Relatore Magrini Paolo A. Relatore Magrini Paolo A. Formatore A.I.D Npi Formatore A.I.D Npi Sezione di VicenzaSezione di Vicenza
Aderente all’Associazione Europea Dislessia
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I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
- ASPETTI TEORICI - EVOLUZIONE
A. I. D. C.T.I. - Centri Territoriali per l’Integrazione
Conegliano 10 Dicembre 2010
PERCORSODEFINIZIONE :
- LA SINDROME DISLESSICA- DIAGNOSI: DISCREPANZA, PROFILI- IL NUCLEO DEL DISTURBO- LA PERSISTENZA- FATTORI DI PROGNOSI, ESITI
INDICATORI DI RISCHIO EVOLUZIONE :
- NON SOLO VELOCITA’ E CORRETTEZZACOMORBILITA’I BISOGNI DEL DISLESSICORUOLO dI SCUOLA - ULSS – FAMIGLIA
16-12-2010 M. Berton : Le competenze fonologiche nel processo di apprendimento della letto-scrittura
CONDIZIONE DI VITA
L' APPRENDIMENTO DISCIPLINARE èCENTRALE per le opportunità formative
• LA MEDIAZIONE DEI CODICI SCRITTI E NUMERICI
• Come legge / senso di sè, di diversità, di efficienza, di autostima, di infuturazione
Apprendere ATTRAVERSO le TECNICHE SCOLASTICHE
- si apprende (lettura) - si esterna il nostro sapere (scrittura) - si applica e si arricchisce il nostro ragionamento
C'è comprensione, sintesi, narrazione, esposizione, organizzazione del pensiero e del ragionamento, astrazione.
Queste funzioni hanno una base biologica forte nel SNC.
Indipendenti dall'intelligenza, dall'ambiente, dalla volontà del soggetto.
Apprendere ATTRAVERSO le TECNICHE SCOLASTICHE
Il sistema cognitivo utilizza dei processimedianti per decifrare e cifrare ciò che viene letto e scritto.
Quando questi processi sono alterati, inefficienti o confusi il sistema cognitivo non comprende con efficienza
I sistemi medianti si interpongono tra l’informazione e l’elaborazione dei significati (comprensione)
ADULT DYSLEXIA CHECK LIST 1(Tombolato – Vellar ; Familiarità nei Dsa – Riv Dislessia 3/2010)
20 item / difficoltà attuali; > 9 indicatore forte di Dsa: 60-70% familiarità1 - Ha difficoltà a riconoscere la destra dalla sinistra?2 - Ha difficoltà nel consultare le mappe o a trovare la strada?3 - Si trova in difficoltà nel leggere ad alta voce?4 – Pensa di impiegare più tempo di quello che ci vorrebbe per leggere una
pagina di un libro?5 - Trova difficile ricordare il senso di ciò che ha letto?6 - Non le piace leggere libri troppo lunghi?7 - Ha difficoltà nell'ortografia?8 - La sua calligrafia è difficile da decifrare?9 - Si trova a disagio se deve parlare in pubblico?10 - Le è difficile prendere correttamente messaggi al telefono per qualcun altro?11 - Le capita di confondere i suoni quando dice parole
particolarmente lunghe?
ADULT DYSLEXIA CHECK LIST 2
12 - Le è difficile eseguire addizioni a mente senza l’uso delle dita ?13 - Le capita di mischiare i numeri quando deve comporre un
numero telefonico?14 - Ha difficoltà a dire rapidamente i mesi in avanti?15 - Ha difficoltà a dirli all'indietro?16 - Le capita di confondere date, orari 17 - Commette errori quando deve scrivere assegni?18 - Trova difficoltà a compilare bollettini o questionari?19 - Le capita di confondere numeri dell'autobus come p.e. 95 e 59?20 - Le è stato difficile quando andava a scuola apprendere le
tabelline? I “vissuti” del genitore
LINEA DI SVILUPPO (condizionamento)
• Spettro di evoluzione attesa• Riconoscere presto un problema • Necessità attuali ma visione evolutiva• Valutare l’efficacia degli interventi• Aree integre incrementabili• Rischi evolutivi
* Primum non nocere* Attenuare le difficoltà
* Assecondare le potenzialità* Salire sul treno in corsa
LA PREVALENZA
In Italia: dal 3 al 5% - in una classe di 25 bambini è probabile che 1-2 manifestino il disturbo.
400 mila nuovi studenti / anno: da 12 a 20 mila dislessici/ anno
Paesi di lingua anglosassone: fino al 17%.
Più i maschi delle femmine
DEFINIZIONE DI DISLESSIAE’ una DISABILITÀ INATTESA
- SPECIFICA DELL'APPRENDIMENTO
- DISCREPANTE ….
- PERSISTENTE …..
- NONOSTANTE ….
- CON CONSEGUENZE SECONDARIE ….
- ORIGINE BIOLOGICA, PER DEFICIT NELLA COMPONENTE FONOLOGICA DEL LINGUAGGIO
““ i n a t t e s a i n a t t e s a ””
LA LESIONE “INVISIBILE”
Dal “nulla” compare la disfunzione.La non visibilità induce ipotesi (eventi causali), non predispone all’ascolto ed alla mutualità, induce speculazioni.
• Ma l’ipoabilità perdura ……….. possibile handicap …
• Inizia la scuola: attendersi il problema(LO TROVO SE ESPLORO LA FUNZIONE)
Sospettare IL PROTOTIPO DEL FUNZIONAMENTO
• Conoscere i tratti comuni, l’evoluzione. E’ un modello teorico/didattico.
• Riconoscerlo o sospettarlo (wanted)
• Attrezzarsi e predisporsi
IL PERCORSO DIAGNOSTICO
… dall’accesso ….al profilo…
LA SEGNALAZIONE
• Chi segnala (scuola – genitore) • Quando (2° metà della 1° elementare)• Cosa accade (disfunzione inattesa)• Screening
Difficoltà ad apprendere
• Problema Cognitivo(intellectual disability)
• Disturbo Aspecifico/Secondario
• Disturbo specifico : dsa(neuropsicologico)
DIFFICOLTA’ DI INTERAZIONE SOCIALE
- disturbo ansioso da separazione- inibizione, dipendenza emotiva
(bagaglio nozionistico sufficente)
I DISTURBI ASPECIFICII DISTURBI ASPECIFICI(10-16% della pop. scolastica) (automatismi conservati o armonici)
CARENZE SOCIO CULTURALI
- scarse opportunità- varianti culturali, bilinguismo- deprivazione ambientale
(le esperienze concrete e l’agire prevalgono sull’ investimento del pensiero, ricercanogratificazioni rapide e superficiali)
A D H D (Deficit di Attenzione ed Iperattività)
(distraibilità, tachipsichismo, rapidità/impulsività) Ma anche possibile Dsa
DISTURBI EMOTIVI DI TIPO DEPRESSIVO
- traumi, lutti, sradicamenti, malattie croniche,inapparenti, senza causa
(Il 40% dei depressi ha difficoltà di apprendimento; il 25% dei Dsa ha disturbidepressivi)
- Psicosi ed altri disturbi psichici
““ disabilitdisabilitàà ……...specifica dell...specifica dell’’apprendimento apprendimento ””
alterazione settoriale (neuropsicologica)
Sindrome dislessica :espressività eterogenea
• LETTURA • Scrittura • Calcolo
• Quadri misti : ampia sovrapposizione di sintomi
DISLESSIA : LA LETTURA• VELOCITA’: a fine II° il bambino legge a 2
sill/sec (lettura funzionale); in III° media 5,5 sill/sec ; il dislessico severo può non raggiungere anche in III° media le 2 sill/sec; il b.no incrementa di 0,5/aa, il b.no patologico di 0,3/aa
• STILE : legge male, scarsa prosodia, ha regressioni, ripetizioni, si affatica, perde il segno, salta la riga, ha intoppi o “tenta” di indovinare, degrada progressivamente
• ERRORI: omette suoni, ne inverte, ne sostituisce (t/d f/v p/b etc); non riconosce stabilmente le lettere, le parole, ci/chi, gi/ghi/ghe etc
EVOLUZIONE DELLA VELOCITÀ DI LETTURA DI PAROLE : CONFRONTO TRA
DISLESSICI E NORMALI
DISLESSIA : LA COMPRENSIONE
• Comprensione accessibile ma dispendiosa
• Criticità per testi lunghi, con componenti implicite
• Comprensione alla lettura passiva adeguata
• Talora legge male e comprende bene
DISLESSIA : LA SCRITTURA(disortografia)
• Tempo per recuperare il grafema
• Lettere/numeri speculari, usa insieme piùcaratteri ortografici, organizza male gli spazi
• Difficolta nello “staccare” le parole
• Si stanca facilmente ed è lento
DISLESSIA : LA SCRITTURA(disortografia)
• Errori fonologici : scambio di grafemi, omissioni, aggiunta di lettere o sillabe, inversioni (il/li), sostituzioni per suoni “vicini” (f/v, t/d, s/z, c/g, p/b)
• Errori non fonologici: separazioni (es. per tanto) o fusioni illegali di sillabe o fonemi, scambi di grafemi omofoni ma non omografici (l’etto-letto ; cucina-qucina), l’acca !; accenti e doppie; di punteggiatura;
• Errori grammaticali: di genere, di numerosità, ditempo, modo e persona del verbo
DISLESSIA : LA SCRITTURA(disortografia)
• Peggiorano nel dettato “incalzante”• Peggiorano mentre narrano• Possibile scadente capacità argomentativa• Possibile scadente coerenza sintattico
narrativa
• Scorretta trasformazione grafica del messaggio orale ascoltato o pensato
DISLESSIA : IL CALCOLO
• Circa il 60% dei dislessici presenta difficolta nel calcolo
• 2,5 – 3 % sono le discalculie isolate
Difficoltà nella comprensione del senso dei numeriDifficoltà nell’acquisizione dei meccanismi del
calcolo
Possibile correlazione con i disturbi dell’attenzione, con la memoria visiva, con la disprassia
• Bassa velocità e scarso automatismo
DISLESSIA : IL CALCOLO• ENUMERAZIONE AVANTI ED INDIETRO (marker)
LA DISLESSIA PER LE CIFRE(Letto scrittura del numero)
ERRORI LESSICALI : (il nome del numero: 438=448)
ERRORI SINTATTICI :(regole posizionali del numero 135= 10035 ; 7,2 < 7,08)
ERRORI SEMANTICI : (grandezza nella linea dei numeri) 80> 90
DISLESSIA : IL CALCOLO
DISCALCULIA PROCEDURALE(ALGORITMO DELLE OPERAZIONI)
- alcuni bambini non stabilizzano mai leprocedure.
- incolonnamento- riporto e prestito.
DISCALCULIA PER I FATTI- Calcolo a mente . Difficoltoso uso dei
numeri complementariScarse strategie di scomposizione Le tabelline sono lente e incerte
DISLESSIA : IL CALCOLO- la correttezza tende a migliorare- la velocità migliora poco- il risultato finale corretto non ci informa sulla
velocità e modalità del calcolo
RISOLUZIONE DEI PROBLEMI(problem solving conservato ma …. tutelare l’efficienza) - quale testo del problema ?- quanti fattori deve controllare contemporaneamente ?- quali facilitazioni tabellari ?- quanto tempo a disposizione ?
ALTRI POSSIBILI DISTURBI
• DISGRAFIA :difficoltà ad eseguire grafemi, instabilità dei rapporti di misura; - tra le lettere - tra gli spazi - tra le parole ;- inserisce maiuscole; lo scrivere può essere penoso- può coprire, mimare o aggravare gli errori
• DISTURBI DEL LINGUAGGIO ancora attivi: dislalie, difficoltà metafonologiche, carenze lessicali e morfo sintattiche. Difficoltà espositive.
Accesso lessicale carente (anomie, lessico disciplinare)
ALTRE POSSIBILI DIFFICOLTA’
• Disturbi della lateralizzazione • Difficoltà visuo-prassiche• Difficoltà a leggere l’orologio
• Difficoltà nella memoria di lavoro (working memory): risorse limitate / coordinamento limitato.
• Disturbi dell’attenzione
Università MessinaStudio retrospettivo di comorbilità
301 dislessici monitorati
DisortografiaDisortografiaDisgrafiaDisgrafia
DiscalculiaDiscalculiaD s lD s l
VisuoVisuo--spazialespazialeAdhdAdhd
Dist. Coord. Mot.Dist. Coord. Mot.
Dist Ansia, fobiaDist Ansia, fobiascolare,scolare,
somatizzazioni etcsomatizzazioni etc
ComorbilitComorbilitààneuropsicologicaneuropsicologica
98.7 %82 %
70 %15 % 11,6 %11,3 %11 %
Comorbilitàpsicopatologica18.3%
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (ICD-10)
• F 81.0 – Disturbo specifico di lettura (DISLESSIA) • F 81.1 – Disturbo specifico della compitazione
(DISORTOGRAFIA) • F 81.2 – Disturbo specifico delle abilità aritmetiche
(DISCALCULIA) • F81.3 – Disturbo Misto delle abilità scolastiche• F 81.8 - Disturbo Evolutivo Espressivo Scrittura • F82 - Disturbo Evol. Specifico della funzione motoria • F83 - Disturbo Evolutivo Specifico Misto
COME FUNZIONA IL DISLESSICO ?
- Lentamente, con irregolarità: con incertezze e dubbi percettivi visivi ed uditivi, con variazioni “involontarie” della velocità (iperdecifra e/o iperanticipa); come se vedesse le parole per la prima volta
- Si può sempre peggiorare il suo sintomo : basta agire sul fattore tempo a disposizione; sulla quantitàdi lavoro; sulla contemporaneità di più compiti
- E secondariamente: peggiorano la comprensione del testo, del problema; esauriscono l’attenzione.
COME FUNZIONAMO NOI CON IL DISLESSICO ?
Evocano : • aspettative alte, ma sono lenti, poco affidabili
e quindi deludenti (continuano a fare gli stessierrori),
• discontinui, stanno poco attenti, non vedono l’ora di terminare i compiti. snervanti, ci deprimono, ciirritano.
• Danno proprio l’impressione che “quandovogliono sono capaci”. Nelle attività pratiche sono bravi,
Nucleo del problema : l’automatizzazione
• Significa la stabilizzazione di un processo caratterizzato da alto grado di velocità ed accuratezza. Richiede minimo impegno attentivo.
• A regime è realizzato, in parte, “inconsciamente”ed “involontariamente”;è difficile da sopprimere ed ignorare.
Es. la guida dell’auto.
ALTERAZIONE QUALITATIVAdella
CAPACITA' di INDIVIDUARE LE COMPONENTI FONOLOGICHE DI UNA
LINGUAin lettura (con velocità e correttezza)
in scrittura (velocità, correttezza)
• Il mancato automatismo implica: uso di un tempo maggiore, non poter evitare l’errore
• E’ insensibile all’ esercizio• E’ indipendente dalla volontà del soggetto• Si modifica solo in parte
... “ deficit nella componente fonologica del linguaggio ”....
Ramus e altri – 2003:
il Deficit Fonologico appare essere una causa necessaria e sufficiente della dislessia.
Possono associarsi- deficit percettivo-uditivi- deficit percettivo visivi- deficit motori
IL PROCESSAMENTO FONOLOGICO
- Analizzare, manipolare i fonemi (suoni) -
Segmentando (suddividere) - spellingSintetizzando (aggregare) - blending
Alfabeto : segni visibili e fissi, convenzionali, sui quali appoggiare stabilmente i suoni.
(grafema suono suoni parola e viceversa)
LETTURALA VIA FONOLOGICA
• Il bambino inizia la corrispondenza suono segno, la stabilizza; stadio sillabico, la parola.
• Decifra lettera per lettera e trae le conclusioni.
• E' una via che non da mai nulla per scontato, metodica, lenta.
• anche di fronte ad una parola “vecchia”, continua a comportarsi come se la vedesse per la prima volta.
Se “esagera” il b.no IPERDECIFRA
LETTURA
LA VIA LESSICALE• Progressivamente alcuni aggregati di grafemi
iniziano a sedimentarsi in memoria (lessicale) • Possono essere rapidamente tratti dalla memoria
ed utilizzati senza la decifrazione lettera per lettera.
• E’ una via rapida, che spesso anticipa leconclusioni. Di fronte ad una parola nuovatenta ugualmente di anticipare le conclusioni.
Se “esagera” il b.no IPERANTICIPA
L’INTEGRAZIONE DELLE DUE VIE
• Pregressiva integrazione (fine 1° elem) tra le due vie: EFFICIENZA e COLLABORAZIONE
• Inizia la via fonologica, si affianca e poi prevale la via lessicale
• Si ricorre alla via fonologica per :- parole nuove/rare (es lessico disciplinare, lingue
straniere) - per una verifica fonologica quando si coglie una incongruenze, tramite la ricostruzione del significato.
• Mediamente il sistema oscilla in modo rapido, armonico, automatico e involontario tra controllo e anticipazione
COME INTEGRA LE DUE VIE IL DISLESSICO?
• Ostacolata integrazione tra le due vie: INEFFICIENZA e INTEMPESTIVITA’
• La capacità di sintesi e segmentazione fonetica è alterata• Una o entrambe le vie di lettura sono alterate • Controllo fonologico e l’anticipazione lessicale
“sbagliano”, non si coordinano, si prevaricano
• Memoria a breve deficitaria• Magazzino della memoria delle parole scritte è scadente• Il malfunzionamento non permette di cogliere
incongruenze tramite il feed-back della comprensione
• La comprensione è sabotata
PROCESSAZIONE FONOLOGICA
Giudice (comprensione)Giudice (comprensione)
Poliziotto meticoloso (via fonologica) Poliziotto meticoloso (via fonologica) lento smemorato monotonolento smemorato monotono
Poliziotto intuitivo (via lessicale) Poliziotto intuitivo (via lessicale) intuitivo gran memoria rapido intuitivo gran memoria rapido
Scrivania (mamoria di lavoro) Scrivania (mamoria di lavoro) ampia stabileampia stabile
Archivio (magazzino lessicale)Archivio (magazzino lessicale)
““ LA LETTURA LA LETTURA ÈÈ UGUALE PER TUTTI UGUALE PER TUTTI ””
Fonologico Memoria di lavoro Lessicale MFonologico Memoria di lavoro Lessicale Magazz agazz
Sistema cognitivoSistema cognitivo
““ la lettura ... non la lettura ... non èè uguale per tutti uguale per tutti ””““ la lettura ... non la lettura ... non èè uguale per tutti uguale per tutti ””
Fonologico Memoria di lavoro Lessicale Fonologico Memoria di lavoro Lessicale Magazz Magazz
Sistema cognitivoSistema cognitivo
““ disabilitdisabilitàà ……. discrepante . discrepante (divergente contrastante)(divergente contrastante) ……””
…… disabilitdisabilitàà perchperchéé èè consistenteconsistente…… discrepante rispetto al quadro cognitivodiscrepante rispetto al quadro cognitivo
QUANDO E’ UN “DISTURBO” ?
L’alterazione deve essere abbastanza significativa da produrre una “disabilità”
Criterio statistico : la diagnosi viene posta quando i valori di velocità e correttezza sono al di sotto della seconda deviazione standard dalla media
La discrepanza
-3DS -2DS -1DS M +1DS +2DS +3DS| 16% | 68% | 16% |
-3DS -2DS -1DS M +1DS +2DS +3DS| 16% | 68% | 16% |
-3DS -2DS -1DS M +1DS +2DS +3DS| 16% | 68% | 16% |
N O R M A L I T A’
DEFICIT – LIMITE - MEDIA – LIMITE - SUPER3% 13% 68% 13% 3%
D I S C R E P A N Z A
LA GRAVITA’
Dislessia grave (> - 3 ds) Dislessia media (- 2/3 ds)
Dislessia lievelieve (- 1/2 ds)
Compensata (performance suff, test positivi) Sottosoglia (test limite, stressabile) Ritardo di lettura (- 1 ds)
Cattivo lettore (bassa comprensione linguistica)
FATTORI PROGNOSTICI POSITIVI
- assenza di familiarità
- diagnosi precoce
- livello intellettivo superiore alla media
- bassa discrepanza tra cognitivo e difficoltànegli apprendimenti
- assenza di comorbilità psichiatrica
FATTORI PROGNOSTICI NEGATIVI
- ABILITA’ LESSICALI (lessico semplice e raro ; inferenze)
- ABILITA’ MORFO SINTATTICHE (difficoltà di comprensione frasi complesse)
-DENOMINAZIONE RAPIDA (indice di efficienza di processazione)
- MEMORIA DI LAVORO (limitata espansione e capacità procedurale)
- DISTURBI ASSOCIATI (visuo-prassici ; Adhd)
LA PRIMA DIAGNOSI( NOTIZIE BUONE E MENO BUONE )
• Diagnosi di Dislessia e sua gravità• Familiarità• Pregresso / attuale Dsl• Comprensione del testo• Cognitivo medio inferiore• Discrepanze a sfavore delle abilità verbali• Difficoltà prassiche e/o percettive• Metacognizione (consapevolezza del proprio
orientamento cognitivo) • Altri problemi associati
STESSA DIAGNOSI MA ……."Non è interessante sapere che tipo di malattiaha un uomo, ma che tipo di uomo ha quella malattia" - Ippocrate
• profili generali diversi • profili specifici diversi• età diverse• comorbidità diverse• conseguenze diverse• risorse ambientali e personali diverse• EVOLUZIONI E BISOGNI DIVERSI
““ disabilitdisabilitàà ……. . nonostante nonostante ……
-- assenza di deficit sensorialiassenza di deficit sensoriali
-- assenza di disturbi emotivoassenza di disturbi emotivo--comportamentalicomportamentali
-- normali opportunitnormali opportunitàà sociosocio--culturaleculturale
““ p e r s i s t e n t e p e r s i s t e n t e ““ ……
…… anche in adolescenza anche in adolescenza ……
……. ed in et. ed in etàà adulta.adulta.
Dopo le medie …
Velocità di lettura al termine della III° media:
Norma: 5/6 sill/sec
Dislessico medio-lieve: 3 sill/sec
Dislessico severo: 1 - 1,5 sill/sec
Dislessico molto severo: 0,9 sill/sec
EVOLUZIONE
• 1999 Connectical Longitudinal Study(445 bni dalla materna all'adolescenza)
- l’accuratezza migliora- bassa velocità di lettura permane- necessità di tempo aggiuntivo permane- Il fattore cognitivo ha valore prognostico
- Si ritirano prima della fine scuole superiori- Livelli accademici inferiori
EVOLUZIONE
•• 2008 Lami 2008 Lami –– Bologna Bologna Evoluzione dei profili di lettura (da 10 a 19 aa)
• QI nella norma, abbassamento del QI verbale• velocità deficitaria (lettura di brano, parole,
non parole) • correttezza non adeguata solo nelle non parole • tutti migliorano ma : i dislessici gravi
migliorano poco e i lievi non “guariscono”
- rimangono scadenti nel processamentofonologico
EVOLUZIONE•• 2002 Regno Unito 2002 Regno Unito –– Universitari DsaUniversitari Dsa
Pur con automatismi sufficientemente compensati
- bassa velocità di lettura- scadenti in compiti di spelling- espressione scritta poco articolata- difficoltà nella memoria a breve termine- preparare un abstract- correggere un testo
05
1015202530354045
20 %RECUPERATI45 %COMPENSATI35 %PERSISTENTI
EVOLUZIONE
RECUPERATI : prestazioni non distinguibili dai normolettori; generalmente recuperano entro il termine della scuola secondaria di primo grado
COMPENSATI (tra -1 e -2ds) : discreta fluenza in lettura (> 3 sill/sec) pochi errori (buon compenso lessicale); errori nelle non-parole e lessico raro, lingua straniera.
PERSISTENTI Tutti i parametri sono patologici : testo, parole e non parole.Lettura molto stentata < 3 sill, inaccurata (< 5° cent) Impossibilità di studiare senza aiuto, Rifiuto della scolarizzazione, Disturbi della socializzazione
““ m a m a p o t r e i p o t r e i
a s p e t t a r m e l o ? a s p e t t a r m e l o ? ””
GLI INDICATORI DI RISCHIO
Un Un pòpò sisi ! !
FamiliaritàDisturbi del linguaggioAbilità metafonologiche
Screening a scuola1° e 2° elementareComportamento?
Disturbo biologico• Nei gemelli monozigoti la possibilità di
manifestare dislessia se un gemello è affettoè del 100%. Nei gemelli eterozigoti 50 %.
• Cromosoma 6 ; cromosoma 15; poligenica
• Familiarità di circa il 45-70 % (parenti di 1°)
• Disfunzione temporo parietale sinistra alleneuroimmagini
• Cervelletto
DISTURBI SPECIFICI DEL LINGUAGGIO3-8% dei b.ni < 3 aa ; 1-2% dei b.ni > 6 aa
• DIVERSA PERVASIVITA’: in genere con il tempo normali livelli di abilità linguistica per la comunicazione sociale
• Tuttavia spesso: meglio se anche vedo,conosco maconosco ma non so poco argomentare o narrareracconto ma errori sintattici e spesso non ricordo
applico concetti ma non so descriverli
• Difficoltà a padroneggiare la corretta PRODUZIONE DI FONEMI
• Difficoltà a RAPPRESENTARSI, ANALIZZARE, MANIPOLARE correttamente e stabilmente, una stringa di sillabe o di fonemi (abilità metafonologiche)
• DENOMINAZIONE RAPIDA (richiamo lessicale)
DISTURBI SPECIFICI DEL LINGUAGGIO
• DSL > 4 aa porta con sè un rischio di DSA del 37-75 % (Larrivee & Catts 1999)
• Predittività per dislessia proporzionalmente alla gravità del deficit fonologico espressivo
PRE-REQUISITI• Acquisizione della CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA
(5-6 aa). La rappresentazione mentale della fonologia della parola si acquisisce: dalla sillaba al fonema
• Significative difficoltà nella percezione, manipolazione, analisisequenziale di suoni : rime, filastrocche, smontare e rimontare le parole, giochi linguistici (manipolazione della forma della parola):
* rapidit* rapiditàà* correttezza* correttezza
* comprensione* comprensione
• Sviluppare le ABILITÀ METAFONOLOGICHE con training intenso alla materna, ripreso nei primi mesi di scuola elementare
Screening Screening Scopo : prova collettiva non diagnostica di
disturbo ma di rischio, con buona attendibilità, semplice, rapida e poco costosa; invio dei casi positivi a percorso diagnostico
Dettato a gennaio, i positivi fanno un intervento in piccolo gruppo;Dettato a maggio. I positivi vanno in valutazione specialistica.
Lista di 16 parole trasparenti (parole ad alta corrispondenza grafema fonema), a crescente difficoltà fonologica, a bassa frequenza d'uso
ScreeningScreeningLa prova valuta la maturazione delle abilità metafonologiche.
Errori preconvenzionali (non rapporto con la corretta conversione grafema fonema: c'è ancora una fase arcaica prescolare)
Errori fonologici (omissioni di grafema, sillaba, aggiunta di grafema, inversione, scambi grafici)
Errori lessicali• paragrafie semantiche : sostituita l'intera parola – mostro, orco-• fonemiche (parola sostituita con altra fonemicamente simile :
palco- parco) paragrafie miste
Conclusioni: rapporto n° di lettere corrette / attese: < 50% vi è probabilità (85%) elevata che a maggio sarà di nuovo positivo.
ScreeningScreening
0
5
10
15
20
25
30
Genn Maggiorischio
VeronaPistoiaModena
PRIMI SEGNALI ALLE ELEMENTARIINSTABILITÀ DEI GRAFEMI : non li ricorda, li
confonde, li recupera con lentezza. Letto-scrittura : innumerevoli errori, sostituzioni, omissioni, inversioni; punteggiatura, processamento numerico
CRITICITA’- dettati (è sempre indietro, aumenta gli errori anche grossolanamente)
- copia dalla lavagna -uso del foglio, micro-macrografia, caratteri non acquisiti
ACCESSO LESSICALE limitato o assente, parole lettema non “riconosciute”. Lettura di poche parole note . Lessico ortografico scadente. Occhio al globale.
Marzo-Aprile
PRIMI SEGNALI ALLE ELEMENTARI
Le notizie fornite dal GENITORE : storia e attualità : somatizzazioni, rifiuto dellascuola, oppositività.
• Comportamenti ed orientamento al compito:la “concentrazione”, l’instabilità, evitamento.
• osservare mentre lavora
• osservare il prodotto
LETTURA IN 1° ELEM. / METODI DI INSEGNAMENTO
Istit. Ripamonti Milano ; Università di Milano - 2005
Confronto tra abilità di lettura su 134 bambini senza problemi, valutati a febbraio e maggio esposti a metodo fono-sillabico e metodologia mista ( globale, misto, fonetico).
Velocità di lettura (espressa in sill/sec) Accuratezza (valutata in errori/parola) Con brano MT , liste di parole (P); liste di non-parole (NP).
Istit. Ripamonti Milano ; Università di Milano - 2005
Confronto tra rapidità media a Maggio
Istit. Ripamonti Milano ; Università di Milano - 2005
Confronto per errori medi a Maggio
Istit. Ripamonti Milano ; Università di Milano - 2005
Confronto tra profili di rapidità a Maggio
Istit. Ripamonti Milano ; Università di Milano - 2006
FON-SIL GLOB + FON-SILL FONEMATICO DE VA ..
Istit. Ripamonti Milano ; Università di Milano - 2005
Conclusioni : le modalità didattiche più efficaci sono quelle che , utilizzando
PROPOSTE FONOLOGICHE, META-FONOLOGICHE ED ATTIVITÀ GUIDATE DI DECODIFICA
favoriscono l'acquisizione della struttura sillabica e fonologica delle parole.
…non solo un problema di velocità !
“ l'ho ascoltato leggere e, ora che fa anche meno errori, non è poi così male !”
“Se lo è, è comunque una dislessia molto leggera”.
Così ascoltiamo solo la punta dell’iceberg !
......èè migliorato eppure...... migliorato eppure......
…….funziona peggio !.funziona peggio !
L’INTEGRAZIONE DELLE DUE VIESTUDIO e NECESSITA’ di BALANCING
• L’adulto utilizza prevalentemente la via lessicale • ricorre alla via fonologica per :
- le parole nuove (lessici speciali); - per una verifica fonologica quando cogliel’incongruenza nella ricostruzione del significato.
• Quindi la lettura nell’adulto richiede la capacita didistribuire, controbilanciare la strategia guidata linguisticamente (via lessicale) e la strategia analitica(fonologica)
• se il balancing non è possibile la lettura diviene conferma delle attese e lo studio diventa difficile.
COME LEGGE IL DISLESSICO
• Bassa velocità• Lo sforzo di comprendere subisce sabotaggi
dagli errori e dalle previsioni errate.• Memoria a breve è scadente• L’accesso alla memoria della parola scritta è
scadente (a volte non la riconosce dopo averlaben decifrata)
• Le parole precedenti, il contesto, il senso della frase, potrebbero aiutare la comprensione, ma gli errori delle due vie lo “distraggono”
• minori progressi nella lettura di non parole
MAGGIORI RICHIESTE
LO STUDIO DISCIPLINARE :• esclusivo attraverso la lettura
• richiede continui processi di controllo(comprensione) mentre si legge
• i processi di controllo si realizzano attraverso la rilettura
• la rilettura utilizza la via fonologica
CONSEGUENZE
* Affaticabilità in tutti i compiti di lettura • Difficoltà di comprensione e di studio• Difficoltà di lettura per le lingue straniere• Difficoltà per lessico disciplinare• Difficoltà nelle prove a tempo
• non riesce ad acquisire in modo efficiente economico e rapido quantità elevate di significati linguistici attraverso lo STUDIO effettuato con la sola lettura
• difficoltà di organizzazione, di manipolazione dell’informazione (ciò che sà) attraverso il lavoro scritto
IL DISLESSICO DEVESTUDIARE IN MODO DIVERSO
• mentre legge il suo orientamento al compito deve essere massimo; seleziona gli scopi con letture ripetute
• deve più spesso “decifrare” le non parole; l'inglese;
• ogni termine categoriale o riferibile ad una classificazione, ad una memoria tabellare ad una lingua straniera lo mette in difficoltà per un collegamento non immediato al suo significato
• deve mantenere i fili conduttori del testo, sia quello esplicito che quello implicito
I BISOGNI DEL DISLESSICO • Mettere in campo una maturità cognitiva e
personale superiore a quella del lettore normale, per sforzo e complessità
• Una organizzazione coerente della scuola,che permetta di raggiungere gli obiettivi delsapere (organizzazione per poter capire ) e di esporre (organizzazione per le verifiche).
• Il dislessico ha bisogno di integrare il sapere con altre vie linguistiche: la sintesivocale in particolare. Aggira velocità e correttezza, permette il confronto con il buon linguaggio dei testi scritti,
I BISOGNI DEL DISLESSICO • Con gli anni paga un prezzo linguistico
• E’ meno sicuro di sapere la cosa giusta al momento giusto : recuperare le informazioni
• I compiti di integrazione gli sono sempre faticosi :tra brani, appunti, mappe, tabelle
• Fare un abstract, parlare mentre si guardano gli• appunti : l'errore è sempre sull'uscio
• Come può non pensare di avere qualcosa meno degli altri?
• Solo i buoni risultati, i “buoni voti”, possono sanare questa questione, con la sicurezza che vienedal successo.
MAGGIORI BISOGNI FUNZIONALI STUDIO ASSISTITO
DA SINTESI VOCALE ?
• l’ascolto può soddisfare le stesse esigenze dicontrollo e revisione che offre la lettura?
• La possibilità di focalizzare sulla singola parola o sul paragrafo è altrettanto efficace?
• Quali possibilità di poter evidenziare i passaggi significativi del brano?
LA COMORBILITLA COMORBILITÀÀ
PSICOPATOLOGIA PSICOPATOLOGIA ::
vera? secondaria ?vera? secondaria ?
IL VISSUTO DEI DISLESSICI•• AUTOSTIMA E ATTRIBUZIONE NEI DSAAUTOSTIMA E ATTRIBUZIONE NEI DSA
(Borkowsky 1990, Weiner 1994) Legame tra l'emotività e le strategie d'apprendimento. I ragazzi Dsa :
• Bassi livelli di attribuzione a fattori interni• Alti livelli di attribuzione esterna• Bassa percezione di autoefficacia e bassa
autostima• Sentimenti depressivi• L’impotenza appresa (vissuti di incapacità per
inabilità, non possono evitare il fallimento, il successo viene dall’esterno)
I VISSUTI DEI DISLESSICI
•• LL’’IMPOTENZA APPRESA : IMPOTENZA APPRESA : senso di senso di incapacitincapacitàà appreso dall'esperienza e appreso dall'esperienza e vissuta come vissuta come propria mancanza di propria mancanza di abilitabilitàà. .
ImplicaImplica ::• Scarsa percezione di controllo delle
situazioni. L’intelligenza è “fissa”• Orientamento verso la prestazione• Depressione e apatia• Senso di impotenza verso il fallimento• Disinvestimento della riuscita futura
FATTORI CONCOMITANTI POSSONO RENDERE MENO EFFICIENTI LE RISORSE
PSICHICHE DEL SOGGETTO
• disturbo psicologico sub-clinico• predisposizione genetica • tratti temperamentali individuali• condizioni socioambientali sfavorevoli• altri eventi vitali negativi• ambiente stigmatizzante, ambivalente,
C O M O R B I L I T A’• Disturbi esternalizzanti: oppositivo
provocatorio, condotta, impulsività• Deficit d’attenzione ed iperattività (40%) • Depressione infantile
(attesa normale 6% ; dislessici 17-32%) • Disturbo d’ansia (generalizzata,
da separazione, fobie sociale, dist. ossessivo compulsivi)
- abbandono scolastico• Dsa come fattore di vulnerabilità
psicopatologica
Università MessinaStudio retrospettivo di comorbilità
301 dislessici •• ComorbilitComorbilitàà psicopatologica 18.3%psicopatologica 18.3%
•• fobia scolare fobia scolare •• somatizzazioni somatizzazioni •• disturbi ddisturbi d’’ansiaansia
vulnerabilitàterreno
disturbotrauma
ambiente
RUOLO DELLA SCUOLARUOLO DELLA SCUOLA
APPROPRIARSI DEL PROBLEMAAPPROPRIARSI DEL PROBLEMA
ORIENTARE E PREVEDERE
LE CIRCOLARI
La nuova Legge.
APPROPRIARSI DEL PROBLEMAAPPROPRIARSI DEL PROBLEMA• E’ un problema sanitario ? I bambini una volta “normali” ora sono
“patologici ? La normalità non è un valore unico ma un range.• Un nuovo problema cerca la soluzione dagli insegnanti o c’è una
nuova visione di un “problema” che la scuola ha sempre avuto ?• Dispersione scolastica + Inclusione di bambini “speciali” (Adhd,
stranieri, i bambini medio-inferiori) : tutti uguali o valorizzazione dei talenti personali possibili ?
• Legge 104 e l’insegnante di sostegno sono una soluzione ?• E’ un problema a risoluzione domiciliare ?• La sintesi vocale annulla il problema ?• Genitore informato (ragazzo informato) = solo un problema ?• Tutti all'Università ?• Comunque: domattina avremo un “nuovo” dislessico in classe; il
prossimo anno avremo “nuovi” dislessici in classe.
PRIMUM NON NOCERE : cosa non farePRIMUM NON NOCERE : cosa non fare• Clima in classe: la scelta del mito: miti interni o miti
esterni (gara di lettura, di tabelline, di memoria, di calcolo: mito della velocità o della comprensione?)
• Paragonarlo, ridicolizzarlo, meravigliarsi dei soliti errori• Entrare in classe senza sapere chi è “dislessico”• Farlo copiare a lungo dalla lavagna e studiare sul brano
scritto• Ricopiare sempre il lavoro già svolto• Aspettarsi cambiamenti pensando che altri non ci abbiano
già provato : se un diamante è per sempre, la dislessia ècomunque per molto tempo. Salire su un treno già in corsa!
• Modificare la continuità delle misure dispensative e facilitative: modulare e trasmettere le modalità di studio e verifica già sperimentate come efficaci
ORIENTARE / NON DISORIENTARE
• Prevedere quando sarà in difficoltà : saperlo prima di lui ; deve potersi fidarsi delle nostre conoscenze.
• Non dobbiamo conoscere il Dsa tramite lui !
• Non dobbiamo rifare la diagnosi ogni volta
• Programmare con precisione le attività ed i compiti per favorire l’efficacia domicilio e quindi il successo a scuola
ORIENTARE / NON DISORIENTARE:
QUANDO SARA’ IN DIFFICOLTA’ ?• Le attività incalzanti (memoria di lavoro, conoscenze
automatiche e rapide). L’ansia aumenta e così le risposte “rifugio” (qualsiasi cosa va bene pur di abbassare la tensione).
• Il ritmo normale della lezione è spesso percepito come troppo incalzante. Ha un dispendio di energie che crea affaticamento.
• Tabelline, calcolo a mente, formule.Regole ortografiche• Serie automatiche (giorni, mesi, marche); tutti gli elenchi• Segni, simboli, punteggiatura.
• Difficoltà rievocative ?: DISNOMIA. Non “trovare la parola” (recupero dati disciplinari: nomi date etc) per esprimere in modo economico e veloce il proprio pensiero.
ORIENTARE / NON DISORIENTARE: BISOGNI SPECIALI
• Non ama le “sorprese”. Che tipo di verifica sarà ? Orale , scritta, aperta, chiusa.
• Non ama il rischio : se abbassa il controllo strategico farà piùerrori.
• Vale la pena di esporsi? Gli errori vengono evidenziati, le risposte corrette passano inosservate
• Pur avendo molto bisogno del diario questo strumento è uno dei maggiori nemici del dislessico (tempo e accuratezza)
• Più tempo per ELABORARE. Mentre i compagni rispondono lui sta ancora analizzando la domanda… Comprende tardi quando gli altri già commentano.
• Tabelle di facilitazione• Prove orali• Riposte multiple
ORIENTARE / NON DISORIENTARE : IL PROSSIMO ANNO
• Testi digitali, collegarsi al lavoro a domicilio.La scelta dei libri : - contenuti > espliciti – bassa necessità di integrazione tra fonti- paragrafi diversi per priorità e difficolta - già a risposta multipla e mappe cognitive- semplicità grafica e dell’indice
• CD accessori, lingue straniere: che siano fruibili (velocità, comprensibilità, facilità d’uso etc)
• Ridurre il materiale accessorio : quaderni, fotocopie, schede, libretti, i dettati etc
• Il mercato si può / deve influenzare. Anche per favorire tutti, gli Adhd, i Dsa, gli stranieri
LE CIRCOLARI – dall'Ottobre 2004alla Legge n° 170 - 8 Ottobre 2010
• …partner : Associazione Italiana Dislessia (AID), Società Italiana di Npi (SINPIA)
• esistono … strumenti compensativi e dispensativi essenziali…e ulteriori strumenti possono essere utilizzati durante il percorso scolastico, in base alle fasi di sviluppo dello studente ed ai risultati acquisiti
…. FINALITA'
* Favorire il successo scolastico attraversomisure didattiche di supporto e promuoverelo sviluppo delle potenzialità.
• Ridurre disagi relazionali ed emozionali• Adottare adeguate forme di verifica e di
valutazione• Assicurare eguali opportunità .... sociali e
professionali
…. GARANTISCONO .... Una didattica individualizzata e personalizzata, con
forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tenganoconto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti,adottando una metodologia e una strategia educativaadeguate
.... introduzione di strumenti compensativi, misuredispensative da prestazioni non essenziali ai fini dellaqualita' dei concetti da apprendere
.... adeguate forme di verifica e di valutazione, anche perquanto concerne gli Esami di Stato
.... I familiari hanno diritto di usufruire di orari di lavoroflessibili.
Circolari …. Scopi
.
• Autonomia• Supportare la memoria sequenziale• Utilizzare l’ascolto ed il riascolto• Videoscrittura • Manipolare un testo (appunti) • Produrre un testo (tema)
Circolari …. STRUMENTI
* Computer : a casa o sul banco, con lecuffie, la stampante …..
• Registratore digitale• Calcolatrice• Testi digitali• Dizionari digitali• Filmati• Libro parlato; audiolibri.• Strumenti multimediali• Fotocopie dei dettati
Circolari .....DISPENSE• dalla lettura a voce alta
• dallo studio mnemonico delle tabelline
• dalle gare di processamento fonologico
• dalle verifiche prevalentemente scritte
• dalla quantità
Circolari …VALUTAZIONE
• Tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa.
• Interrogazioni programmate.
• Valutazione delle prove scritte con modalitàche tengano conto del contenuto e non dellaforma.
• Pochi segni rossi
• Lasciare usare liberamente gli strumenti di compensazione nelle verifiche
RUOLO DELL'ULSSRUOLO DELL'ULSS
La prevenzioneLa prevenzioneLa diagnosiLa diagnosi
Il monitoraggio del profiloIl monitoraggio del profiloLa psicoeducazioneLa psicoeducazione
Il rapporto con gli Enti ScolasticiIl rapporto con gli Enti Scolastici
IL TRATTAMENTOIL TRATTAMENTO
-- 6 6 -- 9 aa rieducare intensivamente e con9 aa rieducare intensivamente e concomputer computer
-- per un periodo ristretto se la diagnosi vieneper un periodo ristretto se la diagnosi vieneposta dopo la 4posta dopo la 4°° (motivazione, (motivazione, consapevolezza, strategie)consapevolezza, strategie)
oltre i 9 aa la riabilitazione perde significato oltre i 9 aa la riabilitazione perde significato progressivamenteprogressivamente
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA
I FATTORI DI PROTEZIONE
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA- Comparsa del problema : che idee si
costruirà il bambino ?- Spiegare : il “bignami” della dislessia ?- Decolpevolizzare- Dare tempo per adeguare la consapevolezza- Essere coerenti- Essere realistici- La nostra difficoltà: riconoscergli l’impegno,
avere in mente una media di funzionamento non ideale, il “sospetto” del non impegno
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA
- Il piacere della lettura arriva tardi - Sperimenta l’autonomia troppo tardi- Mantenere l’appetibilità dell’apprendere- Esperienze vicarianti- Salvaguardia dei talenti- L’identificazione protettiva (“anche tu!”)- Rielaborare, dopo la diagnosi
IL C O N F R O N T O
Tre partner, tre visioni: unico scopo
il miglior equilibrio possibile
tra risorse e problemi
PUNTI FRAGILI della COMPLIANCE (aderenza al trattamento raccomandato per un disturbo)
• del paziente : rifiuto, negazione, demotivazionealta comorbilità
• della famiglia : ferita, scarse conoscenze, “troppe conoscenze”, mezzi culturali, negazione , aspettative ideali, focalizzazione sul disturbo
• dei servizi :scarso monitoraggio del disturborisorse riabilitative limitate
PUNTI FRAGILI dell’EQUILIBRIO (aderenza al trattamento raccomandato per un disturbo)
DELLA SCUOLA :
- efficienti a scuola / inefficienti a casa- efficienti a casa / non riproducibilità a scuola- sintomi collaterali / inutilità delle misure- deficit di partnership (programmazione,
materiali, accordi di integrazione, essenzialità, oblio)
- avversione / rassegnazione alla prognosi - avversione alla continuità del problema
(il salto alle medie, alle superiori)
SINTESISINTESI : : La Dislessia Evolutiva La Dislessia Evolutiva èè unauna
-- disabilitdisabilitàà specifica su base linguisticaspecifica su base linguistica-- di origine biologica, congenita di origine biologica, congenita -- indipendente da fattori ambientaliindipendente da fattori ambientali
-- curabile ma spesso non guaribilecurabile ma spesso non guaribile-- con gradi variabili di difficoltcon gradi variabili di difficoltàà-- con differenti profili con differenti profili -- che si modifica lentamente che si modifica lentamente nelnel tempo tempo
-- con conseguenze persistenti sull'abilitcon conseguenze persistenti sull'abilitàà di studiodi studio-- con maggiore rischio di psicopatologia.con maggiore rischio di psicopatologia.
Il dislessico non manca della capacitIl dislessico non manca della capacitàà didicomprensionecomprensione ma di acquisizione.ma di acquisizione.
PossiamoPossiamo limitarne llimitarne l’’impatto e migliorare le impatto e migliorare le opportunitopportunitàà di di successosuccesso..
La Fine