NOME FILE
0203
00REV.
01
EMESSO PER
PROGETTO
COMMITTENTE
RED. CONTR. APPR.
UNITA' DI MISURA
DATA
COD. COMM.
SCALA
NÁ ELAB.
PROGETTISTI
TITOLO
REGIONE VENETOPROVINCIA DI BELLUNO
PROGETTISTI
Ing. Marco AdrianiIng. Vincenzo PujiaIng. Edoardo CapezzaliIng. Cristina SabatiniArch. Pierpaolo PapiGeol. Laura PianoGeom. Stefano AdrianiGeom. Giuseppino Brugiotti
COMUNITA' MONTANA AGORDINACOMUNI DI TAIBON AGORDINO,AGORDO, LA VALLE AGORDINA
REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO CICLO-PEDONALE
LUNGO LA VALLE DEL MEDIO BASSO CORDEVOLE
STRALCIO FUNZIONALE NEI COMUNI DI
TAIBON AGORDINO, AGORDO, LA VALLE AGORDINA
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
S/Cag002/12ES
-
RZE001/00
TUCCI BONCI ADRIANI LUGLIO 2012
DEFINITIVO - ESECUTIVO DI VARIANTE
Cag002RZE001_00
Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia
Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008
- 1 -
ELABORATO P.S.C. – PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (Art. 100 D.Lgs. 81/2008)
RIFERIMENTI NORMATIVI
TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia si tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – D.Lgs 81/2008
PROGETTO Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso Cordevole
FIGURE PROFESSIONALI E FOTO AREA DI FUTURO CANTIERE
COMMITTENTE
Regione Veneto – Provincia di Belluno: Comunità Montana, Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la Valle Agordina.
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RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
Ing. Livio De Bettio
REDATTORE PIANO DI SICUREZZA
ing. Marco Bonci (SAB srl)
COORDINATORE SICUREZZA DI PROGETTAZIONE
geom. Stefano Adriani (SAB srl)
FIRME DEI RESPONSABILI
geom. Stefano Adriani (SAB srl)
ing. Livio De Bettio (RUP)
L’impresa appaltatrice
L’impresa subappaltatrice
Il lavoratore autonomo
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INFORMATIVA PER LA PRIVACY
(Art.10 Legge 675/1996)
Lo scrivente Coordinatore per la sicurezza nei cantieri edili (D. Lgs. 81/2008) Stefano geom. Adriani, con
sede operativa in Via Pievaiola 15, Perugia, allega nel presente Piano di sicurezza, l’informativa per il
trattamento dei Vostri dati personali comuni (NON SENSIBILI) ai sensi della legge citata in oggetto. I Vostri
dati personali comuni non vengono divulgati esternamente; eventuali furti nella sede dello scrivente
verranno contabilizzati e denunciati all’Autorità Giudiziaria per la Vostra migliore tutela.
I dati sono conservati in ufficio chiuso al pubblico all’interno di apposito contenitore e non sottoposto a
visione di terzi.
Nel caso si rendesse necessario il trattamento diretto da parte dello scrivente di Vostri dati personali
sensibili, verranno attuate le procedure contenute nel provvedimento del 30/09/1998,autorizzazione n°4
del Garante della privacy, che, in ogni caso, attualmente non fanno parte del servizio prestato dallo
scrivente.
In particolare, i dati comuni contenuti nel Piano di sicurezza possono essere forniti in copia ai soli soggetti
autorizzati (Committente, Progettista, Imprese operanti, ecc.) con l’impegno di non divulgare i dati stessi a
favore di altri soggetti non interessati all’appalto.
L’esame del Piano di sicurezza può essere effettuato in cantiere dagli Organismi Paritetici salvo le previste
autorizzazioni di accesso al cantiere che devono essere date per iscritto a questi soggetti privatistici o
dietro controllo dei responsabili di cantiere sempre presenti in loco.
Piena libertà di accesso è data agli Organi di Vigilanza quali: ASL, ISPETTORATO DEL LAVORO E
CARABINIERI.
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DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO DELL'IMPRESA EDILE APPALTATRICE
Data: ….…/….../………….
Oggetto: Dichiarazione sulle prescrizioni di sicurezza e salute per il cantiere ed accettazione del Piano di
Sicurezza e Coordinamento (art.96, commi 1 e 2, art.100, punto 3 D. Lgs. 81/2008).
Il sottoscritto ………….…..………………………………………………….. Legale rappresentante dell'Impresa appaltatrice
………………………………….………………………………………………………., visto l’art.95, comma 1, del D. Lgs. 81/2008 e
successive modifiche concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri ai
sensi del’art.96, commi 1 e 2, e del’art.100, punto 3 del citato decreto:
DICHIARA
l’accettazione del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento che costituisce, limitatamente al singolo
cantiere interessato, adempimento alle disposizioni di cui all'articolo 17 comma 1, lettera a), all’articolo 18,
comma 1, lettera z), e all’articolo 26, commi 1, lettera b), e 3.
La presente costituisce accettazione degli adempimenti previsti a carico del datore di lavoro e dell’impresa.
Il Datore di lavoro
…………………………………………………………………………………
Per presa visione da parte del Coordinatore per l’esecuzione dei lavori
…………………………………………………………………………………
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INDICE
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1. PRINCIPI GENERALI .................................................................................................................. 12
1.1. GENERALITA’ SUL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - LINEE GUIDA DI COMPOSIZIONE ......... 12
1.1.1. APPLICABILITA’ DEL D.LGS. 81/2008 ........................................................................................... 13
1.1.2. OBIETTIVI DEL PSC ................................................................................................................... 13
1.1.3. FONTI PER LA REDAZIONE DEL P.S.C. .......................................................................................... 15
1.1.4. RIFERIMENTI NORMATIVI ........................................................................................................... 15
1.1.5. ACRONOMI ............................................................................................................................... 15
1.2. PRESCRIZIONI GENERALI DI SALUTE E SICUREZZA ....................................................................... 16
1.3. DEFINIZIONI E TERMINI DI EFFICACIA ......................................................................................... 19
1.4. CONTENUTI MINIMI ................................................................................................................... 23
2. SEZIONE ANAGRFICA - DESCRITTIVA .......................................................................................... 25
2.1 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA ........................................................................... 25
2.1.1 INDIRIZZO DEL CANTIERE (D.LGS. 81/08, ALLEGATO XV) .................................................................. 25
2.1.2 ENTITA’ DELL’OPERA (D.LGS. 81/08, ALLEGATO XV) .......................................................................... 25
2.1.3 DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI E’ COLLOCATA L’AREA ......... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
2.1.4 DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE PRIMA DELL’APPRONTAMENTO CANTIERE ............................... 26
2.1.5 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA STATO ATTUALE CON INDIVIDUAZIONE OPERE IN PROGETTO ........ 27
2.1.6 BREVE DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE GEOMECCANICHE ED IDROGEOLOGICHE DEL TERRENO
(D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) .................................................................................................... 44
2.1.7 DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE SCELTE PROGETTUALI,
ARCHITETTONICHE, STRUTTURALI E TECNOLOGICHE (D.LGS. 81/2008, ART. 100, ALLEGATO XV) ERRORE. IL
SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
2.1.7.1 RELAZIONE TECNICA GENERALE ............................................... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
2.1.7.2 DESCRIZIONE DEL PROGETTO .................................................. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
2.1.7.3 ELABORATI ESPLICATIVI DELL’INTERVENTO IN PROGETTO CON L’INDIVIDUAZIONE DELLE PRINCIPALI
OPERE DA REALIZZARE E DELLE OPERE INTERCETTATE ............... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
2.2 SOGGETTI DEL CANTIERE E DELLA SICUREZZA (D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ................................... 44
2.2.1 RECAPITO DEI SOGGETTI INTERESSATI ....................................................................................... 47
2.2.2 ESPLETAMENTI PRIMA DELL’APERTURA DEL CANTIERE ................................................................... 47
2.2.3 ESPLETAMENTI AL MOMENTO DELL’APERTURA DEL CANTIERE ......................................................... 48
3. SEZIONE TECNICA – VALUTAZIONE RISCHI, PROCEDURE E APPRESTAMENTI .................................... 51
3.1 CRITERIO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ....................................................................................... 51
3.1.1 CRITERI/MATRICI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE LAVORAZIONI ............................................. 51
3.1.2 CRITERI/MATRICI DI VALUTAZIONE OPERATIVA DEI RISCHI A SEGUITO EVENTUALE INTEGRAZIONE DEL
PSC ATTRAVERSO I POS (2° MATRICE) ........................................................................................ 53
3.1.3 IDENTIFICAZIONE DELLA FIGURA CHE VIENE COINVOLTA NELLA LAVORAZIONE /ATTIVITÀ. ............... 53
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3.2 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI RELATIVI A SITO, ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE, LAVORAZIONI –
PRESCRIZIONI, PROCEDURE ESECUTIVE, APPRESTAMENTI ED ATTREZZATURE ................................ 54
3.2.1 IN RIFERIMENTO ALLE AREE DI CANTIERE .................................................................................... 54
3.2.1.1 AREE COINVOLTE DALLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI ................................................................... 54
3.2.1.2 AREA DI CONSEGNA DEI LAVORI ................................................................................................. 56
3.2.1.3 AREA OPERATIVA DI CANTIERE ................................................................................................... 56
3.2.1.4 SERVIZI VARI ........................................................................................................................... 56
3.2.1.5 INDIVIDUAZIONE DEI SOTTOSERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE INTERFERENTI (D.LGS. 81/2008,
ALLEGATO XV) ............................................................................................................................. 57
3.2.1.6 INDIVIDUAZIONE DELLE OPERE AEREE PRESENTI (D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ............................... 57
3.2.1.7 PRESENZA DI EDIFICI / AMBIENTI CON PARTICOLARE ESIGENZE DI TUTELA ..................................... 58
3.2.1.8 IN CASO DI LAVORI IN ORARIO NOTTURNO .................................................................................. 58
3.2.1.9 VINCOLI .................................................................................................................................. 59
3.2.1.10 .................................................................................................... BONIFICA DA ORDIGNI BELLICI
.............................................................................................................................................. 60
3.2.1.11 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE AREE DI CANTIERE CON VALUTAZIONE ANALITICA
.............................................................................................................................................. 60
3.2.2 IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE ................................................................. 63
3.2.2.1 RECINZIONE DI CANTIERE (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ................................................... 63
3.2.2.2 VIABILITA’ PRINCIPALE DI CANTIERE (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) .................................... 64
3.2.2.3 MODALITA’ DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV)
.............................................................................................................................................. 64
3.2.2.4 CARTELLO DI CANTIERE (D.P.R 380/01) ....................................................................................... 65
3.2.2.5 SEGNALETICA DI SICUREZZA (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ............................................... 65
3.2.2.6 SERVIZI IGIENICO – ASSISTENZIALI (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) .................................... 66
3.2.2.7 ALTRI BARACCAMENTI (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ........................................................ 66
3.2.2.8 DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI TECNICI DI CANTIERE (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) .......... 67
3.2.2.9 EVENTUALI IMPIANTI MESSI A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV)
.............................................................................................................................................. 67
3.2.2.10 ...... IMPIANTO ELETTRICO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV)
.............................................................................................................................................. 68
3.2.2.11 . IMPIANTO DI MESSA A TERRA DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO
XV) ......................................................................................................................................... 69
3.2.2.12 ....... IMPIANTI DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA
.............................................................................................................................................. 69
3.2.2.13 .. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO
XV) ......................................................................................................................................... 70
3.2.2.14 IMPIANTO DI VENTILAZIONE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (EX D.LGS. 494/96, ART. 12, C. 1,LETT.
B, ART. 100 NUOVO D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ............................................................................. 70
3.2.2.15 ........... IMPIANTO IDRICO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV)
.............................................................................................................................................. 70
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3.2.2.16 ........ IMPIANTO FOGNARIO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (AT. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV)
.............................................................................................................................................. 70
3.2.2.17 ................................................................................................ ZONE A SPECIFICA DESTINAZIONE
.............................................................................................................................................. 70
3.2.2.18 ................................................... ATTREZZATURE E MACCHINE (ART. 100 .LGS. 81/2008, ALLEGATO XV)
.............................................................................................................................................. 71
3.2.3 IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI........................................................................................... 72
3.2.3.1 CONDIZIONI ATMOSFERICHE AVVERSE E SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA ............................... 80
3.2.4 SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE, MISURE DI
COORDINAMENTO .................................................................................................................... 82
3.2.4.1 INIZIATIVE PROPOSTE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA DELLE LAVORAZIONI SIA PER I LAVORATORI CHE
PER I NON ADDETTI AI LAVORI ................................................................................................... 84
3.2.5 ANALISI DELLE FASI E SUB-FASI DEI LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE .......................... 84
3.2.5.1 PREMESSA ............................................................................................................................... 84
3.2.5.2 ELENCO DELLE FASI E SOTTOFASI LAVORATIVE ............................................................................ 85
3.2.5.3 CRITICITA’ FUNZIONALI .......................................................................................................... 100
3.2.6 APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE E MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA ........................ 100
3.2.7 RISCHI INTRINSECI ALLE LAVORAZIONI E PRESCRIZIONI SPECIFICHE PER CIASCUNA FASE ............. 102
3.3 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI RELATIVI AD INTERFERENZE FRA LAVORAZIONI ED USO COMUNE DI
ATTREZZATURE E SERVIZI - PRESCRIZIONI, PROCEDURE OPERATIVE, APPRESTAMENTI .................. 103
3.3.1 ELENCO DELLE EFFETTIVE INTERFERENZE SPAZIALI RISCONTRATE NEL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI
............................................................................................................................................ 103
3.3.2 PRESCRIZIONI OPERATIVE E/O D.P.I. DA ADOTTARE IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE LAVORATIVE
............................................................................................................................................ 104
3.3.3 COORDINAMENTO GENERALE PIANO ......................................................................................... 104
3.3.4 DIAGRAMMA DI AFFOLLAMENTO ............................................................................................... 105
3.3.5 MODALITA’ RELATIVE ALL’USO COMUNE DA PARTE DI PIU’ IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI DI
APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA. (EX. D.P.R. 222/03,
ART. 2, C. 2, LETT. C, ART. 100 NUOVO D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ................................................... 105
3.3.6 PRESCRIZIONI OPERATIVE DA ADOTTARE IN RIFERIMENTO ALLA PRESENZA DI TERZI ..................... 106
3.4 ORGANIZZAZIONE DELLA COOPERAZIONE, DEL COORDINAMENTO E DELL’INFORMAZIONE .............. 106
3.4.1 RIUNIONI DI COORDINAMENTO ................................................................................................ 107
3.4.2 ATTUAZIONE DELLE MODALITA’ ORGANIZZATIVE ........................................................................ 109
3.5 PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ..................................................................... 113
3.5.1 COMPITI DELL’IMPRESA APPALTATRICE ..................................................................................... 113
3.5.2 COMPITI DELL’IMPRESA ESECUTRICE ........................................................................................ 113
3.5.3 EMERGENZA INCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI ......................................................... 114
3.5.4 EMERGENZA E SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO ........................................................................ 116
3.5.5 ORGANIGRAMMA ESEMPIO DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE .................................... 117
3.5.6 MODALITA’ DI CHIAMATA DEI SOCCORSI ................................................................................... 118
3.5.7 ELENCO NUMERI DI EMERGENZA ............................................................................................... 118
3.6 DURATA DELLE LAVORAZIONI ................................................................................................... 119
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4. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA E PENALI ........................................................................... 121
4.1 COSTI DELLA SICUREZZA ......................................................................................................... 121
4.2 ELENCO OPERE DEI COSTI SPECIFICI ATTINENTI L’OPERA DA REALIZZARSI ................................... 123
4.3 PENALITÀ ............................................................................................................................... 123
5. PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO .......................................................................... 125
5.1 PREMESSA ............................................................................................................................. 125
5.2 REALIZZZAIONE DEI PONTI DI COLLEGAMENTO .......................................................................... 125
5.3 EVENTUALI INTRFERENZE CON CAVI AEREI DI ALTA TENSIONE ..................................................... 125
6. TAVOLE ESPLICATIVE DI PROGETTO .......................................................................................... 127
7. APPLICAZIONE E GESTIONE DEL PSC ......................................................................................... 129
7.1 PREMESSE ............................................................................................................................. 129
7.2 IMPRESE ESECUTRICI .............................................................................................................. 129
7.2.1 DATORE DI LAVORO ................................................................................................................ 129
7.2.2 APPALTATORE ........................................................................................................................ 130
7.2.3 RESPONSABILE DI CANTIERE (DIRETTORE TECNICO DI CANTIERE, CAPOCANTIERE) ..................................... 134
7.2.4 SUBAPPALTATORE E NOLI ........................................................................................................ 135
7.2.5 I LAVORATORI AUTONOMI ........................................................................................................ 137
7.2.6 FORNITURA DEI MATERIALI ...................................................................................................... 139
7.3 ADEMPIMENTI DEL COORDINATORE PER L’ESECUZIONE: RELAZIONE SULLA MODALITA’ CON LA QUALE IL
C.S.E. ASSOLVERA’ AI COMPITI PREVISTI PER LEGGE E CRITERI DI VERIFICA DEL PSC .................... 140
7.3.1 VERIFICA DELL’IDONEITA’ DEI PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA (P.O.S.) ....................................... 140
7.3.2 VERIFICA DELLA CORRETTA APPLICAZIONE, DA PARTE DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI
AUTONOMI, DELLE DISPOSIZIONI PREVISTE NEL P.S.C. .............................................................. 140
7.3.3 ADEGUAMENTO DEL P.S.C. IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DEI LAVORI E ALLE EVENTUALI MODIFICHE
INTERVENUTE ........................................................................................................................ 141
7.3.4 ADEGUAMENTO DEL FASCICOLO IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DEI LAVORI E ALLE EVENTUALI
MODIFICHE INTERVENUTE ....................................................................................................... 141
7.3.5 VERIFICA DELL’ATTUAZIONE DI QUANTO PREVISTO NEGLI ACCORDI TRA LE PARTI SOCIALI ............. 142
7.3.6 VERIFICA PERIODICA DURANTE I PERIODI DI MAGGIOR RISCHIO DOVUTI AD INTERFERENZE DI LAVORO
............................................................................................................................................ 142
7.3.7 VERIFICA PERIODICA DELLE MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DI
APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA142
7.3.8 INTEGRAZIONE DEL P.S.C. CON I NOMINATIVI DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI
AUTONOMI ............................................................................................................................ 143
7.3.9 ESPRESSIONE DEL PARERE SULLA LIQUIDAZIONE DEI COSTI DELLASICUREZZA PREVISTI IN BASE ALLO
STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI ....................................................................................... 143
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7.3.10 SEGNALAZIONE, AL COMMITTENTE O AL RESPONSABILE DEI LAVORI, DELLE INOSSERVANZE DEGLI ARTT.
94, 95 E 96 E ALLE PRESCRIZIONI DEL PIANO DI CUI ALL’ ART. 100 DEL D. LGS. 81/2008, AI SENSI
DELL’ART. 92, COMMA 1, LETTERA E DELLO STESSO DECRETO - SOSPENSIONE IN CASO DI PERICOLO
GRAVE ED IMMINENTE ............................................................................................................ 143
8. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO .......................................................................................... 146
8.1 CONTENUTI MINIMI ................................................................................................................. 146
9. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO .......................................................................................... 148
10. ELENCO ALLEGATI TIPO AL PSC ................................................................................................. 150
10.1 ALLEGATO I°: PLANIMETRIE PREDISPOSTE IN BASE AL PROGETTO CON L’INDICAZIONE DELLE AREE
INDICATIVE DI POSIZIONAMENTO DEI SERVIZI DELLE IMPRESE ................................................... 150
10.2 ALLEGATO II°: SCHEDE GENERICHE ATTREZZATURE, MEZZI ED IMPIANTI TECNOLOGICI UTILIZZATI PER LA
REALIZZAZIONE DELL'OPERA ................................................................................................... 150
10.3 ALLEGATO III° - SCHEDE GENERICHE D.P.I. E SOSTANZE................................................................ 150
10.4 ALLEGATO IV°: PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI IN TEMA DI SALUTE E SICUREZZA PER LA
COMPOSIZIONE DEL PRESENTE PSC .......................................................................................... 151
10.5 ALLEGATO V°: DOCUMENTI DA TENERE IN CANTIERE ..................................................................... 151
10.6 ALLEGATO VI°: FACSIMILE DI NOMINA CSP ................................................................................... 156
10.7 ALLEGATO VII°: FACSIMILE DI NOMINA CSE .................................................................................. 156
10.8 ALLEGATO VII°: SCHEDA GENERICA LAVORAZIONI ........................................................................ 156
10.9 ALLEGATO IX°: SCHEMA DELLE CERTIFICAZIONI E/O DICHIARAZIONI DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO E
DEL LAVORATORE AUTONOMO ................................................................................................. 157
10.10 ALLEGATO X°: DIAGRAMMA DI GANTT .......................................................................................... 157
10.11 ALLEGATO XI°: SISTEMA DI GESTIONE COORDINAMENTO SICUREZZA IN ESECUZIONE ...................... 157
10.12 ALLEGATO XII°: PROPOSTA DI SOSPENSIONE DEI LAVORI / ALLONTANAMENTO DI IMPRESE/RISOLUZIONE
DEL CONTRATTO IN CASO DI INOSSERVANZE ALLE NORME DI SICUREZZA E SALUTE ...................... 157
10.13 ALLEGATO XIII°: VERBALE DI SOSPENSIONE DI SINGOLA LAVORAZIONE IN CASO DI PERICOLO GRAVE ED
IMMINENTE ........................................................................................................................... 157
10.14 ALLEGATO XIV°: VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA ....................................................................... 157
11. APPENDICE A - DEFINIZIONI .................................................................................................... 159
11.1 DEFINIZIONI DI TIPOLOGIE DI DELIMITAZIONI .......................................................................... 159
11.2 DEFINIZIONI DI TIPOLOGIE DI SEGNALAZIONI ........................................................................... 159
12. APPENDICE B – RAGGRUPPAMENTO TIPOLOGICO DELLE CATEGORIE DI OPERE ............................... 162
12.1 A) CIVILE: OPERE CIVILI COSTRUZIONE, MANUTENZIONE, RESTAURO .......................................... 162
12.2 B) TERRITORIO: OPERE IDRAULICHE - AMBIENTALE .................................................................... 163
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12.3 C) RETI COMPLESSE: OPERE PERTINENTI IL S.I.I. ....................................................................... 165
12.4 D) VIABILITÀ: OPERE PER LA MOBILITÀ ..................................................................................... 166
12.5 E) TECNOLOGICO: IMPIANTI E COMPLESSI IMPIANTISTICI ........................................................... 167
13. APPENDICE - C: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI .................................... 171
14. APPENDICE – D,E,F: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI .............................. 174
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PRINCIPI GENERALI
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1. PRINCIPI GENERALI
1.1. GENERALITA’ SUL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - LINEE GUIDA DI COMPOSIZIONE
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. 1. Il PSC è specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità; i suoi contenuti sono il risultato di scelte progettuali ed organizzative conformi alle prescrizioni dell'articolo 3 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni.
Il presente PSC, al fine di risultare preventivamente efficace, viene composto per essere:
• specifico per realizzare l’opera a cui si riferisce. La specificità del documento risulterà evidenziata dalle
scelte tecniche, progettuali, architettoniche e tecnologiche, dalle tavole esplicative di progetto, dalla
planimetria e da una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno.
• leggibile/consultabile e quindi scritto in forma comprensibile per essere ben recepito dalle imprese, dai
lavoratori delle imprese, dai lavoratori autonomi e dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.)
nonché dal committente o dal responsabile dei lavori se nominato.
La leggibilità e la comprensibilità vengono ottenute attraverso:
o le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per
eliminare o ridurre al minimo i rischi i quali vengono descritti in modo semplice e sintetico;
o l’uso di un linguaggio semplice ed immediato soprattutto nella compilazione delle schede facenti
parte del PSC medesimo anche tramite l’utilizzazione di immagini;
o la predisposizione di planimetrie;
o l’impostazione schematica e sintetica delle varie sezioni del presente documento.
• realizzabile/fattibile, cioè traducibile concretamente dai responsabili tecnici delle singole imprese e dai
lavoratori autonomi, in quanto composto attraverso elementi fondamentali costituenti la progettazione
esecutiva necessaria alla realizzazione dell’opera.
• controllabile in ogni momento in quanto la sua strutturazione permette una facile consultazione da parte
di tutti i soggetti interessati.
Dal punto di vista tecnico il presente PSC è stato inoltre predisposto per risultare:
• integrato con le scelte progettuali perché queste ultime sono strettamente connesse ed interdipendenti
con le scelte in materia di sicurezza e salute;
• articolato per fasi lavorative in quanto la suddivisione dell’opera in fasi di lavoro permette di individuare
più facilmente:
o i rischi specifici e reali per il contesto in argomento;
o i momenti critici dovuti a lavorazioni interferenti;
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o le modalità per eliminare o ridurre detti rischi;
o quali soggetti abbiano in carico gli obblighi di sicurezza;
o la stima dei costi della sicurezza;
• sufficientemente analitico in quanto consente di individuare le tecnologie, le attrezzature, gli
apprestamenti, le procedure esecutive e gli elementi di coordinamento tali da garantire la sicurezza per
l’intera durata dei lavori;
• utilizzabile dalle imprese per integrare l’addestramento dei lavoratori addetti all’esecuzione dell’opera,
(grazie all’impostazione schematico – sintetica), e l’indicazione di comportamenti corretti che
consentono di ottenere una comunicazione tecnica semplice ed immediata.
• aggiornabile in qualsiasi momento, sia per l’eventuale introduzione di nuove e diverse lavorazioni a
seguito di varianti in corso d'opera, sia per tener conto di specifiche esigenze operative e di
organizzazione aziendale dell'impresa aggiudicataria dei lavori, a seguito degli esiti della gara d'appalto.
1.1.1. APPLICABILITA’ DEL D.LGS. 81/2008
Il presente Piano di Sicurezza è redatto per i lavori di “Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la
valle del medio basso cordevole”. Tali lavori rientrano nelle competenze del D.Lgs. 81/2008 in quanto ai
sensi dell’art. 90, comma 3 del D.lgs. 81/2008, nel cantiere in oggetto è prevista la presenza di più
imprese, anche non contemporanee, inoltre ai sensi dell’art. 88, comma 1 del D.lgs. 81/2008, il cantiere
edile è classificabile come “cantiere temporaneo o mobile” in quanto luogo in cui si effettuano lavori edili o
di ingegneria civile rientranti in: “Opere stradali”.
Copia del Piano di sicurezza dovrà essere trasmessa a tutte le imprese invitate a presentare offerte (circ.
min. lav. n° 73/97).
Il presente Piano dovrà essere integrato dal Coordinatore per l’esecuzione dei lavori nel caso di proposte
integrative presentate dalle imprese appaltatrici (art. 100 comma 5, D.Lgs. 81/2008).
Il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, è in possesso della abilitazione per tale pratica in
base ai requisiti richiesti dall’ art. 98 del D,Lgs. 81/2008, in quanto in possesso di diploma in geometra, di
attestato del corso di formazione, e operante nel settore delle costruzioni in edilizia per almeno tre anni.
1.1.2. OBIETTIVI DEL PSC
Il Piano di sicurezza e coordinamento (in sigla P.S.C.) è redatto e ai sensi dell’art. 90 del D.Lgs. 81/2008
recante attuazione all’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123, e nel rispetto del ex. D.P.R. n. 554/99
del 21 dicembre 1999 relativo al "Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori
pubblici”, aggiornato ai sensi della Legge 163/06 etc..
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Nella redazione del presente documento sono state contemplate le normative riportate in elenco nel cap. 1
: “Informazioni di carattere generale” al par.fo 1.4 : “Riferimenti normativi”.
Il P.S.C. è parte integrante del Contratto d'Appalto delle opere in oggetto e la mancata osservanza di
quanto previsto nel P.S.C. costituisce violazione delle norme contrattuali (art. 100, D.Lgs. 81/2008 comma
2).
Sono ammesse integrazioni al presente P.S.C. da parte dei Datori di lavoro delle imprese esecutrici, da
formulare al Coordinatore per l'esecuzione dei lavori, l'accettazione delle quali non può in alcun modo
comportare modifiche economiche ai patti contrattuali.
Si rammenta che la violazione da parte delle Imprese e dei Lavoratori autonomi di quanto predisposto dal
D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, art. 95 e 96, e alle prescrizioni contenute nel P.S.C di cui all’art. 100 del citato
Decreto costituisce giusta causa di sospensione dei lavori, allontanamento dei soggetti dal cantiere o di
risoluzione del contratto.
Tali imprese, nonché le imprese o i lavoratori autonomi che parteciperanno ad eventuali subappalti,
dovranno dimostrare la loro idoneità tecnica e professionale anche attraverso la produzione dei documenti
contenuti nel seguente elenco, da considerarsi indicativo e non esaustivo:
1. certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato;
2. documento di valutazione dei rischi,
3. specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto, di
macchine, attrezzature, e opere provvisionali,
4. elenco dei DPI,
5. nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incarichi dell’attuazione delle
misure di prevenzione incendi, e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione
emergenza,
6. nomina del medico competente quando necessario,
7. attestati di formazione,
8. libro matricola,
9. dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica,corredata degli estremi delle denunce dei
lavoratori effettuate dall' I.N.P.S., all' I.N.A.I.L. e alle Casse Edili.
10. dichiarazione sul tipo di contratto di lavoro applicato,
11. documento unico di regolarità contributiva,
12. dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del
D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81.
Le imprese esecutrici, prima dell'esecuzione dei rispettivi lavori, dovranno presentare il proprio Piano
operativo di sicurezza (P.O.S.), da intendersi come piano di dettaglio e di complemento al P.S.C., al
Coordinatore per l'esecuzione, inoltre devono verificare la congruenza dei POS delle imprese esecutrici
rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti POS al CSE:
I lavori non potranno darsi inizio se non è avvenuta la formale approvazione del POS da parte del
Coordinatore per l'esecuzione.
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È fatto obbligo, ai sensi dell’ art. 96 D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, di cooperare da parte dei Datori di lavoro
delle imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi, al fine di trasferire informazioni utili ai fini della
prevenzione infortuni e della tutela della salute dei lavoratori.
L’ Appaltatore dovrà rispettare e far rispettare, tutto quanto previsto nel PSC organizzando un’ apposita e
idonea struttura gerarchica composta dal Direttore di Cantiere e preposti di cantiere. Tale struttura
gerarchica dovrà essere riportata nel POS, comunicata al Committente, alla Direzione Lavori e al C.S.E. Tali
soggetti dovranno essere reperibili sempre per tutta la durata del contratto. Durante tutte le fasi di lavoro,
dovrà essere sempre presente almeno uno dei soggetti suddetti che abbia competenze e poteri in relazione
agli aspetti di sicurezza, oltre che operativi ed esecutivi. Il non rispetto di tale obbligo contrattuale
comporterà la sospensione dei lavori con conseguenze a carico dell’ appaltatore. L’Appaltatore dovrà
pertanto firmare dichiarazione di presa visione e accettazione del P.S.C.
1.1.3. FONTI PER LA REDAZIONE DEL P.S.C.
Il documento à stato redatto previo sopralluogo sul sito con annessa documentazione fotografica, e
attraverso la visione di tutti gli elaborati progettuali in nostro possesso.
Inoltre si è tenuto conto di quanto descritto nella conferenza servizi del 04.09.2008, e di quanto citato nel
Decreto Interministeriale del 21 marzo 1988, n. 449, circa l’approvazione nelle norme tecniche per la
progettazione, l’esecuzione e l’esercizio delle linee elettriche aeree esterne.
1.1.4. RIFERIMENTI NORMATIVI
Fermo restando per l'Appaltatore la conoscenza ed il rispetto di tutta la legislazione vigente ed
eventualmente emanata in materia di prevenzione negli infortuni sul lavoro, viene di seguito riportata la
norma a cui ci si riferisce per la stesura del presente Piano:.
D.Lgs. 81/2008
Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
1.1.5. ACRONIMI
C.S.P. = Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione dell’opera,
C.S.E. = Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione dell’opera,
D.P.I. = Dispositivi di Protezione Individuale,
P.S.C. = Piano di Sicurezza e Coordinamento,
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P.O.S. = Piano Operativo di Sicurezza, redatto da ciascuna impresa appaltatrice,
R.L.S. = Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza,
R.L.S.T. = Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali,
R.S.P.P. = Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione,
M.C. = Medico Competente,
Impresa = Impresa appaltatrice o capofila,
D.L. = Direzione Lavori,
R.L. = Responsabile Lavori.
1.2. PRESCRIZIONI GENERALI DI SALUTE E SICUREZZA
( Indicazioni di massima a discrezione di ogni singolo Coordinatore per la progettazione)
Le imprese, i lavoratori autonomi ed in generale tutti i soggetti che a vario titolo intervengono ed operano
nel cantiere a cui il presente PSC si riferisce devono obbligatoriamente utilizzare: infrastrutture, mezzi e
servizi di protezione, macchine, impianti, sostanze e materiali, attrezzature, apparecchiature,
apprestamenti, DPI e procedure di lavoro conformi alla normativa vigente. Far rispettare detta prescrizione
è compito specifico dei soggetti responsabili dell’impresa (datore di lavoro, dirigente, preposto,
eventualmente comandante di natante).
Le imprese a vario titolo interessate all'esecuzione dei lavori devono inoltre tassativamente indicare nel
proprio POS le persone che ricoprono i seguenti specifici ruoli nel cantiere in cui si andranno a realizzare le
opere in progetto:
Dirigenti; Preposti/Capi cantiere; Addetti antincendio; Addetti Gestione Emergenze; Addetti Primo Soccorso
e Addetti con funzioni particolari e specifiche.
Oltre ai nominativi devono essere prodotte tutte le indicazioni per contattare tali persone nel modo più
rapido ed efficace possibile (n° di telefono cellulare o altro idoneo mezzo in caso di zone non raggiungibili
mediante telefoni ).
Per ogni soggetto impegnato in cantiere deve essere prodotta tutta la documentazione necessaria per
valutare l’avvenuta informazione e formazione.
Il Coordinatore in fase di Esecuzione, a suo insindacabile giudizio, può verificare (ad esempio tramite la
compilazione di un questionario) il reale grado di comprensione del presente PSC da parte delle Imprese e
dei Lavoratori autonomi.
Un riscontro negativo a tale verifica può comportare la richiesta di adeguamento nei confronti dei soggetti
non correttamente informati e formati. Le imprese devono adempiere immediatamente a tale richiesta.
Si riportano di seguito alcune indicazioni di carattere generale sulle modalità di composizione del presente
Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), nel rispetto del DPR n° 222/2003, per la realizzazione delle
seguenti opere: realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso Cordevole
nonché sui compiti dei principali soggetti della sicurezza nel cantiere.
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Il personale utilizzato per la realizzazione dei lavori:
• dovrà essere fisicamente idoneo ad eseguire tutte le lavorazioni previste nel progetto, aver
effettuato tutte le vaccinazioni prescritte dalla Legge e dovrà essere regolarmente sottoposto ai necessari
controlli sanitari da parte del medico competente;
• dovrà essere sufficientemente addestrato ad affrontare le situazioni di emergenza che si potrebbero
verificare nei luoghi dove verrà approntato il cantiere, con particolare riguardo ai protocolli da seguire in
caso di infortunio e alla prestazione dei primi immediati soccorsi;
• dovrà essere tecnicamente idoneo ad eseguire le lavorazioni cui sarà destinato in relazione alla
specifica qualifica, capacità professionale ed esperienza acquisita;
• dovrà aver svolto adeguata attività formativa generale riguardo ai lavori che normalmente svolge
l'impresa con particolare riferimento alle problematiche connesse alla sicurezza, alla prevenzione degli
infortuni ed alla tutela della salute dei lavoratori;
• dovrà essere tecnicamente idoneo a riconoscere residui pericolosi ed a gestire eventuali
ritrovamenti di ordigni bellici;
• dovrà essere tecnicamente idoneo a riconoscere ed a bonificare il cantiere da rischi di natura
biologica;
• dovrà ricevere i necessari DPI unitamente alle relative istruzioni per l'uso;
• dovrà essere a conoscenza delle caratteristiche e della pericolosità delle sostanze che verranno
utilizzate;
• dovrà ricevere approfondite informazioni in merito alle specifiche lavorazioni da eseguire
nell'intervento di cui trattasi ed ai relativi rischi connessi alle stesse, al corretto uso dei macchinari, delle
attrezzature e dei DPI, nonché agli specifici luoghi e circostanze in cui si svolgeranno i lavori ai fini del
rispetto delle norme di salute e sicurezza in cantiere;
• dovrà aver ben compreso tutte le disposizioni ricevute, sia dal datore di lavoro, sia attraverso il PSC
ed il POS, e non dovrà avere alcun dubbio in ordine alla loro concreta attuazione;
• dovrà segnalare tempestivamente al Coordinatore per l'esecuzione ogni episodio e/o circostanza
che implichi l'insorgere di pericoli non previsti nel PSC o di carenze negli apprestamenti per la sicurezza.
Il personale straniero dovrà essere in grado di comprendere ed esprimersi in italiano in modo sufficiente al
fine di poter comunicare in cantiere con tutte le persone a vario titolo interessate alla gestione dei lavori.
Non saranno ammessi regimi alimentari che possano compromettere il buon andamento delle lavorazioni.
Infine il personale preposto alla condotta, di automezzi e/o di mezzi d'opera mezzi speciali o natanti, dovrà
essere in possesso delle necessarie patenti e/o permessi propri e riferiti al mezzo.
Di tali circostanze e adempimenti il datore di lavoro dovrà fornire al coordinatore per l'esecuzione apposita
certificazione prima dell'inizio dei lavori.
In base alla "direttiva macchine" recepita nell'ordinamento italiano con D.P.R. 459/96, le attrezzature e i
mezzi d'opera da impiegare, ivi compresi quelli presi a nolo da terzi:
• dovranno essere marcate CE o comunque pienamente conformi alle vigenti norme tecniche;
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• dovranno essere perfettamente efficienti ed idonee alle lavorazioni cui saranno destinate nel
cantiere in oggetto;
• dovranno avere il libretto d'uso e manutenzione e/o il libretto di bordo tenuto costantemente
controllato ed aggiornato;
• dovranno essere regolarmente assoggettate alle revisioni periodiche prescritte dalla legge;
• dovranno essere del tutto indenni da qualsiasi alterazione o manomissione che ne possa
pregiudicare l'efficienza, la conformità al certificato di omologazione e la rispondenza alla vigente
normativa.
Le recinzioni fisse:
• dovranno essere verificate e rese corrispondenti ai carichi previsti, e pienamente conformi alle
vigenti norme tecniche;
• dovranno essere indenni da qualsiasi alterazione o manomissione che ne possa pregiudicare
l'efficienza, la sicurezza verso gli operatori e verso i terzi e la conformità alle leggi vigenti rilasciata dal
costruttore o comunque dalla Ditta installatrice.
Di tali circostanze e adempimenti il datore di lavoro dovrà fornire al coordinatore per l'esecuzione apposita
certificazione da allegare al POS prima dell'inizio dei lavori.
In ciascuna fase o sub - fase di lavoro tutti gli operatori, di qualsiasi impresa operante in cantiere, che
possano mutuamente interferire dovranno sempre potersi reciprocamente tenere sotto controllo ed essere
in grado di comunicare tra loro per i necessari consensi all'esecuzione di singole operazioni elementari;
dovranno inoltre, qualora necessario, essere sempre coordinati da almeno un preposto formalmente
nominato il quale avrà l'obbligo di segnalare eventuali comportamenti o situazioni difformi dalle vigenti
norme in materia di sicurezza e soprattutto di ordinare contestualmente la sospensione delle predette
lavorazioni in caso di necessità.
Tale disposizione vale anche nel caso venissero impiegati lavoratori stranieri i quali, ai fini dell'esatta e
puntuale comprensione delle disposizioni impartite, del pieno rispetto delle norme di sicurezza e della
corretta esecuzione dei lavori, dovranno conoscere inequivocabilmente la lingua italiana;
In nessuna fase di lavoro potrà essere presente in cantiere un solo operatore.
Almeno il capocantiere dovrà avere la qualifica di "preposto", nonché la funzione di coordinatore del lavoro
degli operatori a lui rispettivamente subordinati e di gestire le situazioni di emergenza.
Qualora in corso d'opera, a seguito dell'introduzione di varianti, si manifestasse la necessità di effettuare
una lavorazione non prevista dal PSC, l'impresa ha l'obbligo di sospendere le lavorazioni e informare
immediatamente il Coordinatore per l'esecuzione e il D.L.L. e si dovrà aggiornare il PSC ed il POS prima di
iniziare la predetta lavorazione.
Qualora il Coordinatore per l'esecuzione venisse a conoscenza dell'inizio di una lavorazione non prevista nel
progetto e/o nel PSC, avrà la facoltà di disporre immediatamente la sospensione di tale lavorazione. Essa
potrà riprendere soltanto dopo i necessari aggiornamenti al PSC ed al POS.
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Due lavorazioni che dovessero eventualmente effettuarsi contemporaneamente l'una sopra l'altra o l'una in
fianco all'altra sono considerate interferenti.
Tali interferenze dovranno pertanto essere evitate e le lavorazioni andranno eseguite in tempi diversi.
Le lavorazioni preliminari effettuate in officina da ciascuna impresa non fanno parte del cantiere e pertanto
sono soggette al D.Lgs. 81/2008. Unico responsabile in tal caso è il Datore di Lavoro di ciascuna impresa.
Nel caso di passaggi stretti e mancanza di area per l'inversione di marcia dei mezzi d'opera, si dovranno
destinare 1 o 2 lavoratori di assistenza a terra per coadiuvare l'autista in fase di manovra e di retromarcia,
segnalare gli spostamenti e regolamentare il traffico dei veicoli incrocianti e/o interferenti.
Tale assistenza dovrà essere garantita anche nel caso in cui i mezzi d'opera dovessero temporaneamente
impegnare tratti di strada nelle fasi di trasferimento da un'area operativa all'altra o da un'area operativa ad
un'area di interscambio, parcheggio e stazionamento di mezzi d'opera, stoccaggio provvisorio di materiali,
carico e/o scarico.
Nel POS dovranno infine essere previste idonee misure per contrastare gli eventuali rischi biologici e
comunque il personale dovrà essere sufficientemente addestrato per fronteggiare i pericoli conseguenti ad
incontri accidentali con serpenti, ratti, insetti e al contagio con agenti patogeni.
1.3. DEFINIZIONI E TERMINI DI EFFICACIA
DPR n° 222/2003, Capo I°, Art. 1. “Ai fini del presente regolamento si intendono per”: a) scelte progettuali ed organizzative: insieme di scelte effettuate in fase di progettazione dal progettista dell'opera in collaborazione con il coordinatore per la progettazione, al fine di garantire l'eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi di lavoro. Le scelte progettuali sono effettuate nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali da impiegare e delle tecnologie da adottare; le scelte organizzative sono effettuate nel campo della pianificazione temporale e spaziale dei lavori;
La pianificazione temporale e spaziale dei lavori è finalizzata alla realizzazione di un’opera compatibile con
la sicurezza e la salute dei lavoratori; quindi è stata realizzata l’interazione fra progettista ed Coordinatore
per la sicurezza in fase di progettazione dei lavori per effettuare già a livello progettuale quelle scelte, nel
campo delle tecniche e delle tecnologie costruttive, che presentano un livello di rischio inferiore.
Le scelte riguardano anche l’organizzazione del cantiere che svolge un ruolo fondamentale nella definizione
del “sistema” sicurezza: la realizzazione dei ponti di collegamento, nonché delle passerelle di
attraversamento fossi e canali ENEL dovrà avvenire contestualmente all’inizio del generico tratto di
intervento che li contiene, come meglio evidenziato nel crono programma dei lavori.
Per raggiungere tali scopi la nomina del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione dei lavori è
contemporaneamente a quella del progettista (come previsto dall’articolo 90 comma 3 del D.Lgs.
81/2008), indipendentemente dal livello di progettazione, in quanto il PSC interagisce con il progetto nei
vari livelli, preliminare, definitivo ed esecutivo.
Si riportano utili definizione ricorrenti nel presente documento:
- cantiere temporaneo o mobile, di seguito denominato: "cantiere":
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qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile il cui elenco è riportato nell’
ALLEGATO X.
- committente:
il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali
frazionamenti della sua realizzazione. Nel caso di appalto di opera pubblica, il committente è il soggetto
titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell'appalto;
- responsabile dei lavori:
soggetto incaricato, dal committente, della progettazione o del controllo dell'esecuzione dell'opera; tale
soggetto coincide con il progettista per la fase di progettazione dell’opera e con il direttore dei lavori
per la fase di esecuzione dell’opera. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.
163, e successive modificazioni, il responsabile dei lavori è il responsabile unico del procedimento;
- lavoratore autonomo:
persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell'opera senza vincolo di
subordinazione;
- coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la progettazione dell'opera, di seguito
denominato coordinatore per la progettazione:
soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui
all'articolo 91;
- coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell'opera,
di seguito denominato coordinatore per l'esecuzione dei lavori: soggetto incaricato, dal committente o
dal responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'articolo 92, che non può essere il datore
di lavoro delle imprese esecutrici o un suo dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e
protezione (RSPP) da lui designato;
- uomini-giorno:
entità presunta del cantiere rappresentata dalla somma delle giornate lavorative prestate dai
lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione dell'opera;
- piano operativo di sicurezza:
il documento che il datore di lavoro dell'impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere
interessato, ai sensi dell'articolo 17 comma 1, lettera a), i cui contenuti sono riportati nell’ ALLEGATO
XV;
- impresa affidataria:
impresa titolare del contratto di appalto con il committente che, nell’esecuzione dell’opera appaltata,
può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi ;
- idoneità tecnico-professionale:
possesso di capacità organizzative, nonché disponibilità di forza lavoro, di macchine e di attrezzature,
in riferimento alla realizzazione dell’opera.
- scelte progettuali ed organizzative:
insieme di scelte effettuate in fase di progettazione dal progettista dell'opera in collaborazione con il
coordinatore per la progettazione, al fine di garantire l'eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi
di lavoro. Le scelte progettuali sono effettuate nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali da
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impiegare e delle tecnologie da adottare; le scelte organizzative sono effettuate nel campo della
pianificazione temporale e spaziale dei lavori;
- procedure:
le modalità e le sequenze stabilite per eseguire un determinato lavoro od operazione;
- apprestamenti:
le opere provvisionali necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in
cantiere;
- attrezzatura di lavoro:
qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro;
- misure preventive e protettive:
gli apprestamenti, le attrezzature, le infrastrutture, i mezzi e servizi di protezione collettiva, atti a
prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo, a proteggere i lavoratori da rischio di infortunio ed a
tutelare la loro salute;
- prescrizioni operative:
le indicazioni particolari di carattere temporale, comportamentale, organizzativo, tecnico e procedurale,
da rispettare durante le fasi critiche del processo di costruzione, in relazione alla complessità dell'opera
da realizzare;
- cronoprogramma dei lavori:
programma dei lavori in cui sono indicate, in base alla complessità dell'opera, le lavorazioni, le fasi e le
sottofasi di lavoro, la loro sequenza temporale e la loro durata;
- PSC:
il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100;
- PSS:
il piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento, di cui all'articolo 131, comma
2, lettera b) del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche;
- POS:
il piano operativo di sicurezza di cui all'articolo 89, lettera h, e all'articolo 131, comma 2, lettera c), del
D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche;
- costi della sicurezza:
i costi indicati all'articolo 100, nonché gli oneri indicati all'articolo 131 del D.Lgs. 163/2006 e successive
modifiche;
- attrezzatura di lavoro:
qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro;
- uso di una attrezzatura di lavoro:
qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o
fuori servizio, l'impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il
montaggio, lo smontaggio;
- zona pericolosa:
qualsiasi zona all'interno ovvero in prossimità di una attrezzatura di lavoro nella quale la presenza di un
lavoratore costituisce un rischio per la salute o la sicurezza dello stesso;
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- lavoratore esposto:
qualsiasi lavoratore che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa;
- operatore:
il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro;
- Si intende per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato “DPI”,
qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo
contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni
complemento o accessorio destinato a tale scopo;
- segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, di seguito indicata “segnaletica di sicurezza”:
una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce
una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che
utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione
verbale o un segnale gestuale;
- segnale di divieto:
un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo;
- segnale di avvertimento:
un segnale che avverte di un rischio o pericolo;
- segnale di prescrizione:
un segnale che prescrive un determinato comportamento;
- segnale di salvataggio o di soccorso:
un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di
salvataggio;
- segnale di informazione:
- un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate alle lettere da b) ad e);
- cartello:
un segnale che, mediante combinazione di una forma geometrica, di colori e di un simbolo o
pittogramma, fornisce una indicazione determinata, la cui visibilità è garantita da una illuminazione di
intensità sufficiente;
- cartello supplementare:
un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato alla lettera g) e che fornisce indicazioni
complementari;
- colore di sicurezza:
un colore al quale e' assegnato un significato determinato;
- simbolo o pittogramma:
un'immagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento,
impiegata su un cartello o su una superficie luminosa;
- segnale luminoso:
un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente, che e'
illuminato dall'interno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa;
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- segnale acustico:
un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un apposito dispositivo, senza impiego di voce umana
o di sintesi vocale;
- comunicazione verbale:
un messaggio verbale predeterminato, con impiego di voce umana o di sintesi vocale;
- segnale gestuale:
un movimento o posizione delle braccia o delle mani in forma convenzionale per guidare persone che
effettuano manovre implicanti un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori.
1.4. CONTENUTI MINIMI
I contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) sono quelli indicati nell’art. 100 del
D.Lgs. 81/2008 e si suddividono in:
• Contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) di carattere generale
• Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle
lavorazioni
• Contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al loro coordinamento
Detti contenuti vengono descritti, analizzati e spiegati in modo dettagliato nei capitoli successivi.
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SEZIONE ANAGRAFICA - DESCRITTIVA
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2. SEZIONE ANAGRFICA - DESCRITTIVA
2.1 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”:
a) l'identificazione e la descrizione dell'opera, esplicitata con:
1) l'indirizzo del cantiere;
2) la descrizione del contesto in cui è collocata l'area di cantiere;
3) una descrizione sintetica dell'opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche;
2.1.1 INDIRIZZO DEL CANTIERE (D.Lgs. 81/08, allegato XV)
La struttura viaria principale del territorio in oggetto è rappresentata dalla strada ex-SS n. 203 Agordina
che, attraverso la chiusa dei Castéi, immette nella Conca Agordina per proseguire fino ai territori dell’Alto
Cordevole. Data la conformazione del territorio ed il richiamo turistico che esso esercita, trattasi di una
viabilità ad alto flusso veicolare con sede inserita in fondovalle ed attraversante direttamente gli abitati di
Agordo e Taibon, mentre il Comune di La Valle è collegato con una viabilità differente.
La distribuzione insediativa è caratterizzata da una maggiore concentrazione nei siti di fondovalle per la
presenza anche di attività produttive tra le quali prevalgono le occhialerie, mentre insediamenti di minore
entità sono rappresentati da agglomerati urbani anche con carattere di nuclei rurali in rilievo altimetrico
rispetto ai precedenti.
2.1.2 ENTITA’ DELL’OPERA (D.Lgs. 81/08, allegato XV)
Durata presunta lavori
(gg naturali e consecutivi ):
360 gg
Ammontare presunto dei lavori:
Rif. Computo metrico estimativo
Numero uomini/giorni:
(superiori ai 200 uomini - giorno)
Numero presunto imprese e
lavoratori autonomi:
Tre imprese
Zero lavoratori autonomi
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L’entità presunta “uomini - giorno” (Ex art. 2, c. 1, lettera f bis, D.Lgs. 494/96), rappresenta la somma
delle giornate lavorative prestate dai lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione dell’opera.
In termini grafici e analitici, tale parametro è la sommatoria (Si) di tutti i prodotti (ui * gi) di ogni singola
fase lavorativa. [u * g = Si ui *gi]. Il calcolo del numero uomini-giorni assume significato per valutare se
realizzare e spedire la notifica preliminare.
2.1.3 DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE PRIMA DELL’APPRONTAMENTO CANTIERE
Si sottolinea che l’allestimento cantiere non sarà invasivo visto l’ambiente in cui si dovrà operare. Le aree
di cantiere saranno movibili nei tratti inerenti la realizzazione della pista ciclabile e fisse (seppure di durata
modesta) nell’ambito di realizzazione delle passerelle, ponti, attraversamenti canali, sistemazione muri in
pietra e consolidamento scarpate. Vista l’estensione della pista ciclo-pedonale sarà comunque opportuno
definire tre campi base, da dislocarsi secondo le indicazioni fornite dai vari comuni interessati
dall’intervento, preferibilmente da disporsi nel tratto di inizio, intermedio e finale della pista in progetto.
Le aree di cantiere mobili, che seguono in aderenza quelle di intervento, si collocheranno in ambienti
differenti, seppure raggruppabili nei seguenti luoghi:
- tracciato ferroviario dismesso,
- fiumi, torrenti e fossi,
- strade private e provinciali,
- attraversamenti di strade e rotatorie,
- aree di altra proprietà.
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2.1.4 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA STATO ATTUALE CON INDIVIDUAZIONE OPERE IN PROGETTO
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Inerente PSC X Scarpate X Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni X Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati X Strade Tralicci Fossati
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Inerente PSC Scarpate Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati Strade Tralicci Fossati
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in sintesi
Caratteristiche dell’area Descrizione
Caratteristiche paesaggistiche (Eventuali vincoli) Ridurre l’impatto ambientale durante lo svolgersi delle lavorazioni.
Caratteristiche urbanistiche (Eventuali vincoli e/o fasce di rispetto)
-
Viabilità al contorno Rif. Paragrafo 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5
Presenza di unità produttive o insediamenti limitrofi Rif. Paragrafo 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5
Caratteristiche geomorfologiche Rif. Paragrafo 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5
Caratteristiche idrogeologiche e geologiche, morfologiche e sismiche
Rif. Paragrafo 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5
Caratteristiche climatiche territoriali e locali Nei periodi invernali il rischio di forti nevicate è probabile, quindi dovranno valutarsi periodi di inattività lavorativa e
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difficoltà di raggiungimento dell’area.
Linee aeree e sottoservizi Rif. Conferenza Servizi 04-09-2008, riportata nelle parti essenziali nel paragrafo 2.1.7.3
2.1.5 BREVE DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE GEOMECCANICHE ED IDROGEOLOGICHE DEL TERRENO (D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
Si rimanda alla relazione geomeccanica e idrogeologica.
2.2 SOGGETTI DEL CANTIERE E DELLA SICUREZZA (D.lgs. 81/2008, allegato XV)
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: b) l'individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza, esplicitata con l'indicazione dei nominativi dell'eventuale responsabile dei lavori, del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e, qualora già nominato, del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ed a cura dello stesso coordinatore per l'esecuzione con l'indicazione, prima dell'inizio dei singoli lavori, dei nominativi dei datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi”
I soggetti del cantiere e della sicurezza già individuati e coinvolti nella realizzazione delle opere di cui al
presente PSC sono i seguenti:
COMMITTENTE
Committente Regione Veneto – Provincia di Belluno: Comunità Montana, Comuni di
Taibon Agordino, Agordo, la valle Agordina.
RESPONSABILE DEI LAVORI Responsabile
unico del procedimento
LIVIO ING. DE BETTIO
Comunità Montana Agordina
Uffici comunali
Tel. 0437 .641252
PROGETTISTI Studio di
progettazione SAB SRL
06128 Perugia
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075.5012011
ING. MARCO ADRIANI - ING. VINCENZO PUJIA - ING. EDOARDO
CAPEZZALI - ING. SABATINI CRISTINA - ARCH. PIERPAOLO PAPI - GEOL.
LAURA PIANO - GEOM. STEFANO ADRIANI - GEOM. GIUSEPPINO
BRUGIOTTI
STUDIO GEOLOGICO DEL TERRENO Geologo SAB SRL
06128 Perugia
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Tel. 075.5012011 – Fax. 075.5012099
GEOL. LAURA PIANO
COORDINATORE PER LA SICUREZZA Coordinamento in
fase di progettazione dei lavori (CSP)
SAB SRL
06128 Perugia
Via Pievaiola 15
Tel. 075.5012011 Fax. 075.5012099
GEOM. STEFANO ADRIANI
Redattore del PSC SAB SRL
06128 Perugia
Via Pievaiola 15
Tel. 075.5012011 Fax. 075.5012099
ING. MARCO BONCI
I compiti dei soggetti della sicurezza sono riportati nel paragrafo 3.4, 3.5, 7.
I soggetti del cantiere e della sicurezza individuati dalle imprese appaltatrici e coinvolti nella
realizzazione delle opere di cui al presente PSC saranno quelli indicati nei POS delle rispettive imprese.
I nominativi che le imprese devono indicare nei propri POS sono quelli previsti di seguito.
Il preposto dovrà avere preparazione specifica ai fini della sicurezza e dovrà essere formalmente
nominato almeno un preposto per ogni cantiere.
Il preposto dovrà avere letto e controfirmato per conoscenza il PSC.
Il presente PSC si considera automaticamente integrato con tali nominativi alla data di inizio dei lavori.
Il Coordinatore per l’esecuzione valuterà la necessità di emettere eventuali indicazioni/prescrizioni sulle
funzioni esercitate da detti soggetti.
Relativamente agli addetti alla “Gestione Emergenze” ed alla funzione “Pronto Soccorso” andranno
inizialmente specificate le modalità di organizzazione di tali aspetti (gestione diretta del Committente,
affidamento a specifica impresa, affidamento a ciascuna impresa o lavoratore autonomo).
In fase successiva, prima dell’avvio dell’attività cantieristica vanno integrati i nominativi mancanti
allegando anche la Notifica art. 99 del d.lgs. 81/2008.
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IN SINTESI . PER LE IMPRESE: I DATI DI SEGUITO ELENCATI DOVRANNO ESSERE INSERITI DALL’APPALTATORE PER TUTTE LE IMPRESE CHE PARTECIPERANNO ALL’ESECUZIONE DELL’INTERVENTO. NEL CASO DI PIU’ IMPRESE APPALTATRICI, OGNI IMPRESA SARA’ RESPONSABILE DI INSERIRE I PROPRI DATI NEL PRESENTE PARAGRAFO. Impresa
mandataria Ragione sociale:
Impresa mandante
Ragione sociale:
Impresa esecutrice dell’intervento
Ragione sociale:
Sede:
Tel./Fax:
P.Iva:
Datore di lavoro:
Oggetto dell’appalto:
Codice INAIL attività:
Specialità dei lavori:
Direttore Tecnico di cantiere:
R.S.P.P.:
R.E.A.:
Impresa subappaltatrice
Ragione sociale:
Sede:
Tel./Fax:
P.Iva:
Datore di lavoro:
Oggetto dell’appalto:
Codice INAIL attività:
Specialità dei lavori:
Direttore Tecnico di cantiere:
R.S.P.P.:
R.E.A.:
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Lavoratore autonomo
Titolo:
Cognome:
Nome:
Indirizzo:
Telefono:
P.Iva:
Specialità dei lavori:
2.2.1 RECAPITO DEI SOGGETTI INTERESSATI
Ogni soggetto interessato dall'applicazione del piano (Committente, Coordinatore, datori di lavoro, etc.) ha
un proprio recapito (indirizzo, telefono, fax) che è riportato nel piano o che viene riportato a seguito di
Comunicazioni o aggiornamenti.
Peraltro, ai fini della gestione del coordinamento in fase di esecuzione dei lavori, il recapito
postale e telefax delle predette imprese operanti in subappalto è obbligatoriamente stabilito
presso l'Appaltatore. È posto in capo all'Appaltatore l'obbligo della tempestiva trasmissione in
copia ai propri subappaltatori delle comunicazioni Pervenute che li interessino.
Qualsiasi soggetto può modificare il proprio recapito comunicando formalmente la variazione agli altri
soggetti interessati.
2.2.2 ESPLETAMENTI PRIMA DELL’APERTURA DEL CANTIERE
Il presente Piano va consegnato a tutte le imprese partecipanti all’appalto, mentre per gli eventuali
subappaltatori e lavoratori autonomi sarà responsabilità dell’ impresa appaltante informare gli stessi sui
contenuti del Piano, verificarne i requisiti professionali (iscrizioni all’albo provinciale delle imprese artigiane
o alla Camera di Commercio) e l’idoneità delle loro tecnologie.
Almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori, il Coordinatore per la progettazione insieme alla Committente,
convocheranno una riunione di coordinamento alla quale dovranno partecipare tutte le imprese appaltatrici,
il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori ed il Direttore dei Lavori.
In tale riunione le imprese potranno presentare eventuali proposte di integrazione al Piano di Sicurezza e di
Coordinamento predisposto dal Coordinatore per la progettazione corredate di un proprio programma
lavori, purché lo stesso sia stato concertato con le altre imprese partecipanti all'appalto e rientri nei tempi
di realizzazione indicati dal Coordinatore per la progettazione, ciò al fine di consentire al Coordinatore per
l’esecuzione di adeguare il Piano di sicurezza e di coordinamento nelle relative parti, senza che questo dia
adito a pretese economiche da parte delle imprese esecutrici (vedi art. 100 punto 5 D. Lgs. 81/2008).
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Nel caso le imprese non riportino nessuna osservazione al Piano, lo stesso si riterrà approvato
integralmente.
Le imprese appaltatrici dovranno inoltre ottemperare all’art.17 del D.L.gs. 81/2008, cioè avere elaborato il
documento con la valutazione dei rischi per le lavorazioni tipiche della propria attività e dovranno
presentare al Coordinatore per l'esecuzione dei lavori il proprio Piano Operativo di Sicurezza (documento
che tiene presente delle scelte autonome dell'impresa), che integrerà il Piano di Sicurezza e Coordinamento
redatto dal Coordinatore per la progettazione.
Il Coordinatore per l'esecuzione dei lavori verificherà i contenuti dei Piani Operativi presentati dalle imprese
esecutrici assicurando la coerenza degli stessi con il Piano di Sicurezza e Coordinamento, inoltre dovrà
verificare le eventuali proposte integrative presentate.
Il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori, coordinandosi con i Responsabili della sicurezza delle imprese,
potrà apportare durante i lavori, integrazioni al Piano adeguando lo stesso alla realtà del cantiere.
2.2.3 ESPLETAMENTI AL MOMENTO DELL’APERTURA DEL CANTIERE
All’apertura del cantiere, le imprese dovranno presentare al RUP o al Coordinatore per l’esecuzione dei
lavori la seguente documentazione:
• iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia
dell’appalto
• documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui
all’articolo 29, comma 5, del presente decreto legislativo
• specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo,
di macchine, attrezzature e opere provvisionali
• elenco dei dispositivi di protezione individuali forniti ai lavoratori
• nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incaricati dell’attuazione delle
misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione
dell’emergenza, del medico competente quando necessario
• nominativo (i) del (i) rappresentante (i) dei lavoratori per la sicurezza
• attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei lavoratori prevista dal presente decreto
legislativo
• elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dal presente
decreto legislativo
• documento unico di regolarità contributiva
• l) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del
presente decreto legislativo
Il R.U.P. prima dell'inizio dei lavori, dovrà trasmettere all'Azienda Unità Sanitaria Locale ed alla Direzione
Provinciale del Lavoro territorialmente competenti la "Notifica Preliminare" (art. 99 del D. Lgs. 81/2008 e
s.m.i.) elaborata conformemente all'allegato III del medesimo decreto.
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Copia della Notifica sarà data all'Impresa edile esecutrice che provvederà ad esporla nella baracca di
cantiere.
Prima di iniziare i lavori l’Appaltatore dovrà provvedere all’esecuzione dell’impianto di cantiere che dovrà
essere allestito secondo quanto indicato nel presente PIANO DI SICUREZZA e nel programma lavori
allegato.
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SEZIONE TECNICA – VALUTAZIONE RISCHI, PROCEDURE E APPRESTAMENTI
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3. SEZIONE TECNICA – VALUTAZIONE RISCHI, PROCEDURE E APPRESTAMENTI
3.1 CRITERIO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: c)una relazione concernente l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi concreti in riferimento all'area ed all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze;
I rischi che vengono presi in considerazione nel presente PSC sono classificabili secondo il seguente
schema:
CLA
SSIF
ICAZIO
NE
DEI
RIS
CH
I
a – DERIVANTI DALL’AREA E DALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE
- AMBIENTE NATURALE
- SOGGETTI ESTRANEI IN GENERE
- INFRASTRUTTURE E SOTTOSERVIZI
b - DERIVANTI DALLA SPECIFICA ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
c - INTRINSECI DELLE VARIE LAVORAZIONI
d - DERIVANTI DALLE INTERFERENZE FRA LE LAVORAZIONI
I rischi vengono analizzati secondo quanto riportato nei paragrafi 3.2.
3.1.1 CRITERI/MATRICI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE LAVORAZIONI
Vengono considerate attendibili tutte le procedure inerenti le valutazioni dei rischi disponibili in letteratura.
Si riporta un criterio di valutazione a titolo di esempio da non considerarsi vincolante.
Il processo di valutazione dei rischi porta a:
1. suddividere le lavorazioni/attività
2. identificare i fattori di rischio
3. identificare le tipologie di lavoratori esposti
4. quantificare i rischi (stima della probabilità di esposizione e della gravità degli effetti)
5. individuare e mettere in atto le misure di prevenzione necessarie.
Quantificazione dei rischi ( 1° matrice )
La quantificazione del rischio deriva dalla possibilità di definire il rischio come prodotto della Probabilità
(P) di accadimento per la gravità del Danno (D) atteso:
R = P x D
così come esposti nelle scale della Probabilità e della Gravità di seguito riportate:
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Valore Livello probabilità in riferimento a dati statistici di tipo generale
Definizioni/Criteri in riferimento alle lavorazioni/attività
3 molto probabile Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa lavorazione/attività o in attività simili. Il verificarsi del danno non susciterebbe alcun stupore.
2 probabile Sono noti alcuni episodi in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno. Il verificarsi del danno susciterebbe sorpresa limitata.
1 poco probabile Sono noti solo rarissimi episodi che si sono già verificati o addirittura nessun episodio. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa e incredulità.
Valore Livello gravità danno Definizioni/Criteri
3 grave
La lavorazione/attività può provocare un infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità totale o addirittura letale. Esposizione cronica con effetti totalmente o parzialmente irreversibili e invalidanti.
2 medio La lavorazione/attività può provocare un infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile. Esposizione cronica con effetti reversibili.
1 lieve La lavorazione/attività può provocare un infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile. Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.
Definiti la Probabilità (P) e la Gravità del Danno (D), il rischio (R) viene calcolato con la formula R = P x D
e si può raffigurare in una rappresentazione a matrice, avente in ascisse la gravità del Danno ed in
ordinate la Probabilità del suo verificarsi.
P
3 3 6 9
2 2 4 6
1 1 2 3
1 2 3 D
Tale rappresentazione è il punto di partenza per la definizione delle priorità e delle modalità di attuazione
degli interventi di prevenzione e protezione da adottare. La valutazione numerica e cromatica del livello di
rischio permette di identificare la priorità degli interventi da effettuare come sotto specificato:
R ≥ 6 Azioni per le quali vengono attuati degli interventi specifici immediati e vengono applicate procedure consolidate in presenza di responsabili che autorizzano il lavoro.
3 ≤ R ≤ 4 Azioni procedurizzate effettuate sotto sorveglianza.
1 ≤ R ≤ 2 Azioni sottoposte a procedurizzazione ma effettuate in autocontrollo.
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3.1.2 CRITERI/MATRICI DI VALUTAZIONE OPERATIVA DEI RISCHI A SEGUITO EVENTUALE INTEGRAZIONE DEL PSC ATTRAVERSO I POS (2° MATRICE)
Individuati il Rischio (R) di 1° matrice e l’ Organizzazione e Formazione propri dell’Impresa (K), il rischio
operativo (Ro) viene calcolato con la formula Ro = R x K e si può raffigurare in una rappresentazione a
matrice come sottoriportato.
Ro ≥ 6 Non è consentito l’inizio delle lavorazioni finché non viene prodotta evidenza oggettiva del grado di organizzazione e formazione dei soggetti dell’impresa deputati alla gestione delle attività/lavorazioni.
3 ≤ Ro ≤ 4 E consentito l’inizio delle lavorazioni dopo l’effettuazione di una riorganizzazione e formazione specifica sulle attività/lavorazioni previste nei confronti dei soggetti dell’impresa deputati alla gestione delle attività/lavorazioni medesime.
1 ≤ Ro ≤ 2 E consentito l’inizio delle lavorazioni senza necessità di attuare alcuna ulteriore azione organizzativa e formativa rispetto alla organizzazione/informazione/formazione già predisposta dall’impresa.
3.1.3 IDENTIFICAZIONE DELLA FIGURA CHE VIENE COINVOLTA NELLA LAVORAZIONE /ATTIVITÀ.
In relazione al livello di rischio “R” o “Ro” determinati dalle matrici di cui ai punti precedenti viene definita
la persona coinvolta nella gestione della salute e sicurezza per ogni lavorazione/attività:
livello di rischio: (basso) ≤ 2 ≤ 3 (medio) ≤ 4 ≥ 6 (alto)
coinvolgimento di: lavoratore preposto Dirigente e/o coordinatore per la
sicurezza
VALUTAZIONE RISCHI SECONDO PSC 1’ Matrice
Livello di Rischio R ≥ 6 3 3 6 9
Livello di Rischio 3 ≤ R ≤ 4 2 2 4 6
Livello di Rischio 1 ≤ R ≤ 2 1 1 2 3
1 2 3 K
ott
ima
org
aniz
zazi
one
e fo
rmaz
ione
dis
cret
a org
aniz
zazi
one
e fo
rmaz
ione
suff
icie
nte
org
aniz
zazi
one
e fo
rmaz
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3.2 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI RELATIVI A SITO, ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE, LAVORAZIONI – PRESCRIZIONI, PROCEDURE ESECUTIVE, APPRESTAMENTI ED ATTREZZATURE
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 3: Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni.
1. In riferimento all'area di cantiere, il PSC contiene l'analisi degli elementi essenziali di cui all'allegato II del DPR n°222/2003, in relazione:
a) alle caratteristiche dell'area di cantiere;
b) all'eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere;
c) agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area circostante.
DPR n° 222/2003, ALLEGATO II: Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali al fini dell'analisi dei rischi connessi all'area dl cantiere, di cui all'articolo 3, comma 1. Falde; fossati; alvei fluviali; banchine portuali; alberi; manufatti interferenti o sui quali intervenire; infrastrutture quali strade, ferrovie, idrovie, aeroporti; edifici con particolare esigenze di tutela quali scuole, ospedali, case di riposo, abitazioni; linee aeree e condutture sotterranee di servizi; altri cantieri o insediamenti produttivi; viabilità; rumore; polveri; fibre; fumi; vapori; gas; odori o altri inquinanti aerodispersi; caduta di materiali dall'alto.
3.2.1 IN RIFERIMENTO ALLE AREE DI CANTIERE
3.2.1.1 AREE COINVOLTE DALLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI
Sono le aree che in qualche forma vengono coinvolte dalla realizzazione dei lavori.
Esse si estendono oltre l’area dove materialmente si svolgeranno tutti i lavori e comprendono tutte quelle
zone / aree / accessi / percorsi / strade / immediatamente adiacenti all’area di consegna dei lavori e che
possono interferire con le attività di cantiere. Le aree “coinvolte dai lavori”, oltre all’area di consegna, sono
estese alla zona di approntamento delle basi logistiche, che verranno definite in fase esecutiva, a
discrezione del comune di appartenenza.
Le aree coinvolte dalla realizzazione dei lavori presentano i rischi elencati e decritti nel paragrafo 3.2.1
Le aree dove si svolgeranno i lavori dovranno essere adeguatamente bonificate da residui di qualsiasi
natura.
Inoltre dette aree dovranno essere debitamente illuminate durante l’intero arco della giornata lavorativa
anche per mezzo di idonei impianti fissi di illuminazione da allestire entro l’area di cantiere (l’illuminazione dei
soli mezzi motorizzati non sarà ritenuta idonea). Sarà valutata la necessità di illuminazione notturna sentite le
autorità competenti. In ragione della sostanziale impossibilità di evitare l’ingresso di estranei nelle aree di
lavoro, si riterranno idonee le misure di delimitazione delle aree di cantiere atte a:
• CONFINARE le aree di cantiere riferendosi alle zone strettamente connesse all’esecuzione dei lavori,
ai depositi permanenti di materiali ed attrezzature e ad eventuali zone che risultassero fortemente
pericolose o inagibili durante le ore di sospensione delle attività;
• SEGNALARE le aree interessate dalle effettive lavorazioni giornaliere.
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L'impresa dovrà indicare nel POS l'esatta consistenza e configurazione della segnaletica e delle barriere che
andrà ad installare in conformità alle indicazioni contenute nel presente PSC, in particolare nel paragrafo 6.
In fase esecutiva è fatto obbligo di utilizzare esclusivamente segnaletica conforme alle norme vigenti e di
concordare le relative modalità d’installazione con il locale Comando Polizia Municipale, mentre le recinzioni
fisse dovranno essere omologate ed installate in conformità al rispettivo certificato di omologazione.
Si evidenzia che, a discrezione motivata del Coordinatore in fase di Esecuzione, potranno essere installati
ulteriori elementi di recinzione e di segnaletica.
Prima dell’inizio di ciascuna sessione di lavoro (ordinaria o straordinaria, dopo accadimenti indipendenti
dallo svolgimento delle attività di cantiere), ed alla fine della giornata lavorativa, prima di lasciare il
cantiere, tutti i depositi temporanei, i macchinari, i dispositivi di sollevamento, le attrezzature in genere e
le segnalazioni e le delimitazioni delle aree operative devono essere controllate ai fini di garantire l’efficacia
del loro funzionamento o la stabilità della loro inattività.
Le planimetrie di cantiere sono riportate in allegato al presente documento, nella tavola grafica “Layuot di
cantiere”.
Premesso che le aree logistiche non verranno rappresentate nel layout di cantiere in quanto da installarsi in
sito solo in seguito alle indicazioni fornite dei comuni interessati dall’intervento, per cui sarà onere del
C.S.E. aggiornare le planimetrie in relazione alle decisioni prese in corso d’opera, si produrranno tavole
grafiche secondo il seguente approccio di valutazione:
vista l’elevata estensione del tratto oggetto di intervento e la tipologia di cantiere classificabile come
cantiere del tipo “mobile”, il panorama degli ambienti influenzati dalla realizzazione della pista ciclabile,
è vario, seppure si possono catalogare in:
-tracciato ferroviario dismesso,
-canali di scarico,
-fiumi, torrenti e fossi,
-strade private e provinciali,
-attraversamenti di strade,
-rotatorie,
-aree di altra proprietà.
Agli stessi corrispondono le seguenti planimetrie di cantiere:
-layout di cantiere tipo per la realizzazione della pista ciclabile nel tratto interessato dal tracciato
ferroviario,
-layout di cantiere tipo per la realizzazione di passerelle attraversamento fossi e canale ENEL,
- layout di cantiere tipo per la realizzazione dei ponti sui torrenti,
- layout di cantiere tipo per la realizzazione di attraversamenti stradali,
- layout di cantiere tipo per la realizzazione della pista ciclo-pedonale limitrofa alla strada provinciale,
- layout di cantiere tipo per una generica base logistica.
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3.2.1.2 AREA DI CONSEGNA DEI LAVORI
L’Area di Consegna dei Lavori è l’area oggetto degli interventi che viene riportata nel Verbale di Consegna
dei Lavori e nella Notifica Preliminare.
Essa viene segnalata con cartelli specifici riportanti la seguente dicitura: Regione Veneto – provincia di
Belluno, Comunità Montana, Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la Valle Agordina - Lavori in corso, o
equipollente.
Tutti gli accessi all’area di consegna dei lavori dovranno essere segnalati.
Ferma restando la possibilità di temporanea chiusura al traffico delle strade comunali coinvolte
limitatamente all'orario di lavoro; i cartelli di avvertimento verranno posizionati agli estremi del tratto di
strada interessato ed in corrispondenza degli incroci con le strade laterali.
Si evidenzia che qualsiasi deposito di materiale facilmente combustibile o infiammabile, e qualsiasi motore
a combustione interna, non possono essere depositati in luoghi che possano presentare pericolo di
incendio.
3.2.1.3 AREA OPERATIVA DI CANTIERE
È l’area nella quale materialmente, istante per istante, si stanno svolgendo i lavori ed ove normalmente
sono presenti lavoratori, attrezzature e macchine operatrici.
L’area operativa di cantiere viene riportata per tratti tipo nella planimetria in relazione all’ambiente in cui
ricade.
3.2.1.4 SERVIZI VARI
È indispensabile l'installazione di una baracca attrezzata completa di servizi igienici con acqua potabile e
dispositivo di raccolta e smaltimento di reflui ed acque luride, nonché di presidio sanitario e antincendio (In
ogni caso ogni macchina operatrice dovrà essere dotata di presidio di primo soccorso e presidio
antincendio), in apposita area da reperirsi a cura e spese dell'appaltatore in zona il più possibile
baricentrica rispetto al tracciato delle nuove opere.
In caso di più aree operative: È richiesto inoltre l'approntamento di un ulteriore servizio igienico facilmente
amovibile e trasportabile da installarsi nei pressi di ciascuna area operativa.
L'istituzione di un eventuale servizio mensa, in alternativa alla ristorazione del personale presso locali
convenzionati, è demandato alla discrezione dell'impresa in base agli accordi sindacali stipulati con i propri
dipendenti.
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Eventuali convenzioni a sostituzione dell’installazione dei servizi igienici devono essere approvate dal
Coordinatore per l’esecuzione.
3.2.1.5 INDIVIDUAZIONE DEI SOTTOSERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE INTERFERENTI (D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
In seguito alla conferenza servizi del 4 settembre 2008, Enel divisione infrastrutture e reti, si impegna a
provvedere alla peredisposizone dei preventivi di spostamento previa richiesta e sopralluogo da parte della
comunità montana agordina, per un corretto posizionamento dell’opera realizzanda.
In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori e con i rispettivi Enti Gestori di possibili sottoservizi,
l'impresa appaltatrice dovrà verificare di volta in volta l'eventuale presenza di sottoservizi non segnalati o
potuti rilevare in fase di progettazione. Nel caso in cui non sia da escludersi completamente il rischio di
ritrovamento di ordigni bellici durante le fasi di lavoro, dovrà essere effettuato un controllo di tutte le aree
interessate dall’intervento di cui al presente PSC.
Si prescrive che venga data comunicazione dell'inizio dei lavori in oggetto al Comando dell'Arma dei
Carabinieri al fine di consentire eventuali segnalazioni di Sottoservizi di Stato presenti nelle aree operative
e di eventuali altre problematiche presenti nelle aree oggetto dei lavori.
Rimane a carico delle imprese e dei lavoratori autonomi mantenere i contatti con le autorità competenti per
valutare le modalità di intervento specifiche da adottare a tutela della flora e della fauna presenti nelle aree
di intervento ed in quelle limitrofe.
3.2.1.6 INDIVIDUAZIONE DELLE OPERE AEREE PRESENTI (D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
In alcuni tratti del tracciato di progetto vi insistono cavi aerei elettrici di alta tensione taglianti e
attraversanti in alcuni punti il percorso ciclo pedonale. Si dovrà quindi verificare in fase esecutiva se
l’insistenza del traliccio ed annesso cavo sia interferenete con il lavori in oggetto; in particolare il traliccio
attraversante il tratto P21-P22, dovrà essere necessariamente spostato, in quanto vincolante per dare
corso all’allargamento stradale.
Altri
Altri servizi aerei non valutabili in fase progettuale, dovranno essere rilevati dall’impresa esecutrice delle
opere di scavo, e in caso di nuovi rilevamenti in loco, il preposto dovrà darne comunicazione al C.S.E. che
dovrà aggiornare il P.S.C. e informare tutti gli addetti ai lavori, al fine di poter permettere agli stessi di
prendere tutti i provvedimenti del caso.
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3.2.1.7 PRESENZA DI EDIFICI / AMBIENTI CON PARTICOLARE ESIGENZE DI TUTELA
L’area di cantiere non confina con edifici di particolare esigenza di tutela.
3.2.1.8 IN CASO DI LAVORI IN ORARIO NOTTURNO
Per gli interventi che saranno eseguiti in orario notturno i datori di lavoro dovranno rispettare la normativa
vigente e in particolare il D.Lgs. 26/11/99, n. 532 secondo quanto di seguito definito:
“ Art. 4. Durata della prestazione
1. L'orario di lavoro dei lavoratori notturni non può superare le otto ore nelle ventiquattro ore, salvo
l'individuazione da parte dei contratti collettivi, anche aziendali, che prevedano un orario di lavoro
plurisettimanale, di un periodo di riferimento più ampio sul quale calcolare come media il suddetto limite.
2. Entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto del Ministro del
lavoro e della previdenza sociale, previa consultazione delle organizzazioni sindacali nazionali di categoria
comparativamente più rappresentative e delle organizzazioni nazionali dei datori di lavoro, viene stabilito
un elenco delle lavorazioni che comportano rischi particolari o rilevanti tensioni fisiche o mentali, il cui
limite e' di otto ore nel caso di ogni periodo di ventiquattro ore.
3. Il periodo minimo di riposo settimanale di cui agli articoli 1 e 3 della legge 22 febbraio 1934, n. 370, non
viene preso in considerazione per il computo della media se cade nel periodo di riferimento stabilito dai
contratti collettivi di cui al comma 1.
Art. 9. Doveri di informazione
1. Il datore di lavoro, prima dell'adibizione al lavoro, informa i lavoratori notturni e il rappresentante della
sicurezza sui maggiori rischi derivanti dallo svolgimento del lavoro notturno, ove presenti.
2. Il datore di lavoro garantisce l'informazione sui servizi per la prevenzione e la sicurezza, nonché la
consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ovvero delle organizzazioni sindacali di cui
all'articolo 8, per le lavorazioni che comportano i rischi particolari di cui all'articolo 4, comma 2.
Art. 10. Comunicazione del lavoro notturno
1. Il datore di lavoro informa per iscritto la direzione provinciale del lavoro - settore ispezione del lavoro,
competente per territorio, con periodicità annuale, dell'esecuzione di lavoro notturno svolto in modo
continuativo o compreso in regolari turni periodici, quando esso non sia previsto dal contratto collettivo;
tale informativa va estesa alle organizzazioni sindacali di cui all'articolo 8. Resta fermo quanto previsto
dall'articolo 12 del regio decreto 10 settembre 1923, n. 1955.
Art. 11. Misure di protezione personale e collettiva
1. Durante il lavoro notturno il datore di lavoro garantisce, previa informativa alle rappresentanze sindacali
di cui all'articolo 8, un livello di servizi e di mezzi di prevenzione o di protezione adeguati alle
caratteristiche del lavoro notturno e assicura un livello di servizi equivalente a quello previsto per il turno
diurno.
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2. Il datore di lavoro, previa consultazione con le rappresentanze sindacali di cui all'articolo 8, dispone, ai
sensi degli articoli 40 e seguenti del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, per i lavoratori notturni
che effettuano le lavorazioni che comportano rischi particolari di cui all'elenco definito dall'articolo 4,
comma 2, appropriate misure di protezione personale e collettiva.
3. I contratti collettivi possono prevedere modalità e specifiche misure di prevenzione relativamente alle
prestazioni di lavoro notturno di particolari categorie di lavoratori, quali quelle individuate con riferimento
alla legge 5 giugno 1990, n. 135, e alla legge 26 giugno 1990, n. 162. “
E’ vietato il lavoro notturno “solitario” ed il lavoro notturno “isolato”.
3.2.1.9 VINCOLI
VINCOLI AEROPORTUALI
Nessuno.
VINCOLI ALLA CIRCOLAZIONE
Le strade di raggiungimento delle aree di intervento dovranno essere preventivamente analizzate al fine
valutare una eventuale sistemazione delle stesse in relazione a quali carichi debbano essere in grado di
sostenere.
VINCOLI RUMORE
L’Appaltatore dovrà fornire ai propri dipendenti idonei mezzi di protezione individuale dell’udito, e vista la
non presenza limitrofa di unità abitative, si potrà operare a qualsiasi ora.
VINCOLI CONNESSI ALLA PRESENZA DI TERZI
Nessuno.
VINCOLI TEMPORALI
Nei periodi invernali, in presenza di probabile neve, i lavori verranno interrotti, viste anche le forti difficoltà
di raggiungimento degli ambienti di lavoro.
VINCOLI TORRENTI
I torrenti, così come i fossati, in alcuni periodi dell’anno, sono caratterizzati da grosse portate di acqua,
sarà quindi opportuno valutare, in relazione all’effettiva data di inizio lavori, i periodi migliori per
intervenire. L’accesso al fondo del torrente potrà avvenire solo in caso di basso livello d’acqua e con
l’utilizzo di idonei DPI.
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ALTRI VINCOLI
Altri vincoli non valutabili in fase progettuale, dovranno essere valutati dal C.S.E. che dovrà aggiornare il
P.S.C. e informare tutti gli addetti ai lavori , al fine di permettere agli stessi di prendere tutti i
provvedimenti del caso.
3.2.1.10 BONIFICA DA ORDIGNI BELLICI
Non si necessita di opere di bonifica dagli ordigni bellici.
3.2.1.11 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE AREE DI CANTIERE CON VALUTAZIONE ANALITICA
RISCHI TRASFERIBILI DALL’AREA DI CANTIERE ALL’ESTERNO
Investimento (3<R<4)
Provenienza:
Azione:
Movimento lungo la strada principale
Precauzioni:
Nelle zone di incrocio o di confluenza di più strade, i mezzi pesanti dovranno eseguire manovre in sicurezza
limitando i rischi d’investimento, per questo negli incroci prima segnalati uno o più operatori a terra
dovranno garantire la manovra o il movimento dei mezzi pesanti in sicurezza. Gli stessi operatori a terra
dovranno indossare indumenti ben visibili al passaggio delle autovetture, secondo quanto stabilito dal
codice della strada.
Segnaletica più usuale di cui disporre:
Caduta materiali (1<R<2)
Provenienza:
Azione:
Dalla movimentazione dei carichi
Precauzioni:
Predisporre un operatore a terra che visioni lo svolgersi corretto della movimentazione dei carichi per
mezzo del cestello. L’impresa appaltatrice dovrà indicare nel P.O.S. il responsabile o i responsabili all’uso
dell’autogru con cestello, sia in fase operativa che di mantenimento in efficienza del mezzo, mediante
controlli periodici.
Sbarrare la zona sottostante.
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Segnaletica più usuale di cui disporre:
Macerie di risulta sulla sede stradale (3<R<4)
Provenienza:
Tratto:
Tutti i tratti.
Azione:
Dal trasporto dei materiali con automezzi addetti ai lavori.
Precauzioni:
Coprire il materiale di risulta trasportato fino alla discarica autorizzata.
Segnaletica più usuale di cui disporre:
-
Rumore (1<R<2)
Provenienza:
L’area di cantiere è isolata, quindi il rumore prodotto verso l’esterno non genera rischi.
Tratto:
Tutti i tratti.
Azione:
Dalle demolizioni.
Dalle opere stradali.
Precauzioni:
-
Segnaletica più usuale di cui disporre:
-
Polveri (1<R<2)
Provenienza:
L’area di cantiere è isolata, quindi le polveri prodotte verso l’esterno non generano rischi.
Tratto:
Tutti i tratti.
Azione:
Dalle demolizioni
Dalle opere stradali.
Precauzioni:
-
Segnaletica più usuale di cui disporre:
-
Vibrazioni (1<R<2)
Provenienza:
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L’area di cantiere è isolata, quindi le vibrazioni prodotte verso l’esterno non generano rischi.
Tratto:
Tutti i tratti.
Azione:
Dalle demolizioni.
Dalle opere stradali.
Precauzioni:
-
Segnaletica più usuale di cui disporre:
-
Elettrocuzione (3<R<4)
Provenienza:
Azione:
Dalle opere che necessitano del’uso di autogrù
Precauzioni:
Mantenersi a debita distanza dalla linea elettrica.
Segnaletica più usuale di cui disporre:
Altri
Altri rischi non valutabili in fase progettuale, dovranno essere valutati dal C.S.E. durante lo svolgersi delle
attività lavorative, che dovrà aggiornare il P.S.C. e informare tutti gli addetti ai lavori, al fine di poter
permettere agli stessi di prendere tutti i provvedimenti del caso.
RISCHI TRASFERIBILI DALL’ESTERNO ALL’AREA DI CANTIERE.
Investimento (3<R<4)
Provenienza:
Azione:
Flusso veicolare sulle strade esistenti
Precauzioni:
Nelle zone di incrocio o di confluenza di più strade, i mezzi pesanti dovranno eseguire manovre in sicurezza
limitando i rischi d’investimento, per questo negli incroci prima segnalati uno o più operatori a terra
dovranno garantire la manovra o il movimento dei mezzi pesanti in sicurezza. Gli stessi operatori a terra
dovranno indossare indumenti ben visibili al passaggio delle autovetture, secondo quanto stabilito dal
codice della strada.
Segnaletica più usuale di cui disporre:
Altri
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Altri rischi non valutabili in fase progettuale, dovranno essere valutati dal C.S.E. durante lo svolgersi delle
attività lavorative, che dovrà aggiornare il P.S.C. e informare tutti gli addetti ai lavori, al fine di poter
permettere agli stessi di prendere tutti i provvedimenti del caso.
3.2.2 IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 3: Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle
lavorazioni.
2. In riferimento all'organizzazione del cantiere il PSC contiene, in relazione alla tipologia del cantiere, l'analisi oltre che degli elementi indicati nell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modificazioni, anche dei seguenti:
a) le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali;
b) la dislocazione degli impianti di cantiere;
c) la dislocazione delle zone di carico e scarico;
d) le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti;
e) le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione.
All’allestimento del cantiere deve provvedere la ditta appaltatrice, ponendo in opera e garantendo il
funzionamento delle attrezzature, e degli apprestamenti previsti. Degli apprestamenti potranno usufruire
tutti gli addetti al cantiere. Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria sulle attrezzature e sugli
apprestamenti devono essere verbalizzati e portati a conoscenza del C.S.E., per mezzo del preposto
dell’impresa, il quale dovrà consegnare verbali almeno una volta al mese, riportanti tutti gli interventi
eseguiti alle macchine e alle attrezzature. Sullo stesso verbale dovrà essere indicato l’orario di chiusura del
cantiere. Le imprese ed i lavoratori autonomi devono segnalare alla ditta appaltatrice l’inizio dell’uso, le
anomalie rilevate, la cessazione o la sospensione dell’uso.
3.2.2.1 RECINZIONE DI CANTIERE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
La recinzione di cantiere del tipo mobile sarà realizzata con paletti infissi nel terreno e rete rossa.
La recinzione di cantiere dell’area baraccamenti (area logistica) sarà realizzata con pali infissi nel terreno,
rete elettrosaldata e rete rossa.
La recinzione di cantiere per lavori di durata superiore a giorni tre, sarà realizzata con pali infissi nel
terreno, rete elettrosaldata e rete rossa.
La recinzione deve essere realizzata di modo che l'urto accidentale contro la stessa non provochi danni al
soggetto potenzialmente esposto.
Tutto il perimetro deve essere percorso al fine di sincerarsi che non vi sia alcuna posizione in cui
permanentemente o anche solo occasionalmente (a seguito di apertura di porte secondarie o altri vani di
passaggio) sia possibile accedere al cantiere. Tutti queste possibilità di accesso secondario devono essere
impedite mediante l’utilizzo di catene e lucchetti, o tavole inchiodate, o barriere secondo necessità.
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3.2.2.2 VIABILITA’ PRINCIPALE DI CANTIERE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
Verranno generalmente eseguiti: due accessi carrabili ed uno pedonale per l’accesso alla base logistica,
due accessi carrabili ed uno pedonale per l’accesso al cantiere di durata maggiore di giorni tre.
Per l’accesso al cantiere mobile si predisporranno semplicemente aperture realizzate direttamente
togliendo parte della rete rossa. La stessa dovrà poi essere riposizionata nei periodi di inattività.
Durante l'esecuzione dei lavori deve essere garantita in cantiere la corretta e sicura viabilità delle persone
e dei veicoli, evitando possibili interferenze tra pedoni e mezzi, ingorghi sui percorsi stradali e di aree di
lavoro e ostacoli vari da compromettere l'efficacia delle vie ed uscite d'emergenza.
La viabilità di cantiere deve rispondere a requisiti di solidità e stabilità, ed avere dimensioni ed andamento
tali da non costituire pericolo ai lavoratori operanti nelle vicinanze.
La superficie deve essere sufficientemente solida in relazione al peso dei mezzi a pieno carico che vi
devono transitare.
PROCEDURE PER L’ACCESSO ALLE AREE DI CANTIERE:
Per il controllo sull’accesso alle aree di cantiere, non sono state prodotte dai comuni interessati particolari
procedure da rispettare.
La viabilità di raggiungimento dei vari tratti stradali dovrà essere preventivamente analizzata dalla ditta
esecutrice dell’intervento, dal punto di vista della stabilità e della effettiva percorribilità, in relazione ai
mezzi che vi devono transitare, non valutabili in fase progettuale.
Se necessario, dovranno essere realizzate strade provvisorie di raggiungimento del tratto oggetto di
intervento, con ghiaia e stabilizzato rullato. Lo stato delle strade deve essere tenuto sotto controllo al fine
di evitare imprevisti cedimenti del terreno.
3.2.2.3 MODALITA’ DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI (art. 100 D.Lgs. 81/2008,
allegato XV)
Le autogrù necessarie per il montaggio dei ponti e passerelle, dovranno transitare su vie stabili e sicure,
così come i camion, autocarri e autobotti.
L’impresa esecutrice dell’intervento dovrà dare indicazioni utili al fornitore circa le difficoltà di
raggiungimento dell’area, nonché gli spazi necessari per la sosta del mezzo durante la fase di
getto/carico/scarico.
Vista la non rilevabile presenza di rischi derivanti dalla presenza occasionale di mezzi per la fornitura di
materiali, la cui frequenza e quantità è peraltro variabile anche secondo lo stato di evoluzione della
costruzione, non si rende necessario redigere un programma degli accessi, correlato al programma dei
lavori.
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Non ci sono, allo stato attuale, altre particolari procedure prescritte dalla committenza, sarà quindi onere
del C.S.E. valutare altre particolari condizioni che potranno nascere durante lo svolgersi di tutte le fasi
lavorative, e prendere i provvedimenti del caso.
3.2.2.4 CARTELLO DI CANTIERE (D.P.R 380/01)
Le dimensioni minime del cartello di cantiere dovranno essere concordate con la D.L. Il cartello di cantiere
potrà essere in parte compilato secondo i soggetti inseriti nel paragrafo 2.2.
Il cartello di cantiere verrà posizionato sulle tre aree logistiche e sulle aree mobili.
3.2.2.5 SEGNALETICA DI SICUREZZA (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
La segnaletica di sicurezza deve essere posta in modo visibile in corrispondenza di ciascuna area di
cantiere, sia mobile che fissa.
Colore Significato e scopo Indicazioni e precisazioni
Rosso
Segnali di divieto Atteggiamenti pericolosi
Pericolo - allarme Alt, arresto, dispositivi di interruzione d'emergenza. Sgombero
Materiali e attrezzature antincendio
Identificazione e unicazione
Giallo o Arancio Segnali di avvertimento Attenzione cautela verifica
Azzurro Verde
Segnali di prescrizione Segnali di salvataggio o di soccorso
Comportamento o azione specifica - obbligo di portare un mezzo di sicurezza personale Porte, uscite, percorsi, materiali, postazioni, locali
Situazione di sicurezza Ritorno alla normalità
Nel caso di esecuzione lavori limitrofi ad opere stradali esistenti, la segnaletica dovrà essere integrata con
quella stradale.
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Devono essere osservate tutte le disposizioni minime previste dal D.Lgs. 14.08.96 n. 493 “Attuazione della
direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul
luogo di lavoro”.
Si rammenta che “i cartelli vanno sistemati tenendo conto di eventuali ostacoli, ad una altezza e in una
posizione appropriata rispetto all’angolo di visuale, all’ingresso della zona interessata in caso di rischio
generico ovvero nelle immediate vicinanze di un rischio specifico o dell’oggetto che si intende segnalare e
in un posto bene illuminato e facilmente accessibile e visibile.”
Si rammenta anche che il cartello “va rimosso quando non sussiste più la situazione che ne giustificava la
presenza.”
L’Appaltatore assume per conto del Committente l’onere della esposizione della notifica preliminare.
Si rammenta se necessario l’obbligatorietà della segnalazione della presenza di cantiere e della uscita di
autocarri o mezzi pesanti sulla strada pubblica.
3.2.2.6 SERVIZI IGIENICO – ASSISTENZIALI (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
Dovranno essere installati tre bagni chimici, da porsi ciascuno all’interno dell’area logistica.
Il cantiere dovrà essere dotato di locali per i servizi igienico assistenziali di cantiere.
L’appaltatore dovrà provvedere alla gestione, manutenzione, pulizia dei locali per tutta la durata dei lavori.
Il numero dei bagni installati nell’area logistica, risponde alle esigenze della tipologia dell’opera da
realizzarsi, e quindi al numero degli addetti ai lavori necessari per la realizzazione dell’opera stessa; il
numero dei bagni è stato calcolato in base al numero massimo dei lavoratori identificabili nel diagramma
dell’affollamento, quindi pienamente soddisfacenti i bisogni anche nei periodi in cui la presenza dei
lavoratori contemporanei in cantiere è minore.
3.2.2.7 ALTRI BARACCAMENTI (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
Dovranno essere installate le baracche di cantiere ad uso: magazzino, ufficio, mensa, nella base logistica e
se necessario, delle altre in corrispondenza dei cantieri con durata maggiore di giorni tre.
L’appaltatore dovrà provvedere alla gestione, manutenzione, pulizia dei locali per tutta la durata dei lavori.
La dimensione del locale utilizzato deve rispondere alle esigenze della tipologia dell’opera da realizzarsi, e
quindi al numero degli addetti ai lavori necessari per la realizzazione dell’opera stessa; il numero delle
baracche è stato calcolato in base al numero massimo dei lavoratori identificabili nel diagramma
dell’affollamento, quindi pienamente soddisfacenti i bisogni anche nei periodi in cui la presenza dei
lavoratori contemporanei in cantiere è minore.
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3.2.2.8 DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI TECNICI DI CANTIERE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
Elettricità:
L’energia elettrica sarà fornita per mezzo di disposizione di quadro elettrico ASC derivante dalla linea
elettrica esistente. (compatibilmente con le condizioni di contratto).
L’Appaltatore dovrà provvedere all’allacciamento al contatore ed alla realizzazione dell’impianto di cantiere.
Si rammenta che il cantiere è sempre considerato luogo bagnato; si rammenta di conseguenza il grado di
protezione minimo IP55.
Gli impianti devono essere realizzati da ditta in possesso dei requisiti di cui alla L. 46/90, che deve
rilasciare la necessaria dichiarazione di conformità. È responsabilità del direttore di cantiere:
- verificare preventivamente i requisiti necessari per le operazioni di cui sopra;
- richiedere la dichiarazione di conformità prima che l'impianto sia utilizzato;
- attivare e controllare le procedure relative alla verifica dell'impianto di messa a terra (se necessarie).
Si richiama la Norma CEI di riferimento: Norma CEI 64-8/7, Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari;
704.
Requisiti del quadro elettrico di tipo ASC:
Il quadro elettrico installato in cantiere deve obbligatoriamente essere costruito in conformità alla Norma
generale CEI 17-13/1 ed alla Norma specifica CEI 17-13/4 e munito di certificato o dichiarazione di
conformità ai sensi della direttiva comunitaria 73/23 CEE, esplicitamente richiamata dalla Legge 46/90 nel
suo regolamento di attuazione.
Si prende atto che il direttore di cantiere è un soggetto con funzioni dirigenziali, incaricato di responsabilità
gestionali nella organizzazione del cantiere, e si determina quanto segue.
Il Direttore di Cantiere assume il ruolo di gestore dell’impianto elettrico di cantiere. Tale disposizione
organizzativa è obbligatoria, ha carattere essenziale, ed è prevalente su qualsiasi diversa disposizione in
contrasto. Essa si applica anche in deroga alle norme in generale ed in particolare richiamate nel presente
piano e negli elaborati contrattuali
3.2.2.9 EVENTUALI IMPIANTI MESSI A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE (art. 100 D.Lgs. 81/2008,
allegato XV)
Nessun impianto è messo a disposizione della committenza.
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3.2.2.10 IMPIANTO ELETTRICO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato
XV)
Vista la localizzazione delle aree di cantiere, l’impresa utilizzerà essenzialmente il gruppo elettrogeno.
Per impianto elettrico di cantiere si considera tutta la rete di distribuzione posta a valle del punto di
consegna (misuratore) installato dall'Ente erogatore.
A valle del punto di consegna è installato un interruttore onnipolare (entro tre metri), il cui distacco toglie
tensione a tutto l'impianto.
Da questo punto parte la linea che alimenta il quadro generale con sormontato un interruttore generale
magnetotermico opportunamente tarato contro le sovracorrenti (sovraccarichi e cortocircuiti), che alimenta
le linee dell'impianto di cantiere, ognuna delle quali è protetta da un interruttore differenziale (Id<0.3-
0.5°).
Il quadro elettrico di cantiere devono essere conformi alla norma CEI EN 60439-4 (CEI 17-13/4) con grado
di protezione minimo IP43 (IP44 secondo la Guida CEI 64-17 fasc. n. 5492).
La rispondenza alla norma di un quadro di cantiere (ASC) è verificata tramite l'applicazione sul quadro di
una targhetta dove sono leggibili il nome del costruttore e marchio di fabbrica dell'ASC, la designazione del
tipo o numero d'identificazione; EN 60439-4, la natura e il valore nominale della corrente;le tensioni di
funzionamento di impiego e nominale.
Il quadro deve avere un dispositivo per l'interruttore di emergenza, se il quadro non è chiudibile a chiave
può assolvere a tale scopo l'interruttore generale di quadro.
Le prese a spina devono essere conformi alla norma CEI EN 60309 (CEI 23-12) e approvate da IMQ, con
grado di protezione non inferiore ad IP44. Le prese a spina devono essere protette da interruttore
differenziale da Id=0,03°.
Le prese a spina delle attrezzature di potenza superiore a 1000 W devono potersi inserire o disinserirsi a
circuito aperto.
Gli impianti elettrici installati nei locali servizi del cantiere (baracche per uffici, bagni, spogliatoi, ...) sono di
tipo ordinario (norma CEI 64-8).
L'impianto elettrico deve essere eseguito da ditta abilitata che a fine lavori effettuerà il collaudo
dell'impianto e rilascerà la dichiarazione di conformità ai sensi della legge n. 46/90.
Ogni qualvolta che avvengono modifiche dell’impianto, andrà effettuata una verifica e andrà riportata sulla
planimetria di cantiere la nuova dislocazione di cavi e/o quadri. Tali variazioni dovranno essere segnalate al
C.S.E.
Il quadro elettrico di cantiere è posizionato come indicato nell’elaborato grafico “layout di cantiere“, ma
potrà essere spostato in funzione di altre esigenze lavorative non valutabili in fase progettuale, e
comunque dovrà essere dotato di tutti gli elementi che lo rendono a norma. Lo stesso verrà protetto con
apposita tettoia, da polveri e getti d’acqua, ed essere del tipo ASC.
Dal quadro elettrico di cantiere si estende il cavo elettrico del tipo H07RN-F nella posa fissa, interrato o
aereo. Il cavo elettrico si sviluppa perimetralmente all’area e sarà dotato di prese a spina conformi alla
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norma CEI EN 60309 (CEI 23-12) e approvate da IMQ, con grado di protezione non inferiore ad IP44. Le
prese a spina sono protette da interruttore differenziale da Id=0,03°.
I quadri di derivazione, da spostarsi di piano in piano, serviranno a garantire l’allaccio elettrico agli utensili
da lavoro in tutti i piani del corpo di fabbrica.
3.2.2.11 IMPIANTO DI MESSA A TERRA DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (art. 100 D.Lgs. 81/2008,
allegato XV)
Oneri a carico dell’Appaltatore: attivare e controllare le procedure relative alla verifica dell'impianto di
messa a terra, se necessarie (denuncia ISPESL, verifiche periodiche). L’impianto di terra dovrà essere
eseguito da ditta qualificata, salvo diversa indicazione dalla ditta esecutrice dell’impianto elettrico di
cantiere.
Si richiama la norma CEI 64-17 (Guida alla esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri), ed in particolare
le prescrizioni di cui al punto 10 “Impianto di Terra” La configurazione del dispersore di terra deve essere
definita in funzione delle esigenze del cantiere (vedi CEI 64-17, 10.1).
La norma richiamata prevede che il valore della resistenza di terra del dispersore unico sia coordinato con
le protezioni (vedi CEI 64-17, 10.2). Si sottolinea che l’uso del sistema IT è sconsigliato dalla norma stessa
(a meno che sia previsto l’uso di piccoli generatori portatili).
In merito alla realizzazione del dispersore attenersi alle prescrizioni della norma CEI 64-17, 10.4,
osservandone le indicazioni affini a quanto si richiama di seguito.
Ai fini del miglioramento dell'equipotenzialità per le ragioni esaminate precedentemente dalla norma, si
consiglia che i conduttori che collegano i vari elementi del dispersore siano realizzati con corda nuda,
affinché gli stessi costituiscano elementi del dispersore.
I conduttori devono essere posati alla profondità di almeno 0,5 m dalla superficie calpestabile; gli elementi
non devono essere ricoperti con ghiaia di risulta del cantiere, bensì con terra, argilla, humus, limo,
bentonite.
L’impianto di terra in tutte le sue caratteristiche deve essere documentato. In presenza di lavoratori
subordinati l’impianto deve essere denunciato con modello B all’ISPESL entro 30 gg. dalla messa in
servizio.
NB: la denuncia dell’impianto di terra deve essere effettuata da ciascun datore di lavoro per le attrezzature
fisse da cantiere.
3.2.2.12 IMPIANTI DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE DA ALLESTIRE A CURA
DELL’IMPRESA
Non sussiste la necessità di installazione dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche.
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3.2.2.13 IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (art. 100 D.Lgs. 81/2008,
allegato XV)
Per garantire la visibilità in cantiere potrebbe essere opportuno installare lampade o sistemi di
illuminazione a norma.
3.2.2.14 IMPIANTO DI VENTILAZIONE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (Ex D.Lgs. 494/96, art. 12,
c. 1,lett. b, art. 100 Nuovo D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
Non sussiste la necessità di installazione dell’impianto di ventilazione.
3.2.2.15 IMPIANTO IDRICO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato
XV)
Non sussiste la necessità di installazione dell’impianto idrico.
3.2.2.16 IMPIANTO FOGNARIO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (at. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato
XV)
Non sussiste la necessità di installazione dell’impianto fognario.
3.2.2.17 ZONE A SPECIFICA DESTINAZIONE
EVENTUALI AREE CONCESSE DAL COMMITTENTE PER USO UFFICI (LOGISTICA REMOTA)
Da stabilirsi in fase esecutiva.
ZONE DI CARICO E SCARICO (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
Nella fase di allestimento del cantiere le zone di scarico box ed apprestamenti necessari per la
cantierizzazione dell’area, possono avvenire in qualunque sito purché all’interno dell’area. Infatti la zona
ampia e priva di ostacoli permette ovunque lo stazionamento temporaneo dei mezzi pesanti addetti ai
lavori. Nella fase di sbancamento le zone di carico materiale di risulta (asfalto e terra) saranno individuate
anche esse interne all’area da recintare.
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Il materiale di risulta degli scavi e delle demolizioni, quando non necessario per un ulteriore utilizzo, dovrà
essere prontamente trasportato e smaltito in discarica autorizzata.
I POS delle imprese dovranno contenere le procedure di gestione dei rifiuti prodotti in cantiere, con
particolare riguardo per la rimozione dei materiali pericolosi.
MAGAZZINO/ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE E STOCCAGGIO MATERIALI (art. 100 D.Lgs. 81/2008,
allegato XV)
All’interno dell’area baraccamenti.
ZONE DI STOCCAGGIO RIFIUTI (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
Tutti i rifiuti dovranno essere smaltiti in discarica autorizzata.
EVENTUALE ZONA DI DEPOSITO DEI MATERIALI CON PERICOLO DI INCENDIO O DI ESPLOSIONE (art. 100
D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
Non verranno utilizzati materiali con pericolo di incendio o di esplosione.
POSTAZIONI DI LAVORO FISSE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
Non sono previste postazioni di lavoro fisse.
EVENTUALE IMPIANTO DI BETONAGGIO,VAGLIATURA ETC..
Non verrà installato nessun impianto di betonaggio.
3.2.2.18 ATTREZZATURE E MACCHINE (art. 100 .Lgs. 81/2008, allegato XV)
EVENTUALI ATTREZZATURE E MACCHINE MESSE A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE
Nessuna attrezzatura e macchina è messa a disposizione dal committente
ATTREZZATURE E MACCHINE UTILIZZATE
Si riproduce di seguito l’elenco delle attrezzature e delle macchine di sicuro utilizzate dalle imprese
esecutrici dell’intervento. Sarà onere dell’impresa fornire al C.S.E. i libretti d’uso e di manutenzione di tutte
le macchine operanti in cantiere, ed i relativi libretti di verifiche periodiche (rif. Capitolo 3 “Elenco
documenti da tenere in cantiere“).
Sarà cura del C.S.E. aggiornare il P.S.C. se durante lo svolgersi delle attività lavorative si dovesse
necessitare dell’utilizzo di altre macchine e attrezzature.
• Autocarro
• Escavatore
• Autogrù
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• Rullo compattatore
• Utensili d’uso comune
• Pala, Piccone etc..
3.2.3 IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 3: Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni.
3. In riferimento alle lavorazioni, il coordinatore per la progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua l'analisi dei rischi presenti, facendo particolare attenzione oltre che ai rischi connessi agli elementi indicati nell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo n. 494 del 1996 e successive modificazioni, anche ai seguenti:
a) al rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere;
b) al rischio di elettrocuzione;
c) al rischio rumore;
d) al rischio dall'uso di sostanze chimiche.
In riferimento alle lavorazioni, si riporta in forma semplice ma di immediata lettura, una tabella
rappresentante: il rischio esistente, le opere interessate, il coordinamento, la prevenzione e la protezione.
Rischio di seppellimento (scavi,falde,alvei fluviali), (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
Presente in tutte le fasi lavorative da svolgersi in prossimità di torrenti e fossati o in fondo alle
scarpate, durante il consolidamento/risanamento/rivestimento dei muri in pietra.
Coordinamento: Operare in condizioni di bassa portata d’acqua dei torrenti.
Non operare con i mezzi meccanici quando nei paraggi vi sosta il
lavoratore.
Non eseguire operazioni sul fronte dell’argine che potrebbero causare
franamento di materiali e terra dall’alto.
Prevenzione: Utilizzare idonei sistemi di imbracatura.
Segnalare la propria presenza prime di avvicinarsi al mezzo
meccanico in movimento
Protezione: Usare stivali in gomma con suola antiscivolo
Usare elmetto di protezione
Usare scarpe antinfortunistiche
Cronologia Rif. Crono programma dei lavori
Soggetto
incaricato
Muratore
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Rischio di annegamento (falde, alvei fluviali), (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
Presente in tutte le fasi lavorative da svolgersi in prossimità di torrenti e fossati.
Coordinamento: Operare in condizioni di bassa portata d’ acqua dei torrenti
Prevenzione: Utilizzare idonei sistemi di imbracatura
Protezione: Usare stivali in gomma con suola antiscivolo
Cronologia Rif. Crono programma dei lavori
Soggetto
incaricato
Muratore
Rischio di caduta dall’alto (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
Presente in tutte le fasi lavorative da svolgersi in prossimità di scarpate e/o dislivelli superiori ai
2 metri rispetto ad un piano stabile. In particolare per le opere di realizzazione parapetti e
grigliati di protezione.
Coordinamento: Agire con mezzi meccanici sul fronte della scarpata/alveo.
I lavoratori dovranno imbracarsi.
Prevenzione: Non sporgersi senza imbracatura.
Verificare la stabilità dell’imbracatura e del sistema di ancoraggio.
Protezione: Uso delle imbracature
Usare elmetto di protezione
Usare scarpe antinfortunistiche
Cronologia Rif. Crono programma dei lavori
Soggetto
incaricato
Muratore
Misure particolari da esplicitare nel pimus, (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
Potrebbe essere necessario installare trabattelli/ponteggi per la realizzazione delle spalle in c.a.
dei ponti di collegamento,
Coordinamento: Rif. par. 7.2
Prevenzione: Rif. par. 7.2
Protezione: Rif. par. 7.2
Cronologia Rif. Crono programma dei lavori
Soggetto
incaricato
Il montaggio, la trasformazione e lo smontaggio del
ponteggio/trabattello deve essere eseguito da personale abilitato ai
sensi del D.Lgs. 235/2003, e l’impresa installatrice del
trabattello/ponteggio dovrà redigere il P.i.M.U.S., da consegnare al
C.S.E. almeno 15 giorni prima del montaggio. Non si necessita di
misure particolari da esplicitare nel P.i.M.U.S.
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Rischio di caduta materiali dall’alto (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
Presente in tutte le fasi lavorative che necessitano di sollevamento materiali, soprattutto nel
sollevamento di elementi prefabbricati utili per la realizzazione dei ponti di collegamento.
Coordinamento: I lavoratori dovranno coordinarsi nella movimentazione dei carichi.
Garantire che i carichi movimentati non siano mai sospesi sopra le
persone.
Garantire che i mezzi di sollevamento siano stabili e poggianti su
idonei appoggi stabilizzatori.
I carichi dovranno essere sollevati con corde e ganci idonei.
Durante lo scarico dei materiali vietare l'avvicinamento di persone,
medianti avvisi e sbarramenti.
I materiali con peso modesto ma di dimensioni notevoli dovranno
essere trasportati da più operatori a mano.
Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta
movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti.
Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di
terzi, medianti avvisi e sbarramenti,
Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli,
Verificare se la presenza di tralicci e cavi arerei possano interferire
con il braccio gru in movimento.
Prevenzione: Garantire la stabilità del materiale spostato.
Segnalare ogni operazione di movimentazione orizzontale e verticale
dei carichi, in modo da consentire l'allontanamento preventivo delle
persone, interrompendo immediatamente l'operazione qualora
permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico.
Tenersi a distanza di sicurezza dal mezzo in movimento e dal suo
campo d'azione, e mantenere lontane le persone non autorizzate.
Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione del braccio
gru.
Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza
sollevare il mezzo,
Prendere visione del diagramma portata/braccio dell'autogrù con
cestello e rispettarlo,
Protezione: Recintare l’area coinvolta in una possibile caduta dei materiali
dall’alto.
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Soggetto
incaricato
Muratore
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Salubrità dell’aria nei lavori in galleria (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
Presente in tutte quelle attività che avvengono in ambienti chiusi e di elevata estensione, in
particolare nella realizzazione dell’illuminazione in galleria dell’ex. tracciato ferroviario.
Coordinamento: Operare almeno in due
Utilizzare sistemi di illuminazione adeguati facilmente trasportabili a
mano
Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura rischi
generati dalla cattiva areazione all’interno della galleria, e
conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza
dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura rischi
generati dalla cattiva areazione all’interno della galleria, e
conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza
dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Cronologia Rif. Crono programma dei lavori
Soggetto
incaricato
Impiantisti
Presenza di polveri, fibre, vapori, gas, odori o altri inquinanti aerodispersi (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
Presente in tutte quelle attività che avvengono in ambienti confinati e con rischio chimico. La
demolizione delle baracche non è da considerarsi di entità tale da valutare questo rischio,
tantomeno le opere di rimozione delle sterpaglie.
Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura opere
che avvengono in ambienti con presenza di polveri, fibre, vapori, gas,
odori o altri inquinanti aerodispersi e conseguentemente non prevede
misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai
lavori
Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura opere
che avvengono in ambienti con presenza di polveri, fibre, vapori, gas,
odori o altri inquinanti aerodispersi e conseguentemente non prevede
misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai
lavori
Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura opere
che avvengono in ambienti con presenza di polveri, fibre, vapori, gas,
odori o altri inquinanti aerodispersi e conseguentemente non prevede
misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai
lavori
Cronologia Rif. Crono programma dei lavori
Soggetto Muratore
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- 76 -
incaricato
Estese demolizioni o manutenzioni (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
La demolizione delle baracche non è da considerarsi di entità tale da essere classificata come
estesa demolizione.
Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura le
opere di estese demolizioni e conseguentemente non prevede misure
atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura la
opere di estese demolizioni e conseguentemente non prevede misure
atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura la
opere di estese demolizioni e conseguentemente non prevede misure
atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Cronologia Rif. Crono programma dei lavori
Soggetto
incaricato
-
Rischio di incendio/esplosioni (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
-
Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano, per ciò che concerne la
realizzazione delle opere in progetto, non prevede per sua natura
rischi di incendio e esplosioni, e conseguentemente non prevede
misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai
lavori.
Vietare l’accensione di fuochi se non controllabili.
Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano, per ciò che concerne la
realizzazione delle opere in progetto, non prevede per sua natura
rischi di incendio e esplosioni, e conseguentemente non prevede
misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai
lavori.
Portare almeno un estintore (adeguato per l’entità dell’incendio
sviluppabile) e conservarlo nell’area mobile di cantiere.
Protezione: Il cantiere di cui al presente piano, per ciò che concerne la
realizzazione delle opere in progetto, non prevede per sua natura
rischi di incendio e esplosioni, e conseguentemente non prevede
misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai
lavori.
Cronologia -
Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia
Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu
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- 77 -
Soggetto
incaricato
Addetto antincendio
Rischio derivante dall’uso di materiali pericolosi (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
-
Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
con rischio derivanti dall’uso di materiali pericolosi e
conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza
dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
con rischio derivanti dall’uso di materiali pericolosi e
conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza
dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
con rischio derivanti dall’uso di materiali pericolosi e
conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza
dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Cronologia -
Soggetto
incaricato
-
Rischio rumore (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
-
Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
che possano generare livelli sonori tali da risultare interferenti con gli
ambienti circostanti e conseguentemente non prevede misure atte a
garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
che possano generare livelli sonori tali da risultare interferenti con gli
ambienti circostanti e conseguentemente non prevede misure atte a
garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
che possano generare livelli sonori tali da risultare interferenti con gli
ambienti circostanti e conseguentemente non prevede misure atte a
garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Cronologia -
Soggetto
incaricato
-
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- 78 -
Riscontro di materiale a matrice amiantifera (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
-
Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
con uso di materiale a matrice amiantifera e conseguentemente non
prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non
addetti ai lavori
Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
con uso di materiale a matrice amiantifera e conseguentemente non
prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non
addetti ai lavori
Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
con uso di materiale a matrice amiantifera e conseguentemente non
prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non
addetti ai lavori
Cronologia -
Soggetto
incaricato
-
Ambienti influenzati da campi elettromagnetici (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
-
Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
in ambiente con rilevante presenza di campi elettromagnetici e
conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza
dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
in ambiente con rilevante presenza di campi elettromagnetici e
conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza
dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
in ambiente con rilevante presenza di campi elettromagnetici e
conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza
dei lavoratori e dei non addetti ai lavori
Cronologia -
Soggetto
incaricato
-
Condizioni atmosferiche avverse e sbalzi eccessivi di temperatura (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
Le condizioni meteorologiche sono vincolanti per la tempistica di intervento.
Coordinamento: Rif. par. 7.3
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- 79 -
Prevenzione: Rif. par. 7.3
Protezione: Rif. par. 7.3
Ritrovamento di ordigni bellici (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
-
Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede bonifica da ordigni
bellici.
Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede bonifica da ordigni
bellici.
Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede bonifica da ordigni
bellici.
Cronologia -
Soggetto
incaricato
-
Modalità di rimozione dei materiali pericolosi (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
-
Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
con produzione di materiali pericolosi e conseguentemente non
prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non
addetti ai lavori
Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
con produzione di materiali pericolosi e conseguentemente non
prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non
addetti ai lavori
Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori
con produzione di materiali pericolosi e conseguentemente non
prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non
addetti ai lavori
Cronologia -
Soggetto
incaricato
-
Modalità di evacuazione dei detriti delle macerie (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)
Presente in tutte le fasi lavorative inerenti la rimozione di limitate sterpaglie e la demolizione
delle baracche esistenti.
Coordinamento: Evitare accumuli di sterpaglie secche
Lasciare liberi i passaggi e le vie di transito
Prevenzione: Smaltire frequentemente le macerie
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Protezione: -
Cronologia -
Soggetto
incaricato
Datore di lavoro
Modalità relative all’uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi di apprestamenti,
attrezzature, mezzi e servizi di protezione collettiva.
-
Coordinamento: Le ditte opereranno indipendentemente l’una dall’altra.
Prevenzione: Le ditte opereranno indipendentemente l’una dall’altra.
Protezione: Le ditte opereranno indipendentemente l’una dall’altra.
Rischio di investimento da veicoli circolanti nell’area di cantiere e zone adiacenti interferenti
Presente in tutte le fasi lavorative che necessitano dell’uso dei mezzi da lavoro, quali autobotte,
camion, escavatore, soprattutto nelle situazioni di manovra e movimento in prossimità di centri
abitati, di strade transitate.
Coordinamento: All’esterno dell’area di cantiere, la circolazione degli automezzi e delle
macchine deve essere regolamentata, i mezzi non devono superare la
velocità di 30 km/h, e devono seguire un percorso preferenziale
Risulta comunque vietato avvicinarsi ai mezzi in movimento.
Operatori a terra devono garantire il movimento e manovra del mezzo
pesante in condizioni di massima sicurezza ed essere dotati di apposti
gilet ben visibili anche nelle ore con minor luce solare. Qualunque
lavoratore intenda avvicinarsi al mezzo in movimento, deve prima
segnalare la propria presenza e farsi notare dall’autista del mezzo
stesso.
Prevenzione: La segnaletica di cantiere è apposta su ogni accesso ed è ben visibile.
Protezione: Un operatore a terra dovrà visionare la corretta manovra del mezzo in
movimento.
Cronologia -
Soggetto
incaricato
Moviere
CONDIZIONI ATMOSFERICHE AVVERSE E SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA
Si allega scheda di definizione degli accorgimenti minimi che dovranno essere presi in considerazione dalle
imprese esecutrici in caso di evenienza e aggiornate in relazione allo stato dei luoghi.
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EVENTO ATMOSFERICO CHE COSA FARE
In caso di forte pioggia e/o di persistenza della stessa
Sospendere le lavorazioni in esecuzione ad eccezione di getti di opere in c.a. o di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali. Ricoverare le maestranze negli appositi locali e/o servizi di cantiere. Prima della ripresa dei lavori procedere a: Verificare la conformità delle opere provvisionali. Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci. Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.
In caso di forte vento
Sospendere le lavorazioni in esecuzione ad eccezione di getti di opere in c.a. o di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali. Ricoverare le maestranze negli appositi locali e/o servizi di cantiere. Prima della ripresa dei lavori procedere a: Controllare la conformità degli apparecchi di sollevamento. Controllare la regolarità di trabattelli, parapetti, impalcature e opere provvisionali in genere. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.
In caso di neve
Sospendere le lavorazioni in esecuzioni ad eccezione di getti o di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali. Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e/o servizi di cantiere. Prima della ripresa dei lavori procedere a: Verificare la portata delle strutture coperte dalla neve, se del caso, sgombrare le strutture dalla presenza della neve; Verificare la conformità delle opere provvisionali; Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci; Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni; La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.
In caso di gelo
Sospendere le lavorazioni in esecuzione Prima della ripresa dei lavori procedere a: Verificare gli eventuali danni provocati dal gelo alle strutture, macchine e opere provvisionali; Verificare la conformità delle opere provvisionali. Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci. Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.
In caso di forte nebbia
All’ occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; Sospendere l’attività dei mezzi di sollevamento gru e autogrù) in caso di scarsa visibilità; Sospendere, in caso di scarsa visibilità, l’eventuale attività dei mezzi di movimento terra, stradali ed autocarri. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.
In caso di freddo con temperature sotto zero e/o particolarmente rigide
All’ occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e/o servizi di cantiere. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.
In caso di forte caldo con temperature oltre i 35°
All’occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; Riprendere le lavorazioni a seguito del raggiungimento di una temperatura accettabile. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.
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3.2.4 SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE, MISURE DI COORDINAMENTO
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 3: Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni.
4. Per ogni elemento dell'analisi di cui ai commi 1, 2 e 3 del DPR n° 222/2003, il PSC contiene:
a) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro; ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi;
b) le misure di coordinamento atte a realizzare quanto previsto alla lettera a).
Le scelte operative di intervento derivano anche da esigenze funzionali, legate cioè a garantire il transito
stradale ed il flusso delle acque nei fossi senza interruzione temporanee e tantomeno permanenti.
L’approccio metodologico utilizzato, consiste nell’analizzare tratto per tratto gli interventi primari da
realizzare, comprensivi delle opere di allestimento per la messa in sicurezza e le annesse
attrezzature/macchinari fondamentali di cui si necessita, valutando gli ambienti limitrofi e la tipologia ove
insiste l’area di lavoro. Attraverso una attenta e dettagliata documentazione fotografica, associando ad
ogni foto una tabella riepilogativa delle infrastrutture presenti, è stato possibile valutare quali siano i rischi
trasferibili all’esterno e viceversa.
Vista l’ubicazione delle aree di intervento, le condizioni meteo non sono assolutamente trascurabili,
specialmente nella stagione invernale, infatti nei mesi che vanno da Novembre a Marzo la probabilità di
nevicate è elevata, quindi oltre alla difficoltà di raggiungimento delle aree, si aggiunge l’impossibilità di
eseguire opere inerenti il pacchetto stradale, pregiudicando in tale caso la qualità dell’operato. I 360 giorni
stabiliti nel cronoprogramma, in quanto naturali e consecutivi, si intendono comprensivi anche del blocco
lavori temporaneo per situazioni di maltempo e presenza di neve.
Per ciò che concerne l’allestimento del cantiere, al fine di dare continuità alle fasi lavorative, si ipotizza
l’allestimento di tre aree logistiche fisse, dislocate in punti strategici (preferibilmente all’inizio, alla fine e a
metà dell’intero tratto) da concordarsi comunque con i comuni di interesse. Le aree logistiche, dotate di
baracche di cantiere ad uso magazzino, ufficio, mensa e bagno, dovranno essere confortevoli e il locale ad
uso ufficio e mensa, viste le condizioni climatiche esterne avverse e fredde nei periodi invernali
/primaverili, dovrà essere dotato di sistema di isolamento e riscaldamento.
Per garantire la sicurezza da e verso gli ambienti esterni, durante la realizzazione del pacchetto stradale,
saranno adottate recinzioni a tipologia classica (o realizzate secondo le indicazioni dettate dal comune) che
seguono il cantiere.
Al fine di limitare i disagi verso l’ambiente esterno nelle zone abitate, si dovrà operare per tratti non più
lunghi di metri 50, mentre nelle altre zone la lunghezza del tratto di intervento sarà variabile in relazione
alle condizioni ambientali e alle esigenze lavorative/progettuali.
Per ciò che concerne la realizzazione delle strutture, quali: passerelle di attraversamento fossi, ponti di
passaggio (sul torrente Cordevole), verrà allestito il cantiere temporaneo tale da garantire condizioni di
lavoro adeguate all’ambiente l’intera durata dell’intervento, seppure modesta.
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Durante la realizzazione del generico pacchetto stradale, del consolidamento di muri in pietra, della messa
in opera di terre armate, gradonate vive e quant’altro già specificato, verrà allestito il cantiere aderente
all’area di intervento, classificabile quindi come mobile. In queste situazioni il punto di appoggio sarà
garantito nelle aree logistiche.
Per la realizzazione del solo Binder non verrà allestito nessun cantiere, in quanto non si prevedono rischi
verso l’ambiente esterno.
Per la realizzazione dell’ illuminazione in galleria, si prevede invece di un previa bonifica e ispezione
dell’area, e la sistemazione di faretti alimentati con gruppo elettrogeno.
In tutti gli interventi che dovranno avvenire a confine con scarpate, nonché sponde di fiumi, canali e/o
torrenti, si dovrà realizzare idoneo parapetto in legno in grado di resistere a eventuali urti o impatti.
Il montaggio delle strutture rilevanti, quali il ponte sul torrente Cordevole, avverrà con l’utilizzo di autogrù
(ipoteticamente due) poste ai due lati del torrente. Si potrà accedere sull’alveo del torrente solo in periodi
di basso livello dell’acqua e con l’uso di idonei DPI ancorati a parti stabili dell’argine.
I torrenti, così come i fossati, in alcuni periodi dell’anno, sono caratterizzati da grosse portate di acqua,
sarà quindi opportuno valutare, in relazione all’effettiva data di inizio lavori, i periodi migliori per
intervenire. L’accesso al fondo del torrente potrà avvenire solo in caso di basso livello d’acqua e con
l’utilizzo di idonei DPI.
Per la realizzazione degli attraversamenti stradali, seppure il traffico veicolare può essere considerato
bassissimo, non dovranno essere realizzati blocchi stradali, neanche temporanei, quindi l’allestimento
consterà in posa di barriere, luci di segnalazione e utilizzo moviere a terra durante le operazioni di
manovra e scarico/carico materiali.
Il materiale di risulta, se non utilizzabile altrimenti, sentita la D.L., dovrà essere trasportato in discarica
autorizzata, sia per il terreno in eccedenza (eventuale), sia per le murature e quant’altro provenienti dalla
demolizione delle baracche nel tratto P5, P6.
Il raggiungimento degli ambienti di lavoro non sempre è agevole, infatti la viabilità di accesso può essere
caratterizzata da strada provinciale, strada sterrata, strada bianca, strada privata, e in alcuni casi la strada
non è evidentemente tracciata.
In ogni caso si dovrà valutare, anche in relazione agli eventi atmosferici, lo stato e la consistenza del
terreno, per garantire il passaggio dei mezzi pesanti da lavoro senza il rischio di smottamento del terreno e
quindi ribaltamento del mezzo.
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3.2.4.1 INIZIATIVE PROPOSTE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA DELLE LAVORAZIONI SIA PER I LAVORATORI CHE PER I NON ADDETTI AI LAVORI
La realizzazione dell’opera in progetto, non è da considerarsi né particolarmente pericolosa, né complessa,
quindi le attività lavorative saranno di tipo ordinarie, e i lavoratori operanti nel settore dell’edilizia già
dovranno conoscere quali siano le procedure da attuare per la realizzazione dell’intervento in oggetto.
Per ciò che concerne la sicurezza dei non addetti ai lavori, negli ambienti di lavoro limitrofi a tratti stradali,
oltre alla recinzione di cantiere, dovranno essere presi opportuni accorgimenti nelle fasi di manovra dei
mezzi da lavoro, nonché carico/scarico dei materiali e attrezzature.
Sarà comunque onere del C.S.E. valutare durante l’esecuzione dei lavori, tutti gli elementi non identificabili
in fase progettuale.
3.2.5 ANALISI DELLE FASI E SUB-FASI DEI LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE
3.2.5.1 PREMESSA
L'individuazione dei pericoli e la valutazione dei rischi, l'identificazione delle procedure esecutive, degli
apprestamenti e delle attrezzature atte a prevenirli, nonché le prescrizioni atte ad evitare i rischi derivanti
dalla presenza simultanea o successiva di più imprese o lavoratori autonomi, è stata più correttamente
effettuata suddividendo l'opera in fasi e sub fasi di lavoro.
Per "fase" si vuole qui intendere un ciclo di lavoro fondamentale per la realizzazione di una parte
importante dell'opera.
Per "sub-fase" (o "sotto-fase)" si intende invece l'insieme di operazioni nelle quali si articola la fase di
lavoro.
Per ogni rischio sono state operate scelte tecniche e tecnologiche ed individuate procedure esecutive,
scegliendo fra le diverse possibilità esistenti secondo il criterio della migliore funzionalità e della maggior
sicurezza.
Ovviamente questo tipo di analisi dovrà prevedere successivi adeguamenti per varianti in corso d'opera o
integrazioni.
Il presente paragrafo introduce il Cronoprogramma dei lavori rivolto alla Realizzazione di un percorso ciclo
pedonale lungo la valle del medio basso Cordevole. Il contenuto del Cronprogramma ha una specifica
rilevanza dal punto di vista della definizione dell’oggetto contrattuale, pertanto deve essere attentamente
considerato e valutato. La durata dei lavori ammonta a 360 giorni solari consecutivi. Il Cronoprogramma è
il programma dei lavori in cui sono indicate, in base alla complessità dell’opera, le lavorazioni, le fasi e le
sottofasi di lavoro, la sequenza temporale e la loro durata. Il Cronoprogramma è reso in forma grafica a
mezzo Diagramma di Gantt, e riporta sulle ordinate l’elenco delle lavorazioni in sequenza cronologica e
sulle ascisse il tempo di esecuzione espresso in giorni, è redatto, tenendo conto delle fasi di lavorazione
previste in cantiere, della tempistica della loro esecuzione e delle fasi critiche del processo di costruzione.
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Dal Cronoprogramma è individuabile la durata quindi delle fasi e sottofasi lavorative, quali siano le
interferenze temporali e l’individuazione del rapporto uu-g.
L’entità presunta “uomini - giorno” (ex. art. 2, c. 1, lettera f bis, D.Lgs. 494/96), rappresenta la somma
delle giornate lavorative prestate dai lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione dell’opera.
In termini grafici e analitici, tale parametro è la sommatoria (Si) di tutti i prodotti (ui * gi) di ogni singola
fase lavorativa. [u * g = Si ui *gi]
Il Cronoprogramma lavori sarà oggetto di opportuni aggiornamenti nella fase esecutiva dell’opera, a cura
del C.S.E., indicando lo stato di avanzamento lavori.
In relazione alle esigenze dell’impresa, per quanto inerente le proprie attività all’interno del cantiere, si
verifica la presenza simultanea di più imprese sub-appaltatrici, e/o contratti di manodopera, che
collaborano tra loro in ragione della stessa attività lavorativa (fase). Pertanto l’impresa appaltatrice dovrà
necessariamente comunicare al Responsabile dei Lavori ed al C.S.E. la presenza all’interno del cantiere di
uno o più lavoratori autonomi e/o più imprese esecutrici ed ognuno di loro dovrà obbligatoriamente
attenersi alle misure di sicurezza del P.S.C. e consegnare tutta la documentazione necessaria. Nel caso in
cui i lavoratori autonomi siano di fatto sotto la diretta sorveglianza e direzione dell’impresa appaltatrice,
quest’ultima all’interno del proprio POS, dovrà indicare le persone che lavorano per suo conto ed allegare
al proprio piano tutta la documentazione necessaria da consegnare al Responsabile dei Lavori per la
denuncia agli enti preposti.
3.2.5.2 ELENCO DELLE FASI E SOTTOFASI LAVORATIVE
Si descrivono in via sintetica gli interventi che si intendono realizzare:
ALLESTIMENTO BASI LOGISTICHE
INSTALLAZIONE DI N. 3 AREE FISSE DI CANTIERE (BASI LOGISTICHE), IN SITO DA
CONCORDARSI CON LA COMMITTENZA, COMPOSTE CIASCUNA DA:
Recinzione di cantiere delimitante l’area baraccamenti
Impianti elettrici di cantiere
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Cartellonistica di cantiere
Segnaletica luminosa
n. 3 baracche di cantiere di cui: 1 ad uso ufficio, 1 ad uso mensa, 1 ad uso magazzino
n. 3 bagni chimici
APPROVVIGIONAMENTO MATERIALI
Approvvigionamento dei materiali necessari per la realizzazione dei tratti oggetto di
intervento
INTERVENTI SUDDIVISI PER TRATTI
TRATTO P1-P2
Allestimento area mobile di cantiere
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Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglie
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Disposizione segnaletica di attraversamento prima del punto P1
Uso di utensili manuali
Pulizia area di cantiere
TRATTO P2-P3
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglie
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
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Uso di rullo compattatore
Realizzazione di passerella attraversamento fosso
Scavo con mezzi meccanici e manuali
Uso di piccolo escavatore
Uso di utensili manuali
Realizzazione delle spalle in c.a.
Casseratura
Posa dei ferri di armatura
Getto
Uso dell’autobotte
Rivestimento fosso esistente in pietra
Uso di idonei DPI
Posa in opera e montaggio piano di camminamento
Uso di autogrù
Uso di autocarro
Posa in opera e montaggio di parapetto
Pulizia area di cantiere
TRATTO P3-P4
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglie
Scavo di sbancamento
Uso di piccolo escavatore
Pozzetti da riportare in quota
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Costruzione di sistema di protezione a monte della pista
Uso di utensili manuali
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Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu
Sab si riserva la proprietà di questo elaborato con la proibizione di riprodurlo o trasferirlo a terzi senza autorizzazione scritta
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- 88 -
Realizzazione di parapetti lato dx e sx
Uso di idonei DPI
Consolidamento muri in pietra
Uso di idonei DPI
Pulizia area di cantiere
TRATTO P4-P5
Inserimento di grigliato di protezione sul ponte torrente Bordina, lato sx e dx
Uso di idonei DPI
TRATTO P5-P6
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Demolizione di baracche esistenti
Uso di mezzi meccanici
Trasporto materiale di risulta presso discarica autorizzata
Rimozione di limitate sterpaglie
Scavo di sbancamento
Uso di piccolo escavatore
Pozzetti da riportare in quota
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Realizzazione di passerella attraversamento fosso
Scavo con mezzi meccanici e manuali
Uso di piccolo escavatore
Uso di utensili manuali
Realizzazione delle spalle in c.a.
Casseratura
Posa dei ferri di armatura
Getto
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- 89 -
Uso dell’autobotte
Rivestimento fosso esistente in pietra
Uso di idonei DPI
Posa in opera e montaggio piano di camminamento
Uso di autogrù
Uso di autocarro
Posa in opera e montaggio di parapetto
Realizzazione di parapetti lato dx e sx tratto iniziale
Uso di idonei DPI
Realizzazione di parapetti lato dx e sx tratto terminale
Uso di idonei DPI
Protezione di monte
Uso di idonei DPI
Pulizia area di cantiere
TRATTO P6-P7
Realizzazione di soletta con inserimento di fibre sul ponte torrente Missiaga,
smontaggio parapetti lato sx e dx
Uso di idonei DPI
Pittura passerella
Uso di idonei DPI
TRATTO P7-P8
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglia
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
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- 90 -
Realizzazione di parapetti lato sx e dx
Utilizzo di idonei DPI
Pulizia area di cantiere
TRATTO P8-P9
Illuminazione interna alla galleria esistente
Uso di sistemi di illuminazione provvisoria
Uso di idonei DPI
TRATTO P9-P10
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglie
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Realizzazione di parapetti
Utilizzo di idonei DPI
Valutazione della possibile interferenza con traliccio e cavo aereo
Pulizia area di cantiere
TRATTO P10-P11
Intero tratto stradale di connessione per l’intera lunghezza (nessun intervento)
Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
TRATTO CIMITERO
Allestimento area mobile di cantiere
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- 91 -
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglia
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Pulizia area di cantiere
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
TRATTO RACCORDO POLO SCOLASTICO
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Realizzazione dei rilevati
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
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- 92 -
Uso di rullo compattatore
Pubblica illuminazione
Uso di autocarro con braccio gru
Uso di piccolo escavatore
Pulizia area di cantiere
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
TRATTO RACCORDO CENTRO
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Demolizione di muretto
Uso di mezzo idoneo
Taglio pavimentazione stradale esistente
Uso di mezzo idoneo
Scavo di fondazione
Uso di escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Posa di impianto semaforico completo
Pulizia area di cantiere
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
TRATTO P11-P12
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
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- 93 -
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Realizzazione di parapetti
Utilizzo di idonei DPI
Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
Pulizia area di cantiere
TRATTO P13-P14
Intero tratto stradale di connessione per l’intera lunghezza (nessun intervento)
Valutazione della possibile interferenza con traliccio e cavo aereo
Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
TRATTO P14-P15
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglie
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Realizzazione di parapetto
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- 94 -
Uso di idonei DPI
Pulizia area di cantiere
TRATTO P15-P16
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglie
Allargamento sezione
Uso di escavatore
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Pulizia area di cantiere
TRATTO P16-P17
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglie
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
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- 95 -
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Realizzazione di parapetto lato sx e dx
Uso di idonei DPI
Pulizia area di cantiere
TRATTO P17-P18
Allestimento area temporanea di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Realizzazione di passerella ciclo-pedonale sul torrente Cordevole (L. 50.00m)
Scavo con mezzi meccanici e manuali
Uso di piccolo escavatore
Uso di utensili manuali
Realizzazione di parapetti a protezione dalla possibile caduta dall’alto
Realizzazione delle spalle in c.a.
Casseratura
Posa dei ferri di armatura
Getto
Uso dell’autobotte
Rivestimento argine esistente in pietra
Uso di idonei DPI
Posa in opera e montaggio piano di camminamento
Uso di autogrù
Uso di autocarro
Posa in opera e montaggio di parapetto e della copertura in rame
Pulizia area di cantiere
TRATTO P18-P19
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
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- 96 -
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglie
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Realizzazione parapetti
Uso di idonei DPI
Disposizione segnaletica di attraversamento a fine tratto
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
Pulizia area di cantiere
TRATTO P19-P20
Intero tratto stradale di connessione per l’intera lunghezza (nessun intervento)
Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
TRATTO P20-P21
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglie
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia
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- 97 -
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
Realizzazione di parapetto
Uso di idonei DPI
Pulizia area di cantiere
TRATTO P21-P22
Per la quasi totalità della lunghezza, il tratto stradale di connessione è esistente (nessun
intervento)
Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
Si potrà intervenire solo previo spostamento del traliccio ad opera di altra ditta (enel) per
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Allargamento strada per un breve tratto
Realizzazione di muretto in cls armato (L 25.65 ml)
Casseratura
Posa dei ferri di armatura
Getto
Uso dell’autobotte
Realizzazione di scogliera (L 82.00 ml)
Pulizia area cantiere
TRATTO P22-P24
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia
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- 98 -
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglie
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di scogliere, a monte e a valle del tracciato
Posa in opera della scogliera, secondo le indicazioni del progetto
Uso di piccoli mezzi
Uso di manodopera
Uso di idonei DPI
Consolidamento scarpata con terre armate
Stesura e compattazione del terreno in strati orizzontali
Uso di piccolo escavatore
Messa in opera di rinforzi
Posa in opera di paramento verticale/inclinato secondo le indicazioni del
progetto esecutivo
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di guado Roa Bianca
Scavo di fondazione
Uso di escavatore
Casseratura
Posa dei ferri
Getto
Uso di autobotte
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione di muretto in cls armato (L 36.00 ml)
Casseratura
Posa dei ferri di armatura
Getto
Uso dell’autobotte
Realizzazione Pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Realizzazione parapetti
Uso di idonei DPI
Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008
- 99 -
Disposizione segnaletica di attraversamento a fine tratto
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
Pulizia area di cantiere
TRATTO P24-P25
Intero tratto stradale di connessione per l’intera lunghezza (nessun intervento)
Valutazione della possibile interferenza con traliccio e cavo aereo
Disposizione segnaletica di attraversamento a fine tratto
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
TRATTO P25-P26
Allestimento area mobile di cantiere
Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa
plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Segnaletica luminosa
Preparazione area stoccaggio provvisoria
Preparazione area deposito materiale di risulta
Installazione impianto elettrico di cantiere
Rimozione di limitate sterpaglie
Scavo superficiale
Uso di piccolo escavatore
Ricompattazione
Uso di rullo compattatore
Stesura di strato di pietrisco
Uso di piccolo escavatore
Realizzazione di strato di base
Uso di rullo compattatore
Realizzazione pavimentazione
Uso di rullo compattatore
Disposizione segnaletica di attraversamento a fine tratto
Uso di idonei DPI
Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare
Realizzazione di palizzata (L 102.00 ml)
Uso di idonei DPI
Pulizia area di cantiere
SMANTELLAMENTO BASI LOGISTICHE
SMANTELLAMENTO DI N. 3 AREE FISSE DI CANTIERE (BASI LOGISTICHE), IN SITO
CONCORDATO CON LA COMMITTENZA, COMPOSTE CIASCUNA DA:
Recinzione di cantiere delimitante l’area baraccamenti
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- 100 -
Impianti elettrici di cantiere
Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa
Cartellonistica di cantiere
Segnaletica luminosa
n. 3 baracche di cantiere di cui: 1 ad uso ufficio, 1 ad uso mensa, 1 ad uso magazzino
n. 3 bagni chimici
CHIUSURA LAVORI
3.2.5.3 CRITICITA’ FUNZIONALI
TRATTO P21-P22
Si potrà intervenire con l’allargamento del tratto stradale solo previo spostamento del
traliccio ad opera di altra ditta (ENEL).
3.2.6 APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE E MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 5 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”:
5. L'elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione dei contenuti del PSC di cui al comma 2, è riportato nell'allegato I. DPR n° 222/2003, ALLEGATO I: Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione del contenuti dei PSC di cui all'articolo 2, comma 2. 1. Gli apprestamenti comprendono: ponteggi; trabattelli; ponti su cavalletti; impalcati; parapetti; andatoie; passerelle; armature delle pareti degli scavi; gabinetti; locali per lavarsi; spogliatoi; refettori; locali di ricovero e di riposo; dormitori; camere di medicazione; infermerie; recinzioni di cantiere. 2. Le attrezzature comprendono: centrali e impianti di betonaggio; betoniere; gru; autogrù; argani; elevatori; macchine movimento terra; macchine movimento terra speciali e derivate; seghe circolari; piegaferri; impianti elettrici di cantiere; Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; impianti antincendio; impianti di evacuazione fumi; impianti di adduzione di acqua, gas, ed energia di qualsiasi tipo; impianti fognari. 3. Le Infrastrutture comprendono: viabilità principale di cantiere per mezzi meccanici; percorsi pedonali; aree di deposito materiali, attrezzature e rifiuti di cantiere. 4. I mezzi e servizi di protezione collettiva comprendono: segnaletica di sicurezza; avvisatori acustici; attrezzature per primo soccorso; illuminazione di emergenza; mezzi estinguenti; servizi di gestione delle emergenze.
Identificazione degli apprestamenti, attrezzature e mezzi e servizi di protezione collettiva necessarie per la
realizzazione delle opere:
Elementi necessari per la realizzazione
delle opere Caratteristiche
Modalità di installazione/ Soggetti obbligati all’installazione e alla manutenzione
Modalità di utilizzo/Soggetti con
diritto d’uso
APPREST
AM
EN
TI ponteggi; prefabbricati Rif. PiMUS/Pontisti Secondo il D.Lgs.
235/2003/Tutti trabattelli. - - -
ponti su cavalletti; - - -
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- 101 -
impalcati; - - -
parapetti;
in legno Con l’uso di imbracature/operai
Non rimuoverli fino a che il rischio di caduta non sia eliminato/tutti
andatoie; - - -
passerelle; - - -
armature delle pareti degli scavi; - - -
gabinetti; chimici Posizionamento a
terra con autogrù/operai
Utilizzarlo per lo scopo a cui è destinato/tutti
locali per lavarsi; - - -
spogliatoi; - - -
refettori; - - -
locali di ricovero e di riposo; - - -
dormitori; - - -
camere di medicazione; - - -
infermerie; - - -
recinzioni di cantiere;
del tipo fissa e mobile, realizzata con paletti in ferro infissi nel terreno e rete rossa ovoidale in pvc aderente alla rete elettrosaldata
Manuale/capo cantiere
Non rimuovere la recinzione fino a completa chiusura lavori nel tratto parziale in oggetto di intervento.
altro: - - -
Elementi necessari per la realizzazione delle opere
Caratteristiche Modalità di installazione
Modalità di utilizzo
MEZZI
centrali e impianti di betonaggio; - - -
betoniere; - - -
gru; - - -
autogrù;
Rif. Schede della macchina che verranno fornite dalla ditta in fase esecutiva dei lavori
Su stabilizzatori Utilizzarla per lo scopo a cui è destinata
argani; - - -
elevatori; - - -
macchine movimento terra; escavatore piccolo
- Utilizzarlo per lo scopo a cui è destinato
macchine movimento terra speciali e derivate;
battipalo - Utilizzarlo per lo scopo a cui è destinato
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seghe circolari; - - -
piegaferri; - - -
altro: - - -
Elementi necessari per la realizzazione delle opere
Caratteristiche Modalità di installazione
Modalità di utilizzo
IMPI
AN
TI T
ECN
OLO
GIC
I E
SERVIZ
I
Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;
impianto unico nell’area logistica
Da tecnico abilitato
-
impianti antincendio; - - -
impianti di evacuazione fumi; - - -
impianti di adduzione di acqua, gas, ed energia di qualsiasi tipo;
- - -
impianti fognari. - - -
segnaletica di sicurezza; disporre segnaletica di dimensioni adeguate al rischio da segnalare e coerente con ciò che si vuole segnalare
Su zavorra in caso di lavori limitrofi a tratti stradali
Togliere la segnaletica quando il rischio da segnalare è eliminato
avvisatori acustici; - - -
attrezzature per primo soccorso; cassetta di primo soccorso
Nell’area logistica/nel furgone
Dopo l’utilizzo reintegrarla
illuminazione di emergenza; - - -
mezzi estinguenti; - - -
servizi di gestione delle emergenze. Definire una squadra emergenza
- -
altro: - - -
3.2.7 RISCHI INTRINSECI ALLE LAVORAZIONI E PRESCRIZIONI SPECIFICHE PER CIASCUNA FASE
Si riportano nelle SCHEDE GENERICHE DI SALUTE E SICUREZZA ARTICOLATE PER FASI E SUB-FASI facenti
parte integrante del presente PSC le schede relative alle principali fasi di lavoro con l'esplicitazione delle
procedure esecutive, del personale, delle attrezzature e mezzi d'opera necessari per l'esecuzione dei lavori,
con l'individuazione dei possibili rischi connessi alle varie lavorazioni e con l'indicazione delle prescrizioni da
osservare per eliminare o ridurre al minimo i predetti rischi.
Si riporta in Appendice D le fasi plausibili per tipologia di intervento (si veda raggruppamento in Appendice
B).
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3.3 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI RELATIVI AD INTERFERENZE FRA LAVORAZIONI ED USO COMUNE DI ATTREZZATURE E SERVIZI - PRESCRIZIONI, PROCEDURE OPERATIVE, APPRESTAMENTI
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 4: Contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al loro coordinamento.
1. Il coordinatore per la progettazione effettua l'analisi delle interferenze tra le lavorazioni, anche quando sono dovute alle lavorazioni di una stessa impresa esecutrice o alla presenza di lavoratori autonomi, e predispone il cronoprogramma dei lavori. Per le opere rientranti nel campo di applicazione della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, il cronoprogramma dei lavori ai sensi del presente regolamento, prende esclusivamente in considerazione le problematiche inerenti gli aspetti della sicurezza ed è redatto ad integrazione del cronoprogramma delle lavorazioni previsto dall'articolo 42 del decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554.
Il Cronoprogramma è reso in forma grafica a mezzo Diagramma di Gantt, e riporta sulle ordinate l’elenco
delle lavorazioni in sequenza cronologica ( rif. Gruppi di opere e fasi lavorative indicate nel paragrafo
3.2.5.2 ) e sulle ascisse il tempo di esecuzione espresso in giorni. Il C.S.P. ha ritenuto comunque
importante di indicare in maniera dettagliata le sottofasi lavorative al fine di eseguire una valutazione dei
rischi il più possibile accurata.
Per la presa visione dell’elaborato, si rimanda alla tavola grafica “Cronoprogramma dei lavori”.
3.3.1 ELENCO DELLE EFFETTIVE INTERFERENZE SPAZIALI RISCONTRATE NEL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI
2. In riferimento alle interferenze tra le lavorazioni, il PSC contiene le prescrizioni operative per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti e le modalità di verifica del rispetto di tali prescrizioni; nel caso in cui permangono rischi di interferenza, indica le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, atti a ridurre al minimo tali rischi.
3. Le misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva, sono definite analizzando il loro uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi.
4. Il coordinatore per l'esecuzione dei lavori integra il PSC con i nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi tenuti ad attivare quanto previsto al comma 4 dell'articolo 3 ed al comma 4 del presente articolo e, previa consultazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, indica la relativa cronologia di attuazione e le modalità di verifica.
Le lavorazioni avvengono in fasi distinte fra loro in sequenza. Per ciascuna fase si prevedono parziali
sovrapposizioni di lavorazione come evidenziate sul cronporogramma dei lavori. Per tutte esse si rileva che
avvengono in aree e zone della stessa area ben distinte fra di loro. La risoluzione di eventuali situazioni
critiche di dettaglio, dovrà avvenire in sede di redazione del P.O.S. e di riunione di coordinamento
preliminare alla singola fase. Il C.S.P. prescrive una riunione di coordinamento all’inizio di ogni fase
lavorativa. Ulteriori riunioni potranno essere indette dal C.S.E. in funzione dell’andamento dei lavori e delle
esigenze operative del cantiere, nonché da indicazioni della stazione appaltante. Prima della consegna del
POS dovrà essere fatta una riunione preliminare di coordinamento.
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3.3.2 PRESCRIZIONI OPERATIVE E/O D.P.I. DA ADOTTARE IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE LAVORATIVE
Tutte le lavorazioni interferenti che si realizzeranno in cantiere sono opportunamente coordinate affinché
possano essere adeguatamente valutati i rischi rinvenuti dalle eventuali interferenze tra le varie attività di
cantiere.
Le lavorazioni/attività incluse nel presente PSC non prevedono assolutamente lavorazioni
interferenti.
Gli interventi previsti nel progetto definitivo - esecutivo di variante dovranno essere realizzati tenendo
conto delle prescrizioni dettate nella conferenza servizi del 04.09.2008.
In particolare, gli aspetti vincolanti alla realizzazione del tratto fra il punto P21-P22, riassunti di seguito:
b) Spostamento del traliccio ad opera di altra ditta (ENEL)
verranno segnalati, nel crono programma dei lavori, come interventi propedeutici all’opera di:
Allargamento tratto stradale
3.3.3 COORDINAMENTO GENERALE PIANO
Per quanto riguarda le imprese presenti in cantiere, definiti: imprese esecutrici, le tecnologie di lavorazione
e le modalità operative dell'appalto, il Coordinatore per l'Esecuzione dei Lavori insieme alle Imprese
Aggiudicatarie, quantificherà il numero di lavoratori operanti in cantiere e definirà le relative misure di
sicurezza aggiornando il presente Piano.
Viene riportata la previsione del personale operante al fine di indicare i tempi nel programma lavori:
ALLESTIMENTO BASI LOGISTICHE
INSTALLAZIONE DI N. 3 AREE FISSE DI CANTIERE (BASI LOGISTICHE), IN SITO DA
CONCORDARSI CON LA COMMITTENZA, COMPOSTE CIASCUNA DA:
n° 2 Operai Generici
n° 2 Operai Specializzati
INTERVENTI SUDDIVISI PER TRATTI
n° 6 Operai Generici
n° 2 Operai Specializzati
n° 2 Autisti
n° 2 Escavatoristi
SMANTELLAMENTO BASI LOGISTICHE
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SMANTELLAMENTO DI N. 3 AREE FISSE DI CANTIERE (BASI LOGISTICHE), IN SITO
CONCORDATO CON LA COMMITTENZA, COMPOSTE CIASCUNA DA:
n° 2 Operai Generici
n° 2 Operai Specializzati
CHIUSURA LAVORI
3.3.4 DIAGRAMMA DI AFFOLLAMENTO
Il digramma dell’affollamento illustra la presenza dei lavoratori operanti in cantiere in funzione del tempo
espresso in giorni lavorativi. I punti di massimo, identificano il massimo affollamento nelle aree di cantiere,
ed i punti di mimino, il minimo numero dei lavoratori operanti in cantiere. La finalità di eseguire un
diagramma di tale tipo deriva da tre diverse esigenze: la prima, di conoscere in fase progettuale quanti
siano i bagni da installare nell’area di cantiere, nel caso specifico l’installazione di tre bagni da cantiere è
sufficiente per i lavoratori operanti nell’area; la seconda di permettere al C.S.E. di organizzare un proprio
programma di visite in cantiere, in relazione al massimo affollamento, la terza di calcolare gli uomini-
giorno.
3.3.5 MODALITA’ RELATIVE ALL’USO COMUNE DA PARTE DI PIU’ IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA. (ex. D.P.R. 222/03, art. 2, c. 2, lett. c, art. 100 Nuovo D.Lgs. 81/2008, allegato XV)
In riferimento all’allestimento del cantiere con le principali attrezzature e apprestamenti comuni,
l’appaltatore dovrà farsi carico della messa in opera ed anche della manutenzione e cura dell’efficacia,
quantomeno degli elementi principali: recinzione, ponteggio, impianto elettrico di cantiere, apparecchi di
sollevamento.
Compito del C.S.E. è quello di verificare con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione,
da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nelle
misure di coordinamento previste e la corretta applicazione delle procedure di utilizzo e di verifica.
Andamento dell'affolamento
31/03/0724/03/0717/03/ 0710/03/0703/03/0724/02/0717/02/0710/02/0703/02/0727/01/0720/01/0713/01/0706/01/07
31
30
29
28
27
26
25
24
23
22
21
20
19
18
17
16
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
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3.3.6 PRESCRIZIONI OPERATIVE DA ADOTTARE IN RIFERIMENTO ALLA PRESENZA DI TERZI
L’accesso al cantiere dei visitatori (committente, tecnici del committente, tecnici istituzionali, ecc.), dovrà
essere autorizzato dal Direttore di cantiere dell’impresa appaltatrice. Per quanto riguarda i visitatori, tecnici
del Committente, tecnici istituzionali, tecnici di imprese, con compiti legati al cantiere, essi dovranno
essere muniti di calzature di sicurezza con suola imperforabile ed elmetto.
I visitatori, prima di accedere al cantiere dovranno presentarsi al capocantiere che valuterà se
interrompere alcune lavorazioni e fornirà indicazioni rispetto ad eventuali aree non accessibili.
In caso di ispezione dell’Organo di vigilanza o del comitato Paritetico Territoriale, il Direttore Tecnico di
Cantiere o il Capocantiere accompagnerà i tecnici nella visita e valuterà la necessità di sospendere le
lavorazioni che potrebbero rappresentare dei rischi per le persone in sopralluogo.
3.4 ORGANIZZAZIONE DELLA COOPERAZIONE, DEL COORDINAMENTO E DELL’INFORMAZIONE
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”:
g) le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi;
In considerazione del fatto che il cantiere, seppur impiantato dall’impresa appaltatrice, verrà nel corso dei
lavori utilizzato anche da altre imprese e/o lavoratori autonomi incaricati dalla stessa o direttamente dal
Committente per l’esecuzione di singole lavorazioni, risulta fondamentale che vengano definite alcune
regole che consentano un corretto passaggio di informazioni e facilitino il coordinamento tra tutti i soggetti
coinvolti nella realizzazione dell’opera nella sua completezza.
Il C.S.E. ha tra i suoi compiti quello di organizzare tra imprese e lavoratori autonomi la
cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione.
Fatta questa premessa è necessario definire che cosa s’intende per cooperazione, coordinamento ed
informazione reciproca.
La cooperazione tra le imprese e/o lavoratori autonomi è sicuramente fondamentale e si traduce in una
serie di accorgimenti e procedure che mettano tutti nelle migliori condizioni possibili ai fini della sicurezza e
di buona riuscita del lavoro.
La cooperazione implica un aiuto reciproco tra le imprese, una collaborazione tesa ad evitare tutte le
possibili fonti di rischio che una visione del cantiere a “compartimenti” potrebbe provocare.
Perché questo possa avvenire, il primo passo risulta proprio essere la conoscenza di chi è presente e di chi
nel futuro più prossimo interverrà.
Queste informazioni devono pervenire ai singoli lavoratori dal loro R.L.S. o direttamente dal datore di
lavoro a seguito di informazioni ricevute dal Committente, dal Direttore dei Lavori e/o dal C.S.E.
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Il C.S.E. dovrà essere l’intermediario tra le parti per il raggiungimento di una soluzione che garantisca
continuità alla sicurezza del cantiere.
Ogni impresa subappaltatrice dovrà contribuire al mantenimento in buono stato di utilizzo, avendo cura di
ripristinare le condizioni iniziali ogni qualvolta, per necessità proprie di lavorazione, sarà obbligata a
rimuoverne alcune parti, di ogni altra attrezzatura, mezzo, apprestamento o spazio comune a più imprese.
Tutte le imprese esecutrici e tutti i lavoratori autonomi coinvolti nell’attività di cantiere, prima dell’inizio dei
lavori, sono tenuti a comunicare i propri dati identificativi al C.S.E. e certificare l’adempimento di tutti gli
obblighi in materia di sicurezza e salute dei lavoratori. Tali dati devono essere riportati nel P.O.S.
I lavoratori autonomi e le imprese quali fornitori di materiali, fornitori con posa in opera, noli a caldo, che
effettueranno lavorazioni di breve durata (un giorno) potranno utilizzare i modelli di autocertificazione in
sostituzione del P.O.S. indicando eventualmente le modalità di esecuzione dei lavori.
Le modalità organizzative saranno stabilite nelle riunioni di coordinamento alle quali tutti i rappresentanti
delle imprese esecutrici (Direttore Tecnico di Cantiere, Capocantiere, Preposti) e i lavoratori autonomi sono
tenuti a partecipare.
Qualora vi siano rischi particolari dovuti ad interferenze tra lavorazioni di appalti diversi, il C.S.E. verifica la
compatibilità della relativa parte di P.S.C. Specifico con l’andamento dei lavori e cura l’aggiornamento del
piano stesso e del Cronoprogramma se necessario.
Comunque, durante la realizzazione dell’opera, il C.S.E. provvede ad organizzare tra i datori di lavoro, ivi
compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca
informazione attraverso le riunioni di coordinamento indette dal C.S.E. stesso. Attraverso le stesse riunioni,
in relazione alle problematiche da affrontare, verrà verificata l’effettiva trasmissione delle informazioni tra
imprese/lavoratori autonomi, ecc.
3.4.1 RIUNIONI DI COORDINAMENTO
Il C.S.E., per ogni singolo affidamento, organizzerà le riunioni di coordinamento (preliminare, periodiche e
straordinarie) attraversa le quali potrà garantire il coordinamento, la cooperazione nonché la reciproca
informazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi.
Di seguito sono riportati esempi di schemi ai quali il C.S.E. si potrà attenere per poter formalizzare le
riunioni di coordinamento, al termine delle quali, verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e
sottoscritto da tutti i partecipanti.
- RIUNIONE PRELIMINARE DI COORDINAMENTO
Quando: - Prima dell’inizio dei lavori
Convocati: - Impresa appaltatrice e/o esecutrici
- Lavoratori autonomi
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- Committente o Responsabile Lavori – Direttore Lavori – C.S.E.
Invitati:
- Progettisti
- Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori
Durante la riunione preliminare il C.S.E.:
• effettuerà l’analisi del P.S.C. Specifico, del Fascicolo Informativoe del
cronoprogramma;
• illustrerà le modalità operative delle azioni di coordinamento e di controllo;
• stenderà il calendario delle eventuali riunioni successive e periodiche;
• esaminerà le eventuali richieste delle imprese esecutrici;
• illustrerà le modalità, le eventuali richieste di modifica dei P.O.S..
In tale riunione gli esecutori dei lavori convocati possono presentare proposte di modifica e
integrazione al P.S.C. Specifico, fare osservazioni a quanto esposto dal C.S.E. ed eventuali
proposte di modifica al cronoprogramma lavori.
Al termine dell’incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i
partecipanti.
La riunione ha anche la funzione di inquadrare ed illustrare il P.S.C. Specifico, di verificare
l'idoneità del P.O.S. delle nuove imprese e/o lavoratori autonomi e di individuare le figure con
particolari compiti all'interno del cantiere.
Verifica della messa a conoscenza del P.S.C. Specifico e del P.O.S. ai subappaltatori e/o
lavoratori autonomi e ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.
- RIUNIONE DI COORDINAMENTO
Quando: - Secondo la periodicità stabilita nella riunione preliminare di coordinamento e
secondo l'andamento dei lavori
Convocati:
- Impresa appaltatrice e/o esecutrici
- Lavoratori autonomi
- Direttore Lavori – C.S.E.
Invitati:
- Progettisti
- Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori
La presente riunione ha lo scopo di verificare periodicamente l'andamento dei lavori, dare
attuazione alla cooperazione fra i soggetti del cantiere, mantenere una costante informazione
e coordinamento fra le attività.
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In tale occasione verrà anche verificata ed eventualmente aggiornata la tempistica delle
lavorazioni con particolare attenzione alla eventuale presenza simultanea o successiva di
più imprese o lavoratori autonomi, e/o eventuali interferenze fra le lavorazioni stesse.
Al termine dell’incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i
partecipanti.
- RIUNIONE STRAORDINARIA DI COORDINAMENTO
Quando: - In caso di situazioni particolari, in caso di cantieri interferenti, in caso di
presenza simultanea di più imprese.
Convocati:
- Impresa appaltatrice e/o esecutrici
- Lavoratori autonomi
- Direttore Lavori – C.S.E.
Invitati:
- Progettisti
- Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori
Tali riunioni sono convocate in occasione di possibili situazioni critiche, eventi straordinari,
nuove lavorazioni non previste dai piani, interferenza tra cantieri adiacenti, ingresso in
cantiere di nuove imprese.
Al termine dell’incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i
partecipanti.
3.4.2 ATTUAZIONE DELLE MODALITA’ ORGANIZZATIVE
- Inizio dei lavori
L’attività di cantiere non potrà cominciare senza aver prima realizzato almeno una riunione di
coordinamento preliminare e senza la sottoscrizione o dichiarazione scritta di presa visione ed accettazione
del piano di sicurezza da parte delle singole imprese o artigiani.
La mancata accettazione formale del P.S.C. da parte dell’impresa o del lavoratore autonomo costituirà
vincolo per l’ingresso in cantiere dei relativi lavoratori.
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- Consegna /conoscenza dei Piani di Sicurezza
Copia del P.S.C. Specifico completa delle dichiarazioni di presa visione ed accettazione dello stesso da
parte di tutte le imprese e lavoratori autonomi che opereranno all’interno del cantiere, dovrà essere
custodita in cantiere a cura dell’impresa appaltatrice insieme ai P.O.S. relativi ad ogni singola impresa
esecutrice.
Almeno 15 giorni prima dall’ingresso in cantiere e comunque prima dell’inizio dei lavori di propria
competenza, ciascuna impresa dovrà presentare al C.S.E. il proprio P.O.S. quale piano complementare e di
dettagliato al P.S.C. Specifico per il cantiere (art. 6, EX D.P.R. 222/03).
L’assenza del P.O.S. preclude l’ingresso al cantiere dell’impresa e di tutti i suoi dipendenti.
Nel caso in cui si trovassero ditte presenti in cantiere che non abbiano accettato formalmente il P.S.C. o
che non abbiano fornito il proprio P.O.S. saranno immediatamente allontanate.
Almeno quindici giorni prima dell’inizio del cantiere, i titolari delle imprese già selezionate, devono
sottoporre al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza il P.S.C. che potrà richiedere modifiche o
aggiornamenti del piano (art. 100 D.Lgs. 81/2004).
Nel caso in cui l’impresa sia selezionata a cantiere già iniziato, il Piano deve essere sottoposto al
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, almeno 10 giorni prima dell’ingresso in cantiere
dell’impresa (art. 100, D.Lgs 81/2008).
Le imprese presenti in cantiere hanno l’obbligo di portare a conoscenza di tutti gli addetti i contenuti del
P.S.C. e del rispettivo P.O.S.
- Rapporti impresa appaltatrice / C.S.E.
L’impresa appaltatrice dovrà verificare e comunicare al C.S.E. eventuali variazioni e/o sovrapposizioni delle
lavorazioni rispetto a quanto previsto dal cronoprogramma dei lavori.
Dovrà inoltre comunicare eventuali varianti al progetto che comportino modifiche sostanziali sia per quanto
riguarda il progetto stesso o la conformazione del cantiere o per quanto riguarda le fasi lavorative aggiunte
o cambiate.
Quando le modifiche risultano significative il C.S.E. interverrà aggiornando il P.S.C.
Al C.S.E. dovranno essere comunicate preventivamente.
• sospensione e/o ripresa lavori, a qualsiasi titolo;
• sostanze chimiche utilizzate;
• fasi di lavoro non previste nel piano o nel progetto esecutivo;
• compresenza di imprese, lavoratori autonomi, terzi;
• lavorazioni interferenti nel tempo e/o nello spazio;
• incidenti/infortuni, imprevisti durante le fasi lavorative.
- Rapporti imprese subappaltatrici / C.S.E.
In caso di subappalti, l’impresa appaltatrice ha l’obbligo di trasmettere formalmente e far rispettare alle
imprese subappaltatrici o ai lavoratori autonomi, il P.S.C.
La mancata trasmissione del documento non può essere imputata al C.S.P. o al C.S.E., che comunicano
direttamente con l’impresa appaltatrice.
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- 111 -
Il C.S.E. dialogherà con i subappaltatori durante le riunioni di coordinamento, durante le visite in cantiere e
comunque quando lo ritenga opportuno o quando richiesto dalle medesime.
Tutte le imprese subappaltatrici e i lavoratori autonomi sono tenuti al rispetto delle disposizioni impartite
dal C.S.E.
L’impresa appaltatrice dovrà garantire il rispetto integrale del presente piano per tutti i subappaltatori.
- Elementi non contemplati nei Piani di Sicurezza
Quando l’impresa si trovi in situazioni non contemplate nei Piani di Sicurezza, dovrà darne preventiva e
tempestiva comunicazione al C.S.E., il quale provvederà a dare le indicazioni ritenute utili e necessarie,
all’eventuale variazione/integrazione del P.S.C. e a richiedere la variazione/integrazione del P.O.S.
Ciò potrebbe avvenire sia per varianti in corso d’opera, per variazioni sulla previsione dei lavori, per
comodità dell’impresa, per motivazioni generiche. In ogni caso sarà facoltà del C.S.E.:
- non consentire lo svolgimento di particolari lavorazioni o fasi non contemplate nel presente piano e
ritenute particolarmente a rischio per la sicurezza;
- non ammettere in cantiere attrezzature considerate a rischio per la sicurezza e non contemplate nel
P.O.S. di ciascuna impresa;
E’ comunque facoltà dell’impresa richiedere modifiche al P.S.C.
Il mancato preavviso di situazioni non contemplate nei Piani di Sicurezza e la continuazione delle
lavorazioni in cantiere potrà essere motivo di richiamo per l’impresa ed in condizioni particolarmente gravi,
di sospensione immediata dei lavori.
- Rapporti Responsabile dei Lavori / C.S.E.
Il Responsabile dei Lavori dovrà comunicare al C.S.E. i nominativi di tutte le imprese che eseguiranno
lavori all’interno del cantiere in oggetto, non appena identificate.
Il C.S.E. informerà il Responsabile dei Lavori in caso di gravi inadempienze di imprese o lavoratori
autonomi durante l’esecuzione dei lavori all’interno o all’esterno del cantiere.
In caso di recidività o di inadempienze particolarmente gravi, il C.S.E. potrà proporre al Responsabile dei
Lavori di rescindere il contratto e di allontanare l’impresa o il lavoratore autonomo dal cantiere.
Il Responsabile dei Lavori dovrà sospendere i lavori all’interno del cantiere quando venga segnalato dal
C.S.E. un pericolo grave ed immediato che lo spinga a fermare immediatamente la lavorazione.
In caso il Responsabile dei Lavori non adotti alcun provvedimento verso le imprese segnalate il C.S.E. si
rivolgerà all’A.S.L. territorialmente competente.
- Disposizioni per dare attuazione alle consultazione degli R.L.S.
Ciascuna impresa dovrà comunicare, contestualmente all’ingresso in cantiere, anche il nominativo del
R.L.S. quando esistente.
Sul P.O.S., accanto alla firma del titolare dell’impresa, dovrà essere apposta anche la firma del
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza se nominato.
In caso di modifiche al Piano di Sicurezza, durante l’esecuzione dei lavori, la proposta di modifica e
l’integrazione al piano dovranno essere formalizzate con verbali di riunione.
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- 112 -
- Sospensione / ripresa dei lavori
Sarà cura dell’impresa appaltatrice dare, per iscritto, comunicazione al C.S.E. in caso di sospensione dei
lavori o di ripresa degli stessi dopo la sospensione.
In caso di riscontro diretto di pericolo grave ed imminente, il C.S.E. sospenderà le singole lavorazioni fino
alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.
In relazioni a sospensioni derivanti dalle inosservanze sulle sicurezza per il cantiere, da parte delle imprese
esecutrici e /o lavoratori autonomi, non verrà riconosciuta alcuna proroga del tempo di esecuzione del
contratto. Inoltre saranno valutati eventuali danni derivanti dei quali ne risponderà l’appaltatore.
Non saranno riconosciuti eventuali compensi accessori nel caso in cui da tali sospensioni dovessero incidere
ulteriormente sui costi della sicurezza.
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3.5 PROCVEDURE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: h) l'organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, nel caso in cui il servizio di gestione delle emergenze è di tipo comune, nonché nel caso di cui all'articolo 17, comma 4, del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modificazioni; il PSC contiene anche i riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio al servizio del pronto soccorso e della prevenzione incendi;
Nell’ambito dei cantieri la gestione delle emergenze è a carico dell’impresa appaltatrice.
3.5.1 COMPITI DELL’IMPRESA APPALTATRICE
L'impresa appaltatrice/aggiudicataria ha l'obbligo di assicurare un SISTEMA DI GESTIONE DELLE
EMERGENZE unitario, integrato e costantemente adeguato all’evoluzione della realtà di cantiere. Dovrà
promuovere e garantire il coordinamento e la cooperazione, (art. 18 D.Lgs. 81/2008) con le persone
presenti sui luoghi di lavoro (subappaltatori, lavoratori autonomi, lavoratori distaccati, fornitori,
collaboratori a qualunque titolo, persone comunque presenti nel cantiere).
L'impresa appaltatrice deve coordinarsi con il C.S.E. affinché il SISTEMA DI GESTIONE DELLE
EMERGENZE sia comune per tutte le imprese e per i lavoratori autonomi operanti in cantiere.
L’impresa appaltatrice deve designare il Coordinatore delle Emergenze che sarà costantemente presente in
cantiere. Il soggetto designato dovrà assicurare per tutta la durata dei lavori, l'applicazione di quanto
previsto nel Sistema di Gestione delle Emergenze e in caso di pericolo, gestirà e coordinerà gli interventi
necessari per affrontare la situazione di emergenza.
3.5.2 COMPITI DELL’IMPRESA ESECUTRICE
Tutte le imprese esecutrici adottano il Sistema di Gestione delle Emergenze dell’impresa appaltatrice
definendo nel proprio P.O.S. quanto di loro competenza. Pertanto, ogni datore di lavoro di ciascuna
impresa esecutrice adotta le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori, e in particolare:
designa preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta
antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto
soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza.
Il SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE adottato deve essere descritto nel P.O.S.
dell’impresa appaltatrice e recepito nei rispettivi P.O.S. di tutte le imprese esecutrici presenti in
cantiere.
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Il SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE organizzato dall’impresa appaltatrice deve indicare le misure
da attuare in caso di pericoli gravi ed imminenti, prevedendo almeno:
• la definizione delle figure di riferimento: compiti e responsabilità dei diversi soggetti coinvolti,
compreso il Coordinatore delle Emergenze, in relazione alle misure di pronto soccorso, salvataggio,
prevenzione ed interventi antincendio, gestione dell’emergenza;
• l’organigramma generale completo di nominativi, da aggiornare in relazione all’evoluzione del
cantiere;
• l’individuazione, attraverso layout (da aggiornare in relazione all’evoluzione del cantiere) delle vie
di accesso al cantiere per i mezzi di soccorso;
• la definizione dei ruoli ricoperti dagli Enti Pubblici di Soccorso, di quelli svolti dalle strutture
operative interne e di quelli assegnati alle imprese;
• l'attivazione di rapporti con le strutture di soccorso del territorio e con le strutture operative
interne;
• la definizione delle procedure di dettaglio: modalità di attivazione ed erogazione del soccorso,
interno o esterno;
• l’individuazione di procedure operative che le squadre di emergenza dovranno attivare affinché i
lavoratori possano, in caso di pericolo grave ed immediato, cessare la loro attività e mettersi al
sicuro, abbandonando il posto di lavoro;
• la definizione del sistema di comunicazione (persone, mezzi);
• l’informazione, formazione, addestramento dei soggetti addetti;
• l'illustrazione, ai lavoratori che possono essere esposti ad un pericolo grave ed immediato, delle
caratteristiche del cantiere, le situazioni di emergenza ipotizzate, le misure di prevenzione e
protezione previste ed ogni altra informazione legata all'evento potenzialmente pericoloso;
• le modalità d’informazione di tutti i soggetti presenti in cantiere e la loro partecipazione alle
eventuali esercitazioni.
• la definizione e l’organizzazione delle esercitazioni congiunte;
Tutte le imprese subappaltatrici/esecutrici, prima dell’inizio delle attività di lavoro, devono aver sottoscritti i
necessari accordi di coordinamento mediante opportuni documenti (P.O.S., contratti, accordi, procedure
comuni, riunioni di coordinamento, ecc.).
Nei P.O.S. devono essere previste le procedure relative alla gestione delle emergenze, inoltre,
devono essere allegati gli attestati e/o le dichiarazioni di avvenuta formazione (Art. 36 e 37
D.Lgs. 81/2008).
3.5.3 EMERGENZA INCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
Tutti gli incendi, indipendentemente dall’estensione o dal tipo, devono essere immediatamente segnalati
con il sistema più rapido.
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Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, dovrà essere presente in cantiere un adeguato numero di persone incaricate
dell’attuazione delle misure di protezione incendi, lotta antincendio e gestione dell’evacuazione.
La formazione e l’informazione del personale dovrà essere adeguata al rischio di incendio previsto per
l’ambiente in cui si andrà ad operare.
L’impresa appaltatrice dovrà necessariamente prevedere ed indicare un SISTEMA DI GESTIONE DELLE
EMERGENZE, come precedentemente descritto, che intende adottare.
Da tale sistema si dovrà individuare:
• il Coordinatore delle Emergenze, che avrà il compito di coordinare le squadre
• individuate dalle imprese esecutrici;
• le squadre di emergenza per la lotta antincendio definite dalle singole imprese esecutrici (in
riferimento agli obblighi di cui all’art. 18 D.Lgs. 81/2008);
• le modalità di gestione delle squadre;
• le modalità di gestione delle attrezzature in dotazione;
• le modalità di gestione dell’emergenza antincendio ed evacuazione dei lavoratori e di
• attuazione delle stesse (immediato/interno o esterno);
• modalità di chiamata dei soccorsi esterni.
La/le squadre di emergenza individuate avranno il compito di intervenire nelle situazioni di pericolo.
L’impresa appaltatrice dovrà dotare il cantiere di efficaci mezzi di comunicazione (es. realizzazione di un
impianto telefonico destinato all’emergenza o sistema radiomobile, ecc.).
L’appaltatore inoltre, dovrà prevedere eventuali avvisatori acustici e/o luminosi da attivare in caso di
emergenza al fine di poter diffondere l’informazione a tutti i presenti della situazione di pericolo in corso.
Nell’area di lavoro o nell’area logistica del cantiere dovranno essere definiti i punti strategici per il
coordinamento dell’emergenza, ossia dove dovranno essere ubicati:
• mezzo di comunicazione (es. telefono di emergenza);
• l’eventuale comando remoto dell’avvisatore acustico e/o luminoso di emergenza;
• l’elenco dei numeri telefonici di emergenza.
L’impresa appaltatrice dovrà prevedere uno o più luoghi di raccolta del personale, ubicati o nei piazzali o in
aree aperte nei pressi dell’accesso o comunque un luogo sicuro facilmente raggiungibile ed individuabile
con appositi cartelli. In caso di emergenza il personale dovrà recarsi al punto di raccolta più vicino dove il
Coordinatore delle Emergenze, effettuerà l’appello.
L’impresa appaltatrice dovrà provvedere all’installazione di estintori in numero adeguato in relazione alle
dimensioni del cantiere ed al rischio di incendio valutato. La tipologia e la quantità del prodotto estinguente
dovrà essere correlata al rischio rappresentato dai prodotti combustibili, alla tipologia di lavorazioni da
effettuarsi, ai materiali impiegati e all’ambiente di lavoro.
Gli estintori saranno ubicati in zone opportunamente scelte, note ai lavoratori e segnalate in modo ben
visibile da specifici cartelli.
Durante i lavori in cui occorra utilizzare fiamme libere, attrezzi che producono scintille o scorie
incandescenti (es. saldatura, molatura, taglio, uso di fiamme libere) è necessario applicare una procedura
operativa al fine di prevedere e prevenire l’eventuale insorgere di situazioni pericolose.
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Nelle occasioni sopraccitate verranno verificate, dall’impresa appaltatrice congiuntamente alle imprese
esecutrici interessate le condizioni di sicurezza per effettuare i lavori programmati e prevenire i rischi di
incendio o esplosione conseguenti a tali operazioni.
Le imprese appaltatrici coordinate con le relative imprese subappaltatrici/esecutrici si dovranno organizzare
al fine di:
1. dover far fronte all’emergenza pronto soccorso prioritariamente all’interno della propria
organizzazione definita con il SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE interno;
2. e qualora si riscontrino gravità superiori, attivarsi con i Vigili del Fuoco aeroportuali e/o con i Vigili
del Fuoco del Corpo Nazionale, secondo gli accordi presi.
3.5.4 EMERGENZA E SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO
Tutti i casi di infortunio, indipendentemente dalla tipologia o dalla patologia presentata, devono essere
immediatamente segnalati al fine di garantire un pronto e tempestivo intervento.
La gestione dell’emergenza Pronto Soccorso rientra negli obblighi dei datori di lavoro delle imprese
esecutrici, ( art. 18.D.Lgs. 81/2008).
Tenendo conto della natura dell'attività e delle dimensioni del cantiere, sentito il medico competente, il
datore di lavoro prende i provvedimenti necessari in materia di pronto soccorso e di assistenza medica di
emergenza, considerando le altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro (clienti, appaltatori,
collaboratori a qualunque titolo).
Nell’ambito del cantiere l’impresa appaltatrice dovrà necessariamente prevedere ed indicare un SISTEMA
DI GESTIONE DELLE EMERGENZE, come precedentemente descritto, che intende adottare.
All’interno del documento “Sistema di Gestione delle Emergenze”, l’appaltatore è tenuto a garantire, in
accordo con l'Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) competente per territorio, l'integrazione tra il sistema di
pronto soccorso interno e il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale, anche nel caso di
emergenze specifiche (art. 2, c. 4, D.M. 388/03).
Da tale sistema si dovrà individuare:
• il Coordinatore delle Emergenze, che avrà il compito di coordinare le squadre
• individuate dalle imprese esecutrici;
le squadre di emergenza pronto soccorso definite dalle singole imprese esecutrici;
• le modalità di gestione delle squadre;
• le modalità di gestione delle attrezzature in dotazione secondo le disposizioni del D.M.
• 388/03;
• le modalità di gestione dell’emergenza pronto soccorso e di attuazione dello stesso
• (immediato/interno o esterno);
• modalità di chiamata dei soccorsi esterni.
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La/le squadre di emergenza individuate avranno il compito di intervenire nelle situazioni di pericolo e
saranno addestrate allo scopo.
Nell’area di lavoro o nell’area logistica del cantiere dovranno essere definiti i punti strategici per il
coordinamento dell’emergenza ovvero dove dovranno essere ubicati:
• mezzo di comunicazione (es. telefono di emergenza);
• l’eventuale comando remoto dell’avvisatore acustico e/o luminoso di emergenza;
• un pacchetto di medicazione conforme alla normativa vigente;
• l’elenco dei numeri telefonici di emergenza.
Con il D.M. 388/03 “Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale,” si stabilisce una
classificazione (art. 1) in cui le aziende o unità produttive possono rientrare tenuto conto della tipologia di
attività svolta, del numero dei lavoratori occupati e dei fattori di rischio.
Secondo tale classica, il D.M. determina che i cantieri edili rientrano nel Gruppo A in quanto all’interno di
ogni singolo cantiere edile si riscontra un indice infortunistico (INAIL) di inabilità permanente superiore a
quattro.
L’appartenenza al Gruppo A, obbliga il datore di lavoro dell’impresa appaltatrice a comunicare tale stato
all'Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) competente sul territorio in cui svolge l'attività lavorativa, per la
predisposizione degli interventi di emergenza del caso.
3.5.5 ORGANIGRAMMA ESEMPIO DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE
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3.5.6 MODALITA’ DI CHIAMATA DEI SOCCORSI
L’impresa appaltatrice dovrà assicurare all’interno del Sistema di Gestione delle Emergenze che nella
chiamata dei soccorsi esterni vengano comunicati i seguenti dati :
• generalità della persona che sta chiamando e nome dell'impresa di appartenenza;
• ubicazione precisa del cantiere
• tipologia dell'evento insorto (incendio, infortunio, ecc.);
• entità dell'evento:
• in caso di incendio: focolaio, estensione dell'incendio, materiali presenti che potrebbero
alimentare l'incendio (legno, carta, sostanze infiammabili, ecc.), presenza di fumo, eventuali
persone coinvolte, ecc.;
• in caso di infortunio: patologia presentata e stato della persona/e colpite (ustione, emorragia,
frattura, arresto respiratorio, arresto cardiaco, shock, ecc.);
• indicazione del percorso e punti di riferimento per una rapida localizzazione del cantiere;
• numero di telefono dell’impresa a cui fare riferimento;
NOTA: può essere una buona idea predisporre e tenere sempre a portata di mano una planimetria in
formato A4 che indica i percorsi per raggiungere il cantiere. Lo schema può anche essere inviato tramite
fax alle Sale Operative dei Soccorsi al momento dell'emergenza. L'operatore della Sala Operativa in
contatto radio con le squadre può così fornire preziose indicazioni per guidarle sul posto nel più breve
tempo possibile.
SUCCESSIVAMENTE POSIZIONARSI IN POSIZIONE VISIBILE PER ACCOGLIERE I SOCCORRITORI
3.5.7 ELENCO NUMERI DI EMERGENZA
L’Appaltatore provvederà ad approntare ed affiggere un cartello, in leggibile, che dovrà se necessario
essere aggiornato o integrato, con emergenza sotto indicati e una lista che riporti i nominativi dei
lavoratori di prevenzione incendi e gestione dell’emergenza pronto soccorso.
Emergenza sanitaria 118
Soccorso pubblico di Emergenza 113
Carabinieri Pronto Intervento 112
Soccorso ACI 116
CCISS Viaggiare Informati 1518
Vigili del Fuoco 115
Emergenze incendi 1515
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Sede della comunità montana 0437 62390
0437 62034
0437 63617
Ing. Livio De Bettio 0437 641252
Ufficio tecnico 0437 62390
Veneto strade
(ing. D’Agostino)
0437 868111
Veneto strade
(ing. Costa Alessia)
348 9310706
Genio Civile 0437 946111
0437 946150
Provincia di Belluno
(ufficio espropri)
0437 959311
Gas 800 900777
Emergenza acqua 049 8200111
3.6 DURATA DELLE LAVORAZIONI
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: i)la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l'entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno;
La durata dei lavori, rappresentata nel crono programma dei lavori è fissata nel preliminare a 360 giorni
naturali e consecutivi.
L’ordine sequenziale di intervento è rappresentato nel cronoprogramma dei lavori e già dettagliato nel
paragrafo 3.2.5.2.
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STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA E PENALI
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4. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA E PENALI
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: 1) la stima dei costi della sicurezza, ai sensi dell'articolo 7 del DPR n° 222/2003.
Nei costi della sicurezza vanno stimati, per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi:
a) degli apprestamenti previsti nel PSC;
b) delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti;
c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi;
d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva;
e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza;
f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti;
g) delle misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.
3) La stima sarà congrua, analitica per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata, o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente; nel caso in cui un elenco prezzi non sia applicabile o non disponibile, si farà riferimento ad analisi costi complete e desunte da indagini di mercato. Le singole voci dei costi della sicurezza vanno calcolate considerando il loro costo di utilizzo per il cantiere interessato che comprende, quando applicabile, la posa in opera ed il successivo smontaggio, l'eventuale manutenzione e l'ammortamento.
4) I costi della sicurezza così individuati, sono compresi nell'importo totale dei lavori, ed individuano la parte del costo dell'opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici.
5) Per la stima dei costi della sicurezza relativi a lavori che si rendono necessari a causa di varianti in corso d'opera previste dall'articolo 25 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, o dovuti alle variazioni previste dagli articoli 1659, 1660, 1661 e 1664, secondo comma, del codice civile, si applicano le disposizioni contenute nei commi 1, 2 e 3. I costi della sicurezza così individuati, sono compresi nell'importo totale della variante, ed individuano la parte del costo dell'opera da non assoggettare a ribasso.
6) Il direttore dei lavori liquida l'importo relativo ai costi della sicurezza previsti in base allo stato di avanzamento lavori, sentito il coordinatore per l'esecuzione dei lavori.
COSTI DELLA SICUREZZA
Norme di riferimento
Per l’individuazione e la stima dei costi, si è tenuto conto di quanto indicato:
Dell’art. 131 del D.Lgs. 163/06;
Art. 100 D.Lgs. 81/2008, Allegato XV;
Dalle determinazioni n. 13/04 e 4/06, dell’autorità per la vigilanza sui contratti pubblici;
Dalle linee guida denominate ITACA del 2006, della Conferenza delle Regioni e Province Autonome.
COSTI DIRETTI e COSTI SPECIFICI.
Definizione dei costi Diretti:
Comprendono tutto quanto concerne l’ottemperanza del Datore di Lavoro ai dettami dell’ex D. Lgs. 626/94
e smi, nonché i costi (SPESE GENERALI DELL’IMPRESA) di tutte le normali misure preventive e protettive,
collettive e individuali, che normalmente devono essere approntate per la corretta e sicura esecuzione dei
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lavori, in ottemperanza a quello che impone ex legge 626, in particolare modo agli artt. 3 “Misure generali
di tutela” e 4, “ Obblighi del datore di lavoro” al comma 5 lett. B, nuovi artt. 15, 17 e 18 D.Lgs. 81/2008).
Per la valutazione di questi oneri, si è applicato il prezziario della regione in cui ricade l’opera oggetto di
intervento.
Rientrano generalmente nei costi diretti:
• trabattelli e ponteggi fino ad altezze di circa mt. 4 – 4.5;
• gestione della sicurezza in cantiere;
• acquisto e manutenzione di attrezzature di lavoro, come Ex D.Lgs. 626/94, art. 34;
• DPI per I rischi della propria attività;
• Formazione e informazione;
• Sorveglianza sanitaria;
• Sbarramenti per lavori in corso;
• Addetti all’emergenza;
• Cassetta di pronto soccorso;
• Estintori di propria dotazione;
• Sistemi per la protezione dell’ambiente circostante il cantiere, onde evitare la dispersione di polveri,
diffusione/trasmissione di rumore.
Definizione dei costi Specifici:
Comprendono le voci indicate dal committente attraverso il P.S.C. che riguardano la sicurezza generale del
cantiere (COSTI ANALITICI DELLA SICUREZZA), dai rischi derivanti dalla presenza simultanea di più
imprese esecutrici e non date dalle modalità ordinarie di esecuzione dei lavori.
Negli oneri della sicurezza così stimati, sono stati contemplati i costi:
• degli apprestamenti previsti nel P.S.C.,
• delle misure preventive e protettive, e dei d.p.i. eventualmente previsti nel P.S.C. per le lavorazioni
interferenti,
• degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche,
• dei mezzi e servizi di protezione collettiva
• delle procedure contenute nel P.S.C. e previste per specifici motivi di sicurezza,
• degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale e temporale
delle lavorazioni interferenti,
• delle misure di coordinamento relativo all’uso comune di apprestamenti, attrezzature,
infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.
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ELENCO OPERE DEI COSTI SPECIFICI ATTINENTI L’OPERA DA REALIZZARSI
Si rimanda al computo metrico “stima analitica dei costi per la sicurezza”.
PENALITÀ
Il Coordinatore in fase di esecuzione, in considerazione di quanto riportata nel Capitolato Speciale di
Appalto (ove è riportato un elenco di inadempienze che comportano l’applicazione di penali), propone alla
Direzione dei Lavori l’applicazione delle penalità pecuniarie da applicare alle Imprese ed ai Lavoratori
autonomi inadempienti in materia di salute e di sicurezza.
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PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO
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5. PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 3 Il coordinatore per la progettazione indica nel PSC, ove la particolarità delle lavorazioni lo richieda, il tipo di procedure complementari e di dettaglio al PSC stesso e connesse alle scelte autonome dell'impresa esecutrice, da esplicitare nel POS.
5.1 PREMESSA
Nel presente paragrafo il C.S.P. intende indicare le lavorazioni che possono comportare rischi particolari e
che in quanto tali, devono essere oggetto di particolari cautele ed attenzioni.
5.2 REALIZZZAIONE DEI PONTI DI COLLEGAMENTO
L‘impresa realizzatrice del ponte sul torrente Rova e Cordevole, dovrà fornire la scheda tecnica del mezzo
utilizzato contestualmente al P.O.S., nonché le posizioni dell’autogrù e le relative procedure di
confinamento/delimitazione della zona di lavoro. Nello stesso P.O.S. dovranno essere indicate le procedure
di sollevamento in quota degli elementi prefabbricati e i sistemi di imbracatura.
5.3 EVENTUALI INTRFERENZE CON CAVI AEREI DI ALTA TENSIONE
L’impresa esecutrice dell’intervento, dovrà fornire nel proprio P.O.S. le indicazioni sull’avvenuta verifica
della possibile interferenza dei cavi elettrici aerei con bracci gru.
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TAVOLE ESPLICATIVE DI PROGETTO
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6. TAVOLE ESPLICATIVE DI PROGETTO
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 4 4. Il PSC è corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria e, ove la particolarità dell'opera lo richieda, un profilo altimetrico e una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno o il rinvio a specifica relazione se già redatta.
Le tavole allegate nel presente P.S.C. sono di seguito elencate:
• LAYOUT DI CANTIERE;
• CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI;
• FASCICOLO TECNICO;
• STIMA ANALITICA DEI COSTI PER LA SICUREZZA.
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APPLICAZIONE E GESTIONE DEL PSC
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7. APPLICAZIONE E GESTIONE DEL PSC
DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 4: Contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al loro coordinamento. 3) Durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze di lavoro, il coordinatore per l'esecuzione verifica periodicamente, previa consultazione della direzione dei lavori, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, la compatibilità della relativa parte di PSC con l'andamento dei lavori, aggiornando il piano ed in particolare il cronoprogramma dei lavori, se necessario.
7.1 PREMESSE
Il Coordinatore in fase di esecuzione, prima di iniziare i lavori, dovrà rapportarsi con il Responsabile del
Procedimento ed il Direttore dei Lavori al fine di accertarsi che siano state inoltrate tutte le Notifiche di
esecuzione lavori agli organi di controllo comunque interessati e che siano state ottenute tutte le
autorizzazioni richieste.
7.2 IMPRESE ESECUTRICI
7.2.1 DATORE DI LAVORO
Viene definito Datore di Lavoro il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il
soggetto che, secondo il tipo di organizzazione dell'impresa, ha la responsabilità dell'impresa stessa ovvero
dell'unità produttiva, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa.
Quando si parla di "Datori di Lavoro" si riferisce sia agli appaltatori sia ai suoi subappaltatori, purché
impieghino lavoratori subordinati o ad essi equiparati.
Il datore di lavoro delle imprese incaricate all'esecuzione dei lavori, anche se di tipo familiare o con meno
di dieci addetti, sono tenuti a redigere, anche nel caso in cui nel cantiere operi un'unica impresa, il
rispettivo Piano Operativo di Sicurezza e a consegnarlo, per la verifica di idoneità, al Coordinatore
della Sicurezza per l'Esecuzione (CSE), prima dell'inizio dei propri lavori.
I datori di lavoro sono tenuti, prima dell'inizio delle attività, a designare gli Addetti alla Gestione
dell'Emergenza (addetti al pronto soccorso, all'antincendio e all'evacuazione rapida dal cantiere). Sono
esonerati dalla designazione degli addetti, solo quando per contratto il Committente o il Responsabile dei
Lavori mette a disposizione un apposito servizio per la gestione dell'emergenza.
I datori di lavoro devono consultare i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e mettere a
loro disposizione copia del Piano di Sicurezza e Coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza
almeno 15 giorni prima dell'inizio delle attività (art. 18 D.Lgs. 81/2008). Quanto sopra vale anche in
occasione di modifiche significative.
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I datori di lavoro delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui nel cantiere operi un'unica impresa, anche
familiare o con meno di 10 addetti, devono attenersi alle misure generali di tutela di cui all’ art. 96 D.lgs.
81/2008 ; in particolare hanno l’obbligo di:
a. osservare i principi generali di sicurezza;
b. attuare le prescrizioni di sicurezza e di salute previste dall'allegato IV D.Lgs. 81/2008;
c. scegliere l'ubicazione dei posti di lavoro, tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti,
definendo le vie e zone di spostamento o di circolazione;
d. mantenere il cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;
e. curare le condizioni di movimentazione dei materiali;
f. assicurare la manutenzione, il controllo prima dell'entrata in servizio e il controllo periodico degli
impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la
salute dei lavoratori;
g. curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, sotto il coordinamento e assicurare la
corretta rimozione dal cantiere di detriti e macerie;
h. delimitare e allestire le zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si
tratta di materie e sostanze pericolose;
i. cooperare tra di loro e con i lavoratori autonomi;
j. curare le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all'interno o in prossimità del cantiere.
I Datori di lavoro dovranno assicurare che:
� il proprio personale non esegua lavori che esulino dalla propria competenza.
� Nell’area di lavoro acceda solo il personale autorizzato e sia vietato l’accesso a persone
estranee alle lavorazioni.
� Vengano rispettate tutte le norme di accesso e di circolazione previste dalla normativa
vigente e dalle indicazioni riportate nei P.S.C. Specifici.
7.2.2 APPALTATORE
- Adempimenti
L’appaltatore è il soggetto che si obbliga nei confronti del committente a fornire un'opera e/o una
prestazione con mezzi propri.
L’appaltatore dovrà consegnare entro 30 giorni dall’aggiudicazione del contratto di manutenzione, e
comunque prima della consegna dei lavori, un P.O.S. Generale per quanto attiene alle proprie scelte
autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori .
Per ogni singolo affidamento, l’appaltatore si farà carico, attraverso la presenza in cantiere del Direttore
Tecnico di Cantiere, del rispetto dei Piani di Sicurezza da parte di tutte le imprese impegnate
nell’esecuzione dei lavori.
L’appaltatore dovrà prendere visione del P.S.C. specifico e potrà proporre al C.S.E., integrazioni e
modifiche secondo le proprie esperienze e le reali condizioni di cantiere.
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Le proposte integrative, qualora approvate dal C.S.E., costituiranno oggetto di aggiornamento e revisione
del P.S.C. specifico.
Per ogni affidamento e prima dell’inizio dei lavori, l’impresa appaltatrice dovrà trasmettere il P.S.C.
specifico alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi (art. 96 D.Lgs. 81/2008).
L’impresa appaltatrice dovrà predisporre entro 10 giorni dal singolo affidamento, e comunque prima
dell’inizio dei lavori il P.O.S. redatto, ai sensi dell’ art. 96 D.Lgs. 81/2008, in riferimento al singolo cantiere
interessato e trasmetterlo al C.S.E., il quale potrà chiederne modifiche e/o integrazioni (art. 92 D.Lgs.
81/2008).
L’impresa appaltatrice, in caso di assenza di P.S.C. specifico, dovrà redigere un Piano di Sicurezza
Sostitutivo – P.S.S., in quanto si ricade nell’ambito di lavori pubblici (art. 131, D.Lgs. 163/06).
Almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori (art. 100 D.Lgs. 81/2008), l’appaltatore dovrà mettere a
disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza copia dei Piani di Sicurezza;
Prima dell’accettazione del P.S.C. e di sue significative modifiche, l’appaltatore dovrà consultare i
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (art. 102 D.Lgs. 81/2008);
L’appaltatore inoltre provvede a:
� partecipare direttamente o tramite delegato alle riunioni di coordinamento convocate dal C.S.E.;
� promuovere il coordinamento, la cooperazione nonché l’informazione tra i datori di lavori delle
imprese esecutrici e tra questi e i lavoratori autonomi presenti in cantiere;
� recepire le prescrizioni date dal C.S.E.;
� osservare le misure generali di tutela di cui all’art. 15 D.Lgs. 81/2008);
� attuare quanto previsto nei piani di sicurezza e di controllarne l’applicazione (art. 100, D.lgs.
81/2008);
� curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi; (art. 96 D.lgs. 81/2008);
� curare che lo stoccaggio e l’evacuazione dei detriti e delle macerie avvenga correttamente (art. 96
D.lgs. 81/2008);
- Subappalti
L’appaltatore non potrà subappaltare a terzi le lavorazioni e/o forniture di attrezzature, apprestamenti e le
procedure esecutive o parte di esse, senza la necessaria autorizzazione del Committente o del
Responsabile dei Lavori (art 1656 C.C. -art. 90 D.Lgs. 81/2008).
I subaffidamenti non qualificabili come subappalti ai sensi dell’articolo 18, c. 12 , L. 55/90 (le forniture con
posa in opera e i noli a caldo), sotto il profilo della sicurezza sono equiparati ai subappalti (rif. Autorità di
Vigilanza L.L.P.P. ,n°6/2003). Pertanto anche per questi, le imprese dovranno comunicare oltre che alla
Direzione Lavori e al Committente o al Responsabile dei Lavori per le autorizzazioni del caso, anche al
C.S.E. preventivamente l’accesso dei lavoratori in cantiere, presentando al C.S.E. i relativi P.O.S. per le
opportune verifiche e attività di coordinamento.
L’appaltatore rimane, nei confronti del Committente, unico responsabile delle lavorazioni, delle
attrezzature, degli apprestamenti e delle procedure esecutive subappaltate per quanto la loro conformità
alla legge.
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I Datori di Lavoro delle imprese subappaltatrici, hanno gli stessi obblighi ed oneri dei Datori di Lavoro
dell’impresa principale.
- Verifica preliminare P.O.S. imprese esecutrici
Le imprese incaricate all'esecuzione dei lavori, anche se di tipo familiare o con meno di dieci addetti, sono
tenuti a redigere il rispettivo P.O.S. e a consegnarlo, per la verifica dell’idoneità, al C.S.E., tramite
l’appaltatore, prima dell'inizio dei propri lavori.
L’appaltatore è tenuto a curare il coordinamento di tutti i subappaltatori operanti nel cantiere, al fine di
rendere gli specifici piani, redatti dai singoli subappaltatori, compatibili tra loro e coerenti con il proprio
P.O.S. (art 118 D.Lgs 163/06).
Nell’ipotesi di raggruppamento temporaneo di imprese (A.T.I.) o di consorzio, detto obbligo incombe al
mandatario.
- Sistema di Gestione delle Emergenze antincendio e pronto soccorso
L'impresa appaltatrice/aggiudicataria ha l'obbligo di assicurare un SISTEMA DI GESTIONE DELLE
EMERGENZE unitario, integrato e costantemente adeguato all’evoluzione della realtà di cantiere. Dovrà
promuovere e garantire il coordinamento e la cooperazione, anche in riferimento all’ art. 36 e 37 D.Lgs.
81/2008, con le persone presenti sui luoghi di lavoro (subappaltatori, lavoratori autonomi, lavoratori
distaccati, fornitori, collaboratori a qualunque titolo, ecc.).
L’impresa appaltatrice deve designare il Coordinatore delle Emergenze che dovrà essere costantemente
presente in cantiere. Il soggetto designato dovrà assicurare per tutta la durata dei lavori, l'applicazione di
quanto previsto nel Sistema di Gestione delle Emergenze e in caso di pericolo, gestirà e coordinerà gli
interventi necessari per affrontare la situazione di emergenza.
- Segnalazione infortuni
L’appaltatore è tenuto, in caso di un evento dannoso, ovvero di un infortunio occorso in cantiere sia in
relazione ad un proprio dipendente sia a un lavoratore appartenente ad una delle imprese esecutrici, a
comunicare l’evento al C.S.E. al fine di poter attuare le verifiche del caso e le necessarie misure di
prevenzione e protezione conseguenti.
- Tessera di riconoscimento o registro
Il comma 3 dell’art. 36-bis del D.L. 223/06 (convertito con L. 248/06), introduce l’obbligo per i datori di
lavoro, nell’ambito dei cantieri edili, di munire il personale occupato, a decorrere dal 1º ottobre 2006, di
apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e
l’indicazione del datore di lavoro.
Tenuto conto delle finalità della disposizione volta alla immediata identificazione del personale
operante in cantiere, i lavoratori sono tenuti ad indossare e ad esporre in chiara evidenza detta
tessera di riconoscimento. Medesimo obbligo fa capo ai lavoratori autonomi che operano nel
cantiere stesso, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto (ad es. artigiani).
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I dati contenuti nella tessera di riconoscimento devono consentire l’inequivocabile ed
immediato riconoscimento del lavoratore interessato e pertanto, oltre alla fotografia, deve
essere riportato in modo leggibile almeno il nome, il cognome e la data di nascita.
La tessera inoltre deve indicare il nome o la ragione sociale dell’impresa datrice di lavoro.
L’appaltatore è tenuto a verificare e a disporre che tutto il personale operante in cantiere
(dipendenti impresa appaltatrice, dipendenti imprese esecutrici, lavoratori autonomi) indossi ed
esponga in chiara evidenza detta tessera di riconoscimento.
La norma stabilisce ancora che, in via alternativa, i soli datori di lavoro che occupano meno di dieci
dipendenti (cioè massimo nove) possono assolvere all’obbligo di esporre la tessera “mediante annotazione,
su apposito registro di cantiere vidimato dalla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente
da tenersi sul luogo di lavoro, degli estremi del personale giornalmente impiegato nei lavori”.
Dalla formulazione della norma, inoltre, si evince che l’obbligo di tenere il registro in argomento è riferito a
ciascun cantiere, cosicché l’impresa interessata è tenuta ad istituire più registri qualora impegnata
contemporaneamente in lavori da effettuare in luoghi diversi.
Viceversa, in caso di lavori da realizzarsi in tempi diversi, sarà possibile utilizzare il medesimo registro
evidenziando tuttavia separatamente il giorno ed il luogo cui le annotazioni si riferiscono.
Tale registro non può mai essere rimosso dal luogo di lavoro in quanto altrimenti si vanifica la finalità per
la quale lo stesso è stato istituito; va altresì precisato che le annotazioni sullo stesso vanno effettuate
necessariamente prima dell’inizio dell’attività lavorativa giornaliera in quanto trattasi di un registro “di
presenza” in cantiere.
- Organigramma di cantiere
L’appaltatore dovrà predisporre un organigramma nel quale viene definita l’organizzazione del cantiere
L’organigramma dovrà riportare la gerarchia delle figure preposte e nominate per il cantiere specifico, sia
dell’appaltatore, sia delle imprese esecutrici (subappalti, noli a caldo, forniture, lavoratori autonomi, ecc.).
Tale schema dovrà essere aggiornato in relazione all’andamento del cantiere.
- Cartello di Cantiere e Notifica Preliminare
Nelle immediate vicinanze dell’ingresso principale dell’area di cantiere, dovrà essere affisso il “cartello di
cantiere” (Circ. Min. LL.PP. n° 1729/90),
L’appaltatore dovrà inserire nel cartello di cantiere i nominativi dei Coordinatori per la Sicurezza (art. 90
D.Lgs. 81/2008).
L’appaltatore dovrà provvedere all’aggiornamento costante dei dati e a mantenere i cartelli sempre leggibili
e in buono stato di conservazione.
L’appaltatore è tenuto ad esporre in cantiere, in maniera ben visibile, copia della Notifica Preliminare (e i
relativi aggiornamenti) e a custodirla a disposizione degli Enti di Controllo territorialmente competenti
(A.S.L. e D.P.L.).
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7.2.3 RESPONSABILE DI CANTIERE (Direttore Tecnico di Cantiere, Capocantiere)
L’impresa appaltatrice dovrà garantire la costante presenza del Direttore di Cantiere e/o di un
Capocantiere-Preposto che dovranno essere sempre reperibili durante tutta la durata del cantiere, anche a
mezzo di telefono cellulare, e saranno i referenti principali del C.S.E.
Nel caso in cui il Direttore di Cantiere sia impossibilitato alla presenza in cantiere o alla reperibilità,
l’impresa dovrà tempestivamente comunicarlo al C.S.E. provvedendo contestualmente a fornire il
nominativo ed i recapiti telefonici della persona che lo sostituirà.
Ogni impresa esecutrice, prima dell’inizio dei lavori, dovrà individuare il nominativo del proprio
Responsabile di Cantiere (Capocantiere).
- Adempimenti
In particolare il Direttore di Cantiere o il Capocantiere/Preposto:
� vigila sull’osservanza dei piani di sicurezza;
� organizza il cantiere e la gestione degli impianti presenti;
� coordinare e sorveglia le maestranze;
� si attiene all’esecuzione del progetto, del P.S.C. e delle successive disposizioni impartite dalla Direzione
Lavori e dal C.S.E.;
� impiega materiali di qualità e di caratteristiche e dimensioni richieste dal P.S.C.;
� provvede all’installazione di apprestamenti per la prevenzione infortuni;
� provvede all’installazione di apprestamenti per la prevenzione incendi;
� vigila sull’apprestamento di quanto necessario ad evitare infortuni sul lavoro e danni a terzi;
� esegue il lavoro in conformità del contratto, della concessione edilizia, delle istruzioni della Direzione
Lavori e del C.S.E., in osservanza di tutte le norme in materia di sicurezza;
� effettua tutte le prove e verifiche richieste per la sicurezza;
� allontana gli operai, o altri subalterni, che si rendessero colpevoli di negligenza, imprudenza, imperizia;
� richiede istruzioni alla Direzione Lavori e al C.S.E. nei casi dubbi e propone varianti per la migliore
riuscita dell’opera;
� determina, in accordo con la Direzione Lavori e il C.S.E., i periodi di sospensione delle opere per fatti
climatici o per forza maggiore e comunque segnala ogni causa di eventuale protrazione dei termini;
� è garante della custodia del cantiere;
� vigila sull’ordine e sulla pulizia del cantiere facendo allontanare detriti e residui derivanti dalle
lavorazioni;
� verifica l’integrità della recinzione di cantiere;
� verifica che la segnaletica di sicurezza sia sempre ben visibile, non venga rimossa, sia quella richiesta dai
piani di sicurezza ed eventualmente ne propone al C.S.E. l’integrazione;
� è tenuto a verificare e a disporre che tutto il personale operante in cantiere (dipendenti impresa
appaltatrice, dipendenti imprese esecutrici, lavoratori autonomi) indossi ed esponga in chiara evidenza la
tessera di riconoscimento.
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- Accesso di visitatori in cantiere
L’accesso al cantiere dei visitatori (committente, tecnici del committente, tecnici istituzionali, ecc.), dovrà
essere autorizzato dal Direttore di Cantiere dell’impresa appaltatrice.
Per quanto riguarda i visitatori, tecnici del Committente, tecnici istituzionali, tecnici di imprese, con compiti
legati al cantiere, essi dovranno essere muniti almeno di calzature di sicurezza con suola imperforabile ed
elmetto e di tutti gli eventuali D.P.I. previsti nelle varie zone di lavorazione.
I visitatori, prima di accedere al cantiere, dovranno presentarsi al Capocantiere/Preposto che valuterà se
interrompere alcune lavorazioni e fornirà indicazioni rispetto ad eventuali aree non accessibili, e che gli
accompagnerà durante la visita, salvo diverse disposizioni della Direzione Lavori.
In caso di ispezione dell’Organo di Vigilanza o del Comitato Paritetico Territoriale, il Direttore Tecnico di
Cantiere o il Capocantiere accompagnerà i tecnici nella visita e valuterà le necessità di sospendere le
lavorazioni che potrebbero rappresentare dei rischi per le persone in sopralluogo.
L’impresa appaltatrice prevederà la presenza nell’ufficio di cantiere di elmetto protettivi per i visitatori.
7.2.4 SUBAPPALTATORE E NOLI
- Adempimenti
Viene definito subappaltatore il soggetto che si obbliga nei confronti dell'appaltatore a fornire un'opera
e/o una prestazione con mezzi propri.
Il subappalto è un contratto fra appaltatore e subappaltatore cui è estraneo il committente, nonostante
l'autorizzazione.
L’impresa subappaltatrice si farà carico, attraverso la presenza in cantiere dei preposti dell’applicazione dei
Piani di Sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/2008.
L’impresa subappaltatrice riceverà, prima dell’inizio dei lavori, a seguito della sua individuazione, il P.S.C.
specifico, dall’impresa appaltatrice ( art. 101 D.Lgs. 81/2008).
Il subappaltatore può proporre al CSE di integrare i piani di sicurezza con soluzioni integrative e/o
alternative, al fine di elevare gli standard di sicurezza previsti nel piano, senza che ciò comporti
modifiche all'importo concordato per l'esecuzione dei lavori.
L’impresa dovrà predisporre prima dell’inizio dei lavori il P.O.S. redatto, ai sensi dell’art. 18 D.Lgs.
81/2008, in riferimento al singolo cantiere interessato.
Nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori, le imprese esecutrici devono
attenersi, esigendolo anche dai propri dipendenti, alle prescrizioni contenute nel Piano di
Sicurezza e Coordinamento, nel proprio Piano Operativo di Sicurezza e alle indicazioni fornite
dal C.S.E.
Almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori (art. 100 D.Lgs. 81/2008), l’impresa subappaltatrice dovrà
mettere a disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza copia dei Piani di Sicurezza;
Prima dell’inizio dei lavori, l’impresa subappaltatrice deve trasmettere copia del P.O.S. al C.S.E. (art. 101
D.Lgs. 81/2008), tramite l’appaltatore che ne verificherà prima la coerenza con il proprio piano.
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Le imprese esecutrici devono indicare le eventuali variazioni nella durata delle diverse fasi lavorative al
C.S.E., che provvederà ad aggiornare il Piano di Sicurezza e Coordinamento.
Essi devono, inoltre, acquisire il consenso del Coordinatore per l'Esecuzione prima di poter
effettuare eventuali variazioni alle modalità operative di sicurezza.
Il subappaltatore inoltre provvede a:
� partecipare direttamente o tramite delegato alle riunioni di coordinamento convocate dal C.S.E.;
� coordinarsi e cooperare con i datori di lavori delle imprese esecutrici e con i lavoratori autonomi
presenti in cantiere;
� recepire le prescrizioni date dal C.S.E.;
� osservare le misure generali di tutela di cui all’art. 3 del Ex D. Lgs. 626/94(art. 8, Ex D.lgs.
494/96, art. 15 D.Lgs. 81/2008);
� attuare quanto previsto nei piani di sicurezza e di controllarne l’applicazione (Art. 100, D.Lgs.
81/2008);
- Sistema di Gestione delle Emergenze antincendio e pronto soccorso
L'impresa subappaltatrice ha l'obbligo di comunicare il nominativo degli addetti alla gestione delle
emergenze incendio e pronto soccorso all’impresa appaltatrice promotrice del SISTEMA DI GESTIONE
DELLE EMERGENZE, sistema unitario e integrato, perché possa mantenerlo costantemente adeguato
all’evoluzione della realtà di cantiere.
Gli addetti designati dall’impresa subappaltatrice dovranno essere sempre presenti in cantiere e dovranno
collaborare con il Coordinatore delle Emergenze. I soggetti designati dovranno assicurare per tutta la
durata dei lavori, l'applicazione di quanto previsto nel Sistema di Gestione delle Emergenze e in caso di
pericolo dovranno attuare gli interventi previsti per affrontare la situazione di emergenza.
- Segnalazione infortuni
Il subappaltatore è tenuto a comunicare al C.S.E., ogni eventuale infortunio occorso in cantiere ai propri
lavoratori, al fine di poter porre in atto le verifiche del caso e le conseguenti misure di prevenzione e
protezione.
- Tessera di riconoscimento o registro
Il comma 3 dell’art. 36-bis del D.L. 223/06 (convertito con L. 248/06), introduce l’obbligo per i datori di
lavoro, nell’ambito dei cantieri edili, di munire il personale occupato, a decorrere dal 1° ottobre 2006, di
apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e
l’indicazione del datore di lavoro.
Tenuto conto delle finalità della disposizione volta alla immediata identificazione del personale
operante in cantiere, i lavoratori sono tenuti ad indossare e ad esporre in chiara evidenza detta
tessera di riconoscimento.
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I dati contenuti nella tessera di riconoscimento devono consentire l’inequivocabile ed
immediato riconoscimento del lavoratore interessato e pertanto, oltre alla fotografia, deve
essere riportato in modo leggibile almeno il nome, il cognome e la data di nascita.
La tessera inoltre deve indicare il nome o la ragione sociale dell’impresa datrice di lavoro.
La norma stabilisce ancora che, in via alternativa, i soli datori di lavoro che occupano meno di dieci
dipendenti (cioè massimo nove) possono assolvere all’obbligo di esporre la tessera “mediante annotazione,
su apposito registro di cantiere vidimato dalla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente
da tenersi sul luogo di lavoro, degli estremi del personale giornalmente impiegato nei lavori”.
Dalla formulazione della norma, inoltre, si evince che l’obbligo di tenere il registro in argomento è riferito a
ciascun cantiere, cosicché l’impresa interessata è tenuta ad istituire più registri qualora impegnata
contemporaneamente in lavori da effettuare in luoghi diversi.
Viceversa, in caso di lavori da realizzarsi in tempi diversi, sarà possibile utilizzare il medesimo registro
evidenziando tuttavia separatamente il giorno ed il luogo cui le annotazioni si riferiscono.
Tale registro non può mai essere rimosso dal luogo di lavoro in quanto altrimenti si vanifica la finalità per
la quale lo stesso è stato istituito; va altresì precisato che le annotazioni sullo stesso vanno effettuate
necessariamente prima dell’inizio dell’attività lavorativa giornaliera in quanto trattasi di un registro “di
presenza” in cantiere.
- Organigramma di cantiere
Il subappaltatore dovrà comunicare, all’appaltatore i nominativi delle figure preposte e nominate per il
cantiere specifico al fine di poter aggiornare l’organigramma di cantiere.
7.2.5 I LAVORATORI AUTONOMI
- Adempimenti
Viene definito lavoratore autonomo o prestatore d'opera il soggetto che interviene nel cantiere,
concorrendo alla realizzazione di un'opera, fornendo la propria opera professionale, senza vincolo di
subordinazione (art. 89 D.Lgs. 81/2008).
Il numero di lavoratori autonomi previsti in cantiere concorre alla determinazione dell'entità dei lavori
(uomini - giorno), e viene considerato nel numero delle imprese presenti in cantiere.
La direttiva cantieri obbliga i lavoratori autonomi al rispetto delle norma di sicurezza allo scopo di tutelare
se stessi e gli altri lavoratori presenti in cantiere.
Concretamente, essi sono tenuti a:
• utilizzare le attrezzature di lavoro secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008;
• utilizzare i dispositivi di protezione individuale conformemente a quanto previsto dal D.Lgs.
81/2008;
• seguire le indicazioni fornite dal C.S.E.;
• attenersi a quanto previsto nel P.S.C. e se del caso, nel P.O.S. redatto dall’appaltatore.
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Se il lavoratore autonomo svolge la propria attività sotto la direzione dell'appaltatore, l'onere del rispetto
delle norme di sicurezza resta a carico di quest'ultimo.
L’impresa appaltatrice, fornirà ai lavoratori autonomi le informazioni necessarie tenendo conto dell’analisi
dei rischi e delle misure definite nel P.S.C. Specifico, garantendo la cooperazione e il coordinamento con
gli stessi.
Il Lavoratore Autonomo potrà essere richiamato, anche tramite lettera formale, al rispetto delle norme
stabilite nei P.S.C. Specifici o più in generale dalle disposizioni particolari impartite loro dal responsabile
del cantiere, con possibilità di adottare provvedimenti, quali l’allontanamento temporaneo o definitivo dal
cantiere stesso in caso di infrazioni ritenute di tipo grave.
Alla dichiarazione, che dovrà essere consegnata al C.S.E., tramite l’appaltatore, andranno allegati almeno i
seguenti documenti:
• iscrizione C.C.I.A.A.;
• eventuale descrizione delle modalità di intervento;
• eventuali attrezzature utilizzate.
Il lavoratore Autonomo dovrà:
� partecipare alle riunioni di coordinamento convocate dal C.S.E.;
� cooperare e coordinarsi con l’appaltatore, i datori di lavori delle imprese esecutrici e gli altri
lavoratori autonomi presenti in cantiere;
� recepire le prescrizioni date dal C.S.E.;
- Sistema di Gestione delle Emergenze antincendio e pronto soccorso
Il lavoratore autonomo dovrà attenersi al SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE, sistema unitario
e integrato, predisposto dall’appaltatore.
Il lavoratore autonomo dovrà coordinarsi con il Coordinatore delle Emergenze che è costantemente
presente in cantiere e che in caso di pericolo, gestirà e coordinerà gli interventi necessari per affrontare la
situazione di emergenza.
- Segnalazione infortuni
Il lavoratore autonomo è tenuto a comunicare al C.S.E., ogni eventuale infortunio occorsogli in cantiere.
- Tessera di riconoscimento
Il comma 3 dell’art. 36-bis del D.L. 223/06 (convertito con L. 248/06), introduce l’obbligo per i datori di
lavoro, nell’ambito dei cantieri edili, di munire il personale occupato, a decorrere dal 1° ottobre 2006, di
apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e
l’indicazione del datore di lavoro.
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tessera di riconoscimento. Medesimo obbligo fa capo ai lavoratori autonomi che operano nel
cantiere stesso, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto (ad es. artigiani).
I dati contenuti nella tessera di riconoscimento devono consentire l’inequivocabile ed
immediato riconoscimento del lavoratore interessato e pertanto, oltre alla fotografia, deve
essere riportato in modo leggibile almeno il nome, il cognome e la data di nascita.
La tessera inoltre deve indicare il nome o la ragione sociale dell’impresa datrice di lavoro.
7.2.6 FORNITURA DEI MATERIALI
Le mere forniture di materiali e/o attrezzature in un cantiere, non ricadono nell’obbligo di redazione del
P.O.S. (circolare n° 4/07, Ministero del Lavoro), in quanto le imprese, pur presenti in cantiere non
eseguono i lavori riportati nell’art. 88 D.Lgs. 81/2008
Le esigenze di sicurezza devono essere soddisfatte tramite l’applicazione dell’art. 36 e 37 D.Lgs. 81/2008
(scambio di informazioni, coordinamento delle misure e procedure di sicurezza, cooperazione nelle fasi
operative).
Di conseguenza, spetta all’impresa richiedente la fornitura, informare il fornitore sugli aspetti di sicurezza,
attingendo anche, se necessario, dai piani di sicurezza.
Le forniture con posa in opera e i noli a caldo, anche se non configurabili come subappalti, vengono
espletati tramite lavorazioni nel cantiere, di conseguenza ricadono nell’obbligo della redazione dei relativi
P.O.S.
Di fatto, le imprese fornitrici partecipando alle lavorazioni, portano nel cantiere dei rischi aggiuntivi non
previsti nel PSC specifico, dovuti anche alla sola presenza di ulteriori soggetti, che necessariamente
dovranno essere informati e coordinati.
Alla dichiarazione, che dovrà essere consegnata al C.S.E., tramite l’appaltatore, andranno allegati almeno i
seguenti documenti:
• iscrizione C.C.I.A.A.;
• eventuale descrizione delle modalità di intervento
• eventuali attrezzature utilizzate.
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7.3 ADEMPIMENTI DEL COORDINATORE PER L’ESECUZIONE: RELAZIONE SULLA MODALITA’ CON LA
QUALE IL C.S.E. ASSOLVERA’ AI COMPITI PREVISTI PER LEGGE E CRITERI DI VERIFICA DEL PSC
Viene definito Coordinatore della Sicurezza per l'Esecuzione dei Lavori (C.S.E.) il soggetto, diverso
dal datore di lavoro dell'impresa esecutrice, incaricato dal Committente o dal Responsabile dei Lavori,
dell'esecuzione dei compiti previsti dall'art. 92 D.Lgs. 81/2008
Il Coordinatore per l'Esecuzione dei Lavori, poiché coordinatore in materia di sicurezza e di
salute durante la fase di realizzazione dell'opera, deve essere nominato prima dell'affidamento
dei lavori. Il C.S.E. deve, innanzitutto, assicurare tramite opportuna azioni di coordinamento e controllo,
l'applicazione da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi delle disposizioni contenute nel
Piano di Sicurezza e Coordinamento e delle relative procedure di lavoro.
Per ogni affidamento, il P.S.C. Specifico contiene le indicazioni su come il C.S.E. dovrà applicare le modalità
organizzative e di controllo definite per il cantiere interessato.
7.3.1 VERIFICA DELL’IDONEITA’ DEI PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA (P.O.S.)
Per ogni affidamento, il C.S.E. dovrà prendere visione dei P.O.S. Specifici presentati dalle imprese
esecutrici per valutarne l’effettiva applicabilità nel contesto delle lavorazioni previste in cantiere e la
corrispondenza con il P.S.C. Specifico. Il P.O.S. Specifico è da considerarsi come piano complementare e
di dettaglio al P.S.C. Specifico. Il C.S.E. deve assicurarne la coerenza con quest’ultimo, ove non ritenga
ciò possibile richiederà formalmente l’aggiornamento del P.O.S. all’impresa. In assenza del P.O.S. i
relativi lavori non potranno iniziare. Nel caso in cui il C.S.E. richieda un aggiornamento/integrazione al
P.O.S. l’impresa è tenuta ad apportare le modifiche al piano. Se l’impresa non ottempera a tale obbligo, il
C.S.E. comunica alla Direzione Lavori l’opportunità di sospendere temporaneamente le fasi lavorative
relative all’aggiornamento richiesto fino alla consegna del P.O.S. aggiornato. Nel caso in cui i lavori,
inizialmente affidati ad un’unica impresa, per motivi organizzativi vengano assegnati a più imprese, il
C.S.E. dovrà redigere il P.S.C. con la conseguente trasmissione alle imprese esecutrici che dovranno
adeguare i propri P.O.S. in relazione a quanto indicato nel P.S.C. e dovrà, inoltre, predisporre il Fascicolo
Informativo.
7.3.2 VERIFICA DELLA CORRETTA APPLICAZIONE, DA PARTE DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI
LAVORATORI AUTONOMI, DELLE DISPOSIZIONI PREVISTE NEL P.S.C.
Il C.S.E. ha il compito di intervenire anche nelle fasi esecutive per assicurare l’attuazione delle
misure di sicurezza contenute nei Piani di Sicurezza, di adeguare le misure e gli apprestamenti
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alle intervenute esigenze di cantiere, di eliminare le interferenze o ridurre i rischi indotti
dall’attività simultanea o successiva degli operatori del cantiere.
Il C.S.E. verificherà, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione, da parte delle
imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel P.S.C.
Specifico e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro.
Tale verifica avverrà anche attraverso sopralluoghi in cantiere, programmati o senza preavviso, in cui il
C.S.E. verificherà quanto detto. La frequenza delle visite in cantiere sarà data dal grado di complessità
dell’opera e dalla tipologia di lavorazioni da effettuarsi.
Ogni disposizione impartita per il rispetto del P.S.C., ogni verifica degli avvenuti adeguamenti, ogni visita in
cantiere e soprattutto nel caso in cui verifichi delle non conformità alle norme di sicurezza, il C.S.E.
verbalizzerà la situazione, dandone comunicazione scritta anche al Responsabile dei Lavori e al Direttore
Lavori, comunicando all’impresa tempi e modi di rientro nel rispetto normativo.
E’ opportuno ricordare che il C.S.E. dovrà organizzare una riunione di coordinamento
preliminare, prima dell’inizio dei lavori, al fine di poter illustrare e definire le modalità
operative, di coordinamento e di controllo.
7.3.3 ADEGUAMENTO DEL P.S.C. IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DEI LAVORI E ALLE EVENTUALI
MODIFICHE INTERVENUTE
Da quanto scaturito dalle riunioni di coordinamento e per quanto riguarda situazioni nuove non previste nel
P.S.C. Specifico, il C.S.E. aggiornerà il P.S.C. Specifico in relazione all’evoluzione dei lavori e alle eventuali
modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in
cantiere, nonché verificare che le imprese stesse adeguino, se necessario i rispettivi P.O.S. Specifici e il
cronoprogramma dei lavori.
Il C.S.E. richiederà alle imprese l’aggiornamento del programma lavori e conseguentemente dei P.O.S. per
quanto riguarda situazioni nuove non precedentemente contemplate nel P.S.C. A seguito di tali
informazioni potrà aggiornare il P.S.C.
Quanto sopra potrà essere effettuato con riunione di coordinamento periodica che indicherà il CSE nella
riunione di coordinamento preliminare.
7.3.4 ADEGUAMENTO DEL FASCICOLO IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DEI LAVORI E ALLE EVENTUALI
MODIFICHE INTERVENUTE
Il C.S.E. aggiornerà il Fascicolo Informativo di cui all’ art. 92 D.Lgs. 81/2008 in relazione all’evoluzione dei
lavori e alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a
migliorare la sicurezza in cantiere.
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7.3.5 VERIFICA DELL’ATTUAZIONE DI QUANTO PREVISTO NEGLI ACCORDI TRA LE PARTI SOCIALI
Il C.S.E. dovrà verificare che sia rispettato quanto previsto negli accordi tra le parti sociali, tramite
controllo della documentazione di cantiere, al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della
sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere.
E’ opportuno ricordare che le imprese esecutrici dovranno mettere a disposizione dei rispettivi R.L.S., copia
del P.S.C. Specifico e del P.O.S. almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori (art. 100 D,Lgs. 81/2008).
7.3.6 VERIFICA PERIODICA DURANTE I PERIODI DI MAGGIOR RISCHIO DOVUTI AD INTERFERENZE DI
LAVORO
Durante i periodi di maggior rischio, il C.S.E., organizzerà opportune riunioni di coordinamento periodiche,
che verranno indicate nella riunione di coordinamento preliminare, al fine di poter analizzare in dettaglio il
cronoprogramma dei lavori nella parte interessata alle specifiche lavorazioni da eseguire. In accordo con la
Direzione dei Lavori e le imprese esecutrici, valuterà l’opportunità di variare lo sfasamento spaziale o
temporale delle lavorazioni interferenti.
Attraverso sopralluoghi in cantiere verificherà, oltre al regolare andamento dell’esecuzione dei lavori negli
aspetti di sicurezza, la presenza di pericoli gravi e imminenti
E’ facoltà del C.S.E. presenziare in cantiere nelle fasi ritenute più critiche ed impartire formalmente
prescrizioni in merito.
7.3.7 VERIFICA PERIODICA DELLE MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DI
APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE
COLLETTIVA
In relazione all’uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi di: apprestamenti, attrezzature,
infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva, il P.S.C. Specifico dovrà prevedere le relative misure
di coordinamento. Il piano verrà aggiornato dal C.S.E. con i nominativi delle imprese esecutrici e dei
lavoratori autonomi, preventivamente consultati, che sono tenuti ad attuare tali misure.
In relazione a modalità e procedure di utilizzo ed a chi deve usare le attrezzature, invece, occorre definire
formalmente nei P.S.C. Specifici alcuni aspetti significativi, in quanto usi impropri possono generare
esposizione a rischio grave.
La regolamentazione prevista dal coordinatore deve consentire anche:
• l’individuazione di chi allestisce ed anche di chi ne deve garantire la manutenzione;
• di definire le modalità e procedure di utilizzo e di verifica;
• stabilire chi li deve utilizzare e quando;
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In riferimento all’allestimento del cantiere con le principali attrezzature e apprestamenti comuni,
l’appaltatore dovrà farsi carico della messa in opera ed anche della manutenzione e cura dell’efficacia,
quantomeno degli elementi principali: recinzione, ponteggio, impianto elettrico di cantiere, apparecchi di
sollevamento (es. gru a torre).
Compito del C.S.E. è quello di verificare con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione,
da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nelle
misure di coordinamento previste e la corretta applicazione delle procedure di utilizzo e di verifica.
7.3.8 INTEGRAZIONE DEL P.S.C. CON I NOMINATIVI DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI
AUTONOMI
Il Datore di lavoro dell’impresa appaltatrice. integrerà e/o varierà i dati, presenti nel P.S.C. Specifico,
relativi ai nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi in relazione all’evoluzione dei lavori.
7.3.9 ESPRESSIONE DEL PARERE SULLA LIQUIDAZIONE DEI COSTI DELLASICUREZZA PREVISTI IN BASE
ALLO STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI
Il C.S.E. dovrà esprimere parere, su richiesta del Direttore Lavori, sulla liquidazione dei Costi della
Sicurezza .
Per una corretta formulazione, dovrà effettuare:
• la verifica e il monitoraggio sul corretto adempimento dell’appaltatore, accertando la presenza ed
efficacia degli apprestamenti di sicurezza quantificati quali costi della sicurezza;
• la predisposizione dello stato di avanzamento dei lavori di sicurezza (S.A.L.S.) o del libretto delle
misure di sicurezza da inoltrare al Direttore Lavori;
la comunicazione al Direttore Lavori della regolarità delle opere di sicurezza, rispetto a quanto previsto nel
P.S.C. Specifico, oppure eventuale comunicazione di parere contrario per mancato adempimento.
7.3.10 SEGNALAZIONE, AL COMMITTENTE O AL RESPONSABILE DEI LAVORI, DELLE INOSSERVANZE
DEGLI ARTT. 94, 95 E 96 E ALLE PRESCRIZIONI DEL PIANO DI CUI ALL’ ART. 100 DEL D. LGS.
81/2008, AI SENSI DELL’ART. 92, COMMA 1, LETTERA E DELLO STESSO DECRETO - SOSPENSIONE
IN CASO DI PERICOLO GRAVE ED IMMINENTE
Nel caso di accertate violazioni, il C.S.E. segnalerà al committente o al responsabile dei lavori, previa
contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli
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articoli 94, 95 e 96 e alle prescrizioni del piano di cui all’ art. 100 del d. lgs. 81/2008, ai sensi dell’art. 92,
comma 1, lettera e dello stesso decreto.
Il C.S.E. potrà proporre la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi
dal cantiere, o la risoluzione del contratto.
Nel caso in cui Responsabile dei Lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza
fornirne idonea motivazione, il Coordinatore per l’Esecuzione provvede a dare comunicazione
dell’inadempienza alla Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente e alla Direzione Provinciale del
Lavoro.
Nel caso di pericolo grave ed imminente, direttamente riscontrato, il C.S.E. sospenderà le singole
lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate incaricando
formalmente il Direttore Tecnico di Cantiere dell’osservanza di quanto prescritto.
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PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO
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8. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO
8.1 CONTENUTI MINIMI
DPR n° 222/2003, Capo III°, Art. 5. “Contenuti minimi del piano di sicurezza sostitutivo”: 1. Il PSS, redatto a cura dell'appaltatore o del concessionario, contiene gli stessi elementi del PSC di cui all'articolo 2, comma 2, con esclusione
della stima dei costi della sicurezza.
Non si rientra nel campo della redazione del PSS.
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PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA
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9. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO
Le imprese esecutrici devono redigere un loro Piano Operativo di Sicurezza (POS) da considerare come
piano complementare di dettaglio del presente PSC.
Tale piano deve essere composto tenendo conto dei contenuti minimi previsti dal DPR n°222/2003.
Ogni POS deve essere verificato in riferimento alla sua idoneità dal Coordinatore per l’Esecuzione sia per la
validità intrinseca che per le possibili interazioni con il POS di altre imprese.
Qualora necessario il POS deve essere adeguato ai contenuti del PSC o, diversamente, il PSC deve essere
reso coerente ai contenuti del POS.
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ELENCO ALLEGATI TIPO AL PSC
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10. ELENCO ALLEGATI TIPO AL PSC
10.1 Allegato I°: PLANIMETRIE PREDISPOSTE IN BASE AL PROGETTO CON L’INDICAZIONE DELLE AREE
INDICATIVE DI POSIZIONAMENTO DEI SERVIZI DELLE IMPRESE
Per ridurre i rischi per la sicurezza, con l’aiuto di tavole e disegni tecnici, viene indicata la disposizione di
una serie di elementi di cui a seguito si propone un elenco indicativo:
• recinzione del cantiere, con accessi e segnalazioni;
• dislocazione dei servizi igienico assistenziali;
• viabilità principale del cantiere con area di parcheggio per gli addetti;
• impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua e gas;
• dislocazione degli impianti fissi di cantiere;
• dislocazione delle zone di carico – scarico;
• individuazione delle zone di deposito attrezzature e stoccaggio materiali;
• Individuazione di contenitori di raccolta dei rifiuti di cantiere.
10.2 Allegato II°: SCHEDE GENERICHE ATTREZZATURE, MEZZI ED IMPIANTI TECNOLOGICI UTILIZZATI
PER LA REALIZZAZIONE DELL'OPERA
Rif. Paragrafo 3.2.6.
10.3 Allegato III° - SCHEDE GENERICHE D.P.I. E SOSTANZE
PROTEZIONE DELLA TESTA: Tutto l’ambito del cantiere presenta rischi conseguenti all’uso di mezzi di
sollevamento e di macchine operatrici, per cui si rende obbligatorio l’uso del casco di protezione onde
evitare le possibili escoriazioni, danni etc..
PROTEZIONE DEGLI OCCHI: Solo nelle opere di demolizione e consolidamento scarpate.
PROTEZIONE DELLE MANI: È obbligatorio l’uso di guanti protettivi per tutte le manipolazioni di
materiali/sostanze ecc. ed attrezzi di lavoro.
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PROTEZIONE DEI PIEDI: È fatto obbligo agli addetti di indossare calzature antinfortunistiche con suola
antiperforante e puntale protetto contro lo schiacciamento, nonché stivali antiscivolo per le lavorazioni in
presenza d’acqua.
PROTEZIONE DEL CORPO: È fatto obbligo di indossare tute protettive antistrappo durante tutte le
operazioni. La protezione del corpo comprende l’uso di giubbotti salvagente in presenza di rischio di
annegamento.
PROTEZIONE DELL’UDITO: Durante il funzionamento di macchine-apparecchiature-impianti-attrezzature di
lavoro il cui rumore può essere lesivo all’udito l’operatore e all’eventuale assistente si deve ricorrere all’uso
di cuffie o protettori auricolari.
PROTEZIONE ALLE VIE RESPIRATORIE: In tutte le lavorazioni che comportano il sollevamento di polveri e
sostanze nocive in genere devono essere utilizzate maschere respiratorie protettive.
PROTEZIONE CONTRO I RISCHI BIOLOGICI: Vista l'ubicazione dell'area di cantiere, il luogo potrà essere
habitat di vespe, rettili, ratti, ecc., nonché di agenti patogeni.
Sarà possibile anche la presenza di sostanze organiche di rifiuto, provenienti da scarichi civili. Non si dovrà
impiegare personale soggetto ad allergie.
Si dovrà infine verificare col medico competente ulteriori altre vaccinazioni necessarie oltre l’antitetanica, e
tenere copia dei certificati di vaccinazione degli addetti nell’ufficio di cantiere.
SOSTANZE: tutte le sostanze utilizzate in cantiere dovranno essere corredate delle schede di sicurezza e
dovranno essere sottoposte al CS.E. per opportuna valutazione.
Nell'impiego di tutte le predette sostanze si dovranno scrupolosamente osservare le indicazioni fornite dal
produttore.
10.4 Allegato IV°: PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI IN TEMA DI SALUTE E SICUREZZA PER LA
COMPOSIZIONE DEL PRESENTE PSC
Rif. Paragrafo 1.1.4.
10.5 Allegato V°: DOCUMENTI DA TENERE IN CANTIERE
E' fatto obbligo all'Appaltatore di tenere in cantiere i documenti di seguito elencati sia suoi che di ogni
impresa e artigiano che operano all’interno del cantiere oggetto del presente P.S.C. Tali documenti
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dovranno sempre essere tenuti a disposizione sia del Coordinatore in fase di esecuzione che degli organi di
vigilanza competenti. (fornire la sola documentazione evidenziata)
1
DOCUMENTAZIONE GENERALE
1.1 Copia della notifica Preliminare ricevuta da
Committente/Responsabile Lavori
Da affliggere in cantiere
1.2 Cartello di cantiere Da affliggere all’entrata del cantiere
2
SISTEMA DI SICUREZZA AZIENDALE
2.1 Piano di Sicurezza e Coordinamento Documentazione di cantiere
2.2 Piano Operativo di Sicurezza Documentazione di cantiere
2.3 PiMUS Documentazione di cantiere
3
PRODOTTI E SOSTANZE
3.1 Scheda dei prodotti e delle sostanze chimiche Richiederle al fornitore
Documentazione di cantiere
4
MACCHINE ED ATTREZZATURE DI LAVORO
4.1 Libretti uso ed avvertenze per macchine
marcate CE
Documentazione di cantiere
4.2 Documentazione verifiche periodiche e
delle manutenzioni effettuate sulle
macchine e sulle attrezzature di lavoro
Documentazione stabilita dall’impresa e redatta per
ogni attrezzatura (D.Lgs. 359/99 di cui all’allegato
XIV 626/94)
5
D.P.I. – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
5.1 Istruzioni per uso e manutenzione dei D.P.I.
fornite dal fabbricante
Documentazione di cantiere
6
PONTEGGI
6.1 Autorizzazione ministeriale e relazione
tecnica del fabbricante
Per ogni modello presente
Documentazione di cantiere
6.2 Schema del ponteggio(h < 20m) come
realizzato
Disegno esecutivo firmato dal capo cantiere
6.3 Progetto del ponteggio (h < 20m) Progetto, relazione di calcolo e disegno firmato da
tecnico abilitato
6.4 Progetto del castello di servizio Relazione di calcolo e disegno firmato da tecnico
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abilitato
6.5 Documentazione attestante esecuzione
ultima verifica del ponteggio costruito
Anche in copia (art. 35, c 4/quinqes , D.Lgs. 626/94
Circ. Lav. n° 46/2000
7
IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE E DI MESSA A TERRA
7.1 Schema dell’impianto di terra Documentazione di cantiere
7.2 Eventuale richiesta verifica periodica
biennale rilasciata da organismi
riconosciuti (ASL, etc. )
Per cantieri della durata superiore a 2 anni
7.3 Calcolo di fulminazione Documentazione di cantiere
7.4 In caso di struttura non auto protetta:
progetto impianto di protezione contro
scariche atmosferiche
Documentazione di cantiere
7.5 Dichiarazione di conformità impianto
elettrico e di messa a terra
Completo di schema dell’impianto elettrico realizzato,
della relazione dei materiali impiegati e del certificato
di abilitazione dell’installatore rilasciato dalla Camera
di Commercio – inviata agli enti competenti
7.6 Dichiarazione del fabbricante dei quadri
elettrici di rispondenza alle norme
costruttive applicabili
Completo di schema di cablaggio
8
APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO
Per apparecchi acquistati prima del settembre 1996
8.1 Libretto di omologazione I.S.P.E.L.S.
(portata > 200 Kg)
Documentazione di cantiere
Valida anche copia
Per apparecchi acquistati dopo il settembre 1996
8.2 Certificazione C.E. di conformità del
costruttore
Documentazione di cantiere
Valida anche copia
In ogni caso comunque
8.3 Libretto uso e manutenzione Documentazione di cantiere
Valida anche copia (per macchine marchiate CE)
8.4 Richiesta di verifica di prima installazione
ad I.S.P.E.L.S. (portata > 200Kg)
Copia della richiesta per prima installazione dei mezzi
di sollevamento nuovi
8.5 Registro verifiche periodiche Redatto per ogni attrezzatura
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(D.Lgs. 359/99 di cui all’allegato XIV 626/94)
8.6 Richiesta di visita periodica annuale o di
successiva installazione (portata > 200Kg)
o conseguente verbale
Da indirizzare alla A.S.L. competente nel territorio di
cantiere
8.7 Verifica trimestrale funi e catene Completa di firma del tecnico che ha effettuato la
verifica
8.8 Procedura per gru interferenti Copia della procedura e delle relative comunicazioni a
terzi
8.9 Documento di coordinamento fra i gruisti
8.10 Certificato radiocomando gru Certificazione C.E. del fabbricante
1
DOCUMENTAZIONE GENERALE
1.1 Iscrizione alla Camera di Commercio Documentazione di cantiere
Anche in copia
1.2 Libro matricola del personale Documentazione di cantiere
Anche in copia, purché vidimato in originale
1.3 Registro infortuni Documentazione di cantiere
Anche in copia, purché vidimato in originale
1.4 Verbali ispezione e verifiche Organi di
Vigilanza
Documentazione di cantiere
Anche in copia
1.5 Documento Unico di Regolarità
Contributiva
(D.U.R.C.)
Documentazione di cantiere
Anche in copia
2
SISTEMA DI SICUREZZA AZIENDALE
Nomine
2.1 Indicazione del Responsabile del Servizio
di Prevenzione e Protezione dell’Impresa
Copia della notifica inviata a organi competenti : ASL
e DPL
2.2 Indicazione del nominativo del Medico
Competente nominato dall’Impresa
Estremi identificativi
(copia della lettera di incarico)
2.3 Indicazione dei lavoratori addetti alle
emergenze: pronto soccorso ed
antincendio
Anche per mezzo di avviso a tutti i lavoratori
2.4 Indicazione del Rappresentante dei
Lavoratori per la sicurezza
Anche per mezzo di avviso a tutti i lavoratori
Documentazione
2.5 Documento di Valutazione dei Rischi e Copia del documento (per le imprese che hanno più di
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- 155 -
programma di attuazione delle misure di
sicurezza
10 dipendenti)
2.6 Programma informativo e formativo per i
lavoratori
Copia dei documenti che attestano l’attività
informativa e formativa erogata
2.7 Procedure ed istruzioni aziendali di
sicurezza
Dove presenti
Sorveglianza sanitaria
2.8 Piano sanitario Copia del Piano di Sorveglianza Sanitaria
2.9 Dichiarazione del Medico Competente di
idoneità alla mansione (apprendisti,
minori, mansioni a rischio)
Copia idoneità lavorativa alla mansione
2.10 Libro Giornale di Cantiere Raccolta della documentazione relativa agli obblighi di
trasmissione dei documenti, di cooperazione con gli
altri soggetti esecutori dell’opera (imprese e lavoratori
autonomi) e con il committente e i suoi delegati
tecnici: Direttore Lavori, Responsabile dei Lavori e
Coordinatori per la Sicurezza
3
PRODOTTI E SOSTANZE
3.1 Istruzioni e procedure di lavoro specifiche,
uso dei dispositivi di protezione
Copia della documentazione distribuita ai lavoratori
4
D.P.I. – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
4.1 Ricevuta della consegna dei D.P.I. Documentazione di cantiere
5
SUBAPPALTI E FORNITURE IN OPERA
5.1 Documento di verifica dell’idoneità tecnico
professionale delle imprese subappaltatrici
e dei lavoratori autonomi
Copia iscrizione alla C.C.I.A.A.
ed altra documentazione comprovante l’idoneità
5.2 Informazione sui rischi e sulle misure
preventive adottate e sul nominativo del
Responsabile del Servizio Prevenzione
Protezione
Documento attestante l’avvenuta informazione sui
rischi esistenti nell’ambiente di lavoro e le relative
misure di sicurezza adottate
5.3 Coordinamento dei lavori affidati in
subappalto
Documentazione che comprova l’azione di
coordinamento
5.4 Indicazione dei servizi comuni alle imprese Impianto elettrico, attrezzature, baraccamenti, etc.
6
PONTEGGI
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- 156 -
6.1 Raccolta dei documenti attestanti le
verifiche periodiche sugli elementi di
ponteggio
Redatto per ogni modello
art. 35 c4/quinqes D.Lgs. 626/94
Circ. Min. Lav. n° 46/2000
7
RIFIUTI
10.1 Documentazione relativa ai rifiuti Copia lettere di riferimento,
bolle di trasporto, ecc.
La documentazione in elenco dovrà essere adeguata al tipo di intervento da realizzare, sarà quindi cura del
C.S.P. e in seguito del C.S.E. richiedere la documentazione specifica inerente al cantiere in oggetto e
conservarla all’interno della cartella di cantiere per renderla disponibile alla presa visione degli organi di
vigilanza in caso di richiesta e consultazione.
10.6 Allegato VI°: FACSIMILE DI NOMINA CSP
Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.
10.7 Allegato VII°: FACSIMILE DI NOMINA CSE
Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.
10.8 Allegato VII°: SCHEDA GENERICA LAVORAZIONI
Si rimanda all’appendice D.
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10.9 Allegato IX°: SCHEMA DELLE CERTIFICAZIONI E/O DICHIARAZIONI DA PARTE DEL DATORE DI
LAVORO e DEL LAVORATORE AUTONOMO
A carico del datore di lavoro, si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.
10.10 Allegato X°: DIAGRAMMA DI GANTT
Si rimanda alla tavola “cronoprogramma dei lavori”
10.11 Allegato XI°: SISTEMA DI GESTIONE COORDINAMENTO SICUREZZA IN ESECUZIONE
L’impresa esecutrice dell’intervento dovrà fornire al CSE, nell'ipotesi di insorgenza di NON CONFORMITÀ AL
PSC o al POS, indicazioni circa: modifiche rilevate, modalità di coordinamento delle fasi, difficoltà gestionali
ai fini della sicurezza.
10.12 Allegato XII°: PROPOSTA DI SOSPENSIONE DEI LAVORI / ALLONTANAMENTO DI
IMPRESE/RISOLUZIONE DEL CONTRATTO IN CASO DI INOSSERVANZE ALLE NORME DI SICUREZZA
E SALUTE
Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.
10.13 Allegato XIII°: VERBALE DI SOSPENSIONE DI SINGOLA LAVORAZIONE IN CASO DI PERICOLO
GRAVE ED IMMINENTE
Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.
10.14 Allegato XIV°: VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA
Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.
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- 158 -
APPENDICE A - DEFINIZIONI
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- 159 -
11. APPENDICE A - DEFINIZIONI
11.1 DEFINIZIONI DI TIPOLOGIE DI DELIMITAZIONI
L’area di cantiere verrà delimitata con recinzione fissa estesa a tutto il perimetro dell’area per le aree
logistiche. L’area delimitata dovrà essere accessibile da almeno un varco carrabile ed un varco pedonale,
distinti e protetti da cancelli normalmente chiusi. Alla distanza reciproca massima di 2 m dovranno essere
posti cartelli di divieto di accesso ai non addetti ai lavori, conformi al D.Lsg 81/2008.
L’area di cantiere verrà delimitata con recinzione mobile estesa a tutto il perimetro dell’area, per i lavori
rivolti alla realizzazione della pista ciclabile, idonea a costituire segnale visibile ma rimuovibile con semplice
azione (per es. transenne, barriere stradali o similari, ecc.)
11.2 DEFINIZIONI DI TIPOLOGIE DI SEGNALAZIONI
• Segnalazione base:
è costituita da tutti i segnali convenzionali e prescritti dalla normativa vigente (D.Lgs. 493/1996).
• Segnali di avvertimento - pericolo: di forma triangolare e colore giallo/nero;
segnalano la presenza di un pericolo generico illustrato da un simbolo che ne indica la natura. Può essere
associato alla scritta indicante il rischio specifico e sono da esporre ogni qualvolta si presentino nell’ambito del
cantiere situazioni di rischi particolari. (es.: attenzione carichi sospesi da affiggere nelle zone ove operano mezzi
di sollevamento).
• Segnali di divieto: di forma circolare e colore bianco/rosso;
vietano un comportamento che può provocare un pericolo (es.: vietato fumare sarà esposto in prossimità
di depositi di materiali infiammabili o combustibili; divieto di accesso alle persone non autorizzate sarà esposto
in prossimità degli accessi o delle rampe).
• Segnali di obbligo: di forma circolare e colore blu;
prescrivono di attenersi ad un determinato comportamento (es.: protezione agli occhi, alle orecchie,
casco di protezione, calzature e guanti di sicurezza, saranno apposti nei luoghi operativi di lavoro).
• Segnali di indicazione di un presidio: di forma quadrata e colore rosso o verde;
forniscono indicazioni utili in caso di emergenza (es.: ubicazione estintore, pronto soccorso).
• Segnalazione della presenza di servizi e sottoservizi:
una volta individuati dovranno essere opportunamente protetti e/o segnalati mediante nastro bianco -
rosso e segnale di pericolo completo di tabella riportante il tipo di servizio o sottoservizio; questa dovrà
essere mantenuta per tutta la durata dei lavori. In caso di pericolosità il sottoservizio dovrà essere protetto
anche fisicamente.
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- 160 -
• Segnaletica stradale:
(rallentare, attenzione lavori in corso, limiti di velocità, transito mezzi d’opera, attraversamento mezzi e
lavoratori, senso unico alternato, frecce direzionali) da concordare con l’Ente proprietario delle strade (per es. il
locale Comando Polizia Municipale) e da installare lungo le strade, gli incroci, e gli spazi pubblici comunque
frequentati.
• Segnalazione specifica:
è costituita da tutti i segnali specifici riportanti l’indicazione: Regione del Veneto –Comune di Agordo.
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APPENDICE B – RAGGRUPPAMENTO TIPOLOGICO DELLE CATEGORIE DI OPERE
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12. APPENDICE B – RAGGRUPPAMENTO TIPOLOGICO DELLE CATEGORIE DI OPERE
12.1 A) CIVILE: OPERE CIVILI COSTRUZIONE, MANUTENZIONE, RESTAURO
OG1 Edifici civili e industriali.
Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi puntuali di edilizia
occorrenti per svolgere una qualsiasi attività umana, diretta o indiretta, completi delle
necessarie strutture, impianti elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici e finiture di
qualsiasi tipo nonché delle eventuali opere connesse, complementari e accessorie. Comprende
in via esemplificativa le residenze, le carceri, le scuole, le caserme, gli uffici, i teatri, gli stadi, gli
edifici per le industrie, gli edifici per parcheggi, le stazioni ferroviarie e metropolitane, gli edifici
aeroportuali nonché qualsiasi manufatto speciale in cemento armato, semplice o precompresso,
gettato in opera quali volte sottili, cupole, serbatoi pensili, silos ed edifici di grande altezza con
strutture di particolari caratteristiche e complessità.
OG2 Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle
disposizioni in materia di beni culturali e ambientali.
Riguarda lo svolgimento di un insieme coordinato di lavorazioni specialistiche necessarie a
recuperare, conservare, consolidare, trasformare, ripristinare, ristrutturare, sottoporre a
manutenzione gli immobili di interesse storico soggetti a tutela a norma delle disposizioni in
materia di beni culturali e ambientali. Riguarda altresì la realizzazione negli immobili di
impianti elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici e finiture di qualsiasi tipo nonché di
eventuali opere connesse, complementari e accessorie.
OS2 Superfici decorate e beni mobili di interesse storico artistico.
Riguarda l'esecuzione del restauro, della manutenzione ordinaria e straordinaria di
superfici decorate di beni architettonici e di beni mobili, di interesse storico, artistico ed
archeologico.
OS6 Finiture di opere generali in materiali lignei, plastici, metallici e vetrosi.
Riguarda la fornitura e la posa in opera, la manutenzione e la ristrutturazione di carpenteria e
falegnameria in legno, di infissi interni ed esterni, di rivestimenti interni ed esterni, di
pavimentazioni di qualsiasi tipo e materiale e di altri manufatti in metallo, legno, materie
plastiche e materiali vetrosi e simili.
OS7 Finiture di opere generali di nature edile.
Riguarda la costruzione, la manutenzione e ristrutturazione di murature e tramezzature di
qualsiasi tipo, comprensive di intonacatura, rasatura, tinteggiatura, verniciatura, e simili.
OS8 Finiture di opere generali di nature tecnica.
Riguarda la fornitura e la posa in opera, la manutenzione e la ristrutturazione di isolamenti
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termici e acustici, controsoffittature e barriere al fuoco, impermeabilizzazione con qualsiasi
materiale e simili.
OS13 Strutture prefabbricate in cemento armato.
Riguarda la produzione in stabilimento industriale ed il montaggio in opera di strutture
prefabbricate in cemento armato normale o precompresso.
OS18 Componenti strutturali in acciaio.
Riguarda la produzione in stabilimento ed il montaggio in opera di strutture in acciaio e di
facciate continue costituite da telai metallici ed elementi modulari in vetro o altro
materiale.
OS23 Demolizione di opere.
Riguarda lo smontaggio di impianti industriali e la demolizione completa di edifici con
attrezzature speciali ovvero con uso di esplosivi, il taglio di strutture in cemento armato e
le demolizioni in genere, compresa la raccolta dei materiali di risulta, la loro separazione e
l'eventuale riciclaggio nell'industria dei componenti.
OS25 Scavi archeologici.
Riguarda gli scavi archeologici e le attività strettamente connesse.
OS32 Strutture in legno.
Riguarda la produzione in stabilimenti industriali ed il montaggio in situ di strutture
costituite di elementi lignei pretrattati.
OS33 Coperture speciali.
Riguarda la costruzione e la manutenzione di coperture particolari comunque realizzate
quali per esempio le tensostrutture, le coperture geodetiche, quelle copri-scopri, quelle
pannellate e simili.
12.2 B) TERRITORIO: OPERE IDRAULICHE - AMBIENTALE
OG7 Opere marittime e lavori di dragaggio.
Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi puntuali
comunque realizzati, in acque dolci e salate, che costituiscono terminali per la mobilità su
"acqua" ovvero opere di difesa del territorio dalle stesse acque dolci o salate, completi di
ogni opera connessa, complementare o accessoria anche di tipo puntuale e di tutti gli
impianti elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici necessari a fornire un buon
servizio all'utente in termini di uso, funzionamento, informazione, sicurezza e assistenza.
Comprende in via esemplificativa i porti, i moli, le banchine, i pennelli, le piattaforme, i
pontili, le difese costiere, le scogliere, le condotte sottomarine, le bocche di scarico nonché
i lavori di dragaggio in mare aperto o in bacino e quelli di protezione contro l'erosione
delle acque dolci o salate.
OG8 Opere fluviali di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica.
Riguarda la costruzione e la manutenzione o la ristrutturazione di interventi, puntuali e a
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rete, comunque realizzati, occorrenti per la sistemazione di corsi d'acqua naturali o artificiali
nonché per la difesa del territorio dai suddetti corsi d'acqua, completi di ogni opera
connessa, complementare o accessoria, nonché di tutti gli impianti elettromeccanici,
elettrici, telefonici ed elettronici necessari. Comprende in via esemplificativa i canali
navigabili, i bacini di espansione, le sistemazioni di foci, il consolidamento delle strutture
degli alvei dei fiumi e dei torrenti, gli argini di qualsiasi tipo, la sistemazione e la
regimentazione idraulica delle acque superficiali, le opere di diaframmatura dei sistemi
arginali, le traverse per derivazioni e le opere per la stabilizzazione dei pendii.
OG12 Opere ed impianti di bonifica e protezione ambientale.
Riguarda l'esecuzione di opere puntuali o a rete necessarie per la realizzazione della bonifica e
della protezione ambientale. Comprende in via esemplificativa le discariche,
l'impermeabilizzazione con geomembrane dei terreni per la protezione delle falde acquifere, la
bonifica di materiali pericolosi, gli impianti di rilevamento e telerilevamento per il monitoraggio
ambientale per qualsiasi modifica dell'equilibrio stabilito dalla vigente legislazione, nonché gli
impianti necessari per il normale funzionamento delle opere o dei lavori e per fornire un buon
servizio all'utente sia in termini di informazione e di sicurezza.
OG13 Opere di ingegneria naturalistica.
Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di opere o lavori puntuali, e di
opere o di lavori diffusi, necessari alla difesa del territorio ed al ripristino della compatibilità fra
"sviluppo sostenibile" ed ecosistema, comprese tutte le opere ed i lavori necessari per attività
botaniche e zoologiche. Comprende in via esemplificativa i processi di recupero naturalistico,
botanico e faunistico, la conservazione ed il recupero del suolo utilizzato per cave e torbiere e
dei bacini idrografici, l'eliminazione del dissesto idrogeologico per mezzo di piantumazione, le
opere necessarie per la stabilità dei pendii, la riforestazione, i lavori di sistemazione agraria e
le opere per la rivegetazione di scarpate stradali, ferroviarie, cave e discariche.
OS1 Lavori in terra.
Riguarda lo scavo, ripristino e modifica di volumi di terra, realizzati con qualsiasi mezzo e
qualunque sia la natura del terreno da scavare o ripristinare: vegetale, argilla, sabbia,
ghiaia, roccia.
OS15 Pulizia di acque marine, lacustre,fluviali.
Riguarda la pulizia con particolari mezzi tecnici speciali di qualsiasi tipo di acqua ed il
trasporto del materiale di risulta nelle sedi prescritte dalle norme vigenti.
OS24 Verde arredo urbano.
Riguarda la costruzione, il montaggio e la manutenzione di elementi non costituenti
impianti tecnologici che sono necessari a consentire un miglior uso della città nonché la
realizzazione e la manutenzione del verde urbano. Comprende in via esemplificativa campi
sportivi, terreni di gioco, sistemazioni paesaggistiche, verde attrezzato, recinzioni.
OS21 Opere strutturali speciali.
Riguarda la costruzione di opere destinate a trasferire i carichi di manufatti poggianti su
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terreni non idonei a reggere i carichi stessi, di opere destinate a conferire ai terreni
caratteristiche di resistenza e di indeformabilità tali da rendere stabili l'imposta dei manufatti
e da prevenire dissesti geologici, di opere per rendere antisismiche le strutture esistenti e
funzionanti nonché l'esecuzione di indagini geognostiche. Comprende, in via esemplificativa,
l'esecuzione di pali di qualsiasi tipo, di sottofondazioni palificate e muri di sostegno speciali,
di ancoraggi, di opere per ripristinare la funzionalità statica delle strutture, l'esecuzione di
indagini ed esplorazioni del sottosuolo con mezzi speciali, compreso il prelievo dei campioni
da analizzare in laboratorio per le relazioni geotecniche, nonché l'esecuzione di prove di
carico, di pozzi, di opere per garantire la stabilità dei pendii e di lavorazioni speciali per il
prosciugamento, l'impermeabilizzazione ed il consolidamento dei terreni.
12.3 C) RETI COMPLESSE: OPERE PERTINENTI IL S.I.I.
OG6 Acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione.
Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi a rete che
siano necessari per attuare il "servizio idrico integrato" ovvero per trasportare ai punti di
utilizzazione fluidi aeriformi o liquidi, completi di ogni opera connessa, complementare o
accessoria anche di tipo puntuale e di tutti gli impianti elettromeccanici, meccanici,
elettrici, telefonici ed elettronici, necessari a fornire un buon servizio all'utente in termini
di uso, funzionamento, informazione, sicurezza e assistenza ad un normale
funzionamento. Comprende in via esemplificativa le opere di captazione delle acque, gli
impianti di potabilizzazione, gli acquedotti, le torri piezometriche, gli impianti di
sollevamento, i serbatoi interrati o sopraelevati, la rete di distribuzione all'utente finale, i
cunicoli attrezzati, la fornitura e la posa in opera delle tubazioni, le fognature con qualsiasi
materiale, il trattamento delle acque reflue prima della loro immissione nel ciclo naturale
delle stesse, i gasdotti, gli oleodotti.
OS14 Impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti.
Riguarda la costruzione, la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti di
termodistruzione dei rifiuti e connessi sistemi di trattamento dei fumi e di recupero dei
materiali, comprensivi dei macchinari di preselezione, compostaggio e produzione di
combustibile derivato dai rifiuti, completi di ogni opera muraria connessa, complementare
o accessoria, puntuale o a rete.
OS22 Impianti di potabilizzazione e depurazione.
Riguarda la costruzione, la manutenzione o ristrutturazione di impianti di potabilizzazione
delle acque e di depurazione di quelle reflue, compreso il recupero del biogas e la
produzione di energia elettrica, completi di ogni connessa opera muraria, complementare o
accessoria, puntuale o a rete.
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12.4 D) VIABILITÀ: OPERE PER LA MOBILITÀ
OG3 Strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, linee tranviarie, metropolitane,
funicolari e piste aeroportuali e relative opere complementari.
Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi a rete che siano
necessari per consentire la mobilità su "gomma", "ferro" e "aerea", qualsiasi sia il loro grado di
importanza, completi di ogni opera connessa, complementare o accessoria anche di tipo
puntuale, del relativo armamento ferroviario, nonché di tutti gli impianti automatici,
elettromeccanici, elettrici, telefonici, elettronici e per la trazione elettrica necessari a fornire un
buon servizio all'utente in termini di uso, informazione, sicurezza e assistenza. Comprende in
via esemplificativa le strade, qualsiasi sia il loro grado di importanza, le autostrade, le
superstrade, inclusi gli interventi puntuali quali le pavimentazioni speciali, le gallerie artificiali,
gli svincoli a raso o in sopraelevata, i parcheggi a raso, le opere di sostegno dei pendii, i
rilevati, le ferrovie di interesse nazionale e locale, le metropolitane, le funicolari e le linee
tranviarie di qualsiasi caratteristica tecnica, le piste di decollo aerei ed i piazzali di servizio di
eliporti, le stazioni, le pavimentazioni realizzate con materiali particolari, naturali ed artificiali,
nonché i ponti, anche di complesse caratteristiche tecniche, in ferro, cemento armato semplice
o precompresso, prefabbricati o gettati in opera.
OG4 Opere d'arte nel sottosuolo.
Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione, mediante l'impiego di
specifici mezzi tecnici speciali, di interventi in sotterraneo che siano necessari per
consentire la mobilità su "gomma" e su "ferro, qualsiasi sia il loro grado di importanza,
completi di ogni opera connessa, complementare o accessoria, puntuale o a rete, quali
strade di accesso di qualsiasi grado di importanza, svincoli a raso o in sopraelevata,
parcheggi a raso, opere di sostegno dei pendii e di tutti gli impianti elettromeccanici,
elettrici, telefonici ed elettronici nonché di armamento ferroviario occorrenti per fornire un
buon servizio all'utente in termini di uso, informazione, sicurezza e assistenza. Comprende
in via esemplificativa gallerie naturali, trafori, passaggi sotterranei, tunnel.
OS10 Segnaletica stradale non luminosa.
Riguarda la fornitura, la posa in opera e la manutenzione o la ristrutturazione nonché
l'esecuzione della segnaletica stradale non luminosa, verticale, orizzontale e
complementare.
OS11 Apparecchiature strutturali speciali.
Riguarda la fornitura, la posa in opera e la manutenzione o la ristrutturazione di dispositivi
strutturali, quali in via esemplificativa i giunti di dilatazione, gli apparecchi di appoggio, i
ritegni antisismici per ponti e viadotti stradali.
OS12 Barriere e protezioni stradali.
Riguarda la fornitura, la posa in opera e la manutenzione o la ristrutturazione di dispositivi
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quali guard rail, new jersey, attenuatori d'urto, barriere paramassi e simili, finalizzati al
contenimento ed alla sicurezza del flusso veicolare stradale ed a proteggere dalla caduta
dei massi.
OS29 Armamento ferroviario.
Riguarda la fornitura, la posa in opera e la manutenzione sistematica o la ristrutturazione
dei binari per qualsiasi ferrovia, metropolitana o linea tranviaria nonché degli impianti di
frenatura e automazione per stazioni di smistamento merci.
OS34 Sistemi antirumore per infrastrutture di mobilità.
Riguarda la costruzione, la posa in opera, la manutenzione e la verifica acustica delle
opere di contenimento del rumore di origine stradale o ferroviario quali barriere in metallo
calcestruzzo, legno vetro, o materiale plastico trasparente, biomuri, muri cellulari o
alveolari nonché rivestimenti fonoassorbenti di pareti di contenimento terreno o di pareti
di gallerie
OS26 Pavimentazioni e sovrastrutture speciali.
Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di pavimentazioni realizzate
con materiali particolari, naturali o artificiali, in quanto sottoposti a carichi e sollecitazioni
notevoli quali, in via esemplificativa, quelle delle piste aeroportuali.
OS9 Impianti per la segnaletica luminosa e la sicurezza del traffico.
Riguarda la fornitura e la posa in opera, la manutenzione sistematica o ristrutturazione di
impianti automatici per la segnaletica luminosa e la sicurezza del traffico stradale,
ferroviario, metropolitano o tranviario compreso il rilevamento delle informazioni e
l'elaborazione delle medesime.
OS31 Impianti per la mobilità sospesa.
Riguarda la costruzione, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti e
apparecchi di sollevamento e trasporto, completi di ogni opera muraria connessa,
complementare o accessoria, puntuale o a rete, quali filovie, teleferiche, sciovie, gru e
simili.
12.5 E) TECNOLOGICO: IMPIANTI E COMPLESSI IMPIANTISTICI
OG11 Impianti tecnologici.
Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di un insieme
coordinato di impianti di riscaldamento, di ventilazione e condizionamento del clima, di
impianti idrico sanitari, di cucine, di lavanderie, del gas ed antincendio, di impianti
pneumatici, di impianti antintrusione, di impianti elettrici, telefonici, radiotelefonici,
televisivi nonché di reti di trasmissione dati e simili, completi di ogni connessa opera
muraria, complementare o accessoria, da realizzarsi congiuntamente in interventi
appartenenti alle categorie generali che siano stati già realizzati o siano in corso di
costruzione.
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OS3 Impianti idrico-sanitari, cucine, lavanderie.
Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti
idrosanitari, di cucine, di lavanderie, del gas ed antincendio, qualsiasi sia il loro grado di
importanza, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o accessoria, da
realizzarsi in opere generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione.
OS4 Impianti elettromeccanici trasportatori.
Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti
trasportatori, ascensori, scale mobili, di sollevamento e di trasporto completi di ogni opera
muraria connessa, complementare o accessoria, da realizzarsi in opere generali che siano
state già realizzate o siano in corso di costruzione.
OS5 Impianti pneumatici e antintrusione.
Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti
pneumatici e di impianti antintrusione, completi di ogni opera muraria connessa,
complementare o accessoria, da realizzarsi in opere generali che siano state già realizzate
o siano in corso di costruzione.
OS17 Linee telefoniche ed impianti di telefonia.
Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di linee
telefoniche esterne ed impianti di telecomunicazioni ad alta frequenza qualsiasi sia il loro
grado di importanza, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o
accessoria, da realizzarsi, separatamente dalla esecuzione di altri impianti, in opere
generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione.
OS19 Impianti di reti di telecomunicazione e di trasmissione dati.
Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti di
commutazione per reti pubbliche o private, locali o interurbane, di telecomunicazione per
telefonia, telex, dati e video su cavi in rame, su cavi in fibra ottica, su mezzi radioelettrici,
su satelliti telefonici, radiotelefonici, televisivi e reti di trasmissione dati e simili, qualsiasi
sia il loro grado di importanza, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o
accessoria, da realizzarsi, separatamente dalla esecuzione di altri impianti, in opere
generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione.
OS30 Impianti interni elettrici, telefonici, radiotelefonici e televisivi.
Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti
elettrici, telefonici, radiotelefonici, televisivi nonché di reti di trasmissione dati e simili,
completi di ogni opera muraria connessa, complementare o accessoria, da realizzarsi in
interventi appartenenti alle categorie generali che siano stati già realizzati o siano in corso di
costruzione.
OS28 Impianti termici e di condizionamento.
Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti
termici e di impianti per il condizionamento del clima, qualsiasi sia il loro grado di
importanza, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o accessoria, da
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realizzarsi, separatamente dalla esecuzione di altri impianti, in opere generali che siano
state già realizzate o siano in corso di costruzione.
OS27 Impianti per la trazione elettrica.
Riguarda la costruzione, la posa in opera e la manutenzione sistematica o ristrutturazione
degli impianti per la trazione elettrica di qualsiasi ferrovia, metropolitana o linea
tranviaria. Comprende in via esemplificativa le centrali e le cabine di trasformazione, i
tralicci necessari per il trasporto e la distribuzione della tensione, la fornitura e posa in
opera dei cavi elettrici per qualsiasi numero di fasi su tralicci o interrati, la fornitura e posa
in opera dei canali attrezzati e dei cavi di tensione nonché di tutti gli impianti
elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici, necessari in termini di funzionamento,
informazione, sicurezza e assistenza e similari.
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APPENDICE - C: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI
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13. APPENDICE - C: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI
Tale elenco va distinto nell’appendice D
Annegamento
Caduta di oggetti/persone dall’alto durante lavorazioni in altezza
Caduta in acqua
Caduta massi dall’alto
Cadute e scivolamenti in ambienti umidi, bagnati, in presenza di fango
Collisioni con mezzi in movimento di cantiere od estranei
Colpi e contusioni per urti durante la movimentazione dei componenti pesanti
Condizioni climatiche, insolazioni, temperature rigide - sbalzi termici
Contaminazione organica diretta
Elettrocuzione
Esposizione al rumore
Incendio (deposito combustibili, motogeneratori, depositi materiali, depositi rifiuti, ecc.)
Inciampo
Incidenti causati dal contatto accidentale con autoveicoli o motoveicoli occasionali
Incidenti causati dal contatto accidentale con eventuali sottoservizi
Incidenti di tipo stradale a persone e/o veicoli in relazione alla circolazione di mezzi
d'opera
Infezioni causate da ferite accidentali e successivo contagio con agenti patogeni
Inquinamento biologico - ambientale
Insetti (mosche, zanzare, vespe, zecche, ecc. ), vipere,animali, ecc.
Instabilità terreni, pendii
Intrusioni di estranei non autorizzati
Investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere
Investimento dei lavoratori da parte di veicoli estranei al cantiere
Movimentazione manuale dei carichi da posizione ergonomicamente scorretta
Nebbia e scarsa visibilità
Presenza di autogrù in lavorazione per spostamento carichi
Presenza di automezzi di cantiere in transito
Presenza di autoveicoli o di motoveicoli in transito
Presenza di disordine in cantiere
Presenza di neve e/o ghiaccio
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Presenza di ordigni bellici inesplosi
Presenza di personale non informato e/o non formato
Presenza di personale con problemi fisici e/o psicologici
Presenza di più imprese
Presenza di scarichi fognari abusivi
Proiezione di conglomerato in fase di getto
Proiezione di materiali - detriti
Ribaltamento mezzi d’opera
Ritrovamento di carogne animali e putridumi
Ritrovamento di rifiuti organici
Seppellimento
Tagli con involucri - lastre metalliche – corpi taglienti in genere
Tagli e abrasioni durante la posa delle armature
Taglio/abbattimento arbusti e piante
Vibrazioni
Presenza di forti correnti
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APPENDICE – D,E,F: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI
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14. APPENDICE – D,E,F: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI
Si riportano le schede delle fasi lavorative comprensive di: rischi suddivisi per categoria di intervento,
misure di prevenzione e protezione, dispositivi di protezione individuali, dispositivi di protezione.
CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Recinzione con paletti fissati in plinti e rete o pannelli
Scheda 1 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Pala, piccone, mazza e attrezzi d’uso comune: martello, pinze, tenaglie.
Contatti con le attrezzature.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale forniti. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Betoniera a bicchiere.
Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite quadro elettrico collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione. I cavi devono essere a norma CEI di tipo per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Collegare la macchina all’impianto elettrico in assenza di tensione. Posizionare i cavi in modo da evitare danni per usura meccanica così che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni ai cavi elettrici.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso.
All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.
Contatto con gli organi in movimento.
Verificare che la macchina sia dotata di tutte le protezioni degli organi in movimento ed abbia l’interruttore con bobina di sgancio.
Non rimuovere le protezioni. Non indossare abiti svolazzanti. Non introdurre attrezzi e/o arti nel bicchiere durante la rotazione.
Ribaltamento. Posizionare la macchina su base solida e piana.
Non spostare la macchina dalla posizione stabilita.
Autobetoniera. Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione per i mezzi con relativa segnaletica. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento del mezzo.
I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.
Rispettare i percorsi indicati.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
Autocarro.
Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i mezzi. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento del mezzo.
I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.
Rispettare i percorsi indicati.
Investimento di materiali
Fornire informazioni ai lavoratori. Impartire tempestivamente agli addetti
Tenersi a distanza di sicurezza. Rispettare le istruzioni ricevute per
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scaricati. le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.
un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze Per le recinzioni collocate ai margini della carreggiata stradale, si deve prestare attenzione agli autoveicoli in transito e posizionare adeguata segnaletica come previsto dal Codice della Strada. L’ingombro deve essere segnalato mediante illuminazione per le ore notturne.
CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Recinzione con paletti in calcestruzzo infissi in terra
Scheda 2 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi Connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Mazza, piccone, pala e attrezzi d’uso comune: martello, pinze, tenaglie.
Contatti con attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Il battitore deve operare su adeguato piano di lavoro rialzato (1). Per il sostegno del paletto mantenersi a distanza di sicurezza usando una corretta attrezzatura. Per l’affondamento a spinta con escavatore è vietato sorreggere manualmente il paletto.
Autocarro.
Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i mezzi. Segnalare la zona interessata all’ope-razione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento del mezzo.
I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.
Prestare attenzione alle condizioni dei percorsi.
Investimento di materiali scaricati per ribaltamento del cassone.
Fornire informazioni ai lavoratori. Tenersi a distanza di sicurezza.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.
Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze Per le recinzioni collocate ai margini della carreggiata stradale si deve prestare attenzione agli autoveicoli in transito. Posizionare un’adeguata segnaletica come previsto dal Codice della Strada. L’ingombro deve essere segnalato mediante illuminazione per le ore notturne.
(1) ll piano di lavoro rialzato può essere costituito da una scala doppia, da un ponte su cavalletti o da un
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altro sistema di rialzo in ogni caso stabile.
CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Attrezzature e macchine, carico e scarico dal mezzo di trasporto
Scheda 3 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Autocarro con carrello.
Investimento. Predisporre adeguati percorsi con relativa segnaletica. Segnalare la zona interessata all’ope-razione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi in movimento.
Contatto con gli elementi in movimentazione.
Vietare ai non addetti alle manovre l’avvicinamento alle rampe ribaltabili. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti, calzature di sicurezza e casco) con relative informazioni all’uso.
I non addetti alle manovre devono mantenersi a distanza di sicurezza. Gli addetti alla movimentazione di rampe manuali devono tenersi lateralmente alle stesse. Usare i dispositivi di protezione individuale.
Macchine e attrezzature varie.
Rovesciamento. Vietare la presenza di persone presso le macchine in manovra.
Tenersi lontani dalle macchine in manovra.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Impartire agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.
Rispettare le istruzioni ricevute per la esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze Se il sistema meccanico non dovesse seguire il movimento delle rampe ribaltabili, nella fase di sollevamento, si dovrà intervenire operando a distanza di sicurezza.
CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Allestimento di basamenti per baracche e macchine
Scheda 4 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune: mazza, piccone, martello, pinze, tenaglie.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Betoniera a bicchiere.
Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite quadro elettrico collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione. I cavi devono essere a norma CEI di tipo
Collegare la macchina all’impianto elettrico in assenza di tensione. Posizionare i cavi in modo da evitare
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per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
danni per usura meccanica e così che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni ai cavi elettrici.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale. (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.
Contatto con gli organi in movimento.
Verificare che la macchina sia dotata di tutte le protezioni degli organi in movimento ed abbia l’interruttore con bobina di sgancio.
Non indossare abiti svolazzanti. Non introdurre attrezzi o mani nel bicchiere durante la rotazione. Non rimuovere le protezioni.
Ribaltamento. Posizionare la macchina su base solida e piana. Sono vietati i rialzi instabili.
Non spostare la macchina dalla posizione stabilita.
Autobetoniera. Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i mezzi. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Nel caso di distribuzione in moto, impartire ai lavoratori precise disposizioni.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Nel caso di distribuzione in moto gli addetti devono disporsi dalla parte opposta alla direzione di marcia.
Ribaltamento del mezzo.
I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.
Rispettare i percorsi indicati.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale. (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.
Movimentazione manuale dei carichi.
Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.
Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze I basamenti di particolari ed importanti strutture devono essere allestiti tenendo conto delle caratteristiche delle strutture stesse e del terreno sul quale andranno a gravare.
CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Montaggio delle baracche
Scheda 5 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune: mazza, piccone, martello, pinze, tenaglie, chiavi.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso. Impartire istruzioni in merito alle priorità di montaggio e smontaggio, ai sistemi di stoccaggio, accatastamento e conservazione degli elementi da montare o rimossi.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Attenersi alle istruzioni ricevute in merito alle priorità di montaggio.
Autocarro. Autocarro con braccio idraulico autogru.
Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i mezzi. Segnalare la zona interessata all’ope-razione. Non consentire l’utilizzo dell’autogru a personale non qualificato.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose e alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento del mezzo.
I percorsi non devono avere pendenze eccessive.
Rispettare i percorsi indicati.
Caduta di Materiali
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (casco) con relative
Le imbracature devono essere eseguite correttamente.
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dall’alto. informazioni all’uso. Segnalare la zona interessata all’ope-razione.
Nel sollevamento dei materiali seguire le norme di sicurezza esposte. Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
Schiacciamento. Nelle operazioni di scarico degli elementi impartire precise disposizioni e verificarne l’applicazione.
Nella guida dell’elemento in sospensione si devono usare sistemi che consentano di operare a distanza di sicurezza (funi, aste, ecc.).
Scale a mano e doppie.
Caduta di persone dall’alto.
Verificare l’efficacia del dispositivo che impedisce l’apertura della scala doppia oltre il limite di sicurezza.
La scala deve poggiare su base stabile e piana. Usare la scala doppia completamente aperta. Non lasciare attrezzi o materiali sul piano di appoggio della scala doppia.
Trabattelli.
Caduta di persone dall’alto.
Il trabattello deve essere utilizzato secondo le indicazioni fornite dal costruttore da portare a conoscenza dei lavoratori. Le ruote devono essere munite di dispositivi di blocco.
Il piano di scorrimento delle ruote deve essere livellato. Il carico del trabattello sul terreno deve essere ripartito con tavole. Controllare con la livella l’orizzontalità della base. Non spostare il trabattello con sopra persone o materiale.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.
Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Investimento di elementi.
Predisporre sistemi di sostegno nella fase transitoria di montaggio e di smontaggio. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale.
Attenersi alle disposizioni impartite. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.
CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Assistenza agli impianti elettrici aerei di cantiere
Scheda 6 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune: mazza, piccone, martello, pinze, tenaglie, chiavi.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Scale a mano e doppie.
Caduta di persone dall’alto.
Verificare l’efficacia del dispositivo che impedisce l’apertura della scala doppia oltre il limite di sicurezza.
La scala deve poggiare su base stabile e piana. La scala doppia deve essere usata completamente aperta. Non lasciare attrezzi o materiali sul piano di appoggio della scala doppia.
Trabattelli.
Caduta di persone dall’alto.
Il trabattello deve essere utilizzato secondo le indicazioni fornite dal costruttore da portare a conoscenza dei lavoratori.
Il piano di scorrimento delle ruote deve essere livellato. Il carico del trabattello sul terreno deve essere ripartito con tavole.
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Le ruote devono essere munite di dispositivi di blocco.
Controllare con la livella l’orizzontalità della base. Non spostare il trabattello con sopra persone o materiale.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.
Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Investimento per caduta di elementi.
Predisporre sistemi di sostegno nella fase transitoria di montaggio e smontaggio. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale.
Attenersi alle disposizioni ricevute. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.
CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Installazione e uso di gruppo elettrogeno
Scheda 7 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Autocarro. Autocarro con braccio idraulico.
Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i mezzi. Segnalare la zona interessata all’operazione. Non consentire l’utilizzo dei mezzi a personale non qualificato.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento del mezzo.
I percorsi non devono avere pendenze eccessive.
Rispettare i percorsi indicati.
Caduta di materiali dall’alto.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (caschi) con relative informazioni all’uso. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.
Le imbracature devono essere eseguite correttamente. Nel sollevamento dei materiali attenersi alle norme di sicurezza esposte. Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
Schiacciamento. Nell’operazione di scarico impartire precise indicazioni e sorvegliare.
Nella guida dell’elemento in sospensione usare sistemi che consentano di operare a distanza di sicurezza (funi, aste, ecc.).
Caduta del gruppo elettrogeno durante la discesa sul piano inclinato del mezzo di trasporto.
Usare tavole con spessore di 5 cm e di lunghezza adeguata per dare una pendenza non eccessiva al tavolato. Inchiodare le tavole con dei traversi per evitare che si scostino.
Non permanere o transitare davanti al gruppo elettrogeno nella fase di discesa dal mezzo di trasporto.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie le informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.
Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Attivazione del gruppo elettrogeno.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni
All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.
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all’uso. Posizionare il gruppo elettrogeno in maniera da limitare il rischio di esposizione a rumore. Effettuare periodica manutenzione.
Incendio. Mettere a disposizione adeguato estintore e fornire le relative istruzioni all’uso.
Eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e freddo. Se necessario, seguire le procedure d’emergenza.
CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Allestimento di vie di circolazione per uomini e mezzi
Scheda 8 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune: mazza, piccone, pala.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Pala meccanica.
Investimento. Segnalare le zone d’operazione. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento. I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.
Rispettare i percorsi indicati e prestare molta attenzione alle condizioni del terreno.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.
Polvere. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti, calzature di sicurezza e maschere antipolvere) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale forniti.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.
Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingom-branti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze Predisporre rampe solide, ben segnalate, la loro larghezza deve essere tale da consentire uno spazio di almeno 70 cm oltre la sagoma d’ingombro dei mezzi che possono transitare. Qualora il franco fosse limitato ad un solo lato, si devono realizzare, lungo l’altro lato, piazzole di rifugio ogni 20 m. Dislocare un’adeguata segnaletica. Ridurre la polvere irrorando con acqua, cementando, asfaltando o spargendo ghiaia. In ogni fase di lavoro, lo stoccaggio dei materiali deve rispettare le misure di sicurezza e di stabilità.
CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Allestimento di impalcati protettivi sui posti fissi di lavoro e di transito
Scheda 9
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Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e
mezzi in uso Possibili rischi
connessi Misure di sicurezza
a carico dell’impresa Misure di sicurezza
a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso comune: martello, mazza, pinze, sega, accetta, carriola. Lavori di carpenteria.
Contatti con le attrezzature.
Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
Sega circolare. Taglio del legname.
Contatti con gli organi in movimento.
Autorizzare all’uso solo personale competente. Verificare che la macchina sia dotata di tutte le protezioni degli organi in movimento e di dispositivo che non permetta il riavviamento automatico della macchina (es. bobina di sgancio).
Non indossare abiti svolazzanti, non rimuovere le protezioni. Seguire le istruzioni sul corretto uso della macchina. La zona di lavoro deve essere mantenuta in ordine e libera dai materiali di risulta.
Proiezione di schegge.
Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti di protezione individuale (occhiali o schermo) con le relative informazioni.
Usare i dispositivi di protezione individuale.
Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Collegare la macchina all’impianto elettrico di cantiere in assenza di tensione. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso. Effettuare periodiche manutenzioni.
Usare i dispositivi di protezione individuale.
Scale a mano. Attività in posizione sopraelevata.
Caduta di persone dall’alto.
Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala doppia oltre il limite di sicurezza. Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.
Ponti su cavalletti.
Caduta di persone dall’alto.
Verificare che i ponti su cavalletti siano allestiti ed utilizzati in maniera corretta (1). Nel caso che il dislivello sia superiore a m 2, per la vicinanza d’aperture, occorre applicare i parapetti alle aperture stesse.
Le salite e le discese dal piano di lavoro devono avvenire tramite regolamentare scala a mano. È vietato lavorare su un singolo cavalletto anche per tempi brevi. È altresì vietato utilizzare, come appoggio delle tavole, le scale, i pacchi dei forati o altri elementi di fortuna.
Collocazione degli elementi e loro fissaggio.
Movimentazione manuale dei carichi.
Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate.
La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze 1) La larghezza dell’impalcato del ponte su cavalletti non deve essere inferiore a cm 90. Le tavole da ponte devono poggiare su tre cavalletti, essere bene accostate, fissate ai cavalletti e non presentare parti a sbalzo superiori a cm 20.
CATEGORIA: OS1 Esecuzione: Sbancamento generale con macchine operatrici e autocarro
Scheda 10
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Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e
mezzi in uso Possibili rischi
connessi Misure di sicurezza
a carico dell’impresa Misure di sicurezza
a carico dei lavoratori Autocarro.
Investimento. Predisporre vie obbligate di transito per i mezzi di scavo e di trasporto. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento del mezzo.
I percorsi devono avere pendenza trasversale adeguata.
I mezzi meccanici non devono superare le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi.
Escavatore con benna. Escavatore con martellone.
Investimento. Predisporre vie obbligate di transito per i mezzi di scavo e di trasporto. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone durante le manovre di retromarcia
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento dei mezzi.
I percorsi devono avere pendenza trasversale adeguata.
I mezzi meccanici non devono superare le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
Usare i dispositivi di protezione individuale (cuffie o tappi auricolari).
Proiezione di pietre o di terra.
Vietare la presenza di persone nelle vicinanze delle macchine.
Mantenersi a distanza di sicurezza.
Caduta delle persone dai cigli o dai bordi delle rampe.
Allestire parapetti, sbarramenti o segnalazioni sul ciglio degli scavi e sul bordo delle rampe (1).
Per scendere e risalire dal fondo dello scavo utilizzare le scale o i camminamenti predisposti (2).
Caduta di materiali nello scavo.
Vietare il deposito di materiali di qualsiasi natura in prossimità dei cigli dello scavo (3). Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (caschi) con relative informazioni all’uso.
Non accumulare terreno o materiali in prossimità dei cigli dello scavo. Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
Polveri. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (maschere antipolvere) con relative informazioni all’uso.
Bagnare con frequenza. Usare i dispositivi di protezione individuale.
Avvertenze 1) Il nastro di segnalazione deve essere collocato adeguatamente arretrato dal ciglio dello scavo. 2) Le scale a mano devono essere vincolate, i montanti devono superare il piano di sbarco di almeno un
metro. 3) Le eventuali tavole d’armatura devono sporgere per almeno 30 cm oltre il bordo. Verificare l’eventuale esistenza di servizi interrati (gas, acqua, energia elettrica, telefono, ecc.). Predisporre rampe solide, ben segnalate, la loro larghezza deve essere tale da consentire uno spazio di almeno 70 oltre la sagoma d’ingombro dei mezzi che possono transitare. Qualora il franco fosse limitato ad un solo lato, devono essere realizzate, lungo l’altro lato, piazzole di rifugio ogni 20 m.
CATEGORIA: OS1 Esecuzione: Scavi di fondazione eseguiti a mano
Scheda 11 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi manuali d’uso comune: piccone, badile, carriola.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza). Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei
Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta
Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da
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carichi.
movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. Controllare la pressione dei pneumatici della carriola.
assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti e/o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Postura. Fornire adeguate informazioni per ridurre l’affaticamento dovuto a lavori in posizione china.
Attenersi alle informazioni ricevute.
Caduta delle persone dai cigli o dai bordi delle rampe.
Allestire parapetti, sbarramenti o segnalazioni sul ciglio degli scavi e sul bordo delle rampe (1).
Per scendere e risalire dal fondo dello scavo utilizzare le scale o i camminamenti predisposti (2).
Caduta di materiali nello scavo.
Vietare il deposito di materiali di qualsiasi natura in prossimità dei cigli dello scavo (3). Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (caschi e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Non accumulare terreno o materiali in prossimità dei cigli dello scavo. Usare i dispositivi di protezione individuale forniti.
Avvertenze 1) Il nastro di segnalazione deve essere collocato adeguatamente arretrato dal ciglio dello scavo. 2) Le scale a mano devono essere vincolate, i montanti devono sporgere per almeno 1 m oltre il ciglio
ed i pioli non devono aderire al terreno. 3) Le eventuali tavole d’armatura devono sporgere per almeno 30 cm oltre il bordo. Verificare l’eventuale esistenza di servizi interrati (gas, acqua, energia elettrica, telefono, ecc.). Quando la profondità dello scavo è superiore a m 1,50 e le pareti non hanno una pendenza a declivio naturale, l’armatura è obbligatoria.
CATEGORIA: OS1 Esecuzione: Movimentazione meccanica del terreno per effettuare riempimenti, spostamenti, rilevati
Scheda 12 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Escavatore, pala meccanica e autocarro.
Investimento. Creare vie di transito per i mezzi di trasporto. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento dei mezzi.
I percorsi devono avere pendenza trasversale adeguata. In caso di scarico per ribaltamento del cassone, predisporre, in prossimità dello scavo, un sistema di segnalazione d’arresto.
I mezzi meccanici non devono superare le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi.
Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di
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esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
protezione individuale.
Cadute a livello o nello scavo.
Predisporre vie obbligate e segnalate. Per il transito rispettare le vie di transito predisposte.
Avvertenze Predisporre rampe solide, ben segnalate, la larghezza deve essere tale da consentire uno spazio di almeno 70 cm oltre la sagoma d’ingombro dei mezzi in transito. Qualora il franco fosse limitato ad un solo lato, devono essere realizzare, lungo l’altro lato, piazzole di rifugio ogni 20 m.
CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni – Casserature in legno per plinti e travi continue in calcestruzzo armato
Scheda 13 Cantiere:
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune: martello, pinze, tenaglie.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Sega circolare. Contatti con gli organi in movimento.
Autorizzare all’uso solo personale competente. Verificare che la macchina sia dotata di tutte le protezioni degli organi in movimento e di dispositivo che non permetta il riavviamento automatico della macchina (es. bobina di sgancio).
Non indossare abiti svolazzanti, non rimuovere le protezioni. Attenersi alle istruzioni sul corretto uso della macchina. La zona di lavoro deve essere mantenuta in ordine e libera dai materiali di risulta.
Proiezione di schegge.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (occhiali o schermi) con le relative informazioni sull’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale ed attenersi alle relative informazioni sul loro uso.
Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Collegare la macchina all’impianto elettrico di cantiere in assenza di tensione. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale.
Usare i dispositivi di protezione individuale (cuffie o tappi auricolari).
Motosega a scoppio.
Contatti con gli organi in movimento.
Autorizzare all’uso solo personale competente e fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti).
Non rimuovere i dispositivi di protezione (schermi). Usare i dispositivi di protezione individuale.
Proiezione di schegge.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (occhiali o schermi) con le relative informazioni sull’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Controllare periodicamente lo stato d’efficienza della catena (tensione ed
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integrità della maglia).
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale.
Usare i dispositivi di protezione individuale.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.
La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Prodotti disarmanti.
Stesura del disarmante.
Istruire gli addetti per il corretto utilizzo del prodotto, tenendo presente le avvertenze contenute nella scheda tecnica. Distribuire indumenti protettivi e dispositivi di protezione individuale con informazioni sull’uso.
Seguire scrupolosamente le istruzioni ricevute evitando il contatto diretto con il prodotto. Usare indumenti protettivi e dispositivi di protezione individuale (guanti, maschera).
Avvertenze Nelle lavorazioni all’interno di scavi, in trincea o nei pressi di scarpate, verificare le condizioni di stabilità del terreno affinché non vi siano possibili franamenti. In caso d’uso continuato della sega circolare o della motosega, fornire idonei dispositivi di protezione individuale anche per il rischio polvere.
CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni – Getto del calcestruzzo con autobetoniera
Scheda 14 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune: badili, carriole.
Contatti con le attrezzature.
Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di lavoro in modo agevole e sicuro. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.
Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi. Usare i dispositivi di protezione individuale. Controllare la pressione del pneumatico e lo stato di conservazione della ruota della carriola.
Autobetoniera. Investimento. Ribaltamento.
Organizzare percorsi adeguati e segnalati in modo tale che i mezzi non si avvicinino pericolosamente allo scavo ed agli addetti. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Contatti con le attrezzature.
Assicurarsi che il canale di scarico del calcestruzzo sia posizionato secondo le istruzioni.
Il movimento del canale di scarico deve essere effettuato tenendo presente la presenza di altre persone.
Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Posizionare il convertitore/trasformatore in luogo protetto da getti d’acqua e da urti meccanici. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.
Vibrazioni. Rumore.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti con imbottiture ammortizzanti, otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Non mantenere a lungo fuori dal getto l’ago vibrante in funzione.
Cadute a livello. Prevedere percorsi stabili realizzati anche con l’ausilio di tavole da ponte.
Seguire i percorsi predisposti e distribuire sempre il proprio carico su punti stabili.
Schizzi e allergeni.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe) e adeguati
Usare i dispositivi di protezione individuale.
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indumenti, con le relative informazioni sull’uso.
Indossare indumenti protettivi.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.
La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze Nelle lavorazioni all’interno di scavi, in trincea o nei pressi di scarpate, verificare le condizioni di stabilità del terreno affinché non vi siano possibili franamenti.
CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni – Getto del calcestruzzo con autobetoniera e autopompa
Scheda 15 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune: badili, carriole.
Contatti con le attrezzature.
Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di lavoro in modo agevole e sicuro. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.
Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi. Usare i dispositivi di protezione individuale. Controllare la pressione del pneumatico e lo stato di conservazione della ruota della carriola.
Autobetoniera. Autopompa.
Investimento. Organizzare percorsi adeguati e segnalati in modo tale che i mezzi non si avvicinino pericolosamente allo scavo e agli addetti. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento dei mezzi.
I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive. Verificare che l’autopompa abbia completamente esteso gli stabilizzatori.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento.
Contatti con le attrezzature.
Impartire precise istruzioni per chi sorregge e guida la tubazione flessibile della pompa. Fino a quando la pompa è in azione interdire la zona di getto. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti), con le relative infor-mazioni sull’uso.
L’addetto al getto deve seguire le istruzioni ricevute affinché non subisca colpi di frusta dovuti a sbandamenti laterali della tubazione flessibile. Durante il funzionamento della pompa è vietato avvicinarsi alla zona interessata dal getto. Nelle pause non abbandonare l’estre-mità del tubo flessibile nel getto. Usare i dispositivi di protezione individuale.
Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Posizionare il convertitore/trasformatore in luogo protetto da getti d’acqua e da urti meccanici.
Vibrazioni. Rumore.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti con imbottiture ammortizzanti, otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Non mantenere a lungo fuori dal getto l’ago vibrante in funzione.
Cadute a livello. Prevedere a creare percorsi sicuri anche con l’ausilio di tavole da ponte.
Seguire i percorsi predisposti e distribuire il carico su punti stabili.
Schizzi e allergeni.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe) e adeguati indumenti, con informazioni sull’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Indossare indumenti protettivi.
Spostamento dei Movimentazione Per movimentare carichi ingombranti o La movimentazione manuale dei carichi
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materiali. manuale dei carichi.
pesanti far usare attrezzature meccaniche e impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.
ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni – Disarmi e pulizie
Scheda 16 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune: martello, mazza, tenaglie, piede di porco, carriola.
Contatti con le attrezzature.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.
Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Usare i dispositivi di protezione individuale. Controllare la pressione del pneumatico e lo stato di conservazione della ruota della carriola.
Apparecchi di sollevamento.
Caduta di materiale dall’alto.
Il sollevamento deve essere effettuato da personale competente.
Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare.
Puliscipannelli. Contatti con gli organi in movimento.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.
Non introdurre le mani o elementi di formato ridotto nell’apertura della macchina. Non cercare di rimuovere eventuali intasamenti con la macchina in movimento.
Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Collegare la macchina all’impianto elettrico di cantiere, in assenza di tensione. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.
La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze Nelle lavorazioni all’interno di scavi, in trincea o nei pressi di scarpate, verificare le condizioni di stabilità del terreno affinché non accadano possibili franamenti.
CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni speciali – Micropali, trasporto in luogo di materiali e mezzi
Scheda 17 Cantiere:
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia
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Autocarro. Trasporto in luogo dei materiali.
Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione per i mezzi con relativa segnaletica. Segnalare la zona interessata all’operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento del mezzo.
I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.
Rispettare i percorsi indicati.
Apparecchio di sollevamento per lo scarico dall’autocarro.
Caduta di materiale dall’alto.
Lo scarico deve essere effettuato da personale competente. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco, scarpe antinfortunistiche).
Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.
Scarico dei materiali dall’autocarro.
Elettrico. Dovendo operare in presenza di linee elettriche aeree, l’addetto alle manovre deve essere istruito per mantenere sempre il braccio a distanza di sicurezza.
Prestare molta attenzione alla presenza di eventuali linee elettriche aeree e, se esistenti, rispettare scrupolosamente le istruzioni ricevute.
Rottura della fune di sollevamento o sganciamento accidentale del carico.
Impartire istruzioni particolari sulla sequenza delle operazioni. Vietare la presenza di persone ai lati del carico movimentato. Verificare il sistema d’attacco degli elementi. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e di quelle di imbracatura.
Tenersi distanti dall’elemento durante la sua movimentazione. Imbracare gli elementi come da disposizioni ricevute.
Basi orizzontali di deposito.
Instabilità del materiale.
Scegliere zone di deposito possibilmente appartate e disporre sistemi di blocco dei materiali posati. Impartire disposizioni per i bloccaggi.
Provvedere al bloccaggio dei materiali come da istruzioni ricevute.
Rastrelliere. Stoccaggio dei materiali.
Caduta di materiali.
Collocare le rastrelliere in posizioni possibilmente appartate e su basi piane e solide. Impartire disposizioni per la corretta sistemazione degli elementi da stoccare. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco, scarpe antinfortunistiche).
Collocare gli elementi come da disposizioni ricevute, in particolare non sganciarli dalle funi di sollevamento sino a che non siano in posizione sicuramente stabile. Per le operazioni di sganciamento fare uso delle aste sagomate e non arrampicarsi sui manufatti, o, in caso di assoluta necessità, indossare la cintura di sicurezza affrancando la fune di trattenuta ove indicato dal responsabile. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.
Collocamento dei materiali, spostamenti, guida in fase di stoccaggio.
Movimentazione manuale dei carichi.
Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate.
Rispettare le istruzioni ricevute per una esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Contatto con elementi taglienti o pungenti.
Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (guanti, scarpe antinfortunistiche).
Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.
CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni speciali – Micropali, perforazioni e infissione delle tubazioni
Scheda 18 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
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Apparecchio di sollevamento e trasporto. Sollevamento delle tubazioni.
Caduta degli elementi sollevati e trasportati. Contatti con gli elementi in sospensione.
Il sollevamento deve essere effettuato da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono avere impressa la portata massima. Fornire dettagliate informazioni sui sistemi d’imbracatura. Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Imbracare gli elementi come da disposizioni ricevute. Non permanere nell’area di movimentazione degli elementi sollevati sino al loro collocamento. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.
Sonda. Perforazioni e infissioni.
Contatti con la macchina.
Vietare l’avvicinamento alla macchina a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso.
All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.
Polvere. Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (maschere antipolvere).
Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.
Avvertenze Ove esistano linee aeree elettriche mantenersi a distanza di sicurezza.
CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Allestimento di protezioni sulle aperture prospicienti il vuoto
Scheda 19 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi manuali. Legature e chiodature.
Contatti con le attrezzature.
Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza). Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Apparecchio di sollevamento. Sollevamento dei materiali necessari.
Caduta di materiali dall’alto.
Impartire precise disposizioni per l’imbracatura ed il sollevamento dei materiali. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche) con relative informazioni all’uso. Vietare la presenza di personale non addetto all’allestimento dei parapetti o delle coperture a pavimento.
Eseguire corrette imbracature secondo le disposizioni ricevute. Usare i dispositivi di protezione individuale. I non addetti al montaggio delle protezioni devono tenersi a distanza di sicurezza.
Montaggio delle protezioni.
Caduta di persone dall’alto.
Sorvegliare l’operazione d’allestimento delle protezioni. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (cinture di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Seguire scrupolosamente le istruzioni ricevute. Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
Spostamento dei Movimentazione Vigilare che le fornite istruzioni sulla Rispettare le istruzioni ricevute per
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materiali. manuale dei carichi.
movimentazione dei carichi siano rispettate.
un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze I correnti di parapetto devono essere collocati e fissati sulle parti interne dei pilasti, dei muri o dei montanti. Le tavole di copertura delle aperture a pavimento devono essere fissate contro il pericolo di spostamento. Per queste protezioni si devono usare tavole da ponte, è vietato l’uso di sottomisure o di pannelli d’armatura.
CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Casserature in legno
Scheda 20 Cantiere:
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune: martello, mazza, pinze, sega, accetta, carriola.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.
Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Sega circolare. Contatti con gli organi in movimento.
Autorizzare all’uso solo personale competente. Verificare che la macchina sia dotata di tutte le protezioni degli organi in movimento e di dispositivo che non permetta il riavviamento automatico della macchina (es. bobina di sgancio).
Non indossare abiti svolazzanti, non rimuovere le protezioni. Seguire le istruzioni sul corretto uso della macchina. La zona di lavoro deve essere mantenuta in ordine e libera dai materiali di risulta.
Proiezione di schegge.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (occhiali o schermo) con le relative informazioni sull’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale.
Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Collegare la macchina all’impianto elettrico di cantiere in assenza di tensione. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso. Effettuare periodiche manutenzioni.
Usare i dispositivi di protezione individuale.
Scale a mano. Caduta di persone dall’alto.
Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala oltre il limite di sicurezza.
Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.
Ponti su cavalletti.
Caduta di persone dall’alto.
Verificare che i ponti su cavalletti siano allestiti ed utilizzati in maniera corretta (1). Nel caso che il dislivello sia superiore a m 2, per la vicinanza d’aperture, occorre
Le salite e le discese dal piano di lavoro devono avvenire tramite regolamentare scala a mano. È vietato lavorare su un singolo cavalletto anche per tempi brevi. È
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applicare i parapetti alle aperture stesse.
altresì vietato utilizzare, come appoggio delle tavole, le scale, i pacchi dei forati o altri elementi di fortuna.
CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Posa del ferro lavorato
Scheda 21 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune: martello, pinze, tenaglie, leva.
Contatti con le attrezzature.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.
Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Scale a mano.
Caduta di persone dall’alto.
Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala oltre il limite di sicurezza.
Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.
Trabattelli. Caduta di persone dall’alto.
Verificare che i trabattelli siano allestiti ed utilizzati in maniera corretta.
La salita e la discesa dal piano di lavoro deve avvenire tramite regolamentare scala a mano.
Ponteggi.
Caduta di persone dall’alto.
Verificare che i ponteggi esterni a montante siano regolarmente dotati di parapetti e che i piani di calpestio siano completi in ogni loro parte.
Non rimuovere le protezioni allestite sui ponti e sottoponti.
Apparecchi di sollevamento.
Caduta di materiale dall’alto.
Il sollevamento deve essere eseguito da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono riportare la loro portata massima.
Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio per impedire l’accidentale sganciamento del carico.
Contatti con gli elementi in sospensione.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (caschi).
Non sostare nella zona delle operazioni, avvicinarsi solo quando il carico è ad un’altezza tale da permettere in modo sicuro la movimentazione manuale. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.
Saldatrice. Elettrico. La macchina deve essere usata da personale competente. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Posizionare la macchina al di fuori dell’armatura metallica (luogo conduttore ristretto). Verificare l’integrità della pinza portaelettrodo. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi.
Radiazioni.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (schermi protettivi e occhiali) e relative informazioni sull’uso a tutti gli addetti alla saldatura.
Usare i dispositivi di protezione individuale (schermi protettivi, occhiali).
Proiezione di materiale Incandescente.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe) e adeguati indumenti protettivi, con le relative informazioni sull’uso a tutti gli addetti alla saldatura.
Usare i dispositivi di protezione individuale e indossare indumenti protettivi.
CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Getto del calcestruzzo con autobetoniera ed apparecchio di sollevamento
Scheda 22 Cantiere:
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune.
Contatti con le attrezzature.
Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di lavoro in modo agevole e sicuro. Fornire i dispositivi di protezione
Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi Usare i dispositivi di protezione
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008
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individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.
individuale.
Autobetoniera. Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione con relativa segnaletica. Interdire la zona di operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose.
Contatti con le attrezzature.
Assicurarsi che il canale di scarico del calcestruzzo sia assemblato secondo le istruzioni.
Il movimento del canale di scarico deve essere fatto tenendo presente la presenza di personale.
Ribaltamento del mezzo.
I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.
Rispettare i percorsi indicati e prestare molta attenzione alle condizioni del terreno.
Apparecchio di sollevamento.
Caduta di materiale dall’alto.
Il sollevamento deve essere effettuato da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono avere impressa la portata massima.
Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico Assicurarsi che la benna sia completamente chiusa.
Scale a mano. Caduta di persone dall’alto.
Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala.
Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.
Trabattelli Caduta di persone dall’alto.
Verificare che i trabattelli siano allestiti ed utilizzati in maniera corretta.
La salita e la discesa dal piano di lavoro deve avvenire tramite regolamentare scala a mano.
Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Posizionare il convertitore/trasformatore in luogo protetto da getti d’acqua e da urti meccanici. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.
Vibrazioni. Rumore.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti con imbottiture ammortizzanti ed otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso.
Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti. Non mantenere a lungo fuori dal getto l’ago vibrante in funzione.
Vibratore
Cadute di persone dall’alto.
Affinché gli addetti possano agevolmente indirizzare il getto del calcestruzzo, organizzare sicuri ed idonei posti di lavoro in elevato.
Per indirizzare il getto del calcestruzzo nel cassero, gli addetti non devono arrampicarsi sull’estremità degli stessi.
Schizzi e allergeni.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe) con le relative informazioni sull’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Indossare indumenti protettivi.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature mec-caniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie.
La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
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Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu
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Avvertenze Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree si devono impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento.
CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Getto del calcestruzzo con autobetoniera e autopompa
Scheda 23 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune.
Contatti con le attrezzature.
Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di lavoro in modo agevole e sicuro. Distribuire i dispositivi di protezione individuale con le relative informazioni sull’uso.
Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi. Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche).
Autobetoniera.
Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione con relativa segnaletica. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento del mezzo.
I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.
Rispettare scrupolosamente i percorsi segnalati.
Autopompa. Investimento. Organizzare adeguati percorsi pedonali e di circolazione con relativa segnaletica.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento del mezzo.
Prima di azionare la pompa verificare che il mezzo abbia completamente esteso gli stabilizzatori.
Attenersi strettamente alle disposizioni ricevute.
Contatto con le attrezzature.
Impartire precise istruzioni per chi sorregge e guida la tubazione flessibile della pompa. Fino a quando la pompa è in azione interdire la zona di getto. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti) con le relative informazioni sull’uso.
L’addetto al getto deve seguire le istruzioni ricevute affinché non subisca colpi di frusta dovuti a sbandieramenti laterali della tubazione flessibile. Durante il funzionamento della pompa è vietato avvicinarsi alla zona interessata dal getto. Nelle pause non abbandonare l’estre-mità del tubo flessibile nel getto. Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Posizionare il convertitore trasformatore in luogo protetto da getti d’acqua e da urti meccanici. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o ad usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio.
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CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Disarmi e pulizie
Scheda 24 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune.
Contatti con le attrezzature.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (casco, guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.
Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi.
Apparecchi di sollevamento.
Caduta di materiale dall’alto.
Il sollevamento deve essere effettuato da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi.
Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio.
Contatti gli con elementi in sospensione.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (casco).
Indossare i dispositivi di protezione individuale. Non sostare nelle zone d’operazione.
Puliscipannelli. Contatti con organi in movimento.
Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti, scarpe antinfortunistiche).
Indossare i dispositivi di protezione individuale. Non introdurre le mani nella apertura della macchina dove viene inserito il pannello. Non inserire tavole o pannelli di formato ridotto.
Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Collegare la macchina all’impianto elettrico di cantiere, in assenza di tensione. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio. Segnalare eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.
Scale a mano. Caduta di persone dall’alto.
Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’ef-ficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala oltre il limite di sicurezza.
Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.
Trabattelli. Caduta di persone dall’alto.
Verificare che i trabattelli siano allestiti ed utilizzati in maniera corretta.
Le salite e le discese dal piano di lavoro devono avvenire tramite regolamentare scala a mano.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie.
La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Schiacciamento, urti e colpi.
Istruire gli addetti affinché effettuino il disarmo con la rimozione graduale dei casseri e delle strutture di sostegno, evitando improvvisi cedimenti nelle fasi transitorie.
Gli addetti devono operare seguendo le istruzioni fornite per un graduale disarmo assumendo posizioni sicure e movimenti coordinati nell’ambito della squadra di lavoro.
Avvertenze Per accedere ai posti di lavoro elevati si devono allestire andatoie o passerelle con impalcato completo di tavole da ponte e regolare parapetto. Nelle parti della struttura prospicienti il vuoto predisporre adeguate opere provvisionali (ponteggi, parapetti) per impedire cadute di persone dall’alto.
CATEGORIA: OS12 Esecuzione: Finiture – Posa di grigliati
Scheda 25 Cantiere:
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi manuali.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Utensili elettrici: Elettrico. Fornire utensili di cl. II (con doppio Posizionare i cavi in modo da evitare
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flessibile, smerigliatrice portatile.
isolamento). Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici. L’alimentazione deve essere fornita tramite quadro elettrico collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione. I cavi devono essere a norma CEI di tipo per posa mobile.
danni per usura meccanica. Segnalare immediatamente eventuali danni ai cavi elettrici.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale forniti.
Contatto con gli organi in movimento.
Verificare che gli utensili siano dotati di tutte le protezioni.
Non indossare abiti svolazzanti. Non rimuovere le protezioni.
Apparecchio di sollevamento.
Caduta dei materiali dall’alto.
Impartire precise disposizioni per l’imbracatura ed il sollevamento dei materiali.
Eseguire corrette imbracature secondo le disposizioni ricevute.
Saldatrice elettrica e ossiacetilenica.
Temperature elevate. Fiamme. Radiazioni. Fumi Polveri.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti, maschere, occhiali o schermi) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale.
Caduta di persone dall’alto.
Allestire adeguate opere protettive specifiche, se le esistenti fossero insufficienti, o fornire le cinture di sicurezza indicando i punti ove affrancare la fune di trattenuta.
Operare nel rispetto delle opere protettive allestite allo scopo o fare uso della cintura di sicurezza.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.
Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze Durante la posa delle ringhiere sulle scale e sui pianerottoli l’eventuale necessaria rimozione delle opere provvisionali deve avvenire solo per i brevi tratti interessati ai lavori adottando, nel frattempo, altri adeguati sistemi protettivi o dispositivi di protezione individuale (cinture di sicurezza) e vietare il transito nelle zone d’attività.
CATEGORIA: OG13 Esecuzione: Opere a verde, rimozione dello strato superficiale del terreno eseguita a mano
Scheda 26 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi manuali d’uso comune: piccone, badile, carriola.
Contatti con le attrezzature.
Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza). Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi. Controllare la pressione dei pneumatici della carriola.
Spostamento del terreno di superficie.
Movimentazione manuale dei carichi.
Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate.
Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
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Postura. Fornire adeguate informazioni per ridurre l’affaticamento dovuto a lavori in posizione china.
Attenersi alle informazioni ricevute.
Avvertenze Verificare l’eventuale esistenza di servizi interrati (gas, acqua, energia elettrica, telefono, ecc.).
CATEGORIA: OG13 Esecuzione: Opere a verde, riporto del terreno di coltura
Scheda 27 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune: badili, carriole. Sistemazioni del terreno.
Contatti con attrezzature.
Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi. Controllare la pressione del pneumatico e lo stato di conservazione della ruota della carriola.
Escavatore, pala meccanica, autocarro. Trasporto e spianamento del terreno.
Investimento. Organizzare percorsi adeguati e segnalati in modo tale che i mezzi non si avvicinino pericolosamente allo scavo e agli addetti. Vietare l’avvicinamento di persone alla macchina in movimento.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento dei mezzi.
I percorsi devono avere pendenza trasversale adeguata. In caso di scarico per ribaltamento del cassone, predisporre, in prossimità dello scavo, un sistema di segnalazione d’arresto.
I mezzi meccanici non devono superare le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.
Polvere. Organizzare sistemi per ridurre la quantità di polvere generata. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (maschere antipolvere).
Bagnare frequentemente i percorsi. Usare i dispositivi di protezione individuale.
CATEGORIA: OG3 Esecuzione: Fognatura stradale – Posa dei telai e dei chiusini
Scheda 28 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
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Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi manuali: pala, badile, carriola.
Contatto con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi.
Mezzo di movimentazione degli elementi.
Contatto con il mezzo e con il carico.
Vietare lo stazionamento di persone nel raggio d’azione del mezzo. Predisporre sistemi che consentano la guida del carico a distanza di sicurezza (funi o aste), impartendo disposizioni agli addetti. Esporre le norme per l’imbracatura dei carichi. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti, casco e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Non sostare nel raggio di movimentazione. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.
Contatto con i leganti cementizi.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti) con relative informazioni all’uso con riferimento alle schede di sicurezza.
Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
Movimentazione manuale dei carichi.
Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.
La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze Per lavori eseguiti in presenza di traffico stradale seguire le indicazioni dettate dal Codice della Strada.
CATEGORIA: OS10 Esecuzione: Interventi stradali – Posizionamento e spostamento di cartelli di presegnalazione
Scheda 29 Cantiere:
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
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Investimento.
Predisporre servizi di segnalazione con adeguate istruzioni agli addetti. Fornire idonei indumenti ad alta visibilità (1).
Tenersi strettamente sul bordo estremo della carreggiata e posizionare le segnalazioni a distanza adeguata alla visibilità. Fare uso degli indumenti forniti.
Avvertenze La segnalazione deve essere conforme a quanto previsto dal Codice della Strada. 1) A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare, vanno forniti gli
indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995 (G.U. n. 174 del 27.7.95).
CATEGORIA: OS10 Esecuzione: Interventi stradali – Posizionamento e spostamento di barriere e di segnaletica
Scheda 30 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi d’uso comune.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Mezzo di movimentazione degli elementi.
Contatto con il mezzo e con il carico.
Vietare lo stazionamento di persone nel raggio d’azione del mezzo. Predisporre percorsi adeguati. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti, casco e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Automezzo.
Caduta dell’addetto alla posa e rimozione di cartelli e coni.
Predisporre sistemi d’appoggio e sostegno per l’operatore.
Operare esclusivamente usando i sistemi predisposti.
Investimento.
Predisporre servizi di segnalazione con adeguate istruzioni agli addetti. Fornire idonei indumenti ad alta visibilità (1).
Tenersi strettamente sul bordo estremo della carreggiata e porre la segnalazione a distanza adeguata alla visibilità. Fare uso degli indumenti forniti.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti.
Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Elettrico per l’impianto semaforico a tensione di rete.
L’alimentazione deve essere fornita tramite quadro elettrico collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione. I cavi devono essere a norma CEI di tipo per posa mobile.
Collegare la macchina all’impianto elettrico in assenza di tensione. Posizionare i cavi in modo da evitare danni per usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio.
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Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Segnalare immediatamente eventuali danni ai cavi elettrici.
Avvertenze Attivare regolari sistemi di segnalazione luminosa verificandone periodicamente l’efficienza. Le batterie usate sono classificate come rifiuti tossici nocivi. La segnalazione deve essere conforme a quanto previsto dal Codice della Strada. 1) A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare, vanno forniti gli
indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995 (G.U. n. 174 del 27.7.95).
CATEGORIA: OG3 Esecuzione: Interventi stradali – Formazione del cassonetto, sottofondo (stabilizzato, misto, pietrisco)
Scheda 31 Cantiere:
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi manuali pala, pestello, ecc.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Autocarro.
Investimento. Ribaltamento.
Disporre che le manovre siano guidate da terra da altre persone. Vietare la presenza di persone, non direttamente addette, nelle zone di lavoro. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Non entrare o sostare nella zona di manovra del mezzo.
Pala meccanica.
Investimento. Ribaltamento.
Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
Usare idonei dispositivi di protezione individuale, se necessario.
Rullo compressore.
Investimento.
Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.
Polvere. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (maschere) con relative istruzioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale.
Pulizie e attività diverse.
Investimento. Predisporre servizi di segnalazione con adeguate istruzioni agli addetti. Fornire idonei indumenti ad alta visibilità.
Tenersi strettamente sul bordo estremo della carreggiata e porre la segnalazione a distanza adeguata alla visibilità. Fare uso degli indumenti forniti.
Avvertenze Ove esistano linee aeree elettriche mantenersi a distanza di sicurezza. Segnalare gli ostacoli o le aperture esistenti (chiusini, cassonetti, pozzetti, ecc.).
CATEGORIA: OG3 Esecuzione: Interventi stradali – Riempimento con tout-venant, stabilizzato, ecc.
Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia
Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu
Sab si riserva la proprietà di questo elaborato con la proibizione di riprodurlo o trasferirlo a terzi senza autorizzazione scritta
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008
- 200 -
Scheda 32 Cantiere:
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi manuali: pala, pestello, ecc.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Autocarro.
Investimento. Ribaltamento.
Disporre che le manovre siano guidate da terra da altre persone. Vietare la presenza di persone, non direttamente addette, nelle zone di lavoro. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Non entrare o sostare nella zona di manovra del mezzo.
Pala meccanica. Grader.
Investimento. Ribaltamento.
Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.
Rullo compressore.
Investimento. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale DPI. (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
Usare idonei dispositivi di protezione individuale, se necessario.
Pulizie e attività diverse.
Investimento. Predisporre servizi di segnalazione con adeguate istruzioni agli addetti. Fornire idonei indumenti ad alta visibilità (1).
Tenersi strettamente sul bordo estremo della carreggiata e porre la segnalazione a distanza adeguata alla visibilità. Fare uso degli indumenti forniti.
Avvertenze Ove esistano linee aeree elettriche mantenersi a distanza di sicurezza. Segnalare gli ostacoli o le aperture esistenti (chiusini, cassonetti, pozzetti, ecc.). 1) A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare, vanno forniti gli
indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995 (G.U. n. 174 del 27.7.95).
CATEGORIA: OG3 Esecuzione: Interventi stradali – Posa dello strato bituminoso e d’usura
Scheda 33 Cantiere:
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Attrezzi manuali.
Contatti con le attrezzature.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Minipala. Contatto con i Vietare l’avvicinamento alle macchine a Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi
Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia
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Sab si riserva la proprietà di questo elaborato con la proibizione di riprodurlo o trasferirlo a terzi senza autorizzazione scritta
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008
- 201 -
Pala.
mezzi. tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.
operativi in movimento.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.
Rullo compattatore.
Investimento. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
All'occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.
Rullo vibrante a mano.
Vibrazioni. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti imbottiti) e impugnature antivibranti.
Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.
Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
Rullo a mano. Contatto con l’attrezzo.
Vietare la presenza d’altre persone nella zona d’azione.
Mantenersi a distanza di sicurezza.
Movimentazione manuale dei carichi.
Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.
Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Caldaia semovente.
Fumi e vapori. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (maschere con filtri) con le relative istruzioni all’uso.
Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
Contatto con l’emulsione bituminosa.
Fornire indumenti protettivi e idonei dispositivi di protezione individuale (calzature di sicurezza, guanti) con le relative istruzioni all’uso.
Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Prefabbricati – Scarico e stoccaggio dei materiali
Scheda 34 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Autocarro. Trasporto in luogo dei materiali.
Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione per i mezzi con relativa segnaletica. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segna-letica di sicurezza.
Ribaltamento del mezzo.
I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.
Rispettare i percorsi indicati.
Apparecchio di sollevamento per lo scarico dall’autocarro.
Caduta di materiale dall’alto.
Lo scarico deve essere effettuato da personale competente. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco,
Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.
Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia
Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu
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scarpe antinfortunistiche).
Scarico dei materiali dall’autocarro.
Elettrico. Dovendo operare in presenza di linee elettriche aeree, l’addetto alle manovre deve essere istruito per mantenere sempre il braccio a distanza di sicurezza.
Prestare molta attenzione alla presenza di eventuali linee elettriche aeree e, se esistenti, rispettare scrupolosamente le istruzioni ricevute.
Rottura della fune di sollevamento o sganciamento accidentale del carico.
Impartire istruzioni particolari sulla sequenza delle operazioni. Vietare la presenza di persone ai lati del carico movimentato. Verificare il sistema d’attacco degli ele-menti. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e di quelle di imbracatura.
Tenersi distanti dall’elemento durante la sua movimentazione. Imbracare gli elementi come da disposizioni ricevute.
Basi orizzontali di deposito.
Instabilità del materiale.
Scegliere zone di deposito possibilmente appartate e disporre sistemi di blocco dei materiali posati. Impartire disposizioni per i bloccaggi.
Provvedere al bloccaggio dei materiali come da istruzioni ricevute.
CATEGORIA: OS32 Esecuzione: Prefabbricati – Posa di strutture verticali
Scheda 35 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Gru. Sollevamento dei manufatti.
Caduta di materiale dall’alto.
Il sollevamento deve essere eseguito da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono avere impressa la portata massima. Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Le operazioni di sollevamento avvengano sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento). Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza del gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico.
Ribaltamento. Verificare l’efficienza dei dispositivi limitatori di carico.
Le manovre devono essere eseguite cercando di ridurre al minimo l’oscillazione del carico. Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima riportata sul braccio della gru.
Autogru. Sollevamento dei manufatti.
Investimento. Autorizzare l’uso del mezzo a personale competente. Organizzare adeguati percorsi pedonali e di circolazione con relativa segnaletica. Interdire la zona di operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segna-letica di sicurezza.
Ribaltamento. Verificare che, prima del sollevamento del carico, il mezzo abbia completamente esteso gli stabilizzatori.
Le manovre devono essere eseguite cercando di ridurre al minimo l’oscillazione del carico. Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima riportata dell’ap-parecchio.
Schiacciamento. Urti e colpi.
Il sollevamento deve essere eseguito da personale competente. Impartire precise istruzioni per chi sorregge e guida gli elementi da movimentare, verificando l’applicazione durante le operazioni. Interdire la zona d’operazione.
Le operazioni di sollevamento devono avvenire sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento). Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico.
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Verificare l’idoneità dei ganci che devono avere impressa la portata massima. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco, scarpe antinfortunistiche).
Usare i dispositivi di protezione individuale.
Attrezzi d’uso comune: martello, tenaglie. Adattamenti.
Contatti con le attrezzature.
Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Usare i dispositivi di protezione individuale.
Scale a mano. Lavori in posizione sopraelevata, sganciamento degli elementi sollevati.
Caduta di persone dall’alto.
Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala oltre il limite di sicurezza.
Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.
Posizionamento degli elementi.
Movimentazione manuale dei carichi.
Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate.
La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone, al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Schiacciamento. Nelle fasi transitorie di posizionamento dei prefabbricati, impiegare i contrasti in modo tale che sia assicurata la stabilità al ribaltamento. Interdire le zone d’operazione.
I contrasti devono essere correttamente posti e controllati con frequenza.
Caduta di persone dall’alto.
Fornire le cinture di sicurezza e indicare i punti di attacco per le funi di trattenuta.
Indossare le cinture di sicurezza e attenersi alle disposizioni ricevute.
Avvertenze Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento.
Esecuzione: Prefabbricati – Posa di strutture orizzontali Scheda 36
Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e
mezzi in uso Possibili rischi
connessi Misure di sicurezza
a carico dell’impresa Misure di sicurezza
a carico dei lavoratori
Gru. Sollevamento dei manufatti.
Caduta di materiale dall’alto.
Il sollevamento deve essere eseguito da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono avere impressa la portata massima.
Le operazioni di sollevamento devono sempre avvenire tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento).
Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare considerando, in particolare, la variazione degli sforzi secondo l’angolo d’inclinazione dei bracci (funi). Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico.
Ribaltamento. Verificare l’efficienza dei dispositivi li-mitatori di carico.
Le manovre devono sempre essere eseguite cercando di ridurre al minimo l’oscillazione del carico.
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Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima dell’apparecchio di sollevamento.
Autogru. Manovre e sollevamento dei manufatti.
Investimento. Autorizzare l’uso del mezzo solo a personale competente. Organizzare adeguati percorsi. Interdire la zona d’operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento. Verificare che, prima del sollevamento del carico, il mezzo abbia completamente esteso gli stabilizzatori.
Le manovre devono sempre essere eseguite cercando di ridurre al minimo l’oscillazione del carico. Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima dell’apparecchio di sollevamento.
Sollevamento e posizionamento dei manufatti.
Schiacciamento. Urti e colpi.
Il sollevamento deve essere effettuato da personale competente. Impartire precise istruzioni per chi sorregge e guida gli elementi da movimentare, verificando l’applicazione durante le operazioni. Nelle operazioni di sollevamento e posizionamento impartire chiare e dettagliate spiegazioni sui sistemi di sgancio dell’elemento sollevato (ad esempio utilizzare le apposite aste, usare le scale a mano dotate di ganci e indossare la cintura di sicurezza).
Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, cinture di sicurezza) ed informazioni sul loro utilizzo. Indicare i punti d’attacco delle funi di trattenuta delle cinture di sicurezza. Interdire la zona d’operazione. Verificare l’idoneità dei ganci che devono avere impressa la portata massima. Nelle fasi transitorie di posizionamento delle strutture, impiegare i contrasti in modo tale che sia assicurata la stabilità. Interdire le zone d’operazione.
Le operazioni di sollevamento devono avvenire sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento).
Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare.
Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico.
Nella guida dell’elemento in sospensione usare sistemi che consentano di operare a distanza di sicurezza (funi, aste, ecc.). Per staccare l’elemento dai ganci di sollevamento procedere attenendosi scrupolosamente alle disposizioni ricevute. Non staccare l’elemento dai ganci di sollevamento sino a che non ne sia garantita la stabilità. I contrasti devono essere correttamente posti e controllati periodicamente. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti. Vincolare saldamente le funi di trattenuta delle cinture di sicurezza solo nei punti che sono stati indicati.
Sollevamento e posizionamento dei manufatti.
Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso.
All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.
Attrezzi d’uso comune:
martello, tenaglie, chiavi. Adattamenti.
Contatti con le attrezzature.
Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Usare i dispositivi di protezione individuale.
Scale a mano. Lavori in posizione sopraelevata.
Caduta di persone dall’alto.
Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Fornire le cinture di sicurezza e indicare i punti di attacco per le funi di trattenuta.
Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Indossare le cinture di sicurezza e attenersi alle disposizioni ricevute.
Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia
Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008
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Guida dei carichi e spostamenti.
Movimentazione manuale dei carichi.
Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate.
La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento e a coloro che devono movimentare materiali lunghi, per mantenere il braccio dell’apparecchio di sollevamento o gli elementi movimentati a distanza di sicurezza.
CATEGORIA: OS32 Esecuzione: Prefabbricati – Allestimento di strutture per appoggio provvisorio degli elementi assemblati in fase di montaggio
Scheda 37 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale
Attività e mezzi in uso
Possibili rischi connessi
Misure di sicurezza a carico dell’impresa
Misure di sicurezza a carico dei lavoratori
Apparecchio di sollevamento. Sollevamento degli elementi di ponteggio.
Caduta di materiali dall’alto.
Impartire precise disposizioni per l’imbracatura ed il sollevamento dei materiali. Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Eseguire corrette imbracature secondo le disposizioni ricevute. Usare i dispositivi di protezione individuale.
Attrezzi manuali. Assemblaggi.
Contatti con le attrezzature.
Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi. Le chiavi devono sempre essere vincolate all’operatore.
Posizionamento e fissaggio dei diversi elementi.
Caduta di persone dall’alto.
Sorvegliare l’operazione di montaggio e smontaggio del ponteggio. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (cinture di sicurezza) con relative informazioni all’uso.
Seguire scrupolosamente le istruzioni ricevute. Usare i dispositivi di protezione individuale.
Caduta di materiali dall’alto.
Durante la fase di montaggio e smontaggio del ponteggio delimitare l’area interessata. Vietare la presenza di personale non addetto all’allestimento e allo smontaggio del ponteggio. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (caschi).
I non addetti al montaggio devono tenersi a distanza di sicurezza. Indossare i dispositivi di protezione individuale.
Spostamento dei materiali.
Movimentazione manuale dei carichi.
Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate.
Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Avvertenze
L’allestimento della struttura da realizzarsi come supporto degli elementi assemblati deve essere particolarmente robusta e calcolata da ingegnere o architetto abilitato all’esercizio della professione.
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ELABORATO LAYOUT DI CANTIERE (Art. 100 D.Lgs. 81/2008)
RIFERIMENTI NORMATIVI
TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia si tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – D.Lgs 81/2008
PROGETTO Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso Cordevole
FIGURE PROFESSIONALI E FOTO AREA DI FUTURO CANTIERE
COMMITTENTE
Regione Veneto – Provincia di Belluno: Comunità Montana, Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la Valle Agordina.
FOTO
DELL
’AREA D
I FU
TURO
CAN
TIE
RE
RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
ing. Luciano Sabbedotti
REDATTORE PIANO DI SICUREZZA
ing. Marco Bonci (SAB srl)
COORDINATORE SICUREZZA DI PROGETTAZIONE
geom. Stefano Adriani (SAB srl)
FIRME DEI RESPONSABILI
geom. Stefano Adriani (SAB srl)
ing. Luciano Sabbedotti (RUP)
L’impresa appaltatrice
L’impresa subappaltatrice
Il lavoratore autonomo
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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008
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ELABORATO F.T. – FASCICOLO (Art. 100 D.Lgs. 81/2008)
RIFERIMENTI NORMATIVI
TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia si tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – D.Lgs 81/2008
PROGETTO Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso Cordevole
FIGURE PROFESSIONALI E FOTO AREA DI FUTURO CANTIERE
COMMITTENTE
Regione Veneto – Provincia di Belluno: Comunità Montana, Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la Valle Agordina.
FOTO
DELL
’AREA D
I FU
TURO
CAN
TIE
RE
RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
ing. Luciano Sabbedotti
REDATTORE PIANO DI SICUREZZA
ing. Marco Bonci (SAB srl)
COORDINATORE SICUREZZA DI PROGETTAZIONE
geom. Stefano Adriani (SAB srl)
FIRME DEI RESPONSABILI
geom. Stefano Adriani (SAB srl)
ing. Luciano Sabbedotti (RUP)
L’impresa appaltatrice
L’impresa subappaltatrice
Il lavoratore autonomo