025
CALENDARS
ILLUSTRATICALENDARI
PA100 SAN PIO• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
San Piopreghiamo
PREGHIERA A SAN PIO DA PIETRELCINA
1. O glorioso San Pio da Pietrelcina, tu che dalla piùtenera età hai amato il raccoglimento e la preghie-ra, tanto da non avere mai tempo a sufficienza perpregare, risveglia la nostra anima dal tepore monda-no e donaci il gusto e la bellezza del colloquio conDio.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
O Signore, ad imitazione di San Pio da Pietrelcina, in-fiamma i nostri cuori di amore per Te.Gesù, confido in Te! Madre mia, fiducia mia!
2. O umilissimo figlio delPoverello di Assisi, che purarricchito dal Signore ditanti doni, mai ti sei credu-to superiore agli altri, inse-gna anche a noi a vivere daumili, per essere un giornoesaltati dalla Santissima Tri-nità.
Padre nostro, Ave Maria, Glo-ria al Padre.
O Signore, ad imitazione diSan Pio da Pietrelcina, infiam-ma i nostri cuori di amore perTe.
3. O Santo delle stimmate ericco di pietà, che spesso ticommuovevi sulle miserieumane, soccorri tanti fratelliammalati facendo gustare loroil profumo della tua presenza.
Padre nostro, Ave Maria, Gloriaal Padre.O Signore, ad imitazione di SanPio da Pietrelcina, infiamma i no-stri cuori di amore per Te.
4. O guida e maestro di tanteanime, tu che durante la vita ter-rena hai avuto sempre l'attenzio-ne di riportare le anime a Dio, indica ancora oggi atutti il cammino della santità aiutandoci a compierela volontà di Dio.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
O Signore, ad imitazione di San Pio da Pietrelcina, in-fiamma i nostri cuori di amore per Te.
5. O primo sacerdote stimmatizzato, tu che per tantianni sei stato l'immagine del Crocifisso vivente, inse-gnaci l'amore alla croce, fa' che sappiamo superarele prove quotidiane e riparare, come Cirenei, alletante ingratitudini che si commettono verso Dio.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
O Signore, ad imitazione di San Pio da Pietrelcina, in-fiamma i nostri cuori di amore per Te.
6. O grande apostolo del confessionale e profondoscrutatore dei cuori, che tante anime hai strappatodalle mani di satana, riconduci noi e tanti fratelli allafonte del perdono e della grazia.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
O Signore, ad imitazione di San Pio da Pietrelcina, in-fiamma i nostri cuori di amore per Te.
7. O amante appassionato diGesù Eucaristia, che ogni giornohai adorato il divin Maestro nel-l'Ostia Santa, unica tua fortezzae ristoro durante i giorni di ma-lattia, fa' che anche noi de-gnamente ci nutriamo spessodel Pane divino, per ottenere ilpremio della vita eterna.
Padre nostro, Ave Maria, Gloriaal Padre.
O Signore, ad imitazione diSan Pio da Pietrelcina, infiam-ma i nostri cuori di amore perTe.Sia lodato e ringraziato ognimomento il Santissimo e Divi-nissimo Sacramento.
8. O tenero figlio della piùtenera tra le madri, tantevolte la tua Madonnella tiha assistito nel camminoterreno e sempre ti accom-pagnava all'altare per lacelebrazione della Messa,fa' che anche noi, con lapreghiera del Rosario, ono-riamo la Vergine Santissi-ma per poi, assieme a te,contemplarla in Paradiso.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
O Signore, ad imitazione di San Pio da Pietrelcina, in-fiamma i nostri cuori di amore per Te.Regina del Santo Rosario, prega per noi.
9. O gran Santo di tutti i continenti, che ti sei acqui-stato una clientela mondiale di figli e devoti, parla an-cora al cuore di Dio, presentagli tutte le nostrenecessità e fa' che le nostre richieste vengano accol-te ed esaudite.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
O Signore, ad imitazione di San Pio da Pietrelcina, in-fiamma i nostri cuori di amore per Te.
PA 100 SAN PIO 2014:_ 07/02/13 16:39 Pagina 2
PREGHIERA A SAN PIO DA PIETRELCINA PREGHIERA A SAN PIO DA PIETRELCINA PREGHIERA A SAN PIO DA PIETRELCINA
1. O glorioso San Pio da Pietrelcina, tu che dalla più1. O glorioso San Pio da Pietrelcina, tu che dalla più1. O glorioso San Pio da Pietrelcina, tu che dalla piùtenera età hai amato il raccoglimento e la preghie-tenera età hai amato il raccoglimento e la preghie-tenera età hai amato il raccoglimento e la preghie-ra, tanto da non avere mai tempo a sufficienza perra, tanto da non avere mai tempo a sufficienza perra, tanto da non avere mai tempo a sufficienza perpregare, risveglia la nostra anima dal tepore monda-pregare, risveglia la nostra anima dal tepore monda-pregare, risveglia la nostra anima dal tepore monda-no e donaci il gusto e la bellezza del colloquio conno e donaci il gusto e la bellezza del colloquio conno e donaci il gusto e la bellezza del colloquio conDio.Dio.Dio.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
O Signore, ad imitazione di San Pio da Pietrelcina, in-O Signore, ad imitazione di San Pio da Pietrelcina, in-O Signore, ad imitazione di San Pio da Pietrelcina, in-fiamma i nostri cuori di amore per Te.fiamma i nostri cuori di amore per Te.fiamma i nostri cuori di amore per Te.Gesù, confido in Te! Madre mia, fiducia mia!Gesù, confido in Te! Madre mia, fiducia mia!Gesù, confido in Te! Madre mia, fiducia mia!
2. O umilissimo figlio del2. O umilissimo figlio del2. O umilissimo figlio delPoverello di Assisi, che purPoverello di Assisi, che purPoverello di Assisi, che purarricchito dal Signore diarricchito dal Signore diarricchito dal Signore ditanti doni, mai ti sei credu-tanti doni, mai ti sei credu-tanti doni, mai ti sei credu-to superiore agli altri, inse-to superiore agli altri, inse-to superiore agli altri, inse-gna anche a noi a vivere dagna anche a noi a vivere dagna anche a noi a vivere daumili, per essere un giornoumili, per essere un giornoumili, per essere un giornoesaltati dalla Santissima Tri-esaltati dalla Santissima Tri-esaltati dalla Santissima Tri-nità.nità.nità.
Padre nostro, Ave Maria, Glo-Padre nostro, Ave Maria, Glo-Padre nostro, Ave Maria, Glo-ria al Padre.ria al Padre.ria al Padre.
O Signore, ad imitazione diO Signore, ad imitazione diO Signore, ad imitazione diSan Pio da Pietrelcina, infiam-San Pio da Pietrelcina, infiam-San Pio da Pietrelcina, infiam-ma i nostri cuori di amore perma i nostri cuori di amore perma i nostri cuori di amore perTe.Te.Te.
3. O Santo delle stimmate e3. O Santo delle stimmate e3. O Santo delle stimmate ericco di pietà, che spesso tiricco di pietà, che spesso tiricco di pietà, che spesso ticommuovevi sulle miseriecommuovevi sulle miseriecommuovevi sulle miserieumane, soccorri tanti fratelliumane, soccorri tanti fratelliumane, soccorri tanti fratelliammalati facendo gustare loroammalati facendo gustare loroammalati facendo gustare loroil profumo della tua presenza.il profumo della tua presenza.il profumo della tua presenza.
Padre nostro, Ave Maria, GloriaPadre nostro, Ave Maria, GloriaPadre nostro, Ave Maria, Gloriaal Padre.al Padre.al Padre.O Signore, ad imitazione di SanO Signore, ad imitazione di SanO Signore, ad imitazione di SanPio da Pietrelcina, infiamma i no-Pio da Pietrelcina, infiamma i no-Pio da Pietrelcina, infiamma i no-stri cuori di amore per Te.stri cuori di amore per Te.stri cuori di amore per Te.
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
`
+
1
|
4 Sett.
5 Sett.
1 Sett.
2 Sett.
3 Sett.
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino
s. Cesira
Battesimo di Gesù
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
171819202122232425262728293031
123456789
10111213141516 `[
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì Mer-
coledì
Giovedì
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
Gennaio1 4 6 9 B
4 B
2014DICEMBRE 2013 FEBBRAIO 2014
S. Pio da Pietrelcina
LA LUNA` U. Q. giorno 5 ore 4,58+ L. N. giorno 11 ore 20,431 P. Q. giorno 19 ore 0,45| L. P. giorno 27 ore 5,38
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,56giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,17giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
1 2 34 5 6 7 8 9 1011 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28
1 23 4 5 6 7 8 910 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 23
24/31 25 26 27 28 29 30
PA 100 SAN PIO 2014:_ 07/02/13 16:39 Pagina 1
Vita, miracoli e percorsidi San Pio stampati sulretro di ogni pagina
RETROSTAMPATO
PA101 PAPA FRANCESCO• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
Il primo Papa giunto dalle Americhe è il gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, arcivescovo di Buenos Aires dal 1998. È una figura di spicco dell’intero continente e un pastore semplice e molto amato nella sua diocesi, che ha girato in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli autobus.
«La mia gente è povera e io sono uno di loro», ha detto una volta per spiegare la scelta di abitare in un appartamento e di prepararsi la cena da solo. Ai suoi preti ha sempre raccomandato misericordia, coraggio e porte aperte. La cosa peggiore che possa accadere nella Chiesa, ha spiegato in alcune circostanze, «è quella che de Lubac chiama mondanità spirituale», che significa «mettere al centro se stessi». E quando cita la giustizia sociale, invita a riprendere in mano il catechismo, i dieci comandamenti e le beatitudini. Nonostante il carattere schivo è divenuto un punto di riferimento per le sue prese di posizione durante la crisi economica che ha sconvolto il Paese nel 2001.
Nella capitale argentina nasce il 17 dicembre 1936, figlio di emigranti piemontesi: suo padre Mario fa il ragioniere, impiegato nelle ferrovie, mentre sua madre, Regina Sivori, si occupa della casa e dell’educazione dei cinque figli.
Diplomatosi come tecnico chimico, sceglie poi la strada del sacerdozio entrando nel seminario diocesano. L’11 marzo 1958 passa al noviziato della Compagnia di Gesù. Completa gli studi umanistici in Cile e nel 1963, tornato in Argentina, si laurea in filosofia al collegio San Giuseppe a San Miguel. Fra il 1964 e il 1965 è professore di letteratura e psicologia nel collegio dell’Immacolata di Santa Fé e nel 1966 insegna le stesse materie nel collegio del Salvatore a Buenos Aires. Dal 1967 al 1970 studia teologia laureandosi sempre al collegio San Giuseppe.
Il 13 dicembre 1969 è ordinato sacerdote dall’arcivescovo Ramón José Castellano. Prosegue quindi la preparazione tra il 1970 e il 1971 in Spagna, e il 22 aprile 1973 emette la professione perpetua nei gesuiti. Di nuovo in Argentina, è maestro di novizi a Villa Barilari a San Miguel, professore presso la facoltà di teologia, consultore della provincia della Compagnia di Gesù e rettore del Collegio.
Il 31 luglio 1973 viene eletto provinciale dei gesuiti dell’Argentina. Sei anni dopo riprende il lavoro nel campo universitario e, tra il 1980 e il 1986, è di nuovo rettore del collegio di San Giuseppe, oltre che parroco ancora a San Miguel. Nel marzo 1986 va in Germania per ultimare la tesi dottorale; quindi i superiori lo inviano nel collegio del Salvatore a Buenos Aires e poi nella chiesa della Compagnia nella città di Cordoba, come direttore spirituale e confessore.
È il cardinale Quarracino a volerlo come suo stretto collaboratore a Buenos Aires. Così il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno riceve nella cattedrale l’ordinazione episcopale proprio dal cardinale. Come motto sceglie Miserando atque eligendo e nello stemma inserisce il cristogramma ihs, simbolo della Compagnia di Gesù. È subito nominato vicario episcopale della zona Flores e il 21 dicembre 1993 diviene vicario generale. Nessuna sorpresa dunque quando, il 3 giugno 1997, è promosso arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Passati neppure nove mesi, alla morte del cardinale Quarracino gli succede, il 28 febbraio 1998, come arcivescovo, primate di Argentina, ordinario per i fedeli di rito orientale residenti nel Paese, gran cancelliere dell’Università Cattolica.
El primer papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa del continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en su
El primer papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa del continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en s papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa el continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en su
El primer papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa del continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en su
El primer papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa del continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en s papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa el continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en su El primer papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa del continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en su
El primer papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa del continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en s papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa el continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en su El primer papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa del continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en su
El primer papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa del continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en s papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa el continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en su El primer papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa del continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en su
El primer papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa del continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en s papa alcanzado de las Américas es la jesuita Jorge Mario Bergoglio, 76 años, arzobispo de Argentina de Buenos Aires a partir de 1998. Es una fi gura del mí separa el continente y de los pastores enteros simples y mucho amados en su
Papa Francesco
PAPapafrancesco retro.indd 1 02/05/13 11:55
Il primo Papa giunto dalle Americhe è il gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, arcivescovo di Buenos Aires dal 1998. È una figura di spicco Il primo Papa giunto dalle Americhe è il gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, arcivescovo di Buenos Aires dal 1998. È una figura di spicco dell’intero continente e un pastore semplice e molto amato nella sua diocesi, che ha girato in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli dell’intero continente e un pastore semplice e molto amato nella sua diocesi, che ha girato in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli autobus.autobus.
«La mia gente è povera e io sono uno di loro», ha detto una volta per spiegare la scelta di abitare in un appartamento e di prepararsi la cena da solo. «La mia gente è povera e io sono uno di loro», ha detto una volta per spiegare la scelta di abitare in un appartamento e di prepararsi la cena da solo. Ai suoi preti ha sempre raccomandato misericordia, coraggio e porte aperte. La cosa peggiore che possa accadere nella Chiesa, ha spiegato in alcune Ai suoi preti ha sempre raccomandato misericordia, coraggio e porte aperte. La cosa peggiore che possa accadere nella Chiesa, ha spiegato in alcune circostanze, «è quella che de Lubac chiama mondanità spirituale», che significa «mettere al centro se stessi». E quando cita la giustizia sociale, invita circostanze, «è quella che de Lubac chiama mondanità spirituale», che significa «mettere al centro se stessi». E quando cita la giustizia sociale, invita a riprendere in mano il catechismo, i dieci comandamenti e le beatitudini. Nonostante il carattere schivo è divenuto un punto di riferimento per le a riprendere in mano il catechismo, i dieci comandamenti e le beatitudini. Nonostante il carattere schivo è divenuto un punto di riferimento per le sue prese di posizione durante la crisi economica che ha sconvolto il Paese nel 2001.sue prese di posizione durante la crisi economica che ha sconvolto il Paese nel 2001.
Nella capitale argentina nasce il 17 dicembre 1936, figlio di emigranti piemontesi: suo padre Mario fa il ragioniere, impiegato nelle ferrovie, mentre Nella capitale argentina nasce il 17 dicembre 1936, figlio di emigranti piemontesi: suo padre Mario fa il ragioniere, impiegato nelle ferrovie, mentre sua madre, Regina Sivori, si occupa della casa e dell’educazione dei cinque figli.sua madre, Regina Sivori, si occupa della casa e dell’educazione dei cinque figli.
Diplomatosi come tecnico chimico, sceglie poi la strada del sacerdozio entrando nel seminario diocesano. L’11 marzo 1958 passa al noviziato della Diplomatosi come tecnico chimico, sceglie poi la strada del sacerdozio entrando nel seminario diocesano. L’11 marzo 1958 passa al noviziato della Compagnia di Gesù. Completa gli studi umanistici in Cile e nel 1963, tornato in Argentina, si laurea in filosofia al collegio San Giuseppe a San Miguel. Compagnia di Gesù. Completa gli studi umanistici in Cile e nel 1963, tornato in Argentina, si laurea in filosofia al collegio San Giuseppe a San Miguel. Fra il 1964 e il 1965 è professore di letteratura e psicologia nel collegio dell’Immacolata di Santa Fé e nel 1966 insegna le stesse materie nel collegio Fra il 1964 e il 1965 è professore di letteratura e psicologia nel collegio dell’Immacolata di Santa Fé e nel 1966 insegna le stesse materie nel collegio del Salvatore a Buenos Aires. Dal 1967 al 1970 studia teologia laureandosi sempre al collegio San Giuseppe.del Salvatore a Buenos Aires. Dal 1967 al 1970 studia teologia laureandosi sempre al collegio San Giuseppe.
Il 13 dicembre 1969 è ordinato sacerdote dall’arcivescovo Ramón José Castellano. Prosegue quindi la preparazione tra il 1970 e il 1971 in Spagna, e il Il 13 dicembre 1969 è ordinato sacerdote dall’arcivescovo Ramón José Castellano. Prosegue quindi la preparazione tra il 1970 e il 1971 in Spagna, e il 22 aprile 1973 emette la professione perpetua nei gesuiti. Di nuovo in Argentina, è maestro di novizi a Villa Barilari a San Miguel, professore presso 22 aprile 1973 emette la professione perpetua nei gesuiti. Di nuovo in Argentina, è maestro di novizi a Villa Barilari a San Miguel, professore presso la facoltà di teologia, consultore della provincia della Compagnia di Gesù e rettore del Collegio.la facoltà di teologia, consultore della provincia della Compagnia di Gesù e rettore del Collegio.
Il 31 luglio 1973 viene eletto provinciale dei gesuiti dell’Argentina. Sei anni dopo riprende il lavoro nel campo universitario e, tra il 1980 e il 1986, è Il 31 luglio 1973 viene eletto provinciale dei gesuiti dell’Argentina. Sei anni dopo riprende il lavoro nel campo universitario e, tra il 1980 e il 1986, è di nuovo rettore del collegio di San Giuseppe, oltre che parroco ancora a San Miguel. Nel marzo 1986 va in Germania per ultimare la tesi dottorale; di nuovo rettore del collegio di San Giuseppe, oltre che parroco ancora a San Miguel. Nel marzo 1986 va in Germania per ultimare la tesi dottorale; quindi i superiori lo inviano nel collegio del Salvatore a Buenos Aires e poi nella chiesa della Compagnia nella città di Cordoba, come direttore quindi i superiori lo inviano nel collegio del Salvatore a Buenos Aires e poi nella chiesa della Compagnia nella città di Cordoba, come direttore spirituale e confessore.spirituale e confessore.
È il cardinale Quarracino a volerlo come suo stretto collaboratore a Buenos Aires. Così il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo È il cardinale Quarracino a volerlo come suo stretto collaboratore a Buenos Aires. Così il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno riceve nella cattedrale l’ordinazione episcopale proprio dal cardinale. Come motto sceglie titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno riceve nella cattedrale l’ordinazione episcopale proprio dal cardinale. Come motto sceglie Miserando atque eligendo e nello stemma inserisce il cristogramma ihs, simbolo della Compagnia di Gesù. È subito nominato vicario episcopale della Miserando atque eligendo e nello stemma inserisce il cristogramma ihs, simbolo della Compagnia di Gesù. È subito nominato vicario episcopale della zona Flores e il 21 dicembre 1993 diviene vicario generale. Nessuna sorpresa dunque quando, il 3 giugno 1997, è promosso arcivescovo coadiutore di zona Flores e il 21 dicembre 1993 diviene vicario generale. Nessuna sorpresa dunque quando, il 3 giugno 1997, è promosso arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Passati neppure nove mesi, alla morte del cardinale Quarracino gli succede, il 28 febbraio 1998, come arcivescovo, primate di Argentina, Buenos Aires. Passati neppure nove mesi, alla morte del cardinale Quarracino gli succede, il 28 febbraio 1998, come arcivescovo, primate di Argentina, ordinario per i fedeli di rito orientale residenti nel Paese, gran cancelliere dell’Università Cattolica.ordinario per i fedeli di rito orientale residenti nel Paese, gran cancelliere dell’Università Cattolica.
12345678910111213141516171819202122232425262728293031
Mer/mié
Gio/jue
Ven/vie
Sab/sáb
Dom/dom
Lun/lun
Mar/mar
Mer/mié
Gio/jue
Ven/vie
Sab/sáb
Dom/dom
Lun/lun
Mar/mar
Mer/mié
Gio/jue
Ven/vie
Sab/sáb
Dom/dom
Lun/lun
Mar/mar
Mer/mié
Gio/jue
Ven/vie
Sab/sáb
Dom/dom
Lun/lun
Mar/mar
Mer/mié
Gio/jue
Ven/vie
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino
s. Cesira
Battesimo di Gesù
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
2014
`
+
1
|
1469B
4B
1 S/s
2 S/s
3 Sett.
4 S/s
5 S/s
`IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,56giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,17giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA` U. Q. giorno 5 ore 4,58+ L. N. giorno 11 ore 20,431 P. Q. giorno 19 ore 0,45| L. P. giorno 27 ore 5,38
[L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GENNAIOENERO
02Progetto goloserie new.qxp:Layout 1 02/05/13 12:00 Pagina 1
FRONTERETRO
STAMPATOBILINGUE
ITALIANOSPAGNOLO
PA103 FIORI• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
Significato dei fiori
Anche le varie cerimonie hanno i loro fi ori più adatti. Quante volte abbiamo visto una
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
triste che sia: Battesimo, Comunione,
Cresima, Matrimoni. In queste occasioni gli altari, i banchi e l’interno delle chiese vengono
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi, è una
cerimonia intima dove vengono invitati solo i parenti più stretti ma, a volte, anche gli amici
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianco,
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni casi
però che ci preferisce donare un mazzo di fi ori di colore rosa oppure azzurro.
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bianco,
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età non
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapitarlo
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi ori-
cerimonie.asp#ixzz2KgQILE10
fiori per cerimonie
Il linguaggio dei fi ori era un modo di comunicare molto
diffuso nell’800 ma ancora oggi, ad esempio, le rose rosse
si regalato per signifi care passione, quelle bianche purezza
e quelle rosa amicizia. Molte volte in alcune frasi si esprime
la bellezza dei fi ori che danno gioia e felicità alle nostre
giornate, ad esempio “essere il fi ore all’occhiello”, “nel fi or
fi ore” oppure, per sottolineare momenti diffi cili della vita,
“non è tutto rose e fi ori”. A volte quando regaliamo un fi ore
vogliamo comunicare un sentimento preciso, che può essere
una dichiarazione d’amore, gelosia, tenerezza, amicizia.
Anche i fi ori però hanno il loro galateo e, a seconda
dell’occasione e della sua importanza, dobbiamo fare
attenzione a ciò che regaliamo. Ad esempio, le orchidee
vanno scelte nel momento in cui i fi ori debbano essere
particolarmente importanti e se ne può regalare anche una
sola. Quando regaliamo dei fi ori è sempre consigliabile
non optare per mazzi troppo grandi, questi risulterebbero
ingombranti e un po’ grossolani, meglio un bel bouquet. Se
dovete fare un regalo ad un professionista, ad un professore,
insomma ad una persona di un certo rilievo, preferite sempre
una pianta e non un mazzo di fi ori. Come abbiamo detto in
precedenza i colori dei fi ori hanno un valore ben preciso: il
bianco è dedicato alle spose, cresime, battesimi,
Regalare dei fiori
Regalare dei fi ori, uno dei gesti più belli e poetici che una persona
possa fare. Le occasioni in cui si possono regalare fi ori, bei
bouquet o composizioni fl oreali sono molte, ma a volte siamo
indecisi sulla loro scelta, ci chiediamo quali possano essere i più
adatti per quella determinato e specifi co
sappiano che ad ogni fi ore viene attribuito in signifi cato, dobbiamo
quindi fare attenzione a cosa regaliamo e in quale situazione,
onde evitare di fare fi gure meschine. Si possono regalare fi ori
per manifestare un sentimento, per un augurio, per ricordare
una ricorrenza o semplicemente per donare qualcosa di bello e
piacevole ad un amico, ad un genitore, ad un parente oppure alla
persona amata. Se regalerete dei fi ori, farete quasi sempre cosa
gradita a chi li riceverà; esiste però un piccolo Galateo che vi potrà
essere molto utile nella scelta da effettuare.
Ad esempio, se volete regalare dei fi ori ad una persona che non
conoscete particolarmente, sarà il caso di far cadere la vostra
scelta su una pianta da balcone; se invece il destinatario fosse
una sposa è consigliato un bellissimo mazzo di fi ori di pesco
oppure un tronchetto della felicità, simbolo di buon augurio, di
allegria e felicità. Per gli uomini, nel caso volessero fare un dono
fl oreale alla propria amata, non ci sarebbe cosa più adatta di un
bellissimo mazzo di rose rosse; in questo caso sarebbe meglio
che il numero delle rose fosse dispari.
PA103 FIORI ok.indd 2
12/02/13 15:05
Anche le varie cerimonie hanno i loro fi ori più adatti. Quante volte abbiamo vi
Anche le varie cerimonie hanno i loro fi ori più adatti. Quante volte abbiamo vi
Anche le varie cerimonie hanno i loro fi ori più adatti. Quante volte abbiamo vi
Anche le varie cerimonie hanno i loro fi ori più adatti. Quante volte abbiamo vi
Anche le varie cerimonie hanno i loro fi ori più adatti. Quante volte abbiamo vi
Anche le varie cerimonie hanno i loro fi ori più adatti. Quante volte abbiamo vi
Anche le varie cerimonie hanno i loro fi ori più adatti. Quante volte abbiamo vi
Anche le varie cerimonie hanno i loro fi ori più adatti. Quante volte abbiamo vi
Anche le varie cerimonie hanno i loro fi ori più adatti. Quante volte abbiamo vi
Anche le varie cerimonie hanno i loro fi ori più adatti. Quante volte abbiamo visto una sto una sto una sto una
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
chiesa o altro luogo bene addobbati in occasione di una cerimonia importante, allegra o
triste che sia: Battesimo, Comunione,
triste che sia: Battesimo, Comunione,
triste che sia: Battesimo, Comunione,
triste che sia: Battesimo, Comunione,
triste che sia: Battesimo, Comunione,
triste che sia: Battesimo, Comunione,
Cresima, Matrimoni. In queste occasioni gli altari, i banchi e l’interno delle chiese ven
Cresima, Matrimoni. In queste occasioni gli altari, i banchi e l’interno delle chiese ven
Cresima, Matrimoni. In queste occasioni gli altari, i banchi e l’interno delle chiese ven
Cresima, Matrimoni. In queste occasioni gli altari, i banchi e l’interno delle chiese ven
Cresima, Matrimoni. In queste occasioni gli altari, i banchi e l’interno delle chiese ven
Cresima, Matrimoni. In queste occasioni gli altari, i banchi e l’interno delle chiese ven
Cresima, Matrimoni. In queste occasioni gli altari, i banchi e l’interno delle chiese ven
Cresima, Matrimoni. In queste occasioni gli altari, i banchi e l’interno delle chiese ven
Cresima, Matrimoni. In queste occasioni gli altari, i banchi e l’interno delle chiese ven
Cresima, Matrimoni. In queste occasioni gli altari, i banchi e l’interno delle chiese vengono gono gono gono
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi,
addobbati di splendidi fi ori bianchi. Il Battesimo, nella maggior parte dei casi, è una è una è una è una è una è una
cerimonia intima dove vengono invitati solo i parenti più stretti ma, a volte, anche gli
cerimonia intima dove vengono invitati solo i parenti più stretti ma, a volte, anche gli
cerimonia intima dove vengono invitati solo i parenti più stretti ma, a volte, anche gli
cerimonia intima dove vengono invitati solo i parenti più stretti ma, a volte, anche gli
cerimonia intima dove vengono invitati solo i parenti più stretti ma, a volte, anche gli
cerimonia intima dove vengono invitati solo i parenti più stretti ma, a volte, anche gli
cerimonia intima dove vengono invitati solo i parenti più stretti ma, a volte, anche gli
cerimonia intima dove vengono invitati solo i parenti più stretti ma, a volte, anche gli
cerimonia intima dove vengono invitati solo i parenti più stretti ma, a volte, anche gli
cerimonia intima dove vengono invitati solo i parenti più stretti ma, a volte, anche gli amici amici amici amici
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianc
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianc
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianc
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianc
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianc
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianc
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianc
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianc
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianc
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianc
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianc
più cari. In generale i fi ori da regalare in occasione del Battesimo sono di colore bianco, o,
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni ca
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni ca
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni ca
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni ca
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni ca
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni ca
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni ca
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni ca
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni ca
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni ca
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni ca
simbolo di purezza e candore, indipendentemente dal sesso del neonato, in alcuni casi si
però che ci preferisce donare un mazzo di fi ori di colore rosa oppure azzurro.
però che ci preferisce donare un mazzo di fi ori di colore rosa oppure azzurro.
però che ci preferisce donare un mazzo di fi ori di colore rosa oppure azzurro.
però che ci preferisce donare un mazzo di fi ori di colore rosa oppure azzurro.
però che ci preferisce donare un mazzo di fi ori di colore rosa oppure azzurro.
però che ci preferisce donare un mazzo di fi ori di colore rosa oppure azzurro.
però che ci preferisce donare un mazzo di fi ori di colore rosa oppure azzurro.
però che ci preferisce donare un mazzo di fi ori di colore rosa oppure azzurro.
però che ci preferisce donare un mazzo di fi ori di colore rosa oppure azzurro.
però che ci preferisce donare un mazzo di fi ori di colore rosa oppure azzurro.
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bia
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bia
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bia
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bia
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bia
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bia
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bia
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bia
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bia
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bia
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bia
Anche per quanto riguarda Comunione e Cresima, i fi ori più indicati sono di colore bianco, nco,
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età n
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età n
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età n
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età n
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età n
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età n
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età n
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età n
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età n
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età n
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età n
saranno preferibili gigli oppure garofanini; quasi sicuramente i bambini di questa età non on
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapit
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapit
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapit
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapit
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapit
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapit
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapit
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapit
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapit
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapit
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapit
apprezzeranno con entusiasmo un regalo fl oreale, quindi sarà opportuno recapitarlo arlo
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi o
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi o
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi o
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi o
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi o
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi o
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi o
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi o
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi o
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi o
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi o
alle loro mamme. leggi ancora su: fi ori per cerimonie http://www.giardinaggio.net/fi ori-ri-
cerimonie.asp#ixzz2KgQILE10
cerimonie.asp#ixzz2KgQILE10
cerimonie.asp#ixzz2KgQILE10
cerimonie.asp#ixzz2KgQILE10
fiori per cerimonie
fiori per cerimonie
fiori per cerimonie
fiori per cerimonie
fiori per cerimonie
fiori per cerimonie
Il linguaggio dei fi ori era un modo di comunicare molto
Il linguaggio dei fi ori era un modo di comunicare molto
diffuso nell’800 ma ancora oggi, ad esempio, le rose rosse
diffuso nell’800 ma ancora oggi, ad esempio, le rose rosse
si regalato per signifi care passione, quelle bianche purezza
si regalato per signifi care passione, quelle bianche purezza
si regalato per signifi care passione, quelle bianche purezza
si regalato per signifi care passione, quelle bianche purezza
e quelle rosa amicizia. Molte volte in alcune frasi si esprime
e quelle rosa amicizia. Molte volte in alcune frasi si esprime
e quelle rosa amicizia. Molte volte in alcune frasi si esprime
e quelle rosa amicizia. Molte volte in alcune frasi si esprime
la bellezza dei fi ori che danno gioia e felicità alle nostre
la bellezza dei fi ori che danno gioia e felicità alle nostre
la bellezza dei fi ori che danno gioia e felicità alle nostre
la bellezza dei fi ori che danno gioia e felicità alle nostre
la bellezza dei fi ori che danno gioia e felicità alle nostre
la bellezza dei fi ori che danno gioia e felicità alle nostre
giornate, ad esempio “essere il fi ore all’occhiello”, “nel fi or
giornate, ad esempio “essere il fi ore all’occhiello”, “nel fi or
giornate, ad esempio “essere il fi ore all’occhiello”, “nel fi or
giornate, ad esempio “essere il fi ore all’occhiello”, “nel fi or
fi ore” oppure, per sottolineare momenti diffi cili della vita,
fi ore” oppure, per sottolineare momenti diffi cili della vita,
fi ore” oppure, per sottolineare momenti diffi cili della vita,
fi ore” oppure, per sottolineare momenti diffi cili della vita,
“non è tutto rose e fi ori”. A volte quando regaliamo un fi ore
“non è tutto rose e fi ori”. A volte quando regaliamo un fi ore
“non è tutto rose e fi ori”. A volte quando regaliamo un fi ore
“non è tutto rose e fi ori”. A volte quando regaliamo un fi ore
vogliamo comunicare un sentimento preciso, che può essere
vogliamo comunicare un sentimento preciso, che può essere
vogliamo comunicare un sentimento preciso, che può essere
vogliamo comunicare un sentimento preciso, che può essere
una dichiarazione d’amore, gelosia, tenerezza, amicizia.
una dichiarazione d’amore, gelosia, tenerezza, amicizia.
una dichiarazione d’amore, gelosia, tenerezza, amicizia.
una dichiarazione d’amore, gelosia, tenerezza, amicizia.
Anche i fi ori però hanno il loro galateo e, a seconda
Anche i fi ori però hanno il loro galateo e, a seconda
Anche i fi ori però hanno il loro galateo e, a seconda
Anche i fi ori però hanno il loro galateo e, a seconda
Anche i fi ori però hanno il loro galateo e, a seconda
Anche i fi ori però hanno il loro galateo e, a seconda
dell’occasione e della sua importanza, dobbiamo fare
dell’occasione e della sua importanza, dobbiamo fare
dell’occasione e della sua importanza, dobbiamo fare
dell’occasione e della sua importanza, dobbiamo fare
dell’occasione e della sua importanza, dobbiamo fare
dell’occasione e della sua importanza, dobbiamo fare
attenzione a ciò che regaliamo. Ad esempio, le orchidee
attenzione a ciò che regaliamo. Ad esempio, le orchidee
attenzione a ciò che regaliamo. Ad esempio, le orchidee
attenzione a ciò che regaliamo. Ad esempio, le orchidee
attenzione a ciò che regaliamo. Ad esempio, le orchidee
attenzione a ciò che regaliamo. Ad esempio, le orchidee
attenzione a ciò che regaliamo. Ad esempio, le orchidee
attenzione a ciò che regaliamo. Ad esempio, le orchidee
attenzione a ciò che regaliamo. Ad esempio, le orchidee
attenzione a ciò che regaliamo. Ad esempio, le orchidee
vanno scelte nel momento in cui i fi ori debbano essere
vanno scelte nel momento in cui i fi ori debbano essere
vanno scelte nel momento in cui i fi ori debbano essere
vanno scelte nel momento in cui i fi ori debbano essere
vanno scelte nel momento in cui i fi ori debbano essere
vanno scelte nel momento in cui i fi ori debbano essere
particolarmente importanti e se ne può regalare anche una
particolarmente importanti e se ne può regalare anche una
particolarmente importanti e se ne può regalare anche una
particolarmente importanti e se ne può regalare anche una
particolarmente importanti e se ne può regalare anche una
particolarmente importanti e se ne può regalare anche una
sola. Quando regaliamo dei fi ori è sempre consigliabile
sola. Quando regaliamo dei fi ori è sempre consigliabile
sola. Quando regaliamo dei fi ori è sempre consigliabile
sola. Quando regaliamo dei fi ori è sempre consigliabile
sola. Quando regaliamo dei fi ori è sempre consigliabile
sola. Quando regaliamo dei fi ori è sempre consigliabile
non optare per mazzi troppo grandi, questi risulterebbero
non optare per mazzi troppo grandi, questi risulterebbero
non optare per mazzi troppo grandi, questi risulterebbero
non optare per mazzi troppo grandi, questi risulterebbero
non optare per mazzi troppo grandi, questi risulterebbero
non optare per mazzi troppo grandi, questi risulterebbero
ingombranti e un po’ grossolani, meglio un bel bouquet. Se
ingombranti e un po’ grossolani, meglio un bel bouquet. Se
ingombranti e un po’ grossolani, meglio un bel bouquet. Se
ingombranti e un po’ grossolani, meglio un bel bouquet. Se
ingombranti e un po’ grossolani, meglio un bel bouquet. Se
ingombranti e un po’ grossolani, meglio un bel bouquet. Se
dovete fare un regalo ad un professionista, ad un professore,
dovete fare un regalo ad un professionista, ad un professore,
dovete fare un regalo ad un professionista, ad un professore,
dovete fare un regalo ad un professionista, ad un professore,
dovete fare un regalo ad un professionista, ad un professore,
dovete fare un regalo ad un professionista, ad un professore,
insomma ad una persona di un certo rilievo, preferite sempre
insomma ad una persona di un certo rilievo, preferite sempre
insomma ad una persona di un certo rilievo, preferite sempre
insomma ad una persona di un certo rilievo, preferite sempre
insomma ad una persona di un certo rilievo, preferite sempre
insomma ad una persona di un certo rilievo, preferite sempre
una pianta e non un mazzo di fi ori. Come abbiamo detto in
una pianta e non un mazzo di fi ori. Come abbiamo detto in
una pianta e non un mazzo di fi ori. Come abbiamo detto in
una pianta e non un mazzo di fi ori. Come abbiamo detto in
una pianta e non un mazzo di fi ori. Come abbiamo detto in
una pianta e non un mazzo di fi ori. Come abbiamo detto in
precedenza i colori dei fi ori hanno un valore ben preciso: il
precedenza i colori dei fi ori hanno un valore ben preciso: il
precedenza i colori dei fi ori hanno un valore ben preciso: il
precedenza i colori dei fi ori hanno un valore ben preciso: il
precedenza i colori dei fi ori hanno un valore ben preciso: il
precedenza i colori dei fi ori hanno un valore ben preciso: il
precedenza i colori dei fi ori hanno un valore ben preciso: il
precedenza i colori dei fi ori hanno un valore ben preciso: il
precedenza i colori dei fi ori hanno un valore ben preciso: il
precedenza i colori dei fi ori hanno un valore ben preciso: il
bianco è dedicato alle spose, cresime, battesimi,
bianco è dedicato alle spose, cresime, battesimi,
bianco è dedicato alle spose, cresime, battesimi,
bianco è dedicato alle spose, cresime, battesimi,
indecisi sulla loro scelta, ci chiediamo quali possano essere i più
indecisi sulla loro scelta, ci chiediamo quali possano essere i più
adatti per quella determinato e specifi co
adatti per quella determinato e specifi co
sappiano che ad ogni fi ore viene attribuito in signifi cato, dobbiamo
sappiano che ad ogni fi ore viene attribuito in signifi cato, dobbiamo
quindi fare attenzione a cosa regaliamo e in quale situazione,
quindi fare attenzione a cosa regaliamo e in quale situazione,
onde evitare di fare fi gure meschine. Si possono regalare fi ori
onde evitare di fare fi gure meschine. Si possono regalare fi ori
per manifestare un sentimento, per un augurio, per ricordare
per manifestare un sentimento, per un augurio, per ricordare
una ricorrenza o semplicemente per donare qualcosa di bello e
una ricorrenza o semplicemente per donare qualcosa di bello e
piacevole ad un amico, ad un genitore, ad un parente oppure alla
piacevole ad un amico, ad un genitore, ad un parente oppure alla
persona amata. Se regalerete dei fi ori, farete quasi sempre cosa
persona amata. Se regalerete dei fi ori, farete quasi sempre cosa
gradita a chi li riceverà; esiste però un piccolo Galateo che vi potrà
gradita a chi li riceverà; esiste però un piccolo Galateo che vi potrà
essere molto utile nella scelta da effettuare.
essere molto utile nella scelta da effettuare.
Ad esempio, se volete regalare dei fi ori ad una persona che non
Ad esempio, se volete regalare dei fi ori ad una persona che non
conoscete particolarmente, sarà il caso di far cadere la vostra
conoscete particolarmente, sarà il caso di far cadere la vostra
scelta su una pianta da balcone; se invece il destinatario fosse
scelta su una pianta da balcone; se invece il destinatario fosse
una sposa è consigliato un bellissimo mazzo di fi ori di pesco
una sposa è consigliato un bellissimo mazzo di fi ori di pesco
oppure un tronchetto della felicità, simbolo di buon augurio, di
oppure un tronchetto della felicità, simbolo di buon augurio, di
allegria e felicità. Per gli uomini, nel caso volessero fare un dono
allegria e felicità. Per gli uomini, nel caso volessero fare un dono
fl oreale alla propria amata, non ci sarebbe cosa più adatta di un
fl oreale alla propria amata, non ci sarebbe cosa più adatta di un
bellissimo mazzo di rose rosse; in questo caso sarebbe meglio
bellissimo mazzo di rose rosse; in questo caso sarebbe meglio
che il numero delle rose fosse dispari.
che il numero delle rose fosse dispari.
Il linguaggio dei fi ori era un modo di comunicare molto
Il linguaggio dei fi ori era un modo di comunicare molto
Il linguaggio dei fi ori era un modo di comunicare molto
Il linguaggio dei fi ori era un modo di comunicare molto
diffuso nell’800 ma ancora oggi, ad esempio, le rose rosse
diffuso nell’800 ma ancora oggi, ad esempio, le rose rosse
diffuso nell’800 ma ancora oggi, ad esempio, le rose rosse
diffuso nell’800 ma ancora oggi, ad esempio, le rose rosse
possa fare. Le occasioni in cui si possono regalare fi ori, bei
possa fare. Le occasioni in cui si possono regalare fi ori, bei
bouquet o composizioni fl oreali sono molte, ma a volte siamo
bouquet o composizioni fl oreali sono molte, ma a volte siamo
indecisi sulla loro scelta, ci chiediamo quali possano essere i più
indecisi sulla loro scelta, ci chiediamo quali possano essere i più
adatti per quella determinato e specifi co
adatti per quella determinato e specifi co
sappiano che ad ogni fi ore viene attribuito in signifi cato, dobbiamo
sappiano che ad ogni fi ore viene attribuito in signifi cato, dobbiamo
quindi fare attenzione a cosa regaliamo e in quale situazione,
quindi fare attenzione a cosa regaliamo e in quale situazione,
12345678910111213141516171819202122232425262728293031
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
s. Antonio abate
s. Margherita d’Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d’Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
GENNAIO 2014CAPRICORNO
dal 22-12 al 20-01
DIC2013
FEB20141
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
S
D
L
M
M
G
V
Sett. 1
Sett. 2
Sett. 3
S
Sett. 4
Sett. 5
+
1
|
`
+
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
PA103 FIORI ok.indd 1 12/02/13 15:04
Quando regalare,come scegliere e abbinare i fiori:tutte le notizie più utili per essereappropriati in ogni occasione.
RETROSTAMPATO
E ra una fredda giornata d’inverno; bianchi fi occhi cadevano volteggiando dal cielo come
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
era la bellezza di quelle tre stille rosso fi amma sul bianco immacolato che la regina pensò:
“Oh, se potessi avere una bambina dai capelli neri come l’ebano, dalle labbra rosse come il
sangue e dalla pelle bianca come la neve!” Poco dopo, diede alla luce una bambina a cui fu
dato il nome di Biancaneve. Ma dopo poco si ammalò gravemente e morì. Un anno dopo il
re si risposò. La sua seconda moglie era bella, ma anche gelosa e crudele , e non poteva tollerare neppure
il pensiero che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico,
ed ogni giorno chiedeva: queenmirror.gif “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più
bella del reame?” e ogni giorno lo specchio rispondeva: “O mia regina, al mondo non c’è
nessuna che sia più bella di te” . Intanto però, Biancaneve cresceva e diventava sempre più
bella. L’invidia della regina cresceva di pari passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la
costringeva a vestirsi di stracci e a fare la serva. La principessina affrontava ogni fatica senza
un lamento. bianca2.jpg (60664 byte) Anzi, sempre allegra e sorridente: Solo un desiderio era
solita confi dare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l’uomo dei suoi sogni. Un
giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confi darono un segreto:
“ Questo” dissero tubando “è un pozzo incantato.
Esprimi un desiderio affacciandoti ad esso e se udrai l’eco il desiderio diverrà realtà.” Così
Biancaneve sussurrò: “Vorrei tanto trovare qualcuno che mi ami.” E non appena l’eco le
rispose, nell’acqua del pozzo apparve un bel principe su un cavallo nero. Il principe guardava
Biancaneve con tanta ammirazione che la fece arrossire e fuggire timidamente nella sua
stanza. La regina, di lontano aveva assistito a tutta la scena. Subito impallidì per l’invidia e corse a
rivolgersi a suo specchio magico: “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del
reame?” e lo specchio le rispose: “Tu mia regina sei sempre bellissima, ma Biancaneve è
più bella di te!” La regina non poteva tollerare una rivale: e così convocò un guardiacaccia
suo fi do e gli disse: bianca3.jpg (37609 byte)”Porterai la principessa nella foresta, e la
la ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto”. Il guardiacaccia portò
Biancaneve nella foresta ma al momento giusto non ebbe il coraggio di ucciderla. Le intimò
di scappare nella foresta, e sulla strada del ritorno uccise un cerbiatto per portare il cuore
alla regina. Biancaneve corse a perdifi ato nella foresta, fi n quando non arrivò in una radura,
dove sorgeva una minuscola e graziosa casetta: entrò e capì che ci viveva qualcuno, e pensò
che abitassero sette bambini senza mamma. C’erano infatti sette piccole sedie impolverate,
sette piattini sporchi, sette camicine sporche e polvere e ragnatele dappertutto. Biancaneve
non stette a pensarci su: prese scopa e strofi naccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì
al piano superiore e vi trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto,
Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo. “Che strani nomi!” pensò Biancaneve.
sevendwarfs.gif Poi, siccome era molto stanca , si addormentò sui lettini. Gli abitanti
della casa erano sette nanetti che lavoravano nella miniera di diamanti vicina. Rientrando
trovarono Biancaneve e decisero di ospitarla, raccomandandole di essere estremamente
prudente per via della regina cattiva. Per Biancaneve iniziò un periodo sereno, con nuovi
amici ed a contatto con la natura. snowwitch.gif Ma un brutto giorno la regina cattiva chiese
di nuovo allo specchio chi era la più bella del reame. E lo specchio magico le rispose : “Al
di là dei sette monti, al di là delle sette valli c’è la casa dei sette nani, in cui vive Biancaneve
che è ancora più bella di te”.
La regina decise di uccidere Biancaneve: prese una mela, una mela bellissima e la immerse in
un veleno magico. Poi si trasformò da mendicante, ed andò nella casa dei nani. Biancaneve
stava preparando una torta e impietosita le offrì una fetta. bianca4.jpg (34441 byte) In
cambio la strega travestita le diede la mela e Biancaneve diede un morso. Subito cadde a
terra addormentata, sembrava morta! La strega fuggì felice: l’unico antidoto era il primo
bacio d’amore, credeva che i nani vedendola morta l’avrebbero sepolta.
Ma i nani, disperati non vollero separarsi da Biancaneve e la misero in una bara di cristallo
nella foresta, per vegliarla in continuazione. snow16.jpg (38408 byte) Passò molto tempo.
Un bel giorno un principe su un cavallo nero sentì la gente del villaggio parlare di quella
meravigliosa fanciulla che giaceva addormentata nel bosco. Il suo suo cuore diede un
sobbalzo. Si trattava forse della bellissima fanciulla che aveva visto un giorno a palazzo
e che non era più riuscito a trovare? Subito cavalcò fi no alla radura nel bosco. snow15.
jpg (46693 byte) Quando la vide non ebbe dubbi: era proprio quella fanciulla che aveva
incantato il suo cuore, ed era morta! Mestamente, il principe sollevò il coperchio di cristallo
e si chinò per darle un bacio al suo amore perduto... Immediatamente Biancaneve aprì gli
occhi e sorrise: quel primo bacio d’amore aveva spezzato l’incantesimo. Così il sogno che
un giorno Biancaneve aveva confi dato al pozzo dei desideri divenne realtà. Il principe la fece
salire sul cavallo e partì con lei verso il suo palazzo tra le nuvole... dove vissero, per sempre,
felici e contenti!
Biancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette nani
PA106FIABEOK.indd 2
18/02/13 17:28
Biancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette nanira una fredda giornata d’inverno; bianchi fi occhi cadevano volteggiando dal cielo come
ra una fredda giornata d’inverno; bianchi fi occhi cadevano volteggiando dal cielo come
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
era la bellezza di quelle tre stille rosso fi amma sul bianco immacolato che la regina pensò:
era la bellezza di quelle tre stille rosso fi amma sul bianco immacolato che la regina pensò:
“Oh, se potessi avere una bambina dai capelli neri come l’ebano, dalle labbra rosse come il
“Oh, se potessi avere una bambina dai capelli neri come l’ebano, dalle labbra rosse come il
sangue e dalla pelle bianca come la neve!” Poco dopo, diede alla luce una bambina a cui fu
sangue e dalla pelle bianca come la neve!” Poco dopo, diede alla luce una bambina a cui fu
“Oh, se potessi avere una bambina dai capelli neri come l’ebano, dalle labbra rosse come il
“Oh, se potessi avere una bambina dai capelli neri come l’ebano, dalle labbra rosse come il
sangue e dalla pelle bianca come la neve!” Poco dopo, diede alla luce una bambina a cui fu
sangue e dalla pelle bianca come la neve!” Poco dopo, diede alla luce una bambina a cui fu
sangue e dalla pelle bianca come la neve!” Poco dopo, diede alla luce una bambina a cui fu
“Oh, se potessi avere una bambina dai capelli neri come l’ebano, dalle labbra rosse come il
sangue e dalla pelle bianca come la neve!” Poco dopo, diede alla luce una bambina a cui fu
“Oh, se potessi avere una bambina dai capelli neri come l’ebano, dalle labbra rosse come il
dato il nome di Biancaneve. Ma dopo poco si ammalò gravemente e morì. Un anno dopo il
dato il nome di Biancaneve. Ma dopo poco si ammalò gravemente e morì. Un anno dopo il
sangue e dalla pelle bianca come la neve!” Poco dopo, diede alla luce una bambina a cui fu
sangue e dalla pelle bianca come la neve!” Poco dopo, diede alla luce una bambina a cui fu
dato il nome di Biancaneve. Ma dopo poco si ammalò gravemente e morì. Un anno dopo il
dato il nome di Biancaneve. Ma dopo poco si ammalò gravemente e morì. Un anno dopo il
dato il nome di Biancaneve. Ma dopo poco si ammalò gravemente e morì. Un anno dopo il
sangue e dalla pelle bianca come la neve!” Poco dopo, diede alla luce una bambina a cui fu
dato il nome di Biancaneve. Ma dopo poco si ammalò gravemente e morì. Un anno dopo il
sangue e dalla pelle bianca come la neve!” Poco dopo, diede alla luce una bambina a cui fu
re si risposò.
re si risposò. La sua seconda moglie era bella, ma anche gelosa e crudele , e non poteva tollerare neppure
La sua seconda moglie era bella, ma anche gelosa e crudele , e non poteva tollerare neppure
il pensiero che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico,
il pensiero che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico,
La sua seconda moglie era bella, ma anche gelosa e crudele , e non poteva tollerare neppure
La sua seconda moglie era bella, ma anche gelosa e crudele , e non poteva tollerare neppure
il pensiero che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico,
il pensiero che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico,
il pensiero che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico,
La sua seconda moglie era bella, ma anche gelosa e crudele , e non poteva tollerare neppure
il pensiero che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico,
La sua seconda moglie era bella, ma anche gelosa e crudele , e non poteva tollerare neppure
ed ogni giorno chiedeva: queenmirror.gif “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più
ed ogni giorno chiedeva: queenmirror.gif “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più
il pensiero che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico,
il pensiero che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico,
ed ogni giorno chiedeva: queenmirror.gif “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più
ed ogni giorno chiedeva: queenmirror.gif “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più
ed ogni giorno chiedeva: queenmirror.gif “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più
il pensiero che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico,
ed ogni giorno chiedeva: queenmirror.gif “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più
il pensiero che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Possedeva uno specchio magico,
bella del reame?” e ogni giorno lo specchio rispondeva: “O mia regina, al mondo non c’è
bella del reame?” e ogni giorno lo specchio rispondeva: “O mia regina, al mondo non c’è
ed ogni giorno chiedeva: queenmirror.gif “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più
ed ogni giorno chiedeva: queenmirror.gif “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più
bella del reame?” e ogni giorno lo specchio rispondeva: “O mia regina, al mondo non c’è
bella del reame?” e ogni giorno lo specchio rispondeva: “O mia regina, al mondo non c’è
bella del reame?” e ogni giorno lo specchio rispondeva: “O mia regina, al mondo non c’è
ed ogni giorno chiedeva: queenmirror.gif “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più
bella del reame?” e ogni giorno lo specchio rispondeva: “O mia regina, al mondo non c’è
ed ogni giorno chiedeva: queenmirror.gif “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più
nessuna che sia più bella di te” . Intanto però, Biancaneve cresceva e diventava sempre più
nessuna che sia più bella di te” . Intanto però, Biancaneve cresceva e diventava sempre più
bella. L’invidia della regina cresceva di pari passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la
bella. L’invidia della regina cresceva di pari passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la
nessuna che sia più bella di te” . Intanto però, Biancaneve cresceva e diventava sempre più
nessuna che sia più bella di te” . Intanto però, Biancaneve cresceva e diventava sempre più
bella. L’invidia della regina cresceva di pari passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la
bella. L’invidia della regina cresceva di pari passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la
bella. L’invidia della regina cresceva di pari passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la
nessuna che sia più bella di te” . Intanto però, Biancaneve cresceva e diventava sempre più
bella. L’invidia della regina cresceva di pari passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la
nessuna che sia più bella di te” . Intanto però, Biancaneve cresceva e diventava sempre più
costringeva a vestirsi di stracci e a fare la serva. La principessina affrontava ogni fatica senza
costringeva a vestirsi di stracci e a fare la serva. La principessina affrontava ogni fatica senza
bella. L’invidia della regina cresceva di pari passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la
bella. L’invidia della regina cresceva di pari passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la
costringeva a vestirsi di stracci e a fare la serva. La principessina affrontava ogni fatica senza
costringeva a vestirsi di stracci e a fare la serva. La principessina affrontava ogni fatica senza
costringeva a vestirsi di stracci e a fare la serva. La principessina affrontava ogni fatica senza
bella. L’invidia della regina cresceva di pari passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la
costringeva a vestirsi di stracci e a fare la serva. La principessina affrontava ogni fatica senza
bella. L’invidia della regina cresceva di pari passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la
un lamento. bianca2.jpg (60664 byte) Anzi, sempre allegra e sorridente: Solo un desiderio era
un lamento. bianca2.jpg (60664 byte) Anzi, sempre allegra e sorridente: Solo un desiderio era
solita confi dare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l’uomo dei suoi sogni. Un
solita confi dare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l’uomo dei suoi sogni. Un
un lamento. bianca2.jpg (60664 byte) Anzi, sempre allegra e sorridente: Solo un desiderio era
un lamento. bianca2.jpg (60664 byte) Anzi, sempre allegra e sorridente: Solo un desiderio era
solita confi dare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l’uomo dei suoi sogni. Un
solita confi dare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l’uomo dei suoi sogni. Un
solita confi dare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l’uomo dei suoi sogni. Un
un lamento. bianca2.jpg (60664 byte) Anzi, sempre allegra e sorridente: Solo un desiderio era
solita confi dare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l’uomo dei suoi sogni. Un
un lamento. bianca2.jpg (60664 byte) Anzi, sempre allegra e sorridente: Solo un desiderio era
giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confi darono un segreto:
giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confi darono un segreto:
solita confi dare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l’uomo dei suoi sogni. Un
solita confi dare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l’uomo dei suoi sogni. Un
giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confi darono un segreto:
giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confi darono un segreto:
giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confi darono un segreto:
solita confi dare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l’uomo dei suoi sogni. Un
giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confi darono un segreto:
solita confi dare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l’uomo dei suoi sogni. Un
“ Questo” dissero tubando “è un pozzo incantato.
“ Questo” dissero tubando “è un pozzo incantato.
giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confi darono un segreto:
giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confi darono un segreto:
“ Questo” dissero tubando “è un pozzo incantato.
“ Questo” dissero tubando “è un pozzo incantato.
“ Questo” dissero tubando “è un pozzo incantato.
giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confi darono un segreto:
“ Questo” dissero tubando “è un pozzo incantato.
giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confi darono un segreto:
Esprimi un desiderio affacciandoti ad esso e se udrai l’eco il desiderio diverrà realtà.” Così
Esprimi un desiderio affacciandoti ad esso e se udrai l’eco il desiderio diverrà realtà.” Così
“ Questo” dissero tubando “è un pozzo incantato.
“ Questo” dissero tubando “è un pozzo incantato.
Esprimi un desiderio affacciandoti ad esso e se udrai l’eco il desiderio diverrà realtà.” Così
Esprimi un desiderio affacciandoti ad esso e se udrai l’eco il desiderio diverrà realtà.” Così
Esprimi un desiderio affacciandoti ad esso e se udrai l’eco il desiderio diverrà realtà.” Così
“ Questo” dissero tubando “è un pozzo incantato.
Esprimi un desiderio affacciandoti ad esso e se udrai l’eco il desiderio diverrà realtà.” Così
“ Questo” dissero tubando “è un pozzo incantato.
Biancaneve sussurrò: “Vorrei tanto trovare qualcuno che mi ami.” E non appena l’eco le
Biancaneve sussurrò: “Vorrei tanto trovare qualcuno che mi ami.” E non appena l’eco le
rispose, nell’acqua del pozzo apparve un bel principe su un cavallo nero. Il principe guardava
rispose, nell’acqua del pozzo apparve un bel principe su un cavallo nero. Il principe guardava
Biancaneve con tanta ammirazione che la fece arrossire e fuggire timidamente nella sua
Biancaneve con tanta ammirazione che la fece arrossire e fuggire timidamente nella sua
rispose, nell’acqua del pozzo apparve un bel principe su un cavallo nero. Il principe guardava
rispose, nell’acqua del pozzo apparve un bel principe su un cavallo nero. Il principe guardava
Biancaneve con tanta ammirazione che la fece arrossire e fuggire timidamente nella sua
Biancaneve con tanta ammirazione che la fece arrossire e fuggire timidamente nella sua
Biancaneve con tanta ammirazione che la fece arrossire e fuggire timidamente nella sua
rispose, nell’acqua del pozzo apparve un bel principe su un cavallo nero. Il principe guardava
Biancaneve con tanta ammirazione che la fece arrossire e fuggire timidamente nella sua
rispose, nell’acqua del pozzo apparve un bel principe su un cavallo nero. Il principe guardava
stanza. stanza. La regina, di lontano aveva assistito a tutta la scena. Subito impallidì per l’invidia e corse a
La regina, di lontano aveva assistito a tutta la scena. Subito impallidì per l’invidia e corse a
rivolgersi a suo specchio magico: “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del
rivolgersi a suo specchio magico: “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del
La regina, di lontano aveva assistito a tutta la scena. Subito impallidì per l’invidia e corse a
La regina, di lontano aveva assistito a tutta la scena. Subito impallidì per l’invidia e corse a
rivolgersi a suo specchio magico: “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del
rivolgersi a suo specchio magico: “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del
rivolgersi a suo specchio magico: “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del
La regina, di lontano aveva assistito a tutta la scena. Subito impallidì per l’invidia e corse a
rivolgersi a suo specchio magico: “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del
La regina, di lontano aveva assistito a tutta la scena. Subito impallidì per l’invidia e corse a
reame?” e lo specchio le rispose: “Tu mia regina sei sempre bellissima, ma Biancaneve è
reame?” e lo specchio le rispose: “Tu mia regina sei sempre bellissima, ma Biancaneve è
più bella di te!” La regina non poteva tollerare una rivale: e così convocò un guardiacaccia
più bella di te!” La regina non poteva tollerare una rivale: e così convocò un guardiacaccia
suo fi do e gli disse: bianca3.jpg (37609 byte)”Porterai la principessa nella foresta, e la
suo fi do e gli disse: bianca3.jpg (37609 byte)”Porterai la principessa nella foresta, e la
più bella di te!” La regina non poteva tollerare una rivale: e così convocò un guardiacaccia
più bella di te!” La regina non poteva tollerare una rivale: e così convocò un guardiacaccia
suo fi do e gli disse: bianca3.jpg (37609 byte)”Porterai la principessa nella foresta, e la
suo fi do e gli disse: bianca3.jpg (37609 byte)”Porterai la principessa nella foresta, e la
suo fi do e gli disse: bianca3.jpg (37609 byte)”Porterai la principessa nella foresta, e la
più bella di te!” La regina non poteva tollerare una rivale: e così convocò un guardiacaccia
suo fi do e gli disse: bianca3.jpg (37609 byte)”Porterai la principessa nella foresta, e la
più bella di te!” La regina non poteva tollerare una rivale: e così convocò un guardiacaccia
la ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto”. Il guardiacaccia portò
la ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto”. Il guardiacaccia portò
suo fi do e gli disse: bianca3.jpg (37609 byte)”Porterai la principessa nella foresta, e la
suo fi do e gli disse: bianca3.jpg (37609 byte)”Porterai la principessa nella foresta, e la
la ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto”. Il guardiacaccia portò
la ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto”. Il guardiacaccia portò
la ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto”. Il guardiacaccia portò
suo fi do e gli disse: bianca3.jpg (37609 byte)”Porterai la principessa nella foresta, e la
la ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto”. Il guardiacaccia portò
suo fi do e gli disse: bianca3.jpg (37609 byte)”Porterai la principessa nella foresta, e la
Biancaneve nella foresta ma al momento giusto non ebbe il coraggio di ucciderla. Le intimò
Biancaneve nella foresta ma al momento giusto non ebbe il coraggio di ucciderla. Le intimò
la ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto”. Il guardiacaccia portò
la ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto”. Il guardiacaccia portò
Biancaneve nella foresta ma al momento giusto non ebbe il coraggio di ucciderla. Le intimò
Biancaneve nella foresta ma al momento giusto non ebbe il coraggio di ucciderla. Le intimò
Biancaneve nella foresta ma al momento giusto non ebbe il coraggio di ucciderla. Le intimò
la ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto”. Il guardiacaccia portò
Biancaneve nella foresta ma al momento giusto non ebbe il coraggio di ucciderla. Le intimò
la ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto”. Il guardiacaccia portò
di scappare nella foresta, e sulla strada del ritorno uccise un cerbiatto per portare il cuore
di scappare nella foresta, e sulla strada del ritorno uccise un cerbiatto per portare il cuore
alla regina. Biancaneve corse a perdifi ato nella foresta, fi n quando non arrivò in una radura,
alla regina. Biancaneve corse a perdifi ato nella foresta, fi n quando non arrivò in una radura,
di scappare nella foresta, e sulla strada del ritorno uccise un cerbiatto per portare il cuore
di scappare nella foresta, e sulla strada del ritorno uccise un cerbiatto per portare il cuore
alla regina. Biancaneve corse a perdifi ato nella foresta, fi n quando non arrivò in una radura,
alla regina. Biancaneve corse a perdifi ato nella foresta, fi n quando non arrivò in una radura,
alla regina. Biancaneve corse a perdifi ato nella foresta, fi n quando non arrivò in una radura,
di scappare nella foresta, e sulla strada del ritorno uccise un cerbiatto per portare il cuore
alla regina. Biancaneve corse a perdifi ato nella foresta, fi n quando non arrivò in una radura,
di scappare nella foresta, e sulla strada del ritorno uccise un cerbiatto per portare il cuore
dove sorgeva una minuscola e graziosa casetta: entrò e capì che ci viveva qualcuno, e pensò
dove sorgeva una minuscola e graziosa casetta: entrò e capì che ci viveva qualcuno, e pensò
che abitassero sette bambini senza mamma. C’erano infatti sette piccole sedie impolverate,
che abitassero sette bambini senza mamma. C’erano infatti sette piccole sedie impolverate,
dove sorgeva una minuscola e graziosa casetta: entrò e capì che ci viveva qualcuno, e pensò
dove sorgeva una minuscola e graziosa casetta: entrò e capì che ci viveva qualcuno, e pensò
che abitassero sette bambini senza mamma. C’erano infatti sette piccole sedie impolverate,
che abitassero sette bambini senza mamma. C’erano infatti sette piccole sedie impolverate,
che abitassero sette bambini senza mamma. C’erano infatti sette piccole sedie impolverate,
dove sorgeva una minuscola e graziosa casetta: entrò e capì che ci viveva qualcuno, e pensò
che abitassero sette bambini senza mamma. C’erano infatti sette piccole sedie impolverate,
dove sorgeva una minuscola e graziosa casetta: entrò e capì che ci viveva qualcuno, e pensò
sette piattini sporchi, sette camicine sporche e polvere e ragnatele dappertutto. Biancaneve
sette piattini sporchi, sette camicine sporche e polvere e ragnatele dappertutto. Biancaneve
non stette a pensarci su: prese scopa e strofi naccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì
non stette a pensarci su: prese scopa e strofi naccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì
sette piattini sporchi, sette camicine sporche e polvere e ragnatele dappertutto. Biancaneve
sette piattini sporchi, sette camicine sporche e polvere e ragnatele dappertutto. Biancaneve
non stette a pensarci su: prese scopa e strofi naccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì
non stette a pensarci su: prese scopa e strofi naccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì
non stette a pensarci su: prese scopa e strofi naccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì
sette piattini sporchi, sette camicine sporche e polvere e ragnatele dappertutto. Biancaneve
non stette a pensarci su: prese scopa e strofi naccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì
sette piattini sporchi, sette camicine sporche e polvere e ragnatele dappertutto. Biancaneve
al piano superiore e vi trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto,
al piano superiore e vi trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto,
non stette a pensarci su: prese scopa e strofi naccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì
non stette a pensarci su: prese scopa e strofi naccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì
al piano superiore e vi trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto,
al piano superiore e vi trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto,
al piano superiore e vi trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto,
non stette a pensarci su: prese scopa e strofi naccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì
al piano superiore e vi trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto,
non stette a pensarci su: prese scopa e strofi naccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì
Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo. “Che strani nomi!” pensò Biancaneve.
Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo. “Che strani nomi!” pensò Biancaneve.
al piano superiore e vi trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto,
al piano superiore e vi trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto,
Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo. “Che strani nomi!” pensò Biancaneve.
Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo. “Che strani nomi!” pensò Biancaneve.
Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo. “Che strani nomi!” pensò Biancaneve.
al piano superiore e vi trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto,
Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo. “Che strani nomi!” pensò Biancaneve.
al piano superiore e vi trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto,
sevendwarfs.gif Poi, siccome era molto stanca , si addormentò sui lettini. Gli abitanti
sevendwarfs.gif Poi, siccome era molto stanca , si addormentò sui lettini. Gli abitanti
Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo. “Che strani nomi!” pensò Biancaneve.
Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo. “Che strani nomi!” pensò Biancaneve.
sevendwarfs.gif Poi, siccome era molto stanca , si addormentò sui lettini. Gli abitanti
sevendwarfs.gif Poi, siccome era molto stanca , si addormentò sui lettini. Gli abitanti
sevendwarfs.gif Poi, siccome era molto stanca , si addormentò sui lettini. Gli abitanti
Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo. “Che strani nomi!” pensò Biancaneve.
sevendwarfs.gif Poi, siccome era molto stanca , si addormentò sui lettini. Gli abitanti
Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo. “Che strani nomi!” pensò Biancaneve.
della casa erano sette nanetti che lavoravano nella miniera di diamanti vicina. Rientrando
della casa erano sette nanetti che lavoravano nella miniera di diamanti vicina. Rientrando
trovarono Biancaneve e decisero di ospitarla, raccomandandole di essere estremamente
trovarono Biancaneve e decisero di ospitarla, raccomandandole di essere estremamente
prudente per via della regina cattiva. Per Biancaneve iniziò un periodo sereno, con nuovi
prudente per via della regina cattiva. Per Biancaneve iniziò un periodo sereno, con nuovi
amici ed a contatto con la natura. snowwitch.gif Ma un brutto giorno la regina cattiva chiese
amici ed a contatto con la natura. snowwitch.gif Ma un brutto giorno la regina cattiva chiese
prudente per via della regina cattiva. Per Biancaneve iniziò un periodo sereno, con nuovi
prudente per via della regina cattiva. Per Biancaneve iniziò un periodo sereno, con nuovi
amici ed a contatto con la natura. snowwitch.gif Ma un brutto giorno la regina cattiva chiese
amici ed a contatto con la natura. snowwitch.gif Ma un brutto giorno la regina cattiva chiese
amici ed a contatto con la natura. snowwitch.gif Ma un brutto giorno la regina cattiva chiese
prudente per via della regina cattiva. Per Biancaneve iniziò un periodo sereno, con nuovi
amici ed a contatto con la natura. snowwitch.gif Ma un brutto giorno la regina cattiva chiese
prudente per via della regina cattiva. Per Biancaneve iniziò un periodo sereno, con nuovi
di nuovo allo specchio chi era la più bella del reame. E lo specchio magico le rispose : “Al
di nuovo allo specchio chi era la più bella del reame. E lo specchio magico le rispose : “Al
di là dei sette monti, al di là delle sette valli c’è la casa dei sette nani, in cui vive Biancaneve
di là dei sette monti, al di là delle sette valli c’è la casa dei sette nani, in cui vive Biancaneve
che è ancora più bella di te”.
che è ancora più bella di te”.
La regina decise di uccidere Biancaneve: prese una mela, una mela bellissima e la immerse in
La regina decise di uccidere Biancaneve: prese una mela, una mela bellissima e la immerse in
un veleno magico. Poi si trasformò da mendicante, ed andò nella casa dei nani. Biancaneve
un veleno magico. Poi si trasformò da mendicante, ed andò nella casa dei nani. Biancaneve
La regina decise di uccidere Biancaneve: prese una mela, una mela bellissima e la immerse in
La regina decise di uccidere Biancaneve: prese una mela, una mela bellissima e la immerse in
un veleno magico. Poi si trasformò da mendicante, ed andò nella casa dei nani. Biancaneve
un veleno magico. Poi si trasformò da mendicante, ed andò nella casa dei nani. Biancaneve
un veleno magico. Poi si trasformò da mendicante, ed andò nella casa dei nani. Biancaneve
La regina decise di uccidere Biancaneve: prese una mela, una mela bellissima e la immerse in
un veleno magico. Poi si trasformò da mendicante, ed andò nella casa dei nani. Biancaneve
La regina decise di uccidere Biancaneve: prese una mela, una mela bellissima e la immerse in
stava preparando una torta e impietosita le offrì una fetta. bianca4.jpg (34441 byte) In
stava preparando una torta e impietosita le offrì una fetta. bianca4.jpg (34441 byte) In
cambio la strega travestita le diede la mela e Biancaneve diede un morso. Subito cadde a
cambio la strega travestita le diede la mela e Biancaneve diede un morso. Subito cadde a
stava preparando una torta e impietosita le offrì una fetta. bianca4.jpg (34441 byte) In
stava preparando una torta e impietosita le offrì una fetta. bianca4.jpg (34441 byte) In
cambio la strega travestita le diede la mela e Biancaneve diede un morso. Subito cadde a
cambio la strega travestita le diede la mela e Biancaneve diede un morso. Subito cadde a
cambio la strega travestita le diede la mela e Biancaneve diede un morso. Subito cadde a
stava preparando una torta e impietosita le offrì una fetta. bianca4.jpg (34441 byte) In
cambio la strega travestita le diede la mela e Biancaneve diede un morso. Subito cadde a
stava preparando una torta e impietosita le offrì una fetta. bianca4.jpg (34441 byte) In
terra addormentata, sembrava morta! La strega fuggì felice: l’unico antidoto era il primo
terra addormentata, sembrava morta! La strega fuggì felice: l’unico antidoto era il primo
bacio d’amore, credeva che i nani vedendola morta l’avrebbero sepolta.
bacio d’amore, credeva che i nani vedendola morta l’avrebbero sepolta.
terra addormentata, sembrava morta! La strega fuggì felice: l’unico antidoto era il primo
terra addormentata, sembrava morta! La strega fuggì felice: l’unico antidoto era il primo
bacio d’amore, credeva che i nani vedendola morta l’avrebbero sepolta.
bacio d’amore, credeva che i nani vedendola morta l’avrebbero sepolta.
bacio d’amore, credeva che i nani vedendola morta l’avrebbero sepolta.
terra addormentata, sembrava morta! La strega fuggì felice: l’unico antidoto era il primo
bacio d’amore, credeva che i nani vedendola morta l’avrebbero sepolta.
terra addormentata, sembrava morta! La strega fuggì felice: l’unico antidoto era il primo
Ma i nani, disperati non vollero separarsi da Biancaneve e la misero in una bara di cristallo
Ma i nani, disperati non vollero separarsi da Biancaneve e la misero in una bara di cristallo
nella foresta, per vegliarla in continuazione. snow16.jpg (38408 byte) Passò molto tempo.
nella foresta, per vegliarla in continuazione. snow16.jpg (38408 byte) Passò molto tempo.
Ma i nani, disperati non vollero separarsi da Biancaneve e la misero in una bara di cristallo
Ma i nani, disperati non vollero separarsi da Biancaneve e la misero in una bara di cristallo
nella foresta, per vegliarla in continuazione. snow16.jpg (38408 byte) Passò molto tempo.
nella foresta, per vegliarla in continuazione. snow16.jpg (38408 byte) Passò molto tempo.
nella foresta, per vegliarla in continuazione. snow16.jpg (38408 byte) Passò molto tempo.
Ma i nani, disperati non vollero separarsi da Biancaneve e la misero in una bara di cristallo
nella foresta, per vegliarla in continuazione. snow16.jpg (38408 byte) Passò molto tempo.
Ma i nani, disperati non vollero separarsi da Biancaneve e la misero in una bara di cristallo
Un bel giorno un principe su un cavallo nero sentì la gente del villaggio parlare di quella
Un bel giorno un principe su un cavallo nero sentì la gente del villaggio parlare di quella
meravigliosa fanciulla che giaceva addormentata nel bosco. Il suo suo cuore diede un
meravigliosa fanciulla che giaceva addormentata nel bosco. Il suo suo cuore diede un
Un bel giorno un principe su un cavallo nero sentì la gente del villaggio parlare di quella
Un bel giorno un principe su un cavallo nero sentì la gente del villaggio parlare di quella
meravigliosa fanciulla che giaceva addormentata nel bosco. Il suo suo cuore diede un
meravigliosa fanciulla che giaceva addormentata nel bosco. Il suo suo cuore diede un
meravigliosa fanciulla che giaceva addormentata nel bosco. Il suo suo cuore diede un
Un bel giorno un principe su un cavallo nero sentì la gente del villaggio parlare di quella
meravigliosa fanciulla che giaceva addormentata nel bosco. Il suo suo cuore diede un
Un bel giorno un principe su un cavallo nero sentì la gente del villaggio parlare di quella
sobbalzo. Si trattava forse della bellissima fanciulla che aveva visto un giorno a palazzo
sobbalzo. Si trattava forse della bellissima fanciulla che aveva visto un giorno a palazzo
e che non era più riuscito a trovare? Subito cavalcò fi no alla radura nel bosco. snow15.
e che non era più riuscito a trovare? Subito cavalcò fi no alla radura nel bosco. snow15.
sobbalzo. Si trattava forse della bellissima fanciulla che aveva visto un giorno a palazzo
sobbalzo. Si trattava forse della bellissima fanciulla che aveva visto un giorno a palazzo
e che non era più riuscito a trovare? Subito cavalcò fi no alla radura nel bosco. snow15.
e che non era più riuscito a trovare? Subito cavalcò fi no alla radura nel bosco. snow15.
e che non era più riuscito a trovare? Subito cavalcò fi no alla radura nel bosco. snow15.
sobbalzo. Si trattava forse della bellissima fanciulla che aveva visto un giorno a palazzo
e che non era più riuscito a trovare? Subito cavalcò fi no alla radura nel bosco. snow15.
sobbalzo. Si trattava forse della bellissima fanciulla che aveva visto un giorno a palazzo
jpg (46693 byte) Quando la vide non ebbe dubbi: era proprio quella fanciulla che aveva
jpg (46693 byte) Quando la vide non ebbe dubbi: era proprio quella fanciulla che aveva
e che non era più riuscito a trovare? Subito cavalcò fi no alla radura nel bosco. snow15.
e che non era più riuscito a trovare? Subito cavalcò fi no alla radura nel bosco. snow15.
jpg (46693 byte) Quando la vide non ebbe dubbi: era proprio quella fanciulla che aveva
jpg (46693 byte) Quando la vide non ebbe dubbi: era proprio quella fanciulla che aveva
jpg (46693 byte) Quando la vide non ebbe dubbi: era proprio quella fanciulla che aveva
e che non era più riuscito a trovare? Subito cavalcò fi no alla radura nel bosco. snow15.
jpg (46693 byte) Quando la vide non ebbe dubbi: era proprio quella fanciulla che aveva
e che non era più riuscito a trovare? Subito cavalcò fi no alla radura nel bosco. snow15.
incantato il suo cuore, ed era morta! Mestamente, il principe sollevò il coperchio di cristallo
incantato il suo cuore, ed era morta! Mestamente, il principe sollevò il coperchio di cristallo
e si chinò per darle un bacio al suo amore perduto... Immediatamente Biancaneve aprì gli
e si chinò per darle un bacio al suo amore perduto... Immediatamente Biancaneve aprì gli
incantato il suo cuore, ed era morta! Mestamente, il principe sollevò il coperchio di cristallo
incantato il suo cuore, ed era morta! Mestamente, il principe sollevò il coperchio di cristallo
e si chinò per darle un bacio al suo amore perduto... Immediatamente Biancaneve aprì gli
e si chinò per darle un bacio al suo amore perduto... Immediatamente Biancaneve aprì gli
e si chinò per darle un bacio al suo amore perduto... Immediatamente Biancaneve aprì gli
incantato il suo cuore, ed era morta! Mestamente, il principe sollevò il coperchio di cristallo
e si chinò per darle un bacio al suo amore perduto... Immediatamente Biancaneve aprì gli
incantato il suo cuore, ed era morta! Mestamente, il principe sollevò il coperchio di cristallo
occhi e sorrise: quel primo bacio d’amore aveva spezzato l’incantesimo. Così il sogno che
occhi e sorrise: quel primo bacio d’amore aveva spezzato l’incantesimo. Così il sogno che
un giorno Biancaneve aveva confi dato al pozzo dei desideri divenne realtà. Il principe la fece
un giorno Biancaneve aveva confi dato al pozzo dei desideri divenne realtà. Il principe la fece
occhi e sorrise: quel primo bacio d’amore aveva spezzato l’incantesimo. Così il sogno che
occhi e sorrise: quel primo bacio d’amore aveva spezzato l’incantesimo. Così il sogno che
un giorno Biancaneve aveva confi dato al pozzo dei desideri divenne realtà. Il principe la fece
un giorno Biancaneve aveva confi dato al pozzo dei desideri divenne realtà. Il principe la fece
un giorno Biancaneve aveva confi dato al pozzo dei desideri divenne realtà. Il principe la fece
occhi e sorrise: quel primo bacio d’amore aveva spezzato l’incantesimo. Così il sogno che
un giorno Biancaneve aveva confi dato al pozzo dei desideri divenne realtà. Il principe la fece
occhi e sorrise: quel primo bacio d’amore aveva spezzato l’incantesimo. Così il sogno che
salire sul cavallo e partì con lei verso il suo palazzo tra le nuvole... dove vissero, per sempre,
salire sul cavallo e partì con lei verso il suo palazzo tra le nuvole... dove vissero, per sempre,
felici e contenti!
felici e contenti!
salire sul cavallo e partì con lei verso il suo palazzo tra le nuvole... dove vissero, per sempre,
salire sul cavallo e partì con lei verso il suo palazzo tra le nuvole... dove vissero, per sempre,
felici e contenti!
felici e contenti!
felici e contenti!
salire sul cavallo e partì con lei verso il suo palazzo tra le nuvole... dove vissero, per sempre,
felici e contenti!
salire sul cavallo e partì con lei verso il suo palazzo tra le nuvole... dove vissero, per sempre,
EE ra una fredda giornata d’inverno; bianchi fi occhi cadevano volteggiando dal cielo come
ra una fredda giornata d’inverno; bianchi fi occhi cadevano volteggiando dal cielo come
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
piume leggere e una regina sedeva ricamando accanto alla fi nestra aperta. bianca1.jpg
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
con l’ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta
(56075 byte)Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito
era la bellezza di quelle tre stille rosso fi amma sul bianco immacolato che la regina pensò:
era la bellezza di quelle tre stille rosso fi amma sul bianco immacolato che la regina pensò:
Biancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette naniBiancaneve e i sette nani
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GENNAIO 2014 1
23456789
1011 1213141516
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Sett. 1
Sett. 2
Sett. 3
1 4 6 9 B
4 B
Sett. 4
Sett. 5
+
1
|
`
+
s. Antonio abate
s. Margherita d’Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d’Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
1718192021222324252627282930
31IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA + L.N. giorno 1 ore 12,141 P.Q. giorno 8 ore 4,39| L.P. giorno 16 ore 5,52` U.Q. giorno 24 ore 6,19+ L.N. giorno 30 ore 22,38
12345678910111213141516171819202122232425262728293031
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
12345678910111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
DIC. 2013
FEB. 2014
�
[ `
GENNAIO 2014
DIS
EGN
I DI R
. CA
LVA
GN
A
PA106FIABEOK.indd 1 28/03/13 11:32
PA106 FAVOLE• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
Le avventure di Pinocchio,Biancaneve, Alice nel Paesedelle Meraviglie e le favole chefanno sognare i bimbi di tutte le generazioni.
RETROSTAMPATO
032
CALENDARS
PA108 CANI E GATTI• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
U
U
U
U
Il cane nella mitologia
Il cane compare nella mitologia classica con significati ambivalenti.
Plinio lo definisce fedelissimo, vigile e nobile.
Omero non lo apprezza, tant’è che nell’Iliade Agamennone apostrofa Achille con l’in-
sulto “Ubriacone, occhi di cane”.
Il termine “cinico”, che indicava impudenza e sfacciataggine (e che propriamente signi-
fica “simile ad un cane”) fu usato anche per indicare l’omonima scuola filosofica che divul-
gava uno stile di vita semplice, ispirato all’animalità, ma anche alla sfacciataggine.
Vari sono i ruoli che il cane assume nei racconti del mito.
Per esempio, a chi non viene in mente la sua funzione quale accompagnatore delle
anime dei defunti nel mondo dei morti? Fedele compagno dell’uomo in vita, lo guida
anche dopo la morte.
In questo ruolo è affiancato da Ermes (figlio di Zeus e Maia) ed Ecate (figlia d’Asteria
e Perseo), della quale si diceva che vagabondasse con le anime dei morti e che il suo
avvicinarsi fosse preannunciato dal latrare dei cani.
Il famoso Cerbero (che Omero si limita a chiamare “cane e custode di Ade”) è il guar-
diano dell’aldilà. Cerbero diventerà, prima nel mito greco e poi in quello romano, una
creatura mostruosa, con il corpo di cane, la coda di serpente e un numero variabile di
teste al cui collo si avvinghiano serpenti.
Inflessibile con i defunti, Cerbero scodinzolava per accoglierli al loro arrivo nell’aldilà,
ma non permetteva a nessuno di tornare indietro.
Pare che, se esposto alla luce, abbaiasse furiosamente e dalla sua saliva spuntasse la
pianta velenosa dell’Aconito, una pianta già conosciuta in Grecia per le sue proprietà
medicinali.
Catturarlo è una delle dodici fatiche imposte ad Eracle e tutti gli eroi che scendono
nell’Ade (Ulisse, Orfeo, Enea) devono eluderne la terribile vigilanza.
La figura di Cerbero è ripresa nel medioevo da Dante, che lo pone a guardia dei golo-
si: qui sarà Virgilio a placare le sue tre bocche fameliche, con una manciata di terra.
Al legame del cane con il mondo funerario e insieme al tema della fedeltà dell’ani-
male, è ispirato il mito di Mera.
Questo era il cane d’Icario, il cittadino ateniese che ospitò Dioniso che, per ricono-
scenza, gli insegnò l’arte di coltivare la vite.
Icario fu tuttavia ucciso da alcuni contadini convinti che li volesse avvelenare con il
vino che non conoscevano e che li aveva ubriacati.
Il fedele cane, con i suoi latrati, indicò ad Erigone, figlia di Icario, l’ubicazione della
tomba del padre e quando Erigone si uccise, Mera restò sulla sua tomba, senza stac-
carsene più sino alla morte.
Dioniso, colpito e commosso dalla fedeltà dell’animale, lo trasformò nella costella-
zione del Cane o Procione.
Secondo altre versioni del mito, Mera era invece il cane d’Orione (il bellissimo e miti-
co gigante cacciatore greco) e lo accompagnava nelle sue battute di caccia.
Infatti il cane era anche considerato un abile cacciatore e fedele compagno dell’uo-
mo nell’attività venatoria. Molti sono i miti relativi al rapporto tra i cani e i loro
padroni cacciatori.
Artemide, dea della caccia, aveva sacri i cani.
Il mito narra che Atteone, per aver spiato Artemide al bagno, venne tramutato in
cervo e sbranato dalla sua muta di cinquanta cani.
Un portentoso cane da caccia era quello che Cefalo ricevette in regalo da Procri, la
quale l’aveva avuto da Minosse.
Di nome Lelapo, era abilissimo nell’afferrare tutti gli animali che inseguiva e per vole-
re di Zeus nessuna preda poteva sfuggirgli.
Al cane si riconoscono anche proprietà guaritrici.
In Grecia era sacro ad Asclepio, il dio della medicina (Esculapio nel mondo romano),
nel cui tempio a Roma si allevava un cane.
Ma il racconto mitico in assoluto più famoso che abbia per protagonista un cane e ne
celebri la fedeltà è quello dell’incontro tra Ulisse, tornato ad Itaca dopo la guerra di
Troia, e il suo vecchissimo cane Argo, l’unico a riconoscere l’eroe dopo vent’anni!
Gli episodi del mito che hanno per protagonista o per comprimario un cane sono
ancora numerosi.
Non mancano casi di metamorfosi di persone in cani: famoso è il caso di Ecuba, la
regina di Troia e moglie di Priamo, che ebbe un destino semidivino, essendo destina-
ta a non morire come una donna mortale, ma a trasformarsi in una cagna.
Se nel mondo egizio il cane era sacro ad Iside ed alcune divinità, come per esempio
Anubi, avevano testa di cane su corpo umano, nel mondo classico il cane era consa-
crato oltre che ad Asclepio, anche ad Artemide, Marte, Ermes, Eclate, Plutone,
Serapide.
Ad un cane era legata la fondazione del culto di Eracle nel tempio di Cinosarge.
UU
UCuriosità...
Perché il naso dei cani è umido?Il cane possiede sul naso alcune ghiandolesudoripare in grado di eliminare il calore dalcorpo in eccesso evaporando dalla superfi-cie del naso. Infatti, toccandolo, sentireteche è umido.
Se il vostro cane ha un naso asciutto, nonvuol dire che sia effettivamente ammalato.Il cane quando dorme, o si risveglia, ha ilnaso asciutto che però tornerà ad essereumido quando l’animale si rimetterà inmovimento.
PA 108 CANI E GATTI 2014_202350/bozza 1 06/02/13 11.21 Pagina 2
U
UU
U
U
alal mimim titi otot lolo olol gogo igig aiaion significati ambivalenti.
bile.
iade Agamennone apostrofa Achille con l’in-
za e sfacciataggine (e che propriamente signi-
er indicare l’omonima scuola filosofica che divul-
ll’animalità, ma anche alla sfacciataggine.
ei racconti del mito.
te la sua funzione quale accompagnatore delle
rti? Fedele compagno dell’uomo in vita, lo guida
es (figlio di Zeus e Maia) ed Ecate (figlia d’A’A’ steria
vagabondasse con le anime dei morti e che il suo
l latrare dei cani.
mita a chiamare “cane e custode di Ade”) è il guar-
à, prima nel mito greco e poi in quello romano, una
di cane, la coda di serpente e un numero variabile di
serpenti.
o scodinzolava per accoglierli al loro arrivo nell’aldilà,
di tornare indietro.
abbaiasse furiosamente e dalla sua saliva spuntasse la
una pianta già conosciuta in Grecia per le sue proprietà
fatiche imposte ad Eracle e tutti gli eroi che scendono
) devono eluderne la terribile vigilanza.
a nel medioevo da Dante, che lo pone a guardia dei golo-
e le sue tre bocche fameliche, con una manciata di terra.
mondo funerario e insieme al tema della fedeltà dell’ani-
Mera.
o, il cittadino ateniese che ospitò Dioniso che, per ricono-
di coltivare la vite.
da alcuni contadini convinti che li volesse avvelenare con il
no e che li aveva ubriacati.
oi latrati, indicò ad Erigone, figlia di Icario, l’ubicazione della
tomba del padre e quando Erigone si uccise, Mera restò sulla sua tomba, senza stac-
carsene più sino alla morte.
Dioniso, colpito e commosso dalla fedeltà dell’animale, lo trasformò nella costella-
zione del Cane o Procione.
Secondo altre versioni del mito, Mera era invece il cane d’Orione (il bellissimo e miti-
co gigante cacciatore greco) e lo accompagnava nelle sue battute di caccia.
Infatti il cane era anche considerato un abile cacciatore e fedele compagno dell’uo-
mo nell’attività venatoria. Molti sono i miti relativi al rapporto tra i cani e i loro
padroni cacciatori.
Artemide, dea della caccia, aveva sacri i cani.
Il mito narra che Atteone, per aver spiato Artemide al bagno, venne tramutato in
cervo e sbranato dalla sua muta di cinquanta cani.
Un portentoso cane da caccia era quello che Cefalo ricevette in regalo da Procri, la
quale l’aveva avuto da Minosse.
Di nome Lelapo, era abilissimo nell’afferrare tutti gli animali che inseguiva e per vole-
re di Zeus nessuna preda poteva sfuggirgrgr li.
Al cane si riconoscono anche proprietà guaritrici.
In Grecia era sacro ad Asclepio, il dio della medicina (Esculapio nel mondo romano),
nel cui tempio a Roma si allevava un cane.
Ma il racconto mitico in assoluto più famoso che abbia per protagonista un cane e ne
celebri la fedeltà è quello dell’incontro tra Ulisse, tornato ad Itaca dopo la guerra di
TrTrT oia, e il suo vecchissimo cane Argrgr o, l’unico a riconoscere l’eroe dopo vent’anni!
Gli episodi del mito che hanno per protagonista o per comprimario un cane sono
ancora numerosi.
Non mancano casi di metamorfosi di persone in cani: famoso è il caso di Ecuba, la
regina di TrTrT oia e moglie di Priamo, che ebbe un destino semidivino, essendo destina-
ta a non morire come una donna mortale, ma a trasformarsi in una cagna.
Se nel mondo egizio il cane era sacro ad Iside ed alcune divinità, come per esempio
Anubi, avevano testa di cane su corpo umano, nel mondo classico il cane era consa-
crato oltre che ad Asclepio, anche ad Artemide, Marte, Ermes, Eclate, Plutone,
Serapide.
Ad un cane era legata la fondazione del culto di Eracle nel tempio di Cinosargrgr e.
UU
UU
UU,UUsUUeUUnUUtUUiUUrUUeUUtUUeUUmUUiUUdUUoUU.UUSUUeUUiUUlUUvUUoUUsUUtUUrUUoUUcUUaUUnUUeUUhUUaUUuUUnUUnUUaUUsUUoUUaUUsUUcUUiUUuUUtUUtUUoUU,UUnUUoUUnUUvUUuUUoUUlUUdUUiUUrUUeUUcUUhUUeUUsUUiUUaUUeUUfUUfUUeUUtUUtUUiUUvUUaUUmUUeUUnUUtUUeUUaUUmUUmUUaUUlUUaUUtUUoUU.UUIUUlUUcUUaUUnUUeUUqUUuUUaUUnUUdUUoUUdUUoUUrUUmUUeUU,UUoUUsUUiUUrUUiUUsUUvUUeUUgUUlUUiUUaUU,UUhUUaUUiUUlUUnUUaUUsUUoUUaUUsUUcUUiUUuUUtUUtUUoUUcUUhUUeUUpUUeUUrUUòUUtUUoUUrUUnUUeUUrUUàUUaUUdUUeUUsUUsUUeUUrUUeUUuUUmUUiUUdUUoUUqUUuUUaUUnUUdUUoUUlUU’UUaUUnUUiUUmUUaUUlUUeUUsUUiUUrUUiUUmUUeUUtUUtUUeUUrUUàUUiUUnUUmUUoUUvUUiUUmUUeUUnUUtUUoUU.UUUUgUUdUUiUUeUUlUUiUUmUUiUUnUUaUUrUUeUUiUUlUUcUUaUUlUUoUUrUUeUUdUUaUUlUUcUUoUUrUUpUUoUUiUUnUUeUUcUUcUUeUUsUUsUUoUUeUUvUUaUUpUUoUUrUUaUUnUUdUUoUUdUUaUUlUUlUUaUUsUUuUUpUUeUUrUUfUUiUU-UUcUUiUUeUUdUUeUUlUUnUUaUUsUUoUU.UUIUUnUUfUUaUUtUUtUUiUU,UUtUUoUUcUUcUUaUUnUUdUUoUUlUUoUU,UUsUUeUUnUUtUUiUUrUUeUUtUUeUUcUUhUUeUUèUUuUUmUUiUUdUUoU
`
1 4 6 9 B
4 B
1 Sett.
2 Sett.
3 Sett.
GENNAIO 2014GENNAIO 2014123456789
10111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
FEB.2014
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
DIC.2013
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
171819202122232425262728293031
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
4 Sett.
5 Sett.
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
`
+
123456789
10111213141516
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
venIL SOLE Sorge Tramontagiorno 01 ore 7,37 ore 16,50giorno 07 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA+ L. N. giorno 1 ore 12,141 P. Q. giorno 8 ore 4,39| L. P. giorno 16 ore 5,52` U. Q. giorno 24 ore 6,19+ L. N. giorno 30 ore 22,38
[L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
�
+
1
|
PA 108 CANI E GATTI 2014_202350/bozza 1 06/02/13 11.21 Pagina 1
La storia, le abitudini e iconsigli per capire meglioi nostri amici a quattro zampe.
RETROSTAMPATO
033
CALENDARS
CATACOMBE ROMANE
Curiosità...L’arte delle catacombe. è anche un’arte simbolica, nel senso che vengono
rappresentati con semplicità alcuni concetti diffi-
cili da esprimere. Per indicare il Cristo viene raffi-
gurato un pesce, per significare la pace del para-
diso si rappresenta una colomba, per esprimere la
fermezza della fede si disegna un’ancora. Sulle
lastre di chiusura dei loculi sono spesso incisi dei
simboli di diverso significato.
In qualche caso viene rappresentato un attrezzo
relativo al mestiere svolto in vita dal defunto.
Alcuni simboli, come i bicchieri, i pani, le anfore
alludono ai pasti funebri consumati in onore dei
defunti, i cosiddetti refrigeria.
L a
maggior parte dei simboli vanno riferiti alla sal-
vezza eterna, come la colomba, la palma, il pavo-
ne, la fenice e l’agnello.
L e catacombe di Roma sono antiche aree
cimiteriali sotterranee solitamente sca-
vate nel tufo al di fuori dell'antica cinta
muraria della città, dato che all'interno non
era possibile seppellire i defunti.
Furono quindi costruite lungo le vie consola-
ri, come la via Appia, la via Ostiense, la via
Labicana, la via Tiburtina, e la via Nomentana.
Nei dintorni di Roma vi sono più di 60 cata-
combe e migliaia di tombe.Soltanto cinque delle catacombe romane
sono aperte al pubblico: sono quelle di San
Callisto, San Sebastiano e Santa Domitilla
nella zona dell'Appia antica e quelle di
Priscilla e S.Agnese nell'area Nomentano-
Salario.Etimologia La parola “catacomba”, è ormai
usata per definire qualunque necropoli sot-
terranea.Il termine antico per designare questi monu-
menti è “coemeterium”, che deriva dal greco
e significa "dormitorio", sottolineando con
ciò il fatto che per i cristiani la sepoltura era
un momento provvisorio, in attesa della
resurrezione.CATACOMBE SAN CALLISTOSorte verso la metà del II secolo, in esse tro-
varono sepoltura più di 500.000 cristiani, tra
cui decine di martiri e 16 pontefici.
Occupano un'area di 15 ettari e contano
quasi 20 km di gallerie sotterranee, che scen-
dono a grande profondità (20mt.) e si dira-
mano su quattro e a volte cinque livelli, fian-
cheggiati da loculi (nicchie scavate) disposti
su due e tre livelli l’uno sull’altro.
Nella parte superiore del complesso sono
visibili due piccole basiliche con tre absidi,
dette "Tricore".La Cripta dei Papi è sicuramente il luogo più
importante.Definito anche “il piccolo Vaticano”, questo
luogo conserva i resti di almeno cinque Papi
martirizzati e poi santificati.
Zona di sicuro interesse è anche la Cripta di S.
Cecilia.La Santa era sepolta dove ora si trova la sua
stupenda statua, capolavoro di Stefano
Maderno.La cripta era interamente decorata con affre-
schi e mosaici.Sono presenti anche cinque stanzette chia-
mate “cubicoli dei Sacramenti”: si tratta di
tombe di famiglia, all'interno delle quali si
trovano importanti affreschi, databili inizio III
secolo.In queste suggestive pitture sono rappresen-
tati simbolicamente i sacramenti del
Battesimo e dell’Eucarestia.In un affresco, inoltre, è raffigurato anche il
profeta Giona, simbolo di resurrezione.
CATACOMBE SAN SEBASTIANO
Le catacombe di San Sebastiano sono molto
simili a quelle di San Callisto.
Presentano quattro livelli di profondità, e
all’interno sono ancora ben visibili alcuni
dipinti risalenti ai primi tempi del
Cristianesimo, stucchi graffiti e mosaici.
La parte di maggior interesse è la Basilica di
San Sebastiano, una delle sette mete di pelle-
grinaggio a Roma.La chiesa è in stile barocco.Nella prima cappella a sinistra si trova una
statua in marmo levigato progettata dal
Bernini, ma realizzata da Antonio Giorgetti in
cui è rappresentato S. Sebastiano trafitto
dalle frecce.Accanto alla statua, attraverso dei gradini si
accede alla cripta, dove in un urna sono con-
servati i resti del Santo.Nella cappella dell’abside di destra, sono
custodite altre sacre reliquie: una pietra con
un’impronta attribuita a Gesù Cristo (quando
incontrò S. Pietro che fuggiva da Roma); alcu-
ne delle frecce che si dice trafissero S.
Sebastiano, la colonna a cui fu legato il Santo,
e infine le mani di S. Callisto e di S. Andrea.
CATACOMBE SANTA DOMITILLA
Queste catacombe sono tra le più vaste e le
più antiche.Si tratta di 15 km di gallerie sotterranee
disposte su 4 livelli.I corpi dei defunti venivano per lo più intro-
dotti in fenditure poco profonde scavate nella
pietra.I ricchi avevano tombe più spaziose e con
archi decorati, che spesso erano vere e pro-
prie tombe di famiglia.Attraverso una scala realizzata in età moder-
na, si accede ad una piccola basilica in mura-
tura dedicata ai Santi Nereo e Achilleo.
I corpi dei Santi furono deposti in una cripta
che Papa Damaso, alla fine del IV sec., tra-
sformò in edificio di culto.La Basilica è a tre navate separate da due file
di quattro colonne.Nell’ altare maggiore si trova la tomba di S.
Petronilla e dietro l'abside c’è un cunicolo con
un affresco raffigurante la Santa.
Dalla navata sinistra accediamo a una zona
molto antica (seconda metà del II secolo): si
tratta delle tombe di alcuni membri della
famiglia dei Flavi Aureli.Al piano superiore incontriamo un piccolo
cubicolo dipinto, datato alla fine del III seco-
lo d.C., nel quale è raffigurato il mito pagano
di Amore e Psiche.Tra le tombe più belle c’è quella con affreschi
del IV secolo che rappresentano S. Pietro e S.
Paolo, ai due lati della scura e spettrale imma-
gine della defunta.
In Cucina...
Rigatoni alla carbonaraIngredienti per 4 persone:
tmpo di cottura 30 minuti
spaghetti o rigatoni gr.400 guanciale o pancetta di maiale gr.120, 3 uova, sale, pepe, cipolla, peco-
rino romano gr. 100
P R E -
PARAZIONE: Tagliare la pancetta a dadini, sbattere le uova e aggiungere sale, pepe e un po' di peco-
rino grattugiato. Tagliare lacipolla a fettine fine. Far bollire l’acqua per la pasta. Pochi minuti prima
di scolare la pasta, scaldare l’olio di oliva in tegame ed aggiungere la cipolla.Far imbiondire e
aggiungere la pancetta. Far rosolare il tutto. Scolare la pasta, versarla nel tegame, aggiungere subi-
to le uova sbattute e amalgamare velocemente il tutto. Servire nei piatti ben caldo e aggiungere
altro pecorino grattugiato a piacere.
PA109 ROMA SCELTO:202350/bozza 1 11/02/13 16:12 Pagina 2
CATACOMBE ROMANE
Curiosità...L’arte delle catacombe. è anche un’arte simbolica, nel senso che vengono
rappresentati con semplicità alcuni concetti diffi-
cili da esprimere. Per indicare il Cristo viene raffi-
gurato un pesce, per significare la pace del para-
diso si rappresenta una colomba, per esprimere la
fermezza della fede si disegna un’ancora. Sulle
lastre di chiusura dei loculi sono spesso incisi dei
simboli di diverso significato.
In qualche caso viene rappresentato un attrezzo
relativo al mestiere svolto in vita dal defunto.
Alcuni simboli, come i bicchieri, i pani, le anfore
alludono ai pasti funebri consumati in onore dei
defunti, i cosiddetti refrigeria.
L a
maggior parte dei simboli vanno riferiti alla sal-
vezza eterna, come la colomba, la palma, il pavo-
ne, la fenice e l’agnello.
L e catacombe di Roma sono antiche aree
cimiteriali sotterranee solitamente sca-
vate nel tufo al di fuori dell'antica cinta
muraria della città, dato che all'interno non
era possibile seppellire i defunti.
Furono quindi costruite lungo le vie consola-
ri, come la via Appia, la via Ostiense, la via
Labicana, la via Tiburtina, e la via Nomentana.
Nei dintorni di Roma vi sono più di 60 cata-
combe e migliaia di tombe.Soltanto cinque delle catacombe romane
sono aperte al pubblico: sono quelle di San
Callisto, San Sebastiano e Santa Domitilla
nella zona dell'Appia antica e quelle di
Priscilla e S.Agnese nell'area Nomentano-
Salario.Etimologia La parola “catacomba”, è ormai
usata per definire qualunque necropoli sot-
terranea.Il termine antico per designare questi monu-
menti è “coemeterium”, che deriva dal greco
e significa "dormitorio", sottolineando con
ciò il fatto che per i cristiani la sepoltura era
un momento provvisorio, in attesa della
resurrezione.CCAATATATATAATATA ATATATATATATATACCOOMMBBEE SSAANN CCAALLLLIISSTTOOSorte verso la metà del II secolo, in esse tro-
varono sepoltura più di 500.000 cristiani, tra
cui decine di martiri e 16 pontefici.
Occupano un'area di 15 ettari e contano
quasi 20 km di gallerie sotterranee, che scen-
dono a grande profondità (20mt.) e si dira-
quasi 20 km di gallerie sotterranee, che scen-
dono a grande profondità (20mt.) e si dira-
quasi 20 km di gallerie sotterranee, che scen-
mano su quattro e a volte cinque livelli, fian-
cheggiati da loculi (nicchie scavate) disposti
mano su quattro e a volte cinque livelli, fian-
cheggiati da loculi (nicchie scavate) disposti
mano su quattro e a volte cinque livelli, fian-
su due e tre livelli l’uno sull’altro.
Nella parte superiore del complesso sono
visibili due piccole basiliche con tre absidi,
dette "Tricore".La Cripta dei Papi è sicuramente il luogo più
importante.Definito anche “il piccolo Vaticano”, questo
luogo conserva i resti di almeno cinque Papi
martirizzati e poi santificati.
Zona di sicuro interesse è anche la Cripta di S.
Cecilia.La Santa era sepolta dove ora si trova la sua
stupenda statua, capolavoro di Stefano
Maderno.La cripta era interamente decorata con affre-
schi e mosaici.Sono presenti anche cinque stanzette chia-
mate “cubicoli dei Sacramenti”: si tratta di
tombe di famiglia, all'interno delle quali si
trovano importanti affreschi, databili inizio III
secolo.In queste suggestive pitture sono rappresen-
tati simbolicamente i sacramenti del
Battesimo e dell’Eucarestia.In un affresco, inoltre, è raffigurato anche il
profeta Giona, simbolo di resurrezione.
Queste catacombe sono tra le più vaste e le
più antiche.Si tratta di 15 km di gallerie sotterranee
disposte su 4 livelli.I corpi dei defunti venivano per lo più intro-
dotti in fenditure poco profonde scavate nella
pietra.I ricchi avevano tombe più spaziose e con
archi decorati, che spesso erano vere e pro-
prie tombe di famiglia.Attraverso una scala realizzata in età moder-
na, si accede ad una piccola basilica in mura-
tura dedicata ai Santi Nereo e Achilleo.
I corpi dei Santi furono deposti in una cripta
che Papa Damaso, alla fine del IV sec., tra-
sformò in edificio di culto.La Basilica è a tre navate separate da due file
di quattro colonne.Nell’ altare maggiore si trova la tomba di S.
Petronilla e dietro l'abside c’è un cunicolo con
un affresco raffigurante la Santa.
Dalla navata sinistra accediamo a una zona
molto antica (seconda metà del II secolo): si
tratta delle tombe di alcuni membri della
famiglia dei Flavi Aureli.Al piano superiore incontriamo un piccolo
cubicolo dipinto, datato alla fine del III seco-
lo d.C., nel quale è raffigurato il mito pagano
di Amore e Psiche.Tra le tombe più belle c’è quella con affreschi
del IV secolo che rappresentano S. Pietro e S.
Paolo, ai due lati della scura e spettrale imma-
gine della defunta.
In Cucina...
Rigatoni alla carbonaraIngredienti per 4 persone:
tmpo di cottura 30 minuti
spaghetti o rigatoni gr.400 guanciale o pancetta di maiale gr.120, 3 uova, sale, pepe, cipolla, peco-
rino romano gr. 100PARAZIONE: Tagliare la pancetta a dadini, sbattere le uova e aggiungere sale, pepe e un po' di peco-
rino grattugiato. Tagliare lacipolla a fettine fine. Far bollire l’acqua per la pasta. Pochi minuti prima
di scolare la pasta, scaldare l’olio di oliva in tegame ed aggiungere la cipolla.Far imbiondire e
aggiungere la pancetta. Far rosolare il tutto. Scolare la pasta, versarla nel tegame, aggiungere subi-
to le uova sbattute e amalgamare velocemente il tutto. Servire nei piatti ben caldo e aggiungere
altro pecorino grattugiato a piacere.
CATACOMBE ROMANEL e catacombe di Roma sono antiche aree
cimiteriali sotterranee solitamente sca-
`
1 4 6 9 B
4 B
1 Sett.
2 Sett.
3 Sett.
GENNAIO 2014GENNAIO 2014123456789
10111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
FEB.2014
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
DIC.2013
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
171819202122232425262728293031
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
4 Sett.
5 Sett.
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
`
+
123456789
10111213141516
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
venIL SOLE Sorge Tramontagiorno 01 ore 7,37 ore 16,50giorno 07 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA+ L. N. giorno 1 ore 12,141 P. Q. giorno 8 ore 4,39| L. P. giorno 16 ore 5,52` U. Q. giorno 24 ore 6,19+ L. N. giorno 30 ore 22,38
[L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
�
+
1
|
Vittoriano, Altare della Patria
PA109 ROMA SCELTO:202350/bozza 1 11/02/13 16:12 Pagina 1
PA109 ROMA• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
Roma: la città della storia,dell’arte, della cultura, i luoghi più suggestivi e antichi del mondo.
RETROSTAMPATOBILINGUE
ITALIANOINGLESE
034
CALENDARS
PA112 TOTÒ• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
STORIA DI TOTÓ
Nacque il 15 febbraio 1898 nel rione Sanità, in via Santa Maria
Antesaecula, al secondo piano del civico 109, da una relazione
clandestina di Anna Clemente (Palermo, 1882 - Roma, 1948) con
Giuseppe de Curtis (Napoli, 12 agosto 1873 - Roma, 29 settembre
1944) che, in principio, non lo riconobbe.
L’assenza della figura paterna pesò molto, anche in seguito,
sul carattere dell’attore, tanto che nel 1933, già famoso sui
palcoscenici italiani, si fece adottare dal marchese Francesco
Maria Gagliardi Focas, in cambio di una rendita.
Studiò al collegio Cimino senza ottenere la licenza ginnasiale: la
madre lo voleva sacerdote, ma, incoraggiato dai primi successi
nelle piccole recite in famiglia (chiamate a Napoli “periodiche”),
e attratto dagli spettacoli di varietà, nel 1913, a soli quindici
anni, iniziò a frequentare i teatrini periferici esibendosi in
macchiette e imitazioni del repertorio di Gustavo De Marco con
lo pseudonimo di Clerment.
Proprio su questi palcoscenici di periferia incontrò attori del
calibro di Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo e i musicisti
Cesare Andrea Bixio e Armando Fragna. Durante gli anni della
prima guerra mondiale si arruolò volontario per il Regio Esercito
nella 22° fanteria, rimanendo di stanza dapprima a Pisa e poi
a Pescia. Venne quindi trasferito al 182° battaglione di milizia
territoriale, unità di stanza in Piemonte ma destinate a partire
per il fronte francese. Qui si situa il comico episodio nel
quale, prima di partire, il comandante del suo battaglione lo
avvertì che avrebbe dovuto condividere i propri alloggiamenti
in treno con un reparto di soldati marocchini “dalle strane e
temute abitudini sessuali” (come lo stesso Totò riporterà in
seguito nella sua biografia).
Totò a questo punto, terrorizzato, decise di improvvisare un
attacco epilettico alla stazione di Alessandria, riuscendo a
farsi ricoverare nel locale ospedale militare e a non partire
per la Francia.
Rimasto in osservazione per un breve periodo, quando
venne dimesso dalle cure ospedaliere venne inserito
nell’88° reggimento di fanteria “Friuli” di stanza a Livorno.
[8] Proprio in quel periodo Totò subì continui soprusi e
umiliazioni da parte di un graduato; da quell’esperienza
nacque il celebre motto dell’attore: “Siamo uomini o
caporali?”.
Dopo il servizio militare, si esibì ancora come macchiettista,
scritturato dall’impresario Eduardo D’Acierno - diventò
poi celebre la macchietta del “Bel Ciccillo” riproposta nel
1949 nel film Yvonne la nuit - e ottenne un primo successo
alla Sala Napoli, locale minore del capoluogo campano, con
una parodia della canzone di E. A. Mario Vipera, intitolata
Vicolo.
Su questi palcoscenici, spesso improvvisati, con orchestre
di second’ordine e comprimari raccogliticci, Totò imparò
l’arte dei guitti, ossia di quegli attori - napoletani e non
- che recitavano senza una sceneggiatura ben impostata,
arte alla quale Totò aggiunse caratteristiche tutte sue: una
conformazione particolare del naso e del mento - frutto di un
incidente giovanile col precettore del ginnasio - movimenti
del corpo in libertà totale, da burattino snodabile, e una
comicità surreale e irriverente, pronta tanto a sbeffeggiare
i potenti quanto a esaltare i bisogni e istinti umani primari:
la fame, la sessualità, la salute mentale.
I SUOI FILM
1937) FERMO CON LE MANI
1939) ANIMALI PAZZI
1940) SAN GIOVANNI DECOLLATO
1941) L’ALLEGRO FANTASMA
1943) TOTO’ NELLA FOSSA DEI LEONI
1945) IL RATTO DELLE SABINE
1947) I DUE ORFANELLI
1948) FIFA E ARENA
1948) TOTO’ AL GIRO D’ITALIA
1949) I POMPIERI DI VIGGIU’
1949) YVONNE LA NUIT
1949) TOTO’ CERCA CASA
1949) TOTO’ LE MOKO’
1949) L’IMPERATORE DI CAPRI
1950) TOTO’ CERCA MOGLIE
1950) NAPOLI MILIONARIA
1950) FIGARO QUA’, FIGARO LA’
1950) TOTO’ TARZAN
1950) LE SEI MOGLI DI BARBABLU’
1950) TOTO’ SCEICCO
1950) 47 MORTO CHE PARLA
1951) TOTO’ TERZO UOMO
1951) SETTE ORE DI GUAI
1951) GUARDIE E LADRI
1952) TOTO’ A COLORI
1952) TOTO’ E I RE DI ROMA
1952) TOTO’ E LE DONNE
1952) DOV’E’ LA LIBERTA’
1953) L’UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU’
1953) UN TURCO NAPOLETANO
1953) UNA DI QUELLE
1953) IL PIU’ COMICO SPETTACOLO DEL MONDO
1953) TOTO’ E CAROLINA
1954) QUESTA E’ LA VITA
1954) MISERIA E NOBILTA’
1954) TEMPI NOSTRI
1954) I TRE LADRI
1954) IL MEDICO DEI PAZZI
1954) TOTO’ CERCA PACe
1954) L’ORO DI NAPOLI
1955) TOTO’ ALL’INFERNO
1955) SIAMO UOMINI O CAPORALI
1955) DESTINAZIONE PIOVAROLO
1955) RACCONTI ROMANI
1955) IL CORAGGIO
1956) LA BANDA DEGLI ONESTI
1956) TOTO’ LASCIA O RADDOPPIA
1956) TOTO’, PEPPINO E LA MALAFEMMENA
1956) TOTO’, PEPPINO E I FUORILEGGE
1957) TOTO’, VITTORIO E LA DOTTORESSA
1958) LA LEGGE E’ LEGGE
1958) TOTO’ E MARCELLINO
1958) TOTO’, PEPPINO E LE FANATICHE
1958) GAMBE D’ORO
1958) I SOLITI IGNOTi
1958) TOTO’ NELLA LUNA
1958) TOTO’ A PARIGI
1959) TOTO’, EVA E IL PENNELLO PROIBITO
1959) I TARTASSATI
1959) I LADRI
1959) ARRANGIATEVI
1959) LA CAMBIALE
1960) NOI DURI
1960) SIGNORI SI NASCE
1960) TOTO’, FABRIZI E I GIOVANI D’OGGI
1960) LETTO A TRE PIAZZE
1960) RISATE DI GIOIA
1960) CHI SI FERMA E’ PERDUTO
1961) SUA ECCELLENZA SI FERMO’ A MANGIARE
1961) TOTO’, PEPPINO E LA DOLCE VITA
1961) TOTO’ TRUFFA ‘62
1961) I DUE MARESCIALLI
1962) TOTO’ DIABOLICUS
1962) TOTO’ CONTRO MACISTE
1962) TOTO’ E PEPPINO DIVISI A BERLINO
1962) LO SMEMORATO DI COLLEGNO
1962) TOTO’ DI NOTTE N.1
1962) I DUE COLONNELLI
1963) TOTO’ CONTRO I QUATTRO
1963) IL MONACO DI MONZA
1963) LE MOTORIZZATE
(Totò è interprete dell’episodio “Il vigile ignoto”)
1963) TOTO’ E CLEOPATRA
1963) TOTO’ SEXY
1963) GLI ONOREVOLI
1964) IL COMANDANTE
1964) TOTO’ CONTRO IL PIRATA NERO
1964) CHE FINE HA FATTO TOTO’ BABY ?
1964) LE BELLE FAMIGLIE
1965) TOTO’ D’ARABIA
1965) GLI AMANTI LATINI
1965) LA MANDRAGOLA
1965) RITA LA FIGLIA AMERICANA
1966) UCCELLACCI E UCCELLINI
1966) OPERAZIONE SAN GENNARO
1967) LE STREGHE
1967) CAPRICCIO ALL’ITALIANA
1967) IL LATITANTE
1967) IL TUTTOFARE
1967) IL GRANDE MAESTRO
1967) DON GIOVANNINO
1967) LA SCOMMESSA
1967) TOTO’ CIAK
1967) TOTO’ A NAPOLI
1967) PREMIO NOBEL
1967) TOTO’ YE YE
PA112 TOTO'OK.indd 2
18/02/13 10:56
STORIA DI TOTÓ
Nacque il 15 febbraio 1898 nel rione Sanità, in via Santa Maria
Nacque il 15 febbraio 1898 nel rione Sanità, in via Santa Maria
Nacque il 15 febbraio 1898 nel rione Sanità, in via Santa Maria
Antesaecula, al secondo piano del civico 109, da una relazione
Antesaecula, al secondo piano del civico 109, da una relazione
Antesaecula, al secondo piano del civico 109, da una relazione
Antesaecula, al secondo piano del civico 109, da una relazione
clandestina di Anna Clemente (Palermo, 1882 - Roma, 1948) con
clandestina di Anna Clemente (Palermo, 1882 - Roma, 1948) con
clandestina di Anna Clemente (Palermo, 1882 - Roma, 1948) con
Giuseppe de Curtis (Napoli, 12 agosto 1873 - Roma, 29 settembre
Giuseppe de Curtis (Napoli, 12 agosto 1873 - Roma, 29 settembre
Giuseppe de Curtis (Napoli, 12 agosto 1873 - Roma, 29 settembre
1944) che, in principio, non lo riconobbe.
L’assenza della figura paterna pesò molto, anche in seguito,
L’assenza della figura paterna pesò molto, anche in seguito,
L’assenza della figura paterna pesò molto, anche in seguito,
L’assenza della figura paterna pesò molto, anche in seguito,
sul carattere dell’attore, tanto che nel 1933, già famoso sui
sul carattere dell’attore, tanto che nel 1933, già famoso sui
sul carattere dell’attore, tanto che nel 1933, già famoso sui
sul carattere dell’attore, tanto che nel 1933, già famoso sui
sul carattere dell’attore, tanto che nel 1933, già famoso sui
palcoscenici italiani, si fece adottare dal marchese Francesco
palcoscenici italiani, si fece adottare dal marchese Francesco
palcoscenici italiani, si fece adottare dal marchese Francesco
palcoscenici italiani, si fece adottare dal marchese Francesco
Maria Gagliardi Focas, in cambio di una rendita.
Studiò al collegio Cimino senza ottenere la licenza ginnasiale: la
Studiò al collegio Cimino senza ottenere la licenza ginnasiale: la
Studiò al collegio Cimino senza ottenere la licenza ginnasiale: la
Studiò al collegio Cimino senza ottenere la licenza ginnasiale: la
Studiò al collegio Cimino senza ottenere la licenza ginnasiale: la
madre lo voleva sacerdote, ma, incoraggiato dai primi successi
madre lo voleva sacerdote, ma, incoraggiato dai primi successi
madre lo voleva sacerdote, ma, incoraggiato dai primi successi
madre lo voleva sacerdote, ma, incoraggiato dai primi successi
madre lo voleva sacerdote, ma, incoraggiato dai primi successi
madre lo voleva sacerdote, ma, incoraggiato dai primi successi
nelle piccole recite in famiglia (chiamate a Napoli “periodiche”),
nelle piccole recite in famiglia (chiamate a Napoli “periodiche”),
nelle piccole recite in famiglia (chiamate a Napoli “periodiche”),
nelle piccole recite in famiglia (chiamate a Napoli “periodiche”),
nelle piccole recite in famiglia (chiamate a Napoli “periodiche”),
e attratto dagli spettacoli di varietà, nel 1913, a soli quindici
e attratto dagli spettacoli di varietà, nel 1913, a soli quindici
e attratto dagli spettacoli di varietà, nel 1913, a soli quindici
e attratto dagli spettacoli di varietà, nel 1913, a soli quindici
e attratto dagli spettacoli di varietà, nel 1913, a soli quindici
anni, iniziò a frequentare i teatrini periferici esibendosi in
anni, iniziò a frequentare i teatrini periferici esibendosi in
anni, iniziò a frequentare i teatrini periferici esibendosi in
anni, iniziò a frequentare i teatrini periferici esibendosi in
anni, iniziò a frequentare i teatrini periferici esibendosi in
macchiette e imitazioni del repertorio di Gustavo De Marco con
macchiette e imitazioni del repertorio di Gustavo De Marco con
macchiette e imitazioni del repertorio di Gustavo De Marco con
macchiette e imitazioni del repertorio di Gustavo De Marco con
macchiette e imitazioni del repertorio di Gustavo De Marco con
lo pseudonimo di Clerment.
Proprio su questi palcoscenici di periferia incontrò attori del
Proprio su questi palcoscenici di periferia incontrò attori del
Proprio su questi palcoscenici di periferia incontrò attori del
Proprio su questi palcoscenici di periferia incontrò attori del
Proprio su questi palcoscenici di periferia incontrò attori del
Proprio su questi palcoscenici di periferia incontrò attori del
calibro di Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo e i musicisti
calibro di Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo e i musicisti
calibro di Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo e i musicisti
calibro di Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo e i musicisti
calibro di Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo e i musicisti
calibro di Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo e i musicisti
calibro di Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo e i musicisti
Cesare Andrea Bixio e Armando Fragna. Durante gli anni della
Cesare Andrea Bixio e Armando Fragna. Durante gli anni della
Cesare Andrea Bixio e Armando Fragna. Durante gli anni della
Cesare Andrea Bixio e Armando Fragna. Durante gli anni della
Cesare Andrea Bixio e Armando Fragna. Durante gli anni della
Cesare Andrea Bixio e Armando Fragna. Durante gli anni della
prima guerra mondiale si arruolò volontario per il Regio Esercito
prima guerra mondiale si arruolò volontario per il Regio Esercito
prima guerra mondiale si arruolò volontario per il Regio Esercito
prima guerra mondiale si arruolò volontario per il Regio Esercito
prima guerra mondiale si arruolò volontario per il Regio Esercito
prima guerra mondiale si arruolò volontario per il Regio Esercito
nella 22° fanteria, rimanendo di stanza dapprima a Pisa e poi
nella 22° fanteria, rimanendo di stanza dapprima a Pisa e poi
nella 22° fanteria, rimanendo di stanza dapprima a Pisa e poi
nella 22° fanteria, rimanendo di stanza dapprima a Pisa e poi
nella 22° fanteria, rimanendo di stanza dapprima a Pisa e poi
nella 22° fanteria, rimanendo di stanza dapprima a Pisa e poi
a Pescia. Venne quindi trasferito al 182° battaglione di milizia
a Pescia. Venne quindi trasferito al 182° battaglione di milizia
a Pescia. Venne quindi trasferito al 182° battaglione di milizia
a Pescia. Venne quindi trasferito al 182° battaglione di milizia
a Pescia. Venne quindi trasferito al 182° battaglione di milizia
a Pescia. Venne quindi trasferito al 182° battaglione di milizia
territoriale, unità di stanza in Piemonte ma destinate a partire
territoriale, unità di stanza in Piemonte ma destinate a partire
territoriale, unità di stanza in Piemonte ma destinate a partire
territoriale, unità di stanza in Piemonte ma destinate a partire
territoriale, unità di stanza in Piemonte ma destinate a partire
territoriale, unità di stanza in Piemonte ma destinate a partire
territoriale, unità di stanza in Piemonte ma destinate a partire
per il fronte francese. Qui si situa il comico episodio nel
per il fronte francese. Qui si situa il comico episodio nel
per il fronte francese. Qui si situa il comico episodio nel
per il fronte francese. Qui si situa il comico episodio nel
per il fronte francese. Qui si situa il comico episodio nel
per il fronte francese. Qui si situa il comico episodio nel
quale, prima di partire, il comandante del suo battaglione lo
quale, prima di partire, il comandante del suo battaglione lo
quale, prima di partire, il comandante del suo battaglione lo
quale, prima di partire, il comandante del suo battaglione lo
quale, prima di partire, il comandante del suo battaglione lo
quale, prima di partire, il comandante del suo battaglione lo
avvertì che avrebbe dovuto condividere i propri alloggiamenti
avvertì che avrebbe dovuto condividere i propri alloggiamenti
avvertì che avrebbe dovuto condividere i propri alloggiamenti
avvertì che avrebbe dovuto condividere i propri alloggiamenti
avvertì che avrebbe dovuto condividere i propri alloggiamenti
avvertì che avrebbe dovuto condividere i propri alloggiamenti
in treno con un reparto di soldati marocchini “dalle strane e
in treno con un reparto di soldati marocchini “dalle strane e
in treno con un reparto di soldati marocchini “dalle strane e
in treno con un reparto di soldati marocchini “dalle strane e
in treno con un reparto di soldati marocchini “dalle strane e
in treno con un reparto di soldati marocchini “dalle strane e
temute abitudini sessuali” (come lo stesso Totò riporterà in
temute abitudini sessuali” (come lo stesso Totò riporterà in
temute abitudini sessuali” (come lo stesso Totò riporterà in
temute abitudini sessuali” (come lo stesso Totò riporterà in
temute abitudini sessuali” (come lo stesso Totò riporterà in
temute abitudini sessuali” (come lo stesso Totò riporterà in
temute abitudini sessuali” (come lo stesso Totò riporterà in
seguito nella sua biografia).
Totò a questo punto, terrorizzato, decise di improvvisare un
Totò a questo punto, terrorizzato, decise di improvvisare un
Totò a questo punto, terrorizzato, decise di improvvisare un
Totò a questo punto, terrorizzato, decise di improvvisare un
Totò a questo punto, terrorizzato, decise di improvvisare un
Totò a questo punto, terrorizzato, decise di improvvisare un
Totò a questo punto, terrorizzato, decise di improvvisare un
attacco epilettico alla stazione di Alessandria, riuscendo a
attacco epilettico alla stazione di Alessandria, riuscendo a
attacco epilettico alla stazione di Alessandria, riuscendo a
attacco epilettico alla stazione di Alessandria, riuscendo a
attacco epilettico alla stazione di Alessandria, riuscendo a
attacco epilettico alla stazione di Alessandria, riuscendo a
attacco epilettico alla stazione di Alessandria, riuscendo a
farsi ricoverare nel locale ospedale militare e a non partire
farsi ricoverare nel locale ospedale militare e a non partire
farsi ricoverare nel locale ospedale militare e a non partire
farsi ricoverare nel locale ospedale militare e a non partire
farsi ricoverare nel locale ospedale militare e a non partire
farsi ricoverare nel locale ospedale militare e a non partire
farsi ricoverare nel locale ospedale militare e a non partire
per la Francia.
Rimasto in osservazione per un breve periodo, quando
Rimasto in osservazione per un breve periodo, quando
Rimasto in osservazione per un breve periodo, quando
Rimasto in osservazione per un breve periodo, quando
Rimasto in osservazione per un breve periodo, quando
Rimasto in osservazione per un breve periodo, quando
Rimasto in osservazione per un breve periodo, quando
venne dimesso dalle cure ospedaliere venne inserito
venne dimesso dalle cure ospedaliere venne inserito
venne dimesso dalle cure ospedaliere venne inserito
venne dimesso dalle cure ospedaliere venne inserito
venne dimesso dalle cure ospedaliere venne inserito
venne dimesso dalle cure ospedaliere venne inserito
venne dimesso dalle cure ospedaliere venne inserito
venne dimesso dalle cure ospedaliere venne inserito
nell’88° reggimento di fanteria “Friuli” di stanza a Livorno.
nell’88° reggimento di fanteria “Friuli” di stanza a Livorno.
nell’88° reggimento di fanteria “Friuli” di stanza a Livorno.
nell’88° reggimento di fanteria “Friuli” di stanza a Livorno.
nell’88° reggimento di fanteria “Friuli” di stanza a Livorno.
nell’88° reggimento di fanteria “Friuli” di stanza a Livorno.
nell’88° reggimento di fanteria “Friuli” di stanza a Livorno.
[8] Proprio in quel periodo Totò subì continui soprusi e
[8] Proprio in quel periodo Totò subì continui soprusi e
[8] Proprio in quel periodo Totò subì continui soprusi e
[8] Proprio in quel periodo Totò subì continui soprusi e
[8] Proprio in quel periodo Totò subì continui soprusi e
[8] Proprio in quel periodo Totò subì continui soprusi e
[8] Proprio in quel periodo Totò subì continui soprusi e
umiliazioni da parte di un graduato; da quell’esperienza
umiliazioni da parte di un graduato; da quell’esperienza
umiliazioni da parte di un graduato; da quell’esperienza
umiliazioni da parte di un graduato; da quell’esperienza
umiliazioni da parte di un graduato; da quell’esperienza
umiliazioni da parte di un graduato; da quell’esperienza
umiliazioni da parte di un graduato; da quell’esperienza
nacque il celebre motto dell’attore: “Siamo uomini o
nacque il celebre motto dell’attore: “Siamo uomini o
nacque il celebre motto dell’attore: “Siamo uomini o
nacque il celebre motto dell’attore: “Siamo uomini o
nacque il celebre motto dell’attore: “Siamo uomini o
nacque il celebre motto dell’attore: “Siamo uomini o
nacque il celebre motto dell’attore: “Siamo uomini o
caporali?”.
Dopo il servizio militare, si esibì ancora come macchiettista,
Dopo il servizio militare, si esibì ancora come macchiettista,
Dopo il servizio militare, si esibì ancora come macchiettista,
Dopo il servizio militare, si esibì ancora come macchiettista,
Dopo il servizio militare, si esibì ancora come macchiettista,
Dopo il servizio militare, si esibì ancora come macchiettista,
Dopo il servizio militare, si esibì ancora come macchiettista,
scritturato dall’impresario Eduardo D’Acierno - diventò
scritturato dall’impresario Eduardo D’Acierno - diventò
scritturato dall’impresario Eduardo D’Acierno - diventò
scritturato dall’impresario Eduardo D’Acierno - diventò
scritturato dall’impresario Eduardo D’Acierno - diventò
scritturato dall’impresario Eduardo D’Acierno - diventò
scritturato dall’impresario Eduardo D’Acierno - diventò
poi celebre la macchietta del “Bel Ciccillo” riproposta nel
poi celebre la macchietta del “Bel Ciccillo” riproposta nel
poi celebre la macchietta del “Bel Ciccillo” riproposta nel
poi celebre la macchietta del “Bel Ciccillo” riproposta nel
poi celebre la macchietta del “Bel Ciccillo” riproposta nel
poi celebre la macchietta del “Bel Ciccillo” riproposta nel
poi celebre la macchietta del “Bel Ciccillo” riproposta nel
1949 nel film Yvonne la nuit - e ottenne un primo successo
1949 nel film Yvonne la nuit - e ottenne un primo successo
1949 nel film Yvonne la nuit - e ottenne un primo successo
1949 nel film Yvonne la nuit - e ottenne un primo successo
1949 nel film Yvonne la nuit - e ottenne un primo successo
1949 nel film Yvonne la nuit - e ottenne un primo successo
1949 nel film Yvonne la nuit - e ottenne un primo successo
alla Sala Napoli, locale minore del capoluogo campano, con
alla Sala Napoli, locale minore del capoluogo campano, con
alla Sala Napoli, locale minore del capoluogo campano, con
alla Sala Napoli, locale minore del capoluogo campano, con
alla Sala Napoli, locale minore del capoluogo campano, con
alla Sala Napoli, locale minore del capoluogo campano, con
alla Sala Napoli, locale minore del capoluogo campano, con
una parodia della canzone di E. A. Mario Vipera, intitolata
una parodia della canzone di E. A. Mario Vipera, intitolata
una parodia della canzone di E. A. Mario Vipera, intitolata
una parodia della canzone di E. A. Mario Vipera, intitolata
una parodia della canzone di E. A. Mario Vipera, intitolata
una parodia della canzone di E. A. Mario Vipera, intitolata
una parodia della canzone di E. A. Mario Vipera, intitolata
Vicolo.
Su questi palcoscenici, spesso improvvisati, con orchestre
Su questi palcoscenici, spesso improvvisati, con orchestre
Su questi palcoscenici, spesso improvvisati, con orchestre
Su questi palcoscenici, spesso improvvisati, con orchestre
Su questi palcoscenici, spesso improvvisati, con orchestre
Su questi palcoscenici, spesso improvvisati, con orchestre
Su questi palcoscenici, spesso improvvisati, con orchestre
di second’ordine e comprimari raccogliticci, Totò imparò
di second’ordine e comprimari raccogliticci, Totò imparò
di second’ordine e comprimari raccogliticci, Totò imparò
di second’ordine e comprimari raccogliticci, Totò imparò
di second’ordine e comprimari raccogliticci, Totò imparò
di second’ordine e comprimari raccogliticci, Totò imparò
di second’ordine e comprimari raccogliticci, Totò imparò
l’arte dei guitti, ossia di quegli attori - napoletani e non
l’arte dei guitti, ossia di quegli attori - napoletani e non
l’arte dei guitti, ossia di quegli attori - napoletani e non
l’arte dei guitti, ossia di quegli attori - napoletani e non
l’arte dei guitti, ossia di quegli attori - napoletani e non
l’arte dei guitti, ossia di quegli attori - napoletani e non
l’arte dei guitti, ossia di quegli attori - napoletani e non
- che recitavano senza una sceneggiatura ben impostata,
- che recitavano senza una sceneggiatura ben impostata,
- che recitavano senza una sceneggiatura ben impostata,
- che recitavano senza una sceneggiatura ben impostata,
- che recitavano senza una sceneggiatura ben impostata,
- che recitavano senza una sceneggiatura ben impostata,
- che recitavano senza una sceneggiatura ben impostata,
arte alla quale Totò aggiunse caratteristiche tutte sue: una
arte alla quale Totò aggiunse caratteristiche tutte sue: una
arte alla quale Totò aggiunse caratteristiche tutte sue: una
arte alla quale Totò aggiunse caratteristiche tutte sue: una
arte alla quale Totò aggiunse caratteristiche tutte sue: una
arte alla quale Totò aggiunse caratteristiche tutte sue: una
arte alla quale Totò aggiunse caratteristiche tutte sue: una
conformazione particolare del naso e del mento - frutto di un
conformazione particolare del naso e del mento - frutto di un
conformazione particolare del naso e del mento - frutto di un
conformazione particolare del naso e del mento - frutto di un
conformazione particolare del naso e del mento - frutto di un
conformazione particolare del naso e del mento - frutto di un
conformazione particolare del naso e del mento - frutto di un
conformazione particolare del naso e del mento - frutto di un
incidente giovanile col precettore del ginnasio - movimenti
incidente giovanile col precettore del ginnasio - movimenti
incidente giovanile col precettore del ginnasio - movimenti
incidente giovanile col precettore del ginnasio - movimenti
incidente giovanile col precettore del ginnasio - movimenti
incidente giovanile col precettore del ginnasio - movimenti
incidente giovanile col precettore del ginnasio - movimenti
del corpo in libertà totale, da burattino snodabile, e una
del corpo in libertà totale, da burattino snodabile, e una
del corpo in libertà totale, da burattino snodabile, e una
del corpo in libertà totale, da burattino snodabile, e una
del corpo in libertà totale, da burattino snodabile, e una
del corpo in libertà totale, da burattino snodabile, e una
del corpo in libertà totale, da burattino snodabile, e una
comicità surreale e irriverente, pronta tanto a sbeffeggiare
comicità surreale e irriverente, pronta tanto a sbeffeggiare
comicità surreale e irriverente, pronta tanto a sbeffeggiare
comicità surreale e irriverente, pronta tanto a sbeffeggiare
comicità surreale e irriverente, pronta tanto a sbeffeggiare
comicità surreale e irriverente, pronta tanto a sbeffeggiare
comicità surreale e irriverente, pronta tanto a sbeffeggiare
i potenti quanto a esaltare i bisogni e istinti umani primari:
i potenti quanto a esaltare i bisogni e istinti umani primari:
i potenti quanto a esaltare i bisogni e istinti umani primari:
i potenti quanto a esaltare i bisogni e istinti umani primari:
i potenti quanto a esaltare i bisogni e istinti umani primari:
i potenti quanto a esaltare i bisogni e istinti umani primari:
i potenti quanto a esaltare i bisogni e istinti umani primari:
la fame, la sessualità, la salute mentale.
la fame, la sessualità, la salute mentale.
la fame, la sessualità, la salute mentale.
la fame, la sessualità, la salute mentale.
1956) TOTO’, PEPPINO E LA MALAFEMMENA
1959) TOTO’, EVA E IL PENNELLO PROIBITO
1959) TOTO’, EVA E IL PENNELLO PROIBITO
1960) TOTO’, FABRIZI E I GIOVANI D’OGGI
1961) SUA ECCELLENZA SI FERMO’ A MANGIARE
1961) SUA ECCELLENZA SI FERMO’ A MANGIARE
1961) TOTO’, PEPPINO E LA DOLCE VITA
1961) TOTO’, PEPPINO E LA DOLCE VITA
1962) TOTO’ E PEPPINO DIVISI A BERLINO
1962) TOTO’ E PEPPINO DIVISI A BERLINO
1962) LO SMEMORATO DI COLLEGNO
1962) LO SMEMORATO DI COLLEGNO
1963) TOTO’ CONTRO I QUATTRO
(Totò è interprete dell’episodio “Il vigile ignoto”)
(Totò è interprete dell’episodio “Il vigile ignoto”)
(Totò è interprete dell’episodio “Il vigile ignoto”)
(Totò è interprete dell’episodio “Il vigile ignoto”)
1964) TOTO’ CONTRO IL PIRATA NERO
1964) TOTO’ CONTRO IL PIRATA NERO
1964) CHE FINE HA FATTO TOTO’ BABY ?
1964) CHE FINE HA FATTO TOTO’ BABY ?
1965) RITA LA FIGLIA AMERICANA
1965) RITA LA FIGLIA AMERICANA
1966) UCCELLACCI E UCCELLINI
1966) UCCELLACCI E UCCELLINI
1966) OPERAZIONE SAN GENNARO
1966) OPERAZIONE SAN GENNARO
1967) CAPRICCIO ALL’ITALIANA
1967) CAPRICCIO ALL’ITALIANA
1967) IL GRANDE MAESTRO
Nacque il 15 febbraio 1898 nel rione Sanità, in via Santa Maria
Nacque il 15 febbraio 1898 nel rione Sanità, in via Santa Maria
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GENNAIO 2014123456789
10111213141516
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Sett. 1
Sett. 2
Sett. 3
1 4 6 9 B
4 B
Sett. 4
Sett. 5
+
1
|
`
+
s. Antonio abate
s. Margherita d’Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d’Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA + L.N. giorno 1 ore 12,141 P.Q. giorno 8 ore 4,39| L.P. giorno 16 ore 5,52` U.Q. giorno 24 ore 6,19+ L.N. giorno 30 ore 22,38
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
123456789
10111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
DIC. 2013
FEB. 2014
�
[ `
PA112 TOTO'OK.indd 1 18/02/13 10:56
Totò: la storia, i film, le battuteindimenticabili del principedella risata.
RETROSTAMPATO
035
CALENDARS
PA114 CABALA• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
IL GIOCO DEL LOTTO A NAPOLI
Un po’ di storiaNapoli paese di magia, di superstizioni e numeri ha un forte legame con il
gioco del lotto, e sebbene tale gioco si sia diffuso tardi nella nostra città, solo
nel 1682, Napoli è pur sempre stata considerata la capitale del banco lotto. Il
gioco del lotto è nato a Genova nel 1539 dalle scommesse illegali che si face-
vano sui novanta nomi dei candidati che sarebbero usciti dalle urne per le ele-
zioni al Senato e da allora nei secoli a seguire è stato fortemente ostacolato
dalla Chiesa e dalle autorità governative in quanto ritenuto un gioco pericoloso
e immorale. Persino noti personaggi storici lo abolirono, tra cui Vittorio
Amedeo II nel 1713 e Giuseppe Garibaldi nel 1860. Ma, successiva-
mente per far fronte alla continua crisi finanziaria il governo decise
di legalizzarlo per trarne i dovuti profitti e dal 1817 fu stabilito che
le estrazioni avvenissero ogni sabato. Oggi il gioco del lotto è re-
golato dal Ministero delle Finanze.Cultura, leggende e fatalismoIn campo letterario il gioco del lotto è stato aspramente
condannato da molti scrittori per lo più di origine parte-
nopea, specie dalla scrittrice e giornalista Matilde
Serao (1856-1927), nata in Grecia ma di origini napo-
letane da parte di padre. Da grande osservatrice della cul-
tura partenopea la Serao nel suo capolavoro Il paese di cuccagna (1891)
esamina tutti i mali morali, sociali, economici e psicologici che il gioco del lotto
ha apportato presso la società napoletana. Esso più che arricchire un povero
uomo in beni materiali finisce col fargli perdere tutto ciò che possiede, poiché
egli sfidando la propria sorte e sperando di essere sostenuto dalla Dea Ben-
data per una eventuale vincita punta tutti i suoi beni in assurde scommesse.
La scrittrice dunque riprende il discorso già affrontato in
una sua precedente opera Il ventre di Napoli (1884), dove
dedica ben due capitoli al gioco del lotto e rivela che: “Il
lotto è il largo sogno, che consola la fantasia napoletana:
è l’idea fissa di quei cervelli infuocati; è la grande visione
felice che appaga la gente oppressa; è la vasta allucina-
zione che si prende le anime. […] Il popolo napoletano, che
è sobrio, non si corrompe per l’acquavite, non muore di de-
lirium tremens; esso si corrompe e muore per il lotto. Il
lotto è l’acquavite di Napoli.” Il gioco del lotto di conse-
guenza va inteso come la “fabbrica dei sogni” per il popolo
partenopeo e non, in momenti di difficoltà economica si ri-
corre spesso a questo gioco con la speranza che una bella
vincita possa far cambiare in meglio la vita del giocatore.
Diventa dunque un po’ il gioco del “paese dei balocchi”; il
gioco associato alla speranza di una grossa vincita che permette di sognare
e fantasticare l’impossibile… Specie ai tempi tristi e magri delle due Grandi
Guerre mondiali, gli italiani all’epoca speravano maggiormente di arricchirsi
coi numeri al lotto per poter così sfuggire da una cruda e meschina realtà,
ricca di violenza e di dolore.
PA 114 CAB
ALA 12 fog
li 2013 sc
elto_8:Lay
out 1 20-
02-2013 1
2:35 Pagi
na 2
Napoli paese di magia, di superstizioni e numeri ha un forte legame con il
gioco del lotto, e sebbene tale gioco si sia diffuso tardi nella nostra città, solo
nel 1682, Napoli è pur sempre stata considerata la capitale del banco lotto. Il
gioco del lotto è nato a Genova nel 1539 dalle scommesse illegali che si face-
vano sui novanta nomi dei candidati che sarebbero usciti dalle urne per le ele-
zioni al Senato e da allora nei secoli a seguire è stato fortemente ostacolato
dalla Chiesa e dalle autorità governative in quanto ritenuto un gioco pericoloso
e immorale. Persino noti personaggi storici lo abolirono, tra cui Vittorio
Amedeo II nel 1713 e Giuseppe Garibaldi nel 1860. Ma, successiva-
mente per far fronte alla continua crisi finanziaria il governo decise
di legalizzarlo per trarne i dovuti profitti e dal 1817 fu stabilito che
le estrazioni avvenissero ogni sabato. Oggi il gioco del lotto è re-
In campo letterario il gioco del lotto è stato aspramente
condannato da molti scrittori per lo più di origine parte-
nopea, specie dalla scrittrice e giornalista Matilde
Serao (1856-1927), nata in Grecia ma di origini napo-
letane da parte di padre. Da grande osservatrice della cul-
tura partenopea la Serao nel suo capolavoro Il paese di cuccagna (1891)
esamina tutti i mali morali, sociali, economici e psicologici che il gioco del lotto
ha apportato presso la società napoletana. Esso più che arricchire un povero
uomo in beni materiali finisce col fargli perdere tutto ciò che possiede, poiché
egli sfidando la propria sorte e sperando di essere sostenuto dalla Dea Ben-
data per una eventuale vincita punta tutti i suoi beni in assurde scommesse.
1469B
9
4B
123456789
10111213141516
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
171819202122232425262728293031
s. Antonio abate
s. Margherita d’Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d’Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
Dicembre 2013lun mar mer gio ven sab dom
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 2223 24 25 26 27 28 2930 31
lun mar mer gio ven sab dom1 2
3 4 5 6 7 8 910 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28
Febbraio 2014Giorno1713192531
Sorge7,377,377,367,337,297,23
Tramonta16,5016,5517,0217,0917,1617,24
` U. Q.
+ L. N.
1 P. Q.
* L. P.
` U. Q.
Giorno1
8
16
24
30
Ore12,14
4,39
5,52
6,19
22,38
4B
123456789
10111213141516
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
171819202122232425262728293031
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
1 Sett.
2 Sett.
3 Sett.
4 Sett.
5 Sett.
1
|
L’ Italia L’ Italia 1
La bambina
‘A piccerella 2
La gatta ‘A gatta 3
Il maiale ‘O puorco 4
La mano ‘A mano 5
La cosa che guarda in terra Chella ca guarda ‘n terra 6
Il vaso‘O vaso 7
La Madonna ‘A Maronna8
GENNAIO
`
+
A
+1469B
2014
PA 114 CABALA 12 fogli 2013 scelto_8:Layout 1 20-02-2013 12:35 Pagina 1
IL GIOCO DEL LOTTO A NAPOLI
Un po’ di storiaNapoli paese di magia, di superstizioni e numeri ha un forte legame con il
gioco del lotto, e sebbene tale gioco si sia diffuso tardi nella nostra città, solo
Un po’ di storiaNapoli paese di magia, di superstizioni e numeri ha un forte legame con il
gioco del lotto, e sebbene tale gioco si sia diffuso tardi nella nostra città, solo
GENNAIO
L’interpretazione di un sogno, di un avvenimento, nei numeri della Cabala, nella sua storia e nelle sue tradizioni.
Gennaio 2014lun mar mer gio ven sab dom
1 2 3 4 56 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30 31
Giorno1713192528
Sorge7,227,167,087,006,516,47
Tramonta17,2517,3317,4017,4817,5517,59
1 P. Q.
* L. P.
` U. Q.
Giorno6
15
22
Ore20,22
0,53
18,15
lun mar mer gio ven sab dom1 2
3 4 5 6 7 8 910 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28 29 3031
Marzo 2014
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
s. Verdiana
Presentazione di N. S.
s. Biagio
s. Gilberto
s. Agata
s. Paolo Miki
s. Teodoro
s. Girolamo Emiliani
s. Apollonia
s. Scolastica
B. V. Maria di Lourdes
s. Eulalia
ss. Fosca e Maura
s. Valentino
ss. Faustino e Giovita
s. Giuliana
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
123456789
10111213141516
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
FEBBRAIO171819202122232425262728
s. Flaviano
s. Costanza
s. Mansueto
s. Eleuterio
s. Pier Damiani
Cattedra di s. Pietro
s. Policarpo
s. Etelberto
s. Gerlando
s. Faustiniano
s. Gabriele
s. Romano
La figliolanza ‘A figliata 9
I fagioli ‘E fasule 10
I topi
‘E suricille 11I soldati
‘E surdate12
S. Antonio S. Antonio
13
L’ ubriaco‘O mbriaco14
Il ragazzo ‘O guaglione 15
FEBBRAIO2014
S
8 Sett.
9 Sett.
6 Sett.
7 Sett.
1
|
`
PA 114 CABALA 12 fogli 2013 scelto_8:Layout 1 21-02-2013 16:55 Pagina 3
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
123456789
10111213141516
s. Ugo
s. Francesco da Paola
s. Riccardo
s. Benedetto il Moro
s. Vincenzo Ferrer
V. di Quaresima
s. Giov. Battista de La Salle
s. Dionigi
s. Demetrio
s. Ezechiele
s. Stanislao
s. Zeno
Le Palme
s. Valeriano
s. Annibale
s. Bernadette Soubirous
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
APRILE1718192021222324252627282930
s. Roberto
s. Galdino
s. Emma
Pasqua di Resurrezione
Lunedì dell’Angelo
s. Leonida
s. Giorgio
s. Fedele
Festa della Liberazione
s. Marcellino
in Albis
s. Valeria
s. Caterina da Siena
s. Pio V papa
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
2014
Marzo 2014lun mar mer gio ven sab dom
1 23 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28 29 3031
lun mar mer gio ven sab dom1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 1112 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 25 27 28 29 30 31
Maggio 2014Giorno1713192530
Sorge6,536,436,336,246,156,08
Tramonta19,3519,4219,4919,5520,0220,07
1 P. Q.
* L. P.
` U. Q.
+ L. N.
Giorno7
15
22
29
Ore10,30
9,42
9,51
8,14
Le guardie ‘E gguardie24
Natale Natale25
Anna
Nanninella
26L’orinale
‘O cantero27
I seni ‘E zzizze
28
Il padre dei bambini‘O pate d’ ‘e ccriature
29
Le palle del tenente‘E palle d’ ‘o tenente30
F
149
1469B
169B
B
17 Sett.
18 Sett.
15 Sett.
16 Sett.
`
+
1
|
PA 114 CABALA 12 fogli 2013 scelto_8:Layout 1 21-02-2013 16:57 Pagina 7
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
I soldi ‘E denare46
Il morto
‘O muorto47
Il morto che parla ‘O muorto che pparla
48Il pezzo di carne
‘O piezzo ‘e carne49
Il pane ‘O ppane 50
Il giardino ‘O ciardino51
La mamma‘A mamma52
Il vecchio ‘O viecchio
123456789
10111213141516
s. Ester
s. Ottone
s. Tommaso apostolo
s. Elisabetta di Portogallo
s. Antonio M. Zaccaria
s. Maria Goretti
s. Claudio
ss. Aquila e Priscilla
s. Veronica Giuliani
ss. Rufina e Seconda
s. Benedetto da Norcia
s. Fortunato
s. Enrico
s. Camillo de Lellis
s. Bonaventura
B. V. Maria del Carmelo
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
LUGLIO171819202122232425262728293031
s. Alessio
s. Federico
s. Arsenio
s. Apollinare
s. Lorenzo da Brindisi
s. Maria Maddalena
s. Brigida
s. Cristina
s. Giacomo il Maggiore
ss. Anna e Gioacchino
s. Pantaleone
ss. Nazario e Celso
s. Marta di Betania
s. Pietro Crisologo
s. Ignazio di Loyola
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
2014
Giugno 2014lun mar mer gio ven sab dom
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 2223 24 25 26 27 28 2930
lun mar mer gio ven sab dom1 2 3
4 5 6 7 8 9 1011 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28 29 30 31
Agosto 2014Giorno1713192531
Sorge5,385,425,465,515,576,02
Tramonta20,4920,4820,4520,4120,3620,30
1 P. Q.
* L. P.
` U. Q.
+ L. N.
Giorno5
12
19
27
Ore13,59
13,25
4,08
0,42
53
a
6
30 Sett.
31 Sett.
28 Sett.
29 Sett.
`
+
1
|
PA 114 CABALA 12 fogli 2013 scelto_8:Layout 1 21-02-2013 17:00 Pagina 13
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
123456789
10111213141516
s. Teresa di Gesù Bambino
ss. Angeli Custodi
s. Gerardo
s. Francesco d’Assisi
s. Placido
s. Bruno
B. V. Maria del Rosario
s. Pelagia
s. Dionigi
s. Daniele
s. Firmino
s. Serafino
s. Benedetto
s. Callisto
s. Teresa d’Avila
s. Edvige
OTTOBRE171819202122232425262728293031
s. Ignazio di Antiochia
s. Luca
s. Laura
s. Irene del Portogallo
s. Orsola
s. Donato
s. Giovanni da Capestrano
s. Antonio M. Claret
ss. Crispino e Crispiniano
s. Alfredo
s. Evaristo
ss. Simone e Giuda Taddeo
s. Ermelinda
s. Germano
s. Lucilla
2014
Settembre 2014lun mar mer gio ven sab dom1 2 3 4 5 6 78 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30
lun mar mer gio ven sab dom1 2
3 4 5 6 7 8 910 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28 29 30
Novembre 2014Giorno1713192531
Sorge7,067,137,207,267,336,41
Tramonta18,5218,4218,3218,2318,1417,06
1 P. Q.
* L. P.
` U. Q.
+ L. N.
1 P. Q.
Giorno1
8
15
23
31
Ore21,32
12,50
21,12
23,57
3,48
Sottosopra Sott’e’n coppa
69Il palazzo
‘O palazzo70
L’uomo senza onore
L’ommo ‘e merda
71La meraviglia
‘A Maraviglia72
L’ospedale ‘O spitale
73
La grotta ‘A rotta74
PulcinellaPullecenella75
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
f
1
4
42 Sett.
43 Sett.
40 Sett.
41 Sett.
+
1
1
|
`
PA 114 CABALA 12 fogli 2013 scelto_8:Layout 1 21-02-2013 17:03 Pagina 19
lun mar mer gio ven sab dom1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 1314 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30
Aprile 2014Giorno1713192531
Sorge6,456,356,256,156,056,55
Tramonta18,0018,0718,1418,2118,2819,34
+ L. N.
1 P. Q.
* L. P.
` U. Q.
+ L. N.
Giorno1
8
16
24
30
Ore8.59
14,26
18,08
2,46
20,45
lun mar mer gio ven sab dom1 2
3 4 5 6 7 8 910 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28
Febbraio 2014
s. Albino
s. Agnese di Boemia
s. Cunegonda
s. Casimiro
Le Sacre Ceneri
s. Coletta
ss. Perpetua e Felicita
s. Giovanni di Dio
I. di Quaresima
s. Macario
s. Costantino
s. Massimiliano
s. Rodrigo
s. Matilde
s. Luisa
II. di Quaresima
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
123456789
10111213141516
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
MARZO171819202122232425262728293031
s. Patrizio
s. Cirillo di Gerusalemme
s. Giuseppe
s. Alessandra
s. Serapione
s. Lea
III. di Quaresima
s. Caterina di Svezia
Annunciazione di N. S.
s. Emanuele
s. Ruperto
s. Sisto
s. Secondo
IV. di Quaresima
s. Beniamino
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
2014
Il sedere
O’ culo16La disgrazia
‘A disgrazzia17
Il sangue
‘O sanghe18La risata
‘A resata19
La festa ‘A festa 20
La donna nuda ‘A femmena annura21
Il matto‘O pazzo22
Lo scemo ‘O scemo23
D
12 Sett.
13 Sett.
10 Sett.
11 Sett.
`
+
+
1
|
PA 114 CABALA 12 fogli 2013 scelto_8:Layout 1 21-02-2013 16:56 Pagina 5
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
Il padrone di casa ‘O padrone ‘e casa31
Il capitone
‘O capitone32
Gli anni di Cristo Li’ anne ‘e Cristo33
La testa‘A capa34
L’ uccello L’aucelluzz 35
Le nacchere ‘E castagnelle36
Il monaco‘O monaco37
Le botte ‘E mmazzate
123456789
10111213141516
Festa del Lavoro
s. Atanasio
ss. Filippo e Giacomo
s. Ciriaco
s. Irene da Lecce
s. Domenico Savio
s. Flavia Domitilla
s. Vittore il Moro
s. Pacomio
s. Alfio
s. Ignazio
ss. Nereo e Achilleo
B. V. Maria di Fatima
s. Mattia
s. Isidoro
s. Ubaldo
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
MAGGIO171819202122232425262728293031
s. Pasquale Baylon
s. Venanzio
s. Pietro di Morrone
s. Bernardino
s. Vittorio
s. Rita da Cascia
s. Desiderio
Maria V. Ausiliatrice
s. Beda
s. Filippo Neri
s. Agostino di Canterbury
s. Emilio
s. Massimo di Verona
s. Giovanna d’Arco
Visitazione B. V. Maria
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
2014
Aprile 2014lun mar mer gio ven sab dom
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30
lun mar mer gio ven sab dom1
2 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 2223 24 25 26 27 28 2930
Giugno 2014Giorno1713192530
Sorge5,375,355,345,345,365,38
Tramonta20,3920,4320,4620,4820,4920,49
1 P. Q.
* L. P.
` U. Q.
+ L. N.
Giorno5
13
19
27
Ore22,39
6,11
20,38
10,08
38
G
146B
9
6
9
16
21 Sett.
22 Sett.
19 Sett.
20 Sett.
`
+
1
|
PA 114 CABALA 12 fogli 2013 scelto_8:Layout 1 21-02-2013 16:58 Pagina 9
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
123456789
10111213141516
s. Alfonso de’ Liguori
s. Eusebio
s. Lidia
s. Giovanni M. Vianney
s. Emidio
Trasfigurazione di N. S.
s. Gaetano Thiene
s. Domenico di Guzman
s. Teresa Ben. della Croce
s. Lorenzo
s. Chiara d’Assisi
s. Giovanna F. de Chantal
ss. Ponziano e Ippolito
s. Massimiliano M. Kolbe
Assunzione B. V. Maria
s. Rocco
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
AGOSTO171819202122232425262728293031
s. Giacinto
s. Elena
s. Giovanni Eudes
s. Bernardo
s. Pio X papa
B. V. Maria Regina
s. Rosa da Lima
s. Bartolomeo
s. Ludovico
s. Alessandro
s. Monica
s. Agostino
Martirio s. Giov. Battista
s. Fantino
s. Raimondo Nonnato
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
2014
Luglio 2014lun mar mer gio ven sab dom
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30 31
lun mar mer gio ven sab dom1 2 3 4 5 6 78 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30
Settembre 2014Giorno1713192531
Sorge6,036,096,166,226,286,34
Tramonta20,2920,2120,1320,0519,5519,46
1 P. Q.
* L. P.
` U. Q.
+ L. N.
Giorno4
10
17
25
Ore2,49
20,09
14,26
16,12
Il cappello ‘O cappiello54
La musica ‘A museca55
La caduta
‘A caruta56Il gobbo
‘O scartellato57
Il pacco ‘O paccotto
58
I peli‘E pile59
Si lamenta‘Se lamenta60
s
9
46B
34 Sett.
35 Sett.
32 Sett.
33 Sett.
`
+
1
|
PA 114 CABALA 12 fogli 2013 scelto_8:Layout 1 21-02-2013 17:01 Pagina 15
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
La fontana ‘A funtana76
I diavoli
‘E riavule77
La prostituta ‘A bella figliola78
Il ladro ‘O mariuolo79
La bocca ‘A vocca 80
I fiori ‘E sciure81
La tavola imbandita‘A tavula ‘mbandita
82Il maltempo
‘O maletiempo
123456789
10111213141516
s. Eligio
s. Bibiana
s. Francesco Saverio
s. Barbara
s. Dalmazio
s. Nicola
II. d’Avvento
Immacolata Concezione
s. Siro
B. V. Maria di Loreto
s. Damaso
s. Valerico
s. Lucia
III. d’Avvento
s. Virginia
s. Adelaide
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
NOVEMBRE1718192021222324252627282930
s. Olimpia
s. Graziano
s. Berardo
s. Liberato
IV. d’Avvento
s. Francesca Cabrini
s. Giovanni da Kety
s. Giacobbe
Natale del Signore
s. Stefano protomartire
s. Giovanni apostolo
ss. Innocenti Martiri
s. Tommaso Becket
s. Eugenio
s. Silvestro
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
2014
Ottobre 2014lun mar mer gio ven sab dom
1 2 3 4 56 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30 31
lun mar mer gio ven sab dom1 2 3 4 5 6 78 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30 31
Dicembre 2014Giorno1713192530
Sorge6,426,496,577,047,117,16
Tramonta17,0516,5816,5116,4616,4316,40
* L. P.
` U. Q.
+ L. N.
1 P. Q.
Giorno6
14
22
29
Ore23,23
16,15
13,32
11,06
83
g
46B
6
47 Sett.
48 Sett.
45 Sett.
46 Sett.
+
1
|
`
PA 114 CABALA 12 fogli 2013 scelto_8:Layout 1 21-02-2013 17:04 Pagina 21
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
123456789
10111213141516
Ascensione di N. S.
Anniv. della Repubblica
s. Carlo Lwanga
s. Quirino
s. Bonifacio
s. Norberto
s. Geremia
Pentecoste
s. Efrem
s. Faustina
s. Barnaba
s. Onofrio
s. Antonio di Padova
s. Eliseo
SS. Trinità
s. Aureliano
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
GIUGNO1718192021222324252627282930
s. Ranieri
s. Gregorio Barbarigo
s. Romualdo
s. Ettore
s. Luigi Gonzaga
Corpus Domini
s. Lanfranco Beccari
Natività s. Giov. Battista
s. Guglielmo
s. Vigilio
Sacro Cuore di Gesù
s. Ireneo
ss. Pietro e Paolo
ss. Protomartiri Romani
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
2014
Maggio 2014lun mar mer gio ven sab dom
1 2 3 45 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 27 28 29 30 31
lun mar mer gio ven sab dom1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 1314 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30 31
Luglio 2014Giorno1713192530
Sorge5,375,355,345,345,365,38
Tramonta20,3920,4320,4620,4820,4920,49
1 P. Q
* L. P.
` U. Q.
+ L. N.
Giorno8
13
19
27
Ore22,39
6,11
20,38
10,08
Il cappio al collo ‘A funa n’ ganna
39L’ ernia
‘A paposcia40
Il coltello
‘O curtiello41Il caffè
‘O ccafè42
Donna di facili costumi al balcone‘Onna pereta fore’ o barcone
43Le carceri
‘E ccancelle44
Il buon vino‘O vino bbuono45
H
B
16
16
26 Sett.
27 Sett.
23 Sett.
24 Sett.
25 Sett.
`
+
1
|
PA 114 CABALA 12 fogli 2013 scelto_8:Layout 1 25-02-2013 16:59 Pagina 11
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
Il cacciatore ‘O cacciatore61
Il morto ammazzato
‘O muorto acciso62
La sposa ‘A sposa63
Il cappotto ‘A sciammeria64
Il pianto ‘O chianto 65
Le due zitelle ‘E ddoie zetelle66
Il totano nella chitarra‘O totano int’’a chitarra
67La zuppa cotta
‘A zuppa cotta
123456789
10111213141516
s. Egidio
s. Elpidio
s. Gregorio Magno
s. Rosalia
s. Lorenzo Giustiniani
s. Zaccaria
s. Grato
Natività B. V. Maria
s. Pietro Claver
s. Pulcheria
ss. Proto e Giacinto
Ss. Nome di Maria
s. Giovanni Crisostomo
Esaltazione S. Croce
B. V. Maria Addolorata
ss. Cornelio e Cipriano
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
SETTEMBRE1718192021222324252627282930
s. Roberto Bellarmino
ss. Sofia e Irene
s. Gennaro
s. Eustachio Placido
s. Matteo
s. Maurizio
s. Pio da Pietrelcina
s. Pacifico
ss. Aurelia e Neomisia
ss. Cosma e Damiano
s. Vincenzo de’ Paoli
s. Venceslao
ss. Arcangeli
s. Girolamo dottore
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
2014
Agosto 2014lun mar mer gio ven sab dom
1 2 34 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28 29 30 31
lun mar mer gio ven sab dom1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 1213 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30 31
Ottobre 2014Giorno1713192530
Sorge6,356,416,486,547,007,05
Tramonta19,4419,3419,2419,1319,0318,54
1 P. Q.
* L. P.
` U. Q.
+ L. N.
Giorno2
9
16
24
Ore13,11
3,38
4,05
8,14
68
d
39 Sett.
40 Sett.
36 Sett.
37 Sett.
38 Sett.
+
1
|
`
PA 114 CABALA 12 fogli 2013 scelto_8:Layout 1 21-02-2013 17:02 Pagina 17
123456789
10111213141516
I. d’Avvento
s. Bibiana
s. Francesco Saverio
s. Barbara
s. Dalmazio
s. Nicola
s. Ambrogio
Immacolata Concezione
s. Siro
B.V. Maria di Loreto
s. Damaso
s. Valerico
s. Lucia
s. Giovanni della Croce
III. d’Avvento
s. Adelaide
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
DICEMBRE171819202122232425262728293031
s. Olimpia
s. Graziano
s. Berado
s. Liberato
s. Pietro Canisio
IV. d’Avvento
s. Giovanni da Kety
s. Giacobbe
Natale del Signore
s. Stefano protomartire
s. Giovanni apostolo
ss. Innocenti Martiri
s. Tommaso Becket
s. Eugenio
s. Silvestro
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
2014
Novembre 2014lun mar mer gio ven sab dom
1 23 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28 29 30
lun mar mer gio ven sab dom1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 1112 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 27 28 29 30 31
Gennaio 2015Giorno1713192531
Sorge7,187,237,297,337,367,37
Tramonta16,4016,3916,3916,4116,4416,49
* L. P.
` U. Q.
+ L. N.
1 P. Q.
Giorno6
14
22
28
Ore13,27
13,51
2,36
19,31
La chiesa A’ cchiesa84
Le anime del purgatorio ‘Il aneme ‘o priatorio
85
La bottega
‘A puteca86I pidocchi
‘E perucchie87
I caciocavalli ‘E casecavalle
88
La vecchia ‘A vecchia89
La paura‘A paura90
PRINTED IN ITALY
h4
4B
1469B
19B
52 Sett.
1 Sett.
49 Sett.
50 Sett.
51 Sett.
+
1
|
`
PA 114 CABALA 12 fogli 2013 scelto_8:Layout 1 21-02-2013 17:05 Pagina 23
RETROSTAMPATO
036
CALENDARS
PA115 4 STAGIONI• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
L’inverno astronomico ha inizio il giorno del solstizio d’inver-
no (21/22 dicembre) e termina nel giorno dell’equinozio di
primavera (21 marzo). Si tratta del periodo dell’anno in cui
il sole, dopo aver raggiunto il suo punto più basso sull’oriz-
zonte il 21 dicembre, inizia a risalire fi no al 21 marzo, giorno
dell’equinozio di primavera quando la durata del giorno è
uguale a quella della notte.
L’inverno dunque comprende la fi ne di dicembre, i mesi di
gennaio, febbraio e gran parte di marzo.
L’inverno è una stagione fredda con giorni brevi e notti lun-
ghe. Per molte piante e animali la vita è dura. La loro soprav-
vivenza dipende da come si sono preparati a superarlo e da
quanto questo sarà rigido. Se la temperatura è vicina allo
zero, la pioggia si trasforma in neve, che è formata da pic-
colissimi cristalli di ghiaccio. La neve è soffi ce perché contie-
ne molta aria tra i suoi cristalli.
il TassoNonostante il freddo però, nei mesi di febbraio e marzo co-
minciano a fi orire alcune piantine del sottobosco: il bucane-
ve, la campanella, il dente di cane, l’elleboro verde e quello
nero, chiamato rosa di Natale perché inizia la fi oritura alla
fi ne di dicembre.
Caprioli
Nel bosco in inverno si possono trovare mufl oni, caprioli,
volpi,cinghiali,tra gli uccelli sono presenti le beccacce, i
rampichini, le gazze e i corvi.
Cinghiale
Alcuni uccelli sono migrati nei paesi caldi, alcuni mammiferi,
come il ghiro, lo scoiattolo e il tasso, sono in letargo nelle
loro tane, ma ogni tanto si svegliano per mangiare qualche
cosa. Ghiri e scoiattoli in autunno accumulano riserve di cibo
che poi mangeranno durante l’inverno.
Scoiattolo
In questi mesi freddi gli animali possono ancora trovare al-
cuni frutti come quelli dell’edera, del pungitopo, della rosa
canina e del ligustro.
LE 10 LOCALITÀ SCIISTICHE PIÙ BELLE IN EUROPA
Le Alpi sono il luogo ideale per gli sport invernali: montagna
e valli mozzafi ato e tanta neve. Ecco le 10 località sciistiche
più belle in Europa...
Descrizione
È il luogo più bello e affascinante dove sciare, l’Europa offre
numerose stazione sciistiche inesplorate e il più alto numero
di piste da sci del mondo.
Ecco le località sciistiche più belle delle Alpi e d’Europa, Ita-
lia compresa, dove sciare.
Cortina d’Ampezzo, Italia
È una delle località più famose al mondo, mete di vip e
appassionati della montagna. Oltre ad offrire stupende piste
da sci, il panorama delle Dolomiti e delle valli toglie il fi ato.
Val d’Isère, Francia
Questa valle è stata una delle prima in Europa ad attrezzarsi
con uno skilift. Chilometri di piste da sci, adatte ad esperti e
principianti, fanno di questa località una delle più frequen-
tate nel vecchio continente.
Igls, Austria
Proprio vicino alla “capitale delle Alpi”, Innsbruck, Igls è una
località di charme e insieme moderna, con i suoi avveneristi-
ci impianti di risalita e oltre 295 chilometri di piste.
Kandersteg, Svizzera
Il villaggio di Kandersteg è uno dei più pittoreschi dell’intero
arco alpino. Molto conosciuto tra i principianti, ottime le piste
per i novizi, questa località è rinomata soprattutto per il relax
e il panorama.
Courchevel, Francia
Qui gli amanti degli sport invernali possono trovare il loro pa-
radiso: oltre 350 chilometri di piste per tutti i gusti. Courchevel
1850 (è il nome ma anche l’altezza sul livello del mare) è uno
dei resort scelti da ricchi di tutto il mondo per sciare. Se vi
accontentate ci sono anche Courchevel 1650, 1550 e 1300.
Wengen, Svizzera
E’ uno dei villagi di montagna più belli della Svizzera: qui le
Alpi sono al loro meglio. Ideale per tutti e in particolare per
gli snowboarder.
Chamonix, Francia
Cosa c’è di meglio che sciare proprio sotto il Monte Bianco,
il più alto di Europa. Chamonix è una delle più antiche loca-
lità sciistiche in Francia e offre ancora il suo charme e la sua
neve a tutti gli appassionati di montagna.
Pas De la Casa, Andorra
Andorra è micro-stato al confi ne con la Francia, nei Pirenei
orientali. Pas De la Casa è delle località più nevose di tutta
l’Europa e offre piste per tutti i gusti.
Pelion Mountain, Grecia
Qui lo sci non ha ancora preso piende, ma le montagne
sono maestose e vale la pena una visita. Può essere consi-
derata una delle ultime località in Europa non ancora colo-
nizzata dai turisti.
Neustift, Austria
Neustift è il più grande comprensorio sciistico su ghiaccio
dell’Austra. Qui si può sciare tutto l’anno e vedere la neve
anche d’estate. Ideale per gli snowboarder e i principianti
degli sci.
L’INVERNO
PA115_4STAGIONI_retro.indd 1
12/02/13 16:26
L’inverno astronomico ha inizio il giorno del solstizio d’inver-
no (21/22 dicembre) e termina nel giorno dell’equinozio di
primavera (21 marzo). Si tratta del periodo dell’anno in cui
il sole, dopo aver raggiunto il suo punto più basso sull’oriz-
zonte il 21 dicembre, inizia a risalire fi no al 21 marzo, giorno
dell’equinozio di primavera quando la durata del giorno è
L’inverno dunque comprende la fi ne di dicembre, i mesi di
gennaio, febbraio e gran parte di marzo.
L’inverno è una stagione fredda con giorni brevi e notti lun-
ghe. Per molte piante e animali la vita è dura. La loro soprav-
vivenza dipende da come si sono preparati a superarlo e da
quanto questo sarà rigido. Se la temperatura è vicina allo
zero, la pioggia si trasforma in neve, che è formata da pic-
colissimi cristalli di ghiaccio. La neve è soffi ce perché contie-
Nonostante il freddo però, nei mesi di febbraio e marzo co-
minciano a fi orire alcune piantine del sottobosco: il bucane-
ve, la campanella, il dente di cane, l’elleboro verde e quello
nero, chiamato rosa di Natale perché inizia la fi oritura alla
Nel bosco in inverno si possono trovare mufl oni, caprioli,
Nel bosco in inverno si possono trovare mufl oni, caprioli,
volpi,cinghiali,tra gli uccelli sono presenti le beccacce, i
volpi,cinghiali,tra gli uccelli sono presenti le beccacce, i
volpi,cinghiali,tra gli uccelli sono presenti le beccacce, i
Alcuni uccelli sono migrati nei paesi caldi, alcuni mammiferi,
Alcuni uccelli sono migrati nei paesi caldi, alcuni mammiferi,
come il ghiro, lo scoiattolo e il tasso, sono in letargo nelle
come il ghiro, lo scoiattolo e il tasso, sono in letargo nelle
loro tane, ma ogni tanto si svegliano per mangiare qualche
loro tane, ma ogni tanto si svegliano per mangiare qualche
cosa. Ghiri e scoiattoli in autunno accumulano riserve di cibo
cosa. Ghiri e scoiattoli in autunno accumulano riserve di cibo
che poi mangeranno durante l’inverno.
che poi mangeranno durante l’inverno.
In questi mesi freddi gli animali possono ancora trovare al-
In questi mesi freddi gli animali possono ancora trovare al-
cuni frutti come quelli dell’edera, del pungitopo, della rosa
cuni frutti come quelli dell’edera, del pungitopo, della rosa
LE 10 LOCALITÀ SCIISTICHE PIÙ BELLE IN EUROPA
LE 10 LOCALITÀ SCIISTICHE PIÙ BELLE IN EUROPA
LE 10 LOCALITÀ SCIISTICHE PIÙ BELLE IN EUROPA
LE 10 LOCALITÀ SCIISTICHE PIÙ BELLE IN EUROPA
LE 10 LOCALITÀ SCIISTICHE PIÙ BELLE IN EUROPA
Le Alpi sono il luogo ideale per gli sport invernali: montagna
Le Alpi sono il luogo ideale per gli sport invernali: montagna
Le Alpi sono il luogo ideale per gli sport invernali: montagna
e valli mozzafi ato e tanta neve. Ecco le 10 località sciistiche
e valli mozzafi ato e tanta neve. Ecco le 10 località sciistiche
e valli mozzafi ato e tanta neve. Ecco le 10 località sciistiche
e valli mozzafi ato e tanta neve. Ecco le 10 località sciistiche
Le Alpi sono il luogo ideale per gli sport invernali: montagna
e valli mozzafi ato e tanta neve. Ecco le 10 località sciistiche
Le Alpi sono il luogo ideale per gli sport invernali: montagna
Le Alpi sono il luogo ideale per gli sport invernali: montagna
e valli mozzafi ato e tanta neve. Ecco le 10 località sciistiche
Le Alpi sono il luogo ideale per gli sport invernali: montagna
Le Alpi sono il luogo ideale per gli sport invernali: montagna
e valli mozzafi ato e tanta neve. Ecco le 10 località sciistiche
Le Alpi sono il luogo ideale per gli sport invernali: montagna
più belle in Europa...
più belle in Europa...
DescrizioneDescrizione
È il luogo più bello e affascinante dove sciare, l’Europa offre
È il luogo più bello e affascinante dove sciare, l’Europa offre
È il luogo più bello e affascinante dove sciare, l’Europa offre
numerose stazione sciistiche inesplorate e il più alto numero
numerose stazione sciistiche inesplorate e il più alto numero
numerose stazione sciistiche inesplorate e il più alto numero
È il luogo più bello e affascinante dove sciare, l’Europa offre
numerose stazione sciistiche inesplorate e il più alto numero
È il luogo più bello e affascinante dove sciare, l’Europa offre
È il luogo più bello e affascinante dove sciare, l’Europa offre
numerose stazione sciistiche inesplorate e il più alto numero
È il luogo più bello e affascinante dove sciare, l’Europa offre
È il luogo più bello e affascinante dove sciare, l’Europa offre
numerose stazione sciistiche inesplorate e il più alto numero
È il luogo più bello e affascinante dove sciare, l’Europa offre
di piste da sci del mondo.
di piste da sci del mondo.
Ecco le località sciistiche più belle delle Alpi e d’Europa, Ita-
Ecco le località sciistiche più belle delle Alpi e d’Europa, Ita-
Ecco le località sciistiche più belle delle Alpi e d’Europa, Ita-
lia compresa, dove sciare.
lia compresa, dove sciare.
Cortina d’Ampezzo, Italia
Cortina d’Ampezzo, Italia
È una delle località più famose al mondo, mete di vip e
È una delle località più famose al mondo, mete di vip e
È una delle località più famose al mondo, mete di vip e
Cortina d’Ampezzo, Italia
È una delle località più famose al mondo, mete di vip e
Cortina d’Ampezzo, Italia
Cortina d’Ampezzo, Italia
È una delle località più famose al mondo, mete di vip e
Cortina d’Ampezzo, Italia
appassionati della montagna. Oltre ad offrire stupende piste
appassionati della montagna. Oltre ad offrire stupende piste
appassionati della montagna. Oltre ad offrire stupende piste
da sci, il panorama delle Dolomiti e delle valli toglie il fi ato.
da sci, il panorama delle Dolomiti e delle valli toglie il fi ato.
da sci, il panorama delle Dolomiti e delle valli toglie il fi ato.
Val d’Isère, Francia
Val d’Isère, Francia
Questa valle è stata una delle prima in Europa ad attrezzarsi
Questa valle è stata una delle prima in Europa ad attrezzarsi
Questa valle è stata una delle prima in Europa ad attrezzarsi
con uno skilift. Chilometri di piste da sci, adatte ad esperti e
con uno skilift. Chilometri di piste da sci, adatte ad esperti e
con uno skilift. Chilometri di piste da sci, adatte ad esperti e
principianti, fanno di questa località una delle più frequen-
principianti, fanno di questa località una delle più frequen-
principianti, fanno di questa località una delle più frequen-
tate nel vecchio continente.
tate nel vecchio continente.
Igls, AustriaIgls, Austria
Proprio vicino alla “capitale delle Alpi”, Innsbruck, Igls è una
Proprio vicino alla “capitale delle Alpi”, Innsbruck, Igls è una
Proprio vicino alla “capitale delle Alpi”, Innsbruck, Igls è una
località di charme e insieme moderna, con i suoi avveneristi-
località di charme e insieme moderna, con i suoi avveneristi-
località di charme e insieme moderna, con i suoi avveneristi-
Proprio vicino alla “capitale delle Alpi”, Innsbruck, Igls è una
località di charme e insieme moderna, con i suoi avveneristi-
Proprio vicino alla “capitale delle Alpi”, Innsbruck, Igls è una
Proprio vicino alla “capitale delle Alpi”, Innsbruck, Igls è una
località di charme e insieme moderna, con i suoi avveneristi-
Proprio vicino alla “capitale delle Alpi”, Innsbruck, Igls è una
Proprio vicino alla “capitale delle Alpi”, Innsbruck, Igls è una
località di charme e insieme moderna, con i suoi avveneristi-
Proprio vicino alla “capitale delle Alpi”, Innsbruck, Igls è una
ci impianti di risalita e oltre 295 chilometri di piste.
ci impianti di risalita e oltre 295 chilometri di piste.
ci impianti di risalita e oltre 295 chilometri di piste.
Kandersteg, Svizzera
Kandersteg, Svizzera
Il villaggio di Kandersteg è uno dei più pittoreschi dell’intero
Il villaggio di Kandersteg è uno dei più pittoreschi dell’intero
Il villaggio di Kandersteg è uno dei più pittoreschi dell’intero
Il villaggio di Kandersteg è uno dei più pittoreschi dell’intero
Kandersteg, Svizzera
Il villaggio di Kandersteg è uno dei più pittoreschi dell’intero
Kandersteg, Svizzera
Kandersteg, Svizzera
Il villaggio di Kandersteg è uno dei più pittoreschi dell’intero
Kandersteg, Svizzera
arco alpino. Molto conosciuto tra i principianti, ottime le piste
arco alpino. Molto conosciuto tra i principianti, ottime le piste
per i novizi, questa località è rinomata soprattutto per il relax
per i novizi, questa località è rinomata soprattutto per il relax
e il panorama.
Courchevel, Francia
Qui gli amanti degli sport invernali possono trovare il loro pa-
Qui gli amanti degli sport invernali possono trovare il loro pa-
radiso: oltre 350 chilometri di piste per tutti i gusti. Courchevel
radiso: oltre 350 chilometri di piste per tutti i gusti. Courchevel
1850 (è il nome ma anche l’altezza sul livello del mare) è uno
1850 (è il nome ma anche l’altezza sul livello del mare) è uno
radiso: oltre 350 chilometri di piste per tutti i gusti. Courchevel
1850 (è il nome ma anche l’altezza sul livello del mare) è uno
radiso: oltre 350 chilometri di piste per tutti i gusti. Courchevel
radiso: oltre 350 chilometri di piste per tutti i gusti. Courchevel
1850 (è il nome ma anche l’altezza sul livello del mare) è uno
radiso: oltre 350 chilometri di piste per tutti i gusti. Courchevel
dei resort scelti da ricchi di tutto il mondo per sciare. Se vi
dei resort scelti da ricchi di tutto il mondo per sciare. Se vi
accontentate ci sono anche Courchevel 1650, 1550 e 1300.
accontentate ci sono anche Courchevel 1650, 1550 e 1300.
Wengen, Svizzera
E’ uno dei villagi di montagna più belli della Svizzera: qui le
E’ uno dei villagi di montagna più belli della Svizzera: qui le
Wengen, Svizzera
E’ uno dei villagi di montagna più belli della Svizzera: qui le
Wengen, Svizzera
Alpi sono al loro meglio. Ideale per tutti e in particolare per
Alpi sono al loro meglio. Ideale per tutti e in particolare per
gli snowboarder.
Chamonix, Francia
Cosa c’è di meglio che sciare proprio sotto il Monte Bianco,
Cosa c’è di meglio che sciare proprio sotto il Monte Bianco,
il più alto di Europa. Chamonix è una delle più antiche loca-
il più alto di Europa. Chamonix è una delle più antiche loca-
Cosa c’è di meglio che sciare proprio sotto il Monte Bianco,
il più alto di Europa. Chamonix è una delle più antiche loca-
Cosa c’è di meglio che sciare proprio sotto il Monte Bianco,
Cosa c’è di meglio che sciare proprio sotto il Monte Bianco,
il più alto di Europa. Chamonix è una delle più antiche loca-
Cosa c’è di meglio che sciare proprio sotto il Monte Bianco,
lità sciistiche in Francia e offre ancora il suo charme e la sua
lità sciistiche in Francia e offre ancora il suo charme e la sua
lità sciistiche in Francia e offre ancora il suo charme e la sua
neve a tutti gli appassionati di montagna.
Pas De la Casa, Andorra
Andorra è micro-stato al confi ne con la Francia, nei Pirenei
orientali. Pas De la Casa è delle località più nevose di tutta
l’Europa e offre piste per tutti i gusti.
Pelion Mountain, Grecia
Qui lo sci non ha ancora preso piende, ma le montagne
sono maestose e vale la pena una visita. Può essere consi-
Qui lo sci non ha ancora preso piende, ma le montagne
sono maestose e vale la pena una visita. Può essere consi-
Qui lo sci non ha ancora preso piende, ma le montagne
derata una delle ultime località in Europa non ancora colo-
nizzata dai turisti.
Neustift, Austria
Neustift è il più grande comprensorio sciistico su ghiaccio
dell’Austra. Qui si può sciare tutto l’anno e vedere la neve
Neustift è il più grande comprensorio sciistico su ghiaccio
dell’Austra. Qui si può sciare tutto l’anno e vedere la neve
Neustift è il più grande comprensorio sciistico su ghiaccio
anche d’estate. Ideale per gli snowboarder e i principianti
degli sci.
L’inverno astronomico ha inizio il giorno del solstizio d’inver-
1469B
4B
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 01 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
171819202122232425262728293031
12345678910111213141516
LA LUNA+ L. N. giorno 11 ore 12,141 P. Q. giorno 18 ore 4,39| L. P. giorno 16 ore 5,52` U. Q. giorno 24 ore 6,19+ L. N. giorno 30 ore 22,38
`[
4 Sett.
5 Sett.
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
1 Sett.
2 Sett.
3 Sett.
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
`
&
&
1
|
DICEMBRE 2013Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 23 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2 3 4 5 6 7 1/89 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 2223 24 25 26 27 28 2930 31
2014FEBBRAIO 2014
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
2340_4stagioni_PA115_288x470_PA_115 22/10/12 12.55 Pagina 1
PA115
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 01 ore 7,22 ore 17,25giorno 17 ore 7,16 ore 17,33giorno 13 ore 7,08 ore 17,40giorno 19 ore 7,00 ore 17,48giorno 25 ore 6,51 ore 17,55giorno 28 ore 6,47 ore 17,59
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GENNAIO 2014
171819202122232425262728
12345678910111213141516
LA LUNA1 P. Q. giorno 16 ore 20,22| L. P. giorno 15 ore 0,53` U. Q. giorno 22 ore 18,15`[
8 Sett.
9 Sett.
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
32-333
33-332
34-331
35-330
36-329
37-328
38-327
39-326
40-325
41-324
42-323
43-322
44-321
45-320
46-319
47-318
s. Verdiana
Presentazione di N. S.
s. Biagio
s. Gilberto
s. Agata
s. Paolo Miki
s. Teodoro
s. Girolamo Emiliani
s. Apollonia
s. Scolastica
B. V. Maria di Lourdes
s. Eulalia
ss. Fosca e Maura
s. Valentino
ss. Faustino e Giovita
s. Giuliana
s. Flaviano
s. Costanza
s. Mansueto
s. Eleuterio
s. Pier Damiani
Cattedra di s. Pietro
s. Policarpo
s. Etelberto
s. Gerlando
s. Faustiniano
s. Gabriele
s. Romano
6 Sett.
7 Sett.
48-317
49-316
50-315
51-314
52-313
53-312
54-311
55-310
56-309
57-308
58-307
59-306
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
`1
|
GENNAIO 2014Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 23 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 23
24/31 25 26 27 28 29 30
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 4 56 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30 31
2014MARZO 2014
2340_4stagioni_PA115_288x470_PA_115 22/10/12 12.55 Pagina 3
146B
9
6
9
16
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 01 ore 6,06 ore 20,08giorno 17 ore 5,59 ore 20,15giorno 13 ore 5,52 ore 20,21giorno 19 ore 5,46 ore 20,27giorno 25 ore 5,41 ore 20,33giorno 31 ore 5,38 ore 20,38
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
APRILE 2014 GIUGNO 2014
12345678910111213141516
LA LUNA1 P. Q. giorno 17 ore 05,15| L. P. giorno 14 ore 21,16` U. Q. giorno 21 ore 14,59+ L. N. giorno 28 ore 20,40`[
21 Sett.
22 Sett.
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
121-244
122-243
123-242
124-241
125-240
126-239
127-238
128-237
129-236
130-235
131-234
132-233
133-232
134-231
135-230
136-229
Festa del Lavoro
s. Atanasio
ss. Filippo e Giacomo
s. Ciriaco
s. Irene da Lecce
s. Domenico Savio
s. Flavia Domitilla
s. Vittore il Moro
s. Pacomio
s. Alfio
s. Ignazio
ss. Nereo e Achilleo
B. V. Maria di Fatima
s. Mattia
s. Isidoro
s. Ubaldo
s. Pasquale Baylon
s. Venanzio
s. Pietro di Morrone
s. Bernardino
s. Vittorio
s. Rita da Cascia
s. Desiderio vescovo
Maria V. Ausiliatrice
s. Beda
s. Filippo Neri
s. Agostino di Canterbury
s. Emilio
s. Massimo di Verona
s. Giovanna d'Arco
Visitazione B. V. Maria
19 Sett.
20 Sett.
137-228
138-227
139-226
140-225
141-224
142-223
143-222
144-221
145-220
146-219
147-218
148-217
149-216
150-215
151-214
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
`
&
1
|
APRILE 2014Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 2223/30 24 25 26 27 28 29
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30
2014GIUGNO 2014
2340_4stagioni_PA115_288x470_PA_115 22/10/12 12.56 Pagina 9
9
46B
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 01 ore 6,03 ore 20,29giorno 17 ore 6,09 ore 20,21giorno 13 ore 6,16 ore 20,13giorno 19 ore 6,22 ore 20,05giorno 25 ore 6,28 ore 19,55giorno 31 ore 6,34 ore 19,46
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
LUGLIO 2014 SETTEMBRE 2014
12345678910111213141516
LA LUNA1 P. Q. giorno 14 ore 02,49| L. P. giorno 10 ore 20,09` U. Q. giorno 17 ore 14,26+ L. N. giorno 25 ore 16,12`[
34 Sett.
35 Sett.
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
213-152
214-151
215-150
216-149
217-148
218-147
219-146
220-145
221-144
222-143
223-142
224-141
225-140
226-139
227-138
228-137
s. Alfonso de' Liguori
s. Eusebio
s. Lidia
s. Giovanni M. Vianney
s. Emidio
Trasfigurazione di N. S.
s. Gaetano Thiene
s. Domenico di Guzman
s. Teresa Ben. della Croce
s. Lorenzo
s. Chiara d'Assisi
s. Giovanna F. de Chantal
ss. Ponziano e Ippolito
s. Massimiliano M. Kolbe
Assunzione B. V. Maria
s. Rocco
s. Giacinto
s. Elena
s. Giovanni Eudes
s. Bernardo
s. Pio X papa
B. V. Maria Regina
s. Rosa da Lima
s. Bartolomeo
s. Ludovico
s. Alessandro
s. Monica
s. Agostino
Martirio s. Giov. Battista
s. Fantino
s. Raimondo Nonnato
32 Sett.
33 Sett.
229-136
230-135
231-134
232-133
233-132
234-131
235-130
236-129
237-128
238-127
239-126
240-125
241-124
242-123
243-122
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
`
&
1
|
LUGLIO 2014Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 4 5 6 78 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30 31
2014SETTEMBRE 2014
2340_4stagioni_PA115_288x470_PA_115 22/10/12 12.56 Pagina 15
46B
6
1718192021222324252627282930
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 11 ore 6,42 ore 17,05giorno 17 ore 6,49 ore 16,58giorno 13 ore 6,57 ore 16,51giorno 19 ore 7,04 ore 16,46giorno 25 ore 7,11 ore 16,43giorno 30 ore 7,16 ore 16,40
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
OTTOBRE 2014 DICEMBRE 2014
12345678910111213141516
LA LUNA| L. P. giorno 16 ore 23,23` U. Q. giorno 14 ore 16,15+ L. N. giorno 22 ore 13,321 P. Q. giorno 29 ore 11,06`[
47 Sett.
48 Sett.
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
305-60
306-59
307-58
308-57
309-56
310-55
311-54
312-53
313-52
314-51
315-50
316-49
317-48
318-47
319-46
320-45
Tutti i Santi
Commemorazione Defunti
s. Silvia
s. Carlo Borromeo
s. Zaccaria
s. Emiliano
s. Ernesto
s. Goffredo
s. Oreste
s. Leone
s. Martino di Tours
s. Giosafat
s. Diego
s. Giocondo
s. Alberto
Avvento Ambrosiano
s. Elisabetta d'Ungheria
s. Oddone
s. Fausto
s. Ottavio
Presentazione B. V. Maria
s. Cecilia
Cristo Re
s. Flora
s. Caterina d'Alessandria
s. Leonardo
s. Virgilio
s. Giacomo della Marca
s. Saturnino
I. d'Avvento
45 Sett.
46 Sett.
321-44
322-43
323-42
324-41
325-40
326-39
327-38
328-37
329-36
330-35
331-34
332-33
333-32
334-31
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
&
1
|
`
OTTOBRE 2014Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 4 5 6 78 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30 31
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 4 56 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30 31
2014DICEMBRE 2014
2340_4stagioni_PA115_288x470_PA_115 22/10/12 12.56 Pagina 21
149
1469B
169B
B
1718192021222324252627282930
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 01 ore 6,53 ore 19,35giorno 17 ore 6,43 ore 19,42giorno 13 ore 6,33 ore 19,49giorno 19 ore 6,24 ore 19,55giorno 25 ore 6,15 ore 20,02giorno 30 ore 6,08 ore 20,07
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
MARZO 2014 MAGGIO 2014
12345678910111213141516
LA LUNA1 P. Q. giorno 17 ore 10,30| L. P. giorno 15 ore 09,42` U. Q. giorno 22 ore 09,51+ L. N. giorno 29 ore 08,14`[
17 Sett.
18 Sett.
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
91-274
92-273
93-272
94-271
95-270
96-269
97-268
98-267
99-266
100-265
101-264
102-263
103-262
104-261
105-260
106-259
s. Ugo
s. Francesco da Paola
s. Riccardo
s. Benedetto il Moro
s. Vincenzo Ferrer
V. di Quaresima
s. Giov. Battista de La Salle
s. Dionigi
s. Demetrio
s. Ezechiele
s. Stanislao
s. Zeno
Le Palme
s. Valeriano
s. Annibale
s. Bernadette Soubirous
s. Roberto
s. Galdino
s. Emma di Sassonia vedova
Pasqua di Resurrezione
Lunedì dell'Angelo
s. Leonida
s. Giorgio
s. Fedele
Festa della Liberazione
s. Marcellino
in Albis
s. Valeria
s. Caterina da Siena
s. Pio V papa
15 Sett.
16 Sett.
107-258
108-257
109-256
110-255
111-254
112-253
113-252
114-251
115-250
116-249
117-248
118-247
119-246
120-245
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
`
&
1
|
MARZO 2014Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 45 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 27 28 29 30 31
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 23 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 23
24/31 25 26 27 28 29 302014
MAGGIO 2014
2340_4stagioni_PA115_288x470_PA_115 22/10/12 12.55 Pagina 7
6
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 01 ore 5,38 ore 20,49giorno 17 ore 5,42 ore 20,48giorno 13 ore 5,46 ore 20,45giorno 19 ore 5,51 ore 20,41giorno 25 ore 5,57 ore 20,36giorno 31 ore 6,02 ore 20,30
171819202122232425262728293031
LA LUNA1 P. Q. giorno 15 ore 13,59| L. P. giorno 12 ore 13,25` U. Q. giorno 19 ore 04,08+ L. N. giorno 27 ore 00,42`[
30 Sett.
31 Sett.
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
182-183
183-182
184-181
185-180
186-179
187-178
188-177
189-176
190-175
191-174
192-173
193-172
194-171
195-170
196-169
197-168
s. Ester
s. Ottone
s. Tommaso apostolo
s. Elisabetta di Portogallo
s. Antonio M. Zaccaria
s. Maria Goretti
s. Claudio
ss. Aquila e Priscilla
s. Veronica Giuliani
ss. Rufina e Seconda
s. Benedetto da Norcia
s. Fortunato
s. Enrico
s. Camillo de Lellis
s. Bonaventura
B. V. Maria del Carmelo
s. Alessio
s. Federico
s. Arsenio
s. Apollinare
s. Lorenzo da Brindisi
s. Maria Maddalena
s. Brigida
s. Cristina
s. Giacomo il Maggiore
ss. Anna e Gioacchino
s. Pantaleone
ss. Nazario e Celso
s. Marta di Betania
s. Pietro Crisologo
s. Ignazio di Loyola
28 Sett.
29 Sett.
198-167
199-166
200-165
201-164
202-163
203-162
204-161
205-160
206-159
207-158
208-157
209-156
210-155
211-154
212-153
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
`
&
1
|
GIUGNO 2014Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 34 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28 29 30 31
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 2223/30 24 25 26 27 28 29
2014AGOSTO 2014
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
12345678910111213141516
2340_4stagioni_PA115_288x470_PA_115 22/10/12 12.56 Pagina 13
1
4
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 11 ore 7,06 ore 18,52giorno 17 ore 7,13 ore 18,42giorno 13 ore 7,20 ore 18,32giorno 19 ore 7,26 ore 18,23giorno 25 ore 7,33 ore 18,14giorno 31 ore 6,41 ore 17,06
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
SETTEMBRE 2014 NOVEMBRE 2014
12345678910111213141516
LA LUNA1 P. Q. giorno 11 ore 21,32| L. P. giorno 18 ore 12,50` U. Q. giorno 15 ore 21,12+ L. N. giorno 23 ore 23,571 P. Q. giorno 31 ore 03,48
`[
43 Sett.
44 Sett.
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
274-91
275-90
276-89
277-88
278-87
279-86
280-85
281-84
282-83
283-82
284-81
285-80
286-79
287-78
288-77
289-76
s. Teresa di Gesù Bambino
ss. Angeli Custodi
s. Gerardo
s. Francesco d'Assisi
s. Placido
s. Bruno
B. V. Maria del Rosario
s. Pelagia
s. Dionigi
s. Daniele
s. Firmino
s. Serafino
s. Benedetto
s. Callisto
s. Teresa d'Avila
s. Edvige
s. Ignazio di Antiochia
s. Luca
s. Laura
s. Irene del Portogallo
s. Orsola
s. Donato
s. Giovanni da Capestrano
s. Antonio M. Claret
ss. Crispino e Crispiniano
s. Alfredo
s. Evaristo
ss. Simone e Giuda Taddeo
s. Ermelinda
s. Germano
s. Lucilla
41 Sett.
42 Sett.
290-75
291-74
292-73
293-72
294-71
295-70
296-69
297-68
298-67
299-66
300-65
301-64
302-63
303-62
304-61
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
&
1
1
|
`
SETTEMBRE 2014Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 23 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28 29 30
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 4 5 6 78 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30
2014NOVEMBRE 2014
2340_4stagioni_PA115_288x470_PA_115 22/10/12 12.56 Pagina 19
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 01 ore 6,45 ore 18,00giorno 17 ore 6,35 ore 18,07giorno 13 ore 6,25 ore 18,14giorno 19 ore 6,15 ore 18,21giorno 25 ore 6,05 ore 18,28giorno 31 ore 6,55 ore 19,34
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
FEBBRAIO 2014 APRILE 2014
171819202122232425262728293031
12345678910111213141516
LA LUNA+ L. N. giorno 11 ore 8,591 P. Q. giorno 18 ore 14,26| L. P. giorno 16 ore 18,08` U. Q. giorno 24 ore 2,46+ L. N. giorno 30 ore 20,45
`[
12 Sett.
13 Sett.
14 Sett.
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
60-305
61-304
62-303
63-302
64-301
65-300
66-299
67-298
68-297
69-296
70-295
71-294
72-293
73-292
74-291
75-290
s. Albino
s. Agnese di Boemia
s. Cunegonda
s. Casimiro
Le Sacre Ceneri
s. Coletta
ss. Perpetua e Felicita
s. Giovanni di Dio
I. di Quaresima
s. Macario
s. Costantino
s. Massimiliano
s. Rodrigo
s. Matilde
s. Luisa
II. di Quaresima
s. Patrizio
s. Cirillo di Gerusalemme
s. Giuseppe
s. Alessandra
s. Serapione
s. Lea
III. di Quaresima
s. Caterina di Svezia
Annunciazione di N. S.
s. Emanuele
s. Ruperto
s. Sisto
s. Secondo
IV. di Quaresima
s. Beniamino
10 Sett.
11 Sett.
76-289
77-288
78-287
79-286
80-285
81-284
82-283
83-282
84-281
85-280
86-279
87-278
88-277
89-276
90-275
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
`
&
&
1
|
FEBBRAIO 2014Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 23 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28
2014APRILE 2014
2340_4stagioni_PA115_288x470_PA_115 22/10/12 12.55 Pagina 5
B
16
16
1718192021222324252627282930
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 11 ore 5,37 ore 20,39giorno 17 ore 5,35 ore 20,43giorno 13 ore 5,34 ore 20,46giorno 19 ore 5,34 ore 20,48giorno 25 ore 5,36 ore 20,49giorno 30 ore 5,38 ore 20,49
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
MAGGIO 2014 LUGLIO 2014
12345678910111213141516
LA LUNA1 P. Q. giorno 5 ore 22,39 | L. P. giorno 13 ore 06,11` U. Q. giorno 19 ore 20,38+ L. N. giorno 27 ore 10,08`[
26 Sett.
27 Sett.
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
152-213
153-212
154-211
155-210
156-209
157-208
158-207
159-206
160-205
161-204
162-203
163-202
164-201
165-200
166-199
167-198
Ascensione di N. S.
Anniversario della Repubblica
s. Carlo Lwanga
s. Quirino
s. Bonifacio
s. Norberto
s. Geremia
Pentecoste
s. Efrem
s. Faustina
s. Barnaba
s. Onofrio
s. Antonio di Padova
s. Eliseo
SS. Trinità
s. Aureliano
s. Ranieri
s. Gregorio Barbarigo
s. Romualdo
s. Ettore
s. Luigi Gonzaga
Corpus Domini
s. Lanfranco Beccari
Natività s. Giovanni Battista
s. Guglielmo
s. Vigilio
Sacro Cuore di Gesù
s. Ireneo
ss. Pietro e Paolo
ss. Protomartiri Romani
23 Sett.
24 Sett.
25 Sett.
168-197
169-196
170-195
171-194
172-193
173-192
174-191
175-190
176-189
177-188
178-187
179-186
180-185
181-184
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
`
&
1
|
MAGGIO 2014Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30 31
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 45 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 27 28 29 30 31
2014LUGLIO 2014
2340_4stagioni_PA115_288x470_PA_115 22/10/12 12.56 Pagina 11
1718192021222324252627282930
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 11 ore 6,35 ore 19,44giorno 17 ore 6,41 ore 19,34giorno 13 ore 6,48 ore 19,24giorno 19 ore 6,54 ore 19,13giorno 25 ore 7,00 ore 19,03giorno 30 ore 7,05 ore 18,54
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
AGOSTO 2014 OTTOBRE 2014
12345678910111213141516
LA LUNA1 P. Q. giorno 12 ore 13,11| L. P. giorno 19 ore 03,38` U. Q. giorno 16 ore 04,05+ L. N. giorno 24 ore 08,14
`[
39 Sett.
40 Sett.
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
244-121
245-120
246-119
247-118
248-117
249-116
250-115
251-114
252-113
253-112
254-111
255-110
256-109
257-108
258-107
259-106
s. Egidio
s. Elpidio
s. Gregorio Magno
s. Rosalia
s. Lorenzo Giustiniani
s. Zaccaria
s. Grato
Natività B. V. Maria
s. Pietro Claver
s. Pulcheria
ss. Proto e Giacinto
Ss. Nome di Maria
s. Giovanni Crisostomo
Esaltazione S. Croce
B. V. Maria Addolorata
ss. Cornelio e Cipriano
s. Roberto Bellarmino
ss. Sofia e Irene
s. Gennaro
s. Eustachio Placido
s. Matteo
s. Maurizio
s. Pio da Pietrelcina
s. Pacifico
ss. Aurelia e Neomisia
ss. Cosma e Damiano
s. Vincenzo de' Paoli
s. Venceslao
ss. Arcangeli
s. Girolamo dottore
36 Sett.
37 Sett.
38 Sett.
260-105
261-104
262-103
263-102
264-101
265-100
266-99
267-98
268-97
269-96
270-95
271-94
272-93
273-92
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
&
1
|
`
AGOSTO 2014Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 4 56 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30 31
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 34 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28 29 30 31
2014OTTOBRE 2014
2340_4stagioni_PA115_288x470_PA_115 22/10/12 12.56 Pagina 17
4
4B
1469B
19B
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 11 ore 7,18 ore 16,40giorno 17 ore 7,23 ore 16,39giorno 13 ore 7,29 ore 16,39giorno 19 ore 7,33 ore 16,41giorno 25 ore 7,36 ore 16,44giorno 31 ore 7,37 ore 16,49
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
NOVEMBRE 2014 GENNAIO 2014
12345678910111213141516
LA LUNA| L. P. giorno 16 ore 13,27` U. Q. giorno 14 ore 13,51+ L. N. giorno 22 ore 02,361 P. Q. giorno 28 ore 19,31`[
52 Sett.
1 Sett.
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
335-30
336-29
337-28
338-27
339-26
340-25
341-24
342-23
343-22
344-21
345-20
346-19
347-18
348-17
349-16
350-15
s. Eligio
s. Bibiana
s. Francesco Saverio
s. Barbara
s. Dalmazio
s. Nicola
II. d'Avvento
Immacolata Concezione
s. Siro
B. V. Maria di Loreto
s. Damaso
s. Valerico
s. Lucia
III. d'Avvento
s. Virginia
s. Adelaide
s. Olimpia
s. Graziano
s. Berardo
s. Liberato
IV. d'Avvento
s. Francesca Cabrini
s. Giovanni da Kety
s. Giacobbe
Natale del Signore
s. Stefano protomartire
s. Giovanni apostolo
ss. Innocenti Martiri
s. Tommaso Becket
s. Eugenio
s. Silvestro
49 Sett.
50 Sett.
51 Sett.
351-14
352-13
353-12
354-11
355-10
356-9
357-8
358-7
359-6
360-5
361-4
362-3
363-2
364-1
365-0
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
&
1
|
`
NOVEMBRE 2014Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2 3 45 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 27 28 29 30 31
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 23 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28 29 30
2014GENNAIO 2015
PRINTED IN ITALY
2340_4stagioni_PA115_288x470_PA_115 22/10/12 12.56 Pagina 23
PA115
I cambiamenti della natura, l’alternarsi delle stagioni, una vita che non smette mai disorprenderci
RETROSTAMPATO
037
CALENDARS
PA116 CITTÀ D’ITALIA• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
Saluti da Firenze
Nel 395 a.C. i Romani fondarono il municipio Florentia. Con l’affermarsi della loro
supremazia, la città divenne sempre più importante come centro di comunicazio-
ne e di commercio. Entrata a far parte del Ducato di Lucca sotto i Longobardi, solo
con l'avvento di Carlo Magno riacquistò prestigio e indipendenza, divenendo una
contea. La città ottenne l'autonomia comunale dalla contessa Matilde di Canossa.
A partire dal 1215 fu teatro di violenti scontri tra guelfi e ghibellini. Nel 1378 la
tensione in città produsse altri scontri sociali con la rivolta dei Ciompi. Venne poi
l’epoca della famiglia de' Medici, che detenne il potere per ben tre secoli (dal
1434 al 1743). Partendo dal governo di Cosimo il Vecchio, i Medici si succedette-
ro per generazioni alla guida della città, controllandone la vita politica e valoriz-
zandone il patrimonio culturale e artistico. Nella famiglia vi furono anche due
papi: Giulio (Clemente VII) e Alessandro (Leone X), oltre a una regina di Francia
(Caterina, sposa di Enrico II). Il suo dominio fu avversato nella Congiura dei Pazzi
(1478) e interrotto per pochi anni dalla prima Repubblica fiorentina (1494-1512)
e dalla seconda (1527-1530). Nella famiglia spicca naturalmente la figura di
Lorenzo detto “il Magnifico”: mecenate, politico e letterato, sotto il suo governo
la città conobbe un lungo periodo di pace e prosperità all'insegna dell'equilibrio e
della cultura rinascimentale. All'estinzione della dinastia il Granducato di Toscana
(nato nel 1570 con Cosimo I) fu ereditato dai duchi di Lorena (Asburgo). Leopoldo
I, futuro imperatore d'Austria, avviò nel 1765 alcune riforme sociali tra le quali
spicca l'abolizione della pena di morte. Unita al Regno di Sardegna nel 1860, la
città divenne cinque anni dopo Capitale d'Italia, ruolo che perse a vantaggio di
Roma con la completa riunificazione della penisola nel 1871. Durante la Seconda
guerra mondiale fu bombardata e tutti i suoi ponti distrutti (tranne Ponte
Vecchio, il più bello e prestigioso).
Cattedrale di Santa Maria del Fiore
È il Duomo di Firenze e si affaccia sulla piazza omonima. E’ la quinta chiesa più gran-
de d'Europa dopo la Basilica di San Pietro, la Cattedrale di San Paolo a Londra, la
Cattedrale di Siviglia e il Duomo di Milano. È lunga 153 metri mentre il basamento
della cupola è largo 54. Ha una pianta composta da un corpo a tre navate saldato
ad un’enorme triconca rotonda che sorregge l'immensa cupola del Brunelleschi, la
più grande mai costruita. Al suo interno è visibile la più grande superficie mai deco-
rata ad affresco: 3600 mq, eseguiti tra il 1572 e il 1579 da Giorgio Vasari e Federico
Zuccari. La costruzione, iniziata nel 1296 sulle antiche fondazioni della Chiesa di
Santa Reparata da Arnolfo di Cambio, fu continuata da Giotto dal 1334 fino alla sua
morte tre anni dopo. Francesco Talenti e Giovanni di Lapo Ghini la proseguirono nel
1357; nel 1412 fu dedicata a Santa Maria del Fiore e consacrata il 25 marzo 1436 al
termine dei lavori della cupola.
BattisteroDedicato a San Giovanni Battista, patrono della città, sorge di fronte a Santa Maria
del Fiore fra Piazza del Duomo e Piazza San Giovanni. Ha pianta ottagonale, con un
diametro di 25,60 metri, quasi la metà di quello della cupola del Duomo. La neces-
sità di un edificio di così ampie dimensioni si spiega con l'esigenza di accogliere la
folla che riceveva il battesimo solo in due date prestabilite durante l'anno.
Palazzo VecchioSi trova in Piazza della Signoria ed è la sede del Comune. Rappresenta la migliore
sintesi dell'architettura civile cittadina trecentesca ed uno dei palazzi più conosciuti
d'Italia. Chiamato in origine “Palazzo dei Priori” o “Palagio Novo”, divenne nel XV
secolo “Palazzo della Signoria”, dal nome dell'organismo principale della Repubblica
fiorentina; nel 1540 divenne “Palazzo Ducale”, quando il duca Cosimo I de' Medici
ne fece la sua residenza; assunse infine il nome “Vecchio” nel 1565, quando la corte
del duca si spostò a Palazzo Pitti. Dal 1865 al 1871, quando Firenze fu Capitale
d’Italia, ospitò la sede del Parlamento. Sulla facciata principale, la Torre di Arnolfo è
uno degli emblemi della città.
Principali monumenti
La città propone un’infinità di itinerari a tema attraverso
musei, mostre, palazzi storici, monumenti, conventi e bel-
lezze naturali che lasciano ricordi indelebili. Fra i moltissimi
spunti possibili ecco alcuni suggerimenti: ¤ la città nel
Medioevo – Comprende gli edifici più significativi del perio-
do come Palazzo Vecchio, Palazzo del Bargello, Ponte
Vecchio, Battistero di San Giovanni, Basilica di San Miniato,
Chiesa dei Santi Apostoli; ¤ le architetture del Gotico – E’ il
periodo che coincise con la maggiore prosperità economica
della città, che si manifestò sul piano architettonico-urbani-
stico con l’edificazione di imponenti basiliche quali Santa
Maria Novella, Santa Croce, della Chiesa di Santa Trinità,
della Cattedrale di Santa Maria del Fiore; ¤ la città nel
Rinascimento – Nel centro storico sono presenti vari palaz-
zi rinascimentali, i cui nomi spesso derivano da coloro che li
commissionarono. Solo per citarne alcuni si ricordano:
Palazzo Rucellai, Palazzo Strozzi, Palazzo Medici Riccardi,
Palazzo Antinori, Palazzo Cocchi Serristori.
Per maggiori informazioniwww.firenzeturismo.it
Principali museiGalleria degli UffiziE’ uno dei maggiori e più celebri musei del mondo. Nacque nel 1560, quando
Cosimo I de' Medici commissionò al Vasari un progetto per la costruzione di un
grande palazzo destinato ad accogliere gli uffici amministrativi e giudiziari
(Uffizi) dello Stato fiorentino. Si deve allo stesso Vasari la costruzione, realizza-
ta cinque anni dopo, di una galleria aerea che, passando sopra Ponte Vecchio e
la chiesa di Santa Felicita, collega gli Uffizi alla nuova residenza medicea di
Palazzo Pitti e termina nel Giardino di Boboli. Il primo vero nucleo della Galleria
è creato da Francesco I, figlio di Cosimo, il quale affida al Buontalenti la realiz-
zazione di una tribuna nella quale sono raccolti arredi e opere d'arte. Dello stes-
so architetto è anche il Teatro mediceo, fatto costruire nel 1586 in corrispon-
denza del primo e del secondo piano dell'ala est del museo. Ferdinando I, fratel-
lo di Francesco, nel 1589 fece trasformare il terrazzo posto vicino alla tribuna in
un ambiente chiuso, che diverrà la Loggia delle Carte geografiche. Gli Uffizi ospi-
tano oggi un patrimonio artistico immenso, comprendente migliaia di quadri
che vanno dall'epoca medievale a quella moderna, un gran numero di sculture
antiche, di miniature e di arazzi.
Museo dell'opera del Duomo
Istituito nel 189, conserva opere d'arte di grande interesse storico provenienti
dal Duomo, dal Campanile di Giotto e dal Battistero. Ha sede nell’antico con-
vento domenicano di Santa Maria Novella che, insieme con l’annessa basilica,
costituisce uno dei complessi monumentali più prestigiosi della città.
I chiostri inclusi nel percorso di visita presentano rare testimonianze della pit-
tura fiorentina del Trecento e del Quattrocento. Il più noto è il Chiostro Verde,
che deve il suo nome al colore dominante del ciclo di affreschi quattrocenteschi
raffiguranti le Storie della Genesi. Il ciclo comprende anche pitture di Paolo
Uccello, tra le quali il celebre capolavoro del Diluvio Universale.
Dal chiostro si entra nell’antico Capitolo del convento. L’ampia cappella è deco-
rata da un pregevole ciclo di affreschi trecenteschi di Andrea di Bonaiuto, che
celebra il ruolo dei Domenicani in seno alla Chiesa attraverso una complessa
trama di richiami allegorici.La visita prosegue con la Cappella degli Ubriachi e con l’antico Refettorio del
convento. Questi due ambienti ospitano un’esposizione permanente costituita
da una ricca selezione di oreficerie, arredi e paramenti sacri appartenenti all’an-
tico Tesoro della chiesa di Santa Maria Novella.
Galleria dell’AccademiaDeve la sua vasta popolarità alla presenza di alcune sculture di Michelangelo
quali i Prigioni, il San Matteo e in particolare il David, qui trasportato nel 1873
e per il quale venne realizzata la Galleria stessa. A partire dall’Ottocento, nei
locali contigui (ricavati da due antichi conventi) sono state raccolte importanti
opere d’arte provenienti dall’Accademia del Disegno, dall’Accademia di Belle Arti
e da conventi soppressi. Si tratta in gran parte di dipinti di soggetto religioso
eseguiti dai maggiori maestri operanti a Firenze e dintorni dalla seconda metà
del Duecento alla fine del Cinquecento.
Dati demografici
Cenni storici
Firenze è un comune di 373.446 abitanti, capoluogo
dell'omonima provincia e della Toscana, situato nel nord
della regione in prossimità della catena appenninica. È l'ot-
tavo comune italiano per popolazione, ad un'altitudine di 50
metri s.l.m. e con un'estensione di 102,41 kmq. La provincia
conta 1.002.831 abitanti, ha un’estensione di 3.514 kmq ed
annovera 44 comuni. Confina a nord e a est con l'Emilia-
Romagna (province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna), a
sud-est con la provincia di Arezzo, a sud con la provincia di
Siena, a ovest con le province di Pisa, Lucca, Pistoia e Prato.Informazioni turistiche
PA_104_CITTA_ITALIA_202350/bozza 1 06/02/13 12.29 Pagina 2
Datata i demograrar fifif cccFFiirreeeennzzee è un comune di
dell'omonima pdella
SaSaS lala ulul tutu itit dadad FiFiF rF rFiriFiF rFiF erer nene znzn ezez
CCaatttteeddrraaarallee ddii SSaannttaa MMaarriiaa ddeell FFiioorreeere
È il Duomo di Firenze e si affaccia sulla piazza omonima. E’ la quinta chiesa più gran-
de d'Europa dopo la Basilica di San Pietro, la Cattedrale di San Paolo a Londra, la
Cattedrale di Siviglia e il Duomo di Milano. È lunga 153 metri mentre il basamento
della cupola è largrgr o 54. Ha una pianta composta da un corpo a tre navate saldato
ad un’enorme triconca rotonda che sorregge l'immensa cupola del Brunelleschi, la
più grande mai costruita. Al suo interno è visibile la più grande superficie mai deco-
rata ad affresco: 3600 mq, eseguiti tra il 1572 e il 1579 da Giorgrgr io VaVaV sari e Federico
Zuccari. La costruzione, iniziata nel 1296 sulle antiche fondazioni della Chiesa di
Santa Reparata da Arnolfo di Cambio, fu continuata da Giotto dal 1334 fino alla sua
morte tre anni dopo. Francesco TaTaT lenti e Giovanni di Lapo Ghini la proseguirono nel
1357; nel 1412 fu dedicata a Santa Maria del Fiore e consacrata il 25 marzo 1436 al
termine dei lavori della cupola.
BBaattttiisstteerroooroDedicato a San Giovanni Battista, patrono della città, sorgrgr e di fronte a Santa Maria
del Fiore fra Piazza del Duomo e Piazza San Giovanni. Ha pianta ottagonale, con un
diametro di 25,60 metri, quasi la metà di quello della cupola del Duomo. La neces-
sità di un edificio di così ampie dimensioni si spiega con l'esigenza di accogliere la
folla che riceveva il battesimo solo in due date prestabilite durante l'anno.
PPaallaazzzzoo VVeecccchhiiooSi trova in Piazza della Signoria ed è la sede del Comune. Rappresenta la migliore
sintesi dell'architettura civile cittadina trecentesca ed uno dei palazzi più conosciuti
d'Italia. Chiamato in origine “Palazzo dei Priori” o “Palagio Novo”, divenne nel XV
secolo “Palazzo della Signoria”, dal nome dell'orgrgr anismo principale della Repubblica
fiorentina; nel 1540 divenne “Palazzo Ducale”, quando il duca Cosimo I de' Medici
ne fece la sua residenza; assunse infine il nome “VeVeV cchio” nel 1565, quando la corte
del duca si spostò a Palazzo Pitti. Dal 1865 al 1871, quando Firenze fu Capitale
d’Italia, ospitò la sede del Parlamento. Sulla facciata principale, la ToToT rre di Arnolfo è
d li bl i d ll ittà
Princippali monumentntn i
uno ddegli emblemi ddella cittttà.
o deg eg b e de a à
La cmuselezzesspuntMMedioddo coVVeVeV cchioCChiesa dperiododella cittstico conMaria Nodella CattRinascimenzi rinascimecommissionPalazzo RucPalazzo Antin
Per maggiori infwww.firenzeturi
PPrriinncciipGGaalllleerriiaa ddeeggllii UUffffiizziiE’ uno dei maggiori e più celebri mu
Cosimo I de' Medici commissionò al V
grande palazzo destinato ad accoglie
(Uffizi) dello Stato fiorentino. Si deve a
ta cinque anni dopo, di una galleria aer
la chiesa di Santa Felicita, collega gli
Palazzo Pitti e termina nel Giardino di Bo
è creato da Francesco I, figlio di Cosimo,
zazione di una tribuna nella quale sono ra
so architetto è anche il TeTeT atro mediceo, f
denza del primo e del secondo piano dell'a
lo di Francesco, nel 1589 fece trasformare il
un ambiente chiuso, che diverrà la Loggia de
tano oggi un patrimonio artistico immenso
che vanno dall'epoca medievale a quella mo
antiche, di miniature e di arazzi.
MMuusseeoo ddeellll''ooppeerraa ddeell DDuuoommooIstituito nel 189, conserva opere d'arte di gran
dal Duomo, dal Campanile di Giotto e dal Batt
vento domenicano di Santa Maria Novella che,
costituisce uno dei complessi monumentali più
I chiostri inclusi nel percorso di visita presentan
tura fiorentina del TrTrT ecento e del Quattrocento.
che deve il suo nome al colore dominante del ciclo
raffiguranti le Storie della Genesi. Il ciclo compr
Uccello, tra le quali il celebre capolavoro del Diluvi
Dal chiostro si entra nell’antico Capitolo del conven
rata da un pregevole ciclo di affreschi trecenteschi
celebra il ruolo dei Domenicani in seno alla Chiesa
trama di richiami allegorici.La visita prosegue con la Cappella degli Ubriachi e c
convento. Questi due ambienti ospitano un’esposizion
da una ricca selezione di oreficerie, arredi e paramenti s
tico TeTeT soro della chiesa di Santa Maria Novella.
GGaalllleerriiaa ddeellll’’AAccccaaddeemmiiaaDeve la sua vasta popolarità alla presenza di alcune sc
quali i Prigioni, il San Matteo e in particolare il David, qu
e per il quale venne realizzata la Galleria stessa. A parti
locali contigui (ricavati da due antichi conventi) sono stat
opere d’arte provenienti dall’A’A’ ccademia del Disegno, dall’A’A’ c
e da conventi soppressi. Si tratta in gran parte di dipinti d
eseguiti dai maggiori maestri operanti a Firenze e dintorni
del Duecento alla fine del Cinquecento.
CCeennnnii ssttstssts ootottot rriiccii
sS
`
1 4 6 9 B
4 B
1 Sett.
2 Sett.
3 Sett.
GENNAIO 2014123456789
10111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
FEB.2014
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
DIC.2013
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
171819202122232425262728293031
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
4 Sett.
5 Sett.
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
`
+
123456789
10111213141516
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
venIL SOLE Sorge Tramontagiorno 01 ore 7,37 ore 16,50giorno 07 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA+ L. N. giorno 1 ore 12,141 P. Q. giorno 8 ore 4,39| L. P. giorno 16 ore 5,52` U. Q. giorno 24 ore 6,19+ L. N. giorno 30 ore 22,38
[L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
�
+
1
|
PA_104_CITTA_ITALIA_202350/bozza 1 06/02/13 12.29 Pagina 1
La storia, i consigli, i suggerimenti per visitare le meravigliose città del bel paese da Nord a Sud.
RETROSTAMPATO
038
CALENDARS
PA117 PAESAGGI• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
VIAGGIARE IN AUTO, VIAGGIARE SICURI
Tempo di vacanze. Pianificarle bene
non significa solo scegliere la desti-
nazione e il periodo, ma anche pen-
sare a come viaggiare in modo
confortevole e in piena sicurezza.
Tutti i dettagli che possono servire a
rendere serena la vostra vacanza.
La programmazione
Breve o lungo che sia il tuo viaggio,
prima di partire verifica che la tua
auto sia nelle condizioni migliori per
affrontarlo. Organizza la partenza
scegliendo possibilmente i giorni e gli
orari meno bollenti, sia in termini di
traffico che di temperatura, pensan-
do a possibili tappe per riposarti. È
bene informarsi sulle condizioni
meteo e di traffico, caricare bene i
bagagli, guidare con prudenza e
rispettare gli altri utenti.
Vergilius: il nuovo sistema per con-
trollare la velocità
Dal 27 luglio sulle strade statali ad
alto tasso di incidentalità è attivo
Vergilius, il nuovo sistema dell'Anas
per rilevare la velocità media degli
automobilisti. A differenza del Tutor
installato sulle autostrade, questo
apparecchio funziona anche da auto-
velox: oltre a riprendere le targhe e
misurare la velocità media è infatti in
grado di rilevare anche la velocità
istantanea dei veicoli.
Non si tratta però di un sistema per
far cassa. Le multe fatte da Vergilius
non andranno ai comuni, ma finiran-
no allo Stato che utilizzerà i soldi per
reinvestite in sicurezza stradale e
manutenzione. Così come avviene
per le contravvenzioni per eccesso di
velocità fatte in autostrada dai 318
portali attivi del Tutor e dagli 88
autovelox fissi gestiti dalla polizia
stradale. Inoltre, i dati dicono che
dove c’è il Tutor gli incidenti calano
del 20% circa e si riducono di molto
quelli mortali.
Liguria - Le Valli di Imperia
Il nome di Imperia ha associato e fuso nel secolo XX
due città e due territori geograficamente paralleli ma
storicamente distinti.
Porto Maurizio:
Dal centro di Porto Maurizio salendo al sommo di via
F.Cascione si giunge in breve in Piazza del Duomo sulla
quale si affaccia la Pinacoteca e il Museo Navale e che
è dominata dalla mole del grande Duomo di S.
Maurizio (martire della Legione Tebea).
Da piazza del Duomo si può risalire verso il paraxu (dal
Palatium del Governatore genovese) giungendo in una
piazzetta sulla quale si affaccia l'antico Palazzo
Pagliari del sec.XV,già restaurato per sistemarvi il
Museo Civico.
Imboccando via S.Leonardo,passeggiando tra caratte-
ristiche case liguri ,si giunge al Palazzo Gastaldi e di
qui alla piazza Chiesa vecchia ,ove si trovano i resti
della vecchia chiesa di S.Maurizio.Si scende passando
davanti ai resti della facciata e proseguendo verso
ponente si imbocca via S.Caterina ove troviamo la
chiesa di S.Leonardo da Porto Maurizio inglobata fra le
case medievali e settecentesche.
Proseguendo verso ponente si giunge al Convento di
S.Chiara (1365) fondazione delle Clarisse.Esso è
costruito sulle antiche mura della città ,mediante un
terrapieno e un loggiato che offrono un incantevole
scorcio panoramico. Poco oltre troviamo la Chiesa di
S.Pietro ,una delle più antiche della città,trasformata
dal barocco nel 1595,sede della Confraternita che trae
origine dalla Compagnia dei Mercanti.
Dal centro di Porto Maurizio si può facilmente rag-
giungere ,con una breve escursione tra gli oliveti,la
valle di Caramagna (nome trapiantato dall'abbazia di
Caramagna in Piemonte).La meta principale della gita
è Montegrazie,a 7 km. da Imperia. Nella chiesa parroc-
chiale si può ammirare il Polittico di Carlo
Braccesco,1478: tavola di scuola lombarda che
costituiva l'ancona del Santuario di N.S. delle
Grazie.
Tale santuario (1450) sorge a 1 km. dal paese,su
una dorsale in felicissima posizione panoramica ,
che domina tutte le valli di Porto Maurizio. Esso
offre uno dei più interessanti e fra i meglio con-
servati esempi di architettura tardo-gotica ligure
,e richiama da secoli la devozione della gente di
mare,come dimostrano i numerosi ex-voto.
L'interno è affrescato con pitture coeve alla
costruzione ,opera di Matteo Biasacci ,Pietro e
Guido da Ranzo e Gabriele della Cella.
Da Lucinasco si può scendere a S.Lazzaro Reale
dove possiamo ammirare il ponte romanico ,sec
XVI.Risaliamo la valle fino a Borgomaro sorto nel XV
secolo ai piedi del castello del Maro,sede feuda-
le dei conti di Ventimiglia. Nella chiesa di S.
Antonio si conserva il polittico dei Ss .Nazaro e
Celso,sec. XVI, opera della cosiddetta area del
"Pancalino". Essa proviene dalla vicina chiesa di
S. Nazaro. Da Borgomaro possiamo risalire
verso Aurigo , paese in posizione felicissima
affacciata sugli uliveti e dominata dalle vette
dei monti. Fu sede preferita del ramo dei conti
Ventimiglia - Lascaris.
Su di un piazzale erboso circondato dagli ippo-
castani sorge il Santuario di S.Paolo . Vi si con-
serva i polittico di S. Paolo e santi del 1569. E'
attrbuito al cosiddetto Pancalino , che nel
Rinascimento continua la tradizione pittorica
medievale.
PA 117 PAESAGGI 2013:202350/bozza 1 11/02/13 16:08 Pagina 2
VIAGGIARE IN AUTO, VIAGGIARE SICURI
per rilevare la velocità media degli
automobilisti. A differenza del Tutor
installato sulle autostrade, questo
apparecchio funziona anche da auto-
velox: oltre a riprendere le targhe e
misurare la velocità media è infatti in
grado di rilevare anche la velocità
istantanea dei veicoli.
Non si tratta però di un sistema per
far cassa. Le multe fatte da Vergilius
non andranno ai comuni, ma finiran-
no allo Stato che utilizzerà i soldi per
reinvestite in sicurezza stradale e
manutenzione. Così come avviene
per le contravvenzioni per eccesso di
velocità fatte in autostrada dai 318
portali attivi del Tutor e dagli 88
autovelox fissi gestiti dalla polizia
stradale. Inoltre, i dati dicono che
dove c’è il Tutor gli incidenti calano
del 20% circa e si riducono di molto
quelli mortali.
Il nome di Imperia ha associato e fuso nel secolo XX
due città e due territori geograficamente paralleli ma
storicamente distinti.
Porto Maurizio:
Dal centro di Porto Maurizio salendo al sommo di via
F.Cascione si giunge in breve in Piazza del Duomo sulla
quale si affaccia la Pinacoteca e il Museo Navale e che
è dominata dalla mole del grande Duomo di S.
Maurizio (martire della Legione Tebea).
è dominata dalla mole del grande Duomo di S.
Maurizio (martire della Legione Tebea).
è dominata dalla mole del grande Duomo di S.
Da piazza del Duomo si può risalire verso il paraxu (dal
Maurizio (martire della Legione Tebea).
Da piazza del Duomo si può risalire verso il paraxu (dal
Maurizio (martire della Legione Tebea).
Palatium del Governatore genovese) giungendo in una
Da piazza del Duomo si può risalire verso il paraxu (dal
Palatium del Governatore genovese) giungendo in una
Da piazza del Duomo si può risalire verso il paraxu (dal
piazzetta sulla quale si affaccia l'antico Palazzo
Pagliari del sec.XV,già restaurato per sistemarvi il
Museo Civico.
Imboccando via S.Leonardo,passeggiando tra caratte-
ristiche case liguri ,si giunge al Palazzo Gastaldi e di
qui alla piazza Chiesa vecchia ,ove si trovano i resti
della vecchia chiesa di S.Maurizio.Si scende passando
davanti ai resti della facciata e proseguendo verso
ponente si imbocca via S.Caterina ove troviamo la
chiesa di S.Leonardo da Porto Maurizio inglobata fra le
case medievali e settecentesche.
Proseguendo verso ponente si giunge al Convento di
S.Chiara (1365) fondazione delle Clarisse.Esso è
Proseguendo verso ponente si giunge al Convento di
S.Chiara (1365) fondazione delle Clarisse.Esso è
Proseguendo verso ponente si giunge al Convento di
costruito sulle antiche mura della città ,mediante un
terrapieno e un loggiato che offrono un incantevole
scorcio panoramico. Poco oltre troviamo la Chiesa di
S.Pietro ,una delle più antiche della città,trasformata
dal barocco nel 1595,sede della Confraternita che trae
origine dalla Compagnia dei Mercanti.
Dal centro di Porto Maurizio si può facilmente rag-
giungere ,con una breve escursione tra gli oliveti,la
valle di Caramagna (nome trapiantato dall'abbazia di
giungere ,con una breve escursione tra gli oliveti,la
valle di Caramagna (nome trapiantato dall'abbazia di
giungere ,con una breve escursione tra gli oliveti,la
Caramagna in Piemonte).La meta principale della gita
valle di Caramagna (nome trapiantato dall'abbazia di
Caramagna in Piemonte).La meta principale della gita
valle di Caramagna (nome trapiantato dall'abbazia di
è Montegrazie,a 7 km. da Imperia. Nella chiesa parroc-
chiale si può ammirare il Polittico di Carlo
Braccesco,1478: tavola di scuola lombarda che
costituiva l'ancona del Santuario di N.S. delle
Grazie.
Tale santuario (1450) sorge a 1 km. dal paese,su
una dorsale in felicissima posizione panoramica ,
che domina tutte le valli di Porto Maurizio. Esso
offre uno dei più interessanti e fra i meglio con-
servati esempi di architettura tardo-gotica ligure
,e richiama da secoli la devozione della gente di
mare,come dimostrano i numerosi ex-voto.
L'interno è affrescato con pitture coeve alla
costruzione ,opera di Matteo Biasacci ,Pietro e
Guido da Ranzo e Gabriele della Cella.
Da Lucinasco si può scendere a S.Lazzaro Reale
dove possiamo ammirare il ponte romanico ,sec
XVI.Risaliamo la valle fino a Borgomaro sorto nel XV
secolo ai piedi del castello del Maro,sede feuda-
le dei conti di Ventimiglia. Nella chiesa di S.
Antonio si conserva il polittico dei Ss .Nazaro e
Celso,sec. XVI, opera della cosiddetta area del
"Pancalino". Essa proviene dalla vicina chiesa di
S. Nazaro. Da Borgomaro possiamo risalire
verso Aurigo , paese in posizione felicissima
affacciata sugli uliveti e dominata dalle vette
dei monti. Fu sede preferita del ramo dei conti
Ventimiglia - Lascaris.
Su di un piazzale erboso circondato dagli ippo-
castani sorge il Santuario di S.Paolo . Vi si con-
serva i polittico di S. Paolo e santi del 1569. E'
attrbuito al cosiddetto Pancalino , che nel
Rinascimento continua la tradizione pittorica
medievale.
chiale si può ammirare il Polittico di Carlo
Braccesco,1478: tavola di scuola lombarda che
costituiva l'ancona del Santuario di N.S. delle
Grazie.
Tale santuario (1450) sorge a 1 km. dal paese,su
una dorsale in felicissima posizione panoramica ,
che domina tutte le valli di Porto Maurizio. Esso
offre uno dei più interessanti e fra i meglio con-
servati esempi di architettura tardo-gotica ligure
,e richiama da secoli la devozione della gente di
mare,come dimostrano i numerosi ex-voto.
L'interno è affrescato con pitture coeve alla
costruzione ,opera di Matteo Biasacci ,Pietro e
Guido da Ranzo e Gabriele della Cella.
Da Lucinasco si può scendere a S.Lazzaro Reale
dove possiamo ammirare il ponte romanico ,sec
XVI.Risaliamo la valle fino a Borgomaro sorto nel XV
secolo ai piedi del castello del Maro,sede feuda-
le dei conti di Ventimiglia. Nella chiesa di S.
Antonio si conserva il polittico dei Ss .Nazaro e
Celso,sec. XVI, opera della cosiddetta area del
"Pancalino". Essa proviene dalla vicina chiesa di
S. Nazaro. Da Borgomaro possiamo risalire
verso Aurigo , paese in posizione felicissima
affacciata sugli uliveti e dominata dalle vette
dei monti. Fu sede preferita del ramo dei conti
Ventimiglia - Lascaris.
Su di un piazzale erboso circondato dagli ippo-
castani sorge il Santuario di S.Paolo . Vi si con-
serva i polittico di S. Paolo e santi del 1569. E'
attrbuito al cosiddetto Pancalino , che nel
Rinascimento continua la tradizione pittorica
medievale.
chiale si può ammirare il Polittico di Carlo
Braccesco,1478: tavola di scuola lombarda che
costituiva l'ancona del Santuario di N.S. delle
Grazie.
Tale santuario (1450) sorge a 1 km. dal paese,su
una dorsale in felicissima posizione panoramica ,
che domina tutte le valli di Porto Maurizio. Esso
offre uno dei più interessanti e fra i meglio con-
servati esempi di architettura tardo-gotica ligure
,e richiama da secoli la devozione della gente di
mare,come dimostrano i numerosi ex-voto.
L'interno è affrescato con pitture coeve alla
costruzione ,opera di Matteo Biasacci ,Pietro e
Guido da Ranzo e Gabriele della Cella.
Da Lucinasco si può scendere a S.Lazzaro Reale
dove possiamo ammirare il ponte romanico ,sec
XVI.Risaliamo la valle fino a Borgomaro sorto nel XV
secolo ai piedi del castello del Maro,sede feuda-
le dei conti di Ventimiglia. Nella chiesa di S.
Antonio si conserva il polittico dei Ss .Nazaro e
Celso,sec. XVI, opera della cosiddetta area del
"Pancalino". Essa proviene dalla vicina chiesa di
S. Nazaro. Da Borgomaro possiamo risalire
S. Nazaro. Da Borgomaro possiamo risalire
S. Nazaro. Da Borgomaro possiamo risalire
verso Aurigo , paese in posizione felicissima
affacciata sugli uliveti e dominata dalle vette
dei monti. Fu sede preferita del ramo dei conti
Ventimiglia - Lascaris.
Su di un piazzale erboso circondato dagli ippo-
VIAGGIARE IN AUTO, VIAGGIARE SICURI Liguria - Le Valli di Imperia
Il nome di Imperia ha associato e fuso nel secolo XX
due città e due territori geograficamente paralleli ma
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GENNAIO 2014 FEB.2014
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDL
DIC.2013
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
1 Sett.
2 Sett.
3 Sett.
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino
s. Cesira
Battesimo di Gesù
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
123456789
10111213141516
+
1
|
1 4 6 9 B
4 B
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
4 Sett.
5 Sett.
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
171819202122232425262728293031
`
+
1 4 6 9 B
123456789
10111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
`IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,56giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,17giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
[LA LUNA
` U. Q. giorno 5 ore 4,58+ L. N. giorno 11 ore 20,431 P. Q. giorno 19 ore 0,45| L. P. giorno 27 ore 5,38
�
OCEANO PACIFICO - BERMUDA
PA 117 PAESAGGI 2013:202350/bozza 1 11/02/13 16:08 Pagina 1
I soleggiati tropicie le vette più alteper sognare tutto l’anno.
RETROSTAMPATO
039
CALENDARS
Bruschette di scamorza Ingredienti per 4 persone:
• 4 fette di pane pugliese • 4 fette sottili di scamorza affumicata
• 4 acciughine sott’olio • 8 pomodorini ciliegina
• 4 liste di peperone giallo grigliato • basilico tritato
• olio aromatizzato all’aglio • salePreparazione:
Per iniziare infornare le fette di pane e farle dorare. Intanto pulire i pomodorini e tagliarli a metà. Tolte le fette di pane dal forno
spennellarle con l’olio aromatizzato, guarnirle con una fetta di scamorza, una lista di peperone grigliato, 4 pomodorini tagliati a metà e
un’acciuga. Infornare per circa un minuto in modo che siano ben calde, spolverizzare con il basilico tritato e servire subito.
Bruschette di tacchino e prugneIngredienti per 2 persone:
• 4 fette di pane pugliese • 4 fette di arrosto di tacchino • 4 prugne secche morbide • 3 cucchiai di mascarpone
• basilico fresco • 1 ciuffetto di prezzemolo • sale e pepePreparazione:
Tritare il basilico e il prezzemolo e unirli al mascarpone con un pizzico di sale e pepe,
mescolare fi no ad ottenere una crema omogenea.
Intanto mettere in forno le fette di pane per renderle croccanti,
poi spalmarle con la crema preparata. Adagiare le fette
di arrosto di tacchino e qualche pezzetto di prugna.
PA132 GASTRONOMIA FRONTE.indd 2
08/02/13 08:45
PA132 GASTRONOMIA• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
Bruschette di scamorza Ingredienti per 4 persone:
• 4 fette di pane pugliese • 4 fette sottili di scamorza affumicata
• 4 acciughine sott’olio • 8 pomodorini ciliegina
• 4 liste di peperone giallo grigliato • basilico tritato
• olio aromatizzato all’aglio • salePreparazione:
Per iniziare infornare le fette di pane e farle dorare. Intanto pulire i pomodorini e tagliarli a metà. Tolte le fette di pane dal forno
spennellarle con l’olio aromatizzato, guarnirle con una fetta di scamorza, una lista di peperone grigliato, 4 pomodorini tagliati a metà e
o, 4 pomodorini tagliati a metà e
un’acciuga. Infornare per circa un minuto in modo che siano ben calde, spolverizzare con il basilico tritato e servire subito.
tritato e servire subito.
Bruschette di tacchino e prugneIngredienti per 2 persone:
• 4 fette di pane pugliese • 4 fette di arrosto di tacchino • 4 prugne secche morbide • 3 cucchiai di
tacchino • 4 prugne secche morbide • 3 cucchiai di mascarpone
• basilico fresco • 1 ciuffetto di prezzemolo • sale e pepePreparazione:
Tritare il basilico e il prezzemolo e unirli al mascarpone con un pizzico di sale e pepe,
pone con un pizzico di sale e pepe,
mescolare fi no ad ottenere una crema omogenea.
Intanto mettere in forno le fette di pane per renderle croccanti,
poi spalmarle con la crema preparata. Adagiare le fette
di arrosto di tacchino e qualche pezzetto di prugna.
luna` U. Q.
+ L. N.
1 P. Q.
| L. P.
Giorno 5
11
19
27
Ore 4,58
20,43
0,45
5,38
Giorno1713192531
Sorge7,377,377,367,337,297,23
Tramonta16,50 16,56 17,02 17,09 17,17 17,24
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
FO
TO
AG
EN
ZIA
CO
RB
IS
POLENTA AI WURSTEL VIENNESI E FUNGHI
Ingredienti
250 g di polenta istantanea, 8 wurstel viennesi, 180 g di funghi
trifolati in scatola, 1 cucchiaio circa di concentrato di pomodoro
cipolla tritata, 2 dadi (mancano nella foto), olio e sale
Preparazione:
Tagliare a pezzetti i wurstel e cuocerli in acqua bollente per cinque
minuti. Nel frattempo soffriggere con un po’ d’olio la cipolla e
versare nella padella i funghi trifolati scolati dal loro olio di
conservazione. Una volta pronti i wurstel scolarli con un mestolo
forato e aggiungerli ai funghi (non buttare l’acqua di cottura dei
wurstel, servirà dopo ). Sciogliere con un po’ d’acqua calda il
concentrato di pomodoro e aggiungerlo ai wurstel, regolare di
sale. Preparare la polenta secondo le istruzioni della confezione.
Io ho fatto 1 litro d’acqua bollente (quella di cottura dei wurstel
) con 2 dadi al posto del sale. Disporre la polenta a ciambella in
un piatto di portata e versarvi al centro il condimento di wurstel
e funghi.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Sett. 4
Sett. 5
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino
s. Cesira
Battesimo di Gesù
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
s. Antonio abate
s. Margherita d’Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d’Aquino
s. Costanzo
s. Martina
S. Giovanni Bosco
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
Sett. 1
Sett. 2
Sett. 3
`
+
1
|
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 4 6 9 B
4 B
DICEMBRE 2013 FEBBRAIO 2014
2014 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24/31 25 26 27 28 29 30
Gennaio
PA132 GASTRONOMIA FRONTE.indd 1 08/02/13 08:45
Le ricette più gustosestampate sul retro di ogni pagina
RETROSTAMPATO
040
CALENDARS
PA136 PIZZA• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
COME PREPARARE
IL FORNO A LEGNA
Come preparare il Forno a Legna alla cottura
Per ottenere una buona cottura, il forno a legna deve
essere portato alla giusta temperatura.
Procuratevi delle fascine di legna, ben secca, carica-
tene una o più nel forno, a seconda della dimensio-
ne di quest'ultimo e date fuoco. Si SCONSIGLIA l'uso
di preparati chimici o peggio ancora di benzine o
alcol, che oltre ad essere nocivi sono estremamente
pericolosi a causa dell'altissima infiammabilità!!
Appiccato il fuoco aggiungete una fascina alla volta,
senza ammassarle troppo, in modo che il fuoco
possa lambire la volta e le pareti del forno, riscal-
dandole.
La volta del forno, sotto l'azione del grande calore
sviluppato, da scura diventerà bianca, questo signifi-
ca che siamo giunti alla temperatura giusta.
Come indicazione di massima, per riscaldare un
forno di 90 cm di diametro, ci vogliono un paio di
fascine e circa un'ora di tempo, è bene aggiungere
anche qualche tondello per mantenere alta la tem-
peratura. Le braci devono essere distribuite in
maniera uniforme sul fondo e mosse spesso, per evi-
tare che si coprano di cenere, la quale ha un effetto
isolante.
La pizza deve essere cotta dopo aver spostato tutte
le braci sulla sinistra ed aggiunto alcuni tondelli in
modo che resti attiva la fiamma. Per pulire il fondo
del forno dalla cenere, in genere si adopera una
fascina fatta con rami di alloro fresco, o a seconda di
cosa avete a disposizione può andare bene anche un
bastone con uno straccio pulito e bagnato.
Per ottenere una cottura ottimale, infornate le pizze
e abbiate la cura di girarle spesso. A seconda della
dimensione della pizza sono necessari circa 3/5
minuti per la cottura.
Ora sfornate, impiattate e godetevi la vostra fanta-
stica creazione!
Avere una fumante e fragrante pizza appena
sfornata da un Forno a Legna, a casa propria,
tutte le volte che lo si desidera.
Purtroppo non tutti hanno a disposizione un
forno a legna, ma è possibile ottenere ottimi
risultati anche con i fornetti da pizza elettrici,
muniti di fondo in pietra refrattaria e coper-
tura ad arco, che simulano piuttosto bene la
ricaduta di calore che avviene in un forno a
legna classico.
Ma andiamo per gradi e supponiamo che
abbiate un forno a legna, l'ostacolo maggiore
è così superato, il problema successivo in
genere è rappresentato dalla mancanza di
maestria nello stendere la pizza, raccoglierla
con la pala ed infornarla. Chi ha già provato sa
di cosa sto parlando, ma l'importante è non
perdersi d'animo, dopo qualche pizza accar-
tocciata o bruciacchiata, all'inizio, tutto
diventerà più semplice e resterà solo il gran-
de piacere di mangiare una pizza fatta con le
proprie mani!
Per la preparazione dell'impasto, in questo
articolo, faccio affidamento all'inossidabile
ricetta delle Sorelle Simili, ma il consiglio è
comunque quello di sperimentare con picco-
le variazioni sugli ingredienti, fino a raggiun-
gere il risultato che più vi piace.
Ma andiamo a vedere il procedimento.
Ingredienti per 3 pizze al fuoco di medie
dimensioni:
- 500 gr di farina 00
- 250 gr di acqua
- 30 gr di olio
- 5 gr di lievito di birra (questa è la dose con-
sigliata nella ricetta originale, se si ha fretta e
si desidera una lievitazione più veloce, un'ora
e mezza circa, usate 12 gr di lievito, mezzo
cubetto, ed aggiungete un cucchiaino di zuc-
chero all'impasto)
- 8 gr di sale (due cucchiaini)
Disponete la farina a fontana su di una spia-
natoia, in cui avrete cura di miscelare il sale,
quindi aggiungete l'acqua appena intiepidita
(non calda se no "uccidete" il lievito!) in cui
avrete sciolto il lievito di birra e l'olio.
Impastate per circa 20/30 minuti, finché l'im-
pasto si presenterà ben liscio ed omogeneo.
Dividete l'impasto in 3 parti uguali e fatene
delle palline, che lascerete a lievitare diretta-
mente sul tagliere per circa 3 ore, coperte con
un canovaccio pulito.
Trascorso questo tempo, le dimensioni delle
palline saranno più o meno raddoppiate: è
giunto il momento di stendere le vostre pizze!
Iniziate a dare loro la forma, appiattendole
con il palmo della mano, quindi chiediamo
aiuto alla forza di gravità: sollevate l'impasto
tenendolo in prossimità del bordo con ambe-
due le mani ed iniziate a farlo girare in tondo,
la pizza tenderà così a distendersi, mantenen-
do la forma rotonda, continuate fino ad otte-
nere la dimensione desiderata.
Se questo sistema dovesse risultare comples-
so, potete stendere le pizza anche con un
matterello.
A questo punto condite con passata di pomo-
doro, mozzarella fresca ed un filo di olio di
oliva, avendo cura di tenere il condimento un
po' lontano dai bordi, altrimenti non si for-
merà la classica crosta rigonfia che caratteriz-
za una buona pizza.
Inoltre, a parte questo condimento di base
che caratterizza la Pizza Margherita classica, è
possibile scatenare la fantasia ed utilizzare
tanti altri ingredienti.
Ora la parte più impegnativa: come infornare
la pizza nel forno a legna.
Al primo tentativo apparirà subito evidente
che la scioltezza con cui viene fatta questa
operazione da un vero pizzaiolo, non è certo
frutto del caso, ma vera e propria maestria.
Per noi principianti il consiglio è uno: non pro-
vare a fare il pizzaiolo acrobatico a meno che
non si sappia esattamente ciò che si sta
facendo.
Quindi, se disponete di una pala e del neces-
sario sangue freddo, avvicinatela al bordo
della pizza e con un paio di colpi rapidi e ben
assestati spingetela in avanti, caricatela, infi-
late nel forno e con un altro gesto rapido
estraete la pala, lasciando adagiare la pizza
direttamente sulla pietra del forno.
Anche in questo caso, se volete evitare rischi
inutili o non vi sentite sicuri, potete appog-
giare la base della pizza e condirla diretta-
mente sulla pala ben infarinata, per poi infor-
nare senza il rischio di rovinarla.
LA PIZZA A CASA TUA
PA136 PIZZA:202350/bozza 1 11/02/13 15:20 Pagina 2
Per ottenere una buona cottura, il forno a legna deve
Procuratevi delle fascine di legna, ben secca, carica-
tene una o più nel forno, a seconda della dimensio-
ne di quest'ultimo e date fuoco. Si SCONSIGLIA l'uso
di preparati chimici o peggio ancora di benzine o
alcol, che oltre ad essere nocivi sono estremamente
pericolosi a causa dell'altissima infiammabilità!!
Appiccato il fuoco aggiungete una fascina alla volta,
senza ammassarle troppo, in modo che il fuoco
possa lambire la volta e le pareti del forno, riscal-
La volta del forno, sotto l'azione del grande calore
sviluppato, da scura diventerà bianca, questo signifi-
ca che siamo giunti alla temperatura giusta.
Come indicazione di massima, per riscaldare un
forno di 90 cm di diametro, ci vogliono un paio di
fascine e circa un'ora di tempo, è bene aggiungere
anche qualche tondello per mantenere alta la tem-
peratura. Le braci devono essere distribuite in
maniera uniforme sul fondo e mosse spesso, per evi-
tare che si coprano di cenere, la quale ha un effetto
La pizza deve essere cotta dopo aver spostato tutte
le braci sulla sinistra ed aggiunto alcuni tondelli in
modo che resti attiva la fiamma. Per pulire il fondo
del forno dalla cenere, in genere si adopera una
fascina fatta con rami di alloro fresco, o a seconda di
cosa avete a disposizione può andare bene anche un
bastone con uno straccio pulito e bagnato.
Per ottenere una cottura ottimale, infornate le pizze
e abbiate la cura di girarle spesso. A seconda della
dimensione della pizza sono necessari circa 3/5
Ora sfornate, impiattate e godetevi la vostra fanta-
Avere una fumante e fragrante pizza appena
sfornata da un Forno a Legna, a casa propria,
tutte le volte che lo si desidera.
Purtroppo non tutti hanno a disposizione un
forno a legna, ma è possibile ottenere ottimi
risultati anche con i fornetti da pizza elettrici,
muniti di fondo in pietra refrattaria e coper-
tura ad arco, che simulano piuttosto bene la
ricaduta di calore che avviene in un forno a
legna classico.
Ma andiamo per gradi e supponiamo che
abbiate un forno a legna, l'ostacolo maggiore
è così superato, il problema successivo in
genere è rappresentato dalla mancanza di
maestria nello stendere la pizza, raccoglierla
con la pala ed infornarla. Chi ha già provato sa
di cosa sto parlando, ma l'importante è non
perdersi d'animo, dopo qualche pizza accar-
tocciata o bruciacchiata, all'inizio, tutto
diventerà più semplice e resterà solo il gran-
de piacere di mangiare una pizza fatta con le
proprie mani!
Per la preparazione dell'impasto, in questo
articolo, faccio affidamento all'inossidabile
ricetta delle Sorelle Simili, ma il consiglio è
comunque quello di sperimentare con picco-
le variazioni sugli ingredienti, fino a raggiun-
gere il risultato che più vi piace.
Ma andiamo a vedere il procedimento.
Ingredienti per 3 pizze al fuoco di medie
dimensioni:
- 500 gr di farina 00
- 250 gr di acqua
- 30 gr di olio
- 5 gr di lievito di birra (questa è la dose con-
- 30 gr di olio
- 5 gr di lievito di birra (questa è la dose con-
- 30 gr di olio
sigliata nella ricetta originale, se si ha fretta e
si desidera una lievitazione più veloce, un'ora
e mezza circa, usate 12 gr di lievito, mezzo
cubetto, ed aggiungete un cucchiaino di zuc-
chero all'impasto)cubetto, ed aggiungete un cucchiaino di zuc-
chero all'impasto)cubetto, ed aggiungete un cucchiaino di zuc-
- 8 gr di sale (due cucchiaini)chero all'impasto)
- 8 gr di sale (due cucchiaini)chero all'impasto)
Disponete la farina a fontana su di una spia-
natoia, in cui avrete cura di miscelare il sale,
quindi aggiungete l'acqua appena intiepidita
(non calda se no "uccidete" il lievito!) in cui
quindi aggiungete l'acqua appena intiepidita
(non calda se no "uccidete" il lievito!) in cui
quindi aggiungete l'acqua appena intiepidita
avrete sciolto il lievito di birra e l'olio.
Impastate per circa 20/30 minuti, finché l'im-
pasto si presenterà ben liscio ed omogeneo.
Dividete l'impasto in 3 parti uguali e fatene
delle palline, che lascerete a lievitare diretta-
mente sul tagliere per circa 3 ore, coperte con
un canovaccio pulito.
Trascorso questo tempo, le dimensioni delle
palline saranno più o meno raddoppiate: è
giunto il momento di stendere le vostre pizze!
Iniziate a dare loro la forma, appiattendole
con il palmo della mano, quindi chiediamo
aiuto alla forza di gravità: sollevate l'impasto
tenendolo in prossimità del bordo con ambe-
due le mani ed iniziate a farlo girare in tondo,
la pizza tenderà così a distendersi, mantenen-
do la forma rotonda, continuate fino ad otte-
nere la dimensione desiderata.
Se questo sistema dovesse risultare comples-
so, potete stendere le pizza anche con un
matterello.
A questo punto condite con passata di pomo-
doro, mozzarella fresca ed un filo di olio di
oliva, avendo cura di tenere il condimento un
po' lontano dai bordi, altrimenti non si for-
merà la classica crosta rigonfia che caratteriz-
za una buona pizza.
Inoltre, a parte questo condimento di base
che caratterizza la Pizza Margherita classica, è
possibile scatenare la fantasia ed utilizzare
tanti altri ingredienti.
Ora la parte più impegnativa: come infornare
la pizza nel forno a legna.
Al primo tentativo apparirà subito evidente
che la scioltezza con cui viene fatta questa
operazione da un vero pizzaiolo, non è certo
frutto del caso, ma vera e propria maestria.
Per noi principianti il consiglio è uno: non pro-
vare a fare il pizzaiolo acrobatico a meno che
non si sappia esattamente ciò che si sta
facendo.
Quindi, se disponete di una pala e del neces-
sario sangue freddo, avvicinatela al bordo
della pizza e con un paio di colpi rapidi e ben
assestati spingetela in avanti, caricatela, infi-
late nel forno e con un altro gesto rapido
estraete la pala, lasciando adagiare la pizza
direttamente sulla pietra del forno.
Anche in questo caso, se volete evitare rischi
inutili o non vi sentite sicuri, potete appog-
giare la base della pizza e condirla diretta-
mente sulla pala ben infarinata, per poi infor-
nare senza il rischio di rovinarla.
LA PIZZA A CASA TUA
`
1 4 6 9 B
4 B
1 Sett.
2 Sett.
3 Sett.
GENNAIO 2014GENNAIO 2014123456789
10111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
FEB.2014
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
DIC.2013
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
171819202122232425262728293031
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
4 Sett.
5 Sett.
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
`
+
123456789
10111213141516
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
venIL SOLE Sorge Tramontagiorno 01 ore 7,37 ore 16,50giorno 07 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA+ L. N. giorno 1 ore 12,141 P. Q. giorno 8 ore 4,39| L. P. giorno 16 ore 5,52` U. Q. giorno 24 ore 6,19+ L. N. giorno 30 ore 22,38
[L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
�
+
1
|
Pizza Pescatora con Sgampi e Polipetti
PA136 PIZZA:202350/bozza 1 11/02/13 15:20 Pagina 1
La Pizza, un piatto unicoe completo. Le ricette classichee originali stampate sul retrodi ogni pagina.
RETROSTAMPATO
041
CALENDARS
PA138 PANE E PASTA• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
Focaccia GenovesePer i genovesi la focaccia classica, quella all’olio, è
un mito, un simbolo della città esattamente come
la Lanterna; in Argentina esistono numerose
panetterie con su scritto, come insegna, “Fugassa“:
gli argentini hanno così assimilato il termine
genovese da dichiararlo tipico del loro idioma,
tanto che compare persino sui vocabolari. In realtà
sia la parola che il “prodotto” furono introdotti
dagli immigrati genovesi di quasi centosessanta
anni fa, e i loro eredi continuano a fare una
focaccia buonissima. Intorno al 1500, la focaccia
veniva consumata in chiesa durante i matrimoni, al
momento della benedizione degli sposi; un modo
goloso per esprimere la gioia di una nuova unione
che si sperava feconda.Focaccia di Recco esisteva già all’epoca della
terza crociata. “Era la Pentecoste di rose dell’anno
1189… la cappella dell’Abbazia di San Fruttuoso
accoglieva i crociati liguri per un solenne Te Deum
prima della partenza della fl otta per la Terra
Santa… Sulle bianche tovaglie di lino ricamate
facevano bella vista i piatti di peltro e di rame,
zuppiere di ceramica e di coccio colme di ogni ben
di dio: pagnotte di farro ed orzo impastate con
miele, fi chi secchi e zibibbo, carpione di pesce,
agliata, olive e una focaccia di semola e di giuncata
appena rappresa (la focaccia col formaggio)…”.
In tempi lontanissimi la popolazione recchese si
rifugiava nell’immediato entroterra per sfuggire
alle incursioni dei saraceni.
Si narra che grazie alla possibilità di disporre di olio,
formaggetta e farina, cuocendo la pasta ripiena di
formaggio su una pietra d’ardesia coperta, venne
“inventato” quel prodotto gastronomico che
oggi conosciamo come “Focaccia di Recco col
Formaggio”. Sul fi nire del 1800, quando Recco
contava circa 3.000 abitanti, ritroviamo la “Focaccia
di Recco col Formaggio” nei cinque forni
cittadini che campavano alla meglio vendendo
esclusivamente le focacce liguri, uno di essi esiste
ancor oggi (forno Moltedo). Alla fi ne dell’800 aprono a Recco le prime trattorie
con cucina, ed a quei tempi la “Focaccia col
Formaggio” veniva proposta unicamente nel
periodo di celebrazione dei morti.
Focaccia genoveseIngredienti:
300 gr farina OO 130ml acqua tiepida 12 gr
lievito di birra olio extravergine d’oliva sale
grosso zucchero PreparazionePorre la farina in una ciotola capiente, aggiungere
il sale e lo zucchero. Sbriciolare il lievito versando
l’acqua e cominciando ad impastare. Incorporare
quindi l’olio e continuare a lavorare fi no ad
ottenere una pasta morbida e omogenea. Lasciare
riposare qualche minuto, spianare leggermente
con un mattarello e disporre in una teglia
precedentemente oliata. Allargare bene la pasta
affi nché occupi tutto il fondo del tegame. Questa
operazione va eseguita poco alla volta in modo che
la pasta non si rompa, sia di spessore omogeneo
e possa riposare il tempo minimo necessario a
renderla più estensibile. Cospargere di sale grosso
e attendere qualche minuto in modo che l’impasto
abbozzi una lievitazione. Nel frattempo preparare
l’olio misto all’acqua da distribuire sulla superfi cie
dell’impasto. In generale si può suggerire una
proporzione pari a due parti d’olio e una d’acqua.
Cospargere quindi la superfi cie dell’impasto
con emulsione d’acqua e olio e imprimere alla
focaccia le classiche fossette usando i polpastrelli
delle dita. Lasciare lievitare. In ambiente a 20°C la
lievitazione dura circa un’ora. Cuocere in forno a
190°C per circa 12 minuti
Focaccia di Recco Ingredienti 500 gr di farina 00 250 ml di acqua olio extravergine
d’oliva sale q.b. 500 gr di crescenza
PreparazioneIn una ciotola disporre la farina a fontana e
versare dentro l’olio extravergine d’oliva e il sale
Aggiungere man mano l’acqua lavorando l’impasto
sino a quando non si sarà assorbita tutta la farina.
Lavorare fi no a quando l’impasto non risulterà
morbido e liscio, quindi formare una palla e far
riposare coperto con un canovaccio per un’ora.
Dopo aver lasciato riposare l’impasto,dividerlo in
due e stendere su un piano infarinato la sfoglia in
maniera sottilissima. Cospargere la placca da forno con dell’olio ed
adagiate la sfoglia. Tagliare la crescenza in piccoli
pezzi e distribuirli sulla sfoglia ad intervalli regolari
Tirare una seconda sfoglia e ricoprire lo strato di
crescenza. Sigillare bene i bordi della focaccia e cospargere
tutto con un fi lo d’olio e sale.Con le dita pizzicare più punti della pasta
formandovi dei fori della grandezza di circa 1
centimetroInfornate la focaccia al formaggio a 220 gradi in
forno già caldo e cuocete per 20 minuti.
Lasciate intiepidire la focaccia, dopo tagliate a
fette e servite.
I processi principali della produzione del pane sono:
ImpastoL’impasto è quella operazione che permette di amalgamare tutti gli ingredienti di idratare le proteine
della farina in particolare la gliadina e la glutenina. Queste due proteine semplici poste a contatto con
l’acqua formano un complesso proteico detto glutine che costituisce la struttura portante dell’impasto
rappresentata come forza della farina.
Si tratta di una sorta di reticolo all’interno della massa di farina e acqua che la rende compatta, elastica
e capace di trattenere gli amidi ed i gas della lievitazione che formano così le bolle caratteristiche della
struttura spugnosa della mollica. L’impasto si esegue con macchine dette impastatrici.
La temperatura dell’impasto, una volta ultimato, è ottimale tra 22 gradi C e 26 gradi C. Le stagioni calde e
lavorazioni con macchine automatiche richiedono una temperatura più bassa. La temperatura della pasta
viene regolata aumentando o diminuendo la temperatura dell’acqua. Nei mesi più caldi si può arrivare a
utilizzare il ghiaccio in scaglie per abbassare la temperatura.
fare il pane
PA 138 PANE E PASTA SCELTO.indd 2
07/02/13 12:22
tanto che compare persino sui vocabolari. In realtà
sia la parola che il “prodotto” furono introdotti
dagli immigrati genovesi di quasi centosessanta
anni fa, e i loro eredi continuano a fare una
focaccia buonissima. Intorno al 1500, la focaccia
veniva consumata in chiesa durante i matrimoni, al
momento della benedizione degli sposi; un modo
goloso per esprimere la gioia di una nuova unione
che si sperava feconda.Focaccia di Recco esisteva già all’epoca della
terza crociata. “Era la Pentecoste di rose dell’anno
1189… la cappella dell’Abbazia di San Fruttuoso
accoglieva i crociati liguri per un solenne Te Deum
prima della partenza della fl otta per la Terra
Santa… Sulle bianche tovaglie di lino ricamate
facevano bella vista i piatti di peltro e di rame,
zuppiere di ceramica e di coccio colme di ogni ben
di dio: pagnotte di farro ed orzo impastate con
miele, fi chi secchi e zibibbo, carpione di pesce,
agliata, olive e una focaccia di semola e di giuncata
agliata, olive e una focaccia di semola e di giuncata
appena rappresa (la focaccia col formaggio)…”.
In tempi lontanissimi la popolazione recchese si
rifugiava nell’immediato entroterra per sfuggire
alle incursioni dei saraceni.
Si narra che grazie alla possibilità di disporre di olio,
formaggetta e farina, cuocendo la pasta ripiena di
formaggio su una pietra d’ardesia coperta, venne
“inventato” quel prodotto gastronomico che
oggi conosciamo come “Focaccia di Recco col
Formaggio”. Sul fi nire del 1800, quando Recco
contava circa 3.000 abitanti, ritroviamo la “Focaccia
di Recco col Formaggio” nei cinque forni
cittadini che campavano alla meglio vendendo
esclusivamente le focacce liguri, uno di essi esiste
ancor oggi (forno Moltedo). Alla fi ne dell’800 aprono a Recco le prime trattorie
con cucina, ed a quei tempi la “Focaccia col
Formaggio” veniva proposta unicamente nel
periodo di celebrazione dei morti.
300 gr farina OO 130ml acqua tiepida 12 gr
lievito di birra olio extravergine d’oliva sale
grosso zucchero Preparazione
grosso zucchero PreparazionePorre la farina in una ciotola capiente, aggiungere
Porre la farina in una ciotola capiente, aggiungere
il sale e lo zucchero. Sbriciolare il lievito versando
il sale e lo zucchero. Sbriciolare il lievito versando
l’acqua e cominciando ad impastare. Incorporare
l’acqua e cominciando ad impastare. Incorporare
quindi l’olio e continuare a lavorare fi no ad
quindi l’olio e continuare a lavorare fi no ad
ottenere una pasta morbida e omogenea. Lasciare
ottenere una pasta morbida e omogenea. Lasciare
riposare qualche minuto, spianare leggermente
riposare qualche minuto, spianare leggermente
con un mattarello e disporre in una teglia
con un mattarello e disporre in una teglia
precedentemente oliata. Allargare bene la pasta
precedentemente oliata. Allargare bene la pasta
affi nché occupi tutto il fondo del tegame. Questa
affi nché occupi tutto il fondo del tegame. Questa
operazione va eseguita poco alla volta in modo che
operazione va eseguita poco alla volta in modo che
la pasta non si rompa, sia di spessore omogeneo
la pasta non si rompa, sia di spessore omogeneo
e possa riposare il tempo minimo necessario a
e possa riposare il tempo minimo necessario a
renderla più estensibile. Cospargere di sale grosso
renderla più estensibile. Cospargere di sale grosso
e attendere qualche minuto in modo che l’impasto
e attendere qualche minuto in modo che l’impasto
abbozzi una lievitazione. Nel frattempo preparare
abbozzi una lievitazione. Nel frattempo preparare
l’olio misto all’acqua da distribuire sulla superfi cie
l’olio misto all’acqua da distribuire sulla superfi cie
dell’impasto. In generale si può suggerire una
dell’impasto. In generale si può suggerire una
proporzione pari a due parti d’olio e una d’acqua.
proporzione pari a due parti d’olio e una d’acqua.
Cospargere quindi la superfi cie dell’impasto
Cospargere quindi la superfi cie dell’impasto
con emulsione d’acqua e olio e imprimere alla
con emulsione d’acqua e olio e imprimere alla
focaccia le classiche fossette usando i polpastrelli
focaccia le classiche fossette usando i polpastrelli
focaccia le classiche fossette usando i polpastrelli
focaccia le classiche fossette usando i polpastrelli
delle dita. Lasciare lievitare. In ambiente a 20°C la
delle dita. Lasciare lievitare. In ambiente a 20°C la
delle dita. Lasciare lievitare. In ambiente a 20°C la
lievitazione dura circa un’ora. Cuocere in forno a
lievitazione dura circa un’ora. Cuocere in forno a
lievitazione dura circa un’ora. Cuocere in forno a
190°C per circa 12 minuti
190°C per circa 12 minuti
Cospargere la placca da forno con dell’olio ed
adagiate la sfoglia. Tagliare la crescenza in piccoli
pezzi e distribuirli sulla sfoglia ad intervalli regolari
Tirare una seconda sfoglia e ricoprire lo strato di
crescenza. Sigillare bene i bordi della focaccia e cospargere
tutto con un fi lo d’olio e sale.Con le dita pizzicare più punti della pasta
formandovi dei fori della grandezza di circa 1
centimetroInfornate la focaccia al formaggio a 220 gradi in
forno già caldo e cuocete per 20 minuti.
Lasciate intiepidire la focaccia, dopo tagliate a
fette e servite.fette e servite.
I processi principali della produzione del pane sono:
ImpastoL’impasto è quella operazione che permette di amalgamare tutti gli ingredienti di
della farina in particolare la gliadina e la glutenina. Queste due proteine semplici post
l’acqua formano un complesso proteico detto glutine che costituisce la struttura porta
rappresentata come forza della farina.
Si tratta di una sorta di reticolo all’interno della massa di farina e acqua che la rende compatta, elastica
e capace di trattenere gli amidi ed i gas della lievitazione che formano così le bolle caratteristiche della
struttura spugnosa della mollica. L’impasto si esegue con macchine dette impastatrici.
La temperatura dell’impasto, una volta ultimato, è ottimale tra 22 gradi C e 26 gradi C. Le stagioni calde e
lavorazioni con macchine automatiche richiedono una temperatura più bassa. La temper
viene regolata aumentando o diminuendo la temperatura dell’acqua. Nei mesi più caldi si può arrivare a
utilizzare il ghiaccio in scaglie per abbassare la temperatura.
fare il panefare il pane
gli argentini hanno così assimilato il termine
genovese da dichiararlo tipico del loro idioma,
tanto che compare persino sui vocabolari. In realtà
sia la parola che il “prodotto” furono introdotti
dagli immigrati genovesi di quasi centosessanta
anni fa, e i loro eredi continuano a fare una
Ingredienti:
Ingredienti:
300 gr farina OO 130ml acqua tiepida 12 gr
300 gr farina OO 130ml acqua tiepida 12 gr
lievito di birra olio extravergine d’oliva sale
lievito di birra olio extravergine d’oliva sale
grosso zucchero PreparazionePorre la farina in una ciotola capiente, aggiungere
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GENNAIO 2014123456789
10111213141516
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Sett. 1
Sett. 2
Sett. 3
1 4 6 9 B
4 B
Sett. 4
Sett. 5
+
1
|
`
+
s. Antonio abate
s. Margherita d’Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d’Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA + L.N. giorno 1 ore 12,141 P.Q. giorno 8 ore 4,39| L.P. giorno 16 ore 5,52` U.Q. giorno 24 ore 6,19+ L.N. giorno 30 ore 22,38
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
123456789
10111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
DIC. 2013
FEB. 2014
�
[ `
PA 138 PANE E PASTA SCELTO.indd 1 07/02/13 12:21
Appetitose ricette con il panee la pasta: alimenti classici ma sempre attuali.
RETROSTAMPATO
042
CALENDARS
IL TACCHINO ALLA CANZANESE
IL MACELLAIO CONSIGLIA
LA VENTRICINA
Una tradizione e una ricetta originale tramandata di generazione in generazione, fin dalla casuale scoperta (a metà del 1800) che il brodo di tacchino, preparato al mattino la sera stessa era diventato gelatina ed esaltava il sapore della carne. Si utilizza solo la femmina del tacchino, che ha carni più tenere e saporite e un peso lordo di circa 6/7 Kg, peso che si ridurrà di un paio di chili dopo la fase iniziale di disossatura.Infatti, dopo aver pulito bene ed eviscerato l’animale, inizia la delicata fase di separazione delle carni dalle ossa, partendo dalla parte dello sterno. Anche la legatura della parte più grande (il busto) è un rito di solo apparente semplicità: movimenti precisi ed armonici disegnati con grazia ed eleganza antica.Una volta legato, il busto viene sistemato nella teglia con le sovraccoscie disossate, i filetti di petto, le cosce e le ali (che per praticità verranno disossate dopo la cottura). Vengono sistemate nella teglia anche le ossa della carcassa, rotte e frantumate per dare maggior intensità al brodo. Si aggiunge acqua – senza coprire del tutto le carni – aglio, alloro, pepe a chicchi e sale. La cottura è una via di mezzo tra arrostitura e lessatura e inizia a fiamma molto alta, per avere una iniziale,decisa rosolatura. Una volta girato il pezzo, infatti, la cottura prosegue per otto/nove ore,durante le quali le carni vengono
girate spesso. Al termine, la quantità di brodo residua viene separata dalla carne, sgrassata e filtrata da tutte le impurità. Si disossano anche ali e cosce. Il brodo così preparato, ancora caldo, viene fatto raffreddare insieme alle carni a temperatura ambiente e poi lasciato in frigorifero dove diventerà gelatina. In origine la preparazione avveniva senza disossare l’animale, con notevoli difficoltà di consumo a fronte di una maggior semplicità e velocità di preparazione. Il Tacchino alla Canzanese viene tagliato solo qualche attimo prima di essere servito con la sua preziosa gelatina.
Se potete cercate di acquistare la carne sempre di taglio fresco, evitare di conge-lare i tagli da breve cottura, per esempio fettine e costate, perché perderebbero alcune delle loro proprietà organolettiche, quindi al momento dell’acquisto, dal vostro macellaio fatevi dare le fettine da consumare entro 2 giorni e quindi non da conservare in freezer. Invece spezzatini, bolliti, rotoli ecc. possono tranquilla-mente essere congelati, visto che subiscono comunque cotture lunghe, quindi la perdita di gusto non si nota.
I consigli del macellaio nelle diverse stagioni:
* Inverno: In una stagione fredda e umida il macellaio consiglia un buon bollito misto.* Primavera: Cominciamo ad alleggerire un po’ di calorie, ma non troppo, quindi passiamo alla carne bianca, o un bel brasato o arrosto di vitello.* Estate: Fumano i camini e cominciano le grigliate, spiedini vari preparati dal vostro macellaio, grigliate miste di maiale e pollo e per non sbagliare mai, una bella fiorentina di sorana.* Autunno: Cominciano i primi freddi e un ottimo spezzatino di cavallo o asino con polenta è l’ideale per ricaricarsi in vista dell’inverno.
É uno dei salumi italiani più tipici, e viene preparato secondo antiche tradizioni sopratutto nella provincia di Teramo. Infatti il salume tipico abruzzese viene preparato con la carne di maiali neri o rossi, e nei periodi in cui c’è la luna calante. La zona di produzione della ventricina teramana è compresa tra le fasce montana, pedemontana e collinare del comprensorio dei Monti della Laga e del Gran Sasso.L’Abruzzo è una delle regioni in cui la tradizione culinaria, sopratutto quella di salumi e insaccati, ancora resiste alla modernità, e in cui ogni ricetta è cucinata secondo i suoi tempi.Tradizionalmente è considerato un salume povero in quanto, a differenza del salame, era preparato soltanto con ritagli di carne grassa come il guanciale.In tempi recenti, nel tentativo di valorizzarne la commerciabilità, la qualità è stata incrementata diminuendo l’alta percentuale di guanciale e sostituendola con tagli più pregiati.Del maiale vengono utilizzati spalla lombi filetti cosce rifilatura di prosciutto pancetta Per aromatizzare e conciare il salume. sale, pepe, peperone rosso. Per aromatizzare la vescica di suino bucce d’arancia, limoneSi tagliano le parti di suino a pezzetti, e si conciano con il sale, il pepe e il peperone rosso. A questo punto la carne è pronta per essere insaccata all’interno della vescica che preceDi conseguenza il peso varia a seconda del tipo di confezionamento e comunque da un massimo di 1 kg a 100 grammi.
Senza titolo-2.indd 1 06/02/13 16:50
IL TACCHINO ALLA CANZANESE
IL MACELLAIO CONSIGLIA
Una tradizione e una ricetta originale tramandata di generazione in generazione, fin dalla casuale scoperta (a metà del 1800) che il brodo di tacchino, preparato al mattino la sera stessa era diventato gelatina ed esaltava il sapore della carne. Si utilizza solo la femmina del tacchino, che ha carni più tenere e saporite e un peso lordo di circa 6/7 Kg, peso che si ridurrà di un paio di chili dopo la fase iniziale di disossatura.Infatti, dopo aver pulito bene ed eviscerato l’animale, inizia la delicata fase di separazione delle carni dalle ossa, partendo dalla parte dello sterno. Anche la legatura della parte più grande (il busto) è un rito di solo apparente semplicità: movimenti precisi ed armonici disegnati con grazia ed eleganza antica.Una volta legato, il busto viene sistemato nella teglia con le sovraccoscie disossate, i filetti di petto, le cosce e le ali (che per praticità verranno disossate dopo la cottura). Vengono sistemate nella teglia anche le ossa della carcassa, rotte e frantumate per dare maggior intensità al brodo. Si aggiunge acqua – senza coprire del tutto le carni – aglio, alloro, pepe a chicchi e sale. La cottura è una via di mezzo tra arrostitura e lessatura e inizia a fiamma molto alta, per avere una iniziale,decisa rosolatura. Una volta girato il pezzo, infatti, la cottura prosegue per otto/nove ore,durante le quali le carni vengono
Se potete cercate di acquistare la carne sempre di taglio fresco, evitare di conge-lare i tagli da breve cottura, per esempio fettine e costate, perché perderebbero alcune delle loro proprietà organolettiche, quindi al momento dell’acquisto, dal vostro macellaio fatevi dare le fettine da consumare entro 2 giorni e quindi non da conservare in freezer. Invece spezzatini, bolliti, rotoli ecc. possono tranquilla-mente essere congelati, visto che subiscono comunque cotture lunghe, quindi la perdita di gusto non si nota.
I consigli del macellaio nelle diverse stagioni:
* Inverno: In una stagione fredda e umida il macellaio consiglia un buon bollito misto.* Primavera: Cominciamo ad alleggerire un po’ di calorie, ma non troppo, quindi passiamo alla carne bianca, o un bel brasato o arrosto di vitel* Estate: Fumano i camini e cominciano le grigliate, spiedini vari preparati dal * Estate: Fumano i camini e cominciano le grigliate, spiedini vari preparati dal vostro macellaio, grigliate miste di maiale e pollo e per non sbagliare mai, una bella fiorentina di sorana.* Autunno: Cominciano i primi freddi e un ottimo spezzatino di cavallo o asino con polenta è l’ideale per ricaricarsi in vista dell’inverno.
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GENNAIO 2014123456789
10111213141516
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Sett. 1
Sett. 2
Sett. 3
1 4 6 9 B
4 B
Sett. 4
Sett. 5
+
1
|
`
+
s. Antonio abate
s. Margherita d’Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d’Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA + L.N. giorno 1 ore 12,141 P.Q. giorno 8 ore 4,39| L.P. giorno 16 ore 5,52` U.Q. giorno 24 ore 6,19+ L.N. giorno 30 ore 22,38
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
123456789
10111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
DIC. 2013
FEB. 2014
�
[ ̀
PA142_carne_e_salumi_fronte.indd 1 30/01/13 14:40
PA142 CARNI E SALUMI• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
Notizie utili e consigli preziosisu come acquistare, conservaree cucinare la carne e i salumi.
RETROSTAMPATO
043
CALENDARS
044
CALENDARS
PA144 MARE IN TAVOLA• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
INGREDIENTI:250 gr di triglie, 150 gr di piccole acciughe, 250 gr di seppie e calamari, 200 gr di moscardini, 200 gr di gamberi, 250 gr di farina,
tre uova e un albume, mezzo bicchiere di birra chiara, abbondante olio per friggere, sale.
PREPARAZIONEMescolate in una ciotola due uova intere con 150 gr di farina e un pizzico di sale, lavorate il composto con una frusta fi no al sciogliere tutti grumi,
poi diluitelo con la birra e acqua in quantità suffi ciente a ottenere una pastella piuttosto morbida, lasciatela riposare.Pulite i moscardini senza staccare i ciuffi dei tentacoli, staccatevi invece dalle seppie e dai calamari e svuotate le sacche.
Sgusciante i gamberi, tagliate le sacche ad anelli larghi circa 1 cm, eliminate al centro dei ciuffi di tentacoli l'occhio e l'ossicino chiamato beccò corneo, e tagliate i ciuffi più grossi in due tre parti.
Squamate le triglie, svuotatele delle interiora, eliminate la testa e la lisca centrale in modo da ottenere due fi letti per ciascuna.Incorporate alla pastella l’albume montato a neve. Mettete al fuoco la padella dei fritti con abbondante olio e scaldatelo a 180°
se non avrete l'apposito termometro, immergetevi un pezzetto di pane, dovrà dorare in 5-6 secondi. A questo punto incominciate a friggere di pesci nel seguente ordine.
Immergete nella pastella fi letti di triglia, friggeteli per due minuti e mescolateli e pogiateli su carta assorbente,poi tuffate nella padella i gamberi e friggete anche questi, sempre per un paio di minuti.
Infarinate gli anelli e i ciuffi di seppie e calamari e i moscardini su un setaccio, in modo da eliminare l'eccesso di farina, poi friggeteli per tre minuti. Infarinate anche pesciolini e friggeteli per un minuto. Scolate a mano a mano i diversi pesci su carta assorbente, salateli e serviteli subito.
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 2 26/03/13 14:49
Gustose ricette stampatesul retro di ogni pagina inquadricromia
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GENNAIO 2014123456789
10111213141516
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Sett. 1
Sett. 2
Sett. 3
1 4 6 9 B
4 B
Sett. 4
Sett. 5
+
1
|
`
+
s. Antonio abate
s. Margherita d’Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d’Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA + L.N. giorno 1 ore 12,141 P.Q. giorno 8 ore 4,39| L.P. giorno 16 ore 5,52` U.Q. giorno 24 ore 6,19+ L.N. giorno 30 ore 22,38
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
123456789
10111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
DIC. 2013
FEB. 2014
�
[ `
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 1 26/03/13 14:48
RETROSTAMPATO
045
CALENDARS
1
|
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
APRILE 2014123456789
10111213141516
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
s. Ugo
s. Francesco da Paola
s. Riccardo
s. Benedetto il Moro
s. Vincenzo Ferrer
V. di Quaresima
s. Giov. Battista de La Salle
s. Dionigi
s. Demetrio
s. Ezechiele
s. Stanislao
s. Zeno
Le Palme
s. Valeriano
s. Annibale
s. Bernadette Soubirous
91-274
92-273
93-272
94-271
95-270
96-269
97-268
98-267
99-266
100-265
101-264
102-263
103-262
104-261
105-260
106-259
Sett. 15
Sett. 16
Sett. 17
Sett. 18
`
+
1 4 9
1 4 6 9 B
1 6 9 B
B
s. Roberto
s. Galdino
s. Emma
Pasqua di Resurrezione
Lunedì dell’Angelo
s. Leonida
s. Giorgio
s. Fedele
Festa della Liberazione
s. Marcellino
in Albis
s. Valeria
s. Caterina da Siena
s. Pio V papa
107-258
108-257
109-256
110-255
111-254
112-253
113-252
114-251
115-250
116-249
117-248
118-247
119-246
120-245
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
1718192021222324252627282930
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 6,53 ore 19,35giorno 7 ore 6,43 ore 19,42giorno 13 ore 6,33 ore 19,49giorno 19 ore 6,24 ore 19,55giorno 25 ore 6,15 ore 20,02giorno 30 ore 6,08 ore 20,07
LA LUNA
1 P.Q. giorno 7 ore 10,30| L.P. giorno 15 ore 9,42` U.Q. giorno 22 ore 9,51+ L.N. giorno 29 ore 8,14
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDL
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
GVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVS
MAR. 2014
MAG. 2014
�
[ `
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 7 26/03/13 14:50
1
|
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GIUGNO 2014123456789
10111213141516
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
Ascensione di N. S.
Anniv. della Repubblica
s. Carlo Lwanga
s. Quirino
s. Bonifacio
s. Norberto
s. Geremia
Pentecoste
s. Efrem
s. Faustina
s. Barnaba
s. Onofrio
s. Antonio di Padova
s. Eliseo
SS. Trinità
s. Aureliano
152-213
153-212
154-211
155-210
156-209
157-208
158-207
159-206
160-205
161-204
162-203
163-202
164-201
165-200
166-199
167-198
Sett. 23
Sett. 24
Sett. 25
B
1 6
1 6
Sett. 26
Sett. 27
`
+
s. Ranieri
s. Gregorio Barbarigo
s. Romualdo
s. Ettore
s. Luigi Gonzaga
Corpus Domini
s. Lanfranco Beccari
Natività s. Giov. Battista
s. Guglielmo
s. Vigilio
Sacro Cuore di Gesù
s. Ireneo
ss. Pietro e Paolo
ss. Protomartiri Romani
168-197
169-196
170-195
171-194
172-193
173-192
174-191
175-190
176-189
177-188
178-187
179-186
180-185
181-184
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
1718192021222324252627282930
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 5,37 ore 20,39giorno 7 ore 5,35 ore 20,43giorno 13 ore 5,34 ore 20,46giorno 19 ore 5,34 ore 20,48giorno 25 ore 5,36 ore 20,49giorno 30 ore 5,38 ore 20,49
LA LUNA
1 P.Q. giorno 5 ore 22,39| L.P. giorno 13 ore 6,11` U.Q. giorno 19 ore 20,38+ L.N. giorno 27 ore 10,08
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
GVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVS
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
MMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMG
MAG. 2014
LUG. 2014
�
[ `
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 11 26/03/13 14:51
1
|
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
AGOSTO 2014123456789
10111213141516
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
s. Alfonso de’ Liguori
s. Eusebio
s. Lidia
s. Giovanni M. Vianney
s. Emidio
Trasfigurazione di N. S.
s. Gaetano Thiene
s. Domenico di Guzman
s. Teresa Ben. della Croce
s. Lorenzo
s. Chiara d’Assisi
s. Giovanna F. de Chantal
ss. Ponziano e Ippolito
s. Massimiliano M. Kolbe
Assunzione B. V. Maria
s. Rocco
213-152
214-151
215-150
216-149
217-148
218-147
219-146
220-145
221-144
222-143
223-142
224-141
225-140
226-139
227-138
228-137
Sett. 32
Sett. 33
9
4 6 B
Sett. 34
Sett. 35
`
+
s. Giacinto
s. Elena
s. Giovanni Eudes
s. Bernardo
s. Pio X papa
B. V. Maria Regina
s. Rosa da Lima
s. Bartolomeo
s. Ludovico
s. Alessandro
s. Monica
s. Agostino
Martirio s. Giov. Battista
s. Fantino
s. Raimondo Nonnato
229-136
230-135
231-134
232-133
233-132
234-131
235-130
236-129
237-128
238-127
239-126
240-125
241-124
242-123
243-122
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 6,03 ore 20,29giorno 7 ore 6,09 ore 20,21giorno 13 ore 6,16 ore 20,13giorno 19 ore 6,22 ore 20,05giorno 25 ore 6,28 ore 19,55giorno 31 ore 6,34 ore 19,46
LA LUNA
1 P.Q. giorno 4 ore 2,49| L.P. giorno 10 ore 20,09` U.Q. giorno 17 ore 14,26+ L.N. giorno 25 ore 16,12
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
MMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMG
123456789
101112131415161718192021222324252627282930
LMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
LUG. 2014
SET. 2014
�
[ `
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 15 26/03/13 14:52
1
|
`
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
OTTOBRE 2014123456789
10111213141516
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
s. Teresa di Gesù Bambino
ss. Angeli Custodi
s. Gerardo
s. Francesco d’Assisi
s. Placido
s. Bruno
B. V. Maria del Rosario
s. Pelagia
s. Dionigi
s. Daniele
s. Firmino
s. Serafino
s. Benedetto
s. Callisto
s. Teresa d’Avila
s. Edvige
274-91
275-90
276-89
277-88
278-87
279-86
280-85
281-84
282-83
283-82
284-81
285-80
286-79
287-78
288-77
289-76
Sett. 41
Sett. 42
1
4
Sett. 43
Sett. 44
+
1
s. Ignazio di Antiochia
s. Luca
s. Laura
s. Irene del Portogallo
s. Orsola
s. Donato
s. Giovanni da Capestrano
s. Antonio M. Claret
ss. Crispino e Crispiniano
s. Alfredo
s. Evaristo
ss. Simone e Giuda Taddeo
s. Ermelinda
s. Germano
s. Lucilla
290-75
291-74
292-73
293-72
294-71
295-70
296-69
297-68
298-67
299-66
300-65
301-64
302-63
303-62
304-61
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,06 ore 18,52giorno 7 ore 7,13 ore 18,42giorno 13 ore 7,20 ore 18,32giorno 19 ore 7,26 ore 18,23giorno 25 ore 7,33 ore 18,14giorno 31 ore 6,41 ore 17,06
LA LUNA 1 P.Q. giorno 1 ore 21,32| L.P. giorno 8 ore 12,50` U.Q. giorno 15 ore 21,12+ L.N. giorno 23 ore 23,571 P.Q. giorno 31 ore 3,48
123456789
101112131415161718192021222324252627282930
LMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
123456789
101112131415161718192021222324252627282930
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSD
SET. 2014
NOV. 2014
�
[ `
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 19 26/03/13 14:52
INGREDIENTI 1200 gr di orata, 400 gr di gamberetti, 4 pomodori maturi
40 gr di burro, 3 cucchiai di olio d'oliva extra-vergine, 1 manciata di pangrattato500 gr di pasta sfoglia, 4 foglie di alloro, 120 gr di vino bianco secco. 1 uovo, sale e pepe
PREPARAZIONE:Aprite ventralmente l'orata, squamatela, evisceratela, pulitela e spinatela accuratamente.
In una terrina preparate una farcia mescolando il pangrattato con i gamberetti sgusciati, i pomodori tagliati a dadini
(dopo aver tolto la pelle e i semi) e qualche fi occhetto di burro, salate e pepate.
Farcite il pesce, richiudetelo cucendolo con ago e fi lo bianco e disponetelo in una teglia unta d'olio, su foglie di alloro. Infornate a 180 gradi per 30 minuti.
Bagnate con il vino bianco, completate la cottura per altri 5 minuti e lasciate raffreddare.
Stendete la pasta sfoglia quanto basta per potervi avvolgere il pesce, adagiatevi sopra l'orata fredda, fate ridurre sul fuoco il fondo di cottura,
versatelo sul pesce e avvolgete il tutto nella pasta. Spennellate con l'uovo battuto e mettete in forno a 200 gradi per 10 minuti.
Servite a fette, possibilmente con salsa olandese allungata con fumet di pesce e Cognac.
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 8 26/03/13 14:50
INGREDIENTI700 gr di sardine fresche, 3 cipolle bianche, 100 gr di farina,
1 bicchiere di aceto di vino bianco, olio per friggere, sale, pepe.
PREPARAZIONE:Pulite le sardine, privatele di testa e interiora, privatele della lisca e apritele a libro; quindi, lavatele e asciugatele.
Passatele nella farina e friggetele in abbondante olio ben caldo. Quando saranno dorate da ambo le parti, scolatele e ponetele su carta da cucina a perdere l'unto in eccesso.
Affettate fi nemente la cipolla e mettetela a rosolare con un poco di olio.
Quando sarà dorata, salate, pepate e aggiungete l'aceto, lasciate insaporire e spegnete il fuoco.
Disponete le sardine a strati, in una pirofi la, bagnando ogni strato con la marinata di cipolla preparata fi no ad esaurimento degli ingredienti.
Lasciate la preparazione a riposare in luogo fresco per una giornata prima di servire.
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 12 26/03/13 14:51
INGREDIENTI
Tranci o fi letti di salmone preferibilmente fresco, aglio tritato
limone, olio extravergine d'oliva
prezzemolo tritato, sale e pepe
PREPARAZIONE:
Se utilizziamo del salmone surgelato neturalmente lasciatelo scongelare completamente ed eliminate per bene l'acqua.
Prendete il vostro salmone, lavatelo bene e lasciate scolare bene l'acqua.
Nel frattempo prepariamo il condimento quindi, tritate l'aglio ed il prezzemolo; preparate un' emulsione con olio extravergine di oliva e limone, aggiungete sale e pepe.
Ora aggiungete nell'emulsione il pòrezzemolo con l'aglio e mescolate bene ed energicamente.
Mettete a scaldare la griglia, deve essere assolutamente rovente, quindi prendete il salmone passatelo nell'emulsione, lasciate sgocciolare il liquido in eccesso e 'buttatelo' immediatamente
ad arrostire sulla griglia, a metà cottura girate il salmone dal lato opposto e fate arrostire bene, il salmone alla griglia è pronto!
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 16 26/03/13 14:52
INGREDIENTI
Olio, uno spicchio di aglio, prezzemolo qb
2 fi letti di merluzzo, zucchine qb, pomodorini qb, olive qb, vino bianco qb
PREPARAZIONE:
Rosolare un battuto di aglio e prezzemolo in padella con olio.
Aggiungere i fi letti di merluzzo e rosolarlo un paio di minuti su ogni lato.
Aggiungere le zucchine tagliate a rondelle, i pomodorini a spicchi e le olive per pochi secondi.
Sfumare con un po' di vino bianco e impiattare.
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 20 26/03/13 14:53
INGREDIENTI
50 gr Burro, 1 Limone spremuto, 7 cucchiai di Miele
Olio Di Oliva Extravergine qb, 4 Filetti Orata, Pinoli qb, Uva qb, 4 Zucchine
PREPARAZIONE:
Infarinate 4 fi letti di orata da circa 120 gr ciascuno. Fate fondere in una padella 50 gr di burro e 2 cucchiai di olio extravergine di oliva.
Adagiate i fi letti di pesce nella padella, salateli leggermente e fateli dorare da entrambi i lati.
Poco prima di toglierli dal fuoco, bagnateli con il succo di 1 piccolo limone.
Fate sciogliere in un pentolino a fuoco basso 7 o 8 cucchiai di miele di castagno; aggiungete una manciata di pinoli e
8 acini di uva bianca tagliati a pezzetti.
Tagliate 4 zucchine infarinatele leggermente e fatele friggere in olio extravergine di oliva ben caldo, fi nche saranno croccanti.
Poi scolatele e mettetele da parte. Disponete i fi letti di orata su un piatto di servizio, quindi versateci sopra la salsa al miele.
Accostate ai fi letti le zucchine calde e croccanti, portate in tavola e servite subito.
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 24 26/03/13 14:54
1
|
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
FEBBRAIO 2014123456789
10111213141516
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
s. Verdiana
Presentazione di N. S.
s. Biagio
s. Gilberto
s. Agata
s. Paolo Miki
s. Teodoro
s. Girolamo Emiliani
s. Apollonia
s. Scolastica
B. V. Maria di Lourdes
s. Eulalia
ss. Fosca e Maura
s. Valentino
ss. Faustino e Giovita
s. Giuliana
32-333
33-332
34-331
35-330
36-329
37-328
38-327
39-326
40-325
41-324
42-323
43-322
44-321
45-320
46-319
47-318
Sett. 6
Sett. 7
Sett. 8
Sett. 9
`
s. Flaviano
s. Costanza
s. Mansueto
s. Eleuterio
s. Pier Damiani
Cattedra di s. Pietro
s. Policarpo
s. Etelberto
s. Gerlando
s. Faustiniano
s. Gabriele
s. Romano
48-317
49-316
50-315
51-314
52-313
53-312
54-311
55-310
56-309
57-308
58-307
59-306
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
171819202122232425262728
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,22 ore 17,25giorno 7 ore 7,16 ore 17,33giorno 13 ore 7,08 ore 17,40giorno 19 ore 7,00 ore 17,48giorno 25 ore 6,51 ore 17,55giorno 28 ore 6,47 ore 17,59
LA LUNA
1 P.Q. giorno 6 ore 20,22| L.P. giorno 15 ore 0,53` U.Q. giorno 22 ore 18,15
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
MGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDL
GEN. 2014
MAR. 2014
�
[ `
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 3 26/03/13 14:49
+
1
|
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
MARZO 2014123456789
10111213141516
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
s. Albino
s. Agnese di Boemia
s. Cunegonda
s. Casimiro
Le Sacre Ceneri
s. Coletta
ss. Perpetua e Felicita
s. Giovanni di Dio
I. di Quaresima
s. Macario
s. Costantino
s. Massimiliano
s. Rodrigo
s. Matilde
s. Luisa
II. di Quaresima
60-305
61-304
62-303
63-302
64-301
65-300
66-299
67-298
68-297
69-296
70-295
71-294
72-293
73-292
74-291
75-290
Sett. 10
Sett. 11
Sett. 12
Sett. 13
Sett. 14
`
+
s. Patrizio
s. Cirillo di Gerusalemme
s. Giuseppe
s. Alessandra
s. Serapione
s. Lea
III. di Quaresima
s. Caterina di Svezia
Annunciazione di N. S.
s. Emanuele
s. Ruperto
s. Sisto
s. Secondo
IV. di Quaresima
s. Beniamino
76-289
77-288
78-287
79-286
80-285
81-284
82-283
83-282
84-281
85-280
86-279
87-278
88-277
89-276
90-275
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 6,45 ore 18,00giorno 7 ore 6,35 ore 18,07giorno 13 ore 6,25 ore 18,14giorno 19 ore 6,15 ore 18,21giorno 25 ore 6,05 ore 18,28giorno 31 ore 6,55 ore 19,34
LA LUNA + L.N. giorno 1 ore 8,591 P.Q. giorno 8 ore 14,26| L.P. giorno 16 ore 18,08` U.Q. giorno 24 ore 2,46+ L.N. giorno 30 ore 20,45
123456789
10111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
123456789
101112131415161718192021222324252627282930
MMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMM
FEB. 2014
APR. 2014
�
[ `
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 5 26/03/13 14:50
1
|
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
MAGGIO 2014123456789
10111213141516
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
Festa del Lavoro
s. Atanasio
ss. Filippo e Giacomo
s. Ciriaco
s. Irene da Lecce
s. Domenico Savio
s. Flavia Domitilla
s. Vittore il Moro
s. Pacomio
s. Alfio
s. Ignazio
ss. Nereo e Achilleo
B. V. Maria di Fatima
s. Mattia
s. Isidoro
s. Ubaldo
121-244
122-243
123-242
124-241
125-240
126-239
127-238
128-237
129-236
130-235
131-234
132-233
133-232
134-231
135-230
136-229
Sett. 19
Sett. 20
1 4 6 B
9
6
Sett. 21
Sett. 22
`
+
9
1 6
s. Pasquale Baylon
s. Venanzio
s. Pietro di Morrone
s. Bernardino
s. Vittorio
s. Rita da Cascia
s. Desiderio
Maria V. Ausiliatrice
s. Beda
s. Filippo Neri
s. Agostino di Canterbury
s. Emilio
s. Massimo di Verona
s. Giovanna d’Arco
Visitazione B. V. Maria
137-228
138-227
139-226
140-225
141-224
142-223
143-222
144-221
145-220
146-219
147-218
148-217
149-216
150-215
151-214
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 6,06 ore 20,08giorno 7 ore 5,59 ore 20,15giorno 13 ore 5,52 ore 20,21giorno 19 ore 5,46 ore 20,27giorno 25 ore 5,41 ore 20,33giorno 31 ore 5,38 ore 20,38
LA LUNA
1 P.Q. giorno 7 ore 5,15| L.P. giorno 14 ore 21,26` U.Q. giorno 21 ore 14,59+ L.N. giorno 28 ore 20,40
123456789
101112131415161718192021222324252627282930
MMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMM
123456789
101112131415161718192021222324252627282930
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDL
APR. 2014
GIU. 2014
�
[ `
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 9 26/03/13 14:50
1
|
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
LUGLIO 2014123456789
10111213141516
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
s. Ester
s. Ottone
s. Tommaso apostolo
s. Elisabetta di Portogallo
s. Antonio M. Zaccaria
s. Maria Goretti
s. Claudio
ss. Aquila e Priscilla
s. Veronica Giuliani
ss. Rufina e Seconda
s. Benedetto da Norcia
s. Fortunato
s. Enrico
s. Camillo de Lellis
s. Bonaventura
B. V. Maria del Carmelo
182-183
183-182
184-181
185-180
186-179
187-178
188-177
189-176
190-175
191-174
192-173
193-172
194-171
195-170
196-169
197-168
Sett. 28
Sett. 296
Sett. 30
Sett. 31
`
+
s. Alessio
s. Federico
s. Arsenio
s. Apollinare
s. Lorenzo da Brindisi
s. Maria Maddalena
s. Brigida
s. Cristina
s. Giacomo il Maggiore
ss. Anna e Gioacchino
s. Pantaleone
ss. Nazario e Celso
s. Marta di Betania
s. Pietro Crisologo
s. Ignazio di Loyola
198-167
199-166
200-165
201-164
202-163
203-162
204-161
205-160
206-159
207-158
208-157
209-156
210-155
211-154
212-153
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 5,38 ore 20,49giorno 7 ore 5,42 ore 20,48giorno 13 ore 5,46 ore 20,45giorno 19 ore 5,51 ore 20,41giorno 25 ore 5,57 ore 20,36giorno 31 ore 6,02 ore 20,30
LA LUNA
1 P.Q. giorno 5 ore 13,59| L.P. giorno 12 ore 13,25` U.Q. giorno 19 ore 4,08+ L.N. giorno 27 ore 0,42
123456789
101112131415161718192021222324252627282930
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDL
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
VSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSD
GIU. 2014
AGO. 2014
�
[ `
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 13 26/03/13 14:51
1
|
`
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
SETTEMBRE 2014123456789
10111213141516
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
s. Egidio
s. Elpidio
s. Gregorio Magno
s. Rosalia
s. Lorenzo Giustiniani
s. Zaccaria
s. Grato
Natività B. V. Maria
s. Pietro Claver
s. Pulcheria
ss. Proto e Giacinto
Ss. Nome di Maria
s. Giovanni Crisostomo
Esaltazione S. Croce
B. V. Maria Addolorata
ss. Cornelio e Cipriano
244-121
245-120
246-119
247-118
248-117
249-116
250-115
251-114
252-113
253-112
254-111
255-110
256-109
257-108
258-107
259-106
Sett. 36
Sett. 37
Sett. 38
Sett. 39
Sett. 40
+
s. Roberto Bellarmino
ss. Sofia e Irene
s. Gennaro
s. Eustachio Placido
s. Matteo
s. Maurizio
s. Pio da Pietrelcina
s. Pacifico
ss. Aurelia e Neomisia
ss. Cosma e Damiano
s. Vincenzo de’ Paoli
s. Venceslao
ss. Arcangeli
s. Girolamo dottore
260-105
261-104
262-103
263-102
264-101
265-100
266-99
267-98
268-97
269-96
270-95
271-94
272-93
273-92
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
1718192021222324252627282930
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 6,35 ore 19,44giorno 7 ore 6,41 ore 19,34giorno 13 ore 6,48 ore 19,24giorno 19 ore 6,54 ore 19,13giorno 25 ore 7,00 ore 19,03giorno 30 ore 7,05 ore 18,54
LA LUNA
1 P.Q. giorno 2 ore 13,11| L.P. giorno 9 ore 3,38` U.Q. giorno 16 ore 4,05+ L.N. giorno 24 ore 8,14
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
VSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSD
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
MGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
AGO. 2014
OTT. 2014
�
[ `
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 17 26/03/13 14:52
|
`
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
NOVEMBRE 2014123456789
10111213141516
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
Tutti i Santi
Commemorazione Defunti
s. Silvia
s. Carlo Borromeo
s. Zaccaria
s. Emiliano
s. Ernesto
s. Goffredo
s. Oreste
s. Leone
s. Martino di Tours
s. Giosafat
s. Diego
s. Giocondo
s. Alberto
Avvento Ambrosiano
305-60
306-59
307-58
308-57
309-56
310-55
311-54
312-53
313-52
314-51
315-50
316-49
317-48
318-47
319-46
320-45
Sett. 45
Sett. 46
4 6 B
6
Sett. 47
Sett. 48
+
1
s. Elisabetta d’Ungheria
s. Oddone
s. Fausto
s. Ottavio
Presentazione B. V. Maria
s. Cecilia
Cristo Re
s. Flora
s. Caterina d’Alessandria
s. Leonardo
s. Virgilio
s. Giacomo della Marca
s. Saturnino
I. d’Avvento
321-44
322-43
323-42
324-41
325-40
326-39
327-38
328-37
329-36
330-35
331-34
332-33
333-32
334-31
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
1718192021222324252627282930
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 6,42 ore 17,05giorno 7 ore 6,49 ore 16,58giorno 13 ore 6,57 ore 16,51giorno 19 ore 7,04 ore 16,46giorno 25 ore 7,11 ore 16,43giorno 30 ore 7,16 ore 16,40
LA LUNA
| L.P. giorno 6 ore 23,23` U.Q. giorno 14 ore 16,15+ L.N. giorno 22 ore 13,321 P.Q. giorno 29 ore 11,06
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
MGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
LMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMM
OTT. 2014
DIC. 2014
�
[ `
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 21 26/03/13 14:53
|
`
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
DICEMBRE 2014123456789
10111213141516
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
s. Eligio
s. Bibiana
s. Francesco Saverio
s. Barbara
s. Dalmazio
s. Nicola
II. d’Avvento
Immacolata Concezione
s. Siro
B. V. Maria di Loreto
s. Damaso
s. Valerico
s. Lucia
III. d’Avvento
s. Virginia
s. Adelaide
335-30
336-29
337-28
338-27
339-26
340-25
341-24
342-23
343-22
344-21
345-20
346-19
347-18
348-17
349-16
350-15
Sett. 49
Sett. 50
Sett. 51
4
4 B
Sett. 52
Sett. 1
+
1
1 4 6 9 B
1 9 B
s. Olimpia
s. Graziano
s. Berardo
s. Liberato
IV. d’Avvento
s. Francesca Cabrini
s. Giovanni da Kety
s. Giacobbe
Natale del Signore
s. Stefano protomartire
s. Giovanni apostolo
ss. Innocenti Martiri
s. Tommaso Becket
s. Eugenio
s. Silvestro
351-14
352-13
353-12
354-11
355-10
356-9
357-8
358-7
359-6
360-5
361-4
362-3
363-2
364-1
365-0
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,18 ore 16,40giorno 7 ore 7,23 ore 16,39giorno 13 ore 7,29 ore 16,39giorno 19 ore 7,33 ore 16,41giorno 25 ore 7,36 ore 16,44giorno 31 ore 7,37 ore 16,49
LA LUNA
| L.P. giorno 6 ore 13,27` U.Q. giorno 14 ore 13,51+ L.N. giorno 22 ore 2,361 P.Q. giorno 28 ore 19,31
123456789
101112131415161718192021222324252627282930
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSD
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
GVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVS
NOV. 2014
GEN. 2015
�
[ `
PRINTED IN ITALY
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 23 26/03/13 14:53
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GENNAIO 2014123456789
10111213141516
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Sett. 1
Sett. 2
Sett. 3
1 4 6 9 B
4 B
Sett. 4
Sett. 5
+
1
|
`
+
s. Antonio abate
s. Margherita d’Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d’Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA + L.N. giorno 1 ore 12,141 P.Q. giorno 8 ore 4,39| L.P. giorno 16 ore 5,52` U.Q. giorno 24 ore 6,19+ L.N. giorno 30 ore 22,38
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
123456789
10111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
DIC. 2013
FEB. 2014
�
[ `
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 1 26/03/13 14:48
INGREDIENTI4 tranci di tonno, 30 pomodorini (ciliegina o perini), 1 rametto di rosmarino, olio extra vergine di oliva
Un quarto di bicchiere di vino bianco, 1 spicchi d'aglio, 1 scalogno, 1 limone, sale, pepe
PREPARAZIONE:Iniziate con il talgiare a metà i pomodorini.
Mettete sul fuoco una bistecchiera che servirà per la cottura dei tranci di tonno.
Tagliate lo scalogno a fi lettini e soffriggetelo in una padella antiaderente con olio e aglio per 5 minuti schiacciando l'aglio.
Togliete l'aglio e mettetevi i pomodorini con il rosmarino salandoli con un pizzico di sale.
Teneteli umidi con il vino, e cuoceteli per 20 minuti circa, fi no a renderli morbidi con il vino evaporato.
Se il vino evapora troppo velocemente, bagnateli con un po' d'acqua.
5 minuti prima che termini di cuocere l'intingolo con i pomodorini, cominciate a cuocere il tonno.
Si consiglia di dare una scottata veloce da entrambi le parti ma se lo preferite più cotto, cuocete a piacere.
Servite il pesce caldo, pepandolo leggermente, in un piatto accompagnato dai pomodorini che coprono la fetta di spada parzialmente.
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 4 26/03/13 14:49
INGREDIENTI8 fi letti di branzino da circa 120 gr l’uno, un peperone, due zucchine, 400 gr di piselli, 300 gr di polpa di pomodoro, olio di oliva, basilico, uno spicchio d’aglio, farina, sale.
PREPARAZIONE:Lessare i piselli in acqua salata e raffreddare, lavare bene le verdure e tagliarle a cubetti da circa mezzo cm.
In un tegame soffriggere l’aglio con un fi lo d’olio, aggiungere le verdure, salare e lasciare asciugare l’acqua di rilascio, aggiungere la polpa di pomodoro,
e cuocere per circa 15 minuti, aggiungere i piselli ed completare la cottura per altri 5 minuti, fi nire con foglie di basilico spezzettato.
A parte infarinare i fi letti di branzino e passare in padella con olio appoggiando prima la parte senza pelle, cuocere per 2 minuti
e girarle; completare la cottura per circa 5 minuti. Disporre su un piatto e guarnire con le verdure, decorare con foglie di basilico.
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 6 26/03/13 14:50
INGREDIENTIPesce misto tenero: scorfano, gallinella, scampi, tracina, calamari, seppie, gamberi e polipetti: 1 Kg
cozze: 500 gr, vongole: 500 gr, aglio: 3 spicchi, polpa di pomodoro: 500 gr, prezzemolo: 1 ciuffosale : q.b., olio di oliva: 1/2 bicchiere, peperoncino.
PREPARAZIONE:Pulite bene cozze e vongole facendole cuocere in una padella con un po' d'olio e uno spicchio d'aglio fi nché non si saranno aperte.
Staccare le teste ai gamberi ed eliminare il fi lo intestinale, tagliate a rondelle seppie e calamari.In circa un litro d'acqua fate cuocere le teste e le lische per crearvi un brodo che poi aggiungerete al resto della zuppa. Fate sobbollire per almeno 40 minuti.
Prendete un tegame e fate dorare due spicchi d'aglio nell'olio aggiungendo la polpa di pomodoro e il prezzemolo. Condite il tutto con il sale e se vi piace il gusto piccante, anche con del peperoncino.
Girate e fate cuocere a fuoco medio per 10 minuti. Mettete il pesce misto "pulito" (scorfano, gallinella, tracina, polipetti e seppie) nel tegame con il sugo e continuate la cottura per qualche minuto. Quindi, aggiungete i calamaretti e dopo circa 5 minuti, anche gli scampi.
Coprite il recipiente e continuate a cuocere per 8 minuti, a fuoco basso, senza mescolare i pesci per non frantumare la polpa ma scuotendo di tanto in tanto il recipiente o mescolando delicatamente. Aggiungete il brodo di pesce che avete preparato prima ma fi ltratelo con un colino per eliminare eventuali spine o lische e continuate a cuocere per altri 15 minuti. A questo punto potete salare e aggiungere anche cozze e vongole. Continuate a mescolare per 5 minuti, cospargete la zuppa con del prezzemolo tritato fi no e
togliete dal fuoco. Mentre la zuppa si raffredda un pochino potete abbrustolire delle fette di pane in forno a 180 gradi per 8 minuti o in alternativa, potete anche farle friggere in padella con un fi lo d'olio. Strofi natele a piacere, con gli spicchi d'aglio su entrambi i lati e il piatto è pronto.
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 10 26/03/13 14:51
INGREDIENTI
4 Trote, Prezzemolo, Aglio, Carota
Sedano, Pangrattato, Limoni, Olio D'oliva, Sale e Pepe
PREPARAZIONE:
Cominciate col Pulire e lavare le trote. Pulite la carota, il sedano e il prezzemolo, tritateli e metteteli in una ciotola con circa due cucchiai di pangrattato,
buccia di un limone grattugiata, sale, pepe e due tre cucchiai di olio e il succo del limone; mescolate e amalgamate la salsa.
Farcite con il composto le trote e disponetele ognuna su un foglio di carta di alluminio unta d'olio e ricopritele di fettine di limone;
chiudete le trote a cartoccio e cuocete in forno a 200 gradi per un quarto d' ora circa.
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 14 26/03/13 14:52
INGREDIENTI
una tinca da 300 o 400 gr, Aglio, Prezzemolo
Limone e sale grosso
PREPARAZIONE:
Prendete la tinca pulitela e lavatela bene, quindi incidete esternamente con dei piccoli tagli il pesce.
Ora tagliate la pancia nel senso della sua lunghezza e mettete al suo interno uno spicchio d'aglio, del prezzemolo intero e due, tre fettine di limone.
A questo punto salate esternamente il pesce con del sale grosso, eliminate quello in eccesso ed andate a cuocere sulla griglia, il pesce non dovrà cuocere a fi amma vivace,
ma a fi amma media, il pesce andrà girato più di una volta, come detto prima, state attenti a non cuocere troppo il pesce altrimenti tenderà ad indurirsi ed a perdere
il suo sapore caratteristico, dovete cuocere il pesce per circa 10-15 minuti mssimo; a questo punto togliete dalla griglia,
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 18 26/03/13 14:52
INGREDIENTI
2 orate del peso complessivo di 1 kg, 500 gr di verdure assortite (funghi champignon, carote, sedano, zucchine),
1/2 limone, 40 gr di burro, 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva, 1 mazzetto di prezzemolo, sale, pepe.
PREPARAZIONE:
Iniziamo con spremere il limone, raccogliete il succo in una ciotola.
Pulite le orate, squamatele, privatele delle interiora e ricavatene i fi letti; lavateli, asciugateli e teneteli da parte.
Pulite i funghi, privateli della parte terrosa e dura, lavateli rapidamente sotto acqua corrente, scolateli e tagliateli a dadini. Lavate il prezzemolo, asciugatelo e tritatelo.
In una casseruola portate a ebollizione 1 dito di acqua, unite la metà del succo di limone e un pizzico di sale; fate scottare per 1 minuto i funghi e scolateli.
Spuntate le carote e pelatele; mondate il sedano e privatelo degli eventuali fi lamenti; spuntate le zucchine.
Lavate carote, sedano e zucchine e tagliateli a dadini. Fateli cuocere a vapore per 4 minuti e scolateli.
In un tegame fate scaldare il burro, un pizzico di prezzemolo e il succo di limone rimasto; unitevi i dadini di funghi, di carote, di sedano e di zucchine e fateli insaporire per 2 o 3
minuti circa, mescolandoli di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Nel frattempo salate e pepate i fi letti d?orata.
Fate scaldare una padella antiaderente spennellata d'olio d'oliva, adagiatevi i fi letti di orata e fateli dorare facendoli cuocere 4 minuti per parte.
Scolateli, uniteli alle verdure e al prezzemolo rimasto e lasciateli insaporire per un minuto. Servite i fi letti di orata caldi.
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 22 26/03/13 14:53
INGREDIENTI:250 gr di triglie, 150 gr di piccole acciughe, 250 gr di seppie e calamari, 200 gr di moscardini, 200 gr di gamberi, 250 gr di farina,
tre uova e un albume, mezzo bicchiere di birra chiara, abbondante olio per friggere, sale.
PREPARAZIONEMescolate in una ciotola due uova intere con 150 gr di farina e un pizzico di sale, lavorate il composto con una frusta fi no al sciogliere tutti grumi,
poi diluitelo con la birra e acqua in quantità suffi ciente a ottenere una pastella piuttosto morbida, lasciatela riposare.Pulite i moscardini senza staccare i ciuffi dei tentacoli, staccatevi invece dalle seppie e dai calamari e svuotate le sacche.
Sgusciante i gamberi, tagliate le sacche ad anelli larghi circa 1 cm, eliminate al centro dei ciuffi di tentacoli l'occhio e l'ossicino chiamato beccò corneo, e tagliate i ciuffi più grossi in due tre parti.
Squamate le triglie, svuotatele delle interiora, eliminate la testa e la lisca centrale in modo da ottenere due fi letti per ciascuna.Incorporate alla pastella l’albume montato a neve. Mettete al fuoco la padella dei fritti con abbondante olio e scaldatelo a 180°
se non avrete l'apposito termometro, immergetevi un pezzetto di pane, dovrà dorare in 5-6 secondi. A questo punto incominciate a friggere di pesci nel seguente ordine.
Immergete nella pastella fi letti di triglia, friggeteli per due minuti e mescolateli e pogiateli su carta assorbente,poi tuffate nella padella i gamberi e friggete anche questi, sempre per un paio di minuti.
Infarinate gli anelli e i ciuffi di seppie e calamari e i moscardini su un setaccio, in modo da eliminare l'eccesso di farina, poi friggeteli per tre minuti. Infarinate anche pesciolini e friggeteli per un minuto. Scolate a mano a mano i diversi pesci su carta assorbente, salateli e serviteli subito.
PA 144 MARE IN TAVOLAOK.indd 2 26/03/13 14:49
Ricette RetroFresco Pescato
046
CALENDARS
PA146 FRUTTA E VERDURA• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
0
Il melo ha origine in Asia centrale, le
prime forme di meli botanici risalirebbe al Neolitico. La mela è
il tipico frutto che può essere mangiato tutto l’anno, questo grazie alla presen-
za di impianti che provvedono alla conservazione e ne distribuiscano la disponibilità su di
un ampio arco di tempo. La maturazione naturale varia da fine agosto a metà ottobre. La disponibilità
alla conservazione naturale dei frutti è drasticamente diversa nelle diverse varietà (all’incirca si conta che ci
siano all’incirca 2.000 tipi di mela),ma dato gli elevati contenuti in acidi organici di norma la conservazione va da
uno a quattro mesi. La mela ha un potere antiossidante poiché contiene vitamine importanti come provitamina A, vitamine
B1, B2, B6, E e C, niacina e acido folico, insieme a flavonoidi e carotenoidi, dall’effetto antiossidante. Grazie alla presenza di
queste sostanze, le mele hanno ottimi benefici sulla qualità di vita degli uomini (il famoso detto “una mela al giorno, toglie il medico
di torno”), infatti da alcuni studi sono emerse le seguenti affermazioni:
• Proteggono le ossa : infatti nelle mele è contenuto un particolare tipo di sostanza (chiamata flavonoide) ottima ad aumentare la densità
ossea e prevenire l’osteoporosi;
• Aiutano l’asma: i succhi di mela aiutano i bambini affetti d’asma a diminuire gli attacchi. Altresì, è stato dimostrato che i bambini nati da
mamme che durante la gravidanza hanno consumato maggior quantità di mele hanno meno probabilità di soffrire d’asma degli altri;
• Prevengono l’alzheimer: infatti la quercetina contenuta nelle mele protegge le cellule cerebrali dagli attacchi di radicali liberi responsabili di
questa malattia;
• Abbassano il colesterolo: grazie all’azione della pectina contenuta nelle mele si può abbassare il livello del colesterolo “cattivo” (LDL) fino al
16% mangiandone circa due al giorno – o comunque con regolarità;
• Aiutano a prevenire il cancro ai polmoni: su circa 10.000 pazienti chi introduce la mela nella propria dieta quotidiana riduce del 50% la possibili
tà di ammalarsi. Ciò – spiegano i medici – è dovuto all’alta concentrazione di flavonoidi e quercetina contenuti nella mela;
• Aiutano nella prevenzione del cancro al seno e al fegato: le possibilità di ammalarsi si abbassano del 17% mangiando una mela al giorno, del
39% mangiandone tre e del 44% mangiandone ben quattro;
• Aiutano nella Prevenzione del cancro al colon: si è scoperto che consumare succo di buccia di mela con regolarità può ridurre il rischio di am
malarsi;
• Svolgono azione regolatrice sui livelli di diabete: grazie all’alto contenuto di pectina che si trova in questo frutto, diminuisce la necessità di
introdurre zuccheri;
• Aiutano a perdere peso: le persone che mangiano regolarmente mele con la buccia - ricca di fibre e vitamine - si sentono sazie prima e
più a lungo di chi non ne consuma, diminuendo allo stesso tempo la fame nervosa, prima causa dell’aumento di peso.
Le mele vengono anche utilizzate prevalentemente per un consumo casalingo, per quello immediato ma anche in cucina per la
preparazione di primi, secondi e diversi dolci. Inoltre si presta anche ad essere utilizzata per preparare in casa maschere di
bellezza. La mela è da sempre alleata della bellezza: ha un apporto calorico piuttosto basso e, grazie alla pectina, aiuta
ad eliminare dal corpo le sostanze tossiche. Essa è utilizzata anche con buoni risultati per rinnovare, addolcire
ed esfoliare la pelle. Altre destinazioni per le mele in industria sono: produzione di succhi, sidro, olio
di semi di mela, (molto utilizzato nei paesi del nord Europa ed ottenuto come sottoprodotto
dalla produzione del succo e del sidro), creme[2], fette di mela essiccate, produ-
zione di alcol da distillazione da fermentati.
IL MELO
INGREDIENTI:
2 mele gialle, cannella, una confezione di pasta sfoglia per dolci, zucchero.
PREPARAZIONE:
Stendere la pasta a forma circolare e tagliarla in 4 o 6 parti e riempirle con le mele tagliate in piccoli pezzi. Spolverare un cucchiaino di zucchero
(se siete molto golosi, abbondante pure) e di cannella. Chiudere con le mani ogni saccottino di pasta sfoglia ed infornare a 180° per circa 20/25 min.
Una volta terminata la cottura, lasciare raffreddare e poi il dolce è pronto da gustare.
SACCOTTINI DI MELE
IIILLLILIILIprime forme di meli botanici risalirebbe al
il tipico frutto che può essere mangiato tutto l’anno, questo grazie alla presen
za di impianti che provvedono alla conservazione e ne distribuiscano la disponibilità su di
un ampio arco di tempo. La maturazione naturale varia da fine agosto a metà ottobre. La disponibilità
alla conservazione naturale dei frutti è drasticamente diversa nelle diverse varietà (all’incirca si conta
siano all’incirca 2.000 tipi di mela),ma dato gli elevati contenuti in acidi organici di norma la conservazione va da
uno a quattro mesi. La mela ha un potere antiossidante poiché contiene vitamine importanti come provitamina A, vitamine
acido folico, insieme a flavonoidi e carotenoidi, dall’effetto antiossidante. Grazie alla presenza di
queste sostanze, le mele hanno ottimi benefici sulla qualità di vita degli uomini (il famoso detto “una mela al giorno, toglie il medico
di torno”), infatti da alcuni studi sono emerse le seguenti affermazioni:
Proteggono le ossa : infatti nelle mele è contenuto un particolare tipo di sostanza (chiamata flavonoide) ottima ad aumentare la densità
Aiutano l’asma: i succhi di mela aiutano i bambini affetti d’asma a diminuire gli attacchi. Altresì, è stato dimostrato che i bambini nati da
mamme che durante la gravidanza hanno consumato maggior quantità di mele hanno meno probabilità di soffrire d’asma degli altri;
Prevengono l’alzheimer: infatti la quercetina contenuta nelle mele protegge le cellule cerebrali dagli attacchi di radicali liberi responsabili di
Abbassano il colesterolo: grazie all’azione della pectina contenuta nelle mele si può abbassare il livello del colesterolo “cattivo” (LDL) fino al
16% mangiandone circa due al giorno – o comunque con regolarità;
Aiutano a prevenire il cancro ai polmoni: su circa 10.000 pazienti chi introduce la mela nella propria dieta quotidiana riduce del 50% la possibili
tà di ammalarsi. Ciò – spiegano i medici – è dovuto all’alta concentrazione di flavonoidi e quercetina contenuti nella mela;
Aiutano nella prevenzione del cancro al seno e al fegato: le possibilità di ammalarsi si abbassano del 17% mangiando una mela al giorno, del
39% mangiandone tre e del 44% mangiandone ben quattro;
Aiutano nella Prevenzione del cancro al colon: si è scoperto che consumare succo di buccia di mela con regolarità può ridurre il rischio di am
Svolgono azione regolatrice sui livelli di diabete: grazie all’alto contenuto di pectina che si trova in questo frutto, diminuisce la necessità di
Svolgono azione regolatrice sui livelli di diabete: grazie all’alto contenuto di pectina che si trova in questo frutto, diminuisce la necessità di
Svolgono azione regolatrice sui livelli di diabete: grazie all’alto contenuto di pectina che si trova in questo f
Aiutano a perdere peso: le persone che mangiano regolarmente mele con la buccia - ricca di fibre e vitamine - si sentono sazie prima e
a lungo di chi non ne consuma, diminuendo allo stesso tempo la fame nervosa, prima causa dell’aumento di peso.
Le mele vengono anche utilizzate prevalentemente per un consumo casalingo, per quello immediato ma anche in cucina per la
preparazione di primi, secondi e diversi dolci. Inoltre si presta anche ad essere utilizzata per preparare in casa maschere di
La mela è da sempre alleata della bellezza: ha un apporto calorico piuttosto basso e, grazie alla pectina, aiuta
ad eliminare dal corpo le sostanze tossiche. Essa è utilizzata anche con buoni risultati per rinnovare, addolcire
ed esfoliare la pelle. Altre destinazioni per le mele in industria sono: produzione di succhi, sidro, olio
di semi di mela, (molto utilizzato nei paesi del nord Europa ed ottenuto come sottoprodotto
dalla produzione del succo e del sidro),
dalla produzione del succo e del sidro), creme[2], fette di mela essiccate, produ-
zione di alcol da distillazione da fermentati.
INGREDIENTI:
2 mele gialle, cannella, una confezione di pasta sfoglia per dolci, zucchero.
PREPARAZIONE:
Stendere la pasta a forma circolare e tagliarla in 4 o 6 parti e riempirle con le mele tagliate in piccoli pezzi. Spolverare un cucchiaino di zucchero
(se siete molto golosi, abbondante pure) e di cannella. Chiudere con le mani ogni saccottino di pasta sfoglia ed infornare a 180° per circa 20/25 min.
Una volta terminata la cottura, lasciare raffreddare e poi il dolce è pronto da gustare.
SSSAAASASSAS CCCCCCOOOTTTTTTTIIITITTIT NNNINIINI IIININNINNIN DDDIIIDIDDID MMMEEEMEMMEM LLLELE EEE
Il melo ha origine in
prime forme di meli botanici risalirebbe al
il tipico frutto che può essere mangiato tutto l’anno, questo grazie alla presen
za di impianti che provvedono alla conservazione e ne distribuiscano la disponibilità su di
agosto a metà ottobre. La disponibilità
alla conservazione naturale dei frutti è drasticamente diversa nelle diverse varietà (all’incirca si conta che ci
siano all’incirca 2.000 tipi di mela),ma dato gli elevati contenuti in acidi organici di norma la conservazione va da
provitamina A, vitamine
SAGITTARIO
dal 00 al 00
GENNAIO 2014
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
s. Antonio abate
s. Margherita d’Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d’Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s.Giovanni Bosco
Sett. 1
Sett. 2
Sett. 3
Sett. 4
Sett. 5
�#
1
*
`
#
1469B
4B
IL SOLE Sorge Tramonta giorno 01 ore 7,37 ore 16,50 giorno 07 ore 7,37 ore 16,55 giorno 13 ore 7,36 ore 17,02 giorno 19 ore 7,33 ore 17,09 giorno 25 ore 7,29 ore 17,16 giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
[ ` LA LUNA + L.N. giorno 01 ore 12,14 1 P.Q. giorno 08 ore 4,39 | L.P. giorno 16 ore 5,52 ̀ U.Q. giorno 24 ore 6,19 + L.N. giorno 30 ore 22,38
Saporite ricette e notizieinteressanti sulla fruttae la verdura.
RETROSTAMPATO
047
CALENDARS
La cioccolataLa cioccolata calda è una gustosa bevanda a base di cioccolato
e latte che si consuma nel periodo invernale, la guarnizione più
diffusa è la panna montata ma esistono numerose varianti: il
caffè, il caramello, il cocco sono solo alcuni degli ingredienti che
possono essere aggiunti per aromatizzarla.La cioccolata calda ha origini antiche, furono infatti gli aztechi
nel XVI secolo a far conoscere agli europei questa bevanda
dolce che si diffuse inizialmente tra i nobili del vecchio conti-
nente, fu solo qualche secolo dopo che la cioccolata calda di-
venne più popolare ed è ancora oggi una delle bevande più
conosciute ed apprezzate in tutto il mondo.
le OriginiLe bevade di cioccolato si svilupparono in Spagna in miscela
con pepe, vaniglia, zucchero o con vino e birra, tanto da divenire
così inportanti nella società spagnola da essere servite durante
la messa. Successivamente in Francia ebbe molto successo in quanto
considerata bevanda afrodisiaca, e sottoposta a pesanti tassi
successivamente divenne una bevanda ad uso dei ricchi. Nel
17° e 18° secolo divenne una bevanda molto popolare in In-
ghilterra e le "chocolate house" cominciarono a fare concorrenza
al tradizionale pub. La prima industria commerciale in UK (J.S. Fry) iniziò a lavorare
a Bristol nel 1728. La prima versione di tavoletta di cioccolato
é accreditata a J.S. Fry e figlio, quando nel 1847 mescolarono zucchero, burro di
cacao con polvere di cioccolato e preparano così la prima bar-
retta di cioccolato. Il cioccolato al latte deve la sua comparsa a Henri Nestle e
Daniel Peters che mescolarono, per primi, latte, zucchero con il
cioccolato inventando la tavoletta di cioccolato al latte. Con Mil-
ton Hershey si ha il primo produttore industriale di cioccolato
con la sua "Hershey bar" venduta a cinque cents.
Brownies al cioccolatoDifficoltà: mediaTempo: 50 minutiCottura: in forno a 180° per 25 minutiIngredienti per 20 brownies: 250 gr di burro,
325 gr di zucchero, 90 gr di cacao in polvere,
4 cucchiai di farina, 1/2 cucchiaino di lievito in
polvere, un pizzico di sale, 4 uova, 125 gr di
nocciole tritate, 200 gr di cioccolato tritato.
Preparazione: Scaldare il forno a 180°. Rive-
stire di carta da forno una teglia (23x23 cm).
Far sciogliere su un pentolino il burro insieme
con lo zucchero. A parte amalgamare il cacao
con la farina e il lievito e il sale. Aggiungere il
burro fuso con lo zucchero e le uova e
mescolare bene. Unire le nocciole e il cioc-
colato tritato, mescolare delicatamente. Ver-
sare nello stampo e infornare a 180° per 25
minuti. Lasciar raffreddare, spolverare con
cacao in polvere e tagliare a quadrotti.Chocolate CakeDifficoltà: facileTempo: 1 oraCottura: 45 minuti in forno a 170°Ingredienti: 300 gr di cioccolato fondente,
250 gr di burro, 100 gr di mandorle macinate
finemente o farina di mandorle, 150 gr di fa-
rina, 5 uova, 100 gr di zucchero, 1 bustina di
lievito. Ingredienti per la guarnizione: 125 gr
di cioccolato fondente, 100 ml di panna
fresca.Preparazione: In un pentolino sciogliere il
burro con il cioccolato. In una ciotola sbattere
le uova con lo zucchero fino a farle diventare
bianche e spumose (10 minuti). Unire la fa-
rina, le mandorle ridotte in polvere e il lievito.
Mescolare bene e aggiungere il cioccolato e
il burro fusi. Amalgamare il tutto e versare in
una tortiera imburrata e infarinata (diametro
26 cm). Infornare a 170° per 45 minuti, fare la
prova stecchino.Una volta cotta, lasciar raffreddare la torta,
toglierla dallo stampo e guarnirla con ciocco-
lato sciolto in un pentolino con la panna.
le Ricette
02Progetto goloserie new retro.qxp:Layout 1 08/02/13 16:24 Pagina 1
La cioccolata calda è una gustosa bevanda a base di cioccolato
e latte che si consuma nel periodo invernale, la guarnizione più
diffusa è la panna montata ma esistono numerose varianti: il
caffè, il caramello, il cocco sono solo alcuni degli ingredienti che
possono essere aggiunti per aromatizzarla.La cioccolata calda ha origini antiche, furono infatti gli aztechi
nel XVI secolo a far conoscere agli europei questa bevanda
dolce che si diffuse inizialmente tra i nobili del vecchio conti-
nente, fu solo qualche secolo dopo che la cioccolata calda di-
venne più popolare ed è ancora oggi una delle bevande più
conosciute ed apprezzate in tutto il mondo.
le OriginiLe bevade di cioccolato si svilupparono in Spagna in miscela
con pepe, vaniglia, zucchero o con vino e birra, tanto da divenire
così inportanti nella società spagnola da essere servite durante
la messa. Successivamente in Francia ebbe molto successo in quanto
considerata bevanda afrodisiaca, e sottoposta a pesanti tassi
successivamente divenne una bevanda ad uso dei ricchi. Nel
17° e 18° secolo divenne una bevanda molto popolare in In-
ghilterra e le "chocolate house" cominciarono a fare concorrenza
al tradizionale pub. La prima industria commerciale in UK (J.S. Fry) iniziò a lavorare
a Bristol nel 1728. La prima versione di tavoletta di cioccolato
é accreditata a J.S. Fry e figlio, quando nel 1847 mescolarono zucchero, burro di
cacao con polvere di cioccolato e preparano così la prima bar-
retta di cioccolato. Il cioccolato al latte deve la sua comparsa a Henri Nestle e
Daniel Peters che mescolarono, per primi, latte, zucchero con il
cioccolato inventando la tavoletta di cioccolato al latte. Con Mil-
ton Hershey si ha il primo produttore industriale di cioccolato
con la sua "Hershey bar" venduta a cinque cents.
Brownies al cioccolatoDifficoltà: mediaTempo: 50 minutiCottura: in forno a 180° per 25 minutiIngredienti per 20 brownies: 250 gr di burro,
325 gr di zucchero, 90 gr di cacao in polvere,
4 cucchiai di farina, 1/2 cucchiaino di lievito in
polvere, un pizzico di sale, 4 uova, 125 gr di
nocciole tritate, 200 gr di cioccolato tritato.
Preparazione: Scaldare il forno a 180°. Rive-
stire di carta da forno una teglia (23x23 cm).
Far sciogliere su un pentolino il burro insieme
con lo zucchero. A parte amalgamare il cacao
con la farina e il lievito e il sale. Aggiungere il
burro fuso con lo zucchero e le uova e
mescolare bene. Unire le nocciole e il cioc-
colato tritato, mescolare delicatamente. Ver-
sare nello stampo e infornare a 180° per 25
minuti. Lasciar raffreddare, spolverare con
cacao in polvere e tagliare a quadrotti.Chocolate CakeDifficoltà: facileTempo: 1 oraCottura: 45 minuti in forno a 170°Ingredienti: 300 gr di cioccolato fondente,
250 gr di burro, 100 gr di mandorle macinate
finemente o farina di mandorle, 150 gr di fa-
rina, 5 uova, 100 gr di zucchero, 1 bustina di
lievito. Ingredienti per la guarnizione: 125 gr
di cioccolato fondente, 100 ml di panna
fresca.Preparazione: In un pentolino sciogliere il
burro con il cioccolato. In una ciotola sbattere
le uova con lo zucchero fino a farle diventare
bianche e spumose (10 minuti). Unire la fa-
rina, le mandorle ridotte in polvere e il lievito.
Mescolare bene e aggiungere il cioccolato e
il burro fusi. Amalgamare il tutto e versare in
una tortiera imburrata e infarinata (diametro
26 cm). Infornare a 170° per 45 minuti, fare la
prova stecchino.Una volta cotta, lasciar raffreddare la torta,
toglierla dallo stampo e guarnirla con ciocco-
lato sciolto in un pentolino con la panna.
La cioccolataLa cioccolata calda è una gustosa bevanda a base di cioccolato
e latte che si consuma nel periodo invernale, la guarnizione più
diffusa è la panna montata ma esistono numerose vari12345678910111213141516171819202122232425262728293031
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino
s. Cesira
Battesimo di Gesù
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
2014
`
+
1
|
1469B
4B
1 Sett.
2 Sett.
3 Sett.
4 Sett.
5 Sett.
`IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,56giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,17giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA` U. Q. giorno 5 ore 4,58+ L. N. giorno 11 ore 20,431 P. Q. giorno 19 ore 0,45| L. P. giorno 27 ore 5,38
[LʼIMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO MOD. 2390 GOLOSERIE
GENNAIO
02Progetto goloserie new.qxp:Layout 1 08/02/13 16:25 Pagina 1
PA148 GOLOSERIE• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
Per i più golosi, le migliori
ricette per dolci, semifreddie dessert
RETROSTAMPATO
048
CALENDARS
PA152 LUNARIO• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
Luna nuova
La linfa entra
in un ciclo di r
iposo. L’influsso
della
luna è ottimale per
arare, potare
, eliminare le
erbacce, innest
are.
Luna crescente
Questa fase è in
dicata per sem
inare tutto ciò
che è
di lunga germogliazio
ne (cocomeri, cet
rioli ecc..),
vegetali con fr
utti sotterrane
i (es. patate,c
arote),
trapiantare flo
ra acquatica, s
eminare cereali e
fiori
invernali.
Luna primo quart
o
Con la luna al
primo quarto è il p
eriodo più prop
izio
per trapiantar
e. Il crescente
flusso della lin
fa
richiede attenz
ione ad un eve
ntuale sostituzi
one dei
legamenti sulle piant
e rampicanti.
Luna gibbosa
È il momento della germ
ogliazione rapi
da. È il
momento giusto per
la semina del
prato e dei fio
ri
estivi, per tra
piantare in cam
po i fiori da se
rra.
Concimare e innaffiar
e abbondantem
ente.
Luna piena
Massima germogliazione e cr
escita delle rad
ici. È
indicata per za
ppare, sopratt
utto rose e ve
getali con
frutti sotterra
nei. Si deve innaffia
re ogni sera.
Luna disseminante
La tradizione c
ontadina dice
che non bisog
na fidarsi
della luna diss
eminante, (inizia
4 giorni dopo l
a luna
piena), il flusso
della linfa de
cresce. É un perio
do
molto delicato p
er lo sviluppo d
elle piante. Non è un
periodo buono
per seminare, t
rapiantare, po
tare.
Luna ultimo quart
o
L’influsso lunar
e in questo per
iodo è indicato
per
eliminare i fiori sf
ioriti e strappa
re le erbacce.
Luna balsamica
Questo periodo
è propizio per
arare, falciar
e l’erba,
potare, trapian
tare cespugli,
rivoltare il leta
maio.
TEMPERATURE SEMINE DI APRILE IN LUNA CRESCENTE
TEMPERATURE SEMINE DI APRILE IN LUNA CALANTE
Ortaggio Temp. min.°C Temp. media°C
germinazionecrescita
Arachide25-30
25
Barbabietola 25-3015-20
Basilico20-25
25
Bieta a coste15
15-20
Bieta erbette15
15-20
Cavolo25-30
15-20
Cavolo verza 25-3015-20
Ortaggio Temp. min.°C Temp. media°C
germinazionecrescita
Cicoria20-25
15-20
Indivia20-25
15-20
Cipolla25-30
15-20
Lattuga20-25
15-20
Rapa25-30
15-20
Spinacio15-20
15-20
Valeriana15
15-20
Ortaggio Temp. min.°C Temp. media°C
germinazionecrescita
Alchechenge 20-2525-30
Anguria30
25
Broccolo30
15-20
Cavolo di Brux. 3015-20
Cetriolo30
25
Fagiolo nano30
25
Melanzana25-30
25
Melone25-30
25
Ortaggio Temp. min.°C Temp. media°C
germinazionecrescita
Peperone25-30
25
Pisello
5inf. a 15
Pomodoro20-25
25
Prezzemolo15-20
15-20
Ravanello20-25
15-20
Rucola15
15-20
Zucca25-30
25-30
Zucchina15
25-30
TEMPERATURA MINIMA
DI GERMOGLIAZIONE E MEDIA
DI CRESCITA
Individuare il m
omento migliore per la s
emina è dato dal-
l’osservazione
della temperatur
a locale e dal p
eriodo otti-
male per pianta
re l’ortaggio.
Ogni ortaggio ha
una tem-
peratura minima di ge
rminazione e una
temperatura otti-
male per la crescita (ovviam
ente le temperature nella
tabella si rifer
iscono in semine all’a
perto, in serra
fred-
da e in serra
riscaldata).
Orto in inverno
Durante i mesi inve
rnali è possibil
e utilizzare il
nostro orto, p
erché esistono
ortaggi che no
n temono il gelo,
anzi, alcuni di
questi traggono
giovamento da
lla presenza di
gelate nottur
ne.
Prima però di pens
are a coltivare
nuove piante
è opportuno pr
eparare l'orto;
è fondamentale
ripulire tutto
il
terreno dalle
piante ormai appa
ssite o non pi
ù in coltivazio
ne, rimuovendo
ad esempio i re
sti di pomodori e
fagiolini, che
abbiamo coltiv
ato durante l'
estate; infatt
i alcuni ortagg
i, quali appunt
o pomodori, fagiolin
i,
zucchine, pepe
roni, melanzan
e, temono il
freddo e non
amano i periodi d
ell'anno con p
oche ore di so
le al
giorno.Quindi ri
muoviamo completamente le piante
non più in co
ltivazione, rico
rdando di levar
e dal terreno
le radici,
ma anche il fogli
ame di queste pian
te, che potreb
be essere covo
di malattie e paras
siti animali.
Una volta ripulito
l'orto arricch
iamo il terreno co
n del concime organ
ico ben maturo;
consigliamo quest
o tipo di
concime perchè oltre
a garantire u
na buona scort
a di azoto di
lunga durata,
ci permette an
che di migliorar
e
l'impasto del terre
no, rendendolo
morbido e friab
ile.
__
g
La linfa entra
in un ciclo di r
iposo. L’influsso
della
LUNARIO
Questa fase è in
dicata per sem
inare tutto ciò
che è
di lunga germogliazio
ne (cocomeri, cet
rioli ecc..),
vegetali con fr
utti sotterrane
i (es. patate,c
arote),
trapiantare flo
ra acquatica, s
eminare cereali e
fiori
Con la luna al
primo quarto è il p
eriodo più prop
izio
per trapiantar
e. Il crescente
flusso della lin
fa
richiede attenz
ione ad un eve
ntuale sostituzi
one dei
È il momento della germ
ogliazione rapi
da. È il
momento giusto per
la semina del
prato e dei fio
ri
estivi, per tra
piantare in cam
po i fiori da se
rra.
Concimare e innaffiar
e abbondantem
ente.
Massima germogliazione e cr
escita delle rad
ici. È
indicata per za
ppare, sopratt
utto rose e ve
getali con
frutti sotterra
nei. Si deve innaffia
re ogni sera.
La tradizione c
ontadina dice
che non bisog
na fidarsi
della luna diss
eminante, (inizia
4 giorni dopo l
a luna
piena), il flusso
della linfa de
cresce. É un perio
do
molto delicato p
er lo sviluppo d
elle piante. Non è un
periodo buono
per seminare, t
rapiantare, po
tare.
Luna ultimo quart
o
L’influsso lunar
e in questo per
iodo è indicato
per
eliminare i fiori sf
ioriti e strappa
re le erbacce.
Questo periodo
è propizio per
arare, falciar
e l’erba,
potare, trapian
tare cespugli,
rivoltare il leta
maio.
TEMPERATURE SEMINE DI APRILE IN LUNA CRESCENTE
TEMPERATURE SEMINE DI APRILE IN LUNA CALANTE
Ortaggio Temp. min.°C Temp. media°C
germinazionecrescita
Arachide25-30
25
Barbabietola 25-3015-20
Basilico20-25
25
Bieta a coste15
15-20
Bieta erbette15
15-20
Cavolo25-30
15-20
Cavolo verza 25-3015-20
Ortaggio Temp. min.°C Temp. media°C
germinazionecrescita
Cicoria20-25
15-20
Indivia20-25
15-20
Cipolla25-30
15-20
Lattuga20-25
15-20
Rapa25-30
15-20
Spinacio15-20
15-20
Valeriana15
15-20
Ortaggio Temp. min.°C Temp. media°C
germinazionecrescita
Alchechenge 20-2525-30
Anguria30
25
Broccolo30
15-20
Cavolo di Brux. 3015-20
Cetriolo30
25
Fagiolo nano30
25
Melanzana25-30
25
Melone25-30
25
Ortaggio Temp. min.°C Temp. media°C
germinazionecrescita
Peperone25-30
25
Pisello
5inf. a 15
Pomodoro20-25
25
Prezzemolo15-20
15-20
Ravanello20-25
15-20
Rucola15
15-20
Zucca25-30
25-30
Zucchina15
25-30
TEMPERATURA MINIMA
DI GERMOGLIAZIONE E MEDIA
DI CRESCITA
Individuare il m
omento migliore per la s
emina è dato dal-
l’osservazione
della temperatur
a locale e dal p
eriodo otti-
male per pianta
re l’ortaggio.
Ogni ortaggio ha
una tem-
peratura minima di ge
rminazione e una
temperatura otti-
male per la crescita (ovviam
ente le temperature nella
tabella si rifer
iscono in semine all’a
perto, in serra
fred-
da e in serra
riscaldata).
Orto in inverno
Durante i mesi inve
rnali è possibil
e utilizzare il
nostro orto, p
erché esistono
ortaggi che no
n temono il gelo,
anzi, alcuni di
questi traggono
giovamento da
lla presenza di
gelate nottur
ne.
Durante i mesi inve
rnali è possibil
e utilizzare il
nostro orto, p
erché esistono
ortaggi che
anzi, alcuni di
questi traggono
giovamento da
lla presenza di
gelate nottur
ne.
Durante i mesi inve
rnali è possibil
e utilizzare il
nostro orto, p
erché esistono
ortaggi che
Prima però di pens
are a coltivare
nuove piante
è opportuno pr
eparare l'orto;
è fondamental
anzi, alcuni di
questi traggono
giovamento da
lla presenza di
gelate nottur
ne.
Prima però di pens
are a coltivare
nuove piante
è opportuno pr
eparare l'orto;
è fondamental
anzi, alcuni di
questi traggono
giovamento da
lla presenza di
gelate nottur
ne.e ripuli
re tutto il
terreno dalle
piante ormai appa
ssite o non pi
ù in coltivazio
ne, rimuovendo
ad esempio i r
Prima però di pens
are a coltivare
nuove piante
è opportuno pr
eparare l'orto;
è fondamental
terreno dalle
piante ormai appa
ssite o non pi
ù in coltivazio
ne, rimuovendo
ad esempio i r
Prima però di pens
are a coltivare
nuove piante
è opportuno pr
eparare l'orto;
è fondamentalesti di
pomodori e
Prima però di pens
are a coltivare
nuove piante
è opportuno pr
eparare l'orto;
è fondamentalesti di
pomodori e
Prima però di pens
are a coltivare
nuove piante
è opportuno pr
eparare l'orto;
è fondamentale
ripulire tutto
il
esti di pomodori ee ripulire tutt
o il
fagiolini, che
abbiamo coltiv
ato durante l'
estate; infatt
i alcuni ortagg
i, quali appunt
o po
terreno dalle
piante ormai appa
ssite o non pi
ù in coltivazio
ne, rimuovendo
ad esempio i r
fagiolini, che
abbiamo coltiv
ato durante l'
estate; infatt
i alcuni ortagg
i, quali appunt
o po
terreno dalle
piante ormai appa
ssite o non pi
ù in coltivazio
ne, rimuovendo
ad esempio i re
sti di pomodori e
fagiolini, che
abbiamo coltiv
ato durante l'
estate; infatt
i alcuni ortagg
i, quali appunt
o poesti di
pomodori e
modori, fagiolin
i,esti di
pomodori e
modori, fagiolin
i,esti di
pomodori e
zucchine, pepe
roni, melanzan
e, temono il
freddo e non
amano i periodi d
ell'anno con p
oche
fagiolini, che
abbiamo coltiv
ato durante l'
estate; infatt
i alcuni ortagg
i, quali appunt
o po
zucchine, pepe
roni, melanzan
e, temono il
freddo e non
amano i periodi d
ell'anno con p
oche
fagiolini, che
abbiamo coltiv
ato durante l'
estate; infatt
i alcuni ortagg
i, quali appunt
o pomodori, fagiolin
i,
zucchine, pepe
roni, melanzan
e, temono il
freddo e non
amano i periodi d
ell'anno con p
oche modori,
fagiolini,
ore di sole almodori,
fagiolini,
ore di sole almodori,
fagiolini,
Quindi rimuoviamo completamente le
piante non pi
ù in coltivazio
ne, ricordando
di levare dal t
erreno le radic
i,
ma anche il fogli
ame di queste pian
te, che potreb
be essere covo
di malattie e paras
siti animali.
Quindi rimuoviamo completamente le
piante non pi
ù in coltivazio
ne, ricordando
di levare dal t
erre
ma anche il fogli
ame di queste pian
te, che potreb
be essere covo
di malattie e paras
siti animali.
Quindi rimuoviamo completamente le
piante non pi
ù in coltivazio
ne, ricordando
di levare dal t
erre
Una volta ripulito
l'orto arricch
iamo il terreno co
n del concime organ
ico ben maturo;
consigliamo quest
o tipo di
concime perchè oltre
a garantire u
na buona scort
a di azoto di
lunga durata,
ci permette an
che di
Una volta ripulito
l'orto arricch
iamo il terreno co
n del concime organ
ico ben maturo;
consigliamo
concime perchè oltre
a garantire u
na buona scort
a di azoto di
lunga durata,
ci permette an
che di
Una volta ripulito
l'orto arricch
iamo il terreno co
n del concime organ
ico ben maturo;
consigliamo quest
o tipo di
concime perchè oltre
a garantire u
na buona scort
a di azoto di
lunga durata,
ci permette an
che diquesto
tipo di
migliorarequesto
tipo di
migliorarequesto
tipo di
l'impasto del terre
no, rendendolo
morbido e friab
ile.
concime perchè oltre
a garantire u
na buona scort
a di azoto di
lunga durata,
ci permette an
che di
l'impasto del terre
no, rendendolo
morbido e friab
ile.
concime perchè oltre
a garantire u
na buona scort
a di azoto di
lunga durata,
ci permette an
che di
La linfa entra
in un ciclo di r
iposo. L’influsso
della
1469B
4B
Gennaio
LA LUNA
` U. Q. giorno 5 ore 4,58+ L. N. giorno 11 ore 20,431 P. Q. giorno 19 ore 0,45| L. P. giorno 27 ore 5,38
�
1 2 34 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
171819202122232425262728293031
123456789
10111213141516 `[
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
Sett. 1
Sett. 2
Sett. 3
Sett. 4
Sett. 5
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
6Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2014
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,56giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,17giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013
LUNA INCAPRICORNO
Il nefasto Saturno, è in domicilio nel Capricorno, la Luna in
questo periodo causa menzogne, ipocrisie, pigrizia,
incostanza, tristezza, viaggi sfortunati e possibilità di ferite.
L'influsso procura la rovina delle unioni. Pericoli alla vista.
Ha un effetto sull'apparato osseo, soprattutto sulle
ginocchia e sulla pelle.
L’ARANCIONEL GIARDINO
Arancia - Pianta e specie di piante della famiglia delle
rutacee, originaria della Cina e della Cocincina, coltivata
nelle regioni temperate (in Italia soprattutto in Sicilia e in
Calabria) per i frutti e anche come pianta ornamentale in
vaso. E' un albero alto fino ad una decina di metri, con
foglie ovali, frutti globosi, piccoli fiori bianchi,
intensamente profumati (fiori d'arancio, simbolo di
purezza e per questo portati sul capo dalle spose durante
la cerimonia nuziale), da cui si estrae un'essenza usata in
profumeria. Esistono due varieta':- l'arancio dolce,
largamente coltivato per i frutti piu' dolci, adatti per essere
consumati freschi - l'arancio amaro, dai frutti amarognoli
utilizzati per preparare marmellate e canditi, e per estrarre
essenze. Il colore della buccia dell'arancia matura e'
intermedio tra il giallo/arancione e il rosso, con varie
tonalita'.
LUNARE
`
&
1
|
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino
s. Cesira
Battesimo di Gesù
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
1 23 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 23
24/31 25 26 27 28 29 30
_ _ g
Febbraio
1 2 34 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28 29 30 31
Venerdì
Sabato
Lunedì
Martedì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Lunedì
Martedì
Giovedì
Venerdì
Sabato
171819202122232425262728
123456789
10111213141516
32-333
33-332
34-331
35-330
36-329
37-328
38-327
39-326
40-325
41-324
42-323
43-322
44-321
45-320
46-319
47-318
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
6Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2014L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GENNAIO 2013 MARZO 2013
LUNAREs. Verdiana
s. Biagio
s. Gilberto
s. Agata
s. Paolo Miki
s. Teodoro
s. Apollonia
s. Scolastica
s. Eulalia
Le Sacre Ceneri
s. Valentino
s. Giuliana
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30 31
LUNA INACQUARIO
In questo segno la Luna procura malinconia,
ansia, ostacoli, perché ancora domiciliata
dal malvagio Saturno.
Per contro, stimola l'originalità e le acquisizioni
di beni mobili e immobili ereditati.
Fisicamente la Luna influenza la vista,
il cervello e le gambe.
In questo periodo le persone particolarmente
soggette potrebbero essere colpite da flebiti.
Vivamente consigliato a tutti un po’ di riposo.
LA LUNA NELL’ORTOE NEL GIARDINO
Malgrado i fiori siano collegati alla Luna in
Acquario, in questo periodo i lavori in giardino
e nei campi sono sconsigliati,
perché ora la terra riposa così come detta
il ritmo della natura.
_ _ g
Maggio
1 23 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28 29 30
VenerdìMercoledì123456789
10111213141516 136-229
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
6Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2014giorno 31 ore 5,38 ore 20,38
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
APRILE 2013 GIUGNO 2013
LUNARE
s. Alfio
s. Ubaldo
1 2 3 4 5 6 78 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30
` U. Q. giorno 31 ore 20,58
LUNA INTORO
In Toro la Luna è in "esaltazione", favorisce
i giudizi retti, la dolcezza, l'intuito, la bontà,
la carità verso gli indigenti, la vivacità intellettuale
e in generale una buona dose di fortuna.
In questo segno la Luna influenza la parte
mandibolare e il collo.
Questo è il periodo giusto per la cura di denti,
mascelle, laringe, corde vocali, orecchie,
nuca, tiroide e gola.
LA LUNA NELL’ORTOE NEL GIARDINO
La Luna in Toro favorisce tutte le attività
legate alla semina: interrare alberi, siepi e piante
ipogee come le carote e le patate.
L'influsso lunare determina una crescita lenta
ma forte e duratura.
La frutta e la verdura raccolta in questo
momento è la migliore per la preparazione
di conserve.
_ _ g
Agosto
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 2223/30 24 25 26 27 28 29
Sabato229-136
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
6Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2014
giorno 19 ore 6,22 ore 20,04giorno 25 ore 6,28 ore 19,55giorno 31 ore 6,34 ore 19,45
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
LUGLIO 2013 SETTEMBRE 2013
LUNARE
1 2 3 4 5 6 78 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30 31
` U. Q. giorno 28 ore 11,35
LUNA INLEONE
La Luna in Leone attribuisce impulsività e
passione nelle azioni del quotidiano.
Procura ascesa sociale, gusto per il lusso, e per
tutto quello che viene definito "sfarzoso".
Stimola imprudenza, orgoglio e passioni che
potrebbero sfociare nella violenza.
Crea complicazioni nella sfera affettiva, amore,
matrimoni e figli. Nella fase calante della luna
produce pioggia. Influisce su cuore, circolazione
sanguigna, schiena e diaframma.
LA LUNA NELL’ORTOE NEL GIARDINO
Queste giornate sono ottimali per la raccolta
dei frutti e delle erbe, specialmente
alloro e rosmarino.
In Luna Calante si possono potare
alberi da frutto e arbusti.
In Luna Crescente si seminano cereali,
ortaggi e piante con sviluppo ipogeo
(carote, patate, mandragora, ecc.)
_ _ g
Novembre
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 2223/30 24/31 25 26 27 28 29
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
6Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2014L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
OTTOBRE 2013 DICEMBRE 2013
LUNARE
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30 31
LUNA INSCORPIONE
In Scorpione la Luna provoca un generale
risveglio emozionale.
Non è propizia per questioni complesse,
soprattutto di denaro o per iniziare nuovi
rapporti. Tende a sollecitare l’interesse
per il nuovo, l'insolito e il mistero.
Rende ostinati, tendenza al dominio.
Favorite le attività spirituali, l'esoterismo
e le pubbliche relazioni.
Agisce su organi genitali e vescica.
LA LUNA NELL’ORTOE NEL GIARDINO
È il momento ottimale per seminare, interrare,
raccogliere e seccare qualsiasi specie
di pianta medicamentosa.
In Luna Crescente si possono seminare
e piantare verdure a foglia larga,
tagliare i prati e potare gli alberi da frutto.
_ _ g
Aprile
1 2 3 4 56 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30 31
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
123456789
10111213141516
91-274
92-273
93-272
94-271
95-270
96-269
97-268
98-267
99-266
100-265
101-264
102-263
103-262
104-261
105-260
106-259
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
6Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2014L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
MARZO 2013 MAGGIO 2013
LUNARELunedì dell'Angelo
s. Francesco da Paola
s. Riccardo
s. Benedetto il Moro
s. Vincenzo Ferrer
s. Pietro da Verona
in Albis
s. Demetrio
s. Ezechiele
s. Stanislao
s. Zeno
s. Martino I papa
s. Valeriano
s. Annibale
1 2 34 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28 29 30 31
LUNA INARIETE
In questo punto zodiacale, la Luna offre
un aumento della fortuna, anche se questo
comporta un po' di instabilità.
Potrebbero esserci dei cambiamenti
di posizione sociale, nella notorietà e nel lavoro,
sia in positivo che in negativo.
Nel corpo umano la Luna influenza la testa fin
sotto il naso. É il momento giusto per prendersi
cura di capelli e occhi, ogni rimedio avrà un
notevole effetto curativo e salutare.
LA LUNA NELL’ORTOE NEL GIARDINOIn Ariete i giorni di transito lunare
sono molto fertili.
Si pianta e si semina tutto ciò che cresce
e si consuma velocemente.
In Luna Crescente, si innestano
gli alberi da frutto.
Si raccolgono e immagazzinano i cereali.
_ _ g
Luglio
1 2 3 45 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 27 28 29 30 31
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
6Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2014L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GIUGNO 2013 AGOSTO 2013
LUNARE
1 23 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28 29 30
LUNA INCANCRO
L'energia lunare suscita una sottile inquietudine
interiore, emozioni e sentimenti si espandono
notevolmente portando a galla stati
d'animo nascosti.
La Luna stimola bontà, sensibilità e nella fase
calante si potrebbero avere piogge.
In questo segno, la Luna influenza stomaco,
fegato, cistifellea, torace e polmoni.
La cura di patologie ora è molto propizia.
LA LUNA NELL’ORTOE NEL GIARDINO
In Luna calante è opportuno seminare le verdure
a foglia larga e combattere i parassiti
delle piante.
Mentre in Luna Crescente si dovrebbe
tagliare l'erba dei prati.
Se la Luna è Crescente o piena è bene
non potare alberi e cespugli da frutta.
_ _ g
Ottobre
1 2 34 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28 29 30
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
6Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2014giorno 25 ore 7,34 ore 18,14giorno 31 ore 6,41 ore 17,06
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
SETTEMBRE 2013 NOVEMBRE 2013
LUNARE
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 2223/30 24 25 26 27 28 29
LUNA INBILANCIA
In questo periodo la Luna è favorevole e
stimolante per quanto riguarda il romanticismo,
l'avventura, la bontà, le occasioni in ambiente
giudiziario o nell'amministrazione pubblica.
Per contro porta ad amori segreti,
divorzi e separazioni.
Fisicamente interessa la parte del bacino,
la vescica e i reni. In questo periodo potrebbero
esserci problematiche riguardanti detti organi,
mentre le cure mirate avranno doppia efficacia.
LA LUNA NELL’ORTOE NEL GIARDINO
L'influsso della Luna in questo segno è legato
ai "fiori", ma ha una sorta di "neutralità".
Cioè, qualsiasi lavoro nei campi o di giardinaggio
potrebbe avere un esito sia positivo
che negativo (neutrale).
Eccetto la semina dei fiori e delle erbe fiorite
che avranno molte probabilità
di una buona riuscita.
_ _ g
Marzo
1 2 3 4 5 6 78 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30
123456789
10111213141516
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
6Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2014
giorno 19 ore 6,15 ore 18,21giorno 25 ore 6,05 ore 18,28giorno 31 ore 6,54 ore 19,35
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
FEBBRAIO 2013 APRILE 2013
LUNARE
s. Eriberto
1 2 34 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28
| L. P. giorno 27 ore 10,27
LUNA INPESCI
In questo periodo, la Luna manifesta debolezza,
incostanza, trascuratezza, tendenza
al tradimento, passione sensuale,
piacere per i viaggi, fortuna mutevole.
Suggerisce idee e progetti
difficili da realizzare.
Fisicamente è collegata ai denti e ai piedi.
Perciò bisogna fare molta attenzione
e particolare cura a queste parti del corpo.
LA LUNA NELL’ORTOE NEL GIARDINO
La Luna nei Pesci, nel regno vegetale
è associata alle foglie. In questo periodo,
soprattutto in Luna Calante, si seminano
e piantano verdure a foglia larga,
si taglia l'erba dei prati, si concimano i fiori
e si interrano le patate.
_ _ g
Giugno
1 2 3 4 5 6 78 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30 31
Sabato
Lunedì
Martedì
Giovedì
Martedì
Giovedì
Venerdì
Sabato
12345
111213141516
152-213
153-212
154-211
155-210
156-209
157-208
162-203
163-202
164-201
165-200
166-199
167-198
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
6Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2014
giorno 19 ore 5,34 ore 20,48giorno 25 ore 5,36 ore 20,49giorno 30 ore 5,38 ore 20,49
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
MAGGIO 2013 LUGLIO 2013
LUNAREs. Giustino
s. Quirino
s. Bonifacio
s. Faustina
s. Barnaba
s. Onofrio
s. Eliseo
s. Aureliano
1 2 3 4 56 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30 31
` U. Q. giorno 30 ore 6,53
LUNA INGEMELLI
L'energia della Luna in Gemelli stimola l'intelletto
e l'ingegno, ma anche poca prudenza che
potrebbe avere conseguenze negative.
La luna suscita invenzioni, scoperte, un
incremento dei beni materiali, viaggi frequenti
e longevità. Per contro, questo influsso è
sfavorevole alle unioni, ai matrimoni e all'amore.
Influisce su polmoni, spalle, braccia e mani.
Ogni azione preventiva o un problema in queste
parti del corpo viene potenziata.
LA LUNA NELL’ORTOE NEL GIARDINO
L'influsso della Luna in Gemelli
è particolarmente caotico
e per questo fastidioso per chi
preferisce l'ordine.
In questo periodo è opportuno in Luna
crescente seminare e piantare soprattutto
fiori e rampicanti.
Questo è il momento migliore
per combattere eventuali parassiti.
_ _ g
Settembre
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30 31
259-106
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
6Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2014L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
AGOSTO 2013 OTTOBRE 2013
LUNARE
ss. Cornelio e Cipriano
1 2 3 45 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 27 28 29 30 31
LUNA INVERGINE
L'energia lunare in Vergine stimola l'aspetto
pratico dell'individuo, la stravaganza e
l'eccentricità. In questo periodo sono favoriti i
sogni profetici, la fantasia e l'intuizione.
Per contro questa energia potrebbe portare a
scarsa riflessione, eccessiva sensibilità e
incostanza nei rapporti d'amore.
Nel corpo umano agisce sull'apparato digerente:
intestino tenue, intestino crasso, milza e pancreas.
Perciò qualsiasi cura avrà un effetto
molto benefico.
LA LUNA NELL’ORTOE NEL GIARDINO
In questo periodo l'attenzione va rivolta alle radici.
È il periodo migliore per il lavoro nei campi,
nei boschi e nei giardini.
È propizio per piantare, innestare,
rinvasare piante, seminare,
spargere i semi nei prati.
Si possono interrare tipi d'albero che diventano
molto alti e robusti, e che si vuol far crescere
velocemente.
_ _ g
Dicembre
1 2 3 4 56 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30 31
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
6Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
2014giorno 25 ore 7,36 ore 16,45giorno 31 ore 7,37 ore 16,49
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
NOVEMBRE 2013 GENNAIO 2014
LUNARE
1 2 34 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28 29 30
` U. Q. giorno 25 ore 14,48
LUNA INSAGITTARIO
In questo segno la Luna accresce la giustizia e
l'imparzialità nei giudizi, longevità e buona
salute. Questa posizione è favorevole per
matrimoni, unioni felici e numerosa prole.
Nel corpo umano è legata alla colonna vertebrale
e alle cosce. Massaggi e lunghe passeggiate
all'aria aperta sono particolarmente benefici.
Il periodo è propizio per le vincite al gioco.
LA LUNA NELL’ORTOE NEL GIARDINO
In questo periodo si può piantare con buon esito
qualsiasi pianta che deve crescere in altezza,
alberi di ogni specie,
soprattutto quelli da frutto.
La Luna in Sagittario rende anche favorevole
la coltivazione dei cereali e l'eliminazione
dei parassiti infestanti nei terreni.
PRINTED IN ITALY
_ _ g
Le fasi lunari e il clima influenzano lecolture: notizie sulle germogliazioni, sui
tempi migliori per la semina e per laraccolta dei frutti della terra.
RETROSTAMPATO
049
CALENDARS
PA154 FARMACIA• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
GUARIRE IL FEGATO PER GUARIRE IL CORPO
DUE RIMEDI NATURALIIl Cardo mariano (Silybum marianum) ed il suo estratto, la silimarina, contiene diversi principi attivi appartenenti alla famiglia dei bioflavonoidi (fitoestrogeni) chiamati flavonoligna-
ni, tra cui la silibina la isosilibina, la deidrosilibina, la silidianina, la silicristina. L’estratto della pianta è ricco di virtù terapeutiche che risultano di primaria importanza in particolare nelle
disfunzioni epatiche. La silimarina ha dimostrato un effetto protettivo contro molti tipi di tossine chimiche, incluso l’alcool. E’ impiegata per migliorare la funzione epatica, proteggere
il fegato ed accelerare la rigenerazione delle cellule epatiche danneggiate. Studi clinici hanno confermato l’utilità di estratti standardizzati di cardo mariano in casi di intossicazione del
fegato, cirrosi, epatiti e altre malattie croniche del fegato relative all’abuso di alcool.
La silimarina è usata per il trattamento del danno tossico al fegato (indotto da alcool, droghe o tossine ambientali) e per la terapia di supporto in infiammazioni croniche del fegato e
nella cirrosi epatica. Insieme al suo isomero principale, la silibinina, ha dimostrato di possedere proprietà antiossidanti, prevenendo così l’ossidazione dei lipidi e la distruzione delle mem-
brane nelle cellule. Inoltre, la biosintesi delle proteine e la rigenerazione delle cellule sono accelerate nel fegato danneggiato, il che porta al ripristino delle funzioni epatiche.
Le patologie che colpiscono il fegato possono essere congenite o dovute ad agenti infettivi, come le epatiti virali e le cisti da Echinococcus, o da tossicità, come l’abuso di alcool: le peri-
colose evoluzioni delle patologie epatiche sono la cirrosi (insufficienza epatica) e la calcolosi biliare.
La curcuma è stata utilizzata per millenni come rimedio per i problemi epatici per la sua azione coleritica (aumento della secrezione di bile senza modificarne la composizione), inoltre
stimola la contrazione della colecisti e ha la proprietà di aumentare la produzione di bile ed acidi biliari. Una dieta con supplemento di curcuma può ridurre del 75% la formazione di cal-
coli di colesterolo.
STRATEGIE DI DIFESA IN 10 MOSSE
L’AISF (Associazione Italiana per lo Studio del Fegato), attiva nella promozione della ricerca scientifica e della pratica me-
dica in ambito epatologico, ha stilato dieci regole per preservare lo stato funzionale del fegato.
1) Mantenere corrette abitudini igieniche: Fare attenzione allo stato di igiene di cibo e acqua e non utilizzare strumenti
di igiene personale (forbicine, rasoi, ecc.) in comune con sconosciuti; non toccare aghi o siringhe abbandonate.
2) Adottare uno stile di vita che preveda un’alimentazione corretta e regolare attività fisica: Assumere regolarmente
frutta e verdura in abbondanza, ridurre cibi grassi o fritti; in caso di una malattia del fegato non assumere alcolici.
3) Dieta equilibrata e controllo del peso corporeo: Evitare diete dimagranti drastiche e, se si deve perdere peso, farlo sotto
controllo medico; controllare il peso corporeo e limitare l’assunzione di calorie.
4) Consumare moderatamente vino e bevande alcoliche: Un bicchiere di vino o birra ai pasti non pone problemi; atten-
zione a non mischiare alcolici e farmaci.5) Stare attenti ai farmaci: Non abusare nell’uso di farmaci e non eccedere le dosi indicate dal medico o segnate nel foglietto
illustrativo. Non mischiare mai differenti farmaci senza il consiglio di un medico.
6) Non assumere droghe di alcun tipo: Le droghe sintetiche possono provocare danni permanenti al fegato, a causa della
loro elevata tossicità; lo scambio di siringhe favorisce la trasmissione di epatite e di altri virus (HIV) che possono aggra-
vare le malattie del fegato.7) Fare attenzione a piercing e tatuaggi: Strumenti non sterilizzati favoriscono la trasmissione di infezioni; control-
late che gli strumenti siano monouso e sterili e che l’ambiente sia pulito.
8) Evitare rapporti sessuali non protetti: Usare il profilattico durante il rapporto.
9) Vaccinarsi contro l’epatite A e B: Dal 1991 la vaccinazione contro l’epa-
tite B è obbligatoria; chi è nato da questa data in poi è quindi già immu-
nizzato e chi non lo è ancora deve farla. Per l’epatite A è opportuno
vaccinarsi in occasione di viaggi in paesi esotici o in aree endemiche.
10) Eseguire controlli periodici del sangue: Tramite gli
esami del sangue è possibile controllare il livello degli enzimi
epatici che rivelano lo stato di salute del fegato. Il modo idea-
le per farsi controllare il sangue gratuitamente è diventare do-
natore!
PA 134 FARMACIA 2014:_ 12/02/13 12:11 Pagina 2
GUARIRE IL FEGATO PER GUARIRE IL CORPO
(Silybum marianum) ed il suo estratto, la silimarina, contiene diversi principi attivi appartenenti alla famiglia dei bioflavon
ni, tra cui la silibina la isosilibina, la deidrosilibina, la silidianina, la silicristina. L’estratto della pianta è ricco di virtù terapeutiche che risultano di primaria impo
disfunzioni epatiche. La silimarina ha dimostrato un effetto protettivo contro molti tipi di tossine chimiche, incluso l’alcool
il fegato ed accelerare la rigenerazione delle cellule epatiche danneggiate. Studi clinici hanno confermato l’utilità di estratti standardizzati di cardo mariano in casi di intossicazione del
fegato, cirrosi, epatiti e altre malattie croniche del fegato relative all’abuso di alcool.
La silimarina è usata per il trattamento del danno tossico al fegato (indotto da alcool, droghe o tossine ambientali) e per la terapia di supporto in infiammazioni croniche del fegato e
nella cirrosi epatica. Insieme al suo isomero principale, la silibinina, ha dimostrato di possedere proprietà antiossidanti, prevenendo così l’ossidazione dei lipidi e la distruzione delle mem-
brane nelle cellule. Inoltre, la biosintesi delle proteine e la rigenerazione delle cellule sono accelerate nel fegato danneggiato, il che porta al ripristino delle funzioni epatiche.
Le patologie che colpiscono il fegato possono essere congenite o dovute ad agenti infettivi, come le epatiti virali e le cisti da Echinococcus, o da toss
colose evoluzioni delle patologie epatiche sono la cirrosi (insufficienza epatica) e la calcolosi biliare.
La curcuma è stata utilizzata per millenni come rimedio per i problemi epatici per la sua azione coleritica (aumento della secrezione di b
stimola la contrazione della colecisti e ha la proprietà di aumentare la produzione di bile ed acidi biliari. Una dieta con supplemento di curcuma può ridurre del 75% la formazione di cal-
coli di colesterolo.
STRATEGIE DI DIFESA IN 10 MOSSE
L’AISF (Associazione Italiana per lo Studio del Fegato), attiva nella promozione della ricerca scientifica e della pratica me-
L’AISF (Associazione Italiana per lo Studio del Fegato), attiva nella promozione della ricerca scientifica e della pratica me-
dica in ambito epatologico, ha stilato dieci regole per preservare lo stato funzionale del fegato.
dica in ambito epatologico, ha stilato dieci regole per preservare lo stato funzionale del fegato.
1) Mantenere corrette abitudini igieniche: Fare attenzione allo stato di igiene di cibo e acqua e non utilizzare strumenti
: Fare attenzione allo stato di igiene di cibo e acqua e non utilizzare strumenti
di igiene personale (forbicine, rasoi, ecc.) in comune con sconosciuti; non toccare aghi o siringhe abbandonate.
di igiene personale (forbicine, rasoi, ecc.) in comune con sconosciuti; non toccare aghi o siringhe abbandonate.
2) Adottare uno stile di vita che preveda un’alimentazione corretta e regolare attività fisica:
Adottare uno stile di vita che preveda un’alimentazione corretta e regolare attività fisica:
frutta e verdura in abbondanza, ridurre cibi grassi o fritti; in caso di una malattia del fegato non assumere alcolici.
frutta e verdura in abbondanza, ridurre cibi grassi o fritti; in caso di una malattia del fegato non assumere alcolici.
3) Dieta equilibrata e controllo del peso corporeo: Evitare diete dimagranti drastiche e, se si deve perdere peso, farlo sotto
Evitare diete dimagranti drastiche e, se si deve perdere peso, farlo sotto
controllo medico; controllare il peso corporeo e limitare l’assunzione di calorie.
controllo medico; controllare il peso corporeo e limitare l’assunzione di calorie.
4) Consumare moderatamente vino e bevande alcoliche: Un bicchiere di vino o birra ai pasti non pone problemi; atten-
Un bicchiere di vino o birra ai pasti non pone problemi; atten-
zione a non mischiare alcolici e farmaci.5) Stare attenti ai farmaci: Non abusare nell’uso di farmaci e non eccedere le dosi indicate dal medico o segnate nel foglietto
Non abusare nell’uso di farmaci e non eccedere le dosi indicate dal medico o segnate nel foglietto
illustrativo. Non mischiare mai differenti farmaci senza il consiglio di un medico.
illustrativo. Non mischiare mai differenti farmaci senza il consiglio di un medico.
6) Non assumere droghe di alcun tipo: Le droghe sintetiche possono provocare danni permanenti al fegato, a causa della
Le droghe sintetiche possono provocare danni permanenti al fegato, a causa della
loro elevata tossicità; lo scambio di siringhe favorisce la trasmissione di epatite e di altri virus (HIV) che possono aggra-
loro elevata tossicità; lo scambio di siringhe favorisce la trasmissione di epatite e di altri virus (HIV) che possono aggra-
vare le malattie del fegato.7) Fare attenzione a piercing e tatuaggi: Strumenti non sterilizzati favoriscono la trasmissione di infezioni; control-
Strumenti non sterilizzati favoriscono la trasmissione di infezioni; control-
late che gli strumenti siano monouso e sterili e che l’ambiente sia pulito.
late che gli strumenti siano monouso e sterili e che l’ambiente sia pulito.
8) Evitare rapporti sessuali non protetti:
Evitare rapporti sessuali non protetti: Usare il profilattico durante il rapporto.
9) Vaccinarsi contro l’epatite A e B:
Vaccinarsi contro l’epatite A e B: Dal 1991 la vaccinazione contro l’epa-
tite B è obbligatoria; chi è nato da questa data in poi è quindi già immu-
tite B è obbligatoria; chi è nato da questa data in poi è quindi già immu-
nizzato e chi non lo è ancora deve farla. Per l’epatite A è opportuno
nizzato e chi non lo è ancora deve farla. Per l’epatite A è opportuno
vaccinarsi in occasione di viaggi in paesi esotici o in aree endemiche.
vaccinarsi in occasione di viaggi in paesi esotici o in aree endemiche.
10) 10) Eseguire controlli periodici del sangue:
esami del sangue è possibile controllare il livello degli enzimi
esami del sangue è possibile controllare il livello degli enzimi
epatici che rivelano lo stato di salute del fegato. Il modo idea-
le per farsi controllare il sangue gratuitamente è diventare do-
natore!
(Silybum marianum) ed il suo estratto, la silimarina, contiene diversi principi attivi appartenenti alla famiglia dei bioflavon
ni, tra cui la silibina la isosilibina, la deidrosilibina, la silidianina, la silicristina. L’estratto della pianta è ricco di
disfunzioni epatiche. La silimarina ha dimostrato un effetto protettivo contro molti tipi di tossine chimiche, incluso l’alcool
il fegato ed accelerare la rigenerazione delle cellule epatiche danneggiate. Studi clinici hanno confermato l’utilità di estrat
fegato, cirrosi, epatiti e altre malattie croniche del fegato relative all’abuso di alcool.
La silimarina è usata per il trattamento del danno tossico al fegato (indotto da alcool, droghe o tossine ambientali) e per la
nella cirrosi epatica. Insieme al suo isomero principale, la silibinina, ha dimostrato di possedere proprietà antiossidanti, pr
brane nelle cellule. Inoltre, la biosintesi delle proteine e la rigenerazione delle cellule sono accelerate nel fegato danneggi
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
4 Sett.
5 Sett.
171819202122232425262728293031
1
*
`
&
1 Sett.
2 Sett.
3 Sett.
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino
s. Cesira
Battesimo di Gesù
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
123456789
10111213141516
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,56giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,17giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
1 4 6 9 B
4 B
“LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CALENDARIO SONO RIPORTATE A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO E NON COSTITUISCONO INVITO ALCUNO ALLʼ USO DEI PRODOTTI CITATI”
FEBBRAIO 20142014
GENNAIO Il Calendariodel Farmacista
�
LA LUNA` U. Q. giorno 5 ore 4,58+ L. N. giorno 11 ore 20,431 P. Q. giorno 19 ore 0,45| L. P. giorno 27 ore 5,38
Come fare perché il bambino crescamoralmente e fisicamente sano? Larisposta non è semplice. Il bambinovive in un mondo regolato dagliadulti, che osserva dal basso all’alto. Mentre per un adulto essere dipen-denti è sintomo della presenza di undisturbo di personalità, nel bambinoessere dipendenti è naturale e, anzi,deve essere così, sia sul piano mate-riale sia sul piano affettivo. Qualsiasi
cosa il bambino faccia, qualsiasi impegno voglia prendere, dipende dall’adul-to e dalla disponibilità di tempo che ha. Qualcuno dovrà anche accompagnarloquesto bambino e non si tratta solo di accompagnarlo in tutto il percorso dicrescita ma di accompagnarlo in piscina, dai compagni, al cinema, ecc. Come fare a capire quando questo rapporto di dipendenza e di attaccamentoalle figure genitoriali è patologico? Quando, di fronte ad una particolare con-dizione in cui si trova il bambino, bisogna parlarne con il pediatra di famiglia?In altre parole, vi sono sintomi che possono essere ritenuti 'normali' o appar-tenenti alla fase di crescita, ma questi stessi sintomi possono rivelare patolo-gie psichiche e più tardi si interviene, più diventa difficile curarle. Soprattutto,la vita globale dell’individuo sarà menomata. Anche questo, in piccola ma si-gnificativa parte, dipende dalla collaborazione e dal rapporto fiduciario geni-tori-pediatra. Tra le patologie accompagnate da una sintomatologia comune e diffusa nelprocesso di crescita normale del bambino possiamo citarne alcune. Iniziamocon il parlare di iperattività. Come si fa a distinguere un bambino vivace dauno iperattivo? L’iperattività infantile è parte della sindrome da iperatti-vità/deficit di attenzione per cui si ha una iperattivazione comportamentale euna diminuizione dell’attenzione. Tale sindrome si manifesta generalmenteprima dei 7 anni d’età, è caratterizzata da iperattività, impulsività, incapacità aconcentrarsi, disturbi dell’attenzione. In molti casi l'iperattività infantile puòessere uno degli effetti collaterali conseguenti alle normali vaccinazioni, maanche l’effetto di una dieta alimentare errata, in cui prevale lo zucchero, op-pure può derivare, ancora, da uno stile di vita stressante o, ancora, da un ec-cessivo numero di ore passate davanti alla televisione. Non parliamo, poi, deicoloranti e dei conservanti che presentano molti alimenti destinati alla secon-da infanzia venduti nei supermercati: qui è il caso di registrare la scarsa infor-mazione e la carente educazione alimentare destinata dalle agenzie educative,ma anche dal sistema sanitario nazionale ai neo-genitori. Molte sostanze chi-miche aromatizzanti e acidificanti presenti in questi alimenti non soltanto nonportano alcun vantaggio nutrizionale ma sono addirittura sospettate di esserefra le cause proprio dell’iperattività infantile. L'iperattività in Italia, non vieneaffrontata attraverso l'uso massiccio di psicofarmaci ma ci sono paesi (StatiUniti, Francia), dove i bambini iperattivi vengono curati con un farmaco, il Ri-talin, una sorta di tranquillante che blocca in loro la capacità di provare emo-zioni, che appiattisce le loro reazioni, il che equivale a privarlo del piacere diessere bambino. Secondo gli psicologi, bisogna ascoltare i sintomi prima di de-cidere di passare alla somministrazione di farmaci, soprattutto, nel caso deibambini. Ci sono sintomi che è giusto lasciare sfogare o ascoltare. Nel sensoche il sintomo serve proprio per risalire alla causa scatenante.
Tosse seccaCure e metodi per curare la tosse
Cure con i fioriConsigli utili
Anche gli spostamenti più lunghi possono diventare più piacevoli con i suggerimenti giusti.• Avete problemi di gonfiori alle gambe, cellulite e varici? In auto, se il per-corso è lungo, fermatevi almeno ogni due ore, le gambe devono sgranchirsi,sgranchitele camminando, così riattiverete anche la circolazione. In treno, al-zatevi spesso e passeggiate nel vagone. In aereo, il rischio maggiore è di esse-re colpiti dalla cosiddetta 'sindrome della classe economica', un disturbo dellacircolazione che colpisce le gambe e che può avere conseguenze serie. Muo-versi, bere molta acqua e nutrirsi con cibi sani e leggeri è il modo migliore perprevenire la sindrome.• E se vi siete scottate? Se la pelle appare rossa, senza vesciche, utilizzate unacrema lenitiva e idratante. Se la scottatura è estesa e si sono formate vesciche,proteggete la zona colpita con garze sterili inumidite con una leggera soluzio-ne di bicarbonato di sodio. Evitate le pomate grasse. Le parti scottate nonvanno esposte al sole finché non sono guarite del tutto.• Un banale mal di testa o un mal di denti improvviso rischiano di rovinarvi lavacanza? Ecco allora i medicinali da non dimenticare: i più comuni antifeb-brili ed analgesici, gli antidiarroici e i farmaci contro la stitichezza, pomate an-tiustioni, antiallergiche ed antibiotiche, un buon disinfettante, insieme a garzesterili e cerotti e un prodotto contro le punture di insetti.
LUN
310172431
MAR
4111825
MER
5121926
GIO
6132027
VEN
7142128
SAB18
152229
DOM29
162330
LUN
4111825
MAR
5121926
MER
6132027
GIO
7142128
VEN18
1522
SAB29
1623
DOM3
101724
DICEMBRE 2013
PA 134 FARMACIA 2014:_ 12/02/13 12:11 Pagina 1
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
48-317
49-316
50-315
51-314
52-313
53-312
54-311
55-310
56-309
57-308
58-307
59-306
I. di Quaresima
s. Costanza
s. Mansueto
s. Eleuterio
s. Pier Damiani
Cattedra di s. Pietro
s. Policarpo
II. di Quaresima
s. Gerlando
s. Faustiniano
s. Gabriele
s. Romano
171819202122232425262728
s. Verdiana
Presentazione di N. S.
s. Biagio
s. Gilberto
s. Agata
s. Paolo Miki
s. Teodoro
s. Girolamo Emiliani
s. Apollonia
s. Scolastica
B. V. Maria di Lourdes
s. Eulalia
Le Sacre Ceneri
s. Valentino
ss. Faustino e Giovita
s. Giuliana
123456789
10111213141516
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
32-333
33-332
34-331
35-330
36-329
37-328
38-327
39-326
40-325
41-324
42-323
43-322
44-321
45-320
46-319
47-318
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
“LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CALENDARIO SONO RIPORTATE A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO E NON COSTITUISCONO INVITO ALCUNO ALLʼ USO DEI PRODOTTI CITATI”
MARZO 20132013
FEBBRAIO Il Calendariodel Farmacista
E’ una reazione dell'organismo a unaserie di stimoli esterni (i cosiddetti“stressori”), avvertiti come pericoloper l'equilibrio psicofisico: un trau-ma, uno sbalzo di temperatura, unsovraccarico di lavoro, una delusioned'amore. L'organismo, messo allaprova, libera sostanze come l'adrena-lina e il cortisolo, che migliorano leprestazioni del corpo.
Il problema nasce quando il fisico è bombardato da troppi stimoli o quandotante situazioni vengono interpretate come stressanti. Le conseguenze sonofisiche e psichiche: ansia, disturbi del sonno, contrazioni muscolari (che pos-sono portare a cervicalgie o altri tipi di mal di schiena), palpitazioni e un ge-nerale senso di stanchezza, disturbi gastrointestinali come la sindrome delcolon irritabile (con dolori addominali, stitichezza o al contrario diarrea). Lo stress può essere causato da molti fattori quali gravi eventi (lutto, licenzia-mento, conflittualità familiare, malattia), cambiamenti radicali (trasloco, con-vivenza, matrimonio, trasferimento in un'altra città, pensionamento), lavoro(se è causa di insoddisfazione, se i rapporti con i colleghi sono difficili, se si èvittime di mobbing, se richiede sforzi eccessivi in presenza di scadenze ravvi-cinate o con l'accumularsi di impegni, se le condizioni cambiano drastica-mente), fattori ambientali (sbalzi di temperatura, pioggia, cambio di stagione,eccessivo rumore, jet lag), eccessiva attività fisica (un intenso sforzo, uno sportpesante), problemi quotidiani (vicini di casa rumorosi, pagamento di unmutuo, guidare nel traffico, non trovare parcheggio), cattive abitudini ed ec-cessi (regime alimentare scorretto, abuso di sostanze eccitanti come alcool, ni-cotina, caffeina, assunzione di farmaci anfetaminici), assenza di stimoli(disoccupazione, isolamento sociale e professionale, inattività, carenza affetti-va, ipoalimentazione).Quando il corpo rimane in stato di agitazione per un tempo prolungato mandasegni di disagio. È importante saperli riconoscere, perché se la situazione siprotrae possono comparire alcune patologie da stress (che potrebbero anchediventare croniche): tachicardia (eccessiva liberazione di catecolamine, comeadrenalina e noradrenalina, che possono alterare la normalità del battito car-diaco), ipertensione arteriosa (aumento anomalo della frequenza cardiaca chealla lunga può avere ripercussioni anche sulla pressione arteriosa), problemicardiocircolatori (tachicardia e pressione alta possono provocare ischemia eangina. Anche le pareti delle arterie, “stirate” dall'ipertensione, possono subi-re danni), disturbi gastrointestinali (aumento di secrezione dei succhi gastri-ci, che a lungo andare erodono le pareti dello stomaco e/o del duodeno),asma, allergie, colon irritabile. Lo stress le aggrava, al pari di altri problemiquali sindrome premestruale e malattie cutanee come herpes, eczema o pso-riasi.
I medicinaliI medicinali. In presenza di forme acute di stress alcuni psicofarmaci (ansioli-tici, antidepressivi, tranquillanti) combattono i sintomi, ma sono da prenderesolo sotto il controllo dello specialista (psichiatra o neurologo), che decidedosi e modalità di assunzione per un tempo limitato.
Lo stress
Viaggi e SaluteIn viaggio con il diabete
Anche i viaggi esotici e lontani possono rientrare tra le mete prescelte dai dia-betici, senza problemi e difficoltá. Magari peró privilegiando, specie se sieteinsulino trattati, gli itinerari meno avventurosi.L'insulina e gli altri farmaci. Senza lasciarvi prendere dal panico, ricordate sempre che se dovesse capitar-vi di smarrire la valigetta con i medicinali, non c'é problema. Il diabete é tra lemalattie piú diffuse nel mondo e i farmaci utilizzati per trattarla sono piú omeno gli stessi. Negli altri paesi puó essere diverso il nome commerciale manon il principio attivo. L'insulina va conservata al fresco se si intende conser-varla per molto tempo. Le dosi invece per una o due settimane possono esse-re conservate a temperatura ambiente, stando attenti a non esporla al sole. Seil vostro viaggio dura due settimane, portate con voi dosi d'insulina per tre set-timane cosí da non correre rischi in caso di imprevisti. Tenetela sempre convoi, in borsa o nel bagaglio a mano.In valigia non dimenticate antinfiammatori, integratori salini, disinfettanti, an-tibiotici e quello che vi serve per mantenere sotto controllo la glicemia (stri-sce reattive, pungidito), e ancora qualche fiala di glucagone, in caso di crisiipoglicemica. Ricordatevi di informare il vostro compagno di viaggio sulle mo-dalitá di utilizzo della stessa, qualora doveste perdere coscienza. La fiala vainiettata per via intramuscolare.
LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN
4111825
MAR
5121926
MER
6132027
GIO
7142128
VEN18
152229
SAB29
162330
DOM3
10172431
GENNAIO 2013
1
`
&
6 Sett.
7 Sett.
�
*
8 Sett.
9 Sett.
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,22 ore 17,25giorno 7 ore 7,16 ore 17,33giorno 13 ore 7,08 ore 17,41giorno 19 ore 7,00 ore 17,48giorno 25 ore 6,51 ore 17,56giorno 28 ore 6,46 ore 17,59
LA LUNA` U. Q. giorno 3 ore 14,56+ L. N. giorno 10 ore 8,201 P. Q. giorno 17 ore 21,30| L. P. giorno 25 ore 21,26
7142128
18
152229
29
162330
310172431
4111825
5121926
6132027
PA 134 FARMACIA 2014:_ 20/02/13 10:16 Pagina 3
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
107-258
108-257
109-256
110-255
111-254
112-253
113-252
114-251
115-250
116-249
117-248
118-247
119-246
120-245
s. Roberto
s. Galdino
s. Emma
s. Sara
s. Anselmo
s. Leonida
s. Giorgio
s. Fedele
Festa della Liberazione
s. Marcellino
s. Zita
s. Valeria
s. Caterina da Siena
s. Pio V papa
1718192021222324252627282930
Lunedì dell'Angelo
s. Francesco da Paola
s. Riccardo
s. Benedetto il Moro
s. Vincenzo Ferrer
s. Pietro da Verona
in Albis
Annunciazione di N. S.
s. Demetrio
s. Ezechiele
s. Stanislao
s. Zeno
s. Martino I papa
s. Valeriano
s. Annibale
s. Bernadette Soubirous
123456789
10111213141516
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
91-274
92-273
93-272
94-271
95-270
96-269
97-268
98-267
99-266
100-265
101-264
102-263
103-262
104-261
105-260
106-259
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
“LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CALENDARIO SONO RIPORTATE A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO E NON COSTITUISCONO INVITO ALCUNO ALLʼ USO DEI PRODOTTI CITATI”
MAGGIO 20132013
APRILE Il Calendariodel Farmacista
LUN
4111825
MAR
5121926
MER
6132027
GIO
7142128
VEN18
152229
SAB29
162330
DOM3
10172431
LUN
6132027
MAR
7142128
MER18
152229
GIO29
162330
VEN3
10172431
SAB4
111825
DOM5
121926
MARZO 2013
Il fegato è l’organo più grande delcorpo umano e può pesare fino a 3kg. La caratteristica che lo rendeunico è la sua grande capacità rige-nerativa: può infatti sostituire le pro-prie cellule danneggiate ed è in gradodi svolgere le sue funzioni (metabo-lizzazione e disintossicazione) anchequando è danneggiato al 70%. Elimi-na le scorie prodotte e neutralizza lesostanze potenzialmente tossiche
come alcool, farmaci, additivi e tossine introdotte con l’alimentazione. Inter-viene inoltre nella digestione dei grassi tramite la produzione di bile, un liqui-do verde scuro che riversa nell’intestino, e partecipa al metabolismo diglucosio, proteine e numerosi ormoni, decidendo che cosa deve essere pre-sente nel sangue per un pronto utilizzo e che cosa va invece accumulato op-pure scartato. Produce inoltre diverse proteine necessarie alla coagulazione delsangue e favorisce l’attività o l’assorbimento delle vitamine A, B, D, E, K e PP.
A differenza dello stomaco, il fegato non fornisce indizi espliciti ed immedia-ti riguardo i suoi problemi di funzionalità. Lo si capisce solo quando si mani-festano sintomi quali irritazione cutanea, vista debole, ciclo mestrualeirregolare, mal di testa ricorrente, inspiegabile aumento di peso, perdita dienergia, invecchiamento improvviso, elevati livelli di colesterolo, allergie diogni genere, costrizione dei vasi sanguigni, addome gonfio, ritenzione di li-quidi, disturbi gastrointestinali, difficoltà respiratorie, memoria e concentra-zione scarse, dolori nelle articolazioni o in altre parti del corpo, fragilità ossea,tutti disturbi collegati ad una funzione epatica insufficiente, oltre a qualsiasialtra patologia grave come cardiopatia, cancro, sclerosi multipla, diabete omorbo di Alzheimer.
Il fegato è responsabile dell’elaborazione, della conversione, della distribuzio-ne e del mantenimento della fornitura di “carburante” all’organismo, ovverodi sostanze nutritive ed energia. La preclusione di queste funzioni vitali ha ef-fetti deleteri non solo sulle prestazioni complessive dell’organismo, ma anchesulla salute di ogni singola cellula. Il fegato non può svolgere correttamentenessuna di queste funzioni se i suoi dotti biliari sono intasati da depositi di bileindurita o da calcoli biliari. All’origine di questi ultimi ci sono molteplici fat-tori, fra cui un ritmo di vita frenetico, stress, diete squilibrate, abuso di medi-cinali, stimolanti e alcool nonché l’assunzione di veleni chimici quali additivialimentari e dolcificanti artificiali. La congestione dei dotti biliari provoca unnotevole indebolimento delle funzioni digestive, limitando l’apporto di so-stanze nutritive alle cellule presenti nel corpo. Per questo motivo i calcoli bi-liari sono una delle cause principali delle malattie fisiche ed emozionali. Nellesocietà industrializzate la maggior parte delle persone ne soffre, ma perfinonella medicina alternativa o olistica si parla raramente di una terapia efficacein grado di rimuoverli in modo sicuro e indolore; se la loro presenza nel fega-to persiste anche dopo aver eliminato tutti gli altri fattori patogeni, la salutedel paziente corre un grosso rischio e si può assistere all’insorgere di malattieo ad un invecchiamento precoce. Una volta rimossi questi calcoli, l’organismoè in grado di riprendere la propria normale attività.
Il fegato
Viaggi e SaluteVacanze in campagna
L'aria di campagna, a differenza di quella di mare o montagna, non ha parti-colari caratteristiche se non quella di regalare quiete e tranquillità per rigene-rarsi e rilassarsi. E' la vacanza ideale soprattutto per le persone che vivono nellegrandi città, dove smog e inquinamento atmosferico incidono sulla salute psi-cofisica. La campagna permette di ritornare alla magia delle origini, di ali-mentarsi in maniera genuina, approfittando della freschezza dei cibi.Ma anche di coltivare i propri hobbies come la lettura di un buon libro o lapratica di un'attività sportiva.
Il soggiorno in campagna sotto i 300 metri, non è solo fonte di relax, ma è con-sigliato a chi soffre di:• ipertensione• insonnia• colesterolo• diabete• ipertiroidismo • problemi di cuore e circolazione• ansia
Invece, è controindicata alle persone affette da:• rinofaringiti• laringiti• allergie • depressione
1 6 9 B
`
&
B
14 Sett.
15 Sett.
16 Sett.
17 Sett.
18 Sett.
1
*
�
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 6,53 ore 19,36giorno 7 ore 6,43 ore 19,42giorno 13 ore 6,33 ore 19,49giorno 19 ore 6,23 ore 19,56giorno 25 ore 6,14 ore 20,02giorno 30 ore 6,07 ore 20,08
LA LUNA` U. Q. giorno 3 ore 6,36+ L. N. giorno 10 ore 11,351 P. Q. giorno 18 ore 14,31| L. P. giorno 25 ore 21,57
PA 134 FARMACIA 2014:_ 20/02/13 10:17 Pagina 7
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
“LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CALENDARIO SONO RIPORTATE A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO E NON COSTITUISCONO INVITO ALCUNO ALLʼ USO DEI PRODOTTI CITATI”
AGOSTO 20132013
LUGLIO Il Calendariodel Farmacista
LUN
3101724
MAR
4111825
MER
5121926
GIO
6132027
VEN
7142128
SAB18
152229
DOM29
162330
LUN
5121926
MAR
6132027
MER
7142128
GIO18
152229
VEN29
162330
SAB3
10172431
DOM4
111825
GIUGNO 2013
Lo shock anafilattico si verifica im-provvisamente e può portare allamorte anche in pochi minuti. Farma-ci, alimenti e veleno di imenotteri(insetti con pungiglione, api, vespe,calabroni...) sono le cause scatenan-ti.Lo shock anafilattico è una reazioneallergica “esplosiva” che si sviluppain soggetti a rischio, in seguito alcontatto con determinate sostanze.
Se non trattato tempestivamente, lo shock anafilattico può portare alla morte.Negli Stati Uniti, ogni anno si verificano dai 100 ai 500 decessi per reazioni al-lergiche alla sola penicillina, mentre l’allergia al veleno di imenotteri causa al-meno 40 morti all’anno. Secondo recenti stime europee, circa un terzo degli shock anafilattici è causa-to da allergia ai farmaci e un quarto da allergia da alimenti. I medicinali re-sponsabili sono soprattutto antibiotici (la penicillina è la sostanza che scatenala reazione allergica), antinfiammatori, anestetici e preanestetici. Gli alimentiche possono provocare uno shock anafilattico sono: latte, uova, crostacei e ara-chidi. In alcuni soggetti allergici, i sintomi si manifestano solo dopo aver eser-citato un qualche sforzo fisico, come ad esempio una partita di calcio, esuccessivamente all’assunzione di un determinato cibo. Va ricordato che gli al-lergeni alimentari si nascondono anche in cibi insospettabili: tracce di arachi-di e noccioline si trovano sbriciolate anche in biscotti, dolci e creme diproduzione industriale. L’allergia da veleno di imenotteri è causa di un ulte-riore 25% del totale degli shock anafilattici. Fra gli insetti, le punture più peri-colose sono quelle di api, seguite da vespe e calabroni. Esiste, inoltre, unoshock anafilattico, definito “idiopatico”, in cui non è riconoscibile la causa sca-tenante. Sono da considerarsi soggetti a rischio tutti coloro che hanno già ma-nifestato qualche reazione allergica e sono stati riconosciuti allergici a unadelle seguenti sostanze: farmaci, alimenti e veleno da imenotteri.Prurito, senso di nausea e asma sono solo alcuni dei sintomi che devono met-terci in guardia se siamo dei soggetti allergici: possono, infatti, indicare l’ini-zio di uno shock anafilattico.
Shock anafilattico
Viaggi e SalutePrima di partire
Ogni anno aumentano le richieste da parte dei turisti di viaggi in paesi tropi-cali, ma la scelta di una vacanza diversa, immersi in uno scenario da cartolina,a contatto con la natura ancora incontaminata, in compagnia di tartarughe ma-rine e delfini, richiede necessariamente il rispetto di precise regole sanitarieper non correre rischi per la salute. Perchè ogni paese presenta caratteristichediverse.
Consigli generali• E' bene consultare il medico di fiducia o recarsi presso i centri per la Medi-cina dei Viaggi e delle Migrazioni dell' ASL per ricevere informazioni sulle vac-cinazioni obbligatorie, la chemioprofilassi e i comportamenti consigliati neipaesi di destinazione della vacanza. La maggior parte delle vaccinazioni vieneeffettuata presso le strutture pubbliche, con una spesa piuttosto modesta; al-cuni vaccini, invece, possono essere somministrati anche dal medico curante.Quella contro la febbre gialla può essere eseguita soltanto in alcuni Centri au-torizzati dal Ministero della Sanità. Bisogna controllare il libretto delle vacci-nazioni, con particolare rimando ai richiami di tetano e difterite. E se con voiviaggiano dei bambini, verificate lo stato vaccinale obbligatorio previsto per laloro età.• E' preferibile sottoporsi a delle visite specialistiche soprattutto se,durante ilviaggio, si prevede di fare immersioni subacquee o scalate in alta quota. I sog-giorni al di sopra dei 2500 metri, infatti, possono provocare insonnia, spossa-tezza, senso di confusione, nausea, specialmente per chi soffre di disturbicardiopolmonari. Meglio informarsi sul clima del luogo e sulle condizioni igie-nico-sanitarie del Paese in cui siete diretti.• E' utile portare con se una buona scorta di medicinali di primo soccorso ed'uso abituale, perchè non sempre sarà facile rintracciare una farmacia, un me-dico o un ospedale.• E' bene non alterare troppo il ritmo sonno- veglia così da non correre il ri-schio di essere colpiti dalla sindrome da 'jet lag'. Di conseguenza, program-mate il vostro viaggio calcolando, al momento della prenotazione del volo,l'orario di arrivo in modo da giungere alla meta all'ora di coricarsi. In caso diarrivo durante il giorno, bisogna provare a restare svegli fino alla sera. I sinto-mi della sindrome da 'jet lag' sono astenia, intorpidimento fisico, insonnia, di-sturbi gastrointestinali, annebbiamento mentale.• E' consigliabile non fare uso di tranquillanti o sonniferi. E' sempre meglio,prima di partire, evitare l'uso di alcolici.
171819202122232425262728293031
123456789
10111213141516
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
198-167
199-166
200-165
201-164
202-163
203-162
204-161
205-160
206-159
207-158
208-157
209-156
210-155
211-154
212-153
182-183
183-182
184-181
185-180
186-179
187-178
188-177
189-176
190-175
191-174
192-173
193-172
194-171
195-170
196-169
197-168
s. Alessio
s. Federico
s. Arsenio
s. Apollinare
s. Lorenzo da Brindisi
s. Maria Maddalena
s. Brigida
s. Cristina
s. Giacomo il Maggiore
ss. Anna e Gioacchino
s. Pantaleone
ss. Nazario e Celso
s. Marta di Betania
s. Pietro Crisologo
s. Ignazio di Loyola
s. Ester
s. Ottone
s. Tommaso apostolo
s. Elisabetta di Portogallo
s. Antonio M. Zaccaria
s. Maria Goretti
s. Claudio
ss. Aquila e Priscilla
s. Veronica Giuliani
ss. Rufina e Seconda
s. Benedetto da Norcia
s. Fortunato
s. Enrico
s. Camillo de Lellis
s. Bonaventura
B. V. Maria del Carmelo
30 Sett.
31 Sett.
27 Sett.
28 Sett.
29 Sett.
*
`
6
1
&
�
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 5,38 ore 20,49giorno 7 ore 5,42 ore 20,48giorno 13 ore 5,46 ore 20,45giorno 19 ore 5,51 ore 20,41giorno 25 ore 5,57 ore 20,36giorno 31 ore 6,03 ore 20,30
LA LUNA+ L. N. giorno 8 ore 9,141 P. Q. giorno 16 ore 5,18| L. P. giorno 22 ore 20,15` U. Q. giorno 29 ore 19,43
PA 134 FARMACIA 2014:_ 20/02/13 10:18 Pagina 13
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
“LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CALENDARIO SONO RIPORTATE A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO E NON COSTITUISCONO INVITO ALCUNO ALLʼ USO DEI PRODOTTI CITATI”
NOVEMBRE 20132013
OTTOBRE Il Calendariodel Farmacista
LUN
29
162330
MAR
3101724
MER
4111825
GIO
5121926
VEN
6132027
SAB
7142128
DOM18
152229
LUN
4111825
MAR
5121926
MER
6132027
GIO
7142128
VEN18
152229
SAB29
162330
DOM3
101724
SETTEMBRE 2013
I seni paranasali sono quattro paia dicavità rivestite di mucosa (la stessache costituisce naso e bocca) collo-cate all’interno degli zigomi, dellafronte, dietro la cavità nasale e inprofondità dietro l’osso frontale.Quando si gonfiano o si irritano, l’in-fezione è definita sinusite. Questapatologia può comparire dopo unraffreddore o attacchi allergici e puòessere curata facilmente. Quando si
viene colpiti da un raffreddore o da un’allergia i tessuti dei seni paranasali sigonfiano e producono una maggiore quantità di muco (come avviene all’in-terno del naso). Il sistema di lubrificazione dei seni può bloccarsi e quindi ilmuco può rimanere intrappolato al loro interno. Tutto ciò facilita lo sviluppodi batteri, virus e funghi, e può appunto provocare la sinusite. Nei bambini più grandi e negli adolescenti i sintomi più frequenti sono: tossesecca durante il giorno (che non migliora dopo i primi sette giorni di sintomidel raffreddore), febbre, congestione, mal di denti, mal d’orecchi o dolore alvolto. A volte gli adolescenti colpiti dalla sinusite presentano anche mal di sto-maco, nausea, mal di testa e dolore nella zona posteriore degli occhi. Gli adul-ti sono invece più soggetti a dolore e senso di pressione al volto (in zonediverse a seconda del seno paranasale interessato), cefalea, febbre, rinorrea,tosse grassa, mal di denti.
Sinusite
La rinite allergica, spesso chiamata anche "raffreddore da fieno", è caratteriz-zata da una infiammazione delle mucose nasali scatenata dall’esposizione auna sostanza (allergene) a cui il sistema immunitario delle persone allergichereagisce in modo improprio.In altre parole, il sistema immunitario di alcuni individui risponde esagerata-mente a sostanze che in genere sono innocue, considerandole al contrario dan-nose e producendo anticorpi specifici (IgE) per combatterle.Le IgE, a loro volta si legano ad altre cellule del sistema immunitario, i ma-stociti, che rilasciano grandi quantità di istamina, sostanza che provoca la di-latazione dei capillari arteriosi, induce la secrezione di muco acquoso, stimolale terminazioni nervose provocando la sensazione di prurito e gli starnuti e in-fine richiama nei tessuti il plasma sanguigno che provoca così l’edema dellaparte interessata.
Rinite
Sono pochi gli italiani che si stanno godendo ancora le vacanze, milioni, in-vece, quelli per cui le ferie sono ormai solo un ricordo perchè ritornati alle pro-prie occupazioni quotidiane. Lavoro per gli adulti, scuola per i più giovani.Secondo recenti statistiche, 3 persone su 4 vivono il rientro come un incubo.I più colpiti sono gli insegnanti 30-50enni di sesso maschile, casalinghe e gio-vani su tutti.
A creare stress sarebbero i ritmi imposti dalle città e dal lavoro, intollerantidopo la pausa estiva. Di solito lo stress da rientro comincia a manifestarsi giàsul finire delle vacanze, quando solo l'idea di ritornare a casa e riprendere iritmi di tutti i giorni fa già stare male. La patologia compare perchè il passag-gio dalla spiaggia al luogo di lavoro o a scuola è troppo repentino. I cambia-menti, soprattutto se repentini, producono disturbi dell'equilibrio checolpiscono la sfera psichica in modo particolare.Soffrirebbe al rientro di stress chi è gia stressato. Ma se molte persone si am-malano al rientro dalle ferie, altre lo fanno quando iniziano le vacanze e de-vono lasciare l'ufficio o la scuola.
Rimedi naturali contro la sindrome da rientro• Combatti i sintomi con l'assunzione di 25 gocce di Damiana T.M., associa-ta a 25 gocce di Avena Sativa, due volte al dì.• Contro la stanchezza caratteristica del disturbo si può ricorrere al Ginsengal mattino (35 gocce o una cps). Il rimedio omeopatico più indicato è, inve-ce, Kalium phosphoricum 15CH, 4 granuli sotto la lingua appena svegli.• Un aiuto può venire anche dai Fiori di Bach. Contro la nostalgia Honey-suckle,White Chestnut contro insoddisfazione e incertezze, Hornbeam per lastanchezza mentale e la mancanza di forze. Deciso il rimedio adatto alle pro-prie esigenze assumetene 4 gocce pure, da tenere pochi secondi sotto la lin-gua, oppure da sciogliere in acqua, fino a 4 volte al giorno.
Viaggi e SaluteStress da rientro
171819202122232425262728293031
123456789
10111213141516
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
290-75
291-74
292-73
293-72
294-71
295-70
296-69
297-68
298-67
299-66
300-65
301-64
302-63
303-62
304-61
s. Ignazio di Antiochia
s. Luca
s. Laura
s. Irene del Portogallo
s. Orsola
s. Donato
s. Giovanni da Capestrano
s. Antonio M. Claret
ss. Crispino e Crispiniano
s. Alfredo
s. Evaristo
ss. Simone e Giuda Taddeo
s. Ermelinda
s. Germano
s. Lucilla
s. Teresa di Gesù Bambino
ss. Angeli Custodi
s. Gerardo
s. Francesco d'Assisi
s. Placido
s. Bruno
B. V. Maria del Rosario
s. Pelagia
s. Dionigi
s. Daniele
s. Firmino
s. Serafino
s. Benedetto
s. Callisto
s. Teresa d'Avila
s. Edvige
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
274-91
275-90
276-89
277-88
278-87
279-86
280-85
281-84
282-83
283-82
284-81
285-80
286-79
287-78
288-77
289-76
*
`
&
1
1
4
41 Sett.
42 Sett.
43 Sett.
44 Sett.
�
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,07 ore 18,52giorno 7 ore 7,13 ore 18,42giorno 13 ore 7,20 ore 18,32giorno 19 ore 7,27 ore 18,23giorno 25 ore 7,34 ore 18,14giorno 31 ore 6,41 ore 17,06
LA LUNA+ L. N. giorno 5 ore 2,341 P. Q. giorno 12 ore 1,02| L. P. giorno 19 ore 1,37` U. Q. giorno 27 ore 1,40
PA 134 FARMACIA 2014:_ 20/02/13 10:19 Pagina 19
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
76-289
77-288
78-287
79-286
80-285
81-284
82-283
83-282
84-281
85-280
86-279
87-278
88-277
89-276
90-275
V. di Quaresima
s. Cirillo di Gerusalemme
s. Giuseppe
s. Alessandra
s. Serapione
s. Lea
s. Turibio
Le Palme
s. Isacco
s. Emanuele
s. Ruperto
s. Sisto
s. Secondo
s. Zosimo
Pasqua di Resurrezione
171819202122232425262728293031
s. Albino
s. Agnese di Boemia
III. di Quaresima
s. Casimiro
s. Adriano
s. Coletta
ss. Perpetua e Felicita
s. Giovanni di Dio
s. Francesca Romana
IV. di Quaresima
s. Costantino
s. Massimiliano
s. Rodrigo
s. Matilde
s. Luisa
s. Eriberto
123456789
10111213141516
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
60-305
61-304
62-303
63-302
64-301
65-300
66-299
67-298
68-297
69-296
70-295
71-294
72-293
73-292
74-291
75-290
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
“LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CALENDARIO SONO RIPORTATE A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO E NON COSTITUISCONO INVITO ALCUNO ALLʼ USO DEI PRODOTTI CITATI”
APRILE 20132013
MARZO Il Calendariodel Farmacista
Altra patologia sulla quale può svol-gere un ruolo non indifferente la ca-renza di comunicazione è quella delritardo mentale. Sappiamo ormaiche la stragrande maggioranza deibambini che riportano lesioni al cer-vello dopo il parto, possono presen-tare uno sviluppo intellettivoinferiore alla media. Nell’infanzia, illoro comportamento intellettivo nonè mai come quello degli altri coetanei
e accade nella rete di relazioni di cura che questo aspetto venga trascurato. Undeficit del linguaggio prima dei tre anni può essere anche la spia di un deficituditivo provocato da otiti ricorrenti, da traumi psicologici. In generale, la me-dicina e la pediatria non curano il ritardo. Si può, tuttavia, intervenire psico-logicamente e psicoterapicamente preparando per il bambino un percorso inparallelo a quello scolastico che gli consenta di correggere le sue incapacità dibase e, soprattutto, di valutare, potenziare e sfruttare le risorse possedute, inmodo da offrirgli un futuro migliore. In generale, il ritardato non si può con-siderare come qualcosa di statico e senza possibilità di evoluzione. E’ impor-tante sapere che, in presenza di una anomalia cognitiva, lo sviluppo intellettivodi un bambino debba essere considerato come un campo aperto, senza limiti,in cui stimoli adeguati e pilotati da figure professionali esperte possono per-mettere di ottenere il miglior rendimento possibile a seconda delle situazionie delle circostanze. Ma in ambito interrelazionale e nell’approccio pedagogi-co al minore disabile psichico, 'di fatto' resiste ancora l’idea che il soggetto condeficit debba essere assistito.Altra patologia che viene spesso trascurata, in termini di prevenzione e co-municazione è la dislessia. I bambini dislessici hanno menomate: le compe-tenze metafonologiche e linguistiche; le competenze di orientamento eintegrazione spazio-temporale; le competenze di coordinazione oculo-ma-nuale e di coordinazione dinamica generale. Il bambino è costretto così a vi-vere una serie di insuccessi a catena. Quasi sempre i risultati insoddisfacentiin ambito scolastico vengono attribuiti allo scarso impegno, al disinteresseverso le varie attività, alla distrazione e così questi alunni, oltre a sostenere ilpeso della propria incapacità, se ne sentono anche responsabili e colpevoli.L’età infantile è il momento più delicato. I bambini dipendono dagli adulti,che, quindi, devono avere degli accorgimenti maggiori nel prendersene cura.I medici e i pediatri che seguono dall’inizio i neo genitori devono metterli nellacondizione di accorgersi per tempo dei malesseri, dei disagi e delle patologie,a qualsiasi livello e a qualsiasi dimensione. Il lavoro di prevenzione, dunque,deve partire al momento del parto, quando il genitore prende i primi contatticon il pediatra. Non sarà facile nei prossimi anni affiancare, nelle famiglie ita-liane, alla figura indispensabile del pediatra, quella dello psicologo. Ciò risol-verebbe molti problemi e ridurrebbe i tempi di intervento. Perciò, il pediatraoggi si fa carico, per certi versi ingiustamente (in quanto lo fa da solo), di in-dirizzare i genitori ai servizi offerti all’utenza e ai terapeuti specialisti. In un’ot-tica di prevenzione e di cura, questo sembra essere solo uno dei necessari passida fare per migliorare la qualità della vita di tutti.
Speciale pediatriaI sintomi che devono mettere in allarme
LUN
4111825
MAR
5121926
MER
6132027
GIO
7142128
VEN18
1522
SAB29
1623
DOM3
101724
LUN18
152229
MAR29
162330
MER3
101724
GIO4
111825
VEN5
121926
SAB6
132027
DOM7
142128
FEBBRAIO 2013
1
10 Sett.
11 Sett.
`
&
1 4 9
1 4 6 9 B
�
12 Sett.
13 Sett.
*
Viaggi e SaluteVacanze: dove andare?
Le vacanze sono un toccasana per corpo e mente, soprattutto perché riduco-no il rischio di malattie.Secondo recenti ricerche condotte presso l'University of Galaway in Irlanda,le persone che non vanno mai in vacanza sono quelle più esposte a stress e di-sturbi di salute, con un aumento delle patologie cardiovascolari. Mare, mon-tagna o campagna non conta, perché ciò che interessa è staccare la spina dallavoro e dai problemi quotidiani. Completamente. Le mete ideali sono i luo-ghi rilassanti, per non correre il rischio di ritrovarsi vittime di situazioni stres-santi, come le spiagge affollate in cui bisogna combattere per un fazzoletto diterra. Consigliate anche le terme, da sempre luoghi di benessere con un'am-pia gamma di servizi curativi e preventivi. Le vacanze termali sono utili so-prattutto a chi soffre di artrite reumatoide o sciatica. Ma anche per chi haproblemi uro e ginecologici o legati all'apparato respiratorio. Godersi appie-no le vacanze ed evitare di ammalarsi in viaggio è il desiderio di tanti. Ma perpoterlo fare, il consiglio degli esperti è quello di partire in buona salute, sce-gliendo sempre la meta in base alle proprie condizioni di salute.
Ricorda: fai una visita di controllo dal dentista, per non correre il rischio cheuna carie trascurata non si risvegli mentre si è in spiaggia, o durante una gitain montagna o una passeggiata in campagna Se soffrite di allergia e seguite trat-tamenti specifici, portate sempre con voi i medicinali utilizzati solitamente. Ifarmaci vanno sempre presi dopo essersi consigliati con il medico di fiducia.
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 6,45 ore 18,00giorno 7 ore 6,35 ore 18,08giorno 13 ore 6,25 ore 18,14giorno 19 ore 6,15 ore 18,21giorno 25 ore 6,05 ore 18,28giorno 31 ore 6,54 ore 19,35
LA LUNA` U. Q. giorno 4 ore 22,53+ L. N. giorno 11 ore 20,511 P. Q. giorno 19 ore 18,26| L. P. giorno 27 ore 10,27
PA 134 FARMACIA 2014:_ 20/02/13 10:17 Pagina 5
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
137-228
138-227
139-226
140-225
141-224
142-223
143-222
144-221
145-220
146-219
147-218
148-217
149-216
150-215
151-214
s. Pasquale Baylon
s. Venanzio
Pentecoste
s. Bernardino
s. Vittorio
s. Rita da Cascia
s. Desiderio
Maria V. Ausiliatrice
s. Beda
SS. Trinità
s. Agostino di Canterbury
s. Emilio
s. Massimo di Verona
s. Giovanna d'Arco
Visitazione B. V. Maria
171819202122232425262728293031
Festa del Lavoro
s. Atanasio
ss. Filippo e Giacomo
s. Ciriaco
s. Irene da Lecce
s. Domenico Savio
s. Flavia Domitilla
s. Vittore il Moro
s. Pacomio
s. Alfio
s. Ignazio
Ascensione di N. S.
B. V. Maria di Fatima
s. Mattia
s. Isidoro
s. Ubaldo
123456789
10111213141516
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
121-244
122-243
123-242
124-241
125-240
126-239
127-238
128-237
129-236
130-235
131-234
132-233
133-232
134-231
135-230
136-229
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
“LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CALENDARIO SONO RIPORTATE A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO E NON COSTITUISCONO INVITO ALCUNO ALLʼ USO DEI PRODOTTI CITATI”
GIUGNO 20132013
MAGGIO Il Calendariodel Farmacista
LUN18
152229
MAR29
162330
MER3
101724
GIO4
111825
VEN5
121926
SAB6
132027
DOM7
142128
LUN
3101724
MAR
4111825
MER
5121926
GIO
6132027
VEN
7142128
SAB18
152229
DOM29
162330
APRILE 2013
E’ causata dallo streptococco beta-emolitico di gruppo A e colpisce so-prattutto i bambini. Può provocarecomplicazioni quali malattie reuma-tiche o a carico dei reni. Secondomolti studiosi è una forma attenuatadi scarlattina. I sintomi compaionodopo una settimana dal contagio esono rappresentati da febbre, arros-samento della gola (a volte con plac-che) ed esantema, rappresentato da
piccolissimi puntini ravvicinati a livello dell'inguine, dei glutei e a volte del viso.Solitamente si risolve nell'arco di 8-10 giorni.Ci si deve rivolgere al medico che valuterà la necessità di intervenire con far-maci e consiglierà eventuali esami da fare dopo una quindicina di giorni perescludere conseguenze.
Quinta malattia o megaloeritemaE’ scarsamente contagiosa. L'agente infettante è un virus chiamato "Parvovi-rus B19", che può essere trasmesso facilmente tramite contatto diretto conmuco e saliva del soggetto infetto, emessi con starnuti e tosse; il virus penetranel nuovo organismo attraverso le mucose delle vie aeree superiori. La conta-giosità della malattia va da una settimana prima della comparsa dei sintomifino al manifestarsi dell'esantema stesso: da qui in poi il soggetto non è piùcontagioso.Si può avere un periodo di incubazione di 1-2 settimane ma, eccezionalmen-te, i sintomi possono comparire anche 3 settimane dopo il contagio. Rara-mente si manifestano sintomi premonitori, salvo un possibile lieve aumentodella febbre. La malattia si manifesta con il comparire di un tipico esantema(eruzione cutanea) che si presenta inizialmente al volto e in particolare alleguance, che appaiono molto arrossate e calde al tatto. La fronte, il mento e ilcontorno della bocca presentano invece un pallore piuttosto accentuato. Suc-cessivamente compaiono delle piccole macchie rosse lievemente rilevate altatto, localizzate principalmente su tronco, glutei, arti inferiori e superiori. Conil passare dei giorni l'esantema diviene più pallido ed assume un aspetto a mer-letto, senza però dare luogo a desquamazione.La durata della malattia è mediamente di circa 10 giorni, ma in alcuni casi puòprotrarsi anche per alcune settimane. Nei mesi successivi non è raro che ri-compaia brevemente l'esantema, in seguito a sforzi fisici intensi o stress emo-tivi o in occasione di bagni particolarmente caldi o esposizione al sole.Normalmente non vi sono complicazioni della "quinta malattia" (salvo i casidi dolori articolari o, raramente, di vere e proprie artriti) quando viene con-tratta da adulti. Si tratta comunque di una malattia lieve per la quale non esi-ste vaccino e anche la terapia, salvo diverso parere del medico, può limitarsiall'applicazione di talco mentolato per alleviare il prurito dovuto all'esantema.
Sesta malattiaÈ causata da un virus della famiglia degli herpes (Herpes Virus Umano tipo6). Il contagio avviene tramite il contatto con muco e saliva del soggetto am-malato, e così veicolato il virus penetra nell'organismo attraverso le mucosedelle vie aeree superiori. Particolarmente colpiti sono i bambini tra i 6 mesi ei 2 anni. La contagiosità sembra sia limitata alla fase febbrile e al periodo di du-rata della manifestazione cutanea. I sintomi, che in genere compaiono dopouna decina di giorni dal contagio, consistono in un esordio con febbre alta(fino a 39-41°), spesso accompagnata da raffreddore, mal di gola, arrossa-mento delle mucose (faringe, congiuntiva) e sensazione di malessere genera-le. Nell'arco di 4-5 giorni scompare la febbre e si ha la manifestazioneesantematica, con comparsa di macchioline a capocchia di spillo e di colorerosa, leggermente rilevate, facilmente confondibili con quelle della rosolia.Dapprima le eruzioni cutanee compaiono su collo e tronco, per poi diffondersial volto e all'attaccatura delle estremità; solitamente il tutto scompare nell'ar-co 24-48 ore.Solo raramente si sono avuti casi di convulsioni in occasione dei picchi feb-brili, e comunque in soggetti già predisposti. La terapia, sempre di competen-za del medico, si limita agli antifebbrili e ad una corretta reidratazionemediante somministrazione di liquidi adeguati. Non vi sono vaccini per que-sta malattia, per la quale comunque non sono neppure richieste particolariazioni di prevenzione, trattandosi di una patologia di breve durata e da disturbidi lieve entità, fatta eccezione per la febbre.
Malattie dei bambiniQuarta malattia1 4 6 B
9
6
1 6
`
&
19 Sett.
20 Sett.
1 6
1 6
9
�21 Sett.
22 Sett.
1
*
`
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 6,06 ore 20,09giorno 7 ore 5,59 ore 20,15giorno 13 ore 5,52 ore 20,21giorno 19 ore 5,46 ore 20,28giorno 25 ore 5,41 ore 20,33giorno 31 ore 5,38 ore 20,38
LA LUNA` U. Q. giorno 2 ore 13,14+ L. N. giorno 10 ore 2,281 P. Q. giorno 18 ore 6,34| L. P. giorno 25 ore 6,25` U. Q. giorno 31 ore 20,58
PA 134 FARMACIA 2014:_ 20/02/13 10:17 Pagina 9
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
“LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CALENDARIO SONO RIPORTATE A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO E NON COSTITUISCONO INVITO ALCUNO ALLʼ USO DEI PRODOTTI CITATI”
SETTEMBRE 20132013
AGOSTO Il Calendariodel Farmacista
LUN18
152229
MAR29
162330
MER3
10172431
GIO4
111825
VEN5
121926
SAB6
132027
DOM7
142128
LUN
29
162330
MAR
3101724
MER
4111825
GIO
5121926
VEN
6132027
SAB
7142128
DOM18
152229
LUGLIO 2013
Nei periodi più caldi dell'anno, quan-do la colonnina di mercurio sembraessere costantemente in salita e letemperature si fanno bollenti, chi ècostretto a rimanere in città deve farei conti con i malesseri, più o menoseri, causati dall’afa. Le ripercussionisul fisico si fanno sentire in ogni mo-mento della giornata scatenandoinappetenza, cali di pressione di gior-no e insonnia durante la notte.
I consigli degli esperti sono quelli che tutti, ormai, dovrebbero conoscere: ve-stirsi in modo leggero, evitare di uscire nelle ore più calde, dalle 11 alle 17, ebere tanto per reintegrare i liquidi che si perdono con la maggiore sudorazio-ne. Oltre ad una maggiore esposizione alle patologie più serie (come i pro-blemi collegati alla circolazione sanguigna), i maggiori nemici di questoperiodo dell’anno sono colpo di sole, crampi notturni, calo di pressione e in-sonnia. Il colpo di sole si presenta con un malessere generale, mal di testa, ver-tigini e nausea. La temperatura del corpo si alza. Di solito si risolvedistendendosi in un luogo fresco e mantenendo le gambe più in alto rispettoalla linea del corpo. Può essere utile avvolgere la testa in un asciugamano inu-midito con acqua fredda. I crampi notturni compaiono con un dolore im-provviso al polpaccio o alla coscia. In estate sono più frequenti perché iltessuto muscolare risente della carenza di sali minerali dispersi con il sudore.Altra causa può essere una posizione scorretta assunta nel sonno per colpa del-l’afa, con il risultato di comprimere i vasi sanguigni. I rimedi sono quelli di eli-minare alcune sostanze che li favoriscono (alcool, nicotina, diuretici,cortisonici) e mettere un cuscino sotto il materasso ai piedi del letto per mi-gliorare la circolazione. Il calo di pressione si avverte con un senso di instabi-lità e astenia. Se dovuto al caldo possono bastare le stesse precauzioni che siadottano per il colpo di sole. Per prevenirlo bere molto e consumare frutta everdura in quantità. Un piatto ideale è prosciutto e melone, perché abbina ilsale all’acqua e al potassio. Durante l’estate l'insonnia colpisce anche chi abitualmente si addormentasenza problemi. La colpa è del nostro cervello, che con l’aumentare delle oredi luce produce meno melatonina (l’ormone principale responsabile delsonno). Ma un’altra indiziata è la temperatura del corpo: dovrebbe abbassar-si per favorire il riposo, ma non ci riesce proprio per il gran caldo. Che fare?Aerare bene la stanza, non dormire al pomeriggio, non fumare prima di anda-re a letto.
La salute e il caldo
Viaggi e SaluteVacanze, regole da seguire
Quando si viaggia, specialmente nei paesi piú caldi, si puó incorrere in pro-blemi di salute talvolta anche gravi, legati il piú delle volte al cibo e all'acqua."I consigli per non rovinarsi la vacanza differiscono a seconda che si parta perpaesi tropicali, in cui é opportuno mangiare cibi ricchi di acqua privilegiandoquelli leggeri, o verso quelli freddi, dove si dovrebbe optare per pasti caloricima riducendo l'alcool".Il vademecum della Simvim (Società italiana di medicina dei viaggi e dellemigrazioni):• Evitate alimenti crudi, tranne la frutta che puó essere pulita al momento.Prima di farlo peró sciacquatela sempre molto accuratamente.•Quando invece consumate cibi cotti, accertatevi che siano cotti come si deve,non solo in parte. I cibi poco cotti, conservati per molte ore a temperatura am-biente, rappresentano un ricettacolo di infezioni alimentari.•Bollite sempre il latte non pastorizzato, persino i gelati costituiscono un rischio.• Fate bollire ogni volta con apposite compresse a base di cloro l'acqua del ru-binetto, talvolta infetta. E' preferibile scegliere acqua gassata imbottigliata. Noal ghiaccio.• Non acquistate mai alimenti o bevande da venditori ambulanti. I pericolioltre che nel cibo si nascondono anche negli insetti, zanzare, bagni pubblici, etc.• Zanzare, zecche, pidocchi e pulci sono portatrici di molteplici e gravi malat-tie infettive. Utilizzate sempre repellenti cutanei e insetticidi a base di piretro.• Quando andate in un bagno pubblico, usate tutte le dovute precauzioni.• Curate con attenzione la vostra igiene e pulizia personale piú del solito;prima di ogni pasto non dimenticate di lavarvi le mani con acqua e sapone.• Evitate di bagnarvi in acque stagnanti e di camminare a piedi nudi su terre-ni umidi e sabbiosi. In caso di ferite, pulite e disinfettate accuratamente la zonacolpita. Le ferite infatti, se trascurate, causa il clima caldo, possono trasfor-marsi in dolorose ulcere.• Scegliete le scarpe con molta cura, devono essere comode e alte, capaci diproteggere il piede da eventuali morsi di scorpioni e rettili e garantire allo stes-so tempo la giusta traspirazione per evitare la formazione di vesciche e la pro-liferazione di funghi.• Attenti infine alle MST, le malattie sessualmente trasmesse. Evitate rappor-ti occasionali e seguite una corretta e scrupolosa igiene intima.
171819202122232425262728293031
123456789
10111213141516
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
229-136
230-135
231-134
232-133
233-132
234-131
235-130
236-129
237-128
238-127
239-126
240-125
241-124
242-123
243-122
s. Giacinto
s. Elena
s. Giovanni Eudes
s. Bernardo
s. Pio X papa
B. V. Maria Regina
s. Rosa da Lima
s. Bartolomeo
s. Ludovico
s. Alessandro
s. Monica
s. Agostino dottore
Martirio s. Giov. Battista
s. Fantino
s. Raimondo Nonnato
s. Alfonso de' Liguori
s. Eusebio
s. Lidia
s. Giovanni M. Vianney
s. Emidio
Trasfigurazione di N. S.
s. Gaetano Thiene
s. Domenico di Guzman
s. Teresa Ben. della Croce
s. Lorenzo
s. Chiara d'Assisi
s. Giovanna F. de Chantal
ss. Ponziano e Ippolito
s. Massimiliano M. Kolbe
Assunzione B. V. Maria
s. Rocco
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
213-152
214-151
215-150
216-149
217-148
218-147
219-146
220-145
221-144
222-143
223-142
224-141
225-140
226-139
227-138
228-137
9
4 6 B
9
34 Sett.
35 Sett.
32 Sett.
33 Sett.
*
`
&
1
�
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 6,04 ore 20,28giorno 7 ore 6,10 ore 20,21giorno 13 ore 6,16 ore 20,13giorno 19 ore 6,22 ore 20,04giorno 25 ore 6,28 ore 19,55giorno 31 ore 6,34 ore 19,45
LA LUNA+ L. N. giorno 6 ore 23,501 P. Q. giorno 14 ore 12,56| L. P. giorno 21 ore 3,45` U. Q. giorno 28 ore 11,35
PA 134 FARMACIA 2014:_ 20/02/13 10:18 Pagina 15
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
“LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CALENDARIO SONO RIPORTATE A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO E NON COSTITUISCONO INVITO ALCUNO ALLʼ USO DEI PRODOTTI CITATI”
DICEMBRE 20132013
NOVEMBRE Il Calendariodel Farmacista
LUN
7142128
MAR18
152229
MER29
162330
GIO3
10172431
VEN4
111825
SAB5
121926
DOM6
132027
LUN
29
162330
MAR
310172431
MER
4111825
GIO
5121926
VEN
6132027
SAB
7142128
DOM18
152229
OTTOBRE 2013
Se ormai è abbastanza raro scottarsicon le molle del camino (almeno incittà), gli incidenti dovuti a scaricheelettriche sono in costante aumento,dato che in ogni casa ci sono semprepiù apparecchiature di questo gene-re. Folgorazione è il termine tecnicoper indicare la scossa, cioè gli effettiche la corrente elettrica provoca nel-l'attraversare il corpo. Per elettrocu-zione si indicano invece le ustioni
locali provocate dalla corrente elettrica. Con questi due termini si evidenziaquali sono i due effetti principali della corrente, quello su organi e apparati,più pericoloso, e quello sulla cute, quasi sempre con conseguenze più lievi per-ché solitamente si tratta di lesioni limitate e che, salvo rari casi, non raggiun-gono il terzo grado.Gli stessi esseri viventi sono macchine elettriche: basti pensare ai segnali ner-vosi o ai meccanismi di contrazione muscolare. Il passaggio attraverso il corpodi una corrente elettrica di una certa intensità può quindi inibire o compro-mettere le funzioni fisiologiche; i muscoli cominciano a contrarsi intensa-mente con veri e propri spasmi: sono proprio queste contrazioni cheimpediscono di staccarsi dal cavo, dall'apparecchio o dalla presa all'originedella folgorazione. Si può produrre una perdita di coscienza (svenimento) piùo meno lunga e si può verificare un arresto cardiaco e la paralisi dei muscolidella respirazione.Ovviamente l'intensità degli effetti dipende da una serie di circostanze, chepossono essere oggettive e soggettive. Le prime riguardano la corrente stessa:più è elevata la tensione, maggiore è l'effetto; a parità di tensione, quanto mag-giore è l'amperaggio (cioè la "quantità" di corrente) tanto maggiori sono gli ef-fetti. Le condizioni soggettive riguardano invece la persona. E' noto che essere apiedi nudi (magari su un pavimento bagnato) facilita il passaggio della cor-rente attraverso il corpo, in quanto si è per così dire "messi a terra". Allo stes-so modo, la medesima scarica di corrente ha effetti diversi a seconda dellacorporatura e della composizione corporea: l’effetto maggiore si ha nelledonne, nelle persone magre, negli anziani, nei bambini, nei cardiopatici, mi-nore negli uomini e nelle persone grasse in generale. Inoltre, a parità di ten-sione, è più pericolosa la corrente alternata (quella della rete elettrica) che nonquella continua (come quella delle batterie).Un altro fattore che incide sulla pericolosità della folgorazione è il percorsoche la corrente fa all'interno del corpo. Essa tende a seguire il tragitto più breveverso il punto a minore potenziale: ad esempio, infilando le dita nella presa, lascarica transiterà all'interno della mano o al massimo interesserà il braccio. Seperò si infilano nella presa un dito della mano destra e uno della sinistra, eccoche la corrente attraverserà il torace con conseguenze più gravi. In definitiva, le situazioni più pericolose sono quelle in cui la corrente compieun percorso che va da un braccio all'altro, oppure dal braccio sinistro al cra-nio o ai piedi: in questi casi, infatti, la scarica interesserà il cuore e i centri ner-vosi, posti alla base del cervello, che regolano la respirazione, con leconseguenze sopra descritte.
Folgorazione
•Partite sempre a stomaco pieno, se poi vi mettete in viaggio subito dopo pran-zo, scegliete un pasto leggero senza alcolici, durante il viaggio sgranocchiateun grissino o un cracker o un pezzo di pane.• Cercate di distrarvi parlando con chi vi siede vicino o ascoltate alla radiogente che parla anziché musica. Le parole, infatti, catturano maggiormente l'at-tenzione distraendo dal malessere. Soprattutto é importante far distrarre ibambini con giochi vari.• E' meglio non leggere, neppure per cercare una localitá sulla cartina.• Affrontate i viaggi in treno, in autobus, in nave o in aereo nelle ore notturne,perché la sonnolenza rende meno sensibili ai movimenti da veicoli.• Se il viaggio é lungo, alzatevi ogni due ore per sgranchire le gambe.• Sedetevi sempre nel punto piú stabile del mezzo di trasporto: nella parte cen-trale della nave, sui sedili anteriori dell'auto oppure in prossimitá dell'ala del-l'aereo.• Non osservate punti in movimento, se siete sulla nave, meglio non guardarele onde del mare. Il mezzo di trasporto ideale per chi soffre di mal di viaggio éil treno: piú stabile ma, soprattutto, perché nelle curve i movimenti lateralisono attenuati.• Fate in auto un continuo ricambio d'aria, aprendo spesso il finestrino.• Sui mezzi grandi evitate le sale comuni, affollate e calde.
Viaggi e SaluteConsigli per viaggiare bene
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
321-44
322-43
323-42
324-41
325-40
326-39
327-38
328-37
329-36
330-35
331-34
332-33
333-32
334-31
Avvento Ambrosiano
s. Oddone
s. Fausto
s. Ottavio
Presentazione B. V. Maria
s. Cecilia
s. Clemente
Cristo Re
s. Caterina d'Alessandria
s. Leonardo
s. Virgilio
s. Giacomo della Marca
s. Saturnino
s. Andrea
1718192021222324252627282930
Tutti i Santi
Commemorazione dei Defunti
s. Silvia
s. Carlo Borromeo
s. Zaccaria
s. Emiliano
s. Ernesto
s. Goffredo
s. Oreste
s. Leone
s. Martino di Tours
s. Giosafat
s. Diego
s. Giocondo
s. Alberto
s. Margherita di Scozia
123456789
10111213141516
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
305-60
306-59
307-58
308-57
309-56
310-55
311-54
312-53
313-52
314-51
315-50
316-49
317-48
318-47
319-46
320-45
47 Sett.
48 Sett.
45 Sett.
46 Sett.
*
4 6 B
6
&
1
�
`
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 6,42 ore 17,04giorno 7 ore 6,50 ore 16,57giorno 13 ore 6,57 ore 16,51giorno 19 ore 7,04 ore 16,46giorno 25 ore 7,11 ore 16,43giorno 30 ore 7,17 ore 16,40
LA LUNA+ L. N. giorno 3 ore 13,501 P. Q. giorno 10 ore 6,57| L. P. giorno 17 ore 16,15` U. Q. giorno 25 ore 20,28
PA 134 FARMACIA 2014:_ 20/02/13 10:19 Pagina 21
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
168-197
169-196
170-195
171-194
172-193
173-192
174-191
175-190
176-189
177-188
178-187
179-186
180-185
181-184
s. Ranieri
s. Gregorio Barbarigo
s. Romualdo
s. Ettore
s. Luigi Gonzaga
s. Paolino
s. Lanfranco Beccari
Natività s. Giovanni Battista
s. Guglielmo
s. Vigilio
s. Cirillo d'Alessandria
s. Ireneo
ss. Pietro e Paolo
ss. Protomartiri Romani
1718192021222324252627282930
s. Giustino
Anniversario della Repubblica
s. Carlo Lwanga
s. Quirino
s. Bonifacio
s. Norberto
Sacro Cuore di Gesù
s. Medardo
s. Efrem
s. Faustina
s. Barnaba
s. Onofrio
s. Antonio di Padova
s. Eliseo
s. Germana Cousin
s. Aureliano
123456789
10111213141516
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
152-213
153-212
154-211
155-210
156-209
157-208
158-207
159-206
160-205
161-204
162-203
163-202
164-201
165-200
166-199
167-198
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
“LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CALENDARIO SONO RIPORTATE A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO E NON COSTITUISCONO INVITO ALCUNO ALLʼ USO DEI PRODOTTI CITATI”
LUGLIO 20132013
GIUGNO Il Calendariodel Farmacista
LUN
6132027
MAR
7142128
MER18
152229
GIO29
162330
VEN3
10172431
SAB4
111825
DOM5
121926
LUN18
152229
MAR29
162330
MER3
10172431
GIO4
111825
VEN5
121926
SAB6
132027
DOM7
142128
MAGGIO 2013
Sono un’infiammazione della pelleprovocata da un’eccessiva esposizio-ne alla luce del sole (ma anche a lam-pade solari). I raggi ultravioletti (oUV) che si irradiano dal sole, infatti,oltre ad abbronzare la pelle, indu-cendo la produzione di melanina, leprovocano anche effetti dannosi, chedipendono molto dal tipo di pelle diogni persona (fototipo): chi ha lacarnagione scura è meno sensibile ai
raggi UV rispetto a chi ha la pelle chiara. Anche le parti del corpo non sonotutte ugualmente sensibili: gli occhi, il naso, le labbra sono più sensibili di brac-cia e gambe. I bambini e gli anziani sono più sensibili degli adulti. Un elementoimportante è l'ora del giorno in cui esporsi al sole: tra le 11 e le 16 è sconsi-gliato, particolarmente laddove siano presenti superfici riflettenti la luce (neve,specchi d'acqua e sabbia). I segni più comuni sono l'arrossamento della pelle(o eritema), che compare dopo alcune ore dall'esposizione. La pelle diventadolorante al minimo contatto e nei casi più gravi si presenta gonfia, con for-mazione di bolle, mentre possono comparire malessere generale, febbre, maldi testa. Il soggetto colpito va incontro a disidratazione e deve bere abbon-dantemente. La guarigione avviene nell'arco di alcuni giorni (da 3 a 20) a se-conda della gravità dell'ustione. L'abbronzatura è un meccanismo di difesadell'organismo da eventuali successive esposizioni ai raggi solari.Ripetute ustioni solari possono provocare un precoce invecchiamento dellapelle (perdita di elasticità, formazione di rughe), alterazioni della strutturadella pelle e, nei casi più gravi, sviluppo di tumori cutanei (melanomi).
Cosa si deve fare • Evitare l'esposizione ai raggi del sole fino a quando l'eritema non è guarito.
• Applicare impacchi di acqua fresca o tiepida (non troppo fredda) per alle-viare il dolore. Utilizzare successivamente creme emollienti ed idratanti.• Se l'infiammazione della pelle è notevole, applicare una crema contenente idro-cortisone allo 0,5%; se la superficie ustionata è estesa l'uso di questo farmaco deveavvenire previo consiglio medico. È sconsigliato l'uso di antistaminici sotto formadi creme, poiché possono dar luogo a reazioni fototossiche.• Se il dolore è molto intenso si può far ricorso a semplici analgesici per viaorale a base di paracetamolo o ibuprofene.• In caso di ustioni con comparsa di bolle il trattamento è lo stesso indicatonel caso delle ustioni da calore.• Bere molti liquidi.• Prevenire le ustioni solari esponendosi al sole in modo progressivo nei primigiorni e utilizzando filtri (creme, gel e latti solari) con adeguato fattore di pro-tezione. Indicativamente, le persone con pelle chiara devono usare prodotticon fattore di protezione elevato (almeno 20-30) per tutto il tempo in cui siespongono al sole, mentre le persone di carnagione scura possono usare pro-dotti con fattori più bassi. Applicare un filtro solare sulla pelle però non signi-fica potersi esporre al sole per tutto il tempo che si vuole, ma solo che ci si puòstare più a lungo prima che compaia l'eritema. Il fattore di protezione è infat-ti riferito alla moltiplicazione del tempo di esposizione: per esempio, se in as-senza di filtro solare ci si può esporre per 15 minuti prima della comparsa diarrossamenti, con un fattore di protezione 4 questo tempo diventerà di un’ora. • Evitare l'impiego di deodoranti, cosmetici contenenti bergamotto e nonesporsi al sole se si assumono particolari farmaci. Quando rivolgersi al medico• Se compare febbre oltre 39°C.• Se il dolore dura per più di 48 ore.• Se compaiono vomito, diarrea, brivido, polso rapido e aumento della fre-quenza respiratoria, ci si sente confusi o si manifesta shock o perdita di cono-scenza.
Le ustioniUstioni solari
Viaggi e SaluteMal di viaggio
Circa sei italiani su dieci soffrono di mal di movimento o chinetosi (o cineto-si), ovverosia di mal d'auto, di aria, di mare. Pallore, nausea, vomito, sudora-zione fredda, sonnolenza, abbondante salivazione, vertigini, sono i sintomi deicosiddetti disturbi da trasporto. Spesso causati da problemi del labirinto del-l'orecchio, anche se non molto gravi.Ad esserne maggiormente colpiti sono i bambini poichè il condotto uditivoesterno, il condotto, cioè, responsabile dell'equilibrio, si sviluppa intorno aidieci anni. Può migliorare dopo i 15 - 20 anni; se persiste nell'adulto, colpiscequasi unicamente il sesso femminile.L'origine del mal di viaggio può essere anche di natura psicosomatica: le per-sone ansiose, infatti, somatizzano così l'agitazione di intraprendere un viaggio.In questi casi possono essere utili dei leggeri sedativi a base di valeriana. Ipo-tensione e ipertensione possono provocare i disturbi da trasporto.
*
`
B
&
1
�
25 Sett.
26 Sett.
23 Sett.
24 Sett.
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 5,37 ore 20,39giorno 7 ore 5,35 ore 20,43giorno 13 ore 5,34 ore 20,46giorno 19 ore 5,34 ore 20,48giorno 25 ore 5,36 ore 20,49giorno 30 ore 5,38 ore 20,49
LA LUNA+ L. N. giorno 8 ore 17,561 P. Q. giorno 16 ore 19,24| L. P. giorno 23 ore 13,32` U. Q. giorno 30 ore 6,53
PA 134 FARMACIA 2014:_ 20/02/13 10:18 Pagina 11
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
“LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CALENDARIO SONO RIPORTATE A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO E NON COSTITUISCONO INVITO ALCUNO ALLʼ USO DEI PRODOTTI CITATI”
OTTOBRE 20132013
SETTEMBRE Il Calendariodel Farmacista
LUN
5121926
MAR
6132027
MER
7142128
GIO18
152229
VEN29
162330
SAB3
10172431
DOM4
111825
LUN
7142128
MAR18
152229
MER29
162330
GIO3
10172431
VEN4
111825
SAB5
121926
DOM6
132027
AGOSTO 2013
1718192021222324252627282930
123456789
10111213141516
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
260-105
261-104
262-103
263-102
264-101
265-100
266-99
267-98
268-97
269-96
270-95
271-94
272-93
273-92
244-121
245-120
246-119
247-118
248-117
249-116
250-115
251-114
252-113
253-112
254-111
255-110
256-109
257-108
258-107
259-106
s. Roberto Bellarmino
ss. Sofia e Irene
s. Gennaro
s. Eustachio Placido
s. Matteo
s. Maurizio
s. Pio da Pietrelcina
s. Pacifico
ss. Aurelia e Neomisia
ss. Cosma e Damiano
s. Vincenzo de' Paoli
s. Venceslao
ss. Arcangeli
s. Girolamo dottore
s. Egidio
s. Elpidio
s. Gregorio Magno
s. Rosalia
s. Lorenzo Giustiniani
s. Zaccaria
s. Grato
Natività B. V. Maria
s. Pietro Claver
s. Pulcheria
ss. Proto e Giacinto
Ss. Nome di Maria
s. Giovanni Crisostomo
Esaltazione S. Croce
B. V. Maria Addolorata
ss. Cornelio e Cipriano
*
`
&
1
39 Sett.
40 Sett.
36 Sett.
37 Sett.
38 Sett.
�
L'avvelenamento avviene per inge-stione di sostanze nocive. I sintomipossono essere immediati oppureverificarsi a 12-24 ore dall'ingestionee sono svariati (nausea, vomito,crampi e dolori addominali).Se le sostanze tossiche vengono as-sunte involontariamente (come adesempio nell’intossicazione da fun-ghi) o per l’ingestione di cibi cheproducono tossicosi alimentari
(come il botulismo) non è sempre facile collegare i sintomi a ciò che si è in-gerito, soprattutto se è passato del tempo. Davanti ad un sospetto avvelena-mento è indispensabile individuare la tipologia della sostanza tossica ingeritae recarsi tempestivamente al pronto soccorso (la gravità dipende dal tipo disostanze ingerite).L’avvelenamento da barbiturici o farmaci porta alla paralisi respiratoria e diconseguenza alla morte, con sintomi come sonno che degenera in coma, de-pressione, alterazione della respirazione. In questi casi bisogna condurre im-mediatamente l'infortunato in ospedale, avendo cura di non farloaddormentare e stimolandolo costantemente con domande e sollecitazioni fi-siche (scossoni, piccoli schiaffi, pizzicotti...), inducendolo al vomito e sommi-nistrandogli abbondante caffè. Se il paziente non è cosciente bisogna sincerarsiche non abbia un arresto respiratorio. E' molto importante informare il medi-co del tipo di farmaco ingerito (possibilmente anche la quantità).Questo tipo di avvelenamento spesso riguarda i bambini, che ingeriscono far-maci credendo siano caramelle. Per questo è bene che i medicinali siano sem-pre fuori della loro portata.L’avvelenamento da alcool (eccessiva assunzione) porta euforia, loquacità,stati di alterazione della personalità e dei comportamenti, sonnolenza, nauseao sonno profondo che può anche degenerare in coma (il cosiddetto “coma eti-lico”). Anche in questi casi è necessario stimolare il vomito e somministrareabbondante caffè. Nei casi più gravi è necessario ricoverare la persona in ospe-dale e farle una lavanda gastrica.Per quanto riguarda l’avvelenamento da funghi si tenga presente che le tos-sine in essi presenti possono agire dopo 1-6 ore ma anche dopo 8-48 ore.Nel primo caso i sintomi sono generalmente nausea, vomito, diarrea, tremorimuscolari, eccitazione psichica, tachicardia. Con il vomito e la diarrea le tos-sine vengono eliminate. E' comunque utile il ricovero d'urgenza, se possibilecon residui del cibo ingerito per effettuare analisi.Nel secondo caso le tossine portano a sintomi come vomito, diarrea, doloriaddominali. E' però inutile provocare il vomito, perché dopo 8-48 ore le tos-sine sono state completamente assorbite. Anche in questo caso è necessario ilricovero d'urgenza.L’avvelenamento da antiparassitari può avvenire per assunzione o inalazio-ne di sostanze velenose utilizzate per frutta e ortaggi. I sintomi sono tremori,convulsioni e alterazioni della respirazione. In questo caso è importante evi-tare l'ingestione di latte o grassi che facilitano l'assorbimento di tali sostanze.E' utile provocare il vomito e ricoverare d'urgenza in ospedale.L’avvelenamento da caustici può avvenire per inalazione o ingestione di so-stanze come benzina, candeggina e simili che provocano lesioni, ulcere eperforazioni. Con sintomi come dolori violenti a bocca, esofago e stomaco.In questi casi bisogna assolutamente evitare il vomito, perché le sostanze in-gerite danneggerebbero ulteriormente le pareti dell'esofago e della bocca. E'necessario chiamare immediatamente i soccorsi e cercare di diluire le sostan-ze ingerite con latte - per sostanze come acido muriatico e solforico - e acquae limone nel caso sia stata ingerita dell'ammoniaca. Prima di far assumere que-ste sostanze è bene consultare un medico: un errore potrebbe danneggiare ul-teriormente l'infortunato
Avvelenamento
Molti italiani scelgono le località sciistiche per andare in vacanza in compagniadi amici o con tutta la famiglia. La montagna è l'ideale per divertirsi e rilassar-si. E non solo per chi scia. Il contatto con la natura rappresenta sempre unasplendida opportunità per rilassare mente e corpo.
Un soggiorno in montagna può essere utile per curare alcuni tipi di patologie.Il clima in alta quota, ad esempio, fa particolarmente bene ai bambini che sof-frono d'asma. E' un toccasana anche per i soggetti allergici e per tutte quellepersone colpite da disturbi di natura depressiva (depressioni stagionali, ansie,etc.), passeggiare nei boschi d'abeti rossi e bianchi ricoperti di neve o fare di-scese sugli sci, senza fretta nè competizione, infatti, è uno dei modi migliori perridurre lo stress della vita quotidiana.
E' un ottimo rimedio per occhi e pelle, perchè una migliore ossigenazione, ca-ratteristica della montagna, facilita la funzionalità della retina e la pelle, lonta-no da smog, si rigenera.
Viaggi e SaluteVacanze sulla neve
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 6,36 ore 19,44giorno 7 ore 6,42 ore 19,33giorno 13 ore 6,48 ore 19,23giorno 19 ore 6,54 ore 19,13giorno 25 ore 7,00 ore 19,02giorno 30 ore 7,06 ore 18,54
LA LUNA+ L. N. giorno 5 ore 13,361 P. Q. giorno 12 ore 19,08| L. P. giorno 19 ore 13,13` U. Q. giorno 27 ore 5,55
PA 134 FARMACIA 2014:_ 20/02/13 10:18 Pagina 17
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
“LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CALENDARIO SONO RIPORTATE A SCOPO PURAMENTE INDICATIVO E NON COSTITUISCONO INVITO ALCUNO ALLʼ USO DEI PRODOTTI CITATI”
GENNAIO 20142013
DICEMBRE Il Calendariodel Farmacista
LUN
4111825
MAR
5121926
MER
6132027
GIO
7142128
VEN18
152229
SAB29
162330
DOM3
101724
LUN
6132027
MAR
7142128
MER18
152229
GIO29
162330
VEN3
10172431
SAB4
111825
DOM5
121926
NOVEMBRE 2013
Questo termine (o indigestione) siusa spesso per indicare diversi tipi didisturbo che hanno in comune una lo-calizzazione nella parte superiore del-l’addome e sono chiamati talvolta“cattiva digestione” o dispepsia. Il maldi stomaco non è una malattia, ma uninsieme di sintomi quali gonfiore,eruttazione e nausea. È un disturbocomune, ma i sintomi possono esserediversi a seconda del paziente e com-
parire a frequenza variabile.
Le cause del mal di stomaco e tutti i disturbi derivanti, sono spesso collegate allostile di vita magari, eccessivamente sedentaria, situazioni di stress e nervosismo,abbinata all’uso di farmaci, fumo, nonché ad abitudini alimentari scorrette.
Alcuni esempi di alimenti da evitare:pane poco cotto e/o con troppa mollicalatte freddo, formaggi particolarmente piccantiinsaccati, carne e pesce grassi, fritti di vario genere, verdura non cotta, spezie pic-canti, frutta secca,cioccolato, gelato, dolci troppo farciti con creme e liquoribevande troppo calde o fredde, gassate, liquori e super alcolici.
e… alimenti favorevoli:pane ben cotto e suoi derivati, biscotti, grissini,riso, pasta, minestre semplici con brodo vegetale,latte e formaggio freschi e magricarni bianche e pesce magro, cotti al forno o alla griglia,verdure cotte,frutta cotta, frutta fresca non acida, tisane, camomilla, tè leggero, caffè d’orzo,acqua minerale naturale.
Chi soffre di mal di stomaco soffre spesso anche di acidità (si tratta però di duedisturbi distinti). L’acidità di stomaco è la sensazione di dolore o di bruciore chedopo i pasti può irradiarsi verso il collo o la schiena, partendo dal centro del petto.Il mal di stomaco lieve di solito non deve suscitare preoccupazioni.
Può essere provocato anche da patologie dell’apparato digerente quali infiam-mazione dello stomaco (gastrite), del pancreas (pancreatite), ulcera peptica, cal-coli biliari. Consultare il medico se il disturbo è persistente, o se il dolore è moltointenso e/o accompagnato da: dimagrimento, perdita di appetito, vomito, fecinere, itterizia (colorazione giallastra della pelle e degli occhi). Recarsi subito alpronto soccorso se si hanno difficoltà di respirazione, sudorazione abbondante odolore al petto che si irradia verso la mascella, il collo o il braccio..
Mal di stomaco
Diarrea del viaggiatore dovuta alle diffuse e pericolose gastroenteriti, ma ancheepatite A e B, tifo, febbre gialla, malaria e difterite sono solo alcune delle ma-lattie che si possono contrarre nei Paesi esotici.
Vaccinarsi, sottoporsi a terapie di prevenzione e rispettare precise regole igie-niche è il modo migliore per non correre rischi.
Consigli utili• Prestate attenzione a ciò che mangiate e bevete perché molte patologie si na-scondono proprio nel cibo e nell'acqua. Perciò, preferite sempre alimenti bencotti, evitate insalate e cibi freddi, specialmente pesce e frutti di mare.• Non assaggiate niente dai venditori ambulanti.• Non bevete mai acqua del rubinetto, ma soltanto acqua minerale imbotti-gliata, da utilizzare anche per lavarsi i denti.• Evitate ghiaccio e gelati.• Consumate la frutta solo dopo averla lavata accuratamente e sbucciata.• Cominciate, prima di partire, ad assumere fermenti lattici per migliorare le di-fese dell'organismo e metteteli anche in valigia insieme a un antidiarroico, per-ché la diarrea del viaggiatore è un disturbo molto frequente in cui si incorre neiviaggi all'estero.• Bevete almeno tre litri d'acqua al giorno per reintrodurre i liquidi persi.• Reidratatevi con bevande ricche di sali e zuccheri. Oppure con integratori sa-lini per gli sportivi. In farmacia esiste una vasta gamma di prodotti adatti a tuttele vostre esigenze.
Viaggi e SaluteDiarrea del viaggiatore
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
351-14
352-13
353-12
354-11
355-10
356-9
357-8
358-7
359-6
360-5
361-4
362-3
363-2
364-1
365-0
s. Olimpia
s. Graziano
s. Berardo
s. Liberato
s. Pietro Canisio
IV. d'Avvento
s. Giovanni da Kety
s. Giacobbe
Natale del Signore
s. Stefano protomartire
s. Giovanni apostolo
ss. Innocenti Martiri
s. Tommaso Becket
s. Eugenio
s. Silvestro
171819202122232425262728293031
I. d'Avvento
s. Bibiana
s. Francesco Saverio
s. Barbara
s. Dalmazio
s. Nicola
s. Ambrogio
Immacolata Concezione
s. Siro
B. V. Maria di Loreto
s. Damaso
s. Valerico
s. Lucia
s. Giovanni della Croce
III. d'Avvento
s. Adelaide
123456789
10111213141516
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Mar tedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
335-30
336-29
337-28
338-27
339-26
340-25
341-24
342-23
343-22
344-21
345-20
346-19
347-18
348-17
349-16
350-15
*
`
&
4
4 B
1 4 6 9 B
1 9 B
�
1
52 Sett.
1 Sett.
49 Sett.
50 Sett.
51 Sett.IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,18 ore 16,40giorno 7 ore 7,24 ore 16,39giorno 13 ore 7,29 ore 16,40giorno 19 ore 7,33 ore 16,41giorno 25 ore 7,36 ore 16,45giorno 31 ore 7,37 ore 16,49
LA LUNA+ L. N. giorno 3 ore 1,221 P. Q. giorno 9 ore 16,11| L. P. giorno 17 ore 10,28` U. Q. giorno 25 ore 14,48
PRINTED IN ITALY
PA 134 FARMACIA 2014:_ 20/02/13 10:19 Pagina 23
La salute è fondamentale! Suggerimenti per
il primo soccorso e consigli per conservare al meglio il proprio benessere fisico.
RETROSTAMPATO
050
CALENDARS
PA160 NUDO LATO B• mensile 12 fogli • 24 immagini • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
Sensuali nudi che rivelano,sul lato A e sul lato B,la bellezza delle donne.
4_12_00450_nudo_latoA_B__ 26/02/13 10:33 Pagina 2
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
1 Sett.
2 Sett.
3 Sett.
4 Sett.
5 Sett.
`
+
1
|
1 4 6 9 B
4 B
GENNAIO2014
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
4_12_00450_nudo_latoA_B__ 26/02/13 10:33 Pagina 1
RETROSTAMPATO
051
CALENDARS
Lato B Lato B Lato B
Lato B Lato B Lato B
Lato B Lato B Lato B
Lato B Lato B123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
1 Sett.
2 Sett.
3 Sett.
4 Sett.
5 Sett.
`
+
1
|
1 4 6 9 B
4 B
GENNAIO2014
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
4_12_00450_nudo_latoA_B__ 26/02/13 10:33 Pagina 1
Lato B
4_12_00450_nudo_latoA_B__ 26/02/13 10:33 Pagina 2
052
CALENDARS
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
GENNAIO 2014123456789
10111213141516
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
1-364
2-363
3-362
4-361
5-360
6-359
7-358
8-357
9-356
10-355
11-354
12-353
13-352
14-351
15-350
16-349
Sett. 1
Sett. 2
Sett. 3
1 4 6 9 B
4 B
Sett. 4
Sett. 5
+
1
|
`
+
s. Antonio abate
s. Margherita d’Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d’Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
17-348
18-347
19-346
20-345
21-344
22-343
23-342
24-341
25-340
26-339
27-338
28-337
29-336
30-335
31-334
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
sab
dom
lun
mar
mer
gio
ven
171819202122232425262728293031
IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
LA LUNA + L.N. giorno 1 ore 12,141 P.Q. giorno 8 ore 4,39| L.P. giorno 16 ore 5,52` U.Q. giorno 24 ore 6,19+ L.N. giorno 30 ore 22,38
123456789
10111213141516171819202122232425262728293031
DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLM
123456789
10111213141516171819202122232425262728
SDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGV
DIC. 2013
FEB. 2014
�
[ `
Ferrari 430 Spider
PA162 AUTO SPORTIVE• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 29x47 ca• testata: cm 29x9 ca • imballo: 100 • E 1,1940
Curiosità, storia e informazioni, sui modelli di auto da sogno.
RETROSTAMPATO
053
CALENDARS
054
CALENDARS
SPAGHETTI ALLE VONGOLEINGREDIENTI* 500 g di vongole* una decina di rametti di prezzemolo
* 1 spicchio d'aglio* 2 cucchiai d'olio extravergine di oliva
* pepe* 160 g di spaghetti
* sale grosso
PREPARAZIONELavare accuratamente le vongole sotto acqua corrente e metterle
in una capace casseruola. Porle sul fuoco a fiamma vivace ed atten-
dere che si aprano. Generalmente occorrono 5-7 minuti.
Quando sono pronte sgusciarle lasciandone qualcuna intera per
decorare e filtrare il liquido di cottura attraverso un colino a maglie
fini, senza unire anche il fondo, dove si sarà depositata gran parte
della sabbia.Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle finemente con
la mezzaluna su un tagliere assieme allo spicchio d'aglio spellato.
In una capace padella mettere l'olio, il trito e farlo appena soffrig-
gere a fiamma dolce facendo molta attenzione a che l'aglio non
bruci.
Unire le vongole e mescolare accuratamente. Aggiungere 2 cucchiai
di liquido di cottura, far insaporire qualche istante, unire una grat-
tugiata di pepe, spegnere il fuoco e coprire.
Lessare la pasta in abbondante acqua salata e, poco prima di sco-
larla, aggiungere mezzo mestolo di acqua di cottura nella padella
del condimento, quindi accendere il fuoco.
Saltare la pasta scolata a fiamma vivace nella padella del condi-
mento per qualche minuto, girando di frequente.
Servire immediatamente con un filo d'olio a crudo e decorare con
foglie di prezzemolo.
PA 182 GASTRONOMIA silhouette 2013:_ 18/02/13 11:31 Pagina 2
SPAGHETTI ALLE VONGOLEINGREDIENTI* 500 g di vongole* una decina di rametti di prezzemolo
* 1 spicchio d'aglio* 2 cucchiai d'olio extravergine di oliva
* pepe* 160 g di spaghetti
* sale grosso
PREPARAZIONELavare accuratamente le vongole sotto acqua corrente e
in una capace casseruola. Porle sul fuoco a fiamma vivace
dere che si aprano. Generalmente occorrono 5-7 minuti
Quando sono pronte sgusciarle lasciandone qualcun
decorare e filtrare il liquido di cottura attraverso un coli
fini, senza unire anche il fondo, dove si sarà depositata
della sabbia.Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle fi
la mezzaluna su un tagliere assieme allo spicchio d'aglio
In una capace padella mettere l'olio, il trito e farlo appena soffrig-
gere a fiamma dolce facendo molta attenzione a che
bruci.
Unire le vongole e mescolare accuratamente. Aggiungere 2 cucchi
di liquido di cottura, far insaporire qualche istante, unir
tugiata di pepe, spegnere il fuoco e coprire.
Lessare la pasta in abbondante acqua salata e, poco prima di sc
larla, aggiungere mezzo mestolo di acqua di cottura nella pad
del condimento, quindi accendere il fuoco.
Saltare la pasta scolata a fiamma vivace nella padella del cond
mento per qualche minuto, girando di frequente.
Servire immediatamente con un filo d'olio a crudo e decorare con
foglie di prezzemolo.
INGREDIENTIGENNAIO 2014171819202122232425262728293031
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
1469B
4B
sett. 1
`
sett. 2
+
sett. 3
1
sett. 4
|
sett. 5
`LA LUNA` U.Q. giorno 5 ore 4,58+ L. N. giorno 11 ore 20,431 P. Q giorno 19 ore 0,45| L. P. giorno 27 ore 5,38
[IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,56giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,17giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
hCAPRICORNOdal 21/12 al 18/01
12345678910111213141516
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino
s. Cesira
Battesimo di Gesù
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
SPAGHETTI ALLE VONGOLE
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
PA 182 GASTRONOMIA silhouette 2013:_ 18/02/13 11:31 Pagina 1
PA187 SILHOUETTE GASTRONOMIA• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 14,3x47,5 ca• testata: cm 14,3x9 ca • imballo: 100 • E 0,7785
Ricette appetitose e pratiche per piatti di sicuro successo.
RETROSTAMPATO
055
CALENDARS
Una tradizione e una ricetta originale
tramandata di generazione in gener-
azione, fin dalla casuale scoperta (a metà
del 1800) che il brodo di tacchino,
preparato al mattino la sera stessa era
diventato gelatina ed esaltava il sapore
della carne. Si utilizza solo la femmina
del tacchino, che ha carni più tenere e
saporite e un peso lordo di circa 6/7 Kg,
peso che si ridurrà di un paio di chili dopo
la fase iniziale di disossatura.
Infatti, dopo aver pulito bene ed eviscer-
ato l’animale, inizia la delicata fase di
separazione delle carni dalle ossa, par-
tendo dalla parte dello sterno. Anche
la legatura della parte più grande (il
busto) è un rito di solo apparente sem-
plicità: movimenti precisi ed armonici
disegnati con grazia ed eleganza antica.
Una volta legato, il busto viene sistem-
ato nella teglia con le sovraccoscie dis-
ossate, i filetti di petto, le cosce e le ali
(che per praticità verranno disossate
dopo la cottura). Vengono sistemate
nella teglia anche le ossa della carcassa,
rotte e frantumate per dare maggior in-
tensità al brodo.
Si aggiunge acqua – senza coprire del
tutto le carni – aglio, alloro, pepe a chic-
chi e sale. La cottura è una via di mezzo
tra arrostitura e lessatura e inizia a fi-
amma molto alta, per avere una in-
iziale,decisa rosolatura.
Una volta girato il pezzo, infatti, la cot-
tura prosegue per otto/nove ore,durante
le quali le carni vengono girate spesso.
Al termine, la quantità di brodo residua
viene separata dalla carne, sgrassata e
filtrata da tutte le impurità. Si disossano
anche ali e cosce. Il brodo così
preparato, ancora caldo, viene fatto raf-
freddare insieme alle carni a temper-
atura ambiente e poi lasciato in
frigorifero dove diventerà gelatina.
In origine la preparazione avveniva senza
disossare l’animale, con notevoli diffi
coltà di consumo a fronte di una maggior
semplicità e velocità di preparazione. Il
Tacchino alla Canzanese viene tagliato
solo qualche attimo prima di essere
servito con la sua preziosa gelatina.
É uno dei salumi italiani più tipici, e viene
preparato secondo antiche tradizioni so-
pratutto nella provincia di Teramo.
Infatti il salume tipico abruzzese viene
preparato con la carne di maiali neri o
rossi, e nei periodi in cui c’è la luna
calante.
La zona di produzione della ventricina
teramana è compresa tra le fasce mon-
tana, pedemontana e collinare del com-
prensorio dei Monti della Laga e del Gran
Sasso.
L’Abruzzo è una delle regioni in cui la
tradizione culinaria, sopratutto quella di
salumi e insaccati, ancora resiste alla
modernità, e in cui ogni ricetta è cuci-
nata secondo i suoi tempi.
Tradizionalmente è considerato un
salume povero in quanto, a differenza del
salame, era preparato soltanto con ritagli
di carne grassa come il guanciale.
In tempi recenti, nel tentativo di valoriz-
zarne la commerciabilità, la qualità è
stata incrementata diminuendo l’alta
percentuale di guanciale e sostituendola
con tagli più pregiati.
Del maiale vengono utilizzati spalla
lombi filetti cosce rifilatura di prosciutto
pancetta Per aromatizzare e conciare il
salume. sale, pepe, peperone rosso. Per
aromatizzare la vescica di suino bucce
d’arancia, limoneSi tagliano le parti di
suino a pezzetti, e si conciano con il sale,
il pepe e il peperone rosso.
A questo punto la carne è pronta per es-
sere insaccata all’interno della vescica
che preceDi conseguenza il peso varia a
seconda del tipo di confezionamento e
comunque da un massimo di 1 kg a 100
grammi.
Il Tacchino alla Canzanese
La ventricina
PA 189 SILHOUETTE CARNE E SALUMI:_ 18/02/13 11:06 Pagina 2
Il Tacchino alla Canzanese
dopo la cottura). Vengono sistemate
nella teglia anche le ossa della carcassa,
rotte e frantumate per dare maggior in-
Si aggiunge acqua – senza coprire del
tutto le carni – aglio, alloro, pepe a chic-
chi e sale. La cottura è una via di mezzo
tra arrostitura e lessatura e inizia a fi-
amma molto alta, per avere una in-
Una volta girato il pezzo, infatti, la cot-
tura prosegue per otto/nove ore,durante
le quali le carni vengono girate spesso.
Al termine, la quantità di brodo residua
viene separata dalla carne, sgrassata e
filtrata da tutte le impurità. Si disossano
anche ali e cosce. Il brodo così
preparato, ancora caldo, viene fatto raf-
freddare insieme alle carni a temper-
atura ambiente e poi lasciato in
frigorifero dove diventerà gelatina.
In origine la preparazione avveniva senza
disossare l’animale, con notevoli diffi
semplicità e velocità di preparazione. Il
Tacchino alla Canzanese viene tagliato
solo qualche attimo prima di essere
servito con la sua preziosa gelatina.
preparato secondo antiche tradizioni so-
pratutto nella provincia di Teramo.
Infatti il salume tipico abruzzese viene
preparato con la carne di maiali neri o
rossi, e nei periodi in cui c’è la luna
calante.
La zona di produzione della ventricina
teramana è compresa tra le fasce mon-
tana, pedemontana e collinare del com-
prensorio dei Monti della Laga e del Gran
Sasso.
L’Abruzzo è una delle regioni in cui la
tradizione culinaria, sopratutto quella di
salumi e insaccati, ancora resiste alla
modernità, e in cui ogni ricetta è cuci-
nata secondo i suoi tempi.
Tradizionalmente è considerato un
salume povero in quanto, a differenza del
salame, era preparato soltanto con ritagli
di carne grassa come il guanciale.
In tempi recenti, nel tentativo di valoriz-
zarne la commerciabilità, la qualità è
stata incrementata diminuendo l’alta
percentuale di guanciale e sostituendola
con tagli più pregiati.
Del maiale vengono utilizzati spalla
lombi filetti cosce rifilatura di prosciutto
pancetta Per aromatizzare e conciare il
salume. sale, pepe, peperone rosso. Per
aromatizzare la vescica di suino bucce
d’arancia, limoneSi tagliano le parti di
suino a pezzetti, e si conciano con il sale,
il pepe e il peperone rosso.
A questo punto la carne è pronta per es-
sere insaccata all’interno della vescica
che preceDi conseguenza il peso varia a
seconda del tipo di confezionamento e
comunque da un massimo di 1 kg a 100
grammi.
coltà di consumo a fronte di una maggior
semplicità e velocità di preparazione. Il
Tacchino alla Canzanese viene tagliato
solo qualche attimo prima di essere
servito con la sua preziosa gelatina.
coltà di consumo a fronte di una maggior
coltà di consumo a fronte di una maggior
semplicità e velocità di preparazione. Il
Tacchino alla Canzanese viene tagliato
Tacchino alla Canzanese viene tagliato
Tacchino alla Canzanese viene tagliato
Tacchino alla Canzanese viene tagliato
solo qualche attimo prima di essere
solo qualche attimo prima di essere
solo qualche attimo prima di essere
servito con la sua preziosa gelatina.
servito con la sua preziosa gelatina.
preparato secondo antiche tradizioni so-
preparato secondo antiche tradizioni so-
preparato secondo antiche tradizioni so-
preparato secondo antiche tradizioni so-
preparato secondo antiche tradizioni so-
preparato secondo antiche tradizioni so-
preparato secondo antiche tradizioni so-
preparato secondo antiche tradizioni so-
preparato secondo antiche tradizioni so-
preparato secondo antiche tradizioni so-La ventricina
coltà di consumo a fronte di una maggior
semplicità e velocità di preparazione. Il
coltà di consumo a fronte di una maggior
semplicità e velocità di preparazione. Il
coltà di consumo a fronte di una maggior
coltà di consumo a fronte di una maggior
semplicità e velocità di preparazione. Il
semplicità e velocità di preparazione. Il
semplicità e velocità di preparazione. Il
Il Tacchino alla Canzanese
GENNAIO 2014171819202122232425262728293031
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
1469B
4B
sett. 1
`
sett. 2
+
sett. 3
1
sett. 4
|
sett. 5
`LA LUNA` U.Q. giorno 5 ore 4,58+ L. N. giorno 11 ore 20,431 P. Q giorno 19 ore 0,45| L. P. giorno 27 ore 5,38
[IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,56giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,17giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
hCAPRICORNOdal 21/12 al 18/01
12345678910111213141516
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino
s. Cesira
Battesimo di Gesù
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
PA 189 SILHOUETTE CARNE E SALUMI:_ 18/02/13 11:06 Pagina 1
PA189 SILHOUETTE CARNI E SALUMI• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 14,3x47,5 ca• testata: cm 14,3x9 ca • imballo: 100 • E 0,7785
Imperdibili e saporite ricettea base di carne e salumi
RETROSTAMPATO
056
CALENDARS
Il cane nella mitologiaIl cane compare nella mitologia classica con significati ambivalenti.
Plinio lo definisce fedelissimo, vigile e nobile.
Omero non lo apprezza, tant’è che nell’Iliade Agamennone apostrofa Achille
con l’insulto “Ubriacone, occhi di cane”.
Il termine “cinico”, che indicava impudenza e sfacciataggine (e che propria-
mente significa “simile ad un cane”) fu usato anche per indicare l’omonima
scuola filosofica che divulgava uno stile di vita semplice, ispirato all’animalità,
ma anche alla sfacciataggine.Vari sono i ruoli che il cane assume nei racconti del mito.
Per esempio, a chi non viene in mente la sua funzione quale accompagna-
tore delle anime dei defunti nel mondo dei morti? Fedele compagno del-
l’uomo in vita, lo guida anche dopo la morte.
In questo ruolo è affiancato da Ermes (figlio di Zeus e Maia) ed Ecate (figlia
d’Asteria e Perseo), della quale si diceva che vagabondasse con le anime dei
morti e che il suo avvicinarsi fosse preannunciato dal latrare dei cani.
Il famoso Cerbero (che Omero si limita a chiamare “cane e custode di Ade”)
è il guardiano dell’aldilà. Cerbero diventerà, prima nel mito greco e poi in
quello romano, una creatura mostruosa, con il corpo di cane, la coda di ser-
pente e un numero variabile di teste al cui collo si avvinghiano serpenti.
Inflessibile con i defunti, Cerbero scodinzolava per accoglierli al loro arrivo
nell’aldilà, ma non permetteva a nessuno di tornare indietro.
Pare che, se esposto alla luce, abbaiasse furiosamente e dalla sua saliva spun-
tasse la pianta velenosa dell’Aconito, una pianta già conosciuta in Grecia per
le sue proprietà medicinali.Catturarlo è una delle dodici fatiche imposte ad Eracle e tutti gli eroi che
scendono nell’Ade (Ulisse, Orfeo, Enea) devono eluderne la terribile vigilanza.
La figura di Cerbero è ripresa nel medioevo da Dante, che lo pone a guardia
dei golosi: qui sarà Virgilio a placare le sue tre bocche fameliche, con una
manciata di terra.Al legame del cane con il mondo funerario e insieme al tema della fedeltà
dell’animale, è ispirato il mito di Mera.
Questo era il cane d’Icario, il cittadino ateniese che ospitò Dioniso che, per
riconoscenza, gli insegnò l’arte di coltivare la vite.
Icario fu tuttavia ucciso da alcuni contadini convinti che li volesse avvele-
nare con il vino che non conoscevano e che li aveva ubriacati.
Il fedele cane, con i suoi latrati, indicò ad Erigone, figlia di Icario, l’ubicazione
della tomba del padre e quando Erigone si uccise, Mera restò sulla sua tomba,
senza staccarsene più sino alla morte.
Dioniso, colpito e commosso dalla fedeltà dell’animale, lo trasformò nella
costellazione del Cane o Procione.
Secondo altre versioni del mito, Mera era invece il cane d’Orione (il bellis-
simo e mitico gigante cacciatore greco) e lo accompagnava nelle sue battute
di caccia. Infatti il cane era anche considerato un abile cacciatore e fedele compagno
dell’uomo nell’attività venatoria. Molti sono i miti relativi al rapporto tra i
cani e i loro padroni cacciatori.
Artemide, dea della caccia, aveva sacri i cani.
Il mito narra che Atteone, per aver spiato Artemide al bagno, venne tramutato
in cervo e sbranato dalla sua muta di cinquanta cani.
Un portentoso cane da caccia era quello che Cefalo ricevette in regalo da
Procri, la quale l’aveva avuto da Minosse.
PA191_cani e gatti:Progetto 18/02/13 11:50 Pagina 2
Il cane nella mitologiaIl cane compare nella mitologia classica con significati ambivalen
Plinio lo definisce fedelissimo, vigile e nobile.
Omero non lo apprezza, tant’è che nell’Iliade Agamennone apo
con l’insulto “Ubriacone, occhi di cane”.
Il termine “cinico”, che indicava impudenza e sfacciataggine
mente significa “simile ad un cane”) fu usato anche per indicar
scuola filosofica che divulgava uno stile di vita semplice, ispirato
ma anche alla sfacciataggine.Vari sono i ruoli che il cane assume nei racconti del mito.
Per esempio, a chi non viene in mente la sua funzione qua
tore delle anime dei defunti nel mondo dei morti? Fedele co
l’uomo in vita, lo guida anche dopo la morte.
In questo ruolo è affiancato da Ermes (figlio di Zeus e Maia)
d’Asteria e Perseo), della quale si diceva che vagabondasse co
morti e che il suo avvicinarsi fosse preannunciato dal latrare
Il famoso Cerbero (che Omero si limita a chiamare “cane e
è il guardiano dell’aldilà. Cerbero diventerà, prima nel mito gr
quello romano, una creatura mostruosa, con il corpo di cane,
pente e un numero variabile di teste al cui collo si avvinghian
Inflessibile con i defunti, Cerbero scodinzolava per accoglie
nell’aldilà, ma non permetteva a nessuno di tornare indietro.
Pare che, se esposto alla luce, abbaiasse furiosamente e da
tasse la pianta velenosa dell’Aconito, una pianta già conosc
le sue proprietà medicinali.Catturarlo è una delle dodici fatiche imposte ad Eracle e t
scendono nell’Ade (Ulisse, Orfeo, Enea) devono eluderne la te
La figura di Cerbero è ripresa nel medioevo da Dante, che lo pone a guardia
dei golosi: qui sarà Virgilio a placare le sue tre bocche fameliche, con una
manciata di terra.Al legame del cane con il mondo funerario e insieme al tema della fedeltà
dell’animale, è ispirato il mito di Mera.
Questo era il cane d’Icario, il cittadino ateniese che ospitò Dioniso che, per
riconoscenza, gli insegnò l’arte di coltivare la vite.
Icario fu tuttavia ucciso da alcuni contadini convinti che li volesse avvele-
nare con il vino che non conoscevano e che li aveva ubriacati.
Il fedele cane, con i suoi latrati, indicò ad Erigone, figlia di Icario, l’ubicazione
della tomba del padre e quando Erigone si uccise, Mera restò sulla sua tomba
senza staccarsene più sino alla morte.
Dioniso, colpito e commosso dalla fedeltà dell’animale, lo trasformò nella
costellazione del Cane o Procione.
Secondo altre versioni del mito, Mera era invece il cane d’Orione (il bellis-
simo e mitico gigante cacciatore greco) e lo accompagnava nelle sue battute
di caccia. Infatti il cane era anche considerato un abile cacciatore e fedele compagno
dell’uomo nell’attività venatoria. Molti sono i miti relativi al rapporto tra i
cani e i loro padroni cacciatori.
Artemide, dea della caccia, aveva sacri i cani.
Il mito narra che Atteone, per aver spiato Artemide al bagno, venne tramutato
in cervo e sbranato dalla sua muta di cinquanta cani.
Un portentoso cane da caccia era quello che Cefalo ricevette in regalo da
GENNAIO 2014hCAPRICORNO
dal 22/12 al 19/1
12345678910111213141516
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Seton
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
Battesimo di Gesù
s. Aldo
s. Igino
s. Cesira
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello I papa
171819202122232425262728293031
s. Antonio abate
s. Margherita d’Ung.
ss. Mario e Marta
s. Sebastiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d’Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
sett. 52
sett. 1
sett. 2
sett. 3
sett. 4
sett. 5
LA LUNA+ L.N. giorno 04 ore 10,021 P.Q. giorno 12 ore 12,31* L.P. giorno 19 ore 22,21` U.Q. giorno 26 ore 13,57
[IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,01giorno 19 ore 7,33 ore 17,08giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,24 ore 17,23
`
1469B
9
4B
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICOMOD. PA173 CANI E GATTI
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
PA191_cani e gatti:Progetto 18/02/13 11:50 Pagina 1
PA191 SILHOUETTE CANI E GATTI• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 14,3x47,5 ca• testata: cm 14,3x9 ca • imballo: 100 • E 0,7785
Le cure e le vaccinazionie tutto quanto c’è da sapere sui cani e i gatti: i nostri amici
RETROSTAMPATO
057
CALENDARS
Biancaneve e i s
ette nani
Era una fredda giornata d'inverno; bianchi fiocchi cadevano volteggiando dal cielo come piume leggere
e una regina sedeva ricamando accanto alla finestra aperta.
Si punse un dito con l'ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso.
Tanta era la bellezza di quelle tre stille sul bianco immacolato che la regina pensò: "Oh, se potessi avere
una bambina dai capelli neri come l'ebano, dalle labbra rosse come il sangue e dalla pelle bianca come
la neve!" Poco tempo dopo, diede alla luce una bambina che chiamò Biancaneve. Passò poco tempo e
la regina si ammalò gravemente e morì. Un anno dopo il re si risposò. La sua seconda moglie era bella,
ma anche gelosa e crudele, non poteva tollerare neppure il pensiero che esistesse al mondo qualcuna
più bella di lei. Possedeva uno specchio magico e ogni giorno gli chiedeva: "Specchio, specchio delle
mie brame, chi è la più bella del reame?" e ogni giorno lo specchio rispondeva: "O mia regina, al mondo
non c'è nessuna che sia più bella di te" .
Intanto, Biancaneve cresceva e diventava sempre più bella. L'invidia della regina aumentava di pari
passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la costringeva a vestirsi di stracci e a fare la serva. La
principessina affrontava ogni fatica senza un lamento, sempre allegra e sorridente. Aveva un solo de-
siderio che confidò alle amiche colombe: incontrare presto l'uomo dei suoi sogni. Un giorno, mentre si
trovava accanto al pozzo per prendere l'acqua, le colombe le dissero di esprimere il suo desiderio af-
facciandosi al pozzo. Se avesse udito l'eco il desiderio sarebbe divenuto realtà. Così Biancaneve sus-
surrò: "Vorrei tanto trovare qualcuno che mi ami." E non appena l'eco le rispose, nell'acqua del pozzo
apparve un bel principe su un cavallo bianco. Il principe guardava Biancaneve con tanta ammirazione
che la fece arrossire e fuggire timidamente nella sua stanza. La regina da lontano aveva assistito a tutta
la scena. Subito impallidì per l'invidia e corse dal suo specchio magico: "Specchio, specchio delle mie
brame, chi è la più bella del reame?" e lo specchio le rispose: "Tu mia regina sei sempre bellissima, ma
Biancaneve è più bella di te!"
La regina non poteva tollerare una rivale: e così convocò un guardiacaccia e gli ordinò: "Porterai la
principessa nella foresta, e là la ucciderai. A conferma di questo mi riporterai il suo cuore". Il guar-
diacaccia portò Biancaneve nella foresta ma non ebbe il coraggio di ucciderla. Le intimò di scappare nella
foresta, e sulla strada del ritorno uccise un cerbiatto per portare il cuore alla regina.
Biancaneve corse a perdifiato nella foresta, fin quando non arrivò in una radura, dove sorgeva una mi-
nuscola e graziosa casetta. Entrò, si guardò intorno e vide sette piccole sedie impolverate, sette piat-
tini sporchi, sette camicine sporche e polvere e ragnatele dappertutto. Biancaneve non stette a pensarci
su: prese scopa e strofinaccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì al piano superiore e vi trovò
sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto, Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mam-
molo e Pisolo. Biancaneve era talmente stanca che si addormentò sui lettini.
Gli abitanti della casa erano sette nanetti che lavoravano nella miniera di diamanti vicina. Rientrando
trovarono Biancaneve e decisero di ospitarla, raccomandandole di essere estremamente prudente per
via della regina cattiva. Per Biancaneve iniziò un periodo sereno, con nuovi amici e a contatto con la
natura.
Ma un brutto giorno la regina cattiva chiese di nuovo allo specchio chi era la più bella del reame. E lo
specchio magico le rispose : "Al di là dei sette monti, al di là delle sette valli c'è la casa dei sette nani,
in cui vive Biancaneve che è ancora più bella di te". La regina decise di uccidere di persona Bianca-
neve. Prese una mela bellissima e la immerse nel veleno magico. Poi si travestì da venditrice di mele
e andò verso la casa dei nani. Quando Biancaneve vide quella vecchina con quella bellissima mela, non
resistette prese la mela e le diede subito un morso. Cadde a terra addormentata, sembrava morta! La
strega fuggì felice, l'unico antidoto era il primo bacio d'amore. La matrigna pensò che i nani vedendola
morta l'avrebbero sepolta. Ma i nani, disperati, non vollero separarsi da Biancaneve e la misero in
una bara di cristallo nella foresta, per vegliarla in continuazione.
Passò molto tempo. Un bel giorno un principe su un cavallo bianco sentì la gente del villaggio parlare
di quella meravigliosa fanciulla che giaceva addormentata nel bosco. Il suo cuore diede un sobbalzo.
Si trattava forse della bellissima fanciulla che aveva visto un giorno a palazzo e che non era più riu-
scito a trovare? Subito cavalcò fino alla radura nel bosco. Quando la vide non ebbe dubbi: era pro-
prio quella fanciulla che aveva incantato il suo cuore! Mestamente, il principe sollevò il coperchio di
cristallo e si chinò per dare un bacio al suo amore perduto...
Immediatamente Biancaneve aprì gli occhi e sorrise, quel primo bacio d'amore aveva spezzato l'incan-
tesimo.
Il desiderio che Biancaneve aveva confidato al pozzo divenne realtà. Il principe la fece salire sul ca-
vallo e partì con lei verso il suo palazzo tra le nuvole...
dove vissero, per sempre, felici e contenti!
PA 192 SILHOUETTE FAVOLE_retro:Progetto 03/04/13 18:00 Pagina 1
Biancaneve e i s
ette nani
hi cadevano volteggiando dal cielo come piume leggere
e una regina sedeva ricamando accanto alla finestra aperta.
Si punse un dito con l'ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso.
Tanta era la bellezza di quelle tre stille sul bianco immacolato che la regina pensò: "Oh, se potessi avere
una bambina dai capelli neri come l'ebano, dalle labbra rosse come il sangue e dalla pelle bianca come
luce una bambina che chiamò Biancaneve. Passò poco tempo e
la regina si ammalò gravemente e morì. Un anno dopo il re si risposò. La sua seconda moglie era bella,
ma anche gelosa e crudele, non poteva tollerare neppure il pensiero che esistesse al mondo qualcuna
più bella di lei. Possedeva uno specchio magico e ogni giorno gli chiedeva: "Specchio, specchio delle
mie brame, chi è la più bella del reame?" e ogni giorno lo specchio rispondeva: "O mia regina, al mondo
Intanto, Biancaneve cresceva e diventava sempre più bella. L'invidia della regina aumentava di pari
passo con la bellezza della fanciulla, tanto che la costringeva a vestirsi di stracci e a fare la serva. La
principessina affrontava ogni fatica senza un lamento, sempre allegra e sorridente. Aveva un solo de-
siderio che confidò alle amiche colombe: incontrare presto l'uomo dei suoi sogni. Un giorno, mentre si
trovava accanto al pozzo per prendere l'acqua, le colombe le dissero di esprimere il suo desiderio af-
facciandosi al pozzo. Se avesse udito l'eco il desiderio sarebbe divenuto realtà. Così Biancaneve sus-
surrò: "Vorrei tanto trovare qualcuno che mi ami." E non appena l'eco le rispose, nell'acqua del pozzo
apparve un bel principe su un cavallo bianco. Il principe guardava Biancaneve con tanta ammirazione
che la fece arrossire e fuggire timidamente nella sua stanza. La regina da lontano aveva assistito a tutta
la scena. Subito impallidì per l'invidia e corse dal suo specchio magico: "Specchio, specchio delle mie
brame, chi è la più bella del reame?" e lo specchio le rispose: "Tu mia regina sei sempre bellissima, ma
La regina non poteva tollerare una rivale: e così convocò un guardiacaccia e gli ordinò: "Porterai la
La regina non poteva tollerare una rivale: e così convocò un guardiacaccia e gli ordinò: "Porterai la
La regina non poteva tollerare una rivale: e cos
principessa nella foresta, e là la ucciderai. A conferma di questo mi riporterai il suo cuore". Il guar-
diacaccia portò Biancaneve nella foresta ma non ebbe il coraggio di ucciderla. Le intimò di scappare nella
foresta, e sulla strada del ritorno uccise un cerbiatto per portare il cuore alla regina.
Biancaneve corse a perdifiato nella foresta, fin quando non arrivò in una radura, dove sorgeva una mi-
nuscola e graziosa casetta. Entrò, si guardò intorno e vide sette piccole sedie impolverate, sette piat-
tini sporchi, sette camicine sporche e polvere e ragnatele dappertutto. Biancaneve non stette a pensarci
su: prese scopa e strofinaccio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì al piano superiore e vi trovò
sette lettini di legno. Su ciascun letto era inciso un nome: Dotto, Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mam-
molo e Pisolo. Biancaneve era talmente stanca che si addormentò sui lettini.
Gli abitanti della casa erano sette nanetti che lavoravano nella miniera di diamanti vicina. Rientrando
trovarono Biancaneve e decisero di ospitarla, raccomandandole di essere estremamente prudente per
via della regina cattiva. Per Biancaneve iniziò un periodo sereno, con nuovi amici e a contatto con la
Ma un brutto giorno la regina cattiva chiese di nuovo allo specchio chi era la più bella del reame. E lo
specchio magico le rispose : "Al di là dei sette monti, al di là delle sette valli c'è la casa dei sette nani,
in cui vive Biancaneve che è ancora più bella di te". La regina decise di uccidere di persona Bianca-
neve. Prese una mela bellissima e la immerse nel veleno magico. Poi si travestì da venditrice di mele
e andò verso la casa dei nani. Quando Biancaneve vide quella vecchina con quella bellissima mela, non
resistette prese la mela e le diede subito un morso. Cadde a terra addormentata, sembrava morta! La
strega fuggì felice, l'unico antidoto era il primo bacio d'amore. La matrigna pensò che i nani vedendola
morta l'avrebbero sepolta. Ma i nani, disperati, non vollero separarsi da Biancaneve e la misero in
una bara di cristallo nella foresta, per vegliarla in continuazione.
Passò molto tempo. Un bel giorno un principe su un cavallo bianco sentì la gente del villaggio parlare
di quella meravigliosa fanciulla che giaceva addormentata nel bosco. Il suo cuore diede un sobbalzo.
Si trattava forse della bellissima fanciulla che aveva visto un giorno a palazzo e che non era più riu-
scito a trovare? Subito cavalcò fino alla radura nel bosco. Quando la vide non ebbe dubbi: era pro-
prio quella fanciulla che aveva incantato il suo cuore! Mestamente, il principe sollevò il coperchio di
cristallo e si chinò per dare un bacio al suo amore perduto...
Immediatamente Biancaneve aprì gli occhi e sorrise, quel primo bacio d'amore aveva spezzato l'incan-
Il desiderio che Biancaneve aveva confidato al pozzo divenne realtà. Il principe la fece salire sul ca-
vallo e partì con lei verso il suo palazzo tra le nuvole...
dove vissero, per sempre, felici e contenti!
GENNAIO 2014hCAPRICORNO
dal 22/12 al 19/1
12345678910111213141516
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
171819202122232425262728293031
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
sett. 1
sett. 2
sett. 3
sett. 4
sett. 5
LA LUNA+ L.N. giorno 01 ore 10,141 P.Q. giorno 08 ore 4,39* L.P. giorno 16 ore 5,52` U.Q. giorno 24 ore 6,19+ L.N. giorno 30 ore 22,38
[IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,55giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,16giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
`
1469B
4B
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
�
�
�
�
�
BIANCANEVE E I SETTE NANI
PA 192 SILHOUETTE FAVOLE_fronte:Progetto 03/04/13 17:34 Pagina 1
PA192 SILHOUETTE FAVOLE• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 14,3x47,5 ca• testata: cm 14,3x9 ca • imballo: 100 • E 0,7785
Le avventure di Pinocchio,Biancaneve, Alice nel Paesedelle Meraviglie e le favole chefanno sognare i bimbi di tutte le generazioni.
RETROSTAMPATO
058
CALENDARS
Le Dolomiti, dette anche Monti Pal-
lidi, sono un insieme di gruppi montuosi
delle Alpi Orientali italiane, comprese tra
le province di Belluno, Bolzano, Trento,
Udine e Pordenone.Solitamente con il termine Dolomiti ci si
riferisce a quell’insieme di gruppi mon-
tuosi caratterizzati in prevalenza da roc-
cia dolomitica, convenzionalmente
delimitati a Nord dalla Rienza e dalla Val
Pusteria, a Ovest dall’Isarco e dall’Adige
con la relativa valle, a Sud dal fiume
Brenta da cui si stacca la Catena del
Lagorai al confine con la Val di Fiemme e
a Est dal Piave e dal Cadore.Le Dolomiti sono divise in due zone prin-
cipali dal corso del torrente Cordevole. Le
Dolomiti Orientali, a Est del Cordevole e
le Dolomiti Occidentali a Ovest del
Cordevole. Le Dolomiti, di cui la Marmo-
lada è la più alta cima con i suoi 3.342
metri, devono il loro nome al naturalista
francese Déodat de Dolomieu che per
primo studiò questo tipo di roccia sedi-
mentaria carbonatica chiamata “dolo-
mia” in suo onore; il principale elemento
è il minerale dolomite, chimicamente un
carbonato doppio di calcio e magnesio.
La principale caratteristica di queste
rocce sono il biancore diurno, quasi
opalescente che varia secondo la luce e
le stagioni e le splendide tonalità rosate
che emanano all’alba e al tramonto, cre-
ando panorami mozzafiato; l’osservatore
può ammirarne i profili che si stagliano
nel cielo in un’infinità di creste, guglie,
pareti verticali e ghiaioni immensi in un
susseguirsi di ombre, luci, colori.
La genesi di questo tipo di roccia car-
bonatica ebbe però origine circa 250 mi-
lioni di anni fa attraverso accumuli di
conchiglie, coralli e alghe calcaree in am-
bienti marini tropicali, dove esistevano
mari caldi e poco profondi. Sul fondo di
questi mari si accumularono centinaia di
metri di sedimento che sotto il loro
stesso peso si trasformarono in roccia; e
fu proprio lo scontro tra la placca euro-
pea e quella africana che fece emergere
queste rocce, innalzandole a 3.000 metri
sopra il livello del mare.L’attuale paesaggio dolomitico è infatti
ricco di dislivelli determinati da piega-
menti e rotture di rocce lungo i piani
di scorrimento, ai cui movimenti cor-
rispondono altrettanti terremoti. L’in-
nalzamento delle rocce dolomitiche è
ancor oggi in corso; il prossimo futuro
geologico previsto per le Dolomiti sarà
un ulteriore innalzamento con consecu-
tiva iglobazione di nuovi settori di rocce
fino alla definitiva scomparsa di tali
spinte che ne determinerà l’appiana-
mento del paesaggio.
Le Dolomiti, patrimonio naturale
dell’Unesco.Numerosi parchi naturali proteggono
questa particolare natura e vari comitati
ad Hoc si sono impegnati nel proporre le
Dolomiti come Patrimonio dell’Umanità
dell’Unesco; tentativo coronato con suc-
cesso il 26 giugno 2009 quando a Siviglia
i membri del World Heritage Committee
decisero all’unanimità di includere le
Dolomiti nell’elenco dei patrimoni natu-
rali.L’intera area delle Dolomiti riconosciuta
dall’Unesco è suddivisa in diversi gruppi;
quello formato da Pelmo e Croda da
Lago, situati in Veneto, tra Cadore,
Zoldano e Ampezzano; del massiccio
della Marmolada, posto fra Trentino e
Veneto, che comprende la cima più alta
delle Dolomiti ed il ghiacciaio più signi-
ficativo, il gruppo formato dalle Pale di
San Martino, Pale di San Lucano e
Dolomiti Bellunesi, per lo più in territorio
Veneto; il gruppo più orientale formato
dalle Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave
suddivise fra le province di Pordenone e
Udine; le Dolomiti Settentrionali situate
fra Alto Adige e Veneto comprendenti i
frastagliati Cadini, le candide Dolomiti di
Sesto, le austere Dolomiti d’Ampezzo, le
lunari Dolomiti di Fanes, Senes e Braies; il
gruppo altoatesino quello formato dallo
Sciliar, dal Catinaccio e dal Latemar a
cavallo tra Alto Adige e Trentino; le
Dolomiti più Occidentali di Brenta dove
ancora possiamo trovare esemplari
d’orso bruno, ed il Rio delle Foglie, un
meraviglioso canyon unico al mondo.
DOLOMITI...
PA177_silhouette2013_PAESAGGI_RETRO:Layout 1 18/02/13 11:42 Pagina 1DOLOMITI...Udine e Pordenone.Solitamente con il termine Dolomiti ci si
riferisce a quell’insieme di gruppi mon-
tuosi caratterizzati in prevalenza da roc-
cia dolomitica, convenzionalmente
delimitati a Nord dalla Rienza e dalla Val
Pusteria, a Ovest dall’Isarco e dall’Adige
con la relativa valle, a Sud dal fiume
Brenta da cui si stacca la Catena del
Lagorai al confine con la Val di Fiemme e
a Est dal Piave e dal Cadore.Le Dolomiti sono divise in due zone prin-
cipali dal corso del torrente Cordevole. Le
Dolomiti Orientali, a Est del Cordevole e
le Dolomiti Occidentali a Ovest del
Cordevole. Le Dolomiti, di cui la Marmo-
lada è la più alta cima con i suoi 3.342
metri, devono il loro nome al naturalista
francese Déodat de Dolomieu che per
primo studiò questo tipo di roccia sedi-
mentaria carbonatica chiamata “dolo-
mia” in suo onore; il principale elemento
è il minerale dolomite, chimicamente un
carbonato doppio di calcio e magnesio.
La principale caratteristica di queste
rocce sono il biancore diurno, quasi
opalescente che varia secondo la luce e
le stagioni e le splendide tonalità rosate
che emanano all’alba e al tramonto, cre-
ando panorami mozzafiato; l’osservatore
può ammirarne i profili che si stagliano
nel cielo in un’infinità di creste, guglie,
pareti verticali e ghiaioni immensi in un
susseguirsi di ombre, luci, colori.
La genesi di questo tipo di roccia car-
bonatica ebbe però origine circa 250 mi-
lioni di anni fa attraverso accumuli di
conchiglie, coralli e alghe calcaree in am-
bienti marini tropicali, dove esistevano
mari caldi e poco profondi. Sul fondo di
questi mari si accumularono centinaia di
metri di sedimento che sotto il loro
stesso peso si trasformarono in roccia; e
fu proprio lo scontro tra la placca euro-
pea e quella africana che fece emergere
queste rocce, innalzandole a 3.000 metri
sopra il livello del mare.L’attuale paesaggio dolomitico è infatti
ricco di dislivelli determinati da piega-
dell’Unesco; tentativo coronato con suc-
cesso il 26 giugno 2009 quando a Siviglia
i membri del World Heritage Committee
decisero all’unanimità di includere le
Dolomiti nell’elenco dei patrimoni natu-
rali.L’intera area delle Dolomiti riconosciuta
dall’Unesco è suddivisa in diversi gruppi;
quello formato da Pelmo e Croda da
Lago, situati in Veneto, tra Cadore,
Zoldano e Ampezzano; del massiccio
della Marmolada, posto fra Trentino e
Veneto, che comprende la cima più alta
delle Dolomiti ed il ghiacciaio più signi-
ficativo, il gruppo formato dalle Pale di
San Martino, Pale di San Lucano e
Dolomiti Bellunesi, per lo più in territorio
Veneto; il gruppo più orientale formato
dalle Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave
suddivise fra le province di Pordenone e
Udine; le Dolomiti Settentrionali situate
fra Alto Adige e Veneto comprendenti i
frastagliati Cadini, le candide Dolomiti di
Sesto, le austere Dolomiti d’Ampezzo, le
lunari Dolomiti di Fanes, Senes e Braies; il
gruppo altoatesino quello formato dallo
Sciliar, dal Catinaccio e dal Latemar a
cavallo tra Alto Adige e Trentino; le
Dolomiti più Occidentali di Brenta dove
ancora possiamo trovare esemplari
d’orso bruno, ed il Rio delle Foglie, un
meraviglioso canyon unico al mondo.
GENNAIO 2014171819202122232425262728293031
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
1469B
4B
sett. 1
`
sett. 2
+
sett. 3
1
sett. 4
|
sett. 5
`LA LUNA` U.Q. giorno 5 ore 4,58+ L. N. giorno 11 ore 20,431 P. Q giorno 19 ore 0,45| L. P. giorno 27 ore 5,38
[IL SOLE Sorge Tramontagiorno 1 ore 7,37 ore 16,50giorno 7 ore 7,37 ore 16,56giorno 13 ore 7,36 ore 17,02giorno 19 ore 7,33 ore 17,09giorno 25 ore 7,29 ore 17,17giorno 31 ore 7,23 ore 17,24
hCAPRICORNOdal 21/12 al 18/01
12345678910111213141516
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Lun
Mar
Mer
Gio
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino
s. Cesira
Battesimo di Gesù
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
L’IMPOSTA DI PUBBLICITÀ, NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO LOCALE, È A CARICO DI CHI LO ESPONE IN PUBBLICO
PA177_silhouette2013_PAESAGGI:_ 18/02/13 11:39 Pagina 1
PA193 SILHOUETTE PAESAGGI• mensile 12 fogli • carta patinata• testata termosaldata • dimensioni: cm 14,3x47,5 ca• testata: cm 14,3x9 ca • imballo: 100 • E 0,7785
Le tradizioni, le usanze, la storiae i consigli sui paesi lontani dimare e di montagna.
RETROSTAMPATO
059
CALENDARS
PA370 ILLUSTRAZIONI• calendario in canna • 10 soggetti assortiti• corredato di astuccio • dimensioni: cm 32x75 ca• imballo: 100 • E 1,4100
PA395 SAN PIO• calendario in canna • corredato di astuccio• dimensioni: cm 32x75 ca • imballo: 100• E 1,4100
060
CALENDARS
paesaggipaesaggi
20142014
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:50 Pagina 1
201420142014201420141
2
3
4
5
12345678910111213141516
12345678910111213141516171819202122232425262728293031
domlunmarmergiovensabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergiovensabdomlunmar
mergiovensabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergio
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
171819202122232425262728293031
vensabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergioven
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco L’imposta di pubblicità, nel rispetto del regolamento locale, è a carico di chi lo espone in pubblico
DIC. 13
12345678910111213141516171819202122232425262728
sabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergioven
FEB. 14
GENNAIO 2014
z
m
m
x
k
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:50 Pagina 3
910gioven
s. Giuliano
s. Aldo
242526
vensabdom
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
mar1718mar
18marmarmer
ven
910
marmer
s. Aldo
gioven10
s. Giuliano s. Giuliano
s. Aldo 2526sabdomsabdom26
Conversione di s. Paolo Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
sabdom
Conversione di s. Paolo Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteoss. Tito e Timoteoss. Tito e Timoteoss. Tito e Timoteoss. Tito e Timoteoss. Tito e Timoteoss. Tito e Timoteoss. Tito e Timoteodom
Gennaio 2014Gennaio 2014
M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
V31
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:50 Pagina 21718mar
18marmarmermarmarmermar 9
1010gioven10gioven
s. Giuliano
s. Aldo
s. Giuliano
s. Aldo
s. Giuliano s. Giuliano s. Giuliano
s. Aldo
s. Giuliano 2526252626sabsabdomdomsabdomdomsabdomdomsab Conversione di s. Paolo Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteoss. Tito e Timoteo
Conversione di s. Paolo Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
Conversione di s. Paolo Conversione di s. Paolo Conversione di s. Paolo Conversione di s. Paolo Conversione di s. Paolo
20151 2 3 4
5 6 7 8 9 10 1112 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 27 28 29 30 31
GENNAIOL M M G V S D
1 2 34 5 6 7 8 9 1011 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28 29 30 31
MAGGIOL M M G V S D
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 1314 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30
SETTEMBREL M M G V S D
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 1516 17 18 19 20 21 2223 24 25 26 27 28
FEBBRAIOL M M G V S D
1 2 3 4 5 6 78 9 10 11 12 13 1415 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30
GIUGNOL M M G V S D
1 2 3 45 6 7 8 9 10 1112 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 27 28 29 30 31
OTTOBREL M M G V S D
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 1516 17 18 19 20 21 2223 24 25 26 27 28 2930 31
MARZOL M M G V S D
1 2 3 4 56 7 8 9 10 11 1213 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30 31
LUGLIOL M M G V S D
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 1516 17 18 19 20 21 2223 24 25 26 27 28 2930
NOVEMBREL M M G V S D
1 2 3 4 56 7 8 9 10 11 1213 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30
APRILEL M M G V S D
1 23 4 5 6 7 8 910 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28 29 3031
AGOSTOL M M G V S D
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 1314 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30 31
DICEMBREL M M G V S D
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:54 Pagina 26
TABELLA ANNO 2015 IN ULTIMA PAGINA
Ottobre 2014
M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V31
Ottobre 2014
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:54 Pagina 20
S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Novembre 2014Novembre 2014
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:54 Pagina 22
Dicembre 2014
L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M31
Dicembre 2014
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:54 Pagina 24
S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28
Febbraio 2014Febbraio 2014
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:51 Pagina 4
S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L311 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Marzo 2014Marzo 2014
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:51 Pagina 6
Aprile 2014
M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M
Aprile 2014
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:52 Pagina 8
G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S311 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Maggio 2014Maggio 2014
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:52 Pagina 10
D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Giugno 2014Giugno 2014
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:52 Pagina 12
M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G311 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Luglio 2014Luglio 2014
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:52 Pagina 14
V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D311 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Agosto 2014Agosto 2014
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:53 Pagina 16
L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Settembre 2014Settembre 2014
PA_402_PAESAGGI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:53 Pagina 18
PA402 PAESAGGI• calendario da tavolo mensile• 13 fogli con spirale• carta patinata• tabella anno 2015 in ultima pagina• supporto cartoncino bianco• dimensioni: cm 19x14,5 ca• piedino: cm 19x4 ca • imballo: 100 • E 0,7770
061
CALENDARS
20151 2 3 4
5 6 7 8 9 10 1112 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 27 28 29 30 31
GENNAIOL M M G V S D
1 2 34 5 6 7 8 9 1011 12 13 14 15 16 1718 19 20 21 22 23 2425 26 27 28 29 30 31
MAGGIOL M M G V S D
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 1314 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30
SETTEMBREL M M G V S D
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 1516 17 18 19 20 21 2223 24 25 26 27 28
FEBBRAIOL M M G V S D
1 2 3 4 5 6 78 9 10 11 12 13 1415 16 17 18 19 20 2122 23 24 25 26 27 2829 30
GIUGNOL M M G V S D
1 2 3 45 6 7 8 9 10 1112 13 14 15 16 17 1819 20 21 22 23 24 2526 27 28 29 30 31
OTTOBREL M M G V S D
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 1516 17 18 19 20 21 2223 24 25 26 27 28 2930 31
MARZOL M M G V S D
1 2 3 4 56 7 8 9 10 11 1213 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30 31
LUGLIOL M M G V S D
12 3 4 5 6 7 89 10 11 12 13 14 1516 17 18 19 20 21 2223 24 25 26 27 28 2930
NOVEMBREL M M G V S D
1 2 3 4 56 7 8 9 10 11 1213 14 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 25 2627 28 29 30
APRILEL M M G V S D
1 23 4 5 6 7 8 910 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 2324 25 26 27 28 29 3031
AGOSTOL M M G V S D
1 2 3 4 5 67 8 9 10 11 12 1314 15 16 17 18 19 2021 22 23 24 25 26 2728 29 30 31
DICEMBREL M M G V S D
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:40 Pagina 26
TABELLA ANNO 2015 IN ULTIMA PAGINA
20142014cani e gatti
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:36 Pagina 1
1
2
3
4
5
12345678910111213141516
12345678910111213141516171819202122232425262728293031
domlunmarmergiovensabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergiovensabdomlunmar
mergiovensabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergio
Maria Madre di Dio
ss. Basilio e Gregorio
s. Genoveffa
s. Elisabetta Anna
s. Amelia
Epifania di N. S.
s. Raimondo
s. Massimo di Pavia
s. Giuliano
s. Aldo
s. Igino papa
Battesimo di Gesù
s. Ilario
s. Felice
s. Mauro
s. Marcello
171819202122232425262728293031
vensabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergioven
s. Antonio abate
s. Margherita d'Ungheria
ss. Mario e Marta
ss. Sebastiano e Fabiano
s. Agnese
s. Gaudenzio
s. Emerenziana
s. Francesco di Sales
Conversione di s. Paolo
ss. Tito e Timoteo
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco
L’imposta di pubblicità, nel rispetto del regolamento locale, è a carico di chi lo espone in pubblico
DIC. 1312345678910111213141516171819202122232425262728
sabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergiovensabdomlunmarmergioven
FEB. 14
z
m
m
x
k
GENNAIO 2014GENNAIO 2014
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:36 Pagina 3
L’imposta di pubblicità, nel rispetto del regolamento locale, è a carico di chi lo espone in pubblico
5262728
domlunmar
s. Angela Merici
s. Tommaso d'Aquino
202122232425262728
giovensabdomlunmarmergioven
m
28 marmergiogioven
s. Tommaso d'Aquino
s. Costanzo
s. Martina
s. Giovanni Bosco Gennaio 2014Gennaio 2014
M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30V31
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:36 Pagina 2
Ottobre 2014
M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V31
Ottobre 2014
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:39 Pagina 20
S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Novembre 2014Novembre 2014
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:40 Pagina 22
Dicembre 2014
L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M31
Dicembre 2014
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:40 Pagina 24
S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28
Febbraio 2014Febbraio 2014
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:37 Pagina 4
S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L311 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Marzo 2014Marzo 2014
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:37 Pagina 6
Aprile 2014
M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M
Aprile 2014
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:37 Pagina 8
G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S311 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Maggio 2014Maggio 2014
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:38 Pagina 10
D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Giugno 2014Giugno 2014
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:38 Pagina 12
M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G311 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Luglio 2014Luglio 2014
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:39 Pagina 14
V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D311 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Agosto 2014Agosto 2014
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:39 Pagina 16
L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Settembre 2014Settembre 2014
PA_CANI_E_GATTI_19X10_2014:Layout 1 22/01/13 14:39 Pagina 18
PA403 CANI E GATTI• calendario da tavolo mensile• 13 fogli con spirale• carta patinata• tabella anno 2015 in ultima pagina• supporto cartoncino bianco• dimensioni: cm 19x14,5 ca• piedino: cm 19x4 ca • imballo: 100 • E 0,7770