Caro studente o sconosciuto internauta,
riprende dopo lunga e voluta pausa la pubblicazione di questa fanzi-
ne, con semplificata veste grafica per una più agevole lettura e una
ancor minore intromissione da parte della redazione. Ora più che
mai intendiamo tacere ed ascoltare.
Se proprio dovessimo impegnarci in qualcosa ci piacerebbe scolpire
pietre vive. (T. Oldman)
Beppe Fenoglio Beppe Fenoglio -- Il gor-Il gor-
gogo
Un breve racconto di Beppe Fenoglio, Il
gorgo, narra con asprezza sobria, arcaica,
ricca di inflessioni dialettali, la sventura che
si abbatte su una famiglia contadina delle
Langhe alla fine dell’Ottocento. L’io narran-
te è il figlio più piccolo, che a soli nove anni
capisce la decisione di suo padre di farla fi-
nita perché non può più sfamare i suoi.
Nostro padre si decise per il gorgo, e in tut-
ta la nostra grossa famiglia soltanto io lo
capii, che avevo nove anni ed ero l’ultimo.
In quel tempo stavamo ancora tutti insieme,
salvo Eugenio che era via a far la guerra
d’Abissinia. Quando nostra sorella penulti-
ma si ammala. Mandammo per il medico di
Niella e alla seconda visita disse che non ce
ne capiva niente; chiamammo il medico di
Murazzano ed anche lui non le conosceva il
male; venne quello di Feisoglio e tutt’e tre
dissero che la malattia era al di sopra della
loro scienza.
Deperivamo anche noi accanto a lei, e la
sua febbre ci scaldava come un braciere,
quando ci chinavamo su di lei per cercar di
capire a che punto era. Fra quello che sof-
friva e le spese, nostra madre arrivò a co-
mandarci di pregare il Signore che ce la
portasse via; ma lei durava, solo piú grossa
un dito e lamentandosi sempre come un’a-
gnella.
Come se non bastasse, si aggiunse il batti-
cuore per Eugenio, dal quale non riceveva-
mo piú posta. Tutte le mattine correvo in ca-
nonica a farmi dire dal parroco cosa c’era
sulla prima pagina del giornale, e tornavo a
casa a raccontare che erano in corso coi
mori le piú grandi battaglie. Cominciammo
a recitare il rosario anche per lui, tutte le
sere, con la testa tra le mani.
Uno di quei giorni, nostro padre si leva da
tavola e dice con la sua voce ordinaria:
- Scendo fino al Belbo, a voltare quelle fa-
scine che m’hanno preso la pioggia. -
Non so come, ma io capii a volo che andava
a finirsi nell’acqua, e mi atterrì, guardando
in giro, vedere che nessun altro aveva avuto
la mia ispirazione: nemmeno nostra madre
fece il più piccolo gesto, seguitò a pulire il
paiolo, e sì che conosceva il suo uomo come
se fosse il pri¬mo dei suoi figli. Eppure non
diedi l’allarme, come se sapessi che lo avrei
salvato solo se facessi tutto da me.
È un legame senza parole, tutto contenuto
dentro il cuore, che mette il bambino di cor-
sa sui passi di suo padre; egli lo vede, gli
urla di tornare a casa, ma il figlio non si cu-
ra di disobbedirgli. Segue il suo impulso,
che vuole la vita, anche a costo delle botte.
Gli uscii dietro che lui, pigliato il forcone,
cominciava a scender dall’aia. Mi misi per
il suo sentiero, ma mi staccava a solo cam-
minare, e così dovetti buttarmi a una mezza
corsa. Mi sentí, mi riconobbe dal peso del
passo, ma non si voltò e mi disse di tornar-
mene a casa, con una voce rauca ma di
scarso comando. Non gli ubbidii. Allora,
venti passi piú sotto, mi ripeté di tornarme-
ne su ma stavolta con la voce che metteva
coi miei fratelli piú grandi, quando si azzar-
davano a contraddirlo in qualcosa .
Mi spaventò, ma non mi fermai. Lui si lasciò
raggiungere e quando mi sentí al suo fianco
con una mano mi fece girare come una trot-
tola e poi mi sparò un calcio dietro che mi
sbatté tre passi su.
Mi rialzai e di nuovo dietro. Ma adesso ero
piú sicuro che ce l’avrei fatta ad impedir-
glielo, e mi venne da urlare verso casa, ma
ne eravamo già troppo lontani. Avessi visto
un uomo lí intorno, mi sarei lasciato andare
a pregarlo: “Voi, per carità, parlate a mio
padre. Ditegli qualcosa”, ma non vedevo
una testa d’uomo, in tutta la conca.
Eravamo quasi in piano, dove si sentiva già
chiara l’acqua di Belbo correre tra le can-
ne. A questo punto lui si voltò, si scese il
forcone dalla spalla e cominciò a mostrar-
melo come si fa con le bestie feroci. Non
posso dire che faccia avesse, perché guar-
davo solo i denti del forcone che mi ballava-
no a tre dita dal petto, e sopratutto perché
non mi sentivo di alzargli gli occhi in faccia,
per la vergogna di vederlo come nudo.
Come il padre vuole impedire al figlio di
assistere al suo gesto, così il bambino ha pu-
dore della figura paterna così deturpata dalla
disperazione e dall’ira. E questo legame non
detto li salva.
Ma arrivammo insieme alle nostre fascine.
Il gorgo era subito lí, dietro un fitto di felci,
e la sua acqua ferma sembrava la pelle d’un
serpente. Mio padre, la sua testa era prote-
sa, i suoi occhi puntati al gorgo ed allora
allargai il petto per urlare. In quell’attimo
lui ficcò il forcone nella prima fascina. E le
voltò tutte, ma con una lentezza infinita, co-
me se sognasse. E quando l’ebbe voltate tut-
te tirò un sospiro tale che si allungò d’un
palmo. Poi si girò. Stavolta lo guardai, e gli
vidi la faccia che aveva tutte le volte che
rincasava da una festa con una sbronza fi-
na.
Tornammo su, con lui che si sforzava di sa-
lire adagio, per non perdermi d’un passo, e
mi teneva sulla spalla la mano libera dal
forcone ed ogni tanto mi grattava col polli-
ce, ma leggero come una formica, tra i due
nervi che abbiamo dietro il collo.
Nel ritorno a casa, c’è ancora silenzio tra i
due. Ma il passo e il gesto del padre dicono
tutto. (L. Cioni)
Testo in lingua originale:
Show me the place, where you want your slave to go Show me the place, I’ve forgotten I don’t know Show me the place where my head is bend and low Show me the place, where you want your slave to go
Show me the place, help me roll away the stone Show me the place, I can’t move this thing alone Show me the place where the word became a man Show me the place where the suffering began
The troubles came I saved what I could save A shred of light, a particle away But there were chains so I hastened to the hay There were chains, a lot of chains Like a spade
Show me the place, where you want your slave to go Show me the place, I’ve forgotten I don’t know Show me the place where my head is bend and low Show me the place, where you want your slave to go
The troubles came I saved what I could save A shred of light, a particle away But there were chains so I hastened to the hay There were chains so I loved you like a slave
Show me the place Show me the place Show me the place
Show me the place, help me roll away the stone Show me the place, I can’t move this thing alone Show me the place where the word became a man Show me the place where the suffering began
Traduzione
Fammi vedere il luogo dove volete che il vostro schiavo vada Fammi vedere il posto, ho dimenticato non so Fammi vedere il luogo dove la mia testa è curva e bassa Fammi vedere il luogo dove volete che il vostro schiavo vada
Fammi vedere il posto, aiutami a rotolare via la pietra
Click on the cover
to open the link
Fammi vedere il posto, non posso spostare questa cosa da sola Fammi vedere il luogo dove la parola è diventata un uomo
Fammi vedere il luogo dove la sofferenza ha iniziato
Quando i guai arrivarono ho salvato quello che ho potuto salvare Un brandello di luce, una particella di distanza Ma c’erano le catene così mi avvicinai al fieno C’erano catene, un sacco di catene Come una vanga
Fammi vedere il luogo dove volete che il vostro schiavo vada Fammi vedere il posto, ho dimenticato non so Fammi vedere il luogo dove la mia testa è curva e bassa Fammi vedere il luogo dove volete che il vostro schiavo vada
Quando i guai arrivarono ho salvato quello che ho potuto salvare Un brandello di luce, una particella di distanza Ma c’erano le catene così mi avvicinai al fieno C’erano catene così anch’io ho amato voi come uno schiavo
Mostrami il posto Mostrami il posto Mostrami il posto
Fammi vedere il posto, aiutami a rotolare via la pietra Fammi vedere il posto, non posso spostare questa cosa da
sola Fammi vedere il luogo dove la parola è diventata un uomo Fammi vedere il luogo dove la sofferenza ha iniziato
Sbaglierò, ma Show me the Place è la can-
zone di Lazzaro. Mostrami il luogo dove
tutto, vita e morte, sofferenza e luce, è ini-
ziato. Mostrami l’uomo che da l’avvio al
tutto. Mostrami il luogo, il posto, il momen-
to e l’uomo che è parola fatta persona.
Da settimane è in circolo questa canzone.
Da settimane penso che è il canto di uno che
chiama, da dentro il sepolcro. Non possiamo
spostare quella roccia da soli…. (W. Gatti)
Paradiso amaroParadiso amaro (The De-(The De-
scendants)scendants)
UsaUsa 2011,2011, 110'110'
Genere:Genere: Commedia, Dram-Commedia, Dram-
maticomatico
Regia di:Regia di: Alexander Payne Alexander Payne
Cast principale:Cast principale: George George
Clooney, Shailene Woodley, Clooney, Shailene Woodley,
Matthew Lillard, Judy Greer, Matthew Lillard, Judy Greer,
Beau Bridges, Robert For-Beau Bridges, Robert For-
ster ster
Tematiche:Tematiche: lutto, coma, fa-lutto, coma, fa-
miglia, paternità, dolore, tra-miglia, paternità, dolore, tra-
dimento, crisi, perdonodimento, crisi, perdono
Target:Target: da 16 anni da 16 anni
[…][…]
Matt, interpretato da un Matt, interpretato da un
George Clooney più goffo George Clooney più goffo
che affascinante in uno dei che affascinante in uno dei
suoi ruoli migliori (che gli è suoi ruoli migliori (che gli è
valso un Golden Globe e la valso un Golden Globe e la
candidatura agli Oscar), è candidatura agli Oscar), è
un uomo sul punto di per-un uomo sul punto di per-
dersi ma che al termine di un percorso doloroso dersi ma che al termine di un percorso doloroso –– con tanto di viaggio rivela-con tanto di viaggio rivela-
tore, come da topos cinematografico tore, come da topos cinematografico –– che rischia di vederlo soccombere si ri-che rischia di vederlo soccombere si ri-
trova ferito ma non distrutto, ricostruito dal rapporto con due figlie che quasi trova ferito ma non distrutto, ricostruito dal rapporto con due figlie che quasi
non sapeva di avere. E anche dalla scoperta del valore delle proprie scelte: la non sapeva di avere. E anche dalla scoperta del valore delle proprie scelte: la
scelta tra una comoda e pigra ricchezza e un’eredità da preservare, tra il vitti-scelta tra una comoda e pigra ricchezza e un’eredità da preservare, tra il vitti-
mismo e l’ammissione dei propri errori. Soprattutto, tra l’odio e il perdono: una mismo e l’ammissione dei propri errori. Soprattutto, tra l’odio e il perdono: una
scelta che può permettere di riemergere e scelta che può permettere di riemergere e
non veder svanire l’amore per la propria donna, in un finale che non può non non veder svanire l’amore per la propria donna, in un finale che non può non
commuovere e che arricchisce un film di rara sensibilità. (A. Autieri)commuovere e che arricchisce un film di rara sensibilità. (A. Autieri)
Mosaico absidale della Basilica di San Clemente in Roma (XII e il XIII secolo)Mosaico absidale della Basilica di San Clemente in Roma (XII e il XIII secolo)
"Solo un pazzo può stare di fronte a questo mosaico e dire che la nostra fede è "Solo un pazzo può stare di fronte a questo mosaico e dire che la nostra fede è
senza vita o un credo di morte. In alto c'è una nube da cui esce la mano di Dio; senza vita o un credo di morte. In alto c'è una nube da cui esce la mano di Dio;
sembra impugni la croce come un'elsa e la conficchi nella terra di sotto come sembra impugni la croce come un'elsa e la conficchi nella terra di sotto come
una spada. In realtà però e tutt'altro che una spada, perché il suo contatto non una spada. In realtà però e tutt'altro che una spada, perché il suo contatto non
porta morte, ma vita. Una vita che si sprigiona e irrompe nell'aria, in modo che porta morte, ma vita. Una vita che si sprigiona e irrompe nell'aria, in modo che
il mondo abbia sì la vita, ma l'abbia in abbondanza" (G.K. Chesterton, il mondo abbia sì la vita, ma l'abbia in abbondanza" (G.K. Chesterton, La resur-La resur-
rezione di Romarezione di Roma))
Dopo l’ennesima riunione della UE, alcuni presidenti decidono di passare a vi-Dopo l’ennesima riunione della UE, alcuni presidenti decidono di passare a vi-
sitare il Museo del Louvre per "alleviare" lo stress.sitare il Museo del Louvre per "alleviare" lo stress.
Si fermano in meditazione davanti al quadro di Adamo ed Eva nel Paradiso.Si fermano in meditazione davanti al quadro di Adamo ed Eva nel Paradiso.
Esordisce Angela Merkel:Esordisce Angela Merkel:
Guardate la perfezione dei corpi: lei alta e snella con un corpo atletico, i mu-Guardate la perfezione dei corpi: lei alta e snella con un corpo atletico, i mu-
scoli ben fatti... Gli stereotipi sono necessariamente tedeschi.scoli ben fatti... Gli stereotipi sono necessariamente tedeschi.
Sarkozy risponde immediatamente:Sarkozy risponde immediatamente:
Assolutamente no! E’ evidente che l’erotismo che si può vedere in entrambe le Assolutamente no! E’ evidente che l’erotismo che si può vedere in entrambe le
figure..., lei così femminile..., lui così aitante...., sanno che presto arriverà la figure..., lei così femminile..., lui così aitante...., sanno che presto arriverà la
tentazione... Possono essere solo francesi.tentazione... Possono essere solo francesi.
Muovendo negativamente il capo, GordonMuovendo negativamente il capo, Gordon Brown afferma:Brown afferma:
OfOf course not! Guardatecourse not! Guardate attentamente… la serenità dei loro visi, la delicatezza attentamente… la serenità dei loro visi, la delicatezza
della posa, la sobrietà del gesto ... Possono essere solo inglesi.della posa, la sobrietà del gesto ... Possono essere solo inglesi.
Dopo alcuni secondi di ulteriore contemplazione, Dopo alcuni secondi di ulteriore contemplazione, MontiMonti esclama:esclama:
NON SONO ’ACCORDO!!! NON SONO ’ACCORDO!!!
Guardate bene: Guardate bene:
non hanno vestiti, non hanno vestiti,
non hanno scarpe, non hanno scarpe,
non hanno casa, non hanno casa,
hanno solo una mela da mangiare, hanno solo una mela da mangiare,
non protestano non protestano
e pensano pure di stare in paradiso!!! ... e pensano pure di stare in paradiso!!! ...
Non ho alcun dubbio, Non ho alcun dubbio, SONO ITALSONO ITALIANIIANI!!!!! (R. Filippetti)!!!!! (R. Filippetti)
Central Italy Coast to Coast Central Italy Coast to Coast —— A snowy sunny journay to A snowy sunny journay to
back home. Simply Wonderful! (T. Oldaman)back home. Simply Wonderful! (T. Oldaman)