1
REPUBBLICA ITALIANA
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti – A. Pozzo”
C.A.P.38122 TRENTO - Via Brigata Acqui, 15 - tel. 0461216811 - fax 0461984216 E.mail: [email protected] - Pagina Web http://www.buonarroti.tn.it
ESAMI DI STATO a.s. 2017/2018
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO di CLASSE
5 Elettrotecnica Elettronica sez.B
AFFISSO ALL’ALBO D’ISTITUTO il 15/05/2018
2
1. Sommario
2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO ................................................................ 4
2.1 Struttura e dati generali ..................................................................................... 4
2.2 Provenienza sociale, territoriale e scolastica degli alunni ................................ 5
3. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E DELLA CLASSE ............................ 5
2.1 Indirizzo ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ....................................... 5
3.2 Presentazione della classe ................................................................................. 6
3.2.1 Risultati ................................................................................................... 7
3.3 Piano di studio per il triennio ............................................................................ 7
3.4 Metodologia CLIL ............................................................................................ 7
3.5 Continuità didattica ........................................................................................... 8
3.6 Organizzazione delle attività ............................................................................ 9
3.7 Alternanza scuola mondo del lavoro e orientamento post diploma ............... 10
3.8 Tipologia delle attività formative ................................................................... 10
3.8.1 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2015-16 ..................................... 11
3.8.2 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2016-17 ..................................... 11
3.8.3 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2017-18 ..................................... 11
3.9 Criteri e strumenti della valutazione ............................................................... 12
3.10 Giudizio di ammissione all’esame di stato ..................................................... 12
3.11 Rapporti con le famiglie ................................................................................. 13
4. APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO ........................................................... 14
5. RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI ............................................. 15
5.1 Disciplina: Lingua e letteratura italiana .......................................................... 15
5.2 Disciplina: Storia ............................................................................................ 22
5.3 Disciplina: Matematica e complementi .......................................................... 29
5.4 Disciplina: Religione cattolica ........................................................................ 32
5.5 Disciplina: Scienze motorie ............................................................................ 34
5.6 Disciplina: Elettrotecnica ed elettronica ......................................................... 36
5.7 Disciplina: Sistemi automatici ........................................................................ 40
5.8 Disciplina: Laboratorio di Sistemi automatici ................................................ 43
5.9 Disciplina: Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici ...... 45
5.10 Disciplina: Laboratorio di Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici ................................................................................................................. 48
6. ALLEGATI ......................................................................................................... 50
6.1 Testi simulazione prima prova ........................................................................ 50
6.2 Testo simulazione seconda prova ................................................................... 59
6.3 Testi simulazione terza prova ......................................................................... 61
7. GRIGLIE DI VALUTAZIONE .......................................................................... 64
7.1 Griglia di valutazione per la prima prova ....................................................... 64
7.2 Griglia di valutazione seconda prova ............................................................. 65
7.3 Griglia di valutazione terza prova................................................................... 66
3
4
2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
2.1 Struttura e dati generali
Nei suoi oltre cento anni di storia l’ITT “Buonarroti ha svolto, nel contesto territoriale
provinciale e regionale, un ruolo fondamentale nell’ambito dell’istruzione e formazione tecnica. Con
l’accorpamento con l’Istituto “A.Pozzo” nell’a.s. 2016-‘17 la scuola ha ampliato ulteriormente la sua
offerta formativa divenendo l’Istituto superiore più grande della Provincia di Trento.
Gli indirizzi presenti sono: Chimica Materiali e Biotecnologie, Informatica, Elettrotecnica ed
Elettronica, Meccanica Meccatronica ed Energia e Costruzioni Ambiente e Territorio.
L’Istituto è inserito in una città ricca di risorse, sia sotto l’aspetto socio economico sia sotto
l’aspetto culturale e formativo, come testimoniano le numerose associazioni culturali, di
volontariato, facoltà universitarie e biblioteche dislocate su tutto il territorio comunale.
L’attenzione dell’Istituto al contesto socio economico è attestata dai molteplici legami con la realtà
produttiva territoriale nel settore industriale, artigianale, edile, ambientale e dei servizi attraverso
una qualificata progettazione e l’attivazione di numerosi tirocini curricolari in Alternanza Scuola-
Lavoro.
In particolare, l’azione educativa e formativa condotta dai docenti è finalizzata alla crescita
educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il sapere, il saper fare e l’agire, con
particolare attenzione all’autonoma capacità critica e di giudizio.
Il curricolo è caratterizzato da alcuni aspetti fondamentali:
1. un’aggiornata cultura tecnico-tecnologica che è alla base dell’apprendimento delle
conoscenze disciplinari e dell’esercizio delle competenze previste per consentire allo studente
sia di orientarsi ed inserirsi proficuamente nella realtà economica e produttiva sia di accedere
a corsi universitari;
2. l’esercizio di competenze culturali e professionali che permettano agli studenti di inserirsi in un
contesto europeo, anche attraverso l’apprendimento delle lingue, i tirocini e gli scambi con
altre realtà scolastiche;
3. il rilievo all’ambito umanistico che conserva un ruolo di primo piano per il suo valore fondante
nella formazione culturale;
4. la costante attenzione all’esperienza di vita che l’alunno affronta negli anni cruciali della
formazione della sua personalità con l’attivazione di iniziative e progetti mirati alla promozione
del benessere psicofisico degli studenti e alla valorizzazione della componente femminile.
Le 74 classi dell’Istituto sono suddivise come segue:
13 classi prime
12 classi seconde
14 classi terze
17 classi quarte (più una quarta serale)
16 classi quinte (più una quinta serale).
5
Affrontano l’Esame di Stato nell’a.s. 2017/2018:
2 classi Chimica e materiali,
1 classe Chimica biotecnologie ambientali,
1 classe Chimica biotecnologie sanitarie,
1 classe Automazione,
2 classi Elettrotecnica,
3 classi Informatica,
3 classi Meccanica e meccatronica
2 classi Costruzioni ambiente e territorio
1 classe Geotecnico
1 classe serale Costruzioni ambiente e territorio.
L’Istituto è dotato complessivamente di 49 laboratori, reparti e aule speciali; vi lavorano 211
docenti e 71 collaboratori ATA tra assistenti di laboratorio, personale amministrativo e collaboratori
scolastici.
2.2 Provenienza sociale, territoriale e scolastica degli alunni
Gli studenti provengono da famiglie che si collocano sia nell’area del lavoro dipendente sia
del lavoro autonomo e della piccola e media impresa. Non manca una componente afferente alla
libera professione, soprattutto per quanto riguarda le professioni tecniche.
L’ITT “Buonarroti-Pozzo” ha da sempre un rilievo provinciale e, per alcuni indirizzi,
regionale; infatti, in particolar modo nelle specializzazioni del triennio, accoglie alunni provenienti
da tutta la Provincia e oltre. Ciò comporta un diffuso pendolarismo che riguarda circa il 70% degli
studenti, con un conseguente aggravio dei tempi necessari per raggiungere la scuola.
Nei vari indirizzi gli studenti provengono, oltre che dalle classi seconde interne, soprattutto
da Rovereto, Tione, Riva del Garda, Cles, Pergine Valsugana e Cavalese.
3. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E DELLA CLASSE
2.1 Indirizzo ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
Il Corso di Elettrotecnica dell’indirizzo “Elettrotecnica ed Elettronica” affronta, con il
sostanziale contributo di attività laboratoriali, le questioni tecnologiche e progettuali relative a
impianti elettrici e macchine elettriche per la conversione dell’energia elettrica. Le tematiche
affrontate spaziano dagli impianti elettrici tradizionali ai sistemi domotici, delle macchine statiche a
quelle gestite mediante sistemi di controllo basati su convertitori elettronici, da impianti di
conversione fotovoltaica a sistemi controllati mediante PLC o DAQ. Particolare attenzione è posta
al rispetto delle normative per la progettazione e la sicurezza elettrica.
In questo contesto particolare importanza riveste il rapporto sinergico con le discipline a
carattere generale, non solo per lo sviluppo di competenze trasversali e la veicolazione di
contenuti linguistici e scientifici di base, ma anche nella formazione di figure tecniche in grado di
interpretare, produrre e gestire documentazione tecnica tanto in lingua italiana quanto in lingua
inglese.
6
Al termine del quinto anno lo studente è in grado di:
Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle
misurazioni effettuate e gestire informazioni per organizzare le attività
sperimentali;
Progettare sistemi elettrici di distribuzione in categoria I nel rispetto delle
normative italiane ed europee;
Scegliere i dispositivi e le macchine semplici di azionamento elettrico;
Analizzare e produrre schemi elettrici di distribuzione e montaggio;
Gestire semplici sistemi di controllo e automazione mediante dispositivi e schede
programmabili;
Produrre documentazione di progetto e di prodotto per impianti e dispositivi
elettrici;
Individuare i fattori di rischio elettrico presenti negli ambienti di lavoro e di vita
quotidiana;
Leggere la documentazione tecnica specifica del proprio settore di competenza
anche se in lingua inglese;
Gestire l’apprendimento di software di simulazione e controllo nei campi di
applicazione propri della specializzazione;
Confrontare vantaggi e svantaggi in termini tecnico/economico delle differenti
scelte tecnologiche operabili;
Saper analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche con
particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della
persona ed al risparmio energetico.
3.2 Presentazione della classe
L’attuale classe V ELB al termine dell’a.s. 2017/2018, si compone di 24 alunni, due in meno
rispetto ai frequentanti la classe terza. A scorrere i verbali del triennio, appare evidente la difficoltà,
da parte di molti studenti, a mantenere un atteggiamento costruttivo, coerente con l’obiettivo di
acquisire le necessarie conoscenze e abilità disciplinari. Malgrado questo, però, i risultati ottenuti
sono stati nel complesso soddisfacenti, come si evince dal numero costante dei frequentanti.
Il dato emergente dalle considerazioni di tutti i docenti è che la classe, nel complesso, pur
essendo formata da ragazzi estroversi ma eccessivamente esuberanti, non ha ancora maturato un
atteggiamento consono al contesto scolastico, in particolare in considerazione del fatto che si tratta
dell’ultimo anno. Tale atteggiamento ha spesso penalizzato la concentrazione e reso critico gestire
al meglio la lezione.
Per quanto riguarda le lingue straniere, tutti studiano l’inglese.
Nell’a.s. scolastico 2015/2016 la terza si componeva di 26 alunni; a fine anno 24 sono stati
promossi: 15 senza carenze formative e 9 con carenze formative.
Nell’a.s. 2016/2017 la quarta si componeva di 26 alunni; a fine anno 16 sono stati promossi
senza carenze formative, 8 con carenze formative.
.
7
3.2.1 Risultati ISCRITTI PROMOSSI CON C.F. RESPINTI RITIRATI/
TRASFERITI CLASSE 3a 26 15 9 0 2 CLASSE 4a 26 16 8 2 0
3.3 Piano di studio per il triennio
Materia d’insegnamento Orario settimanale Prove
III IV V Religione 1 1 1 O Scienze motorie sportive 2 2 2 P Lingua e letteratura italiana 4 4 4 S/O Storia 2 2 2 O Lingua inglese 3 3 3 O Matematica e complementi 4 4 3 S/O Sistemi automatici 7(4) 6(3) 6(3) S/O/P Elettrotecnica ed elettronica 7(3) 6(3) 7(3) S/O/P Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
5(3) 7(3) 7(3) S/O/P
Totale ore settimanali 35 35 35
Le ore indicate tra parentesi sono di compresenza con l’insegnante tecnico-pratico.
3.4 Metodologia CLIL
Informazioni rispetto alla modalità in cui l’insegnamento di una DNL è stato attivato in lingua
straniera attraverso la metodologia CLIL.
In accordo con le scelte operate a livello provinciale anche il nostro Istituto ha favorito e promosso una serie importante di investimenti educativi nell’apprendimento integrato di disciplina e lingua (CLIL) e in quello dell’apprendimento delle lingue inglese e tedesca, lavorando sul rafforzamento delle competenze linguistiche e metodologiche dei docenti di discipline non linguistiche ed investendo sulla crescita linguistica degli studenti. In questo contesto sono stati attuate delle programmazioni in lingua inglese sulle seguenti discipline non linguistiche come da schema seguente.
Nella 5 ELB la metodologia CLIL è stata attivata nelle materie di indirizzo Sistemi e TPSEE sia durante il quarto anno sia durante il quinto anno, secondo la seguente tabella:
8
a.s. Disciplina/e coinvolta/e Ore Presenza Madrelingua
15/16 x
16/17 Sistemi automatici 50
17/18 Sistemi automatici TPSEE
40
Le programmazioni sono state di tipo modulare e hanno coinvolto, qualora necessario per il rafforzamento della parte linguistica, un docente madrelingua. Dal punto di vista metodologico è stata utilizzata una didattica di tipo fortemente laboratoriale con lo sviluppo di attività inerenti le conoscenze e le abilità delle discipline interessate, in rapporto all'indirizzo di studio.
3.5 Continuità didattica
Materia
3 ELB 2015/2016
4 ELB
2016/2017
5 ELB
2017/2018 Religione Giolito M. Giolito M. Giolito M. Scienze motorie e sportive De Mattè A. Sicurella M.A. Bauer L. Lingua e lettere italiane Marchetti D. Marchetti D. Marchetti D. Storia Marchetti D. Marchetti D. Marchetti D. Lingua straniera: inglese Iaccheo A. Iaccheo A. Iaccheo A. Matematica e complementi Ambrosio A. Ambrosio A. Nascivera S. Elettrotecnica ed Elettronica Formichella A. Formichella A. Formichella A. Laboratorio di Elettrotecnica ed Elettronica Morellato T. Passerini M. Pugliese N.
Sistemi automatici Leonardelli S. Tonini G. Tonini G. Laboratorio di Sistemi automatici Pugliese N. Quagliarella G. Quagliarella G. Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici Aloe F. Coriolano V. Mangia E.
Laboratorio di Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
Morellato T. Castiglione R. Quagliarella G.
9
3.6 Organizzazione delle attività
All’inizio dell’anno scolastico, con l’approvazione della Scheda di programmazione delle attività educative e didattiche, il Consiglio di Classe ha definito e condiviso il patto formativo con la classe, gli obiettivi cognitivi, formativi e metodologici, gli strumenti di osservazione e di verifica dei processi di apprendimento, la programmazione di attività integrative.
Il Consiglio di classe ha presentato il Piano di lavoro, ossia la sintesi fra le varie discipline, soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi generali e la scansione temporale, tenuto conto delle effettive caratteristiche e potenzialità degli studenti.
Di seguito si elencano tali obiettivi generali interdisciplinari, comportamentali e cognitivi, declinati sulle 8 Competenze di cittadinanza, come da normativa ministeriale. 1.Imparare a imparare
Raggiungere un buon livello di autonomia nello studio e nella comprensione di nuovi
argomenti e strumenti.
2.Progettare
Saper mettere a frutto le proprie abilità per raggiungere gli obiettivi posti nella
consapevolezza delle proprie possibilità.
Elaborare progetti valutando consegne, tempi, vincoli e risorse.
3.Comunicare
Capacità di utilizzare linguaggi specifici appropriati, migliorando l’esposizione orale e
scritta.
Riuscire a comprendere e a esprimersi in lingua inglese (utilizzando materiale didattico di
livello B2).
4.Collaborare e partecipare
Capacità di operare e progettare nell’ambito di gruppi di lavoro, mettendo in gioco le proprie
attitudini e con disponibilità.
5. Agire in modo autonomo e responsabile
Capacità di valutare criticamente le tecniche e i procedimenti adottati e di riflettere
metodologicamente sulle procedure sperimentali attraverso attività di laboratorio in tutte le
discipline. Comprendere le regole scolastiche e quelle civili sapendone cogliere il senso
dell’utilità sociale.
6. Risolvere problemi
Capacità di utilizzare le proprie conoscenze per la soluzione dei problemi ma anche, più in
generale, per interpretare la realtà e operare su di essa in modo pluridisciplinare e creativo.
7. Individuare collegamenti e relazioni
Capacità di approntare modelli, di affrontare situazioni complesse, di prendere decisioni
sulla base di molte variabili.
8. Acquisire ed interpretare l’informazione
Saper valutare e verificare le fonti informative consapevoli della diversa natura di fatti,
interpretazioni, opinioni.
10
3.7 Alternanza scuola mondo del lavoro e orientamento post diploma
Per quanto riguarda l’ASL già dall’anno scolastico 2015/2016 l’Istituto si è attivato per
espletare quanto previsto dalla normativa. La attività svolte sono state diverse nei vari indirizzi e nelle singole classi e si possono riassumere nelle seguenti tipologie: seminari, incontri formativi con esperti, tirocini presso aziende o enti pubblici sia durante il periodo delle attività curricolari sia durante l’estate.
Ogni studente ha compilato un elenco dettagliato e puntuale delle attività svolte nell’arco del triennio.
Per quanto riguarda l’orientamento post diploma l’Istituto ha organizzato alcune attività interne e ha aderito alle proposte offerte dalle facoltà dell’Università di Trento e limitrofe nonché dall’Alta Formazione.
In particolare va evidenziato l’impegno più che soddisfacente in seno ad un progetto di
collaborazione con Schneider Electric in cui alcuni studenti della classe hanno dato prova di buone
competenze e capacità relazionali nell’esporre in pubblico la loro esperienza in azienda.
3.8 Tipologia delle attività formative
La programmazione delle attività educative e didattiche è stata approvata dal Consiglio di
Classe il 13 novembre 2017; qualora occorra, ad essa si rimanda, per un eventuale
approfondimento. In tale documento sono stati definiti i tipi di intervento per il recupero didattico, i
comportamenti comuni che gli insegnanti avrebbero dovuto assumere nel corso dell’anno
scolastico nei confronti della classe, gli obiettivi comportamentali e cognitivi trasversali da
perseguire e le strategie da mettere in atto per il loro conseguimento.
L’attività didattica, per il conseguimento degli obiettivi disciplinari, è stata svolta attraverso i
normali strumenti quali la lezione frontale, i libri di testo in adozione, le dispense monografiche e le
ricerche assistite in internet. Tali strumenti “tradizionali” sono stati integrati con sussidi audio visivi,
software didattico specifico, consultazione di testi e riviste presenti presso la biblioteca dell’Istituto.
I programmi, svolti in ciascuna materia, sono in allegato e corrispondono sostanzialmente ai piani
di lavoro presentati all’inizio dell’anno scolastico.
Nei laboratori, gli studenti sono stati costantemente impegnati nella verifica delle nozioni e teorie
apprese in classe attraverso un metodo sperimentale e le relative procedure di lavoro, il tutto
avvalendosi anche di mezzi informatici e di programmi specifici).
I corsi di recupero o di sostegno svolti nel triennio hanno toccato quasi tutto l’arco delle materie a
seconda dei bisogni emersi.
La proposta didattica curricolare del triennio è stata arricchita ed integrata dalle seguenti opportunità culturali e formative.
11
3.8.1 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2015-16
Progetto salute: le nuove dipendenze.
Progetto posto occupato.
Corsi per la certificazione linguistica (alcuni studenti)
Visita all’azienda Finstral.
3.8.2 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2016-17
Progetto educazione di genere.
Progetto public speaking.
Progetto legalità: sulle strade in sicurezza.
Partecipazione alla fiera Klimhause.
Corsi per la certificazione linguistica (alcuni studenti).
Alternanza Scuola lavoro: stage estivi presso aziende del territorio.
3.8.3 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2017-18
Progetto salute: corso di primo soccorso.
Progetto Schneider Electric (alcuni studenti).
Visita al Vittoriale degli Italiani.
Visita guidata alla fiera dell’automazione a Parma SPS 2018.
Visita al museo della scienza e della tecnica di Milano.
Visita alla centrale di Santa Massenza.
Visita alla “cittadella militare” in occasione della 91^ adunata degli Alpini
Olimpiadi della matematica (alcuni studenti).
Patentino della robotica (alcuni studenti)
12
3.9 Criteri e strumenti della valutazione Il Consiglio di classe ha fatto propri, con i necessari adattamenti richiesti dalle singole
materie, i criteri, gli indicatori e le corrispondenze, fra i livelli raggiunti e i voti decimali, previsti dal
Progetto di Istituto. Il Collegio dei docenti ha adottato anche per l’anno scolastico in corso il
quadrimestre e, di conseguenza, la valutazione infraquadrimestrale.
I singoli insegnanti, inoltre, hanno discusso, all’interno dei dipartimenti didattici le
problematiche specifiche della didattica disciplinare e della relativa valutazione, definendo i
necessari raccordi per garantire un minimo di uniformità.
I criteri di valutazione adottati dal Consiglio di Classe corrispondono a quelli sottoscritti in sede di
programmazione annuale e di cui si riporta un estratto dalla relativa scheda:
Verifica formativa: controllo quaderno di lavoro/compiti svolti; osservazione attività;
interrogazioni brevi; esercizi di rapida soluzione; domande dal posto; brevi interventi alla
lavagna.
Verifica sommativa: interrogazione lunga/breve; tema o problema; prove strutturate;
questionari; relazioni; esercizi teorici e pratici.
Concorrono alla valutazione: il metodo di studio; partecipazione all’attività didattica; impegno;
progresso; livello della classe; situazione personale; frequenza.
In relazione alla preparazione al colloquio d’esame, si è concordato di chiedere ai ragazzi di
individuare un progetto o una tesina da elaborare durante il secondo quadrimestre e di sviluppare,
intorno ad essa, un percorso pluridisciplinare trasversale che fosse in linea con i programmi svolti.
I criteri di valutazione vengono applicati utilizzando la scala decimale.
3.10 Giudizio di ammissione all’esame di stato
In ottemperanza a quanto disposto nell’art. 2, comma 1 dell’O.M. n° 26 del 15 marzo
2007, in sede di scrutino finale il Consiglio di Classe formulerà un giudizio di ammissione per
tutti gli studenti anche al fine di fornire alla Commissione d’esame gli elementi per una più
completa conoscenza di ciascun candidato. Si presterà particolare attenzione a motivare le
decisioni assunte nel caso di non ammissione ovvero nel caso di ammissione in presenza di
carenze formative non saldate e/o di valutazioni non sufficienti nelle singole discipline.
13
3.11 Rapporti con le famiglie
I rapporti con le famiglie sono stati complessivamente positivi e collaborativi anche se non
frequenti, comunque, tali da consentire ad ogni genitore interessato di avere un quadro completo e
tempestivo dell’andamento scolastico del proprio figlio, anche grazie all’utilizzo del registro
elettronico e alle udienze generali convocate secondo un calendario pubblicato sul sito di Istituto.
Quando è stato necessario, il Consiglio di classe e i singoli insegnanti si sono avvalsi delle
comunicazioni dirette alla famiglia per segnalare eventuali problemi. Qualora sia emersa la
necessità di un incontro prolungato per particolari problematiche, il genitore ha fissato un
appuntamento con il coordinatore di classe o con l’insegnante interessato. Su richiesta dei
rappresentanti di classe, inoltre, è stato possibile convocare una riunione di tutti i genitori con il
coordinatore di classe. Al termine delle attività didattiche, negli anni precedenti, è stato fissato un
colloquio con i coordinatori di classe per gli studenti con carenze formative e/o non ammessi alla
classe successiva.
14
4. APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO
Approvato dal Consiglio di classe della 5^ELB il giorno 03 maggio 2018,
affisso all’Albo d’Istituto il 15 maggio 2018.
RELIGIONE CATTOLICA Giolito Mariangela
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Bauer lorenza
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Marchetti Daniela.
STORIA Marchetti Daniela
LINGUA INGLESE Iaccheo Anna
MATEMATICA E COMPLEMENTI Nascivera Stefano
ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Formichella Antonio
LAB. DI ELETTROTECNICA
ED ELETTRONICA Pugliese Nicola
SISTEMI AUTOMATICI Tonini Giovanni
LAB. DI SISTEMI AUTOMATICI Quagliarella Giacomo
TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI Mangia Elisa
LAB. TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI
Quagliarella Giacomo
RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI
Demarchi Andrea
Moreno Lorenzo
15
5. RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI
5.1 Disciplina: Lingua e letteratura italiana
RELAZIONE FINALE della Prof.ssa Marchetti Daniela
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è formata da 24 alunni. Ho assunto fin dalla classe terza l’insegnamento di Italiano e Storia e, dato il numero elevato
degli alunni (in terza erano 26, di cui alcuni ripetenti), è stato molto impegnativo costruire una
relazione che fosse collaborativa, poiché spesso l'atteggiamento non è stato maturo e
responsabile.
Gli studenti non sono sempre stati motivati e desiderosi di apprendere gli argomenti e spesso
hanno espresso una partecipazione disordinata e poco costruttiva.
Nel complesso, l'esperienza è stata generalmente positiva, anche se diversi sono stati
l’impegno, l’interesse e le personali attitudini, pertanto la preparazione non è stata omogenea,
in quanto ciascuno studente si è posto, con un differente atteggiamento di fronte allo studio di
materie prettamente teoriche e si sono evidenziati gruppi con percorsi scolastici, competenze
linguistiche e diversi livelli di capacità.
Alcuni studenti hanno dedicato alle materie umanistiche un impegno costante, serio e
produttivo, supportato da un bagaglio lessicale già ampio e hanno mostrato di saper esprimere
con chiarezza gli argomenti proposti, utilizzando linguaggi specifici, sempre appropriati, con
stile personale e creativo, meritando un giusto riconoscimento del lavoro svolto, delle
conoscenze acquisite e delle abilità maturate.
Un consistente gruppo di alunni conosce adeguatamente i contenuti, mostra un apprezzabile
livello di acquisizione della maggior parte delle competenze, avendo anche sviluppato
specifiche capacità linguistiche.
Risulta ridotta la presenza di studenti che hanno evidenziato un bagaglio nozionistico più
limitato, hanno recepito gli stimoli al miglioramento delle loro capacità e conoscenze, attuando
degli sforzi per acquisire quelle abilità linguistiche capaci di far esprimere al meglio il proprio
pensiero e talvolta, necessitano di qualche indicazione per orientarsi attraverso epoche e
concetti e nella stesura delle varie tipologie di scrittura proposte dall' Esame di Stato.
Si distinguono pochi studenti con una ottima preparazione, capaci di rielaborazioni originali,
creativi con valutazione autonoma dei contenuti, molto positivi nel commento ai testi, nella
conoscenza diacronica dei fenomeni letterari e nello stabilire collegamenti interdisciplinari. In
ogni caso si può affermare che, nel complesso, il profitto della classe è discreto e tutti gli alunni
hanno acquisito gli strumenti idonei alla comprensione e all’interpretazione dei testi letterari e si
sono abituati a pianificare il proprio lavoro e sanno esprimere il proprio pensiero
argomentandolo in modo logico, seppur con diverse attitudini e a diversi livelli.
16
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA
Tenendo conto degli orientamenti del Dipartimento di lettere triennio e in relazione alla
programmazione curriculare sono stati perseguiti i seguenti obiettivi.
Per quanto riguarda le Competenze:
Educazione linguistica e alla testualità.
Potenziare le competenze relative alla lingua parlata (organizzazione dei contenuti in un testo
orale coerente ed adeguato allo scopo comunicativo). Acquisire le capacità di sostenere il
colloquio previsto dall’Esame di Stato.
Potenziare le competenze alla lingua scritta (testuali, linguistiche) con particolare attenzione
alle tipologie previste dall’Esame di Stato.
Migliorare l’utilizzo della terminologia specifica.
Strategie per la lettura e l’interpretazione del testo letterario.
Avere la consapevolezza delle componenti del fatto letterario: genere, periodizzazione e
poetiche.
Sviluppo delle capacità di decodificazione ed interpretazione di un testo letterario.
Analisi testuale: livello formale, tematico e loro relazione; interpretare il testo, ricostruire
ideologia e poetica dell’autore a partire dagli elementi rilevati.
Analisi intertestuale: confronto a livello tematico e/o formale tra testi diversi (dello stesso autore
o di autori diversi).
Riconoscere le varie fasi nella produzione di un autore.
Sviluppare abilità di contestualizzazione storica di un testo.
Sviluppare interesse per le problematiche culturali e per la lettura personale
Per quanto riguarda le Conoscenze: Linee della letteratura italiana dal Positivismo al secondo dopoguerra.
Peculiarità di autori e testi significativi del periodo sopra indicato.
Per quanto riguarda le Abilità: Analisi e comprensione dei testi, riflessione sulla letteratura e la sua prospettiva storica,
padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e nella riproduzione scritta ed orale. Si è
cercato, in particolare, di portare gli alunni ad essere in grado di saper cogliere, attraverso la
conoscenza degli autori e dei testi più rappresentativi, le linee fondamentali della prospettiva
storica nella tradizione letteraria italiana, e di utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per
l’interpretazione delle opere letterarie.
L’insegnamento dell’Italiano è stato finalizzato a creare le condizioni e a predisporre gli
strumenti attraverso i quali lo studente potesse trasformarsi in un lettore attento e consapevole,
in possesso di capacità valutative ed orientato ad occuparsi in modo autonomo e permanente
della sua “formazione” anche oltre alla scuola. L’intento è stato quello di porre le basi per la
crescita di un individuo protagonista delle proprie scelte che, sulla base di una convinta
interiorizzazione della propria identità culturale e della conoscenza di altre ‘culture’ nello spazio
e nel tempo, riuscisse non solo a “leggere” il mondo nel quale vive, ma ad intervenire
costruttivamente sulla sua realtà.
17
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO
La maggior parte delle lezioni sono state frontali; in alcuni casi ho ritenuto opportuno integrarle
con apporti interattivi. Il proposito era di offrire agli studenti non tanto un bagaglio di
informazioni quantitativamente ampio, bensì un insieme organico di criteri e suggerimenti
capaci di suscitare in loro, alla lettura del testo, possibilità di attualizzazione ed una maggiore
consapevolezza del valore di un'opera. Gli strumenti per un arricchimento del linguaggio degli studenti e per uno stimolo alla
discussione, si sono articolati in una metodologia didattica così strutturata:
a) sistematica lettura in classe di ciascuna opera, come primo momento di riflessione,
supportato da delucidazioni e spiegazioni ritenute essenziali per una corretta interpretazione
del fatto letterario, oltre che per l'affinamento delle capacità critiche;
b) rilettura a casa dell'opera, supporto indispensabile per una rielaborazione personale dei
contenuti, prima, e per una loro assimilazione;
esposizione orale in classe, da parte degli studenti, di quanto acquisito nelle fasi precedenti.
4. MATERIALI UTILIZZATI
Sono stati utilizzati il libro di testo, articoli di giornale, approfondimenti su internet.
5. RISULTATI RAGGIUNTI
Nel complesso i risultati sono stati piuttosto soddisfacenti, anche se non in maniera costante nel
corso dell’anno scolastico. Alcuni argomenti di Letteratura hanno incontrato il loro favore più di
altri, soprattutto quelli legati al Positivismo e Decadentismo.
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
Le valutazioni scritte si sono basate su almeno due temi al quadrimestre. Ogni prova, modulata su
quella che avrebbe potuto essere la traccia di Stato, ha permesso la scelta fra argomenti di
carattere storico, sociale, tecnico-scientifico, letterario e d’attualità. Inoltre, ho ritenuto opportuno
approfondire la tipologia B, perché più complessa nelle forme di articolo/saggio breve. Ho invitato
gli studenti ad approfondire la comprensione complessiva delle opere, ad analizzarne il testo in
chiave storico-sociologica, ad esprimere le loro considerazioni sul linguaggio delle opere prese in
considerazione; il tutto impostato secondo uno schema di domande che prevedevano risposte
brevi e concrete, o considerazioni più ampie.
Per la valutazione delle prove scritte, mi sono avvalsa di una griglia di valutazione elaborata in
sede di dipartimento e ricavata sul modello proposto dall'Invalsi. Essa tiene conto dei seguenti
indicatori di competenze: testuali, grammaticali, lessicali-semantiche, ideative (vedasi griglia
allegata).
18
PROGRAMMA FINALE
SOCIETA’ E CULTURA NELL’ITALIA UNITA.
La periodizzazione. Il secondo Ottocento: la periodizzazione.
Il difficile esordio dell’Italia unita. Arretratezza ed eterogeneità dello scenario nazionale.
L’arretratezza economica e sociale. La disparità fra Nord e Sud. Il brigantaggio. Le “Italie
economiche”. L’emigrazione.
Il positivismo, una filosofia del progresso. Il positivismo e l’ideologia del progresso. Da Comte a
Darwin. Positivismo e ideologie politiche. Positivismo, arte e letteratura. Strumentalizzazione del
darwinismo.
Colonizzazione e colonialismo: significati e momenti storici dei termini d’uso.Naturalismo e
Verismo: contesti storici e sociali (analogie e differenze)
DUE GRANDI INNOVATORI: Balzac e Maupassant
La morte di un avaro (dal romanzo Eugenie Grandet), di H.de Balzac (da sito internet Zanichelli
online)
GUY de MAUPASSANT
Ritratti di borghesia “piccola”: La collana, (da sito internet)
IL NATURALISMO E IL VERISMO
Le poetiche del naturalismo e del verismo. II positivismo: scientismo, determinismo, sviluppo
delle scienze sociali. Il contesto storico: la “questione sociale”. Il naturalismo francese. J’ accuse,di
Zola: la denuncia letteraria. Ottimismo e fiducia nella scienza. La poetica del verismo: dal metodo
scientifico ai “documenti umani”. I veristi e il canone dell’impersonalità. Il pessimismo dei veristi: il
progresso , una macchina che stritola i più deboli. Il mondo rurale, oggetto privilegiato di indagine.
Il regionalismo, una necessità storica.
GIOVANNI VERGA
Dalla Sicilia al continente (e ritorno). Premessa. La famiglia. Gli anni fiorentino-catanesi. Il
periodo milanese. La scoperta del naturalismo. Il decennio dei capolavori. Il ritorno in Sicilia.
Vita dei campi e Novelle. Mastro-don Gesualdo ( soltanto la trama del romanzo). Verismo e
pessimismo. Le Novelle rusticane. L’ideale dell’ostrica., la miseria del meridione. Le tecniche
narrative e lo stile. Il “ciclo dei vinti”.
Da Vita dei campi e Novelle rusticane; La roba. La lupa. Gli orfani. Analisi delle figure femminili
delle novelle.
Da Mastro-don Gesualdo, La morte di Gesualdo (analisi del brano antologico)
19
CULTURA TRA OTTO E NOVECENTO
La reazione al positivismo e la filosofia della crisi. La reazione al positivismo. Scienza e
ragione non spiegano tutto. Il contesto storico letterario della crisi di fine secolo. La coscienza della
crisi: Nietzsche e il superuomo.
SIMBOLISMO E DECADENTISMO
La poetica del decadentismo e del simbolismo. La nozione di “decadentismo”. Decadentismo e
simbolismo in Francia (cenni). Decadentismo vs Positivismo. La sensibilità decadente: il bohèmien,
il dandy (soltanto definizioni e contesti).
Baudelaire e i “poeti maledetti”.
Da’ I fiori del male: Corrispondenze, Spleen, Una carogna (testo poetico, in internet)
GIOVANNI PASCOLI
Una vita “ingabbiata”. Infanzia, giovinezza e lutti. Studi e politica. La ricostruzione e la crisi del
nido. La crisi del nido e la poesia. Il lavoro e la morte.
La poetica e il linguaggio. Pascoli: un innovatore. Il fanciullino e la natura a-logica della poesia.
La metafora del fanciullino e la scoperta dell’infanzia.
Myricae e Canti di Castelvecchio
Da Il fanciullino, La poetica del fanciullino (III).
Da Myricae, X agosto.
Da Canti di Castelvecchio, Il gelsomino notturno. La mia sera
GABRIELE D’ANNUNZIO
L’esteta dalla vita inimitabile. Dongiovanni, esteta, avventuriero e soldato. Infanzia, formazione e
“promozione” letteraria. Il periodo romano. L’”esilio” francese. Il poeta soldato: il ritorno in Italia e la
guerra. Il dopoguerra: da Fiume al Vittoriale (la classe ha partecipato alla visita al Vittoriale).
Il panismo dannunziano.
Da Alcyone, La pioggia nel pineto. La sera fiesolana.
Il piacere (la trama del romanzo). Lettura del brano antologico: Il ritratto di un esteta
L’ETA’ DELLE AVANGUARDIE
La poetica delle avanguardie storiche. La stagione delle avanguardie. Il futurismo: l' età delle
macchine. “Lo schiaffo ed il pugno”: un sano vitalismo contro lo psicologismo morboso. Il futurismo
vuole bandire tutta l’arte del passato. “Parole in libertà” e “immaginazione senza fili”: le tecniche
dei futuristi. Il futurismo in Italia.
F.T.Marinetti, Manifesto del futurismo (testo da internet, contenuto non integrale)
20
Letteratura e psicanalisi: Sigmund Freud e la scoperta dell'inconscio.
Kafka, vita e opere: Il castello ed Il processo (soltanto i contenuti, in sintesi).
La metamorfosi.
ll Caos del mondo: Pirandello e Svevo
Pirandello: una biografia illuminante ed enigmatica. La formazione. A Roma: l'esordio letterario e il
matrimonio. IL nuovo secolo: la crisi familiare. Guerra e dopoguerra: l'attività teatrale. Il successo
mondiale, l'adesione al fascismo e il premio Nobel. L'ideologia e i temi di Pirandello. Il dolore e
l'insensatezza della condizione umana. La maschera: apparenza e realtà. Uno schema
interpretativo: Vita e Forma. Perdita di identità e relativismo. Il dolore della consapevolezza. Il
paradosso della pazzia.
La poetica dell'umorismo. Il compito dello scrittore: osservare, svelare, denunciare. Pietà e
solidarietà. Il tema del grottesco. L'umorismo e il sentimento del contrario.
Pirandello narratore:Il treno ha fischiato. La patente.
Trama dell’opera:”Il fu Mattia Pascal (trama dell’opera)”, il personaggio di Adriano Meis e la
finzione.
Letture antologiche: Premessa, Cambio treno.
Uno, nessuno e centomila (soltanto trama dell'opera).
ITALO SVEVO
L'impiegato Ettore Schmitz. Una vita tra affari e letteratura. Un riconoscimento tardivo.
Il tema novecentesco dell'inettitudine.
La coscienza di Zeno: la nuova forma del romanzo. Zeno, un personaggio poliedrico e
complesso. La malattia e la coscienza di Zeno. Siamo tutti malati: la soggettività dell'autore e la
salute degli altri. Un inetto “fortunato”.
Trama dell’opera:” La Coscienza di Zeno” .
L’ultima sigaretta (lettura)
Un rapporto conflittuale (lettura)
Una catastrofe inaudita (lettura)
GIUSEPPE UNGARETTI
Lo spirito nuovo della poesia. L’Allegria: il più radicale rinnovamento formale della poesia del
Novecento. La guerra e la consapevolezza di sé. Una poesia colta e letteraria. La poetica della
parola.
21
Da L’Allegria:
In memoria (testo antologico)
Soldati (testo antologico)
Veglia (testo antologico)
San Martino del Carso (testo antologico)
L’ERMETISMO
La nozione di ermetismo.
I temi dell’ermetismo: il negativo, l’attesa di una rigenerazione metafisica. La “poesia pura”. Le
tecniche della poesia ermetica: analogia, simbolismo, polisemia. Ermetismo e fascismo.
EUGENIO MONTALE
Un testimone del nostro tempo. Il posto di Montale nella poesia moderna. Il rifiuto del fascismo e
di ogni mitologia consolatoria.
Ossi di seppia. Gli ossi di seppia e il disagio dell’uomo contemporaneo. Il “male di vivere” e la
ricerca del “varco”.
Da Ossi di seppia; Spesso il male di vivere. I limoni. Meriggiare pallido e assorto.
Testo in adozione:
Laboratorio di Letteratura (vol. 3) di Marta Sambugar-Gabriella Salà.
Edizioni, La Nuova Italia
RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE Demarchi Andrea Marchetti Daniela Moreno Lorenzo
22
5.2 Disciplina: Storia
RELAZIONE FINALE della Prof.ssa Marchetti Daniela
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è formata da 24 studenti. Diversamente da Italiano, da subito la materia è risultata più
interessante, il che mi ha permesso di raggiungere più facilmente gli obbiettivi della disciplina,
che sono state quelle di un utilizzo del lessico storico, politico ed economico, essenziale per
una comprensione e descrizione dei fenomeni storici. Di una acquisizione delle principali
articolazioni dei processi e dei fenomeni storici, relativi ai contenuti dei programmi e la
ricostruzione della narrazione degli eventi, individuazione dei nessi fondamentali e dei rapporti
che collegano il fenomeno storico al contesto in cui si colloca ed alle dinamiche ad esso
presente
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA
La materia mi ha consentito di approfondire percorsi di lavoro che sono stati occasione di
approfondimento con la storia contemporanea, in particolare quella legata all’alternanza S/L,
soprattutto quando si è trattato di analizzare le fonti energetiche, nel corso del ‘900 (elettricità e
petrolio). Anzi, la trasversalità in quanto metodologia di lavoro in classe, ha portato numerosi
ragazzi a leggere il quotidiano per cercare di stabilire dei nessi tra il presente ed il passato
recente italiano, europeo ed extra-europeo.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO
La maggior parte delle lezioni sono state frontali; in alcuni casi ho ritenuto opportuno integrarle
con apporti interattivi. Il proposito era di offrire agli studenti non tanto un bagaglio di
informazioni quantitativamente ampio, bensì un insieme organico di criteri e suggerimenti
capaci di suscitare in loro, alla lettura del testo, possibilità di attualizzazione ed una maggiore
consapevolezza del valore di un'opera. Gli strumenti per un arricchimento del linguaggio degli studenti e per uno stimolo alla
discussione, si sono articolati in una metodologia didattica così strutturata:
a) sistematica lettura in classe di ciascuna opera, come primo momento di riflessione,
supportato da delucidazioni e spiegazioni ritenute essenziali per una corretta interpretazione del
fatto letterario, oltre che per l'affinamento delle capacità critiche;
b) rilettura a casa dell'opera, supporto indispensabile per una rielaborazione personale dei
contenuti, prima, e per una loro assimilazione;
c) esposizione orale in classe, da parte degli studenti, di quanto acquisito nelle fasi precedenti.
23
4. MATERIALI UTILIZZATI
Sono stati utilizzati prevalentemente il libro di testo, articoli di quotidiano, filmati di Rai1 Storia in
internet.
5. RISULTATI RAGGIUNTI
La classe ha maturato buone capacità logiche di analisi e sintesi, con conseguenti risultati più che
discreti, anche gli alunni che, inizialmente mostravano alcune difficoltà espressive, hanno colmato
le loro lacune, raggiungendo soddisfacenti risultati. All’interno della classe vi è la presenza di
alcuni elementi con ottimo giudizio.
Il programma svolto è cronologicamente esteso dalla prima guerra mondiale alla Costituzione della
Repubblica italiana, facendo riferimento agli avvenimenti degli Stati stranieri come: emigrazione,
forme di totalitarismi, crisi degli equilibri europei.
Ho evidenziato le personalità di Mussolini e di Hitler, massimi artefici della seconda guerra
mondiale, mediante letture e filmati delle loro biografie.
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
Le lezioni sono state frontali, volte a presentare gli argomenti nel loro generale inquadramento
critico e storiografico, attraverso il testo scolastico, con delucidazioni e spiegazioni, ritenute
essenziali per una corretta interpretazione del fatto storico, rilettura a casa e rielaborazione
personale dei contenuti prima e per una loro assimilazione; esposizione orale in classe da parte
degli studenti, di quanto acquisito nelle fasi precedenti.
Il testo è stato integrato con documenti critici presenti nel manuale. Lo strumento di verifica è stato
quello orale e interpretato come valutazione del raggiungimento, da parte degli allievi, degli
obiettivi didattici. Gli alunni hanno acquisito una più che sufficiente conoscenza dei fatti storici e sono in grado di
adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico - culturali e di
possedere gli elementi fondamentali che danno conto della complessità dell’epoca studiata e di
saperli interpretare abbastanza criticamente Nel complesso, il profitto è quasi buono.
24
PROGRAMMA FINALE
La Seconda rivoluzione industriale e l'Europa alla vigilia della Grande Guerra. La nascita del
concetto di “massa” nel Novecento.
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Tensioni e alleanze tra le potenze europee: allargamento dei mercati, colonialismo e imperialismo.
Definizione di “stato”, “nazione”, “patria”, “identità”.
Il sistema delle alleanze. La politica di potenza tedesca. Guerre simmetriche e asimmetriche.
La nascita dei partiti politici, come entità funzionali alla crescita dell’idea di “nazione”.
La polveriera balcanica (la classe ha partecipato ad un percorso di approfondimento sulla
questione balcanica, con Tommaso Baldo, del Museo storico Trentino. In particolare, è stato
trattato il problema del popolo curdo, e delle guerrigliere peshmerga).
LA DINAMICA MILITARE DEL CONFLITTO
L’ attentato di Sarajevo. La guerra di trincea. Guerra e tecnologia: l’iprite.
La guerra di logoramento. La guerra totale.
Il crollo della Russia e l’intervento degli Stati Uniti. Significato storico dell’intervento americano. La
fine del conflitto. Il trattato di Versailles.
IL PROBLEMA DELL’INTERVENTO
La scelta della neutralità. I sostenitori della neutralità. Gli interventisti di sinistra. I nazionalisti. Gli
intellettuali.
L’ITALIA IN GUERRA
IL Patto di Londra. L’entrata in guerra. Le operazioni militari. La disfatta di Caporetto. L’ultimo anno
di guerra.
GLI ITALIANI IN GUERRA
L’apparato repressivo delle autorità. La propaganda.
I RUGGENTI ANNI VENTI NEGLI STATI UNITI
L’industria americana negli anni Venti. Il taylorismo. L’inizio della grande depressione. Dimensioni
e significato storico della crisi. Il New Deal.
IL COMUNISMO IN RUSSIA (solo mappa e sintesi, del capitolo 7)
L’arretratezza della Russia. La rivoluzione del febbraio 1917.
IL FASCISMO IN ITALIA
Le delusioni della vittoria. La situazione economica e sociale. Il Partito popolare italiano.
L’occupazione delle fabbriche. L’ultimo governo Giolitti. Benito Mussolini e il perché del
totalitarismo imperfetto. Il programma dei Fasci di combattimento. Lo squadrismo agrario.
Caratteristiche delle squadre d’azione. La nascita del Partito nazionale fascista. La marcia su
Roma. Il delitto Matteotti. La distruzione dello stato liberale. La nazione e lo stato. Mobilitazione
delle masse e stato totalitario. Il Duce, lo stato e il partito. La costruzione dello stato totalitario.
L’uomo nuovo fascista e le leggi razziali. La politica economica del regime.
25
IL NAZIONALSOCIALISMO IN GERMANIA
La sconfitta militare. Il Trattato di pace. L’inflazione del 1923 e la crisi del 1929. Adolf Hitler e la
NSDAP. Il pangermanesimo e la teoria dello “spazio vitale”. Il bolscevismo giudaico. Il totalitarismo
perfetto del nazionalsocialismo. Nazionalsocialismo e fascismo. L’ascesa del partito nazista. La
presa del potere e l’incendio del Reichstag. Il popolo e l’individuo. L’assunzione dei pieni poteri. Il
ruolo del Fuhrer. Funzione razziale dello stato. Il potere delle SS. Il Fronte del lavoro. Il problema
della disoccupazione. I costi della ripresa economica. Economia e politica nel Terzo Reich.
IL PROCESSO DI DISTRUZIONE DEGLI EBREI
Le fasi del processo di distruzione. La discriminazione degli ebrei tedeschi. Ghetti in Polonia,
massacri in Russia. I centri di sterminio. Le camere a gas di Auschwitz-Birkenau. I lager.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Le origini del conflitto. La Società delle Nazioni. La politica estera tedesca negli anni 1933-1936.
La conquista italiana dell’Etiopia. La politica estera tedesca negli anni 1937-1938. Il patto
Ribbentrop-Molotov. La guerra lampo. L’intervento sovietico. La guerra in Occidente nel 1940.
L’attacco tedesco all’Unione Sovietica. L’arresto dell’offensiva sul fronte orientale. Il progressivo
allargamento del conflitto nel 1941. L’entrata in guerra del Giappone. Estate 1944: sbarco in
Normandia e offensiva sovietica. La fine della guerra in Europa. Il 27 gennaio 1945 e la Giornata
della Memoria. Il lancio dell’atomica.
L’ITALIA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
La non belligeranza. L’intervento. La guerra parallela. Le sconfitte del 1942-1943. Il fronte interno.
Lo sbarco in Sicilia degli alleati. La caduta del fascismo. L’armistizio dell’8 settembre. La
Repubblica Sociale Italiana. La Resistenza nel Nord Italia. Le stragi dell’estate 1944. La fine della
guerra in Italia.
L’ORDINE BIPOLARE
La Conferenza di Yalta. La nascita dell’ONU. Il processo di Norimberga. Il Piano Marshall. La
cattura di Eichmann, il contabile della soluzione finale e il processo di Gerusalemme. La guerra
fredda.
L’ITALIA REPUBBLICANA
Il dopo- guerra in Italia. Le elezioni del 1948.
Testo in adozione: Il segno della storia (volume 3), di G. De Luna-M. Meriggi
RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE Demarchi Andrea Marchetti Daniela Moreno Lorenzo
26
Disciplina: Lingua inglese
RELAZIONE FINALE della Prof.ssa Iaccheo Anna
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è formata da ventiquattro alunni.
Durante i primi due anni del triennio: classe terza e primo quadrimestre della classe quarta,
buona parte degli alunni hanno mostrato scarso interesse per la materia e un comportamento
piuttosto vivace. La situazione è cambiata notevolmente durante il secondo quadrimestre della
classe quarta e nella classe quinta.
Si è evidenziato un miglioramento sia per quanto riguarda la disciplina, sia per il profitto. L’
insegnante ha notato un miglioramento anche per alcuni alunni che avevano sempre avuto molta
difficoltà nel rendimento. Alcuni alunni, avendo propensione per la materia, hanno raggiunto
risultati più che soddisfacenti, altri buoni, altri sono riusciti a raggiungere appena la sufficienza
grazie al loro impegno. Per alcuni allievi si rilevano ancora carenze dovute alle lacune riportate
negli anni precedenti.
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA
Sono state apprese nuove funzioni e strutture e approfondite quelle studiate negli anni
precedenti. Gli alunni hanno imparato a dialogare su vari argomenti tecnici.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO
È stata seguita una metodologia di tipo funzionale-comunicativo, gli alunni hanno appreso, in un
primo momento, le funzioni del linguaggio attraverso l’ascolto e la lettura di testi di vario genere,
solo alla fine di ogni unità didattica sono state dedotte le strutture grammaticali.
4. MATERIALI UTILIZZATI
Oltre ai libri di testo adottati, sono stati utilizzate fotocopie, filmati, materiale audiovisivo, smartboard e dizionari.
5. RISULTATI RAGGIUNTI
Ampliando il vocabolario e, avendo appreso strutture grammaticali e funzioni più complesse, gli
alunni sono in grado di comprendere quasi autonomamente testi più articolati senza l’uso del
dizionario ed esporne il contenuto sia in forma scritta che orale.
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
Gli alunni sono stati valutati in base all’acquisizione delle abilità di lettura e comprensione di un
testo scritto, comprensione nell’ascolto di dialoghi e espressione scritta e orale. Nella
valutazione si è tenuto conto della situazione di partenza degli alunni, della partecipazione
attiva alle lezioni svolte in classe e dell’assiduità nello svolgimento del lavoro assegnato per
27
casa. Durante l’anno sono state effettuate verifiche scritte e orali due simulazioni scritte della
terza prova d’esame (senza l’uso del dizionario).
PROGRAMMA FINALE
Ripasso delle strutture e delle funzioni comunicative studiate durante l’anno precedente. Dal testo in adozione “English for new technology”: Atoms and electrons. Key words. The structure of the atom. Electric energy, conductors and insulators. Semiconductors. The battery. History of electricity. How the battery was invented. Electric circuits. A simple circuit. Key words. Electricity and magnetism. Key words. Simple application of electromagnetism. Doorbell system. Solar power. Solar furnace, solar cell Wind power. Wind power in the USA. Distributing electricity. The distribution grid. Key words. A nuclear reactor. How a nuclear reactor is kept under control. Hydroelectric power plants.
28
Dal testo “Electrical Engineering”: Energy. Limited and Inexhaustible energy sources Wind power Magnetism Wind farm worries. Static electricity. Da altri testi e riviste: Radiation sickness. The biggest wind farm in the world: London Array (fotocopie e video). The biggest solar powered bridge in the world. The Reign of Queen Victoria: The reform bills, the Victorian middle class, the Victorian ethos. Queen Victoria. Aestheticism and Decadence. Oscar Wilde: Wilde’s life and work, provocation and paradox. The picture of Dorian Gray (Plot). “The picture of Dorian Gray” (Edizione ridotta) Reading, listening, questions. Passage from the original novel “The picture of Dorian Gray”, chapter 2. Sono stati eseguiti esercizi scritti e orali e di listening relativi ai brani presentati. Dal 15 maggio l’insegnante ha effettuato un ripasso del programma completo. RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE Demarchi Andrea Iaccheo Anna Moreno Lorenzo
29
5.3 Disciplina: Matematica e complementi
RELAZIONE FINALE del Prof. Nascivera Stefano
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Questo è stato il mio primo anno di insegnamento nella classe V ELB. Le prime settimane sono
servite per ripassare lo studio di funzioni, dopodiché è iniziato il lavoro sulla programmazione
disciplinare della classe quinta stabilito dal dipartimento di matematica.
In generale, la partecipazione della classe durante le ore scolastiche non sempre è stata attiva;
a causa di questo atteggiamento, unito ad una scarsa diligenza e serietà nel lavoro proposto,
ho riscontrato, da parte di questi studenti, una difficoltà nell’assimilazione dei vari concetti
affrontati. Nonostante ciò, alcuni studenti hanno dimostrato una continuità nell’impegno,
mostrando a volte buone capacità di rielaborazione logica e di sintesi. Il comportamento della
maggior parte degli alunni durante le lezioni è stato corretto. Pochi studenti hanno aiutato la
buona riuscita delle lezioni grazie a degli interventi volti al chiarimento o ampliamento dei quesiti
proposti.
Per meno della metà della classe il “lavoro casalingo” si è rivelato serio e costante, di
conseguenza più produttivo. Per la parte restante, l’approccio al lavoro è risultato inadeguato e
superficiale (sin dall’inizio dell’anno). Questo atteggiamento, unito a lacune pregresse, non ha
fatto altro che aggravare tali carenze, rendendo complicato il consolidamento degli argomenti
trattati in classe.
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA
Utilizzare i metodi e gli strumenti concettuali e operativi dell’analisi per affrontare situazioni e
problemi interni ed esterni alla matematica, in particolare di natura fisica e tecnologica.
Individuare le strategie appropriate per la risoluzione di problemi.
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare
situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo algebrico.
Individuare le strategie appropriate per la risoluzione di problemi, facendo uso, ove necessario
della via grafica.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO
Durante il corso dell’anno ho cercato il modo più adatto di seguire e raggiungere gli obiettivi, sia
formativi, sia didattici, nell’ambito della mia materia. In tal senso, con il procedere delle lezioni,
ho fatto notare agli alunni come gli argomenti trattati siano connessi tra loro. Inoltre, quando è
stato possibile, ho mostrato mediante l’utilizzo degli strumenti acquisiti come questa materia sia
applicabile alla realtà (tramite modelli).
I vari argomenti sono stati affrontati soprattutto sul piano applicativo-pratico.
30
4. MATERIALI UTILIZZATI
Gli strumenti da me utilizzati per raggiungere gli obiettivi posti ad inizio anno dal Dipartimento di
matematica sono stati:
- lezione frontale, discussione, confronto ed elaborazione dei vari argomenti trattati;
- utilizzo del testo;
- discussione e correzione quotidiana dei lavori domestici, nonché delle verifiche assegnate;
- sollecitazione ad una ricerca e ad un approfondimento personale.
5. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
Le prove scritte sono state costruite per valutare gli studenti sia sull'aspetto pratico che teorico-
concettuale, insistendo abbastanza anche sulla precisione linguistica e sull’esposizione.
Le modalità con cui queste verifiche sono state eseguite sono:
- compiti scritti
- interrogazioni alla lavagna.
PROGRAMMA FINALE
Integrali indefiniti
Nozione e definizione di primitiva.
Integrale indefinito di una funzione.
Proprietà degli integrali indefiniti.
Integrali immediati.
Integrali di funzioni la cui primitiva è una funzione composta.
Metodo di sostituzione.
Integrazione per parti.
Integrazione di funzioni razionali fratte.
Integrali definiti
Integrale definito di una funzione.
Proprietà degli integrali definiti.
Teorema della media: enunciato e dimostrazione.
Definizione di funzione integrale.
Teorema fondamentale del calcolo integrale e sue applicazioni al calcolo di integrali.
Teorema del valore medio.
Calcolo di area sottesa al grafico di una funzione in un dato intervallo chiuso.
Area della parte di piano compresa tra il grafico di due funzioni.
Calcolo dei volumi di solidi ottenuti dalla rotazione di funzioni attorno all’asse x.
31
Integrali impropri
Integrali impropri di una funzione in un intervallo illimitato.
Integrali impropri di una funzione in un intervallo non chiuso.
Equazioni differenziali
Equazioni differenziali del primo ordine: a variabili separabili, lineari omogenee e lineari complete.
Equazioni differenziali del secondo ordine lineari omogenee e lineari complete a coefficienti
costanti contenete un polinomio dipendente dalla variabile x.
Problemi di Cauchy.
RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE Demarchi Andrea Nascivera Stefano Moreno Lorenzo
32
5.4 Disciplina: Religione cattolica
RELAZIONE FINALE della Prof.ssa Giolito Mariangela
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da diciassette studenti, alcuni di loro hanno frequentato la disciplina con
la sottoscritta anche durante il biennio, mentre altri tutto il triennio. Sebbene inizialmente il
rapporto studente - docente non sia stato semplice per troppa vivacità, con il tempo l’atmosfera
in classe si è rasserenata portando una maggiore propositività, benché non sempre omogenea
nell’attenzione e nel profitto soprattutto nell’anno in corso.
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA
Oltre agli obiettivi traversali di cittadinanza i ragazzi hanno seguito le lezioni con l’intento di
acquisire risultati attraverso gli obiettivi tipici della disciplina:
- riconoscere l’universalità della esperienza religiosa come componente importante nella storia
e nelle culture e quale possibile risposta alle questioni sull’esistenza ed individuare gli elementi
fondamentali della religione, che la comunità cristiana è chiamata a testimoniare.
- identificare tipologie e peculiarità del linguaggio delle religioni e descrivere eventi storici ed
espressioni artistiche frutto della presenza della comunità cristiana nella storia locale e
universale.
- riconoscere, di fronte a situazioni riguardo alle quali si presentano varie posizioni e risposte
etiche, quelle ispirate dal cristianesimo, nel rispetto delle diverse scelte.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO
Accanto alla lezione frontale gli studenti sono stati sollecitati ad intervenire e ad attivarsi in
proposte di letture individuali dei contenuti presentati.
4. MATERIALI UTILIZZATI
Sono stati utilizzati estratti da passi biblici, documenti della Chiesa, documentari e Powerpoint
su personaggi ed eventi significativi, oltre alla lezione frontale con interventi degli studenti per
approfondimenti o chiarimenti.
5. RISULTATI RAGGIUNTI
Non avendo una partecipazione omogenea anche il profitto risulta tale, in ogni caso i ragazzi,
continuamente stimolati, hanno intrapreso un maggior dialogo anche in questa disciplina tanto
lontana dall’indirizzo di studio.
33
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
Valutazioni orali attraverso interrogazioni brevi, partecipazione (come da piano di lavoro
consiglio di classe).
PROGRAMMA FINALE
Concetto di ateismo e alcuni suoi rappresentanti
L’etica della dottrina sociale della Chiesa: enciclica iniziale ed evoluzione storica;
Il valore del pontificato e la cultura del nostro secolo in ambito religioso sociale e storico:
La figura del Papa e il Concilio Vaticano I
La Chiesa inizio ‘900
Il Papato e i totalitarismi
Il Papato e il dopoguerra
Il Concilio Vaticano II
L’Ecumenismo
Il Male dopo Auschwitz: incontro con la teologia post olocausto
Israele: il Popolo eletto che diviene nazione
Figure esemplari per lo sviluppo storico sociale della cristianità
La Chiesa e La Guerra Fredda
RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE Demarchi Andrea Giolito Mariangela Moreno Lorenzo
34
5.5 Disciplina: Scienze motorie
RELAZIONE FINALE della Prof.ssa Bauer Lorenza
Il grado di istruzione raggiunto dagli alunni è complessivamente soddisfacente per la
maggior parte degli studenti. Tutti hanno acquisito e maturato un buon livello di competenze e
capacità motorie-sportive, sviluppate e potenziale anche sulla base dell’esperienza personale,
coerentemente con il proprio indice di gradimento ed interesse.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini
di conoscenze, competenze, capacità:
Tecnica e didattica della, pallavolo, pallacanestro, baseball e calcetto.
Nel corso del triennio uso e applicazione dei piccoli e grandi attrezzi (in particolare: cavallo,
parallele simmetriche, panca, spalliera, boulder) ad attività sportive in generale;
Tecnica negli esercizi a corpo libero di stretching e mobilità, di equilibrio e di potenziamento.
attività di potenziamento generale, resistenza, forza, velocità, coordinazione, mobilità articolare.
Inoltre, complessivamente gli studenti:
hanno acquisito sensibilità, padronanza e controllo corporeo;
hanno sviluppato buone capacità coordinative, articolari e di equilibrio;
hanno socializzato e collaborato rinforzando principi di fair play e sano agonismo;
hanno imparato ad osservarsi e riconoscere le proprie qualità motorie sportive e i loro eventuali
limiti, ad agire su di essi correttamente, appropriandosi di un concetto adeguato di successo e
di prestazione sportiva.
Tutti degli alunni hanno saputo riorganizzare in modo personale le conoscenze e le competenze
acquisite, trasformandole in capacità che permettono loro di conoscere, regolare e accedere ad un
buon controllo dei movimenti e delle discipline sportive più comuni e diffuse.
PROGRAMMA FINALE
Sono stati trattati in forma teorica alcuni argomenti:
- assi e piani di azione nello spazio;
- ossa, muscoli e articolazioni con relativa classificazione in base alla struttura e alle loro
caratteristiche;
- teoria di allenamento della forza con utilizzo di pesi e riconoscimento dei vari tipi di forza
applicabili.
Nel corso del triennio di indirizzo sono state proposte e svolte le seguenti attività:
Esercizi a corpo libero: esercizi di resistenza aerobica e anaerobica, di mobilizzazione
articolare e di stretching; di potenziamento organico generale e specifico, con andature e a
balzi, di velocità e cambi di direzione, di destrezza e di ritmo, di coordinazione generale e
specifica, di equilibrio statico e dinamico.
35
Giochi sportivi:
Pallavolo: fondamentali individuali (palleggio, bagher, servizio e schiacciata); semplici
schemi di ricezione e attacco, regolamento e arbitraggio.
Pallacanestro: esercizi di sensibilizzazione; fondamentali individuali (palleggio, passaggio,
tiro libero e tiro in sospensione), fase di gioco: da 3 c.3 a 5 c.5
Calcio e calcetto: gioco, regolamento, arbitraggio, torneo-partite.
Badminton: esercitazioni di base e gioco singolo e in doppio.
Tennis tavolo: tecnica di base, esercitazioni in coppia e in doppio.
Esercizi ai grandi attrezzi: pertica, spalliere (utilizzazione degli attrezzi in forma specifica
e come sussidi didattici alle attività di potenziamento e tonificazione generale);
Esercizi ai piccoli attrezzi: palle mediche, funicelle, coni spartitraffico, ostacoli, ecc. (sia
nell’uso specifico che come mezzo di supporto), utilizzo individuale, a coppie e/o in piccoli
gruppi.
Circuit training: percorsi a corpo libero e/o con attrezzi in forma di circuito per il
riscaldamento generale o specifico, per la resistenza, la velocità e il potenziamento di
distretti muscolari.
Esercitazioni in palestra pesi: utilizzo delle macchine per la tonificazione muscolare
specifica (a distretti corporei e gruppi muscolari).
Test: di resistenza 20 min., di reattività con cambio di direzione (navetta), di potenza degli
arti inferiori e superiori e di velocità.
Attività di arrampicata al boulder: esercitazioni di arrampicata e di equilibrio verticale in
condizioni instabili. Personalizzazione della tecnica di arrampicata e ricerca di vie e tracciati
lungo il boulder.
Uscite didattiche: rafting sul fiume Brenta, dragon boat.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE:
Unità Didattiche Periodo
Corpo libero: esercizi di potenziamento muscolare, di mobilità articolare, di
resistenza aerobica, di sviluppo delle capacità condizionali, di sviluppo
delle capacità coordinative
Grandi attrezzi: spalliera, pertica.
Giochi sportivi: tecnica e didattica di base dei principali sport di squadra
(pallavolo, pallamano pallacanestro, calcetto, baseball); sport in coppia e
individuali (tennis tavolo, badminton, esercitazioni propedeutiche all’atletica
leggera).
Circuit training con uso di piccoli e grandi attrezzi.
Presenti come elementi
di continuità nel corso
di tutto l’anno
scolastico
Esercitazioni di arrampicata: al palco di salita e al boulder. aprile - maggio
Esercizi di potenziamento, andature preatletiche, mezzo fondo. ottobre - giugno
TEST: di resistenza (20 min.), navetta (corsa veloce con cambi di
direzione), salto in lungo da fermo, lancio palla medica da seduti (kg2), di
velocità (50 mt piani), coordinativo (saltelli con funicella).
Batteria di test nel
primo e secondo
quadrimestre
RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE Demarchi Andrea Bauer Lorenza Moreno Lorenzo
36
5.6 Disciplina: Elettrotecnica ed elettronica
RELAZIONE FINALE dei Proff. Formichella Antonio e Pugliese Nicola
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe ha un livello medio che si attesta sulla più che sufficienza; in essa sono presenti
alcune ottime individualità, così come alcuni elementi che, prevalentemente a causa di un
impegno incostante o inadeguato, stentano a raggiungere gli obiettivi fissati.
Gli allievi sono tutti noti avendoli accompagnati durante tutto l’ultimo triennio. Sono già acquisite
situazioni di criticità dal punto di vista comportamentale e dell’assiduità della frequenza. La
classe è formata da 24 alunni, tutti provenienti dalla classe quarta dell’Istituto. La maggior parte
dei ragazzi è nata nel ’99, tre nel ’98 e uno nel ’97. Dallo scrutinio dell’anno precedente
risultano: 16 allievi promossi (61,54%); 2 bocciati (7,69%) e 8 allievi promossi con carenze
formative (30,77%).
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA
Per quanto riguarda le attività previste dalla disciplina, gli obiettivi trasversali, come: imparare
ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e
responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare
l’informazione, sono stati perseguiti sia durante le ore teoriche che in quelle di laboratorio. Si è
puntato molto sul lavoro di gruppo, sul problem solving, inoltre è stato fondamentale sviluppare
collegamenti e relazioni della attività di laboratorio quella teorica della disciplina.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO
Cooperative learning, problem solving; favorita la rielaborazione personale dei contenuti e la
loro comunicazione; valorizzato lo studio, individuale e di gruppo; favoriti processi di
socializzazione nella classe; diversificazione dei carichi di lavoro e monitoraggio dei diversi
livelli di apprendimento.
4. MATERIALI UTILIZZATI
Appunti forniti dal professore, libri di testo; materiale multimediale in formato pdf e/o html.
5. RISULTATI RAGGIUNTI
Capacità di utilizzare le conoscenze per risolvere problemi, per comprendere la realtà e per
operare su di essa, potenziamento della capacità di imparare a imparare, capacità di progettare
(analizzare e contestualizzare problemi, individuare risorse, definire soluzioni, avviare
procedure di valutazione e controllo), utilizzo della strumentazione di laboratorio.
37
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
La valutazione si è basata sul lavoro svolto dagli alunni in laboratorio ed in classe. Le conoscenze
e le abilità valutate sono le seguenti:
Saper disegnare uno schema elettrico
Saper rielaborare i dati preliminari
Saper scegliere gli strumenti adeguati
Saper rielaborare i dati
Saper utilizzare i dati per creare grafici
Saper argomentare l'esercitazione con cenni teorici
Saper utilizzare un linguaggio tecnico
Saper individuare il tipo di unità di misura in base alla grandezza fisica
38
PROGRAMMA FINALE del Prof. Formichella Antonio
Primo Quadrimestre:
introduzione alle macchine elettriche;
il trasformatore monofase ideale a vuoto e a carico;
circuito equivalente di un trasformatore ideale;
studio del trasformatore reale a vuoto e a carico;
diagrammi vettoriali;
prova a vuoto ed in corto circuito;
il trasformatore trifase: circuito equivalente; collegamenti; potenze;
trasformatori trifase in parallelo a vuoto ed a carico;
il motore asincrono trifase: aspetti costruttivi;
m.a.t.: il campo magnetico rotante; m.a.t.: circuito equivalente;
tensioni indotte negli avvolgimenti;
scorrimento; frequenza rotorica;
prova a vuoto; prova a rotore bloccato;
caratteristica meccanica.
Secondo Quadrimestre:
m.a.t.: circuito equivalente; prova a vuoto ed a rotore bloccato;
dati di targa; tipi di avviamento; rendimento;
motore asincrono monofase: circuito equivalente;
avviamento;
la macchina in corrente continua: aspetti costruttivi;
la dinamo: principio di funzionamento;
sistemi di eccitazione;
curve caratteristiche; bilancio di potenze;
il motore in corrente continua: principio di funzionamento; sistemi di eccitazione;
la caratteristica meccanica;
richiami alla giunzione p-n;
componenti elettronici per circuiti di potenza: scr, transistor bjt, fet e mosfet;
triac;
raddrizzatori trifase a diodi: ponti; raddrizzatori monofase e trifase ad scr:
ponti semi e totalmente controllati;
circuito di pilotaggio scr;
convertitori d.c. d.c.:
il chopper;
convertitori d.c. a.c.:
l’inverter.
RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE Demarchi Andrea Formichella Antonio Moreno Lorenzo
39
PROGRAMMA FINALE del Prof. Pugliese Nicola
Primo quadrimestre
• Misura della cifra di perdita dei lamierini magnetici
Fe-Si a cristalli orientati, Giogo di Epstain.
• Collaudo del trasformatore trifase: misura della resistenza degli avvolgimenti, prova a vuoto
e calcolo del rapporto di trasformazione a vuoto, prova in corto circuito, separazione delle
perdite e calcolo del rendimento convenzionale.
Secondo quadrimestre
Freno Pasqualini applicato su un motore asincrono trifase, calcolo della coppia motrice e
del rendimento.
Collaudo del motore asincrono trifase: misura della resistenza degli avvolgimenti induttore,
prova a vuoto separazione delle perdite meccaniche.
RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE Demarchi Andrea Pugliese Nicola Moreno Lorenzo
40
5.7 Disciplina: Sistemi automatici
RELAZIONE FINALE del Prof. Tonini Giovanni
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è stata seguita dal sottoscritto dall’anno di quarta. Classe numerosa e vivace
con problemi di disciplina nell’anno di quarta parzialmente rientrati nell’anno di quinta. Pochi
studenti realmente interessati e attenti nel primo quadrimestre della quinta; più motivati, anche per
la preoccupazione della seconda prova, nel secondo quadrimestre. Nonostante il numero è stato
possibile portare a termine il programma preventivato e realizzare, come in occasione della
presentazione della ditta Schneider, un lavoro in equipe per un gruppo di studenti particolarmente
motivati. I risultati sono buoni ed in qualche caso distinti per un gruppo ma la parte più numerosa
della classe presenta una media più che sufficiente. Pochi seguono con fatica ottenendo risultati
non sempre sufficienti.
Non ci sono stati mai problemi per la frequenza.
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA
Si è cercato di fornire non solo un metodo valido nell’apprendimento e la formazione di
base ma un insieme di conoscenze interdisciplinari, soprattutto nell’ultimo anno di corso, tali da
facilitare un eventuale inserimento nel mercato del lavoro. Dal punto di vista teorico, per gli
studenti che intendono proseguire negli studi, si è puntato al metodo e all’approfondimento non
solo puramente mnemonico.
Gli studenti, al termine del corso devono essere in grado di:
• implementare uno schema tecnico;
• interpretare simbologie e schemi tecnici;
• scegliere, utilizzare ed implementare trasduttori;
• calcolare e costruire uno schema generico di retroazione con i dispositivi opportuni;
• consultare manuali e listini.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO
Nel corso del triennio, cercando di completare il programma ministeriale preventivato in ottobre,
in considerazione di quanto sopra esposto, l’attività didattica si è svolta cercando di ripetere e
riprendere i vari argomenti con molta pazienza effettuando verifiche ripetute.
Per la parte teorica si è ritenuto opportuno spiegare oltre alla teoria dei controlli svolta nel corso
triennio, la programmazione del PLC e del PIC con esempi ed applicazioni destinate ad avere
una utilizzazione pratica.
La parte pratica nell’ultimo anno è stata svolta parzialmente sotto forma di tesine per poter
consentire a tutti gli allievi di poter innanzitutto scegliere il gruppo di lavoro e quindi sviluppare al
meglio le proprie attitudini.
41
Il tempo dedicato a queste ultime è stato ridotto rispetto agli anni precedenti per dedicare
maggior spazio alla parte scritta relativa alla seconda prova di maturità.
Comunque, sia nelle esercitazioni in laboratorio che nelle tesine, il lavoro è stato svolto in gruppi
di due o tre studenti in modo da permettere lo sviluppo delle capacità e competenze di
ciascuno.
Per la parte orale nel primo quadrimestre a ciascun studente sono stati assegnati degli
argomenti tecnici nuovi (tipo motori brushless, sensori effetto hall, caratteristiche e regolazioni
sull’asincrono etc.) con il compito di effettuare una ricerca sotto forma di presentazione in
PowerPoint da illustrare all’intera classe in modo da curare l’esposizione di ciascuno.
4. MATERIALI UTILIZZATI
Per la parte teorica iI programma è stato trattato utilizzando appunti con richiami ai libri
di testo e alcuni file scaricati da Internet; per la parte pratica si sono sviluppati software
applicativi in dotazione al laboratorio (Multisim,Lab-View, Mikrobasic ,C , software per PLC e
micro).
I modelli usati per PLC sono Omron (C28H e CPM1A) e Schneider Zelio (SR2) con
ingressi analogici e digitali, i modelli usati per microcontrollori sono PIC (18F1320) e soprattutto
Arduino Uno.
5. RISULTATI RAGGIUNTI
I risultati, in accordo con quanto esposto nella presentazione, sono diversificati: per alcuni molto
buoni per altri casi di stretta sufficienza nonostante l’impegno.
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
La valutazione, per quanto riguarda i parametri di conoscenza ed il relativo giudizio
espresso in termini numerici, è in accordo a quanto già scritto nel documento finale ed alle
considerazioni di seguito riportate.
Il voto finale tiene conto, soprattutto delle singole parti della materia sia nel primo che nel
secondo quadrimestre, ma anche della continuità nel lavoro di laboratorio e della volontà e
capacità manifestate nella realizzazione pratica.
42
PROGRAMMA FINALE
TEORIA DEI CONTROLLI
ANALISI NEL DOMINIO DEL TEMPO -Concetto di sistema di controllo ,retroazione e stabilità .
--Trasformata di Laplace :esercizi di applicazione sulle antitrasformate
-Trasduttori : tipologie,struttura ed applicazioni
-Criterio di Routh.
-Algebra degli schemi a blocchi ; esercizi.
-Funzione di trasferimento : definizioni ed esempi.
-Risposta con ingresso a gradino nei sistemi di primo ordine; modelli matematici.
ANALISI NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE
- Diagrammi di Bode.Criterio di Bode per la stabilità dei sistemi in retroazione: esempi di
applicazione.
- Disegno diagramma delle ampiezze
- Margine di fase grafico ed analitico
- Disegno dei diagrammi polari.
- Criterio generale e particolare di Nyquist: es. di applicazione.
- Metodi per la compensazione dei sistemi retroazionati
- Reti correttrici (passa basso, alto,banda )
- Metodi di scelta dei parametri di una rete correttrice idonea per la compensazione dei sistemi
retroazionati sui diagrammi di Bode.
P.L.C.
-Struttura del modello C28H
-Struttura del modello Zelio ed istruzioni di programmazione
-Ingressi e uscite
-Istruzioni principali ed esempi di programmazione (cancello automatico ,nastri trasportatori
,esempi di automazione)
CENNI SUI MOTORI PASSO PASSO
-Principio di funzionamento e logica di controllo con Arduino
MICROCONTROLLORE ARDUINO
-Set di istruzioni
-Struttura input ed output
-Esempi di programmazione con ingressi analogici e digitali ( led RGB, semaforo ed ascensore,
cancello,comandi PWM,etc)
RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE Demarchi Andrea Tonini Giovanni Moreno Lorenzo
43
5.8 Disciplina: Laboratorio di Sistemi automatici
RELAZIONE FINALE del Prof. Quagliarella Giacomo
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe si è dimostrata poco partecipativa e a tratti molto indisciplinata, questo ha reso
difficile il trattamento degli argomenti che a fatica sono stati svolti.
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA
Capacità di lavorare in gruppo.
La partecipazione è stata attiva solo per una piccola parte di studenti.
Ogni alunno è responsabile di quello che viene assegnato in laboratorio e delle soluzioni che
propone.
Capacità di problem solving.
Buona capacita di analisi dei dati e le procedure, relative a degli elementi, prese dalle varie
fonti.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO
Le lezioni sono state per lo più attività pratiche introdotte da una parte teoriche relativa
all’esperienza da trattare. Alla fine delle esperienze pratiche era richiesta una relazione o
presentazione in PowerPoint redatta in lingua inglese.
4. MATERIALI UTILIZZATI
È stato utilizzato il laboratorio di sistemi elettrici ed elettronici con le relative attrezzature.
5. RISULTATI RAGGIUNTI
La classe ha raggiunto un livello sufficiente di preparazione
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
Agli alunni al termine delle esperienze o gruppo di esperienze è stata richiesta una relazione o
presentazione in PowerPoint redatta completamente in inglese.
44
PROGRAMMA FINALE
Progettazione con Arduino di un sistema in grado di gestire l'accensione di una lampada da 4.8v e
0.3w.
Controllo di temperatura con lm35 e Arduino.
Programmazione con Arduino per la simulazione di un impianto di raffreddamento e riscaldamento.
Modulo Bluetooth per Arduino, trasferimento dati da smartphone a microcontrollore.
Programmazione con PLC e con Arduino. Programma gestione accensione led con PLC,
Programma di gestione di due nastri trasportatori con cella di carico e gestione allarmi di un
impianto di gestione pacchi da un chilo.
Processi con Arduino, comandi digitali ed analogici, interrupts.
Pilotaggio motori passo passo con Arduino
Pilotaggio motori passo passo tramite Bluetooth. Pilotaggio motori dc tramite Arduino e integrato
L293
Inseguitore solare
Simulazione di un impianto automatico per la gestione dei livelli di gas in un ambiente chiuso.
RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE Demarchi Andrea Quagliarella Giacomo Moreno Lorenzo
45
5.9 Disciplina: Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
RELAZIONE FINALE della Prof. ssa Mangia Elisa
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Ho conosciuto la classe 5ELB solo quest’anno e ne sono diventata coordinatrice quasi per
caso; fin dalla prima lezione si sono rivelati dei ragazzi molto esuberanti, quasi allergici alle regole
e alla compostezza. Per fortuna, però, si è instaurato un buon rapporto e alla fine si è potuto
lavorare e portare a termine il programma senza troppi problemi.
Durante le lezioni si è dovuto costantemente richiamare i ragazzi all’attenzione, molto spesso
distratti da futilità non inerenti la materia.
All’inizio si sono ripresi alcuni argomenti del programma di quarta e per mettere nelle condizioni
tutti gli studenti di affrontare esercizi di progettazione si è ripreso e poi molto insistito sul corretto
uso del manuale.
La maggior parte degli alunni non ha ancora acquisito un buon metodo di studio, un ristretto
gruppo però si è distinto come impegno e maturità soprattutto nella realizzazione del progetto
finale. A mio avviso le tante lacune e insicurezze riscontrate nella mia materia sono sì dovute allo
scarso interesse ma anche alla discontinuità del docente della disciplina, che in qualche modo ha
compromesso un apprendimento fluido e costante degli argomenti nei tre anni.
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA Al fine di far raggiungere ai ragazzi un atteggiamento responsabile e maturo, consono alla loro
età e determinante per l’imminente ingresso nella società, si è puntato sul lavoro di gruppo, per
sviluppare atteggiamenti creativi e di rispetto reciproco valorizzando eventuali talenti personali.
Per sviluppare la capacità di saper trasferire ciò che si è appreso da un campo all’’altro del
sapere, si sono svolti esercizi di progettazione che necessitavano di opportuni collegamenti tra
materie tecniche.
Non è mancata occasione, a causa del loro trascorso, per rafforzare in ognuno di loro la
consapevolezza delle norme della vita sociale e civile e del loro fondamento etico, sollecitando il
rispetto delle regole e degli altri.
Per una buona riuscita nel colloquio orale si è cercato di rafforzare le loro capacità espressive e
comunicative spingendoli ad un uso appropriato della micro lingua e del linguaggio scientifico.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO Le lezioni sono state per lo più di tipo frontale, si è dato ampio spazio alla risoluzione di esercizi
che potevano riguardare o un singolo argomento o la risoluzione di vecchi temi d’esame.
Nell’ ultimo periodo si è sperimentata la metodologia della “flipped classroom” utilizzando
argomenti che potevano stuzzicare la loro curiosità come il delicato tema dei brevetti e della
sicurezza nei luoghi di lavoro. L’esperienza è stata apprezzata rilevando qualche sorpresa.
46
4. MATERIALI UTILIZZATI Si sono utilizzati prevalentemente appunti e il manuale di Elettrotecnica
5. RISULTATI RAGGIUNTI La classe ha presentato risultati abbastanza diversi: un ristretto gruppo, risultati molto buoni e
soddisfacenti; la maggior parte della classe, risultati appena sufficienti, e infine per alcuni, a causa
del poco studio e dello scarso impegno, risultati negativi.
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA La verifica dell'apprendimento di ogni studente è stata fatta con modalità differenziate tenendo
presente la classe, il grado di difficoltà degli argomenti, l'interdisciplinarietà e il processo
d'insegnamento attuato. In particolar modo sono stati utilizzati, come strumenti di verifica, la
verifica in itinere e la verifica sommativa.
PROGRAMMA FINALE
Condutture Elettriche:
Definizioni e classificazioni
Parametri elettrici di una linea
Classificazione e struttura dei cavi elettrici
Parametri elettrici dei cavi
Modalità di posa delle condutture elettriche
Portata dei cavi per bassa tensione posati in aria e con posa interrata
Criteri di scelta dei cavi
Metodi per il dimensionamento e la verifica delle condutture elettriche:
Calcolo di progetto e di verifica
Metodo della perdita di potenza ammissibile
Metodo della temperatura ammissibile
Metodo della caduta di tensione ammissibile
Determinazione del carico convenzionale:
Fattore di utilizzazione
Fattore di contemporaneità
Potenza convenzionale dei gruppi di prese
Potenza convenzionale dei motori elettrici
Potenza totale di un impianto
Sovracorrenti:
Sovraccarico e cortocircuito
Sollecitazione termica per cortocircuito: l’integrale di Joule
47
Calcolo della corrente di cortocircuito:
Potenza di cortocircuito
Impedenza della rete di alimentazione
Corrente di cortocircuito per una linea monofase e per una linea trifase
Corrente di cortocircuito minima convenzionale
Protezione dalle sovracorrenti
Ripasso degli apparecchi di protezione
Protezione contro i sovraccarichi: relazioni di coordinamento
Protezione delle condutture contro il cortocircuito
Lunghezza limite della linea
Scelta dei dispositivi di protezione contro le sovracorrenti
Sovratensioni e protezione dalle sovratensioni
Le sovratensioni
Propagazione delle sovratensioni
Scelta del tipo di protezione contro le sovratensioni: protezione primaria e protezione
secondaria
Protezione esterna : gli LPS
Protezione interna: gli SPD
Installazione degli SPD
Disciplina della proprietà intellettuale
Diritto dei brevetti
Territorialità del brevetto
Diritti
RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE Demarchi Andrea Mangia Elisa Moreno Lorenzo
48
5.10 Disciplina: Laboratorio di Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
RELAZIONE FINALE della Prof. Quagliarella Giacomo
1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe si è dimostrata poco partecipativa e a tratti molto indisciplinata, questo ha reso
difficile il trattamento degli argomenti che a fatica sono stati svolti.
2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA
DISCIPLINA
Capacità di lavorare in gruppo.
La partecipazione è stata attiva solo per una piccola parte di studenti.
Ogni alunno è responsabile di quello che viene assegnato in laboratorio e delle soluzioni che
propone.
Capacità di problem solving.
Buona capacita di analisi dei dati e le procedure, relative a degli elementi, prese dalle varie
fonti.
3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO
CONSEGUIMENTO
Sono stati utilizzati il laboratorio di tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici e il
laboratorio di domotica con le relative attrezzature.
4. MATERIALI UTILIZZATI
Sono stati utilizzati il laboratorio di tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici e il
laboratorio di domotica con le relative attrezzature.
5. RISULTATI RAGGIUNTI
La classe ha raggiunto un livello sufficiente di preparazione.
6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA
Per quanto riguarda i criteri di valutazione la classe è stata sottoposta a prove sia orali che
scritte con lo scopo di verificare l’apprendimento dei contenuti e delle capacità in L2 sviluppate
tramite la metodologia CLIL.
49
PROGRAMMA FINALE
Introduzione alla tecnologia domotica Konnex: indirizzi di gruppo, indirizzi fisici, telegrammi.
Programmazione KNX con Ets4: cataloghi importazione nuovi elementi, creazione strutture,
creazione indirizzi di gruppo, creazione indirizzi fisici, creazione topologia.
Programmazione con ets4: analisi delle proprietà dei vari elementi usati.
Collegamento tramite software ETS4 di sensori con attuatori. Analisi della creazione di un impianto
domotico.
Creazione di un programma tramite software ets4 per il pilotaggio di una lampada.
Creazione e progettazione di un programma in grado di gestire la funzionalità di luci, tapparelle
sensori attuatori.
Ripasso programmazione ladder con PLC con esercizi.
Schema Funzionale avviamento stella triangolo di un motore asincrono trifase.
Progettazione con projecad dello schema di avviamento stella triangolo di un mat.
Esercizi su avviamenti mat e gestione tramite Arduino.
RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE Demarchi Andrea Quagliarella Giacomo Moreno Lorenzo
50
6. ALLEGATI
6.1 Testi simulazione prima prova
Data simulazione prima prova 2 maggio 2018
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
Tip. A: Analisi del testo
"Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e
51
ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo." (Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005)
Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. Comprensione del testo 1.1. Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1. Analizza gli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. 2.2. Spiega l’idea di frontiera espressa dall’autore. 2.3. Illustra l’idea di viaggio espressa nel brano. 2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. 2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti 3.1. Proponi una interpretazione complessiva del testo, facendo riferimento a opere di altri autori del Novecento che trattino le stesse tematiche (viaggio, confine, frontiera, limite, anche in senso figurato), ed eventualmente a tue esperienze personali. Tip. B- Ambito artistico-letterario. Argomento: Lavoro e lavoratori nella letteratura e nelle arti.
Egli era davvero un brutto ceffo, torvo, ringhioso, e selvatico. Al mezzogiorno, mentre tutti gli altri operai della cava si mangiavano in crocchio la loro minestra, e facevano un po' di ricreazione, egli andava a rincantucciarsi col suo corbello fra le gambe, per rosicchiarsi quel po' di pane bigio, come fanno le bestie sue pari, e ciascuno gli diceva la sua, motteggiandolo, e gli tiravan dei sassi, finché il soprastante lo rimandava al lavoro con una pedata. Ei c'ingrassava, fra i calci, e si lasciava caricare meglio dell'asino grigio, senza osar di lagnarsi. Era sempre cencioso e sporco di rena rossa, che la sua sorella s'era fatta sposa, e aveva altro pel capo che pensare a ripulirlo la domenica. Nondimeno era conosciuto come la bettonica per tutto Monserrato e la Caverna, tanto che la cava dove lavorava la chiamavano «la
52
cava di Malpelo», e cotesto al padrone gli seccava assai. Insomma lo tenevano addirittura per carità e perché mastro Misciu, suo padre, era morto in quella stessa cava. Era morto così, che un sabato aveva voluto terminare certo lavoro preso a cottimo, di un pilastro lasciato altra volta per sostegno dell'ingrottato, e dacché non serviva più, s'era calcolato, così ad occhio col padrone, per 35 o 40 carra di rena. Invece mastro Misciu sterrava da tre giorni, e ne avanzava ancora per la mezza giornata del lunedì. Era stato un magro affare e solo un minchione come mastro Misciu aveva potuto lasciarsi gabbare a questo modo dal padrone; perciò appunto lo chiamavano mastro Misciu Bestia, ed era l'asino da basto di tutta la cava. Ei, povero diavolaccio, lasciava dire, e si contentava di buscarsi il pane colle sue braccia, invece di menarle addosso ai compagni, e attaccar brighe. Malpelo faceva un visaccio, come se quelle soperchierie cascassero sulle sue spalle, e così piccolo com'era aveva di quelle occhiate che facevano dire agli altri: - Va là, che tu non ci morrai nel tuo letto, come tuo padre -. Invece nemmen suo padre ci morì, nel suo letto, tuttoché fosse una buona bestia. Zio Mommu lo sciancato, aveva detto che quel pilastro lì ei non l'avrebbe tolto per venti onze, tanto era pericoloso; ma d'altra parte tutto è pericolo nelle cave, e se si sta a badare a tutte le sciocchezze che si dicono, è meglio andare a fare l'avvocato. Dunque il sabato sera mastro Misciu raschiava ancora il suo pilastro che l'avemaria era suonata da un pezzo, e tutti i suoi compagni avevano accesa la pipa e se n'erano andati dicendogli di divertirsi a grattar la rena per amor del padrone, o raccomandandogli di non fare la morte del sorcio. (G. Verga, “Rosso Malpelo” da “Vita dei campi”, 1880)
E a nessuno passava per il capo che, date le specialissime condizioni in cui quell’infelice viveva da tanti anni, il suo caso poteva anche essere naturalissimo; e che tutto ciò che Belluca diceva e che pareva a tutti delirio, sintomo della frenesia, poteva anche essere la spiegazione più semplice di quel suo naturalissimo caso. Veramente, il fatto che Belluca, la sera avanti, s’era fieramente ribellato al suo capoufficio, e che poi, all’aspra riprensione di questo, per poco non gli s’era scagliato addosso, dava un serio argomento alla supposizione che si trattasse di una vera e propria alienazione mentale. Perché uomo più mansueto e sottomesso, più metodico e paziente di Belluca non si sarebbe potuto immaginare. Circoscritto… sì, chi l’aveva definito così? Uno dei suoi compagni d’ufficio. Circoscritto, povero Belluca, entro i limiti angustissimi della sua arida mansione di computista, senz’altra memoria che non fosse di partite aperte, di partite semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamenti e impostazioni; note, libri-mastri, partitarii, stracciafogli e via dicendo. Casellario ambulante: o piuttosto, vecchio somaro, che tirava zitto zitto, sempre d’un passo, sempre per la stessa strada la carretta, con tanto di paraocchi. (L. Pirandello, “Il treno ha fischiato” da ‘L’uomo solo” in “Novelle per un anno”, 1914)
53
Alessio sfrecciava a velocità folle sulla strada deserta del porto industriale, illuminato da un filare rado di lampioni. Erano le undici di sera. L’ hi-fi pompava nel deserto. La Peugeot di Alessio si riconosceva da lontano, questo perché ci aveva montato sopra tre alettoni stile Batman. L’aveva addirittura abbassata di dieci centimetri per renderla più aggressiva. Ma il suo sogno era la Golf GT. Sul sedile accanto c’era Cristiano, l’amico di una vita, senza cintura e con il gomito fuori dal finestrino. Non potevano parlarsi: la musica era troppo alta. Del resto quando restava solo con una persona, Alessio era di poche parole. Alle dieci, finito il turno, si era fatto una doccia veloce, scartavetrandosi via il nero del coke dalla pelle, aveva timbrato il cartellino ed era schizzato in macchina. Era stanco, dopo otto ore filate al carroponte a scaricare carri siluro di acciaio nelle siviere dirette alle colate continue. Ma non esiste che vado a letto, è sabato sera, è estate. (Silvia Avallone, Acciaio, Rizzoli 2010)
G. Courbet “Filatrice addormentata” 1853
F. Depero “Tornio e telaio” 1949
54
Tip. B-Ambito socio-economico. Argomento: Consumismo e crescita sostenibile
Qual è da molti anni la prima destinazione in assoluto degli americani in vacanza? Non è Parigi né Roma, non il Messico e neanche i Caraibi. Sono gli outlet, i centri commerciali dove si vendono prodotti di griffe super scontati. E’ un sintomo dell’ossessione nazionale per i saldi, gli sconti, le liquidazioni, i prezzi stracciati, la gara a chi offre sempre di più per sempre meno, una vertiginosa corsa al ribasso. E’ il capitalismo cheap, nel doppio senso di “poco caro” ma anche “scadente”. Cheap: The high coast of Discount Culture (Cheap: l’alto costo della cultura dello sconto) è il saggio-inchiesta di Ellen Schell, docente alla Boston University che Richard Bernstein sul “New York Times” ha celebrato come una lucida diagnosi delle patologie del consumismo made in USA. La rincorsa al prezzo più basso possibile in America ha raggiunto estremi sconosciuti nel resto del mondo: la sola catena di ipermercati Wal Mart, se fosse uno Stato-nazione, sarebbe il decimo partner commerciale della Cina. Cheap è decadimento generale di qualità, valori, professionalità. I super sconti praticati da Wal Mart si traducono in bassi salari, perdita di conquiste sociali, inquinamento e sprechi. I mutui sub prime e la benzina americana a basso costo sono altri esempi di un cheap solo apparente che si prende vendette feroci sul debitore, sull’ambiente. Dalle fabbriche in rovina del Midwest impoverito dalle delocalizzazioni, alle desolanti cittadine nate attorno a uno shopping mall come centro di vita sociale, Ellen Schell denuncia il volto nascosto della cultura cheap e il modo in cui ha trasfigurato l’America. (F. Rampini, Slow economy. Rinascere con saggezza, Milano, Mondadori, 2009)
Chi denigra la globalizzazione troppo spesso ne sottovaluta i vantaggi, ma i suoi fautori sono stati, se possibile, ancora meno imparziali. Per loro, la globalizzazione (associata tipicamente all’accettazione del capitalismo trionfante, sul modello americano) è progresso; i Paesi in via di sviluppo devono accettarla se vogliono crescere e combattere la povertà in maniera efficace. Ma per molti nel mondo in via di sviluppo la globalizzazione non ha portato i vantaggi economici sperati. Un divario progressivamente più accentuato tra ricchi e poveri ha ridotto in miseria un numero sempre maggiore di persone del Terzo Mondo, costrette a sopravvivere con meno di un dollaro al giorno. Malgrado le reiterate promesse di ridurre la povertà fatte negli ultimi dieci anni del XX secolo, il numero effettivo di persone che vivono in povertà è invece aumentato di quasi cento milioni mentre, allo stesso tempo, il reddito mondiale complessivo è cresciuto in media del 2,5 per cento annuo. In Africa, le grandi aspirazioni seguite all’indipendenza coloniale sono rimaste prevalentemente irrealizzate e il continente precipita sempre più nella miseria, con i redditi che scendono e il tenore di vita che si abbassa. L’aspettativa di vita, faticosamente migliorata negli ultimi decenni, conosce un’inversione di tendenza. Il flagello dell’Aids è sicuramente al centro di questo declino, ma la povertà uccide altrettanto. Persino i Paesi che, abbandonato il socialismo africano, sono riusciti a insediare governi ragionevolmente onesti, hanno messo in pari i bilanci e ridotto
55
l’inflazione, si scoprono oggi incapaci di attirare gli investitori privati, senza i quali non hanno alcuna possibilità di promuovere una crescita sostenibile (E. Stiglitz, La globalizzazione e i suoi sostenitori, Torino, Einaudi, 2003)
E’ auspicabile che per un’economia ambientale si incentivi a tutti i livelli, prima di tutto istituzionali e poi culturali, l’uso razionale e sobrio delle risorse vitali, con tanti piccoli accorgimenti quotidiani e con riflessioni sui danni che provoca questo massiccio ricorso all’usa e getta, che fino a 50 anni fa non esisteva. Nel futuro dovranno nascere nuovi prodotti ecocompatibili. Ciò diventerà un problema di politica economica perché, per far nascere questi nuovi prodotti, occorre una rete di complementarità cioè una rete di infrastrutture avanzate, che tengano conto di una realtà, in cui i vincoli e i limiti ambientali diventano sempre più stretti e pressanti. Prodotti utili ma devastanti per l’ambiente come gli imballaggi sono responsabili del 40% del peso dei rifiuti solidi urbani (RSU) prodotti e del 55% del loro volume. Sono la frazione più consistente del RSU, la più eterogenea e in costante aumento; per questo, dovrebbero essere utilizzati solo quando sono strettamente necessari e ripensati, nella loro riusabilità e nella loro decomponibilità, secondo paradigmi di riferimento non più economici, ma ecologici. (G.I. Salvador, Oltre “rifiuti zero”: quattro strategie per la riduzione dei rifiuti, in S. Montanari (a cura di), Rifiuto: riduco e riciclo per vivere meglio, Bologna, Arianna editrice, 2009)
Tip. B-Ambito storico-politico. Argomento: Il sistema politico del totalitarismo
Fatto caratteristico, i movimenti totalitari europei, quelli fascisti come quelli comunisti dopo il 1930, reclutarono i loro membri in questa massa manifestatamente indifferente, che tutti gli altri partiti avevano lasciato da parte perché troppo apatica o troppo stupida. Il risultato fu che in maggioranza essi furono composti da persone che non erano mai apparse prima sulla scena politica. Ciò consentì l'introduzione di metodi interamente nuovi nella propaganda e un atteggiamento di indifferenza per gli argomenti degli avversari; oltre a porsi al di fuori e contro il sistema dei partiti nel suo insieme, tali movimenti trovarono un seguito in settori che non erano mai stati raggiunti, o “guastati” da quel sistema. Quindi non ebbero bisogno di confutare le opinioni contrarie preferendo metodi di terrore o guerra civile alla persuasione. (H. Arendt, Le origini del totalitarismo, Bompiani, Milano, 1978)
Gli elementi dello stato totalitario
1. Un'ideologia elaborata, consistente in un corpo ufficiale di dottrine che abbraccia tutti gli aspetti vitali dell'esistenza umana (...); questa ideologia è caratteristicamente accentrata e proiettata verso uno stadio finale e perfetto della umanità, essa cioè contiene un'affermazione chiliastica basata sul rifiuto radicale della società esistente insieme alla conquista del mondo per una società nuova. 2. Un partito unico di massa guidato tipicamente da un solo uomo, il “dittatore” (...)
3. Un sistema di terrore, sia fisico che psichico, realizzato attraverso il controllo del partito e della polizia segreta (...)
56
4.Un monopolio, quasi completo e tecnologicamente condizionato, del controllo, nelle mani del partito e del governo, di tutti i mezzi di effettiva comunicazione di massa, come la stampe, la radio e il cinema. 5. Un monopolio egualmente tecnologicamente condizionato e quasi completo dell'uso effettivo di tutti gli strumenti della lotta armata. 6. Un controllo centralizzato e la guida dell'intera economia attraverso il coordinamento burocratico di entità corporative (...) (C.J. Friedrich- Z. Brzezinski, Totalitarian Dictatorship and Auctocracy, in R. De Felice, Le interpretazioni del fascismo, Laterza, Bari, 1974)
Con la legge del Gran Consiglio la Rivoluzione compie la sua trasformazione e si risolve pienamente nello Stato. Il Partito cessa definitivamente di essere un partito, e manda perciò il suo segretario nel Consiglio dei Ministri. Come organizzazione della grande maggioranza nazionale o delle masse politicamente significative del popolo italiano, esso diventa la Nazione: la Nazione che esprime dal suo seno il Governo e perciò lo riconosce e ne è governata. (...) Con questa costituzionalizzazione del Regime s'inizia la nuova storia, a cui tutti gl'Italiani sono invitati a collaborare sotto l'emblema del Littorio. (G. Gentile, La legge del Gran Consiglio, in “Educazione fascista”, a. VI n. 9, settembre 1928)
L'avvento del fascismo non avvenne sull'onda di una rivoluzione vittoriosa, come accadde allo stalinismo, né come conseguenza di un trionfo elettorale, come si verificò nel caso tedesco; fu piuttosto il risultato di una rinnovata riproposizione del compromesso tra vecchie e nuove élite, tra populismo democratico e autoritarismo, tra le forze tradizionali, che miravano all'“involuzione massima di uno stato liberale” e alla soppressione dei diritti politici e civili di uno stato di diritto, e i ceti emergenti, che puntavano alla creazione di un ordine nuovo di stampo totalitario. Un compromesso, insomma, tra rivoluzione e reazione. (A. De Bernardi, Il fascismo italiano e le sue interpretazioni, in A. De Bernardi, S. Guarracino, Il Fascismo, Bruno Mondadori, Milano, 1998)
Tip. B-Ambito tecnico-scientifico. Argomento: La sicurezza alimentare
La moda del momento? Il cibo biologico. Sempre più persone oggi scelgono prodotti bio, pensando alla propria salute ma anche al futuro del nostro pianeta. L'agricoltura biologica, infatti, viene spesso proposta come alternativa più ecologica all'agricoltura convenzionale, e anche per questo motivo è il settore alimentare in più rapida crescita sia nel Nord America che in Europa. Ma l'effettiva sostenibilità del biologico, e i suoi benefici per la salute, andrebbero valutati caso per caso. A suggerirlo su Science Advances è il nuovo studio del team di ricercatori della University of British Columbia che ha indagato i vantaggi e gli svantaggi dell’agricoltura biologica per la salute e per l’ambiente.
57
Il settore biologico è in crescita su tutti i fronti. Tuttavia, vi sono dei pro e dei contro. "Il biologico è spesso proposto come la soluzione ai problemi ambientali e alimentari, ma abbiamo scoperto che i costi e i benefici variano fortemente a seconda del contesto in cui ci si trova”, spiega Verena Seufert, autrice e ricercatrice dell'Institute for Resources, Environment and Sustainability (Ires). Nel loro studio, Seufert e il co-autore Navin Ramankutty hanno analizzato pro e contro di alcuni impianti di coltivazione biologica, utilizzando 17 criteri diversi, tra cui la resa del raccolto, l'impatto sui cambiamenti climatici, il sostentamento degli agricoltori e la salute dei consumatori. I ricercatori hanno scoperto che se da una parte l'agricoltura biologica promuove la biodiversità locale, un più alto valore nutrizionale dei prodotti e una maggiore redditività per gli agricoltori, ha tuttavia degli svantaggi, come prezzi ben più alti e bassi rendimenti rispetto all'agricoltura tradizionale.[…] La morale, spiegano i due autori dello studio, è che il bio non è sempre meglio, e un’adozione indiscriminata di queste tecniche di coltivazione avrebbe gravi ripercussioni sull’ambiente, soprattutto in termini di consumo del suolo. “La coltivazione biologica può essere considerata migliore in termini di biodiversità, ma gli agricoltori avranno bisogno di più terra da coltivare per ottenere la stessa quantità di cibo”, spiega Seufert. “Ed è bene ricordare che la conversione del suolo per l'agricoltura è la causa principale della perdita degli habitat e del cambiamento climatico”. (http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2017/04/10/news)
Metalli pesanti (persino alluminio nel riso), residui di fitofarmaci, micotossine, diossine, additivi e coloranti. Ecco cosa si trova in alcuni alimenti che entrano o cercano di entrare nell’Unione europea. Quasi sempre questi prodotti contaminati sono scoperti, respinti alle frontiere dei 27 Paesi membri più attenti ai controlli, e nella classifica dei virtuosi l’Italia si colloca senz’altro al primo posto. A contrastare i tentativi di aggirare la vigilanza c’è un grande “occhio” europeo, il Rasff (Rapid Alert System Food and Feed), un sistema rapido di allerta che in tempo reale, 24 ore su 24, è in grado d raccogliere le segnalazioni provenienti dagli stati aderenti. […] Con questa task force di sentinelle inflessibili sono state scoperte, anche nei primi tre mesi di quest’anno, presenze di contaminazioni biologiche in alcuni alimenti entrati nell’Ue o prodotti nell’area comunitaria: in particolare micotossine, nella frutta secca, salmonelle, streptococchi, listeria, E. Colicoliformi, biotossine algali. Il maggior numero di prodotti irregolari riguarda la pesca, con la presenza di mercurio e cadmio soprattutto nei molluschi (Vietnam e Spagna i Paesi più sanzionati). Per la carne capofila il Brasile, seguito da Germania, Francia, Polonia, Gran Bretagna, Spagna, Italia. E la Germania è in testa per il maggior numero di segnalazioni nel settore latte e derivati. (G. Quaglia, Un "grande occhio" vigila sui prodotti che cercano di entrare in Europa, La Stampa, 26 giugno 2011)
Gli alimenti derivati da organismi geneticamente modificati (OGM) sono ormai presenti sugli scaffali dei supermercati di molti Paesi e sembrano destinati a occupare un posto sempre più importante sulla nostra tavola. D’altro canto, l’obbligo di dichiararne l’origine sulle etichette consente ai consumatori europei di decidere se acquistarli o no. E se è vero che le scelte alimentari sono il risultato di un processo
58
decisionale complesso in cui giocano fattori di natura culturale, etica, morale ed economica, le considerazioni sulla sicurezza alimentare hanno un peso fondamentale. In Italia e nell’Unione europea, le procedure per valutare la sicurezza di un alimento da OGM sono fissate da specifiche direttive. La valutazione della sicurezza è un processo capillare in grado di individuare elementi di rischio per la salute umana che la modificazione genetica potrebbe introdurre rispetto all’alimento di origine. L’autorizzazione alla commercializzazione per uso alimentare può essere concessa solo se è stato dimostrato che la modificazione genetica non causa aumenti del rischio per la salute, né perdita, o alterazioni indesiderate, delle caratteristiche nutrizionali rispetto al cibo di riferimento”. (Le Scienze, gennaio 2004)
Tip. C – Tema di argomento storico La Resistenza italiana non è stata solo una lotta contro il nazismo, ma anche contro il fascismo e, quindi, è stata anche una guerra civile. Descrivi la natura complessa di questo momento storico così importante per la ricostruzione dell’Italia dopo la Seconda guerra mondiale e la ventennale dittatura fascista.
Tip. D – Tema di ordine generale Il tema dello straniamento e del senso di inadeguatezza dell’individuo in una società che premia l’intraprendenza e il successo, è di grande attualità. In quale modo e in quali forme, secondo te, la società attuale opera un condizionamento di questo tipo sui singoli individui, e con quali conseguenze? Esponi al riguardo le tue considerazioni argomentandole opportunamente.
59
6.2 Testo simulazione seconda prova
Data simulazione seconda prova 20 Marzo 2018
Tema di: SISTEMI AUTOMATICI
Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
In una azienda di prodotti alimentari si desidera automatizzare una linea di cottura e
confezionamento prodotti. Per la rilevazione della temperatura durante la fase di cottura si
utilizzano 4 termoresistenze la cui dipendenza dalla temperatura è data dalla relazione:
() = 0 (1 + )
con 20° < T < 400° C
R0 = 100 Ω
= 3,675 * 10 - 3
Tali dispositivi vengono posti in quattro diversi punti, all’interno del forno nel quale la
temperatura media calcolata sulle 4 termoresistenze deve essere 250 gradi con scarto
max di 10 gradi. Il prodotto viene trascinato da un nastro che si ferma per 5 minuti intanto
che avviene la cottura. La presenza dei prodotti all’interno del forno, rilevata da un
sensore, avvia il processo di cottura. Il forno è dotato di 4 elementi riscaldanti della
potenza di 1 KW ciascuno. Terminata la cottura il nastro riparte e porta i prodotti sotto un
elemento refrigerante e successivo confezionamento. Si desidera inoltre visualizzare la
temperatura ogni 10 secondi su un personal computer.
- Scegliere, commentando, il tipo di regolazione scelto per quanto riguarda l’inserimento di
uno o più elementi riscaldanti contemporaneamente e la frequenza del campionamento e
controllo.
- scegliere e commentare il tipo di circuito per la rilevazione temperatura
- eseguire flow chart
- eseguire con un dispositivo a scelta (PLC o micro controllore) un software idoneo
SECONDA PARTE
Il candidato risponda a due dei quattro quesiti di seguito proposti:
QUESITO A)
Sapendo che in magazzino esiste un m.a.t. con potenza 2,2 KW, 400 V per la
movimentazione dei prodotti imballati e che l’avviamento è del tipo stella triangolo
disegnare lo schema funzionale e di potenza per l’avviamento del motore. Dimensionare e
scegliere inoltre le caratteristiche delle apparecchiature di protezione.
60
QUESITO B)
Dell’impianto lineare rappresentato da una retroazione tipo dove i quattro blocchi rappresentano
rispettivamente
blocco A) amplificatore operazionale G1(s)=100
blocco B) attuatore G2(s)=1/ (1+0.5 s)
blocco C) sistema controllato G3(s)=1/ (1+ 0.1 s)
blocco D) trasduttore H(s) =1/(1+0.02 s)
progettare il regolatore industriale di tipo proporzionale Kp in modo che venga garantito un
margine di fase di 45° della funzione d’anello aperto disegnando qualitativamente i diagrammi di
Bode.
QUESITO C)
Ipotizzando di avere dei sensori di temperatura con la seguente caratteristica 10 mV/ C (come
LM 35) con un campo di misura -40° C + 400° C valutare lo schema ed il software di
acquisizione per uno del quattro sensori.
QUESITO D)
Per il confezionamento dei prodotti si desidera effettuare un controllo sul relativo nastro che
interviene dopo la refrigerazione tale che, dopo aver contato dieci prodotti tramite apposita
fotocellula dedicata, si ferma per 10 secondi (tempo necessario per l’imballaggio) e riparte.
______________________________________________________________________________
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrice non
programmabile. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura
del tema.
.
61
6.3 Testi simulazione terza prova
PRIMA SIMULAZIONE di terza prova (tipologia B)
Materie: Storia, Inglese, Elettrotecnica ed Elettronica, TPSEE. Numero quesiti: tre per materia. Durata della prova: 3 ore.
Data simulazione terza prova: 19 Febbraio 2018
STORIA:
1. Che cosa s’intende con l’espressione “fronte interno”?
2. Quali furono le principali clausole del trattato di Versailles?
3. Descrivi la differenza fra totalitarismo perfetto e imperfetto.
INGLESE:
1. Explain the functioning of a hydroeletctric power plant.
2. Describe how a nuclear reactor works and.
3. Kind of fuel is used to obtain energy.Write about acute and chronic radiation syndrome.
ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA:
1. Il candidato descriva la prova a vuoto di un trasformatore trifase.
2. Disegnare e commentare il diagramma di flusso delle potenze in un m.a.t.
3. Affinché due trasformatori trifase possano essere collegati in parallelo, quali condizioni
devono essere sicuramente rispettate.
TPSEE: 1. Come può essere realizzata e quali sono le condizioni da rispettare per garantire una
buona protezione di condutture da un sovraccarico.
2. Che cosa indica l’integrale di Joule?
3. Qual è la differenza tra fattore di utilizzazione KU e fattore di contemporaneità KC ?
62
SECONDA SIMULAZIONE di terza prova (tipologia B)
Materie: Matematica, Inglese, Elettrotecnica ed Elettronica, TPSEE. Numero quesiti: tre per materia. Durata della prova: 3 ore.
Data simulazione terza prova: 11 Aprile 2018
MATEMATICA:
1. Si enunci la formula di integrazione per parti e la si applichi al calcolo del seguente
integrale:
2. Si calcoli il seguente integrale:
3. Si risolva la seguente equazione differenziale:
INGLESE:
1. Explain the functioning of a hydroeletctric power plant.
2. Describe how a nuclear reactor works and.
3. Kind of fuel is used to obtain energy.Write about acute and chronic radiation syndrome.
ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA:
1. Disegnare e commentare le caratteristiche meccaniche del motore in corrente continua con
eccitazione indipendente a flusso costante e tensione di indotto variabile ed a flusso
variabile e tensione di indotto costante.
2. Disegnare e commentare la caratteristica di magnetizzazione della dinamo
3. Bilancio delle potenze e rendimento del motore a corrente continua
63
TPSEE:
1. Qual è la differenza tra protezione primaria e protezione secondaria contro le sovratensioni
2. Quale potrebbe essere la strategia da seguire per la scelta e la progettazione di un
impianto LPS contro le sovratensioni?
3. Quando i costruttori rendono disponibili i grafici di dispositivi contro le sovracorrenti, come
potrebbe essere effettuata la scelta del dispositivo più adatto per la protezione del cavo
utilizzato?
64
7. GRIGLIE DI VALUTAZIONE
7.1 Griglia di valutazione per la prima prova
(rielaborata sul modello proposto dall’Invalsi) Valutazione delle competenze di scrittura INDICATORI COMPETENZE:
DESCRITTORI di ciascuna competenza
LIVELLO
Valutazione per singola competenza (Punteggio in quindicesimi) basso:5-7 medio-basso: 8-10 medio-alto: 11-13 alto: 14-15
basso
mediobasso
medio -alto
alto
I. TESTUALE Impostazione e articolazione complessiva del testo
a) Rispetto delle consegne (secondo il tipo di prova) b) Coerenza e coesione nello svolgimento del discorso sul piano dei contenuti c) Ordine nell’impaginazione e partizioni del testo (in capoversi ed eventuali paragrafi)
II. GRAMMATICALE Uso delle strutture grammaticali e del sistema ortografico ed Interpuntivo
a) Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità e varietà. Uso consapevole della punteggiatura in relazione al tipo di testo b) Correttezza ortografica
III. LESSICALE-SEMANTICA Disponibilità di risorse lessicali e dominio della semantica
a) Consistenza del repertorio lessicale b) Appropriatezza semantica e coerenza specifica del registro lessicale c) Uso adeguato dei linguaggi settoriali
IV. IDEATIVA Capacità di elaborazione e di ordinamento delle idee
a) Scelta di argomenti pertinenti b) Organizzazione degli argomenti intorno a un’idea di fondo c) Consistenza e precisione di informazioni e dati d) Rielaborazione delle informazioni attraverso commenti e valutazioni personali non estemporanee
Valutazione globale: VOTO sull’elaborato nel suo complesso (in quindicesimi):
65
7.2 Griglia di valutazione seconda prova
candidato
Punti Punteggio assegnato
CONOSCENZA
• conosce la normativa di
riferimento • conosce i nuclei concettuali
portanti della materia
0 - 5
COMPETENZA
• sa interpretare la traccia
richiesta dal tema in modo completo
• elabora un progetto compiuto sotto il profilo distributivo e morfologico
• in grado di produrre idee creative ed originali
• giustifica le scelte progettuali (anche con commenti scritti)
• elabora un progetto compiuto • applica correttamente il
processo teorico conseguendo risultati attendibili
0 - 8
CAPACITA’
• è capace di utilizzare
correttamente la strumentazione tecnica ed i materiali disponibili
• è capace di rendere l’elaborato chiaro e leggibile
0 - 2
TOTALE
66
7.3 Griglia di valutazione terza prova
I QUESITO II QUESITO III QUESITO
Nullo
Sca
rso
Suff
icie
nt
e
Ade
guato
Nullo
Sca
rso
Suff
icie
nt
e
Ade
guato
Nullo
Sca
rso
Suff
icie
nt
e
Ade
guato
0 1 2 3 0 1 2 3 0 1 2 3 Competenza linguistica generale e specifica. Correttezza formale
Capacità di analisi del problema. Rispondenza alle richieste
Conoscenze appropriate. Correttezza nella documentazione e argomentazione
Organizzazione dei dati, impostazione corretta, logica e chiara
Capacità di soluzione e/o presentazione delle risposte con efficacia
Totale
.........../15 .........../15
.........../15
.........../15
Criterio per la verifica della corrispondenza fra indicatori e livelli delle terze prove
Livello di prestazione conseguito punteggio
Punteggio
Della disciplina non ha o ha qualche nozione isolata e priva di significato 0-4 su 15
Conosce in modo frammentario gli argomenti essenziali; è disorganizzato nel lavoro di analisi e sintesi.
5-7 su 15
Conosce in modo superficiale e generico gli elementi essenziali o fraintende alcuni argomenti importanti; fatica a trasferire le conoscenze in contesti nuovi ed ha carenze di sintesi
8-9 su 15
Sa ripetere con sufficiente precisione gli argomenti più importanti; comprende e usa i diversi linguaggi proposti in modo semplice.
10 su 15
Dimostra diligenti conoscenze su quasi tutti gli argomenti; è capace di sintesi e lavora con ordine.
11-12 su 15
Conosce con sicurezza e sa effettuare collegamenti all'interno delle discipline. 13-14 su 15
Ha ottima conoscenza delle discipline; è capace di approfondimenti critici, di analisi e sintesi puntuali, di affrontare con ordine e logica i problemi.
15 su 15
67