Cosa sono?
I Patti Gener-Attivi sono la prima azione del progetto FareLegami e si compongono di due dimensioni:
- i Patti per l’Inclusione Sociale (rivolti a famiglie in condizioni di vulnerabilità)
- i Patti per l’Autonomia (rivolti a persone di 18–39 anni senza lavoro)
Da dove vengono?
I Patti Gener-Attivi
raccolgono “l’eredità” dei percorsi precedenti sul tema della presa in carico integrata
Individuano un preciso target di riferimento (la normalità a rischio)
Quali novità introduce?
Il Patto intende allargare la logica della presa in carico da parte dei servizi, orientando verso la costruzione di un’alleanza tra i beneficiari e gli attori del territorio e puntando fortemente su:
1) il lavoro sulle risorse della persona e del suo contesto (e non solo sulle fragilità)
2) il rapporto di reciprocità tra supporto e restituzione alla comunità (gener-attività)
Su cosa investe?
Il Patto Gener-attivo, come processo di inclusione sociale attiva e di percorso verso l’autonomia:
è un investimento a favore della persona e della sua rete
chiede un impegno attivo, non solo del soggetto beneficiario del patto ma in primis di tutti gli attori coinvolti
ha l’ambizione di promuovere un cambiamento culturale e di prospettiva
Quale supporto economico?
L’azione del “patto gener-attivo” sarà supportato da uno specifico “budget di welfare personale”
di € 2.000,00 quale strumento
di attivazione di azioni di inclusione attiva e di sostegno alla reciprocità
Quali priorità in questa sfida per il cambiamento?
1.Conoscenza: cornici di riferimento ed ipotesi di lavoro condivise
2. Azione: procedure di accesso e modalità operative
3. Metodo: la formazione ed il confronto sulle sperimentazioni
A quali rischi andiamo incontro?
“E’ la soluzione a tutto” – “E’ aria fritta”…le aspettative
“Tutto cambia…niente cambia”…le logiche tradizionali
“Come fai a non capire?”…il linguaggio
“Io così non lavoro”…rigidità, resistenze, personalismi
“Bello ma non sta in piedi”…la sostenibilità Ecc. ecc.
Parole chiave per orientarci
LEGAME RELAZIONE
RECIPROCITA’ CORRESPONSABILITA’
RISORSA ALLEANZA
SOSTENIBILITA’ CREATIVITA’
I COORDINATORI DEI PATTI
MASSIMO [email protected]
346/5872857
ANNALISA [email protected]
0373/973234
VERUSKA [email protected]
339/1654384
PER FARE LEGAMI DOBBIAMO FARE UN PRIMO PATTO
CON NOI STESSI COME OPERATORI
Abbiamo a che fare con una materia nuova, che ci richiede uno sforzo rispetto al tempo da dedicarci, alla conoscenza del terreno in cui ci muoviamo e del linguaggio che utilizziamo
- i Patti per l’Inclusione Sociale (rivolti a famiglie in condizioni di vulnerabilità)
- i Patti per l’Autonomia (rivolti a persone di 19–39 anni senza
I PATTI PER L’INCLUSIONE
Stiamo parlando di una materia che però già abbiamo imparato a conoscere e con cui ci siamo allenati, perché i PATTI raccolgono
l’eredità di altri progetti di presa in carico integrata
SENTINELLE DI STRADACASA VUOIUNO CONBILANCINI DI COMUNITA’CONTINUITA’ ASSISTENZIALEFAMIGLIE AL CENTRO
Il target di riferimento è la normalità a rischio, una fascia di persone che potrebbero scivolare facilmente in
condizioni di cronicità
I PREREQUISITI DEL PATTO
1. DOBBIAMO LAVORARE PERCHE’ QUESTE PERSONE NON ARRIVINO AI NOSTRI SERVIZI NELLE CONDIZIONI IN CUI SPESSO CI DICIAMO………..
‘E ADESSO COME FACCIO A LAVORARE!!!’
2. POTREBBERO ESSERE PERSONE NON ABITUALMENTE CONOSCIUTE DAI NOSTRI SERVIZI E QUINDI PROPOSTE DA
ALTRI SOGGETTI DELLA RETE TERRITORIALE
……….. OPPURE ESSERE CONOSCIUTE PER RICHIESTE DI INTERVENTI SPECIFICI ED ESSERE STATE GUIARDATE SOLO
CON QUELLA ‘LENTE’
IL PATTO CI RICHIEDE UNA DOPPIA SFIDA: FARE UN INVESTIMENTO SULLA PERSONA
MA ANCHE SULLA RETE
3. E’ UNA TIPOLOGIA DI PERSONE NUOVE E QUINDI CAMBIANO LE CONDIZIONI E ANCHE IL LINGUAGGIO DA UTILIZZARE
E ANCHE L’APPROCCIO: ACCOGLIERE LA PERSONA AVENDO GIA’ IN MENTE I COLLEGAMENTI CON GLI ALTRI SOGGETTI DELLA RETE E VEDENDOLA NEL SUO CONTESTO
4. È LASCIATO AMPIO SPAZIO ALLA CREATIVITÀ….CON UNA MISTERY BOX RICCHISSIMA possiamo scegliere gli ingredienti che vogliamo e che meglio si adattano alla persona
accettiamo di non essere gli unici cuochi ma di fare una esperienza
di cucina di comunità
adottiamo cotture che funzionano con diverse velocità rispettando i tempi: quelli della persona ma anche della rete con cui lavoriamo
LA RICETTA DEL PATTO- Costituzione della MICROEQUIPE che valuta i bisogni ma anche e
soprattutto LE RISORSE
- Definizione delle possibili opportunità da mettere in campo (economiche e non) e degli elementi di gener-attività del patto
- Definizione di chi è la persona nel gruppo più vicina a chi intendiamo coinvolgere e che può svolgere la funzione di case manager
- Proposta e definizione del patto con l’interessato e inserimento sulla cartella sociale
- Valutazione da parte di una commissione DISTRETTUALE
- Attivazione del patto e monitoraggio del processo della microequipe e in particolare di chi nel gruppo farà da tutor sul processo
VARIANTI ALLA RICETTA
PATTI INDIVIDUALI e PATTI DI GRUPPO
Il patto ha l’ambizione di promuovere un cambiamento culturale e di prospettiva pertanto necessita di un investimento
PER CONTAMINAZIONE
Il patto può essere definito in una comunità dove non ci sono civic center e laboratori e diventare una esperienza generattiva…che fa venir voglia di candidarsi per l’anno successivo
oppure essere utilizzato come strumento all’interno di un laboratorio di comunità o
di civic center per meglio consolidare questa esperienza
FACCIAMO LEGAMI E FACCIAMO PATTI NELLA CONSAPEVOLEZZA CHE
CIÒ CHE DOBBIAMO IMPARARE A FARE, LO IMPARIAMO FACENDO
(Aristotele)
- i Patti per l’Inclusione Sociale (rivolti a famiglie in condizioni di vulnerabilità)
- i Patti per l’Autonomia (rivolti a persone di 19–39 anni senza
Percorso di ricerca-azione condotto dalla Fondazione Zancan:
La presa in carico integrata secondo il Modello di Welfare Generativo
• Diritti di Welfare che da individuali diventano sociali
• Responsabilizzazione della persona beneficiaria di welfare
• Responsabilizzazione degli operatori e della collettività
• Alleanza tra attori diversi secondo una nuova prospettiva: preventiva e rigenerativa;
PARTECIPANTI ALLA FORMAZIONE Integrazione e lavoro di rete tra Provincia, Servizi Sociali, Servizi per il lavoro, Cooperazione Sociale, Camera di Commercio
• Provincia (dott.ssa Donsante Simonetta- coordinatore);• Camera di Commercio (dott.ssa Baroni Laura per Servimpresa);• Centro per l’Impiego di Crema (dott.ssa Grossi Paola, dott.ssa
Pisati Eleonora);• Centro per l’Impiego di Soresina (dott.ssa Barbaglio Rossella);• Assistenti Sociali (Piloni Manuela, Tomella Vanya, Valerani
Chiara);• Servizio di Inserimento Lavorativo (AS Marraffa Claudia, EP
Vitale Tiziana);• Cooperazione Sociale (Messina Pamela per la Coop. Koala,
Scandelli Simona per il Consorzio Arcobaleno)
VALORE AGGIUNTO
• COSTRUZIONE DI NUOVE DINAMICHE RELAZIONALI TRA I SOGGETTI COINVOLTI
• CIRCOLARITA’ DI INFORMAZIONI DIVERSE
• CONDIVISIONE DI STRUMENTI OPERATIVI
PATTI PER L’AUTONOMIAIl target
Persone dai 18 ai 39 anni:
• non inquadrabili come lavoratori svantaggiati (l. 68/99 e l.381/91)
• in carico ai Servizi Sociali comunali in quanto beneficiari di uno o più dei seguenti interventi: servizi residenziali, diurni o domiciliari a favore di minori, adulti o anziani; contributi economici
• con disagio lavorativo: inoccupato, disoccupato, con o senza ammortizzatori sociali (CIG, mobilità, disoccupazione, ANASPI, ASPI, …)
PATTI PER L’AUTONOMIACosa prevede il Patto
• Percorso di Empowerment38 ore di formazione individuale e in gruppi: orientamento al lavoro; laboratori sulle competenze di base, laboratori motivazionali, counselling individuale
• Misure di politica attiva (Doti lavoro, Garanzia Giovani, …)
• Budget personale di Welfare (massimo 2.000 €)
• Fase generativa del percorso
PATTI PER L’AUTONOMIANote Operative
• entro il 31 gennaio 2016: individuare 15 nominativi candidabili per i Patti per l’Autonomia (9 per il Comune di Crema, 6 per i Sub- Ambiti).I coordinatori dei Sub Ambiti raccoglieranno i nominativi che dovranno essere trasmessi al Servizio di Inserimento Lavorativo.
• entro il 5 febbraio 2016: Le assistenti sociali che hanno in carico la persona verranno contattate per avviare la fase di analisi dei bisogni e delle risorse. Lo strumento utilizzato sarà la Scheda di Analisi che è composta di una parte “sociale” e una “lavorativa” la cui competenza è dei Servizi al Lavoro.
Formazione: 29 febbraio 2016 I gruppo 14 marzo 2016 II gruppo
REFERENTI OPERATIVISERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO
Ed. Vitale Tiziana. - 0373/398422 A.S. Marraffa Claudia
ASSISTENTI SOCIALI
Valerani Chiara - 0373/237880Tomella Vania – 0373/218726
COOPERAZIONE SOCIALE
Messina PAMELA- Coop. Koala - 0373/230188 Scandelli Simona Consorzio Arcobaleno - 348/2564821