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Divieto di fumare nei locali pubblici: prime valutazioni
dell’effetto della legge
Dr Silvano GallusDipartimento di Epidemiologia
Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano
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Quesiti
• Quanti morti nel mondo provoca all’anno il fumo di tabacco?
• Quali sono le principali cause di morte per fumo?
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Il fumo di tabacco: Conseguenze per la salute
• Il fumo di tabacco provoca nel mondo quasi 5 milioni di morti all’anno.
• Le principali cause di morte per fumo sono:• tumore del polmone (0,9 milioni di
morti)• altri tumori (0,5 milioni di morti) • malattie respiratorie croniche non
neoplastiche (1,0 milioni di morti)• malattie cardiovascolari (1,7 milioni di
morti)• Il fumo passivo è stato classificato come
una sostanza cancerogena per l’uomo dall’OMS-IARC.
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TUMORE DEL POLMONE
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Tumore del polmone
• Il fumo di sigaretta causa circa l’85% di tutti i casi di tumore del polmone.
• Il tumore del polmone è estremamente raro nei non fumatori a vita.
• A causa della diffusione del fumo, questo tumore è diventato nel corso degli ultimi decenni la prima causa di morte per tumore.
• La prognosi del tumore del polmone è molto sfavorevole, e la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è inferiore al 10%.
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ALTRI TUMORI
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Altri tumori
• Nel 2004, una revisione della IARC concludeva che il fumo contribuisce alla produzione di 15 diversi tipi di tumore, su 34 tumori considerati.
• Esiste una evidenza di un eccesso di rischio per i fumatori per i tumori delle alte vie dell’apparato respiratorio e digerente (tumore del cavo orale, faringe, laringe ed esofago), stomaco, retto, pancreas, fegato, rene e vescica, e per le leucemie.
• L’aumento di rischio di tumore nei forti fumatori è tra 2 e 10 volte per questi organi.
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BPCO
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Broncopneumopatie croniche ostruttive –BPCO-
• La BPCO (bronchite cronica e l’enfisema polmonare) è una malattia cronica caratterizzata dalla riduzione del flusso respiratorio.
• Il fumo di sigaretta è il fattore di rischio più importante per le BPCO. 80-90% di tutti i casi di BPCO sono o erano fumatori.
• La BPCO porta a invalidità, che influisce sulla qualità della vita del paziente, e determina un notevole impatto economico (costi di trattamento prolungato, ripetute ospedalizzazioni, assenteismo lavorativo).
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MALATTIE CARDIOVASCOLARI
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Malattie cardiovascolari
• Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia e nei paesi sviluppati.
• Ipertensione, ictus e infarto miocardico sono molto più frequenti nei fumatori rispetto ai non fumatori.
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Percentuale di infarto miocardico
acuto evitabile in ItaliaTabacco 50
59
8386
Sovrappeso/obesità
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Colesterolo 49
58Ipertensione 12Diabete 6Storia familiare di infarto
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Malattie cardiovascolari:Percentuale di infarto evitabile
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MORTALITA’ TOTALE
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Mortalità totale
Dati da Doll et al., 2004
Un importante studio inglese ha mostrato che un forte fumatore a vita ha un rischio di morte, in ogni età, 3 volte superiore a quello di un non fumatore (Doll et al, 2004).
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Mortalità totale
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Domande
• E’ importante smettere di fumare indipendentemente dall’età?
• Se smetto a 40 anni ottengo dei benefici?
• E se smetto a 50 anni?
• E se smetto a 60 anni?
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Mortalità totale
Dati da Doll et al., 2004
Chi smette a 40 anni ha un rischio di morte di poco superiore a chi non ha mai fumato.
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Mortalità totale
Dati da Doll et al., 2004
Anche chi smette a 50 anni evita oltre la metà del suo rischio di morte da fumo.
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Quesiti
• Qual è la percentuale di morti per tumore del polmone dovuta al fumo di sigarette?
• Qual è la percentuale di morti totali dovuta al fumo?
• Qual è il numero di morti all’anno in Italia?
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Totale dei morti
Attribuiti al fumo
(%)
Tumore del polmone
31,534 26,577 (84)
Tumore alte vie resp.
6,779 3,601 (53)
Altri tumori 115,118 8,226 (7)
BPCO 18,998 12,023 (63)
Altre malattie resp. 18,784 1,589 (8)
Malattie vascolari 240,430 19,940 (8)
Altre cause 128,478 7,580 (6)
TUTTE LE CAUSE 560,121 79,536 (14)
Mortalità totale:Italia, anno 2000
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Quesiti
• Le sigarette con livelli di catrame inferiori fanno meno male?
• E’ più dannoso fumare molte sigarette al giorno per pochi anni o poche sigarette per molti anni?
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E’ importante sapere che…
• Sigarette con minori livelli di catrame NON portano a sostanziali riduzioni di rischio, almeno per le malattie cardiovascolari.
• La durata di fumo risulta un fattore di rischio più importante rispetto al numero di sigarette fumate, almeno per i tumori e la BPCO.
• Smettere di fumare corrisponde sempre ad una riduzione del rischio di incidenza e di mortalità
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TABACCO IN ITALIA
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Quesiti
• Qual è la percentuale di fumatori oggi in Italia?
• Fumano più gli uomini o le donne?
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Prevalenza di fumatori nella popolazione adulta Italiana (DOXA, 2008)
Totale Maschi
Femmine
Mai fumatori 59.6 49.5 68.9Ex-fumatori 18.4 24.1 13.2Attuali fumatori (sigarette al giorno) 22.0 26.4 17.9 <15 10.6 11.4 9.9 15-24 9.5 12.1 7.0 25 1.6 2.6 0.7
Tabacco in Italia
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Prevalenza del fumo di sigarette fra gli uomini e le donne delle varie classi di età (DOXA, 2008)
Tabacco in Italia
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Prevalenza del fumo di sigarette fra gli uomini e le donne delle diverse aree geografiche (DOXA, 2008)
Tabacco in Italia
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Prevalenza di fumatori, ex-fumatori e non fumatori per sesso ed anni di istruzione (DOXA, 2008)
Tabacco in Italia
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Quesiti
• Dagli anni 50 a oggi la percentuale di fumatori è diminuita o aumentata?
• Ci sono differenze tra uomini e donne?
30
0
10
20
30
40
50
60
70
1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005
Anno
Pre
va
len
za (
%)
fum
ato
ri
Totale
Maschi
Femmine
Tabacco in Italia:Tendenze, periodo 1957-2007
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STRATEGIE PER COMBATTERE IL FUMO
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Quesiti
• Secondo voi, quali sono le strategie per combattere il tabagismo in Italia?
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Strategie percombattere il fumo
Educazione nelle scuole 41,9%
Aumenti di prezzo 26,4% Rendere più difficile l’accesso\maggiori contr. sulle vendite ai minori 26,4% Ci dovrebbero pensare i genitori\le famiglie 26,7% Eliminare i distributori automatici 17,7% Eliminare la vendita 3,8% Fare campagne d’informazione 1,6% Eliminare il monopolio 0,2% Nulla, è una libera scelta 0,5% Estendere maggiormente il divieto 0,4% Creare gruppi di aggregazione, centri per i giovani 0,2% Altro 5,9% Non sa \non indica 9,8%
Iniziative che lo Stato dovrebbe attuare per combattere il tabagismo (DOXA, 2008)
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Strategie percombattere il fumo
Iniziative per combattere il tabagismo (letteratura)
• Aumento dei prezzi• Controllo del tabagismo• Ridurre l’esposizione al fumo di tabacco• Migliorare le conoscenze sul contenuto dei prodotti del tabacco e la descrizione del contenuto dei prodotti del tabacco• Ampliare la regolamentazione sull’impacchettamento e l’etichettatura dei prodotti del tabacco• Migliorare l’educazione e le conoscenze pubbliche sul tabacco• Incentivare le campagne di informazione pubblica anche a sostegno delle altre strategie adottate • Estendere il divieto di pubblicità• Incentivare le terapie per la disassuefazione e la dipendenza da tabacco• Regolamentare il rifornimento di tabacco, con particolare attenzione alla vendite di tabacco ai minori
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LEGGE ANTI-FUMO
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Quesiti
• Per quale ragione in Italia è stata introdotta la legge anti-fumo?
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La nuova legge anti-fumo
Dal 10 gennaio 2005 il fumo è proibito in molte aree pubbliche, compresi bar e ristoranti, e in luoghi di lavoro pubblici e privati.
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Quesiti
• Prima della sua introduzione la legge anti-fumo era “voluta/ben vista” dagli Italiani?
• Subito dopo l’introduzione della legge gli Italiani hanno cambiato idea?
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Legge anti-fumo: voluta/supportata (DOXA)
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Quesiti
• Secondo voi, la legge anti-fumo viene rispettata in bar e ristoranti? E nei luoghi di lavoro?
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Legge anti-fumo: osservata/rispettata (DOXA)
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Quesiti
• Secondo voi, la legge anti-fumo ha avuto conseguenze negative per i ristoratori?
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Legge anti-fumo: conseguenze per i ristoratori (DOXA)
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Legge anti-fumo: conseguenze per i ristoratori
In 4 indagini condotte tra Dicembre 2004 e Febbraio 2006 circa 1/3 dei ristoratori ha dichiarato di aver subito delle “perdite economiche” a seguito dell’introduzione della legge anti-fumo (Binkin et al, 2007)
La Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) nel 2006 ha dichiarato che bar e ristoranti non hanno subito perdite significative
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Quesiti
• Quali effetti ha avuto la legge anti-fumo?
• E’ diminuito il fumo passivo?
• Ha avuto effetti “non previsti”?
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Legge anti-fumo: effetti in termini di fumo passivo
Studi condotti a Firenze (Gorini et al, 2005), Milano (Ruprecht et al, 2006), Trieste (Tominz et al, 2006) e Roma (Valente et al, 2007) prima e dopo l’introduzione della legge, hanno mostrato una riduzione del fumo passivo nell’ordine del 70%-97%
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Quesiti
• E’ stato visto che la legge anti-fumo ha portato ad una diminuzione della prevalenza e del consumo di tabacco, secondo voi come è stato possibile calcolare tale diminuzione?
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Legge anti-fumo: effetti in termini di prevalenza e consumo [1]
• Migliaia di tonnellate di sigarette vendute in Italia nel 2004: 98.8
• Migliaia di tonnellate di sigarette vendute in Italia nel 2005: 92.8
• Decremento pari al 6% delle vendite di sigarette (Gorini et al, 2007)
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Legge anti-fumo: effetti in termini di prevalenza e consumo [2]
Questo risultato ben riflette il declino del 7.6% nel consumo di sigarette trovato dal confronto tra i risultati dell’indagine DOXA del 2005 e quella del 2004.
Anno Totale Maschi Femmine% N
sig/die% N
sig/die% N sig/die
2004 26.2 15.4 30.0 16.7 22.5 13.7
2005 25.6 14.6 29.3 16.3 22.1 12.4
50
Legge anti-fumo: effetti in termini di prevalenza (DOXA) [2]
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Legge anti-fumo: effetti in termini di prevalenza e consumo (DOXA) [3]
Anno 2007 2008
Fumatori (718) (668)
Quale effetto ha avuto la legge sulla sua abitudine al fumo?
Ho smesso di fumare 0.9% 1.1%
Ho smesso di fumare ma poi ho ripreso
2.3% 2.8%
Ho ridotto il consumo 7.1% 6.5%
Ho ridotto ma poi ho ripreso come prima
5.4% 4.6%
Non ha avuto alcun effetto 82.8% 82.6%
Ho iniziato successivamente 1.4% 2.4%
Un terzo degli ex-fumatori (da al massimo 3 anni) ha dichiarato di aver smesso di fumare in conseguenza all’introduzione della legge
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Quesiti
• Secondo voi, qual è il metodo più efficace/adatto?
• E’ indifferente misurare tale diminuzione attraverso le vendite legali o utilizzando dati di indagini campionarie?
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Legge anti-fumo: effetti in termini di prevalenza e consumo – Differenze
Indagini campionarie •Gli Italiani mentono anche involontariamente e mentono di più all’aumentare della inaccettabilità sociale. •Immigrati, più frequentemente fumatori, non vengono considerati.
Dati ufficiali di vendite legali•Contrabbando•Immigrati irregolari
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Legge anti-fumo: effetti in termini di prevalenza e consumo – Underreporting
Underreporting del fumo 1990-2008
Accettabilita’ sociale del fumo: 1990-2008
“I suoi ospiti possono fumare liberamente a casa sua?”. NO: 56.9% nel 2006 60.8% nel 2007 64.4% nel 2008
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Legge anti-fumo: eventi cardiovascolari
In uno studio condotto a Roma tra il 2000 e il 2005:-11% di eventi cardiovascolari per i soggetti di età compresa tra 35 e 64 anni (2005 vs 2000-2004)-8% di eventi cardiovascolari per i soggetti di età compresa tra 65 e 74 anni (2005 vs 2000-2004)(Cesaroni et al, 2008)Molti altri studi condotti sia in Italia che all’estero hanno riportato risultati simili
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Legge anti-fumo: eventi respiratori - Norvegia
Molti altri studi condotti all’estero hanno riportato risultati simili
Prevalenza (%) di sintomi respiratori in 906 ristoratori norvegesi seguiti per 5 mesi successivi all’introduzione della legge anti-fumo
Prima Dopo Differenza
Fumatori 50.1 48.2 -2.0
Ex-fumatori 50.0 16.7 -33.3
Non fumatori 26.4 14.6 -11.9
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AUMENTO DEI PREZZI
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Quesiti
• Secondo voi, aumentare il prezzo delle sigarette è una buona strategia per ridurre il tabagismo?
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Aumento dei prezzi delle sigarette
60.0
65.0
70.0
75.0
80.0
85.0
90.0
95.0
100.0
105.0
110.0
1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000
Years
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2.20
2.40
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Consumption Price
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Aumento dei prezzi delle sigarette
Analizzando i dati ufficiali italiani di vendita di sigarette dal 1970 al 2001, un incremento del 10% del prezzo reale delle sigarette porta ad una diminuzione del consumo del 4.3% e ad una diminuzione di fumatori del 3.0%.
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Quesiti
• Secondo voi, perché l’aumento dei prezzi non viene utilizzata come strategia per combattere il tabagismo?
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Aumento dei prezzi delle sigarette
ContrabbandoUn incremento dei prezzi non porta necessariamente ad un aumento del contrabbando: tra Dic 2002 e Dic 2004 il prezzo reale di sigarette è aumentato del 25%, ma il contrabbando è in continua diminuzione.Un decremento dei prezzi non porta ad una diminuzione del contrabbando (Canada)Quindi non sembra sussistere una relazione tra prezzo delle sigarette e contrabbando
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Aumento dei prezzi delle sigarette
Strategia impopolareUno studio ha mostrato atteggiamenti favorevoli ad un aumento del prezzo delle sigarette, purchè le entrate supplementari vengano impiegate per campagne di prevenzione al tabagismo o per la cura di malattie attribuite al fumo (quasi l’80% dell’intera popolazione e più del 60% dei fumatori si è dichiarato favorevole)
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Aumento dei prezzi delle sigarette
Perdita di profittiTralasciando la possibilità che i politici abbiano una connessione con le industrie del tabacco o che essi stessi fumino, potrebbero essere restii a mettere in pratica strategie per diminuire la prevalenza e il consumo di tabacco in quanto preoccupati di una perdita di profitti per le casse dello Stato
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FINE PRESENTAZIONE
Dr Silvano GallusDipartimento di Epidemiologia
Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano