Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 1 di 15 Allegato “A”
ALLEGATO “A” ALLA CARTA DEI SERVIZI
ELENCO DELLE PROVETTE IN USO, IL PRELIEVO DI SANGUE, LA RACCOLTA DEI CAMPIONI
INDICE
1. ELENCO DELLE PROVETTE .............................................................................................. 2
2. IL PRELIEVO DI SANGUE - LA RACCOLTA DEI CAMPIONI .............................................. 5 3. CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI EMATICI ...................................................................... 9 4. RACCOLTA E CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI DI MICROBIOLOGIA ......................... 10
Rilasciato da: Approvato da: Data d’emissione Indice di revisione
p.isola/ p.petricci
m. fiorini (Direttore FF U.O.C.)
12 maggio 2017 3
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 2 di 15 Allegato “A”
1. ELENCO DELLE PROVETTE
Colore
Note operative importanti Tipo di campione: esami
eseguiti Volume minimo
Giallo Senza anticoagulante
Con gel separatore
Siero:
biochimica, immunologia, farmacotossicologia,
sierologia batterica e virale
2 cc di sangue
Tappo Grigio
Con KF + Na2 EDTA
Capovolgere delicatamente 4-5 volte subito dopo
il prelievo
Plasma: curve glicemiche – acido lattico
2 cc di sangue
Tappo Nero
Con anticoagulante K2 EDTA
Capovolgere delicatamente 4-5 volte subito dopo
il prelievo
Sangue intero: emocromi, G-6-PDH, emoglobina
glicata 1 cc di sangue
Tappo Viola - Provetta lunga Con anticoagulante K3 EDTA
Capovolgere delicatamente 4-5 volte subito dopo
il prelievo
Plasma: PTH, ciclosporina, Renina attiva, ACTH (Prel.a
freddo) Tacrolimus e omocisteina (Prel.a freddo),
BNP
Sangue intero:
Cromatografia Hb, ammonio, tipizzazioni linfocitarie
2 cc di sangue
Tappo Arancio
Con anticoagulante Litio Eparina
Capovolgere delicatamente 4-5 volte subito dopo il prelievo
Plasma:, marcatori cardiaci (CK-MB, troponina I)
1 cc di sangue
Provetta Bianca
Con anticoagulante K2 EDTA + gel
Capovolgere delicatamente 4-5 volte subito dopo
il prelievo. La provetta deve essere recapitata in Laboratorio
entro 2 ore dal prelievo
Plasma: rivelazione antigeni batterici e/o virali con
metodica PCR 3 cc di sangue
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 3 di 15 Allegato “A”
Tappo Celeste
Con anticoagulante Na - citrato 9NC 3.2% (0.109M)
Capovolgere delicatamente 4-5 volte subito dopo il prelievo
Plasma: coagulazione
E’ importante riempire sempre la
provetta fino al segno indicato
Esistono provette per prelievi pediatrici
Tappo Verde Nota importante
Con anticoagulante Litio Eparina Capovolgere delicatamente 4-5 volte subito dopo
il prelievo
Plasma biochimica in emergenza, osmolarità
plasmatica; catecolamine plasmatiche (prel.a freddo)
2 cc di sangue Per catecolamine
plasmatiche: provetta piena
Tappo Rosso – Provetta da 7ml
Senza anticoagulante Senza separatore
Chimica clinica:
es. chimico fisico del Liquor Crioglobuline:prelievo e recapito della provetta a
37°C
Microbiologia: esami batteriologici sul
Liquor
1 cc di materiale:
Provetta Urine tappo blu
In associazione
Contenitore non sterile per raccolta urine
Cod 78059 su magazzino 501 settore 13 (dispositivi medici)
Esame completo urine
Dosaggi urinari chimica clinica e tossicologici Test di gravidanza
5 cc di urina
1 cc di urina
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 4 di 15 Allegato “A”
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 5 di 15 Allegato “A”
2. IL PRELIEVO DI SANGUE - LA RACCOLTA DEI CAMPIONI
Raccomandazioni per il prelievo di sangue venoso a cura del Gruppo di Studio Intersocietario SIBioC-SIMeL-CISMEL sulla Variabilità Extra-Analitica del Dato di Laboratorio.
Raccomandazione Grado (ISS)
Dispositivi per il prelievo ematico
Utilizzare dispositivi che prevedano l'integrazione di aghi monouso, sistemi di supporto (holder o camicie) e provette primarie sottovuoto ("vacuum")
A
Le siringhe rappresentano una possibile alternativa qualora: -in situazioni d'emergenza, non sia possibile reperire dispositivi di cui sopra B -particolari situazioni anatomiche e/o fisiche rendano impossibile o sconsigliabile utilizzare i dispositivi di cui sopra B Utilizzare dispositivi monouso che prevedano l'eliminazione di tutte le parti a diretto contatto con il sangue del paziente
A
Utilizzare sistemi che non consentano di reincappucciare aghi e ogni altro possibile oggetto tagliente utilizzato nel corso del prelievo
A
Se l'holder non è contaminato da sangue, può essere riutilizzato. B Qualora, al contrario, vi sia anche solo il sospetto di una contaminazione ematica, l'holder non deve essere sterilizzato,
D
ma eliminato. A Preferire aghi tradizionali A Utilizzare “butterfly” in situazioni specifiche quali: -vene difficilmente accessibili, per sede o calibro, con il dispositivo tradizionale B -espressa richiesta da parte del paziente B Preferire aghi di calibro uguale pari a 20 o 21G A Riservare aghi di piccolo calibro a prelievi su vene molto piccole B Non utilizzare ago cannule A Norme relative al paziente
Identificare correttamente il paziente, utilizzando almeno due criteri, nessuno dei quali deve essere il numero di stanza del paziente.
A
Utilizzare un solo set di provette destinate ad un solo paziente per volta A Prelevare sempre e solo un paziente alla volta A Accertarsi delle condizioni fisiche del paziente A Qualora il paziente non sia in condizioni idonee al prelievo, questo deve essere inevitabilmente differito in altra data
A
Controllare la prescrizione, verificando che il numero ed il tipo di esami coincidano con quelli accettati A Siti preferenziali di prelievo (in ordine decrescente): vene centrali dell'avambraccio (cubitale e cefalica), vena basilica, vene del dorso del braccio, vene del polso e della mano. Le vene dei piedi rappresentano l'ultima risorsa
A
Sono da evitare prelievi da: -ampie cicatrici a seguito di ustioni o chirurgia, braccio omolaterale ad esito di mastectomia, siti contigui ad ematomi, trombi o edemi
A
-dispositivi per terapia endovenosa e/o trasfusioni di sangue A Qualora si prelevi il campione da siti d'infusione, il flusso nel dispositivo deve essere arrestato per almeno 2 min e devono essere eliminati non meno di 5 mL di sangue
A
Per favorire il rigonfiamento della vena è possibile: -riscaldare brevemente il sito di prelievo con un panno caldo B -massaggiare il sito in senso opposto al flusso venoso B -riscaldare brevemente il sito di prelievo con acqua calda C
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 6 di 15 Allegato “A”
Non è opportuno percuotere il sito D Non applicare il laccio in presenza di: -vene grosse, visibili e palpabili A -prelievo per la determinazione del pH venoso A Se il laccio è invece necessario: -posizionarlo circa 10 cm al di sopra del sito di prelievo prescelto A -utilizzare una pressione sufficiente a generare stasi venosa ma non a causare dolore, fastidio o ostacolare la circolazione arteriosa
A
non mantenerlo in sede per più di un minuto A quando è necessario più tempo, rilasciarlo e riapplicarlo A Detergere la cute con un batuffolo di ovatta imbevuto di prodotto idoneo, procedendo sempre nello stesso verso e poi asciugare la cute
A
Norme relative al campionamento
Indossare i guanti durante il prelievo A Utilizzare tubi primari con etichette che indichino il tipo di provetta necessaria ed il volume di campione richiesto A Etichettare le provette prima del prelievo, mai dopo A Utilizzare sistemi di produzione automatica delle etichette A Utilizzare etichettatura automatica delle provette B Seguire una sequenza specifica per la raccolta delle provette ("order of draw") * B Per provetta destinata ad esami di coagulazione, non è necessario raccogliere ed eliminare una provetta precedente
B
Evitare di accanirsi con l'ago all'interno del sito di prelievo A In caso di fallimento al primo tentativo: - avanzare o arretrare cautamente l'ago A - sostituire la provetta A - se l'esito è ancora negativo estrarre l'ago e ritentare A - dopo due tentativi falliti trasferire il paziente ad un collega A Verificare che la quantità di sangue aspirato dal tubo primario sia idonea A Invertire gentilmente 4-6 volte le provette contenenti anticoagulante A Non aprire mai le provette sottovuoto né trasferire sangue da una provetta all'altra A In presenza di errori, verificare la necessità di raccogliere altri campioni o contattare il laboratorio per delucidazioni
A
Rilasciare il laccio prima di estrarre l'ago dalla vene, posizionare immediatamente un batuffolo di ovatta sul sito di A prelievo, chiedendo al paziente di operare una pressione moderata sullo stesso, mantenendo il braccio disteso
Norme da seguire al termine del prelievo
Eliminare il materiale contaminato in appositi contenitori di sicurezza idonei per il riconoscimento del tipo di materiale
A
Non reincappucciare, spezzare o frantumare direttamente l'ago utilizzato A Verificare lo stato di salute del paziente e l'insorgenza di eventuali complicazioni A
Altre norme generali
Osservare sempre un atteggiamento di disponibilità e cortesia A * A tale proposito, il "Clinical and Laboratory Standards Institute” (CLSI) suggerisce la sequenza:
provette destinate all'emocoltura, provette contenenti sodio citrato destinate ad esami di coagulazione (tappo azzurro), provette di siero con attivatore della coagulazione (tappo rosso), provette contenenti litio-eparina (tappo verde scuro), provette contenenti EDTA (tappo nero), provette contenenti EDTA (tappo bianco) provette contenenti ossalato e/o fluoruro (tappo grigio chiaro)
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 7 di 15 Allegato “A”
Tipo di prelievo
Tipo di campione Raccomandazioni
Prelievo di sangue basale
Effettuare il prelievo al mattino, con paziente a digiuno da circa 12 ore, dopo un riposo di 15’ circa. Evitare di fumare. È da evitare l’eccessivo digiuno (oltre le 24 ore) Il digiuno è strettamente necessario per la determinazione di: glicemia, colesterolo e trigliceridi, sideremia, acido folico e vitamina B12, insulina, acidi biliari.
Prelievi a freddo
Per i seguenti esami è necessario mantenere la provetta con il sangue prelevato in bagno di ghiaccio fino all’arrivo nel settore di competenza: ACTH, omocisteina, catecolamine plasmatiche e PRA.
Si eseguono solo presso il Poliambulatori; catecolamine plasmatiche e PRA solo nei reparti ospedalieri PO Livorno.
Prelievo a caldo
Per l’esecuzione del test per le crioglobuline è necessario mantenere la provetta in bagno termostato a 37°C fino all’arrivo nel settore di competenza.
Si esegue solo presso il laboratorio.
Prelievo per tipizzazione di pseudo -piastrinopenia
Si esegue in seguito a segnalazione da parte del laboratorio di “probabile pseudopiastrinopenia: contattare il laboratorio per test di conferma”. Codice di inserimento: PPP Effettuare il prelievo in EDTA (provetta tappo nero) e in Sodio Citrato (provetta tappo celeste).
Si esegue solo presso il Laboratorio. Consegnare immediatamente le provette in Ematologia (il primo conteggio deve essere effettuato entro 1 min dal prelievo).
Prelievo per conteggio piastrinico in citrato
Si esegue in seguito ad indicazione da parte del laboratorio di “pseudopiastrinopenia EDTA-dipendente” Codice di inserimento: PCIT Effettuare il prelievo in EDTA (provetta tappo nero) e in Sodio Citrato (provetta tappo celeste).
Si esegue presso tutti i punti di prelievo Inviare le provette in laboratorio in transbag e legate insieme.
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 8 di 15 Allegato “A”
Curva da Carico glucidico
Adulti 75 g CGA B - 120
Bambini 1.75g / kg CGB B –- 120
Gravidanza 75 g CGG B – 60 – 120
Insulinica 75 g CI B – 30– 60 – 90 – 120 – 180
o La quantità di glucosio da somministrare ed i tempi di prelievo sono riportati in tabella
(N.B. il curvosio è diluito 1:2, quindi la quantità da somministrare espressa in ml è il doppio della quantità in grammi, per esempio 75 g di glucosio sono contenuti in 150 ml di curvosio)
Accettazione:
o Chiedere se ha già eseguito nei due mesi precedenti una glicemia basale (a digiuno); se si, cercarne il valore e trascriverlo sul foglio che viene dato al paziente
Prelievi:
o Controllare il valore della glicemia segnata sul foglio del paziente: se <126 mg/dL procedere; se = >126 mg / dL, fare un prelievo per la glicemia e farlo analizzare in laboratorio prima di procedere all’eventuale somministrazione di glucosio
o o Si procede alla somministrazione di glucosio per valori di glicemia basali (eseguita in
laboratorio) <126 mg / dL o Per valori =>126 mg / dL: si fa solo la glicemia basale. o Dare istruzioni al paziente circa il comportamento da tenere (no fumo, riposo) o Per una migliore tollerabilità del glucosio è preferibile somministrarlo freddo
o Se il pz. vomita, la curva va sospesa
Particolari raccomandazioni dietetiche e farmacologiche
Dosaggio delle Catecolamine plasmatiche e urinarie: necessario evitare la somministrazione di farmaci antiipertensivi (come ad es. metil-dopa), β-bloccanti barbiturici, salicilati, callicreina, vitamine del gruppo B, caffè e banane. Durata: 3-4 giorni. Inoltre durante il periodo della raccolta delle urine evitare la forte attività fisica
Dosaggio ematico di farmaci e droghe
Eseguire il prelievo al mattino o, comunque, prima di assumere il farmaco da dosare
Raccolta delle Urine per l’esame completo
Le urine della prima mattina, quando il paziente si alza dal letto, raccolte in un contenitore idoneo, sono adatte per l’esame chimico-fisico e del sedimento urinario (esame completo di urine). Per i bambini piccoli il campione può essere raccolto negli apposito sacchetti in vendita nelle farmacie. Il contenitore idoneo (Provetta) è in vendita nelle farmacie
Raccolta delle Urine di 24 h
Per la raccolta delle urine delle 24 ore si devono scartare le prime urine della mattina e, successivamente, raccogliere tutte le urine in un unico recipiente (nelle farmacie esistono appositi contenitori). La raccolta termina la mattina dopo raccogliendo l’ultimo campione di urine.
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 9 di 15 Allegato “A”
3. CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI EMATICI
Evitare temperature elevate e la luce del sole diretta sul campione;
Assicurarsi che le provette siano chiuse saldamente prima del trasporto delle stesse e utilizzare prodotti conformi
all'ADR dell'Accordo europeo sul trasporto internazionale di merci pericolose su strada;
Congelare solo siero o plasma; mai congelare sangue intero; Non congelare più volte un campione biologico;
Trasportare le provette, sempre in posizione verticale, con tappo in alto. Provette siero e plasma (ad esclusione delle provette da coagulazione e da emocromo): siero e plasma dovrebbero
essere separati fisicamente dal contatto con le cellule ematiche il prima possibile, al fine di evitare falsi aumenti nella concentrazione di alcuni analiti (potassio, fosforo, creatinina, vitamina B12, LDH, ferritina, sodio, transaminasi) e false diminuzioni (glucosio, folati, cloro e calcio). E' raccomandato un limite massimo di due ore dal momento del prelievo, per cui le provette devono essere consegnate al laboratorio nel più breve tempo possibile e comunque non oltre due ore dal prelievo.
Prima della centrifugazione è necessario sia avvenuta la formazione del coagulo, che avviene normalmente entro 30 -
60 minuti a temperatura ambiente (22-25 °C). Il tempo di formazione del coagulo è più lungo in pazienti in trattamento con anticoagulanti. Il raffreddamento dei campioni (2-8 °C) rallenta la formazione del coagulo.
La centrifugazione dovrebbe avvenire a 20 – 22 °C, ad eccezione dei casi in cui si debbano dosare analiti termolabili.
Nel caso in cui i campioni debbano essere conservati a temperatura controllata fredda (catecolamine, ammonio, acido
lattico) utilizzare ghiaccio tritato o una miscela di ghiaccio e acqua; i cubetti di ghiaccio, come tali, non sono accettabili per l'incapacità di garantire un adeguato contatto con la provetta.
A meno che non sia richiesto il raffreddamento (vedi sopra), tutti i campioni devono essere trasportati a temperatura
ambiente.
I campioni sui quali devono essere misurate le concentrazioni degli elettroliti non devono essere conservate a
temperature comprese tra 2-8 °C prima della separazione dagli elementi cellulari mediante centrifugazione. Temperature inferiori ai 15 °C per un tempo superiore alle due ore determinano falsi incrementi della concentrazione di potassio.
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 10 di 15 Allegato “A”
4. RACCOLTA E CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI DI MICROBIOLOGIA
Tipo di prelievo Tipo di campione
Raccomandazioni
Raccolta dei materiali per gli Esami colturali
Prima dell’esecuzione dell’esame colturale bisogna aver sospeso la terapia antibiotica
da almeno sette giorni.
Nota importante: tutti i campioni devono essere consegnati il più velocemente possibile al laboratorio. In caso contrario, è possibile conservare per tempi brevi il campione. Tuttavia, al momento della consegna, è necessario riferire alla struttura accettante che il campione non è emesso di recente riferendo l’orario, il giorno della raccolta e la modalità di conservazione effettuata.
Raccolta delle Urine Esame Colturale
COD ESTAR 67443
Modalità di raccolta: Indirizzare il mitto direttamente sulla spugna prestando attenzione a non toccare la medesima con qualsiasi parte del corpo oppure immersione della spugna nel contenitore di raccolta.
Conservazione a 4°-8° C fino a 48 ore dal prelievo a T ambiente fino a 24 ore dal prelievo
Raccolta delle Urine Ricerca BK
Procedere ad una accurata pulizia dei genitali esterni (lavarsi con acqua e sapone e sciacquare con abbondante acqua). Deve essere scartata la prima parte dell’urina emessa, mentre la successiva (il mitto intermedio) va raccolta direttamente nell’apposito contenitore sterile in vendita nelle farmacie. Il contenitore va aperto solo al momento della raccolta e rapidamente richiuso appena usato, facendo attenzione di evitare il contatto tra le dita e l’interno del contenitore. Per i bambini piccoli possono essere usati gli appositi sacchetti. Per la ricerca del BK è consigliabile inviare 3 campioni consecutivi Conservazione: +4 °C max 24 ore
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 11 di 15 Allegato “A”
Raccolta del Liquido Seminale
Prima della raccolta osservare un periodo di astinenza sessuale compreso dai 3 ai 5 giorni; Il campione va raccolto, dopo accurata igiene dei genitali esterni, per masturbazione direttamente in un contenitore sterile (va bene anche quello per l’urinocoltura). Sono inadatti metodi di raccolta col profilattico, per la presenza di fattori immobilizzanti ed il coito interrotto, per la perdita delle prime frazioni dell’eiaculato. Deve essere raccolto TUTTO il materiale, perchè la perdita anche di una piccola quantità iniziale o finale può pregiudicare il test anche in maniera notevole.
Il materiale deve essere consegnato in Laboratorio entro 40’ dalla raccolta. Durante il trasporto, devono essere evitate brusche variazioni di temperatura, che non deve mai essere inferiore a 20 °C e superiore a 36 °C, mantenendo il campione avvolto in un panno, dentro un transbag; Sul contenitore deve essere riportata la data, il cognome e nome del paziente, l’ora dell’eiaculazione e la data dell’ultimo rapporto sessuale.
Raccolta dei materiali con Tampone
COD ESTAR 67427
tampone rettale (cod LIS TRET)
tampone vaginale (cod LIS TVAG)
tampone cervicale gonococco (cod LIS TCERG)
tampone vagino-rettale (cod LIS TVGR)
tampone faringeo (cod LIS TFAR)
tampone nasale (cod LIS TNAS)
tampone congiuntivale (cod LIS TCOND-TCONS)
tampone auricolare (cod LIS TAURD-TAURS)
tampone cutaneo (cod LIS TCUT)
tampone ferita (cod LIS TFER)
tampone ferita profonda ( cod LIS TFERA)
tampone cavo orale ( cod LIS TCAV)
tampone ascellare ( cod LIS TASCD e TASCS)
tampone anale gonococco(cod LIS TANA)
tampone cornea ( cod LIS TCORD-TCORS)
Applicare il tampone sulla sede da indagare. I tamponi per gli esami colturali contengono un terreno di trasporto atto a mantenere la vitalità dei microrganismi.
Conservazione imballo originale: 5-25°
Conservazione a 4°-8° C o T ambiente fino a 48 ore dal prelievo
Per Neisseria gonorrhoeae deve essere analizzato entro 24 ore!!
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 12 di 15 Allegato “A”
Raccolta dei materiali con Tampone
COD ESTAR 67429
Da utilizzare per
Tampone neonatale Tampone uretrale Applicare il tampone sulla sede da indagare. I tamponi per gli esami colturali contengono un terreno di trasporto atto a mantenere la vitalità dei microrganismi.
Conservazione imballo originale: 5-25°C
Conservazione a 4°-8° C o T ambiente fino a 48 ore dal prelievo
Per Neisseria gonorrhoeae deve essere analizzato entro 24 ore!!
Raccolta di Punte di Cateteri e Protesi
Dopo aver rimosso il dispositivo, alloggiarlo in contenitore sterile ed inviarlo immediatamente in laboratorio. Conservazione: +4 °C max 24 ore in seguito all’aggiunta, nel contenitore, di 2-3 mL di soluzione fisiologica sterile
Raccolta di Unghie e Annessi cutanei
Pulire la zona del prelievo con alcool etilico al 70%. Scarificare la cute con bisturi sterile e raccogliere il materiale in un contenitore sterile (oppure direttamente nella piastra Petri specifica per l’esame colturale). In caso di peli o capelli raccogliere quelli rotti, fragili o opachi con pinzette sterili. Conservare a temperatura ambiente
Raccolta dell’Escreato
Effettuare pulizia del cavo orale mediante gargarismi con acqua distillata sterile. Raccogliere il materiale tracheo-bronchiale, dopo appropriati colpi di tosse, in apposito contenitore sterile in vendita in farmacia. Il campione deve provenire dalle basse vie aeree e non essere contaminato da saliva. Se necessario è opportuno che l’utente sia assistito nella raccolta da personale qualificato. Conservazione: +4 °C max 2 ore
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 13 di 15 Allegato “A”
Altre colture
PFPM913S COD ESTAR 67435
Da utilizzare per
liquido pleurico ( cod LIS CPLEU)
liquido peritoneale ( cod LIS CPER)
liquido sinoviale ( cod LIS CSINO)
liquido lavaggio broncoalveolare ( cod LIS CBAL)
liquido ascitico ( cod LIS CASCI)
colturale cavitario ( cod LIS CCAV)
colturale pus (cod LIS CPUS)
Raccolta delle Feci
Coprocoltura
COD ESTAR 67430
Utilizzare la sonda floccata per raccogliere il campione: -se feci liquide o semisolide: immergervi la sonda floccata -se feci solide: introdurre la sonda floccata nel materiale fecale o strisciarlo varie volte sulla superficie dello stesso.
Conservazione imballo originale: 5-25°C
Conservazione dopo il prelievo: a 4°-8° C fino a 48 ore a T ambiente fino a 24 ore dal prelievo
Raccolta delle Feci Esami non colturali
Raccogliere il campione in un contenitore, acquistabile in farmacia, aiutandosi con la spatola presente nel tappo. È sufficiente una piccola quantità di materiale (pari ad una piccola noce). Evitare di riempire completamente il contenitore che, per fenomeni fermentativi, potrebbe provocare la fuoriuscita di materiale fecale.
Conservazione: +4 °C max 24 ore (ricerca di Adenovirus, Rotavirus, H. pylori, C. difficilis ceppo tossinogenico)
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 14 di 15 Allegato “A”
Raccolta di sangue per Emocoltura
Eseguire il prelievo ematico in modo asettico (v. modalità di prelievo) e aggiungere il sangue ai due flaconi per emocoltura (flacone per aerobi e flacone per anaerobi), forniti dalla farmacia. Se si esegue il prelievo col metodo vacutainer i flaconi si riempiono automaticamente. Nell’adulto è necessario prelevare una quantità di sangue compresa tra gli 8 e 10 mL per flacone. In età pediatrica la quantità da prelevare è compresa tra 1 e 3 mL di sangue da aggiungere nel flacone specifico per prelievi pediatrici. E’ fondamentale rispettare i volumi di sangue indicati per assicurare un rapporto ottimale fra volume di sangue prelevato e volume del brodo di coltura (generalmente 1:10). Questo è necessario per diluire i fattori battericidi presenti nel sangue.
Effettuare il prelievo prima della terapia antibiotica e possibilmente prima del rialzo
febbrile (60-90 minuti prima si ha la massima probabilità di trovare i microrganismi nel sangue). Se questo non è prevedibile allora effettuare il prelievo al momento del rialzo febbrile.
Inviare sempre almeno due coppie di flaconi (per pazienti adulti): un solo prelievo può
non evidenziare una batteriemia intermittente e rende difficile interpretare il significato clinico dell’isolamento di certi microrganismi (es. stafilococchi coagulasi-negativi).
Indicare il quesito diagnostico in caso di ricerca di Brucella dato che i tempi di
incubazione dell’emocoltura sono più lunghi rispetto agli altri patogeni normalmente ricercati.
Modalità di prelievo
1) selezionare un diverso punto per ogni prelievo 2) Non aspirare sangue da cateteri venosi o arteriosi a permanenza a meno che non sia
possibile effettuare la puntura endovenosa o si sospetti una sepsi a partenza da catetere vascolare
3) Disinfettare il tappo dei flaconi e lasciar asciugare 4) Pulire l’area cutanea con garza imbevuta di alcool isopropilico al 70% procedendo dal
centro verso la periferia e lasciando asciugare 5) Disinfettare la cute lasciando in sede un impacco con clorexidina 2% in soluzione
alcoolica per almeno 30’’. L’uso di iodio-povidone (betadine) richiede tempi superiori ad 1’30’’
6) Lasciare asciugare l’antisettico senza rimuovere l’eccesso
7) introdurre l’ago senza toccare (è possibile toccare solo con guanti sterili) la zona disinfettata
NB: ricordare che l’inquinamento per questo tipo di coltura è molto facile
8) Introdurre il sangue nei flaconi e agitare bene 9) Attaccare su ogni flacone un’etichetta contenente il numero identificativo dell’esame
con le generalità del paziente. N.B. Non scrivere assolutamente e non attaccare cerotti, etichette o altri adesivi nella zona del
Azienda Toscana Nord-Ovest - Dipartimento di Patologia Clinica Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio Livorno
Direttore FF: M. Fiorini
Pagina 15 di 15 Allegato “A”
flacone occupata dal codice a barre
10) Non attaccare cerotti, cotone, etc. sul tappo del flacone
Dopo il prelievo i due flaconi devono essere recapitati al più presto in Laboratorio. In caso di impossibilità conservare i flaconi a temperatura ambiente e al riparo della luce diretta del sole, fino ad un massimo di 4 – 5 ore
Raccolta del Liquor Dopo rachicentesi inviare immediatamente il campione in laboratorio.