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Complessità delle trasformazioni
Dopo aver definito l’uomo dobbiamo
Immediatamente modificare la nostra definizione,
perché la coscienza di tale definizione
lo trasforma.
Nicolas Gomez Davila
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Complessità delle trasformazioni
Nei Piani Complessi e nelle finanze di progetto emergono degli aspetti comuni che costituiscono la chiave di interpretazione dei nuovi processi di Trasformazione Territoriale
Negoziazione delle proposte :
• Presenza di diversi soggetti protagonisti
• Mediazione con portatori di interessi diffusi
• Creazione del consenso
Nelle diverse realtà solo il “peso” di ciascun protagonista ed il sistema normativo di riferimento. In alcune circostanze alcune figure possono avere anche un peso quasi nullo ma l’evoluzione dei modelli democratici spinge verso l’uniformità
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Complessità delle trasformazioni
Definizione Posizione e Ruoli
Passaggio da ruoli gerarchici a ruoli complanari
Pubblica amministrazione Imprenditore
Pubblica amministrazioneCittadini, Opinione Pubblica,
Stakeholders
Inversione dei ruoli per le forti azioni di pressione e lobby
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Complessità delle trasformazioni
Mappa di un processo di trasformazione territoriale
Trasformazione territoriale
Assicurazioni
Finanziatori Certificatori
Imprese
Stakeholders
P. A.
Progettisti
Diverse P. A.
Livello politico e livello amministrativo
Diversi uffici competenti
ONG
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Complessità delle trasformazioni
Per quanto questo modello possa essere semplificato, anche in funzione dell’ordinamento legislativo dei singoli Paesi e delle singole realtà e del loro ordinamento legislativo in cui si opera, una Trasformazione Territoriale è :
UN SISTEMA COMPLESSO
La soluzione può derivare solo da un PROCESSO NEGOZIALE
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Complessità delle trasformazioniQ
uad
ro
Per rendere efficace una negoziazione occorre che ciascuno dei protagonisti sappia compiere una analisi delle trattative e conosca le dinamiche di svolgimento:
• Conosca il proprio ruolo
• Identifichi gli obiettivi
• Identifichi la strategia
• Identifichi gli interessi comuni
• Identifichi gli interessi contrapposti
• Definisca i margini di trattativa oltre il quale non andare
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Complessità delle trasformazioni
Prima di entrare nei dettagli dei partecipanti al processo di Trasformazione Territoriale, descrivendo ruoli ed obiettivi, vediamo lo sfondo giuridico – amministrativo in cui si svolge la negoziazione
La presenza di Enti Pubblici, infatti, impone una serie di regole non eludibili cui deve sottostare l’intero processo negoziale con un percorso di evidenza pubblica che tutela gli interessi pubblici.
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Complessità delle trasformazioni
Enti locali: 8104 comuni di cui
5.828 hanno meno di 5.000 abitanti pari al 72% della popolazione
4.649 hanno meno di 3.000 abitanti di cui
1.974 hanno meno di 1.000 abitanti
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Complessità delle trasformazioni
L’attivazione di un processo di Trasformazione Territoriale può prendere avvio essenzialmente da due protagonisti:
Pubblica Amministrazione Imprenditore Privato
Tutte le altre figure che compaiono nella Mappa delle Trasformazioni sono solo di mediatori ed interlocutori a supporto ad una delle due parti
Sia i Piani Complessi che la nuova giurisprudenza sui LL.PP. si muove lungo la direzione di trovare forme convenienti di cooperazione di questi due soggetti molto diversi fra loro
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Complessità delle trasformazioni
Le principali evoluzioni dell’architettura legislativa hanno riguardato proprio l’organizzazione di nuove relazioni fra le Pubbliche Amministrazioni e gli Imprenditori Privati rivoluzionando anche le competenze dei Tribunali Civili e dei TAR (Tribunali Amministrativi Regionali)
Di fronte alle nuove possibilità di legame diretto fra Pubbliche Amministrazioni ed Investitori sono dovuti intervenire nuove figure Neutre di garanzia che tutelassero i cittadini e si studiano forme per favorire la partecipazione diretta di questi alle scelte politiche.
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Complessità delle trasformazioni
Considereremo gli anni ’90, quelli di Tangentopoli, come uno spartiacque fra due concezioni dello Stato profondamente diverse:
Prima degli anni ’90
Concezione verticistica o piramidale dello Stato in cui vi era un rapporto di forze esemplificato nell’atto della CONCESSIONE
Dopo gli anni ’90
Applicazione Principio Sussidarietà con spostamento verso il basso del livello decisionale.
Urbanisticamente questo corrisponde ad una maggiore autonomia e responsabilizzazione del cittadino e del professionista.
Introduzione della DIA (Denuncia Inizio Attività) con l’avvio di programmi di Urbanistica partecipata e di Piani Complessi
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Complessità delle trasformazioni
Non dobbiamo però considerare il caso Italia come avulso dal contesto delle democrazie Occidentali:le stesse spinte si verificano in diversa misura in tutti i Paesi Europei anche se lo sfondo istituzionale è diverso.
Nei Paesi Anglosassoni la trattativa negoziale era una prassi costante ed accettata normativamente da sempre. In queste realtà, quindi, avanzano le spinte di una partecipazione pubblica e le richieste di una maggiore trasparenza nelle negoziazioni.
Nei Paesi latini, invece, si sperimenta l’abbandono del processo piramidale istituzionalizzato e fortemente codificato a favore di un rapporto diretto fra Pubbliche Amministrazioni ed Investitori.
Di fatto le due situazioni convergono verso un modello unico
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Complessità delle trasformazioni
Esempi di Committenza prima degli anni ‘90
P.A Privato
Edifici ed infrastrutture pubbliche Edifici privati
Diritto pubblico Diritto privato
Pagamento di oneri di urbanizzazione con calcolo automatico dell’importo
Trattativa privata
Concessione UrbanisticaAutorizzazione
Gare pubbliche
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Complessità delle trasformazioni
Anni ‘90 segnano l’inizio di una crisi a cui segue una trasformazione ed una modernizzazione nell’industria delle costruzioni
Tangentopoli
Fallimenti di piccole e medie imprese nella ricostruzione della Germania dell’Est
Ridistribuzione dei poteri amministrativi nelle Pubbliche Amministrazioni (Bassanini)
Introduzione sistemi e certificazioni qualità (SOA, ISO, VISION, EMAS)
Nascita Urbanistica Concertata e Negoziata
Legge Merloni nei Lavori Pubblici Legge 109/94 e sue modifiche ed integrazioni
Aumento della complessità nel sistema delle costruzioni
Apertura delle frontiere europee: armonizzazione della legislazione nella UE
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Complessità delle trasformazioni
Il degrado cui era arrivato il sistema delle Costruzioni può essere evidenziato da alcune situazioni
Entità delle varianti per la realizzazione degli Stadi dei Mondiali di calcio per Italia ’90
Degrado del quartiere ZEN (Zona di Espansione Nord) di Palermo, un nuovo quartiere delle case popolari totalmente privo di urbanizzazioni. Stessa sorte per le Vele di Napoli in corso di progressiva demolizione e Corviale a Roma
Nascita di movimenti per l’architettura sostenibile e la Bioarchitettura
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Complessità delle trasformazioni
Le spinte alle modifiche del modello di gestione degli interventi di costruzione vengono quindi da entrambi i soggetti promotori delle iniziative di Trasformazioni Territoriali:
Pubblica Amministrazione
• Necessità di trovare nuove forme di finanziamento
• Necessità di ricostruire un rapporto con i cittadini la cui fiducia era stata compromessa dalle vicende da Tangentopoli
Privati
• Necessità di avere una maggiore flessibilità nelle variazioni urbanistiche e di tempi certi per impegnare i capitali. Confronto degli investimenti Immobiliari con quelli finanziari.
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Complessità delle trasformazioni
Vi è poi da segnalare una particolarità del Mercato Immobiliare italiano: la presenza di forti investitori pubblici nelle residenze
È il caso degli ex IACP (Istituto Autonomo per le Case Popolari) che oggi si sono trasformati in tutta Italia in altre forme giuridiche
Esempio di Roma
IACP , oggi ATER (Agenzia Territoriale) per l’edilizia Residenziale
Circa 7.000 Residenze di proprietàCirca 500.000 Utenti
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Complessità delle trasformazioni
L’EDILIZIA SOCIALE POSSIBILE
• Decentramento
• Riforma Istituzionale
• Gestione del Patrimonio
• Canoni di Locazione
• Assegnazione: cittadinanza, limiti di reddito, punteggi
LA RIFORMA degli IACP
• scelte e tempi
• nome, organi e statuto
• assetto istituzionale
• competenze
LA GESTIONE
• requisiti, procedura e punteggi per l’assegnazione• c a n o n i • variazioni del nucleo • mobilità• autogestioni e condomini• decadenza• morosità
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Complessità delle trasformazioni
ACER Azienda casa Emilia Romagna Emilia Romagna
ALER Azienda lombarda per l’edilizia residenziale pubblica
Lombardia
ARER Azienda regionale per l’edilizia residenziale
Valle d’Aosta
ARTE Azienda regionale territoriale per l’edilizia
Liguria
ATC Azienda territoriale per la Casa Piemonte
ATER Azienda territoriale per l’edilizia residenziale
Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Toscana, Umbria, Veneto
ATERP Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica
Calabria
IPES Istituto per l’edilizia sociale Bolzano
ITEA Istituto trentino per l’edilizia abitativa Trento
I nomi dei nuovi protagonisti
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Complessità delle trasformazioni
REGIONE LEGGE NOME DEGLI ENTI
Natura Degli Enti
TOSCANA 49/1986 ATER Enti Pubblici Non Economici TRENTINO TRENTO
21/1992 ITEA Enti Pubblici Non Economici
PIEMONTE 11/1993 ATC Enti Pubblici Non Economici VENETO 10/1995 ATER Enti Pubblici Economici LOMBARDIA 13/1996 ALER Enti Pubblici Economici BASILICATA 29/1996 ATER Enti Pubblici Non Economici CALABRIA 27/1996 ATERP Enti Pubblici Non Economici LIGURIA 9/1998 ARTE Enti Pubblici Economici TRENTINO BOLZANO
13/1998 IPES Enti Pubblici Non Economici
ABRUZZO 44/1999 ARET e ATER Enti Pubblici Economici FRIULI VENEZIA-GIULIA
24/1999 ATER Enti Pubblici Economici
VALLE D’AOSTA 30/1999 ARER Enti Pubblici Non Economici EMILIA ROMAGNA 24/2001 ACER Enti Pubblici Economici UMBRIA 11/2002 ATER Enti Pubblici Economici LAZIO 30/2002 ATER Enti Pubblici Economici
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Complessità delle trasformazioni
Il peso degli enti
l’ente è eventuale o se ne prospetta lo scioglimento
Calabria, Molise
sono previsti nuovi soggetti e nuove forme organizzative
Toscana
l’ente è un “braccio” della Regione o della Provincia che lo utilizza in chiave operativa
Campania (nessun organo politico nell’ambito dell’ente), Trento (statuto deliberato dalla Provincia)
l’ente è autonomo sotto l’aspetto organizzativo e funzionale
Abruzzo, Basilicata, Bolzano, Lazio, Umbria
l’ente ha autonomia anche imprenditoriale
Emilia Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto
il corsivo è riferito ai progetti di legge
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Complessità delle trasformazioni
Le nuove competenze
• studi ricerche e sperimentazione per nuove tecniche costruttive e risparmio energetico
• consulenza, assistenza e servizi a pubblici e privati
• collaborazione con altri partner: società, convenzioni, consorzi, accordi di programma
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Complessità delle trasformazioni
Le nuove competenze: alcuni esempi
promuovere presso i Comuni un punto di informazione perl’utenza
Abruzzo
monitorare ed analizzare le tecnologie innovativedell’edilizia residenziale nazionale, europea edinternazionale
Calabria,Campania,Friuli VeneziaGiulia, Veneto
intervenire con fini calmieratori sul mercato ediliziorealizzando abitazioni per locarle o venderle a prezzoeconomicamente competitivi
Emilia Romagna prestare servizi agli assegnatari di alloggi di ERP e diabitazioni in locazione
Lombardia realizzare piani per l'adeguamento alle disposizioni inmateria di abbattimento delle barriere architettoniche eper il risparmio energetico
Trento acquisire complessi di edifici non occupati o occupati soloparzialmente di proprietà di comuni o di enti pubblici, alfine di un migliore utilizzo dei volumi edificabili
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Complessità delle trasformazioni
Nuovi criteri cittadinanza
previsione espressa della regolarità del soggiorno in aggiunta all'iscrizione al collocamento o allo svolgimento di un lavoro regolare
Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Toscana
solo iscrizione nelle liste di collocamento o svolgimento di attività lavorativa regolare
Abruzzo Basilicata, Calabria, Marche, Umbria, Campania, Valle d'Aosta
solo la presenza regolare in Italia
Liguria, Lombardia, Molise
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Complessità delle trasformazioni assegnazione decadenza
CALABRIA 15.494 27.114
VALLE D’AOSTA 16.010 34.947
PIEMONTE 16.778 33.556
BASILICATA 18.076 28.922
LOMBARDIA 18.076 36.152
SARDEGNA 18.076 36.152
PUGLIA 18.506 37.013
CAMPANIA 18.871 33.025
MOLISE 18.871 30.194
SICILIA 19.089 23.861
UMBRIA 19.539 34.194
VENETO 19.666 34.415
MARCHE 19.964 34.936
LAZIO 20.413 35.723
TOSCANA 20.873 36.529
ABRUZZO 21.540 37.694
LIGURIA 21.818 43.636
Trento 23.943 44.746
Bolzano 25.400 38.734
FRIULI VENEZIA-GIULIA 26.339 43.038
EMILIA ROMAGNA 30.000 45.000
I limiti di reddito
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Complessità delle trasformazioni
Gestione di altri patrimoni
legge regionale
compito assegnato
Emilia Romagna
8.8.2001, n. 24
gestione di patrimoni immobiliari, tra cui gli alloggi di ERP
FriuliVenezia Giulia
27.8.1999, n. 24
gestione del patrimonio di loro proprietà e quello di proprietà dello Stato e degli Enti locali, nonché il patrimonio di enti pubblici
Liguria 12.3.1998, n. 9
gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, nonché dell'ulteriore patrimonio ad essi eventualmente affidato in gestione da soggetti pubblici o privati
Valle d’Aosta
9.9.1999, n. 30
svolgere le funzioni di amministratore di condominio ai sensi dell'articolo 1129 del codice civile, se nominato dall'Assemblea, negli stabili di edilizia residenziale pubblica nei quali vi siano anche alloggi di proprietà di privati
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Complessità delle trasformazioni
Cause di decadenza
n. leggi cessione/sublocazione dell’alloggio 20 alloggio adibito ad attività illecite 19 perdita dei requisiti prescritti per l’assegnazione, salvo il reddito
17
mutamento della destinazione d’uso 15 alloggio non occupato stabilmente 15 mancata occupazione dell’alloggio alla consegna 8 abbandono dell’alloggio 5
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Complessità delle trasformazioni
Cause di decadenza
BASILICATA costruzioni sulle parti comuni del fabbricato o sull'area di pertinenza senza l'autorizzazione da parte dell'Ente gestore
CALABRIA mancato rispetto dell’obbligo di cambio alloggio
EMILIA ROMAGNA gravi inottemperanze al regolamento d'uso degli alloggi LIGURIA comportamento gravemente asociale, che determini condizioni di
ingestibilità dell’immobile MARCHE ampliamento del nucleo familiare in contrasto con le norme MOLISE mancato rispetto del cambio obbligatorio
PIEMONTE violazioni gravi e ripetute del regolamento disciplinante l'uso degli alloggi
TOSCANA rinuncia all’alloggio assegnato senza gravi e giustificati motivi Bolzano titolarità di diritto di proprietà o di usufrutto, uso o abitazione di
un'abitazione adeguata, o aver ceduto negli ultimi cinque anni la proprietà di una tale abitazione o un tale diritto
Trento mancata sottoscrizione del contratto di locazione a seguito dell'assegnazione
UMBRIA mancata documentazione del reddito per due anni consecutivi VALLE D’AOSTA non aver rilasciato l'alloggio di edilizia residenziale pubblica
precedentemente occupato a titolo di locazione, qualora beneficiari di nuova assegnazione o di provvedimento di cambio di alloggio
VENETO mancata documentazione del reddito
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Complessità delle trasformazioniQ
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Nuovi rapporti negoziali
P.A Privato
Edifici ed infrastrutture pubbliche Edifici privati e infrastrutture pubbliche a scomputo di pagamento di oneri di urbanizzazione
Pubblico IncantoLicitazioneTrattativa PrivataAppalto concorso
Trattativa privataLL.PP
Pubblico/Privato
Edifici privati ed infrastrutture pubbliche
1. Accordo di programma quadro2. Programmazione negoziata3. Intesa istituzionale di
programma4. Patto territoriale5. Piani Complessi6. Patti d’ area7. Partenariato8. Accordi europei
Permesso di costruireDIA, SuperDia
Project FinancingConcessioneGeneral Contractor
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Complessità delle trasformazioni
La complessità opera su due livelli diversi e la sua gestione deve La complessità opera su due livelli diversi e la sua gestione deve prevedere azioni distinte e paralleleprevedere azioni distinte e parallele
Complessità Interna Gestione del Sapere Comunicazione Interculturale
Interna alla struttura amministrativa (Pubblica Amministrazione, Impresa Privata, Società di Servizi o di progettazione)
Complessità EsternaNegoziazione
Comunicazione per la Concertazione e Partecipazione
Esterna con la gestione dei rapporti fra Pubbliche Amministrazione, operatori privati e portatori di interessi diffusi