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ISTITUTO COMPRENSIVO “E.FERMI”
Via L. Sturzo, 1 94010 CATENANUOVA (EN)
TEL/FAX: 093575089C.F.:80001800863 e-mail: [email protected]
[email protected] sito web: www.fermicatenanuova.gov.it
PIANO OFFERTA FORMATIVA 2015/2016
Dirigente Scolastico Dott.ssa Agata Rainieri
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“La scuola è il nostro passaporto per il futuro,
poiché il domani appartiene a coloro che oggi si
preparano ad affrontarlo”
(Malcom X)
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PIANO OFFERTA FORMATIVA 2015/2016
Il presente documento è stato approvato nelle seguenti sedute:
- Collegio dei Docenti del 06/10/2015
- Consiglio d’Istituto del 06/10/2015
PREMESSA
Il nostro Istituto,in coerenza con gli obiettivi determinati a livello nazionale e in
rapporto alle esigenze emerse dal territorio, ha elaborato questo documento evidenziandone gli
aspetti caratterizzanti, le priorità, i punti fondamentali.
E’ proprio a seguito di un’accurata analisi dei fabbisogni formativi, attraverso l’osservazione del
contesto socio economico del territorio, che la scuola si è meglio interrogata riflettendo sul
proprio ruolo e sugli obiettivi da perseguire.
La scuola è chiamata con sempre maggior forza a collocarsi al centro del processo
informativo, formativo ed educativo ed è destinata ad essere mediatrice tra il singolo e la
collettività nei suoi fondamentali aspetti:
come strumento per l’acquisizione di conoscenze, elementi propedeutici per la futura professionalità dei giovani (crediti formativi e scolastici, orientamento, progetti...)
come erogatrice di “materiali” formativi di qualità (offerta formativa); come mezzo di costruzione di un rapporto di interazione fruttuosa e di raccordo con la cultura e
con il contesto sociale in genere.
CAPITOLO 1-PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA:CARTA D’IDENTITA’ DELLA SCUOLA Il P.O.F., documento fondamentale costitutivo di tutte le istituzioni scolastiche, orienta
le scelte degli studenti e delle famiglie rendendo nota l’attività svolta poiché esplicita i
programmi, gli indirizzi , le finalità e le varie opportunità offerte. Tale documento rappresenta,
così, un impegno per l’intera comunità scolastica (art.3 D.P.R. n.275/99, comma1). Nel
predisporre l’iter progettuale si sono tenuti in considerazione i seguenti valori strettamente
connessi all’identità culturale del nostro Istituto:
1.1-Principiecriteridellescelteeducativeedidattiche Nella sua azione specifica,la nostra scuola intende ispirarsi ai principi di: •uguaglianza e integrazione,senza distinzioni di sesso,cultura,religione,lingua,opinioni
politiche,condizioni fisiche,psicologiche,sociali ed economiche;
•trasparenza nel motivare le ragioni delle scelte educative;
•efficienza nell'erogare il servizio secondo criteri di obiettività,efficacia ed equità;
•partecipazione nella costruzione di relazioni con le famiglie e con le altre realtà educative
del territorio.
Il nostro Istituto intende, così, assicurare:
•il rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie;
•l'accoglienza e l'integrazione di tutti gli alunni;
•la pari opportunità di crescita culturale, a misura dei bisogni,delle potenzialità,dei ritmi e
degli apprendimenti degli alunni;
•la gestione partecipata della scuola all'interno degli organi collegiali,per
promuovere la corresponsabilità nei processi educativi ditutta la comunità scolastica;
•l'adeguamento degli orari di lavoro di tutto il personale per garantire un funzionamento
che realizzi l'efficienza e l'efficacia del servizio,in rapporto alle risorse delle singole realtà e ai
bisogni della comunità in cui esse sono inserite;
•la libertà d'insegnamento nel rispetto dell'autonoma personalità degli alunni;
•l'aggiornamento del personale fondato sulla conoscenza costante delle teorie
psicopedagogiche e metodologico- didattiche.
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1.2-LE SEZIONI DEL P.O.F
L’ iter d’Istituto è stato strutturato nel seguente modo coniugando le realtà del proprio
contesto con le leggi della Riforma scolastica:
FINALITA’ FORMATIVE
QUALE OBIETTIVO?
Promuovere il diritto all’apprendimento e il successo scolastico degli alunni
mediante le strategie educative e didattiche dell’individualizzazione e della
personalizzazione dell’insegnamento.
Piano di studio
dell’Istituto per
competenze
Identità
culturale
pedagogica
Indicazioni
Nazionali 2012
Piano di Studio
Personalizzato
Tempi scuola
SEZIONE DEL CURRICOLO
SEZIONE DELLA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
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1.3-FINALITA’ DEL PROCESSO FORMATIVO
Le seguenti finalità formative definiscono l’identità della scuola e pongono le basi per
strutturare adeguatamente il documento:
I Principi ispiratori del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi” di
Catenanuova sono, così, in perfetta sintonia con l’articolo 3 della Costituzione Italiana:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È
compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese”
Attraverso
La valorizzazione della propria esperienza
L’acquisizione
degli alfabeti di
base della cultura
La pratica
consapevole
della cittadinanza attiva
Promuovere il pieno sviluppo della persona
Valorizzare le differenze
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CAP. 2-DATI STRUTTURALI DELL’ISTITUTO
L’istituto è,inoltre,
dotato di:
aule normali
laboratorio scientifico e laboratorio artistico
n.1 palestra plesso “E. Fermi”
n.1 biblioteca nel plesso “E. Fermi” (aperta al pubblico)
n.1 Sala Convegni plesso “E. Fermi”
spazi esterni
n.1 aula multimediale plesso “E. Fermi”
n.1 aula multimediale plesso “De Gasperi”
STRUTTURA DELL’ISTITUTO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “E.FERMI”
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PLESSO EUROPA
PLESSO
VIA FIRENZE
PLESSO MARCONI
(temporaneamente
trasferito nel Plesso Fermi)
PLESSO DE GASPERI Via Siracusa
PLESSO FERMI Via L. Sturzo
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CAP. 3-GESTIONE DEMOCRATICA DELLA SCUOLA
La gestione democratica dell’Istituto e la partecipazione alla vita della scuola sono attuate
attraverso i seguenti organismi:
GESTIONE
DEMOCRATICA
DELLA SCUOLA
COLLEGIO DOCENTI VITA DIDATTICA ISTITUTO Progettare- organizzare verificare- controllare
valutare
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
Amministrazione Istituto (Progettazione didattica)
CONSIGLIO DI
CLASSE
INTERCLASSE
INTERSEZIONE
VITA DIDATTICA SEZIONI/CLASSI
Progettare- organizzare-verificare- controllare-
valutare
RSU (diritti lavoratori)
RAPPRESENTANTI GENITORI
(intersezione/interclasse Classe)
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CAP. 4-ORGANIGRAMMA ISTITUTO
SCHEMA GRAFICO SEMPLIFICATO
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4.1-DOCENTI INCARICATI
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
COORDINATORI CLASSE/SEZIONE
Passalacqua Nunziata
Licari Lucia
I A
Guarnuto Maria Rita I B
Geraci Calogera I C
Mendolia Calella Anna
Di Dio Nunziatina S.
II A
La Monica Maria Assunta II B
Scaravglieri Patrizia II C
Di Marco Lorena
Siragusa Rosa
III A
Di Maria Antonella III B
Infantino Francesca III C
Di Marco Maria Concetta IV A
Genovese Vincenza IV B
Cusumano Angela IV C
Lo Presti Grazia IVA
D’Urso Concetta IV B
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
COORDINATORI CLASSE/SEZIONE
Spagnuolo Giuseppina I A
Chiara Mario II A
Cannino Francesca III A
Privitera Anna I B
Scarantino Donatella II B
Di Grande Silvana III B
Fisichella Rosaria I C
Vitale Ivana II C
Spagnuolo Giuseppina III C
Mazzola Giuseppa III D
SEGRETARI PLESSI
Fichera Nunzia VIA FIRENZE
Maccarrone Francesca EUROPA
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DocentiReferenti Progettihannoil compitodicoordinarele attivitàcurricolarilegateagli ambiti
educativi.
PROGETTI
DocentiReferenti
Educazione
alla Salute
Mendolia Anna
Zampino Prospero
Educazione
ambientale
Barbera Monica
Educazionealla
legalità
Vitale Ivana
Guarnuto Mariarita
Dispersione
scolastica
D.S.A
Dispersionescolastic
a - DSA
Genovese Vincenza
DSA- GLIS-GLH Mineo Daniela
UNICEF Passalacqua Nunziata
Cannino Francesca
Le funzioni strumentali,nominate dal Dirigente su scelta del Collegio Docenti,hanno il
compito di espletare specifiche funzioni riferite alle proposte del P. O. F.
Area
Funzione
Docenti
I
Servizi Scolastici per l’Infanzia
Plesso Europa Biondi Antonina
II
Servizi Scolastici per l’Infanzia
Plesso Via Firenze Privitera Giuseppa
III
Sostegno al Lavoro dei Docenti
Scuola Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di I grado
Di Marco Lorena
IV
Gestione e monitoraggio P.O.F
Scuola Primaria
Autovalutazione di Istituto
Lo Presti Grazia
V Rapporti con Enti Esterni Privitera Anna
VI
Sostegno al Lavoro dei Docenti
Scuola Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di I grado
Mineo Daniela
VII Gestione e monitoraggio P.O.F
Scuola secondaria Cannino Francesca
VIII Tecnologie informatiche
Formazione Docenti Vitale Ivana
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Gruppo GLIS–GLH (docente Referente Daniela Mineo)
Il gruppo GLIS si occuperà di tutti gli alunni in difficoltà e sarà costituito dal Dirigente
Scolastico,da tutti i docenti di sostegno,dall’assistente sociale e, ove necessario,dal genitore
dell’alunno interessato.
Tutordocentineoimmessi
SCUOLA DELL’INFANZIA
Docenti Tutor
Ferrarello Lucia Fichera Nunzia
Messina Carmela Rita Longo Enza
Pasta Héléne Privitera Giuseppa
Puglisi Antonietta Marsala Francesca
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
Chiara Mario Bolignano Maria Stella
Di Grande Silvana Mazzola Giuseppa
Il Dirigente Scolastico insieme ai due Collaboratori e i Docenti con incarico di Funzione
Strumentale costituiscono lo Staff di Dirigenza.
I Docenti Collaboratori (art..25 , comma 5 del D. Lgs . 165/01), sono nominati con
i seguenti compiti:
CollaboratoreVicario
Sostituzione del D. S. in caso di assenza o impedimento con delega alla firma
degli atti.
Redazione dell’orario di servizio dei docenti in base alle direttive del D.S. e dei criteri
emersi nelle sedi collegiali preposte.
Collocazione funzionale di eventuali ore a disposizione e di ore di disponibilità da
effettuare in eccedenza all’orario di cattedra.
Sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza e di
equità.
Controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto.
Contatti con le famiglie. Partecipazione alle riunioni periodiche di staff.
Supporto al lavoro del Dirigente Scolastico.
Secondo Collaboratore
Collaborazione con il Docente Vicario nelle sostituzioni giornaliere dei docenti
assenti.
Controllo firme dei docenti alle attività collegiali programmate.
Delega a presiedere il GLH in caso di assenza del D.S.
Delega a redigere circolari docenti – alunni su argomenti specifici.
Supporto al lavoro del D.S..
Rapporti con il MIUR ed altri enti.
Rapporti con le famiglie.
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4.2- PERSONALE A.T.A
Il personale ATA è il personale non docente della scuola, è costituito
dal Direttore dei servizi generali e amministrativi
da N. 3 Assistenti Amministrativi
Da N. 11 Collaboratori.
Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
In stretta collaborazione con il Dirigente scolastico vengono affidate a questa figura
di riferimento la cura dei servizi amministrativi e contabili e la gestione dei beni mobili e
immobili della scuola (art. 21 Legge15/3/97, n. 59 e del DPR 18/6/98, n. 233)
Gli Assistenti Amministrativi E' il vero e proprio personale di segreteria, che cura tutti gli adempimenti che si riferiscono
al disbrigo delle pratiche interne alla scuola e in relazione con l'esterno.
I Collaboratori Scolastici
I collaboratori scolastici hanno il compito principale di sorveglianza e custodia dei locali,
prestano la loro opera al fine di garantire le condizioni igieniche dei locali, collaborano con il
restante personale nella sorveglianza degli alunni e degli arredi.
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CAP. 5-RAPPORTI SCUOLA – TERRITORIO/TERRITORIO- UTENZE
Attraverso la gestione dell’autonomia organizzativa e didattica l’Istituto si prefigge di perseguire i seguenti obiettivi:
Favorire il rapporto fra la
scuola e le altre agenzie educative del territorio
Trasformare la scuola
come centro di
promozione culturale,
sociale e civile
GESTIONE AUTONOMIA
ORGANIZZATIVA E DIDATTICA
Riconoscere la dignità formativa del
territorio esterno alla scuola
Sensibilizzare le realtà territoriali
Rendere l'alunno consapevole della realtà in cui vive
Integrare scuola e territorio
Realizzazione progetti educativi e culturali
Promuovere il collegamento con Enti
e strutture
Essere disponibili alle proposte e
programmare attività comuni
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CAP. 6- IL NOSTRO TERRITORIO
6.1 -Configurazione geografica e struttura economica
Catenanuova è un piccolo paese della Provincia di
Enna, si trova a 173 metri sul livello del mare. I
paesi limitrofi sono: Centuripe e Regalbuto . Il Paese
ben collegato grazie all'autostrada Catania- Palermo,
dista dall'aereoporto Fontana Rossa di Catania 30
Km ed è collegato anche dalla ferrovia della linea
Catania-Palermo. E’ bagnato dal torrente San Paolo
che sfocia nel Dittaino e dal torrente Mulinello. Vi
sono agrumeti, mandorli e ulivi e alcuni vigneti .Si
pratica l'agricoltura coltivando grano duro e altri
cereali. La vita di Catenanuova negli ultimi trent'anni
è lievemente migliorata, il paese si è ingrandito.
Ma nonostante tutto Catenanuova ha un tasso molto
alto di disoccupazione.
I giovani e gli anziani frequentano le numerose
piazze. E' un paese che per la sua posizione geografica mette in comunicazione tutta la Sicilia.
Dati amministrativi Stato Italia
Regione
Sicilia
Provincia
Enna
Sindaco Aldo Biondi (lista
civicaImpegno nel
Territorio) dal 17/06/2008 Territorio
Altitudine 170 m s.l.m. Superficie 11,17 km² Abitanti 5 .052 (30-04-2012) Densità 452,28 ab./km²
Comuni confinanti Centuripe, Regalbuto,
Agira, Castel di Iudica (CT) Altre informazioni
Cod. postale 94010 Prefisso 0935
Targa EN Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Cl. climatica zona C, 918 GG[2] Nome abitanti catenanuovesi
Patrono san Prospero martire Giorno festivo ultima domenica di
settembre
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6.2-Analisi del contesto socio – culturale ed economico del territorio
La nostra realtà è caratterizzata da:
1. Fenomeni di pendolarismo, emigrazione, immigrazione e rientri dall’estero.
2. Attività agricole legate al settore terziario.
3. Piccole imprese artigianali e agricole spesso a conduzione familiare.
4. Progressiva scomparsa delle attività artigianali tradizionali.
5. Progressivo innalzamento del livello culturale.
6. Presenza di alunni provenienti da Libertinia, frazione del comune di Ramacca.
7. Crescente presenza di alunni inseriti presso la Casa Famiglia S. Chiara.
6.3-Individuazione dei bisogni
L’alunno ha bisogno di:
Maturare il senso di appartenenza alla propria comunità per essere forte e aperto ad
altre esperienze e culture.
Acquisire competenze per vivere ed agire in un mondo in continuo cambiamento.
Aprirsi alla costruzione di collettività più ampie per diventare cittadini dell’Europa e
del mondo.
Usufruire di luoghi educativi (teatro, spazi verdi, ludoteca,cinema,palestra,piscina)
per svolgere attività ricreative e culturali.
Le famiglie, attente al valore della scuola, in quanto la percepiscono in funzione di una
elevazione sociale e di una futura occupazione dei propri figli, avvertono l’esigenza
di:
attivare relazioni di interscambio con la scuola per concordare strategie educative
comuni e promuovere così una crescita armonica della personalità dei loro figli;
promuovere interventi finalizzati a diminuire l’insuccesso scolastico (scarsa
frequenza, abbandoni, basso profitto e ripetenze ).
I docenti avvertono l’esigenza di:
Potenziare gli interscambi professionali sia all’interno che tra i dipartimenti.
Partecipare a corsi di formazione professionale.
Partecipare ad esperienze di continuità e a prestiti professionali.
Attivare relazioni scuola-famiglia più proficue.
Il Contesto sociale avverte la necessità che l’Istituzione offra opportunità formative tendenti
a valorizzare le differenze e ad elevare il proprio livello culturale.
L’istituzione scolastica ritiene di aprirsi al territorio per:
Favorire momenti di raccordo con gli Enti e le Agenzie educative in esso presenti.
CAP. 7- AUTONOMIA DIDATTICA
Nell’esercizio dell’autonomia didattica anche la nostra Istituzione Scolastica regola i
tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e delle attività nel modo
più adeguato al tipo di studio e ai ritmi di apprendimento degli alunni.
A tali fine, si ritiene opportuno adottare le seguenti forme di flessibilità organizzativa e/o
didattica:
articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalle stesse o da diverse
classi;
aggregazione delle discipline in aree disciplinari;
attivazione di percorsi didattici individualizzati nel rispetto del principio generale
dell’integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, con particolare attenzione a
quelli in situazione di handicap o di diversità e a quelli provenienti dall’estero o
extracomunitari.
La flessibilità organizzativa e didattica, sulla base dei criteri e delle modalità definiti
dal Collegio dei docenti, lascia ampi spazi di discrezionalità ai singoli docenti e rende
possibile una gamma di opportunità educative per innalzare il successo formativo.
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Tenuto conto del DPR del 20 marzo 2009 n.89 sulla Revisione dell’assetto organizzativo
e didattico della scuola dell’infanzia e del I ciclo di Istruzione, l’Istituto, su richiesta
delle famiglie all’atto delle iscrizioni, adotta il seguente il modello didattico:
Per ogni livello di scolarità (Infanzia, Primaria e Secondaria), il curricolo viene
predisposto nel rispetto delle finalità dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e
degli obiettivi di apprendimento(Indicazioni Nazionali 2012).
PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Scuola dell’Infanzia
3-6 anni
Offerta formativa
articolata in 33/35
settimane
Attività educative
fino al 30/06/2016
Campi di esperienza
Scuola Primaria
6-11 anni
Offerta formativa:
classi I, II e III A 40h
settimanali per 33
settimane
Classi I B/I C/II B
II C/III/IV/V
891 h. annuali, pari a 27h
settimanali per 33
settimane
Apprendimenti di base
Scuola Secondaria di I grado
11-14 anni
Offerta formativa
di 990 h. annuali, pari a
30h settimanali per 33
settimane
Studio delle discipline
MODELLO DIDATTICO -ORGANIZZATIVO
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7.1- SCELTE ORGANIZZATIVE
ORARIO SCOLASTICO
SCUOLA DELL’INFANZIA( n.40 ore settimanali)
Da lunedì a venerdì: ore 08.00 - 16.00 (tempo normale)
2 docenti per sezione
Programmazione bimestrale (mercoledì dalle 16.00 alle 18.00)
Servizio refezione autogestito dalle famiglie
Servizio scuolabus assicurato dall’Ente Locale.
SCUOLA PRIMARIA
Classi IA/II A/III A: n. 40h settimanali da lunedì al venerdì dalle 08:05 alle 16:05
Servizio refezione autogestito dalle famiglie
Classi I B/I C/II B-C/III/IV/V A/B/C: n. 27 ore settimanali (lunedì e martedì dalle ore 08:05
alle 14:05, dal mercoledì al venerdì dalle ore 08:05 alle 13:05)
Intervallo dalle ore 10:05 alle ore 10:20 (lunedì e martedì)
dalle ore 11,55 alle ore 12,05 (mercoledì, giovedì, venerdì)
Programmazione bisettimanale: martedì (vedi piano attività 2015/2016)
ORARIO BIBLIOTECA
Da lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 14:00
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
n° 30 ore settimanali
Da lunedì a venerdì : ore 08:00 – 14:00
Intervallo dalle ore 10:50 alle ore 11:10
Strumento musicale: 15:00 -19:00 da lunedì a giovedì
14:45 16:45 venerdì
ORARIO BIBLIOTECA
Da Lunedì a Sabato dalle ore 8:00 alle ore 14:00
____________________________________________
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CAP. 8- ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
8.1- LINEE GENERALI DI INDIRIZZO EDUCATIVO
L’Istituto si fa interprete delle problematiche del contesto territoriale su cui agisce,
delle aspettative dei genitori e degli alunni, dei bisogni latenti, determinati dai continui
mutamenti del mondo attuale, per individuare le priorità formative da perseguire
attraverso il curricolo, la progettualità e le varie attività presenti nel Piano dell’Offerta
Formativa.
Il Curricolo, elaborato dai docenti dell’Istituto, in sintonia con i bisogni formativi,
regola quindi le scelte educative e didattiche nel rispetto della normativa scolastica.
Il curricolo deve offrire l’opportunità di acquisire i saperi irrinunciabili sviluppando, al
tempo stesso, le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e
religiose di ciascun alunno.
La padronanza degli alfabeti di base si conquista attraverso l’accesso alle discipline,
che permettono di esercitare differenti potenzialità di pensiero nell’interpretazione e nella
rappresentazione del mondo.
Le esperienze di trasversalità e i progetti hanno la funzione di trovare
interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e i problemi
complessi della realtà odierna, perché mettono in atto approcci integrati, atti a
promuovere modalità di elaborazione diverse e sempre più complesse.
I criteri di accoglienza, continuità ed orientamento sono alla base delle scelte educative e
didattiche dell’Istituto.
ACCOGLIENZA
Le scuole dell’Istituto Comprensivo “ E.Fermi” attivano percorsi per accogliere ed
inserire positivamente tutti gli alunni nella vita comunitaria; ciò comporta che siano definite,
all’inizio di ogni anno scolastico e per ciascun ordine di scuola, finalità ed attività che
permettano la conoscenza e l’accoglienza delle diverse complessità dell’esperienza vitale dei
ragazzi e, in base ad esse sia attuata una progettualità educativa aderente ai bisogni formativi
ed educativi dei singoli e del gruppo classe-sezione in cui si opera.
Sono, quindi, previsti e attuati interventi che siano in grado di fornire ai neo-iscritti e alle loro
famiglie un senso di benessere e accoglienza nel nuovo contesto scolastico, avviando su questi
presupposti, le prime attività di conoscenza e valutazione dei bambini e ragazzi.
CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO
La Riforma della Scuola suggerisce una progettazione e una realizzazione di attività
didattico– organizzative che favoriscano la continuità fra i tre ordini di scuola e con gli istituti
di secondo grado.
In particolare il progetto continuità si articolerà sui seguenti aspetti:
- Scambi professionali.
- Attività didattica a classi aperte fra i tre dipartimenti.
L'orientamento costituisce parte integrante dei curricoli di studio del processo
educativo formativo. Si esplica attraverso un insieme di attività che mirano a formare, a
potenziare le capacità degli studenti per conoscere se stessi, l'ambiente in cui vivono, i
mutamenti culturali e socio- economici, le offerte formative, affinché possano essere
protagonisti di un personale progetto di vita e partecipare allo studio e alla vita familiare e
sociale in modo attivo, paritario e responsabile (art. 1, dir. Min. n.° 487 del 1997).
Il nostro Istituto, valorizzando la continuità educativa e l'azione rivolta alla
prevenzione della dispersione scolastica, prevede le seguenti attività di continuità e di
orientamento:
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:
1. accoglienza degli alunni frequentanti le classi in uscita della scuola primaria per visite
all'istituto della scuola Secondaria di primo grado;
2. attività comuni tra gli alunni delle classi terminali della scuola dell’Infanzia e quelli delle
prime classi della scuola Primaria;
3. attività di accoglienza per le prime classi, di socializzazione con i compagni e i docenti, di
informazione sull’ordinamento scolastico;
4. accertamento dei prerequisiti disciplinari e corsi di recupero e consolidamento per le
prime classi;
5. accordo di rete con le scuole del territorio e lavori di progettazione di attività formative
comuni;
6. incontri di orientamento post-secondario per gli studenti delle terze classi con docenti
di istituti secondari di II grado; partecipazione alle attività di orientamento organizzate
dagli enti preposti comunali, provinciali, regionali.
PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Legge104/1992;DPR 275/98;DPR 24Febbraio1994;Legge296/06;Legge18/2009 La Repubblica garantisce il rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di
autonomia delle persone diversamente abili e promuove la piena integrazione nelle famiglie,
nelle scuole, nel lavoro e nella società.
Nel rispetto della vigente legislazione scolastica, l’attività di sostegno realizzata
nella nostra scuola intende favorire lo sviluppo delle abilità socio-relazionali, finalizzate al
raggiungimento di un’adeguata comunicazione fra tutti gli alunni, prerequisito indispensabile
per impostare una corretta attività educativo -didattica nel contesto classe. Al tempo stesso
si propone di recuperare le abilità di base di ogni singolo alunno e di svilupparne al
meglio le potenzialità. Pertanto, considerate le diversificazioni delle disabilità degli alunni,
riferite sia alla sfera cognitiva che emotivo -relazionale e psicomotoria, le modalità di
intervento sugli alunni saranno individuate singolarmente ed esplicitate nel P. E. I.
Tali interventi, riferiti sia al recupero delle abilità di base, che allo sviluppo di
competenze socio-relazionale, saranno costantemente verificate con prove mirate
rispettando i tempi di apprendimento di ciascun alunno. L’attività di rinforzo sarà la
costante dell’intervento dell’insegnante specializzato che utilizzerà le strategie più idonee per
mantenere nel tempo gli apprendimenti programmati.
Ogni docente si avvarrà di mezzi e strumenti più adeguati, per rendere il più efficace
possibile l’intervento didattico - educativo. Si attiveranno laboratori pratico-operativi, intesi
a stimolare la capacità di operare nel concreto e di acquisire una migliore conoscenza di sé
attraverso l’esperienza personale, raggiungendo così una maggiore sicurezza ed autostima
nelle proprie capacità e possibilità di riuscita scolastica. Gli alunni diversamente abili, al
fine di raggiungere una più ampia integrazione, frequenteranno diversi laboratori proposti dal
consiglio di classe. Si mirerà, dunque, al potenziamento delle seguenti competenze:
1. Comunicare con gli altri utilizzando il linguaggio verbale e non verbale.
2. Usare le competenze possedute in maniera individuale e arricchire il patrimonio di quelle
residue attraverso attività funzionali.
3. Rispettare le principali regole di vita sociale.
4. Orientarsi nel territorio locale.
METODOLOGIE
Nell’azione educativo- didattica, per garantire il successo formativo di ciascun alunno si
privilegeranno le seguenti impostazioni metodologiche:
valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni;
P.O.F. 2015/2016
Istituto Comprensivo “E.Fermi” Catenanuova (En)- P.O.F. 2015/2016 Pagina 20
attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità;
favorire l’esplorazione e la scoperta;
incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere;
realizzare percorsi in forma di laboratorio.
Bes – Bisogni Educativi Speciali
L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso dopo
l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di
intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica”. La Direttiva stessa ne precisa il significato: “L’area dello svantaggio
scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni
classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di
ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi
specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché
appartenenti a culture diverse”.
L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il
principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato
con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, fattori intensivi e durata delle
modificazioni.
Pertanto si attueranno strategie diverse per permettere l’integrazione di questi alunni
offrendo stimoli formativi diversi in relazione a:
stili di apprendimento
ritmi di apprendimento
esigenze formative
livelli di sviluppo personali
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica e la valutazione (iniziale, in itinere e finale)riguarda sia il processo di
apprendimento dell’alunno, sia le scelte didattico - organizzative operate dalla scuola. Vengono
prese in considerazione due categorie di indicatori:
indicatore di funzionamento: conoscenza e comportamento degli allievi; attività concreta del
personale; interazione comunicativa e sociale tra formatori ed allievi; organizzazione delle attività;
uso delle risorse materiali impiegate;
indicatori dei risultati: osservazione dei comportamenti acquisiti e delle competenze degli individui
in formazione, sia per le attività curricolari, sia per quelle extra-curricolari.
Nella Scuola dell’Infanziala verifica è effettuata attraverso griglie di rilevazione nelle quali
si registrerà la maturazione delle competenze acquisite da ogni singolo bambino. Alla fine del
triennio è compilata una scheda di valutazione finale dei traguardi di sviluppo di competenze
raggiunti per il conseguente passaggio alla Scuola Primaria.
In ottemperanza al DPR del 22 Giugno 2009, n. 122, la valutazione periodica ed annuale
degli apprendimenti degli alunni viene effettuata, nella Scuola Primaria dal docente ovvero
collegialmente dai docenti contitolari della classe e, nella Scuola Secondaria di primo
grado, dal consiglio di classe, presieduto dal Dirigente scolastico o da suo delegato.
Il Collegio Docenti,inoltre, allo scopo di avere dei punti di riferimento comuni, definisce
gli standard di accettabilità sintetizzati nel “Curricolo in Verticale 2015/2016”.
P.O.F. 2015/2016
Istituto Comprensivo “E.Fermi” Catenanuova (En)- P.O.F. 2015/2016 Pagina 21
NORME DI VALUTAZIONE SPECIFICHE (SCUOLA PRIMARIA-SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO)
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il
rendimento. I criteri che saranno seguiti per la valutazione complessiva e per le singole prove
sono i seguenti :
raggiungimento degli obiettivi specifici apprendimento;
analisi dei comportamenti scolastici osservati in merito a:
progressione dei risultati dell’allievo;
capacità di organizzare il lavoro;
impegno e continuità nello studio;
partecipazione alle attività scolastiche;
frequenza e rispetto delle regole e delle consegne.
La valutazione degli apprendimenti e della condotta, effettuata dai docenti sia in itinere che
quadrimestrale,sarà espressa con voto numerico espresso in decimi, secondo gli indicatori
concordati.
La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica sarà espressa senza attribuzione di
voto numerico.
8.2 -CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO
Con il Regolamento del 16 novembre 2012, il MIUR ha consegnato alle Scuole
dell’Infanzia e del primo ciclo di Istruzione il Teso delle Nuove Indicazioni per il Curricolo in
sostituzione delle precedenti emanate nel 2007, a norma dell’art. 1 (c.4) del PDR 2009.
Pertanto, la Commissione formata dallo Staff di dirigenza,ha costruito la Progettazione
d’Istituto per l’a.s. 2015/2016(vedi allegato) Il curricolo è stato elaborato all’interno del
P.O.F. nel rispetto dei bisogni degli alunni (centralità della persona), delle finalità educative,
dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento in stretto
rapporto con le risorse della scuola e del territorio.
Il Curricolo d’Istituto costituisce la parte didattica più significativa del P.O.F., ma non
esaurisce la sua estensione, in quanto il P.O.F. rappresenta l’identità formativa della scuola e
sintetizza le indicazioni relative alla progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa. Il contesto verticale della nostra scuola, che si struttura come Istituto
Comprensivo, richiede l’esigenza di costruire un percorso educativo - didattico trasversale, un
curricolo che partendo dalla Scuola dell’Infanzia accompagni l’alunno nel suo processo di
crescita in maniera organica, riducendo il più possibile la discontinuità nei passaggi tra i diversi
ordini di scuola. E’ necessario, quindi,definire il processo al fine di trasformare il curricolo in
vero strumento di identità, condiviso e praticato da tutti i docenti costantemente verificato e
periodicamente aggiornato.
IL CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZETRASVERSALI IN CHIAVE EUROPEA
Con la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
vengono enunciate le otto competenze-chiave per la cittadinanza attiva e l’apprendimento
permanente, così, definite nell’Allegato: “Le competenze sono definite in questa sede alla
stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto. Le
competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo
personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”.
P.O.F. 2015/2016
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Nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 che
introduce il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), i risultati di apprendimento vengono definiti
in termine di:
CONOSCENZE: risultato dell’assimilazione di informazione attraverso l’apprendimento.
Le conoscenze sono un insieme di fatti , principi, teorie e pratiche relative ad un settore
di lavoro o di studio. Le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
ABILITA’: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know - now per
portare a termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono descritte come
cognitive(pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (abilità manuali e uso di
metodi, materiali, strumenti).
COMPETENZE: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità e
autonomia.
COMPETENZE - CHIAVE DEFINIZIONE UFFICIALE
(dagli “Annali della Pubblica Istruzione”2012)
Comunicazione nella madrelingua
Capacità di esprimere e interpretare concetti,
pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma
scritta e orale e di interagire adeguatamente sul
piano linguistico nei diversi contesti culturali e
sociali.
Comunicazione nella lingua straniera Capacità di mediazione e comprensione interculturale ( nelle quattro dimensioni).
Competenza matematica
Capacità di sviluppare e applicare il pensiero
matematico per risolvere problemi in situazioni
quotidiane.
Competenza in campo scientifico
Capacità ad usare l’insieme delle conoscenze e
delle metodologie possedute per spiegare il mondo
che ci circonda , identificando la problematica e
traendo conclusioni basate su fatti comprovati.
Competenza in campo tecnologico Applicare la conoscenza per dare risposta ai
desideri o bisogni avvertiti dagli uomini.
Competenza digitale Utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il
lavoro, il tempo libero e la comunicazione (TIC).
Imparare ad imparare
Abilità di perseverare nell’apprendimento,
nell’organizzare il proprio apprendimento
mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che di
gruppo.
Competenze sociali e civiche
Partecipare in modo costruttivo alla vita sociale e
lavorativa risolvendo i conflitti ove ciò sia
necessario.
Senso dell’iniziativa e imprenditorialità Capacità di tradurre le idee in azione e pianificare
e gestire progetti per raggiungere obiettivi.
P.O.F. 2015/2016
Istituto Comprensivo “E.Fermi” Catenanuova (En)- P.O.F. 2015/2016 Pagina 23
CAP. 9- PROGETTI DI FLESSIBILITA’ E/O AMPLIAMENTO POF e PTOF
Premessa
Nei progetti verranno sviluppate tematiche trasversali di approfondimento.
Lo svolgimento di tali progetti comporterà il riconoscimento economico di cui all’art. 84
del CCNL 2006/2009.
I progetti avranno le seguenti tematiche:
Scuola dell’Infanzia-
Scuola Primaria
Progetto Docenti/Enti proponenti Destinatari
Tempi
Annuale o
Triennale
C’era una volta…
(flessibilità)
Privitera, Fichera, Mulè,
Marsala Puglisi
Alunni
Plesso Via Firenze POF
Progetto lettura
(flessibilità)
Santagati, Lentini, Bottiglieri,
Calì
Alunni
Plesso Europa POF
Judo – Scuola
(ampliamento) Polisportiva Catenanuova
Alunni Scuola
dell’Infanzia POF + PTOF
Gioco con i 5 sensi Docenti plesso Europa Alunni
Plesso Europa POF
Progetto Docenti/Enti proponenti Destinatari
Tempi
Annuale o
Triennale
Insieme nella
diversità
(flessibilità)
Privitera V. Alunni
Classi 3^ e 4^ POF
Insegnare a
crescere per vivere
meglio
(flessibilità)
Geraci C., Guarnuto M.,
Licari L., Passalacqua
Alunni
Classi 1^ POF
Alla scoperta del
tesoro
(flessibilità)
Crimì G.
Alunni
Classi 5^ POF
Per la strada
(flessibilità)
Cusumano A., Di Marco M.
C.,Genovese V., Lo Piano C.
Alunni
Classi 4^ POF
A proposito di
Prove INVALSI
(flessibilità +
ampliamento)
Di Dio N., La Monica,
Mendolia a., Scravaglieri P.
Alunni
Classi 2^ POF
Eco…Sosteniamo il
futuro
(flessibilità +
ampliamento)
Tutte le Docenti delle classi
terze e quinte
Alunni
Classi 3^ e 5^ POF + PTOF
Reporter in erba.
“Io mi differenzio”-
Uso e Riuso
(approfondimento)
Barbera M:, Licari L.
Alunni
Classi 1^, 2^ e
3^
POF
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Scuola Secondaria di I grado
Uso e Riuso
(approfondimento) Barbera M.,Licari L.
Alunni
Classi 4^ e 5^
Primaria
POF
“E”…come
emozioni. Imparo
l’alfabeto
emozionale
(flessibilità)
Barbera M., Licari L.,
Alunni
Scuola Primaria
POF + PTOF
“Il Blog va in
classe: il giardino
virtuale dei
ragazzi”
(ampliamento)
Scravaglieri P. Alunni
Classi 3^, 4^ e5^ POF + PTOF
“Insieme nella
diversità” (flessibilità religione)
Privitera Venerina Alunni
Classi 4^ e5^ POF
Musica DM 8/11
(ampliamento)
Cannavò, Cristaldi, Pafumi,
Valenti, Vinciullo POF + PTOF
Progetto Docenti/Enti proponenti Destinatari
Tempi
Annuale o
Triennale
“E”…come
emozioni. Imparo
l’alfabeto
emozionale
(flessibilità)
Barbera M., Licari L., Alunni
Classi 1^ e 2^ POF + PTOF
Uso e Riuso
(approfondimento) Barbera M., Licari L.,
Alunni
Classi 3^ POF
Educazione alla
salute
(flessibilità)
Zampino P. Alunni
Classe 1^ POF
Fantastic english
(flessibilità) Di Blasi G.
Alunni
Classi 1^, 2^ e
3^ (sezz. C e D)
POF
Laboratorio corale
(flessibilità) Secondo G.
Alunni
Classi 2^ e 3^ POF
Verso le prove
INVALSI
(flessibilità +
ampliamento)
Bolignano, Cannino, Di
Grande, Felicia, Fisichella,
Mazzola, Privitera A.,
Spagnuolo
Alunni
Classi 3^ POF
Natale e Pasqua
(flessibilità) Vasta G. POF
Learning by acting
(flessibilità) Scarantino
Alunni
Classi 1^ e 2^ POF
Letteratura, storia
e cinema
(flessibilità)
Mazzola, Vitale Alunni
Classi 2^ B e 2^ C POF
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Progetti di Istituto
“Il Blog va in
classe: il giardino
virtuale dei
ragazzi”
(ampliamento)
Fisichella R.
Alunni
Classi 1^, 2^ e
3^
POF + PTOF
Let’s go with
Trinity
(potenziamento)
Scarantino D.
Alunni
Classi 1^, 2^ e
3^
POF + PTOF
LaboratorialMente
(ampliamento) Bolignano, Fisichella
Alunni
Classi 1^, 2^ e
3^
POF + PTOF
Per una scuola a
misura di bambino
(flessibilità)
Tutti i docenti di sostegno:
didattica per classi aperte
Alunni
Scuola secondaria
di I grado (?)
POF
In cucina con
fantasia
Scopriamo il nostro
corpo
Una finestra sulla
realtà
Progetto Docenti/Enti proponenti Destinatari
Tempi
Annuale o
Triennale
Giochi matematici
(ampliamento)
Fisichella, Di Marco L.,
Privitera A.
Alunni
Scuola Primaria
secondaria
POF + PTOF
La legalità cresce
sui banchi di scuola
(flessibilità)
Guarnuto M., Vitale I. “ POF + PTOF
Asso in grammatica
(flessibilità) Docenti di Italiano “ POF + PTOF
Progetto UNICEF
(ampliamento) Cannino F., Passalacqua N. “ POF + PTOF
Nati per leggere.
“ A caccia di storie”
(ampliamento)
Barbera M., Di Marco L.
Alunni
Scuola Primaria
secondaria
POF + PTOF
A scuola di scacchi
(ampliamento) Barbera M., D’Alessandro S. “ POF + PTOF
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9.1-VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E VIAGGI PER ATTIVITÀ SPORTIVE
Le visite guidate e viaggi di istruzione intendono offrire l’opportunità di conoscere
realtà, tradizioni, ambienti naturali, attività del mondo imprenditoriale del territorio provinciale,
interprovinciale, regionale e nazionale. Tali visite sono strettamente collegate ai progetti di
flessibilità e a quelli interdisciplinari.
SCUOLA INFANZIA
PLESSO EUROPA/ PLESSO VIA FIRENZE
FATTORIE DIDATTICHE O PARCHI
SCUOLA PRIMARIA
Le mete relative alle visite guidate e ai viaggi d’Istruzione saranno inerenti a tematiche
previste nei Progetti di flessibilità e/o ad attività didattiche curricolari.
CLASSI I ------------
CLASSI II Zafferana- Casa delle farfalle
CLASSI III Zafferana – Museo della lava
Giarre - Acquario
CLASSI V Ragusa Ibla- Modica
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CLASSI I Catania o Piazza Armerina
CLASSI II Erice- Trapani o Modica
CLASSI III Campania o Puglia
CAP. 10-OFFERTA FORMATIVA INTEGRATIVA
L’ampliamento dell’offerta formativa comprende attività rispondenti il più possibile alle
esigenze dei ragazzi e alle aspettative delle loro famiglie per arricchire le esperienze formative
e culturali.
L’attuazione dei suddetti progetti viene realizzata con insegnamenti e attività integrative:
ATTIVITA’
SCUOLA PRIMARIA
- Alfabetizzazione motoria
- Laboratorio di lettura “Nati per leggere”
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
- Sport a scuola
- Laboratorio di lettura “Nati per leggere”
Le suddette attività saranno svolte in orario scolastico e/o extra scolastico, secondo calendario
concordato con il Dirigente Scolastico.
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10.1-ATTIVITÀ ORGANIZZATE IN RETE CON ALTRE SCUOLE E/O CON SOGGETTI
ESTERNI
- Partecipazione a iniziative e ricorrenze di particolare rilevanza educativa (AIDO, UNICEF,
Festa degli Alberi, Concorso “Nicholas Green”, Educazione stradale, Giornale dei Ragazzi,
Giornata della tolleranza, Shoah, Giornata dei nonni, Giornata dei genitori, “Non ti scordar
di me ” ) e ogni altra iniziativa ministeriale, coerente con il POF, e ritenuta valida.
- Protocollo di intesa in collaborazione con enti e soggetti esterni per l’integrazione della
scuola con il territorio (Amministrazione Comunale, A.S.L., ACR,Parrocchia, AGESCI,”I
CARE”, Associazione Misericordia, Ordine dei Farmacisti, Pro Loco, AIDO, Vigili Urbani,
Carabinieri, Banca di credito, Banco di Sicilia e Ufficio Postale, FIDAPA, Ass. Arcobaleno,
Ufficio solidarietà sociale).
- Baby Consiglio Comunale
- Formazione in servizio del personale scolastico
- Orientamento scolastico e professionale degli alunni
- Invalsi
- Giochi matematici “Bocconi” , “Kangourou” e “Giochi del Mediterraneo”
- Olimpiadi di Grammatica Formac (“Chi è l’asso?”)
- Progetto Lettura “La festa del libro”
10.2-CORSI AD INDIRIZZO MUSICALESCUOLA SECONDARIA
Nel corrente anno scolastico per le classi prime, seconde e terze della Scuola secondaria
di primo grado, si attua il corso sperimentale ad indirizzo musicale, ai sensi dell’art. 2 del D.M.
201/99. Il modulo è costituito da alunni provenienti da classi diverse e mira allo studio della
pratica strumentale individuale e alla scoperta della musica d’insieme. Gli strumenti studiati
sono: pianoforte, violino, chitarra e flauto. Tale opportunità costituisce per gli alunni un
arricchimento al curriculum obbligatorio di educazione musicale ed una integrazione
interdisciplinare di inestimabile valore. Inoltre corrisponde alla realizzazione di un percorso
formativo fortemente richiesto dall’utenza nel rispetto dello sviluppo armonico della personalità
degli adolescenti.
Il corso si articolerà nella seguente modalità:
rientri per pratica strumentale – individuale e musica d’insieme
10.3- CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Il nostro istituto ha sempre dato giusta rilevanza alle attività motorie con progetti didattici in
collaborazione con il CONI, rivolti sia agli alunni della Scuola Primaria che a quelli della
Secondaria di primo grado.
Come previsto dal documento di indirizzo del 4 agosto 2009, con il quale il ministro della
Pubblica Istruzione ha inteso avviare un percorso di riorganizzazione delle attività di
Educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di1° e 2° grado,è stato costituito
il Centro Sportivo Scolastico d’Istituto e approvato il relativo regolamento che è parte
integrante del Regolamento d’Istituto.
10.4- PROGETTO BABY CONSIGLIO
Nel nostro istituto vengono attuate iniziative per educare gli alunni ai valori della
legalità e della responsabilità’ civica sensibilizzandoli a far parte di una comunità dove il
rispetto dell’altro e la pretesa dei diritti si coniuga con l’esercizio quotidiano dei doveri.
Pertanto, da oltre un decennio , si cura con particolare attenzione il progetto “Baby
Consiglio” che mira a far avvicinare gli alunni alle istituzioni democratiche del nostro
territorio .
Avvicinare i ragazzi alla democrazia, intesa come concreta partecipazione e possibilità
di far sentire la loro voce in ambiti come quello della politica ambientale, del tempo libero,
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dello sport, della cultura e dell’ istruzione, e’ una sfida avvincente che li entusiasma e li
responsabilizza nello stesso tempo.
Tante sono le iniziative che vedono impegnati i ragazzi durante il corso dell’anno
scolastico, alcune insieme all’amministrazione del nostro paese, altre all’interno della scuola
per sensibilizzare gli alunni rispetto ai problemi del territorio e alle tematiche più generali di
carattere sociale, con particolare riferimento al rispetto della legalità e ai diritti dell’ infanzia in
Italia e nel mondo. Come da Regolamento possono essere eletti quali rappresentanti del Baby
Consiglio gli studenti delle classi quinte di Scuola Primaria e di tutte le classi di Scuola
Secondaria di primo grado. I consiglieri rappresentanti di ciascuna classe,eleggeranno, in un
momento successivo, il sindaco dei ragazzi e il suo vice.
Rientrano nelle competenze del Baby Consiglio le seguenti materie:
problematiche scolastiche
politiche ambientali
sport
tempo libero, giochi e rapporti con le associazioni
integrazione alunni stranieri
10.5- ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA
Il nostro istituto organizza percorsi alternativi per gli alunni le cui famiglie esprimono la
preferenza di non avvalersi dell’insegnamento della Religione cattolica. Nella C.M. n.110 del
30-12-2010 sono contenute le istruzioni per esercitare la scelta relativa all’ insegnamento
della R.C. e alle attività ad essa alternative. Di seguito sono elencate le diverse opzioni
previste :
1. Attività didattiche e formative.
2. Attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente.
3. Ingresso posticipato o uscita anticipata dalla scuola qualora l’orario dell’insegnamento
della Religione Cattolica coincida con la prima e con l’ultima ora di lezione.
Attivita’ didattiche e formative
Una delle finalità della scuola è la formazione dell’uomo e del cittadino, formazione che
e’ in stretto rapporto con la conoscenza e il rispetto delle regole che governano il convivere
democratico. Pertanto si programmeranno attività che offrano spunti di riflessione sul tema
dei diritti dell’uomo, partendo dalla Carta costituzionale del nostro paese e dalla Dichiarazioni
dei Diritti dell’Uomo e del Fanciullo.
Attivita’ di studio e/o ricerca individuali con assistenza del personale docente
Verranno previste attività di recupero/ potenziamento sulla base dei bisogni dei singoli alunni.
10.6 -PROGETTO D’ISTITUTO AREA A RISCHIO “INSIEME PER CRESCERE”
Il progetto costituisce un articolato percorso di attività compensative che coinvolge tutto
l’Istituto in coerenza con i principi espressi nel POF. Tiene conto dei seguenti indicatori:
dispersione; ripetenza; immigrazione; alunni seguiti dal Tribunale dei Minori; alunni seguiti
dall’Ufficio Minori Ente Locale e alunni seguiti dalle ASL di competenza.
Obiettivi del progetto:
“ Learning by doing” per apprendere attraverso l’ambito formale ed informale
Migliorare la percezione di sè e degli altri
Promuovere l’inclusione di gruppi sociali svantaggiati
Promuovere l’integrazione di bambini e di ragazzi sia diversamente abili che
stranieri.
Contenere il fenomeno della dispersione e ridurre l’insuccesso scolastico
Favorire l’integrazione sociale
Promuovere azioni di cittadinanza attiva
Interagire nel progetto autostima
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Metodologia
Laboratoriale del “Learning by doing”
Scopo del progetto è quello di promuovere significativi risultati nelle seguenti competenze:
emotive, relazionali, cooperative e multiculturali
10.7-PROGETTO D’ISTITUTO “COSTRUIAMO INSIEME LA LEGALITA’”
(L.R. 20/11/2008 N. 15 ART.1)
Il percorso prevede l’attivazione per i ragazzi (Primaria e Secondaria) di laboratori di studio
(teatrale ed artistico) e approfondimento dei valori della legalità, dell’etica pubblica e
dell’educazione civica.
10.8 PRATICA MUSICALESCUOLA PRIMARIA
(D.M. 8 DEL 31/01/2011)
Il percorso laboratoriale è finalizzato alla diffusione della musica, della quale si riconosce la
fondamentale valenza educativa e formativa e destinato agli alunni delle classi 4^ e 5^.
Esso prevede per gli alunni,1h settimanale di lezione curata dai Docenti di Scuola secondaria
di I grado, esperti di strumento musicale:
Prof. Cannavò
Prof. Cristaldi
Prof. Pafumi
Prof. Valenti
Prof. Vinciullo
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CAP.11- ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
L’Istituto ha potenzialmente, al proprio interno, tutte le risorse necessarie alla
realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, sia come spazi, sia come professionalità, sia
come reti di relazioni partecipative con il territorio e con l’utenza.
L’organico dell’Istituto, abbastanza stabile e motivato, consente una potenziale sinergia
di interventi.
I docenti mirano al rinnovamento professionale per offrire un servizio sempre più
qualificato e per rafforzare l’acquisizione di competenze in vari ambiti.
11.1-RISORSE UMANE
Scuola Infanzia: Docenti posto comune n. 18
Docente di sostegno n. 1
Docente religione n. 1
Scuola Primaria: Docenti posto comune n. 19
Docenti lingua inglese n. 1
Docente di sostegno n. 3
Docent e Religione Cattolica n. 2
Docent i comunali n. 5
Docent e biblioteca n. 1
Scuola Secondaria di primo grado: Docenti curriculari n. 17
Docente Religione Cattolica n. 2
Docent e di sostegno n. 8
Docenti strumento musicale n. 4
Docent i comunali n. 4
Docenti biblioteca n. 1
Personale ex art.23 n. 1
Istituto Comprensivo: Personale ATA ( collaboratori e assistenti amministrativi e DSGA
n.11 n.3 n. 1
Personale Cooperativa ex LSU n. 5
11.2- PIANO DIFORMAZIONE INSERVIZIO PERILPERSONALE-ART. 66 CCNL
Il collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo “E.Fermi”,riconosce l’aggiornamento,
sia individuale che collegiale, come un aspetto irrinunciabile e qualificante della
funzione docente e funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema scolastico e
della qualità dell’offerta formativa. Numerose innovazioni, in particolare l’autonomia
scolastica e la riforma della scuola nonché le innovazioni di amministrazione e gestione
delle scuole autonome hanno reso in questi anni ancora più pressante la necessità di una
formazione e di un aggiornamento continui con percorsi sia collegiali sia individuali.
La formazione riguarderà sia il personale docente che il personale ausiliario
e amministrativo e saranno, inoltre, promossi percorsi di formazione rivolti ai genitori.
Infatti la comunità scolastica si configura sempre più come comunità educante in cui
crescere insieme e agire ciascuno secondo i propri ruoli e responsabilità.
Viste le finalità del POF, la formazione tende a promuovere e favorire:
- l’acquisizione di una solida cultura di base che sia strumento di comprensione e
d’intervento responsabile su se stessi e sul mondo esterno;
- l’acquisizione di specifiche conoscenze, competenze, capacità negli ambiti disciplinari
curriculari e nell’ambito affettivo- relazionale, in coerenza con la specificità dell’Istituto
e con le principali attese/esigenze della sua popolazione scolastica;
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- la padronanza di strumenti e strategie, negli ambiti comunicativo, logico-critico e
metacognitivo, che attivino un processo conoscitivo aperto e in relazione con la società e
la vita degli studenti, nell’ottica della formazione permanente.
Per consentire la partecipazione individuali a iniziative di formazione esterne che
comportano l'esonero dalle lezioni, offerta da soggetti accreditati e riconosciuti dal MIUR,
la scuola potrà utilizzare anche le forme di flessibilità. Criteri di fruizione permessi
sull’aggiornamento/formazione, saranno stabiliti in sede di contrattazione integrativa
d’Istituto.
11.3- LEGGE PRIVACY
In ottemperanza al D. Lg.s n° 196 del 30/06/2003, denominato “Codice in materia di
protezione dei dati personali” e della Legge n° 241 del 07/08/1990 che regola i limiti per
l’esercizio del diritto di accesso a documenti amministrativi contenenti dati personali, l’Istituto
comprensivo si impegna ad osservare due principi:
Il canone della protezione della riservatezza dei dati personali
Il criterio della trasparenza amministrativa
L’art.24 parla di VISIONE degli atti mentre l’art. 22 parla di ACCESSO ai documenti
amministrativi. Il Consiglio di Stato, a sua volta, ha definito il rapporto tra accesso e
riservatezza precisando che quando è in questione la riservatezza, la pretesa dell’accesso
subisce una limitazione modale, cioè il richiedente non può ottenere copia dei documenti, ma
la VISIONE degli atti.
I provvedimenti organizzativi della Legge sulla Privacy sono finalizzati a garantire a
ciascun “interessato” (utente, dipendente, fornitore) la tutela di:
Rispetto della privacy, della riservatezza dei dati, della tutela della dignità e dell’identità
personale;
Rispetto della riservatezza, con riguardo alla tutela dei dati personali, anche allo scopo
di evitare ingerenze di terzi;
Tutela della riservatezza delle documentazioni custodite dalla scuola e salvaguardia
dell’integrità nel tempo delle documentazioni medesime, siano esse costituite da
materiale cartaceo che registrate su supporti informatici.
11.4-NORME DELLA SICUREZZA – Riferimenti normativi
lavoratori sul luogo di lavoro, in tutti i settori di attività, sia pubblici che privati.
Secondo questa norma il datore di lavoro deve provvedere a tutelare la sicurezza e la salute
dei lavoratori mentre il lavoratore deve rispettare le norme di prevenzione e prendersi
cura non solo della propria sicurezza, ma anche di quella delle altre persone presenti sul
luogo di lavoro su cui potrebbero ricadere gli effetti delle sue azioni ed omissioni,
conformemente alla sua formazione ed alle istruzioni ed ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
Nel caso dell’Istituto Comprensivo “E.Fermi” il datore di lavoro è il Dirigente Scolastico.
In ottemperanza alle norme ministeriali è istituito un Servizio interno di Protezione e
Prevenzione per la sicurezza nella scuola, coordinato dal Dirigente.
Ogni anno viene messo a punto il DOCUMENTO DI VALUTAZIONE E PREVENZIONE
RISCHI , che prende in esame le possibilità di pericolo esistenti nei locali scolastici (durante
lo svolgimento delle varie attività di studio e laboratoriali) ed indica le procedure di
sicurezza messe in atto per vanificarle. Tale DOCUMENTO è a disposizione delle Autorità
competenti e di tutti coloro che volessero prenderne visione.
E' previsto un piano di esodo in caso di calamità, distribuito a tutti i docenti perché
sappiano gestire l'emergenza.
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CAP.12- MONITORAGGIO E VERIFICA P.O.F. MONITORAGGIO
Esso sarà curato dallo staff delle Funzioni strumentali, incaricato dal Collegio dei
docenti. La raccolta dei dati funzionali al monitoraggio del Piano dell’Offerta Formativa si
esplicherà attraverso una serie di iniziative ricognizione, conoscenza sistematica, comparazione
e raccolta di dati che serviranno ad individuare gli indicatori di “qualità” del servizio scolastico.
MODALITÀ DI VERIFICA
La verifica e la valutazione degli esiti formativi e dell’efficacia dell’Offerta avverrà attraverso
strumenti adeguatamente predisposti dallo staff di presidenza. Gli strumenti punteranno a
definire i campi d’indagine, gli indicatori, i descrittori e i criteri di accettabilità d’istituto.
CAP. 12-VALUTAZIONE ED AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO Con l’istituzione dell’Autonomia scolastica, Legge 15 marzo 1997, n. 59 e con
D.PR 275/99, viene sancita l’autonomia organizzativa, didattica, di ricerca, sperimentazione
e sviluppo delle scuole. Ogni Istituzione scolastica assume autonomia di gestione nell’ottica
di un decentramento che mira alla personalizzazione dell’offerta formativa in rispondenza
alle esigenze territoriali e ai differenziati interessi culturali degli allievi. L’attuazione
dell’autonomia scolastica comporta l’assunzione di responsabilità e di decisioni congruenti
perché siano messe in atto iniziative mirate al conseguimento di determinati risultati come
soddisfazione dei bisogni espliciti ed impliciti degli utenti. La scuola è quindi chiamata ad auto valutarsi per delineare la congruenza e la
coerenza con i bisogni culturali e formativi degli studenti e l’efficacia delle strategie
formative messe in atto attraverso il conseguimento dei risultati attesi nel progetto.
L’autovalutazione è, in quest’ottica, un processo di monitoraggio dei percorsi
effettuati per verificarne la funzionalità e l’efficacia, per apportare correttivi e
raggiungere gli obiettivi programmati. Il nostro Istituto valuterà la qualità della propria
offerta (organizzativa e didattica) attraverso un procedimento di autovalutazione che ha
interessareà l’organizzazione gestionale, le attività programmate e svolte nel corso
dell’anno scolastico, ma anche il livello di preparazione e di acquisizione delle competenze
degli alunni. Anche per l’anno scolastico2014/2015 si effettuerà un monitoraggio, come di
seguito sintetizzato, finalizzato all’accertamento della coerenza e dell’efficacia del lavoro
svolto e esterna e all’analisi del clima organizzativo.
I dati ricavati dalle indagini dei vari monitoraggi diventeranno, così, oggetto di studio e
riflessione da parte dello Staff di Dirigenza e del Collegio Docenti. Saranno utilizzati nella
revisione delle linee programmatiche in relazione alla definizione del P.O.F dell’anno scolastico
successivo.
AUTOVALUTAZIONE
SCELTE
EDUCATIVE
CULTURALI
DIDATTICHE
ORGANIZZATIVE
FINANZIARIE
MEZZI INDAGINI
QUESTIONARI MIRATI
TEST
DESTINATARI
ALUNNI
FAMIGLIE
DOCENTI
PERSONALE ATA
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AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO 2014/2015: RISULTATI
La presente relazione è il risultato finale dell’Autovalutazione d'Istituto che ha avuto
lo scopo di favorire un’attenta riflessione su alcuni aspetti che hanno potuto o potrebbero
potenziare l'attività della nostra scuola. L’autoanalisi e l’autovalutazione sono state considerate
degli strumenti idonei per dare trasparenza al ruolo effettivamente svolto dalla scuola.
L’autovalutazione, inoltre, ha avuto un ulteriore significato: essere risorsa per l’auto
progettazione, cioè un’occasione di crescita critica e quindi di auto formazione per le varie
componenti scolastiche.
I risultati si sono ottenuti dalla tabulazione dei dati emersi in seguito alla somministrazione di
questionari, elaborati dalla funzione strumentale ins. Scravaglieri Patrizia, relativi alla
“customer satisfation” e proposti alle quattro componenti dell’istituzione scolastica:
personale docente
personale non docente
genitori
alunni
La rilevazione è stata effettuata su un campione complessivo che per la componente docente di
Scuola Secondaria di primo grado ha coperto il 62,8% per quella di Scuola Primaria l’66,6% ,
per la Scuola dell’Infanzia 100% e per il personale non docente il 73,4% dell’utenza. Per le
altre due componenti ,genitori e alunni, sono stati presi in considerazione , come campioni,
43 questionari.
Gli item proposti nei questionari sono stati strutturati tenendo conto degli argomenti
qualificanti dei processi di formazione di un Istituto e cioè sulla soddisfazione in merito a:
per il personale docente :
immagine della scuola
comunicazioni
coinvolgimento
leadership
clima
soddisfazione personale
per il personale non docente:
organizzazione e gestione
struttura e formazione
relazione
per i genitori:
spazi e infrastrutture
informazione e comunicazione
organizzazione e gestione
partecipazioni e relazioni
per gli studenti
funzionalità e sicurezza degli ambienti
relazioni e attività scolastiche informazione/comunicazione
organizzazione
relazioni
L’utenza ha espresso un giudizio su una scala di preferenze per ogni quesito riferito all’area di
indagine proposta. In tutti i questionari è stata riservata una sezione per una valutazione
complessiva sul settore di appartenenza e su eventuali proposte per effettuare azioni di
miglioramento nel nostro Istituto.
Si riportano di seguito i questionari, i risultati della rilevazione e le conclusioni
derivanti.
L’utenza ha espresso un giudizio su una scala di preferenze diverse per ogni quesito
riferito all’area di indagine proposta. In tutti i questionari è stata riservata una sezione per una
valutazione complessiva sul settore di appartenenza e su eventuali proposte per migliorare
l’efficacia istituzionale. Si riportano di seguito i risultati della rilevazione sintetizzati come punti
di forza e di criticità.
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PUNTI DI FORZA PUNTI DI CRITICITA’
Positiva consapevolezza della qualità
dell’azione educativa
Buona conduzione degli Organi Collegiali
Positivo il clima di collaborazione e di
soddisfazione della Dirigenza
Ottimo il grado di soddisfazione della
professionalità docente
Clima di relazionalità e di collaborazione
scuola-famiglia soddisfacente
Buona veicolazione delle informazioni
all’interno e all’esterno della scuola
Ottima la qualità perseguita nella
formazione educativo -didattica degli
alunni
Soddisfazione per le attività promosse
dalla scuola
Poco uso dei laboratori per rafforzare
l’attività didattica
Criticità nel lavoro svolto e nella
ripartizione dei carichi di lavoro(ATA)
Scarsa funzionalità di alcuni ambienti
dedicati allo svolgimento di attività
specifiche
Carenze nell’edilizia scolastica
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
PIANO DELLE ATTIVITA’ 2015/2016
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA 2015/2016 (INFANZIA/PRIMARIA/SECONDARIA)
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
CURRICULUM VERTICALE 2015/2016
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
GRUPPO DI LAVORO
Dirigente Scolastico Dott.ssa Rainieri Agata
COLLABORATORI D.S.
Ins. Rosaria Fisichella (Collaboratrice vicaria)
Ins. Scravaglieri Patrizia (Collaboratrice del Dirigente Scolastico)
FUNZIONI STRUMENTALI
Ins. Biondi Antonia
Ins. Cannino Francesca
Ins.Di Marco Lorena
Ins. Lo Presti Grazia
Ins. Mineo Daniela
Ins. Privitera Anna
Ins. Privitera Giuseppa
Ins. Vitale Ivana
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INDICE PREMESSA
CAPITOLO 1-PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA:CARTA D’IDENTITA’ DELLA SCUOLA pag.3
1.1-Principi e criteri delle scelte educative e didattiche 1.2-Le sezioni del P .O. F pag4
1.3-Finalita’ del processo formativo
pag.3
pag.4
pag.5
CAP. 2-DATI STRUTTURALI DELL’ISTITUTO pag.6
CAP. 3-GESTIONE DEMOCRATICA DELLA SCUOLA pag.7
CAP. 4- ORGANIGRAMMA ISTITUTO 4.1-Docenti incaricati 4.2- Personale A .T .A
pag.8
pag.9-10-1-/12
CAP. 5-RAPPORTI SCUOLA – TERRITORIO, TERRITORIO- UTENZE
pag. 13
CAP. 6- IL NOSTRO TERRITORIO
6.1 -Configurazione geografica e struttura economica
6.2-Analisi del contesto socio– culturale– economico del territorio
pag.14- 15
CAP. 7- AUTONOMIA DIDATTICA
Modello Organizzativo- Didattico
7.1 SCELTE ORGANIZZATIVE
pag.15-16
pag.16
pag.17
CAP. 8- ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
8.1- Linee generali di indirizzo educativo 8.2- Curriculum verticale PAG.18/19/20
pag.18
pag.18-19-20-21
pag. 21-22
CAP. 9- PROGETTI DI FLESSIBILITA’ E/O AMPLIAMENTO Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di primo grado 9.1-Visite guidate, viaggi di istruzione e viaggi per attività sportive
pag.23
pag.23
pag.23
pag24
pag.25
CAP. 10-AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA 10.1- Attività organizzate in rete con altre scuole e/o con soggetti esterni 10.2- Corsi ad indirizzo musicale scuola secondaria pag24 10.3- Centro sportivo scolastico = 10.4- Progetto Baby Consiglio = 10.5- Attività alternative alla Religione Cattolica 10.6- Progetto d’Istituto Area a rischio “Insieme per crescere” 10.7- Progetto d’Istituto “A scuola di legalità” (art.14 l.r n.20/99)
pag.25
pag.27
pag.27
pag.27
pag.28
pag.28
pag.29
CAP. 11- ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA 11.1- Risorse umane 11.2- Piano diformazione inservizio perilpersonale(art. 66 CCNL) 11.3- Legge privacy pag27 11.4-Norme della sicurezza – riferimenti normativi
pag.30
pag.30
pag.31
pag.31
CAP. 12- MONITORAGGIO E VERIFICA P. O. F pag 32 CAP. 12-VALUTAZIONE ED AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO 12.1- Risultati sondaggio a.s. 2012/2013 =
pag.32
pag.33