelle nostre tre C:- Coerenza politica- Capacità specializzata- Collaborazione pianificata
Nel condividere con voi il nostro lavoro, voglio ringra-ziare la curatrice del Bilancio sociale, la dottoressa Carla Abbattista e il dottor Manfredi Liparoti della no-stra agenzia di comunicazione Agenda e la loro col-laboratrice, Cristina Graziani che ha curato la grafica, per il rigore metodologico e la qualità informativa ela-borata nei tre capitoli che seguono.Oltre ai capitoli dedicati alla Formazione e alla Coo-perazione, quest’anno al centro del nostro racconto c’è il protagonismo della cronaca delle azioni realiz-zate e comunicate alle nostre comunità non solo vir-tuali di aderenti e simpatizzanti. L’uso dei mezzi di co-municazione e dei social network legati alla rete sono ormai una realtà consolidata all’interno della cultura organizzativa di CESTAS.
Uber A. AlbertiPresidente CESTAS
4
Nota metodologicaIl Bilancio sociale, giunto alla ottava edizione, è il ri-sultato di un processo continuo di riflessione e analisi dell’associazione sul proprio lavoro e sui risultati che questo produce.
È un percorso volto al proprio miglioramento e rap-presenta lo strumento principale di comunicazione, trasparenza e rendicontazione sociale verso tutti gli attori con cui l’associazione collabora. Il documento segue una logica trasversale per lo svi-luppo dei contenuti basata su settori tematici e tipolo-gie di intervento, secondo una distribuzione territoriale dei progetti.
Questo Bilancio sociale prende in esame l’anno solare 2011 (1 gennaio - 31 dicembre 2011) e, al fine di forni-re al lettore una visione più ampia del percorso storico dell’associazione, talvolta fa riferimento, in un’ottica comparativa, ad alcuni dati significativi degli esercizi degli anni precedenti. Quest’anno è stata inserita un’ampia sezione dedi-cata alla comunicazione, considerata da CESTAS un importante indice di trasparenza e un modo per dare conto ai vari stakeholder delle attività svolte.
Il Bilancio sociale è stato stampato nel mese di luglio 2012 in 300 copie, su carta riciclata certificata.Le copie della pubblicazione sono state inviate ai principali stakeholder dell’associazione, alle sedi de-centrate CESTAS nel mondo e verranno distribuite in occasione dei diversi eventi organizzati durante il se-condo semestre del 2012. Il Bilancio sociale, insieme al bilancio d’esercizio e alla nota integrativa, è disponibile sul sito www.cestas.org. Viene inoltre diffuso attraverso la newsletter CESTAS inviata a più di 4.000 contatti.
I riferimenti metodologici che hanno guidato la re-dazione di questa edizione del Bilancio sociale sono le “Linee guida per la redazione del Bilancio sociale delle organizzazioni non profit” realizzate dall’Agenzia per le Onlus in collaborazione con Altis2, che a loro volta seguono le “Linee guida per il reporting di so-stenibilità” elaborate nell’ottobre 2006 dalla Global Reporting Initiative (GRI3).
CESTAS in qualità di ong riconosciuta dal Ministero de-gli Affari Esteri è tenuta al rispetto della legge 49/1987.
Nel 2011 inoltre il CESTAS ha partecipato all’Oscar di Bilancio, premio organizzato dalla Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana) sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per valorizzare le orga-nizzazioni, profit e non profit, italiane che si segnalano per una comunicazione efficace e cristallina dei pro-pri rendiconti.La sola partecipazione testimonia la volontà di comu-nicare in maniera trasparente a partner, finanziatori e alla società civile in generale, le proprie attività, gli obiettivi raggiunti e l’utilizzo delle risorse umane, eco-nomiche e finanziarie.
2 Approvate dal Consiglio del 15 aprile 2011 con deliberazione n. 147 - Atto di Indirizzo ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. A) del D.P.C.M. 21 marzo 2001 n. 329
Indice
Il nostro ruolo al tempo della crisiNota metodologica
Chi siamoModello di governance
Risorse umane Mappa degli stakeholder
Comunicazione è trasparenzaFormazione
Mappa dei progetti di formazione Progetti di formazione 2011 - Italia
Cooperazione internazionale allo sviluppoMappa dei progetti di cooperazione internazionale,
advocacy, educazione alla cittadinanza mondiale Progetti in America Latina
Progetti in Africa Progetti nel Mediterraneo
Advocacy Educazione alla cittadinanza mondiale
Aspetti economici e finanziari Rendiconto gestionale 2011
Bilancio d’esercizioNota integrativa
Certificazione esternaPensando al futuro
ContattiCome sostenerci
5
2 4 61014171842444653
54566470737679838692
107110111112
Chi siamoNome: CESTAS (Centro di educazione sanitaria e tec-nologie appropriate sanitarie) è un’organizzazione non governativa e un ente di formazione accreditato3.
Nascita: 30 marzo 1979.
Residenza: Sede legale a Bologna.
Dove opera: Attivo in più di 23 Paesi del mondo tra Europa, America Latina, Africa e Mediterraneo.
Ruolo: È un’organizzazione senza fini di lucro, aparti-tica e contraria a qualsiasi forma di discriminazione, che ha lo scopo di promuovere l’appropriazione so-ciale della conoscenza, il diritto alla salute, l’imprendi-toria femminile e l’uguaglianza di genere, lo sviluppo partecipativo legato al buon governo e la salvaguar-dia dell’ambiente.
Vision: CESTAS si impegna per la creazione di un par-tenariato globale tra nord e sud del mondo, per la ri-duzione degli squilibri economici e sociali. Crede nella cooperazione internazionale allo sviluppo e nell’inve-stimento nelle capacità e conoscenze degli individui quale strumento per la creazione di ponti tra diversi gruppi e attori sociali, tra locale e globale, tra soggetti inclusi ed esclusi. CESTAS promuove lo sviluppo di una cultura di solidarietà e di equità tra i popoli.
Mission: CESTAS opera per la diffusione dei valori del-la solidarietà e per la difesa dei diritti dell’uomo, par-tendo dalla convinzione che lo sviluppo non derivi solamente dalla crescita economica ma, soprattutto, dall’empowerment delle risorse umane.CESTAS crede nella promozione di una solidarietà par-tecipata in grado di coinvolgere un numero sempre maggiore di attori sociali, al fine di innescare cambia-menti profondi nelle relazioni politiche ed economi-che tra nord e sud del mondo.
3 Statuto scaricabile dal sito www.cestas.org
Ambiti di intervento
CESTAS realizza progetti di cooperazione allo svilup-po e percorsi di alta formazione, oltre che campagne di educazione alla cittadinanza globale e attività di advocacy.
CESTAS promuove:
- Progetti di formazione e programmi di cooperazione internazionale allo sviluppo;
- Iniziative e percorsi di alta formazione professionale e di specializzazione in Italia e all’estero: master uni-versitari, corsi di alta formazione universitaria, corsi di specializzazione, summer e winter school;
- Campagne di educazione alla cittadinanza globa-le, attività di advocacy per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi sui temi dell’accesso universale alle cure sanitarie, dello sviluppo sostenibile e della pace;
- Studi e ricerche sui temi della salute, dell’imprendito-ria femminile, dell’uguaglianza di genere e della co-esione sociale, anche in collaborazione con centri di ricerca e Università;
- Network a livello nazionale e internazionale per ali-
mentare il dibattito sulle politiche di sviluppo dei po-poli, sul contrasto alla povertà e sulla difesa dei diritti umani;
- Innovazione, utilizzo e promozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) per la costruzione di senso sociale;
- Rapporti di collaborazione e cooperazione con Enti locali, Università, centri di ricerca, agenzie di svilup-po, Regioni e Ministeri per la realizzazione di azioni e progetti.
6
7
Accreditamenti e reti
CESTAS è una ong riconosciuta dal Ministero degli Af-fari Esteri4 ed è associazione di promozione sociale e per le attività di educazione allo sviluppo riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali5.
Altro importante risultato è il riconoscimento della per-sonalità giuridica del CESTAS da parte del Ministero degli Interni. Un provvedimento significativo per una ong, che rappresenta un’ulteriore garanzia di solidità finanziaria e gestionale.
È riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna come ente di formazione superiore, continua e permanente e dalla Regione Marche come ente per la formazione superiore e continua: due importanti riconoscimenti al valore e alla qualità di un’attività di formazione intesa come strumento per promuovere l’appropriazione so-ciale della conoscenza e il cambiamento.
CESTAS è tra i soci fondatori del Coonger (Coordina-mento delle ong dell’Emilia-Romagna) e del Cocis (Coordinamento delle organizzazioni non governati-ve per la cooperazione internazionale allo sviluppo). Inoltre fa parte dell’Associazione italiana delle ong e del Coordinamento delle ong nella Regione Marche.
È membro della Rete europea di Azione per la salute globale e degli Stati generali della cooperazione ita-liana. Nell’ottobre 2007, CESTAS ha promosso, insieme ad altre otto istituzioni latinoamericane, la costituzio-ne della Red internacional de investigación y forma-ción en salud perinatal (Retinsap).
Nel 2005 CESTAS ha aperto la Biblioteca Ecososte-nibile, accreditata come biblioteca pubblica. Nel 2006 ha creato, in collaborazione con la casa editri-ce “L’Orecchio di Van Gogh”, la collana editoriale “Maia - Studi di genere salute e sviluppo locale” gra-zie al Centro di documentazione sul genere e lo svi-luppo locale.
Dal 18 settembre 2009 CESTAS è socio aderente dell’Istituto italiano della donazione che ha conces-so all’associazione l’utilizzo del marchio “Donare con fiducia” che attesta la gestione trasparente dei fondi. CESTAS aderisce anche alla Carta della donazione, che rappresenta il primo codice etico italiano di auto-regolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi da parte delle organizzazioni non profit.
CESTAS è inoltre accreditato:- presso l’albo del Servizio civile nazionale dal 12 mag-
gio 2008;- come ente per la formazione continua (ECM) presso
il Ministero della Sanità da settembre 2005;- come associazione operante per la pace, i diritti
umani, la cooperazione e la solidarietà internaziona-le ai sensi della L.R. 9/2002 presso la Regione Marche dal 12 gennaio 2006;
- come associazione che svolge attività nel campo della lotta alle discriminazioni (Registro Unar)6;
- come membro del Tavolo della pace della Provincia di Bologna.
4 Attestato di idoneità del 12/10/1988Data di accreditamento 20/02/1987 con D.M. n. 1987/128/1906/1D
5 Riconoscimento del 24/10/20076 Nota di iscrizione n. 71 del 10/06/2005
8
Codice etico
Nel 2010 CESTAS ha creato il Comitato etico, che ha la missione di garantire e implementare la trasparenza dell’operato dell’associazione in Italia e nel mondo. Nello specifico il Comitato etico ha il compito di:1. diffondere la conoscenza e la comprensione del
Codice etico;2. garantire l’effettiva adesione ai principi contenuti
nel Codice etico da parte di collaboratori, membri del Consiglio di amministrazione e soci CESTAS;
3. raccogliere segnalazioni su eventuali violazioni al Codice, valutarne la fondatezza e sottoporle al Consiglio di amministrazione;
4. sottoporre al Consiglio di amministrazione le propo-ste di sanzione per intervenire rispetto ai comporta-menti ritenuti non conformi al Codice etico;
5. partecipare alla Assemblea dei soci per esprimere pareri consultivi sull’applicazione del Codice etico.
Il codice etico di CESTAS individua al suo interno l’elen-co dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’as-sociazione verso i diversi stakeholder. In questo modo l’associazione mira a sviluppare un rapporto fiduciario con gli stakeholder e con gli attori sociali con cui en-tra in contatto nello svolgimento delle proprie attività e che partecipano a diverso titolo alla realizzazione della propria mission.
Al Comitato etico spetta inoltre il compito di valutare l’effettiva e concreta esistenza di situazioni di conflitto di interesse su comunicazione del Consiglio di ammini-strazione, al fine di evitare che chiunque, internamen-te a CESTAS, possa trarre vantaggio o causare anche indirettamente discredito alla professionalità, all’indi-pendenza e alla trasparenza dell’associazione e delle attività da essa svolte. La funzione del Comitato etico è quindi centrale per l’efficacia del Codice etico in fase operativa.
Collaborazioni
CESTAS ha stipulato convenzioni di collaborazione con oltre 35 università italiane e internazionali, con le principali ASL territoriali emiliane e marchigiane, non-ché con l’Istituto Superiore di Sanità. Per citare alcune di queste Università coinvolte nelle attività CESTAS:- Università Cà Foscari di Venezia- Università L’Orientale di Napoli- Università degli Studi di Roma Tre- Università di Bologna (e sede di Buenos Aires)- Accademia di Belle Arti di Bologna- Università di Modena e Reggio Emilia- Università di Macerata- Università degli Studi di Camerino- Università Politecnica delle Marche - Università di Urbino “Carlo Bo”- Università di Firenze- Università di Siena- Università di Perugia - Università di Parma- Universidad de San Sebastian - Cile - University of Namibia- Universidade Eduardo Mondlane - Mozambico
RETI CESTAS
http://twitter.com/cestas
www.redmaternoperinatal.org
www.actionforglobalhealth.eu
www.cestasformazione.org
www.cestas.cl
A rendere veramente operativo il Codice etico è sta-ta la procedura di monitoraggio dell’applicazione del codice etico realizzata nel 2011 e diffusa a tutti i colla-boratori in Italia e all’estero. Tale regolamento si è reso necessario per rispondere alla crescente domanda di trasparenza nei confronti della società e per raffor-zare il rapporto di fiducia con tutti gli attori sociali con cui CESTAS entra in contatto. Affinchè infatti i principi contenuti nel documento siano applicati è indispen-sabile che il codice sia conosciuto e condiviso da tutti i soggetti che operano nell’associazione.
Il Comitato etico viene eletto dal Consiglio di ammini-strazione ed è composto da minimo 3 membri, di cui obbligatoriamente uno esterno all’organizzazione. Per garantire l’indipendenza del loro operato, la carica di membro del Comitato etico è incompatibile con quella di membro del Consiglio di amministrazione.
I membri dell’attuale Comitato etico sono:
- professor Paolo Guidicini (presidente), già presidedella Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Bologna;
- dottor Lischen Haoses-Gorases, preside della Schoolof Nursing & Public Health della University of Namibia;
- dottor Kamel Mohanna, presidente di Amel Associa-tion Libano;
- professor Gabriel Medina della Universidad Nacional Autónoma de México;
9
10
Modello di governanceL’organizzazione di CESTAS è fondata su principi demo-cratici e la sua struttura è gerarchico funzionale.
CESTAS adotta meccanismi interni di gestione che consentono una corretta circolazione delle informa-zioni e il coordinamento tra i vari dipartimenti in Italia e all’estero.
CESTAS ha elaborato un manuale interno di riferimen-to che individua nel dettaglio responsabilità, compe-tenze e procedure di lavoro condivise e standardizza-te. L’organizzazione è composta, come previsto dal Codice civile e riportato nell’articolo 6 dello Statuto, dai seguenti organi istituzionali: l’Assemblea dei soci, il Consiglio di amministrazione, il Collegio dei revisori ela Presidenza.
I soci vengono convocati in assemblea almeno una volta l’anno e hanno diritto di nomina dei componen-ti del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori. Deliberano sul bilancio preventivo e consun-tivo annuale e pluriennale e inoltre sulle misure finan-ziarie annuali.
L’Assemblea dei soci ha dedicato all’approvazione del bilancio due sedute, con vocate il 2 maggio 2011 e il 16 maggio 2012; hanno partecipato la maggioranza dei soci aventi diritto. Erano inoltre presenti i revisori e il consulente commerciale. Dal gennaio 2011 al giugno 2012 il Consiglio di amministrazione si è riunito 10 volte e i verbali sono depositati presso il libro associativo a disposizione dei soci presso la sede legale di CESTAS.
Il Collegio dei revisori ha funzione di controllo ammi-nistrativo, contabile e finanziario. La carica ha durata triennale. Nel corso del 2011 il Collegio dei revisori ha presentato due relazioni nelle date del 14 luglio e del 31 dicembre.
La Presidenza dirige l’organizzazione e la rappresenta legalmente oltre ad avere il po tere di firma. Ha inoltre un ruolo di stimolo, sintesi e controllo della gestione operativa e politica delle strutture territoriali e setto-riali.
La gestione operativa di CESTAS è affidata alla strut-tura interna dei vari dipartimenti presenti nella sede centrale e all’estero. I dipartimenti, formati principal-mente da professionisti con il contributo dei volontari, sono gestiti in maniera collaborativa, secondo livelli di responsabilità.Tutta l’organizzazione opera seguendo il Piano stra-tegico triennale (Pst), approvato dall’Assemblea dei soci, e il Piano operativo annuale (Poa), approvato dal Consiglio di amministrazione.I responsabili territoriali o settoriali esercitano le loro responsabilità all’interno del Poa avendo autonomia organizzativa nei limiti finanziari, metodologici e tecni-ci approvati dal CdA e devono rendere conto seme-stralmente dei risultati raggiunti. Gli investimenti finanziari sono competenza del CdA e vengono deliberati all’interno dei Poa.
11
La comunicazione esterna è affidata ad AGENDA, agenzia (www.agendanet.it) specializzata nei temi del sociale e della cooperazione internazionale.
Inoltre il CESTAS ha elaborato linee guida per la ge-stione del personale per rispondere all’esigenza di dare continuità alla propria azione e generare un’e-tica condivisa fra persone di diversa cultura e credo politico e religioso che collaborano con l’organizza-zione per periodi più o meno lunghi e in diverse parti del mondo. Pertanto, si è ritenuto utile fissare in un do-cumento i criteri minimi che devono riscontrarsi pres-so ciascuna sede CESTAS al fine di garantire parità di trattamento e opportunità a tutti i collaboratori.
La procedura per la gestione dei fornitori rappresen-ta la guida per tutto lo staff, italiano ed estero, per la corretta conduzione della gestione dei rapporti con i fornitori esterni che a vario titolo hanno rapporti con CESTAS e che possono avere influenza sulla qualità dei servizi erogati nel rispetto dei criteri di trasparenza, correttezza e eticità propri di CESTAS. Tutto lo staff del CESTAS, compreso quello che opera presso le sedi decentrate in Italia e all’estero, è tenuto a rispettare ed applicare il presente codice.
Il CESTAS si è inoltre dotato di una procedura per la valutazione e la scelta dei donatori (enti pubblici e pri-vati, imprese, fondazioni, organizzazioni internazionali) che viene fatta periodicamente dal CdA seguendo rigidi criteri.
12
Principi gestionali CESTAS
Ricerca dell’efficacia e dell’innovazione nellastrategia d’intervento Ricerca dell’efficenza e
della qualità usandole risorse disponibili
Responsabilità e trasparenza sociale, finanziaria ed
amministrativa
Potenziamento delle capacità di azione e decisione della nostra
rete di stakeholderMobilitazione risorse tecnichee finanziarie proprie
Gestione funzionale egerarchica
Investimenti strategici nella formazione
13
Assemblea dei soci
Consiglio di Amministrazione
Uber A. AlbertiNada KaraivanovaAbraham MunizagaJaime Sepulveda
Collegio dei revisori
Silvano Rocca - sindacoMario Piromallo - sindaco
Giampaolo Vagaggini - sindaco
Comitato etico
Paolo GuidiciniLischen Haoses-Gorases
Kamel MohannaGabriel Medina Presidenza
Uber A. Alberti
Assistente di direzione Amministrazione
Dipartimento Formazione
Ufficio Africa e Mediterraneo
Ufficio America Latina
Dipartimento Innovazione, Progettazione e Sviluppo (Ips)
Dipartimento Advocacy, Comunicazione e
Sistematizzazione (Acs)
Dipartimento Cooperazione decentrata e Territorio (Cdt)
Organigramma
14
Risorse umaneL’impegno e la motivazione personale sono fattori deter-minati nel lavoro presso CESTAS.
Anche nel 2011 l’associazione continua la sua politica lavorativa orientata alla stabilizzazione professionale e al rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’individuo.
Su 11 risorse totali, non considerando quindi i 5 con-sulenti, c’è solo un contratto di collaborazione a pro-getto (co. pro), mentre tutti i dipendenti sono assunti a tempo indeterminato. Nel calcolo dei dipendenti non vengono inclusi tirocinanti, stagisti e volontari, data la natura volontaria della loro collaborazione. Il contrat-to che viene applicato ai dipendenti in Italia fa riferi-mento al Contratto collettivo nazionale del Commer-cio – Settore terziario.
Grafici e tabelle evidenziano:- la prevalenza femminile: il 90% del personale è com-
posto da donne, 10 lavoratrici su 11;- la giovane età dei dipendenti del CESTAS: l’età me-
dia è di 41 anni.
DIPENDENTI COLLABORATORI CONSULENTI TOTALE
0
2
4
6
8
Dipendenti tempodeterminato: 0
full time part time full time part time
3232
10
010
10
37
10
0010
1
10
1
-1
1
0023
5
41
5
23
5
3265
16
511
16
511
16
ETÀ<30
31-4041-50>50
TotaleGENERE
MF
TotaleTITOLO DI STUDIO
DiplomaLaurea
Totale
Personale CESTAS in Italia anno 2011
Dipendenti tempoindeterminato: 10
co.pro consulenti
15
Il personale CESTAS all’estero è responsabile del coor-dinamento e della realizzazione dei progetti in loco. Di estrema importanza metodologica è la collabora-zione con il personale e con i partner locali, ma altret-tanto fondamentale è il buon livello professionale dei lavoratori che in grande maggioranza sono in posses-so della laurea. Inoltre, tra le risorse all’estero, su 33 professionisti 20 sono locali: una dimostrazione della centralità che l’associazione attribuisce al personale
PERSONALE CESTAS ALL’ESTERO ANNO 2011
ETÀ<30
31-50>50
TotaleGENERE
MF
TotaleTITOLO DI STUDIO
DiplomaLaurea
Totale
6225
33
1617
33
825
33
locale in qualità di promotore dello sviluppo in ogni fase del progetto, capace di identificare le reali ne-cessità e la sostenibilità di ogni progetto rispetto alla realtà locale.
Nel 2010 il tasso di turnover del personale è stato pari al 41% mentre nel 2011 è passato al 28,57%.
PAESE
ArgentinaBolivia
CilePerù
EcuadorNicaragua
LibanoMalawi
MozambicoNamibia
Sierra Leone
Totale
ESPATRIATO LOCALE Totale
30011022022
13
23421112121
20
53432134143
33
7 I dati sono riferiti al 31 dicembre di ogni anno
TURNOVER DIPENDENTI/CO. PRO CESTAS7
Dipendenti
Collaboratori
Consulenti
Totale
2006
7
10
2
21
variazione 2007
12
10
2
24
5
0
0
5
variazione
4
-5
3
2
2008
16
5
5
26
variazione 2009
21
6
5
32
5
1
0
6
variazione
-7
-4
0
-11
2010
14
2
5
21
variazione 2011
10
1
5
16
-4
-1
0
-5
16
Volontari e tirocinanti
Anche nel 2011 si è rinnovata la collaborazione tra CESTAS e i giovani interessati a mettere in pratica ciò che hanno imparato all’Università attraverso il tiroci-nio e il volontariato. Molti dei tirocinanti e dei volon-tari provengono infatti dai corsi di laurea in Relazioni internazionali, in Scienze politiche, Sviluppo locale e Cooperazione internazionale.Nello specifico, nel 2011 sono stati sette i volontari che hanno contribuito alla riuscita di progetti di alta for-mazione. Tra questi, una studentessa ha svolto un tiro-cinio curriculare nell’ambito della formazione avendo scelto come argomento della sua tesi l’importanza dell’intervento educativo. In questa ottica, la studen-tessa ha dato un supporto al Dipartimento Formazio-ne, seguendo diverse fasi della promozione e della gestione dell’offerta formativa CESTAS. Altri tirocinanti hanno avuto l’occasione di incontrare delegazioni di donne straniere provenienti dal Libano, dalla Namibia e dal Malawi nell’ambito del corso di alta formazione “Health as a right: vocational course in the organization of health and social services (for staff from foreign countries)”.
VOLONTARI
61
25
-7
ETÀ<30
31-50
GENEREMF
TITOLO DI STUDIODiplomaLaurea
Altri tirocinanti ancora hanno incontrato studenti pro-venienti da varie parti del mondo, hanno preso con-fidenza con documenti istituzionali, con strumenti di valutazione della didattica e con le piattaforme di-dattiche online che si avvalgono di molti degli stru-menti di lavoro più attuali per la condivisione delle in-formazioni (wiki e repository). Infine, una psicologa ha avuto modo di applicare le proprie competenze nella predisposizione di questionari sui fabbisogni formativi. In tutti questi casi, tra tirocinanti e dipendenti CESTAS vi è stato uno scambio continuo e reciproco di espe-rienze e di arricchimento, che ha portato nuovi stimoli e allo stesso tempo ha offerto ai volontari l’opportuni-tà di conoscere il mondo del lavoro nella cooperazio-ne internazionale e nell’alta formazione.
17
PERSONALE
CESTAS
VOLONTARI
COLLABORATORI INTERNI
AZIENDE
DONATORI PRIVATI
CITTADINI
MEDIA
FONDAZIONI
ONG
ORGANIZZAZIONIINTERNAZIONALI
PARTNER LOCALI
COORDINAMENTO
ASSOCIAZIONI
NETWORKCONSORZI
COMUNITÁLOCALI
SOCIETÁ CIVILE
UNIONE EUROPEA
ENTI LOCALI
GOVERNI LOCALI
MINISTRIAGENZIE
INTERNAZIONALI
ISTITUZIONI LOCALI
MONDO DELLA SCUOLA
AGENZIE NAZIONI UNITE
BENEFICIARILOCALI
Mappa degli stakeholder
18
Comunicazione è trasparenzaDall’avanzamento dei progetti di cooperazione alla nascita di nuove partnership con associazioni, orga-nizzazioni, enti e università sparse per il mondo. Dall’a-pertura delle iscrizioni per un master, alle foto di rito nella cerimonia di diploma di chi ha portato a con-clusione il suo percorso formativo. E poi l’assemblea dei soci e l’approvazione del bilancio economico, il lavoro in Africa, Medio Oriente e America Latina di cooperanti e collaboratori, gli appelli ai Governi per continuare a finanziare lo sviluppo e la salute, le cam-pagne internazionali, ma anche le informazioni di ser-vizio.
Comunicare con tempestività e chiarezza quello che si fa è decisivo, in particolare per un’organizzazione non governativa, per tenere vivo il legame con l’o-pinione pubblica e gli stakeholder – istituzioni o part-ner che siano – nel segno della trasparenza e della responsabilità sociale. Per questo il CESTAS ha deciso, nel febbraio 2011, di affidare tutta la sua comunicazio-ne – ufficio stampa e rapporti con i media, aggiorna-mento del sito internet e gestione dei principali social network, newsletter, video, pubblicazioni e materiali promozionali – a un’agenzia specializzata formata da giornalisti e consulenti, con cui già da anni collabora-va AGENDA (www.agendanet.it).
La scelta ha permesso al CESTAS di avere una sola voce verso l’esterno, con una comunicazione chiara, continua e uniforme attraverso news sul sito internet, comunicati stampa, post e tweet. Il tutto in tempo re-ale e con un linguaggio giornalistico quanto più possi-bile essenziale ed efficace capace di veicolare con-tenuti “tecnici” anche ai non addetti ai lavori.
L’agenzia di comunicazione è stata infatti integrata nelle dinamiche istituzionali del CESTAS, diventando-ne il punto di riferimento per i collaboratori della sede di Bologna e per quelli in missione all’estero. Si è oc-cupata della raccolta di informazioni e immagini an-che a 10mila chilometri di distanza, della successiva selezione, dell’elaborazione con la pubblicazione o l’invio di news e comunicati stampa, tenendo sempre a mente i criteri della notiziabilità, dell’interesse e della trasparenza. Ma non solo, attraverso l’agenzia CESTAS ha partecipato e reso possibili campagne internazio-nali di sensibilizzazione e ha diffuso la sua immagine, la sua azione e il suo pensiero, attraverso pubblicazio-ni, brochure e ricerche. Avere un punto di riferimento puntuale e professiona-le per la comunicazione ha inoltre permesso ai colla-boratori di valorizzare il proprio lavoro e di aumentare la fiducia nell’organizzazione.
Le attività di comunicazione nel 2011
68 news sul sito internet10 newsletter mensili200 post su Facebook200 tweet su Twitter
18 comunicati stampa140 articoli e segnalazioni da parte
dei media tradizionali e online6 pubblicazioni
19
News, newsletter e social network
In undici mesi sono state realizzate 68 notizie per il sito internet del CESTAS, di cui una selezione è stata diffusa con le 10 newsletter mensili a tremila indirizzi registrati. Sono circa 200, invece, i post e i link condivisi sulla pa-gina e sul profilo istituzionale del CESTAS su Facebook, altrettanti i “cinguettii” su Twitter, che nel complesso hanno raggiunto gli oltre duemila amici, fan e follo-wer. Sono più di 3.100 le fotografie presenti nell’album su Flickr, mentre i 34 video caricati su Youtube hanno registrato quasi seimila visualizzazioni.Le difficoltà iniziali di raccolta delle informazioni sono state superate e ora, cresciute le competenze inter-ne, i collaboratori sono parte attiva nella comunica-zione delle iniziative da loro seguite. Inoltre avere un luogo virtuale sempre aggiornato permette a tutti i collaboratori sparsi nel mondo di essere informati sulle attività del CESTAS contribuendo a consolidare lo spi-rito di appartenenza e la fiducia nell’organizzazione.
Comunicati stampa e rapporti con i media
Diciotto comunicati stampa sono stati inviati ai media locali e nazionali, venendo ripresi da agenzie di stam-pa e da radio, da quotidiani di Bologna e di Ancona e anche da testate nazionali, fino ai siti internet, spe-cializzati e non. Il risultato? Oltre 140 articoli e segna-lazioni su media tradizionali e online.
Immagine e nuovo sito internet
Sono stati rinnovati anche la brochure istituzionale dell’organizzazione e i biglietti da visita di dipendenti e collaboratori. Per dare ancora più evidenza alle no-tizie, a cavallo dell’anno è stato ripensato il sito inter-net del CESTAS , che ha visto la luce nella sua nuova veste nella primavera del 2012.
Pubblicazioni
Nel corso del 2011 non sono poi mancate le pubbli-cazioni firmate dal CESTAS: un catalogo per presenta-re l’offerta formativa con tutti i master e i corsi di alta formazione (anche in due versioni dedicate ai Paesi latinoamericani e alla salute), l’agenda annuale su-gli obiettivi del Millennio e gli accordi di partenariato economico, e poi due ricerche sulla condizione delle donne in Libano e sull’imprenditoria femminile con un parallelo tra Ancona e Buenos Aires.
Oferta formativa en America Latina
Una formazione di qualità sui temi dello sviluppo, della salute, della coesione sociale e dell’amministra-zione pubblica, vuol dire professio-nisti più preparati, servizi migliori e cittadini più soddisfatti.
CESTAS
Oferta Formativa en América Latina
2011 / 2012
Para más información
CESTAS en Argentina
Defensa 1440 6º D Ciudad de Buenos Aires | Tel/Fax: 011 4361 5780
[email protected] | www.cestas.org
Co-financiadores
Colaborador
Promovido por
Actividades co-financiadas por la Unión Europea en el marco del Proyecto EU-LA-WIN "European Union and Latin America for Welfare Integrated Policies" del Programa Urb-Al; el Ministerio de Asuntos Exteriores Italiano (Dirección General de Cooperación al Desarrollo) a través del "Programma di sostegno alle politiche di modernizzazione della Provincia di Buenos Aires" y la Región Marche por medio del proyecto “Costruire la differenza - programma di promozione economica e sociale delle donne, Provincia di Buenos Aires.
Catalogo dell’offerta formativa
CESTAS attualmente progetta, pro-muove e gestisce, in Italia e all’e-stero, master universitari di primo e di secondo livello, corsi di alta for-mazione universitaria, corsi di spe-cializzazione professionale per la formazione superiore e continua, summer e winter school. Cinque i diversi settori: “socio-sanitario”, “svi-luppo locale e responsabilità so-ciale d’impresa”, “buon governo”,
“tecnologie dell’informazione e della comunicazio-ne” e “cooperazione e progettazione”.
ww
w.c
est
asf
orm
azi
on
e.o
rg CatalogoOfferta Formativa
CESTAS
2011
ENTE DI FORMAZIONE SUPERIORE CONTINUA
20
La condizione delle donne in Libano
Dai principi sanciti dalla Costituzio-ne libanese alle discriminazioni di genere sul lavoro e a scuola, fino alla situazione sociale ed econo-mica nelle municipalità della Caza di Bint Jbeil. Va dal macro al micro, dal contesto nazionale ai percorsi
di vita personali, la ricerca sulla condizione delle don-ne realizzata dal CESTAS nella regione di Bint Jbeil in Libano.
L’imprenditoria femminile nella Provincia di Ancona
Nel 2011, le imprese femminili nelle Marche e nella provincia di Anco-na sono aumentate dello 0,7%, più della media nazionale. A livello re-gionale le aziende guidate da don-ne sono 42.841 (24,1% del totale), nella provincia 11.912 (25,1% del to-tale). I numeri e le analisi della ricer-ca dal CESTAS insieme all’Ufficio statistica e al Comitato imprendito
ria femminile, con il finanziamento della Regione Mar-che.
Un anno per gli Obiettivi del millennio
52 settimane, le festività interna-zionali e delle principali religioni, la classica rubrica per i contatti, ma anche schede e approfondimen-ti per promuovere gli Obiettivi del millennio e sensibilizzare istituzioni e società civile sulle contraddizioni degli Accordi di partenariato eco-nomico (EPAs).È stata realizzata insieme alle ong
della rete “Partenership for change” l’agenda istitu-zionale del 2011.
Brochure di presentazione
In italiano, inglese e spagnolo la brochure costituisce uno strumento utile ed efficace per la presentazio-ne delle attività del Cestas.
AGENDA (www.agendanet.it) realizza contenuti giornalistici e cura uffici stampa in ambito locale e nazionale. É nata a Bologna nel 2000 dalla passione per un nuovo tipo di informazione più attenta al sociale e al giornalismo civico.
Programma di rafforzamento delle attività socio-economichee culturali per giovani e donne nella regione
di Bint Jbeil - Sud del Libano
Program to Strengthen Socio-Economic and Cultural Activities for Youth and Women in the Region
of Bint Jbeil – Southern Lebanon
Consolidare i progetti di formazione
Organizzazione di cooperazione internazionaleEnte di formazione
CESTAS
Promuovere l’empowerment delle donne
Contrastare l’emigrazione dei giovani
Consolidate programs for professional training
Promote women's empowerment
Prevent the need for youth emigration
CONOCIMIENTO COOPERACION CAPACIDAD COOPERATION KNOWLEDGE CAPACITY CONOSCENZA COOPERAZIONE CAPACITÀ
CESTASOrganizzazione di cooperazione internazionale
Ente di formazione
CESTAS
Formación en salud
In Bolivia, Ecuador e Perù CESTAS promuove e organizza master e di-plomi universitari sull’organizzazione dei servizi sanitari, sull’epidemiolo-gia di campo e sulla salute mater-no-infantile.
0
BOLIVIA PERÚ ECUADOR
21
Restyling del sito www.cestas.org
22
Libano, quando la cooperazione diventa know-howDall’Italia al Libano e di ritorno in Italia, come esperienza modello da insegnare all’università. La ricerca
“Enhancing the status and working conditions of fe-male health staff in Lebanon”, realizzata nel 2010 da Cestas, diventa oggetto di studio per gli studenti del Dipartimento di Scienze infermieristiche dell’Università di Milano. Lo scorso 24 gennaio, infatti, una lezione del corso è stata dedicata proprio alla ricerca sulla con-dizione delle donne che in Libano lavorano in ambito sanitario.
Cile, Cestas sostiene la microimprenditoria femminileSartoria, vendita di uova, infermeria a domicilio, ma anche commercio di mobili e vendita di gioielli su inter-
net. Attività che hanno portato alla fuoriuscita dall’in-digenza quasi 60 donne cilene e le loro famiglie, per un totale di circa 250 persone, coinvolte in un proget-to di sostegno alla microimprenditoria femminile in se-guito al terremoto e al maremoto che hanno colpito il Paese nel 2010.
Argentina, “mani al lavoro” per le donne imprenditriciUn programma modello di “inter-vento sociale integrato” finalizzato a sostenere le donne più vulnerabili
delle cittadine di Lanùs e di Lomas de Zamora, nel-la provincia di Buenos Aires, attraverso la creazione di piccole imprese e la costruzione di una rete di so-stegno fatta non solo di aiuti economici, ma anche di formazione mirata. Si chiama “Manos a la obra” (Mani al lavoro), il progetto che Cestas sta realizzan-do in Argentina in collaborazione con la Fundaciòn Propuesta di Lanús.
Buenos Aires, a scuola di buona amministrazionePrimo giorno di lezione per il master in “Modelos de innovación y par-ticipación en la gestión pública”,
organizzato in Argentina da Cestas insieme alla Uni-versità di Bologna, che a Buenos Aires, da ormai oltre dieci anni, ha la sua unica sede all’estero. Una sede non solo di rappresentanza, ma anche di attività eco-nomiche, a partire da quelle per il master, pensato per formare esperti che sappiano gestire - con effica-cia, modernità e innovazione - le politiche pubbliche.
Goal! Un libro a fumetti per gli Obiettivi del millennioIn porta c’è il numero uno del Real Madrid Iker Casillas. La difesa è un po’ sguarnita, ma centrocampo e
attacco sono di primo livello, anche se qualche gio-catore avrebbe bisogno di ritrovare la forma migliore. Casillas, Emmanuel Adebayor, Michael Ballack, Didier Drogba, Raúl, Patrick Vieira e poi Zinédine Zidane, Ro-naldo, Luis Figo e Roberto Baggio sono i protagonisti di “Score the goals: teaming up to achieve the Millen-nium development goals”, un libro a fumetti pubblica-to dalle Nazioni unite.
Ancora disponibile l’agenda sugli Obiettivi del millennioUn’agenda per promuovere, gior-no dopo giorno, gli Obiettivi del millennio e sensibilizzare le istituzioni
e la società civile sulle contraddizioni degli Accordi di partenariato economico (EPAs). È ancora disponibile l’agenda EPAs realizzata da Cestas in collaborazione con la ong italiana Amici dei Popoli e con i partner europei Risc e Hegoa, con il contributo dell’Unione Europea.
23
A lezione per diventare esperti in progettazione per la cooperazione internazionaleGiovedì 17 febbraio prende il via a Bologna il corso di alta formazione
per esperti in progettazione per la cooperazione in-ternazionale allo sviluppo. Promosso dalla Facoltà di Economia dell’Università di Parma e gestito dall’ong Cestas, il corso è nato per rispondere alla crescente domanda di professionisti che sappiano elaborare e presentare progetti di qualità sulla base dei requisiti richiesti dai donors internazionali.
Non profit ai tempi del web 2.0, online (e ad Ancona) corso di specializzazione gratuitoBlogging, microblogging, apps, open source, marketing virale e
social network. C’è tempo fino a venerdì 25 febbra-io per iscriversi al corso di specializzazione gratuito “Il non profit ai tempi del web 2.0”, organizzato dall’ong Cestas in collaborazione con la Regione Marche e con Informatici senza frontiere per offrire nuove com-petenze sulla comunicazione e sul fund raising digitali.
Libano, quando la cooperazione diventa know-how15 febbraio 2011
Dall’Italia al Libano e di ritorno in Italia, come espe-rienza modello da insegnare all’università. La ricerca “Enhancing the status and working conditions of fe-male health staff in Lebanon” realizzata nel 2010 da Cestas, diventa oggetto di studio per gli studenti del Dipartimento di Scienze infermieristiche dell’Università di Milano. Lo scorso 24 gennaio, infatti, una lezione del corso è stata dedicata proprio alla ricerca sulla con-dizione delle donne che in Libano lavorano in ambito sanitario. Condotta da Cestas nell’ambito del pro-getto “Lotta alle discriminazioni di genere sul posto di lavoro in ambito medico-infermieristico” in collabora-zione con l’associazione libanese Amel e con la con-sulenza scientifica del Centro interdipartimentale sui sistemi sanitari e le politiche di welfare dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, a Milano la ricerca è sta-ta presentata dalla professoressa Lia Lombardi, esper-ta di studi di genere. Una lezione utile agli studenti, che ha dimostrato inoltre come la cooperazione inter-nazionale possa avere ricadute positive non solo nei Paesi in via di sviluppo, ma anche in Italia grazie alla produzione di know-how applicabile in altri ambiti.
AAA, affittasi aula e laboratorio informaticoCestas mette a disposizione per incontri e corsi l’aula didattica e il laboratorio presso la sede di via
Ranzani 13/5/A a Bologna. L’aula, da 45 posti, è dota-ta di un pc per il docente, videoproiettore, impianto audio e lavagna a fogli bianchi mobili. 13 invece le postazioni del laboratorio informatico, con pc con si-stema operativo Linux e suite Open Office 3.
Newsletter Febbraio 2011
24
Trasparenza e responsabilità: nasce il Comitato eticoHa la missione di garantire la tra-sparenza dell’operato di Cestas in Italia e nel mondo e si compone di
sette esperti internazionali di Italia, Namibia, Libano, Cile e Messico. Nasce il Comitato etico di Cestas, a cui aderisce una rosa di personalità invitate dall’or-ganizzazione sulla base della loro professionalità. Tra i sette membri, il professor Jaime Sepúlveda della Fa-cultad de Medicina dell’Universidad San Sebastián in Cile e il professor Paolo Guidicini, già preside della Fa-coltà di Scienze politiche di Bologna e noto come uno dei padri della sociologia urbana e rurale.
Ecologia, economia e sostenibilità: Cestas per la BoliviaCirca 150 famiglie coinvolte in un’operazione triennale per la sal-vaguardia dell’ecosistema fluviale
boliviano e lo sviluppo di un’economia locale basata su allevamento e agricoltura, con un occhio di riguar-do per l’empowerment femminile. Sono i numeri e gli obiettivi del “Progetto di risanamento agroforestale nel bacino del fiume Salo”, realizzato dal Cestas insie-me all’organizzazione locale Centro de estudios y pro-yectos de desarrollo alternativos (Cepad) e l’apporto finanziario del Ministero degli Affari esteri italiano, nella municipalità di Tupiza in Bolivia.
Alla scoperta della Commissione EuropeaQuattro giorni di incontri a Bruxel-les con i rappresentanti di istituzioni europee, organismi internazionali e
organizzazioni non governative per gli studenti del Corso di alta formazione in Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Dal 14 al 18 marzo, la classe è a Bruxelles accompagnata dalla responsabile didattica Margherita Dalla Casa e dalla docente Roberta Dall’Olio. Diversi gli appunta-menti in programma, tra cui quello con i dirigenti della Direzione generale allo Sviluppo e alla cooperazione della Commissione Europea.
Si rafforza la rete di educazione allo sviluppo nelle MarcheProgettare lo sviluppo e il non profit ai tempi del web. Sono i due corsi ri-volti a operatori di terzo settore e di
enti locali, a professionisti, studenti e volontari ap-partenenti al mondo del terzo settore, organizzati da Cestas insieme alla Regione Marche. L’obiettivo? Mi-gliorare le competenze professionali dei partecipanti e creare un sistema regionale di educazione allo svi-luppo.
Organizzazione e management dei servizi socio-sanitariÈ stato prorogato al prossimo 31 marzo il termine per presentare do-manda di partecipazione al corso
di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati (per dirigenti dei Paesi esteri)”, organizzato da Cestas in collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna. Rivolto a manager e dirigenti dei servizi socio-sanitari, il corso prevede 10 borse di studio cofinanziate da Ce-stas e dal Ministero degli Affari esteri.
25
Ecologia, economia e sostenibilità: Cestas per la Bolivia2 marzo 2011
Circa 150 famiglie coinvolte in un’operazione trienna-le per la salvaguardia dell’ecosistema fluviale bolivia-no e lo sviluppo di un’economia locale basata su alle-vamento e agricoltura, con un occhio di riguardo per l’empowerment femminile. Sono i numeri e gli obiettivi del “Progetto di risanamento agroforestale nel baci-no del fiume Salo”, promosso dall’ong bolognese Ce-stas insieme all’organizzazione locale Centro de estu-dios y proyectos de desarrollo alternativos (Cepad) e l’apporto finanziario del Ministero degli Affari Esteri italiano (Dipartimento generale per la cooperazione allo sviluppo). L’iniziativa, si è svolta nella municipalità di Tupiza in Bolivia. Nel bacino del fiume Salo, situato all’interno del dipartimento di Potosì. La zona si carat-terizza per un alto indice di sfruttamento agricolo ed è organizzata in piccole unità frammentate. Presen-ta inoltre un evidente degrado ambientale causato dall’eccessivo disboscamento e dal depredamento delle specie forestali. Il progetto, realizzato nelle cin-que comunità di Almona, La Torre, Salo, San Miguel e Charraota, (che contano in tutto 1.019 abitanti), ha avuto l’obiettivo di rendere le risorse naturali del terri-torio accessibili alla popolazione.
Nuovi orari per la BECLa Biblioteca Ecosostenibile Cestas di Via Ranzani 13/5/F cambia orario di apertura al pubblico. É possibile consultare e prendere a prestito i
libri tutti i mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
AAA, affittasi aula e laboratorio informaticoCestas mette a disposizione per incontri e corsi l’aula didattica e il laboratorio presso la sede di via
Ranzani 13/5/A a Bologna. L’aula, da 45 posti, è dota-ta di un pc per il docente, videoproiettore, impianto audio e lavagna a fogli bianchi mobili. 13 invece le postazioni del laboratorio informatico, con pc con si-stema operativo Linux e suite Open Office 3.
“In viaggio verso casa”, contest di parole e immaginiOgni viaggio responsabile è un viaggio in cui, più della meta, con-ta il modo in cui si affronta il per-
corso. È proprio questa la forma di viaggio che inten-de esplorare il concorso “In viaggio verso casa”, nato nell’ambito della terza edizione del festival di turismo responsabile “IT.A.CÁ Migranti e viaggiatori” in pro-gramma dal 22 al 28 maggio. Nel corso del festival, che si terrà in contemporanea a Bologna e a New York, ci saranno esposizioni, reading e la premiazione dei vincitori del concorso scelti da una giuria interna-zionale.
Newsletter Marzo 2011
26
Cinque per mille, scegli Cestas per il diritto alla saluteQuanto fa cinque per mille? Poco per chi dona, molto per chi riceve. Nella prossima dichiarazione dei
redditi per l’anno fiscale 2010, scegli Cestas per il tuo cinque per mille e sostieni il diritto alla salute delle donne, degli uomini e dei bambini del sud del mondo.Il tuo cinque per mille contribuirà a potenziare i nostri interventi di cooperazione internazionale, in partico-lare in Africa, dove Cestas è impegnato nella preven-zione e nel contrasto alla diffusione di Hiv e tubercolo-si. Il codice fiscale da riportare 02080420371.
Aiuti per la salute, Italia latitante su Aids, tubercolosi e malariaMentre cresce l’aiuto pubblico allo sviluppo dei 15 Paesi europei mem-bri del Dac l’Italia contrae dell’1,5%
la cifra destinata a finanziare lo sviluppo. Questa di-minuzione si aggiunge al taglio già operato nel 2009, “annus horribilis” per la cooperazione italiana in cui gli aiuti sono scesi addirittura del 31,4%. In sostanza, la contrazione sfiora il 35% in due anni. I dati del quinto rapporto su “L’efficacia degli aiuti per la salute”, rea-lizzato da Azione per la salute globale.
In Ecuador a sostegno della nazione indigena Shuar Lo scorso 1 aprile in Ecuador si è formalizzata la relazione interisti-tuzionale tra Cestas e il Governo
provinciale di Morona Santiago, attraverso la firma di un accordo di cooperazione per lo sviluppo eco-sostenibile del territorio.
Giovani e lavoro, nuova collabora-zione con le autorità argentineDall’impegno per rafforzare le ca-pacità lavorative delle donne al coinvolgimento in un progetto per
offrire ai giovani nuovi e migliori opportunità. Gli otti-mi risultati dei “Clubes de empleo de mujeres” han-no portato Cestas a una nuova collaborazione con le autorità argentine. Si tratta del Programa Jóvenes con más y mejor trabajo, un programma nazionale ri-volto ai giovani dai 18 ai 24 anni che sono disoccupati o che non sono riusciti a completare la loro istruzione primaria o secondaria”.
In Argentina per la formazione degli amministratori pubbliciUn master e quattro corsi di alta formazione per favorire lo scambio di buone pratiche e l’innovazione
nel welfare in America Latina. Sono queste le iniziati-ve promosse da Cestas in Buenos Aires, all’interno del programma “Eu-La-Win”.
In Perù per lo sviluppo delle comunità più povereContrastare la povertà estrema e tutelare i diritti alla salute, all’edu-cazione e alla partecipazione.
Sono questi i contenuti del nuovo accordo tra Cestas e Fondo italo peruano, un’organizzazione istituita nel 2001 per sostenere lo sviluppo socio-economico del Perù. Siglato lo scorso 22 marzo a Lima da Alejandro Vargas, direttore esecutivo di Cestas per l’America Latina, l’accordo prevede l’avvio di un progetto per promuovere lo sviluppo integrato del distretto di Pan-goa, nella regione andina di Junín.
27
Tirocini, nuova convenzione con l’Università di Modena e Reggio EmiliaGestire un master, dall’ideazione ai servizi agli studenti, soprattutto
quelli che arrivano dall’estero. Grazie a un nuovo ac-cordo con l’Università di Modena e Reggio Emilia, gli iscritti a Lettere e Filosofia hanno da oggi la possibilità di fare il tirocinio presso Cestas.
Ancona, percorsi di non violenza tra i banchi di scuolaEducare gli studenti delle medie al dialogo, allargando i loro punti di vista e rendendoli cittadini attivi,
critici e consapevoli. Questo l’obiettivo del progetto “Percorsi di non violenza”, realizzato ad Ancona in collaborazione con Percorsi di Pace e Provincia di An-cona.
Cinque per mille, scegli Cestas per il diritto alla salute18 aprile 2011
Quanto fa cinque per mille? Poco per chi dona, molto per chi riceve. Nella prossima dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2010, scegli Cestas per il tuo cinque per mille e sostieni il diritto alla salute delle donne, de-gli uomini e dei bambini del sud del mondo.Per destinare il cinque per mille a Cestas basta firma-re l’apposito riquadro del Cud, del modello 730 o del modello unico per le persone fisiche, riportando nello spazio sottostante il codice fiscale della nostra orga-nizzazione: 02080420371.Il tuo cinque per mille contribuirà a potenziare i nostri interventi di cooperazione internazionale, in particola-re in Africa, dove Cestas è impegnato nella prevenzio-ne e nel contrasto alla diffusione di Hiv e tubercolosi.Come in Namibia, per esempio: è dal 1999 che la-voriamo a un programma integrato per migliorare le condizioni generali di salute della popolazione. Lo facciamo in collaborazione con il Ministero della sa-lute locale, sviluppando azioni di informazione e di prevenzione e formando il personale sanitario delle strutture locali e dei servizi di assistenza domiciliari.
Al via la sesta edizione del corso di alta formazione in servizisocio-sanitariTutto pronto per la sesta edizio-ne del corso di alta formazione in
“Organizzazione e management dei servizi sociosa-nitari in contesti differenziati (per dirigenti dei Paesi esteri)”, promosso da Cestas in collaborazione con l’Università degli studi di Bologna.
Elezioni a Bologna, la cooperazio-ne per una nuova idea di cittàRaffaele Salinari, amico e socio di Cestas, si candida alle prossime elezioni comunali di Bologna.
Cestas, come sempre, non fa campagna elettorale, ma crede che, per il futuro di Bologna, la cultura della cooperazione possa e debba avere un ruolo impor-tante.
Newsletter Aprile 2011
28
Cestas, spalle larghe e nuove energie per i diritti e la saluteImportanti traguardi raggiunti e altri ancora da raggiungere, contando su carte in regole e un’esperienza
ultratrentennale al servizio dei diritti e della salute. Si è svolta lo scorso 2 maggio, presso la sede di Bologna, l’assemblea dei soci di Cestas. Presenti il presidente Uber Alberti, i soci, i sindaci revisori Silvano Rocca, Ma-rio Piromallo e Paolo Vagaggini ed Elisabetta Granno-nio, consulente commercialista.
Cinque per mille, scegli Cestas per il diritto alla saluteQuanto fa cinque per mille? Poco per chi dona, molto per chi riceve. Nella prossima dichiarazione dei
redditi per l’anno fiscale 2010, scegli Cestas per il tuo cinque per mille e sostieni il diritto alla salute delle donne, degli uomini e dei bambini del sud del mondo.
Conoscenza e crescita della comunità: il nuovo catalogodella formazione La diffusione di conoscenze come strumento per promuovere il cam
biamento sociale. È a partire da questa convinzione che Cestas, da anni, organizza e promuove, in Italia e all’estero, master universitari, corsi di alta formazio-ne, corsi di specializzazione, summer e winter school. I master e i corsi per il 2011 sono ora raccolti nel nuovo catalogo dell’offerta formativa Cestas.
In partenza il corso di altaformazione “Health as a right”Organizzare al meglio i servizi socio-sanitari per assicurare a tutti il dirit-to alla salute. Si sono concluse le
selezioni per la prima edizione del corso internazionale di alta formazione “Health as a right”, promosso dal Dipartimento di Sociologia dell’Università di Bologna e gestito da Cestas.
Health heroes, la tua firma per il diritto alla saluteOgni tre secondi, un bimbo muore per motivi facilmente prevenibili. Ogni giorno, mille donne perdono
la vita per cause collegate a gravidanza e parto. Ma ci sono persone che ogni giorno lavorano infaticabil-mente per salvare vite umane. Sono gli “health hero-es”. Sostienili con una firma.
Cestas accreditato dalla RegioneEmilia-Romagna come ente di formazioneUn importante riconoscimento al valore e alla qualità delle attività
di formazione. Cestas ha ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna, con una delibera della Giunta re-gionale, l’accreditamento come ente di formazione superiore e come ente di formazione continua e per-manente.
29
Cestas, spalle larghe e nuove energie per i diritti e la salute24 maggio 2011
Importanti traguardi raggiunti e altri ancora da rag-giungere, contando su carte in regole e un’esperien-za ultratrentennale al servizio dei diritti e della salute. Si è svolta lo scorso 2 maggio l’assemblea dei soci del Cestas. Presenti il presidente Uber Alberti, i soci, i sin-daci revisori e la consulente commercialista.Tanti gli ordini del giorno, a partire dall’approvazione del bilancio consuntivo 2010 e di quello preventivo 2011. Conti in positivo, quelli del Cestas. Il merito va a una gestione attenta e trasparente, che ha permesso di avere, al 31 dicembre scorso, un utile di 46mila euro e un patrimonio superiore a 111mila euro, nonostante i tagli del governo italiano ai fondi per la cooperazio-ne, passati in un anno da 100 a 11 milioni di euro, il 90% in meno.Trasparenza anche nella gestione dei fondi, che sono stati utilizzati nei tradizionali settori di intervento del Cestas, cioè la salute, il buon governo, lo sviluppo partecipativo e il gender empowerment. Il 64% delle risorse sono andate a progetti di formazione (un setto-re sempre più importante per per poter diffondere co-noscenze e buone pratiche), il restante 36% in attività di cooperazione internazionale.
L’11 giugno si parla di diritti,formazione e solidarietàC’è anche Cristina Falcaro del Ce-stas nella “Tenda berbera: un mo-mento d’incontro”, l’appuntamen-
to che chiude la rassegna “La cooperazione interna-zionale, il mediterraneo, l’Europa”, cinque giornate di confronto su sviluppo e collaborazione tra i popoli. “Promuoviamo la formazione come forma di integra-zione – spiega Falcaro –. Come Cestas organizziamo anche un master di secondo livello per studenti stra-nieri, che è arrivato alla nona edizione e ha visto com-plessivamente la partecipazione di 236 ragazzi”.
A Bologna il turismo responsabile in festivalMigranti e viaggiatori a confronto. Fino al 29 maggio si svolge a Bolo-gna e dintorni la terza edizione del
festival del turismo responsabile It.a.cà, organizzato da Yoda, Cospe, Cestas e Nexus Emilia-Romagna in collaborazione con un network di oltre settanta realtà attive sul territorio.
Online il nuovo report di Azione per la salute globaleSi intitola “Reagire alla crisi mondia-le di forza lavoro in ambito sanita-rio” il nuovo rapporto del network
Azione per la salute globale che confronta le politi-che estere e nazionali di Italia, Spagna, Francia, Ger-mania e Regno Unito per contrastare la migrazione in-ternazionale di personale sanitario. Il rapporto indaga le ragioni delle carenze di personale sia nei Paesi di origine che in quelli di destinazione, arrivando a pro-porre cosa occorre cambiare o mettere in atto per soddisfare i requisiti del Codice di condotta dell’Oms e rafforzare i sistemi sanitari dei Paesi in via di sviluppo.
Newsletter Maggio 2011
30
Una nuova opportunità di forma-zione tra Bologna e Johannesburg“Urban resilience, food security and ecological health promotion” è il titolo dell’international short course
Italy-South Africa promosso da Cestas in collaborazio-ne con Siyakhana Initiative. “Il corso, che si svolgerà a Bologna dal 12 al 15 settembre e in Sudafrica dal 10 al 23 ottobre, ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti le competenze teoriche e pratiche relative alla pro-mozione della salute in una dimensione di sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare e nutrizione, design urbano sostenibile, sviluppo sostenibile del territorio e agricoltura urbana.
In Bolivia, Ecuador e Perù per la salute di madri e bambiniFormazione, ricerca e attrezzature informatiche: azioni e forniture che serviranno a migliorare i servizi per
la salute delle madri e dei bambini nella regione andi-na, grazie a un accordo siglato tra Cestas e i ministeri della Salute di Bolivia, Ecuador e Perù. Il progetto, co-finanziato dai firmatari dell’accordo e dal ministero italiano degli Affari esteri, è finalizzato all’“Estensione della Rete andina per la salute materna e perinatale”.
Cestas e Propuestas per l’impren-ditoria femminile in ArgentinaArrivano nelle mani di 66 aziende sussidi stanziati da Cestas e Funda-ciòn Propuestas per favorire l’im-
prenditoria femminile: un aiuto concreto che giunge al termine di un percorso di formazione culminato nel-la presentazione di un business plan. La consegna dei materiali e delle attrezzature richieste dalle imprendi-trici è avvenuta lo scorso 27 maggio nel corso di un incontro nella sede della Fundaciòn Propuestas, a sud dell’area metropolitana di Buenos Aires.
Tra “indignados” e sognatori, in video la vita dei giovani cileniConni, Nicol e Alvaro hanno sogni e aspettative molto diverse tra loro. In comune, hanno l’età – tra i 20 e i 25
anni – e la nazionalità cilena. Sono i tre ragazzi scelti dal regista Filippo Giusberti per diventare protagoni-sti di un documentario-verità sulla vita quotidiana dei giovani del Cile, un Paese molto diverso dall’Italia e da esso distante per geografia e cultura. Prodotto dall’ong bolognese Cestas, il video sarà presto dispo-nibile on line in un sito ad esso dedicato.
Cinque per mille, scegli Cestas per il diritto alla saluteQuanto fa cinque per mille? Poco per chi dona, molto per chi riceve. Nella prossima dichiarazione dei
redditi per l’anno fiscale 2010, scegli Cestas per il tuo cinque per mille e sostieni il diritto alla salute delle donne, degli uomini e dei bambini del sud del mondo.Il tuo cinque per mille contribuirà a potenziare i nostri interventi di cooperazione internazionale, in partico-lare in Africa.
Un flashmob per la salute globaleUna donna in gravidanza si sente male nella piazza di una città ita-liana. Ha un mancamento, si acca-scia a terra. La stessa cosa acca-
de in una biblioteca, alla fermata dell’autobus, in un centro commerciale, lungo una via pedonale. Subito attorno alle cinque donne si forma un capannello di persone preoccupate. La stessa cosa però non acca-de alle donne dei Paesi in via di sviluppo: sono 1.000 infatti quelle che perdono la vita per cause collega-te alla gravidanza e al parto. A loro si aggiungono i bambini: ne muore uno ogni tre secondi per cause che si potrebbero facilmente prevenire.
31
Cestas e Propuestas per l’imprenditoria femminile8 giugno 2011
Arrivano nelle mani di 66 aziende i sussidi stanziati da Cestas e Fundaciòn Propuestas per favorire l’impren-ditoria femminile: un aiuto concreto che giunge al termine di un percorso di formazione culminato nella presentazione di un business plan. La consegna dei materiali e delle attrezzature richieste dalle imprendi-trici è avvenuta lo scorso 27 maggio nel corso di un incontro nella sede della Fundaciòn Propuestas, a sud di Buenos Aires. Protagonisti dell’evento, 70 donne e 4 uomini, appartenenti a realtà impenditoriali al femmi-nile. I sussidi vanno a favore di 66 imprese, delle quali 61 individuali e 5 di tipo associativo. Tra i settori più get-tonati spiccano il comparto tessile (32 imprese), quello della gastronomia (16) e della parruccheria (12), ma non mancano all’appello domande per attività com-merciali, di articoli da regalo, fotografia, artigianato e copisteria. L’esperienza della riunione ha inoltre messo a disposizione delle imprenditrici uno spazio informale di incontro in grado di favorire la creazione di relazioni solide e la prosecuzione delle attività di formazione.
Un flashmob per la salute globale8 giugno 2011
Una donna in gravidanza si sente male nella piazza di una città italiana. Ha un mancamento, si acca-scia a terra. La stessa cosa accade in una biblioteca, alla fermata dell’autobus, in un centro commerciale, lungo una via pedonale. Subito attorno alle cinque donne si forma un capannello di persone preoccu-pate: “Sta male? Ha bisogno di qualcosa? Chiama-te un’ambulanza!”. La stessa cosa però non accade alle donne dei Paesi in via di sviluppo: sono 1.000 infat-ti quelle che perdono la vita per cause collegate alla gravidanza e al parto. A loro si aggiungono i bambini: ne muore uno ogni tre secondi per cause che si po-trebbero facilmente prevenire. E poi le cinque milioni di persone destinate a morire ogni anno per Hiv-Aids, tubercolosi o malaria. Dura poco più di un minuto il video realizzato per Health heroes: la salute globale comincia da te!, la campagna lanciata dalla rete europea di Azione per la salute globale e promossa in Italia da Aidos, Associazione italiana donne per lo sviluppo e Cestas in collaborazione con ActionAid.
Newsletter Giugno 2011
32
Un anno nel segno del cambiamen-to: pubblicato il Bilancio sociale Cestas La nuova pubblicazione, che se-gue quella del Bilancio economico,
fa il punto sulle attività realizzate nel 2010 in 23 Pae-si del mondo: sono 33 interventi tra cooperazione e advocacy, 42 progetti di formazione, con 500mila be-neficiari e oltre 400 partner. In stampa 300 copie su carta riciclata certificata, da inviare a stakeholder e distribuire negli eventi pubblici.
Passi avanti, ma tanta strada ancora da fare: pubblicato l’Mdg Report 2011Progressi importanti nella riduzione della mortalità infantile, dei decessi
da malaria e della diffusione del virus dell’Hiv. Ma an-cora grandi disuguaglianze tra la popolazione ricca e quella povera e rurale nei Paesi in via di sviluppo. Sono questi i principali dati emersi dal Report 2011 su-gli Obiettivi del millennio.
Nel sud del Libano a fianco di donne e giovaniUn nuovo intervento Cestas in Li-bano, che si prefigge di migliorare la qualità della vita dei giovani e
delle donne della regione di Bint Jbeil attraverso l’or-ganizzazione di servizi sociali, ricreativi, educativi e il sostegno alle fasce più deboli. È dedicato proprio al “rafforzamento delle attività socio-economiche e cul-turali” il programma iniziato lo scorso 4 luglio.
La salute? Passa per il coinvolgi-mento delle comunitàFormare e aggiornare medici, in-fermieri e tecnici può non bastare. Per migliorare la salute della popo-
lazione e garantire l’accesso all’assistenza sanitaria di base servono il coinvolgimento delle comunità locali e il potenziamento dei servizi sanitari decentrati. Que-sto l’obiettivo dei progetti di cooperazione portati avanti da Cestas in Mozambico.
Voucher per l’alta formazione Cestas, domande entro il 4 agostoSono quattro i corsi proposti da Ce-stas che rientrano nel Catalogo in-terregionale dell’alta formazione in
rete. I residenti di Emilia-Romagna, Basilicata, Friuli Ve-nezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto, hanno tempo fino al 4 agosto per richiedere un voucher alla propria Regio-ne e frequentare uno dei corsi.
Tecnologia per lo sviluppo, Cestasprimo partner europeo dell’agenziacilena MetrikSemplice da usare, innovativo, fles-sibile, economico, leggero come
una nuvola. È interamente “hecho en Chile” il nuovo programma gestionale “cloud based” adottato dallo staff Cestas, primo cliente europeo della web agency di Santiago Metrik. Suipit è il nome del software 100% web ed è stato sviluppato da quattro giovani inge-gneri della Universidad de Chile.
33
Tirocinanti cercansi per il Dipartimento FormazionePer la sede di Bologna Cestas cerca tirocinanti, preferibilmente laurean-di o laureati di Scienze politiche,
Scienze della formazione e Scienze della comuni-cazione, a supporto del Dipartimento Formazione. Il periodo richiesto va dall’1 settembre al 20 dicembre. Sono previsti buoni pasto e il rimborso dell’abbona-mento di ferrovie e autobus.
Ad Ancona tirocinio formativo sui diritti intellettualiLa sede marchigiana del Cestas cer-ca un tirocinante da inserire nel Di-partimento Cooperazione decen-
trata e Territorio. In affiancamento alla responsabile, il tirocinante si occuperà delle attività di cooperazione e di educazione allo sviluppo, e in particolare della campagna “Sblocchiamoli” per l’applicazione soste-nibile dei diritti di proprietà intellettuale.
Tre mesi di cooperazione, oppor-tunità per gli studenti CestasLavorare in un progetto di coope-razione internazionale in Africa o in Sud America. È l’opportunità che
Cestas offre agli studenti di due percorsi di formazio-ne organizzati dall’ong. A disposizione ci sono fino a quattro posti retribuiti per altrettanti progetti in Nami-bia, Cile, Argentina, Perù e Bolivia. Le selezioni sono aperte.
Da Africa e Medio Oriente, professionisti della salute in viaggio-studio in EmiliaUn’esperienza di formazione e di confronto utile per la carriera e per
garantire il diritto alla salute delle popolazioni. È quan-to hanno vissuto i 16 professionisti del settore socio-sanitario di Africa e Medio Oriente iscritti al corso di alta formazione Health as a right, promosso dal Dipar-timento di sociologia dell’Università di Bologna e ge-stito da Cestas.
Michael, Robinson, Naseer: anche Venditti sostiene gli eroi della saluteC’è anche Venditti tra i firmatari della campagna “Health heroes”,
lanciata dal network Azione per la salute globale per spingere i governi a impegnarsi a favore del diritto alla salute. Il cantante ha firmato la petizione in occasione del concerto di Elton John, che ha inaugurato la tap-pa romana della mostra sulle vite di educatori, medici e infermieri del sud del mondo.
Diritti e diversità, una pubblicazione sui servizi socio-sanitari per immigratiUna panoramica sulle politiche na-zionali e regionali messe in atto per
rispondere ai bisogni sociali e sanitari degli oltre quat-tro milioni di stranieri (il 7% della popolazione) presenti in Italia. Si intitola “I servizi socio sanitari per immigrati” la pubblicazione curata da Gloria Greganti e Michela Glorio, responsabile della sede marchigiana di Ce-stas.
Newsletter Luglio-Agosto 2011
34
È firmato Cestas il master preferito dagli studenti dell’Università di Bologna Voti alti per l’ottava edizione del master di secondo livello in “Politi-
che sociali e direzione strategica per lo sviluppo soste-nibile del territorio”, promosso dal Dipartimento di So-ciologia dell’Università di Bologna e gestito dall’ong Cestas. Nell’opinione degli studenti, il percorso post-laurea dedicato alla formazione di manager, profes-sionisti e operatori per lo sviluppo territoriale e la pro-mozione della piccola e media impresa, ottiene un gradimento superiore agli altri master bolognesi per organizzazione, strutture, attività didattica e stage.
Comunicazione sociale e Rsi, borse di studio per i corsi CestasCi sono il giornalismo e la respon-sabilità sociale di impresa al cen-tro dei due corsi di specializzazione
organizzati questo autunno a Bologna dal Cestas per offrire nuove competenze agli operatori del terzo set-tore, e non solo. A disposizione borse di studio a co-pertura parziale dei costi di iscrizione. Carta stampata e internet, giornalismo sociale, tecniche dell’inchiesta e del web-documentario, nuovi media, deontologia, ufficio stampa e social network, sono alcuni degli ar-gomenti che verranno affrontati nelle 160 ore di lezio-ne (di cui 34 in modalità e-learning).
Blog, social network, marketing virale: il web al servizio del terzo settoreIl web per comunicare, per infor-marsi e creare nuovi contatti, per
diffondere le proprie attività e anche per trovare fi-nanziatori. È in partenza la seconda edizione del cor-so gratuito di specializzazione “Il non profit ai tempi del web 2.0: nuovi strumenti gestionali per il terzo settore”, rivolto a operatori di associazioni e organizzazioni di volontariato, funzionari pubblici, studenti e professio-nisti delle Marche. Il corso è promosso da Cestas e Re-gione Marche. Iscrizioni entro il 10 ottobre.
In corsa per l’Oscar di bilancio 2011C’è anche il Cestas in lizza per l’O-scar di bilancio 2011, il premio or-ganizzato dalla Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana) sotto
l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per valorizzare le organizzazioni, profit e non profit, italiane che si segnalano per una comunicazione efficace e cristallina dei propri rendiconti.
Iscrizioni aperte per il corso in progettazione per la cooperazioneRispondere alla crescente doman-da, da parte di associazioni e or-ganizzazioni, di professionisti che
sappiano elaborare progetti di cooperazione sulla base dei requisiti richiesti dai vari donor. Questo l’o-biettivo della terza edizione del corso di alta forma-zione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo”. Iscrizioni entro il 28 ot-tobre. Il corso si rivolge a laureati o a diplomati (con esperienze nel settore) che vogliono specializzarsi nel-la progettazione comunitaria e nella cooperazione internazionale.
35
È firmato Cestas il master preferito dagli studenti dell’Università di Bologna8 settembre 2011
Voti alti per l’ottava edizione del master in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, promosso dal Dipartimento di Sociolo-gia di Bologna e gestito dall’ong Cestas. Nell’opinio-ne degli studenti, il percorso post-laurea dedicato alla formazione di manager, professionisti e operatori per lo sviluppo e la promozione della piccola e media im-presa, ottiene un gradimento superiore agli altri ma-ster per organizzazione, strutture, attività didattica e stage. A porre il master (che in otto anni ha formato 204 studenti) in cima alla classifica dei corsi post-lau-rea organizzati a Bologna, è un’indagine sulla qualità didattica realizzata da Aform per l’ateneo. “I risultati dimostrano come l’offerta formativa pro-posta e gestita da Cestas rappresenti un’opportunità unica per gli allievi di sviluppare risorse chiave per uno sviluppo personale e professionale – dice il presiden-te dell’ong Uber Alberti –. Il nostro master si è sempre basato su un investimento reciproco fra Cestas, stu-denti e Ministero degli Affari Esteri, e sulla condivisione di una prospettiva di medio e lungo termine, che si riflette nei più che positivi risultati ottenuti”.
Il punto sugli Obiettivi sanitari del millennioA quattro anni dalla scadenza, a che punto si è arrivati nella corsa per gli Obiettivi del millennio? È di-
minuita la mortalità materna e infantile? Si è arresta-ta la diffusione delle malattie infettive? E che cosa si deve ancora fare? Le risposte nella pubblicazione “Diritto alla salute e salute globale”, realizzata da Ce-stas e Aidos con il finanziamento del Ministero degli Affari Esteri, all’interno del progetto di educazione allo sviluppo “Obiettivi del millennio e cooperazione decentrata sanitaria: un approfondimento sulla lotta all’Hiv/Aids”.
A Buenos Aires nuovi esperti in gestione pubblicaC’era anche il presidente del Ce-stas Uber Alberti alla cerimonia di diploma della prima edizione del
master in “Modelos de innovación y participación en la gestión pública”, che si è tenuta il 15 settembre nell’Aula magna della sede di Buenos Aires dell’Uni-versità di Bologna.
Salute materno-infantile, un nuovo centro nella Provincia di Santa FéSi è estesa alla Provincia di Santa Fé la Rete dei centri di salute materno-
infantile, creata dal Cestas in Argentina, Perù, Bolivia ed Ecuador. Il territorio di Santa Fé, uno dei più impor-tanti dell’Argentina, rientra oggi nel programma plu-riennale di cooperazione sanitaria che Cestas e i suoi partner locali hanno promosso dal 2003. Il programma vuole contribuire a una migliore gestione della salute pubblica materna-infantile.
Newsletter Settembre 2011
36
Lezioni in aula e viaggio a Bru-xelles, ultimi giorni per iscriversi al corso in progettazione per la cooperazione Sei mesi di lezione per conoscere
attori e strumenti della cooperazione. Una settimana a Bruxelles per stare a contatto con istituzioni e organiz-zazioni europee. Uno stage in America Latina, Africa o in Medio Oriente, per mettersi alla prova in un pro-getto di cooperazione. C’è tempo fino al 28 ottobre per iscriversi al corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo”, promosso da Cestas e Università di Parma.
Comunicazione sociale e Rsi, borse di studio per i corsi CestasCi sono il giornalismo e la responsa-bilità sociale di impresa al centro di due corsi di specializzazione orga-
nizzati questo autunno a Bologna dal Cestas per offri-re nuove competenze agli operatori del terzo settore, e non solo. A disposizione borse di studio a copertura parziale dei costi di iscrizione. Carta stampata e inter-net, giornalismo sociale, tecniche dell’inchiesta e del web-documentario, nuovi media, deontologia, ufficio stampa e social network, sono alcuni degli argomenti che verranno affrontati nelle 160 ore di lezione (di cui 34 in modalità e-learning)
In Argentina corso online su coesione sociale e integrazione Sessanta ore di didattica “virtuale” per aggiornarsi sulle politiche per combattere le disuguaglianze e
facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Sono questi gli obiettivi della nuova edizione del corso di alta formazione organizzato in Argentina. L’offerta formativa del Cestas in America Latina.
Dignidad Pangoa, nuovo progetto del Cestas in PerùPromuovere lo sviluppo integrato di tutta la comunità e dare digni-tà alla popolazione più povera del
distretto di Pangoa. Questo l’obiettivo del nuovo pro-getto lanciato dal Cestas, con il finanziamento del Fondo Italo Peruano, nella regione di Junín, in Perù, stretta tra le Ande e la foresta amazzonica. Salute, formazione e potenziamento delle istituzioni sono i tre assi attraverso cui si svilupperà il progetto “Dignidad Pangoa”, di cui beneficeranno oltre 5.200 uomini e donne delle 14 comunità convolte nel progetto.
Da Bologna al mondo: cerimonie finali del master in sviluppo sostenibile e del corso inservizi sociosanitariNuovi professionisti per la salute e
lo sviluppo. Martedì 25 ottobre, alla Facoltà di Scien-ze politiche di Bologna, la consegna dei diplomi agli studenti del master in “Politiche sociali e direzione stra-tegica per lo sviluppo sostenibile del territorio” e del corso di alta formazione in “Organizzazione e mana-gement dei servizi sociosanitari in contesti differenzia-ti” rivolto a dirigenti dei Paesi esteri.
37
Dignidad Pangoa, nuovo progetto del Cestas in Perù28 settembre 2011
Promuovere lo sviluppo integrato di tutta la comuni-tà, dando dignità alla popolazione più svantaggiata. Questo l’obiettivo del nuovo progetto lanciato dal Cestas, con il finanziamento del Fondo Italo Peruano, a Pangoa, cittadina della regione di Junín, in Perù, stretta tra le Ande e la foresta amazzonica.Salute, formazione e potenziamento delle istituzioni sono i tre assi attraverso cui si svilupperà il progetto “Dignidad Pangoa”, di cui beneficeranno oltre 5.200 uomini e donne delle 14 comunità di Alto Kiatari, Cha-vini, Unión Chavini, San Jerónimo, San Antonio de So-nomoro, Cubantía, Chuquibambilla, Casancho, Por-venir, Santa Elena, Nueva Palestina, Villa María, San José de Miraflores e Alto Chavini. “Come sindaco mi impegno ufficialmente a collaborare e a fare il mio meglio per il successo di un progetto che permette-rà alle nostre comunità di continuare la strada dello sviluppo” ha detto Jorge Herhuay Quintana, il primo cittadino di Pangoa, nella cerimonia che si è tenuta presso il Municipio andino. Presente pure Alejandro Vargas, direttore esecutivo del Cestas in America La-tina. “Il nostro ruolo è garantire qualità e mettere in rete le organizzazioni che lavorano sul territorio”.
Cibo, lavoro e istruzione, per coltivare il futuroNel cuore della Namibia per raffor-zare i livelli di scolarità, promuovere l’imprenditorialità, favorire l’acces-
so ai servizi pubblici e arricchire la dieta alimentare. È un programma di sviluppo integrato a sostegno delle donne affette da Hiv/Aids e dei bambini orfani quello che, dal febbraio 2010, il Cestas porta avanti a Ka-tatura, popoloso sobborgo della capitale Windhoek.
Campagna Sblocchiamoli: “No ai brevetti su beni comuni”Preoccupazione per la tendenza a commercializzare e brevettare le risorse naturali e una forte richiesta
a tutelare l’accesso universale ai farmaci rendendone più flessibile la proprietà intellettuale. È quanto hanno espresso gli esperti della campagna Sblocchiamoli: Cibo, salute e saperi senza brevetti al termine dello scorso Public forum dell’Organizzazione mondiale del commercio a Ginevra.
Salute e sviluppo, in Namibia è in azione il circolo virtuoso della cooperazioneRafforzare l’assistenza sanitaria for-mando personale e creando ser-
vizi sul territorio. Diffondere cure e terapie, rendendo-le economicamente accessibili attraverso progetti di micro-imprenditoria a sostegno del reddito. L’inter-vento di Cestas in Namibia, nelle regioni di Omusati e Otjozondjupa, per migliorare la qualità della vita delle persone affette da Hiv/Aids e tubercolosi.Indispensa-bile, poi, rendere accessibili le cure. Le terapie, però, possono avere costi improponibili per la parte più po-vera della popolazione. Il Cestas è impegnato in un programma di cooperazione che ha lo sviluppo eco-nomico come uno dei suoi obiettivi principali.
Newsletter Ottobre 2011
38
Domani ad Ancona incontro su conoscenza, salute e cibo per tuttiSensibilizzare amministratori locali e cittadini affinché il cibo e la salute
siano garantiti come beni comuni e non vengano pri-vatizzati, cadendo nelle mani di pochi gruppi econo-mico-finanziari. Sulla scia del referendum per l’acqua pubblica, Cestas, all’interno della campagna Sbloc-chiamoli contro i brevetti su farmaci e sementi, orga-nizza martedì 15 novembre ad Ancona la conferenza “Conoscenza, salute e cibo per tutti: sviluppo e diritti di proprietà intellettuale a confronto”.
Ultimi giorni per iscriversi al corso in progettazione per la cooperazioneScade il 23 novembre il termine per iscriversi al corso di alta formazione
in “Esperti in progettazione per la cooperazione inter-nazionale allo sviluppo”, promosso dal Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Parma e ge-stito dal Cestas. Sei mesi di lezioni in aula, una settima-na di workshop a Bruxelles e, infine, la possibilità di uno stage in America Latina, Africa o in Medio Oriente.
Un ponte tra il Libano e l’Emilia-RomagnaDi qua e di là del Mediterraneo, in nome della solidarietà e dei diritti umani. Nel sud del Libano a fianco
dei giovani e delle donne che vivono nel territorio di Bint Jbeil. In Emilia-Romagna per promuovere il dialo-go a partire dalle scuole. Pieve di Cento, comune del-la provincia bolognese, è tra i partner di due progetti realizzati dal Cestas per diffondere tra i giovanissimi la cultura della solidarietà e per migliorare la qualità della vita delle fasce più deboli della popolazione li-banese.
Cocis, senza cooperazione Italia più debole e isolata“Un Paese senza cooperazione allo sviluppo è un Paese senza prospet-tive di rilancio per il futuro. Non è
questa la strada per uscire dalla crisi economica”. Le ong italiane alzano la voce davanti ai tagli per la co-operazione internazionale allo sviluppo: i fondi stan-ziati dalla legge di stabilità ammontano a 86 milioni di euro, un crollo del 51% rispetto ai finanziamenti, già estremamente ridotti, a disposizione nel 2011.
Master in sviluppo sostenibile, aperte le iscrizioniUn percorso tra politiche interna-zionali, economia e sociologia per diventare professionisti dello svilup-
po sostenibile. C’è tempo fino al 30 dicembre per iscriversi alla decima edizione del master di secondo livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, organizzato dal Di-partimento di sociologia dell’Università di Bologna e dall’ong Cestas.
AAA, affittasi aula per corsi e incontriCestas mette a disposizione per in-contri e corsi l’aula didattica presso la sede di via Ranzani 13/5/F a Bolo-
gna. L’aula - dotata di 45 posti con sedie e tavolino, un pc per il docente, un videoproiettore con scher-mo fisso, impianto audio e una lavagna a fogli mobili - è disponibile dal lunedì al martedì dalle ore 9.00 alle 18.00. I costi sono di 20 euro (più iva) per l’affitto orario, 100 euro per tutta la giornata, 400 euro per cinque giorni. Per informazioni: Chiara Braschi, tel. 051 253001, e-mail [email protected].
39
Qui Libano, qui Pieve di Cento: un ponte tra Bint Jbeil e l’Emilia-Romagna3 novembre 2011
Di qua e di là del mare in nome della solidarietà e dei diritti. Nel sud del Libano a fianco dei giovani e delle donne che vivono nel territorio di Bint Jbeil. In Emilia-Romagna per promuovere il dialogo a partire dalle scuole. A unire le due sponde del Mediterraneo, Pieve di Cento, comune del bolognese, che è tra i partner di due progetti realizzati dal Cestas per diffondere la cultura della solidarietà e migliorare la qualità della vita delle fasce più deboli della popolazione libanese.Ed è proprio a Pieve di Cento, che lo scorso 29 ot-tobre, al teatro Zeppilli, sono stati presentati alla po-polazione i due progetti. Quello di cooperazione, fi-nanziato dalla Regione Emilia-Romagna, è rivolto a giovani e donne delle cittadine di Ain Ebel, Debel, Rmeich e Tebnine e prevede nuovi servizi sociali, ricre-ativi ed educativi e nuovi percorsi di formazione per la microimprenditoria femminile. È iniziato invece nel 2009 il programma di educazione interculturale che Cestas ha avviato nella scuola media Gessi di Pieve di Cento, coinvolgendo gli studenti in laboratori didattici sulla pace e anche attraverso la realizzazione di un video, girato insieme al videomaker Antonio Martino.
Da Bologna al mondo, per lo sviluppo e il diritto alla salute 3 novembre 2011
Felici e diplomati. Con la cerimonia finale presso l’Aula dei Poeti della Facoltà di Scienze Politiche di Bologna e le classiche foto di rito insieme a parenti, amici e professori, si sono conclusi lo scorso 25 otto-bre il master in Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio e il corso di alta formazione in Organizzazione e management dei ser-vizi socio-sanitari in contesti differenziati rivolto ai Paesi esteri, promossi entrambi dal Cestas insieme al Diparti-mento di Sociologia dell’ateneo bolognese, con il co-finanziamento del Ministero degli Affari Esteri (Direzio-ne generale per la cooperazione allo sviluppo). Dalla nona edizione del master, diciassette nuovi professio-nisti dello sviluppo: sette sono italiani. Di tutto il mondo, o quasi, gli altri dieci studenti che si sono trasferiti a Bologna per frequentare le lezioni su materie come l’economia e la sociologia, partecipare a workshop e fare il tirocinio a conclusione del percorso formativo. Sono stati dodici, invece, gli studenti ad aver parteci-pato alla sesta edizione del corso di alta formazione. Uomini e donne, tutti professionisti, operatori e mana-ger nei servizi sociosanitari dei loro Paesi d’origine.
Newsletter Novembre 2011
40
“Competenze locali e lavoro di squadra, questo è il nostromodello”“È un progetto che rappresenta il nostro approccio alla cooperazio-
ne: valorizzazione delle competenze di tutti e lavoro in sinergia con istituzioni e professionisti locali”. Ne par-la con orgoglio Uber Alberti, il presidente del Cestas, dell’ultimo intervento realizzato in Bolivia. Un proget-to attraverso cui la ong ha messo in campo il proprio expertise per progettare il Polo educativo sanitario di Potosì.
Per Natale fai un regalo etico, sostieni Cestas contro Aids e tubercolosiUn aiuto a fronte di un impegno concreto: migliorare la qualità del-
la vita delle persone con tubercolosi o Hiv/Aids. Quest’anno Cestas ha deciso di destinare tutte le ri-sorse raccolte attraverso le attività di fundraising, a un progetto portato avanti in Namibia nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa.
In scadenza le preiscrizioni per il master in sviluppo sostenibile Ci sono enti locali e istituzioni inter-nazionali, grandi gruppi e organiz-zazioni non governative tra le strut-
ture che, dal 2002 a oggi, hanno ospitato i circa 250 studenti del master in “Politiche sociali e direzione stra-tegica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, orga-nizzato dal Cestas insieme al Dipartimento di sociolo-gia dell’Università di Bologna. Prossima edizione al via a febbraio.
Master internazionale in salute pubblica, aperte le preiscrizioniUn approccio multidimensionale alla salute materno-infantile e alle malattie emergenti, per formare
professionisti in grado di operare nei nuovi scenari demografici ed epidemiologici, in particolare dell’A-merica Latina. Sono aperte le preiscrizioni al master internazionale in “Salud publica, politicas sanitarias, organizacion de los servicios y epidemiologia”, gestito dal Cestas e co-promosso dall’Università di Bologna e dall’Universidad Andres Bello in Cile.
Agenda 2012, un anno nel segno del cambiamento“La nostra sfida per il 2012 si con-centra nel consolidamento della qualità organizzativa e nella cresci-
ta della nostra offerta di alta formazione in America Latina e in Africa”. Così scrive il presidente Uber Alber-ti nella presentazione della agenda 2012 del Cestas. Dodici mesi per conoscere le attività di formazione, cooperazione, advocacy ed educazione allo svilup-po realizzate dalla ong.
Un ponte tra l’Abruzzo e l’EuropaFavorire l’avvio di nuove collabo-razioni istituzionali ed economiche con università, ong, imprese e go-verni europei. Organizzare percorsi
per sensibilizzare e formare sui temi dello sviluppo, del buon governo, dell’ambiente e della salute. Sono questi alcuni dei punti al centro dell’accordo siglato tra il Cestas e il Consorzio Punto Europa di Teramo.
41
“Competenze locali e lavoro di squadra, questo è il nostro modello”16 dicembre 2011
“È un progetto che ben rappresenta il nostro approc-cio alla cooperazione: valorizzazione delle compe-tenze di tutti e lavoro in sinergia con istituzioni e pro-fessionisti locali”. Ne parla con orgoglio Uber Alberti, il presidente del Cestas, dell’intervento realizzato in Bolivia. Un intervento attraverso cui la ong ha messo in campo il proprio expertise per progettare la nuova Facoltà di Scienze della salute dell’Università Tomas Frias di Potosì, insieme a due istituti specializzati nel-la medicina tradizionale e nelle patologie correlate all’altitudine.Grazie al lavoro di squadra con l’Ufficio della Coope-razione italiana in Bolivia, i tecnici dell’università e due professionisti specializzati in architettura ospedaliera, in tre mesi il progetto esecutivo è stato elaborato e approvato dai committenti. Collegati da ampi spazi comuni e dotati di tecnologie per il risparmio energe-tico, la nuova Facoltà e i due istituti si integreranno all’Ospedale Daniel Bracamonte. “È il nostro modello – sottolinea il presidente del Cestas –, solo attraverso un sistema articolato che valorizzi l’expertise di tutti si può fare cooperazione bene e con efficienza”.
Ad Ancona per “costruire uno sviluppo possibile”16 dicembre 2011
Un appuntamento tra locale e globale per favorire lo scambio di esperienze tra gli operatori delle ong e del Terzo settore marchigiani. Al centro, la questione Hiv/Aids e i progetti per “costruire uno sviluppo possibile”. Questo il titolo dell’iniziativa organizzata il 13 e 14 di-cembre ad Ancona dalla Regione Marche, che ha messo a confronto una quindicina tra associazioni e ong. La due giorni di incontri e laboratori ha messo in luce le tante esperienze positive portate avanti dal mondo della cooperazione e dell’associazionismo marchigiani, dagli interventi nei Paesi in via di sviluppo per bloccare la trasmissione di Hiv/Aids ai progetti lo-cali per combattere il disagio sociale e favorire l’inclu-sione attraverso il lavoro. Si è parlato di lotta alla tratta e di accesso alle cure, di radio comunitarie per la pro-mozione dei diritti e di campagne di sensibilizzazione in Italia come in Africa. Una testimonianza internazio-nale l’hanno data Francisca Santos e Joana Marques della ong portoghese Abraço, che hanno parlato dei loro interventi di inclusione e di cooperazione in Africa e in Brasile. Una testimonianza anche dal Cestas, con gli interventi di Michela Glorio e di Anna Miserocchi, che hanno fatto il punto sul progetto in Namibia.
Newsletter Dicembre 2011
42
FormazioneÈ stato inoltre potenziato il sistema formativo attra-verso una più ampia offerta di didattica in modalità e-learning e la creazione di un “Campus virtuale” (www.cestasformazione.org) che ospita piattaforme didattiche open source e multilingue relative a tutte le offerte formative in corso.
Le attività formative rappresentano il cardine dell’a-zione di CESTAS che, in qualità di ong di sviluppo, pro-muove la formazione come strumento di crescita del-la comunità e di cambiamento sociale, esplicitando e concretizzando così la sua mission. Al centro dell’idea di cooperazione che CESTAS porta avanti da oltre trenta anni vi è infatti il concetto di uno sviluppo so-stenibile e democratico fondato sull’appropriazione sociale della conoscenza da parte delle comunità. CESTAS progetta e gestisce da più di dieci anni, in Ita-lia e all’estero, master e corsi di alta formazione uni-versitaria, scuole di specializzazione post-laurea, corsi e-learning e professionalizzanti
Sono cinque i settori attraverso cui si articola l’offerta formativa di CESTAS:- Socio-sanitario- Sviluppo locale e Responsabilità sociale d’impresa
(Rsi)- Buon governo- Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
(Tic)- Cooperazione e progettazione
La stretta collaborazione tra CESTAS e Università eu-ropee, latino-americane e africane, istituti di ricerca, enti governativi, aziende responsabili ed enti del Terzo settore, offre la possibilità di costruire percorsi formativi che rispondano alle esigenze di sviluppo del territorio beneficiario.In linea con l’obiettivo dell’Unione Europea di creare una società dell’informazione aperta a tutti, dal 2009 CESTAS ha deciso di investire per le attività di formazio-ne nelle tecnologie dell’informazione e della comuni-cazione, consapevole che le nuove tecnologie siano uno strumento non solo per la didattica, ma anche per costruire reti e sistemi di knowledge management.È così nata sul web la community CESTAS 3.0 (http://reteCESTAS.ning.com), un network internazionale di professionisti dello sviluppo creato con lo scopo di promuovere i rapporti tra diversi attori anche attraver-so nuove modalità di comunicazione.
43
È volto invece a potenziare le conoscenze e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunica-zione, dell’e-government e dell’inclusione digitale, il percorso di formazione su “Itc e governo”. Nel 2012 si prevede l’avvio del corso dedicato ai temi della coe-sione sociale, in parte in modalità online.
Il Master dell’Università di Bologna - Sede di Buenos Aires in “Modelli di innovazione e partecipazione nella gestio-ne pubblica”, iniziato nel dicembre 2010 si è concluso nel Settembre 2011 ed è stato frequentato da 30 am-ministratori delle istituzioni pubbliche argentine, che hanno potuto usufruire di borse di studio erogate da CESTAS. Il percorso di formazione, che rilascia un titolo italiano, è incentrato sullo scambio di buone pratiche per l’innovazione nelle politiche di welfare ed è con-dotto anche da docenti dell’ateneo bolognese, con la partecipazione di esperti in politiche pubbliche e sociali della Regione Emilia-Romagna. Questi percorsi di formazione fanno parte anche di uno dei progetti della terza edizione del programma dell’Unione Europea per la cooperazione decentrata “Urb-Al”: si tratta di “Eu-La-Win” (European Union and Latin America for welfare integrated policies), un’ini-ziativa nata con l’obiettivo di mettere le amministra-zioni latino-americane in rete tra di loro e con l’Unione Europea, in modo da favorire il trasferimento di cono-scenze e di esperienze e la reciproca comprensione nella realizzazione di politiche di welfare integrate.
Al progetto “Eu-La-Win”, che ha come capofila la Re-gione Emilia-Romagna, partecipano la Provincia di Buenos Aires, lo Stato del Paranà (Brasile), il distretto di Antioquia (Colombia), la Regione Marche, il Munici-pio XVII di Roma, il Comune argentino di Mar de Plata e il Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli (Cisp), oltre al CESTAS, Socio del Consorzio.
Tra le iniziative di formazione del 2011 si segnalano:
- per il sesto anno consecutivo il corso di alta forma-zione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati per dirigenti dei Paesi esteri” realizzato in collaborazione con il Dipartimento di So-ciologia dell’Università degli Studi di Bologna;
- per il nono anno consecutivo il master universitario di II livello in “Politiche sociali e Direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, realizzato in collabora-zione con il Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Bologna;
- la seconda edizione del corso di alta formazione in“Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo”, realizzata in collaborazione con la Fa-coltà di Economia dell’Università degli Studi di Par-ma con l’obiettivo di fornire competenze teoriche e tecniche specifiche per individuare risorse finanziarie comunitarie e non, formulare e gestire programmi e progetti complessi per la cooperazione internazio-nale allo sviluppo;
- la prima edizione del master universitario internazio-nale di II livello in “Sanità pubblica con enfasi sulla salute materno–infantile”, realizzato in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università degli Studi di Parma e la Universidad San Sebastian (Cile), con la partecipazione dell’Universidad Nacional Mayor De San Marcos (Perù) e dell’Universidad de Cuenca (Ecuador).
Altra novità del 2011 sono stati i corsi di alta formazio-ne rivolti ai funzionari degli enti locali e realizzati da CESTAS presso i municipi argentini di Peuajo, Olavarria e Mar del Plata. Oltre alla formazione su “Pianificazione, valutazione e gestione coordinata, strategica e associata dei programmi sociali per lo sviluppo locale”, gli amministratori locali hanno potuto seguire un corso in “Gestione dei servizi pubblici locali” dedicato alla qualità delle politi-che di welfare e all’applicazione dei principi di parte-cipazione, co-gestione e trasparenza.
44
Mappa dei progetti di formazione
Ecuador2 progetti
Cile1 progetto
Argentina13 progetti
1 1
1
1 372
CESTAS è presente in 11 Paesi con47 progetti formativi tra corsi, master
e corsi di alta formazione.Per approfondimenti è disponibile sul sito www.cestas.org il Catalogo
formativo dove è possibile consultare in dettaglio i percorsi formativi che il
CESTAS progetta e promuove in Italia nel mondo.
Legenda
Settori formativi
Socio-sanitario
Sviluppo locale e Responsabilità sociale d’Impresa (Rsi)
Buon governo
Tecnologie dell’informazionee della comunicazione (Tic)
Cooperazione e Progettazione
1
Ringraziamenti
Perù2 progetti
Bolivia2 progetti
2
2
Il numero indica quanti corsi per settore formativo
La Carta di Peters in Italia è una iniziativa esclusivaCESTAS ringrazia per l’utilizzo della carta a titolo gratuito.
45
Malawi3 progetti
Libano3 progetti
Mozambico1 progetto
Namibia4 progetti
Italia15 progetti
12
3
1
4
43 2 2 4
1Sierra Leone1 progetto
46
Progetti di formazione 2011 - ItaliaIX edizione del Master universitario di II livello in “Politiche sociali e direzione strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio” A.A. 2010/2011
Settore: Sviluppo partecipativo e Buon go-vernoPeriodo di attuazione: gennaio 2011 - dicem-bre 2011Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoRuolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Formare manager governativi e non dei Paesi in via di sviluppo che ricoprono responsabilità nell’elaborazione, esecuzione o valutazione dei programmi di sviluppo ter-ritoriale e di promozione della piccola e me-dia impresa. Fornire ai partecipanti opportu-nità di studio e di valutazione comparata di diverse teorie emergenti nelle organizzazioni di servizio, con riferimento a contesti politico-sociali molto diversi ed in evoluzione, nonché quello di approfondire e verificare sperimen-talmente teorie e tecniche a supporto di un ruolo di manager che deve poter prescinde-re dalla specifica competenza tecnica o dal contenuto specialisticoBeneficiari: 15 professionisti e manager africa-ni, latinoamericani ed europei che operano all’interno di imprese, associazioni, governi locali o centri di ricerca in uno dei seguenti settori della governance: politiche sociali; di-rezione strategica; pianificazione strategica; sviluppo sostenibileDove: Bologna - ItaliaPartner del progetto: Dipartimento di Sociolo-gia - Università degli Studi di Bologna (ente promotore)Direttore del corso: Marco Castrignanò
Grazie al Master ho avuto la possibilità di analizza-re le determinanti della politica sanitaria e pub-blica in materia di salu-te materno-infantile e di comprendere il processo di transizione demografi-ca di una comunità e la sua relazione ai modelli di mortalità. Mi sono resa
conto che la politiche pubbliche rappresentano l’ammodernamento della sfera pubblica che richie-de cambiamenti nel sistema politico e di governo. Il master mi ha permesso di analizzare e misurare lo sta-to di salute e i cambiamenti di una popolazione po-nendo in pratica una visione globale degli indicatori di salute materna e infantile. Grazie al tirocinio che ho fatto in Cile, ho potuto conoscere l’organizzazio-ne del sistema sanitario soprattutto nel primo livello di assistenza per donne e bambini, avendo la possibilità di elaborare un pacchetto di misure, che nel tempo ha mostrato risultati molto positivi. È stato poi molto interessante osservare i percorsi di cura specializzata per assistere i bambini con problemi cerebrali realizza-ti in Italia. Credo che lo sviluppo politico, sociale, eco-nomico e culturale dei popoli si rifletta in particolare negli indicatori della salute e che gli operatori sanitari devono affrontare una grande sfida per contribuire a migliorarli. E quello che stiamo facendo all’Istituto na-zionale materno perinatale sta servendo a ridurre la mortalità materna e infantile in Perù.
Master universitario internazionale di II livello in “Sanità pubblica con enfasi sulla salute materno-infantile”
Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: giugno 2010 - luglio 2011Ente finanziatore: Co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, nell’ambito del programma “Estensione della Rete andina di Centri salute materno perinatale”Ruolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Formare esperti nella gestione dei servizi di sanità pubblica nell’ambito ma-terno-infantile che possano ricoprire po-sizioni dirigenziali presso aziende sanitarie pubbliche e private, ospedali, policlinici, centri di ricerca e formazione del settore socio-sanitario. Il corso mira a creare un quadro dinamico di competenze, capaci-tà e strumenti per la formazione di profes-sionisti della salute di alto livello, con co-noscenze e capacità di operare nei nuovi scenari demografici ed epidemiologici dell’America Latina, attraverso un approc-cio multidimensionale in riferimento alla sa-lute materno-infantileBeneficiari: 15 professionisti residenti in Perù, Bolivia, Ecuador e Argentina che operano all’interno della Rete andina di centri salu-te materno perinataleDove: Bologna - Italia, Conceptiòn - CilePartner del progetto: Università degli Studi di Parma (ente promotore), Universidad San Sebastian (Cile) (ente promotore), Universi-dad Nacional Mayor De San Marcos (Perù) e Universidad De Cuenca (Ecuador)Direttore del corso: Giulio Bevilacqua
Una visione globale sulla salute materno-infantile
Testimonianza di: Josefa E. Vásquez Cevallos, capoin-fermiera dell’Istituto nazionale materno perinatale di Lima e segretaria del Collegio degli infermieri (Perù)
47
Il corso mi ha reso più forte e ha trasformato la mia vita positivamente. Le conoscenze e le competenze acquisite mi hanno infatti dato la fiducia necessaria per affrontare il mercato del lavoro, che è oggi molto concorrenziale, e mi hanno permesso di essere assun-to dalla Caritas di Modena. Ammiro davvero i profes-sori che mi hanno accompagnato durante il corso. Con la loro esperienza mi hanno aperto gli occhi sulle realtà e i problemi in ambito socio-sanitario, soprat-tutto sulla situazione socio-sanitaria del mio Paese, il Benin. Ma la cosa più interessante sono state le visite guidate e tutto ciò che ho imparato potrebbe servirmi per fare qualcosa in Benin tramite l’associazione Iroko di cui sono fondatore e presidente. Ora per dare con-tinuità a questa formazione, sto facendo una laurea magistrale in lingue per la comunicazione d’impresa e delle organizzazione internazionali, con la specializ-zazione in comunicazione in ambito socio-sanitario. E anche in questo nuovo percorso, le conoscenze ac-quisite grazie al CESTAS mi sono di grande aiuto.
VI edizione del Corso universitario di alta formazione in “Organizzazione e management dei servizi socio-sanitari in contesti differenziati (per dirigenti dei Paesi esteri)” A.A. 2010/2011
Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: maggio 2011 - ottobre 2011Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoRuolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Formare manager provenienti dai Paesi terzi nel campo dell’organizzazione e del management dei servizi socio-sanitari, in grado di elevare il livello qualitativo della gestione dei servizi socio-sanitari nei territori di provenienza. La didattica alternativa di 60 ore costituisce una parte fondamentale del percorso formativo perché offre l’occasione di sperimentare e mettere a frutto le cono-scenze teoriche e pratiche acquisite attra-verso visite guidate a distretti sanitari e ser-vizi socio-sanitari, inserimento presso strutture locali, conoscenza e scambio di esperienzeBeneficiari: 12 professionisti socio-sanitari di cui 10 provenienti da Paesi di massima priori-tà per il Ministero degli Affari EsteriDove: Bologna - ItaliaPartner del progetto: Dipartimento di Sociolo-gia - Università degli Studi di Bologna (ente promotore), Ausl Bologna e Ausl FerraraDirettore del corso: Marco Castrignanò
Più forte e preparato per il mio Benin
Testimonianza di: Romain H. Akpo
Foto: Romain H. Akpo al centro in basso
48
Corso universitario di alta formazione “Health as a right: vocational course in the organization of health and social services (for staff coming from foreign countries)” A.A. 2010/2011
Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: maggio 2011 - settem-bre 2011Ente finanziatore: Unione Europea e Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoRuolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Aggiornare dirigenti ed operatori stranieri di settori socio-sanitari, promotori di politiche per l’innovazione e lo svilup-po di sistemi sociosanitari, sui temi dell’ac-cesso universale alla salute e della salute come diritto, in considerazione delle pro-fonde variazioni in campo epidemiologi-co, dei rapporti tra servizi sociosanitari ed utentiBeneficiari: 14 responsabili ministeriali o di distretti, direttori o funzionari di servizi so-ciosanitari che già operano nei progetti CESTAS attivi in Libano, Namibia e MalawiDove: Bologna - ItaliaPartner del progetto: Dipartimento di Sociolo-gia - Università degli Studi di Bologna (ente promotore), AUSL di Ferrara, Amel Associa-tion Lebanon, Imam Sadr Foundation, Liba-noDirettore del corso: Marco Castrignanò
Le giuste competenze per il mio lavoro
Testimonianza di: Melissa Godínez, Guatemala
Farei il corso un’altra volta? Certamente! È stata una esperienza indimenticabile. E ringrazio CESTAS e l’Uni-versità di Bologna per l’opportunità, il sostegno e per le conoscenze che mi hanno fornite, che mi sono utili per svolgere il mio lavoro a Città del Guatemala. Sono consulente per la programmazione e la progettazio-ne architettonica ospedaliera, ma il corso mi ha dato anche le competenze per sviluppare lavori nell’ambi-to della gestione di strutture socio-sanitarie. Studiare insieme a ragazzi e ragazze di altri Paesi del mondo è stato interessante, conoscere altri sistemi di lavoro e altri punti di vista è stato un arricchimento professionale, ma anche umano, perché tra noi stu-denti si è creata una bella amicizia. Abbiamo impa-rato ad ascoltarci e a capire le differenze tra i nostri sistemi di salute, abbiamo ragionato insieme sui pro-blemi dei nostri Paesi e insieme abbiamo fatto propo-ste per superarli.
Foto: Melissa Godínez prima a destra
49
50
II edizione del Corso di alta formazione in “Esperti in progettazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo” A.A. 2010/2011
Settore: Sviluppo partecipativo e Buon go-vernoPeriodo di attuazione: febbraio 2011 - mag-gio 2011Ente finanziatore: Corso a mercatoRuolo di CESTAS: Gestore Obiettivi: Formare professionisti della proget-tazione in grado di elaborare e presentare progetti di qualità sulla base dei requisiti ri-chiesti dai vari donors, in particolare di Co-munità Europea e di altre organizzazioni nazionali e internazionali, per la coopera-zione internazionale allo sviluppo. Il corso si propone di fornire competenze teoriche e tecniche specifiche nella individuazione delle risorse finanziarie comunitarie e non, nella formulazione e gestione di programmi e progetti complessi per la cooperazione in-ternazionale allo sviluppo. Il corso rilascia 30 Crediti formativi universitariBeneficiari: 18 studenti diplomati e laureatiDove: Bologna - Italia, Bruxelles - BelgioPartner del progetto: Facoltà di Economia - Università degli Studi di Parma (ente promo-tore)Direttore del corso: Alessandro Arrighetti, co-direttore Raffaele K. Salinari
I edizione del Corso di specializzazione “Il non profit ai tempi del web 2.0: nuovi strumenti gestionali per il Terzo settore”
Settore: Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) Periodo di attuazione: gennaio 2011 - giugno 2011Ente finanziatore: Regione Marche capofila di Progetto EuropAid/127765/ACT/Multi CO-MUNIC_EAD LA COMUNICACION PARA EL DESAROLLO: hacia un Sistema Regional de Informacion para el Desarollo - Rif. Contratto DCI-NSAED/2009/202-380Ruolo di CESTAS: Co-gestore Obiettivi: É un percorso di specializzazione che si propone di promuovere l’aggiorna-mento e l’approfondimento delle compe-tenze informatiche in merito alle potenzia-lità e proprietà di internetBeneficiari: Il corso è rivolto a operatori ap-partenenti ad organizzazioni, associazioni di volontariato, culturali, del Terzo setto-re, cooperative che hanno sede legale o operativa nella regione Marche; funziona-ri pubblici e collaboratori degli Enti locali della Regione Marche (Province, Comuni e Regione); attivisti o volontari di ONP mar-chigiane; professionisti di differenti discipli-ne con esperienza nel Terzo settore, prefe-ribilmente nell’area della comunicazione e con un livello medio di alfabetizzazione informatica; laureandi marchigiani o iscritti ad un Ateneo marchigiano, interessati ad inserirsi nel Terzo settoreDove: Ancona, ItaliaPartner del progetto: Agenda, Informatici Sen-za Frontiere
51
II edizione del Corso di specializzazione “Il non profit ai tempi del web 2.0: nuovi strumenti gestionali per il Terzo settore”
Settore: Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)Periodo di attuazione: ottobre 2011 - febbra-io 2012Ente finanziatore: Regione Marche capofila di Progetto EuropAid/127765/ACT/Multi CO-MUNIC_EAD LA COMUNICACION PARA EL DESAROLLO: hacia un Sistema Regional de Informacion para el Desarollo - Rif. Contratto DCI-NSAED/2009/202-380Ruolo di CESTAS: Co-gestoreObiettivi: É un percorso di specializzazione che si propone di promuovere l’aggiorna-mento e l’approfondimento delle compe-tenze informatiche in merito alle potenzialità e proprietà di internetBeneficiari: Il corso è rivolto ad operatori ap-partenenti ad organizzazioni, associazioni di volontariato, culturali, del Terzo settore, coo-perative che hanno sede legale o operativa nella regione Marche; funzionari pubblici e collaboratori degli Enti locali della Regione Marche (Province, Comuni e Regione); atti-visti o volontari di ONP marchigiane; profes-sionisti di differenti discipline con esperienza nel Terzo settore, preferibilmente nell’area della comunicazione e con un livello medio di alfabetizzazione informatica; laureandi marchigiani o iscritti ad un Ateneo marchi-giano, interessati ad inserirsi nel Terzo settoreDove: Ancona - ItaliaPartner del progetto: Agenda, Informatici Sen-za Frontiere
52
Laboratorio di progettazione partecipata: “Progettare lo sviluppo”
Settore: Sviluppo partecipativo e Buon go-vernoPeriodo di attuazione: gennaio 2011 - marzo 2011Ente finanziatore: EuropeAid/126341/C/ACT/Multi “Construire un developpement possi-ble” contratto DCI-NSA ED/2008/153-805Ruolo di CESTAS: GestoreObiettivi: I partecipanti potranno acquisi-re competenze specifiche nel settore della progettazione e nella impostazione dei pro-cessi partecipativi nelle politiche di sviluppo sociale e territoriale. Inoltre i partecipanti saranno in grado di impostare la rendicon-tazione finale dei progetti e di pianificare la raccolta fondiBeneficiari: Cooperative, associazioni di vo-lontariato, culturali, del Terzo settore che hanno sede legale nella Regione Marche. Funzionari pubblici delle province e dei co-muni marchigiani, dipendenti e collaboratori di enti locali della Regione, ma anche vo-lontari ed attivisti, professionisti di differenti discipline che svolgono il ruolo di facilitatori di processi di partecipazione, studenti e neo laureati in discipline inerenti la Cooperazio-ne allo sviluppo, residenti nelle Marche che intendono approfondire gli aspetti legati alla costruzione e gestione dei percorsi proget-tualiDove: Ancona - ItaliaPartner del progetto: Regione Marche - Ser-vizio Internazionalizzazione Cultura Turismo Commercio e Attività Promozionali; Mondo Solidale nell’ambito del progetto
53
Cooperazione internazionale allo sviluppoCESTAS è attivo in oltre 23 Paesi del mondo e gestisce all’anno una media di quaranta progetti di cooperazione.
CESTAS agisce nel pieno rispetto delle comunità loca-li, collaborando con le popolazioni e le istituzioni locali e sviluppando azioni che rispondono alle esigenze re-ali e sono sostenibili nel tempo.
Nei Paesi in via di sviluppo CESTAS promuove progetti di cooperazione internazionale per garantire il diritto alla salute, lo sviluppo partecipativo, l’imprenditoria femminile, l’implementazione di pratiche di buon go-verno e la salvaguardia dell’ambiente.
In Italia CESTAS realizza inoltre progetti di cooperazio-ne decentrata e di educazione alla cittadinanza mon-diale, oltre a campagne di advocacy in rete con net-work nazionali e internazionali per sensibilizzare i go-verni e contrastare il divario fra nord e sud del mondo.
54
Mappa dei progetti di cooperazione internazionale, advocacy,
Gli 8 Obiettivi del Millennio
CESTAS è presente in 23 Paesi
Legenda
Paesi in cui CESTAS opera
Paesi partner dei progetti CESTAS
Ecuador2 progetti
Perù2 progetti
Bolivia1 progetto
Argentina5 progetti
1. Eliminare la povertà estrema e la fame
2. Raggiungere l’istruzione primaria universale
3. Promuovere l’uguaglianzadi genere e l’empowerment delle donne
4. Diminuire la mortalitàinfantile
7. Assicurare la sostenibilità ambientale
5. Migliorare la salute materna
6. Combattere l’Hiv/Aids, la malaria e le altre malattie
8. Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo
55
educazione alla cittadinanza mondiale
Malawi2 progetti
Libano3 progetti
Mozambico3 progetti
Sierra Leone1 progetto
Namibia2 progetti
Italia7 progetti
Progetti in America LatinaARGENTINA - Costruire la differenza: programma di promozione economica e sociale delle donne nella Provincia di Buenos Aires
Settore: Gender empowermentPeriodo di attuazione: febbraio 2010 - giugno 2012Ente finanziatore: Regione MarcheBudget totale: € 171.361,8Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Contribuire al rafforzamento del si-stema integrato di promozione economica e sociale per le donne della Provincia di Bue-nos Aires in una prospettiva di sostenibilità, accessibilità e valorizzazione delle potenzia-lità di genere. Nello specifico, aumentare le competenze e le opportunità attraverso meccanismi di formazione e accompagna-mento integrato in una prospettiva di empo-werment femminileBeneficiari: Le beneficiarie dirette sono 40 donne argentine, provenienti da San Nicolas de los Arroyos e altre città della Provincia di Buenos Aires, diplomate o laureate, impren-ditrici o manager che già operano all’inter-no di un’impresa attiva in uno dei seguenti settori: agricoltura di qualità, turismo respon-sabile, disegno e artigianato. I beneficiari indiretti sono approssimativamente 500.000Partner del progetto: Servicio de Cooperacion al desarrollo Dakeltun Limitada; Provincia di Ancona, Camera di Commercio di Ancona; Consigliere di Parità della Provincia di Anco-na
56
ECUADOR
PERÙ
BOLIVIA
ARGENTINA
57
ARGENTINA - Programma di sostegno alle politichedi modernizzazione della Provincia di Buenos Aires
Settore: Sviluppo partecipativo e Buon go-vernoPeriodo di attuazione: aprile 2009 - aprile 2012Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale: € 1.680.879Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Migliorare la qualità di vita della po-polazione residente nella Provincia di Buenos Aires, attraverso la modernizzazione degli strumenti di gestione pubblica del governo provinciale come risposta efficace ai bisogni della cittadinanza. Promuovere la formazio-ne dei funzionari pubblici, l’implementazione di programmi innovativi e il coordinamento interistituzionaleBeneficiari: Gli agenti e i funzionari del go-verno centrale e locale della Provincia di Buenos Aires e indirettamente l’intera citta-dinanza della ProvinciaPartner del progetto: Secretaría general de la Gobernación della Provincia di Buenos Aires (per mezzo della Subsecretaría de Moderni-zación del Estado e dell’Instituto provincial de Administración pública – Ipap); Ministe-rios de Desarrollo social, Salud, Educación, Trabajo, Producción; Ministerio de Jefatura de Gabinete; Secretaría de Promoción de inversiones, comercio exterior y coopera-ción internacional; Subsecreteria de Asuntos Municipales y Gobiernos locales municipa-les; Università degli Studi di Bologna (sede di Buenos Aires)
ARGENTINA - Programma di sostegno all’attività di formazione e intermediazione lavorativa per il lavoro femminile nell’area metropolitana di Buenos Aires e nelle Province di Buenos Aires, Mendoza e Santa Fe
Settore: Gender empowermentPeriodo di attuazione: aprile 2008 - giugno 2011Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale: € 1.690.869Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Migliorare le condizioni di vita della popolazione femminile emarginata e pove-ra dell’area metropolitana di Buenos Aires e delle Province di Buenos Aires, Mendoza e Santa Fe. Facilitare l’inserimento, la stabilità e la qualità del lavoro delle donne che par-tecipano al programma rispetto al livello di reddito e alle condizioni di contrattazione e di lavoro Beneficiari: Donne selezionate in base ai seguenti criteri: cittadinanza argentina, re-sponsabilità del mantenimento economico della famiglia, minori a carico, scarsità di mezzi economici, alfabetizzazione, età com-presa tra i 17 e i 45 anni, residenza perma-nente nelle aree del progetto, motivazione a partecipare al progetto, condizioni di salu-te compatibili con lo svolgimento di un lavo-ro specifico. I beneficiari indiretti sono i nuclei familiari delle persone coinvolte oltre alle co-munità di appartenenza nel loro insiemePartner del progetto: Instituto social y político de la mujer - Ispm (Buenos Aires); Fundación Propuestas nella città di Lomas de Zamora (Provincia di Buenos Aires); Asociación civil Palabras nella città di Santa Fe; Centro de estudios e investigación de la mujer “Dra El-vira Rawson” - Ceim nella città di San Nico-las de los Arroyos (Provincia di Buenos Aires); Fundación Consensos nella città di Santa Fe
58
Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: febbraio 2008 - feb-braio 2011Ente finanziatore: Regione MarcheBudget totale: € 186.242Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Migliorare la qualità della vita e del-la salute della popolazione nelle Province di Buenos Aires e Santa Fe. Aumentare la qua-lità dei servizi sanitari nell’ambito della salute materno- perinatale, attraverso un processo di aggiornamento scientifico del personale e l’incremento della quantità e della qualità dei dati sanitari per il monitoraggio epide-miologicoBeneficiari: Professionisti socio-sanitari, ricer-catori e operatori dei centri; le donne che si rivolgono ai centri, le loro famiglie, le co-munità di appartenenza nel loro insieme e il sistema sanitario pubblico a livello locale e nazionale. Si stimano 3.250 beneficiari diret-ti e 9.600 indiretti. Si considerano beneficiari indiretti: la Rete regionale di Centri di salu-te materna e perinatale che è operativa in Perù, Bolivia, Ecuador e che in Argentina è costituita da 30 tra le principali maternità della Provincia di Buenos AiresPartner del progetto: Hospital J. B. Iturraspe di Santa Fe; Centro de investigación en sa-lud poblacional - Cisap; Hospital general de agudos Carlos G. Durand; Sistema sanitario regionale dell’Emilia-Romagna; Ausl Ferrara
ARGENTINA - Potenziamento della Rete dei centridi salute materno-perinatale in Argentina. Cooperazione decentrata
59
ARGENTINA, BRASILE, COLOMBIA, ITALIA, SPAGNA,BELGIO - Eu-La-Win, European Union and Latin America for welfare integrated policies
Settore: Sviluppo partecipativo e Buon go-vernoPeriodo di attuazione: gennaio 2009 - gen-naio 2012Ente finanziatore: Commissione Europea; ca-pofila: Regione Emilia-RomagnaBudget totale: € 139.385 Ruolo di CESTAS: PartnerObiettivi: Potenziare il trasferimento delle co-noscenze e delle esperienze in un’ottica di implementazione delle politiche sociali inte-grate tra Unione Europea e America Latina. Promuovere e qualificare i servizi di suppor-to alle piccole e medie imprese, effettuare studi di fattibilità per facilitare le condizioni di scambio tra i settori produttivi, sviluppa-re metodologie per la pianificazione locale integrata e per l’organizzazione dei servizi pubblici locali. Sviluppare strumenti meto-dologici per l’integrazione delle politiche so-ciali con riferimento particolare al territorio, anche attraverso attività di formazione nella Provincia di Buenos AiresBeneficiari: Comunità locali e popolazione delle aree coinvolte nel progettoPartner del progetto: Regione Emilia-Romagna- Servizio Politiche europee e relazioni inter-nazionali (capofila); Regione Marche; XVII Municipalità di Roma; Cisp; Mancomunidad de la Ribera Alta (Spagna); Provincia di Bue-nos Aires (Argentina); Municipalidad de Mar del Plata (Argentina); Secreteria de Esta-do da agricoltura e do abastecimiento do Paranà (Brazil); Gobernacion de Antioquia (Colombia)
60
PERÙ - Costruzione di meccanismi per promuovere lo sviluppo integrato nel Distretto Pangoa, Regione Junín, Perú, rafforzando la dignità delle popolazioni affette dalla povertà estrema
Settore: Sviluppo partecipativo e Buon go-vernoPeriodo di attuazione: maggio 2011 - maggio 2013Ente finanziatore: FIP - Fondo Italo-PeruvianoBudget totale: € 1.680.879Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Contribuire al miglioramento dell’ambiente sociale e di conseguenza aumentare la qualità della vita delle donne e degli uomini nativi e dei coloni del comu-ne di Pangoa della Regione Junin. Per tale ragione il progetto mira a sviluppare azioni di assistenza, studi tecnici, attività educati-ve e del tempo libero, azioni, psicosociale, formazione professionale, misure di controllo sociale, pari opportunità tra uomini e donne e la parità tra i sessi, la capacità locale e la fornitura di attrezzatureBeneficiari: 5209 persone distribuite in 7 co-munità native (nomatshiguengas), 6 comu-nità coloniali e una comunità mistaPartner del progetto: La modalità di azione del CESTAS fa parte del Piano di Sviluppo Partecipato del Distretto Pangoa di Junín, in collaborazione con DIRESA e Utes-Satipo Pangoa. Tale metodologia considera l’inclu-sione, la partecipazione e la sostenibilità in tutte le sue operazioni. Municipalidad Distri-tal de San Martín de Pangoa, Unidad Territo-rial de Educación de Pangoa (UTES), Micro Red de Salud y Hospital de Pangoa, Líderes y Lideresas de las 14 comunidades interve-nidas
Sindaco, che ne pensa del progetto Dignidad Pan-goa? “È un progetto molto vantaggioso per il nostro distret-to, che sta coinvolgendo non soltanto le comunità native Nomatsiguenga e Asháninca, che sono le pro-prietarie di queste terre, ma anche le comunità colo-ni. Il distretto di Pangoa è una zona molto vulnerabile della valle dei fiumi Apurímac e Ene e questo proget-to di sviluppo sociale è particolarmente interessante. Anzi, invito tutte le autorità del distretto a unirsi e a far-ne parte, perché insieme possiamo fare di più”.
Il progetto si sviluppa su tre assi strategici: salute, edu-cazione e rafforzamento istituzionale.“Esatto e io vi ringrazio per il lavoro che state facendo su questi temi. Anche noi come distretto stiamo inve-stendo sulla salute sostenendo l’ospedale, e sull’edu-cazione, perché crediamo che sia molto importante che i nostri giovani e bambini conoscano i progressi della scienza e della tecnologia”.
C’è un altro asse, trasversale ai primi tre, quello dell’u-guaglianza di genere. Qual è la situazione a Pangoa?“Riconosciamo che il sessismo a Pangoa c’è stato e che la donna nel passato, anche nelle comunità nati-ve, doveva sottostare all’uomo. Ma ora si sta iniziando a diffondere con forza una cultura paritaria e credo che con lo sforzo di tutti si possa realizzarla. Anche per questo voglio ringraziare la squadra del CESTAS, per-ché la sua permanenza qui a Pangoa è un segnale per le autorità locali, le incoraggia e non le fa sentire sole”.
Insieme siamo più forti
Testimonianza di: Jorge Fernando Herhuay Quintana, sindaco del distretto di Pangoa
Foto: a sinistra Jorge Fernando Herhuay Quintana
61
62
Settore: Sviluppo partecipativo e Buon go-vernoPeriodo di attuazione: aprile 2008 - giugno 2012Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale: € 1.313.954Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Migliorare la qualità dei servizi so-cio-sanitari e formativi e le condizioni di vita della popolazione residente nella Provincia di Morona Santiago. Incentivare il settore dell’accoglienza eco-turisticaBeneficiari: Gli abitanti che hanno difficoltà di accesso ai servizi socio-sanitari e a pro-grammi formativi ed educativi specifici; le famiglie di contadini coinvolte nelle attività di integrazione al reddito agricolo attraverso progetti comunitari di ecoturismo e gli abi-tanti della periferia rurale di Macas che non hanno attualmente accesso ai farmaci di base. Beneficiari diretti sono 2.100 famiglie di contadini e 1.000 abitanti della periferia rurale di Macas, mentre beneficiari indiretti sono i 130.000 abitanti della Provincia di Mo-rona SantiagoPartner del progetto: Fundación Atasim (con-troparte locale dell’intervento); Dirección provincial de Salud; Dirección provincial del Instituto nacional de la niñez, familia y adolescencia; Consejo provincial de Moro-na Santiago; Gobernación de la Provincia de Morona Santiago; Dirección provincial de Educación hispana y Dirección provin-cial de Educación bilingüe; Municipio del Cantón Morona
ECUADOR - Progetto di sviluppo integrato nellaProvincia di Morona Santiago - Regione Amazzonica
63
Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: ottobre 2008 - dicem-bre 2012 Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale: € 1.679.801Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Migliorare le condizioni di salute ma-terno perinatale in Perù, Bolivia e Ecuador, incrementando il livello di cooperazione tec-nica tra i tre Paesi e migliorando l’accesso e la qualità dei servizi sanitari erogati dai centri associati alla Rete attraverso un processo di aggiornamento scientifico del personale e un incremento della quantità e della qualità della rilevazione dei dati sanitariBeneficiari: Professionisti socio-sanitari, ricer-catori e operatori dei centri; le donne che si rivolgono ai centri, le loro famiglie, le co-munità di appartenenza e il sistema sanita-rio pubblico a livello locale e nazionale. Si stimano 136.500 beneficiari diretti e 341.250 indirettiPartner del progetto: Ministerio de Salud y De-porte de Bolivia, Ministerio de Salud Publica de Ecuador, Ministerio de Salud de Perú e le autorità ospedaliere dei ventidue centri ap-partenenti alla Rete andina. Sono coinvolte inoltre le seguenti istituzioni: le autorità sani-tarie delle comunità interessate e i rispettivi servizi sanitari di base; la Facultad de Medici-na de la Universidad de Cuenca (Ecuador); le municipalità interessate direttamente alla creazione della Rete; l’Instituto de Investiga-ción de la Universidad Nacional Mayor de San Marcos (Perù)
BOLIVIA, ECUADOR, PERÙ - Estensione della Reteandina dei centri di salute materno-perinatale
64
Progetti in Africa
Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: gennaio 2009 - luglio 2011Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale: € 802.682Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Rafforzare la rete sanitaria di pro-mozione e tutela della salute materno-in-fantile e riproduttiva della regione centrale del Malawi attraverso la formazione e l’ag-giornamento degli operatori sanitari. Po-tenziare le capacità di risposta dei distretti di Lilongwe e Dowa attraverso assistenza al parto, VCT e PMTCT, assistenza al neonato, family planningBeneficiari: L’intero personale sanitario del-le strutture coinvolte, con particolare riferi-mento agli operatori del settore materno, le levatrici tradizionali delle aree coinvolte e i counsellors comunitari. Della maggiore qua-lificazione del personale sanitario beneficia-no l’intera comunità locale e in particolare la popolazione femminile in età fertilePartner del progetto: Ministry of Health of Ma-lawi, i principali ospedali del paese, Repro-ductive Health Unit - Rhu, District Health Offi-cer - Dho di Lilongwe e Dowa
MALAWI - Programma integrato di sana maternità e di promozione della salute riproduttiva dell’area di Lilongwe e Dowa
NAMIBIA
SIERRA LEONE
MALAWI
MOZAMBICO
65
Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: giugno 2011 - settem-bre 2012Ente finanziatore: GIZ - Cooperazione tedescaBudget totale: € 56.786Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Le attività del progetto mirano a contribuire alla riduzione della mortalità materna e neonatale, quale uno delle prin-cipali priorità del Malawi, inscritta nei valori fondanti di CESTAS e del Distretto di Salute di Lilongwe. Gli obiettivi specifici del progetto sono: 1. Rafforzare le conoscenze e le capacità
degli operatori sanitari per permettere loro di assicurare servizi di salute materna e in-fantile di qualità
2. Rafforzare la disponibilità del personale sa-nitario 24 ore su 24, 7 giorni su 7 nei reparti di salute materna e infantile
I risultati attesi si raggiungono attraverso la realizzazione di percorsi di formazione con-tinua “in-service” per le infermiere e le oste-triche provenienti dal reparto maternità e dal reparto di salute della famiglia (Family Health Unit) e i direttori cliniciBeneficiari: L’intero personale sanitario delle strutture coinvolte, con particolare riferimen-to agli operatori del settore materno (infer-miere, ostetriche, Clinical Officers); le donne in età fertile che beneficiano dei servizi di sa-lute legati alla sana maternità e dei servizi di salute neonatalePartner del progetto: Ministry of Health of Ma-lawi, Bwaila Hospital, Reproductive Health Unit - RHU, District Health Officer - Dho di Li-longwe
MALAWI - Programma integrato di sana maternità e di promozione della salute riproduttiva dell’area di Lilongwe e Dowa
Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: gennaio 2010 - luglio 2011Ente finanziatore: Regione autonoma Friuli Venezia GiuliaBudget totale: € 95.250Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Abbattere le discriminazioni socia-li di cui sono vittime le persone affette da disabilità residenti nell’area di Mavalane. Migliorare le condizioni di vita generali dei bambini disabili attraverso l’individuazione e la promozione di politiche che ne favorisca-no l’accesso all’istruzione e a servizi sanitari di qualitàBeneficiari: Operatori dei centri di salute, i bambini in età scolare, i ragazzi in età pre-adolescenziale e adolescenziale e la comu-nità locale nella sua totalitàPartner del progetto: Ministério da Saúde, Agenzia regionale della Sanità del Friuli Ve-nezia Giulia, Università Edoardo Mondlane, Ministero Educacaò e Cultura e Time for Afri-ca, Maputo
MOZAMBICO - Appoggio alla disseminazione della classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute per bambini e adolescenti. Cooperazione decentrata
66
Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: aprile 2008 - aprile 2011Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale: € 1.034.097Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Migliorare le condizioni di salute della popolazione dell’area di Malavane, attraverso la decentralizzazione del servizio sanitario locale e lo sviluppo dei centri di sa-lute presenti sul territorio. Tali centri, chiamati “Punti di salute”, sono in grado di rispondere in maniera puntuale e con servizi di qualità alle necessità di assistenza sanitaria della po-polazione locale, con particolare attenzione ai bisogni in ambito materno-infantileBeneficiari: L’intero personale della Rete sa-nitaria centrale e locale. La popolazione residente nell’area di Mavalane, che rap-presenta oltre il 45% degli abitanti totali di MaputoPartner del progetto: Ministerio da Saúde (MI-SAU), Direzione sanitaria della città di Mapu-to, Direzione dell’area di Mavalane
MOZAMBICO - Sostegno alla salute materno infantile e ai servizi sanitari di base dell’area di Mavalane - Maputo
Settore: Gender empowermentPeriodo di attuazione: febbraio 2010 - gen-naio 2011Ente finanziatore: Regione Emilia-RomagnaBudget totale: € 37.720Ruolo di CESTAS: PartnerObiettivi: Promuovere l’uguaglianza di ge-nere e il potenziamento delle donne, con particolare attenzione ai giovani nella lotta contro l’Hiv/Aids e al rafforzamento dell’au-tonomia economica e della partecipazione alla vita socio-economica della comunitàBeneficiari: Operatori socio-sanitari dei centri della zona di Chapula, donne e giovani che partecipano alle attività di formazione e tutti coloro che ricevono gli strumenti di informa-zione e divulgazione realizzatiPartner del progetto: Arci Cultura e Sviluppo (Arcs) capofila; Ausl Bologna, Comités de Saude da Area de Mavalane, Arci Modena - Comitato provinciale
MOZAMBICO - Chapulampunga Chapula! L’attivismo associativo dei giovani per l’empowerment delledonne e il potenziamento dei servizi socio-sanitari
67
Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: 2010 - 2013Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale: € 2.231.363Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Migliorare la qualità della vita dei malati di tubercolosi e Hiv/Aids delle Regioni di Omusati e Otjozondjupa, attraverso inter-venti in ambito sanitario e socio-economico a supporto del Programma nazionale di lot-ta a Hiv/Aids e TB. Contribuire alla lotta per la riduzione della diffusione delle malattie e promuovere l’assistenza socio-sanitaria ed economica alla popolazione. Il progetto, in relazione ai risultati raggiunti durante i primi tre anni (2006-2009), è ritenuto dal Ministero locale della Salute e dei Servizi Sociali come un’opportunità unica di consolidare i risultati raggiunti e attivare e testare nuove strategie e modalità di intervento integrato socio-sa-nitarioBeneficiari: Circa 8.000 malati di Hiv/Aids del-la Regione di Omusati, circa 1.100 malati di tubercolosi e di Hiv/Aids della Regione di Otjozondjupa, il personale sanitario occu-pato nelle direzioni sanitarie regionali e nei centri di salute. Come beneficiari indiretti la popolazione della Regione di Omusati e di Otjozondjupa che avrà maggiori informazio-ni per la prevenzione dell’infezione da Hiv/Aids, malattie sessualmente trasmesse e Tb (circa 255.000 persone) e le relative famiglie di 20 villaggi Partner del progetto: Ministry of Health and So-cial Services (MOHSS), Cisp
NAMIBIA - Supporto al programma nazionale di lotta all’Hiv/Aids e Tbc nelle Regioni di Omusati e Otjozondjupa
Quando ho saputo che CESTAS dava l’opportunità di mettere in pratica quanto studiato durante il Master facendo un’esperienza di cooperazione internaziona-le, ho pensato che fosse una possibilità davvero uni-ca. Quando poi ho saputo che proprio io avevo vinto la borsa promossa dal CESTAS per lavorare al progetto in Namibia, è stata per me un’emozione fortissima. Fi-nalmente potevo coronare il sogno di vivere un’espe-rienza di questo tipo, dopo aver studiato per tanti anni cooperazione internazionale all’Università.Sono partita ad aprile con destinazione Namibia: il progetto sostenuto da CESTAS, a cui ho lavorato sup-portando la capo progetto, si occupa del sostegno al programma nazionale di lotta a Hiv/Aids e tuber-colosi, ed è attivo dal 2010 nelle regioni di Omusati e Otjozondjupa. L’obiettivo è migliorare la qualità del-la vita delle persone colpite da queste malattie, che purtroppo affliggono pesantemente il Paese, attra-verso il potenziamento dell’assistenza domiciliare, la formazione di personale qualificato oltre che la pro-mozione di micro imprese per migliorare lo sviluppo socio-economico.Grazie a questa esperienza ho avuto modo di andare oltre a quanto studiato sui libri, e capire veramente cosa significa lavorare per un progetto di coopera-zione internazionale. Ho visto quanta passione e im-pegno ci vogliono per affrontare tutte le attività che devono essere implementate per portare avanti il progetto, non senza una buona dose di pazienza per superare le difficoltà che spesso si presentano tutti i giorni. Molta però è la soddisfazione che si prova ve-dendo come si riesca veramente ad aiutare le perso-ne e a migliorare la loro condizione. È stato importan-te per far parte di questo progetto anche se solo per tre mesi, e credo di aver imparato molto, non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche e soprattutto da quello umano.
Cooperazione in Namibia, un’esperienza fortissima
Testimonianza di: Silvia Guareschi
Foto: Silvia Guareschi
68
69
Settore: Socio-sanitarioPeriodo di attuazione: aprile 2009 - ottobre 2011Ente finanziatore: Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo SviluppoBudget totale: € 682.211Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Migliorare le condizioni di salute ma-terna e riproduttiva nel distretto di Bombali attraverso il potenziamento della rete sanita-ria di base, il miglioramento della qualità dei servizi e la diffusione di conoscenze e buone pratiche a livello comunitario. La logica d’in-tervento si sviluppa lungo due direttrici com-plementari: il rafforzamento delle istituzioni sanitarie statali operanti nell’assistenza alla maternità e la sensibilizzazione comunitaria riguardo alla salute maternaBeneficiari: 40 ostetriche, 100 infermiere e levatrici tradizionali, 40 consulenti sanitari sul tema dell’Hiv/Aids; 120.000 donne in età fertile residenti nel distretto di Bombali. I be-neficiari indiretti sono approssimativamente 500.000Partner del progetto: Holy Spirit Hospital di Ma-keni, Autorità sanitaria pubblica locale com-petente per il distretto di Bombali (District Health Management Team) e dell’Ospedale governativo di Makeni. Altri attori istituzionali rilevanti: Midwifery School of Makeni; Fatima Institute e Paramount Chiefs dei Chiefdoms competenti per la città di Makeni
SIERRA LEONE - Sana maternità a Makeni. Distretto di Bombali
Settore: Socio-sanitario e Gender empower-mentPeriodo di attuazione: febbraio 2010 - agosto 2011Ente finanziatore: Regione BasilicataBudget totale: € 30.291Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Migliorare le competenze tecniche delle donne e il livello di istruzione, formazio-ne ed educazione dei bambini attraverso in-terventi di capacity buiding volti ad avviare un processo di sviluppo partecipativo che garantisca condizioni di vita dignitoseBeneficiari: I beneficiari diretti dell’intervento sono 20 donne infette e affette da Hiv/Aids e 20 bambini orfani di genitori deceduti a cau-sa dell’Aids, ospitati dal centro diurno locali. I beneficiari indiretti sono le comunità locali di provenienza delle donne e dei bambiniPartner del progetto: Hope Initiatives - Hisa
NAMIBIA - Programma di sviluppo integrato a sostegno delle donne e dei bambini orfani di Katutura
Progetti nel Mediterraneo
Settore: Gender EmpowermentPeriodo di attuazione: gennaio 2011 - giugno 2012Ente finanziatore: Regione Emilia-RomagnaBudget totale: € 119.497,38Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Contribuire allo sviluppo socio-eco-nomico delle donne e dei giovani residenti nell’area della Caza di Bint Jbeil in LibanoBeneficiari: 35 giovani donne che hanno già avviato una piccola attività imprenditoriale o che necessitano di un orientamento lavo-rativo per facilitare la creazione d’impresa. Più in generale la popolazione residente nelle municipalità coinvolte dal progetto in Libano. Per quanto riguarda le attività di diffusione e informazione che si svolgeranno nella regione Emilia-Romagna, si considera-no beneficiari 40 studenti e 4 insegnanti della Scuola media A. Gessi di Pieve di Cento e la popolazione di riferimento della Provincia di BolognaPartner del progetto: Partner italiani: asso-ciazione Le pene di Job; Comune di Pieve di Cento; Scuola A. Gessi di Pieve di Cento. Partner extraeuropei: Cad (Bolivia), Munici-palità di Ain Ebel
LIBANO - Programma di potenziamento del sistema locale di servizi sociali e territoriali rivolti alle donne e ai giovani in alcune municipalità della Caza di Bint Jbeil - Sud del Libano
70
LIBANO
Ho sempre partecipato alle attività di formazione or-ganizzate da CESTAS nella Caza di Bint Jbeil per mi-gliorare la situazione delle donne, avendo ben pre-sente che ogni conoscenza mi può aiutare ad andare avanti, a lavorare meglio, ad avere maggiori entrate economiche e una vita migliore. Sono stata a diversi incontri e ho avuto modo di conoscere alcune buone pratiche riguardanti il cibo e la nutrizione, che hanno aiutato me, la mia famiglia e i miei amici. Ma le ultime riunioni dell’estate 2011 sono state veramente di gran-de aiuto. Ho potuto pubblicizzare i miei prodotti attra-verso Internet, grazie alla formazione sui social media. Ora ho un indirizzo di posta elettronica, un account su Facebook dove posso inserire fotografie e promozioni. Recentemente ho seguito anche un corso di forma-zione sull’artigianato e ho introdotto nel mio negozio nuovi prodotti, specialmente fatti a mano, che ho ini-ziato a vendere. Quando CESTAS organizza qualche attività io vado sempre, perché sono sicura che sarà interessante e importante per me e per le donne della zona, visto che non abbiamo molte opportunità di im-parare vivendo in villaggi lontani dalla città. E grazie ai corsi adesso ho anche molti amici da diversi altri villaggi e li posso contattare per consigli e aiuti.
Settore: Socio-sanitario e Gender Empower-mentPeriodo di attuazione: gennaio 2009 - luglio 2012Ente finanziatore: Commissione EuropeaBudget totale: € 330.562Ruolo di CESTAS: PartnerObiettivi: Combattere la discriminazione di genere contro le donne sul posto di lavoro, in ambito medico e infermieristico. Il proget-to ha previsto anche la realizzazione di uno studio sulle condizioni di lavoro femminili in Libano, che sarà il punto di partenza per l’elaborazione di protocolli per la tutela dei diritti delle donneBeneficiari: 90 operatori sanitari, 810 persone delle comunità medico e infermieristiche, 90 studenti della facoltà di medicina, oltre a politici, attori istituzionali e circa 200.000 per-sone che saranno coinvolte da una campa-gna pubblica. In totale si stimano 990 benefi-ciari diretti e 222.000 beneficiari indirettiPartner del progetto: Amel Association (capo-fila)
LIBANO - Miglioramento dello status e delle condizioni lavorative delle operatrici sanitarie
Nuove conoscenze per una vita migliore
Testimonianza di: Souad Hachem
Foto: Souad Hachem
71
Settore: Gender EmpowermentPeriodo di attuazione: luglio 2011 - marzo 2012Ente finanziatore: Cooperazione Italiana in LibanoBudget totale: € 120.312,75Ruolo di CESTAS: CapofilaObiettivi: Promuovere lo sviluppo locale e la coesione sociale nelle quattro Municipalità di Ain Ebel, Tebnin, Debel e Rmeich, attra-verso azioni di sostegno alla municipalità e attraverso l’erogazione di servizi sociali, ri-creativi, educativi a favore delle fasce più deboli della comunità, in particolare donne e giovaniBeneficiari: 100 donne a cui è destinato un orientamento lavorativo, 8 donne microim-prenditrici e 100 giovani. Beneficiari indiretti sono circa 3.500 persone, cioè la popolazio-ne residente nelle quattro municipalitàPartner del progetto: Municipalità di Ain Ebel, Tebnin, Debel e Rmeich
LIBANO - Programma di rafforzamento delle attivitàsocio-economiche e culturali per giovani e donne nella regione di Bint Jbeil - Sud del Libano
CESTAS considera l’educazione come una risorsa vita-le. Abbiamo lavorato in Libano in questo ambito negli ultimi anni attraverso vari programmi innovativi e nu-merose attività. Perché, se vogliamo passare da un modello monoculturale, centralizzato e basato sull’i-solamento e il non riconoscimento delle diversità a un nuovo modello, che comprenda la diversità e pratichi la produzione su piccola scala, dobbiamo contribuire allo sviluppo di un programma di educazione per tutti: persone provenienti dalle realtà urbane o contadini, bambini o anziani, senza differenziazioni tra le diverse possibilità economiche o culturali. Il Libano ha una lunga storia di diversità culturali, e sono proprio queste che hanno reso il Paese ciò che è oggi. Negli ultimi anni, la società libanese è molto cambiata e questo ha portato i temi dell’etnia e della diversità culturale in prima linea nella policy nazionale. A cominciare dal 2007, in collaborazione con la Re-gione Emilia-Romagna e la Cooperazione italiana in Libano, CESTAS ha implementato numerosi program-mi per il miglioramento dei servizi territoriali per le don-ne e i giovani. Abbiamo lavorato nelle municipalità della Gaza di Bint- Jbeil, nel sud del Paese, realizzando training, workshop, campagne di informazione, sup-porto tecnico per le donne e i giovani che hanno così potuto contribuire e partecipare allo sviluppo locale.Con il finanziamento della Comunità Europea e la col-laborazione dell’associazione libanese Amel, Cestas ha inoltre realizzato dal 2009 al 2012 un progetto per il miglioramento della posizione e delle condizioni di lavoro del personale medico femminile in Libano.Anche se l’instabilità rientra nel quotidiano, la società libanese resta la più liberale nel mondo arabo, aperta alle sfide e alle nuove opportunità.
Educazione e rispetto: ecco la strada per lo sviluppo
Testimonianza di: Nada Karaivanova, project mana-ger CESTAS per l’area Balcani e Mediterraneo
Foto: al centro Nada Karaivanova
72
73
AdvocacyNel 2011 l’attività di Advocacy di CESTAS si è concen-trata sulla salute globale e la promozione del Diritto alla Salute. Nell’ambito delle attività di Advocacy po-ste in essere da CESTAS nel 2011 vi è il progetto “Health for all”, che ha come obiettivo quello di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del millen-nio 4, 5 e 6: ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere l’Aids e le altre malattie entro il 2015; nell’anno 2011 si è portata avanti l’attivi-tà di advocacy e media realizzata con la mostra “He-alth Heroes”, che ha visto il lancio di una campagna web ed eventi di sensibilizzazione in molte regioni di Italia e la diffusione di documenti tematici con il fine di incrementare l’aiuto allo sviluppo in campo sanitario da parte dell’Italia e del G8 verso i Paesi più poveri. La mostra Health Heroes è un’occasione per sensibilizza-re l’opinione pubblica e sollecitare l’aiuto allo svilup-po in campo sanitario dell’Italia a favore dei Paesi del sud del mondo. Ciascun pannello raffigura il ritratto di un eroe della salute, il suo volto e la sua esperienza, oltre che la situazione sanitaria del Paese in cui opera. Gli Health Heroes sono operatori sociali di base, peer educator, operatori sanitari, funzionari pubblici che contribuiscono con il loro lavoro alla realizzazione dei tre Obiettivi di sviluppo del millennio legati alla tutela della salute. Il Diritto alla salute e l’equo accesso alle cure è stato promosso anche da un altro progetto triennale co-finanziato dall’Unione Europea: “Knowledge, Health and Food for All” che si pone l’obiettivo di rendere le istituzioni e gli organi decisionali dei Paesi coinvolti (Italia, Spagna, Bolivia, India ed Ecuador), consape-voli e impegnati nel dare alla legge sui diritti di pro-prietà intellettuale un’applicazione positiva e sosteni-bile nei processi di sviluppo e di emancipazione dei Paesi in via di sviluppo.
Attraverso la campagna “Sblocchiamoli” sono state elaborate delle raccomandazioni rivolte ad Assessori e Amministratori Pubblici che prevedono l’assunzione di impegni nel proprio territorio e ambito di compe-tenza attraverso proposte politiche che vadano nella direzione di un maggiore utilizzo di farmaci generici, che sostengano l’agricoltura contadina sana e a km 0, permettendo agli agricoltori di tramandarsi i semi e le piante, e che mirino a conservare e difendere la biodiversità e i saperi tradizionali. L’adesione di quanti più assessori è un elemento importante per portare la tematica all’attenzione del Comitato delle Regioni e quindi a livello di Istituzioni Europee.
74
Settore: AdvocacyPeriodo di attuazione: dicembre 2009 - di-cembre 2012Ente finanziatore: Commissione EuropeaBudget totale: € 17.940 (su 3 anni)Ruolo di CESTAS: PartnerObiettivi: Fare pressione sul Governo italiano affinchè assuma un ruolo attivo e decisivo per il raggiungimento, entro il 2015, degli Obiettivi di sviluppo del millennio, soprattutto nell’ambito della riduzione della mortalità in-fantile (Obiettivo del millennio numero 4), del miglioramento della salute materna (Obiet-tivo del millennio numero 5) e della lotta a Hiv/Aids, tubercolosi e malaria (Obiettivo del mil-lennio numero 6)Beneficiari: I destinatari del progetto sono le ong italiane, le organizzazioni della società civile e altri attori non statali attivi nella cam-pagna per gli Obiettivi di sviluppo del millen-nio sulla salute; i cittadini italiani e l’opinione pubblica, tra cui i media nazionali, gli ope-ratori sanitari, i sindacati, gli studenti universi-tari e gli insegnanti, il settore privato e infine i politici italianiPartner del progetto: Iscos (capofila); ong Ucodep; Centro laici italiani per le missioni - Celim; Medici con l’Africa Cuamm, Associa-zione italiana donne per lo sviluppo - Aidos - CCM
ITALIA - Health for all
Settore: AdvocacyPeriodo di attuazione: dicembre 2009 - di-cembre 2012Ente finanziatore: Commissione EuropeaBudget totale: € 148.407Ruolo di CESTAS: PartnerObiettivi: Rendere le istituzioni e gli organi decisionali dei Paesi coinvolti consapevoli e impegnati nel dare alla legge sui diritti di proprietà intellettuale un’applicazione posi-tiva e sostenibile nei processi di sviluppo e di emancipazione dei Paesi in via di sviluppoBeneficiari: I diretti destinatari del progetto sono Università e istituti di ricerca, enti pub-blici responsabili della protezione dei diritti di proprietà intellettuale, le organizzazioni internazionali, ong e reti di ong, associazio-ni di categoria e dei consumatori, autorità e membri del Parlamento nazionale ed eu-ropeoPartner del progetto: Ricerca e Cooperazio-ne (Italia; capofila); Centro regionale di in-tervento per la cooperazione - Cric (Italia); Centro informazione ed educazione alla cittadinanza mondiale - Cies (Italia); Coope-razione per lo sviluppo dei Paesi emergenti - Cospe (Italia); Istituto cooperazione econo-mica internazionale - Icei (Italia); Re.Te (Ita-lia); Napoli: Europa Africa - N:Ea (Italia); Mas vida (Spagna); Cad (Bolivia)
ITALIA, SPAGNA, BOLIVIA - Knowledge, health and food for all: advocacy campaign for a sustainable application of intellectual property rights on development processes
75
Settore: AdvocacyPeriodo di attuazione: settembre 2006 - set-tembre 2011Ente finanziatore: Bill and Melinda Gate Foun-dationBudget totale: € 422.244Ruolo di CESTAS: PartnerObiettivi: Mantenere alta l’attenzione dei Governi europei – e in particolare di Fran-cia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e della Commissione Europea – e cercare di orientarne le scelte per il raggiungimento degli Obiettivi del millennio in ambito sanita-rioBeneficiari: Decision makers internazionali, Parlamentari europei, Commissione Euro-pea, decision makers nazionali, politici par-lamentari ed extraparlamentari; stakeholder pubblici e privati impegnati nelle tematiche sanitarie e di sviluppo; media, ong, altre or-ganizzazioni della società civile, opinione pubblicaPartner del progetto: ActionAid International (capofila); Plan International; European pu-blic health alliance (Belgio); Stop aids Al-liance (Belgio); Welthungerhilfe (Germania); Terre des hommes (Germania); Federación de planificación familiar estatal (Spagna); Médicos del mundo (Spagna); Global health advocates (Francia); Médecins du Monde (Francia); Associazione italiana donne per lo sviluppo – Aidos (Italia); Interact worldwide (Regno Unito); International Hiv/Aids Allian-ce (Regno Unito); Tb Alert (Regno Unito)
BELGIO, GERMANIA, SPAGNA, FRANCIA, ITALIA, REGNO UNITO - Action for global health - Promoting European support for global health
76
Educazione alla cittadinanza mondiale Sono diverse le attività che CESTAS ha realizzato nel 2011 nel campo dell’educazione e della sensibilizza-zione. Tra queste c’è il progetto triennale co-finanziato dall’Unione Europea “Comunic_EAD la comunicacion para el desarollo: hacia un sistema regional de infor-macion para el desarollo” che si propone di migliora-re le conoscenze a livello europeo sulle questioni rela-tive allo sviluppo attraverso l’attivazione di un sistema permanente di attività di comunicazione nel territorio marchigiano. CESTAS, nell’ambito delle attività poste in essere nel 2011 ha contribuito al rafforzamento del-le conoscenze e competenze informatiche applicate alla raccolta fondi e alla comunicazione sociale al fine di accrescere la qualità del lavoro e della comu-nicazione, sia interna che esterna, delle associazioni e più in generale del Organizzazioni non-profit della Re-gione Marche, attraverso l’implementazione di due edizioni del corso di formazione: “Il non profit ai tempi del web 2.0: Nuovi strumenti gestionali per il Terzo set-tore” per un totale di 120 ore di docenza.Un’altra importante iniziativa è il progetto nazionale “Il Labirinto”, finanziato ai sensi dell’art. 12, c.3. lett .d)/f), legge n. 383/2000 - Direttiva 2008 - Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali che ha come obiettivo la valorizzazione, promozione e diffu-sione della cultura di origine dei migranti, favorendo l’incontro e l’integrazione fra mondi diversi, promuo-vere la cultura e i diritti come fattori di sviluppo eco-nomico e di integrazione sociale attraverso 3 moduli (modulo teatro, modulo ricerche ed eventi - semina-rio e ricerca sociale grazie alla quale far emergere i risultati delle politiche di accoglienza finora adottate sulle reali condizioni di vita degli immigrati, modulo l’in-clusione partecipata che mira a promuovere esempi di partecipazione attiva dei migranti alle politiche di integrazione, coinvolgere attivamente i migranti in attività culturali, di ricerca e divulgazione. CESTAS nell’ambito delle attività svolte nel 2011 ha provve-duto alla creazione e aggiornamento di una com-munity on-line in cui far confluire i risultati di progetto, ha posto in essere il laboratorio teatro dell’oppresso
“Quadri migranti” all’interno del Festival del Turismo Responsabile e Sostenibile “I.TA.CA.” e ha realizzato la pubblicazione: I SERVIZI SOCIO SANITARI PER IMMI-GRATI: fra diritti fondamentali e diversità che ha fornito un quadro legislativo, a livello nazionale e regionale, sul diritto alla salute per stranieri e ha preso in analisi le politiche socio-sanitarie per immigrati analizzandone la declinazione a livello regionale nei territori dell’E-milia-Romagna e delle Marche; tale pubblicazione è stata realizzata nella convinzione che una questione prioritaria da affrontare nell’ambito dei diritti universali e di cittadinanza è quella di attrezzare i servizi ad af-frontare una utenza portatrice di culture, biografie e bisogni differenziati, in particolar modo i servizi di salu-te di base che attraverso la promozione del diritto alla salute possono contribuire fortemente allo sviluppo economico e all’integrazione sociale della popolazio-ne immigrata.
77
Settore: Educazione allo sviluppo Periodo di attuazione: aprile 2010 - settembre 2012Ente finanziatore: Ufficio sviluppo e coopera-zione Europeaid - Unione EuropeaBudget totale: € 117.000Ruolo di CESTAS: PartnerObiettivi: Migliorare le conoscenze a livello europeo sulle questioni relative allo sviluppo attraverso l’attivazione di un sistema perma-nente di attività di comunicazione EAD nel territorio marchigiano. Contribuire al miglio-ramento della comunicazione per lo svilup-po in Italia attraverso la messa in funzione di strumenti che consentano il continuo rap-porto tra gli attori privati e le autorità locali per la crescita della qualità della comunica-zione a livello regionale e il supporto per la creazione e consolidamento di una rete per creare una comunità coesa, facendo pro-prie le migliori esperienze nazionali e comu-nitarie nell’ambito della comunicazione per lo sviluppoBeneficiari: Istituzioni locali della Regione Marche e delle Province interessate; gli ope-ratori delle ong e delle associazioni; i citta-dini dei territori interessati; i partner del pro-getto, i media, le organizzazioni politiche e la società civile in generalePartner del progetto: Regione Marche (ca-pofila), Provincia di Ancona, Provincia di Pesaro - Urbino, Oics, AVM Marche, L’Africa Chiama Ong, Cifa Ong, Gus Ong, CESTAS Ong, Cospe Ong, Cvm Ong, Circolo Cultu-rale Africa
ITALIA - Comunic_EAD la comunicacion para el desarollo: hacia un sistema regional de informacion para el desarollo
78
Settore: Educazione alla cittadinanza mon-diale Periodo di attuazione: 2009 - gennaio 2012Ente finanziatore: Regione Marche attraver-so il Coordinamento provinciale Enti per la paceRuolo di CESTAS: PartnerObiettivi: Coinvolgere gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Provincia di Ancona in un percorso inte-rattivo di formazione e sensibilizzazione sul tema della non violenza. Fornire alle scuole gli strumenti affinché possano sviluppare nei bambini e nei ragazzi uno spirito critico e una maggiore consapevolezza del rifiuto della violenza quale risoluzione dei conflitti Beneficiari: Scuole, associazioni ed enti locali della Provincia di AnconaPartner del progetto: Provincia di Ancona (ca-pofila); Avap onlus; Amici di piebetà; Can-tieri di pace (Osimo); Caritas diocesana; CESTAS Marche; Cvm; Fratellanza universa-le; Luoghi in Comune; Missionari Saveriani; Tutti x Tutti; Vis; Centro missioni onlus (Osimo); Cifa; Circolo Africa; Ninos de Mais; La stra-da di Sergio; Alternativamondo; Cts Anco-na; Senza confini; Iniziativa Romeo; Scuola di pace di Ancona; Scuola di pace di Se-nigallia; Comuni di Ancona, Castelbellino, Jesi, Monsano, Montemarciano, Monterado, Monte San Vito, Polverigi, Rosora, San Paolo di Jesi e Senigallia
ITALIA - Percorsi di non violenza
Settore: Educazione alla cittadinanza mon-dialePeriodo di attuazione: giugno 2009 - gennaio 2012 Ente finanziatore: Commissione EuropeaBudget totale: € 48.550Ruolo di CESTAS: PartnerObiettivi: Aumentare la conoscenza a livel-lo europeo delle tematiche riguardanti lo sviluppo in generale, con focus sulla soste-nibilità ambientale e umana. Promuovere all’interno della società civile un approccio consapevole che porti all’adozione di best practices in materia di sviluppo e sostenibili-tà. Creare un network regionale per la diffu-sione di benchmarking sociali e solidaliBeneficiari: Istituzioni locali della Regione Marche e dei territori interessati dai progetti raccolti; gli operatori delle ong e delle asso-ciazioni; i dirigenti e gli operatori delle asso-ciazioni degli immigrati e indirettamente i cit-tadini dei territori interessati; gli studenti dei corsi di laurea attivati nella Regione Marche sui temi della cooperazione e della solida-rietà internazionale, i partner del progetto, i media, le organizzazioni politiche e la socie-tà civile in generalePartner del progetto: Regione Marche (ca-pofila); Mondosolidale; Cooperazione per lo sviluppo dei Paesi emergenti - Cospe; Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli - Cisp; Comunità volontari per il mondo - Cvm; Sos Missionario; Circolo Afri-ca; Children’s international summer villages - Cisv; Università di Macerata; Solidarité jeu-nesse; Acid; Secretaria de desarrollo sociale; Associação - ABRACO
ITALIA, FRANCIA, PORTOGALLO, ALBANIA, ARGENTINA - Costruire uno sviluppo possibile
79
Aspetti economici e finanziariSecondo l’ultima indagine realizzata nel giugno 2010 dall’Istituto Italiano della Donazione analizzando gli indici di efficienza delle 70 organizzazioni non profit italiane associate8, la media dei costi per l’attività isti-tuzionale è del 78,9%, quella per le attività a supporto generale di struttura dell’11,8%, mentre la media dei costi per le attività di promozione e di raccolta fondi è del 9,4%.
CESTAS nel 2011 registra invece costi a supporto ge-nerale di struttura pari al 6,14% (161.126 euro), costi per le attività di promozione e di raccolta fondi dello 0,76% (19.870 euro), mentre il restante 93,1% dei co-sti totali (2.441.978 euro) è investito nell’attività istitu-zionale. Dati in linea con il 2010, che evidenziano la bassa incidenza dei costi di struttura rispetto al totale dei costi.
8 http://www.istitutoitalianodonazione.it/inc/common/fs/getFile.asp?nf=Q1NfaW5kaWNpXzI0Z2l1Z25vMjAxMF9QT1NULnBkZg&r=548
Indici di efficienza della raccolta fondi e dell’impiego delle risorse
L’indice di efficienza della raccolta fondi è uno dei parametri di controllo più importanti, perché mostra, in forma sintetica e trasparente, quanto si spende in media per raccogliere ogni euro. Espresso in cente-simi di euro, l’indice deriva dal rapporto tra il totale degli oneri generati da attività di raccolta fondi (som-mato agli oneri generati da attività accessorie) e il to-tale dei proventi correlati a tali oneri.
In CESTAS, l’indice di efficienza di raccolta fondi del 2011 è 0,11: ciò significa che solo 11 centesimi sono stati spesi per raccogliere un euro. In media, secondo l’indagine dell’Istituto Italiano della Donazione, le or-ganizzazioni non profit spendono invece 18 centesimi. Inoltre, in un anno l’efficienza CESTAS è migliorata: nel 2010, infatti, l’indice di efficienza di raccolta fondi era 0,12: per ogni euro raccolto è stato speso 1 centesimo in meno.
Ma una organizzazione non profit è tanto più efficien-te quanto più impiega le risorse per la realizzazione delle sue attività istituzionali. L’analisi dell’impiego delle risorse si basa su tre indici relativi ad altrettante macroaree:
1. attività istituzionale: l’indice deriva dal rapporto trail totale degli oneri istituzionali e il totale oneri. InCESTAS è pari al 93,1%. Questo indice è il più impor-tante dei tre perché esprime in valore percentuale la quota di risorse impiegata in attività direttamente connesse al fine istituzionale. L’indice è tanto mi-gliore quanto più è alto il suo valore percentuale. Secondo l’indagine dell’Istituto Italiano della Dona-zione, la media nel settore della cooperazione inter-nazionale è 83,9%.
Distribuzione dei costi delle attività associative
6%1%93%
COSTI PER ATTIVITÀ ISTITUZIONALE 93% PARI A 2.441.978 EURO
COSTI PER ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E DI RACCOLTA FONDI 1% PARI 19.870 EURO
COSTI A SUPPORTO GENERALE DI STRUTTURA 6% PARI A 161.126 EURO
80
2. attività di raccolta fondi e promozione: l’indice deri-va dal rapporto tra il totale degli oneri per la rac-colta fondi e la promozione e il totale degli oneri. In CESTAS è pari allo 0,76%. Questo indice esprime la quota di risorse impiegate in attività di raccolta fondi e di promozione ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale. Mediamente, le organizzazioni non profit destinano per le attività di raccolta fondi e di promozione il 9,4%.
3. attività a supporto generale di struttura: l’indice de-riva dal rapporto tra il totale degli oneri a supporto generale di struttura e il totale degli oneri. In CESTAS è pari al 6,14%. Questo indice esprime la quota di risorse impiegate in attività a supporto generale di struttura ed è tanto migliore quanto più basso è il suo valore percentuale.
I tre indici di impiego delle risorse sono calcolati ogni anno per individuare i margini di miglioramento per una gestione efficiente delle risorse. Rispetto al 2010, gli indici di CESTAS sono rimasti pressoché invariati, attestandosi in ogni caso a livelli migliori rispetto alla media delle organizzazioni non profit: il primo, relativo all’attività istituzionale, è passato dal 93,78% al 93,10%; il secondo indice, quello sull’attività di raccolta fon-di e di promozione, dallo 0,51% è salito allo 0,76%; in leggero aumento (dal 5,71% al 6,14%) anche l’indice relativo alle attività a supporto generale di struttura.
Le fonti di finanziamento per le attività istituzionali
Le fonti di finaziamento di CESTAS derivano per l’82% (pari a 2.093.251 euro) dal settore pubblico e per il 18% (467.543 euro) dal settore privato, per un totale di 2.560.795 euro.
I maggiori finanziatori del settore pubblico sono gli enti governativi italiani. Nel 2011, i fondi ricavati dal settore privato hanno complessivamente retto, nonostante la situazione di crisi economica nazionale.
ENTE FINANZIATORE
Enti governativi ItaliaEnti locali ItaliaPrivati e altri ItaliaEU e Enti esteriPrivati e altri esteriAltroRaccolta da privati e formazione
TOTALE
EURO
1.677.948,25 201.699,54
50.420,2739.207,07
366.774,05 888,00
223.857,95
2.560.795,13
Acid test
L’acid test è il rapporto tra totale di cassa, crediti a breve, totali liquidabili immediatamente e totale delle passività correnti. In CESTAS l’acid test è aumentato dello 11,88% rispetto al 2008, superando il valore ot-timale di 1. L’acid test nell’anno 2011 è pari infatti all’1,13% e conferma la capacità dell’associazione nel coprire i debiti acquisiti.
ACID TEST
ANNO
1,01
2008
1,14
2009
1,32
2010
1,13
2011
Fonti di finanziamento
18%82%
PUBBLICO 82% PARI A 2.093.251 EURO
PRIVATO 18% PARI A 467.543 EURO
81
Destinazione fondi per settori d’intervento
Il settore Salute si conferma per CESTAS l’area di inter-vento principale. A fronte di una diminuizione com-plessiva dei fondi, tengono le risorse destinate soprat-tutto al Buon governo e al Gender empowerment.
Destinazione fondi per area geografica
Nel 2011, l’Africa supera l’America Latina e diventa l’area d’interesse principale per i progetti di CESTAS. In aumento anche i fondi destinati al Mediterraneo.
Destinazione fondi per tipologia di attività
44%56%
PROGETTI DI FORMAZIONE 56% PARI A 1.432.273 EURO
PROGETTI DI COOPERAZIONE 44% PARI A 1.128.522 EURO
AFRICA 32% PARI A 811.674 EURO
MEDITERRANEO 6% PARI A 162.874 EURO
AMERICA LATINA 30% PARI A 762.676 EURO
EUROPA 8% PARI A 217.787 EURO
ITALIA 16% PARI A 399.462 EURO
DONAZIONI E RICAVI 8% PARI A 206.321 EURO
8%32% 16%
8%
30%6%
SALUTE 59% PARI A 1.522.353 EURO
GENDER EMPOWERMENT 14% PARI 347.835 EURO
SVILUPPO PARTECIPATIVO 11% PARI A 270.613 EURO
AMBIENTE 0% PARI A 7.500 EURO
BUON GOVERNO 15% PARI A 393.346 EURO
11%
0%
59%
14%
15%
ALTRO 1% PARI A 19.146 EURO
1%
82
Nel 2011 CESTAS ha erogato sui progetti 235.667 euro, contribuendo con un apporto valorizzato pari a 485.647 euro, per un totale di 721.315 euro.
Dai dati di bilancio è possibile inoltre suddividere i progetti per settore: nella cooperazione l’area più rilevante è la Salute (90%), seguita da quella dello Sviluppo partecipativo (8%); nella formazione le aree principali sono la Salute (34%), il Buon governo (28%) e lo Sviluppo partecipativo (14%).
Rispetto al 2010, sono infine variate le fonti di finanzia-mento del CESTAS: le principali (81%, pari a 2.075.146 euro) restano quelle italiane, ma aumentano gli ap-porti dall’estero, che in un anno passano dal 9% al 19% (485.649 euro).
Fonti di finanziamento
ITALIA 81% PARI A 2.075.146 EURO
ESTERO 19% PARI A 485.649 EURO
Progetti di cooperazione 2011
8%2%90%
SALUTE 90% PARI A 1.020.395 EURO
GENDER EMPOWERMENT 2% PARI 15.505 EURO
SVILUPPO PARTECIPATIVO 8% PARI A 91.888 EURO
AMBIENTE E BUON GOVERNO 0%
81% 19%
Progetti di formazione 2011
SALUTE 34% PARI A 521.104 EURO
GENDER EMPOWERMENT 24% PARI 332.329 EURO
SVILUPPO PARTECIPATIVO 14% PARI A 177.992 EURO
AMBIENTE 0% PARI A 7.500 EURO
BUON GOVERNO 28% PARI A 393.346 EURO
14%0%34%
24%
28%
83
Rendiconto gestionale 201131.12.2011ONERI
2.441.978187.006
1.789.59042.988
396.0982.1369.739
014.421
1.20000
1.2000
18.75181
17.959 0
6010
110
20.927 19.743
00
1.184
73.149 0 0
73.149
1. ONERI DA ATTIVITÀ TIPICHE 1.1 Acquisti1.2 Servizi1.3 Godimento beni di terzi1.4 Personale1.5 Donazioni1.6 Ammortamenti 1.7 Accantonamenti1.8 Oneri diversi di gestione
2. ONERI PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI 2.1 Raccolta 1 2.2 Raccolta 2 2.3 Raccolta 32.4 Attività ordinaria di promozione
3. ONERI DA ATTIVITÀ ACCESSORIE3.1 Acquisti3.2 Servizi 3.3 Godimento beni di terzi 3.4 Personale 3.5 Ammortamenti 3.6 Oneri diversi di gestione
4. ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI 4.1 Su rapporti bancari 4.2 Su prestiti 4.3 Da patrimonio edilizio4.4 Da altri beni patrimoniali
5. ONERI STRAORDINARI 5.1 Da attività finanziaria 5.2 Da attività immobiliari 5.3 Da altre attività
31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008
3.157.810263.025
2.085.62395.381
491.3652.775
10.678202.385
6.578
1.21300
1.2130
15.9450
14.891 0
9350
118
11.644 11.397
00
247
98.720 0 0
98.720
2.793.73363.781
2.087.70682.176
468.7613.008
11.72575.000
1.575
1.53100
1.5310
13.169 0
13.085 000
83
13.057 13.057
000
154.586 0 0
154.586
2.882.350146.230
2.196.83386.275
429.2990
15.8660
7.847
00000
0000000
18.527 18.527
000
134.614 0 0
134.614
84
31.12.2011ONERI
161.1267.756
61.491 25.83313.665
052.382
2.717.130
14.419
6. ONERI DI SUPPORTO GENERALE6.1 Acquisti6.2 Servizi 6.3 Godimento beni di terzi 6.4 Personale 6.5 Ammortamenti 6.6 Altri oneri
Totale
RISULTATO GESTIONALE POSITIVO
31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008
192.385 1.494
40.990 6.808
89.172 0
53.921
3.477.717
46.784
191.446 8.560
45.151 6.720
84.912 0
46.103
3.167.521
35.827
17.2260000 0
17.226
3.052.716
68.292
31.12.2011PROVENTI E RICAVI
2.385.478 2.338.730 1.677.948
201.700 50.420 39.207 62.294
304.480 888
1.793 0
1.600 0
45.148
12.683 00
12.683 0
1. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITÀ TIPICHE1.1 Da contributi su progetti
1.1a Da Enti governativi Italia1.1b Da Enti locali Italia1.1c Da privati e altri Italia1.1c bis Da Enti Unione Europea1.1d Da Enti governativi Esteri1.1e Da privati e altri Esteri1.1f Contributi per Servizio civile1.1g Altri proventi e ricavi
1.2 Da contratti con Enti pubblici1.3 Da soci ed associati1.4 Da non soci1.5 Donazioni
2. PROVENTI DA RACCOLTA FONDI2.1 Raccolta 12.2 Raccolta 22.3 Raccolta 32.4 Altri
31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008
3.304.025 3.257.281 2.440.453
323.579 178.331
36.984 0
265.430 8.200 4.304
0 0 0
46.744
16.750 00
16.750 0
2.950.067 2.913.793 2.161.007
273.111 186.340
09.091
276.192 2.5205.575
000
36.274
10.687 10.687
000
3.012.723 2.687.344
0000000000
19.889305.490
13.132 13.132
000
85
31.12.2011PROVENTI E RICAVI
162.634 162.634
0000
927 895
00
32
169.827 00
169.827
2.731.550
0
3. PROVENTI E RICAVI DA ATTIVITÀ ACCESSORIE3.1 Da gestioni commerciali accessorie3.2 Da contratti con Enti pubblici3.3 Da soci ed associati3.4 Da non soci3.5 Altri proventi e ricavi
4. PROVENTI FINANZIARI E PATRIMONIALI4.1 Da rapporti bancari 4.2 Da altri investimenti finanziari4.3 Da patrimonio edilizio4.4 Da altri beni patrimoniali
5. PROVENTI STRAORDINARI5.1 Da attività finanziaria 5.2 Da attività immobiliari 5.3 Da altre attività
Totale
RISULTATO GESTIONALE NEGATIVO
31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008
123.451 123.451
0000
18.932 169
00
18.763
61.3420 0
61.342
3.524.500
0
62.234 62.234
0000
2.6012.601
000
177.7580 0
177.758
3.203.348
0
55.000 55.000
0000
25.11325.113
000
15.0410 0
15.041
3.121.009
0
86
Bilancio d’esercizio al 31.12.2011 - Stato PatrimonialeATTIVO 31.12.2011 31.12.2010
00
0
426426
5.346 5.346
9990
9.9170
10.916
16.688
000000
245.317 0
42.821 0
288.138
00
A) CREDITI V/SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI I Versamenti non ancora richiamati
II Versamenti già richiamati
Totale crediti v/soci per versamenti ancora dovuti (A)B) IMMOBILIZZAZIONI
I Immobilizzazioni immateriali7. AltreTotale
II Immobilizzazioni materiali4. Altri beniTotale
III Immobilizzazioni finanziarie1. Partecipazioni in2. Crediti3. Altri titoli: cauzioni4. Azioni proprie (valore nominale complessivo...)Totale
Totale immobilizzazioni (B)C) ATTIVO CIRCOLANTE
I Rimanenze1. Materie prime, sussidiarie e di consumo2. Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati3. Lavori in corso su ordinazione4. Prodotti finiti e merci5. AccontiTotale
II Crediti1. Verso clienti:
esigibili entro l’esercizio successivoesigibili oltre l’esercizio successivo
5. Verso altri:esigibili entro l’esercizio successivoesigibili oltre l’esercizio successivo
TotaleIII Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
6. Altri titoliTotale
00
0
00
14.63814.638
9990
9.7970
10.796
25.434
000000
49.8550
291.2370
341.092
00
87
ATTIVO 31.12.2011 31.12.2010
IV Disponibilità liquide1. Depositi bancari e postali2. Assegni3. Denaro e valori in cassaTotale
Totale attivo circolante (C)D) RATEI E RISCONTI
I Ratei e riscontiII Disaggio su prestiti
Totale ratei e risconti (D)
TOTALE ATTIVO (A+B+C+D)
1.174.2420
21.9941.196.235
1.537.327
832.1340
832.134
2.394.896
1.487.173 0
25.751 1.512.924
1.801.062
755.5630
755.563
2.573.314
PASSIVO 31.12.2011 31.12.2010
A) PATRIMONIO NETTOVIII Utili (perdite) portati a nuovo IX Utile (perdita) dell’esercizio
Totale patrimonio netto (A)B) FONDI PER RISCHI ED ONERI
3. Altri
Totale fondi per rischi ed oneri (B)C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
Fondo trattamento di fine rapporto
D) DEBITI3. Debiti verso banche:
esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo
6. Debiti verso fornitori:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo
65.53746.784
112.320
380.385
380.385
106.306
155.3900
847.1430
112.320 14.419
126.740
137.105
137.105
45.681
206.506 0
848.043 0
88
PASSIVO 31.12.2011 31.12.2010
11. Debiti tributari:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo
12. Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo
13. Altri debiti:esigibili entro l’esercizioesigibili oltre l’esercizio successivo
Totale debiti (D)E) RATEI E RISCONTI
Ratei e risconti Aggi su prestiti
Totale ratei e risconti (E)
TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E)
42.1710
21.1820
176.9030
1.242.789
553.0960
553.096
2.394.896
37.120 0
12.552 0
270.617 0
1.374.838
888.950 0
888.950
2.573.314
89
Conto EconomicoCONTO ECONOMICO 31.12.2011 31.12.2010
A) VALORE DELLA PRODUZIONE1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti3. Variazioni delle rimanenze dei lavori in corso su ordinazione4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni5. Altri ricavi e proventi:
5.1 Altri ricavi e proventi5.2 Contributi in conto esercizio
Totale valore della produzione (A)B) COSTI DELLA PRODUZIONE
6. Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci7. Per servizi8. Per godimento di beni di terzi9. Per il personale:
a) Salari e stipendib) Oneri socialic) Trattamento di fine rapportod) Trattamento di quiescenza e similie) Altri costi
10. Ammortamenti e svalutazionia) Ammortamento delle immobilizzazioni immaterialib) Ammortamento delle immobilizzazioni materialic) Altre svalutazioni delle immobilizzazionid) Svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle
disponibilità liquide11. Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo
e merci12. Accantonamenti per rischi13. Altri accantonamenti14. Oneri diversi di gestione
Totale costi della produzione (B)
Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)
3.320.775
000
123.4510
3.444.226
263.0252.085.623
95.381
367.26278.96430.183
014.955
010.678
0
0
00
202.385199.469
3.347.926
96.301
2.398.161
000
162.634 0
2.560.795
187.006 1.789.590
42.988
289.375 82.958 17.743
0 6.021
0 9.739
0
0
000
181.641
2.607.061
-46.266
90
CONTO ECONOMICO 31.12.2011 31.12.2010
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI15. Proventi da partecipazioni 16. Altri proventi finanziari:
d) Proventi diversi dai precedentid.4) Da altri
17. Interessi ed altri oneri finanziari:17.2 Verso banche17.4 Verso altri
17 bis 1. Utili su cambi
Totale proventi ed oneri finanziari (15+16-17+17 bis)D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
18. Rivaluazioni:a) Di partecipazionib) Di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazionic) Di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
19. Svalutazioni: a) Di partecipazionib) Di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazionic) Di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
Totale delle rettifiche (18-19)E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
20. Proventi:20.1 Plusvalenze da alienazioni20.2 Altri proventi
21. Oneri:21.1 Minusvalenze da alienazioni21.2 Imposte relative ad esercizi precedenti21.3 Altri oneri
Totale delle partite straordinarie (20-21)
Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E)
22. Imposte sul reddito dell’esercizio23. Utile (perdita) d’esercizio
0
0169
11.397247
18.763
7.288
000
000
0
061.342
00
98.720
-37.378
66.211
19.42746.784
0
0 895
19.743 1.184
32
-20.000
000
000
0
0 169.827
00
73.149
96.678
30.412
15.993 14.419
91
Conti d’ordine (esposti come da ultimo comma nuovo articolo 2424 C.C.)
CONTI D’ORDINE 31.12.2011 31.12.2010
7) IMPEGNI DI TERZIValorizzazioni contropartiMonetario controparteCrediti verso Enti
Totale8) IMPEGNI VERSO TERZI
Valorizzazioni CESTAS
Totale
2.282.1544.500
5.029.244
7.315.898
990.648
990.648
1.376.19727.216
2.593.066
3.996.479
551.241
551.241
92
Nota integrativaPremessa
La gestione dell’esercizio 2011 si è conclusa con un utile di euro 14.419.
Oggetto e scopo
La struttura del bilancio è stata scelta conforme a quella richiesta dal no-stro codice civile per le società di ca-pitali, per rendere agevole la lettura ai terzi fruitori dei dati e fra questi in primo luogo ai soci e agli enti finan-ziatori. Pertanto la presente nota in-tegrativa che risulta essere parte in-tegrante del bilancio al 31/12/2011 costituisce, insieme allo schema di stato patrimoniale e di conto econo-mico, un unico documento inscindi-bile, così come stabilito dall’articolo 2423 comma 1 del Codice civile, e corrisponde alle risultanze delle scrit-ture contabili regolarmente tenute ed è redatto in conformità agli arti-coli 2423, 2423 ter, 2424, 2424 bis, e 2425 del C.c., secondo i principi di redazione di cui all’articolo 2423 bis del C.c. ed i criteri di valutazione contenuti nell’articolo 2426 del C.c. che non differiscono da quelli os-servati nella redazione del bilancio del precedente esercizio. Si è però deciso dallo scorso anno di integra-re il bilancio adeguandosi alle linee guida del Consiglio dell’Agenzia per le Onlus che, in considerazione delle funzioni di indirizzo e promozione del Terzo settore attribuite all’Agenzia dal D.P.C.M 21 marzo 2001, n. 329, ha approvato con deliberazione del 5 luglio 2007 un progetto per la realiz-zazione di linee guida e schemi per la redazione del bilancio d’esercizio
degli enti non profit. Tale iniziativa si è posta l’obiettivo di rispondere all’e-sigenza degli enti del Terzo settore di dotarsi di sistemi di rendicontazione ad hoc che tengano conto, da una parte, della necessità di perseguire l’economicità della gestione, oltre-ché l’efficacia e l’efficienza della stessa e, dall’altra parte, delle carat-teristiche che differenziano tali enti dalle società commerciali (le motiva-zioni ideali che perseguono, la non ri-levanza del fine lucrativo,l’assenza di interessi proprietari che ne indirizzano la gestione, la non distribuzione dei proventi). I documenti di bilancio, che sono quindi stati predisposti sono:1) Stato Patrimoniale e conto econo-
mico2) Rendiconto gestionale3) Nota integrativa
Tipo di attività
L’organizzazione non governativa CESTAS opera nel settore della coo-perazione con i Paesi in via di svilup-po ed in particolare la sua attività èdiretta agli interventi in campo sani-tario, all’educazione sanitaria ai pro-cessi e percorsi didattico formativi, con la raccolta di materiale, di do-cumentazione, promozione di incon-tri internazionali, organizzazione di se- minari e conferenze e sperimentazio-ne di metodiche e materiali relativi agli argomenti istituzionali. Da anni l’attività dell’ong si è estesa anche all’ambiente, al welfare in generale alla formazione. In particolare per quanto riguarda le attività rivolte alla formazione e ai progetti legati a
questo ambito, in data 11 aprile 2011 con delibera della Giunta regiona-le della Regione Emilia-Romagna n. GPG/2011/477 l’Ente CESTAS si è ac-creditato come “Ente di Formazione Superiore e Continua”, anche pres-so la R.E.R. L’accreditamento del CE-STAS come Ente di Formazione pres-so la Regione Emilia-Romagna che si aggiunge a quella ottenuta nel 2004 presso la Regione Marche, premia le politiche di diversificazione messe in atto. É un risultato fondamentale in quanto permetterà di ampliare forte-mente l’offerta formativa del CESTAS. Tale attività viene svolta con riferi-mento al territorio nazionale attraver-so numerosi progetti di formazione (Master Universitari) e a quello este-ro, attualmente CESTAS è presente principalmente nelle seguenti aree geografiche: Africa, America Latina, Area Mediterranea.Altro importante risultato da segna-lare ai soci è Il riconoscimento della personalità giuridica del CESTAS da parte del Ministero Degli Interni. Dal 2004 ci si è preoccupati di ottene-re tutti i requisiti necessari, che sono estremamente selettivi e di difficile acquisizione, che rendono di fatto estremamente raro che la persona-lità giuridica venga concessa. A tale scopo tra le altre cose è stato deli-berato ed accantonato un fondo di 60 mila euro, ed il 15 marzo 2011 è arrivata la comunicazione dalla Prefettura di Bologna, con proto-collo 681/10/area IV bis, attestante l’avvenuta iscrizione del CESTAS, con numero 706, pagina 95, vol. 5, al Re-gistro delle Persone Giuridiche tenuto da suddetta prefettura.
93
Si rende merito al Presidente ed al CdA che hanno lavorato negli ultimi anni per ottenere questo riconosci-mento che permette agli ammini-stratori di disporre di un cuscinetto di patrimonio non personale per far fronte a possibili criticità finanziarie.
ORGANI SOCIALIPrima di passare all’esame delle ri-sultanze del bilancio d’esercizio ri-teniamo opportuno specificare la composizione dell’organo esecutivo e dell’organo di controllo.Il Consiglio di Amministrazione è com-posto da:• Alberti Uber Antonio, Presidente del
Consiglio di amministrazione;• Jaime Sepulveda, consigliere; Il Collegio sindacale è invece com-posto da:• Rocca Silvano, sindaco; Deceduto
il 07 marzo del 2012• Vagaggini Giampaolo, sindaco;• Piromallo Mario, sindaco.
Criteri di redazione
Al fine di ottenere una maggiore chiarezza negli schemi di stato pa-trimoniale e di conto economico abbiamo preferito esporre, all’attivo patrimoniale, le poste rettificative a riduzione dei valori lordi a cui si rife-riscono.
Voci eterogenee
In particolare si è passati da un siste-ma che riteneva far confluire i finan-ziamenti solo nello stato patrimoniale del bilancio, considerando il fatto che, fra i crediti fossero evidenziati i
soldi da ricevere dai “donors” e fra i debiti gli importi da spendere sul pro-getto secondo le indicazioni del bud-get approvato dall’ente finanziatore (debito verso progetto).
Criteri di valutazione
Il bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/2011 è stato redatto secondo le disposizioni contenute nel Codice civile nel rispetto dei principi di reda-zione del bilancio (articolo 2423 bis)e dei criteri di valutazione (articolo 2426), nonché dei principi contabili previsti dall’articolo 3 del Decreto Le-gislativo 127/91.Nel bilancio sono stati indicati gli im-porti delle corrispondenti voci dell’e-sercizio 2010 in euro.Si precisa altresì che nell’allegato bi-lancio non si è proceduto a deroghe ai sensi del 4° comma dell’articolo 2423 del Codice civile.Si precisa inoltre che nella redazione dello Stato patrimoniale e del conto economico si è tenuto conto delle modifiche apportate dal D.Lgs. 17 gennaio 2003 n. 6/2003La valutazione delle singole voci del bilancio è ispirata ai criteri generali della prudenza, dell’inerenza e della competenza economico-temporale e tenendo conto della funzione eco-nomica di ciascuno degli elementi dell’attivo e del passivo. Per quanto attiene l’aspetto econo-mico, si precisa che i costi e i ricavi esposti comprendono le rilevazioni di fine esercizio, che trovano riscontro nelle contropartite dello Stato patri-moniale, ed in relazione a ciò sono inclusi utili solo se realizzati entro la
data di chiusura dell’esercizio, men-tre si è tenuto conto dei rischi e delle perdite anche se conosciuti successi-vamente a tale data.
Criteri di valutazione e di rettifica
CommentoIn particolare i più significativi criteri di valutazione a cui si è fatto riferi-mento per la redazione del bilancio al 31/12/2011 sono stati i seguenti: CreditiI crediti sono iscritti secondo il presu-mibile valore di realizzazione. Fondo TFRLa voce trattamento di fine rapporto è stata determinata secondo i criteri stabiliti dall’articolo 2120 C.c.; il valo-re esposto in bilancio deve intendersi al netto degli anticipi già erogati.DebitiI debiti sono iscritti al valore nominale.RicaviI ricavi sono imputati al conto econo-mico nel momento in cui si realizzano su ogni progetto, vengono iscritti a ricavo solo i finanziamenti già incas-sati e gli stessi vengono rapportati a fine anno alla durata del progetto te-nendo anche conto delle spese real-mente sostenute per determinarne la corretta competenza.Immobilizzazioni immaterialiSono iscritte al costo d’acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori, ed ammortizzate sistema-ticamente per il periodo della loro prevista utilità futura. Tali voci sono esposte nell’attivo di bilancio al net-to dei relativi ammortamenti.
94
Immobilizzazioni materialiL’ammortamento delle immobilizza-zioni materiali è stato determinato sistematicamente a quote costan-ti che tengono conto della residua possibilità di utilizzo dei beni. Con-siderata la stretta approssimazione delle aliquote di ammortamento de-terminate in base a piani di ammor-tamento sistematici e quelle risultanti dalle tabelle ministeriali, si ritiene di utilizzare le aliquote di ammortamen-to ordinario previste dalla norma tri-butaria, considerato che gli effetti sulla rappresentazione delle immobi-lizzazioni in bilancio, sul risultato eco-nomico e sul patrimonio netto della onlus sono quelli a cui si sarebbe per-venuti in base alla prescrizione della norma civilistica.
Criteri di conversione
Gli elementi monetari espressi in va-luta sono stati convertiti in moneta di conto applicando i tassi medi di con-versione del 2011.
Immobilizzazioni immateriali
L’ammortamento è stato effettuato con il metodo diretto.
Immobilizzazioni materiali
CommentoLa classe “immobilizzazioni materiali” accoglie: i beni di proprietà dell’a-zienda (mobili e arredi, calcolatori e sistemi elettronici). Il valore espresso per le voci il cui utilizzo è limitato nel tempo è al netto dei fondi di am-
mortamento civilistici. L’iscrizione dei beni materiali è stata effettuata al costo di acquisto (comprensivo di oneri accessori).L’ammortamento è stato effettua-to, per le voci aventi una utilizzazio-ne limitata nel tempo (e quindi non per i terreni), in maniera sistematica considerando la residua possibilità di utilizzo. A tal fine sono state stima-te aliquote civilistiche, sulla base di piani di ammortamento economico tecnico, che significativamente ap-prossimano le aliquote ordinarie fi-scali risultanti dalle tabelle ministeriali (D.M. 31/12/88). In considerazione di ciò si è ritenuto ragionevole utilizzare le aliquote ordinarie fiscali, sulla base del fatto che gli effetti complessivi sulla corretta rappresentazione delle immobilizzazioni in bilancio non sono significativi. In sintesi le aliquote utiliz-zate sono state le seguenti:- voce bene materiale “mobili arredi
e dotazioni d’ufficio” aliquota del 12%.
- voce bene materiale “elaboratori emacchine d’ufficio” aliquota del 20%.
Immobilizzazioni immateriali
L’ammortamento è stato effettuato con il metodo diretto.
Terreni e fabbricatiImpianti e macchinarioAttrezzature industriali e
commercialiAltri beniImm. in corso e accontiBeni inferiori € 516
Totale
Immobilizzazionimateriali
00
0000
0
Incrementi/Decrementi
00
0174.037,70
0919
174.956,70
Costo storico2011
Costo storico2010
00
0174.037,70
0919
174.956,70
00
09.758,62
00
9.758,62
Incrementi/Decrementi
00
0168.691,24
0919
169.610,24
Fondi amm.to 2011
Fondi amm.to 2010
00
0159.399,39
0919
160.318,39
Costo storico
12.775,20
12.775,20
Software
Totale
Descrizione
50%
Aliquota
ANALISI DELLE VOCI DI STATO PATRIMONIALE
Incrementi/Decrementi
Saldo al2011
Saldo al2010
95
COMMENTO ALLE SINGOLE VOCIAltri beniLa voce è così composta: - Mobili arredi e dotazioni d’ufficio
per 107.449,29 euro;- Elaboratori e macchine d’ufficio
per 66.588,41 euro;- Beni inferiori a € 516 per 919,00 euro.
Immobilizzazioni finanziarie
Nel Corso del 2010 sono state acqui-state partecipazioni in Banca Etica per euro 999,00.La restante somma di euro 9.917,09 includono depositi cauzionali.
Attivo circolante
Crediti iscritti nell’attivo circolante La seguente tabella evidenzia le va-riazioni intervenute nel corso dell’e-sercizio: - i crediti verso clienti riguardano le
notule emesse per rendicontazioni di progetti dove siamo partner che non sono ancora state saldate, la cifra è di euro 245.317,06;
- i crediti verso altri accolgono cre-diti verso enti finanziatori per euro 25.304 euro e crediti diversi per euro 9.524,85.
I conti correnti bancari e postali sono comprensivi degli interessi maturati alla data di chiusura del bilancio.Ratei e riscontiI risconti attivi emergono per dare vita ad una corretta imputazione dei fondi provenienti da enti finanziatori a fronte di progetti di durata ultran-nuale. In questi ambiti il ricavo viene rilevato nel momento in cui il finanzia-mento diventa disponibile e liquido, ed i costi quando sono sostenuti. Nei casi in cui l’ente CESTAS sostenga in via anticipata i costi prima di riceve-re la tranche di finanziamento desti-nata alla copertura di questi, per una corretta correlazione costi/ricavi di bilancio le suddette spese vengono rinviate all’esercizio nel quale è previ-sta la copertura finanziaria da parte del donor.
Tra i crediti esigibili entro l’esercizio successivo rientrano l’acconto Irap di 7.770,80 ed euro 221 di ritenute fi-scali su interessi.L’evidente decremento dei credi-ti verso altri riguarda i crediti verso enti per un ammontare determinato esclusivamente dai crediti per pro-getti contabilizzati con il vecchio metodo (stato patrimoniale anziché conto economico).Disponibilità liquideLa composizione della classe dispo-nibilità liquide è rappresentata nella tabella:- Cassa Italia per 1.083,18 euro;- Cassa sedi decentrate per 24.667,98
euro;- Banche Italia per 1.166.183,86 euro;- Banche sedi decentrate per euro
320.989,14.
Verso clienti:Esigibili entro l’esercizio successivoVerso altri:Esigibili entro l’esercizio successivoEsigibili oltre l’esercizio successivo
Totale
Crediti iscrittinell’attivo circolante
49.855,43
291.236,51 0
341.091,94
Saldo al2010
0
00
0
Svalutazioni/Utilizzo fondo
Fondosvalutazioni
0
00
0
245.317,06
42.820,650
288.137,71
Saldo al2011
Incrementi/Decrementi
195.461,63
-248.415,860
-52.954,23
Depositi bancariDenaro e valori in cassa
Totale
Disponibilità liquide
312.9313.757
316.688
1.487.17325.751
1.512.924
1.174.24221.994
1.196.236
96
Dalle tranche ricevute dal MAE negli ultimi periodi vengono sistematica-mente decurtate dall’ente finanzia-tore i costi sostenuti per il personale in Italia (in particolare soci o ammi-nistratori). La motivazione di questo mancato riconoscimento di costo, non è scritta in alcun regolamento MAE e lo stesso fenomeno sta veden-do coinvolte tutte le ong. Si è deciso pertanto di procedere, unitamente ad altre organizzazioni non governa-tive, per vie legali.
Patrimonio netto
Si è ritenuto utile, al fine di fornire la chiara dinamica del patrimonio netto, esporne il prospetto di movimentazione in forma tabellare. I movimenti avve-nuti nel corso dell’esercizio, in sintesi, sono i seguenti:- utile dell’esercizio 1996 per lire 135.838; - perdita dell’esercizio 1997 per lire 114.554.998;- perdita dell’esercizio 1998 per lire 346.578.099;- perdita dell’esercizio 1999 per lire 342.804.550;- utile dell’esercizio 2000 per lire 112.287.619;- perdita dell’esercizio 2001 per lire 174.430.235;- utile dell’esercizio 2002 per 3.610,01 euro;- perdita dell’esercizio 2003 per 27.504,00 euro;- utile dell’esercizio 2004 per 6.347,00 euro;- utile dell’esercizio 2005 per 44.844,00 euro;- utile dell’esercizio 2006 per 227.102,00 euro;- utile dell’esercizio 2007 per 154.243,68 euro;- utile dell’esercizio 2008 per 68.291,62 euro;- utile dell’esercizio 2009 per 35.826,78 euro;- utile dell’esercizio 2010 per 46.783,73 euro.
Importo
755.563,48
755.563,48
Risconti attivi
Totale
Ratei e risconti attivi
CapitaleRiserva da sopraprezzo
azioniRiserve di rivalutazioneRiserva legaleRiserva azioni proprie in
portafoglioRiserve statutarieAltre riserveUtili (perdita) riportati a
nuovoUtili (perdita) dell’esercizio
Totale
0
000
000
46.783,7314.419,29
61.203,02
0
000
000
046.783,73
46.783,73
0
000
000
65.536,5946.783,73
112.320,32
Incrementi DecrementiSaldo al2010
Saldo al 2011
0
000
000
112.320,3214.419,29
126.739,61
Patrimonio netto
97
Trattamento di fine rapporto
Alla data di chiusura di bilancio, il de-bito nei confronti dei dipendenti per il trattamento di fine rapporto, risulta-va movimentato come rappresen-tato in tabella. Gli accantonamenti dell’esercizio sono determinati così come stabilito dalle norme in vigore per i dipendenti ancora in essere a fine esercizio.Dal 2007 è stato istituito un libretto di deposito al risparmio per accan-tonare le somme da liquidare ai di-pendenti e alla data di chiusura del bilancio presenta un saldo di euro 31.517,86 devono essere ancora ver-sati 14.162,85 a copertura degli ac-cantonamenti 2011.
Fondi per rischi ed oneri
Tra i fondi rischi risultano utilizzati nel corso del 2011 quelli relativi a crediti non erogati senza giustificazione da parte del MAE, considerati “perenti” che comprendevano anche quanto atteso per i progetti guineiani per i quali si è finalmente raggiunto l’ac-cordo con la UE in data 27/10/2011 a firma del funzionario Carlos Filipe.Il fondo rimane tutt’ora in essere per euro 137.104,99 per potere far fronte ad eventuali rettifiche di disponibilità finanziaria del Ministero Affari Esteri che, a fronte delle proprie riduzioni di budget, fatica ad ultimare i trasfe-rimenti delle tranche di pagamenti delle ultime annualità dei progetti in corso. In particolare circa i proget-ti 8720 e 9009/CESTAS/ARGENTINA,
Totale 17.743,33 78.368,61106.305,99
Accantonato UtilizzatoSaldo al2010
Saldo al 2011
45.680,71
T.F.R. distinto per categorie di dipendenti
dopo molti mesi di silenzio dalla pre-sentazione delle rendicontazioni dei rispettivi progetti, con nota del 23 marzo 2012, viene relazionato da par-te del MAE, in maniera del tutto ge-nerica, che gli “obiettivi del progetto non vengono totalmente raggiunti”. Si ritiene che le affermazioni conte-nute nella nota siano pretestuose per contenere gli esborsi MAE ver-so le organizzazioni come il CESTAS.A fronte quindi delle relazioni MAE il CESTAS, attraverso lo studio “Com-mercial Law Group Italia”, con sede in Bologna via Mura di Porta Sara-gozza n.4 ha controbattuto alle as-serzioni del MAE con argomentazioni sostenute da accurata documenta-zione esprimendo inoltre il più totale dissenso in merito ai contenuti super-ficiali ed errati espressi.
Totale 0 243.279,93380.384,92
Accantonato UtilizzatoSaldo al2010
Saldo al 2011
137.104,99
Fondo rischi
98
Debiti
CommentoLe variazioni intervenute nella con-sistenza delle singole voci di debito, iscritte in bilancio al 31 dicembre 2011, sono evidenziate nella tabella riepilogativa.
Debiti verso fornitoriI debiti verso fornitori risultano essere così composti come evidenziato in tabella.
Verso banche:Esigibili entro l’esercizio
successivoEsigibili oltre l’esercizio
successivoVerso altri finanziatori:Esigibili entro l’esercizio
successivoEsigibili oltre l’esercizio
successivoVerso fornitori:Esigibili entro l’esercizio
successivoEsigibili oltre l’esercizio
successivoTributari:Esigibili entro l’esercizio
successivoEsigibili oltre l’esercizio
successivoVerso istituti previdenziali:Esigibili entro l’esercizio
successivoEsigibili oltre l’esercizio
successivoAltri debiti:Esigibili entro l’esercizio
successivoEsigibili oltre l’esercizio
successivo
Totale
51.116,81
0
0
0
899,95
0
0
0
0
0
93.713,60
0
145.730,36
0
0
0
0
0
0
5.051,77
0
8.630,38
0
0
0
13.682,15
155.389,60
0
0
0
847.143,04
0
42.170,65
0
21.182,42
0
176.902,82
0
1.242.788,53
Incrementi DecrementiSaldo al2010
Saldo al 2011
206.506,41
0
0
0
848.042,99
0
37.119,88
0
12.552,04
0
270.616,42
0
1.374.837,74
Debiti
Debiti verso fornitori 899,95 0847.143,04
Incrementi DecrementiSaldo al2010
Saldo al 2011
848.042,99
Debitiverso fornitori
99
Debiti tributariI debiti tributari certi risultano essere composti come segue: i debiti per ritenute accolgono gli importi tratte-nuti nel mese di dicembre ai dipen-denti e altre ritenute applicate ai compensi corrisposti a professionisti euro 19.362,54.Inoltre è stato accantonato il debito IRAP verso la Regione Emilia-Roma-gna che anche per questo anno ha deciso per l’aliquota ridotta (pari a 2,98%) euro 15.993,00Debito verso erario c/Iva euro 1764,34.Debiti verso Istituti e previdenzaI debiti verso enti previdenziali ed as-sistenziali si riferiscono alle quote di contributi previdenziali ed assicurati-vi che saranno versati nei primi mesi del nuovo esercizio. Corrispondono a euro 12.552,04.Altri debitiLa voce altri debiti risulta avere la se-guente composizione rappresentata in tabella. Risulta formato dai debiti di servizi verso i progetti e dai debiti v/dipendenti che in linea con lo scor-so esercizio, accolgono la quota di salari e stipendi di competenza del mese di dicembre, da corrispondere a gennaio.Per l’esercizio 2012 viene previsto l’in-quadramento del dott. Uber Alberti quale dipendente a tempo inde-terminato, riconoscendo allo stesso mansioni dirigenziali e risolvendo il precedente contratto di Co.co.co con conseguente liquidazione delle competenze maturate fino ad oggi a titolo di TFM. La somma si atteste-rebbe in euro 143.919,32, in parte donata per far fronte alla difficile si-
tuazione finanziaria del CESTAS (euro 11.008,00) e di conseguenza il credi-to del dott. Alberti ammonta ad euro 132.557,27. In bilancio il credito al 31/12/2011 risulta di euro 130.589,24 in quanto l’ammontare è stato depu-rato da spese già sostenute.Ratei e riscontiI risconti passivi emergono per dare vita ad una corretta imputazione dei fondi provenienti da enti finanziatori a fronte di progetti di durata ultran-nuale. In questi ambiti il ricavo viene rilevato nel momento in cui il finanzia-mento diventa disponibile e liquido, ma la parte di progetto non effettua-ta nell’esercizio preso in considera-zione dal bilancio (e quindi non an-cora produttiva dei costi afferenti), viene sospesa in questa voce per es-sere riproposta negli anni successivi e pesare sul conto economico solo ad obiettivi raggiunti.I ratei passivi riguardano il rateo di quattordicesima dipendenti per euro 11.280,84, il rateo di residuo ferie e rol al 31/12/2011 dei dipendenti pari
a euro 21.714,00 e le notule emesse a carico delle Ong per i progetti nei quali noi siamo partner di progetto, per le cifre da noi rendicontate per le quali dovremmo ricevere fondi che annullano il credito verso clien-ti e andranno a ricavo solo a ricevi-mento dei fondi per un totale di euro 187.283,31.
Conti d’ordine
CommentoAlla data di chiusura dell’esercizio, risultavano in essere i seguenti impe-gni e gli altri conti d’ordine:Impegni di terziTrattasi di importi presenti nei piani fi-nanziari indicati con la voce “valoriz-zazioni”. Con tale titolo si intendono definire tutti quei beni e servizi che se non fossero messi a disposizione dalla Ong o da altri finanziatori an-drebbero acquistati dando origine ad un esborso di denaro. Inoltre da quest’anno sono stati inseriti gli impe-gni finanziari dei donor nei confronti dell’ente.Impegni verso terziTrattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati con la voce “Valo-rizzazioni Ong”.
Debiti verso altriDebiti verso collaboratoriDipendenti
102.204,182.666,037.155,13
000
154.274,615.547,73
16.264,13
Incrementi DecrementiSaldo al2010
Saldo al 2011
256.478,792.881,709.109,00
Altri debiti
Importo
668.671,6932.994,84
187.283,31
888.949,84
Risconti passivi progettiRatei passivi dipendentiRatei passivi notule
clienti
Totale
Ratei e risconti passivi
100
ANALISI DELLE VOCI DI CONTO ECONOMICO
Valore della produzione
Ricavi delle vendite e delle presta-zioniLa tipologia di ricavi dell’ente risulta così composta: ricavi su progetti per 3.320.774,95 euro.Questi ricavi sono dati dai progetti, dalle donazioni e dalle entrate per raccolta fondi distinti come segue (come meglio esplicitato nel rendi-conto gestionale).Nel corso del 2011 i ricavi relativi alla gestione progettuale sono stati sud-divisi sulla base della fonte di finan-ziamento e l’area tematica in cui è inquadrabile ogni progetto. In parti-colare questo si è reso necessario al fine di una migliore evidenziazione delle attività di tipo formativo svolte dal CESTAS. Il totale ricavi nell’anno 2011 è stato pari a euro 2.338.730,51 di cui si riporta di seguito il dettaglio insieme ad alcuni commenti.
Donatori pubblici - Italia
Nel corso del 2011 i ricavi di compe-tenza relativi a progetti finanziati dal Ministero Affari Esteri sono risultati pari a euro 1.677.948,25.
Totale 922.613,593.320.774,95
Incrementi/DecrementiSaldo al 2010 Saldo al 2011
2.398.161,36
Ricavi
Euro
2.338.730,51000
46.747,54
Da contributi su progettiDa contratti con Enti pubbliciDa soci ed associatiDa non sociDonazioni
Proventi e ricavi da attività tipiche
12.683,31
2.398.161,36
Raccolta
Totale
Proventi da raccolta fondi
Euro
783.386,88416.194,38328.879,42
0-8.290,52
00
157.778,09
1.677.948,25
Progetti settore SaluteProgetti settore Salute - formazioneProgetti settore Buon governo - formazioneProgetti settore Sviluppo partecipativoProgetti settore Sviluppo partecipativo - formazione9
Progetti settore Ambiente Progetti settore Ambiente - formazioneProgetti settore Gender empowerment - formazione
Totale
Contributi da Enti governativi Italia per progetti
9 Per rispettare il criterio di competenza dei progetti, come già descritto, attraverso ratei e risconti vengono sospesi i costi nel caso in cui gli esborsi per il progetto siano anticipati dall’en-te e nell’anno non siano ancora stai ricevuti i finanziamenti attesi. Per sospendere i costi e rinviarli nell’anno corretto di competenza vie-ne, per comodità di sistema, utilizzata la voce contabile del relativo ricavo, pertanto può ac-cadere che per pura somma algebrica ci siano dei ricavi con segno meno
101
I ricavi di competenza per progetti fi-nanziati da Enti locali sono stati pari a euro 201.699,54. I principali donatori sono la Regione Emilia-Romagna, la Regione Marche e la Regione Friuli Venezia-Giulia.
Donatori pubblici - Estero
Nel corso del 2011 i ricavi di com-petenza relativi a progetti finanziati dall’Unione Europea sono stati pari a euro 39.207,07.
Contributi da Enti privati - Italia
In questa voce sono registrati i ricavi di competenza dell’anno 2011 rice-vuti da ong capofila di progetti a cui il CESTAS partecipa come partner, per un importo complessivo pari a euro 50.420,27. Le collaborazioni hanno ri-guardato attività con: COSPE, Amici dei Popoli, COCIS e AIDOS, RC, CTM.
Contributi da Enti privati - Estero
I ricavi ricevuti privati e altri esteri per progetti, riguardano entrate deri-vanti da ong estere capofila di pro-getti a cui il CESTAS partecipa come partner, per un importo complessivo pari a euro 304.479,81. Le ong con cui sono stati portati avanti progetti nell’anno di riferimento sono Action Aid International, GIA, AMEL Leba-non, GIZ, BIRF.
Euro
68.307,4512.101,7032.967,07
3.296,37600,00
15.505,4868.921,47
201.699,54
Progetti settore SaluteProgetti settore Salute - formazioneProgetti settore Buon governo - formazioneProgetti settore Sviluppo partecipativoProgetti settore Sviluppo partecipativo - formazioneProgetti settore Gender empowerment Progetti settore Gender empowerment - formazione
Totale
Contributi da Enti locali Italia per progetti
Euro
866,6038.340,47
39.207,07
Progetti settore SaluteProgetti settore Sviluppo partecipativo - formazione
Totale
Contributi da Unione Europea per progetti
Euro
35.596,93747,00
14.076,34
50.420,27
Progetti settore SaluteProgetti settore Sviluppo partecipativoProgetti settore Sviluppo partecipativo - formazione
Totale
Contributi da Enti privati e altri Italia per progetti
Euro
87.690,2020.316,68
111.214,6185.258,32
0
304.479,81
Progetti settore Sviluppo partecipativoProgetti settore Salute - formazioneProgetti settore SaluteProgetti settore Gender empowerment - formazioneProgetti settore Gender empowerment
Totale
Contributi da Enti privati e altri Esteri per progetti
102
Contributi per Servizio civile
In questa voce sono registrati i con-tributi ricevuti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per lo svolgi-mento dei progetti di Servizio civile.
Altri proventi e ricavi
La voce “Altri proventi e ricavi” ac-coglie le sottoscrizioni ad attività pro-gettuali del CESTAS da parte di priva-ti cittadini e si riferiscono all’iscrizione a seminari di formazione.
Altri ricavi e proventiSono classificati in questa voce rica-vi provenienti dalle attività atipiche atte a finanziare le attività istituzionali dell’ente.
Costi della produzione
Nei costi per servizi sostenuti dall’ente sono identificati tutti quei costi impu-tabili alla sede di Bologna necessari per il perseguimento delle finalità isti-tuzionali e delle sedi decentrate per i costi sostenuti in loco.La composizione dei costi per servizi sostenuti dall’ente è la seguente:
Euro
888,00Totale
Contributi per Servizio civile
Euro
1.793,33Totale
Altri proventi e ricavi
Proventi att. comm.
Totale
39.182,38
39.182,38
123.451,39
123.451,39
Incrementi/DecrementiSaldo al 2010 Saldo al 2011
162.633,77
162.633,77
Altri ricavi e proventi
Euro
12.000,0020.290,0031.500,0070.971,88
7.500,0220.371,87
162.633,77
Vendita di serviziProgetti da corsi formazione SaluteProgetti da corsi formazione Buon governoProgetti da corsi formazione Sviluppo partecipativo Progetti da corsi formazione AmbienteProgetti da corsi formazione Gender empowerment
Totale
Altri ricavi e proventi - dettaglio
Totale -76.018,04 263.024,52
Incrementi/DecrementiSaldo al 2010 Saldo al 2011
187.006,48
Acquisti
103
ServiziNei costi per servizi sostenuti dall’ente sono identificati tutti quei costi impu-tabili alla sede di Bologna necessari per il perseguimento delle finalità isti-tuzionali e delle sedi decentrate per i costi sostenuti in loco.
Costi per godimento di beni di terzi
Costi per il personale
Ammortamenti e svalutazioniL’ammortamento delle immobilizza-zioni materiali è dedicata a mobili e arredi per euro 9.312,75 e immobiliz-zazioni immateriali per 426,25 euro.
Altri AccantonamentiTrattasi dell’utilizzo degli accantona-menti 2010 a fronte dei progetti “pe-renti” MAE.
Oneri diversi di gestioneNegli oneri diversi di gestione sono state inserite le spese indeducibili per sanzioni verso erario, quote di affilia-zione, e imposte e tasse deducibili.Nel bilancio riclassificato secondo la IV direttiva CEE l’importo totale al 31/12/2011 è di euro 181.641 in quan-to sono stati classificati all’interno di questa voce anche gli oneri da at-tività accessorie per euro 18.750,57
Per servizi
Totale
-296.033,15
-296.033,15
2.085.623
2.085.623
Incrementi/DecrementiSaldo al 2010 Saldo al 2011
1.789.589,85
1.789.589,85
Servizi
Totale -52.393,48 95.381,00
Incrementi/DecrementiSaldo al 2010 Saldo al 2011
42.987,52
Costi
Totale -95.267,15 491.365,00
Incrementi/DecrementiSaldo al 2010 Saldo al 2011
396.097,85
Costi personale
Ammortamenti beni immateriali
Ammortamenti beni materiali
Totale
0
-1.365,25
-1.365,25
0
10.678,00
10.678,00
Incrementi/DecrementiSaldo al 2010 Saldo al 2011
426,25
9.313,75
9.739,00
Costi
Totale -202.385202.385
Incrementi/DecrementiSaldo al 2010 Saldo al 2011
0
Altri accantonamenti
Totale -17.828199.469
Incrementi/DecrementiSaldo al 2010 Saldo al 2011
181.641
Altri oneri di gestione
e gli oneri di supporto generale per euro 142.796,60 previsti così come classificati nel rendiconto, inoltre questa voce comprende gli oneri da raccolta fondi e gli oneri per dona-zione per un totale di euro 3.335,75.
Queste voci nel rendiconto sono comunque tutte classificate come previsto dalle linee guida del Consi-glio dell’Agenzia per le Onlus che, in considerazione delle funzioni di indi-rizzo e promozione del Terzo settore
104
attribuite all’Agenzia dal D.P.C.M 21 marzo 2001, n. 329, ha approvato con deliberazione del 5 luglio 2007 un progetto per la realizzazione di li-nee guida e schemi per la redazione del bilancio d’esercizio degli enti non profit.
Proventi ed oneri finanziari
CommentoLa lettera C del conto economico ex articolo 2425 del C.c. individua e rag-gruppa i componenti positivi e nega-tivi emersi dalla gestione finanziaria.Di seguito si fornisce il dettaglio al 31 dicembre 2011 della voce “interes-si ed altri oneri finanziari” secondo quanto previsto dal punto 12 dell’ar-ticolo 2427 del C.c.Di seguito si fornisce il dettaglio al 31 dicembre 2010 della voce “proven-ti diversi dai precedenti” secondo quanto previsto dal punto 12 dell’ar-ticolo 2427 del C.c.
Proventi ed oneri straordinari
Alla chiusura dell’esercizio le com-ponenti straordinarie di reddito risul-tavano essere quelle evidenziate in tabella. Le sopravvenienze passive derivano da errori di imputazioni di costi relativi ad anni precedenti.
Saldo al 2011
142.796,601.200,002.135,75
18.750,5714.421,28
361,501.974,90
181.640,60
Oneri supporto generaleOneri raccolta fondiCosti donazioniOneri attività accessorieOneri diversi al netto commissioni bancarieAltre imposte Tassa rifiuti
Totale
Altri oneri di gestione
Totale
Interessi ed altri oneri finanziari
9.28311.644
Incrementi/DecrementiSaldo al 2010 Saldo al 2011
20.927
Totale
Proventi diversidai precedenti
-18.90018.932
Incrementi/DecrementiSaldo al 2010 Saldo al 2011
32
Proventi Oneri
Totale
Componenti straordinari
108.48525.571
134.056
61.342 - 98.720
- 37.378
Incrementi/DecrementiSaldo al 2010 Saldo al 2011
169.827 - 73.149
96.678
105
Conti d’ordine
CommentoAlla data di chiusura dell’esercizio, risultavano in essere i seguenti impe-gni e gli altri conti d’ordine:Impegni di terziValorizzazioni ContropartiTrattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati con la voce “Valo-rizzazioni Controparti”. Con tale titolo si intendono definire tutti quei confe-rimenti di valori economici dell’attivi-tà benevola di beni e servizi che se non fossero messi a disposizione dalla Controparte andrebbero acquistati dando origine ad un esborso di de-naro.Monetario ControparteTrattasi di importi presenti nei piani fi-nanziari indicati con la voce “Appor-to Monetario controparte”, ovvero spese sostenute a carico della Con-troparte.Crediti verso EntiTrattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati con la voce “Con-tributo”. Con tale titolo si intendono definire tutti quei Contributi attesi dall’ente finanziatore per la quota a suo carico per la realizzazione del progetto. Il conto d’ordine nasce con l’intero importo previsto da pro-getto approvato e viene decremen-tato attraverso le tranche di finanzia-mento ricevute. Di seguito si sintetizza attraverso la tabella il valore dei cre-diti per finanziamenti attesi distinti per tipologia di ente finanziatore.
Euro
1.376.196,91Totale
Valorizzazioni controparti
Euro
27.216,09Totale
Monetario controparte
Euro
2.390.104,70 79.960,19
6.043,860
52.265,4664.691,53
2.593.065,74
Progetti verso Enti governativi ItaliaProgetti verso Enti locali ItaliaProgetti verso privati e altri ItaliaProgetti verso Unione EuropeaProgetti verso Enti governativi EsteriProgetti verso privati e altri Esteri
Totale
Crediti verso Enti
106
Impegni verso terziValorizzazioni CESTASTrattasi di importi presenti nei piani finanziari indicati con la voce “Valo-rizzazioni ong”, e si tratta di tutti quei conferimenti di valori economici dell’attività benevola di beni e servizi che la ong mette a disposizione per il progetto.
Informazioni aggiuntive
Info. per il punto 15 dell’articolo 2427 del C.c.La seguente tabella riporta la movi-mentazione dei dipendenti nell’an-no e la consistenza media per ca-tegoria. La determinazione della consistenza media è stata effettuata determinando la media ponderata giornaliera del numero medio dei di-pendenti.
Info. per il punto 16 dell’articolo 2427 del C.c.Gli amministratori nell’esercizio 2011 non hanno percepito alcun com-penso. Si precisa che da Statuto gli ammini-stratori dell’ente non percepiscono e non possono percepire alcun com-penso per il loro operato in qualità di Consiglieri. Così è sempre stato e anche nell’esercizio 2011 non viene fatta eccezione a questa regola.Il MAE per converso, ogniqualvolta venga attribuito un incarico all’inter-no di un progetto ad un membro del Consiglio (e purtroppo questo vale anche per i soci dell’organizzazione), decurta il pagamento all’operatore adducendo (senza mai darne evi-denza scritta) il fatto che al Consi-
Euro
551.240,97Totale
Valorizzazioni CESTAS
DipendentiCollaboratoriConsulentiVolontari/TirocinantiStagistiServizio civile
Totale
Categoria
-4-10
+1-1-6
-11
1425816
36
Incrementi/DecrementiN° dipendential 2010
N° dipendential 2010
1015900
25
gliere non possa essere data la qua-lifica di “personale italiano” utilizzato nei progetti (pur avendo lo stesso svolto realmente attività professionali e non attività legate al proprio ruolo istituzionale).A questo proposito vengono qui ri-portate le conclusioni del parere legale richiesto per esprimere nei confronti del Ministero i motivi di di-ritto per i quali CESTAS deve ottenere i compensi ingiustamente decurtati: A) I membri di organi amministrativi
ed i soci della Ong possono esse-re incaricati dalla Ong di svolgere incarichi retribuiti per consulenze in Italia o in loco ed i relativi co-sti possono essere rendicontati e sono da considerare ammissibili;
B) I prestatori di lavoro subordinato dipendenti della Ong così come lavoratori parasubordinati del-la ong medesima possono esse-re legittimamente comandati a svolgere prestazioni lavorative in ambito progettuale ed i costi re-lativi possono essere rendicontati e sono da considerare ammissibili.
L’ammontare dei compensi netti spettanti ai sindaci nell’esercizio 2011 è di 3.000,00 euro.
Il Presidente del Consiglio di Ammini-strazioneAlberti Uber Antonio
107
Certificazione esterna1. Premessa
Premesso che la Vostra associazio-ne a norma dell’Art. 2477 C.c. com-ma quarto ha attribuito al Collegio Sindacale sia l’attività di vigilanza amministrativa sia le funzioni di con-trollo contabile, rendo conto del mio operato per l’esercizio chiuso al 31/12/2011.A seguito dell’incarico conferito al sottoscritto, di redigere la presente certificazione, sono state esaminate le voci più significative del Bilancio consuntivo annuale al 31/12/11.
I principi contabili e di revisione a cui il sottoscritto ha fatto riferimento nello svolgimento dell’incarico, sono quelli che la professione (Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e dei ragionieri) ha predisposto e sta predisponendo e che la Consob ha raccomandato (la “raccomandazio-ne” si riferisce ai principi di revisione, i quali pertanto sono da considerarsi vincolanti) o indicato come punto di riferimento per l’interpretazione della lettera del Codice civile.
Va rilevato che a causa dei limiti insiti nelle procedure di revisione e tra essi la necessità di svolgere le verifiche con il metodo del campione, e di quelli insiti in ogni sistema di controllo interno, permane il rischio che, no-nostante ogni dovuta diligenza, non tutte le irregolarità possano essere individuate. Il controllo si è realizzato tramite verifiche con il metodo del campione, incrociando metodolo-gie di revisione con i dati propri del sistema di controllo interno CESTAS.
In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento ne-cessario per accertare se il bilancio di esercizio sia viziato da errori signi-ficativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile.
Il procedimento di revisione com-prende l’esame, sulla base di veri-fiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adegua-tezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati.
Ritengo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressio-ne del giudizio professionale.
2. Rilievi emersi
Dal lavoro svolto, con tutte le limita-zioni di cui al paragrafo precedente, sono emersi i seguenti rilievi:- l’ong risulta ad oggi con un patri-
monio netto di euro 126.739,61; - lo stato patrimoniale e il conto eco-
nomico presentano ai fini compa-rativi i valori dell’esercizio prece-dente;
- al bilancio corrisponde alle scritture contabili e, per quanto riguarda la forma e il contenuto, è stato redat-to nel rispetto della vigente normati-va civilistica, con l’applicazione dei criteri esposti nella Nota integrativa;
- il bilancio è stato integrato ade-guandosi alle linee guida del Consi-glio dell’Agenzia per le onlus.
I documenti di bilancio, che sono quindi stati predisposti sono:1) Stato patrimoniale e conto econo-
mico;2) Rendiconto gestionale;3) Nota integrativa.
La valutazione dei singoli elementi patrimoniali è stata eseguita secon-do prudenza e nella prospettiva del-la continuazione dell’attività, non-ché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo e del passivo considerato.I proventi e gli oneri sono stati impu-tati al conto economico secondo il principio di competenza economi-co-temporale.
Circa la struttura contabile, il crite-rio di contabilizzazione dei finanzia-menti dei progetti è definitivamente uniformato ai dettati oic. In sintesi, vengono considerati ricavi i flussi de-rivanti dai finanziamenti dei donors, e costo, la spesa su progetto soste-nuta per la realizzazione degli scopi istituzionali nel corso dell’anno; al ter-mine dell’esercizio attraverso ratei e risconti laddove il finanziamento non abbia trovato perfetta capienza nel-le spese dell’anno viene rilevata la corretta competenza.
108
I crediti sono iscritti in bilancio al valo-re di futuro realizzato.
Lo Stato Patrimoniale al 31/12/11 evidenzia un utile di esercizio di euro 14.419,29.
Esiste un fondo rischi di euro 137.104,99 a fronte di crediti verso enti finanziatori di incerta riscossione, più un ulteriore fondi rischi su crediti verso soci per euro 3.000,00.
Il fondo rimane tutt’ora in essere per euro 137.104,99 per potere far fronte ad eventuali rettifiche di disponibilità del Ministero degli Affari esteri (MAE) che, a fronte delle proprie riduzioni di budget, fatica ad ultimare i trasferi-menti delle tranche di pagamenti delle ultime annualità dei progetti in corso. In particolare circa i proget-ti 8720 e 9009/CESTAS/ARGENTINA, dopo mesi di silenzio a fronte delle rendicontazioni circa le spese già so-stenute, con nota del 23 marzo 2012, sostiene che gli obiettivi del progetto non vengono totalmente raggiun-ti. Pur ritenendo che le affermazioni contenute nella nota possano essere pretestuose per contenere gli esbor-si MAE verso le organizzazioni come il CESTAS, la qualità di revisore che il sottoscritto ricopre porta a consi-gliare un incremento di detto fondo a totale copertura delle spese già sostenute (euro 219.784,90) per euro 82.679,91.
A fronte delle relazioni MAE, il CE-STAS, attraverso lo studio “Commer-cial Law Group Italia”, con sede in Bologna via Mura di Porta Saragozza n. 4, ha controbattuto alle asserzioni del MAE con argomentazioni soste-nute da accurata documentazione esprimendo inoltre il più totale dissen-so in merito ai contenuti superficiali ed errati espressi. Da ciò la difficoltà ad imputare al fondo una cifra che possa prevedere quanto scaturirà da un eventuale accordo fra l’orga-nizzazione e il MAE.
Per quello che riguarda il Mala-wi 12.49083.b1999/14 – Livestock promotion training activities “Pilot project for smallholder farmers in diary sectori in Ntchisi R.D.P.” , dopo l’audit svoltasi fra marzo e aprile 2009, l’Auditor ha inviato una relazio-ne finale nella quale è stato ribassato il credito CESTAS, pertanto il credito di euro 34.201 è stato ridotto a com-plessivi euro 11.404,00.
Gli altri debiti risultano iscritti al loro valore nominale, corrispondente al presumibile valore di estinzione. È stato verificato il corretto conteggio dei risconti attivi e dei ratei passivi.
Dall’esame delle procedure di con-trollo interno attuate per il repar-to contabile e amministrativo, non emergono fatti di rilievo.
Relativamente alla fiscalità, trattan-dosi di Onlus di diritto, l’unica imposta dovuta è l’Irap formulata secondo il metodo retributivo e risulta corretta-mente calcolata in dichiarazione dei redditi mentre in bilancio l’accanto-namento risulta di euro 15.993,00.
Le dichiarazioni fiscali risultano sem-pre presentate nei termini di legge.Risultano inoltre correttamente ese-guiti i calcoli delle retribuzioni e dei compensi assimilati e versati nei ter-mini di legge contributi e imposte a carico.
La Nota integrativa, predisposta dal Consiglio di amministrazione, è sta-ta redatta ai sensi degli articoli 2423 e segg. del C.c. ed in particolare dell’art. 2427 e contiene anche le al-tre indicazioni ritenute necessarie per il completamento dell’informazione, comprese quelle di carattere fiscale.
Non sono pervenute denunce ex art. 2408 C.c.
Da anni l’attività dell’ong si è estesa anche all’ambiente, al welfare in ge-nerale e alla formazione. In partico-lare per quanto riguarda le attività rivolte alla formazione e ai progetti legati a questo ambito, in data 11 aprile 2011 con delibera della Giun-ta regionale della Regione Emilia-Romagna n. GPG / 2011 / 477 l’ente CESTAS ha ottenuto l’accreditamen-to come ente di formazione presso la Regione Emilia-Romagna.
109
Altro importante risultato da segnala-re è il riconoscimento della persona-lità giuridica del CESTAS da parte del Ministero degli Interni, comunicato in data 15 marzo 2011 dalla Prefettura di Bologna, con protocollo 681/10/area IV bis, attestante l’avvenuta iscrizione del CESTAS, con numero 706, pagina 95, vol. 5, al Registro del-le persone giuridiche tenuto da sud-detta prefettura.
Si fa presente che vista la riduzione dei fondi disponibili per la coopera-zione accesi presso il Ministero degli Affari esteri, CESTAS si vede sempre più affrontare difficili situazioni finan-ziarie e quindi pronto a ridurre i costi di struttura. Da ciò la cassa integra-zione e la diminuzione del personale addetto è stata la costante degli ul-timi 12 mesi.In definitiva, a mio giudizio, il Bilan-cio di esercizio, corredato dal Ren-diconto gestionale, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili e, nel suo complesso, esprime in modo corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell’organizzazione per l’esercizio chiuso alla data del 31/12/2011.Esprimo pertanto parere favorevole all’approvazione del Bilancio di eser-cizio così come predisposto dal Con-siglio di Amministrazione.
Purtroppo l’attuale crisi economica mondiale, che ha colpito in maniera sistematica l’occidente, di cui l’Eu-ropa e l’Italia, fanno parte, non per-mette di fare programmi a lungo ter-mine in nessun campo economico, cooperazione internazionale com-presa. Il forte calo dei fondi della Co-operazione del Ministero degli Affari esteri, progressivamente registratosi già negli ultimi anni e recentemente molto acuitosi, impone di controllare, più attentamente che in passato, i presupposti necessari al controllo del requisito della cosiddetta “continuità aziendale”, tramite una ridefinizione congiunturale delle modalità di in-tervento dei diversi Paesi sul terreno della cooperazione alla sviluppo, col fine di scongiurarne il rischio di disim-pegno.
Bologna, 7 giugno 2012
In fede
(Grandi dott. Luca)
110
Pensando al futuroLa nostra sfida per il biennio 2012-2013 è quella di con-solidare la qualità organizzativa di CESTAS e di aumen-tare l’offerta di alta formazione in America Latina e in Africa.
Limiti finanziari permettendo, le attività dei prossimi due anni dovranno portare al consolidamento delle trasformazioni già avviate e nello specifico:
1. All’aumento degli standard di qualità, efficienza ed efficacia attraverso la continua innovazione e l’uso di strumenti di valutazione di risultato e di processo. Dopo la certificazione all’interno della cooperazio-ne internazionale, della formazione, della gestione amministrativa e finanziaria, delle donazioni, nel prossimo futuro saremo impegnati nella promozione della ISO 26000 all’interno delle ong di cooperazio-ne internazionale.
2. La promozione e lo sviluppo, all’estero, della nostra esperienza e conoscenza nell’alta formazione inno-vativa delle risorse umane.
3. La promozione del diritto alla salute come diritto uni- versale attraverso l’uso degli spazi di conoscenza localizzata territorialmente e quelli di pressione po-litica globale.
4. L’attivazione di processi di apprendimento nei set-tori profit, pubblici e no profit interessati a dare vita a scambi sociali ed economici responsabili. Nella storia di CESTAS, restano in primo piano la creazione di reti di economia civile, il consolidamento di rap-porti di fiducia con i nostri interlocutori, il trasferimen-to di conoscenze appropriate ed efficaci.
Nei prossimi dieci anni, a fare la differenza nei processi sociali non sarà la velocità con la quale saremo ca-paci di produrre informazione e conoscenza, bensì i modi in cui l’accesso e la fruizione della conoscen-za potranno essere allargati. “Appropriazione sociale della conoscenza” rimane la parola d’ordine all’inter-no della nostra strategia.
Aumentare ed allargare l’accesso alla conoscenza e la libera fruizione delle tecnologie, dell’informazione e della comunicazione per sistematizzare, condividere e implementare la circolazione delle idee, delle pra-tiche e dei metodi innovativi, permette a CESTAS di creare reti d’individui e di dare il proprio contributo a una cooperazione di sviluppo che non è mai assisten-zialista. Le reti devono essere uno spazio per creare innovazione all’interno delle metodologie gestionali dei programmi di cooperazione allo sviluppo.
Il compito che CESTAS si propone di svolgere nel 2012 e 2013 è allora quello di promuovere la creazione del capitale sociale attraverso la condivisione della co-noscenza. Le iniziative dell’organizzazione devonoruotare intorno al territorio di riferimento e a un lavoro collettivo, basato sull’interdisciplinarietà e guidato dai principi di responsabilità e solidarietà.
111
ContattiCestas in Italia e nel mondo
Sito web CESTAS e CESTAS formazione www.cestas.orgwww.cestasformazione.org
Sede CentraleVia Ranzani 13/5/F, 40127 BolognaTel. +39 051 25 50 53Fax +39 051 42 11 317E-mail: [email protected]
Sede Formazione Emilia-RomagnaVia Ranzani 13/5/A, 40127 BolognaTel. +39 051 25 30 01E-mail: [email protected]
Biblioteca Ecosostenibile CestasVia Ranzani 19/d, 40127 BolognaTel. +39 051 25 50 53E-mail: [email protected]
Community Cestas 3.0E-mail: [email protected]
Sede MarcheVia Togliatti 37/I (6° piano, interno 40)60131 AnconaTel./Fax +39 071 28 63 980E-mail: [email protected]
Sede AbruzzoE-mail: [email protected]
Sede regionale America LatinaCalle Patriotas Uruguayos 2242Comuna de Santiago de ChileE-mail: [email protected]
Sede regionale MediterraneoSleilaty Bldg, 1st floor, rue Chaiban, Furn el Chebback, Beirut, Lebanon. E-mail: [email protected]
Sede regionale Africa 41 Von Falkenhauser Pionier Park 9000Windhoek, NamibiaE-mail: [email protected]
112
Come sostenerciDonazioni
Bonifico bancario intestato a CESTAS:- Banca Etica Iban: IT90 H050 1802 4000 0000 0102 623 - Banco Posta Iban: IT92 C076 0102 4000 0002 7612 407
Bollettino postale intestato a CESTAS, c.c. n. 27612407
On line: con carta di credito dal sito www.cestas.org/come-sostenerci/donazioni/
5 per 1000
Codice Fiscale 02080420371Il 5 per 1000 contribuisce a sostenere i progetti di CESTAS nel mondo.Con la dichiarazione dei redditi, destina il 5 per mille indicando il codice fiscale 02080420371.
Aziende
Il sostegno delle aziende può essere decisivo. CESTAS mette a disposizione la sua esperienza per studiare insieme all’azienda le modalità migliori di sostegno ai suoi progetti.
Socio aderente dell’Istituto Italiano della Donazione
www.cestas.orgwww.cestasformazione.org