CURVA di BEVERIDGE
Processi di matching sul
mercato del lavoro
Ripartizione delle spese pubbliche per politiche del lavoro -2009
1,75
2,17
2,52
2,35
2,77
Obiettivo prioritario degli interventi sul mercato del lavoroè innalzare il TASSO DI OCCUPAZIONE totale
innalzando i tassi di occupazione specifici
OCCUPAZIONE
(in Italia T.O.= 57%)(23 milioni circa)
DISOCCUPAZIONE
In Italia
T.D. =9%
in Italia il Tasso di inattività
= 37%(14.750.000)
In Italia T.O. è di circa 7 punti inferiore alla media UEper le donne di circa 12 punti, per i giovani 14 punti, per gli anziani 10 punti
T.A. 63%
2.354.00021 milioni non in età lavorativa
Anno 2011
CREAZIONE E DISTRUZIONEdi posti di lavoro
• I tassi di attività (T.A.) di occupazione (T.O.) e di disoccupazione rilevano gli stock presenti sul mercato del lavoro in un determinato momento (es: nel 2011)
• Nello stesso periodo possono entrare ed uscire nel e dal bacino dell’occupazione flussi di lavoratori, a seguito di creazione e distruzione di posti di lavoro. Se tali flussi si equivalgono, lasciano inalterati i valori degli stock e cioè del tasso di occupazione e del tasso di disoccupa
zione (a parità di altre condizioni, come la popolazione in età di lavoro, l’offerta di lavoro…)
Mercato del lavoro “dinamico”
• È quello in cui esistono continui flussi in entrata e in uscita, rispettivamente, nel e dal sistema occupazionale
• Quando flussi di entrata = flussi di uscita nel m.d.l. si ha l’invarianza degli stock (tasso di disoccupazione = tasso di vacancies); il mercato del lavoro si trova allora in
La curva di Beveridge rappresenta i punti in cui ci si può trovare in “stato stazionario”, delimitando così i confini tra la disoccupazione congiunturale e quella strutturale e/o frizionale, ciascuna da contrastare con le politiche più appropriate (occupazionali, del lavoro, ecc…)
equilibrio di stato stazionario
La funzione di MATCHING
• Il processo di incontro tra disoccupati e posti vacanti può essere espresso dalla funzione
• dove: M= numero di passaggi dalla disoccupazione all’occupazione; U = disoccupati; V = posti vacanti
• Dividendo le variabili per L (Forze di lavoro) si ha:
• Il “flusso” di passaggi (tasso di matching = m) aumenta col crescere del tasso di disoccupazione e del tasso di vacancies
M = M (U,V)
m = m (u,v)
Probabilita’ media di trovare lavoro
• Dividendo il tasso di matching e le singole determinanti per il tasso di disoccupazione si ha
stock di posti vacanti V su
stock di disoccupati UGrado di tensione sul
mercato del lavoro
FLUSSO DI INGRESSO nell’occupazione
• Moltiplicando la probabilità di trovare lavoro per il tasso di disoccupazione si ottiene il flusso di ingresso nella occupazione o di “creazione di occupazione”
Probabilità media di perdere il lavoro
• (1-u) rappresenta la frazione di forza lavoro che risulta occupata (in termini di stock),
• indicando con s la percentuale di posti di lavoro distrutti -che indica perciò la probabilità di perdere il posto di lavoro- e moltiplicando per (1-u) si ha:
FLUSSO DI USCITA dall’occupazione
EQUILIBRIO TRA FLUSSI
Può definirsi “equilibrio di stato stazionario” sul mercato del lavoro quando il flusso di ingressi nell’occupazione è uguale al flusso in uscita dalla medesima
Da cui si ottiene il
tasso di disoccupazione
di equilibrio u*
CURVA di BEVERIDGE
Tutti i punti sulla curva indicano uguaglianza tra flussi in entrata e in uscita, ma con diverse combinazioni di vacancies e disoccupazione
u*
Il tasso di disoccupazione di equilibrio dipende dal tasso di distruzione e quello di creazione dei
posti di lavoro, ma vi corrispondono uguali flussi in entrata e uscita
ESEMPIO
Esistono diversi tassi di disoccupazione “di equilibrio” che assicurano l’uguaglianza tra flussi (dato il tasso
di creazione e di distruzione dei posti di lavoro)
20%
v = 0,08 u= 0,15
Se FL = 1000 ci sono 80 posti vacanti e 150 disoccupati, di cui:70 (150-80) disoccupati per CARENZA DI DOMANDA (dis.keynesiana)
80 per “FRIZIONI O IMPERFEZIONI”(disoccupazione frizionale e/o strutturale): questi ultimi potrebbero eliminarsi solo se politiche del
lavoro adeguate riducessero le imperfezioni (spostamento a sinistra della curva fino a intersecare u*)
u*
Alto grado di t
ensione: v > u
Basso grado di tensione: v
< u
POLITICHE KEYNESIANE (MACRO) E STRUTTURALI (SELETTIVE)
Le politiche occupazionali (macro) possono ridurre la disoccupazione creando nuovi posti vacanti che danno luogo ad altrettanti ingressi nell’occupazione
Le politiche attive del lavoro spostano la curva verso il basso, riducendo i posti vacanti a parità di disoccupazione
Politiche occupazionali
keynesiane
Politiche del lavoro
strutturali
CURVA DI BEVERIDGE : studi empirici (USA)
Fonte: P.G. Ghirardini
CURVA DI BEVERIDGE : studi empirici (ITALIA)
Fonte: P.G. Ghirardini
CURVA DI BEVERIDGE : studi empirici (ITALIA)
Fonte: P.G. Ghirardini
• Z
Tassi di occupazione (sin) e disoccupazione (dx)2009 alcuni paesi UE 27
Bassa sicurezzaAlta sicurezza
Alta flessibilità/occ
UK
IE
SE DKFI
NL
HU PO
CZ
SK IT
AT BE
FR DE
EL ES PT
Alta flessibilità/occ.
Bassa flessibilità
Bassa sicurezza Alta sicurezza
Bassa flessibilità
FLESSIBILITA’
S I C U R E Z Z A Fonte: Jorgensen & Madsen, 2007/Eurostat-OECD data
76, 7.472, 8.4
69, 8.4
77, 4.5
70, 7.8
62, 14
72, 4
62, 8
55 59
60
57
6061
66
64, 9.8 71, 7
65
REGIMI D’IMPIEGO
Flex-esclusivi
Standard-esclusivi
Standard-inclusivi
Flex-inclusivi
Flex-esclusivi
Standard-esclusivi
Standard-inclusivi
Flex-inclusivi