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Metodologie della ricercaMetodologie della ricerca____________________________
Maddalena Castiglioni RusconiMaddalena Castiglioni RusconiEmanuela FogliaEmanuela Foglia
Castellanza, 4 Aprile 2008Parte II
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LE TECNICHE DELLA RICERCA QUALITATIVALE TECNICHE DELLA RICERCA QUALITATIVA
1. Focus Group2. Interviste
In profonditàNarrative
3. OsservazionePartecipativaNon partecipativa
4. Costruzione del consensoDelphiTecnica di gruppo nominaleConsensus conference
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TIPI DI TECNICHE DI CONSENSO FORMALETIPI DI TECNICHE DI CONSENSO FORMALE
Conferenze di sviluppo del consenso
Tecnica dei gruppi nominali
Tecnica RAND
Tecnica Delphi
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TECNICHE DI COSTRUZIONE DEL CONSENSOTECNICHE DI COSTRUZIONE DEL CONSENSO
Le tecniche di costruzione del consenso
sono applicate per supportare il processo
di presa di decisioni in situazioni
caratterizzate da:
carenza di evidenza scientifiche sull’argomento
contraddittorietà delle evidenze e delle fonti
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EVIDENZA DATA AGLI ESPERTI EVIDENZA DATA AGLI ESPERTI
Esperti supportano e formulano delle risposte alle domande relative ad un determinato argomento, tema o ambito di interesse
Costituisce un’occasione di verifica rispetto a decisioni che potrebbero essere viziate dal controllo delle forze di mercato maggiore profondità di analisi
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PER OTTENERE EVIDENZA DAGLI ESPERTIPER OTTENERE EVIDENZA DAGLI ESPERTI
METODO DEL CONSENSO INFORMALEsemplice ma il meno valido dal punto di vista scientifico
si basa su di un consenso ottenibile da un gruppo qualsiasi di esperti
METODO DI CONSENSO FORMALE
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CONFERENZE DI SVILUPPO DEL CONSENSO: CONFERENZE DI SVILUPPO DEL CONSENSO: CONSENSUS CONFERENCECONSENSUS CONFERENCE
Momento di verifica e discussione
Partecipazione di una giuria di esperti:approccio multidisciplinare
neutrali, ossia senza interessi verso l’argomento
rappresentati ufficiali di associazioni e organismi che hanno una elevata conoscenza dell’argomento
Obiettivo è quello di identificare le risposte ad una serie di domande relative all’oggetto di discussione
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UTILIZZO DELLA TECNICA DELLE UTILIZZO DELLA TECNICA DELLE CONSENSUSCONSENSUSCONFERENCECONFERENCE
Tecnica utilizzabile a livello di istituzioni-organizzazioni per la definizione di raccomandazioni programmatiche su questioni di ampio interesse
Non applicabile facilmente per migliorare la gestione dei servizi sanitari anche per questioni di disponibilità delle risorse
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SCOPO DELLE TECNICHE DI SCOPO DELLE TECNICHE DI COSTRUZIONE DEL CONSENSOCOSTRUZIONE DEL CONSENSO
Valutare l’estensione dell'accordo Misura del consenso
Risolvere il disaccordo Sviluppo del consenso
Non c’è forzatura affinché si trovi necessariamente il consenso se non esiste, ma le tecniche presuppongono che il consenso possa essere raggiunto e quindi stimato
ESEMPIO: ESEMPIO: Consensus Conference sull’Immigrazione, sul Consensus Conference sull’Immigrazione, sul diabetediabete
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I I FOCUS GROUP FOCUS GROUP (FG)(FG)
Perchè?
Che cosa sono?
A cosa servono?
Chi se ne occupa?
Dove ?
Come si espletano?
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FG: LE ORIGINIFG: LE ORIGINI
Ricerche di mercato
Studi di comunicazione di massa
Crescente interesse e rilevanza dei focus group per lo studio di fenomeni socio-sanitari a fini di: caratterizzazione del bisogno valutazione dei servizi sanitari programmazione dei servizi sanitari
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CHE COSA SONO I CHE COSA SONO I FOCUS GROUPFOCUS GROUP
… una tecnica di ricerca qualitativa che usa discussioni di gruppo condotte da un moderatore con competenze definite al fine di far emergere opinioni, attitudini e conoscenze dei partecipanti in relazione a un argomento specifico
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I FG RICHIEDONO ... I FG RICHIEDONO ...
La definizione chiara e dettagliata di:
obiettivi di ricerca e del bisogno informativo
argomento di studio (scaletta di domande)
caratteristiche dei partecipanti
La considerazione di implicanze etiche dello studio
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A COSA SERVONO I FG?A COSA SERVONO I FG?
Descrivere accuratamente un fenomeno (fornire informazione altamente dettagliata su un argomento definito)
Studiare attitudini, opinioni e percezioni di un gruppo definito di popolazione
Approfondire aspetti non evidenziabili con metodi quantitativi
Raccogliere informazione che può essere utilizzata ai fini della programmazione sanitaria
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RISPETTO ALLE ALTRE TECNICHE RISPETTO ALLE ALTRE TECNICHE QUALITATIVE I FG…QUALITATIVE I FG…
… utilizzano l’interazione di gruppo, ma non la finalizzano al raggiungimento di un consenso
es: tecniche di gruppo nominale e Delphi
… utilizzano l’osservazione di come i partecipanti interagiscono fra loro, ma non sono finalizzati alle descrizione del comportamento dei partecipanti
es: studi etnografici e osservazione diretta
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I FG I FG NONNON SONO INDICATI QUANDO… SONO INDICATI QUANDO…
… esistono conflitti nella popolazione da studiare
… si intendono studiare comportamenti individuali, che potrebbero essere alterati dalla situazione di gruppo
… l’argomento da studiare è altamente circoscritto e specifico
… si vuole generalizzare l’informazione raccolta all’intera popolazione
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NEI FG GIOCANO UN RUOLO NEI FG GIOCANO UN RUOLO PARTICOLARE... PARTICOLARE...
…l’interazione tra i partecipanti
…le competenze relazionali e la sensibilità che il moderatore possiede nello stimolare la discussione tra i partecipanti
…lo sviluppo di teorie di interpretazione già in fase di raccolta e non solo di analisi dei dati
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I I FOCUS GROUPFOCUS GROUP, PERCHE’?, PERCHE’?
Miglioramento della Governace clinica
Incremento della appropriatezza
Superamento dei limiti di applicazione mostrati dalla EBM e da linee guida e protocolli
PENSARE L’ORGANIZZAZIONEPENSARE L’ORGANIZZAZIONE
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NGT NGT vs vs FOCUS GROUPFOCUS GROUP
Opinione consensuale
Scarsa attenzione all’interazione tra i partecipanti
Alta strutturazione
Elevato coinvolgimento del moderatore
Esperienze ed opinioni divergenti
Alta attenzione all’interazione tra i partecipanti
Bassa strutturazione
Basso coinvolgimento del moderatore
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Esplicitazione di temi, ma in forma destrutturata
Non esiste la figura del moderatore
Scaletta di intervista con esplicitazione di temi
Esiste un moderatore
BRAINSTORMINGBRAINSTORMING vs vs FOCUS GROUPFOCUS GROUP
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COME SI ESPLETANO I FGCOME SI ESPLETANO I FG
1. Definizione del problema di ricerca
2. Costruzione della scaletta di intervista
3. Scelta dei partecipanti
4. Conduzione delle sezioni
5. Analisi e interpretazione dei dati
6. Diffusione dei risultati
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OsservatorePartecipante
Partecipante
Partecipante
Partecipante
PartecipantePartecipante
Partecipante
Moderatore
Note taker
COME SI ESPLETANO I FG 2COME SI ESPLETANO I FG 2
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L’INTERVISTA
“Una conversazione a) provocata dall’intervistatore,b) rivolta a soggetti scelti sulla base di un piano
di rilevazione e c) in numero consistente, d) avente finalità di tipo conoscitivo, e) guidata dall’intervistatore,f) sulla base di uno schema flessibile e non
standardizzato di interrogazione”(Corbetta,1999, p. 405)
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Una relazione fra
due o più soggetti/attori
messa in atto allo scopo di
acquisire delle informazioni
su uno o più argomenti.
DEFINIZIONE
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Intervista come interazione comunicativa
tra almeno due persone che rivestono
ed interpretano rispettivamente
i ruoli distinti di
intervistatore/trice da un lato
e di intervistato/a dall’altro
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L’INTERVISTA
Consiste quindi nel porre un certo numero di domande nello stesso
momento ad un gruppo di soggetti scelti in modo da costituire una
sezione trasversale rappresentativa dell’intera popolazione
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L’INTERVISTA
Se riguarda campione intervista Se riguarda popolazione censimento Se riguarda argomenti di attualità
sondaggio di opinione
•Se si desiderano comprendere i trends mai utilizzare le stesse persone intervistate
•Se è uno studio di panel viene seguito uno stesso gruppo di persone reintervistandolo
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È utilizzata per:
indagare su giudizi, valori, convinzioni, opinioni ed aspetti della cultura non facilmente indagabili attraverso l’osservazione;
ottenere informazioni sulle azioni già osservate sia per comprenderle maggiormente, sia per scoprirne i motivi che le hanno incentivate;
fare emergere problematiche, suggerimenti, soluzioni; rilevare notizie su fenomeni ormai scomparsi ma ancora
contenuti nella memoria delle persone intervistate; ottenere tutte le informazioni prodotte dall’intervistato
tramite l’espressione verbale e non verbale.
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Intervista come interazione comunicativa
Relazione sociale
definita da regole specifiche
Tre fasi: Contatto iniziale Avvio e svolgimento dell’interazione Conclusione e commiato
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Tipologie
E’ possibile individuare diverse tipologie a seconda: del contesto di riferimento, del ruolo più o meno preponderante
giocato dagli attori coinvolti, degli strumenti utilizzati per la raccolta
delle informazioni.
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Tipologie
Due criteri per la classificazione: Presenza o meno di un contatto diretto
(visivo) tra intervistatore ed intervistato• Interviste personali (faccia a faccia)• Interviste telefoniche
Grado di ‘libertà concesso ai due attori:• Intervista non strutturata• Intervista semi strutturata• Intervista strutturata
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Tipologie
La scelta del grado di strutturazione da dare all’intervista dipende, naturalmente, dagli obiettivi informativi della ricerca
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INTERVISTA NON STRUTTURATA
Anche Intervista in profondità o motivazionale Obiettivo:
ricostruire la personalità e/o il quadro cognitivo e valoriale dell’intervistato
Esplorazione del mondo vitale dell’intervistato
Caratteristiche: Completamente non strutturata: non vi sono domande
preparate, all’intervistatore è assegnato solo un tema da approfondire
Non direttiva: condotta in forma libera, non vi è un ordine da seguire, temi emergono spontaneamente
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INTERVISTA SEMI STRUTTURATA
Caratteristiche: Semi-strutturata: l’intervistatore dispone di una lista
contenente temi fissati in precedenza sui quali deve raccogliere informazioni e una lista di domande da porre obbligatoriamente, data la loro rilevanza per la ricerca.
Una certa autonomia: può porre le domande nell’ordine che ritiene più utile, può formulare le domande quando il tema è solo indicato
Flessibile e centrata sul soggetto: adatta quando l’oggetto di studio è molto complesso e i problemi affrontati delicati o imbarazzanti
Stile di conduzione non direttivo: astensione da ogni valutazione, disponibilità, accettazione ed interesse.
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INTERVISTA STRUTTURATA
Caratteristiche: Strutturata: l’intervistatore gestisce
l’intervista ponendo all’interlocutore le domande scritte sul questionario usato come promemoria
Standardizzata: porre le domande così come sono scritte, nello stesso ordine, non commentare le risposte, evitare di spiegare le domande
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Tipi di domande
Aperte: generali, per permettere all’intervistato di esprimersi liberamente. Il ricercatore deve registrare letteralmente la risposta
Semi-aperte: consentono all’intervistato di specificare l’alternativa scelta aggiungendo commenti
Chiuse: l’intervistato deve scegliere una risposta tra quelle affermate dall’intervistatore
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VANTAGGI DELLE DOMANDE APERTE
•Utili quando non si conoscono a priori le modalità di risposta
•Risposte in modo appropriato e dettagliato, aggiungendo precisazioni ed i chiarimenti che desidera
•Si possono utilizzare quando le modalità di risposta sono troppo numerose
•Sono preferibili nell’affrontare problemi complessi
•Libero spazio a creatività ed espressione autonoma
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SVANTAGGI DELLE DOMANDE APERTE
•Possono portare alla raccolta di informazioni inutili e irrilevanti
•Risposte molto differenti rendono difficile il confronto e l’analisi statistica
•La codifica diviene così molto laboriosa
•Domande aperte richiedono una elevata capacità di esprimersi per iscritto, che non tutti hanno
•Possono esigere dall’intervistato un impegno più lungo ed intenso
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VANTAGGI DELLE DOMANDE CHIUSE
•Domande standardizzate
•Consentono di confrontare le risposte dei diversi soggetti
•Risposte molto più facili da codificare ed analizzare
•L’intervistato si fa un’idea più chiara del significato della domanda
•Le risposte sono più complete
•Si facilita il compito di scelta dell’intervistato
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SVANTAGGI DELLE DOMANDE CHIUSE
•Potrebbe indurre un intervistato senza una propria opinione a rispondere a caso
•Senso di frustrazione nel caso in cui le risposte gli sembrano tutte imprecise
•Troppe modalità di risposta possono essere confondenti
•Eventuali differenze di interpretazione possono passare inosservate
•La variabilità di risposta di soggetti differenti può essere annullata
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La conduzione dell’intervista (1)
CHI LE CONDUCE?
Ricercatori delle tecniche qualitative, sociologi, medici, etc… Il conduttore deve:
Essere interattivo e sensibile al linguaggio ed ai concetti dell’intervistato
Considerare il modo in cui le domande sono percepite e gli effetti che alcune caratteristiche come classe sociale, razza, sesso e distanza sociale possono avere sul rapporto intervistatore – intervistato
Monitorare la propria tecnica di intervista, valutare criticamente le registrazioni, chiedere consiglio ad altri esperti
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La conduzione dell’intervista (2)
Come si realizza una buona conduzione dell’intervista: Con una buona conoscenza sugli obiettivi di ricerca
dell’intervista Con domande appropriate per avere le informazioni necessarie Fornendo all’intervistato valide risposte verbali e non verbali Producendo una lettera di presentazione contenente il motivo,
la durata del colloquio ed assicurando la confidenzialità Con la registrazione dell’intervista (appunti scritti,
registrazione su nastro, video etc) Non ricercare una rappresentatività statistica, la grandezza del
campione non va determinata con regole rigorose ed assolute, ma tenendo in considerazione fattori quali tempo e profondità (le ricerche più ampie intervistano 50-60 persone)
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Tipologie di domande
Domande sostanziali
Domande con scopi introduttivi e asserzioni introduttive
Domande filtro
Distrattori o buffer
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La conduzione dell’intervista (3)
Come? Evitando:
Interruzioni dall’esterno durante i colloqui le distrazioni competitive (es. bambini) domande imbarazzanti o difficili salti da un argomento ad un altro di prospettare il proprio punto di vista
all’intervistato o di dare lezioni o consigli di condurre interviste superficiali di ricevere informazioni riservate l’inaccuratezza nel riportare l’intervista
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INTERVISTE A CONFRONTO (1)
IN PROFONDITA’
SEMI-STRUTTURATA STRUTTURATA
STILE DI CONDUZIONE
Non direttiva Non direttiva Direttiva
CONSISTENZA DEL CAMPIONE
Piccolo Medio/piccolo (100-200 persone)
Grande e rappresentativo
TRACCIA DA SEGUIRE
Sono indicati solo i temi della ricerca
Sono indicati i temi rilevanti ed alcune domande da porre
Sono indicate tutte le domande da porre
TIPOLOGIE DI DOMANDE
Non standardizzata
Sono standardizzate solo quelle che devono essere poste obbligatoriamente
Standardizzate: formulate a tutti, nello stesso momento e stesso ordine
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INTERVISTE A CONFRONTO (2)IN PROFONDITA’
SEMI-STRUTTURATA STRUTTURATA
AUTONOMIA DEL RICERCATORE
Massima Elevata: nella traccia sono indicati solo i temi da affrontare
Minima: formula le d. così come sono scritte e nell’ordine
AUTONOMIA DELL’
INTERVISTATO
Massima: può parlare liberamente
Media: liberamente ma nell’ordine proposto dall’intervista
Minima: riposte precise, no divagazioni.
DOCUMENTAZIONE RACCOLTA
Informazioni complete su un numero ridotto di argomenti
Informazioni complete su un numero ridotto di argomenti
Molte informazioni poco approfondite su numero consistente di argomenti
DOMANDE FORMULATE
Aperte e sonda Aperte e sonda, semi-aperte, indirette, aneddotiche, o completamento frase
Aperte, semi-aperte, chiuse, indirette, aneddotiche, completamento frasi
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Vantaggi
L’intervistatore può ottenere informazioni anche dalle persone che non sono in grado di leggere e scrivere o che non sono sufficientemente motivate a compilare un questionario
L’intervistatore può osservare anche il comportamento non verbale e trarne informazioni utili
L’intervistatore può chiedere ulteriori spiegazioni o chiarimenti se lo ritiene utile
L’intervistatore può spiegare la domanda con altre parole o almeno ripeterla se l’intervistato non l’ha compresa
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Limiti (1)
Le interviste richiedono molto tempo perché possono essere realizzate solo quando l’intervistato è disponibile
Le indagini basate sulle interviste sono spesso piuttosto dispendiose perché gli intervistatori devono essere pagati non solo per il tempo impiegato nelle interviste e per le spese per il viaggio ma anche per il tempo dedicato alla formazione e la riproduzione dei moduli per l’intervista
L’intervistatore può essere involontariamente causa di errori, può infatti fraintendere una risposta, può registrarla in modo sbagliato
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Limiti (2)
L’intervistato può compiere errori nel rispondere a causa di lacune della memoria o dipendenti dalle condizioni nelle quali sono state percepite e memorizzate le proprie esperienze
L’intervistato può essere condizionato dall’aspetto dell’intervistatore, da ciò che crede gli si richieda e dal desiderio di dare di sé l’immagine migliore possibile, quella socialmente più accettabile o in modo non completo
Il tempo da dedicare ad ogni intervista è piuttosto limitato e ciò non consente all’intervistato di controllare le proprie affermazioni mediante lo sfoglio di documenti o la consultazione di parenti o amici
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Fasi di una ricerca basata su interviste qualitative 1. Individuazione del quadro teorico: cosa studiare e con quali
aspettative 2. Individuazione dell’universo di riferimento (tutte le persone che,
teoricamente, si vorrebbero intervistare) 3. Reperimento degli intervistati 4. Definizione delle modalità dell’intervista 5. Preparazione della traccia del colloquio 6. Svolgimento e registrazione del colloquio 7. Trascrizione dell’intervista 8. Analisi dell’intervista 9. Prosecuzione della ricerca finché non si è raggiunto il proprio
scopo conoscitivo o finché non è più possibile intervistare nuovi soggetti
10. Analisi complessiva di tutte le interviste 11. Presentazione dei risultati
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Bibliografia
L’intervista narrativa, Robert Atkinson, Raffaello Cortina Editore, 2002
Tecniche dell’intervista e del questionario, Vanda Lucia Zammuner, Il Mulino, 1998
Research design, John W. Creswell, Sage Publications, 2003
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IL QUESTIONARIO: DEFINIZIONEIL QUESTIONARIO: DEFINIZIONE
Il questionario di indagine è lo strumento di misura designato a raccogliere le informazioni sulle variabili qualitative e quantitative oggetto di indagine. Il questionario deve essere visto come uno strumento di comunicazione finalizzato a facilitare l’interazione fra il ricercatore, il rilevatore (se presente) ed il rispondente. Affinché possa svolgere il suo ruolo occorre che il questionario sia uno strumento standardizzato; ovvero domande e comunicazione devono essere identiche per tutti i rispondenti al fine che le informazioni raccolte siano confrontabili fra loro
Elemento di unione tra ricerca qualitativa e Elemento di unione tra ricerca qualitativa e quantitativaquantitativa
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IL QUESTIONARIOIL QUESTIONARIO
Tre condizioni di base per la costruzione del questionario:
definizione delle tematiche
formulazione di ipotesi e concetti
estrazione di un campione di somministrazione del questionario
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LE TRE ERRE DEL QUESTIONARIOLE TRE ERRE DEL QUESTIONARIO
1.Rilevanza degli scopi dell’indagine1.Rilevanza degli scopi dell’indagine
Il progetto di ricerca è meritevole di interesse e legittimo. Chiarire, spiegare e giustificare gli scopi dell’indagine, utilizzando la lettera di accompagnamento
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2.Rilevanza delle domande rispetto agli 2.Rilevanza delle domande rispetto agli scopi dell’indaginescopi dell’indagine
Tutte le domande del questionario sono rilevanti per gli scopi della ricerca. E’ importante comprendere se una domanda può essere analizzata ed è corretta, altrimenti è opportuno non inserirla.
LE TRE ERRE DEL QUESTIONARIOLE TRE ERRE DEL QUESTIONARIO
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3.Rilevanza delle domande per 3.Rilevanza delle domande per l’intervistatol’intervistato
Le domande poste nel questionario devono avere una certa importanza ed essere centrate rispetto all’intervistato.
LE TRE ERRE DEL QUESTIONARIOLE TRE ERRE DEL QUESTIONARIO
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RICORDIAMO
QuestionarioQuestionario VS Intervista guidataIntervista guidata
Generalmente Generalmente inviato per posta inviato per posta o consegnato e o consegnato e compilato compilato dall’intervistato dall’intervistato in un secondo in un secondo momentomomento
Modulo di Modulo di intervista viene intervista viene compilato da un compilato da un intervistatore intervistatore che legge che legge direttamente le direttamente le domande e domande e compilacompila
IL QUESTIONARIO: elemento caratterizzanteIL QUESTIONARIO: elemento caratterizzante
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Sono genericamente definiti entrambi come
QUESTIONARI
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UN BUON MODO PER INIZIARE IL QUESTIONARIOUN BUON MODO PER INIZIARE IL QUESTIONARIO
EVENTUALI ELEMENTI DI EVENTUALI ELEMENTI DI CRITICITA’CRITICITA’
POSSIBILI SOLUZIONIPOSSIBILI SOLUZIONI
Intervistato è sospettoso e non risponde, poiché non percepisce lo scopo reale del questionario, ma un espediente per la vendita di qualche prodotto
Lettera di accompagnamento o frase di presentazione
Intervistato teme che le risposte date possano essere utilizzate a suo discapito e danno
Eliminare tutte quelle domande “delicate” e formulare il tutto in maniera oggettiva
Intervistato può temere che le sue risposte rivelino un’istruzione modesta
Sottolineare sempre che non ci sono risposte giuste o sbagliate, ma solo opinioni
Limitato tasso di risposta a seguito di domande generali o non comprensibili
Utilizzare domande sonda più specifiche per facilitare la risposta
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UN BUON MODO PER CONTINUARE IL QUESTIONARIOUN BUON MODO PER CONTINUARE IL QUESTIONARIO
EVENTUALI ELEMENTI EVENTUALI ELEMENTI CRITICI PER L’INTERVISTATOCRITICI PER L’INTERVISTATO
POSSIBILE SOLUZIONEPOSSIBILE SOLUZIONE
Colui che usufruisce dei servizi sanitari si sente eccessivamente vessato da questionari e interviste
Si deve far comprendere che è un’attività di natura scientifica e pertanto l’intervista è indispensabile e nessun’altra può sostituirla. Le persone apprezzano il progetto scientifico e la nuova conoscenza (a volte) più del denaro
Intervistato appartiene ad una minoranza etnica e si sente una “cavia”
Intervistato sofisticato e diffidente
Intervistato percepisce la compilazione del questionario come una perdita di tempo
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LE INSIDIE NELLA COSTRUZIONE DEL QUESTIONARIOLE INSIDIE NELLA COSTRUZIONE DEL QUESTIONARIO
Non si devono includere due o più domande in una
Le domande che contengono le congiunzioni “o” ed “e” dovrebbero essere controllate per verificare se in realtà non siano domande doppie
DOMANDE DOPPIEDOMANDE DOPPIE
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LE INSIDIE NELLA COSTRUZIONE DEL QUESTIONARIOLE INSIDIE NELLA COSTRUZIONE DEL QUESTIONARIO
Si devono formulare attentamente le domande utilizzando una terminologia che sia adatta ad ogni livello di istruzione.
E’ importante evitare inoltre le domande formulate in modo ambiguo che possono provocare interpretazioni negli intervistati.
Scegliere sempre la forma di scrittura più breve.
DOMANDE AMBIGUE O IMPRECISEDOMANDE AMBIGUE O IMPRECISE
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DOMANDE ASTRATTE E CONCRETEDOMANDE ASTRATTE E CONCRETE
Domande devono riferirsi a temi concreti e specifici risposte puntuali
Mai mantenere delle domande astratte concetti concreti e puntuali
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DOMANDE VIZIATEDOMANDE VIZIATE
Domande dovrebbero essere strutturate al fine di minimizzare la probabilità di influenzare la risposta.
Maggiore rischio citare un’autorità
ESEMPIO: “La maggior parte dei medici americani ritiene che il fumo sia dannoso: lei è d’accordo?”
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DOMANDE IMBARAZZANTIDOMANDE IMBARAZZANTI
Argomenti delicati e personali (sessualità o disturbi psico-comportamentali) tendono a suscitare risposte normative, ossia risposte che sono coerenti con una “norma”, anche quando questo non corrisponde alla verità.
Queste risposte dipendono da ciò che si ritiene socialmente accettabile e non effettivamente accettabile.
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ALTRE CONSIDERAZIONI 1ALTRE CONSIDERAZIONI 1
•Se possibile non raggruppare immediatamente in categorie predefinite (per esempio età)
•Inserire per prime le domande a cui è più facile rispondere o le domande di carattere generale (anagrafica)
•Inserire le domande delicate o imbarazzanti o aperte alla fine del questionario
•Inserire le domande in ordine logico
•Evitare di favorire le risposte in serie (response set), seguendo la tendenza secondo la quale si può rispondere in modo sempre identico alle domande del questionario a prescindere dal contenuto della domanda
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ALTRE CONSIDERAZIONI 2ALTRE CONSIDERAZIONI 2•Disponete gli items che compongono una scala secondo il tipo di categorie di risposta richieste
•Variare la lunghezza e la tipologia di domande
•Determinate se sia applicabile la tecnica dell’imbuto o del filtro:
•ImbutoImbuto prima domande ampie poi quelle più specifiche
•FiltroFiltro definire delle classi di domande sbarramento, che impongono l’impossibilità, da parte del soggetto rispondente, di proseguire nella risposta alle domande
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SCALE DI VALUTAZIONE SCALE DI VALUTAZIONE
La costruzione delle scale è il La costruzione delle scale è il procedimento mediante il quale si procedimento mediante il quale si assegnano numeri o simboli ai vari assegnano numeri o simboli ai vari livelli di un particolare concetto che livelli di un particolare concetto che intendiamo misurareintendiamo misurare
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SCALE DI VALUTAZIONE: TIPOLOGIE SCALE DI VALUTAZIONE: TIPOLOGIE
LA SCALA NOMINALELA SCALA NOMINALE
La costruzione di una scala nominale è La costruzione di una scala nominale è la definizione della codifica di una la definizione della codifica di una domanda chiusa a scelta forzata.domanda chiusa a scelta forzata.
EsempioEsempio
Se domandiamo all’intervistato il sesso:Se domandiamo all’intervistato il sesso:
MASCHIO/FEMMINA MASCHIO/FEMMINA 1/2 1/2
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SCALE DI VALUTAZIONE: TIPOLOGIE SCALE DI VALUTAZIONE: TIPOLOGIE
LA SCALA ORDINALELA SCALA ORDINALE
Adempie a tre funzioni principali:Adempie a tre funzioni principali:
misurare,misurare,
contribuire alla definizione del contribuire alla definizione del concetto, dandone un significato concetto, dandone un significato operativo,operativo,
impedire la distorsione dei dati da impedire la distorsione dei dati da parte dell’intervistato stesso, parte dell’intervistato stesso, soprattutto su dati che sono sensibilisoprattutto su dati che sono sensibili
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SCALE DI VALUTAZIONE: ESEMPIOSCALE DI VALUTAZIONE: ESEMPIO
SCALA DELLA NATALITA’ DI BAILEYSCALA DELLA NATALITA’ DI BAILEYD’ACCORDOD’ACCORDO IN IN
DISACCORDODISACCORDO
Uno dei motivi principali per sposarsi è avere dei Uno dei motivi principali per sposarsi è avere dei figlifigli
1 0
E’ sbagliato avere un solo figlio dato che un E’ sbagliato avere un solo figlio dato che un figlio unico cresce triste e solo perché non ha figlio unico cresce triste e solo perché non ha fratelli o sorellefratelli o sorelle
1 0
E’ meglio avere almeno un maschio e una E’ meglio avere almeno un maschio e una femmina che figli dello stesso sessofemmina che figli dello stesso sesso 1 0
Una donna senza figli non può mai sentirsi Una donna senza figli non può mai sentirsi completamente realizzatacompletamente realizzata 1 0
Un uomo non è un vero uomo finchè non ha dato Un uomo non è un vero uomo finchè non ha dato prova di se stesso divenendo padre di un prova di se stesso divenendo padre di un bambinobambino
1 0
Fonte: tratto da Bailey K.D., Metodologia della ricerca sociale, il Mulino, Bologna, 1995
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SCALE DI VALUTAZIONE: CRITICITA’ SCALE DI VALUTAZIONE: CRITICITA’
Esiste una sola metodologia per Esiste una sola metodologia per prendere il punteggio massimo o prendere il punteggio massimo o minimo (rispondere a tutte le domande minimo (rispondere a tutte le domande in un determinato modo), ma allo stesso in un determinato modo), ma allo stesso modo esistono diversi modi per modo esistono diversi modi per raggiungere uno stesso punteggio raggiungere uno stesso punteggio intermedio (2, 3 o 4 per esempio, si intermedio (2, 3 o 4 per esempio, si possono raggiungere non rispondendo possono raggiungere non rispondendo alle stesse domande).alle stesse domande).
Esiste una difficoltà di comparazione Esiste una difficoltà di comparazione dei risultati.dei risultati.
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SCALE DI VALUTAZIONE: TIPOLOGIE SCALE DI VALUTAZIONE: TIPOLOGIE
LA SCALA di LIKERTLA SCALA di LIKERT
Questa tecnica mira ad incrementare la Questa tecnica mira ad incrementare la variazione nei punteggi possibili, variazione nei punteggi possibili, prevedendo 5 risposte, che vanno da prevedendo 5 risposte, che vanno da “assolutamente d’accordo” ad “assolutamente d’accordo” ad “assolutamente in disaccordo” “assolutamente in disaccordo” (equivalenti ad un punteggio da 1 a 5).(equivalenti ad un punteggio da 1 a 5).
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SCALE DI VALUTAZIONE: LIKERT SCALE DI VALUTAZIONE: LIKERT
• Si scrivono un gran numero di domande intese a Si scrivono un gran numero di domande intese a misurare la dimensione che deve essere tradotta in misurare la dimensione che deve essere tradotta in una scalauna scala
•Si seleziona un campione di soggetti rappresentativo Si seleziona un campione di soggetti rappresentativo della popolazione cui sarà somministrata la scaladella popolazione cui sarà somministrata la scala
•Si codificano tutte le risposte in modo che un Si codificano tutte le risposte in modo che un punteggio più elevato su un particolare punteggio più elevato su un particolare itemitem indichi un indichi un maggiore accordo con l’atteggiamento esaminato e si maggiore accordo con l’atteggiamento esaminato e si calcola un punteggio di scala per ciascun intervistato calcola un punteggio di scala per ciascun intervistato sommando i suoi punteggi su tutte le domandesommando i suoi punteggi su tutte le domande
•Si analizzano le risposte e si selezionano per la scala Si analizzano le risposte e si selezionano per la scala gli gli itemsitems che distinguono in modo più efficace i che distinguono in modo più efficace i soggettisoggetti
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SCALE DI VALUTAZIONE: SCALE DI VALUTAZIONE: CONSIDERAZIONICONSIDERAZIONI
In generale sempre meglio andare ad In generale sempre meglio andare ad effettuare una effettuare una reviewreview della letteratura della letteratura che sia in grado di definire che scale che sia in grado di definire che scale di valutazione sono state utilizzate su di valutazione sono state utilizzate su uno specifico argomento all’interno uno specifico argomento all’interno di un determinato contesto, così da di un determinato contesto, così da poter fare riferimento ad una poter fare riferimento ad una evidenza scientifica.evidenza scientifica.