prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) Avanguardie Educative ITTS A. Volta Perugia
FORMAZIONE AMBITO DUE
DIDATTICA PER COMPETENZE E
INNOVAZIONE METODOLOGICACORSO AVANZATO
OBIETTIVI
• Come si valuta la competenza. Strumenti per l’osservazione e la valutazione di processi e prodotti
• Selezionare la metodologia in relazione alle competenze da acquisire
• La valutazione delle competenze e la valutazione delle discipline, dinamiche e interazioni
• La costruzione del curricolo di istituto per competenze: un lavoro collegiale
• La valutazione delle competenze nell’ottica delle certificazioni al termine della scuola dell’obbligo e del primo ciclo di istruzione
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
MAPPATURA DELLE COMPETENZE
1. Dominare i concetti chiave di competenza, compito autentico, ambiente di apprendimento,
valutazione della competenza, processo e prodotto, curricolo per competenze
2. Essere in grado di utilizzare con consapevolezza le metodologie innovative.3. Essere in grado di predisporre o reperire adeguati strumenti di osservazione e valutazione delle
competenze nella fase di pianificazione del compito autentico.
4. Essere in grado di contribuire fattivamente alla costruzione, validazione, implementazione del
curricolo per competenze del proprio istituto.
5. Essere in grado di contribuire con elementi osservati in modo sistematico alla valutazione delle
competenze al termine di ciascun ciclo..
6. Essere in grado di contribuire fattivamente e con consapevolezza alla compilazione del Certificato delle competenze in uso nel proprio contesto scolastico.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
TOTALE 25 ORE DI CUI:
9 IN PRESENZA
13 RICERCA-AZIONE IN CLASSE
3 DOCUMENTAZIONE (Chiusura attività 28 ottobre 2017)
ARTICOLAZIONE IN PRESENZA:
3 INCONTRI DA 3 ORE
DATE:
19 settembre (15:30-18:30)
5 ottobre (15:30-18:30)
16 ottobre (15:30-18:30)
Bibliografia – Sitografia• ADI (Associazione Docenti Italiani)
• Indire Avanguardie Educative
• C. Scapin – F. Da Re
• P. C. Rivoltella – P. G. Rossi
• G. Marconato
• R. Trinchero
• M. Comoglio
• D. Maccario
• E. Zecchi https://enzozecchi.files.wordpress.com
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
ProgettazioneCompitoautentico
Didattica attiva metacognitiva
Valutazione –rubric
EAS(episodi di apprendimento
situato)
Curricolo per competenze
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
«Per un apprendimento significativo occorre una didattica metacognitiva e per competenze. La didattica per competenze presuppone un nuovo modello di progettazione delle Unità di Apprendimento e della costruzione di EAS» (P. C. Rivoltella)
«Il docente come motivatore di anime» (D. Lucangeli)
«Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali» (L. Milani)
«Non separare la Scuola dalla vita» (C. Freinet)
«Aiutiamoli a fare da soli» (M. Montessori)
“insegnare” non più e non solo per trasferire saperi, per cui spesso basta un clic, bensì per formare uno “studente competente”, avviato a essere un futuro cittadino riflessivo e responsabile, aperto al nuovo e all’imprevisto, capace di confrontarsi con gli altri, consapevole del proprio sapere, della propria professionalità e delle proprie scelte di vita, errori compresi. (Dianora Bardi, LA CLASSE SCOMPOSTA La didattica per competenze nelle tecnologie)
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
SETTING di apprendimento
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
METODOLOGIE INNOVATIVE• Flipped classroom
• Web quest
• Debate
• PBL
• EAS (episodi di apprendimento situato)
• Field trip
• Digital Storytelling
• Think Aloud (web literacy)
• E – tivities (framework per creare un apprendimento online attivo ed interattivo)
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Una definizione di competenzaLa competenza risiede nella mobilitazione delle risorse dell’individuo (conoscenze, capacità, atteggiamenti …), e non nelle risorse stesse. Si configura quindi come un saper agire (o reagire) in una determinata situazione, in un determinato contesto, allo scopo di conseguire una performance, sulla quale altri soggetti (superiori o colleghi) dovranno esprimere un giudizio.Le Boterf G. (1994), De la competence: essai sur un attracteur étrange, Paris, Les Edition d’Organization.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Agire con competenzaRisultante di tre fattori:Saper agire → mobilitare le proprie risorse(conoscenze, capacità, atteggiamenti, …) insituazioneVoler agire → motivazione personalePoter agire → contesto che consente elegittima la possibilità di assumereresponsabilità e rischi
Le Boterf G. (2008), Costruire le competenze individuali e collettive, Napoli, Guida, p. 89.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Riferimenti normativi
D.M. 254/2012 – Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione•C.M. 3/2015 – Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione. Linee guida 2017•Legge 107/2015 – Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.•Nota prot. n. 2000 del 23.02.2017 – Prosecuzione della sperimentazione, con modifiche e semplificazioni, nell’anno scolastico 2016/17 e 2017/2018.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
GLI STRUMENTI PROPOSTIDUE distinti modelli di certificazione delle competenze:•Al termine della scuola primaria•Al termine della scuola secondaria di I grado•"Linee guida" di supporto per la compilazione
La certificazione delle competenze accompagna e integra le attuali modalità di valutazione e attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classe successiva, rilascio di un titolo di studio finale, ecc.) accentuando il carattere descrittivo del quadro delle competenze acquisite dagli allievi, ancorate a precisi indicatori dei risultati di apprendimento attesi
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
LE TIPOLOGIE DI CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE
Sono presenti attualmente nel sistema 2 modelli e previsti quattro momenti di certificazione:1. 5^ primaria CM.n.3/2015 – prot. 2000/172. 3^ secondaria 1° grado CM. n.3/2015 – prot. 2000/173. 2^ anno percorsi superiori per obbligo di istruzione DM. 139/2007, emanato con DM 9/20104. 5^ secondaria 2° grado – esame di Stato d.lgs 13 aprile 2017 n.62
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Certificazione delle competenze eIndicazioni Nazionali
La scuola finalizza il curricolo alla maturazione dellecompetenze previste nel profilo e che sarannooggetto di certificazione.Sulla base dei traguardi spetta all’autonomia dellescuole progettare percorsi per la promozione,rilevazione e valutazione delle competenze.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
INDICAZIONI 2012 E COMPETENZE Le Indicazioni 2012 prendono come riferimento diretto le otto competenzechiave europee (Raccomandazione del Parlamento Europeo 18.12.2006)Le competenze culturali di base devono contribuire a costruire le ottocompetenze chiaveLe competenze culturali e i saperi di base devono essere curati, perchécostituiscono fondamento di ogni apprendimento lungo tutto l’arco dellavitaLe competenze generali ed essenziali da acquisire nel percorso di istruzionedel primo ciclo, sono descritte nel Profilo dello studenteLe Indicazioni indicano i Traguardi da conseguire rispetto alle diverse
competenze culturali (che hanno come riferimento le discipline)
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del
23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle
qualifiche per l’apprendimento permanente (2008/C 111/01)
Conoscenze: Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le
conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o
di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come
teoriche e/o pratiche.
Abilità: Le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know – how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti).
Competenze: Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
COMPETENZA: UNA DEFINIZIONE CONDIVISALa Commissione Europea ha adottato i termini competenze ecompetenze chiave preferendolo a competenze di base, inquanto quest’ultimo è generalmente riferito alle capacità dibase nella lettura, scrittura e calcolo. Il termine “competenza”,nel contesto europeo, è stato invece riferito a una“combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamentiappropriati al contesto”. Allo stesso tempo, le “competenzechiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per larealizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva,l’inclusione sociale e l’occupazione”.Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio18.12.2006
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
STRUTTURA DEI DOCUMENTI E PROCESSO DI VALUTAZIONE La certificazione delle competenze da C.M. 3/2015,utilizza come criteri per valutare e certificare, ledimensioni del Profilo finale dello studente.
•Le dimensioni del Profilo finale, rappresentano dei descrittori delle otto competenze chiave europee, che, nelle Indicazioni 2012, sono assunte come “orizzonte di riferimento verso cui tendere”; la finalità cui devono concorrere le competenze culturali e i saperi.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
IL PROFILO “descrive, in forma essenziale, le competenze riferite allediscipline di insegnamento e al pieno esercizio dellacittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedereal termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimentodelle competenze delineate nel profilo costituiscel’obiettivo generale del sistema educativo e formativoitaliano”.
COMPETENZE CHIAVE E PROFILO Nelle schede di certificazione sono rappresentate lecorrispondenze principali tra dimensioni del profilo ecompetenze chiave di riferimento.I criteri per la valutazione delle competenze culturali, chedevono contribuire allo sviluppo delle competenze chiave eche hanno come riferimento le discipline, sono i Traguardi.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
I TRAGUARDI «Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gliinsegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere eaiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integraledell’allievo.Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per lavalutazione delle competenze attese e, nella loro scansionetemporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzioniscolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanziadell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio.Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati» (DALLE INDICAZIONI 2012)
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
DALLE DISCIPLINE ALLE COMPETENZE CHIAVE (passando per il Profilo)
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Le skills del 21esimo secoloAlfabetizzazione letteraria: abilità di leggere, comprendere e usare il linguaggio
scritto
Alfabetizzazione numerica: abilità di usare numeri e altri segni per esprimere
relazioni quantitative
Alfabetizzazione scientifica: abilità di usare la conoscenza e i principi scientifici per
capire l’ambiente di un individuo e fare ipotesi
Alfabetizzazione alle ICT: abilità di usare e creare contenuti per la tecnologia, di
trovare e condividere informazioni, rispondere a domande e interagire con altre
persone e con i programmi del computer
Alfabetizzazione finanziaria: abilità di capire e applicare nella pratica aspetti
finanziari concettuali
Alfabetizzazione culturale e civica: abilità di capire, apprezzare, analizzare e
applicare la conoscenza delle scienze umanistiche
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Pensiero critico/Problem solving: abilità di identificare e
ponderare situazioni, idee e informazioni per formulare
risposte e soluzioni
Creatività: abilità di immaginare e progettare strade nuove e
innovative di affrontare i problemi, rispondendo alle richieste
attraverso la sintesi e l’applicazione della conoscenza
Comunicazione: abilità di ascoltare, comprendere e
contestualizzare informazioni attraverso segni verbali, non
verbali, scritti e visuali.
Collaborazione: abilità di lavorare in gruppo per raggiungere un
obiettivo comune, con la capacità di prevenire e gestire i
conflitti.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Curiosità: desiderio di fare domande, dimostrando una mente
aperta
Iniziativa: desiderio di farsi carico di nuovi compiti e obiettivi
Perseveranza: abilità di mantenere l’interesse a raggiungere un
obiettivo
Flessibilità: abilità di cambiare piani, metodi, opinioni e obiettivi
alla luce di nuove informazioni
Leadership: abilità di dirigere, guidare e ispirare gli altri per
raggiungere un obiettivo comune
Consapevolezza sociale e culturale: abilità di interagire con altre
persone in un modo socialmente ed eticamente appropriato
L
E
C
O
M
P
E
T
E
N
Z
E
COME?
COMPETENZE
E
AZIONE
DIDATTICA
lo sviluppo
delle
competenze
implica la
revisione
delle idee
di
• APPRENDIMENTO
• INSEGNAMENTO
• VALUTAZIONE
( MARIO CASTOLDI
L’EDUCATORE N.12 2006/07 )
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
La progettazione a ritroso di Wiggins e McTighe può essere una via possibile per progettate un percorso di apprendimento verso le competenze.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Come promuovere lo sviluppo di competenze? Principi generali
Partire da problemi tratti dal mondo reale dello studente e non “scolastici”
Non si impara se non si è “in situazione”
Si impara a scuola per vivere meglio la vita quotidiana
Promuovere percorsi “complessi”, lavorare su tutte le dimensioni della competenza
Non si è imparato se non si sa “leggere”, affrontare, riflettere su un problema
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Didattica per problemi e progetti:
Nella didattica per problemi e progetti i problemi sono il fulcroe sono loro che spingono lo studente ad impossessarsi dei contenuti necessari a risolverli.
Il progetto è il processo necessario per arrivare alla risoluzione del problema
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Un ragazzo è riconosciuto “competente” quando, facendoricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza leconoscenze e le abilità apprese per: esprimere un personale modo di essere e proporlo agli
altri; interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo
circonda, e influenzarlo positivamente; risolvere i problemi che di volta in volta incontra; riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di
crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre; comprendere, per il loro valore, la complessità dei
sistemi simbolici e culturali; maturare il senso del bello; conferire senso alla vita.(PROFILO FINALE)
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
L’ALUNNO COMPETENTE
L’alunno competente di fronte a situazioni nuove, mai viste prima in quella forma, è in grado di mobilitare i propri saperi per “leggerle” e assegnare a esse il corretto significato, adottare un repertorio ampio e flessibile di strategie per affrontarle, riflettere sulle proprie interpretazioni e azioni e modificarle quando necessario. È necessario sottolineare che la competenza emerge proprio nell’affrontare situazioni nuove, per le quali non esiste uno schema risolutivo preordinato (se esistesse, il soggetto potrebbe giungere alla soluzione attraverso una semplice abilità esecutiva…). Nuovi contesti obbligano l’alunno a compiere delle scelte sui modelli interpretativi e di azione da utilizzare e a riflettere sulla bontà e sull’adeguatezza delle sue scelte in relazione al frangente in cui sta operando e alla specifica situazione. Come accennato, formare per competenze non significa rinunciare alle conoscenze e alle abilità, ma affiancare a queste un insieme di strutture mentali che aiutino a utilizzarle in modo opportuno. (R. TRINCHERO)
La dimensione della conoscenza Anderson & Krathwhol (2001) A. Conoscenza fattuale
Gli elementi di base che lo studente deve conoscere per avere familiarità con una disciplina o risolvere problemi.
AA Conoscenza della terminologia
AB Conoscenza di elementi e dettagli specifici
B. Conoscenza concettuale
Le relazioni fra gli elementi di conoscenza di base e la struttura più vasta a cui appartengono.
BAConoscenza di classificazioni e categorie
BB Conoscenza di principi e generalizzazioni
BC Conoscenza di teorie, modelli e strutture
C. Conoscenza procedurale
Conoscenza dei modi di operare, dei metodi di indagine e dei criteri per l’uso di abilità, tecniche e metodi.
CA
CB
CCConoscenza dei criteri per decidere quando utilizzare le procedure appropriate
Conoscenza di abilità e algoritmi specifici della materia
Conoscenza di tecniche e metodi specifici della materia
D. Conoscenza metacognitiva
Conoscenza dei processi cognitivi in generale e consapevolezza e conoscenza dei propri processi cognitivi.
DA Conoscenza strategica
DB Conoscenza dei compiti cognitivi
DC Auto-conoscenza
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
PROGETTARE PER COMPETENZE: COSA CAMBIA?
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
STRUTTURA DEL CURRICOLO: LA MAPPA DI KERR
CURRICOLO
SCHOOLING
VALUTAZIONEOBIETTIVI
CONOSCENZA
FONTI DI DERIVAZIONE
VERIFICA DIDATTICA
VERIFICA ORGANIZZATIVA
CAMPI DI AZIONE
DISCIPLINE DI INSEGNAMENTOM
ET
OD
OLO
GIA
DID
AT
TIC
A
STRUTTURE
STAFF
ME
TO
DO
LO
GIA
OR
GA
NIZ
ZA
TIV
A
CONTENUTI DI ESPERIENZA
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Nella didattica per competenze il principio è quello di
integrare: (Da Re, 2009)
Il sapere (le conoscenze)
Il saper fare (le abilità)
Il sapere come fare (l’abilità complessa)
Il sapere perché (la metacognizione)
Il generalizzare e trasferire la conoscenza
L’ideare, il progettare, l’affrontare e il gestire
Il collaborare e il relazionarsi
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
RUOLO DEL DOCENTE IN UNA PROGRAMMAZIONE
PER COMPETENZE (Franca Da Re)
«………ha meno risposte e molte buone domande, sollecita la
ricerca, la formulazione di ipotesi, la sperimentazione, indica
strategie piuttosto che soluzioni, propone compiti autentici con una
didattica laboratoriale ….imposta la didattica come laboratorio,
attraverso l’individuazione di problemi………..
Indispensabile è la riflessione, la metacognizione, l’alunno
dovrebbe avere sempre la possibilità di narrare e ripercorrere,
verbalmente o per iscritto, le procedure attivate per la
realizzazione di un compito autentico……..»
AUTOBIOGRAFIA COGNITIVA.docx
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Progettare per competenzeIl curriculum formale contiene l’elenco delle competenze che la scuola deve fornire allo studente anno per anno. Dovrebbe essere già pronto all’inizio dell’anno scolastico e include: – le competenze disciplinari;– le competenze europee; – le abilità e le conoscenze necessarie per potere sviluppare le competenze;– le evidenze che denotano il possedimento della competenza;– la definizione dei livelli di padronanza delle competenze, strutturate in rubriche; – esempi di compiti significativi da assegnare ai ragazzi; – la strutturazione dei percorsi didattici e delle unità di apprendimento centrati sulle competenze; – la strutturazione di una prova esperta al termine delle unità di apprendimento.(M. Maglioni, F. Biscaro, La classe capovolta)
Apprendimento legato al mondo reale
EAS (episodi di apprendimento situato)
Competenze per gestire le situazioni
Competenze per gestire le
informazioni
Competenze per l’apprendimento
interconnesso
Competenze di cittadinanza
Competenze per relazionarsi agli
altri
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Si apprende per… • Esperienza • Modellamento • Ripetizione. «Il metodo EAS ottimizza tutti e tre gli scenari di base dell'apprendere che la ricerca nel campo delle neuroscienze ha dimostrato essere all'opera nell'apprendimento umano». (P. C. Rivoltella, 2013)
Ha il fine di progettare esperienze di apprendimento situato. Propone compiti autentici e vuole promuovere apprendimento significativo (Ausubel). Presupposti teorici • Freinet e la “scuola del fare” (1920 ca.) • Flipped lesson: la lezione rovesciata (Mazur, 1991) • Mobile Learning e micro-learning (Pachler, 2007)
Le dimensioni della comunicazione didattica (P. C. Rivoltella – P. G. Rossi, L’agire didattico)
DIMENSIONI CENTRATURA APPRENDIMENTO DIDATTICA
Informativa Contenuti –
discipline
Mnemonico Lezione frontale
Relazionale Esempio –
testimonianza
Imitativo Dialogo
Esplorativa Problemi – ambienti
real life
Per scoperta Visite didattiche –
problem solving
Partecipativa Situazioni
immersive
Esperenziale Metodi attivi –
lavori di gruppo
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
EAS: strategie didattiche e tecnologia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
FASI EAS Attività STRUMENTI/AMBIENTIOPERATORIA
Learning bydoing(esperienza)
Preparazione di un artefatto:1. un glossario2. una mappa concettuale3. una griglia4. un breve video5. una presentazione in ppt6. una presentazione con audio…..
DriveDropboxWikiBlogSlideshareAudacityYoutubeScreencast o’maticGeogebraMindmapWebquest…
LIM –tablet–netbook - laboratori
Da “Fare didattica con gli EAS” di Pier Cesare Rivoltella
FASI EAS Attività STRUMENTI/AMBIENTI
PREPARATORIAA casa e/o in aula
Problemsolving
Lettura: analizzare in anteprima un contenuto (testo, documentario, film, cortometraggio, video amatoriali, interviste, spot pubblicitari..)Ricerca: cercare raccogliere informazioni sui manuali e nel webAnalisi: cercare soluzione di un problemaEsperienza: lavorare sui risultati di un’esperienza: stage, gita, visita a un museo etc
Piattaforma eLearning Moodle/Edmodo: ambiente per la raccolta dei testi/stimoloDrive/Dropbox: per raccolta e condivisione contenuti/artefatti
Per la ricerca siti e repository: WikipediaRai Scuola242MovieTvYouTubeVimeoKhan AcademyBritish Film InstituteBBCGotham TV…
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
QUALCHE PRECISAZIONE…
• I compiti di prestazione possono essere variamente utilizzati all’interno di compiti autentici ed esperti.
• I compiti autentici e i compiti esperti si presentano spesso integrati.
• La distinzione effettuata nella pagina precedente articola specificità e priorità, ed è funzionale alla didattica e alla valutazione per competenze
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
“problemi complessi e aperti posti agli studenti come
mezzo per dimostrare la padronanza di qualcosa.”(Glatthorn, 1999)
I COMPITI DI PRESTAZIONE SONO…
RIFERIMENTO A
SITUAZIONI
PROBLEMATICHE
SIGNIFICATIVE
DIMENSIONE DI SFIDA E
PLURALITA’ DI
SOLUZIONI
ATTENZIONE ALLE DIVERSE DIMENSIONI
DELL’APPRENDIMENTO
CONTENUTI conoscenze dichiarative
PROCESSI E
ABILITA’
DISPOSIZIONI
abiti mentali
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Con il compito di realtà si valutano insieme:- le competenze chiave
es.: analizzare e valutare la situazione complessa• diagnosticare e prefigurarne lo sviluppo• applicare/usare l’informazione acquisita • proporre soluzioni originali
- le competenze disciplinaries.: leggere, analizzare e comprendere testi• effettuare procedure di calcolo complesso, scritto e mentale• osservare, analizzare e descrivere fenomeni• rilevare l’organizzazione di un territorio
- le alternative / integrazioni alle verifiche• Diversi strumenti (rubriche, portfolio, diari, registrazioni video, documentazioni fotografiche, check – list di osservazione, interviste)• Tipologia di compiti: a diversa complessità, a diversa problematicità, legati anche alla vita reale (autentici)• Coinvolgimento - attivazione degli allievi per costruire un progetto di apprendimento
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
ESERCIZIO COMPITO
• Centrato sulle operazioni (ling., mat., ecc.) da fare
• Attento alla forma (accuratezza)
• Con una sola soluzione
• Poco strategico
• Discreto, monodimensionale
• Autocorrettivo
• Centrato su significato e scopo
• Attento al senso e al capire
• Con più soluzioni (differenziazione)
• Attiva strategie
• Complesso, attiva tratti diversi di competenza
• Controllabile su criteri
DIFFERENZA TRA «ESERCIZIO» E «COMPITO»
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Situazioni – problema (Quali problemi potresti
avere nel cucinare una frittata sulla luna?)
Compiti di realtà (Se avessi a disposizione i
seguenti ingredienti, come potresti cucinare
una frittata?)
Compiti autentici (Cucina una frittata con questi
ingredienti…) (R. Trinchero)
I compiti di prestazione di breve durata
I compiti di prestazione di breve durata richiedono la preparazione formulazione di prove secondo uno schema consolidato in sede nazionale e internazionale. • Si basa sul formato di prove proposte nelle rilevazioni degli apprendimenti a livello nazionale e internazionale: – test nazionali dell’INVALSI (Sistema Nazionale di Valutazione) – quadri di riferimento internazionali, in particolare IEA-TIMSS, IEA-PIRLS e OCSE-PISA.
Una prova di breve durata è composta da due elementi: – a) uno scenario (stimolo) che descrive (o introduce) la situazione; – b) una serie di domande chiuse e aperte.
• Uno degli obiettivi delle prove è di sollecitare due operazioni: – l’uso integrato di conoscenze/abilità – il ragionamento.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Check list per compiti autentici
1. Scelta di un argomento da trattare preso dalle Indicazioni
Nazionali – Programmazione
2. Contestualizzazione con altri argomenti e con l’esperienza dello
studente
3. Identificazione delle competenze da sviluppare (competenze
disciplinari – competenze europee chiave – trasversali)
4. Modalità (con quali risorse, con quali attività e in quali tempi
verrà svolto il compito?)
5. Valutazione
6. Definizione del titolo dell’attività
I compiti autentici sono caratterizzati da questi atteggiamenti didattici assunti in modo sistematico dagli insegnanti: utilizzare la realtà degli studenti (eventi reali, problemi, situazioni sociali,
economiche, culturali…) per lo svolgimento delle attività di apprendimento;
proporre l’esplorazione dei meccanismi della vita quotidiana contemporanea nei suoi aspetti più rilevanti (per esempio: il linguaggio della pubblicità, la comunicazione dei media, la filiera alimentare…);
valorizzare le risorse e gli interessi di ciascun allievo; assegnare quanta più responsabilità possibile allo studente nello
svolgimento delle attività; stimolare un’azione flessibile, creativa e divergente; far monitorare agli allievi stessi il processo di costruzione e
apprendimento; favorire l’imparare a imparare Giovanni Marconato (Pearson)
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
«L’esperienza non genera automaticamente apprendimento
L’apprendimento nasce dalla riflessione sistematica e controllata
sull’esperienza» (R. Trinchero)
COMPITI SIGNIFICATIVI E UNITA’ DI APPRENDIMENTO
• Entrambi devono essere affidati agli allievi, perché li svolgano in autonomia e responsabilità.
• •Entrambi sviluppano conoscenze, abilità, competenze attraverso la realizzazione di un prodotto non banale.
• •Devono sempre essere un po’ più difficili rispetto alle risorse già possedute dagli alunni, per innescare, ricerca, problem solving, incrementare conoscenze, abilità e competenze.
• •Il compito significativo è relativamente breve, può essere dato a singoli alunni e da un solo insegnante, con focus prevalente sulla propria disciplina. Implica comunque il coinvolgimento di altri saperi.
• •L’unità di apprendimento è più complessa, si può dire un insieme di compiti significativi e interessa solitamente più insegnanti.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Attività per compiti autentici lavorare in gruppo; pianificare, progettare, costruire, valutare; ricercare e valutare informazioni; rielaborare e trasformare le informazioni con cui si viene a contatto; risolvere problemi; ricercare, esplorare, indagare situazioni e problemi in modo
individuale e di gruppo; valutare opzioni, scegliere, prende decisioni; rappresentare quello che si è imparato in forma di mappe o di
elaborati analogici o digitali; riflettere in modo sistematico sul proprio apprendimento, sui
processi e sui risultati dell’apprendimento Giovanni Marconato (Pearson)
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
•Ascolta la lezione di un insegnante (matematica, scienze, tecnologia, arte, musica..) e prendi appunti selezionando le informazioni principali.
•Ascolta l’insegnante di educazione fisica mentre spiega un esercizio o un gioco di squadra che svolgerete in palestra. Prendi nota delle regole fondamentali e delle procedure di gioco.
•Ascolta in classe la lettura di una circolare, annota l’argomento e le informazioni più importanti.
•La conduttrice di un programma dedicato alla cucina annuncia che, in chiusura di programma, leggerà una ricetta. Ascoltala attentamente, annotando le informazioni necessarie su un foglio; prendi nota degli ingredienti e delle fasi di preparazione.
•Ascolta un programma alla TV o alla radio in cui vengono presentate le trasmissioni televisive della giornata. Tu sei interessato/a ad una precisa tipologia di telefilm (sit-com, polizieschi, gialli ecc.): annota le informazioni che possano guidarti ad individuare nel palinsesto il programma che stai cercando.
•Un giovedì della settimana ascolta in TV le previsioni del tempo relative alla Sicilia. Prendi appunti e poi ricostruisci tramite una sintesi o delle vignette o un grafico l’andamento del clima in Sicilia nel fine settimana.
COMPITI AUTENTICI – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO –ALCUNI ESEMPI
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Esempi di compiti autentici: Scuola Infanzia - Primaria
Guarda un breve cartone animato e ricostruisci la storia con gliavvenimenti principali.
Il filo delle storie… in valigia – 4 e 5 anni (Storia da animare ai bambinidella scuola dell’infanzia e realizzazione di un prodotto dell’esperienza damostrare ai genitori a fine anno)
Noi e il tempo – 5 anni (Realizzazione grafica di un calendario personale,seguendo una metodologia di lavoro individuale e autonomo)
Ascolta in un programma per ragazzi la spiegazione di un lavoro manuale,annotando le informazioni necessarie su un foglio; prendi notadell'occorrente e delle fasi di preparazione.
Ascolta un dialogo dentro un gruppo di lavoro dei tuoi compagni ed elencagli interventi effettuati mediante appunti; dopo sintetizza l’argomento.
Ascolta un dialogo all’ interno di un gruppo di lavoro dei tuoi compagni edelenca gli interventi effettuati mediante appunti; dopo sintetizzal’argomento.
C’era una volta… e c’è ancora – 5^ (depliant turistico sul paese di …..)
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Unità didattiche e Unità di apprendimento (Scapin – Da Re)
Formato per la redazione di un’UDA Unità di Apprendimento.docx
Unità didattica Unità di apprendimento
E’ centrata su obiettivi del docente e sulla disciplina E’ centrata su competenze degli allievi
E’ centrata sull’azione del docente E’ centrata sull’azione autonoma degli allievi
Parte da obiettivi disciplinari e, attraverso
mediatori diversi, si propone di conseguire
conoscenze e abilità
Parte dalle competenze e, attraverso la realizzazione di
un prodotto, si propone di conseguire nuove
conoscenze, abilità e competenze
Contiene un apparato di verifica e valutazione delle
conoscenze e delle abilità
Contiene un apparato di verifica e valutazione delle
competenze, abilità e conoscenze, attraverso l’analisi
del processo, del prodotto e la riflessione –
ricostruzione da parte dell’allievo
E’ costituita prevalentemente di attività individuali
o collettive dirette dall’insegnante
E’ costituita essenzialmente da un’attività di gruppo
autonomamente condotta dagli studenti con il supporto
e la mediazione dell’insegnante
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Grant Wiggins: «La valutazione è autentica quando analizziamo la prestazione di uno studente in compiti intellettuali significativi e reali». Per questo c'è bisogno di progettare prove autentiche, in grado di mettere lo studente in condizione di dimostrare quello che sa fare con quello che sa.
DIDATTICA METACOGNITIVA –APPRENDIMENTO SITUATO -
VALUTAZIONE AUTENTICAGli studenti devono avere
chiaro il percorso da seguire
Comunicare agli alunni: > tipo di prestazione da svolgere> scopo: situazione stimolo> obiettivi/abilità/contenuti> ruolo> destinatario> tipo e caratteristiche del prodotto atteso> tempi> risorse didattiche utilizzabili> modalità di valutazione – rubric
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
VALUTAZIONE (Comoglio)http://www.apprendimentocooperativo.it/img/valutaz_autentica.pdf
Valutazione tradizionale• La scuola deve fare acquisire agli
alunni il bagaglio di conoscenze e abilità stabilite nel curriculo.
• Gli alunni devono acquisire conoscenze e abilità.
• I docenti devono verificare con prove oggettive se gli studenti sanno e valutare di conseguenza. La conoscenza è costituita dal curriculo da cui si parte per somministrare gli strumenti della valutazione
Valutazione autentica • La scuola deve costruire un curriculo per far
maturare negli studenti le competenze necessarie allo svolgimento di compiti reali.
• Gli studenti devono sapere svolgere compiti significativi in contesti reali.
• I docenti fissano le prestazioni che gli studenti dovranno effettuare per dimostrare le loro capacità e su questa base si costruisce il curriculo, che diventa mezzo per lo sviluppo della competenza richiesta per assolvere ad un compito.
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
VALUTAZIONE AUTENTICA(Didattica per competenze e inclusione, Scapin - Da Re)Tre ambiti:Il processoIl prodottoLa riflessione – la ricostruzione – l’autovalutazioneGli strumenti utilizzabili a questo scopo sono le rubric
La valutazione è significativa quando:a) gli studenti comprendono le procedure della valutazione;b) gli studenti investono tempo ed energie per valutare i loro processi di lavoro;c) gli studenti si appropriano della valutazione di qualità e quantità dei propri lavori;d) gli studenti vogliono mostrare i loro lavori e parlare di essi con altri.Giovanni Marconato (Pearson)
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Una scheda di osservazione deve essere situata, legata cioè al contesto specifico che si vuole
osservare. Per questo motivo le schede di seguito proposte sono da assumere come una proposta da
cui partire per elaborare materiali più attinenti e specifici
Scheda di osservazione per la rilevazione dei prestazioni relative alla competenza trasversale
“Agire in modo autonomo e responsabile”
Nella scala di valutazione si intende: 1 = valutazione insufficiente , 4 = valutazione massima
Pianificazione del lavoro:
Si confronta con i compagni per progettare il lavoro
accetta i consigli dell’insegnante che indichino nuovi modi di
procedere
integra le informazioni avute in classe con conoscenze
personali o ricercandone nuove
avanza nuove proposte di lavoro
1 2 3 4
Organizzazione del lavoro:
dedica tutto il tempo necessario ad ogni fase di lavoro
procede seguendo criteri logici e avanzando ipotesi di lavoro
utilizza adeguatamente conoscenze pratiche ed esperienze
reali
mette il proprio materiale didattico a disposizione dei
compagni
1 2 3 4
Utilizzo del tempo:
porta a termine le attività iniziate prima di passare ad altro
dimensiona il proprio lavoro in rapporto al tempo disponibile
1 2 3 4
Utilizzo delle conoscenze acquisite
comprende il significato di quanto gli viene richiesto senza
che siano necessari successivi e ulteriori interventi
1 2 3 4
Consapevolezza del percorso di apprendimento
esprime giudizi sui propri risultati senza delegare
esclusivamente tale compito all’insegnante,
utilizza le valutazioni negative come strumenti per migliorare
i propri risultati , senza assumere comportamenti regressivi
e/o aggressivi
sceglie compiti adeguati alle proprie possibilità
1 2 3 4
Capacità di operare scelte
si preoccupa di fondare le proprie affermazioni su dati ed
esperienze, non accontentandosi di informazioni e
considerazioni superficiali
identifica errori, omissioni, imperfezioni
utilizza, se validi, i giudizi e le opinioni altrui anche quando
contrastano con i propri
1 2 3 4
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
LIVELLI DIMENSIONI
ECCELLENTE MEDIO ESSENZIALE PARZIALE
Ricerca e
organizzazione
delle risorse
Web
Sa esplorare le risorse fornite, ricercare in modo autonomo ulteriori risorse citando le fonti e organizzare in modo coerente le informazioni
Sa esplorare le risorse fornite, ricercare in modo autonomo e organizzare in modo coerente le informazioni
Sa esplorare le risorse fornite, ricercare e organizzare alcune risorse di semplice reperibilità
Sa esplorare le risorse fornite e le organizza solo se guidato dall’insegnante
Usare i
dispositivi
tecnici
Sa utilizzare in maniera autonoma i dispositivi proposti ed è in grado di individuare soluzioni alternative
Sa utilizzare in maniera autonoma i dispositivi proposti
Si orienta nell’utilizzo dei dispositivi proposti, anche se permangono alcune difficoltà che ostacolano lo svolgimento del lavoro.
Ha difficoltà nell’utilizzo dei dispositivi proposti e richiede l’intervento dell’insegnate e dei compagni
Gestione
dell’interazione
all’interno del
gruppo
Interviene in modo rispettoso, partecipando attivamente, motivando il gruppo a fare lo stesso
Attende il proprio turno per intervenire e partecipa attivamente
Attende il proprio turno per intervenire anche se non sempre partecipa attivamente
Interviene solo su sollecitazione dell’insegnante, necessita di richiami per rispettare i turni di parola
Gestione del
tempo
Rispetta la scadenza, gestendo il tempo in modo congruente anche rispetto alle varie fasi di lavoro
Rispetta la scadenza, impegnandosi per gestire i tempi di lavoro
Rispetta la scadenza, anche se rimane indietro nelle varie fasi del lavoro
Non rispetta la scadenza e fatica a gestire i tempi di lavoro
Capacità di
argomentazione
Argomenta in maniera chiara e razionalmente convincente le proprie tesi, problematizzando autonomamente le informazioni
Argomenta in modo chiaro, motivando le proprie tesi. Se interrogato, problematizza le informazioni
Argomenta le proprie tesi in modo autonomo ma se interrogato fatica a problematizzare le informazioni
Fatica ad argomentare in modo sufficientemente esaustivo se non guidato dall’insegnante
Uso del lessico Si esprime in modo chiaro e completo, utilizza in maniera appropriata i termini, anche quelli non usati dall’insegnante
Si esprime in modo chiaro, utilizzando termini appropriati
Permane un utilizzo impreciso della terminologia, su sollecitazione del docente è in grado di autocorreggersi
Utilizza termini non sempre adeguati al contesto, deve essere guidato dal docente nella comprensione del testo
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Dimensioni Criteri Indicatori Livello dipadronanza
Livello dipadronanza
Livello dipadronanza
Livello dipadronanza
Completo
(10-9)
Adeguato
(8-7)
Basilare
(6)
Parziale
(5-4)
Capacità di
ascoltare con
attenzione e concentrazione
Attenzione e
concentrazione
durante l’ascolto.
Sa ascoltare
senza distrarsi e
senza
interrompere per il tempo richiesto
Mantiene
l’attenzione e
la
concentrazione
in modo
costante
durante
l’ascolto di
ogni tipo di testo.
Mantiene
l’attenzione e
la
concentrazione
durante
l’ascolto di
diversi tipi di testo.
Mantiene
l’attenzione
e la
concentrazione se sollecitato.
Tende a distrarsi
Ha difficoltà a
mantenere la
concentrazion
e anche se sollecitato.
Capacità di
comprendere
globalmente il testo
Comprensione del
significato
globale, del tema e dello scopo.
Individua il tema e gli argomenti
Coglie lo scopo del testo ascoltato
Sa riconoscere e
distinguere le
tonalità
significative di chi parla.
Comprende
pienamente il
significato, il
tema e lo
scopo di
qualsiasi tipo di testo.
Comprende il
significato dei testi ascoltati.
Comprende il
significato dei
testi ascoltati
cogliendone
solo alcuni
aspetti (ad es.
il senso
generale ma
non il tema
centrale,
l’argomento
ma non lo scopo ecc).
Comprende
parzialmente il
significato dei
testi ascoltati
senza però
coglierne gli aspetti centrali
Scuola Primaria: 1° biennio I. C. Marineo Bolognetta COMPETENZA
Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. (“Traguardi
per lo sviluppo della competenza alla fine della classe terza della scuola Primaria -”Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012).
RUBRICA VALUTATIVA
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Capacità di
ascoltare e
comprendere
globalmente la
lettura ovvero
la narrazione
di filastrocche, fiabe, favole.
Comprensione
del significato
globale del testo.
Sa verbalizzare
gli eventi narrati
rispondendo a
semplici domande.
Comprende
pienamente il
significato dei testi ascoltati.
Comprende il
significato dei
testi ascoltati.
Comprende il
significato dei
testi ascoltati
cogliendone
solo alcuni aspetti.
Comprende
parzialmente il
significato dei testi ascoltati.
Capacità di
comprendere
un testo
analizzandone la struttura.
Analizzare la
struttura di un testo.
Riconosce gli
elementi
costitutivi di un testo.
(Personaggi.
Ambiente,
guaio, aiuto, finale)
Sa cogliere i
nodi logici di un testo.
Sa ordinare in
sequenze un
testo.
Riconosce e
comprende con
precisione tutti i
concetti-chiave
e i nessi logici
del testo ascoltato.
Riconosce e
comprende i
principali
concetti-
chiave e
nessi logici
presenti nel testo.
Riconosce solo
alcuni concetti-
chiave e nessi logici.
Riconosce e
comprende in
modo parziale o
frammentario i
principali
concetti-chiave e
i nessi logici
presenti nel testo ascoltato.
Costruire
storie
partendo da
uno stimolo dato.
Produzione di un testo.
Inventa storie
seguendo le strutture note.
Utilizza
ottimamente in
situazioni nuove
apprendimenti precedenti.
Si dimostra
autonomo,
elabora prodotti originali.
Utilizza in
situazioni
nuove
apprendimen
ti precedenti. E’ autonomo,
sa elaborare prodotti.
Utilizza
sufficientement
e, in situazioni nuove,
apprendimenti precedenti.
Va sollecitato
dall’insegnante
durante la
produzione di prodotti.
-Va sostenuto
durante tutta l’attività.
-Non riesce ad
utilizzare in
situazioni nuove
apprendimenti
precedenti e non
riesce ad elaborare i
prodotti richiesti..
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia
Dimensioni Criteri IndicatoriLivello di
padronanzaLivello di
padronanzaLivello di
padronanza
Livello di padronanza
Completo
verde
Adeguato
verde
Basilare
giallo
Parziale
rosso
Capacità di
ascoltare con
attenzione e
concentrazione .
Attenzione e
concentrazione
durante l’ascolto.
Sa ascoltare
senza distrarsi e
senza
interrompere per il tempo richiesto
Mantiene l’attenzione e la
concentrazione
in modo costante.
Mantiene l’attenzione e
la
concentrazion
e
manifestando
qualche lieve distrazione.
Mantiene l’attenzione e la
concentrazione se sollecitato.
Tende a distrarsi
Ha difficoltà a
mantenere la
concentrazione
anche se sollecitato.
Capacità di
ascoltare e
comprendere una consegna.
Comprensione
ed esecuzione
di una consegna.
Individua il
significato e lo
scopo di un
messaggio verbale e
sa eseguire una consegna.
Comprende
pienamente il
significato di un
messaggio
verbale ed
esegue con
estrema
correttezza la consegna data.
Comprende il
significato di
un messaggio verbale ed
esegue
correttamente
la consegna data.
Comprende il
significato
cogliendone
solo alcuni aspetti ed
esegue la
consegna con
qualche imperfezione.
Comprende
parzialmente il
significato di un
messaggio
verbale ed
esegue la
consegna in
modo non corretto o
non riesce ad
eseguire
completamente la consegna.
COMPETENZA SCUOLA DELL’INFANZIA I. C. Marineo Bolognetta
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire
regole (“Traguardi per lo sviluppo della competenza alla fine del terzo anno della scuola dell’infanzia -”Indicazioni nazionali per il curricolo
della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012).
RUBRICA VALUTATIVA
prof.ssa Maria Teresa Delicati (ADI) ITTS A. Volta Perugia