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Coordinatore: Prof. Giuseppe Deplano
Dirigente scolastico: Prof.ssa Rita Carboni
- 2 -
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ESAME DI STATO CONCLUSIVO - A.S. 2011/2012
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA CLASSE
5° A - PROGRAMMATORI
FINALITA’ DEL CORSO
Il profilo dello studente, che ha completato il triennio dell’ indirizzo Programmatori, si caratterizza
per un tipo di formazione culturale rivolta essenzialmente alla realtà esterna, sia in ambito
territoriale locale che nazionale e comunitario, nei suoi molteplici aspetti.
L’alunno dovrà essere in possesso di conoscenze sistematiche delle dinamiche specifiche,
culturali e relazionali, connesse alle attività economiche e sociali, considerate nel loro insieme,
non limitate agli aspetti prettamente tecnico-esecutivi.
La stessa struttura del corso, così come l’attività curricolare, è finalizzata, secondo le direttive
ministeriali, all’acquisizione di strumenti interpretativi e operativi flessibili, adattabili a una realtà
complessa, in continua evoluzione.
Pertanto, l’orientamento del Consiglio di Classe è stato quello di promuovere, per gli studenti,
occasioni di confronto su più livelli e di integrare, ove possibile, esperienze esterne con l’attività
didattica, nell’intento di favorire una preparazione consapevole e diversificata.
- 3 -
1. Profilo della classe
La classe è composta da dodici alunni: dieci provenienti dalla quarta e due da scuole private.
Buona parte degli scolari arriva da Siniscola, o località limitrofe: Posada, Lodè.
Caratteristica predominante è il forte senso di coesione che ha animato la classe per tutto il
triennio, che ha consentito di rafforzare in modo incisivo il processo collaborativo del gruppo e di
integrazione degli ultimi due arrivati.
Il C.di C., pur con qualche avvicendamento lungo il triennio, è riuscito a costruire un eccellente
rapporto con gli alunni sia dal punto di vista umano che didattico.
Nella classe, infatti, si è potuto lavorare in modo sereno perché corretto, rispettoso e positivo è
stato il rapporto interpersonale, sia tra alunni che tra alunni e docenti.
La scolaresca si presenta omogenea per estrazione socio-culturale, eterogenea, invece, per
abilità e attitudini, per livello di preparazione, interesse ed impegno.
Al suo interno, un gruppo si è distinto per la costanza nell’applicazione, nell’interesse e nella
partecipazione verso le attività didattiche. Nello studio individuale sono emerse ottime capacità di
analisi e sintesi che gli hanno consentito di esprimere pienamente le proprie potenzialità e di
raggiungere risultati eccellenti .
Una seconda fascia di alunni, pur possedendo buone abilità e pur dimostrando motivazione e
interesse verso le attività didattiche, ha raggiunto complessivamente risultati discreti.
A queste due fasce di alunni se ne affianca una terza che presenta lacune di base e incertezze
nel metodo di studio. Nonostante abbiano dimostrato un certo interesse durante l’anno, i risultati
raggiunti sono mediamente sufficienti.
FATTORI CHE HANNO FAVORITO O OSTACOLATO IL PROCESSO DI
APPRENDIMENTO
Collaborazione tra scuola e famiglie
Positiva partecipazione al dialogo educativo
Frequenza scolastica abbastanza regolare
Partecipazione a varie manifestazioni studentesche
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RISORSE INTERNE ALLA SCUOLA
La classe ha avuto modo di usufruire dei seguenti spazi messi a disposizione dall’Istituto: - palestra - laboratori di informatica - biblioteca - videoteca - aula magna
ATTIVITA’ INTEGRATIVE E FACOLTATIVE
Gli alunni hanno partecipato alle varie attività proposte dalla scuola e da enti esterni;
• Orientamento presso l’università di Cagliari • Orientamento in istituto con la Guardia di finanza • Orientamento in istituto con la Marina Militare • Seminario in istituto per la prevenzione sull’uso delle droghe tenuto dalla polizia di Stato • Seminario in istituto sulla raccolta differenziata • Viaggio di istruzione a Madrid • Stage a Brighton per due settimane per il potenziamento della lingua straniera (un gruppo di alunni)
• Lezione frontale • Interventi individualizzati • Rallentamento del ritmo di lavoro • Ripasso delle lezioni precedenti • Esercitazioni di riepilogo • Discussioni di problemi, cercando di trovare insieme la soluzione • Attività di sportello
ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO
- 5 -
I singoli docenti, nella normale attività didattica, hanno offerto agli alunni, attraverso dialoghi e
dibattiti, strumenti adeguati di orientamento nelle scelte scolastiche e professionali future.
Si è cercato di rafforzare interessi e motivazioni , di valorizzare le abilità degli allievi e di favorire la
formazione di una coscienza critica nei confronti del mondo circostante.
VERIFICHE
Gli strumenti di verifica adoperati per l’attività didattico-disciplinare, si sono basati su prove scritte,
interrogazioni orali, discussioni collettive, prove semi-strutturate ed esercitazioni di laboratorio,
distinguendo fra verifiche formative informali e verifiche sommative.
CRITERI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE
L’accertamento del livello di profitto è stato effettuato attraverso verifiche scritte, orali, pratiche,
prove strutturate, letture e discussione di testi. La quantificazione delle prove ha seguito la scala da
1 a 10, tenendo in considerazione i seguenti indicatori:
conoscenza comprensione applicazione analisi sintesi valutazione
ELEMENTI DI VALUTAZIONE
1. profitto;
2. progressi fatti rispetto al livello di partenza;
3. partecipazione al dialogo educativo e impegno profuso.
ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO
- 6 -
livello obiettivi giudizio voto
1 non conseguiti gravemente insufficiente 1-3
1 conseguiti in forma minima insufficiente 4
2 parzialmente conseguiti mediocre 5
3 accettabili sufficiente 6
4 in buona parte conseguiti discreto 7
4 completamente conseguiti buono 8
5 conseguiti con apporto personale ottimo 9
5 brillantemente conseguiti eccellente 10
SIMULAZIONE DELLA 3^ (TERZA) PROVA
TIPOLOGIA MISTA (b e c)
tipologia materie coinvolte data svolgimento
Prima prova mista Lingue Straniere
Storia
Matematica
Informatica
Sc. Finanze
21/03/2012
Seconda prova mista Lingue Straniere
Storia
Matematica
Informatica
Diritto
24/04/2012
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La classe 5 A programmatori:
1 Addis Marilisa
2 Brisi Giancarlo
3 Canu Paolo
4 Carta Sara
5 Manca Salvatore
6 Murru Andrea
7 Pau Gianmario
8 Sanseverino Maria
9 Todde Mauro
10 Truzzu Giuseppe
11 Vedele Antonio
12 Vedele Matteo
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Siniscola 14 – 05 – 2012
Il consiglio di classe della Quinta Programmatori
Composizione del Consiglio di Classe Componente Materia
Prof.ssa Carta Angela M. Italiano e Storia
Prof.ssa Satta Sebastiana (sostituita
da Lapia Maria Pina)
Lingua Inglese
Prof.ssa Porcu Antonella Laboratorio informatica gestionale
Prof.ssa Sposito Maria Maddalena Ragioneria
Prof.ssa Farina Sebastiana Tecnica ed Org. Az.
Prof. Lovigu Domenico Diritto Scienza delle Finanze
Prof. Respano Gianni Matematica
Prof. Deplano Giuseppe Informatica
Prof. ssa Pudda Valentina (sostituita
da Soro Silvia)
Religione cattolica
Prof.ssa Mesina Antonella Educazione fisica
Prof. Sanna Angelo
Sostegno area umanistica
Prof.ssa Carta Francesca Sostegno area tecnica
Prof.ssa Delogu Paola M.N. Sostegno area tecnica
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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5Ap RELATIVO ALLA DISCIPLINA INFORMATICA DOCENTE: PROF. GIUSEPPE DEPLANO I.T.P. PROF.SSA ANTONELLA PORCU
Tempi previsti dai programmi ministeriali
Ore settimanali Ore complessive Ore effettive 4 (2+2) 132 126
La classe VA Prog è formata da un gruppo di 12 alunni, tre femmine e nove maschi;
due sono arrivati da altre scuole.
Il loro atteggiamento è stato sempre disciplinarmente corretto, il dialogo educativo positivo,
costruttivo e rivolto alla condivisione delle diverse problematiche affrontate, con il rispetto dei
ruoli e delle diverse opinioni.
È un gruppo molto unito, abbastanza vivace con sviluppato senso di competizione.
L’attività didattica, sia quella laboratoriale sia quella di classe, è stata svolta come stabilito nel
piano di lavoro annuale, alternando fasi di lavoro teorico-scolastiche a periodi di lavoro di tipo
progettuale.
Nel complesso hanno sempre lavorato con impegno e motivazione in particolare nelle attività di
laboratorio.
Alcuni alunni si sono distinti per spiccate capacità di tipo progettuale e di analisi, il loro profitto
è decisamente ottimo.
La restante parte della classe ha ottenuto risultati mediamente positivi.
- 10 -
Tabella dei contenuti
argomento attività didattica Mezzi e strumenti verifiche Obiettivi raggiunti
1. 1 SISTEMI OPERATIVI: • SISTEMI MONOPROGRAMMATI E MULTIPROGRAMMATI.
• I PROCESSI • IL MODELLO A MACCHINE
VIRTUALI • IL NUCLEO • TECNICHE DI GESTIONE DELLA MEMORIA
• LE PERIFERICHE VIRTUALI • IL FILE SYSTEM • L’INTERPRETE DEI COMANDI
LEZIONE FRONTALE CON DISCUSSIONE DEL PROBLEMA ED ESERCIZI ESEMPLIFICATIVI E COMMENTI SUI CONTENUTI PROPOSTI
LIBRI DI TESTO. VERIFICHE ORALI, RISOLUZIONE DI ESERCIZI, PROVE STRUTTURATE
SUFFICIENTI CONOSCENZE DEI S.O. E DELLE TECNICHE DI GESTIONE DELLE RISORSE
1. 2 LE BASI DI DATI
• LIMITI DELL’ORGANIZZAZIONE TRADIZIOANALE
• ORGANIZZAZIONE MEDIANTE BASI DI DATI
• MODELLI PER DATA BASE: MODELLO RELAZIONALE
• L’ARCHITETTURA A TRE LIVELLI
• I LINGUAGGI PER DATA BASE
1. 3 PROGETTAZIONE DELLA BASE DI
DATI
• IL PROGETTO • IL CONTROLLO DI QUALITÀ • LA QUALITÀ PER I PRODOTTI SOFTWARE
1. 4 MODELLAZIONE DEI DATI
• MODELLO DATI E PROGETTAZIONE SOFTWARE
• IL MODELLO E-R • ENTITÀ, ATTRIBUTI, • ASSOCIAZIONI • REGOLE DI LETTURA • GERARCHIA DELLE
FUNZIONI • SCHEMA DELLE RISORSE
1. 5 MODELLO RELAZIONALE
• CARATTERISTICHE FONDAMENTALI
• PROCESSO DI DERIVAZIONE LOGICA
• OPERATORI RELAZIONALI UNARI E BINARI
LEZIONE FRONTALE CON DISCUSSIONE DEL PROBLEMA ED ESERCIZI ESEMPLIFICATIVI
LIBRI DI TESTO, MANUALI TECNICI, SOFTWARE SPECIFICI E LABORATORIO INFORMATICO
VERIFICHE ORALI, SCRITTEI, PROVE STRUTTURATE
SUFFICIENTI CONOSCENZE DELLE CARATTERISTICHE DELLE BASI DI DATI, DELLE LORO POTENZIALITÀ. DISCRETE CAPACITÀ OPERATIVE NEL PROCESSO DI ANALISI E RAPPRESENTAZIONE DI UNA DETERMINATA REALTÀ IN SENSO INFORMATICO
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• JOIN RSTERNO • SELF JOIN • PRODOTTO CARTESIANO E THETA JOIN
• PROCESSO DI NORMALIZZAZIONE
• BOYCE –COOD • L’INTEGRITÀ REFERENZIALE
1. 6 ACCESS - SQL
• CARATTERISTICHE GENERALI
• LA DEFINIZIONE DELLE TABELLE
• CARICAMENTO DATI • DEFINIZIONE DELLE
ASSOCIAZIONI • LE QUERY • LE MASCHERE
1.7 LE RETI DI COMPUTER
• IL MODELLO CLIENT/SERVER
• LA TECNOLOGIA DI TRASMISSIONE
• CLASSIFICAZIONE DELLE RETI
• LA TECNOLOGIA DI COMUNICAZIONE
• TOPOLOGIA DI RETE • LE TECNICHE DI
COMMUTAZIONE • ARCHITETTURA DI RETE • IL MODELLO ISO/OSI • IL MODELLO TCP/IP • LA RETE INTERNET
LEZIONE FRONTALE CON DISCUSSIONE DEL PROBLEMA ED ESERCIZI ESEMPLIFICATIVI
LIBRI DI TESTO. VERIFICHE ORALI DISCRETE CONOSCENZE SULL’ATTIVITÀ DI TRASMISSIONE DEI DATI
1.8 HTML
• FORMATTAZIONE TESTO • ELENCHI PUNTATI E
NUMERATI • LE ANCORE E I LINK • TABELLE • IMMAGINI E DOCUMENTI • DOCUMENTI INTERNI ED
ESTERNI
LEZIONE FRONTALE CON DISCUSSIONE DEL PROBLEMA ED ESERCIZI ESEMPLIFICATIVI
LIBRI DI TESTO. VERIFICHE ORALI, SCRITTEI, PROVE STRUTTURATE
DISCRETE COMPETENZE NELLO SVILUPPO DI PAGINE WEB
Sussidi didattici:
• I SISTEMI OPERATIVI RETI E INTERNET IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE(A. LORENZI……..) PER LA PARTE TEORICA
• LE BASI DI DATI E IL LINGUAGGIO SQL ACCESS, MYSQL, DATA BASE IN RETE(A.
LORENZI…….) PER LA PARTE PRATICA TUTTE LE VERIFICHE SONO STATE ESPRESSE IN DECIMI( da 1 a 10):
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GLI INDICATORI USATI SONO STATI SEMPRE ESPRESSIONE DEI CRITERI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE STABILITI DAL C. di C. IN TERMINI DI: conoscenza comprensione applicazione analisi sintesi valutazione
IL PROCESSO DI VALUTAZIONE CONCLUSIVO DELL’ALUNNO SI ESTRINSECA ATTRAVERSO :
• IL LIVELLO DI PROFITTO RAGGIUNTO • I PROGRESSI FATTI RISPETTO AL LIVELLO DI PARTENZA • LA PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO E L’ IMPEGNO PROFUSO
Siniscola 14/05/2012 Insegnanti: Prof. Giuseppe Deplano Prof.ssa Antonella Porcu
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PROGRAMMA SVOLTO NELL’ANNO ACC. 2011/2012
MATERIA : INFORMATICA GESTIONALE
CLASSE : 5 Ap
PROF . DEPLANO GIUSEPPE
PROF.ssa PORCU ANTONELLA
1. 0 IL SOFTWARE DI BASE :
• I SISTEMI OPERATIVI • SISTEMI MONOPROGRAMMATI • SISTEMI MULTIPROGRAMMATI • SISTEMI TIME SHARING • TIME SLICE • IL SISTEMA OPERATIVO DAL PUNTO DI VISTA DELL’UTENTE • I PROCESSI • LA MACCHINA DI ONION SKIN • IL NUCLEO • GESTIONE DELLA MEMORIA A PARTIZIONI FISSE • GESTIONE DELLA MEMORIA A PARTIZIONI DINAMICHE • GESTIONE DELLA MEMORIA A SEGMENTI • GESTIONE DELLA MEMORIA A PAGINE • PERIFERICHE VIRTUALI • FILE SYSTEM • INTERPRETE COMANDI
1. 1 LE RETI DI COMPUTER
• FUNZIONI DI UNA RETE • LE BASI DELLA TRSMISSIONE : LA COMPONENTE HARDWARE • IL MODELLO CLIENT SERVER • LA TECNOLOGIA DI TRASMISSIONE • LE CONNESSIONI PUNTO-PUNTO , MULTIPUNTO, • CLASSIFICAZIONE DELLE RETI PER ESTENSIONE • LAN, MAN, WAN • LA TECNOLOGIA DI COMUNICAZIONE:
- SIMPLEX, HALF-DUPLEX, FULL-DUPLEX • LA TOPOLOGIA DI RETE
- CONNESSIONE FISICA - CONNESSIONE LOGICA
- RETI A STELLA, RETI AD ANELLO, RETI A BUS • TECNICHE DI COMMUTAZIONE
- LA COMMUTAZIONE CIRCUITALE - LA COMMUTAZIONE DIGITALE: A MESSAGGIO, A PACCHETTO • ARCHITETTURA DI RETE • MODELLI DI ARCHITETTURA DI RETE • I LIVELLI DEL MODELLO ISO/OSI
- SEGNALE ANALOGICO - SEGNALE DIGITALE
• LA RETE INTERNET • IL PROTOCOLLO TCP/IP:
- HUB. - SWITCH - BRIDGE - ROUTER - ROUTER MULTIPROTOCOLLO - IPV4 E IPV6
• GLI STANDARD DIGITALI PER LE RETI PUBBLICHE: - ISDN, ADSL
1. 2 LE BASI DI DATI
• LIMITI DELL’ORGANIZZAZIONE TRADIZIOANALE • ORGANIZZAZIONE MEDIANTE BASI DI DATI • MODELLI PER DATA BASE:
MODELLO RELAZIONALE • L’ARCHITETTURA A TRE LIVELLI • I LINGUAGGI PER DATA BASE
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1. 3 PROGETTAZIONE DELLA BASE DI DATI
• IL PROGETTO • IL CONTROLLO DI QUALITÀ • LE NORME INTERNAZIONALI • LA QUALITÀ PER I PRODOTTI SOFTWARE • LA METODOLOGIA
1. 4 MODELLAZIONE DEI DATI
• MODELLO DATI E PROGETTAZIONE SOFTWARE • IL MODELLO E-R • ENTITÀ, ATTRIBUTI, • ASSOCIAZIONI • REGOLE DI LETTURA • GERARCHIA DELLE FUNZIONI • SCHEMA DELLE RISORSE
1. 5 MODELLO RELAZIONALE
• CARATTERISTICHE FONDAMENTALI • PROCESSO DI DERIVAZIONE LOGICA • LE OPERAZIONI RELAZIONALI • JOIN ESTERNO • SELF JOIN • PRODOTTO CARTESIANO E THETA JOIN • PROCESSO DI NORMALIZZAZIONE • BOYCE –COOD • L’INTEGRITÀ REFERENZIALE
1. 6 ACCESS
• CARATTERISTICHE GENERALI • LA DEFINIZIONE DELLE TABELLE • DATA ENTRY • DEFINIZIONE DELLE ASSOCIAZIONI • LE QUERY • LE MASCHERE • PASSAGGI DI PARAMETRI
1.7 SQL
• DEFINIZIONE TABELLE E ASSOCIAZIONI • IL COSTRUTTO SELECT • LE CONGIUNZIONI • NATURAL JOIN • SELF JOIN • UNION • OPERATORI DI RAGGRUPPAMENTO(COUNT, SUM, AVG, MAX,MIN)
1.8 HTML
• FORMATTRAZIONE TESTO • ELENCHI PUNTATI E NUMERATI • FRAME • TABELLE • IMMAGINI • ANCORE • LINK • DOCUMENTI INTERNI ED ESTERNI
SINISCOLA 14/05/2012
DOCENTI : Prof. Giuseppe Deplano Prof.ssa Antonella Porcu
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Allegato al documento del Consiglio di Classe relativo alla disciplina
“Ragioneria”
ANNO SCOLASTICO 2011/2012
Classe 5 ap.
DOCENTE: PROF.ssa Sposito Maria Maddalena.
TEMPI
Ore di lezione settimanali 3 + 2 laboratorio. Libri di testo adottati:
Percorsi modulari in Economia Aziendale3, parte 1 e 2. Autori: - Pietro Boni – Pietro Ghigini e Clara Robecchi
Quadro del profitto della classe.
La classe V AP, non è numerosa, ma la spensieratezza e la voglia di vivere in allegria raddoppiano il volume e la percezione che l’insegnante ha durante le ore di lezione. Educati, in sana competizione, comunque con spirito di gruppo e di coesione è il risultato della crescita della Classe in questi anni. Preoccupati dell’esame si sono impegnati nel complesso in modo continuo e proficuo. La sinergia delle lezioni in laboratorio e quelle in classe consentono di raggiungere risultati altrimenti impensabili. Il programma svolto è in linea con quello degli anni precedenti, con approfondimenti sia delle parti teoriche che pratiche, nonché altamente professionalizzanti della disciplina. Il giudizio complessivo è positivo, alcuni elementi eccellenti all’interno della classe e pochi elementi che presentano qualche lacuna innalzano la valutazione che mediamente può ritenersi discreta (7). Il programma svolto è quello allegato al documento del consiglio di classe, la sequenza operativa nel corso dell’anno non è quella riportata in elenco.
La sequenza didattica è stata attuata in modo da concentrare maggiormente lo studio su contenuti altamente qualificanti della disciplina concedendo il giusto tempo d’assimilazione dei contenuti proposti, creando una sinergia di contenuti che ha permesso di accelerare altri parti del programma, ottenendo così dei risultati che con la sequenza temporale prevista dal testo non potevano essere raggiunti.
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Fattori che hanno favorito o ostacolato il processo d’apprendimento:
Come fattori propulsori positivi si possono individuare:
� Il clima d’interesse e di partecipazione. � L’utilizzo dei supporti didattici di laboratorio, come il video proiettore consentono un’azione didattica più incisiva.
Come fattori ostativi si possono individuare:
� L’esuberanza non sempre controllata.
Criteri di valutazione:
La valutazione del profitto finale tiene conto del livello di partenza, dell’impegno, della partecipazione al dialogo educativo e dei risultati raggiunti.
Per quanto riguarda la valutazione delle verifiche si è utilizzata la scala dei voti da 1 a 10.
Siniscola li, 14/05/2012
L’insegnante.
Maria Maddalena Sposito
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ANNO SCOLASTICO 2011/2012
Programma di Ragioneria DOCENTE: Prof.ssa Sposito Maria Maddalena Laboratorio Prof.ssa Porcu Antonella
Classe 5AP
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MODULO LE IMPRESE INDUSTRIALI: ASPETTI STRUTTURALI, GESTIONALI E CONTABILI. u.a. D. 1 Caratteri strutturali e organizzativi delle imprese industriali.
1. La produzione industriale e le sue caratteristiche.
1.1 Aspetti della moderna produzione industriale.
2. La localizzazione dell’impresa industriale.
3. Classificazione delle imprese industriali.
4. La struttura patrimoniale delle imprese industriali.
5. L’organizzazione delle imprese industriali.
7. La gestione e i suoi processi.
8. Le scelte relative alla produzione.
9. Le scelte relative agli approvvigionamenti.
10. Settori e aspetti della gestione.
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U. D. 2 Il sistema informat. delle imprese industriali 4.1 Il piano dei Conti di Un'impresa industriale MODULO LA GESTIONE DEI BENI STRUMENTALI. U. D. 1 I beni strumentali: funzione strategica e modi di acquisizione.
1. I beni strumentali: generalità.
2. Funzione strategica e caratteri dei beni strumentali.
3. Classificazione dei beni strumentali.
4. L’acquisizione dei beni strumentali.
4.1 L’acquisto da terzi fornitori.
4.2 La costruzione interna o in economia.
4.3 L’apporto da parte di soci.
5. Le locazioni di beni strumentali.
5.1 La locazione in senso proprio.
5.2 Il leasing.
5.4 Aspetti contabili del leasing.
6. L’acquisizione delle immobilizzazioni immateriali.
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- 18 -
U. D. 2
Problemi connessi all’utilizzo e alla dismissione di beni strumentali.
1. L’utilizzazione dei beni strumentali.
1.1 Le dimensioni dei beni strumentali.
1.2 L’elasticità e la flessibilità.
2. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali.
2.1 L’ammortamento nell’aspetto economico-aziendale.
2.2 L’ammortamento nella normativa civilistica.
2.3 L’ammortamento nella normativa fiscale.
3. L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali.
7. La dismissione dei beni strumentali: vari casi.
7.1 Le cessioni a titolo oneroso.
7.2 La radiazione dei beni strumentali.
7.3 La perdita di beni strumentali.
11. Beni strumentali e bilancio d’esercizio.
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MODULO
LA GESTIONE DEL PERSONALE.
U. D. 1/ 2
le fonti normative del rapporto di lavoro:
art. della costituzione, art.2094 codice civile e seguenti
i contratti collettivi: fonti normative, stipula contenuti e applicazione dei contratti di lavoro
1. L’inquadramento amministrativo del personale.
2. L’archivio del personale.
3. La retribuzione e le sue forme.
4. Gli elementi della retribuzione.
5. Il sistema delle assicurazioni sociali:cenni
5.1 L’istituto nazionale della previdenza sociale:cenni
5.2 L’INAIL:cenni
6. I contributi previdenziali.
7. I rapporti con l’erario: le ritenute fiscali.
7.3 Il conguaglio di fine anno:cenni
8. Gli adempimenti previdenziali e fiscali dei datori di lavoro: cenni
9. La liquidazione delle retribuzioni.
10. L’estinzione del rapporto di lavoro.
10.1 La progressiva maturazione del T.F.R.
10.2 La liquidazione del T.F.R. escluso il calcolo tassazione del tfr
11.1 I libri obbligatori.
11.2 Le scritture in P.D. relative al personale.
11.2 rapporti con il personale e bilancio D'esercizio.
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MODULO
La gestione del magazzino
U.D.1
La funzione del magazzino e la politica delle scorte
1. La logistica aziendale
2. La funzione strategica del magazzino
3.la politica delle scorte
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- 19 -
4. Classificazione delle scorte
5.gli strumenti della politica delle scorte
5.1 la funzione di approvvigionamento dei piani di acquisto
5.2 il lotto economico di acquisto
5.3 il punto di riordino
5.4 l'indice di rotazione delle scorte
6. il sistema del just. time
U.D.2
Il magazzino: aspetti strutturali, organizzativi e contabili
1. struttura del magazzino
2 l'organizzazione amministrativa del magazzino
2.1.1 la contabilità di magazzino e i suoi scopi
2.2 i movimenti di magazzino: documenti e scritture elementari
2.3 il flusso dei documenti nel sistema informativo
2.4 la gestione automatizzata del magazzino
3. L'obbligo fiscale della contabilità di magazzino
4. La contabilità di magazzino a quantità e valori
4.1 metodi di valutazione degli scarichi
4.2 la valutazione civilistica delle rimanenze
4.3 la Valutazione fiscale delle rimanenze :cenni
5.0 le scritture in p.d relative alle rimanenze
5.1 scritture di assestamento e di riepilogo
5.2 scritture di riapertura e di storno
6. Rimanenze di magazzino e bilancio d'esercizio
MODULO
Bilancio D'esercizio e reddito fiscale nelle imprese Industriali
U. D. 1
Contabilità e bilancio delle imprese industriali.
2. Gli acquisti e le vendite
3. Le lavorazioni presso terzi e per conto di terzi.
4. I contributi pubblici alle imprese.
5. Le scritture di assestamento dei conti.
5.1 I completamenti.
5.2 Le integrazioni.
5.3 Le rettificazioni.
5.4 Gli ammortamenti.
6. Le scritture di epilogo e di chiusura
7 la formazione del bilancio
7.1 la struttura del Bilancio d'esercizio
8. Il reddito fiscale d'impresa: concetto e principi generali
9.Dal reddito di bilancio al calcolo dell'imposta
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MODULO.
LE AZIENDE BANCARIE.
U. D. 1
1. L'attività creditizia
2.L'attuale configurazione del sistema bancario Italiano
3.L'organizzazione
3.1 L'organizzazione territoriale
3.2 L'organizzazione amministrativa
4. La gestione e il patrimonio
4.1 La classificazione delle operazioni bancarie
4.2 La gestione bancaria e suoi obiettivi
4.3 principi tecnici di gestione
4.4 Aree della gestione bancaria e formazione del reddito
4.5 Struttura del patrimonio delle imprese bancarie
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MODULO.
ANALISI DI BILANCIO.
U. D. 1
Le analisi di bilancio per indici.
1. Premessa.
2. Interpretazione e analisi del bilancio.
3. Le analisi per indici: generalità.
4. La metodologia delle analisi per indici.
5. La riclassificazione dei valori.
5.1 La riclassificazione dello Stato patrimoniale.
5.2 La rielaborazione del Conto economico.
6. Il sistema degli indici di bilancio.
7. La situazione patrimoniale – finanziaria.
7.1 L’analisi della solidità aziendale.
7.2 L’analisi della situazione di liquidità.
8. L’analisi della situazione economica.
9. Il coordinamento degli indici
9.1La redditività del capitale di rischio analisi del ROE
9.2 La redditività del capitale di investito analisi del ROI
9.3 Lo schema di sintesi degli indici di bilancio
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U. D. 1
Le analisi di bilancio per flussi e i rendiconti finanziari.
1. Fondi,flussi e rendiconti finanziari
2. I flussi di capitale circolante netto
2.1 variazioni finanziarie e non finanziarie
2.2 Il rendiconto finanziario delle variazioni di Ccn
3. la metodologia dell'analisi dei flussi di Ccn
3.1 riclassificazione finanziaria degli stati patrimoniali
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- 21 -
3.2 Riclassificazione del conto economico
3.3 flusso di Ccn generato dalla gestione reddituale
3.4 Variazioni finanziarie "patrimoniali"
3.5 L'interpretazione del rendiconto delle variazioni di Ccn
4. Flussi di cassa e di liquidità
I bilanci con i dati a scelta.
Programma di laboratorio con excel
costruzione del piano dei conti
utilizzo del piano dei conti come fonte
costruzione dei mastri
costruzione del libro giornale
conoscenza delle modalità di riporto dei dati da un foglio all'altro con la formula valori
inserimento dati da utilizzare come sorgente
Bilancio d'esercizio: creazione di un modello che partendo dalle situazioni contabili costruisca il Bilancio con tutti i prospetti collegati tra di loro con le formule di riporto da un foglio all'altro.
formazione del prospetto per la redazione dello stato patrimoniale
formazione del prospetto per la redazione del c/economico
redazione dello stato patrimoniale
redazione del conto economico
costruzione del bilancio d'esercizio partendo da una situazione contabile con le formule di riporto da un foglio all'altro
analisi di bilancio :
riclassificazione analitica dello stato patrimoniale
schema sintetico dello stato patrimoniale riclassificato
rielaborazione del c/economico con la configurazione a valore aggiunto
rielaborazione del c/economico configurazione a costo del venduto
modelli per il calcolo degli indici e relativo commento:
analisi della situazione patrimoniale-finanziaria
analisi della situazione di liquidità
analisi della situazione economica
excel: formattazione del foglio elettronico assegnazione
di nomi ai fogli impostazione di formule automatiche,
ancoraggio di formule,
(f)Somma, (f)Media, (f)Arrotonda, (f)Se,
Raggruppamento di celle
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Siniscola li,14/05/2012
INSEGNANTI : Sposito Maria
Maddalena
Porcu Antonella
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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE RELATIVO ALLA
DISCIPLINA:
MATEMATICA E LABORATORIO
Classe V A Programmatori Prof. Gianni Respano
A. S. 2011/12
Ore settimanali 4
CONTENUTI
Modulo (argomenti) Attività didattica Mezzi e
strumenti Verifiche Obiettivi raggiunti
Attività di accoglienza. Le funzioni economiche. Legge della domanda, funzioni di primo e di secondo grado. Elasticità della domanda. Equilibrio fra domanda e offerta. Funzione dei costi di produzione, funzione ricavo , funzione guadagno. Costo marginale. Ricavo marginale.
Lezione frontale. Esercitazione pratica in classe.
Libro di testo. Calcolatrice.
Gli alunni conoscono i concetti di base e sono in grado di eseguire i calcoli relativi agli argomenti trattati e risolvere problemi .
Problemi di scelta
Problemi di scelta con una variabile d’azione. Problemi di scelta fra due alternative. Problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati. Problemi di scelta fra due o più alternative. Problemi di scelta con effetti differiti Criterio dell’attualizzazione. Calcolo del r.e.a. Criterio dell’onere medio annuo. Problemi di scelta in condizione di incertezza con effetti immediati. Metodo del Valor Medio.
Lezione frontale. Esercitazione pratica in classe.
Libro di testo. Calcolatrice.
Interrogazioni orali. Compiti scritti. Test a risposta multipla.
Gli alunni conoscono i concetti di base e sono in grado di eseguire i calcoli relativi agli argomenti trattati e risolvere problemi semplici .
Elementi di geometria
analitica. funzioni lineari di due variabili indipendenti. funzioni non lineari in due variabili. Rappresentazione grafica di semplici figure geometriche nello spazio. Funzioni in due variabili e rappresentazione mediante linee di livello. Disequazioni in due variabili reali. Sistemi di disequazioni in due variabili di grado superiore al primo.
Lezione frontale. Esercitazione pratica in classe.
Libro di testo. Calcolatrice.
Interrogazioni orali. Compiti scritti. Test a risposta multipla.
Gli alunni possiedono sufficienti capacità espositive. Sanno operare agevolmente nella risoluzione degli esercizi.
- 23 -
Derivate parziali di una
funzione in due variabili. rappresentazione di funzioni in due variabili mediante linee di livello.. Rappresentazioni grafiche.
Lezione frontale. Esercitazione pratica in classe.
Libro di testo. Calcolatrice. Programma Derive. Excel
Interrogazioni orali. Compiti scritti.
Gli alunni conoscono i concetti di base e sono in grado di risolvere con successo esercizi di media difficoltà.
Massimi e minimi di
funzioni reali di due
variabili reali. Ricerca dei punti estremanti di una funzione in due variabili con le derivate. Massimi e minimi relativi. Hessiano. Massimi e minimi vincolati. Ricerca degli estremi di una funzione lineare di due variabili sottoposta a vincoli lineari. Ricerca degli estremi vincolati di una funzione di due variabili con le derivate. Metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
Lezione frontale. Esercitazione pratica in classe.
Libro di testo. Calcolatrice. Programma Derive. Excel
Interrogazioni orali. Compiti scritti. Test a risposta multipla.
Gli alunni conoscono i concetti di base e sono in grado di trovare gli elementi essenziali nella risoluzione di esercizi ..
Programmazione lineare
Generalità Massimi e minimi di funzioni lineari vincolate. Problemi di P.L. in due variabili: metodo grafico.
Lezione frontale. Esercitazione pratica in classe.
Libro di testo. Calcolatrice. Programma Derive. Geogebra.
Interrogazioni orali. Compiti scritti. Test a risposta multipla.
Gli alunni conoscono i concetti di base e sono in grado di trovare gli elementi essenziali nella risoluzione di esercizi ..
Interpolazione statistica
(in generale).
Semplici esempi di risoluzione mediante tabelle e foglio elettronico. Funzione lineare, funzione di secondo grado. Indice di scostamento. Legame fra due variabili in statistica. Correlazione, regressione. Coefficiente di correlazione lineare di Bravais-Pearson.
Lezione frontale. Esercitazione pratica in classe.
Libro di testo. Foglio elettronico Excel.
. Agli alunni è stata fornita una trattazione generale dell’argomen to ed alcuni semplici esempi impostati dall’insegnante col foglio elettronico Excel.
PROFITTO DELLA CLASSE E COMPETENZE ACQUISITE La classe è composta da 12 alunni. Ragazzi simpatici, talvolta vivaci; il loro temperamento spesso esuberante e spiritoso si esprime sempre entro i canoni del corretto vivere, dell’educazione e del rispetto reciproco. All’inizio dell’anno scolastico una parte di essi si è presentata con una preparazione di base adeguata. Altri, invece hanno evidenziato delle difficoltà non superate efficacemente negli anni precedenti. Gli alunni, hanno dimostrato di avere i requisiti per recepire con efficacia gli argomenti proposti. All’interno della classe possiamo distinguere, in relazione al profitto, due gruppi di alunni. Il primo è costituito dai più bravi. Alunni che si sono applicati allo studio con dedizione e si sono impegnati a perfezionare l’esposizione degli argomenti in uno sforzo teso a raggiungere il corretto rigore formale. Il loro impegno si è prodigato nella ricerca della risoluzione dei problemi algebrici mediante l’elaborazione dei calcoli con le sequenze logiche appropriate. L’interesse è stato vivo e l’attenzione rivolta verso la lezione dell’insegnante anche in quelle situazioni in cui l’ambiente di
- 24 -
classe si faceva dispersivo. Le esercitazioni in classe venivano affrontate da essi con adeguata concentrazione e l’applicazione allo studio degli argomenti proposti si è delineata in modo progressivo e costante per tutto l’anno scolastico. Essi hanno sviluppato efficaci sinergie fra insegnante ed alunni dando vita a quel clima di intesa e di reciproca collaborazione che sta alla base dell’apprendimento. La loro partecipazione alle attività di classe è stata propositiva. Essa si è estrinsecata attraverso la formulazione di domande pertinenti, osservazioni appropriate, ed anche mediante la richiesta costruttiva di chiarimenti e la volontà tenace di superare le difficoltà. Per questi alunni l’attività di studio, si è sviluppata mediante un metodo di studio perfezionato nel corso degli anni e caratterizzato da una ferma attenzione in classe, da un saper prendere gli appunti e da un saper poi rielaborare le lezioni a casa. Le loro attività sono state animate da una buona motivazione, elemento sostanziale che conferisce vitalità all’impegno nello studio. Essi hanno portato a compimento il percorso di studi teorici intrapreso negli anni precedenti ed hanno applicato le teorie studiate alla risoluzione di problemi concreti. Problemi, nell’attuale anno scolastico, legati all’economia ed alla finanza. Per loro la preparazione è da ritenersi ottima-eccellente. La classe è composta, ancora, da un secondo gruppo di alunni che non hanno raggiunto i risultati ragguardevoli dei primi. Alunni che partivano, in alcuni casi, da una preparazione di partenza svantaggiata e presentavano lacune sulle conoscenze di base. Alcuni di essi, pur avendo buone potenzialità , non hanno affrontato gli studi con la motivazione e lo slancio dei precedenti e si sono attestati su risultati più modesti ma comunque positivi. Gli sforzi dell’insegnante miranti a migliorare la motivazione, la volontà e l’impegno di alcuni di essi non hanno conseguito i risultati sperati. Probabilmente le loro potenzialità e le loro attitudini personali sono orientate verso interessi di studio ed orizzonti di vita diversi dalla matematica. Alcuni di questi alunni hanno affrontato lo studio con metodo meno efficace dei primi, caratterizzato spesso da poca concentrazione ed attenzione in classe, distribuzione inadeguata dell’impegno nel corso dell’anno scolastico con conseguente penalizzazione dei tempi di comprensione, memorizzazione ed assimilazione degli argomenti. Per l’insegnante si è reso necessario riepilogare alcuni argomenti per sanare le difficoltà degli alunni ed orientarli ad esprimere al meglio il loro impegno nello studio. La preparazione degli alunni di questo secondo gruppo è da ritenersi sufficiente-buona. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione utilizzati sono quelli deliberati dal consiglio di classe in sede di programmazione. E’ stata utilizzata la tassonomia del Bloom articolata su sei obiettivi cognitivi ( conoscenza, comprensione, applicazione, analisi e sintesi,espressione) articolati a loro volta, ciascuno su cinque diversi livelli.
Il professore della materia
Prof. Gianni Respano
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ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI “L. OGGIANO”
08029 SINISCOLA (NU) A.S. 2011/12
CLASSE V A PROGRAMMATORI
PROGRAMMA DI MATEMATICA PROF. GIANNI RESPANO
Le funzioni economiche. Legge della domanda, funzioni di primo e di secondo grado. Elasticità della domanda. Equilibrio fra domanda e offerta. Funzione dei costi di produzione, funzione ricavo , funzione guadagno. Costo marginale.
Problemi di scelta
Problemi di scelta con una variabile d’azione. Problemi di scelta fra due o più alternative. Problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati. Problemi di scelta con effetti differiti. Criterio dell’attualizzazione. Criterio dell’onere medio annuo. Problemi di scelta in condizione di incertezza con effetti immediati. Metodo del Valor Medio.
Elementi di geometria analitica. funzioni lineari di due variabili indipendenti. Funzioni non lineari in due variabili. Rappresentazione grafica di semplici figure geometriche nello spazio. Funzioni in due variabili e rappresentazione mediante linee di livello. Disequazioni in due variabili reali. Sistemi di disequazioni in due variabili di primo grado e grado superiore al primo.
Derivate parziali di una funzione in due variabili. rappresentazione di funzioni in due variabili mediante linee di livello. Rappresentazioni grafiche. Massimi e minimi di funzioni reali di due variabili reali. Ricerca dei punti estremanti di una funzione in due variabili con le derivate. Massimi e minimi relativi. Hessiano. Massimi e minimi vincolati. Ricerca degli estremi di una funzione lineare di due variabili sottoposta a vincoli lineari. Ricerca degli estremi vincolati di una funzione di due variabili con le derivate. Metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
Programmazione lineare
Generalità Massimi e minimi di funzioni lineari vincolate. Problemi di P.L. in due variabili: metodo grafico. Interpolazione statistica (in generale)
Semplici esempi di risoluzione mediante tabelle e foglio elettronico. Funzione lineare, funzione di secondo grado. Indice di scostamento. Legame fra due variabili in statistica. Correlazione, regressione. Coefficiente di correlazione lineare di Bravais-Pearson.
Il professore della materia
Prof. Gianni Respano
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RELAZIONE DIDATTICA
Prof.ssa Angela Maria Carta
La 5 A Programmatori è composta da 12 alunni provenienti dalla 4° A Programmatori, tranne due,
uno dei quali proviene da altra sezione l’altro è ripetente.
La classe si presenta abbastanza omogenea, per estrazione socio-culturale, per abilità e
attitudine, per livello di preparazione e interesse.
Il lavoro didattico si è svolto serenamente, grazie a un clima collaborativo, improntato alla
correttezza e al rispetto reciproco e alla puntualità nell’impegno di studio.
Gli alunni, tranne qualche eccezione, hanno evidenziato una buona preparazione di base unita a
discrete abilità di analisi, sintesi e rielaborazione dei contenuti; quasi tutti i ragazzi si sono
appropriati di un proficuo metodo di studio nelle discipline storico-letterarie.
I risultati finali sono, prevalentemente apprezzabili, grazie anche a una partecipazione al
dialogo educativo attento, partecipe e propositivo.
Fattori che hanno favorito il processo d’insegnamento – apprendimento
-proficuo metodo di studio
-rapporto collaborativo docente/discente
-partecipazione attenta e propositiva
-Collaborazione fra scuola e famiglie
2. Criteri di misurazione e valutazione
- prove scritte;
- prove orali
I livelli di apprendimento considerati nella valutazione del profitto rimandano alla tassonomia del
Bloom ,come da registro in adozione. La misurazione è stata così ripartita:
livello obiettivi giudizio voto
1 non conseguiti gravemente insufficiente 1-3
1 conseguiti in forma minima insufficiente 4
2 parzialmente conseguiti mediocre 5
3 accettabili sufficiente 6
4 in buona parte conseguiti discreto 7
4 completamente conseguiti buono 8
5 conseguiti con apporto personale ottimo 9,10
5 brillantemente conseguiti eccellente 10
- 27 -
Criteri di misurazione delle prove scritte e orali Per la misurazione delle prove scritte e orali ci si è avvalsi di griglie di valutazione comprendenti i
seguenti indicatori generali: pertinenza, completezza di contenuti, originalità, capacità di analisi e
sintesi, correttezza formale, terminologia specifica appropriata.
8) la valutazione
La valutazione è la risultanza di un processo di verifica periodico scandito anche da accertamenti di
tipo formativo.
Essa scaturisce dai voti di profitto nonché dai seguenti altri elementi:
- impegno e partecipazione;
- progressione rispetto ai livelli di partenza;
- rispetto degli impegni fissati;
Siniscola 14/05/2010
- 28 -
ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE RELATIVO ALLA DISCIPLINA
ITALIANO a.s.2011-2012 Tempi previsti dai programmi Ministeriali:
-ore settimanali…3…………………..
CONTENUTI E OBIETTIVI
Modulo o argomento Attività didattica
Mezzi e strumenti Verifiche
Obiettivi prefissati in termini di Competen-
ze
Positivismo Naturalismo e
Verismo
Lezione frontale,
lettura dei testi
interventi degli alunni, discussione .
Libro di testo
Indagine in itinere,
verifiche formative e sommative.
Giosuè Carducci
Lezione frontale,
lettura dei testi
discussione.
Libro di testo
Indagine in itinere
verifiche formative e sommative.
Il Decadentismo
Lezione frontale
lettura dei testi,
discussione.
Libro di testo ed altri
Indagine in itinere,
interrogazioni.
Gabriele d’Annunzio Giovanni Pascoli
Lezione frontale,
lettura dei testi,
discussione.
Libro di testo ed altri.
Indagine in itinere,
verifiche formative e sommative.
Ungaretti
Lezione frontale,
lettura dei testi,
discussione.
Libro di testo ed altri.
Indagine in itinere
verifiche formative e sommative.
Eugenio Montale
Lezione frontale,
lettura dei testi,
discussione.
Libro di testo ed altri.
Indagine in itinere,
verifiche formative e sommative.
Possedere gli strumenti linguistici che sono alla base della lettura e della interpre-
tazione dei testi. Saper redigere
relazioni intese come frutto di esperienze di studio e
conoscen- ze personali.
Saper redigere testi di
tipologia diversa su tematiche di interesse
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Programma di italiano Classe 5° A Programmatori Anno scolastico 2011/2012
Testo in adozione a cura di:Marco Santagata, Laura Carotti, Alberto Casadei, Mirko Tavoni:’ Il filo rosso ‘ editori Laterza, dicembre 2000 CORNICE STORICA L’Età postunitaria La Scapigliatura
GIOSUÈ CARDUCCI
Giosuè Carducci: la vita e le opere Carducci e il Parnassianesimo Da Odi barbare: Preludio Alla stazione in una mattina d’autunno Nella piazza di San Petronio Da Rime Nuove: Il Comune rustico
VERGA Naturalismo e Verismo Giovanni Verga: la vita e le opere La poetica del verismo L’ideologia verghiana e quella zoliana Il romanzo sperimentale in Zola I Malavoglia: un romanzo diverso; Un fiasco clamoroso Dai “Malavoglia” al “Gesualdo” L’ultima fase del verismo verghiano I Malavoglia(trama) Mastro Don Gesualdo (trama) Rosso Malpelo Libertà La roba Fantasticheria : l’ideale dell’ostrica
IL DECADENTISMO
Periodizzazione Il Decadentismo e Simbolismo : definizioni
PASCOLI Giovanni Pascoli: la vita e le opere e la poetica
Da Myricae:
Novembre L’assiuolo Lavandare Il lampo Temporale Dai Canti di Castelvecchio: Gelsomino Notturno Primi Poemetti: Digitale Purpurea Il fanciullino:
- 30 -
È dentro noi un Fanciullino
D’ANNUNZIO
Gabriele D’Annunzio: la vita e le opere e la poetica
Alcyone: La siera fiesolana La pioggia nel pineto Meriggio Stabat nuda Aestas Il piacere :(trama) L’estetismo come scelta di vita e di stile Il verso è tutto( DA Il Piacere)
LE PRINCIPALI AVANGUARDIE
I caratteri fondamentali:periodizzazione e definizione Le principali avanguardie: Espressionismo, Futurismo, Dadaismo, e surrealismo
IL FUTURISMO Filippo Tommaso Marinetti: “bisogna distruggere la sintassi”(Manifesto tecnico della letteratura futurista) Aldo Palazzeschi : “Lasciatemi divertire” (Canzonetta, Poesie 1904-14) “La passeggiata”(Poesie 1904-14)
GIUSEPPE UNGARETTI
Giuseppe Ungaretti: la vita, le opere e la poetica Dall’ Allegria: Veglia Sono una creatura San martino del Carso Fratelli Soldati I fiumi
LUIGI PIRANDELLO
Luigi Pirandello: la vita, le opere e il teatro Il pensiero , le opere L’ Umorismo , il sentimento del contrario (parte II cap.2) Il “Fu Mattia pascal”(trama) Sei personaggi in cerca d’autore (trama) Il teatro nel teatro e il meta teatro Le” maschere nude” La ricezione
ITALO SVEVO
Italo Svevo: la vita, il pensiero e le opere. La narrativa sveviana. Le opere di Svevo: Una vita:composizione e trama La figura dell’inetto Senilità:trama La coscienza di Zeno: La struttura del romanzo L’ambigiutà di Zeno narratore e personaggio La spirale del tempo
- 31 -
Un romanzo umoristico Da :”La coscienza di Zeno” : Il dottor S: e Zeno(Prefazione e preambolo) Ultima sigaretta(cap:III) La liberazione dallo psicanalista(cap.VIII) La salute personificata(cap.VI)
EUGENIO MONTALE Eugenio Montale : la vita, le opere e la poetica Da : Ossi di seppia In Limine I limoni Non chiederci parola che non squadri da ogni lato Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere ho incontrato Forse un mattino andando in un’aria di vetro Cigola la carrucola nel pozzo Da : Le occasioni: Non recidere, forbice, quel volto Siniscola 14/05/2012
Prof.ssa Angela Maria Carta
- 32 -
Programma di Storia Classe 5 A Programmatori Anno Scolastico 2011/2012
Testo in adozione: a cura di A. Giardina, G. Sabbatucci,,V. Vidotto
Prospettive di storia spazi, percorsi, temi editori Laterza Gennaio 2004 Bari
VOLUME II Capitolo 19: L’ITALIA NELL’ETA’ DELLE GRANDI POTENZE La Sinistra al governo La politica economica: agricoltura e industria La politica estera: Triplice alleanza ed espansione coloniale Movimento operaio e organizzazioni cattoliche La democrazia autoritaria di Crispi La crisi di fine secolo e la svolta liberale
Capitolo 20: L’ETA’ GIOLITTIANA Decollo industriale e questione meridionale I governi Giolitti e le riforme Socialisti e cattolici La guerra di Libia e la crisi del sistema giolittiano
VOLUME III Capitolo 1: LA PRIMA GUERRA MONDIALE 1914: dall’attentato di Sarajevo alla guerra europea 1914-15. dalla guerra di movimento alla guerra di usura 19115-16: la grande strage La guerra nella trincee La mobilitazione totale e il “fronte interno” 1917: la svolta del conflitto 1917-18: l’ultimo anno di guerra I trattati di pace e la nuova carta d’Europa Capitolo 2 :LA RIVOLUZIONE RUSSA Da febbraio a ottobre La rivoluzione d’ottobre Dittatura e guerra civile La terza Internazionale Dal comunismo di guerra alla Nep La nascita dell’Urss e l’ascesa di Stalin
Capitolo 13: LA CRISI DELLO STATO LIBERALE E L’AVVENTO DEL FASCISMO L’Italia nella Grande Guerra I problemi del dopoguerra Il “biennio rosso” Il fascismo: lo squadrismo e la conquista del potere La costruzione dello Stato fascista
- 33 -
Capitolo 14: L’ITALIA FASCISTA Il totalitarismo imperfetto Il regime e il paese Cultura e comunicazione di massa La politica economica La politica estera e l’Impero l’Italia antifascista Apogeo e declino del regime L’Italia in guerra e la caduta di Mussolini
Capitolo 2: LA RIVOLUZIONE RUSSA Da Febbraio ad Ottobre La rivoluzione d’Ottobre Dittatura e guerra civile La Terza Internazionale Dal comunismo di guerra alla NEP La nascita dell’URSS e l’ascesa di Stalin
Capitolo 3: LA CRISI DELLE DEMOCRAZIE E I TOTALITARISMI Il “biennio rosso” Rivoluzione e reazione Francia e Gran Bretagna la stabilizzazione moderata Germania le crisi e i tentativi di rinascita Alla ricerca della distensione internazionale Stati Uniti : Roosevelt e il “ New Dealt” L’avvento del nazismo Il Terzo Reich Lo stalinismo La crisi della sicurezza collettiva e i fronti popolari La guerra civile in Spagna L’Europa verso una nuova guerra
Capitolo 5: LA SECONDA GUERRA MONDIALE Le origini La distruzione della Polonia e l’offensiva contro i paesi nordici La caduta della Francia La battaglia d’Inghilterra e il fallimento della guerra italiana L’attacco all’Unione sovietica e l’intervento degli Stati Uniti Il”nuovo ordine”.Resistenza e collaborazionismo 1942-’43: la svolta della guerra La sconfitta della Germania La sconfitta del Giappone
- 34 -
Capitolo 15: DALLA RESISTENZA ALLA REPUBBLICA
L’armistizio, la guerra civile e la liberazione Il dopoguerra in un paese sconfitto La rinascita della lotta politica La crisi dell’unità antifascista, la Costituzione e le elezioni del 1948 La ricostruzione economica Il trattato di pace e le scelte internazionali
Capitolo 16:LA PRIMA REPUBBLICA De Gasperi e la politica centrista Alla ricerca di nuovi equilibri politici Il miracolo economico Le trasformazioni sociali Il centro-sinistra Il ’68 e l’”autunno caldo” La crisi del centro-sinistra Il terrorismo e la “solidarietà nazionale” Politica, economica e società negli anni’80 Le difficoltà del sistema politico
Siniscola 14/05/2012 L’insegnante Prof.ssa Angela Maria Carta
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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE RELATIVO ALLA DISCIPLINA STORIA classe: 5° programmatori A.S. 2011-12
Tempi: Tempi previsti dai programmi Ministeriali: -ore settimanali…2………………….. -ore complessive (a.s. 2011/2012 )……
CONTENUTI Contenuti:
modulo o argomento
Attività didattica Mezzi / strumenti
Verifiche Obiettivi prefissati in termini di conoscenze, capacità,
competenze. Il governo della
Sinistra e il Trasformismo.
Triplice alleanza ed espansione coloniale. La democrazia autoritaria di
Crispi. La crisi di fine secolo e la svolta liberale
Lezione frontale, interventi degli
alunni, discussione.
Libro di testo confrontato con altri
di diversa impostazione.
Indagine in itinere, verifiche
formative e sommative.
Decollo industriale nell’Età giolittiana.
Lezione frontale, interventi degli alunni.
Libro di testo e altri, videocassette.
Indagine in itinere, verifiche formative e sommative.
La prima guerra mondiale
Libro di testo ed altri.
Indagine in itinere, verifiche formative e sommative.
Dalla Rivoluzione di febbraio alla Rivoluzione d’ottobre.
Lezione frontale, interventi degli alunni.
Libro di testo ed altri, videocassette.
Indagine in itinere, verifiche formative e sommative.
La crisi dello Stato liberale e l’avvento del fascismo. I’Italia fascista
Lezione frontale, interventi degli alunni
Libro di testo, videocassette.
Indagine in itinere, verifiche formative e sommative.
La crisi delle democrazie e i totalitarismi.
Lezione frontale, interventi degli alunni
Libro di testo ed altri libri.
Indagine in itinere verifiche formative e sommative
La Seconda guerra mondiale La Resistenza in Italia
Lezione frontale, interventi degli alunni
Libro di testo ed altri libri.
Indagine in itinere
Italia: dalla Resistenza alla Repubblica. La Prima Repubblica
Lezione frontale, interventi degli alunni
Libro di testo ed altri libri.
Indagine in itinere
Saper individuare la dimensione sincronica e
diacronica degli avvenimenti.
Acquisire la conoscenza
delle principali tematiche e problematiche relative
all’uomo cogliendo di essa sia il valore attuale e
contingente, sia lo spessore storico che il significato
universale della cultura di epoche e paesi diversi.
Saper mettere a confronto idee diverse interpretarle
comprendere le conseguenze degli
avvenimenti storici Saper esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli avvenimenti
studiati.
Confrontare le differenti interpretazioni che gli storici hanno dato di un medesimo
fatto o fenomeno.
Saper esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati.
L’insegnante Prof.ssa Angela Maria Carta
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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE RELATIVO ALLA DISCIPLINA: LINGUA E CIVILTA’
INGLESE
TEMPI
Tempi previsti dai programmi ministeriali:
• ore settimanali: 3
• ore complessive: 92
• ore effettive di lezione: 72
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è composta da n. 12 alunni che formano un gruppo piuttosto omogeneo e ben affiatato. Nell’ambito della disciplina, gli
alunni hanno sempre mostrato interesse per la materia e per gli argomenti trattati. Il profitto, nel primo quadrimestre, è stato discreto e
buono per la maggior parte di loro, a parte tre o quattro casi tra lo scarso e il mediocre. Nel secondo quadrimestre, invece, la maggior
parte degli alunni ha raggiunto risultati più che buoni e solo pochi di loro hanno raggiunto un livello complessivamente sufficiente.
Nel complesso, quindi, la maggior parte della classe ha lavorato in modo piuttosto costante dimostrando un certo impegno sia nel
lavoro a casa che in quello svolto in classe. Il comportamento è da considerarsi vivace ma sempre abbastanza corretto per la maggior
parte degli alunni.
CONTENUTI
• The European Union
• UK economics and politics
• USA economics and politics
• Foreign trade terms
• Payment in foreign trade
• Trade documents
• Banking
• Insurance
• Transport
• Documents of carriage
Metodologia didattica: lezioni frontali, pair work, group work
Mezzi e strumenti: libro di testo, appunti.
Verifiche: scritte e orali
Obiettivi realizzati in termini di competenze: capacità espositive, espressive ed elaborative
COMPETENZE GENERICHE
La maggior parte degli alunni ha acquisito la capacità di richiamare alla memoria concetti e nozioni studiate e di afferrare il senso di
una comunicazione. Quelli con una preparazione più che buona, sanno usare il lessico pertinente, individuare nessi e sintetizzare le
conoscenze in modo coerente.
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QUADRO DEL PROFITTO DELLA CLASSE
Partecipazione al dialogo comunicativo: propositiva per la maggior parte della classe, sollecitata solo per alcuni.
Attitudine alla disciplina: mediamente buona
Interesse per la disciplina: buono
Impegno nello studio: sistematico e metodico per la maggior parte degli alunni, discontinuo e opportunistico solo per pochi di loro.
Metodo di studio: organizzato per la maggior parte degli alunni, ripetitivo e spesso disorganizzato solo per alcuni di loro.
Nel complesso, possiamo quindi affermare che gli alunni possiedono un patrimonio linguistico discreto per la comunicazione delle
proprie conoscenze; sanno comprendere e tradurre un testo relativo ad argomenti con lessico specifico; sanno esporre in lingua inglese
testi di argomento tecnologico. Alcuni sanno attivare modalità di apprendimento autonomo con buone capacità espositive e sanno
rielaborare in maniera semplice, anche testi di argomento specifico.
EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO
• lacune nella preparazione di base per alcuni di loro
• eccessiva vivacità per un gruppo ristretto di alunni
• impegno discontinuo per alcuni di loro
• partecipazione passiva per un gruppo ristretto
VALUTAZIONE DELLE PROVE
Criteri di valutazione per la prova orale: comprendere correttamente il quesito posto; riportare i dati richiesti in modo completo; usare
un linguaggio appropriato e una forma corretta, con una giusta pronuncia e intonazione. Per la prova scritta i criteri sono la coerenza
e completezza della risposta e la correttezza formale.
Per le verifiche orali la valutazione è sufficiente quando l’alunno coglie il senso della domanda e dimostra di conoscere l’argomento,
sia pure con qualche imprecisione; ha capacità di analisi e sintesi essenziali e si esprime con linearità anche se il linguaggio non è
sempre appropriato e la forma corretta. La pronuncia deve essere abbastanza corretta, con la giusta intonazione. Nelle verifiche scritte
si considerano la conoscenza dell’argomento proposto e la correttezza formale: la valutazione è sufficiente quando nello svolgimento
l’alunno espone in modo chiaro e lineare, pur con qualche errore, e usa un lessico adeguato al contenuto proposto.
SUSSIDI DIDATTICI
L’attività didattico-educativa si è svolta con il supporto di:
- libri di testo: Step into business
- fotocopie
- internet
14 maggio 2012
L’insegnante Prof.ssa Maria Pina Lapia
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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE RELATIVO ALLA TECNICA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ANNO SCOLASTICO 2011/2012
CLASSE 5° PROGRAMMATORI
PROF.SSA SEBASTIANA FARINA
Laboratorio:Prof.AntonellaPorcu
LIBRO DI TESTO ADOTTATO:
Tecnica e organizzazione aziendale 3 edito dalla Tramontana di Astolfi & Negri.
Ore settimanali 3+1di laboratorio
TABELLA DEI CONTENUTI
CONTENUTI OBIETTIVI
REALIZZATI IN
TERMINI DI
COMPETENZE
metodi strumenti verifiche
La Banca e il suo percorso evolutivo: a) il credito e il mercato dei capitali; b) genesi ed evoluzione della banca; c) funzioni e tecniche di gestione delle banche; d) le autorità creditizie e la politica monetaria europea.
-conoscere le funzioni delle imprese bancarie nel sistema economico e finanziario; - conoscere gli aspetti strategici e gestionali delle imprese bancarie; - conoscere la disciplina del sistema bancario europeo e italiano.
Lezione frontale, discussione collettiva.
Libro di testo. Verifiche formative, verifiche sommative scritte e orali.
Le operazioni di intermediazione creditizia. Operazioni di provvista fondi: 1)depositi a risparmio libero; 2) conti correnti di corrispondenza anche con l’utilizzo del foglio elettronico excel.
- devono saper risolvere esercizi di media complessità, utilizzando i conti correnti metodo scalare procedimento amburghese e il manuale operativo; - saper creare semplici programmi di gestione dei contratti bancari di c/c il ambiente excel, applicando le funzioni opportune; - conoscere le principali caratteristiche, sotto i diversi aspetti, delle operazioni di raccolta fondi.
Lezione frontale, discussione collettiva, risoluzione di esercizi di diverso livello di difficoltà, lavori di gruppo, lezioni in laboratorio.
Libro di testo e manuale operativo, esercitazioni in laboratorio,.
Verifiche formative, verifiche sommative scritte e orali, elaborati di laboratorio.
Le concessioni di fido bancario
-devono saper costruire e interpretare i principali indici di bilancio; -devono conoscere la procedura istruttoria di concessione e le relative problematiche.
Lezione frontale, discussioni collettive.
Libro di testo,
Verifiche formative, verifiche sommative scritte e orali.
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Le operazioni di intermediazione creditizia. Operazioni d impiego fondi: a) apertura di credito; b) portafoglio sconti; c) portafoglio s.b.f.; d) anticipi su fatture;
- conoscere dal punto di vista economico, giuridico, fiscale, tecnico e contabile le operazioni di impiego fondi; - sapere effettuare i calcoli relativi alle diverse operazioni; - saper compilare e analizzare i documenti bancari; -saper tenere un conto corrente metodo scalare procedimento amburghese; -saper confrontare e scegliere l’operazione più conveniente per la banca e per il cliente;
Lezione frontale, discussione collettiva, risoluzione di esercizi di diverso livello di difficoltà.
Libro di testo, schemi ed esercitazioni in laboratorio.
Prove strutturate e semistrutturate, verifiche formative, verifiche sommative scritte e orali.
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QUADRO DEL PROFILO DELLA CLASSE E DELLE COMPETENZE ACQUISITE DAGLI ALUNNI La classe è formata da 12 alunni,dieci provenienti dalla IV e due da scuole private. La classe si presenta eterogenea , per estrazione socio-culturale, per senso di responsabilità, interesse e partecipazione al dialogo educativo, nonchè per le abilità di base e attitudine allo studio. La classe abbastanza vivace nel comportamento ,ha creato qualche difficoltà nello svolgimento del l’attività didattica e ha richiesto l’applicazioni di diverse strategie per stimolare maggiore interesse e partecipazione .Nella classe si possono evidenziare in base all’impegno e alla partecipazione tre gruppi diversi. Un gruppo ristretto ha partecipato al dialogo educativo,dimostrando interesse e attitudine per la materia e impegno e applicazione costante. I risultati raggiunti sono mediamente buoni. Un secondo gruppo,a causa dell’impegno e la partecipazione non sempre costante l’applicazione non continua a casa e a scuola ,ha ottenuto risultati mediamente sufficienti.Il terzo gruppo è formato da alunni che presentano gravi lacune di base ,e che hanno dimostrato scarso interesse per la disciplina, e quasi inesistente l’impegno e l’applicazione sia in classe che a casa. I risultati raggiunti sono scarsi. ATTIVITA DI RECUPERO ATTIVATE Il consiglio d’istituto ha attivato lo sportello di recupero. Solo alcuni hanno partecipato alle lezioni, e le poche ore a disposizione non hanno permesso di raggiungere in alcuni casi risultati accettabili.
CRITERI DI VALUTAZIONE La misurazione del profitto nelle prove scritte e orali è stata effettuata secondo il deliberato del consiglio di classe, tenendo conto dei seguenti obiettivi cognitivi: conoscenza, comprensione, applicazione,analisi e sintesi,graduati in cinque livelli di conseguimento in una scala da uno a dieci. Ulteriori elementi che hanno concorso alla valutazione sono stati i progressi fatti rispetto al livello di partenza, la partecipazione al dialogo educativo e l’impegno profuso.
Siniscola 14-05-2012 La docente Prof.ssa Sebastiana Farina
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PROGRAMMA DI TECNICA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Classe VA programmatori
IL CREDITO E IL MERCATO DEI CAPITALI
1. Fiducia, credito e rischio
2. Categorie di credito
3. Credito diretto e indiretto
4. Categorie di intermediari
5. Il mercato dei capitali
6. Globalizzazione dei mercati
7. La curva dei rendimenti
8. Gli aggregati monetari
GENESI ED EVOLUZIONE DELLA BANCA
1. Le prime istituzioni bancarie
2. L’attività bancaria nell’età di mezzo
3. Dai primi biglietti di banca alla moneta elettronica
4. Situazione odierna dell’attività bancaria
5. Innovazione dei prodotti/servizi
FUNZIONI E TECNICHE DI GESTIONE DELLA BANCA
1. Funzioni delle banche
2. Definizione e concetto d banca
3. Equilibrio della gestione bancaria
4. Formazione del risultato economico
5. Norme tecniche di gestione bancaria
6. Tipologie di rischio nell’attività bancaria
7. Creazione del credito e moltiplicatore dei depositi
LA LEGISLAZIONE BANCARIA DAGLI INIZI ALLA «BANCA UNIVERSALE»
1. Fasi storiche della legislazione bancaria italiana
2. Cosa rimane della vecchia legge bancaria
3. Dal vecchio al nuovo sistema creditizio
4. Concetto di attività bancaria
5. Raccolta obbligazionaria
LE AUTORITÁ CREDITIZIE E LA POLITICA MONETARIA EUROPEA
1. Gli organi di vertice
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2. La Banca d’Italia
3. Il Sistema europeo di banche centrali e la Banca centrale europea
4. Strumenti di politica monetaria comune
5. Tassi BCE e loro variazioni
6. Il sistema europeo TARGET di regolamento lordo in tempo reale
7. Vigilanza della Banca d’Italia
I DEPOSITI BANCARI LIBERI
1. Concetto di deposito bancario in generale
2. Le diverse categorie di depositanti
3. Problemi economici e depositi bancari
4. Classificazioni dei depositi bancari
5. Terminologia tecnica per i depositi bancari
6. Organizzazione del lavoro di sportello
7. La capitalizzazione degli interessi
8. Caratteri dei depositi a risparmio libero
9. Libretti di risparmio
10. Svolgimento delle operazioni sui depositi a risparmio libero
I DEPOSITI BACARI VINCOLATI
1. Caratteri dei depositi vincolati
2. Classificazione dei depositi vincolati
3. Libretti di risparmio vincolato
4. Raccolta pronti contro termine
I CONTI CORRENTE DI CORRISPONDENZA
1. I conti correnti bancari
2. I conti correnti di corrispondenza
3. Caratteri generali dei c/c di corrispondenza
4. L’apertura del c/c di corrispondenza
5. Svolgimento delle operazioni di c/c
6. Elaborazione dei rapporti in conto corrente
7. Operazioni postergate e operazioni antergate
8. Liquidazione periodica degli interessi
9. Calcolo delle competenze di c/c
10. L’estratto-conto periodico
11. L’estinzione del c/c
LE CONCESSIONI DI FIDO
1. I finanziamenti alle imprese
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2. Finanziamenti bancari
3. Il fido bancario
4. Classificazione dei fidi
5. Regole tecniche e amministrative per i fidi
6. Utilizzo e revisione dei fidi
7. La centrale dei rischi
8. I consorzi fidi
9. Richiesta di fiso e successiva istruttoria
10. Indagini storiche e prospettiche
11. Interpretazione del bilancio d’esercizio
12. Analisi di bilancio per indici (alcuni indici)
13. Scopo, durata, utilizzo e rendimento del fido
14. Il prefinanziamento
15. Debordi, contenzioso e sofferenze
LE APERTURE DI CREDITO BANCARIE
1. Nozioni di apertura di credito
2. Classificazione delle aperture di credito
3. Aperture di credito per cassa
4. Il credito al consumo
5. Aperture di credito per firma
IL PORTAFOGLIO SCONTI
1. Contratto di sconto in generale
2. Lo sconto di cambiali
3. Classificazione degli effetti cambiari
4. Requisiti di bancabilità delle cambiali
5. Svolgimento dell’operazione di sconto
6. Determinazione delle competenze bancarie
7. Tasso effettivo dell’operazione di sconto
8. Scarico degli effetti dal portafoglio
IL PORTAFOGLIO S.B.F
1. Nuove tecniche di smobilizzo dei crediti
2. La «smaterializzazione» degli incassi
3. Incassi elettronici con procedura Ri.Ba.
4. Valuta adeguata degli effetti e degli appunti di portafoglio
5. Strutture tecniche del portafoglio s.b.f.
6. Accredito diretto in c/c di corrispondenza
7. Utilizzo del conto anticipo
8. Applicazione di tasso differenziato in c/c
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9. Confronto fra le tre procedure
10. Portafoglio s.b.f. con disponibilità a valuta maturata
GLI ANTICIPI SU FATTURE (da svolgere dopo il 15 maggio)
1. Smobilizzo senza effetti
2. La cessione di credito
3. Sviluppo operativo degli anticipi su fatture
4. Funzionamento del conto anticipo su fatture
Siniscola 14 maggio 2012
L’INSEGNANTE Prof.ssa Sebastiana Farina
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ALLEGATO
AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
5° A Programmatori
DISCIPLINA EDUCAZIONE FISICA
ANNO SCOLASTICO 2011 – 2012
DOCENTE: Antonella Mesina
TEMPI
Tempi previsti dai programmi ministeriali: - ore settimanali 2
PROFITTO DELLA CLASSE La classe ha partecipato per l’intero anno scolastico con costanza ed interesse alle diverse attività proposte.
Gli alunni hanno via via migliorato le loro capacità motorie affinandole e potenziandole. Il profitto è
complessivamente più che buono.
ARGOMENTI E OBIETTIVI
Argomento: capacità condizionali Obiettivo : migliorare tramite esercizi specifici le seguenti capacità motorie:
forza – resistenza – velocità - capacita cardio - circolatoria e respiratoria
Argomento: capacità coordinative Obiettivo: migliorare tramite esercizi specifici la capacità di coordinare tra loro le diverse parti del corpo in
situazioni statiche e dinamiche; migliorare la capacità oculo – manuale, oculo – podalica, spazio – temporale.
Argomento: piccoli e grandi attrezzi Obiettivo: saper utilizzare i piccoli e grandi attrezzi per uso specifico e di riporto
Argomento: giochi sportivi Obiettivo: conoscere e rispettare le regole dei giochi, saper interagire con gli altri, saper rispondere in modo
adeguato e veloce a diverse situazioni.
CONTENUTI: attività ed esercizi - a carico naturale
- a corpo libero
- con piccoli e grandi attrezzi
- per il miglioramento della forza, velocità, resistenza
- di allungamento muscolare
- per imparare i fondamentali individuali e di squadra nei giochi sportivi.
ATTIVITA’ DIDATTICA - lezione frontale
- lavoro di gruppo
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STRUMENTI DI VALUTAZIONE L’alunno alla fine dell’anno scolastico deve dimostrare di aver raggiunto gli obiettivi minimi, di aver
partecipato con interesse e attivamente alle diverse proposte didattiche, di saper interagire nel gruppo. La
valutazione inoltre terrà conto dei progressi fatti nel corso dell’anno e saranno utilizzati test motori strutturati e
non.
METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE - capaci di fare acquisire in modo semplice e divertente i diversi obiettivi
- in grado di stimolare il senso di responsabilità, la riflessione critica e l’ autonomia di giudizio
- capace di formare una buona autonomia di giudizio e di pensiero
Dopo il 15 Maggio le lezioni continueranno con il ripasso e l’approfondimento del lavoro già fatto.
Siniscola 14/05/2012 Il docente
Antonella Mesina
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PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA
ANNO SCOLASTICO 2011/2012
DOCENTE Antonella Mesina
POTENZIAMENTO FISIOLOGICO - Potenziamento organico generale con particolare riferimento a: - Resistenza,forza, mobilità articolare - Miglioramento della funzione cardio-circolatoria e respiratoria - Esercizi di potenziamento muscolare per arti, addome, dorso
SVILUPPO CAPACITA’ COORDINATIVE - Generale:occhio mano,occhio piede,spazio temporale, equilibrio - Sviluppo della destrezza
GIOCO SPORTIVO - Fondamentali individuali - Fondamentali di squadra - Pallavolo, pallatamburello, calcetto, volano
SVILUPPO DEL SENSO CIVICO E DELLA SOCIALITA’ - Rispetto delle regole del gioco e dei ruoli - Saper arbitrare un incontro - Saper fare il “gioco di squadra” interagendo con il gruppo
Siniscola 14/05/2012