BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E
DISABILITÀ-
GESTIONE DELLA CLASSE E
PROBLEMATICHE RELAZIONALI.
Piano di formazione docenti neo-assunti 2018
A cura di M. Cristina Castagnetti
DIDATTICA ORGANIZZATIVA PROFESSIONALE
Elaborare piani educativi
inclusivi (PEI, PEP, PDP)
….coerenti con il percorso
della classe
. Elaborare e negoziare un
progetto educativo di
gruppo, costruendo
prospettive condivise sui
problemi della comunità
scolastica
. Contribuire al
superamento di pregiudizi e
discriminazioni di natura
sociale, culturale o religiosa
Progettare le attività della
classe, affinché queste
tengano conto delle
necessità degli allievi con
bisogni speciali …
. Innescare ed avvalersi di
attività di valutazione e
apprendimento tra pari
(peer-review e peer-
learning)
. Utilizzare le proprie
esperienze per riprogettare
l’azione didattica
. Prefigurare i possibili
ostacoli di apprendimento e
predisporre adeguate
strategie di intervento
Focalizzare l’attenzione
dell’intero gruppo docente
(team, consiglio di classe,
ecc.) sui temi
dell’inclusione
Dal Bilancio delle competenze
Jan van Steen (1626-1679), La scuola di paese
LABORATORI DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E DISABILITÀ- GESTIONE DELLA CLASSE E PROBLEMATICHE RELAZIONALI.
SCUOLA ……………………………………………………………
DIFFICOLTÁ’ RILEVATA
INTERVENTO
SOGGETTI/RISORSE
(interni/esterni alla scuola)
STRUMENTI
STRATEGIE/METODOLOGIE
ALBERTO
Relazione con
pari, peer
tutoring
Educazione
emotiva
Patto con
famiglia
Proposte pratiche,
compiti di realtà sfidanti
Tecnologia Diario di bordo
Uso di mappe
schemi visivi,
video-audio
A CIASCUNO IL SUO COMPITO
INFANZIA
Identificazione precoce
Potenziamento aree
deboli
Alleanza educativa
famiglia
PRIMARIA
Focus, Metacognizione
Mappe
Avvio alfabetizzazione informatica
Potenziamento mirato
Alleanza educativa
famiglia
SECONDARIA
I GRADO
Percorso per
l’autonomia
Metodo di studio
Tecnologie per
l’apprendimento
Metacognizione
Alleanza educativa
famiglia-studente
II GRADO
Tecnologie
Metacognizione
Metodo di studio
Alleanza educativa
studente
Index per l’inclusione
UN NUOVO APPROCCIO
ICF
Prospettiva BIO-PSICO-SOCIALE → componenti della
salute (funzionamento a tutti i livelli) e analisi del fattore-contesto (facilitatori vs ostacoli) disabilità = condizione conseguente all’interazione tra soggetto (in senso globale – funzionamento bio-psico-sociale) e contesto (ostacoli/facilitatori)
Se si perdono i ragazzi più difficili la scuola non è più scuola. E’ un ospedale che cura i sani e respinge i malati . (Don Milani)
E ALLORA COSA FARE ???
OSSERVARE
CONOSCERE
AZIONE N. 1
CONOSCERE … LA NORMATIVA
Art. 34
La scuola è aperta a tutti
Art. 3
È compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale che,
limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana …
Legge n. 517/1977
Legge n. 104/1992
Legge n. 170 dell’8/10/2010
D.M. del 12/7/2011 e linee guida per il diritto allo
studio degli alunni e degli studenti con DSA
D. M. del 27/12/2012 “Strumenti d’intervento per
alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica”
C.M. n. 8 del 6/3/2013
Nota ministeriale del 27/6/2013 “Piano annuale
per l’inclusività”
Nota ministeriale del 22/11/2013. «Strumenti di
intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali.
A.S. 2013/14 . Chiarimenti.»
http://bes.indire.it
www.dsaverona.it
non semplicemente “fare posto” a tutti e alle loro differenze ma
METTERLE AL CENTRO DELL’ AZIONE EDUCATIVA Trovare un denominatore comune
INTEGRAZIONE Il sistema permette a chi è
diverso di entrare.
Il sistema permette al soggetto di adeguarsi con la modifica degli obiettivi.
INCLUSIONE.. … trasformare il vincolo in
risorsa È il sistema che si riorganizza. È flessibilità. È migliorare ciò che già
sappiamo fare. È esplorare nuovi modi di gestire
le risorse disponibili. È riappropriarsi della DIDATTICA. Non è ricorso a esperti. È obbligo formativo per la
SCUOLA, non per l’alunno
Il quadro di riferimento sono le otto COMPETENZE CHIAVE:
1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza
e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale
Suggerimenti metodologici
... dalle Indicazioni Nazionali
esperienza: (fare concreto e cognitivo)
metodologie individualizzate e personalizzate
problem solving (ricerca, esplorazione e
scoperta)
apprendimento collaborativo (aiuto reciproco,
apprendimento cooperativo e fra pari)
approccio metacognitivo (stili di apprendimento,
autovalutazione e miglioramento,
consapevolezza, autonomia di studio);
didattica laboratoriale (progettare e fare ricerca)
… dalle IN per i Licei
Nuclei fondanti e contenuti imprenscindibili
Pratica di metodi di indagine propri dei diversi
ambiti disciplinari
Uso costante del laboratorio per l'insegnamento
delle discipline scientifiche
Pratica dell'argomentazione e del confronto
Uso degli strumenti multimediali a supporto dello
studio e della ricerca
… dalle Linee Guida per gli IT e per IP
LABORATORIO
come luogo nel quale gli studenti sperimentano
secondo protocolli standardizzati (tipici delle
discipline scientifiche)
come metodologia didattica che coinvolge tutte
le discipline, facilita la personalizzazione e
consente di acquisire il “sapere” attraverso il
“fare” (app.attivo)
• PAI «… non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico. E’
un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo» (…) Muove da «un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso» (CM n.8 del 2013)
• PDP istituto-PDP di rete
• https://www.google.it/search?q=pdp+sedico&oq=pdp+sedico&aqs=chrome..69i57.2976j0j7&sourceid=chrome&ie=UTF-8
«Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti». (CM n.8 del2013)
• PEI, GLI http://www.usrvenetodocumentazione.it/strumenti-di-accompagnamento-glho-gli-piano-inclusione
CONOSCERE GLI STRUMENTI
CONOSCERE …
i modelli evolutivi
gli stili di apprendimento
le metodologie didattiche
le misure compensative
le tecnologie
AZIONE N. 2
OSSERVARE
OSSERVARE … perché ?
Conoscere la realtà circostante
Acquisire conoscenze
Acquisire maggiore
CONSAPEVOLEZZA di comportamenti/ atteggiamenti/apprendimenti • di ciascun alunno • nostri
Osservazione occasionale
• libera
• descrittiva
• non intenzionale
Osservazione sistematica
• Intenzionale
• progettuale
• usa griglie
TIPI DI OSSERVAZIONE
tanti modi di osservare
AZIONE N.3
PROGETTARE:
individualizzare, personalizzare,
differenziare
UN ENIGMA INTRIGANTE …
D. De Silvestri «Prendersi cura dei BES»
E DIFFERENZIARE? …. SI PUÒ?
…una prospettiva metodologica di base capace
di promuovere processi di apprendimento
significativi per tutti gli alunni presenti in
classe, volta a proporre attività educative
didattiche mirate, progettate per soddisfare le
esigenze dei singoli in un clima educativo in cui
è consuetudine affrontare il lavoro didattico
con modalità differenti.
DIFFERENZIARE LA DIDATTICA
(Tomlinson, 1999)
DIDATTICA INCLUSIVA
MAPPE , SCHEMI ,
AIUTI VISIVI
ADATTAMENTO DEI MATERIALI:
POTENZIAMENTO DEI PROCESSI COGNITIVI: attenzione, memoria,
problem solving, ragionamento….
EMOZIONI, AUTOSTIMA E MOTIVAZIONE
LA RISORSA COMPAGNI DI
CLASSE
VALUTAZIONEVERIFICA E FEEDBACK
METACOGNIZIONE (autocnosapevolezza-autoregolazione) E METODO DI STUDIO
7 PUNTI CHIAVE DELLA DIDATTICA
INCLUSIVA
LA RISORSA COMPAGNI DI CLASSE
COOPERATIVE LEARNING
• Gruppi «informali» (singola lezione)
• Gruppi «formali» (periodi di media durata)
• Gruppi «base» (anche un anno)
• TUTORING
• MODELING
• Tecniche (JigSaw)
• ….
DALLA TEORIA …
LEV VYGOSTKIJ
NUOVA ZONA DI SVILUPPO
ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE
ZONA DI SVILUPPO
AUTONOMO
Adulto
Compagno
competente
ADATTAMENTO DEI MATERIALI
SOSTITUZIONE Materiali di tipologia
diversa forniti a tutta la classe
FACILITAZIONE
Materiali e strumenti aggiuntivi (+tempo, flessibilità… NO diverso contenuto)
SEMPLIFICAZIONE
NUCLEI FONDANTI DELLA
DISCIPLINA
PARTECIPAZIONE ALLA CULTURA DEL COMPITO
• Nel lessico/sintassi, nella
consegna, nelle richieste, nella
complessità del compito…
• Identificazione all’interno di
ogni disciplina di obiettivi
minimi che risultano
raggiungibili e significativi
rispetto alla capacità e alle
performance dell’alunno
- emozioni
- affettività
- spirito di gruppo
- condivisione di momenti formali/
- informali della quotidianità didattica
STRATEGIE VISIVE
MAPPE
LAP-BOOK
IL TAGLIERE DELLE FRASI
LA REALTA’
… non c’è compresenza
…. tutto ricade sul coordinatore di
classe/ins prevalente
…in classe ci sono molti alunni
problematici
… le famiglie sono poco
collaborative o addirittura ostative
….le classi sono sempre più
numerose e complesse
… non siamo valorizzati come
insegnanti
… non si certifica più! (… ma è certo
che ha problemi)
SOLUZIONI POSSIBILI
Buona programmazione a inizio anno
Efficace utilizzo dell’organico
potenziato
Rivalutazione ins. sostegno nel
plesso
Prevedere progetti a forte ricaduta
sull’inclusione
conoscere e usufruire delle strutture
esistenti (CTS/ CTI, scuole polo per
l’inclusione, sportelli:
autismo/dsa/ascolto)
Politica delle piccole alleanze
MA IO A SCUOLA, COSA POSSO FARE?
http://risorseonline.erickson.it/leguide/questionario-bes-a-scuola/#
BIBLIOGRAFIA
Capuano A., Storace F., Ventriglia L., (2014), Viaggio nel testo…orientarsi con le
mappe. Percorsi didattici inclusivi., Firenze, Libri liberi.
d’Alonzo L.(2012), Come fare per gestire la classe nella pratica didattica, Firenze,
Giunti scuola.
d’Alonzo L.(2017), La differenziazione didattica. Metodi, strategie, attività. Trento,
Erickson.
Grandi L., Stella G. (a cura di ) ( 2011), La dislessia e i dsa, Firenze, Giunti scuola.
F. Zambotti (a cura di) (2015), Bes a scuola. I 7 punti chiave per una didattica
inclusiva. Trento, Erickson.