Calendulamanuale dicoltivazioneurbana
Il progetto nella sua
interezza prende vita dopo
una ricerca approfondita
sulle coltivazioni urbane,
sui sistemi di coltivazione
fuori suolo, idroponici e
bioponici e sulle abitudini
e lo stile di vita di
quello che oggi
chiamiamo nomade urbano,
colui che vive la propria
quotidianità in continuo mov-
imento/spostamento,
inglobato nella propria
città. Il fine ultimo di
questa ricerca è quello di
creare un sistema orto
Idroponico/bioponico che
preveda un’ innovazione
tipologica nello scenario
attuale della coltivazione
fuori suolo, attraverso l’uso
di materiali mai
utilizzati in questo campo,
un nuovo concetto di
irrigazione senza l’utilizzo
di serbatoi per la raccolta
d’acqua e idropompe ad
immersione per il
ricircolo dell’acqua etc…
una nuova interazione con
l’utente e l’assenza di ener-
gia elettrica.
La ricerca è stata svolta con
l’aiuto di decine di siti web
specializzati nella colti-
vazione idroponica , wikisite
e forum di coltivazione
tradizionale, fuorisuolo,
indoor etc.. Libri di testo
come : Vadevecum per la bio-
diversità, Intelligenza eco-
logica, Coltiviamo la città ,
sono stati fondamentali per
studiare il contesto socio
culturale di questo momento
in relazione alle numerosis-
sime iniziative indipendenti
che nascono ogni giorno. È
stato sperimentato e studiato
concretamente, il funziona-
mento di un vero orto
idroponico domestico attra-
verso un test di coltivazi-
one di tre piante (basilico
e insalata) in un sistema
idroponico base da 6 litri
costruito per l’occasione.
Sono stati inoltre
interpellati tre agronomi per
chiarire diversi punti
sulla coltivazione idroponica
rispetto al consumo di
acqua, la crescita e la
salute delle piante, e del
prodotto finale . Si è così
delineato uno scenario
vastissimo fatto di
comunità urbane, metodi di
coltivazione non
convenzionali, alimentazione
biologica, gestualità
abitudini e comportamenti
verso quello che un tempo era
un pianeta verde.
Calendula “...l’esplosione lentissima di un seme.”
L’idroponia si evolve eci regala un raccoltoBio!
Il concetto di Idroponia è
apparentemente molto
semplice, basti pensare ad
una pianta che cresce
senza affondare le sue
radici nella terra ma solo
nell’acqua. Ovviamente per la
sopravvivenza ed una sana
crescita è necessario che
nell’acqua vengano disciolti
i nutrimenti di cui la
pianta ha bisogno che normal-
mente troverebbe nel terre-
no. Oltre a questo, serve un
sistema che permetta all’ac-
qua di raggiungere le radici
delle piante,
periodicamente, in modo da
evitare un surplus di
nutrimento che ucciderebbe
la pianta stessa.
Ed ecco quindi un orto
idroponico, estremamente
efficiente, in grado
di sostenere interi cicli
produttivi industriali grazie
a tutti i vantaggi di questo
sistema.
La bioponia invece,zz è una
tipologia di coltivazione
idroponica che prevede l’uti-
lizzo di nutrienti di natura
completamente biologica da
disciogliere nell’acqua che
andrà poi ad irrigare le
piante da coltivare. Dopo una
lunga ricerca sui nutrienti
idroponici ci siamo
imbattuti in “biosevia”,un
nutriente ottenuto dopo 8
anni di ricerca sul campo,
utilizzabile in agricoltura
biologica, conforme al
regolamento europeo sulla
coltura biologica n°834/2007.
La scelta di questo nutriente
è stata fatta per
ridurre l’impatto ambientale
che il sistema puo’ avere ed
incentivare in qualche modo
la ricerca sulla concimazione
biologica oltre che garantire
un prodotto sano, privo di
elementi chimici dannosi alla
pianta e all’uomo.
Il nostro sistema bioponico è
progettato in modo da abban-
donare l’estetica
fredda ed “industriale”
tipica dei sistemi idroponici
attuali, cercando, attraverso
la scelta dei materiali,
e della progettazione
formale, di avvicinarsi ad
un approccio più organico e
naturale ma soprattuto di
rimodellare il contatto che
l’utente ha con l’oggetto,
attraverso un complesso
studio delle gestualità,
Calendula è un orto bioponico?!
delle abitudini quotidiane e
del rapporto che si instaura
tra l’uomo e la natura.
Calendula è un oggetto
vivente, attraverso il suo
costante basculare permette
alle piante di nutrirsi e
crescere. La morfologia del
sistema è infatti stretta-
mente correlata al al
movimento basculante del
vaso, ed Il motore a molla,
caricato come un carillon,
trasferisce il moto rotatorio
(grazie alla presenza di un
piccolo giunto cardanico)al
vaso, quest’ultimo a sua
volta a causa dell’inclinazi-
one e della particolare con-
formazione del fondo,
convoglierà l’acqua da una
parte, nutrendo solo alcune
piante e lasciando
riposare le altre. Durante
l’arco della giornata tutte
le piante saranno state
bagnate e nutrite proprio
come avviene in un sistema
idroponico tradizionale,
con la differenza che
Calendula non prevede
enormi serbatoi,non ha
bisogno di una pompa ad
immersione e di conseguenza
neanche della corrente
elettrica. Naturalmente è la
cura e l’attenzione che
prestiamo a Calendula ogni
giorno, assicurandoci di
caricarla e di tenerla in
vita, che determinerà un buon
raccolto!