Congresso NazionaleConferenza di Consenso Malattie
Respiratorie
Sessione: parliamo di BPCO
Il punto di vista delle Istituzioni3-6 ottobre 2007
Ministero della SalutePaola Pisanti
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• Piano Sanitario Nazionale 2003-2005
• Piano Sanitario Nazionale 2006-2008
• Programma:Guadagnare salute• Accordi della
medicina generale
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Aggiornamento croniche
Contesto nazionale
Ruolo del cittadino e delle associazioni
Rapporti Internazionali
Patologie respiratorieAttività
La pubblicazione è a cura della Dott. Paola Pisanti del
Ministero della salute
L’eventuale riproduzione anche parziale dovrà essere
autorizzata dal Ministero
•Modifica del titolo V della Costituzione
•Decreto sui livelli di
assistenza
GARD
Programma guadagnare
salute
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TUMORI
LE GRANDI PATOLOGIE
PIANO SANITARIO NAZIONALE2006-2008
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
MALATTIE RESPIRATORIEDIABETE
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La modifica del titolo V della Costituzione
a seguito dell’entrata in vigore della legge costituzionale
18 ottobre 2001, n. 3
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IILa individuazione dei livelli
essenziali di assistenza con il
DPCM del 29 novembre 2001
e successive integrazioni
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La legge costituzionale recantemodifiche al titolo V dellaCostituzione varata dalParlamento l’8 marzo 2001 eapprovata in sede di referendumconfermativo il 7 ottobre 2001
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HA INTRODOTTO I PRINCIPI DELLA
1) potestà di legislazione concorrente dello Stato e delle Regioni
e 2) potestà regolamentare delle
Regioni in materia di sanità
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1) Allo Stato è affidata la responsabilità di assicurare a tutti i cittadini il diritto alla salute mediante un forte sistema di garanzie attraverso i livelli di assistenza
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2) è affidato alle Regioni la responsabilità diretta della realizzazione del governo e della spesa per il raggiungimento degli obiettivi di salute del paese.
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L’introduzione dei livelli essenziali di assistenza costituisce
l’avvio di una nuova fase per latutela sanitaria in quanto
per la prima volta si da seguito all’esigenza di garantire ai cittadini un servizio sanitario omogeneo in termini di qualità e quantità
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definito i dirittisanitari dei cittadini
in modo complessivo enon
in termini residuali
nell’aver introdottouno strumento
per il governo dell’evoluzione
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Accordi della medicina generale e della pediatria di libera scelta
Prevede l’erogazionedi prestazioni aggiuntive per i processi assistenziali riguardanti patologie sociali
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Piano sanitario nazionale 2003-2005
Prevede nuove modalità di erogazione della assistenza sanitaria, basate sui principi 1. della continuità delle cure per periodi di lunga durata
2. dell’integrazione tra prestazionisanitarie e sociali erogate in ambitidi cura molto diversificati tra loro(assistenza continuativa integrata).
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Piano sanitario nazionale 2003-2005
Prevede lo sviluppo di un nuovo tipo di assistenza basata su un approccio multidisciplinare, volto a promuovere i meccanismi di integrazione delle prestazioni sociali e sanitarie rese sia dalle professionalità oggi presenti, sia da quelle nuove da creare nei prossimi anni.
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Piano sanitario nazionale 2003-2005
Gestione integrata socio-sanitariail Piano impegna le regioni a promuovere una rete integrata di servizi sanitari e sociali per l’assistenza ai malati cronici oltre che agli anziani e ai disabili
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Piano sanitario nazionale 2003-2005
Capitale sociale
. Le organizzazioni complesse utilizzano tre forme di “capitale”
Capitale fisico
Capitale umano
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CAPITALE SOCIALE
dell’assistenza
È quella rete di relazioni che devono legare in un rapporto
di partnership tutti i protagonisti del mondo della saluteimpegnati nel settore
della comunicazione del no profit
del volontariato
dell’etica
dell’innovazione, della produzione ,
della ricerca
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A)Dal consenso informato
all’empowerment
assumendo le spettanti responsabilità
della propriasituazione clinica,
delle alternative terapeutiche
Persone consapevoli
anche in termini di promozione e prevenzione della malattia
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a
i pazienti sono resi
la consapevolezza necessaria per
la conoscenza
le attitudini
EMPOWERED”
influenzare il proprioe
l’altrui comportamento
per migliorare la qualità della propria vita
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a
BPartecipazione delle
organizzazioni che esprimono la società civile e in primo
luogo, delle associazioni dei pazienti e delle loro famiglie
Alla determinazione delle politiche assistenziali
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solo attraverso l’acquisizione
I pazienti sono resi “EMPOWERED”
1. conoscenza
2. le attitudini
3. la consapevolezza necessaria per
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in linea con quanto previsto dal Piano Nazionale 2006-2008 si coinvolge il volontariato come attore del PROCESSO DECISIONALE cercando di fornirgli gli strumenti per acquisire una cultura manageriale ed etica che lo porti ad operare con
Affidabilità-
- EfficienzaChiarezza-
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Identificare la famiglia comeun nodo della rete nel doppio ruolo di
espressione di richiesta assistenziale
con cui instaurare un’alleanza terapeutica forte
di risorsa
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Ricercare differenti e nuovi equilibri in cui il paziente, e non la malattia, sia al centro del sistema
Creare una rinnovata collaborazione fra i vari interlocutori, non solo provenienti dal mondo sanitario, per attuare una trasversalità di interventi sul paziente con patologia cronica
c.
Prendersi cura delle persone con un uso misurato della tecnologia e con una maggiore attenzione alla costruzione di modelli che tengano conto del dialogo e dell’ascolto
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Far si che il mmg, il pls,lo specialista, il personale infermieristico e gli altri attori del sistema, nel rispetto dei loro ruoli, pur continuando ad impostare il loro lavoro su una cultura scientifica, adottino un approccio che tenga in considerazione il malato come persona includendo, quindi, accanto agli aspetti tecnici,
soprattutto “il rapporto umano”