DEMENZA, PARKINSON,DEMENZA, PARKINSON,EPILESSIA.EPILESSIA.
Dr. Maristella PiccininniDr. Maristella PiccininniCoordinatrice Ambulatori Disturbi Cognitivi - ASL 10 Firenze - U.O. NeurologiaCoordinatrice Ambulatori Disturbi Cognitivi - ASL 10 Firenze - U.O. Neurologia
Firenze, 1 giugno 2013
LE DEMENZELE DEMENZE PRESENTAZIONE DI PRESENTAZIONE DI UN CASO CLINICO UN CASO CLINICO
Dr. Anna Di NataleDr. Anna Di NataleMedico Medicina Generale - ASL 10 FirenzeMedico Medicina Generale - ASL 10 Firenze
Il pazienteIl paziente
Ottobre 2010
Paziente M. B.Donna di 70 anni, accompagnata dal figlio,preoccupati perchè da qualche tempo presenta disturbi della memoria.
Anamnesi fisiologica- 2 gravidanze a termine- Non ha mai fumato- Astemia- Non diabete- Non dismetabolismo lipidico- Non ipertesa- Normotipo- Personalità tranquilla
Il pazienteIl paziente
Anamnesi familiareNon riferita familiarità per patologia degenerativa del S.N.C.
Anamnesi patologica remotaNon patologie degne di notaParalisi del VII nervo cranico dx di tipo centrale.
Richiesti accertamenti- Esami di laboratorio- Valutazione neuropsicologica
Anamnesi patologica prossimaDa qualche tempo presenta disturbo di memoria che ha portato alla consultazione del medico di base.
AccertamentiAccertamenti
Esami di laboratorio
- Risultati tutti nella norma
EmocromoGlicemia e profilo lipidicoElettrolitiCreatininemiaALT, ASTTSHOmocisteinemiaVit. B12, Acido folico
AccertamentiAccertamenti
Valutazione neuropsicologica
R.M.N. encefalo- Segni di sofferenza ischemica cronica nella
sostanza bianca profonda degli emisferi cerebrali con microinfarti.
- Note di atrofia.
- Risultati nella norma.
AccertamentiAccertamenti
R.M.N. encefalo
AccertamentiAccertamenti
R.M.N. encefalo
Visita geriatricaVisita geriatrica
Esame obiettivo
- Deambulazione a piccoli passi in assenza di sofferenza extrapiramidale.
- Pressione arteriosa 145/80 f.c. 72- No soffi, no segni di scompenso cardiaco.- Torace n.d.n.
- Autonoma nelle ADL e nelle IADL.
- M.M.S.E. 27/30.
Ottobre 2010
Visti gli esiti negativi dei primi accertamenti è statarichiesta una visita geriatrica
Visita geriatricaVisita geriatrica
Diagnosi
- Ripetere visita geriatrica fra 8 mesi
M.C.I. di tipo amnestico
Prescrizioni
- Delecit flaconcini 1 die x 2 mesi a cicli
Visita geriatricaVisita geriatrica
Visita geriatrica di controlloPaziente stabile
Completamente autonoma nelle ADL e nelle IADL
Settembre 2011
M.M.S.E. 27/30.
Sospesa terapia
Ulteriori accertamentiUlteriori accertamenti
Settembre 2012
Permane il deficit mnemonico.
Si richiedono ulteriori accertamenti:
- Visita cardiologica (FAP? Aritmie asintomatiche?)- Holter cardiaco
Holter cardiacoNegativo per aritmie e altre patologie.
Visita cardiologicaVisita cardiologica
Visita cardiologica
P.a. 130/75 No segni di scompenso né soffiE.C.G. ritmo sinusale 64/min. morfologia nei limiti
Ecodoppler cardiaco: sclerosi valvolare mitro-aortica;segni di esiti di versamento pericardico
Al cardiologo viene riferito che da circa un anno la paziente ha avuto episodi accessionali di malessere con aumento della frequenza cardiaca (fino a 130/min.)
Visita cardiologicaVisita cardiologica
PrescrizioniTerapia con ASA e Rytmonorm 150x2 mg/die
Richiesta Ecocolordoppler dei vasi epiaorticiRipetizione holter cardiacoRX torace
ConclusioniNon cardiopatia di attuale significato clinico.
Probabili parossismi di F.A. vista l’encefalopatia microinfartuale in assenza di altre possibili cause.
Dopo qualche mese i familiari segnalano un certo miglioramento con l’inizio della terapia.
AccertamentiAccertamenti
Ecocolordoppler dei vasi epiaortici
Nei limiti della norma l’emodinamica delle arterie vertebrali pur presentando un decorso tortuoso.
RX toraceN.d.r.
Holter cardiacoNella norma
Non segni di lesioni steno-occluisive emodinamicamente significative a livello degli assi carotidei extracranici esaminati.
AggravamentoAggravamento
Lamenta di aver avuto un progressivo peggioramento dei disturbi memoria.
Gennaio 2013
I familiari riferiscono di episodi ricorrenti di allucinazioni olfattive associati a “sensazione di svenimento”.
Si richiede visita neurologica.
La paziente è peggiorata.
Visita neurologicaVisita neurologica
Visita neurologica
M.M.S.E. 23/30 con disorientamento temporale e deficit del richiamo delle tre parole.
Accertamenti consigliati: EEG e RMN encefalo
Al neurologo vengono riferiti episodi acuti di parosmie con tendenza alla sincope ed un peggioramento dei disturbi cognitivi.
Test dell’orologio con modeste alterazioni
IADL 5/8 conservate
Visita neurologicaVisita neurologica
Ipotesi diagnostica
Crisi del giro uncinato da irritazione epilettica temporo-mesiale in paziente con demenza a patogenesi degenerativa primaria.
PrescrizioniKeppra 500 mg x 2 die
Consigliata valutazione presso centro UVA per eventuale prescrizione di farmaci anticolinesterasici.
AccertamentiAccertamenti
E.E.G.Non conferma focolaio epilettogeno
R.M.N.Conferma ipotesi neurodegenerativa (atrofia parieto-temporale)
La paziente è indirizzata all’Ambulatorio Disturbi Cognitivi (U.O. Neurologia) - Ospedale Nuovo San Giovanni di Dio.
AccertamentiAccertamentiR
.M.N
. enc
efal
o
AccertamentiAccertamentiR
.M.N
. enc
efal
o
Anamnesi patologica prossima
Ambulatorio disturbi cognitivi Ambulatorio disturbi cognitivi U.O. NeurologiaU.O. Neurologia
- La paziente ha sospeso spontaneamente la terapia con Levetiracetam
- Riferita riduzione degli episodi accessuali in seguito all’introduzione della terapia con ASA
- Peggioramento dei disturbi di memoria per cui non ricorda il contenuto di conversazioni recenti
- Scarsa flessibilità mentale- Da circa 6 mesi ha paura di rimanere sola in casa
Esame obiettivo neurologico
- Lieve rallentamento psico-motorio- Deambulazione a piccoli passi- Rigidità assiale, perdita dei movimenti pendolari- Lieve impaccio nei movimenti rapidi alternati con sn > dx
- Non alterazioni dei movimenti coniugati dello sguardo- Non aprassia ideativa ed ideomotoria- Non confusione dx-sn- Non alterazioni dello schema corporeo- Nei limiti le gnosie
Ambulatorio disturbi cognitiviAmbulatorio disturbi cognitiviU.O. NeurologiaU.O. Neurologia
- MMSE 21,7/30
- IADL 5/8
- ADL 6/6
- NPI 0/144
- CDR 1
Valutazione cognitivo-comportamentale
Ambulatorio disturbi cognitiviAmbulatorio disturbi cognitiviU.O. NeurologiaU.O. Neurologia
Ambulatorio disturbi cognitiviAmbulatorio disturbi cognitiviU.O. NeurologiaU.O. Neurologia
Copia di figure
Prova di scrittura
Ambulatorio disturbi cognitiviAmbulatorio disturbi cognitiviU.O. NeurologiaU.O. Neurologia
Test dell’orologio
Ambulatorio disturbi cognitiviAmbulatorio disturbi cognitiviU.O. NeurologiaU.O. Neurologia
Richiesti accertamenti
- Consiglia di eseguire SPECT con DATscan per D.D. tra un parkinsonismo vascolare o degenerativo.
(accertamento in attesa di risposta)
Ipotesi diagnosticheIpotesi diagnostiche
Diagnosi di DEMENZA Diagnosi di DEMENZA
• Declino delle capacità intellettive e cognitiveDeclino delle capacità intellettive e cognitive
• Il deficit è a carico non solo della memoria, ma Il deficit è a carico non solo della memoria, ma anche di altri aspetti cognitivi come linguaggio, anche di altri aspetti cognitivi come linguaggio, orientamento, prassia, pensiero ed astrazione, orientamento, prassia, pensiero ed astrazione, soluzione di problemisoluzione di problemi
• Il disturbo deve essere di gravità tale da interferire Il disturbo deve essere di gravità tale da interferire con le capacità sociali e/o lavorativecon le capacità sociali e/o lavorative
CRITERI DIAGNOSTICI DEMENZA DSM-IVCRITERI DIAGNOSTICI DEMENZA DSM-IV
Sviluppo di deficit cognitivi multipli, manifestati da entrambe le condizioni seguenti: deficit della memoria (compromissione della capacità di
apprendere nuove informazioni o di ricordare informazioni già acquisite)
una (o più) delle seguenti alterazioni cognitive:• afasia (alterazione del linguaggio)• aprassia (compromissione della capacità di eseguire attività
motorie nonostante l’integrità della funzione motoria)• agnosia (incapacità di riconoscere o di identificare oggetti
nonostante l’integrità della funzione sensoriale)• disturbo delle funzioni esecutive (cioè, pianificare,
organizzare, ordinare in sequenza, astrarre). Ciascuno dei deficit cognitivi dei Criteri A1 e A2 causa una
compromissione significativa del funzionamento sociale o lavorativo, e rappresenta un significativo declino rispetto ad un precedente livello di funzionamento.
I deficit non si presentano esclusivamente durante il decorso di un delirium.
Criteri DSM-IV per la demenza vascolare
1.Sviluppo di deficit cognitivi multipli caratterizzati da entrambi i seguenti punti:a. disturbo della memoria;
b. uno o più dei seguenti disturbi cognitivi:i) disturbo del linguaggio;ii) aprassia;iii) agnosia;iv) disturbo delle funzioni esecutive (pianificazione, organizzazione,
sequenziamento, astrazione).
2.Entrambi i disturbi riportati al punto 1a e 1b causano una difficoltà significativa nel lavoronelle attività sociali e rappresentano un significativo declino da un livello superiore.
3.Segni o sintomi neurologici focali (aumento dei riflessi osteotendinei, riflesso plantare in estensione, paralisi pseudobulbare, disturbi della marcia, ipostenia di un arto) o evidenza di laboratorio indicativa di malattia cerebrovascolare (es. infarti cerebrali multipli che interessino la corteccia e la sottostante sostanza bianca) che siano giudicati in relazione al disturbo.
4. I deficit non occorrono esclusivamente nel corso di delirio.
CRITERI CLINICI PER LA DIAGNOSI DI DEMENZA VASCOLARE SOTTOCORTICALE (Erkinjuntti T. et al, J Neural Transm Suppl, 2000;59:23 30)
I. I criteri per la diagnosi clinica della demenza vascolare sottocorticale includono tutti i seguenti:
A. SINDROME COGNITIVA che include entrambi i seguenti: sindrome disesecutiva: deterioramento nella formulazione di obiettivi, nella iniziazione, pianificazione, organizzazione, performance di azione, esecuzione, cambiamento e mantenimento della risposta, astrazione e deficit di memoria (potrebbe essere lieve): rievocazione deteriorata, riconoscimento relativamente intatto, amnesia meno grave, beneficio dai suggerimenti
che indicano declino da un precedente più elevato livello di funzionamento, e che interferiscono con complesse (esecutive) attività occupazionali e sociali, non dovuto agli effetti fisici della sola malattia cerebrovascolare.
B. MALATTIA CEREBROVASCOLARE che include: evidenza di rilevante malattia cerebrovascolare attraverso l'imaging cerebrale e presenza o storia di segni neurologici come evidenza per una malattia cerebrovascolare come emiparesi,paralisi facciale centrale, segno di Babinski, deficit sensitivi, disartria, alterazioni della deambulazione, segni extrapiramidali compatibili con lesioni cerebrali sottocorticali.
II. Le caratteristiche cliniche che supportano la diagnosi di demenza vascolare sottocorticale includono i seguenti: a. Episodi di lieve coinvolgimento del motoneurone superiore come sbandamento, asimmetria dei riflessi, mancanza di coordinazione. b. Presenza precoce di una alterazione della deambulazione (deambulazione a piccoli passi o andatura a piccoli passi magnetica, andatura aprassica-atassica o parkinsoniana). c. Storia di instabilità e frequenti cadute accidentali. d. Precoce frequenza urinaria , urgenza, e altri sintomi urinari non spiegati da una malattia urologica. e. Disartria, disfagia, segni extrapiramidali (ipocinesia, rigidità). f. Sintomi comportamentali e psicologici come depressione, cambiamenti di personalità, labilità emotiva, rallentamento psicomotorio.
III. Le caratteristiche che rendono la diagnosi di demenza vascolare sottocorticale incerta o improbabile includono: a. Esordio precoce del deficit di memoria e progressivo peggioramento della memoria e di altre funzioni cognitive come il linguaggio (afasia transcorticale sensoriale), abilità motorie (aprassia), e percezione (agnosia), in assenza di corrispondenti lesioni focali al neuroimaging b. Assenza di rilevanti lesioni che indicano malattia cerebrovascolare sulle immagini cerebrali TC o RM
Criteri diagnostici della PSPLitvan et al, 2003
Criteri di baseDevono essere presenti: decorso progressivo esordio oltre i 40 anni paralisi nello sguardo verso l’alto con anomalia dello sguardo verso il basso instabilità posturale con cadute nel primo anno di malattia
Criteri di supportoPossono essere presenti: acinesia o rigidità simmetrica più prossimale che distale anomalia posturale del collo (retrocollis) parkinsonismo non responsivo alla L-Dopa disfagia o disartria precoce disturbi cognitivi precoci con almeno due delle seguenti
caratteristiche: apatia, disturbo di astrazione, ridotta fluenza verbale, comportamento di utilizzo o imitazione, segni di liberazione frontale
Cause di demenza organicaDiagnosi neuropatologica in 400 pazienti
Studio longitudinale di Lund (1992) - DAT: demenza tipo Alzheimer
McKeith et al, Neurology 1996; 47: 1113-24
42%12%
26%9% 3%
8%
DAT
Miste (DAT + demenzavascolare)
Demenza vascolare
Degenerazioni fronto-temporali non-DAT (incl.morbo di Pick 1%)
Encefaliti (incl. morbo diCreutzfeldt-Jacob)
Altre demenze (incl. Tumori 1%)
CLASSIFICAZIONE DELLE DEMENZE CLASSIFICAZIONE DELLE DEMENZE (1)(1)
CORTICALI:CORTICALI:Malattia di AlzheimerMalattia di AlzheimerFronto-temporale e malattia di PickFronto-temporale e malattia di Pick
SOTTOCORTICALISOTTOCORTICALI::Demenza a corpi di LewyDemenza a corpi di LewyParkinson-demenzaParkinson-demenzaCorea di HuntingtonCorea di HuntingtonParalisi sopranucleare progressivaParalisi sopranucleare progressivaDegenerazione cortico-basaleDegenerazione cortico-basale
DEGENERATIVE O PRIMARIEDEGENERATIVE O PRIMARIE
CLASSIFICAZIONE DELLE DEMENZE CLASSIFICAZIONE DELLE DEMENZE (2)(2)
Demenza vascolare ischemicaDemenza vascolare ischemica
Idrocefalo normotesoIdrocefalo normoteso
Disturbi endocrini e metaboliciDisturbi endocrini e metabolici
Malattie metaboliche ereditarieMalattie metaboliche ereditarie
Malattie infettive ed infiammatorie del Malattie infettive ed infiammatorie del
SNCSNC
Stati carenzialiStati carenziali
Sostanze tossicheSostanze tossiche
Processi espansivi intracraniciProcessi espansivi intracranici
AltreAltre
SECONDARIESECONDARIE
Cause reversibili di demenzaCause reversibili di demenza
• DepressioneDepressione• Disordini metaboliciDisordini metabolici• Intossicazione da farmaciIntossicazione da farmaci• Infezioni del SNCInfezioni del SNC• Lesioni strutturaliLesioni strutturali• Idrocefalo normotesoIdrocefalo normoteso
SINDROME DEMENZASINDROME DEMENZADIAGNOSI E TRATTAMENTODIAGNOSI E TRATTAMENTO
Linea Linea GuidaGuida
Perché una Perché una linealinea
guida del CSRguida del CSRper la diagnosiper la diagnosi
ed il ed il trattamentotrattamento
della demenzadella demenza
?
In conseguenza dell’elevata varietà dei
sintomi la Demenza non
viene diagnosticata precocemente
Bradford A, Kunik ME, Schulz P, Williams SP, Singh H. Alzheimer Dis. Assoc. Disord., 2009
La diagnosi tempestiva di Demenza consente:
di elaborare e sperimentare interventi, anche farmacologici, prima che il danno neuronale sia avanzato e dunque inemendabile
favorisce una migliore gestione della malattia influendo sul contesto familiare e sociale fino dalle fasi iniziali
• Dubois B et Al. The Lancet Neurology, 2007• Ashford J, Borson S, O’Hara R, Dash P, Frank L, Robert P, Shankle W, Tierney M, Brodaty H, Schmitt F. Alzheimer's and Dementia, 2007
Alzheimer's Association International Conference on Alzheimer's Disease 2010 (AAICAD 2010) Honolulu.
Early diagnosis for people with dementia can reduce costs
Uno studio della Veteran Administration ha dimostrato che la diagnosi precoce di demenza, seguita da informazione e sostegno, riduce del 30% i costi assistenziali annui.
McCarten JR(1), Pauline Anderson P (2), Kuskowski MA (1), Yvonne Jonk Y(3), Dysken MW(1).
(1)VA Medical Center, Minneapolis, (2) Veterans Integrated Service Network 23, Minneapolis (3)University of Minnesota, Minneapolis, USA.
A chi è diretta A chi è diretta questa linea guidaquesta linea guida ?
Al Medico di Medicina Generale Al Medico di Medicina Generale che per primo “...che per primo “...può identificare può identificare i segni clinici del decadimento i segni clinici del decadimento cognitivo al loro insorgere, anche cognitivo al loro insorgere, anche avvalendosi delle segnalazioni avvalendosi delle segnalazioni dei familiari.”dei familiari.” ed integrando le sue ed integrando le sue competenze con i servizi competenze con i servizi specialistici dedicati alla cura specialistici dedicati alla cura delle demenze.delle demenze.
Quali le principalicriticità ?
Raccomandazione 2 DEPRESSIONE
Raccomandazione 3DELIRIUM
Raccomandazioni 6 e 7COMORBILITA’
GDS (15 item)
Sheikh RL, Yesavage JA: Geriatric Depression Scale (GDS)Recent evidence and development of shorter version. Clin Gerontol 5, 165-73, 1986.
Raccomandazione 5
Il Medico di Medicina Generale formula l’ipotesi diagnostica di Demenza attraverso l’anamnesi, l’esame obiettivo generale, la ricerca di eventuali fattori iatrogeni ed un’intervista strutturata, eseguita nell’ambito del team multiprofessionale.
Livello di prova I, Forza A
Il colloquio ed un breve test possono rilevare
in maniera attendibile i segni del
decadimento cognitivo
Boustani M, Peterson B, Hanson L, Harris R, Lohr K. Ann. Intern. Med., 2003
1 Ha difficoltà a ricordare recenti conversazioni, eventi e appuntamenti
SI NO TEAM
MULTIPROFESSIONAL
E
2 Ha difficoltà a ricordare il giorno della settimana o la data attuale
SI NO
3 Ripone frequentemente gli oggetti in luoghi inappropriati
SI NO
4 È più ripetitivo nel parlare SI NO
5 Ha difficoltà nel seguire un pensiero complesso o nell’eseguire compiti che richiedono numerose azioni
SI NO
6 È incapace di rispondere a problemi banali insorti a casa o sul lavoro
SI NO
7 Si mostra stranamente poco riguardoso delle regole sociali di comportamento
SI NO
8 Ha difficoltà nell’orientamento durante la guida dell’automobile
SI NO
9 Tende a perdersi anche in luoghi familiari SI NO
10 È passivo, non reagisce adeguatamente alle differenti situazioni e si mostra indifferente e distaccato
SI NO
11 Interpreta in modo sbagliato stimoli uditivi e visivi SI NO
12 È più irritabile e sospettoso del solito SI NO
13 Ha difficoltà sempre maggiori a trovare le parole che esprimono ciò che vuole comunicare (“sulla punta della lingua”) ed a seguire le conversazioni
SI NO
Check list per la diagnosi del deterioramento cognitivoCheck list per la diagnosi del deterioramento cognitivo
Valutazione cognitiva iniziale
S. Borson, J. Scanlan, M. Brush, P. Vitaliano, A. Dokmak. The Mini-Cog. A cognitive vital signs measure forDementia screening in multilingual elderly. Int. J. Geriatr. Psichiatry 15, 1021-1027, 2000
• Emocromo con formula• Elettroliti (Na, K, Ca)• Glicemia• Creatininemia, azotemia• ALT, AST, gamma GT• TSH• Acido folico, vitamina B12
Raccomandazione 8Nel sospetto di una demenza, il medico di medicina generale propone al paziente esami ematochimici basali.
Livello di prova VI, Forza B
Raccomandazione 9
Per una definizione diagnostica di demenza, il medico di medicina generale propone al paziente un esame di visualizzazione cerebrale (TC o RMN)
Livello di prova VI, Forza A
Indagini strumentaliIndagini strumentali
• TC e/o RM cranio-encefalo risultano TC e/o RM cranio-encefalo risultano necessarie necessarie per escludere lesioni strutturaliper escludere lesioni strutturali
•ematoma sottoduraleematoma sottodurale
•tumoritumori
•idrocefalo normotesoidrocefalo normoteso
•lesioni ischemichelesioni ischemiche
• Ogni paziente con demenza deve eseguire Ogni paziente con demenza deve eseguire in fase diagnostica un’indagine di in fase diagnostica un’indagine di neuroimaging strutturaleneuroimaging strutturale
RMN ENCEFALO
TC CRANIO: MALATTIA DI ALZHEIMER
©2003 by Radiological Society of North America
Donna di 68 anni con AD, atrofia ippocampo sn
RMN ENCEFALO: MALATTIA DI ALZHEIMER
Presumed AD in a 60-year-old woman. (a) Coronal Ti-weighted MR image shows severe atrophy of the hippocampus and dilatation of the PHFs.
NEOPLASIA FRONTALE SN
Nonenhanced axial T2-weighted image (a) and corresponding gadolinium-enhanced axial T1-weighted image (b) demonstrate a heterogenous, enhancing mass with mixed signal intensity in
the middle left frontal lobe with a moderate degre...
Raccomandazione 10
Per la conferma diagnostica, per diagnosi differenziale fra le Demenze, per l’organizzazione del Piano Terapeutico e per la stabilizzazione di situazioni complesse il Medico di Medicina Generale può avvalersi dei Servizi Multidisciplinari organizzati dedicati alla cura delle Demenze.
Livello VI, Forza A
Rete ospedale-territorio ambulatori disturbi cognitivi
G. Zaccara(neurologo)
M.Piccininni (neurologa)
S.Giardini (geriatra)
G.Tavernese(geriatra)
C. Sbrilli(neurologa)
R Cisbani (geriatra)
C. Piccini (neurologa
)
C.Pierattini(geriatra)
Firenze SGD SGDPalagi
Palagi Palagi Palagi
Nord Ovest
Sesto F.
Sud Est
Serristori Pontassieve/Pelago
Impruneta OSMAPontassie-ve/Pelago
Mugello
Borgo S.L.
IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
Raccomandazione 11 : Sintomi Core
Raccomandazione 12 : Sintomi Associati
Raccomandazione 13 : Antipsicotici
Raccomandazione 14 : Stabilizzatori dell’umore
Raccomandazione 15 : Benzodiazepine
TRATTAMENTO SINTOMI “CORE”
Molecola Prodotto Dosaggio Tollerabilità Effetti Avversi
Donepezil Aricept,
Memac
5-10 mg/die Buona Disturbi gastrointestinali, disturbi cardiovascolari,
sincope
Galantamina Reminyl
Reminyl RP
4-8-12 mg x 2/die
8-16-24 mg/die
Buona Disturbi gastrointestinali, disturbi cardiovascolari,
sincope
Rivastigmina Exelon
Exelon patch
1,5–6mg x 2/die
4,6–9,5mg /die
Buona Disturbi gastrointestinali, disturbi cardiovascolari,
sincope
Memantina Ebixa cp
10 - 20mg
Titolazione da 5 a
20 mg/die
Buona Instabilità, cefalea,
costipazione,sonnolenza
Raccomandazione 11
Al momento della diagnosi di Malattia di Alzheimer in stadio lieve e moderato, deve essere valutata la possibilità di istituire un trattamento con inibitori delle acetilcolinesterasi, la cui efficacia è stata dimostrata sui sintomi “core” della malattia. E’ necessario discutere con paziente e caregiver i benefici realisticamente attesi ed i potenziali eventi avversi della terapia. Esistono dati di efficacia degli AcheI anche nella demenza a corpi di Lewy e nella demenza associata a Malattia di Parkinson. Nei pazienti con malattia di Alzheimer moderata-grave deve essere valutata la possibilità di istituire un trattamento con Memantina per il trattamento dei sintomi “core”.
Livello I, Forza A
Raccomandazione 13
Dati gli elevati effetti collaterali che l’uso degli antipsicotici comporta, l’impiego di questi deve essere ristretto a situazioni di rischio per il paziente o per chi lo assiste, possibilmente limitato nel tempo, e dovrebbero essere evitate le associazioni di neurolettici.
Livello II, Forza A
IL TRATTAMENTO NON
FARMACOLOGICO
NELLA CURA DEI SINTOMI
ASSOCIATI IL TRATTAMENTO
NON FARMACOLOGICO DEVE COSTITUIRE
LA PRIMA OPZIONE
X
Le modalità di intervento non farmacologico utilizzate sono numerose (v. Tabella) e, benché per alcune siano stati riportati occasionalmente esiti favorevoli, non ci sono ancora vere prove di efficacia.
TRATTAMENTO DEI SINTOMI COGNITIVI E DELLA DISABILITÀ
TRATTAMENTO DEI SINTOMI PSICOLOGICI E COMPORTAMENTALI
PSICOTERAPIE BREVI
ROT (Reality Orientation Therapy)
Musicoterapia Terapia Cognitivo-Comportamentale
Terapia di Validazione Terapia comportamentale Approccio Interpersonale
Terapia della Reminiscenza
Bright-Light Therapy
Terapia Occupazionale Approccio Multisensoriale (Snoezelen)
Aromaterapia
Terapie con l’Ausilio di Animali
Arte Terapia
Un progetto generale di cura della Demenza deve necessariamente partire dagli aspetti
propriamente sanitari quali la diagnosi ed il trattamento farmacologico e non
farmacologico.
In parallelo si rendono necessari specifici servizi dedicati alle diverse fasi della
malattia, ai problemi familiari ed ai luoghi delle cure.
Transizione demografica (dati ISTAT) e Demenza.
classi età Pop.2010 Dem. 2010 Pop.2030
Dem. 2030 Pop.2050
Dem. 2050
60-64 3.684.382 22.106 4.823.143 28.939 3.642.751 21.857 65-69 3.155.739 50.492 4.373.703 69.979 3.782.652 60.522 70-74 3.023.563 105.825 3.602.723 126.095 4.073.641 142.577 75-79 2.524.699 186.828 3.012.315 222.911 4.157.191 307.632 80-84 1.889.263 296.614 2.558.545 401.692 3.659.133 574.484 85-89 1.157.855 303.358 1.602.491 419.853 2.601.176 681.508 90-94 324.912 133.214 911.073 373.540 1.373.270 563.041 95+ 140.155 64.892 380.223 176.043 707.677 327.654 Tutti 15.900.568 1.163.329 21.264.216 1.819.052 23.997.491 2.679.276 Pop.Gen. 60.224.114 62.128.993 61.716.517
<< Stimiamo che in Toscana siano presenti 19.000 uomini e 40.000 donne ultrasessantacinquenni affetti da demenza sindromica, di cui 10.000 uomini e 23.000 donne ultrasessantacinquenni con malattia di Alzheimer >>
(Francesconi P. et Al Epidemial prev. 2006)
DEMENZA: COSTI STIMATI PER SINGOLO CASO/ANNO
Alzheimer Europe Office, 2010
Costi diretti Costi informali
Somma
Svezia 33.981 3.502 37.483U.K. 26.200 14.736 40.936
Francia 9.914 15.206 25.120Italia 4.591 24.100 28.691
Russia 2.250 2.786 5.036
Grazie dellGrazie dell’’attenzione!attenzione!