Numero
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Celebrando il numero 100
Correva il febbraio 2007 e il Direttore Responsabile, un mattino, davanti allo
specchio, ebbe la balzana idea di iniziare la redazione e diffusione di una
newsletter che, ambiziosamente, chiamò AGgazette.
La inviò a trentacinque indirizzi e-mail di suoi amici, chiedendo loro un’opinione
critica, valida al fine di continuare o cessare la pubblicazione.
La risposta fu incoraggiante, e da quel mese la AGgazette iniziò a vivere.
La incredibile forza del passaparola fece sì che i “ cari ed affezionati lettori” e
le “ care ed affezionate lettrici” crescessero di mese in mese fino a raggiungere,
nel mese di Aprile di quest’anno, il significativo numero di 485.
E’ stato a quel punto che, in vista del numero 100, i “cari ed affezionati lettori e
lettrici” sono stati invitati, con il numero 96, a segnalare nuovi indirizzi di amici
e conoscenti, potenziali interessati alla AGgazette, al fine di superare il simbolico
numero di 500 destinatari.
Con una risposta superiore alle più ottimistiche previsioni sono giunti 197 nuovi
indirizzi, e così, a oggi , il numero totale raggiunto è di 682.
La consistenza numerica di alcune segnalazioni induce la Direzione a modificare
il meccanismo di riconoscimento che, lo ricordiamo, era di conferire ai cinque
più “ prolifici ” segnalatori un attestato di benemerenza a ricordo imperituro dei
loro meriti.
La decisione, presa all’unanimità dall’assemblea dei collaboratori della
AGgazette, e pertanto irrevocabile ed inappellabile, è quella di istituire
the highest Award 2011 per i tre amici che hanno superato le venticinque segna-
lazioni, e di attribuire the appreciation Award 2011 ad altri sette benemeriti
segnalatori.
La naturale, proverbiale riservatezza e modestia dei lettori della AGgazette
pretende che i loro nomi vengano rivelati solo “ in breve ” e quindi li segnaliamo
all’attenzione di tutti in ordine rigorosamente alfabetico.
Ricevono the highest Award 2011 :
Alberto F. , Mario C. , Sergio F.
Ricevono the appreciation Award 2011 :
Adriano T. , Gianna S.F. , Gianni B. , Gianni P.
Giorgio F. , Nicoletta N.S. , Nino M.
Ad essi, e a tutti gli amici e amiche che hanno inviato segnalazioni, va il nostro
più affettuoso e sincero ringraziamento.
Ad maiora !!!
Se andate in Sicilia, nel Ragusano… Programmate il viaggio, se possibile, per la fine di maggio. Innanzitutto troverete facil-
mente un tempo e una temperature gradevole, senza l’affollamento estivo e, in più,
potrete partecipare ad eventi che si svolgono in quel periodo.
Potrete fissare la vostra base a Scicli, e l’Hotel 900, via Dufrè 11 , vi ospiterà con il
massimo confort.
L’ultimo sabato del mese, a Scicli, dichiarata dall’Unesco, nel 2002, patrimonio dell’Uma-
nità, si svolge la festa della Madonna dei Milici, che celebra la vittoria dei Normanni,
signori dell’epoca (1063), sui pirati Saraceni, grazie all’intervento della Madonna, armata
di spada, in arcione su un cavallo bianco. Festa alla quale partecipa tutta la popolazione.
La cittadina, 25.971 abitanti, merita una visita, sia per le chiese e i palazzi che la caratte-
rizzano, sia per la salita al Convento di S.Croce e alla Chiesa di S.Matteo, posti dai quali
si gode una splendida vista panoramica.
Se siete amanti della natura cercate, non sarà difficile trovarla, la serra degli Aromi, in
contrada S.Rosalia. La famiglia Russino vi sorprenderà, per la cortesia e per quello che
è riuscita a fare, coltivando solo piante aromatiche.
Concedetevi una cena, pied dans l’eau, da Serafino, Marina di Ragusa.
Al mattino potrete rilassarvi con una passeggiata sulla lunga spiaggia di Sampieri, a
pochi chilometri a est, e concludere il pomeriggio con l’escursione al Castello di
Donnafugata ( chiuso il lunedì) e un piacevole aperitivo al Golf di Donnafugata. Ne vale
la pena, anche se non siete golfisti.
La visita di Ragusa è naturalmente imperdibile, ma prima di entrare in Ragusa Ibla,
tappa obbligata, datele un’occhiata dall’alto, arrivando da Ragusa città.
Dedicate un mattino alla visita di Noto, non si può mancarla dopo i restauri, e, oltre al
Corso Vittorio Emanuele con la Cattedrale, il teatro e il Municipio, dedicate qualche
tempo al Palazzo Nicolaci.
Per una sosta fermatevi al Caffè Sicilia, locale storico, e concedetevi una granita di
mandorle tostate accompagnata da una brioche.
Al pomeriggio procedete verso sud per la visita ai mosaici della Villa del Tellaro, poi alla
riserva naturale faunistica di Vendicari ( non perdetevi la vecchia tonnara), per finire a
Marzamemi. Nella deliziosa piazzetta, fuori dal traffico, troverete la Taverna la Cialoma .
La città di Modica vi attende per spiegarvi, innanzitutto, come negli anni trenta fu
scippata da un gerarca ragusano del diritto di diventare capoluogo di regione.
Ma le vere chicche sono la Chiesa di S.Giorgio e la Chiesa di S.Pietro che, per secoli, si
sono contese il titolo di “ chiesa matrice” della città. Una passeggiata sul Corso Re
Umberto, dopo avere ammirato i palazzi che vi insistono, vi potrà portare al Ristorante
delle Torri, in via Elisabetta 60.
Poi, per terminare in gloria, a Siracusa con visita alla città, il Duomo che vi lascerà
attoniti di fronte all’armonica sovrapposizione dell’intervento di epoca bizantina al
tempio dorico dedicato ad Atena (V° secolo a.C.) Se poi avrete programmato bene il
viaggio e prenotato in giusto anticipo, concludete il pomeriggio assistendo ad una delle
tragedie greche, rappresentate al Teatro Greco.
PS - Per visitare al meglio le città della regione ragusana è consigliabile contattare il
Prof. Paolo Nifosì, che vi può assistere con il massimo di competenza e squisita cortesia.
( 340-8968752)
Galleria fotografica dal Ragusano
Sampieri - la spiaggia
Ragusa Ibla
Scicli
Vendicari -
Noto
Marzamemi Modica
Pensiero laterale - Pausa
Il P. L. si concede una pausa, ma riprende-
rà l’abituale frequenza a partire dal nume-
ro 101. Arrivederci.
Ma non manca di darvi la soluzione del
P.L. n° 73.
Due ladri
Il primo ladro è un esperto radioamatore
e ha sintonizzato la sua radio portatile
sulla banda radio della polizia. In cuffia ha
captato il messaggio radio con cui la cen-
trale ha inviato sul posto una volante.
Prontezza (mancata) di riflessi
Dialogo tra coniugi in un momento di
relax.
Lei : Che faresti se morissi ?
Lui: Porterei il lutto.
Lei: Per quanto tempo ?
Lui: Per moltissimo tempo. Perché ti amo
e la tua perdita sarebbe per me molto
dolorosa.
Lei: Che bello ! Ti sposeresti con un’altra?
Lui: No !
Lei: Ma perché no? Non ti piace essere
sposato ?
Lui: Ma si che mi piace.
Lei: E allora penso che ti sposeresti di
nuovo.
Lui: Credo che dopo avere portato il lutto
per il tempo sufficiente e la mia vita tor-
nasse ad avere un senso, allora forse si.
Lei: Allora dormiresti con lei nel nostro
letto ?
Lui: Si può supporre , no?
Lei: Sostituiresti la mia foto con la sua sul
comodino ?
Lui: Metterei le due foto.
Lei: Faresti anche sesso con lei?
Nel nostro letto ?
Lui: Suppongo che arriveremmo a farlo.
Lei: Giocheresti anche a golf con lei ?
Lui: Si, lo farei.
Lei: E le daresti le mie mazze da golf ?
Lui: Certo che no! E’ mancina !
Storia di una famiglia di successo Il 19 ottobre del 1933, Andrè Besnier aprì il
suo laboratorio di formaggi al numero 52 di
rue d’Asverniéres a Laval, cittadina di cin-
quemila abitanti, incastonata tra Bretagna,
Normandia e Anjou.
Nel primo giorno di attività, lui con un gar-
zone, raccolse trentacinque litri di latte e
produsse 17 camembert.
Oggi la terza generazione della famiglia è la
quindicesima fortuna di Francia, con un
patrimonio stimato in 2,5 miliardi di euro.
Nel frattempo la latteria è diventata il
gruppo Lactalis. Terzo al mondo e numero
uno europeo nei latticini, secondo nell’agro-
alimentare francese dopo Danone.
I fratelli Besnier, Emmanuel, Jean-Michel e
Marie non rilasciano interviste, di loro non
si hanno foto.
La società non è quotata in borsa, quindi
non è obbligata a pubblicare i bilanci uffi-
ciali.
La crescita esponenziale comincia nel 1955,
quando Michel, figlio di André, prende in
mano l’azienda. Innova con il latte a lunga
conservazione (1966), apre uno stabilimento
in USA, a Belmont ( 1981), dà il via a centi-
naia di acquisizioni.
In Italia acquista la Locatelli da Nestlè
(1997), la Invernizzi da Kraft ( 2003), la Ca-
demartori dal gruppo Bel ( 2005), la Galbani
nel 2006.
Nel 2010 la Lactalis ha fatturato 10 miliardi
di euro, di cui il 60% all’estero.
Ha 126 stabilimenti nel mondo ( sei in Ita-
lia), commercializza i suoi prodotti in 148
Paesi, ha 38.000 dipendenti (metà fuori dal-
la Francia, 3.300 in Italia), raccoglie nove
miliardi di litri di latte all’anno.
PS - Oltre che ad André Besnier, Laval ha
dato i natali, nel 1844, a Henry Rousseau,
detto il Doganiere. Se siete in viaggio in zo-
na non mancate di visitare il Castello, la
Cattedrale e, naturalmente il Museo Lacto-
pole, il più grande museo al mondo sul latte
e la sua trasformazione.
La mini pagina economica - finanziaria
BRICS - Conosciamoli meglio A detta di tutti gli osservatori i cinque Paesi del BRICS: Brasile, Russia, India, Cina e
Sud Africa ( quest’ultimo new entry nel gruppo ) costituiscono il team di Paesi che domi-
nerà economicamente il mondo in futuro. Vediamone le caratteristiche.
Alcune note:
Brasile. La Cina è diventato il primo partner commerciale del Brasile, superando gli USA
Tra i due paesi sono stati firmati una ventina di accordi di cooperazione.
Russia . E’ l’unico Paese dei cinque che fa parte del G8. Secondo il Financial Times la
Federazione Russa è sempre più simile a un’economia matura, piuttosto che
emergente.
India . Sta alzando i tassi di interesse per tenere a freno l’inflazione.
Crescita nel 2010 : + 9,7 %. L’India è una delle due locomotive mondiali.
Cina. Crescita nel 2010 : + 10,5 %. E’ la prima delle due locomotive mondiali. Crescita a
pericolo di surriscaldamento. L’economia cinese, da sola, supera quella dei
quattro partner .
SudAfrica. Fa parte del gruppo come portavoce dei Paesi africani in via di sviluppo.
La sua presenza nel gruppo è stata voluta dai “padroni di casa” cinesi ed è il
segno della loro crescente influenza nel Continente.
Brasile Russia India Cina SudAfrica
Dimensione mio km2 8,5 17 3,3 9,6 1,2
Su PIL mondiale quota % 2,9 3 5,4 13,6 0,7
Popolazione mio 203 139 1.180 1.300 49
PIL procapite dollari 11.289 15.806 3.290 7.517 10.505
Tasso di povertà in % 26 13,1 25 n.d. 50
Inflazione in % 4,9 6,5 13,1 3,5 5,5
Disoccupazione in % 7,2 7,5 n.d. 4,1 24,4
Miliardari italiani nel mondo La rivista Forbes ha pubblicato la solita classifica dei miliardari, in dollari.
Per la prima volta non vi sono italiani nei primi 25 posti in classifica.
Il primo, al 28 ° posto, è Michele Ferrero, con 18 miliardi di patrimonio.
Lo segue Leonardo Del Vecchio, al 71° posto, con 11 miliardi.
Silvio Berlusconi è 118° in classifica, con 7,8 miliardi ( nel 2000, con 12,8 miliardi, era 14°)
Al 136° posto troviamo Giorgio Armani, con 7 miliardi.
I fratelli Benetton, Carlo, Giuliana, Gilberto e Luciano, con 2,4 miliardi ciascuno, si piaz-
zano al 488° posto.
Mario Moretti Polegato è 512° , con 2,3 miliardi.
Francesco Caltagirone, 1,5 miliardi, è 833°, alla pari con Ennio Doris.
Stefano Pessina ( Alliance Boots) si piazza all’879° posto, con 1,4 miliardi.
I fratelli Della Valle, Diego e Andrea, ciascuno con 1,3 e 1,2 miliardi sono 938° e 993°.