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CORSO BASE CORSO BASE DIDISPECIALIZZAZIONE SPECIALIZZAZIONE DIDISPECIALIZZAZIONE SPECIALIZZAZIONE DIDIPREVENZIONE INCENDI PREVENZIONE INCENDI
Analisi di rischio e individuazione delle misure di sicurezza equivalenti. Analisi di rischio e individuazione delle misure di sicurezza equivalenti. Individuazione delle misure di prevenzione e/o di protezione che Individuazione delle misure di prevenzione e/o di protezione che
permettono di garantire all'attività lo stesso grado di sicurezza che si permettono di garantire all'attività lo stesso grado di sicurezza che si otterrebbe rispettando integralmente la normativa. otterrebbe rispettando integralmente la normativa.
Gianfranco Tripi
Deroghe
Le norme di prevenzione incendi (regole Le norme di prevenzione incendi (regole tecniche) emanate dal Ministero dell'Interno sono di tipo “deterministico-prescrittivo”.
A volte la presenza di vincoli non consente di rispettare uno o più punti delle norme
Con la deroga è possibile sanare queste situazioni prevedendo misure tecniche
alternative in grado di garantire un livello di sicurezza equivalente.
Gianfranco Tripi
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DPR 151/11 PROCEDIMENTO PROCEDIMENTO DIDI DEROGA (ART. 7)DEROGA (ART. 7)
QUALORA GLI INSEDIAMENTI O GLI IMPIANTIQUALORA GLI INSEDIAMENTI O GLI IMPIANTIPRESENTINO CARATTERISTICHE TALI DA NONCONSENTIRE L’INTEGRALE OSSERVANZA DELLANORMATIVA VIGENTE, GLI INTERESSATI POSSONOPRESENTARE AL COMANDO DOMANDA MOTIVATA PER LADEROGA AL RISPETTO DELLE CONDIZIONI PRESCRITTE
PRESENTAZIONERESEN AZIONE
30 GG PER L’ESAME E TRASMISSIONE DELLA DEROGA
60 GG. PER LA PRONUNCIA DELLA DIREZIONE REG.LE VV.F.
Gianfranco Tripi
PRESUPPOSTI FONDAMENTALI:
DeroghePRESUPPOSTI FONDAMENTALI Le attività devono presentare caratteristiche tali
da non consentire l’integrale osservanza delle ordinarie regole di prevenzione incendi
Bisogna mantenere inalterata la loro sicurezza sicurezza globaleglobale
Gianfranco Tripi
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LA SICUREZZA ANTINCENDI SI PUO’ RITENERE SODDISFATTA SE VENGONO GARANTITI I SEGUENTI REQUISITI
(DPR n.246/1993, recepimento Direttiva 89/106 CEE):
Deroghe
1. minimizzazione delle occasioni di incendio2. stabilità degli elementi portanti per un tempo utile ad assicurare
il soccorso degli occupanti;3. limitata propagazione del fuoco e dei fumi, anche riguardo alle
opere vicine;4. possibilità che gli occupanti lascino l’opera indenni o che gli stessi
siano soccorsi in altro modo;5. possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di
sicurezzasicurezza.
PERTANTO QUANDO SI INOLTRA UNA ISTANZA DI DEROGA E’ NECESSARIO PORSI LE SEGUENTI DOMANDE:
• QUALI SONO LE MOTIVAZIONI TECNICHE PER CUI LA NORMATIVA RICHIEDE L’ATTUAZIONE DELLE MISURE CUI SI
Deroghe
NORMATIVA RICHIEDE L ATTUAZIONE DELLE MISURE CUI SI CHIEDE DI DEROGARE?• QUALI SONO I MOTIVI OSTATIVI CHE NON CONSENTONO IL RISPETTO INTEGRALE DELLA NORMA?• QUALI SONO I RISCHI AGGIUNTIVI CONSEGUENTI ALLA MANCATA APPLICAZIONE DELLE MISURE OGGETTO DI DEROGA?• LE MISURE CHE VENGONO PROPOSTE COMPENSANO IL RISCHIOAGGIUNTIVO IN TERMINI DI:• minimizzazione delle cause di incendio? minimizzazione delle cause di incendio?• stabilità delle strutture portanti?• limitata propagazione dei fumi?• evacuazione e soccorso degli occupanti?• sicurezza delle squadre di soccorso?
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DPR 151/11 PROCEDIMENTO DI DEROGA (ART. 7)
mod. PIN 4 – 2011 DerogaDocumentazione
tecnico - progettuale
a) elaborati grafici
Specificare se trattasi di attività soggetta (all.I DPR
151/2011)
b) relazione tecnica
(Integrata con valutazione del rischio aggiuntivo e misure tecnico-gestionali compensative)
o non soggetta
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La Direzione Regionale VV.F., effettuato l’esame istruttorio delle richieste di deroga all’osservanza delle normative specifiche per le singole attività
Deroghe
delle normative specifiche per le singole attività (norme verticali o orizzontali) trasmesse dai Comandi VV.F., con loro motivato parere e sentito il Comitato Tecnico Regionale, qualora riscontri la contemporanea sussistenza di tutti i requisiti precedentemente descritti, rilascia le deroghe richiestederoghe richieste
Metodi di analisi del rischio:
DerogheMetodi di analisi del rischio Metodi predittivi (per impianti di processo) Approccio empirico/qualitativo Metodi ingegneristici (FSE)
NB:Ricordarsi anche delle deroghe in via generaleNB:Ricordarsi anche delle deroghe in via generale
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Metodi di analisi del rischio: Metodi predittivi (per impianti di processo)
Deroghe:
Metodi di analisi del rischio: Approccio empirico/qualitativo
Deroghe
Alcuni esempi:
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Parere Comando
Favorevole condizionato:
Esempio deroga: Locale pubblico spettacoloAccesso e aerazione UTA
1. Sistema sovrappressione e estrattore di fumo in grado di funzionare anche in caso di emergenza in assenza di energia elettrica
2. Installazione di impianto di ventilazione meccanica finalizzato alla estrazione del calore prodotto dai gruppi (ricambio 3 volumi/ora)(ricambio 3 volumi/ora)
Parere Direzione Regionale:
Favorevole condizionato:
1. Condizioni espresse dal Comando
2. Estrazione aria in grado di funzionare durante incendio
Esempio deroga: Altezza centrale termica
Misure proposte:
I. Elettrov gas esterna asservita a impianto rivelazione gas
II.Incremento superficie di aerazioneII.Incremento superficie di aerazione
Comando VVF: Parere favorevole
Direzione Regionale VVF: Parere favorevole a condizione Direzione Regionale VVF: Parere favorevole a condizione che sia presente anche rilevazione incendi
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Misure proposte:- Impianto sprinkler ad attivazione manuale
Esempio deroga: Deposito (no R strutture)
Impianto sprinkler ad attivazione manuale- Percorsi di esodo ridotti
Comando VVF: Parere favorevole condizionato:- Impianto sprinkler ad attivazione automatica
Direzione Reg.VVF: Parere favorevole condiz.:- protezione esterna con idranti UNI 70
Misure proposte:
Esempio deroga: Deposito (R 15 anziché R30)
- Protezione idranti esterna ed interna- Telone in classe 2 di reazione al fuoco
Comando VVF: Parere favorevole
Direzione Reg.VVF: Parere favorevole condiz.:- condizioni di esercizio
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Misure proposte:- Illuminazione di sicurezza
B d l i
Esempio deroga: rampa autorimessa larga 2.55 m
- Bande segnalazione- Impianto semaforico
Comando VVF: Parere favorevole
Direzione Reg.VVF: Parere favorevole
Misure proposte:- Maggiorazione aperture aerazione
Esempio deroga: parete esterna CT (<15%+no “spazio scoperto”)
Comando VVF: Favorevole purchè il “porticato” di accesso sia REI
Direzione Reg.VVF: Parere favorevole a condizione Direzione Reg.VVF Parere favorevole a condizione che: valvola di intercettazione e interruttore generale siano a 2,5 m o automatici asserviti a rilevazione incendi/gasSolaio balcone R120
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Circolare 13223 del 24.10.12
LINEE GUIDA PER LA CONCESSIONE DI DEROGHE IN ALBERGHI STORICI
OGGETTO: Criteri per la concessione di deroghe per le strutture ricettive turistico alberghiere esistenti alla strutture ricettive turistico alberghiere esistenti alla data di entrata in vigore del decreto del Ministro
dell’interno del 9 aprile 1994 e s.m.i., siti all’interno di edifici sottoposti alle disposizioni di tutela ai sensi
del d.lgs. 22 gennaio 2004, n.42.
Circolare 13223 del 24.10.12Resistenza al fuoco delle struttureResistenza al fuoco delle strutture
ll p.to 19.1 del D.M. 9 aprile 1994 e s.m.i. prevede specifici requisiti per le strutture portanti e separanti, in funzione dell’altezza
è à é
LINEE GUIDA PER LA CONCESSIONE DI DEROGHE IN ALBERGHI STORICI
antincendio dell’edificio in cui è ubicata l’attività nonché delle misure di sicurezza adottate.
Criticità: solai in materiali combustibili (es. legno) che non possono essere protetti contro gli effetti dell’incendio per i vincoli di carattere storico-artistico ed architettonico.
Possibile deroga ai requisiti REI dei solai in presenza di:1 im i t t m ti di sti i i di st s t tt l 1. impianto automatico di estinzione incendi esteso a tutte le aree
in cui non sono garantiti i prescritti requisiti R, E, I;2. servizio interno di sicurezza H24, non inferiore a 2 addetti , che
garantisca un tempestivo intervento di contenimento e di assistenza all’esodo, muniti di attestato di idoneità tecnica dopo corso di tipo B, integrato da un modulo di 4 h i cui contenuti siano coerenti col DVR redatto ai sensi dal D.Lgv.81/2008.
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Circolare 13223 del 24.10.12ScaleScale
Criticità: scale dotate di rampe non rettilinee o di dimensioni nonconformi al decreto, facenti parte del sistema di vie di esodo.
l h
LINEE GUIDA PER LA CONCESSIONE DI DEROGHE IN ALBERGHI STORICI
Costituiscono misura compensativa del rischio aggiuntivo tutti iprovvedimenti di sicurezza di seguito indicati:- impianto di illuminazione di sicurezza esteso all’intero vano scala,
con livello di illuminamento almeno 5 lux sul piano di calpestio;- installazione ulteriore corrimano conforme alle vigenti normative;- segnaletica di sicurezza indicante il pericolo ed i comportamenti più
id n i in s di s d in m n ;idonei in caso di esodo in emergenza;
ESEMPI:
LETTERA CIRCOLARE PROT n° P1563/4108 sott 28 29 AGO 1995
DEROGHE IN VIA GENERALE
LETTERA – CIRCOLARE PROT. n° P1563/4108 sott. 28 29 AGO. 1995DM 1/2/1986 – Criteri per la concessione di deroghe in via
generale ai punti 3.2, 3.6.3 e 3.7.2.
LETTERA – CIRCOLARE prot. n. P2244/4122 sott. 32 del 30/10/1996 D.M. 26/8/ 1992 "Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica".
Chiarimenti applicativi e deroghe in via generale ai punti 5.0 e 5.2.
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LETTERA – CIRCOLARE PROT. n° P1563/4108 sott. 28 29 AGO. 1995DM 1/2/1986 – Criteri per la concessione di deroghe in via generale.
DEROGHE IN VIA GENERALE
p g g
Misure di sicurezza alternative a quanto richiesto dai punti :a) punto 3.2, per quanto attiene l'altezza dei piani;b) punto 3.6.3, nel caso in cui la larghezza delle corsie di manovra è inferiore al minimo prescritto;c) punto 3.7.2, per quanto attiene la larghezza delle rampe e nel caso in cui l'accesso avvenga da montauto meccanico, in luogo delle rampe.
Essendo tali misure in linea con i principi informativi della nuova disciplina ed al fine di snellire i procedimenti ed evitare aggravi di lavoro per procedure solo burocratiche, si dispone che, ove risultino integralmente rispettate le condizioni riportate nell'allegato, i Comandi Provinciali VVF procedono direttamente all'approvazione del progetto, intendendosi accolte in via generale tali deroghe.
Decreto Ministeriale del 01/02/1986Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio delle autorimesse e simili
3. Autorimesse con capacità di parcamento > 9 autoveicoli .3.2. Altezza dei piani.
-almeno 2,4 m con un minimo di 2 metri sotto trave
-per gli autosilo è consentita un'altezza di 1,8 metri
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Decreto Ministeriale del 01/02/1986Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio delle autorimesse e simili
> 4,5 m
3.7.3.7. AccessiAccessi..
3.7.2. 3.7.2. RampeRampe.. d d l d d l
< 4,5 m
Ogni compartimento deve essere servito da almeno una Ogni compartimento deve essere servito da almeno una coppia di rampe a senso unico di marcia di ampiezza coppia di rampe a senso unico di marcia di ampiezza ciascuna non inferiore a 3 m o da una rampa a doppio ciascuna non inferiore a 3 m o da una rampa a doppio senso di marcia di ampiezza non inferiore a 4,5 msenso di marcia di ampiezza non inferiore a 4,5 m
Decreto Ministeriale del 01/02/1986Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio delle autorimesse e simili
3.7.3.7. AccessiAccessi..3.7.2. 3.7.2. RampeRampe..Sino a quindici autovetture consentita una sola rampa di Sino a quindici autovetture consentita una sola rampa di ampiezza almeno a 3 mampiezza almeno a 3 mmp m mmp m m
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Decreto Ministeriale del 01/02/1986Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio delle autorimesse e simili
3.6.3.6. SezionamentiSezionamenti::3.6.3. Le corsie di manovra devono consentire il facile 3.6.3. Le corsie di manovra devono consentire il facile movimento degli autoveicoli e devono avere ampiezza non movimento degli autoveicoli e devono avere ampiezza non inferiore a 4,5 m e a 5 m nei tratti antistanti i box, o posti inferiore a 4,5 m e a 5 m nei tratti antistanti i box, o posti , , p, , pauto, ortogonali alla corsia.auto, ortogonali alla corsia.
Decreto Ministeriale del 01/02/1986Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio delle autorimesse e simili
3.7.2. Rampe