1
LICEO SCIENTIFICO STATALE “PIERO GOBETTI” Via Maria Vittoria n. 39/bis – 10123 Torino Tel. 011/817.41.57
Suc. Via. Giulia di Barolo 33 – 10124 Torino Tel: 011/817.23.25
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Esame di stato
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE VB
Anno scolastico 2016-2017
MATERIA INSEGNANTE FIRMA
RELIGIONE Maurizio Biancotti
ITALIANO Cinzia Botta
LATINO Maria Giuseppina Pisanu
LINGUA STRANIERA INGLESE Filippo Spallino
STORIA Barbara Maffiodo
FILOSOFIA Barbara Maffiodo
MATEMATICA Silvio Genta
FISICA Silvio Genta
SCIENZE Ilaria Palaia
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Renzo Indiogia
EDUCAZIONE FISICA Paola Torchia
2
1. PROFILO DELL’INDIRIZZO
L’indirizzo Scientifico presenta un forte legame tra la componente scientifica e umanistica del sapere e
contribuisce a sviluppare la consapevolezza dell’importanza delle scienze e della tecnologia sul progresso
di crescita culturale, civile e sociale dell’individuo. L’obiettivo del curricolo del Liceo Scientifico
“Gobetti”, è inoltre quello di definire un percorso formativo e un profilo culturale completo in grado di
favorire e agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro, nei corsi di specializzazione post-secondaria o il
proseguimento degli studi universitari.
Il Liceo Scientifico Gobetti si caratterizza per una didattica che coniuga il patrimonio delle discipline
tradizionali con modalità di trasmissione vicine al mondo e alla sensibilità “tecnologica” delle nuove
generazioni. La strumentazione multimediale in dotazione alla scuola consente ai docenti di attivare
strategie di insegnamento flessibili e diversificate in cui il testo scritto e la lingua si legano in modo
sinergico ai suoni e alle immagini.
2. STORIA DELLA CLASSE
La classe VB è attualmente composta da 17 allievi, di cui 9 maschi e 8 femmine. Due studenti iscritti ad
inizio anno scolastico, provenienti da altri percorsi formativi, si sono ritirati nel corso dell’anno; un terzo
(non ammesso lo scorso anno a sostenere l’esame di stato) proviene da altra sezione dell’istituto.
In terza, la classe si è ridotta di 8 unità, tra respinti e ritirati.
In quarta, uno studente si è trasferito in America per completare il suo ciclo di studi ed è avvenuto
l’inserimento di una nuova studentessa proveniente dal Liceo Scientifico “Pascal” di Giaveno.
2.1 INSEGNANTI
MATERIA 3a 4a 5a
RELIGIONE
Paola Giani Biancotti Maurizio Biancotti Maurizio
ITALIANO
Cinzia Botta Cinzia Botta Cinzia Botta
LATINO
Maria Giuseppina
Pisanu
Maria Giuseppina
Pisanu
Maria Giuseppina
Pisanu
INGLESE
Carla Lagori Filippo Spallino Filippo Spallino
FILOSOFIA
Barbara Maffiodo Barbara Maffiodo Barbara Maffiodo
STORIA
Barbara Maffiodo Barbara Maffiodo Barbara Maffiodo
MATEMATICA
Silvio Genta Silvio Genta Silvio Genta
FISICA
Silvio Genta Silvio Genta Silvio Genta
SCIENZE
Ilaria Palaia Ilaria Palaia Ilaria Palaia
DISEGNO E STORIA
DELL’ARTE Renzo Indiogia Renzo Indiogia Renzo Indiogia
EDUCAZIONE FISICA
Paola Torchia Paola Torchia Paola Torchia
3
2.2 STUDENTI
STUDENTI
inizio anno fine anno
da classe precedente
Ripetenti TOTALE
Promossi Non
promossi Ritirati Senza
sospensione del
giudizio
con sospensione
del giudizio 3a 24 / 24 13 6 7 1
4a 16 / 16 13 3 /
5a 18 1 19 2
Pertanto la classe V B risulta formata dai sottoelencati allievi
N° d’ordine Allievo
1 Battaglini Sofia
2 Boni Tommaso
3 Bozzetto Sara
4 Bussi Luca
5 Catalani Sara
6 Da Rin Vidal Filippo
7 Eftime George Florin
8 Galli Federica
9 Garofalo Marco
10 Jalla Micol
11 Magnati Alessio
12 Nale Simone
13 Navone Alessandro
14 Palmisciano Vanessa
15 Pavone Martina
16 Santiano Francesca
17 Ventura Ettore
2.3 ATTIVITÀ DI RECUPERO NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI CON SOSPENSIONE
DEL GIUDIZIO
MATERIA MODALITA’ DI RECUPERO 2014-2015 studio individuale corso di recupero (in gruppo)
Matematica X X
Fisica X X
Disegno e
Storia dell’arte
X
MATERIA MODALITA’ DI RECUPERO 2015-2016 studio individuale corso di recupero (in gruppo)
Matematica X X
Disegno e
Storia dell’arte
X
4
3. ATTIVITÀ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE CON LA CLASSE
NELL’A.S. 2016/2017
3.1 PARTECIPAZIONE AD ATTIVITÀ CULTURALI
Il “Progetto ARPA 2016-2017” ha avuto come finalità principale quella di approfondire alcuni temi a
carattere geologico e geomorfologico utili per gli studenti al fine di una migliore comprensione di
tematiche imprescindibili da un’attività in campo. Il progetto è stato guidato dai due geologi dell’ARPA
PIEMONTE, il dott. Luca Paro e la dott.ssa Ilaria Prinzi, che lavorano nel dipartimento geologia e
dissesto dell’ARPA.
Il progetto ha compreso due moduli, uno di petrografia e geologia regionale ed uno di geomorfologia.
Ciascun modulo è stato strutturato in una lezione frontale in laboratorio nel mese di Gennaio: il primo
modulo è stato centrato sul riconoscimento delle rocce utilizzando i campioni e le slide; mentre il secondo
modulo di geomorfologia si è svolto con una lezione con una presentazione frontale (con filmati, slide ed
altri supporti didattici) e attività svolta direttamente dai ragazzi. L’escursione in campo, con attività di
rilevamento geomorfologico svolto a gruppi, è prevista per il 23 maggio in Alta Valle di Susa.
Durante queste attività gli allievi hanno partecipato in modo attivo, con grande attenzione e vivo interesse.
Si ritiene che questo progetto sia stato anche utile per l’orientamento di possibili scelte universitarie,
sensibilizzando gli allievi a problemi ambientali di gestione dei dissesti territoriali (frane).
Progetto "Fondamenti di Economia e Finanza pubblica", modulo 2:
Fondamenti d'economia degli intermediari finanziari (3 ore in orario curricolare, gennaio 2017) a cura
della prof.ssa Marica Ceravolo (Dipartimento di storia e filosofia).
Incontro di 2 ore con Enrico Manera e Barbara Berruti (Istoreto) su "Donne e deportazione a Torino e in
Piemonte" (8 febbraio 2017)
Progetto "Attualità dell'economia politica. Le incognite della globalizzazione" (Dipartimento di storia e
filosofia), tre incontri pomeridiani con Giuseppe Bonfratello del Centro di Documentazione Antonio
Labriola di Torino (partecipazione facoltativa):
- Il mondo dopo Lehman Brothers (30/11/2016)
- Trump e le culture politiche americane (25/1/2017
- Guerra ed economia nel XXI secolo (2/3/2017)
Adesione della classe al FAI (Fondo Ambiente Italiano) e visita a Torino Liberty con la delegazione Fai
di Torino.
3.2 VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE/SCAMBI (in Italia e/o all’estero)
Viaggio d’istruzione in Sicilia “100% Antimafia” proposto dall’associazione Addio Pizzo di Palermo
(accompagnatori: proff. Maffiodo e Spallino). L’obiettivo del viaggio è di presentare agli studenti le diverse
realtà impegnate quotidianamente nella lotta per la legalità. Hanno contribuito a fornire valore altamente
formativo gli incontri con protagonisti delle attività educative per la legalità e con testimoni oculari di stragi
di mafia. (Dal 4 al 9 aprile 2017). Gli studenti hanno tutti partecipato con profondo interesse e notevole
coinvolgimento alle attività proposte.
3.3 ATTIVITA’ CLIL
Per mancanza di docenti con adeguata certificazione della conoscenza della lingua inglese non sono stati
svolti moduli tematici.
5
3.4 TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
DISCIPLINA Ore previste fino al 15/5/2017 Ore effettivamente svolte
fino al 15/5/2017
RELIGIONE 33 28
ITALIANO 132 116
LATINO 99 88
LINGUA STRANIERA INGLESE 99 81
FILOSOFIA 99 80
STORIA 66 61
MATEMATICA 132 110
FISICA 99 88
SCIENZE 99 80
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 66 57
EDUCAZIONE FISICA 66 43
TOTALE 990 832
4. CREDITO SCOLASTICO DELLA CLASSE TERZA (A.S. 2014/15) E DELLA CLASSE
QUARTA (A.S. 2015/16)
ALUNNI NO D’ORDINE
CREDITO SCOLASTICO III ANNO CREDITO SCOLASTICO IV ANNO
1. 4 5
2. 5 5
3. 7 7
4. 7 7
5. 6 6
6. 5 5
7. 5 6
8. 7 6
9. 4 4
10. 8 8
11. 6 7
12. 5 5
13. 7 7
14. 6 7
15. 6 6
16. 6 6
17. 6 6
6
5. VALUTAZIONE
5.1 CRITERI ADOTTATI DAL COLLEGIO DOCENTI
Premessa voto di profitto
Nella scuola secondaria superiore le indicazioni del DM 122/2009 relative al sistema di valutazione del
profitto degli studenti e studentesse hanno sostanzialmente confermato il sistema vigente.
La valutazione del profitto è espressa con voto in decimi con individuazione del valore insufficiente al di
sotto del voto di sei decimi.
Il Collegio dei Docenti, sulla base delle norme vigenti, ha deliberato i criteri generali per l’attribuzione
del voto di profitto in decimi.
Le corrispondenze tra voti numerici e livelli raggiunti nei vari descrittori sono sintetizzati nella seguente
griglia di valutazione:
5.2 GRIGLIA VALUTAZIONE PROFITTO
Voto Giudizio Descrittori – Indicatori
9≤ x ≤10 ECCELLENTE Conoscenza approfondita dei contenuti disciplinari, anche con
capacità notevoli di rielaborazione critica; buona o completa
padronanza della metodologia disciplinare; ottime capacità di
trasferire le conoscenze maturate; ottima o brillante capacità
espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici.
8≤ x <9 BUONO Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle
conoscenze; comprensione e padronanza della metodologia
disciplinare; capacità di operare collegamenti tra i saperi se guidato;
chiarezza espositiva e proprietà lessicali; utilizzo preciso e adeguato
di linguaggi specifici.
7≤ x <8 DISCRETO Conoscenza di gran parte dei contenuti; discreta rielaborazione delle
conoscenze; buon possesso delle conoscenze non correlato alla
capacità di operare collegamenti tra le stesse; capacità di risolvere
semplici problemi; adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei
linguaggi specifici.
6≤ x <7 SUFFICIENTE Conoscenza degli elementi basilari del lessico specifico, padronanza
delle conoscenze essenziali, capacità di riconoscere / risolvere
problemi fondamentali, sufficiente proprietà espositiva.
4< x <6 INSUFFICIENTE Conoscenza lacunosa dei contenuti; scarsa capacità di individuazione
/risoluzione di problemi; incerta capacità espositiva e uso di un
linguaggio impreciso.
2< x ≤4 GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
Conoscenza al più frammentaria dei contenuti; incapacità di
riconoscere semplici questioni; scarsa o nulla capacità espositiva;
assenza di un linguaggio adeguato.
1≤ x ≤2 NULLO Conoscenze ed abilità nulle o non verificabili per ripetuto rifiuto del
momento valutativo.
7
5.3 PARAMETRI PER I VOTI DI CONDOTTA
Vedi PTOF d’Istituto.
5.4 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO/FORMATIVO
Riferimenti normativi fondamentali
CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Decreto Ministeriale 16 dicembre 2009, n. 99 TABELLA A
MEDIA DEI VOTI attribuzione credito scolastico in punti
3° anno 4° anno 5° anno
M = 6 3 - 4 3 - 4 4 -5
6 < M ≤ 7 4 -5 4 -5 5 – 6
7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 - 7
8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8
9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9
M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
Criteri di attribuzione dei punteggi: istruzioni per l’uso
Criteri di attribuzione dei punteggi: istruzioni per l’uso
Se la media dei voti risulta pari o superiore al decimale 0,5 si attribuisce il punteggio più alto della
banda di appartenenza; se la media dei voti è inferiore al decimale 0,5 si attribuisce il punteggio più basso
della banda di appartenenza; il Consiglio di classe può incrementare, nei limiti previsti dalla banda di
oscillazione di appartenenza, il punteggio minimo previsto dalla banda in presenza di una o più delle
seguenti condizioni:
• partecipazione con interesse e impegno alle attività didattiche o ad attività integrative dell’Offerta
Formativa;
• presenza di documentate esperienze formative, acquisite al di fuori della scuola di appartenenza
(CREDITO FORMATIVO), e da cui derivano competenze coerenti con le finalità didattiche ed educative
previste dal POF, che vadano ad aggiungersi rispetto all’attività curricolare.
5.5 CREDITO FORMATIVO Riferimenti normativi fondamentali
Criteri di valutazione delle esperienze
Le esperienze, al fine di una valutazione per il credito formativo, devono contribuire a migliorare la preparazione
dell’alunno attraverso l’acquisizione di competenze ritenute coerenti con gli obiettivi del corso di studi seguito in
relazione all’omogeneità con i contenuti tematici del corso alle finalità educative della scuola o al loro
approfondimento o al loro ampliamento o alla loro concreta attuazione.
Perché l’esperienza sia qualificata deve avere carattere di continuità ed essere realizzata presso enti, associazioni,
istituzioni, società legalmente costituite e riconosciute, che siano titolate a svolgere quella tipologia di attività. Lo
studente deve partecipare all’esperienza con un ruolo attivo e non limitarsi ad assistervi.
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6. VERIFICHE SOMMATIVE SVOLTE DURANTE L’ANNO
Materia N° verifiche
orali N° verifiche
scritte Tipologie di prove
prevalentemente usate
RELIGIONE
/ /
ITALIANO
6 5 1,3
LATINO
3 4 1,2,4,19*
LINGUA STRANIERA INGLESE
4 5 2,18
FILOSOFIA
3 4 1,8,10,11,18,19**
STORIA
2 5 1,3,7,10,11,12,18
MATEMATICA
2 7 1,14,15
FISICA
2 7 1,15,18
SCIENZE
2 6 1,11,12,15,18
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
1 1 19***
EDUCAZIONE FISICA
4 19****
1. Interrogazione
2. Interrogazione semistrutturata con obiettivi predefiniti
3. Tema
4. Traduzione da lingua classica/straniera in italiano
5. Traduzione in lingua straniera
6. Dettato
7. Relazione
8. Analisi di testi
9. Saggio breve
10. Quesiti vero/falso
11. Quesiti a scelta multipla
12. Integrazioni/completamenti
13. Corrispondenze
14. Problema
15. Esercizi
16. Analisi di casi
17. Progetto
18. Quesiti a risposta aperta (tipologia B della terza prova)
19. Altro (specificare)
19* Traduzione contrastiva
19** Lezioni gestite dagli studenti
19*** Tipologie miste 10, 11, 12
19**** Prove pratiche
9
7. PROVE SCRITTE SECONDO LE TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA
D’ESAME GIÀ EFFETTUATE ENTRO IL 15. 5. 2017
Materia
(prove effettuate in singole materie)
T
o
t
a
l
e numero prove
A partire da un testo di
riferimento
Trattazione sintetica di argomenti
(Tipologia A)
Quesiti a risposta
singola (Tipologia B)
Quesiti a scelta multipla
(Tipologia C)
Problemi a soluzione
rapida
RELIGIONE / ITALIANO / LATINO 1 X LING. STR. INGLESE 2 X FILOSOFIA 3 3 1 STORIA 4 4 3 MATEMATICA / FISICA 3 X SCIENZE 2 X STORIA DELL’ARTE 1 X EDUCAZIONE FISICA /
7.1 PROVE SCRITTE PREVISTE SECONDO LE TIPOLOGIE PER LA TERZA
PROVA D’ESAME DOPO IL 15.5.2017
Materia
(prove effettuate in singole materie)
T
o
t
a
l
e numero prove
A partire da un testo di
riferimento
Trattazione sintetica di argomenti
(Tipologia A)
Quesiti a risposta
singola (Tipologia B)
Quesiti a scelta multipla
(Tipologia C)
Problemi a soluzione
rapida
RELIGIONE ITALIANO LATINO LING. STR. INGLESE FILOSOFIA 1 X X STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE 1 X STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA
8. ATTIVITÀ DIDATTICHE DISCIPLINARI
Si rimanda agli allegati contenenti la relazione finale e il programma analitico di ogni singola disciplina.
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9. PROFILO DELLA CLASSE
Nel corso del triennio la maggior parte dei docenti ha avuto la continuità didattica sulla classe. Fanno
eccezione i professori: Spallino (inglese) e Biancotti (religione), che sono subentrati ai loro colleghi in
classe quarta. In particolare matematica, fisica, italiano e latino hanno accompagnato nella loro formazione
gli studenti per l’intero ciclo di studi.
La classe si è distinta per la disponibilità al dialogo e per il buon livello di partecipazione alle attività
didattiche; gli studenti hanno risposto alle sollecitazioni culturali con serietà, senso di responsabilità e
maturità.
Complessivamente il gruppo classe ha dimostrato di aver raggiunto i principali obiettivi individuati in sede
di programmazione, di aver assimilato le fondamentali strategie metacognitive e di possedere le risorse
cognitive e operative necessarie ad affrontare l’Esame di Stato conclusivo.
Una componente rilevante della classe ha raggiunto una preparazione buona/discreta in quasi tutte le
discipline e una soddisfacente autonomia organizzativa, mentre per pochi studenti il profitto è più che
sufficiente. Solo uno studente ha una situazione incerta, evidenziando impegno limitato, un metodo di
studio dispersivo e poco organizzato e abilità e conoscenze solo parzialmente acquisite.
A completamento del quadro delineato, si osserva infine che due studenti, nel corso dell’intero triennio,
hanno collaborato attivamente con contributi personali, analisi critica e rielaborazione delle attività svolte,
conseguendo risultati di alto livello in termini di competenze e conoscenze, in tutti gli ambiti disciplinari.
11
10. RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA ANALITICO DI OGNI SINGOLA MATERIA
RELIGIONE - Prof. Maurizio Biancotti
Relazione della classe Gli allievi che frequentano l’ora di religione sono solo sei quindi la classe risulta essere esigua ma molto
motivata.
Dato l’interesse al dato religioso della civiltà attuale il lavoro in classe si è svolto lo studio e la ricerca delle
diverse forme religiose presenti sul territorio torinese. La teoria dell’economia religiosa, riassunta nel libro
di Rodney Stark e Massimo Introvigne Dio è tornato (2003) insiste sulla tesi secondo cui i processi di
modernizzazione non sono affatto incompatibili con una presenza sia di credenze, sia di pratiche religiose.
Per quanto riguarda i temi di morale sono stati affrontati con lezioni di etica di inizio e di fine vita.
L’uso di brevi romanzi o parti di libri sono serviti per introdurre e affrontare il tema della morte e della
malattia e della ricerca della propria personalità e della propria identità culturale, religiosa e sessuale.
L’uso di brevi filmati presi dalla rete e di spezzoni di film fanno parte di una didattica più coinvolgente
rispetto alle classiche lezioni ex cathedra.
Per la valutazione si è tenuto conto dell’attenzione durante le ore di lezione.
Tutti gli allievi hanno superato la normale ritrosia a mettersi in gioco partecipando in modo sempre più
attivo e personale.
Gli allievi si sono dimostrati sempre molto entusiasti del metodo di lavoro.
Il giudizio globale è più che soddisfacente.
Programma analitico - Forme religiose presenti sul territorio.
- Economia religiosa.
- Etica di inizio e fine vita.
Libro di testo
F.Pajer- Religione autore vol. unico SEI
Torino, 15 maggio 2017
Il docente I rappresentanti
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ITALIANO - Prof.ssa Cinzia Botta
Relazione della classe Sono stata per cinque anni l’insegnante d’italiano di 11 dei 17 allievi che presentiamo all’Esame di Stato.
Il gruppo classe si è infatti modificato nel tempo in svariate occasioni (in modo più consistente nel passaggio
dalla seconda alla terza), come ben risulta dalla storia generale presentata all’inizio del documento. Il
dialogo educativo non è mai stato problematico, dato che l’insieme degli allievi è in grado di mantenere un
livello di attenzione e di compostezza adatti a svolgere lezioni frontali anche lunghe e impegnative. Si sono
verificati, singolarmente, casi di significativa maturazione, quanto a spirito critico e autonomia di lavoro,
che si manifestano preferenzialmente a livello individuale, in occasione di interrogazioni o verifiche scritte.
Tutti, comunque, hanno raggiunto livelli da buoni a discreti o sufficienti di preparazione.
Programma analitico - Della Divina commedia, Paradiso, sono stati letti e commentati integralmente i canti I, III, VI, XI, XV,
XVII, XXXIII.
- Dal volume 4 della Letteratura: Presentazione dei Dolori del giovane Werther, pp. 52-56; Foscolo,
dalle Ultime lettere di Jacopo Ortis, pp. 99-114 (Colloquio con Parini, Lettera da Ventimiglia, La
sepoltura lacrimata, Illusioni e mondo classico); Carme dei Sepolcri, pp. 139-156;
Manzoni, Adelchi, Morte di Adelchi, p. 426; dai Promessi sposi, La conclusione del romanzo: paradiso
domestico e promozione sociale, p. 479: Leopardi, dallo Zibaldone, Teoria del piacere, Vago e
indefinito, L'antico, pp. 517-522, Parole poetiche, Ricordanza e poesia, pp. 525; dai Canti: L'infinito,
L'ultimo canto di Saffo, Il Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, La ginestra; dalle Operette
morali, Il dialogo della Natura e di un Islandese, Cantico del Gallo silvestre, Dialogo di Tristano e di
un amico.
- Dal volume 5 della Letteratura: Arrigo Boito, Dualismo, p. 40; Giovanni Verga, da Vita dei
campi, Fantasticheria, Rosso Malpelo, da I Malavoglia, La conclusione del romanzo: l'addio al mondo
premoderno, p. 259; da Novelle rusticane, La roba, p. 275, da Mastro-don Gesualdo, La morte di
Mastro-don Gesualdo, p. 292. Carducci, da Rime nuove, Il comune rustico; Gabriele
D'Annunzio, dal Piacere, Il ritratto allo specchio, p. 434; da Le laudi, La sera fielsolana, La pioggia
nel pineto, Meriggio; Giovanni Pascoli, da Myricae, Arano, X Agosto, Novembre; da I poemetti,
Digitale purpurea, da I canti di Castelvecchio, Il gelsomino notturno, da I poemi conviviali, L'ultimo
viaggio (non presente sul testo in uso: cfr. fotocopie allegate del Vero e di Calypso.
- Dal volume 6 della Letteratura: Italo Svevo, da Senilità, Il ritratto dell’inetto e La trasfigurazione di
Angiolina, da La coscienza di Zeno, La morte del padre, La salute “malata” di Augusta e La profezia
di un’apocalisse cosmica; Luigi Pirandello, dalle Novelle per un anno, La trappola, da Il fu Mattia
Pascal, Lo strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia, da Uno, nessuno e centomila, “Nessun nome”,
da L’ultimo Pirandello narratore, C’è qualcuno che ride, da Sei personaggi in cerca d’autore, La
rappresentazione teatrale tradisce il personaggio; Filippo Tommaso Marinetti, Il manifesto del
futurismo; Aldo Palazzeschi, E lasciatemi divertire; Guido Gozzano, La signorina Felicita ovvero la
felicità.
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Argomenti da svolgersi dopo il 15 maggio
- Salvatore Quasimodo, da Acque e terre, Ed è subito sera, Alle fronte dei salici; Eugenio Montale, da
Ossi di seppia, I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere
ho incontrato, Cigola la carrucola del pozzo; da La bufera e altro, L’anguilla.
- Dal vol. 7 della Letteratura, Pavese, Levi, Pasolini.
Libro di testo: Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria, La letteratura, volumi 4,5,6,7
Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso (ognuno ha il suo testo).
Ho introdotto come strumento didattico, all’inizio del quinquennio, un blog di classe
(https://gobettiib.blogspot.it/), sul quale ho inserito nel tempo svariati materiali di supporto allo studio o di
approfondimento, nonché modelli di lavori svolti da me o da allievi.
Torino, 15 maggio 2017
La docente I rappresentanti
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LATINO - Prof.ssa Maria Giuseppina Pisanu
Relazione della classe La classe V B è stata da me seguita, per l’insegnamento del latino, sin dalla prima. La continuità didattica
ha consentito l’acquisizione di un metodo di lavoro proficuo e di linguaggi comuni che sono andati
potenziandosi nel corso del triennio. La motivazione allo studio non è mai venuta meno nel gruppo classe,
anzi, in alcuni elementi è andata crescendo, sino a diventare vivo interesse per la disciplina. Sono state
potenziate le competenze morfosintattiche, di analisi testuale e di lettura critica dei testi letterari. I
riferimenti alla letteratura greca classica ed ellenistica, sin dalla terza, sono stati di supporto allo studio dei
generi letterari e hanno favorito una maggiore consapevolezza del panorama letterario dell’antichità.
Soprattutto per i testi poetici si è iniziata, già dalla fine della quarta, un’attività di confronto tra diverse
traduzioni d’autore, che i ragazzi hanno mostrato di apprezzare e di saper gestire con buoni risultati. La
traduzione contrastiva, accanto a quella tradizionale, ha rappresentato una delle modalità di verifica anche
per quest’anno.
Allieve e allievi hanno avuto modo di distinguersi ciascuno per le proprie peculiarità: chi per costante
impegno e serietà, chi per una naturale inclinazione al ritmo e alla lettura metrica, chi per la capacità di
effettuare significativi approfondimenti anche extrascolastici. Si segnala la tendenza del gruppo ad
apprezzare e seguire i modelli positivi al suo interno, cosa che ha favorito una crescita non solo culturale,
ma anche umana e relazionale.
Il lavoro svolto durante l’anno ha portato a un profitto mediamente buono con alcune evidenti eccellenze.
Programma analitico (Storia della letteratura)
L’età dei Giulio-Claudi. La successione ad Augusto. I principati di Tiberio, Caligola e Claudio. Il principato
assolutistico di Nerone e la fine della dinastia. Vita culturale e attività letteraria: intellettuali e potere.
La storiografia nell’età di Tiberio: esaltazione del regime e storiografia di tendenza repubblicana. La
vicenda di Cremuzio Cordo e il rogo dei libri.
La favola: Fedro. Dati biografici e cronologia dell’opera. Il modello e il genere “favola”. I contenuti e le
caratteristiche dell’opera.
Da Caligola a Nerone
Seneca. La vita. I Dialogi. Le tre Consolationes. I trattati. Le Epistole a Lucilio. Lo stile della prosa
senecana. Le tragedie. L’Apokolokyntosis.
Intellettuali e principato da Virgilio a Tacito. La clementia come qualità del buon principe evidenziata da
Seneca. Dall’elogio del buon principe al ritratto del tiranno. Il furor del tiranno nelle tragedie di Seneca, in
particolare nel Tieste. Il modello negativo di Tiberio e di Nerone in Tacito.
La poesia nell’età di Nerone.
L’epica: Lucano. Dati biografici essenziali. Il Bellum Civile come esempio di epica antivirgiliana: l’assenza
dell’eroe e dell’intento celebrativo, l’assenza della mitologia pagana tradizionale, la presenza del magico e
dei sortilegi; il compiacimento del macabro; la visione non provvidenzialistica della storia e l’importanza
della tyche. I personaggi del poema. Il linguaggio poetico di Lucano. Giulio Cesare come Nerone. La guerra
empia di Lucano.
Il “barocco” ante litteram dell’età neroniana: Seneca e Lucano a confronto. Analogie nello stile della poesia
di entrambi.
Il ruolo, la formazione, la posizione ideologica dei due intellettuali.
La morte di Seneca e la morte di Lucano secondo il racconto di Tacito.
La satira: Persio. Dati biografici. La poetica della satira e del vero. I contenuti. Forma e stile delle satire.
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Petronio. La questione dell’autore del Satyricon e del Petronio di Tacito. Il genere letterario. Il Satyricon
come raffinato pastiche e i generi letterari di riferimento: satura Menippea, fabula Milesia, mimo,
commedia, satira oraziana, romanzo antico. Il contenuto dell’opera. Lo stile e le tracce di sermo vulgaris. I
limiti del realismo petroniano secondo Auerbach (da Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale,
cap. II).
Lettura in traduzione italiana del ritratto di Petronio in Tacito, Annales, XVI, 18-19
L’età dei Flavi
L’anno dei tre imperatori (69 d.C.) e l’affermazione di Vespasiano.
Tito e Domiziano: tra conservazione e autocrazia.
Vita culturale e attività letteraria nell’età dei Flavi. Il classicismo.
La poesia nell’età dei Flavi.
L’epigramma: Marziale. Dati biografici e cronologia delle opere. La poetica. Le prime raccolte. Gli
Epigrammata: precedenti letterari e tecnica compositiva. I temi: il filone comico-realistico. Gli altri filoni.
Forma e lingua degli epigrammi.
La prosa nella seconda metà del I secolo.
Quintiliano. Dati biografici essenziali. L’arrivo a Roma al seguito di Galba. La vicinanza ai Flavi. L’opera
perduta De causis corruptae eloquentiae. L’Institutio oratoria. L’importanza del primo e del decimo libro
rispettivamente per la pedagogia e per la critica letteraria sugli autori latini e greci.
Le cause della decadenza dell’oratoria secondo Quintiliano e secondo il Dialogus de oratoribus di Tacito.
Lo stile di Quintiliano: modello ciceroniano e tracce di modernismo.
L’età di Traiano e Adriano.
La satira: Giovenale. Dati biografici e cronologici. La poetica di Giovenale. Le satire dell’indignatio. La
finalità di denuncia. Espressionismo, forma e stile delle satire. L’invettiva contro le donne della sesta satira.
La storiografia: Tacito. Dati biografici essenziali. La concezione storiografica di Tacito. La prassi
storiografica. Le Historiae. L’andamento annalistico e lo stato dell’opera. Il pathos e l’attenzione all’azione
degli eserciti nell’annus opimus casibus. Il giudizio pessimistico sull’impero.
La dichiarazione di imparzialità nel proemio delle Historiae e la necessità dell’impero.
Gli Annales.
La Germania e l’Agricola.
Il Dialogus de oratoribus con particolare riferimento alla figura di Curiazio Materno e di Marco Apro.
Argomenti da svolgersi dopo il 15 maggio
Apuleio.
L’asino d’oro
Testi degli autori Lettura, commento, analisi stilistica e morfosintattica dei seguenti brani:
Seneca, Epistulae ad Lucilium,1 Solo il tempo ci appartiene
Seneca, De brevitate vitae, 3, 2-4 Il bilancio della propria esistenza (fornito in fotocopia)
Seneca, Epistulae ad Lucilium, 47, 1- 4 Come trattare gli schiavi
Satyricon, 37, 1 – 10 e 38, 1 – 5 La presentazione dei padroni di casa
Quintiliano, Institutio oratoria, I, 2, 1-2 Due modelli di educazione a confronto: istruzione individuale e
collettiva
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Quintiliano, Institutio oratoria, I, 2, 11-13; 18-20 I vantaggi dell’insegnamento collettivo
Marziale, IX, 81 e X,1 Dichiarazioni di poetica
Tacito, Germania, 1 I confini della Germania
Tacito, Germania, 4 Caratteri fisici e morali dei Germani
Tacito, Germania, 9 Le divinità dei Germani
Tacito, Germania,11-12 Le assemblee e l’amministrazione della giustizia
Tacito, Germania, 16 I villaggi, le case, i rifugi
Tacito, Annales, XV, 38 L’incendio di Roma
Tacito, Annales, XV, 39 Il ritorno di Nerone nella capitale in preda alle fiamme
Tacito, Annales, XV, 44 La persecuzione contro i cristiani
Lettura in traduzione italiana di Tacito, Agricola 1 Un’epoca senza virtù
Lettura in traduzione italiana di Tacito, Agricola, 30, 1; 31, 3 Il discorso di Calgaco
Lettura in traduzione italiana di Tacito, Historiae, I, 1 Il proemio
Lettura in traduzione italiana di Tacito, Historiae, I, 16 La scelta del migliore.
Lettura integrale in traduzione italiana del Satyricon
Visione della prima parte del Fellini Satyricon
Libro di testo:
G. Garbarino, Opera, vol. III, Paravia
.
Torino, 15 maggio 2017
La docente I rappresentanti
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INGLESE - Prof. Filippo Spallino
Relazione della classe Ho conosciuto l’attuale classe 5°B nell’anno scolastico 2015-2016. Fin dall’inizio mi hanno colpito la
correttezza, la serietà, l’alto livello di maturità e il senso di responsabilità di allievi e allieve. Alcune
difficoltà iniziali, dovute al cambiamento di insegnante avvenuto tra il terzo e il quarto anno, sono state
superate grazie al sereno clima di collaborazione che ha sempre regnato nella classe, anche perché erano
tutti consapevoli di una certa fragilità nelle competenze sia linguistiche sia di analisi e riflessione letteraria.
In questi due anni hanno tutti seguito le attività proposte con puntualità e – nella maggior parte dei casi –
con vivo interesse. Si segnala la presenza di alcune punte di eccellenza, soprattutto per quanto riguarda la
capacità di riflessione e di rielaborazione nell’affrontare diverse tematiche letterarie. Certo, non tutti hanno
raggiunto la sicurezza espressiva e la scorrevolezza comunicativa auspicate, ma il livello complessivo, dopo
progressivi miglioramenti, è sicuramente buono.
Sia quest’anno sia l’anno scorso sono stato accompagnatore della classe nel viaggio di istruzione (Marzo
2016: Vienna e Mauthausen; Aprile 2017: Palermo). In entrambi i casi il comportamento, la partecipazione,
l’interessamento alle attività proposte – peraltro decisamente impegnative – sono stati esemplari.
Programma analitico 1) The Victorian Age
- The Victorian Compromise; Victorian Values; Utilitarianism; Darwinism;
- The Pre-Raphaelite Brotherhood
The Victorian Novel:
- Ch. Brontë: passages from Jane Eyre (p. A331-A334)
- Ch. Dickens: from Hard Times (P. A343, + photocopy ‘Coketown’)
from Oliver Twist (p. A339-A340)
- Aestheticism and Decadence:
- O. Wilde: - The Picture of Dorian Gray (p. A355-A359)
- some famous aphorisms (photocopy)
- passages from “De Profundis” (photocopy)
- R. L. Stevenson: - Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde (complete reading in Italian,
selected passages in English, p. A375-A376): the themes of double, good and evil;
- passages from An Apology for Idlers (photocopy)
2) An American Poet: Walt Whitman’s Leaves of Grass. Reading and analysis of the poems Body and
Soul (p. A276) and I Hear America Singing (photocopy)
3) The Twentieth Century
- Characteristics of Modernism: Anxiety and Rebellion; a deep cultural crisis; Freud’s
influence; the Theory of Relativity; External time vs. Internal time; Individual vs. Society;
The Stream of Consciousness and the Interior Monologue.
- J. Conrad Heart of Darkness (reading of passages, p. B153)
- Three ‘War poems’: R. Brooke The Soldier (p. B61)
W. Owen Dulce et Decorum Est (p. B63)
S. Sasson They (p. B66)
- J. Joyce: - Dublin and Trieste; the theme of paralysis; narrative technique; the concept of
epiphany;
- reading of Eveline (p. B44-B45) and The Dead (detailed analysis of the final
pages: photocopy) from Dubliners.
- Ulysses: the structure of the novel, the language, the narrative technique; the
mythical symbols; reading of a passage from Episode IV (pp. B50-B51)
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- V. Woolf: - Mrs Dalloway (passages from the beginning and the end of the novel, pp. B35-
B39)
- The importance of A Room of one’s own and Three Guineas
- T. S. Eliot: reading and analysis of The love song of J. Alfred Prufrock (p. B24-27)
- Dystopian novels
G. Orwell: Animal Farm; 1984 (reading of passages p. B79-B82)
Argomenti svolti dopo il 15 maggio
4) The theme of discrimination and Civil rights:
- W.H. Auden and committed poetry: Refugee Blues (B74-B75)
- M.L. King’s speech “I have a dream” (photocopy)
Libri di testo G. Lorenzoni, B. Pellati Past and Present - Black Cat
Torino, 15 maggio 2017
Il docente I rappresentanti
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STORIA E FILOSOFIA - Prof.ssa Barbara Maffiodo
Relazione della classe Il lavoro con la 5B, che conosco dalla terza e che nel passaggio al quarto anno ha subito un forte
ridimensionamento sul piano numerico, è stato, in un crescendo negli ultimi due anni, coinvolgente e
costruttivo: abbiamo lavorato molto e bene, in un clima sereno e spesso decisamente piacevole. All'inizio
della quinta sono stati introdotti tre nuovi studenti, due dei quali, con un percorso scolastico molto
accidentato e che hanno richiesto da parte mia e dei colleghi un notevole impegno per il recupero di
competenze e contenuti mancanti, hanno tuttavia scelto di ritirarsi, uno a dicembre e l'altro a metà marzo.
E'una classe che, nel complesso, spicca per la serietà dell'impegno e per atteggiamenti sempre rispettosi e
direi confidenti nei confronti dell'insegnante. Il viaggio di istruzione a Palermo nei luoghi della violenza
mafiosa e della resistenza civile, svoltosi ad aprile, ha confermato in pieno il giudizio più che positivo sul
livello di maturità e sulle capacità relazionali delle studentesse e degli studenti della 5B.
Anche se il livello di attenzione e di attiva partecipazione alle lezioni non ha riguardato tutti in ugual
misura, l’effetto trainante di quanti si sono segnalati da questo punto di vista è stato sicuramente positivo
sull'intera classe; lo stesso discorso vale per l’impegno nello studio individuale che ha prodotto in molti
casi, nel corso del triennio e di quest'ultimo anno in particolare, un miglioramento complessivo del
rendimento scolastico, grazie alla serietà dell'approccio agli argomenti affrontati, all'attenzione in aula e
alla buona motivazione allo studio che ha ridotto al minimo la necessità di interventi per il recupero delle
insufficienze. Questi elementi, combinati ad un'azione didattica piuttosto strutturata, mi hanno consentito
di completare i programmi previsti nonostante il mio orario cattedra sia stato non poco penalizzato dalle
molte attività della classe e, soprattutto, da interruzioni varie legate alle ricadute del calendario scolastico
sul mio orario settimanale.
La lezione frontale è stata finalizzata a fornire, accanto a un'analisi dei contenuti specifici, le coordinate
generali in cui collocare autori e opere filosofiche, eventi e processi storici, con un taglio il più possibile
problematico e aperto alla contemporaneità e a una prospettiva di tipo pluridisciplinare; è stata integrata
dalla lettura e da frequenti riferimenti a fonti e documenti, dalla visione di videoconferenze in filosofia
(Givone, Vattimo) e da qualche filmato in storia, da interventi di esperti su temi di particolare rilievo anche
per l'Educazione alla cittadinanza (il referendum costituzionale, la deportazione femminile durante la
seconda guerra mondiale, l'economia e la finanza pubblica); in particolare per filosofia, è stata affiancata
da attività sui testi svolte dagli studenti in piccoli gruppi secondo alcune tecniche del cooperative learning
e da approfondimenti su brani antologici o opere lette integralmente, elaborati e presentati ai compagni da
una parte degli studenti stessi.
Le verifiche scritte e orali sono state programmate con ampio anticipo e, per gli scritti, i tempi di correzione
sono stati sempre rapidi per avviare tempestivamente l’eventuale recupero in itinere. Per la valutazione
delle prove orali, basata sulla griglia del Dipartimento consegnata all'inizio della terza, ho continuato ad
avvalermi della collaborazione di un paio di studenti che a turno assistevano alle interrogazioni dei
compagni, una pratica il cui valore, anche in termini di autovalutazione, mi pare sia stato pienamente
condiviso dagli studenti. Anche gli approfondimenti di gruppo o individuali sono stati oggetto di
valutazione; in sede di valutazione finale terrò in debita considerazione l’impegno a migliorare il
rendimento scolastico.
Il profitto è positivo per tutti: una componente, decisamente maggioritaria, ha maturato una preparazione
complessiva buona o ottima in filosofia, fra il discreto e il buono o più che buono in storia; solo una esigua
minoranza, pur complessivamente sufficiente, rivela ancora qualche difficoltà a organizzare proficuamente
i materiali dello studio, soprattutto nella produzione scritta.
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Programma analitico di Storia
1. L’Occidente e l’Italia alla vigilia della prima guerra mondiale. - Economia, società, politica. La seconda rivoluzione industriale e le trasformazioni del capitalismo:
innovazioni tecnologiche, nuovi settori trainanti e nuove potenze industriali (Germania, Stati Uniti e
Giappone), concentrazioni industriali e finanziarie; fordismo e taylorismo; la svolta protezionistica dei
governi; imperialismo e colonialismo: la politica di potenza, la spartizione coloniale del mondo. [La
conoscenza di questi argomenti, affrontati in quarta, resta un quadro di riferimento generale
imprescindibile per la storia del Novecento]
- Le origini della società di massa. Urbanizzazione, nuove stratificazioni sociali, democratizzazione della
vita politica. Le correnti ideologiche: il nazionalismo antidemocratico e antisemita, la Francia e il caso
Dreyfus; la Seconda Internazionale e le correnti del socialismo (riformisti, revisionisti, sindacalisti
rivoluzionari), la Rerum novarum e il movimento cattolico; Le Bon e la nascita della “psicologia delle
folle”.
- Le relazioni internazionali dal Congresso di Berlino (1878) alla costruzione di due blocchi di potenze
contrapposte; le crisi marocchine e le guerre balcaniche.
- L’Italia giolittiana: la crisi di fine secolo e il programma liberal-democratico di Giolitti; il primo decollo
industriale italiano e le sue contraddizioni (nord-sud, l’emigrazione); le riforme di Giolitti e il rapporto
con socialisti e cattolici; guerra di Libia, suffragio universale maschile, crisi del sistema giolittiano.
2. Guerra e rivoluzione. Il Novecento come categoria storiografica.
- La “Grande guerra”: lo scoppio della prima guerra mondiale; le caratteristiche del conflitto come guerra
totale (mobilitazione complessiva dell’economia, armamenti e morte di massa, coinvolgimento della
popolazione civile, ruolo della politica e dell’ideologia); l'Italia dalla neutralità all' intervento; gli eventi
principali anno per anno; i “14 punti di Wilson”; la disfatta degli Imperi, i trattati di pace e la nuova
carta d’Europa.
- La rivoluzione russa. Il 1917: la Russia prima della rivoluzione; dalla rivoluzione “borghese” alla
rivoluzione bolscevica; i soviet e la concezione politica di Lenin. La nascita della Terza Internazionale.
Dittatura, guerra civile e comunismo di guerra. La Nep. L’ascesa di Stalin.
3. Europa e mondo fra le due guerre. L’età della grande crisi e dei totalitarismi. - Il totalitarismo come categoria storiografica (H. Arendt). L’eclissi della democrazia in Europa negli anni
fra le due guerre.
- L’URRS di Stalin: pianificazione economica e industrializzazione forzata, l’eliminazione dei kulaki, le
grandi purghe e il sistema dei Gulag.
- Il dopoguerra in Italia; l’avvento del fascismo e la costruzione del regime. Il biennio rosso e la crescita
dei partiti di massa: cattolici e socialisti; la “vittoria mutilata” e l’impresa fiumana; la nascita del
movimento fascista e il fenomeno dello squadrismo; Giolitti, l’occupazione delle fabbriche e la nascita
del partito comunista; la crisi delle istituzioni liberali e la marcia su Roma; dal delitto Matteotti alle
“leggi fascistissime”. La costruzione dello Stato fascista fra repressione dell’antifascismo e
organizzazione del consenso, i limiti del totalitarismo fascista; il Concordato con la Chiesa cattolica; la
politica economica e il corporativismo.
- La Germania dalla Repubblica di Weimar al Terzo Reich: crisi politica e sociale nella Germania degli
anni Venti; la crisi della Ruhr e il piano Dawes; l'ideologia e il programma politico hitleriani.
L’avvento al potere del nazionalsocialismo e la formazione del regime. Le tappe della politica
antiebraica e della costruzione del sistema concentrazionario fino alla “soluzione finale”.
- La crisi del 1929. Dal crollo di Wall Street alla crisi mondiale. Le risposte alla crisi: New Deal e teorie
keynesiane, capitalismo diretto.
- Le relazioni internazionali fra le due guerre. Le tappe del fallimento della Società delle nazioni: dal
riarmo tedesco al patto nazi-sovietico. La politica estera italiana, la guerra d'Etiopia e la creazione
dell’Impero, l’avvicinamento alla Germania hitleriana e le leggi razziali. La terza Internazionale dalla
lotta al “socialfascismo” alla politica dei fronti popolari. La guerra di Spagna. -
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4. La seconda guerra mondiale.
- Una guerra totale. Dal crollo della Polonia alla caduta della Francia; l’Italia in guerra e il fallimento
della guerra “parallela”; la battaglia d’Inghilterra; l’attacco tedesco all’URSS, il “nuovo ordine"
europeo, collaborazionismo e Resistenza; la Shoah; l’aggressione giapponese, l’intervento degli Stati
Uniti e il nuovo ordine asiatico; La svolta bellica del 1942-43 a favore degli Alleati, la sconfitta delle
potenze dell’Asse. Gli ultimi atti della “grande alleanza”: i processi di Norimberga e la nascita
dell’ONU.
- L’Italia dalla caduta del fascismo alla liberazione: la fine del fascismo, il governo Badoglio e il
riemergere dei partiti politici; l’annuncio dell'armistizio dell'8 settembre 1943 e le sue conseguenze:
due eserciti di occupazione e tre autorità politiche (Regno del Sud, Repubblica di Salò, Cln e Clnai).
Resistenza e guerra civile; i contrasti interni al C.L.N., la “svolta di Salerno”, Togliatti e la democrazia
progressiva; dalla liberazione di Roma alla liberazione del Nord Italia. La ripresa dell'azione collettiva
al Sud (le leggi Gullo e il ruolo della CGIL).
- Fine della centralità europea e nascita delle “superpotenze”. Gli ultimi atti della “grande alleanza”: il
processo di Norimberga e la nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
5. La nascita dell’Italia repubblicana.
- Il dissesto economico e sociale, i governi dopo la liberazione e la DC di De Gasperi; il referendum e le
elezioni del 2 giugno 1946. L’Assemblea costituente: l’antifascismo e il valore della persona come basi
di un compromesso virtuoso fra modelli politici e ideologici diversi (liberalismo, cattolicesimo,
socialismo) (Zagrebelsky, pp. 114-120); i principi fondamentali e il carattere programmatico (la
democrazia sociale) e rigido (le garanzie dei diritti del cittadino) della Costituzione della Repubblica
italiana. L'estromissione delle sinistre dal governo; la vittoria della DC alle elezioni del 1948, l’adesione
alla NATO.
6. Il mondo nell’età del bipolarismo e della decolonizzazione (attraverso percorsi didattici di sintesi).
- Gli inizi della “guerra fredda”. il sistema dei Blocchi e i rispettivi strumenti di integrazione in campo
economico, politico e militare; il nuovo assetto geo-politico dell’Europa, la nascita delle democrazie
popolari nell’Europa dell’Est e la divisione della Germania; il blocco di Berlino. Il sistema economico
di Bretton Woods, l’”età dell’oro” del capitalismo e il welfare state; le ragioni dell’europeismo e le
prime tappe dell’integrazione europea. La guerra di Corea.
- Verso la coesistenza pacifica: Chruscev e la destalinizzazione; l’invasione dell’Ungheria; la crisi di
Suez; la costruzione del muro di Berlino; la nascita del regime di Castro e la crisi di Cuba.
- La fine della centralità europea e la decolonizzazione. I fattori favorenti, le ideologie, i modi e le fasi
della decolonizzazione. La conferenza di Bandung e la nascita del Terzo Mondo. Il caso del Vietnam:
dalla proclamazione dell'indipendenza (1945) alla riunificazione del 1975; la nascita di Israele.
- Dalla distensione alla crisi del sistema sovietico. Gli anni Sessanta e Settanta e la localizzazione dei
conflitti in Medio Oriente e Asia sud-orientale (guerra del Vietnam e guerre arabo-israeliane, 1948-
1973); la Cina dal “grande balzo in avanti” alla “rivoluzione culturale” e alla demaoizzazione; la
primavera di Praga e la repressione sovietica. Il Sessantotto: le ragioni della contestazione negli Stati
Uniti e in Europa occidentale. La crisi del modello sovietico nell’età di Breznev; la guerra in
Afghanistan.
- Gli anni Ottanta: la svolta di Gorbačëv (perestroika e glasnost), l’implosione dei regimi comunisti,
la dissoluzione dell’URSS.
7. Aspetti della storia italiana fra gli anni Cinquanta e Settanta.
- I governi a guida DC dal centrismo al centro-sinistra: riforme e limiti. Il “miracolo economico” italiano:
condizioni preparatorie, settori trainanti e fattori di squilibrio, la rivoluzione dei costumi. Il Sessantotto
e la contestazione studentesca e operaia. La battaglia delle donne per il riconoscimento dei diritti
costituzionali, il divorzio e la riforma del diritto di famiglia. La strategia della tensione.
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Argomenti svolti dopo il 15 maggio
Alla data del 15 maggio sarà in fase di conclusione la trattazione del punto 7 del programma.
Libro di testo:
F.M.Feltri , Chiaroscuro. Dal Novecento ai giorni nostri, 3, SEI
Testo consigliato: G. Zagrebelsky, Questa Repubblica, Cittadinanza e Costituzione. Nuova edizione, Le
Monnier
Programma analitico di Filosofia
1. La filosofia dopo Hegel
Critica e rottura del sistema hegeliano: Schopenhauer e Kierkegaard.
- Schopenhauer: il mondo fenomenico come "rappresentazione" e la scoperta della via d’accesso alla
cosa in sé; il mondo noumenico come volontà: caratteristiche e gradi di oggettivazione della “volontà
di vivere”; la realtà come conflitto permanente e la natura negativa della felicità umana; l'antihegelismo
e la critica dell'ottimismo storico; Le vie di liberazione dal dolore e il concetto di noluntas.
- Kierkegaard: l'esistenza come singolarità e possibilità; libertà e angoscia come tratti costitutivi
dell'uomo; il rifiuto dell'hegelismo. Gli stadi dell'esistenza: la vita estetica e la vita etica; la vita religiosa
e il carattere paradossale della fede e del cristianesimo.
Dallo spirito all’uomo concreto: Feuerbach e Marx. - La destra e la sinistra hegeliane.
- Feuerbach: il rovesciamento dell’hegelismo e il primato dell'antropologia; l'origine antropologica della
religione e il concetto di alienazione; l'umanismo naturalistico e filantropismo.
- Marx: la filosofia della prassi; la critica a Hegel e il rovesciamento del metodo dialettico; il distacco
da Feuerbach e il concetto di lavoro alienato. La concezione materialistica della storia: struttura e
sovrastruttura, il primato dell'economia sulla politica; la cultura come ideologia; la storia come lotta di
classe. La critica all’economia politica classica; “Il Capitale”: merce, lavoro e plus-valore; tendenze e
contraddizioni dell'economia capitalistica; il comunismo.
2. Scienza e progresso nella società dell'Ottocento
- Caratteri generali e fasi del Positivismo.
- Comte: lo sviluppo delle scienze e la legge dei tre stadi, l'unità del sapere e la classificazione delle
scienze; la scienza della società: natura e compito della sociologia.
- J. S. Mill: il positivismo fenomenista; la logica empirista e il problema dell'induzione; il rapporto con
l'utilitarismo di Bentham e la difesa della libertà individuale; la difesa dei diritti delle donne.
- Spencer: scienza, religione e filosofia; l'assolutizzazione della teoria darwiniana dell'evoluzione, l'etica
gradualista e il conservatorismo politico.
3. Pensiero della crisi e rivoluzioni epistemologiche tra XIX e XX secolo.
- Nietzsche e la crisi delle certezze nella filosofia: la vita, le opere, le modalità della scrittura. La
reinterpretazione della grecità e la concezione dell’arte in Nascita della tragedia; storia e vita (la
Seconda Inattuale). Il periodo illuministico: il metodo critico-genealogico, la critica della cultura e la
fine delle illusioni metafisiche. Il periodo di Zarathustra e l’ultimo Nietzsche: la morte di Dio e la teoria
dell’Oltreuomo, la "trasvalutazione di tutti i valori", l’eterno ritorno, la volontà di potenza; la
dissoluzione del platonismo (“Come il mondo vero diventò una favola”); il nichilismo e il suo
superamento; il prospettivismo.
- Freud e la rivoluzione psicoanalitica: dagli studi sull’isteria alla psicoanalisi; la prima “topica
psicologica” e le vie d’accesso all’inconscio; il determinismo psichico; la psiche come unità
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“complessa” e la frantumazione del soggetto razionale: Es, Io e Super-io. L’interpretazione dei sogni.
La teoria della sessualità. La civiltà e i suoi costi; la riflessione sulla guerra.
- Bergson, lo spiritualismo e la reazione antipositivistica. La filosofia come registrazione dei dati
immediati della coscienza, il tempo della vita come "durata". Materia e memoria. La metafisica
evolutiva: la reinterpretazione della realtà come evoluzione creatrice e slancio vitale; istinto e
intelligenza, l’anti-intellettualismo e la nuova metafisica dell’intuizione. Società chiuse e società aperte.
- Weber: la definizione della metodologia delle scienze storico-sociali: avalutatività, spiegazione
causale, ideal-tipi. Modernità e disincantamento del mondo”.
4. Itinerari filosofici del Novecento
- La nascita dell’epistemologia contemporanea.
Il Neopositivismo: caratteri generali. Il Circolo di Vienna, la concezione scientifica del mondo, il
principio di verificazione empirica e l'influenza di Wittgenstein, l’attacco alla metafisica.
Popper: la critica al verificazionismo e la falsificabilità come criterio di demarcazione fra scienza e
non-scienza; la riabilitazione della metafisica; la critica epistemologica al marxismo e alla psicoanalisi.
Il fallibilismo, la genesi delle teorie scientifiche e il metodo per “congetture e confutazioni”; la mente
come “faro” che illumina e l’impossibilità dell’induzione. Dall’epistemologia alla filosofia politica: la
società aperta e la teoria della democrazia.
Kuhn: la teoria dei paradigmi scientifici. [argomento eventuale]
- Il primo Heidegger e l'esistenzialismo. Heidegger: metodo fenomenologico, problema ontologico e analitica esistenziale in Essere e tempo;
l'Esserci come progetto gettato e essere-nel-mondo, il mondo come totalità di strumenti e significati;
comprensione e interpretazione; esistenza inautentica e esistenza autentica.
- La Scuola di Francoforte e la teoria critica della società.
La razionalizzazione tecnica come dominio e la critica della società tecnologica nella Dialettica
dell’Illuminismo di Horkheimer e Adorno. Horkheimer: Dio come nostalgia e speranza. Adorno: la
dialettica negativa e la critica dell’”industria culturale”. Marcuse: civiltà, "repressione addizionale"
degli istinti e “principio di prestazione”, il ruolo liberatorio dell’arte (Eros e civiltà); la critica del
Sistema: le illusioni della libertà e la “desublimazione repressiva”; gli esclusi come nuovi soggetti
rivoluzionari (L’uomo a una dimensione).
Lo svolgimento del programma è stato integrato dalla lettura di brani scelti e da un testo, a scelta tra i
seguenti, letto integralmente dagli studenti durante le vacanze estive: S. FREUD, Psicoanalisi.
Esposizione divulgativa in cinque conferenze, Tascabili economici Newton (o altra edizione economica);
G. Brianese (a cura di), “Congetture e confutazioni” di Popper e il dibattito epistemologico post-
popperiano, Paravia.
Alla data del 15 maggio il programma è stato completato.
Testo adottato:
Geymonat, La realtà e il pensiero. La ricerca filosofica e scientifica, vol. 3, Garzanti
Torino, 15 maggio 2017
La docente I rappresentanti
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MATEMATICA - Prof. Silvio Genta
Relazione della classe Nella classe, che ho seguito per tutto il quinquennio, sia di matematica sia di fisica, sono presenti studenti
con ottime capacità, in alcuni casi sostenute da motivazioni profonde allo studio e all'impegno e da interessi
spiccati nelle discipline scientifiche. La maggior parte degli alunni ha profuso un impegno coerente con gli
obiettivi e con le finalità del liceo scientifico, interessandosi anche ad approfondimenti che nel corso degli
anni sono stati proposti.
Solo per pochi studenti l’apprendimento è stato più mnemonico o meccanico, senza che si siano sempre
comprese pienamente le motivazioni che determinano l’utilizzo di una procedura o di una strategia
risolutiva.
Due/tre alunni appaio più in difficoltà: uno studente per applicazione non adeguata e gli altri due per una
limitata attitudine alla disciplina supportata però da un impegno costante.
La maggior parte della classe ha raggiunto un livello di apprendimento medio, in alcuni casi più che
soddisfacente e per quattro studenti d’eccellenza.
Metodi Nella scelta della metodologia di lavoro, sono stati presi in considerazione sia gli aspetti relativi alle
caratteristiche del piano di studi, sia quelli legati alle caratteristiche della classe.
Nello svolgimento del programma è stato privilegiato un primo approccio intuitivo e concreto agli
argomenti, facendo il più possibile riferimento agli aspetti grafici; a tale fase è seguita quella della
formalizzazione, che ha avuto come finalità l'acquisizione di un linguaggio preciso e la costruzione dei
nessi di causalità. Alla lezione frontale è seguita sempre la risoluzione di esercizi, in primo luogo di tipo
puramente applicativo e, successivamente, di livello più complesso, nei quali individuare le migliori
strategie risolutive a cui collegare i diversi argomenti e le procedure precedentemente acquisite.
Durante tutto l’anno sono stati assegnati esercizi da svolgere a casa, corretti in classe su richiesta degli
studenti, inoltre in orario extrascolastico, si sono svolte forme di recupero e approfondimenti in genere
rivolte a piccoli gruppi di allievi.
In alcune occasioni sono stati ripassati argomenti relativi agli anni precedenti in modo da facilitare la
costruzione dei nessi fra parti diverse del sapere matematico.
Modalità di valutazione Per la valutazione, si sono utilizzati diversi strumenti, in modo da verificare conoscenze competenze ed
abilità degli studenti:
- prove scritte con esercizi e problemi più complessi, anche a scelta fra una serie di proposte
- prove semistrutturate con domande aperte
- interrogazioni classiche
- domande sugli argomenti spiegati nella lezione precedente
Nessi interdisciplinari Legami con gli argomenti trattati in fisica, legati competenze di calcolo e di procedure matematiche come
strumento indispensabile per la risoluzione di un problema o la formulazione di una teoria a livello formale
o ancora la costruzione di una’pparato logico e sintattico adatto a rendere una sintesi dei fenomeni
analizzati.
25
Obiettivi Gli obiettivi didattici conseguiti possono essere individuati tra i seguenti:
Conoscenze:
- saper definire tutti gli enti trattati nel corso dell’anno e conoscere le loro principali proprietà
- saper enunciare i teoremi affrontati nel corso dell’anno e riportare la dimostrazione di quelli
fondamentali
- saper applicare le tecniche di calcolo apprese durante l’anno con la consapevolezza dei passaggi
logici e della loro motivazione
Competenze:
- passare rapidamente dalle proprietà e dai teoremi relativi alle funzioni al loro significato grafico e
viceversa
- saper costruire il grafico di una funzione e saper ricavare da esso informazioni sulla funzione
stessa
- interpretare in modo completo e corretto le richieste dei problemi e il risultato a cui si perviene
- saper mettere in relazione fra loro i risultati parziali e le sotto fasi di un processo complesso
- controllare la validità dell’applicazione di un teorema e di una procedura, ricordando le ipotesi
sottostanti all’enunciato
Capacità:
- saper costruire modelli per matematizzare situazioni problematiche di varia complessità;
- comprendere i concetti trasversali della disciplina e cogliere analogie di strutture tra ambiti
diversi;
- conoscere i metodi di ragionamento di tipo induttivo e deduttivo e utilizzarli come strategie
risolutive
- saper scomporre un problema nelle sue fasi più semplici, senza però dimenticare di mettere tutto
in relazione con la sua totalità
- utilizzare il linguaggio specifico della disciplina ai fini di una esposizione sempre più rigorosa ed
essenziale
- cogliere nessi fra argomenti diversi della matematica e di altre discipline, con la consapevolezza
dei limiti entro cui ogni considerazione deve essere fatta, ma anche con l’apertura a nuove
interpretazioni
Libri di testo: Leonardo Sasso - Nuova Matematica a colori Vol. 5 e Vol.4 – Petrini
I contenuti in dettaglio e l’indicazione delle pagine del libro compaiono nella tabella seguente, Gli studenti
per la maggior parte degli argomenti trattati devono fare riferimento altresì agli appunti delle lezioni.
26
Programma analitico
MODULO ARGOMENTO RIF. TESTO
(pagg.) DIMOSTRAZIONE
FUNZIONI (DERIVAZIONE)
Continuità di una funzione in un
punto e in un intervallo.
189-191 -
Classificazione delle
discontinuità di una funzione.
192-196 -
Teoremi dell'esistenza degli zeri,
di Bolzano-Weierstrass e di
Darboux per le funzioni continue
197-202 NO
Definizione di derivata.
258-261 -
Relazione fra derivabilità e
continuità di una funzione in un
punto. (Teorema derivabilità e
continuità).
262 SI
Derivata destra e sinistra.
263 -
Esempi di funzioni non
derivabili e classificazione dei
punti di non derivabilità.
279-283 -
La funzione derivata prima. E
funzioni derivate di ordine
superiore.
263-264 -
Calcolo della derivata delle
funzioni elementari.
264-268 -
Retta tangente al grafico di una
funzione in un punto e tangenza
tra due curve.
284-285 -
La velocità come derivata dello
spazio percorso in funzione del
tempo.
286-287 -
Teoremi della derivata della
somma, del prodotto, del
quoziente di due funzioni
derivabili.
269-272 SI
Derivata della composizione di
due funzioni derivabili.
274 -
27
MODULO ARGOMENTO RIF. TESTO
(pagg.) DIMOSTRAZIONE
FUNZIONI (DERIVAZIONE)
Derivata dell’inversa di una
funzione derivabile.
275-277 -
Elenco delle derivate delle
funzioni composte delle funzioni
elementari e delle loro inverse.
278 -
Differenziale di una funzione e
suo significato geometrico
289-291 -
Massimi, minimi e punti
stazionari di una funzione.
334-335 -
Teorema di Fermat, di Lagrange
e teorema di Rolle.
336-340 SI
Relazioni fra la monotonia di una
funzione derivabile e il segno
della sua derivata.
343 -
Teorema di De l’Hôpital.
363 NO
Andamento qualitativo del
grafico della derivata noto il
grafico di una funzione e
viceversa.
376-377 -
Risoluzione di problemi che
richiedono di determinare
massimo o minimo di grandezze
rappresentabili mediante
funzioni derivabili di variabile
reale.
349-351 -
Comportamento della derivata
seconda e informazione sui punti
di flesso, di convessità e
concavità del grafico di una
funzione.
356-360 -
FUNZIONI (INTEGRAZIONE)
Integrazione indefinita e definita.
512
569-573 -
Primitiva di una funzione e
nozione d’integrale indefinito.
510-511 -
Primitive delle funzioni
elementari.
514 -
28
MODULO ARGOMENTO
RIF. TESTO
(pagg.) DIMOSTRAZIONE
FUNZIONI (INTEGRAZIONE)
Primo teorema fondamentale del
calcolo integrale.
574-575 SI
Integrazione per sostituzione e
per parti.
516-522 -
Primitive delle funzioni
polinomiali intere e di alcune
funzioni razionali.
523-529 -
Interpretazione dell’integrale
definito di una funzione come
area con segno dell'insieme di
punti del piano compreso fra il
suo grafico e l'asse delle ascisse.
Calcolo di aree.
577-579
-
Calcolo del volume di solidi (ad
es. di rotazione), dell’area di
superfici e della lunghezza di una
curva.
580-585 -
Valor medio di una funzione e
Teorema del valore medio.
589-590 NO
Integrali impropri. 591-594
Funzione integrale e secondo
teorema fondamentale del
calcolo integrale.
597-598 NO
FUNZIONI (CALCOLO DIFFERENZIALE)
Concetto di equazione
differenziale e sua utilizzazione
per la descrizione e
modellizzazione di fenomeni
fisici o di altra natura. Problema
di Cauchy.
655-656 -
Equazioni differenziali del primo
ordine che si risolvono con
integrazione diretta o a variabili
separabili.
658-659 -
Equazioni differenziali lineari
del primo ordine.
656-658 -
Equazioni differenziali lineari
del secondo ordine a coefficienti
costanti.
661-664 -
29
MODULO ARGOMENTO RIF. TESTO
(pagg.) DIMOSTRAZIONE
PROBABILITA′
Distribuzioni discrete di
probabilità, valor medio e
deviazione standard di una
variabile aleatoria
700-702 -
Giochi equi. 703 -
Variabile binomiale e di Poisson
e loro applicazioni.
704-708 -
Variabili aleatorie continue e la
funzione densità di probabilità.
710-712 -
Variabili aleatorie uniforme ed
esponenziale.
714-715 -
Distribuzione normale e sue
applicazioni.
717,721 -
Operazione di standardizzazione:
sua importanza nel confronto e
studio di distribuzioni statistiche
e di probabilità e per l'utilizzo in
modo corretto delle tavole della
distribuzione normale
standardizzata (della densità e
della funzione di ripartizione).
718-720 -
GEOMETRIA ANALITICA
NELLO SPAZIO
Coordinate cartesiane di punti e
vettori nello spazio.
548,550 -
Distanza tra due punti nello
spazio e punto medio di un
segmento.
549 -
Equazione di un piano nello
spazio.
552-553 -
Equazioni cartesiane e
parametriche di una retta nello
spazio.
555-556 -
Mutue posizioni fra due piani e
fra un piano e una retta nello
spazio: condizioni di
parallelismo, incidenza,
perpendicolarità
554,558-559 -
30
MODULO ARGOMENTO
RIF. TESTO
(pagg.) DIMOSTRAZIONE
GEOMETRIA ANALITICA
NELLO SPAZIO
Mutua posizione di due rette
nello spazio.
557 -
Equazione di una sfera e della
sua superficie.
561-562 -
Torino, 15 maggio 2017
Il docente I rappresentanti
31
FISICA - Prof. Genta Silvio
Relazione della classe Anche per la fisica, il profilo della classe ricalca quello evidenziato in matematica. Le incertezze più
radicate si sono rilevate nella risoluzione di esercizi su cui, per programmazione e in vista di un’eventuale
seconda prova all’Esame di Stato, ci si è concentrati soprattutto nel primo periodo didattico. Per mancanza
di tempo nello svolgimento del programma, sono stati affrontati solo alcuni aspetti della fisica delle
particelle inerenti il modulo di fisica moderna.
La situazione complessiva della classe è pienamente sufficiente: gli allievi che hanno avuto maggiori
difficoltà negli scritti, hanno cercato quasi sempre di sopperire alle loro lacune con lo studio della parte
teorica. Un buon gruppo di studenti ha sempre manifestato un spiccato interesse per le tematiche trattate e
questo atteggiamento positivo ha portato a risultati buoni e in certi casi anche ottimi. Solo uno studente ha
attualmente una situazione incerta.
Metodi Per l’insegnamento della fisica, le scelte metodologiche attuate hanno avuto come obiettivo, il far cogliere
agli studenti la bellezza di una disciplina che è in grado di spiegare i fenomeni che governano il mondo in
cui viviamo. I vari argomenti sono stati trattati partendo da una presentazione dei fenomeni di tipo
descrittivo, con l’introduzione in un secondo momento delle leggi e del saper più formalizzato, visto
comunque sempre come sintesi di quanto compreso nel momento introduttivo.
Tenendo presente l’indirizzo spiccatamente scientifico del corso di studi, non è stata trascurata la cura del
linguaggio specifico e della correttezza formale nel calcolo, ritenuta indispensabile alla completa
comprensione delle tematiche affrontate.
Il libro di testo è stato seguito solo parzialmente per cui gli studenti devono fare riferimento anche agli
appunti delle lezioni. Anche per la natura degli argomenti trattati si è fatto poco uso del laboratorio..
Modalità di valutazione Per la valutazione, si sono utilizzati diversi strumenti, in modo da verificare diversi obiettivi e abilità degli
studenti:
- prove scritte con esercizi applicativi
- interrogazioni classiche
- simulazioni di terza prova
Nessi interdisciplinari Gli unici legami più stretti sono stati quelli con la matematica, che si colloca come strumento principale per
la elaborazione di leggi, per la sua capacità di sintetizzare in un’unica equazione più caratteristiche di un
fenomeno. La fisica si manifesta come campo applicativo d’elezione per la matematica, facendo assaporare
agli studenti le possibilità derivanti dall’interazione di queste due discipline.
Obiettivi Gli obiettivi didattici conseguiti possono essere individuati nei seguenti:
Conoscenze:
- saper definire le grandezze fisiche fondamentali analizzate nel programma dell’anno, spiegare in
quali fenomeni esse intervengono ed esporre le loro proprietà principali
- saper enunciare le leggi fisiche inerenti gli argomenti elencati nei contenuti con la consapevolezza
dei loro limiti di applicazione
- conoscere con sicurezza il sistema delle unità di misura e il legame fra le diverse grandezze fisiche
fondamentali
32
Competenze:
- saper applicare le formule studiate nei corretti contesti, valutando con precisione la situazione in
cui si opera
- comprendere le richieste di un problema e saper interpretare i risultati ottenuti
- saper reperire ed elaborare informazioni, comunicandole con un linguaggio scientifico
- saper esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle e grafici
- utilizzare in modo corretto il linguaggio specifico della disciplina
Capacità:
- saper utilizzare correttamente il linguaggio matematico come strumento della descrizione del
mondo
- acquisire il procedimento proprio dell'analisi scientifica in un continuo rapporto tra costruzione
teorica ed attività sperimentale
- possedere un insieme organico di metodi e contenuti acquisiti
- acquisire abitudine all'approfondimento, alla riflessione individuale ed all'organizzazione del
lavoro personale
- saper inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, riconoscendo analogie e
differenze e applicando in contesti diversi le conoscenze acquisite
Libro di testo::
James Walker – FISICA 3 Modelli teorici e problem solving– Pearson
I contenuti in dettaglio e l’indicazione delle pagine del libro compaiono nella tabella seguente.
Gli studenti per la maggior parte degli argomenti trattati devono fare riferimento anche agli appunti delle
lezioni.
33
Programma analitico
MODULO ARGOMENTO RIF. TESTO
(pagg.)
ELETTROMAGNETISMO (INDUZIONE
ELETTROMAGNETICA)
Induzione elettromagnetica:
esperienza di Faraday
2-4
Il fenomeno dell’induzione
elettromagnetica: la forza
elettromotrice indotta e sua
origine.
6
Legge di Faraday-Neumann-
Lenz.
9
Le correnti indotte in circuiti ed
effetti della forza elettromotrice.
10-15
Il fenomeno della autoinduzione
e il concetto di induttanza.
Circuiti RL
20-24
Energia associata a un campo
magnetico
26-27
L'alternatore e la creazione di
corrente alternata.
17-19
Trasformatori.
28-29
ELETTROMAGNETISMO (EQUAZIONI DI
MAXWELL E ONDE
ELETTROMAGNETICHE)
Relazione tra campi elettrici e
magnetici variabili.
96-100
La corrente di spostamento
Sintesi dell’elettromagnetismo: le
equazioni di Maxwell.
101-105
Onde elettromagnetiche piane e
loro proprietà.
106-108
La polarizzazione delle onde
elettromagnetiche.
119-126
L’energia e quantità di moto
trasportato da un’onda
elettromagnetica.
110-113
Cenni sulla propagazione della
luce nei mezzi isolanti, costante
dielettrica e indice di rifrazione.
-
Lo spettro delle onde
elettromagnetiche.
115-117
34
MODULO ARGOMENTO
RIF. TESTO
(pagg.)
RELATIVITA′
Dalla relatività galileiana alla
relatività ristretta. Postulati.
148-150
Dilatazione dei tempi e
contrazione delle lunghezze
151-161
Evidenze sperimentali degli
effetti relativistici:
trasformazioni di Lorentz
162-163
Relatività della simultaneità degli
eventi
164
Legge di addizione relativistica
delle velocità
165-166
Effetto Doppler per le onde
elettromagnetiche
168
L’ invariante relativistico
𝑠2 − 𝑐2𝑡2
170-171
La quantità di moto relativistica
172
Massa ed energia in relatività
174-179
FISICA QUANTISTICA
Esperienza di Thomson e la
misura del rapporto carica massa.
204-207
Esperienza di Millikan 209-210
Raggi X e loro diffrazione da
parte dei cristalli.
214-215
I modelli atomici di Thomson e
Rutherford
217-219
L’emissione di corpo nero e
l’ipotesi di Planck
229-233
L’esperimento di Lenard e la
spiegazione di Einstein
dell’effetto fotoelettrico
234-239
35
MODULO ARGOMENTO RIF. TESTO
(pagg.)
FISICA QUANTISTICA
L’effetto Compton
242-245
Modello dell'atomo di Bohr e
interpretazione degli spettri
atomici
211-213,
246-252,257
Lunghezza d’onda di De Broglie.
253-254
Dualismo onda-particella:
l’esperimento della doppia
fenditura.
256
L’equazione di Schrodinger e la
funzione d’onda.
259-261
Il principio di indeterminazione
Appunti
269-270
Argomenti da svolgersi dopo il 15 maggio
MODULO ARGOMENTO RIF. TESTO
(pagg.)
FISICA MODERNA (STRUTTURA DEL NUCLEO)
Costituenti e struttura del nucleo 329-333
L’antimateria 333-336
La radioattività 337-338
I decadimenti α,β,γ 339-347
Torino, 15 maggio 2017
Il docente I rappresentanti
36
SCIENZE - Prof.ssa Ilaria Palaia
Relazione della classe Conosco la classe dal terzo anno di Liceo e la sua composizione ha subito variazioni in questi tre anni fino
a giungere agli attuali 17 studenti.
In generale gli allievi si son sempre dimostrati partecipi, vivaci, interessati e si è instaurato un buon dialogo.
Le attività in classe son state seguite con attenzione e l’impegno profuso in attività di approfondimento
svolto a gruppi è stato molto buono. Anche le attività di laboratorio sono state seguite e condotte con
partecipazione attiva e senso di responsabilità.
La maggioranza degli allievi si è impegnata con serietà e costanza, e soprattutto in questo ultimo anno
anche gli studenti il cui impegno di solito si era rivelato discontinuo, hanno comunque dimostrato un
atteggiamento più partecipe e consapevole del lavoro da svolgere.
Relativamente agli obiettivi un buon numero ha raggiunto risultati eccellenti, evidenziando un’ottima
capacità di rielaborare i contenuti in modo autonomo, ottime capacità e competenze, mentre un piccolo
numero si è attestato su livelli buoni e i restanti si sono fermati agli obiettivi minimi. Si segnala un solo
caso di non raggiungimento della sufficienza nei moduli affrontati.
Il programma di questo anno ha comunque affrontato argomenti differenti nei contenuti e nelle metodologie
di studio ; il modulo della geologia ha occupato buona parte della programmazione, in quanto collegata al
“Progetto ARPA Piemonte”, relativo a un percorso di approfondimento della geologia, condotto tramite
due incontri in classe , una visita svolta in mattinata ai laboratori dell’ARPA Piemonte e un’escursione in
campo in alta Val di Susa ( si rimanda all’allegato relativo alle iniziative culturali della classe).
Programma analitico Scienze della Terra
Il sistema Terra
Metodi d’indagine delle scienze della Terra
Composizione della Terra
I minerali e le rocce
- I minerali e il reticolo cristallino
- Le proprietà fisiche dei minerali – Isomorfismo e polimorfismo
- Classificazione dei minerali e dei silicati
- Ciclo litogenetico
- Le rocce ignee effusive e intrusive
- Plutoni e batoliti
- Genesi dei magmi
- Cristallizzazione magmatica e differenziazione
- Rocce sedimentarie: processo sedimentario e rocce sedimentarie
- Fenomeni vulcanici, il meccanismo eruttivo, i tipi di attività vulcanica, le manifestazioni gassose
- Dinamica dei processi sedimentari: deposizione e meccanismi di trasporto dei sedimenti, facies e ambienti
di sedimentazione
- Rocce metamorfiche e processi di metamorfismo
Alla ricerca di un modello per la struttura interna della Terra
- Le onde sismiche strumenti di indagine della struttura interna della Terra
- Caratteristiche fisiche e chimiche degli strati della Terra
- La litosfera e l’astenosfera
- Crosta terrestre e oceanica a confronto
- Origine del calore interno della Terra
37
-Il magnetismo terrestre ed ipotesi sulla sua origine
- I terremoti: le onde sismiche, la teoria del rimbalzo elastico, misurazione delle vibrazioni sismiche, energia
ed intensità dei terremoti, distribuzione dei sismi sulla superficie terrestre.
La dinamica della Terra solida
- Storia del pensiero geologico: ipotesi mobiliste e contrazioniste a confronto
- La deriva dei continenti: teoria di Wegener e le prove a sostegno
- Geologia dei fondali oceanici: dorsali e fosse
- Teoria di Hess
- Prove dell’espansione dei fondali oceanici
- Tettonica delle placche: una visione d’insieme
- Classificazione dei margini delle placche
- I punti caldi
- Ipotesi interpretative sulle cause del moto delle placche
- Le sequenze ofiolitiche
- L’orogenesi e la tettonica delle placche
- La struttura dei continenti e degli orogeni
Chimica organica
Premesse: la teoria del legame di valenza e gli orbitali ibridi
Il carbonio
- Il carbonio e l’ibridazione dei suoi orbitali
- La rappresentazione dei composti organici
- L’isomeria di struttura, geometrica ed ottica
Alcani e cicloalcani
- Caratteristiche generali
- Nomenclatura
- Proprietà fisiche e chimiche
- La reattività: ossidazione ed alogenazione
Alcheni-alchini
- Caratteristiche generali
- Nomenclatura
- Isomeria geometrica: cis-trans
- Le reazioni di addizione elettrofila
Idrocarburi aromatici
- Caratteristiche generali
- Nomenclatura
- Benzene e la teoria della risonanza
- La sostituzione elettrofila aromatica
- I composti aromatici: utilizzo e tossicità
- Le principali classi di composti e relativi gruppi funzionali
Metabolismo terminale e produzione di energia
- Catabolismo e anabolismo
- Metabolismo e vie metaboliche
- Il catabolismo dei carboidrati: la glicolisi
38
Argomenti svolti dopo il 15 maggio
-Il metabolismo terminale
-Le vie fermentative
-Il metabolismo differenziato delle cellule dell’organismo
-La fotosintesi
Libri di testo D. Sadava et al. – Il carbonio, gli enzimi, il DNA-Chimica organica, biochimica e biotecnologie - Zanichelli
Scienze della Terra: A. Bosellini – Dagli oceani perduti alle catene montuose– Bovolenta Editore
Chimica: G. Valitutti - Dal carbonio agli OGM PLUS, chimica organica, biochimica e biotecnologie.
G. Valitutti, Chimica, concetti e realtà – Zanichelli
Torino, 15 maggio 2017
La docente I rappresentanti
39
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE - Prof. Renzo Indiogia
Relazione della classe Analisi della situazione.
Lo svolgimento dell’anno scolastico è stato caratterizzato, all’inizio d’anno, dall’inserimento di 3 nuovi
allievi provenienti 2 da istituti di altre città italiane ed 1 ripetente lo stesso istituto. Di questi i primi 2 si
sono ritirati durante l’anno scolastico mentre il terzo, pur con alti e bassi, sembra riuscito a completare il
suo percorso.
Questa situazione ha richiesto un periodo di adattamento e di amalgama del gruppo classe che ha causato
qualche rallentamento nello svolgimento del programma.
Strumenti didattici, metodologie e verifiche.
Il testo adottato non è stato quello previsto erroneamente nell’elenco dei libri di testo, ossia Bona Castellotti,
Nella storia dell’arte, vol.5, ed. Electa scuola, prezzo 19,10, ma si è deciso di provare sperimentalmente,
per la storia dell’arte, l’utilizzo del materiale presente sul web anche in relazione ad un corso di
aggiornamento sostenuto dal docente nello scorso anno sulla metodologia della “didattica capovolta”.
Il sito di riferimento per la storia dell’arte è stato: www.didatticarte.it mentre per il disegno si sono usati
materiali tratti dal testo Greppi Lacchia, Disegno A, B, C della casa editrice Capitello in dotazione ad altre
classi dell’istituto.
Le metodologie didattiche hanno riguardato sia lezioni frontali, con l’ausilio di lavagna
tradizionale e Lim di classe, che lezioni in “Cooperative Learning” di gruppo.
Gli argomenti oggetto di studio hanno privilegiato come strumento di indagine l’analisi e la lettura
dell’opera d’arte.
Le verifiche del lavoro svolto hanno riguardato sia interrogazioni orali singole, che prove scritte per la
storia dell’arte, oltre che la simulazione della terza prova utilizzata come verifica, mentre per il disegno
prove grafiche individuali. Le prove di storia dell’arte, che hanno previsto domande con vero / falso, scelta
multipla, integrazioni e completamento, quesiti a risposta aperta, sono state corrette in comune con gli
allievi evidenziando i criteri di valutazione e correggendo gli errori.
Anche i criteri e parametri di valutazione sia di disegno che di storia dell’arte sono stati indicati agli allievi
in quanto decisi dal dipartimento.
La consegna puntuale degli elaborati era stata una richiesta di inizio d’anno così come la necessità di
prendere i dovuti appunti sia di disegno che di storia dell’arte, cosa che non tutti gli allievi hanno rispettato.
Rispetto alle attività svolte la classe ha aderito al FAI (Fondo Ambiente Italiano) svolgendo un’attività
didattica con tema Torino Liberty proposta dalla delegazione torinese del Fai.
Obiettivi conseguiti Rispetto agli obiettivi formativi, alcuni allievi hanno mantenuto la loro partecipazione alle lezioni, la loro
capacità di concentrazione ed il loro rendimento nel lavoro a casa. Altri invece hanno spesso tenuto
atteggiamenti poco partecipativi e non svolto del tutto i compiti assegnati. Sono stati nel complesso
abbastanza rispettosi dei regolamenti scolastici, delle attrezzature, personale scolastico ed insegnante.
Per quel che riguarda gli obiettivi didattici nella storia dell’arte alcuni allievi hanno dimostrato un buon
interesse verso gli stimoli artistici provenienti dalla realtà culturale; una discreta ed a volte buona
conoscenza dei contenuti che hanno esposto utilizzando un buon numero di termini specifici dimostrando
la conoscenza di alcuni movimenti artistici e di varie opere d’arte delle quali sono in grado di farne la lettura
con l’utilizzo di un metodo specifico; altri con il loro atteggiamento poco partecipativo non hanno ottenuto
grandi miglioramenti. Nel disegno gli allievi globalmente hanno acquisito conoscenze del linguaggio del
disegno artistico sapendo realizzare un disegno dal vero con il metodo della struttura geometrica e
chiaroscuro utilizzando la tecnica della matita. Hanno dimostrato di sapere rilevare semplici volumi
architettonici e di essere in grado di rappresentarli attraverso la restituzione grafica con la tecnica della
china. Conoscono il disegno architettonico e vari elementi caratterizzanti l’architettura quali le strutture di
fabbrica e quelle portanti.
40
Attività didattiche Il programma svolto è stato leggermente ridotto rispetto a quello previsto anche a causa del problema dei
nuovi inserimenti nella classe e della necessità di recupero di alcuni argomenti non svolti nel precedente
anno.
Riguardo alle attività di recupero queste sono state svolte in itinere anche se hanno riguardato un solo
allievo e non hanno avuto esito particolarmente positivo.
Programma analitico Definizione delle conoscenze
Per quanto riguarda i contenuti disciplinari, questi sono stati fondamentalmente in linea con le indicazioni
curricolari generali del dipartimento di Disegno e storia dell’arte. Il docente però, come previsto, ha
organizzato il proprio percorso con variazioni, integrazioni ed approfondimenti, anche in itinere, secondo
la didattica più adeguata al contesto di apprendimento della classe ed in relazione a specifiche esigenze e
situazioni.
STORIA DELL’ARTE
Come specificato nella relazione finale, per lo studio della storia dell’arte si sono utilizzati alcuni siti quali
“Didatticarte.it” e “Ovo.com”. Si sono svolti i seguenti argomenti:
Cenni alle inquietudini preromantiche; Il Romanticismo in Inghilterra con il paesaggio in età romantica e
la poetica del “pittoresco e sublime”.
Cenni al romanticismo in Germania, Francia e Italia.
Le conseguenze della Rivoluzione industriale; la nuova architettura del ferro in Europa, la città borghese e
le grandi ristrutturazioni urbanistiche.
La pittura del Realismo e l’Impressionismo in Francia.
( questi argomenti non si sono riusciti a svolgere nello scorso anno scolastico).
Segue il secondo Ottocento con le tendenze postimpressioniste in Europa;
Segue l’arte tra Ottocento e Novecento con il fenomeno Art Nouveau in Europa; il Liberty in Italia e cenni
alle realizzazioni di Torino.
Le avanguardie europee del primo Novecento con l’opera di Picasso, gli astrattisti, il Futurismo, il
“Dada”, il Surrealismo con alcune delle più importanti opere e protagonisti;
L’architettura europea e lo sviluppo del disegno industriale con l’opera di W. Gropius ed il Bauhaus ; il
funzionalismo; l’Organicismo, l’opera di Le Corbusier.
Cenni alla percezione e comunicazione visiva; il metodo della lettura dell’opera d’arte ed applicazioni ad
opere di pittura, scultura ed architettoniche.
DISEGNO
Il disegno tecnico architettonico: caratteri, l’analisi strutturale e funzionale della architettura; l’ambiente
costruito ed il suo rilievo.
Il disegno dal vero e del rilievo a mano libera in architettura.
Realizzazione di elaborati, quali schizzi dal vero, rilievo grafico ed esecutivi realizzati secondo i metodi di
rappresentazione.
Metodologie e strumenti per l’insegnamento
Anche per questi si è fatto riferimento a quanto previsto nel piano di lavoro di dipartimento effettuando
variazioni necessarie durante il corso dell’anno.
L’insegnante inoltre ha proposto agli allievi i contenuti di storia dell’arte con la metodologia della “Flipped
classroom”, attraverso l’utilizzo di materiali tratti dal Web/Internet e del “Cooperative Learning” per
innovare e migliorare la didattica perseguendo ulteriori obiettivi trasversali.
Per il disegno si sono utilizzati materiali tratti da un altro testo di disegno in uso nell’istituto, con esercizi
pratici spiegati in classe e completati a casa.
41
Libri di testo: Nessun supporto cartaceo per Storia dell’arte ma risorse in rete reperibili dal sito di riferimento
www.didatticarte.it
Per il disegno Greppi Lacchia, Disegno A, B, C – Capitello.
Torino, 15 maggio 2017
Il docente I rappresentanti
42
EDUCAZIONE FISICA - Prof.ssa Paola Torchia
Relazione della classe Classe formata da ottimi elementi, ai quali ho avuto il piacere di insegnare per tutti i cinque anni del corso
di studi. Gli allievi si sono sempre comportati in modo corretto ed educato, hanno sempre partecipato con
impegno ed entusiasmo a tutte le attività proposte, evidenziando delle capacità più che buone che, nel corso
degli anni, hanno via via migliorato, permettendo loro di raggiungere ottimi risultati.
Il giudizio sulla classe è ottimo.
Programma analitico
Esercizi a corpo libero – di miglioramento delle capacità respiratorie e cardio-circolatorie
– di miglioramento della resistenza, della velocità, della forza e della
coordinazione
– di potenziamento della muscolatura degli arti superiori ed inferiori, addominali
e dorsali
– di scioltezza articolare e di allungamento
Giochi sportivi – pallavolo
– basket
– calcetto
– hitball
– dodgeball
– tennis
– ping pong
Libro di testo:
Nessuna adozione.
Torino, 15 maggio 2017
La docente I rappresentanti
43
11. SIMULAZIONE PROVE D’ESAME
Per la terza prova, le simulazioni hanno coinvolto quattro discipline diverse che si sono uniformate alla
tipologia B (tre quesiti, risposta in 10 righe) e in ognuna delle prove si è provveduto accertamento della
lingua inglese.
Vista la difficoltà di individuare un nucleo tematico adatto a un autentico approfondimento interdisciplinare
i singoli insegnanti hanno deciso di sondare l’acquisizione dei contenuti su specifici argomenti fondanti
delle singole discipline al fine di valutare la capacità di utilizzare e riorganizzare le conoscenze e
competenze apprese.
Le due simulazioni di terza prova scritta si sono svolte: il 18 gennaio 2017 e il 4 aprile 2017.
La prima simulazione è stata strutturata inserendo le seguenti discipline: Scienze, Inglese, Latino e Storia.
La seconda è stata strutturata inserendo le seguenti discipline: Filosofia, Storia dell’arte, Inglese e Fisica.
Per lo svolgimento della prova sono state assegnate tre ore.
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11.1 TESTI DELLE SIMULAZIONI DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA
11.1.1 PRIMA PROVA
Anno scolastico 2016-2017
Simulazione di I prova – 11 maggio 2017
ANALISI DEL TESTO
Cercavo te nelle stelle
Cercavo te nelle stelle
quando le interrogavo bambino.
Ho chiesto te alle montagne,
ma non mi diedero che poche volte
solitudine e breve pace.
Perché mancavi, nelle lunghe sere
meditai la bestemmia insensata
che il mondo era uno sbaglio di Dio,
io uno sbaglio del mondo.
E quando, davanti alla morte,
ho gridato di no da ogni fibra,
che non avevo ancora finito,
che troppo ancora dovevo fare,
era perché mi stavi davanti,
tu con me accanto, come oggi avviene,
un uomo una donna sotto il sole.
Sono tornato perché c’eri tu.
Questa poesia di Primo Levi, scritta nel febbraio 1946, è dedicata a Luisa Morpurgo, che lo scrittore sposerà l’anno
successivo, e che sopravviverà alla morte dello scrittore, avvenuta nel 1987, fino al 2009.
COMPRENSIONE
Riassumi il contenuto comunicativo della lirica di Levi.
ANALISI
Analizza stilistiamente il componimento, soffermandoti sulle scelte sintattiche e ritmiche compiute dall’Autore, in
modo da ricavarne contributi significativi all’intendimento.
INTEREPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTI
Primo Levi è universalmente noto per la testimonanianza resa dell’esperienza diretta dei campi di concentramento.
Questo componimento offre una prospettiva sulla medesima esperienza, declinata in modo differente: conduci
l’interpretazione del testo in modo da rilevarne la specificità.
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TIPOLOGIA B – ARTICOLO DI GIORNALE O SAGGIO BREVE
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e
confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche
con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se
vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di
giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare
cinque colonne di metà di foglio protocollo.
B1 - AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
Argomento: la metamorfosi come fonte di ispirazione e come principio compositivo
DOCUMENTI
«C’è in alto nel cielo una via, che si vede quand’è sereno. Lattea si chiama, e spicca proprio per il suo candore.
Di qui passano gli dei per recarsi alla dimora del gran Tonante, alla reggia. A destra e a sinistra, con le porte aperte,
sono gli atrii degli dei nobili, sempre affollati. La plebe abita sparsa da altre parti. Gli dei più potenti e illustri hanno
stabilito qui il loro domicilio, sul davanti. Se l’espressione non sembrasse irriverente, oserei dire che questo luogo è
il Palatino del grande cielo». (Publio Ovidio Nasone, Metamorphoseon liber I, vv. 168-176, trad. L. Koch)
“ [...] siamo in un universo in cui le forme riempiono fittamente lo spazio scambiandosi continuamente qualità
e dimensioni, e il fluire del tempo è riempito da un proliferare di racconti e di cicli di racconti. Le forme e le storie
terrestri ripetono forme e storie celesti ma le une e le altre s’avvalgono a vicenda di una doppia spirale. La contiguità
tra dei e esseri umani – imparentati agli dei e oggetto dei loro amori compulsivi – è uno dei temi dominanti delle
Metamorfosi, ma non è che un caso particolare della contiguità tra tutte le figure o forme dell’esistente, antropomorfe
o meno. Fauna, flora, regno minerale, firmamento inglobano nella loro comune sostanza ciò che usiamo considerare
umano come insieme di qualità corporee e psicologiche e morali. La poesia delle Metamorfosi mette radice
soprattutto su questi indistinti confini tra mondi diversi, e già nel libro II trova un’occasione straordinaria nel mito di
Fetonte che osa mettersi alla guida del carro del Sole. Il cielo vi appare come spazio assoluto, geometria astratta e
insieme come teatro d’un’avventura umana resa con tale precisione di dettagli da non farci perdere il filo neppure
per un secondo, portando il coinvolgimento emotivo fino allo spasimo (I. Calvino Gli indistinti confini, in Le
Metamorfosi, a cura di Piero Bernardini Marzolla, Einaudi, Torino 1987)
Uomini fummo, e or siam fatti sterpi:
ben dovrebb’esser la tua man più pia,
se state fossimo anime di serpi". 39
Come d’un stizzo verde ch’arso sia
da l’un de’ capi, che da l’altro geme
e cigola per vento che va via, 42
sì de la scheggia rotta usciva insieme
parole e sangue; ond’io lasciai la cima
cadere, e stetti come l’uom che teme. 45 (Dante Alighieri, Divina commedia, Inferno, XIII, vv. 37-45)
Stanca, anelante a la paterna riva,
qual suol cervetta affaticata in caccia,
correa piangendo e con smarrita faccia
la vergine ritrosa e fuggitiva.
E già l’acceso Dio che la seguiva,
giunta omai del suo corso avea la traccia,
quando fermar le piante, alzar le braccia
ratto la vide, in quel ch’ella fuggiva.
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Vede il bel piè radice, e vede (ahi fato!)
che rozza scorza i vaghi membri asconde,
e l’ombra verdeggiar del crine aurato.
Allor l’abbraccia e bacia, e, de le bionde
chiome fregio novel, dal tronco amato
almen, se’l frutto no, coglie le fronde. (Giambattista Marino, Trasformazione di Dafne in lauro, 1610 circa)
Ardo, riluco.
E non ho più nome.
100E l’alpi e l’isole e i golfi
e i capi e i fari e i boschi
e le foci ch’io nomai
non han più l’usato nome
che suona in labbra umane.
105Non ho più nome né sorte
tra gli uomini; ma il mio nome
è Meriggio. In tutto io vivo
tacito come la Morte. (G. D’Annunzio, Alcyone, Meriggio, vv. 98-107)
Gianlorenzo Bernini, Apollo e Dafne¸ 1622-1625 René Magritte, L’invenzione collettiva, 1935
Marx Ernst, Europa dopo la pioggia, 1940
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B2 - AMBITO SOCIO - ECONOMICO
Argomento: organizzazione economico-sociale e meritocrazia
DOCUMENTI
Il termine “meritocrazia” fu coniato dal sociologo ed economista inglese Michael Young in un vecchio libro del
1958, oggi riproposto dalle Edizioni di comunità: L’avvento della meritocrazia. In una sorta di saggio romanzato
distopico Young (importante e dimenticato intellettuale laburista del dopoguerra) immaginò una Gran Bretagna del
2033 interamente retta da criteri meritocratici. O meglio: un paese in cui l’avvento della meritocrazia avrebbe
prodotto un regime illiberale governato da una nuova upper class.
L’io narrante del libro è uno “bravo” del 2033 che difende il sistema in cui è nato. Nella ricostruzione distopica di
Young (che, come detto, scrive nel 1958) è la trasformazione della scuola “negli anni ottanta del secolo scorso” ad
aver gettato le basi del nuovo corso. Il merito viene stabilito da test di intelligenza sempre più raffinati e applicati a
una età sempre più bassa: non solo ai bambini, anche ai feti. Per i migliori, poi, ci saranno scuole diverse, separate
da tutti gli altri.
Tuttavia sono due i tarli della società meritocratica del futuro. Il primo è che l’unica l’intelligenza ammessa è quella
funzionale. Ogni forma di intelligenza critica o autocritica è bandita, tanto che il merito diventa una forma di autismo.
Il secondo è che anche una società siffatta non è esente da forme di cooptazione e nepotismo. Pure per i geni i
figli so‘ piezz‘e core da infilare nei posti chiave – anche quando sono un po’ meno geni dei padri. (Minima&Moralia
un blog di approfondimento culturale, Alessandro Leogrande, febbraio 2015, La nuova retorica del merito)
Che cos’è la meritocrazia? Licenziare i “fannulloni” nel settore pubblico? Eliminare le
raccomandazioni? Nulla di tutto ciò. Licenziare i “fannulloni” è sacrosanto, ma cosa fare dei milioni che
non sono fannulloni e che bisogna valorizzare? Negli USA, patria della meritocrazia, le
“recommendations” portano a riempire un posto di lavoro su due. Si tratta però di “raccomandazioni”
molto diverse dalle nostre. Chi segnala qualcuno particolarmente bravo e adatto per un posto di lavoro lo
fa con grande cautela, perché mette in gioco la propria stessa reputazione e risponderà moralmente della
performance della persona segnalata; da noi, invece, si raccomandano con leggerezza persone che non si
conoscono (dal punto di vista delle capacità professionali) per posti di lavoro che non si conoscono.
Meritocrazia è un sistema di valori che valorizza l’eccellenza indipendentemente dalla provenienza,
dove “provenienza” indica un’etnia, un partito politico, l’essere uomo o donna; ma in Italia “provenienza”
significa soprattutto la famiglia di origine.
In Italia il sistema di valori è molto meno meritocratico di quello di altre società, come quella nord-
americana e scandinava, molto più capaci di assicurarsi che la classe dirigente (il top 1 per cento o 10 per
cento, a seconda delle definizioni) sia la migliore possibile. (Roger Abravanel, Cos’è la meritocrazia¸
sito www.meritocrazia.com)
“Posso permettermi di farle una domanda?...Poi gliene farò altre, di altra natura...Nei componimenti
d’italiano lei mi assegnava sempre un tre, perché copiavo. Ma una volta mi ha dato un cinque: perché?
“Perché aveva copiato da un autore più intelligente.”
Il magistrato scoppiò a ridere. “L’italiano. Ero piuttosto debole in italiano. Ma, come vede, non è poi
stato un gran guaio: sono qui, procuratore della Repubblica...”
“L’italiano non è l’italiano: è il ragionare” disse il professore. “Con meno italiano, lei sarebbe ancora
più in alto.” (Leonardo Sciascia, Una storia semplice)
Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della
persona stessa.
Una persona è stupida se causa un danno a un'altra persona o ad un gruppo di persone senza realizzare
alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno.
Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide; dimenticano
costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare o associarsi con individui
stupidi costituisce infallibilmente un costoso errore.
La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.
Il potere politico o economico o burocratico accresce il potenziale nocivo di una persona stupida. (Carlo
Maria Cipolla, Allegro ma non troppo, Storia della stupidità umana, passim)
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B3 - AMBITO STORICO - POLITICO
Argomento: Il novecento e la storiografia – diverse letture di un secolo
Doc.1) Il Secolo breve
Come possiamo attribuire un significato al Secolo breve, cioè agli anni che vanno dall’esplosione della prima
guerra mondiale[1914] fino al collasso dell’URSS [1991], i quali, retrospettivamente, formano un periodo storico
coerente che è giunto al termine? Noi non sappiamo cosa verrà dopo e come sarà il terzo millennio, sebbene possiamo
essere sicuri che il Secolo breve l’avrà formato […] A un’età della catastrofe, che va dal 1914 fino ai postumi della
seconda guerra mondiale,hanno fatto seguito una trentina d’anni di straordinaria crescita economica e di
trasformazione sociale, che probabilmente hanno modificato la società umana più profondamente di qualunque altro
periodo di analoga brevità. Guardando indietro quegli anni possono essere considerati una specie di Età dell’oro, e
così furono visti appena giunsero al termine all’inizio degli anni ’70.
L’ultima parte del secolo è stata una nuova epoca di decomposizione, di incertezza e di crisi […]
E’ un’ironia della storia di questo strano secolo che il risultato più duraturo della Rivoluzione d’Ottobre,il cui
obiettivo era il rovesciamento del capitalismo su scala planetaria, sia stato quello di salvare i propri nemici, sia nella
guerra con la vittoria militare sulle armate hitleriane, sia nella pace, procurando al capitalismo dopo la seconda guerra
mondiale l’incentivo e la paura che lo portarono ad autoriformarsi.[E.J. Hobsbwan, Il Secolo breve (1914-1991),
Rizzoli, Milano 1995]
Doc.2) Il Secolo della catastrofe
Novecento come secolo breve? E’ un’invenzione che non regge[…]Se abbiamo bisogno di due effigi simboliche
per inaugurare il Novecento, ci soccorrono i busti di Sigmund Freud, autore nel 1900 di Le interpretazioni dei sogni,
e di Friedrich Nietzsche, morto in quello stesso anno. Entrambi incarnano il significato fondamentale del nuovo
secolo: la consapevolezza che la modernità è per sua essenza apocalittica, proprio perché sintesi di concezioni opposte
e incompatibili dell' uomo e della vita».[….] Catastrofe è una parola chiave del Novecento. In fondo tutto il secolo è
segnato da una reiterata catastrofe. Il 1901 è l' anno in cui scompare la regina Vittoria: con lei comincia il declino
dell' universo di teste coronate. Ma il laboratorio del conflitto novecentesco è più che altrove l' Italia. Al regicidio di
Umberto I che dà avvio al secolo segue non un' involuzione reazionaria ma la più lunga stagione liberale che però si
conclude con la settimana rossa, periodo tra i più rivoluzionari in Europa alla vigilia della Grande Guerra». Se anche
per la storia esistesse la rubrica del "chi sale chi scende", nel 1912 declina Giolitti settantenne e comincia la sua
ascesa un esuberante socialista romagnolo non ancora trentenne. Si brinda al Novecento con le parole d' ordine del
positivismo razionalistico e dopo pochi anni le nuove generazioni sono conquistate dal furore futurista e nazionalista.
La democrazia produce noia, e la noia provoca ribellione. «S' afferma una generazione che sogna la guerra e la
rivoluzione, mentre condanna la stabilità come fattore di noia e putrefazione. L' antiparlamentarismo nasce anche da
lì, e attraversa tutta la cultura dell' epoca. Da Prezzolini ad Amendola e Salvemini, esplodono gli umori dell'
antipolitica, in qualche caso per avere una democrazia più funzionante. Una sensibilità vicina a fenomeni
contemporanei: la rinuncia alla libertà della razionalità e il ritorno all' autorità della fede. La storia è come una giostra
in cui non cambiano i cavalli ma chi li cavalca. Tutti sono convinti di andare da qualche parte, ma tornano sempre al
punto di partenza.[Emilio Gentile in Simonetta Fiori, Il Secolo breve? Hobsbawm sbaglia. Catastrofe è una
parola chiave del Novecento. La Repubblica 10/11/ 2007]
Doc.3) Secolo corto o Epoca lunga?
Intendo sostenere la rilevanza storica di un’epoca lunga, più che di un secolo breve: un’epoca che ha avuto inizio
alla fine degli anni Cinquanta dell’Ottocento ed è terminata all’incirca tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli
anni Ottanta del Novecento. [...] Di esso ha fatto parte l’epoca della tecnologia delle ciminiere: un ordine industriale
fondato sull’acciaio e la chimica e sul movimento fisico di persone e merci. [...] [Un uomo] che si fosse addormentato
nel 1910 e si fosse svegliato nel 1995 (senza leggere libri di storia al suo risveglio) avrebbe potuto facilmente decidere
che in ottant’anni non era successo nulla di straordinario. [...] Se ci fosse stato dato il compito di istruire rapidamente
[quest’uomo] sulle novità del mondo, avremmo dovuto parlargli subito del fascismo e del comunismo e delle due
guerre mondiali? Penso di no. Non era più in questi eventi che andava cercato il cambiamento. Nondimeno,
[quest’uomo] si sarebbe trovato in una nuova epoca. Avrebbe dovuto apprendere nozioni sui computer, i microchip
e la biologia molecolare. Egli sarebbe stato ibernato in un periodo in cui gli Stati avanzavano rivendicazioni
territoriali, in cui la produzione di acciaio e la velocità di movimento di persone e merci erano preminenti indici di
progresso, in cui gli impegni pubblici e le preoccupazioni private rimanevano entro sfere distinte, e in cui essere di
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razza bianca e di sesso maschile sembravano proprietà necessarie per partecipare alla vita pubblica. E si sarebbe
svegliato in un’epoca in cui nessuna di queste condizioni sembrava ancora persistere, o stava perdendo rapidamente
di significato. [Charles S. Mayer, Secolo corto o epoca lunga? L’unità storica dell’età industriale e le
trasformazioni della territorialità, in Novecento. I tempi della storia, a cura di C. Pavone, Donzelli, Milano
1997, pp. 45-52]
Doc.4) Il Secolo delle masse
Il secolo delle masse Il XX secolo è [...] il secolo delle masse, mentre tutti quelli che lo hanno preceduto sono
stati i secoli delle élites. [...] Le masse di cui parliamo non sono semplicemente una grande quantità di popolazione
che entra in movimento: sono una complessa costruzione storica risultato dell’intreccio di almeno cinque fattori
fondamentali: – la crescita sorprendente della popolazione – l’urbanizzazione – il taylorismo – la diffusione dei
consumi a soglie sociali sempre più basse – l’alfabetizzazione. Le masse quindi sono un agglomerato di individui
scolarizzati, che si muove nello spazio sociale ed economico della città, a cui si apre per la prima volta l’accesso ai
consumi e che sono coinvolti nella nuova organizzazione del lavoro fordista. Dentro le masse stanno uomini e donne
e, in quanto parte integrante di questo agglomerato, sono entrambi sottoposti a processi di differenziazione e di
omologazione che ne rimodellano i ruoli e i rapporti. [Alberto De Bernardi, Il secolo delle masse, in
http://www.novecento.org/descrnov.htm, sito dell’Insmli, Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di
Liberazione in Italia]
Doc.5) Il Secolo delle donne
“secolo delle donne” non significa che solo nel Novecento le donne sono presenti nella vita sociale, economica,
culturale. Infatti, come afferma la storica Gianna Pomata, è stata la storiografia positivista a cancellare le donne dalla
scena della Storia, sia come autrici che come attrici. Non significa neppure che solo in questo secolo sia stato posto
il problema della partecipazione delle donne alla vita politica. [...] [Ma solo] nel Novecento un insieme di pratiche e
riflessioni di donne, il Femminismo, ha generato la diffusa consapevolezza della necessità della libertà femminile nel
mondo. [Adriana Perrotta Rabissi e Luciana Tavernini, Il secolo delle donne, sul sito web
http://www.url.it/donnestoria/testi/percorso_900/secolo.htm]
B4 - AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Conoscenza scientifica e riflessione esistenziale: fino a che punto la scienza è in grado di
rispondere ai grandi interrogativi sulla realtà che ci circonda, su noi stessi e sul senso della vita?
DOCUMENTI
«La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico
l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è
scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali
mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto.»
G. GALILEI, Il Saggiatore, 1623
«Dagli scritti lasciati dallo stesso Einstein sappiamo che egli nutrì una singolarissima riserva sulla "verità" della
matematica. Nel 1922 scriveva: «Nella misura in cui le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, esse non sono
certe; e nella misura in cui sono certe, esse non si riferiscono alla realtà» (citato in Abraham Pais – Einstein è vissuto
qui - Bollati Boringhieri). C'è in tali parole un esplicito riconoscimento che, sebbene la natura sia scritta in linguaggio
matematico, come credevano gli antichi pitagorici e come ribadì Galileo in modo diverso e certamente più razionale,
essa contiene un "di più" che non è riducibile alla sola matematica e nemmeno alla sola logica, che sono costruzioni
umane soggettive, anche se, dati certi presupposti, si possono ricavare le più straordinarie conquiste della scienza
oggettiva. Forse, c'è una "mistica" della natura che non è "incomprensibile" ed "indicibile", ma solo richiede di
abbandonare determinate categorie di pensiero che crediamo eterne ed immutabili, e che in realtà sono un ostacolo
alla comprensione. Uno di questi ostacoli fu chiaramente individuato da Einstein quando scrisse che nessuno
scienziato pensa in formule e, forse, nemmeno in parole, anche se le idee si esprimono con parole e frasi costruite
con i materiali del linguaggio ordinario, cioè il linguaggio che nomina gli esistenti e "battezza" i concetti».
R. GRASSANO, Alla scoperta dell’universo: Einstein, MOSES, libera associazione filosofica online
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DOCUMENTO 3. «Le mere scienze di fatti creano meri uomini di fatto…Nella miseria della nostra vita – si sente
dire – questa scienza non ha niente da dirci. Essa esclude di principio proprio quei problemi che sono i più scottanti
per l’uomo, il quale, nei nostri tempi tormentati, si sente in balìa del destino; i problemi del senso o del non-senso
dell’esistenza umana nel suo complesso…concernono l’uomo nel suo comportamento di fronte al mondo circostante
umano ed extra-umano, l’uomo che deve liberamente scegliere, l’uomo che è libero di plasmare razionalmente se
stesso e il mondo che lo circonda. Che cos’ha da dire questa scienza sulla ragione e sulla non-ragione, che cos’ha da
dire su noi uomini in quanto soggetti di questa libertà?…La verità scientifica obiettiva è esclusivamente una
constatazione di ciò che il mondo, sia il mondo psichico sia il mondo spirituale, di fatto è. Ma in realtà, il mondo e
l’esistenza umana possono avere un senso se le scienze ammettono come valido e come vero soltanto ciò che è
obiettivamente constatabile, se la storia non ha altro da insegnare se non che tutte le forme del mondo spirituale, tutti
i legami di vita, gli ideali, le norme che volta per volta hanno fornito una direzione agli uomini, si formano e poi si
dissolvono come onde fuggenti, che così è sempre stato e sempre sarà, che la ragione è destinata a trasformarsi sempre
di nuovo in non-senso, gli atti provvidi in flagelli? Possiamo accontentarci di ciò, possiamo vivere in questo mondo
in cui il divenire storico non è altro che una catena incessante di slanci illusori e di amare delusioni? »
E. HUSSERL, La crisi delle scienze europee, ed. post. 1959, § 2, passim
DOCUMENTO 4 «I progressi della scienza sono un capitolo tra i più affascinanti nella storia del nostro tempo. I
suoi enormi successi sono stati raggiunti, peraltro, attraverso una delimitazione metodica. Ci si è limitati strettamente
e del tutto consapevolmente a ricercare soltanto ciò che poteva essere misurato e contato. Ma ogni delimitazione
comporta anche dei confini e dunque sono “rimaste fuori” tutte le questioni che riguardano il perché dell’esistenza,
da dove veniamo, dove andiamo». Quindi? «Se gli scienziati affermassero che quanto hanno scoperto esaurisce tutta
la realtà, si avrebbe un superamento dei limiti. E allora si deve replicare, non tanto per motivi di fede ma per motivi
di ragione: “Questo è troppo poco”. L’intelligenza umana va oltre il misurabile e l’enumerabile. Arriva anche alle
grandi questioni metafisiche, alla domanda di senso»
Da un’intervista a Ch. Schoenborn, in M. POLITI, C’è un Disegno nell’universo, LA REPUBBLICA,
6/11/2005
DOCUMENTO 5 «Viviamo in un mondo che ci disorienta con la sua complessità. Vogliamo comprendere ciò che
vediamo attorno a noi e chiederci: Qual è la natura dell’universo? Qual è il nostro posto in esso? Da che cosa ha
avuto origine l’universo e da dove veniamo noi?…quand’anche ci fosse una sola teoria unificata possibile, essa
sarebbe solo un insieme di regole e di equazioni. Che cos’è che infonde vita nelle equazioni e che costruisce un
universo che possa essere descritto da esse? L’approccio consueto della scienza, consistente nel costruire un modello
matematico, non può rispondere alle domande del perché dovrebbe esserci un universo reale descrivibile da quel
modello. Perché l’universo si dà la pena di esistere?...Se però perverremo a scoprire una teoria completa, essa
dovrebbe essere col tempo comprensibile a tutti nei suoi principi generali, e non solo a pochi scienziati. Noi tutti -
filosofi, scienziati e gente comune - dovremmo allora essere in grado di partecipare alla discussione del problema del
perché noi e l’universo esistiamo. Se riusciremo a trovare la risposta a questa domanda, decreteremo il trionfo
definitivo della ragione umana: giacché allora conosceremmo la mente di Dio»
S. HAWKING, Dal Big Bang ai buchi neri, 1988
DOCUMENTO 6 «Come l’arte, anche la scienza non è affatto semplicemente una attività culturale dell’uomo. La
scienza è un modo, e un modo decisivo, in cui si presenta a noi tutto ciò che è. Per questo dobbiamo dire che la realtà,
entro la quale l’uomo odierno si muove e si sforza di mantenersi, è codeterminata in misura crescente nei suoi tratti
fondamentali da ciò che si usa chiamare la scienza occidentale o la scienza europea. Se riflettiamo su questo processo,
vediamo che la scienza, nel mondo occidentale e nelle varie epoche della storia di questo, ha sviluppato una potenza
mai prima conosciuta sulla terra ed è sul punto di estendere conclusivamente questa potenza su tutto il globo terrestre.
Si può dire che la scienza sia solo un prodotto dell’uomo sviluppatosi fino a questo livello di dominio, così che ci si
potrebbe aspettare che un giorno…sia anche possibile rovesciare questo suo dominio? Oppure qui domina un destino
di più ampia portata? Forse nella scienza c’è qualcos’altro che domina, oltre al puro voler-sapere dell’uomo? In effetti
è proprio così. C’è qualcos’altro che qui domina. Ma questo altro ci si nasconde, fino a che rimaniamo attaccati alle
rappresentazioni correnti della scienza»
M. HEIDEGGER, Scienza e meditazione, Conferenza tenuta a Monaco il 4/8/1953, ora in Saggi e
discorsi, 1957
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TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
La contrapposizione tra i due blocchi successiva alla seconda guerra mondiale non rispose soltanto ad
esigenze di controllo delle reciproche aree di influenza e a ragioni di carattere militare, ma anche a specifiche
esigenze di carattere economico, a due diversi modelli di organizzazione della società e dello Stato. Facendo
riferimento al tipo di sistema economico, alla concezione della società e dello Stato propri di ciascun blocco, spiega
attraverso quali iniziative e misure fu attuata la ricostruzione delle due Europe.
TIPOLOGIA D – TEMA A CARATTERE GENERALE
Insegnandoci un nuovo codice visivo, le fotografie alterano e ampliano le nostre nozioni di ciò che val
la pena guardare e di ciò che abbiamo il diritto di osservare. Sono una grammatica e, cosa ancor più importante,
un’etica della visione. (Susan Sontag, Sulla fotografia, 1977)
Quando il bambino era bambino, | se ne andava a braccia appese, | voleva che il ruscello fosse un fiume,
| il fiume un torrente, | e questa pozza, il mare. || Quando il bambino era bambino, | non sapeva d'essere un
bambino, | per lui tutto aveva un'anima | e tutte le anime eran tutt'uno. || Quando il bambino era bambino, | su
niente aveva un'opinione, | non aveva abitudini, | sedeva spesso a gambe incrociate, | e di colpo sgusciava via,
| aveva un vortice tra i capelli | e non faceva facce da fotografo (citazione da Peter Handke, in Wim
Wenders, Il cielo sopra Berlino, film del 1987).
Vedere, guardare, osservare o fare facce da fotografo come altrettanti modi di stare al mondo. Come lo
sguardo può diventare etica.
53
11.1.3 TERZA PROVA
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI SCIENZE
1.Spiega perché il modello della struttura interna della Terra è stato elaborato grazie allo studio delle
onde sismiche. (max 10 righe)
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2. Illustra quali sono le caratteristiche chimiche-fisiche di un magma e quale la sua genesi . (max 10
righe)
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3. Descrivi i tipi di strutture metamorfiche, correlandoli ai tipi di metamorfismo.
(max 10 righe)
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55
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI STORIA DELL’ARTE
(Si risponda con un max di 10 righe e tolleranza di +/-10%)
1. Tratta dell’opera proposta individuandone i dati essenziali e le differenze con dipinti
immediatamente precedenti aventi lo stesso tema.
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2. Gli Impressionisti ed il loro rapporto con la fotografia e la luce ne “La cattedrale di Rouen”.
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3. Si illustrino le differenze ed i punti di contatto tra le poetiche dei pittori postimpressionisti P.
Gauguin e V. Van Gogh.
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI INGLESE
Prima simulazione
1) THE CONCEPT OF “DOUBLE” IN STEVENSON’S AND WILDE’S NOVELS
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2) DESCRIBE THE CHARACTER BASIL HALLWARD.
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3) ART AND BEAUTY IN OSCAR WILDE, AS OPPOSED TO VICTORIAN CULTURE
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Seconda simulazione
1) Modernism
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2) Epiphanies and Moments of Being
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3) Virginia Woolf and the War.
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI FILOSOFIA
Terza prova- Filosofia. Quesiti a risposta singola (max 10 righe).
1) Per quale metodo d’indagine comune allo spiritualismo francese e, più in generale, per quali
aspetti del suo pensiero Bergson può essere considerato una delle voci significative della reazione
antipositivistica e anti-intellettualistica di fine Ottocento?
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2) Spiega in che senso la centralità dell’inconscio, nella concezione della vita psichica di Freud, ha
rivoluzionato l’autorappresentazione dell’uomo e delle sue capacità razionali tramandata dal
pensiero filosofico moderno (da Cartesio a Hegel al positivismo).
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3) Confronta la posizione assunta nei confronti della metafisica dai neopositivisti e da Popper.
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI STORIA
Terza prova- Storia. Quesiti a risposta singola (max 10 righe).
1. Delinea le principali tappe che, dopo il Congresso di Berlino del 1878, portarono le potenze europee
a schierarsi in due blocchi contrapposti e al deterioramento delle relazioni internazionali, chiarendo
gli specifici motivi di contrasto tra gli stati coinvolti nello scoppio della prima guerra mondiale.
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2. Per quali caratteristiche, nel saggio pubblicato nel 1932 in collaborazione col filosofo Giovanni
Gentile, Mussolini rivendicava l'assoluta originalità della concezione dello stato fascista e la sua
Irriducibile diversità rispetto allo stato liberale e ai regimi autoritari del passato?
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3. Illustra la svolta operata da Stalin nell’economia sovietica alla fine degli anni Venti del Novecento,
spiegando perché si trattò di una svolta, e mettine in luce gli scopi e le ripercussioni sul piano
economico e sociale.
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La valutazione (in quindicesimi) si baserà sui seguenti elementi:
a) pertinenza, correttezza e completezza dei contenuti max p. 6
b) capacità di sintesi; chiarezza, precisione e coerenza nell’organizzazione del discorso max p. 5
c) uso appropriato del linguaggio disciplinare max p.4
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI FISICA
Simulazione di terza prova 2016-17 (TIPOLOGIA B)
Rispondi in massimo 10 righe alle domande.
1. Esplicita il contenuto della legge di Ampere e applicalo qualitativamente ai tre percorsi in figura
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2. Una spira circolare di filo giace sul pavimento della stanza in cui vi trovate. Attraverso essa scorre una
corrente i in senso orario guardandola dall’alto. Cosa s’intende per momento di dipolo magnetico della
spira? Come risulta diretto in questo caso e quali effetti determina sulla spira?
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3. E’ possibile che un oggetto assorba energia luminosa senza che ad esso venga trasferita quantità di moto?
Discutere la questione.
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI LATINO
Simulazione di terza prova 18 gennaio 2017
Spiega in sintesi perché Lucano, in riferimento alla Pharsalia, può essere definito l’“anti-Virgilio”
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Spiega la concezione di Seneca sul tempo, quale emerge nei testi da te letti e con esplicito riferimento ad
essi.
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Ricostruisci, attraverso l’ambiente ritratto e lo stile linguistico della Cena Trimalchionis, l’atteggiamento
ideologico-culturale dell’autore del Satyricon.
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12. ESEMPI DI PROVE DISCIPLINARI ASSEGNATE DURANTE L’ANNO
LSS “P. Gobetti” Classe VB 28 ottobre 2016
VERIFICA DI STORIA. Nome e cognome: ...................................................
Dalla fine dell’Ottocento alla prima guerra mondiale
A. Quesiti a risposta multipla, esercizi di completamento, risposte brevi
1. Individua le affermazioni riferibili alla società occidentale negli anni della seconda rivoluzione
industriale: (5) [p.1,5]
a. le grandi banche acquisiscono il controllo di molte imprese investendo nei nuovi settori industriali;
b. si mantiene il liberismo in politica economica;
c. il taylorismo favorisce una produzione élitaria;
d. le teorie tayloriste, su cui Ford costruisce il suo impero automobilistico a Detroit, collegano aumento
della produttività e incentivi salariali;
e. la forte crescita demografica è legata anche ai miglioramenti in campo medico e dell’igiene
pubblica;
f. in tutti i paesi europei di riducono drasticamente i flussi migratori verso l’estero grazie ai progressi
dell’industrializzazione;
g. le legislazioni restrittive dei governi, a partire da quello tedesco, bloccano la nascita di forti partiti
socialisti;
h. la crescita industriale favorisce l’urbanizzazione;
i. ampliamento del diritto di voto in molti stati.
2. Quale intuizione di fondo riguardo ai cambiamenti che stavano avvenendo nei modi di fare politica
spiega il successo dell’opera di Le Bon su La psicologia delle folle? [1p.]
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3. Individua le affermazioni coerenti con la pratica di governo di Giolitti: (3) [p.1]
a) accentuazione del trasformismo per assicurarsi una forte maggioranza parlamentare;
b) sostegno alla borghesia industriale e al proletariato organizzato;
c) liberismo economico in contrasto con la politica protezionista avviata dalla Sinistra storica;
d) sostegno alla corrente democratica del cattolicesimo italiano di Romolo Murri, intenzionato a dar vita a
un partito autonomo dalla Chiesa benché ispirato ai valori della solidarietà cristiana;
e) neutralità dello Stato nei conflitti di natura sindacale in netto contrasto con le politiche ottocentesche
dello "Stato gendarme", schierato in difesa dei ceti proprietari;
f) suffragio universale maschile per una graduale trasformazione della società in senso socialista.
4. Durante l’età giolittiana il movimento socialista italiano fu caratterizzato da (3): [1p]
a) la costante presenza dei riformisti di Turati alla guida del PSI;
b) l’alternanza della corrente riformista e di quella rivoluzionaria nella direzione del partito;
c) l’adesione della Cgil al sindacalismo rivoluzionario;
d) una forte crescita delle organizzazioni sindacali sia nell’industria, sia nell’agricoltura;
e) l’espulsione dal PSI degli esponenti revisionisti che avevano appoggiato la guerra di Libia;
f) una drastica riduzione degli scioperi dovuta alla politica repressiva del governo.
70
5. In Italia erano ostili alla guerra di Libia (1): [0,5 p.]
a) la quasi totalità dei socialisti; b) i principali giornali che ispiravano l’opinione pubblica borghese;
c) l’Associazione nazionalista italiana; d) il Vaticano.
6. Che cosa sancì il cosiddetto Patto Gentiloni? (1) [0,5p]
a) la rimozione del non expedit in funziona antisocialista;
b) il divieto per i cattolici di partecipare alle elezioni politiche;
c) la scelta di costituire un partito cattolico che si contrapponesse a quello liberale;
d) l’accordo fra Stato e Vaticano per la guerra di Libia.
7. Individua l’affermazione errata. I sostenitori di Dreyfus in Francia: [p.0,5]
a) si identificavano nei valori del nazionalismo e del tradizionalismo;
b) erano numerosi fra i socialisti e i radicali;
c) ebbero l’appoggio pubblico del grande scrittore Emile Zola;
d) difendevano i valori della repubblica, della laicità e della democrazia.
8. 1. Negli anni immediatamente precedenti al primo conflitto mondiale i principali motivi di
tensione tra i due blocchi di potenze europee erano rappresentati: (3) [1 p]
a) dalle due crisi marocchine che peggiorarono l’ormai precario rapporto fra Francia e Germania;
b) dalla competizione tra Francia e Gran Bretagna per la superiorità navale;
c) dalla crisi dell’Impero ottomano; d) dalla rivalità austro-russa nei Balcani;
e) dalla fuoriuscita dell’Italia dalla Triplice Alleanza;
f) dall’alleanza tra Impero austro-ungarico e Serbia in vista di una ridefinizione degli equilibri nei Balcani.
8.2. Giustifica la tua scelta rispetto alla lett. b.: [1p.]
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9. Con quali stati l’Italia aveva firmato la Triplice Alleanza?
..................................................................................................................................... [0,5 p.]
10. Da quali accordi bilaterali precedenti derivò la Triplice Intesa? [1 p.]
.....................................................................................................................................
.....................................................................................................................................
11. Quale fra i seguenti paesi fu annesso all’Impero austroungarico nel 1908?
[0,5 p.] a. Romania, b. Bulgaria, c. Macedonia, d. Serbia, e. Bosnia Erzegovina
12. Indica schematicamente la catena di azioni e reazioni che portarono allo scoppio della guerra dopo
l’assassinio di Sarajevo: [1,5p.]
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71
13. Chiarisci di quali sentimenti diffusi, non solo in Germania, è espressione l’affermazione del kaiser
Gugliemo II allo scoppio della guerra: “Non vedo più partiti. Vedo solo tedeschi”. [1,5p.]
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14. Individua le affermazioni riferibili correttamente al patto di Londra del 1915: (2) [1p.]
a) fissava le clausole per l’entrata dell’Italia in guerra secondo gli accordi fissati dalla Triplice Alleanza;
b) impegnava l’Italia a entrare in guerra entro un mese dalla firma del patto;
c) recepiva le rivendicazioni del governo italiano, che erano sia di natura imperialistica sia relative al
completamento dell’unità nazionale;
d) riconosceva all’Italia il solo diritto ad annettere le terre “irredente” occupate dall’Austria-Ungheria.
15. Nell’Italia del 1914-1915 erano favorevoli all’intervento in guerra: (4) [1 p.]
a) il re e il governo; b) la maggioranza parlamentare giolittiana;
c) il movimento “irredentista”; d) i nazionalisti; e) i socialisti riformisti di Turati;
f) la maggioranza dei cattolici; g) parte dei sindacalisti rivoluzionari.
16. Inserisci nel cronogramma in basso i seguenti avvenimenti: [1,5p.]
a) patto di Londra; b)pace di Brest Litovsk; c)disfatta di Caporetto;
d) “Quattordici punti” di Wilson; e) intervento dell’Italia nel conflitto; f) battaglia di Verdun;
g) prima battaglia della Marna; h) ingresso in guerra degli USA;
i) spedizione punitiva dell’Austria contro l’Italia; l) vittoria italiana a Vittorio Veneto.
1914 1915 1916 1917 1918
17. Individua le affermazioni correttamente riferibili alla situazione in Russia tra la rivoluzione di
febbraio e la rivoluzione di ottobre: (3) [1p.]
a) nel febbraio 1917 il fronte russo crollò e il regime zarista fu abbattuto dal partito bolscevico guidato da
Lenin;
b) obiettivi dichiarati del governo provvisorio nato dalla rivoluzione di febbraio erano l’occidentalizzazione
del paese e la prosecuzione della guerra a fianco dell’Intesa;
c) si formò di fatto un dualismo di poteri: il governo provvisorio e i soviet;
d) con le “tesi di aprile” Lenin riaffermò la teoria marxista ortodossa sostenendo la necessità di una
fase capitalistico-borghese in Russia prima della presa del potere da parte del proletariato;
e) con le tesi di aprile Lenin affermò la possibilità di una immediata rivoluzione comunista con il passaggio
di tutto il potere ai soviet, l'uscita della Russia dalla guerra e l'avvio di una riforma agraria.
18.1. Quali nuove nazioni si formarono grazie al disfacimento dell’Impero austro-ungarico? [1p.]
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18.2. Che cosa si stabilì alla Conferenza di pace di Parigi riguardo al destino politico dell’Austria? Per
quali ragioni e contro quale principio affermato nei “14 punti” di Wilson? [1p.]
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…………………………………………………………………………………………………. 19. Indica le
principali clausole imposte alla Germania dal trattato di Versailles in ambito: [1,5p]
territoriale: ................................................................................................................................................
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...................................................................................................................................................................
militare: .....................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................
economico: ................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................
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B. Quesiti a risposta singola
20. Illustra le differenti posizioni politiche che si confrontarono all’interno dei partiti socialisti negli anni
della Seconda Internazionale socialista. [3 p.]
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21. Il primo conflitto mondiale è stato la prima grande guerra industriale della storia. Spiega come questo
fatto ha cambiato le modalità della guerra e i rapporti fra la politica (l'azione dei governi) e l'economia.
[3p.]
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22. Spiega perché il 1917 fu un anno cruciale sia per il corso degli eventi militari e l’esito del conflitto, sia in
relazione all’atteggiamento verso la guerra dei soldati e delle popolazioni civili. [3 p.]
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Elementi valutati: pertinenza, precisione e ricchezza dei contenuti, completezza, chiarezza e coerenza espressiva.
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LSS “P. Gobetti”. Classe VB 17/10/2016 Cognome e nome: ............................................. VERIFICA DI FILOSOFIA. Quesiti a risposta singola (max 10 righe).
1. Alla luce della sua teoria della conoscenza, definisci la realtà fenomenica dal punto di vista di
Schopenhauer e chiarisci il significato che essa assume nella sua concezione complessiva del mondo.
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2. Per Kierkegaard il concetto di esistenza definisce la specifica condizione dell’uomo nel mondo.
Illustrane alcuni caratteri costitutivi, evidenziando anche la distanza fra la prospettiva kierkegaardiana e
quella di Hegel.
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3. Esiste Dio? Se sì, la sua esistenza può essere dimostrata razionalmente? Confronta le posizioni
di Schopenhauer e Kierkegaard al riguardo.
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Criteri di valutazione:
conoscenza e comprensione dell'argomento (da 1 a 5: gravemente insuff- insuff -suff- buono-ottimo)
sintesi e coerenza interna dell'elaborato (da 1 a 3: insuff-suff-buono)
precisione nell'uso del linguaggio specifico (da 0 a 2: insuff-suff-buono)
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NAME 5B English Test OCT 11th 2016
1) Positive and negative aspects of the Victorian Age
2) Describe one of the characters of the novel Hard Times
3) How can the novel Oliver Twist be connected to the Poor Law of 1834?
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NAME 5B English Test NOV 23rd 2016
1) Romantic and Victorian elements in Charlotte Brontë’s Jane Eyre
2) The relationship between Stevenson’s works and his age
3) How is the theme of double presented in the novella Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde?
78
NAME 5B English Test MAR 11th 2017
1) Dublin, a ‘paralyzed’ city
2) The concept of Epiphany (make examples)
3) Ulysses as a Modernist novel
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Liceo scientifico “ Gobetti ”- To Allievo………………………………
Anno scolastico 2016/ 17 Classe 5° B Data…………….....
PROVA 1 - STORIA DELL’ ARTE - Punti totali ……/100 VOTO ........ /10
Non è permesso correggere le risposte chiuse. Per ogni domanda: il punteggio massimo è quello tra
parentesi; la risposta errata vale 0 punti; quella senza riposta vale 2/10 del punteggio massimo.
1) Completa il brano sottostante utilizzando alcune delle parole elencate sotto. (P.18) (.….)
Nel XVIII secolo i pensatori illuministi sottopongono ad un’………………………………… anche l’arte
alla quale vengono affidate nuove ………………….. tra le quali non più imitare la natura ma analizzare la
…………….. in modo scientifico.
Tuttavia ai primi decenni del ‘700 il gusto prevalente è quello …………………. che privilegia l’aspetto
scenografico e le decorazioni preziose
Il ……………………….. .. del 1815 riporta i confini degli stati europei alla situazione precedente le
conquiste napoleoniche ed il periodo è conosciuto come ……………………..in seguito a cui si diffondono
gli ideali patriottici ed il concetto di ………………….. mentre , successivamente alle insurrezioni del
……………… nascono nuovi stati nazionali.
A partire dal 1840 nasce in …………………….. il Realismo i cui esponenti si dedicano allo
approfondimento dei …………………………………… .
Questi artisti riproducono oggettivamente la …………………… senza alcuna aggiunta emotiva e senza
interpretazioni …………………………. .
Inghilterra; Restauro; Rococò; indagine razionale; Congresso di Vienna; Nazione; Internazionalismo;
1816; religione; funzioni; temi dell’industria; Francia; analisi approfondita; Trattato di Campoformio;
letterarie; Restaurazione; Barocco; realtà; prospettive; fatti del loro tempo; fantasia; 1848; nazione;
personali.
2) Analizza il dipinto fornendo i dati di seguito richiesti (P 18) (…..)
Autore: …………………………………………………………..
Titolo: ……………………………………………………………
Tecnica e dimensioni: …………………………………………....
Data e luogo: ……………………………………………………..
Descrizione……………..……………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………… ….
……………………………………………………………………….…………………………………….…
……………………………………………….………………………………………………………….……
………………………...…………………………………………………………………...…………………
………………………………………………………………………………………………………………
……….………………………………………………………………..…..………………………………...
……………….…………………..…………………………..………………...…………………………….
3) Associa ad ogni autore l’opera corrispondente (P.8) (.….)
A) G. Courbet; B) T. Géricault; C) F.Hayez; D)F. Goya.
1)L’origine du monde; 2) Maja desnuda; 3) Il bacio; 4) La zattera della Medusa.
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4) Si tratti dello scultore A. Canova e di una delle sue più importanti opere. (P.14) (…..)
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………………………………………..….………………………………..….…………………………….
……………………..………………………………………………………….….……..………………….
………………………………...…………………………………..………………………………………..
5) Indicare con V(vero) o F(falso) le seguenti affermazioni: (P.10) (…..)
Il pittore J.L.David…… Non è mai stato in Italia;
Ne “L’assassinio di Marat” rappresenta il momento culminante dell’uccisione del rivoluzionario
W. Turner …… E’ un esponente del Romanticismo inglese; Nell’opera “Vapore durante
una tempesta di mare” la nave è rappresentata in modo dettagliato e realistico;
L’opera “La libertà guida il popolo”.……. E’ una realizzazione di Eugene Delacroix;
Viene rappresentata la Rivoluzione Francese del 1789;
La zattera della Medusa …. E’ un’opera del 1819; Racconta un episodio di fantasia.
J.D.Ingres….. E’ un esponente del Realismo; Rappresenta una bellezza ideale.
6) Analizza l’opera proposta fornendo i dati di seguito richiesti ( P. 18 ) (…..)
Autore: ……………………………………………………….
Titolo: ………………………………………………………...
Tecnica e dimensioni: ………………………………………..
Data e luogo: ……….…………………………………………
Descrizione dell’opera: ……………………………………….
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7) Si tratti in 10 righe dell’architettura del Romanticismo facendo almeno 2 esempi (P.14) (…..)
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81
Liceo Scientifico Gobetti Cognome Nome
VERIFICA DI SCIENZE
1. Le rocce sedimentarie più comuni sono…………………………………………………………………
2. Spiega cosa si intende per diagenesi e approfondisci le due fasi più importanti del processo di
litificazione.
3. Le proprietà fondamentali di una roccia sedimentaria sono:
a. la composizione, la tessitura, la struttura b.la densità, la tessitura, la composizione
c. la densità, la durezza, le dimensioni d. il tipo, la forma, il modo di accumulo dei grani
4. Quali sono i due tipi fondamentali di sedimenti carbonatici? Correla la definizione ad almeno un
esempio.
5. Per quali motivi lo studio delle rocce sedimentarie riveste una particolare importanza?
6. Come si è formata la Formazione gessoso-solfifera in Italia? E in quale luoghi affiora?
7. Per quale regione i carboni più antichi hanno maggiore potere calorico? E in quale modo si originarono?
8. Nell’ambiente di piana abissale si accumulano………………………………con formazione di ………
…………….……..………che si depositano sul fondo oceanico trasformandosi nel tempo in ……………
9. Spiega la seguente affermazione relativa alle rocce sedimentaria “I vari tipi di stratificazione dipendono
in gran parte dal tipo di flusso”.Cosa studia la paleogeografia e quale elemento geomorfologico è alla base
di questa disciplina?
10. Il travertino è una roccia:
a. terrigena a grana fine b. carbonatica di origine detritica c. carbonatica di deposito chimico d.
silicea
11. Le lateriti:
a. sono composte da carbonato di calcio b. sono depositi di ossidi e idrossidi di ferro e alluminio
c. si formano in clima caldo umido d. sono originate per un processo di degradazione chimica delle rocce
12. Quando un minerale si può considerare un buon minerale indice?
13. Le rocce che appartengono alla stessa facies metamorfica devono avere la stessa origine e
composizione? Spiega.
14. Nel metamorfismo cataclastico la presenza dei fluidi magmatici facilita:
a. è un fenomeno molto localizzato b. non causa mai la completa scomparsa della struttura originaria
c. dipende esclusivamente dalla temperatura d. è legato ad attriti tra masse rocciose in movimento
15. Come si origina la struttura scistosa? In quali tipi di roccia si osserva?
16. Spiega perché il metamorfismo è un processo che avviene a livello delle radici delle catene montuose.
17. Cosa si intende per metamorfismo e come si definiscono le rocce metamorfiche?
18. Osserva il campione di roccia descrivendo le sue caratteristiche e indicando il processo che ha portato
alla sua formazione.
82
13/5/2017
Verifica di Fisica Nome e Cognome …………………………
Rispondi alle domande in un massimo di 10 righe
a) Discuti il concetto di dualità onda-particella alla luce dei dati sperimentali ottenuti da Davisson e Germer.
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b) Descrivi i principali concetti legati all’equazione di Schrodinger e al significato della funzione d’onda.
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83
d) Discuti l’espressione analitica che permette di calcolare l’energia totale dell’elettrone nell’atomo d’idrogeno
secondo il modello atomico proposto da Bohr.
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84
Verifica di Fisica 15/3/2017
Rispondi in massimo 15 righe alle domande.
Con la storica memoria dal titolo Teoria della legge di distribuzione dell'energia dello spettro normale,
presentata all'Accademia delle Scienze di Berlino il 14 dicembre 1900, Max Planck introdusse il concetto di
quantizzazione dell'energia, presentando una formula matematica che forniva risultati coerenti con i dati
sperimentali, ricavati dall'analisi dello spettro del corpo nero. Prendendo spunto dai risultati teorici di Planck,
Einstein riuscì a spiegare il fenomeno dell'effetto fotoelettrico che appariva incomprensibile, utilizzando la
teoria elettromagnetica di Maxwell.
c) Spiega che cosa s'intende per corpo nero e descrivi sinteticamente le deduzioni teoriche di Planck.
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d) Descrivi il fenomeno dell'effetto fotoelettrico, come oggi lo conosciamo grazie a Einstein.
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85
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Risolvi il problema.
c) Sopra una lastra di metallo fotosensibile incide un'onda elettromagnetica con lunghezza d'onda ) =200 nm
e sugli elettroni estratti per effetto fotoelettrico agisce un campo magnetico caratterizzato da un vettore induzione
magnetica di modulo B = 25∙ 10-6 T, perpendicolare alla loro direzione di propagazione. Risentendo l'effetto del
campo magnetico, gli elettroni si muovono su una traiettoria circolare con un raggio massimo di 20 cm.
Calcola, in eV, il lavoro di estrazione da questo metallo ed esprimi poi la tua opinione sulla possibilità di ottenere
l'effetto fotoelettrico utilizzando con lo stesso metallo un'onda elettromagnetica con lunghezza d'onda =400
nm. Trascura gli effetti relativistici. Considera: velocità della luce c = 2,998∙108 m/s; costante di Planck
h = 6,63∙10-34 J s; massa a riposo dell'elettrone me=9,108∙10-31 kg; carica dell'elettrone e=1,602∙10-19 C.
86
d) Che cosa si intende con l'espressione intervallo di tempo proprio?
In che modo lo studio dei muoni rappresenta una verifica sperimentale al fenomeno relativistico della
dilatazione dei tempi?
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Verifica di Fisica RECUPERO
Rispondi in massimo 15 righe alle domande.
All'inizio del secolo scorso, il fisico tedesco Max Planck interpretò i risultati sperimentali relativi alla radiazione
del corpo nero introducendo l'ipotesi della quantizzazione dell'energia. Questa ipotesi, intesa inizialmente solo
come uno stratagemma matematico utile per far coincidere i risultati teorici e quelli sperimentali, apparve invece
come una realtà fisica pochi anni dopo, con l'interpretazione dell'effetto fotoelettrico, fatta da Einstein e con la
successiva conferma dovuta all'effetto Compton.
a) Spiega che cosa si intende per corpo nero e come lo studio della sua radiazione ha portato Planck ad avanzare
l'ipotesi dei quanti di energia.
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b) Descrivi il fenomeno fisici dell'effetto Compton e anche le leggi che permettono di interpretarne i risultati
sperimentali.
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c) Risolvi il problema.
Un fotone, con energia 0,1 MeV, interagisce con un elettrone la cui velocità può essere considerata trascurabile.
Calcola, sempre in MeV, l'energia finale del fotone, sapendo che il suo angolo di deviazione dovuto all'effetto
Compton è 30°. Commenta il risultato ottenuto. Ricorda che l'elettrone ha carica elettrica negativa
e=1,602∙10-19 C e massa me=9,108∙10-31 kg. Inoltre, i valori della costante di Planck e della velocità della luce
sono h = 6,63∙10-34 J s c = 2,998∙108 m/s.
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d) In che cosa consiste l'effetto Doppler relativistico?
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90
Verifica di latino per la classe V B 10 0ttobre 2016
Allievo/a _____________________________
Leggi bene tutto il questionario prima di rispondere alle singole domande.
Indica gli estremi cronologici degli imperatori dell’età giulio-claudia
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Spiega perché si chiama età giulio-claudia
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Spiega il perché della repressione neroniana del 65-66, indica la principale fonte storiografica di questo
evento e i tre illustri uomini di lettere che ne furono vittima
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A quale linea politica si può ricondurre il governo autocratico di Nerone? Riesci a trovarne l’origine in
personaggi storici precedenti ben definiti?
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Spiega il significato del titolo Satyricon, individuandone, se riesci, due diverse sfumature
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Indica il terminus ante quem per la datazione del Satyricon, spiegandone la ragione
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Indica il terminus post quem per la datazione del Satyricon, spiegandone le ragioni
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Indica gli argomenti a favore dell’identificazione dell’autore del Satyricon con il Petronio di cui parla
Tacito nel XVI libro degli Annales
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91
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Definisci il pubblico del Satyricon ed interpreta il valore ideologico, il significato e l’intento dell’opera
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Definisci la tipologia strutturale del narratore del Satyricon, quale emerge dalle parti a noi pervenute;
indicane il nome e le caratteristiche socio-antropologiche
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Spiega, nell’ordine, in base a quali caratteristiche il Satyricon si possa definire una satira menippea e in
che cosa invece se ne discosti.
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Di che cosa è autore il Publilio nominato nel Satyricon e comicamente considerato da Trimalchione più
elegante di Cicerone? Prova a spiegare l’importanza di questo riferimento
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Commenta le seguenti parole di Luca Canali tratte dalla sua introduzione all’edizione BUR del 1981 del
Satyricon: “Qualunque sia stata l’ampiezza dell’opera, il signore della vicenda petroniana, il tiranno
tracotante, generoso e funereo come veramente deve essere un tiranno, il campione dei ceti sociali vittoriosi
(…) è Trimalchione. Tutti i personaggi, prima e dopo il grande frammento della Cena, ignoti e peregrini al
solenne liberto, ruotano ugualmente nella sua orbita, ne sono condizionati come da un’ubiqua presenza, da
una pietra di paragone, da un misuratore di vitalità e di poesia”.
92
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Spiega perché si possa considerare Petronio il primo autore “verista” della letteratura occidentale e in che
cosa consistano i limiti del suo realismo secondo Auerbach
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Spiega, nell’ordine, chi siano i seguenti personaggi: Agamennone, Ascilto, Gitone, Quartilla, Eumolpo,
Lica, Trifena, Circe
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In quale città è ambientata l’ultima parte dell’opera? Di quale regione odierna fa parte? Che caratteristica
ha nel romanzo la gran parte dei suoi abitanti?
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Riesci a spiegare il brano di seguito citato, indicando quale dei personaggi pronunci queste parole, a che
proposito e a che punto della storia? “Tutti coloro che saranno designati eredi nel mio testamento, a
eccezione dei miei liberti, potranno entrare in possesso dei rispettivi lasciti solo a condizione che taglino
a pezzi il mio cadavere e se lo mangino in pubblico”. Spiega a chi si riferisca chi parla con l’espressione
“miei liberti”.
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In che cosa consiste l’importanza storico-linguistica del Satyricon? Cos’ha in comune con i graffiti di
Pompei?
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Cos’è un hapax legomenon?
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Traduci il brano sotto riportato e analizzalo sottolineando le espressioni proverbiali, la tendenza alla
paratassi, le tracce di lessico quotidiano, l’hapax legomenon, il significato e l’origine del sostantivo topanta.
Specifica la tipologia della proposizione subordinata quae esset mulier illa, indica la sua reggente, di’ se è
rispettata la consecutio temporum, quale sia il tempo verbale usato e quale relazione temporale esprima.
Spiega la presenza del congiuntivo nella relativa quae huc atque illuc discurreret.
Soffermati infine sulle caratteristiche positive del personaggio descritto.
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94
Verifica di latino per la classe V B 06/03/2017
Allievo/a _____________________________
Leggi l’epigramma I, 15 di Marziale prima in latino e poi nelle due traduzioni italiane d’autore.
Rispondi quindi alle domande.
Per il compleanno di un amico
Metro: distici elegiaci
O mihi post nullos, Iuli, memorande sodales,
si quid longa fides canaque iura valent,
bis iam paene tibi consul tricesimus instat,
et numerat paucos vix tua vita dies.
5 Non bene distuleris videas quae posse negari,
et solum hoc ducas, quod fuit, esse tuum.
Expectant curaeque catenatique labores,
gaudia non remanent, sed fugitiva volant.
Haec utraque manu complexuque adsere toto:
10 saepe fluunt imo sic quoque lapsa sinu.
Non est, crede mihi, sapientis dicere “Vivam”:
sera nimis vita est crastina: vive hodie.
O Giulio, ch’io non potrei posporre ad alcuno dei miei amici, se una lunga confidenza e gli inveterati diritti
contano qualcosa, ormai quasi s’approssima per te il sessantesimo console e la tua vita conta appena un
pugno di giorni. Sbagli a rinviare le cose che, lo vedi, potresti non avere mai iù; considera tuo solo quello
che hai già avuto. Ti aspettano affanni e una sfilza di travagli, i piaceri non durano, si dileguano in un
lampo. Coglili con tutt’e due le mani e stringendoli fra le braccia: spesso anche così sgusciano via
sottraendosi alla nostra stretta. Non è del saggio, credimi, dire “Vivrò”, è troppo tardi vivere domani: vivi
oggi. (trad. Mario Scandola)
O Giulio, amico degno di essere ricordato da me prima di ogni altro, se hanno qualche valore la lunga
confidenza e i diritti di una vecchia amicizia, ormai ti è quasi vicino il sessantesimo console, e la tua vita
può contare appena pochi giorni realmente vissuti. Faresti male a rimandare quei piaceri che, come vedi, ti
95
possono essere negati; stima tuo solo il piacere che hai già provato. Le preoccupazioni e i continui affanni
li hai sempre addosso. Le gioie non restano ferme, ma fuggono e volano. Afferrale con ambedue le mani
e con tutta la forza delle tue braccia: spesso, anche strette così esse ci sfuggono, scivolando lungo il basso
petto. Non è da uomo saggio, credimi, dire: “Godrò”; arriva troppo tardi il piacere di domani: godi oggi.
(trad. G. Norcio)
Quale dei due autori è stato più fedele alla sintassi originale del v. 1? Motiva la tua risposta.
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Spiega la morfosintassi della parola cana (v. 10) e la sua traduzione da parte dell’uno e dell’altro autore.
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Perché al v. 3 si nomina il consul?
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Al v. 5 si segnalano una figura retorica di significato e una figura retorica di posizione. Quali sono? Spiega
in che cosa consistano, indicando le due parole coinvolte per l’una e per l’altra.
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Sempre in relazione al v. 5, come hanno reso i due traduttori le due figure retoriche di cui sopra? Spiega
con particolare chiarezza la resa della figura retorica di posizione, indicando quale cambiamento sintattico
ha generato nell’una e nell’altra versione.
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In riferimento al v. 7, quale delle due traduzioni è più fedele all’originale? Quale delle due è preferibile?
Motiva le tue risposte.
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Al v. 8, come hanno reso i due traduttori le parole fugitiva volant e il loro soggetto?
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Quali parole latine corrispondono a “e con tutta la forza delle tue braccia” di G. Norcio? Quali sono le
parole corrispondenti di Mario Scandola? Quale dei due autori mantiene la stessa sintassi del periodo
dell’originale?
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Fai l’analisi completa, morfologica e sintattica, della parola lapsa del v. 10 (indica anche il lemma,
aiutandoti con il vocabolario). Indica chiaramente quale sia l’elemento a cui si riferisce e con cui concorda.
Commenta quindi le due scelte di traduzione dei due autori in relazione a tutto il v.10, evidenziando
l’iperbato presente nell’originale.
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Fornisci la traduzione letterale dei vv. 4, 6, 11, 12; confrontala con quella dei due autori, valutando, con le
dovute motivazioni, quale, di volta in volta, sia per te preferibile. Commenta poi il messaggio trasmesso in
questi versi, anche con opportuni riferimenti ad altri testi e ad altri autori a te noti. (Utilizza lo spazio a
tergo)
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97
Cognome .................................................... Nome ……………………………………Classe ….…...
Verifica di Matematica
Quesito obbligatorio (a scelta tra 1 e 2)
1. Determina l’integrale generale e l’integrale particolare passante per il punto a fianco indicato
dell’equazione differenziale a variabili separabili:
xe
xyy
2
'
2
1,0Q
2. Determina l’integrale generale dell’equazione differenziale del 2° ordine lineare a coefficienti
costanti non omogenea.
322'3'' 2 xyyy
Quesito obbligatorio
3. Fissato nello spazio un sistema di riferimento ortogonale monometrico Oxyz, si considerino i
punti A (1; 0; 0), B (1; 1; 4) e C (−1 ; 1; 1).
a. Mostrare che A, B e C non sono allineati.
b. Determinare l’equazione del piano ABC.
c. Determinare, in forma parametrica, le equazioni della retta passante per A e perpendicolare al
piano ABC.
Quesito obbligatorio (a scelta tra 4 e 5)
4. Il tronco di un albero, che possiamo approssimare con un cilindro, aumenta di diametro nel tempo
formando ogni anno due nuovi anelli. La crescita è più veloce in annate di piogge abbondanti,
meno veloce in periodi più secchi. In una certa zona l’andamento delle piogge è ciclico, e
possiamo descrivere la velocità di accrescimento, variabile nel tempo, del raggio del tronco di un
albero di una data specie con la funzione periodica 𝒗(𝒕) = 𝒉 + 𝑨 𝒔𝒊𝒏 𝝎𝒕, dove v è la velocità di
accrescimento in cm/anno e t il tempo in anni.
a. Sapendo che il periodo del ciclo delle piogge è di 10 anni, e che la velocità di accrescimento
oscilla tra un minimo di 0,5 cm/anno e un massimo di 2,5 cm/anno, determinare 𝒉, 𝑨 e 𝝎.
b. Determinare la legge che esprime il raggio del tronco in funzione del tempo, se per t = 0 il
raggio misura 10 cm.
c. Calcolare il raggio del tronco dell’albero per t = 10.
5. Questione di concentrazione Un farmaco somministrato per via intramuscolare prima viene iniettato
nel muscolo e poi passa nel sangue. La sua concentrazione aumenta inizialmente fino a raggiungere
il valore massimo, pari a 1 mg/L, poi decresce riducendosi progressivamente a zero. La legge che
la descrive, in funzione del tempo misurato in ore, è del tipo
𝒄(𝒕) = 𝟒(𝟐−𝒌𝒕 − 𝟐−𝟐𝒌𝒕), 𝒄𝒐𝒏 𝒌 ∈ 𝑹+ a. Verifica che tale legge descrive bene il modello: la concentrazione è inizialmente nulla, assume
solo valori positivi per t> 0 e tende ad annullarsi al passare del tempo.
b. Determina il valore del parametro k in modo che la concentrazione massima si raggiunga dopo
5 ore.
Quesito obbligatorio (a scelta tra 6 e 7)
6. La tromba di Gabriele La tromba di Torricelli, o di Gabriele, è un solido ottenuto con una
rotazione completa intorno all’asse x della curva di equazione 𝒚 =𝟏
𝒙 per x≥1. Ha la particolarità
di avere una superficie infinita ma volume finito. Quanto misura il volume?
98
7. Calcola il volume del solido ottenuto dalla rotazione completa del grafico della funzione xey
attorno all’asse delle ascisse sull’intervallo ,0 dopo aver dimostrato, mediante l’uso di un
criterio di convergenza, che tale integrale converge e successivamente rappresenta graficamente tale
volume di rotazione.
Quesiti a scelta
8. La funzione f ha il grafico in figura. Se 𝒈(𝒙) = ∫ 𝒇(𝒕)𝒅𝒕 𝒙
𝟎 , per quale valore positivo di x , g ha
un minimo? Si illustri il ragionamento seguito.
9. Si considerino, nel piano cartesiano, i punti A( 2; −1) e B (− 6; − 8). Si determini l’equazione
della retta passante per B e avente distanza massima da A.
10. Lasciando raffreddare a temperatura ambiente (T0 = 20°C) una sostanza, si rilevano le seguenti
temperature.
Riportando le temperature sull’asse y e il tempo sull’asse x si ottiene il seguente grafico.
99
Individua tra le seguenti equazioni differenziali, quella la cui soluzione ha un andamento del tipo
del grafico riportato sopra. Spiega le ragioni della tua scelta e il motivo per cui escludi le altre.
1) y' = T0y
2) y' = T0 + y
3) y' = T0 − y
4) y' = y + t
b. Secondo la legge del raffreddamento di Newton, la velocità di raffreddamento è direttamente
proporzionale alla differenza tra la temperatura ambiente T0 (che si suppone costante) e la
temperatura della sostanza. Scrivi l’equazione differenziale che descrive il problema motivando il
ragionamento (indica con k la costante di proporzionalità che esprime il coefficiente di
raffreddamento). Risolvi poi l’equazione differenziale trovata con la condizione iniziale indicata
nella tabella.
100
13. PROPOSTE DI GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA, SECONDA E TERZA
PROVA
GIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
Griglia di valutazione con uso di descrittori
Fascia
Valutazione analitica
Punteggio
0 - 5
REALIZZAZIONE LINGUISTICA E CORRETTEZZA
Correttezza ortografica, morfosintattica e sintattica; coesione
testuale; coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e
delle argomentazioni; proprietà lessicale.
Ottimo 5
Buono 4
Sufficiente 3
Scarso 2
Insufficiente 1
0 - 4
ADEGUATEZZA ALLA FORMA TESTUALE E ALLA
CONSEGNA
Capacità di pianificazione: struttura complessiva, articolazione
del testo in parti; presenza di modalità discorsive, di un registro
e di linguaggi settoriali appropriati alla forma testuale, al
contenuto e allo scopo (parafrasi e citazioni nelle prime due
tipologie); complessiva aderenza all’insieme delle consegne
date.
Buono 4
Sufficiente 3
Scarso 2
Insufficiente 1
0 - 6
CONTROLLO DEI CONTENUTI
Ampiezza, padronanza, ricchezza, uso adeguato dei contenuti
in funzione delle diverse tipologie di prove e dell’impiego dei
materiali forniti.
Per tutte le tipologie: significatività e problematicità degli
elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni.
Tipologia A: comprensione, interpretazione del testo proposto,
coerenza degli elementi di contestualizzazione.
Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo
coerente ed efficace.
Tipologie C e D: coerente esposizione delle conoscenze in
proprio possesso in rapporto al tema dato, complessiva capacità
di collocare il tema assegnato nel relativo contesto culturale.
Ottimo 6
Buono 5
Sufficiente 4
Scarso 3
Insufficiente 2
Punteggio finale
/15
101
GIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
ISTRUZIONI per la compilazione
La griglia si compone di due parti, una (sezione A) relativa alla valutazione dei problemi, e una
(sezione B) relativa alla valutazione dei dieci quesiti.
Gli indicatori della griglia della sezione A sono descritti in quattro livelli; a ciascun livello sono assegnati
dei punteggi, il valor massimo del punteggio della sezione A è 75. Nel problema è richiesto allo studente
di rispondere a 4 quesiti che rappresentano le evidenze rispetto alle quali si applicano i quattro indicatori
di valutazione:
1. lo studente comprende il problema e ne identifica ed interpreta i dati significativi; riesce, inoltre, ad
effettuare collegamenti e ad adoperare i codici grafico-simbolici necessari, secondo 4 livelli di
prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia;
2. lo studente individua le strategie risolutive più adatte alle richieste secondo 4 livelli di prestazione (L1,
L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia;
3. lo studente porta a termine i processi risolutivi ed i calcoli per ottenere il risultato di ogni singola
richiesta secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un
punteggio all’interno della fascia;
4. lo studente giustifica le scelte che ha adottato secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine
crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia.
La colonna evidenze individua quale/i dei 4 quesiti del problema sia/siano direttamente connesso/i
all’indicatore; un quesito può afferire a più indicatori.
La griglia della sezione B ha indicatori che afferiscono alla sfera della conoscenza, dell’abilità di
applicazione e di calcolo e permette di valutare i dieci quesiti.
Per ciascuno dei dieci quesiti è stabilita la fascia di punteggio per ogni indicatore. Il totale del punteggio
per ogni quesito è 15, e dovendone lo studente risolvere cinque su dieci, il punteggio massimo relativo ai
quesiti è 75.
Infine è fornita la scala di conversione dal punteggio (max 150) al voto in quindicesimi (max 15/15).
102
Sezione A: Valutazione PROBLEMA
INDICATORI LIVELLO DESCRITTORI Evidenze Punti
Comprendere
Analizzare la situazione problematica,
identificare i dati ed interpretarli.
L1
(0-4)
Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non
riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur
avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni. Non utilizza i codici matematici
grafico-simbolici.
L2 (5-9)
Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riuscendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli
individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni e nello
stabilire i collegamenti. Utilizza parzialmente i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze e/o errori.
L3
(10-15)
Analizza in modo adeguato la situazione problematica, individuando e
interpretando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra
queste; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze.
L4
(16-18)
Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concetti chiave, le
informazioni essenziali e le relazioni tra queste; utilizza i codici matematici grafico–simbolici con buona padronanza e precisione.
Individuare
Mettere in campo strategie risolutive e
individuare la strategia più adatta.
L1
(0-4)
Non individua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate Non è in grado
di individuare relazioni tra le variabili in gioco. Non si coglie alcuno spunto
nell'individuare il procedimento risolutivo. Non individua gli strumenti formali opportuni.
L2
(5-10)
Individua strategie di lavoro poco efficaci, talora sviluppandole in modo poco
coerente; ed usa con una certa difficoltà le relazioni tra le variabili. Non riesce ad impostare correttamente le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e
qualche errore gli strumenti formali opportuni.
L3
(11-16)
Sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate
ed efficienti. Dimostra di conoscere le procedure consuete ed le possibili relazioni tra le variabili e le utilizza in modo adeguato. Individua gli strumenti
di lavoro formali opportuni anche se con qualche incertezza.
L4 (17-21)
Attraverso congetture effettua, con padronanza, chiari collegamenti logici. Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore
le relazioni matematiche note. Dimostra padronanza nell'impostare le varie fasi
di lavoro. Individua con cura e precisione le procedure ottimali anche non standard.
Sviluppare il processo risolutivo
Risolvere la situazione problematica in
maniera coerente, completa e corretta, applicando le regole ed eseguendo i
calcoli necessari.
L1
(0-4)
Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non
sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato.
Non è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il
problema.
L2
(5-10)
Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata.
Sviluppa il processo risolutivo in modo incompleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo parzialmente corretto e/o
con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il problema.
L3
(11-16)
Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione.
Sviluppa il processo risolutivo quasi completamente. È in grado di utilizzare
procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è
generalmente coerente con il problema.
L4 (17-21)
Applica le strategie scelte in maniera corretta supportandole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o simboli. Sviluppa il processo risolutivo in modo
analitico, completo, chiaro e corretto. Applica procedure e/o teoremi o regole
in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il problema.
Argomentare Commentare e giustificare
opportunamente la scelta della
strategia applicata, i passaggi fondamentali del processo esecutivo e
la coerenza dei risultati.
L1 (0-3)
Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/procedura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o
molto impreciso.
L2 (4-7)
Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio
matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.
L3 (8-11)
Argomenta in modo coerente ma incompleto la procedura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o
viceversa). Utilizza un linguaggio matematico pertinente ma con qualche
incertezza.
L4
(12-15)
Argomenta in modo coerente, preciso e accurato, approfondito ed esaustivo
tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta. Mostra un’ottima
padronanza nell’utilizzo del linguaggio scientifico.
TOTALE
103
Sezione B: QUESITI
Calcolo del punteggio Totale
PUNTEGGIO SEZIONE A
(PROBLEMA)
PUNTEGGIO SEZIONE B
(QUESITI)
PUNTEGGIO TOTALE
Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi
Punti 0-4 5-10 11-18 19-26 27-34 35-43 44-53 54-63 64-74 75-85 86-97 98-109 110-123 124-137 138-150
Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
Voto assegnato ____ /15
CRITERI
Quesiti
(Valore massimo attribuibile 75/150 = 15x5)
P.T.
Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10
COMPRENSIONE e CONOSCENZA
Comprensione della richiesta.
Conoscenza dei contenuti matematici.
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-5)
___
(0-5)
___
(0-4)
___
(0-3)
___
(0-3)
___
(0-5)
___
(0-4)
___
ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE
Abilità di analisi.
Uso di linguaggio appropriato.
Scelta di strategie risolutive adeguate.
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-5)
___
(0-4)
___
(0-5)
___
CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO
Correttezza nei calcoli.
Correttezza nell'applicazione di Tecniche e Procedure
anche grafiche.
(0-5)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
(0-5)
___
(0-4)
___
(0-4)
___
ARGOMENTAZIONE
Giustificazione e Commento delle scelte effettuate.
(0-2)
___
(0-3)
___
(0-3)
___
(0-2)
___
(0-2)
___
(0-2)
___
(0-4)
___
(0-2)
___
(0-2)
___
(0-2)
___
Punteggio totale quesiti
Il docente
___________________________
104
GIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
Candidato: ___________________________________________
Livello Valutazione Punti Conoscenza
dell’argomento
Conosce e comprende in modo
approfondito i contenuti Ottimo
6
Conosce e comprende in modo
corretto e adeguato i contenuti.
Buono 5
Conosce i contenuti pur con
qualche lacuna e imprecisione. Sufficiente 4
Conosce solo parzialmente i
contenuti Insufficiente 3
Conosce e comprende solo in
minima parte i contenuti richiesti. Gravemente
insufficiente 1/2
Sintesi ed
organizzazione
dell’elaborato
Si esprime in modo sicuro,
coerente ed efficace. Ottimo 5
Si esprime in modo corretto e
complessivamente coerente. Buono 4
Si esprime in modo lineare, pur
con qualche imprecisione. Sufficiente 3
Si esprime con errori formali e
presenta difficoltà a coordinare i
dati in modo coerente.
Insufficiente 1/2
Uso del linguaggio
specifico
Usa in modo sicuro ed
appropriato il linguaggio Buono/Ottimo 4
Pur con qualche imprecisione, usa
in modo complessivamente
corretto il linguaggio
Sufficiente 3
Il linguaggio risulta carente e/o
con qualche errore formale. Insufficiente 2
Il linguaggio presenta gravi
improprietà terminologiche e
formali.
Gravemente
insufficiente 1
TOTALE PUNTEGGIO /15
Qualora la prova non presentasse alcuna risposta il punteggio complessivo da attribuire è 1
105
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – INGLESE
Per ciascuno dei tre quesiti max 5 punti, così suddivisi
0,5 1 1,5 2 2,5
Correttezza
formale
MAX 2,5
Lessico povero
ed errori di
grammatica di
vario tipo non
consentono la
comprensione
completa della
risposta.
Difficoltà
espressive di
vario tipo ed
errori di
grammatica
rendono molto
difficoltosa la
comprensione
del testo
Alcuni errori
rendono
talvolta
difficoltosa la
comprensione
L’efficacia del
testo non è
compromessa
da qualche
imperfezione
Ottima
padronanza del
lessico e delle
strutture
morfosintattiche
Conoscenza dei
contenuti
storico-letterari
e capacità di
rielaborazione
MAX 2,5
Trattazione
parziale o
decisamente
incompleta
Trattazione
frettolosa e
incompleta
Sufficiente
conoscenza dei
contenuti;
trattazione non
approfondita
Buona
conoscenza
degli
argomenti,
presentati in
modo chiaro
Conoscenza
completa e
approfondita
degli argomenti;
buona capacità
di rielaborazione
delle tematiche
affrontate
106
ESAMI DI STATO 201.. - Commissione:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO CANDIDATO ____________________________________
PARAMETRI DESCRITTORI LIVELLI
GIUDIZIO MISURA PUNTI
A)
PRESENTAZIONE
DELL’ARGOMENTO
SCELTO DALLA/O
STUDENTE
Originalità d’impostazione; buona capacità di
interpretare e mettere in relazione dati, fatti, problemi
A
Ottimo 6
Impegno personale di ricerca; discreta capacità di
interpretare e coordinare dati, fatti, problemi
B
Discreto
Buono
5
Documentazione corretta, ma poco personale C
Sufficiente 4
Documentazione approssimativa, con errori di varia
entità
D
Insuffic. 3/2
B)
CONOSCENZE
DISCIPLINARI
Padronanza dell’argomento esauriente e approfondita A
Ottimo 10
Informazioni corrette e ben assimilate
B
Discreto
Buono
9
Informazioni disomogenee, ma complessivamente
accettabili
C
Sufficiente 8/7
Informazioni lacunose e sommarie D
Insuffic. 6/5
Informazioni scarse, non adeguate E
Grav. Insuf. 4/2
C)
CAPACITÀ LOGICO-
ARGOMENTATIVE E
DI COLLEGAMENTO
Articolazione del pensiero ordinata e conseguente; uso
di categorie logico-interpretative funzionali; buone
capacità di collegamento fra dati e discipline
accompagnate da capacità di elaborazione critica
personale
A
Molto
positivo
6
Articolazione del pensiero ordinata e conseguente; uso
di categorie logico-interpretative funzionali; buone
capacità di collegamento fra dati e discipline
B
Positivo 5
Sufficiente coordinazione logica; uso di categorie quasi
sempre funzionali, discreta capacità di collegamento
C
Sufficiente 4/3
Scarsa articolazione del discorso D
Negativo 2/1
D)
PROPRIETA’ DI
LINGUAGGIO
Esposizione appropriata
A
Molto
positivo
6
Esposizione per lo più corretta B
Positivo 5-4
Esposizione poco appropriata o incerta C
Negativo 3
E)
DISCUSSIONE
ELABORATI
Chiarimento o correzione soddisfacente B
Positivo 2
Chiarimento o correzione non soddisfacente
(Gli errori di almeno una prova non vengono corretti)
C
Negativo 1
PUNTEGGIO TOTALE= VALUTAZIONE /30