La sfida(il piccolo gesto di ribellione delle Destinazioni)
@sergiocagol
Non dovevamo parlare di Turismo?
Io la montagna la amo. Punto.
Nasce tutto da qui…
Obiettivi e strategia
Ma sono alla partenza, e sono felice come un bambino alla vigilia di Natale, non vedo l’ora di affrontare questa bellissima sfida
Passione, entusiasmo, il nostro motore
Adoro la salita, adoro cercare il ritmo e portare il mio fisico ai suoi limiti
I limiti sono fatti per essere superati
Mi rendo conto che non so che ritmo tenere, quando correre, quanto correre
Sperimentare, senza paura
Poi si crea un piccolo gruppo, ci sono due ragazzi emiliani che se la raccontano, hanno un buon ritmo e mi accodo
…torno indietro e perdo il gruppo. Maledizione.
…comincio ad ascoltarmi. E finalmente capisco che non sto bene.
Non si può migliorare ciò che non si conosce
Mi sorprendo della mia lucidità. Sono passate più di dieci ore dalla partenza, ho fatto cinquanta chilometri e sono perfettamente presente.
Decido che devo correre.
Governo e controllo
Ho bisogno di ignorare i segnali negativi che mi manda il mio corpo e tenere duro.
Ho passato i primi trenta chilometri in sospensione, come in una favola.
Ora la realtà mi riporta a terra.
La realtà a volte è dura
Decido di correre finché il mio ginocchio sinistro non mi urla tutto il suo dolore…
Funziona. Non sono mai stato così bene stando male.
Avevo un obiettivo: arrivare prima della notte. C’è ancora tanta luce, ce la farò.
Dopo oltre tredici ore e mezzo taglio il traguardo. Vorrei che il mondo si fermasse lì. Sono felice, sereno, quasi
riposato, sto bene.
Vado a cercare Laura.
Ci siamo rincorsi tutto il giorno,è il momento di abbracciarci.
Piccoli gesti di ribellione per sopravvivere
per vivereper crescere
Avviare una narrazione territoriale
Il territorio come prodotto
Curare la reputazione
Valorizzare le eccellenze
Questo ero io a #BTO2014
Sono sempre io anche nel 2015
Grazie dell’attenzione.