RIDEFINIZIONE\ SPAZI\ INTERNI\ ED
OPERE\ IMPIANTISTICHE\ INTEGRATIVE
PER\ ACCREDITAMENTO\ ISTITUZIONALE\ RSA\ DI\ CASOLI
RELAZIONE\ E\ CALCOLO\ GRUPPO\ ELETTROGENO
ELAB.\ B4
ASL\ 02\ Lanciano-Vasto-ChietiREGIONE\ ABRUZZO
Firme\ e\ timbri
RAGGRUPPAMENTO\ TEMPORANEO\ DI\ PROFESSIONISTI:
ARCH.\ MARIO\ DI\ PRINZIO\ (CAPOGRUPPO)
ARCH.\ MARIO\ GALLO
ARCH.\ PAOLO\ DE\ NOBILI
ARCH.\ ANTONIO\ COLANZI
ING.\ LUCIANO\ GENTILE
PER.\ IND.\ GIUSEPPE\ DI\ PAOLO
COLLABORATRICE:\ INTERIOR\ DESIGN\ \ ANTONELLA\ VERNA
PROGETTO\ ESECUTIVO
Data:\ Ottobre\ 2012
Progetto Esecutivo
Relazione/calcolo Gruppo Elettrogeno
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Sommario
1 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO ............................................................................................................... 2
1.1 Gruppo elettrogeno ........................................................................................................................... 2
1.2 Protezione dei circuiti ........................................................................................................................ 6
1.2.1 Linea di alimentazione principale dal gruppo elettrogeno ....................................................... 7
1.2.2 Linea di alimentazione gruppo pompa antincendio ................................................................ 11
1.2.3 Linea di alimentazione quadro di condizionamento ............................................................... 12
1.2.4 Linea esistente per alimentazione fabbricato ......................................................................... 12
1.2.5 Correnti di cortocircuito .......................................................................................................... 13
1.2.6 Correnti di cortocircuito fondo linea ....................................................................................... 14
1.2.7 Contatti diretti e contatti indiretti ........................................................................................... 14
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1 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
1.1 Gruppo elettrogeno
Il gruppo di autoproduzione dovrà alimentare sia le utenze all’interno del fabbricato e sia il gruppo
pompe antincendio in mancanza dell’alimentazione ordinaria dalla rete Enel. Non è previsto il
funzionamento in parallelo con quest’ultima.
Il gruppo elettrogeno da installare dovrà essere posizionato all’esterno del fabbricato, all’aperto, in
zona con caratteristiche di spazio scoperto (D.M. 30/11/1983)
Esso dovrà essere posto all’interno di una cofanatura che fungerà da insonorizzazione e protezione
contro gli agenti atmosferici.
La scelta di tale zona è stata effettuata nel rispetto dei commi 1 e 2 del Capo II, Titolo II dell’Allegato al
D.M. 13/07/2011 (Approvazione Regola Tecnica di prevenzione incendi per l’installazione di motori a
combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o ad altra macchina operatrice e di unità di
cogenerazione a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi).
In tali commi viene richiesto che il gruppo sia contornato da un’area avente profondità non inferiore a
3m priva di materiale o vegetazione che possano costituire rischio di incendio.
A tal fine l’area tratteggiata nella planimetria di progetto dovrà essere priva di vegetazione.
Il gruppo dovrà essere alimentato a combustibile liquido di categoria B (D.M. 31/07/34- gasolio).
Il gruppo dovrà essere provvisto di serbatoio incorporato, quadro automatico di scambio con logica a
microprocessori per la gestione e commutazione rete-gruppo. Lo stesso dovrà essere dotato di:
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- vasca di raccolta liquidi con foro di drenaggio;
- telaio con inforco antiribaltamento e inforco sul lato corto;
- portelle d’ispezione;
- uscita cavi con gomma anti-topo;
- marmitta residenziale interna con pipa regolabile;
- gancio centrale per il sollevamento (con sportello);
- supporti antivibranti a campana;
- cablaggio elettrico IP44;
- interruttori di protezione;
- indicatore di livello carburante;
- pulsante di emergenza;
- condotta estrazione olio motore da esterno;
- barriera d’avviamento al piombo (prevaricata);
- liquidi (olio e antigelo);
- preriscaldo motore.
Il gruppo elettrogeno sarà posizionato su basamento in calcestruzzo armato.
L’area sarà provvista di idonea recinzione in orsogrill avente altezza di circa 1,8m con porta di accesso
apribile verso l’esterno.
Nei pressi del gruppo dovranno essere previsti n. almeno n.1 estintore portatile di tipo omologato per
fuochi di classe 21A 113B-C. (come richiesto al punto 5.2, Capo III, Titolo I. dell’Allegato al D.M.
13/07/2011). Tale estintore dovrà essere posizionato e segnalato in modo da essere facilmente
raggiungibili.
Intorno al basamento delle attrezzature dovrà essere realizzato l’impianto di terra posizionando una
corda di rame interrata ad intimo contatto con il terreno. A tale corda dovranno essere collegati la barra di
terra del gruppo elettrogeno predisposta dal costruttore del gruppo e posizionata all’interno della
cofanatura di protezione dello stesso e l’involucro metallico di protezione contro gli agenti atmosferici.
La corda di rame interrata avrà una sezione minima di 50mmq per la protezione contro la corrosione.
Il tipo di dispersore (corda interrata) e la sezione è stata definita rispettando la seguente tabella
indicata dalla norma CEI 64-8/5 art. 542.2.1, art. 542.3.1 e art. 543.1.2.
Sezione dei conduttori
di fase S (mm2)
Sezione minima del
conduttore di terra Sp (mm2)
S ≤ 16 Sp = S
16 < S ≤ 35 16
S > 35 Sp = S/2
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Da detto impianto di terra dovrà partire una corda di rame di sezione minima pari a 50mma, ad intimo
contatto con il terreno, ed attestarsi all’impianto generale di terra esistente.
Il gruppo dovrà essere provvisto di interruttori di protezione delle seguenti linee in partenza, fino al
quadro di commutazione:
- linea di alimentazione fabbricato esistente;
- linea di alimentazione gruppo pompa antincendio;
ed ulteriori linee per i circuiti ausiliari e di segnale necessari all’avvio della macchina.
Dette linee dovranno essere posizionate all’interno di tubazione interrata isolante a doppia parete del
tipo 450 o 750 (tipo di posa N norma CEI 11-17) e passerella metallica perforata, completa di coperchio,
fissata a parete ad altezza superiore a 2,5m, fino al quadro di commutazione (QS).
Il quadro di commutazione dovrà essere posizionato all’interno di un armadio isolante in vetroresina,
con grado di protezione almeno IP55, ubicato nelle vicinanze dell’attuale fornitura di energia elettrica in
bassa tensione, da misuratore Enel.
Dallo stesso dovranno partire la linea di alimentazione del fabbricato esistente e la linea di
alimentazione del gruppo pompe antincendio.
Il quadro di commutazione dovrà avere il doppio scambio al fine di permettere l’alimentazione sia del
fabbricato e sia del gruppo pompe antincendio nel caso di mancanza di energia dalla rete Enel. Il quadro di
commutazione dovrà essere in materiale isolante con grado di protezione almeno IP55, posto all’interno di
armadio in vetroresina con grado di protezione almeno IP54, da installare nelle immediate vicinanze del
quadro ENEL esistente.
La soluzione del doppio scambio è stata scelta in considerazione del fatto che se il gruppo pompe
antincendio fosse alimentato dal quadro del fabbricato esistente, in caso di disalimentazione di
quest’ultimo, da eventuale pulsante di sgancio esterno od in mancanza di alimentazione ENEL, le pompe
antincendio sarebbero disalimentate.
Con il doppio scambio le pompe potranno essere alimentate in qualsiasi condizione di emergenza.
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ENEL
AL QUADROELETTRICOESISTENTE
Id
AL QUADROELETTRICO
POMPE
G.E
RETE-GRUPPO ELETTROGENO
QUADRO VANO
QUADRO USCITA G.E.
CIRCA 60 KVAPOTENZA
FG7(
O)-
R 4
x1x7
0mm
q
IL QUADRO DI COMMUTAZIONE RETE-GRUPPO ELETTROGENO DOVRA'ESSERE POSIZIONATO DENTRO DI UN QUADRO ISOLANTE (TIPO CONTENITORE ENEL) CON GRADO DI PROTEZIONE MINIMO IP 55 DAPOSARE ALL'ESTERNO DEL FABBRICATO VICINO AL CONTATORE ENEL
DEL FABBRICATO ANTINCENDIO
CONTATORE
QUADRO IN VETRORESINA VICINO AL QUADRO CONTATORE ENEL ESISTENTE
Id
QUADRO DI DOPPIA COMMUTAZIONE
FG7(
O)-
R 4
x10m
mq
FG7(
O)-
R 4
x10m
mq
DI TERRA ESISTENTEALL'IMPIANTO
DEL FABBRICATO
Id
INTERRUTTOREDI EMERGENZA
ESTERNOFABBRICATO
Contatto pulitoCentrale Rivelaz.Incendi
Id
AL QUADROGAS
MEDICALI
ARMADIO ESISTENTECONTENENTE IL
GRUPPO DI MISURA ENEL
INTERR. PROTEZ. LINEEQUADRO CONTENENTE
k14x63A
4x80A6kACurva D
4x25A15kA
4x25A0,5A
4x25A0,5A
4x25A15kA
4x63A15kA
AL QUADROELETTRICOCONDIZION.
k24x63A
4x50A15kA
FG7(
O)-
R 4
x25m
mq
curva D
Id 0,3-0,5 Sel.
4x125A15kACurva DId 0,3-0,5 Sel.
FG7(O)-R 4x1x70mmq
FG7(O)-R 4x10mmq
FG7(
O)-
R 4
x35m
mq
4x16A15kA
TUBAZIONI IN PVCA VISTA
FG7(
O)-
R 5
x6m
mq
TUB
AZ.
A V
ISTA
DI TERRA ESISTENTEALL'IMPIANTO
DEL FABBRICATO
PE 50mmq N07V-K
All’esterno del fabbricato, nelle vicinanze dell’ingresso, dovrà essere installato un interruttore di
sgancio energia, in apposita custodia.
Come indicato dalla Norma CEI 64-8/5 art. 537.4.2. possono essere impiegati i seguenti dispositivi per
il comando di emergenza:
- interruttori automatici (magnetotermici);
- interruttori automatici e differenziali o interruttori differenziali puri;
- interruttori di manovra;
Come dispositivi con comando a distanza che dovranno ad agire sul circuito di alimentazione si
dovranno utilizzare i contattori ed il comando a distanza dovrà avvenire per diseccitazione delle bobine
degli stessi.
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Lo sgancio dovrà essere a sicurezza positiva nel senso che un’interruzione del circuito dovrà
determinare l’apertura del dispositivo (contattore).
Il gruppo elettrogeno previsto dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- Potenza PRP 60kVA;
- Potenza LTP 66kVA;
- Frequenza 50Hz;
- Tensione 400/230V+N;
- Corrente Nominale 86,60A;
- Reattanza omopolare (xo) 3,6%
- Reattanza subtransitoria (x’’d) 7,4%
- Tempo di commutazione 0,5 < t ≤ 15s (interruzione media)
Il gruppo dovrà essere sovraccaricabile del 110% ed erogare una corrente almeno 3In per almeno 20
secondi.
Il gruppo dovrà essere equipaggiato con:
- interruttore magnetotermico differenziale per la protezione della linea principale;
- interruttore magnetico ed interruttore differenziale per la protezione della linea di alimentazione
gruppo pompe antincendio;
Detti interruttori dovranno essere posizionati all’interno di un quadro di contenimento in materiale
isolante, autoestinguente, avente grado di protezione almeno IP55.
Gli interruttori di protezione dovranno avere le tarature e potere di interruzione come indicato negli
schemi elettrici e proteggere le condutture a valle.
1.2 Protezione dei circuiti
La protezione dei circuiti contro i sovraccarichi dovrà essere effettuata in conformità alle Norme CEI
64-8 art. 433 e art. 434, ad esclusione della linea di alimentazione gruppo pompe antincendio, per la quale
non si effettuerà la protezione nei confronti dei sovraccarichi.
Dovranno essere installati, all’origine di ogni circuito, dispositivi di protezione in grado di
interrompere le correnti di sovraccarico dei conduttori prima che essi possano provocare un riscaldamento
ed usura dell’isolante.
Tali dispositivi utilizzati dovranno essere scelti in funzione alle relative condutture da proteggere.
Chiamando con Iz la portata a regime permanente della conduttura, Ib la corrente di impiego del
circuito, In la corrente nominale del dispositivo di protezione ed If la corrente che assicura l’effettivo
funzionamento del dispositivo di protezione dovranno essere rispettate entrambe le seguenti relazioni:
Ib In Iz (1)
If 1.45 Iz (2)
Rispettando la prima relazione, la seconda è sempre soddisfatta utilizzando interruttori automatici
rispondenti alle Norme CEI 23-3, in quanto If 1.45 In e norme CEI EN 60947-2 secondo cui If 1.30 In
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1.2.1 Linea di alimentazione principale dal gruppo elettrogeno
La conduttura principale di alimentazione fabbricato esistente, dovrà partire dal contare ENEL
esistente fino al quadro di commutazione e dal gruppo di produzione fino al quadro di commutazione.
Essa dovrà essere costituita da cavi unipolari a doppio isolamento idonei per la posa interrata e/o
esterna del tipo FG7(O)-R 0,6/1kV.
La sezione scelta dei cavi è di 70mmq la cui portata è stata calcolata secondo quando indicato nella
norma e tabelle della CEI-UNEL 35026, CEI-UNEL 35024/1 e CEI-UNEL 35375.
La norma CEI-UNEL 35026 indica che per i cavi interrati (codice posa 61 - norma CEI 64-8/5) la portata
Iz si determina con la seguente relazione.
Iz = I0 * K1 * K2 * K’2 * K3 * K4 * 0,86
la I0 si ricava dalla seguenti tabelle
(tab1- per cavi multipolari per posa interrata CEI-UNEL 35026)
K1 è il fattore di correzione, per temperature del terreno diverse da 20°C (a favore della sicurezza si considera una temperatura massima di 30°C) – (tab2)
Tipo di isolamento
Temp. Ambiente PVC EPR
10 1,10 1,07
15 1,05 1,04
25 0,95 0,96
30 0,89 0,93
35 0,84 0,89
40 0,77 0,85
45 0,71 0,80
50 0,63 0,76
55 0,55 0,71
60 0,45 0,65
65 - 0,60
70 - 0,53
75 - 0,46
80 - 0,38
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K2 fattore di correzione per gruppi di più circuiti installati sullo stesso piano (cavi unipolari e multipolari in
tubo protettivo direttamente interrato– (tab3)
Cavi unipolari
Cavi multipolari
K’2 fattore di correzione tubazioni interrate su strati – (tab4)
Numero
strati
Posizione dello strato
I II III
2 0,8 0,8 -
3 0,78 0,75 0,78
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K3 fattore di correzione per profondità di interramento – (tab5)
Profondità
di posa (m) 0,5 0,80 1,0 1,2 1,5
K3 1,02 1,00 0,98 0,96 0,94
K4 fattore di correzione per resistività termica – (tab6)
Cavi unipolari
Resistività del
terreno (K*m/W) 1,0 1,2 1,5 2,0 2,5
K4 1,08 1,05 1,00 0,90 0,82
Cavi multipolari
Resistività del
terreno (K*m/W) 1,0 1,2 1,5 2,0 2,5
K4 1,06 1,04 1,00 0,91 0,84
0,86 fattore di correzione al fine di tener conto di possibili squilibri che possano caricare il conduttore di
neutro in modo non trascurabile a causa di utenze alimentate in monofase (metodo suggerito dalla
Norma IEC 60364-5-523 tabella C 52-1);
Considerando che la conduttura dovrà essere posizionata in tubazione interrata posta al secondo strato (condizione più sfavorevole) ad una profondità di circa 100cm e ad una distanza di almeno 25cm dalla tubazione adiacente, si ricava
Iz = Io (tab1)* K1 (tab2) * K2 (tab3) * K’2 (tab4) * K3 (tab5) * K4 (tab6) * 0,86
Iz = 184 * 0,93 * 0,90 * 0,80 * 0,98 * 0,82 * 0,86
Iz = 85,147 A
La linea in partenza dal G.E. dovrà essere protette da interruttore 4x80A P.I. 15kA
La portata Iz del tratto di linea che collegherà il contatore ENEL al quadro di commutazione, realizzata sempre con conduttori unipolari da 70mmq, tipo FG7(O)-R 0,6/1 kV, posata da sola in tubazione a vista o incassata (posa 3, 5) viene determinata secondo la seguente relazione indicata nella norma CEI-UNEL 35024/1
Iz = I0 * k1 * k2
- la I0 si ricava dalla seguente tabella riportata nella norma
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(tab7 - per cavi unipolari)
k1 è il fattore di correzione, indicato nella tabella seguente, per temperature ambiente diverse da 30 °C (a
favore della sicurezza si considera una temperatura massima esterna di 60°C – (tab8)
Tipo di isolamento
Temp. Ambiente PVC EPR
10 1,22 1,15
15 1,17 1,12
20 1,12 1,08
25 1,06 1,04
35 0,94 0,96
40 0,87 0,91
45 0,79 0,87
50 0,71 0,82
55 0,61 0,76
60 0,50 0,71
65 - 0,65
70 - 0,58
75 - 0,50
80 - 0,41
k2 è il fattore di correzione, indicato in tabella, per circuiti simili installati in fascio o strato nella stessa
canalizzazione – (tab9)
Sono considerati circuiti simili quelli aventi la stessa temperatura massima di funzionamento (stesso tipo di
isolante), e quando la variazione della sezione dei conduttori del gruppo risulta compresa entro tre sezioni
unificate adiacenti.
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Tipo di
posa
Disposizione
(cavi a
contatto)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 12 16 20
Cavi in
tubo
in aria
1-2-3-4-
5-22
23-24-
31-32
33-34-
41-42-
72
Raggruppati
in
fascio,
annegati
1,00
0,80
0,70
0,65
0,60
0,57
0,54
0,52
0,50
0,45
0,41
0,38
Dalle seguenti relazioni si ricava
Iz = I0 (tab7)* k1 (tab8) * k2 (tab9) * 0,86
Iz = 222 * 0,71 * 1 * 0,86
Iz = 135,55 A
La linea in partenza dal contatore ENEL dovrà essere protette da interruttore max 4x125A P.I. 15kA
1.2.2 Linea di alimentazione gruppo pompa antincendio
La conduttura di alimentazione dovrà partire dal gruppo di produzione fino al quadro di commutazione
e da quest’ultimo fino al quadro pompe posizionato nel locale centrale idrica.
Essa dovrà essere costituita da cavo multipolare a doppio isolamento idoneo per la posa interrata e/o
esterna del tipo FG7(O)-R 0,6/1kV.
La sezione scelta dei cavi è di 10mmq la cui portata è stata calcolata secondo quando indicato nella norma
e tabelle della CEI-UNEL 35026 e CEI-UNEL 35375
(tab7)
Il calcolo della portata della conduttura è stato eseguito come indicato precedentemente.
Considerando che la conduttura dovrà essere posizionata in tubazione interrata posta al secondo strato (condizione più sfavorevole) ad una profondità di circa 100cm e ad una distanza di almeno 25cm dalla tubazione adiacente, si ricava
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Iz = Io (tab7)* K1 (tab2) * K2 (tab3) * K’2 (tab4) * K3 (tab5) * K4 (tab6) * 0,86
Iz = 55 * 0,93 * 0,90 * 0,80 * 0,98 * 0,84 * 0,86
Iz = 26,07 A
Linea protetta da interruttore magnetico 4x25A.
1.2.3 Linea di alimentazione quadro di condizionamento
La conduttura di alimentazione valle del quadro di commutazione fina al quadro di condizionamento
QC posto all’interno del fabbricato al piano terra, nella zona ascensore.
Essa dovrà essere costituita da cavo multipolare a doppio isolamento idoneo per la posa interrata e/o
esterna del tipo FG7(O)-R 0,6/1kV.
La sezione scelta dei cavi è di 35mmq la cui portata è stata calcolata secondo quando indicato nella
norma e tabelle della CEI-UNEL 35026 e CEI-UNEL 35375
Il calcolo della portata della conduttura è stato eseguito come indicato precedentemente.
Considerando che la conduttura dovrà essere posizionata in tubazione interrata posta a contatto con
altra tubazione (condizione più sfavorevole) ad una profondità di circa 50cm
Iz = Io (tab7)* K1 (tab2) * K2 (tab3) * K3 (tab5) * K4 (tab6) * 0,86
Iz = 114 * 0,93 * 0,85 * 1,02 * 0,84 * 0,86
Iz = 66,40 A
Linea protetta da interruttore 4x63A P.I 15kA.
1.2.4 Linea esistente per alimentazione fabbricato
La conduttura esistente di alimentazione del quadro generale fabbricato partirà dal quadro di
commutazione.
Essa risulta costituita da cavo multipolare a doppio isolamento idoneo per la posa interrata del tipo
FG7(O)-R 0,6/1kV di sezione 25mmq.
Essa risulta essere posata all’interno di una tubazione a contatto con altra tubazione sullo stesso
strato, poste ad una profondità di circa 50cm.
Considerando quanto indicato in precedenza la sua portata risulta essere
Iz = Io (tab7)* K1 (tab2) * K2 (tab3) * K3 (tab5) * K4 (tab6) * 0,86
Iz = 93 * 0,93 * 0,85 * 1,02 * 0,84 * 0,86
Iz = 54,17 A
Linea protetta da interruttore 4x50A P.I. 15kA
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1.2.5 Correnti di cortocircuito
Come corrente di cortocircuito massima al punto di fornitura ENEL si deve considerare quella indicata
dalla Norma CEI 0-21 (Tegola Tecnica di Connessione per gli utenti passivi) art. 5.1.3 ed indicata nella
tabella seguente
Tipo di fornitura Corrente di Corto
Circuito Trifase
Corrente di Corto
Circuito Monofase
MONOFASE - 6kA
TRIFASE Fino a 30kW 10 kA 6 kA
> di 30kW 15 kA 6 kA
Quindi, considerando che la fornitura esistente è maggiore di 33kW, gli interruttori immediatamente a
valle del punto di fornitura ENEL e quelli posizionati nel quadro in vetroresina a valle del quadro di
commutazione dovranno avere un potere di interruzione minimo di 15kA.
Le condutture a valle degli interruttori installati sia immediatamente a valle del contatore ENEL e sia
nel quadro in vetroresina (a valle del quadro di commutazione) si considerano protette nei confronti delle
correnti di corto circuito in quanto, come richiesto dalla norma CEI 64-8 art. 435.1:
- la protezione nei confronti dei sovraccarichi e dei corto circuiti è assicurata da un unico dispositivo;
- sono rispettate sempre le condizioni (1) e (2);
- i dispositivi di protezione all’origine delle condutture, hanno un potere di interruzione pari o superiore
alla corrente di corto circuito presunta in quel punto;
Per quanto riguarda il gruppo di produzione, per determinare la corrente di cortocircuito prossima al
generatore bisogna tener conto dell’impedenza interna dell’alternatore la quale è costituita soprattutto
dalla reattanza interna.
La reattanza dell’alternatore si distingue in tre valore:
- reattanza subtransitoria X’’d;
- reattanza transitoria X’d;
- reattanza sincrona Xd;
La reattanza subtransitoria è minore e la corrente di cortocircuito trifase subtransitoria I’’k è quindi la
maggiore.
Bisogna però tener conto che in caso di cortocircuito monofase occorre considerare la reattanza
omopolare Xo la quale è minore della reattanza subtransitoria, sicché la corrente di cortocircuito monofase
(fase-neutro) I’’k1 ai morsetti dell’alternatore è maggiore della corrente di cortocircuito trifase
subtransitoria.
L’interruttore da installare sul gruppo di produzione dovrà avere un potere di interruzione maggiore
della corrente di cortocircuito monofase subtransitoria
Progetto Esecutivo
Relazione/calcolo Gruppo Elettrogeno
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La corrente di cortocircuito monofase a terra la si può considerare circa 1,3-1,4 volte I’’k e
determinare con la seguente relazione
I’’k1 )''2(*3
XodXUo
Scegliendo un gruppo elettrogeno con x’’d pari a 7,4% ed xo 3,6% si trova
X’’d
60000400*
1004,7*
100
22
SnUnx
0,197Ω
Xo=0,096Ω
I’’k1=1.408A
Si dovrà scegliere un interruttore di protezione linea sul quadro generatore da 80A, P.I. 6kA
1.2.6 Correnti di cortocircuito fondo linea
Come indicato dall’art. 435.1 della Norma CEI 64-8/4 e dell’art. 533.3 lettera e), nella parte commento
della Norma CEI 64-8/5, essendo previsti dispositivi unici per la protezione dai sovraccarichi e cortocircuiti
(megnetotermici) sia sul gruppo elettrogeno, sia immediatamente a valle del contatore ENEL e sia a monte
di tutti i circuiti in partenza dal quadro di commutazione (ad esclusione del circuito di alimentazione del
quadro pompe antincendio), considerando che sono rispettate le seguenti condizioni:
- Ib In Iz;
- If 1.45 Iz;
tenendo conto che detti dispositivi dovranno avere un potere di interruzione uguale o maggiore della
corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione (tabella di sopra, indicata dalla Norma CEI 0-
21), la verifica della corrente di cortocircuito minima non risulta necessaria ed inoltre si considerano che
essi assicurino la protezione contro le correnti di cortocircuito della conduttura situata a valle.
1.2.7 Contatti diretti e contatti indiretti
La protezione contro i contatti diretti dovrà essere effettuata attraverso l’utilizzo di involucri con
grado di protezione adeguato al luogo di installazione, isolamento delle parti attive e barriere (secondo
quanto indicato dalla Norma CEI 64-8/4 art. 412.2).
Le barriere e gli involucri dovranno essere saldamente fissati in modo da evitare il contatto con le parti
in tensione se non tramite smontaggio con chiavi o attrezzi (CEI 64-8/4 art. 412.2.4).
Progetto Esecutivo
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Quando sarà necessario togliere barriere, aprire involucri ed o rimuovere parti di involucri per
manutenzioni o sostituzioni delle apparecchiature, si dovrà disalimentare il circuito interessato ed utilizzare
attrezzi idonei all’impiego.
Il ripristino dell’alimentazione dovrà avvenire soltanto dopo la chiusura degli involucri e delle barriere
Tutti i quadri dovranno avere un grado di protezione minimo IP44.
La protezione contro i contatti indiretti dovrà essere realizzata con interruzione automatica del
circuito utilizzando interruttori differenziali (Norma CEI 64-8 art. 413.1.4.2).
Gli interruttori differenziali dovranno essere montati sia sulle linee in partenza dal gruppo di
produzione e sia a valle del gruppo di fornitura ENEL.
Gli interruttori differenziali da installare a monte delle linee di alimentazione del quadro generale
esistente del fabbricato sono necessari in quanto, quest’ultimo risulta essere costituito da armadio
metallico, quindi rappresenta una massa metallica.
Dovrà essere previsto un conduttore di terra di sezione minima 50mmq che colleghi il quadro di
commutazione al picchetto di terra esistente più vicino, facente parte dell’impianto di terra generale del
fabbricato, al fine di collegare a terra detto quadro qualora sia metallico.
Il sistema di protezione con interruttori differenziali sopra citato dovrà essere coordinato con
l’impianto di terra esistente, la cui resistenza dovrà essere
IdnRa 25
dove 25 è la tensione di contatto limite convenzionale (CEI 64-8/7 art. 710.413.1.1.1) che può
persistere sulle masse a seguito di un guasto.
Ra è la somma delle resistenze dei conduttori di protezione (PE) e del dispersore, in ohm, ed Idn è la
più elevata tra le correnti differenziali nominali di intervento (soglia di intervento) degli interruttori
differenziali installati a monte delle masse metalliche.
Gli interruttori posti a protezione della linea di alimentazione del quadro generale di condizionamento
e del quadro di alimentazione dei gas medicali potranno essere sprovvisti di protezione differenziale in
quanto le linee di alimentazione dovranno essere realizzate con cavo a doppio isolamento, non saranno
effettuate giunzioni o derivazioni lungo il percorso ed i quadri in arrivo alle condutture dovranno essere in
materiale isolante autoestinguente. Gli interruttori differenziali di tali impianti dovranno essere posizionati
all’interno dei quadri in arrivo (quadro gas medicali, quadro generale di condizionamento QC e quadro
secondario QC1).
Nel fabbricato oggetto degli interventi non vengono svolte attività o utilizzate apparecchiature per le
quali la mancanza di alimentazione ordinaria possano pericoli di vita per i pazienti e quindi si richiede una
disponibilità di alimentazione di sicurezza ad interruzione nulla o breve (t<0,5s), come indicato nella Norma
CEI 64-8/7 sez. 710 App. B
Progetto Esecutivo
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Quindi il gruppo elettrogeno risulta idoneo a soddisfare la disponibilità dell’alimentazione di emergenza ad
interruzione media.
Progetto Esecutivo
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Data: ottobre 2012
Firme Arch. Mario di Prinzio (Capogruppo) _______________________________
Arch. Mario Gallo _______________________________
Arch. Paolo Francesco De Nobili _______________________________
Arch. Antonio Colanzi _______________________________
Per. Ind. Giuseppe Di Paolo _______________________________
Ing. Luciano Gentile _______________________________